Agricoltore cuneese marzo 2014

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POSTE ITALIANE S.P.A. - SPED. IN A.P. D.L. 353/2003 (CONV. IN L. 27/02/2004 N° 46) ART. 1, COMMA 2, DCB/CN - ANNO XII - N. 02•2014 - MARZO 2014 - CONTIENE I.P.

N. 02 • 2014 U N I O N E

P R O V I N C I A L E

L'agricoltura è in attesa di risposte

A G R I C O L T O R I

Confagricoltura contro la burocrazia

Quale futuro per il latte dopo le quote?


Dove c’è agricoltura... Crosetto c’è. ... liente Crosetto c tu e h c n a ta n Dive elity Card! id F la i d ie h c ri ...

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POSTE ITALIANE S.P.A. - SPED. IN A.P. D.L. 353/2003 (CONV. IN L. 27/02/2004 N° 46) ART. 1, COMMA 2, DCB/CN - ANNO XII - N. 02•2014 - MARZOO 2014 - CONTIENE I.P.

N. 02 • 2014 U N I O N E

P R O V I N C I A L E

L'agricoltura in attesa di risposte

A G R I C O L T O R I

Confagricoltura contro la burocrazia

Quale futuro per il latte dopo le quote?

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Pronti per il cambio di sede

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NUOV SEDE A

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roseguono a ritmo serrato i lavori nella nuova sede provinciale e di zona Cuneo di Confagricoltura in via Bruno Caccia 4, 6 e 8. Le ditte incaricate stanno operando celermente per consentire alla nostra associazione di potersi trasferire entro la fine Sede attua le del mese di marzo. Gli associati saranno comunque avvertiti da apposità cartellonistica e depliant diffusi negli uffici. A trasloco avvenuto, è prevista un'inaugurazione, alla cui organizzazione stiamo lavorando, per celebrare degnamente un così importante momento nella storia della Confagricoltura di Cuneo. C

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IN QUESTO NUMERO IL DIBATTITO

INSERTO TECNICO

"Servono misure diverse per gestire la fauna"

4

Alle aziende fondi per l'informatizzazione

I

Toscana: "È aumentato il numero di selvatici"

4

Redditometro per il settore agricolo

II

Svizzera: "Da noi la prevenzione funziona"

5

Francia: i danni li pagano i cacciatori

5

Bando per gli apicoltori entro il 17 marzo

III

Disoccupazione agricola entro fine mese

IV

ATTUALITÀ Caos e incertezze nel settore agricolo

7

Contratti d'affitto: alcuni casi

7

OSTACOLI ALLA RIPRESA

ZOOTECNIA Mappati 8000 allevamenti della Granda

15

Iscrizioni alla Fiera di Quaresima

15

Cento giorni all'anno per la burocrazia

8

CONFAGRICOLTURA NEWS

No allo spesometro per le Pmi

8

Giornata su sci e 'tavola' per i soci

16

Sistri, simbolo di un Paese inefficiente

9

Rinnovati gli uffici di Mondovì

16

A TUTTO CAMPO

CONVENZIONI

Bonifica: "Non bloccate le aziende corrette"

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Tante opportunità per gli associati

Impianti antigrandine

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GOCCE DI MEMORIA

Assicurazioni per uva, frutta e cereali

11

L'INTERVISTA Pietro Cirio, presidente di Agrinsieme Moscato 12

Poste Italiane S.p.a. Spedizione in abbonamento postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma 2, DCB/CN Iscrizione al Tribunale di Cuneo 6/3/1975 al n. 36

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Chiuso in redazione il 03/03/2014

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Redazione e realizzazione grafica: Autorivari studio associato C.so IV Novembre, 8 - Cuneo Tel. 0171/601962 Fax 0171/436301 E-mail: upa@autorivari.com Direzione e amministrazione: Unione Provinciale Agricoltori C.so IV Novembre, 8 12100 - Cuneo Tel. 0171/692143 Fax 0171/698629 cuneo@confagricoltura.it Pubblicità: Tec Pubblicità e Grafica Via dei Fontanili, 1 - Fossano Tel. 0172/695897 Fax 0172/695898 adv@tec-artigrafiche.it Stampa: Tipolitografia Subalpina C.so Gramsci, 18/c - Cuneo Tel. e Fax 0171/692077 Info@tipografiasubalpina.it

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Direttore responsabile: Paolo Ragazzo

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L’Agricoltore cuneese Testata mensile dell’Unione Provinciale Agricoltori di Cuneo Rivista fondata nel 1946

CHIE SA S .PAO LO

VITIVINICOLTURA

Quando in cascina arrivò la 'macchina'

18 21

LE NOSTRE AZIENDE Carne Piemontese tra le colline albesi

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IL TECNICO IN FRUTTETO

Riprese la verifiche degli atomizzatori

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Progetto "Flavescenza del Roero"

13

Che cos'è il quaderno di campagna

A Calosso tecniche per la gestione del vigneto 13

IL MERCATINO DELL'AGRICOLTORE

LATTE

SPECIALE FIERA MECCANIZZAZIONE SAVIGLIANO

Post quote: tra timori e speranze

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La vetrina dell'innovazione in agricoltura

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L’Agricoltore cuneese N. 02 • MARZO 2014

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Il dibattito

Da sinistra: Paolo Balocco (Provincia di Cuneo), Oreste Massimino e Roberto Abellonio (Confagricoltura Cuneo), Piergiuseppe Meneguz (Università di Torino) e Francesco Sorbetti Guerri (Università di Firenze)

"Servono misure diverse per gestire la fauna selvatica" di Paolo Ragazzo

VIVACE CONFRONTO TRA ESPERTI NAZIONALI E STRANIERI ORGANIZZATO A CUNEO DA CONFAGRICOLTURA

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e siamo qui a parlare di gestione della fauna selvatica è perché l’attuale sistema ha fallito. La nostra associazione sta lavorando da tempo sull’argomento incontrando tutte le parti interessate per elaborare

proposte che portino ad un miglioramento della situazione, come già fatto con il documento presentato lo scorso maggio all’assessore Claudio Sacchetto. Sta poi alla politica valutare quanto avanzato e darci gli strumenti per metterlo in atto. A

TOSCANA

"Il cambiamento ambientale ha favorito lo sviluppo di cinghiali, lupi e ungulati" Prezioso contributo al dibattito è arrivato da Vito Mazzarone, della Provincia di Pisa che ha illustrato la situazione toscana: “Il nostro è un territorio non uniforme in cui il bosco si è preso gran parte della superficie agricola (oltre il 60%). In questi cambiamenti ambientali alcune specie sono proliferate in maniera incontrollata e tra i perdenti di questo disequilibrio ci sono senza dubbio il cacciatore tradizionale e gli agricoltori. I danni da cinghiale sono il problema principale, con perdita di suolo e muretti a secco che saltano; forse non eravamo abituati e non avevamo previsto cambiamenti così rapidi, ma i cinghiali da noi arrivano nelle città. Così come i lupi, la cui presenza è stimata in 350 capi, e li trovi nelle rotonde alle periferie delle città. L’Italia li ha tutelati mentre altri Paesi europei li hanno sterminati da secoli. Gli ungulati potrebbero essere risorsa importante, se si considera che da 116mila abbattimenti all'anno, in Toscana, si potrebbero ricavare 10 milioni di porzioni di carne da distribuire.

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breve daremo il via ad alcune sperimentazioni nelle nostre aziende per testare sistemi alternativi di gestione della fauna”, così il direttore di Confagricoltura Cuneo, Roberto Abellonio, ha dichiarato al convegno “Lupi, cinghiali, caprioli…e agricoltura. Una difficile convivenza” che si è svolto venerdì 28 febbraio, presso il Centro Incontri della Provincia di Cuneo, alla presenza di oltre 150 agricoltori, sindaci, rappresentanti della Guardia Forestale, delle istituzioni e delle associazioni venatorie e ambientaliste. Il direttore ha sottolineato, inoltre, come per gli agricoltori i problemi siano sempre più seri: “Agli imprenditori non interessano tanto i risarcimenti quanto i danni subiti dalle colture, che non saranno mai compensati abbastanza dagli indennizzi, in quanto si ripercuotono sul prodotto finale. Oltre a parificare la presenza dei rappresentanti agricoli negli Atc e nei Ca e a semplificare l’impianto normativo che regola il sistema, occorre iniziare a valutare una gestione diversa del prelievo sul territorio; la caccia non va aperta e chiusa, ma solamente ‘accostata’, almeno per quelle specie che sono cresciute a dismisura provocando danni e tensioni”. L’incontro è stato aperto dal presidente di Confagricoltura Cuneo, Oreste Massimino, che nel salutare i benvenuti ha rimarcato lo spirito dell’incontro: “Abbiamo voluto allargare il confronto sul tema, da tempo già aperto all’interno della nostra associazione, invitando rappresentanti da altri territori per capire come problemi analoghi vengono gestiti altrove (Toscana, Svizzera e Francia)”. Al convegno, moderato da Pier Giuseppe Meneguz (Università degli Studi di


SVIZZERA

FRANCIA

"Da noi la prevenzione funziona grazie a un prelievo venatorio assai consistente" Marco Viglezio, vicepresidente della Federazione cacciatori ticinese, ha portato l’esperienza svizzera dei cantoni alpini Ticino, Vallese, Grigioni e Ginevra: “La legge federale prevede che siano i cantoni a fissare misure di risarcimento a colture e animali da reddito. In Svizzera i problemi principali (danni a prati, vigneti e frutteti) sono provocati dai cervi. È fondamentale la prevenzione fatta con recinzioni elettrificate, segnalatori acustici/ultrasuoni, ma soprattutto con un prelievo venatorio consistente. Venendo al confronto tra cantoni, il Grigioni è il più esteso della confederazione elvetica (7100 Kmq), ma dagli anni '90 i danni sono in calo (circa 50 mila euro/anno) perché la caccia è stata pianificata secondo criteri scientifici, stabilizzando le catture grazie a una miglior distribuzione dei cervi sul territorio. Anche nel Vallese, cantone esteso per 5000 kmq e coltivato a vigneti e frutteti, i risarcimenti sono in calo dagli anni '90 (150 mila euro/anno circa) grazie ad una forte pressione venatoria, a recinzioni collettive e alla segnalazione di capi ‘perseveranti’ che vengono abbattuti (cifre comunque modeste). Importante: il danno si paga sul valore del prodotto non venduto. Il canton Ticino, seppur piccolo (2800 kmq), ha subito un’escalation dei danni per oltre un milioni di euro all’anno. Nel distretto Mendrisio si arriva a mezzo milione di euro perché i viticoltori danneggiati vengono risarciti per prodotto finito: un chilo di uva viene pagato quasi come una bottiglia di vino. Si passa poi al piccolissimo canton Ginevra (appena 280 kmq) dove abbiamo danni enormi (1000 franchi per kmq) perché è stata vietata la caccia”.

Torino), sono intervenuti Vito Mazzarone (Provincia di Pisa) e Francesco Sorbetti Guerri (Università degli Studi di Firenze) che hanno presentato un resoconto sulla gestione della fauna selvatica in Toscana e le esperienze con dissuasori ottico acustici, recinzioni elettrificate e repellenti chimici. A Marco Viglezio (Federazione Cacciatori Ticinesi) è toccato il compito di illustrare le caratteristiche faunistiche venatorie svizzere e l’entità dei danni provocati all’agricoltura nei cantoni Ticino, Vallese e Grigioni; mentre per avere un’idea di quanto avviene nella vicina Francia è stato passato in rassegna il lavoro di Nicolas Jean (Federation des Chasseur des Hautes Alpes). L’assessore regionale all’Agricoltura, Claudio Sacchetto, anch’egli presente all’incontro, ha sottolineato come “sovente l’argomento della convivenza tra fauna e agricoltura sia inflazionato negativamente tra l’opinione pubblica a causa della disinformazione. La verità è che la legge 157/92 che regola la gestione della fauna in Italia è ormai obsoleta e andrebbe rivista secondo le esigenze attuali sull’argomento”. Paolo Balocco, dirigente del settore Politiche agricole della Provincia di Cuneo, ha invece dichiarato: “La fauna può essere una risorsa economica e ambientale, ma se sovradimensionata crea serie criticità, per cui occorre rientrare entro

certi limiti. Tra i punti critici: l’assenza di una gestione organica a unitaria di fauna e caccia per la presenza di molti soggetti competenti, la mancanza di un piano faunistico regionale e, allo stesso modo, di una legge regionale sulla caccia”. Unico 'neo' della mattinata la tanta gente che si è acclcata all'ingresso del Centro Incontri non è riuscita a entrare in sala: "Ci scusiamo con chi non ha potuto prendere parte all'incontro, ma le norme di accesso alla sala sono state rigidamente rispettate", dicono da Confagricoltura.

I danni li pagano i cacciatori Durante l’incontro si è fatta una veloce panoramica su quanto avviene in Francia, secondo la presentazione di Nicolas Jean, della Federation des Chausseur des Hautes Alpes. Nel Paese d’Oltralpe i danni da fauna selvatica sono regolati secondo codici emanati dal ministero dell'Ambiente e sono i cacciatori che devono indennizzare i danni alle colture agricole e all’ambiente. Le specie più diffuse sono i cinghiali, i cervi e i daini, oltre a camosci e mufloni. La Federazione cacciatori assicura la gestione dei danni attraverso la regolazione della popolazione della grande selvaggina, la raccolta fondi tra i cacciatori, la messa in atto di misure di prevenzione e l’attività di esperti. In altre parole: è il cacciatore a dichiarare il danno alle colture e a inviare un perito che lo constati, determinandolo sulla base di prezzi stabiliti ogni anno dall’amministrazione. A pagare sarà poi la Federazione, a livello di dipartimento. Ogni cacciatore paga, oltre al costo del braccialetto di caccia, variabile per tipologia di animale, una tassa di selezione. Più ci sono danni, più vuol dire che la fauna è presente sul territorio e più il cacciatore paga. È un sistema questo che responsabilizza i cacciatori.

Un folto pubblico ha seguito con interesse il convegno

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Attualità

Caos e incertezze nel settore agricolo LA NOMINA DEL NUOVO MINISTRO E I RITARDI SULLA NUOVA PAC: IL SETTORE PRIMARIO PRETENDE CHIAREZZA di Gilberto Manfrin

dall’Ue, coloro che con fatture alla mano riusciranno a dimostrare di essere stati agricoltori attivi nel 2013 potranno essere considerati tali anche nel 2014. Tuttavia, resta un vuoto normativo che complica notevolmente le cose. A livello nazionale, come organizzazione agricola, abbiamo avanzato una proposta molto semplice nella sua applicazione: deve considerarsi agricoltore attivo chi paga i contributi Inps". CONTRATTI DI AFFITTO I titoli Pac oggi esistenti scadranno il 31 dicembre 2014. A tal proposito si è aperto un grande dibattito anche per quel che concerne gli affitti e le conseguenze sui pagamenti diretti di ogni imprenditore agricolo. La prima applicazione della riforma Pac 2014-2020 sta creando tensione sul mercato fondiario italiano, con la tendenza dei concedenti ad essere ritrosi nel sottoscrivere contratti di affitto dei terreni, perché consapevoli che quanto faranno nel

CONTRATTI DI AFFITTO: ALCUNI CASI TIPOLOGIA D'AFFITTO

COSA FARE

1

Come deve comportarsi un proprietario che ha affittato i terreni nel 2013 e non possiede titoli?

Pur riprendendo i terreni nel 2014 non può sperare di vedersi assegnati nuovi titoli perchè non presente nel 2013. Gli conviene continuare ad affittare

2

Come deve comportarsi un proprietario che ha affittato sia terreni che titoli nel 2013?

Pur riprendendo i terreni nel 2014 non può sperare di vedersi assegnati nuovi titoli perchè non presente nel 2013. Gli conviene continuare ad affittare

3

Come deve comportarsi un proprietario che ha affittato sia terreni che titoli per un periodo pluriennale (ipotizziamo 2012-2016) che comprende il 2014 e 2015 senza presentare domanda nel 2013?

I titoli vecchi serviranno all'affittuario per presentare domanda di aiuto nel 2014, poi i vecchi titoli scadono il 31 dicembre 2014. La nuova assegnazione di titoli nel 2015 sarà a vantaggio dell'affittuario

4

Come deve comportarsi un agricoltore che possiede più terra che titoli, che ha presentato domanda nel 2013 su parte dei terreni coperti da titoli e nello stesso anno ha ceduto in affitto un'altra parte di terreni senza titoli?

Nel 2014 può seguire due linee: acquistare i titoli mancanti per massimizzare i pagamenti ricevuti nel 2014 o affittare i terreni senza titoli. Nel 2015 gli converrà entrare in possesso di tutti i terreni per presentare domanda d'assegnazione dei nuovi titoli su tutti i terreni

5

Come deve comportarsi un proprietario che ha presentato domanda nel 2013 su una parte dei terreni coperti da titoli e nello stesso anno ha dato in affitto un'altra parte dei terreni con titoli?

Gli conviene non affittare nel 2014 e presentare domanda su tutti i terreni sia per il 2014 che per il 2015; così potrà massimizzare l'effetto dei vecchi titoli e l'assegnazione di quelli nuovi

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Fonte: Terra e Vita

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he il mondo agricolo navighi da tempo in un mare di caos e incertezza è cosa nota. Di certo non aiuta il continuo passaggio di testimone in seno al Ministero: con il neo arrivato Maurizio Martina sono saliti a sei, nel breve volgere di sei anni, i deputati che si sono succeduti alla guida del dicastero delle Politiche agricole. Continui cambiamenti che influiscono, logicamente, anche sul destino degli agricoltori, e che portano l’agricoltura a navigare a vista, in attesa di risposte urgenti da parte del Governo. NUOVA PAC In Italia il Governo è in ritardo sulla definizione del Piano nazionale per applicare la nuova Pac; la discussione deve ancora iniziare ufficialmente. Intanto la data del 1° agosto 2014, quando dovranno essere presentati sia il Piano nazionale che quelli regionali, si avvicina. “Purtroppo per l’Italia, molti Stati hanno già deciso la linea da tenere - spiega Gualtiero Dalmasso, responsabile Caa di Confagricoltura Cuneo -. Se fino a poche settimana fa la scelta italiana pareva orientata alla convergenza parziale al 2019 (Il modello di convergenza parziale o modello “irlandese” prevede un graduale orientamento verso livelli di pagamento più omogenei senza pervenire al pagamento uniforme nel 2019) ora il cambio di Governo rimescola le carte in gioco. Quale dei tre regimi verrà scelto dall’Italia? La Spagna, per esempio, ha optato per la regionalizzazione, definendo anche chi debba considerarsi agricoltore attivo (titolare di un'impresa iscritta al registro delle aziende agricole e che ha un ricavo aziendale condizionato per meno dell'80% dai contributi pubblici) e fissando a un minimo di 300 euro di contributo la soglia per ottenere gli aiuti Pac”. A livello nazionale si continua a discutere, ma la soluzione non sembra così imminente: “Molti agricoltori chiamano per sapere se devono considerarsi o meno agricoltori attivi: purtroppo, ad oggi, non possiamo dare risposte certe – prosegue Dalmasso -. Stante quanto comunicato

2014 sarà determinante per il valore dei futuri pagamenti diretti dal 2015 al 2020. Gli agricoltori lanciano l’allarme, denunciando il blocco degli affitti di terreni ed i deleteri effetti che esso provoca; ma come avviene spesso nel nostro Paese, le invocazioni sono cadute nel vuoto e non è stata elaborata alcuna soluzione, benché, come si vedrà, ci sarebbe la maniera di intervenire. A scanso di equivoci, non è vero che nel 2014 e nel 2015 non si dovrà affittare. Nella tabella qui sotto, ecco come ci si potrà comportare. MISURE AGROAMBIENTALI In questo vuoto normativo, l’unica nota lieta riguarda le misure agroambientali. La Regione Piemonte, tramite l'assessorato all'Agricoltura, avrebbe richiesto all’Ue il prolungamento di un anno degli impegni pluriennali. Tale decisione, come nel 2012 e nel 2013, ripropone dunque anche per il Psr 2014 l’operazione di trascinamento della durata degli impegni (terzo anno dopo i cinque di obbligo iniziale), nel rispetto della normativa comunitaria che consente l’adeguamento degli impegni agroambientali o di benessere animale in corso di esecuzione. In questo modo, dotandole di un anno in più, si ottiene il duplice risultato di sostenere le imprese nel completamento delle azioni intraprese e si rafforza ulteriormente una già più che soddisfacente sostenibilità ambientale dell’attività agricola.

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Ostacoli alla ripresa

in Italia

800 2.000 pagine

tra le e le

in Polonia, Svezia e Lander tedesco

260pagine 380

tra le e le

Nell'infografica il 'peso' del PSR 2007/2013 in termini di pagine

Cento giorni all'anno per la burocrazia CONFAGRICOLTURA CUNEO A FIANCO DEGLI INDUSTRIALI PER UNA BATTAGLIA COMUNE: "IMPRESE PARALIZZATE" di Gilberto Manfrin

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uella della burocrazia è la madre di tutte le battaglie. Lo è anche per la Confagricoltura di Cuneo che nelle scorse settimane ha fatto fronte comune con le altre associazioni di categoria della Granda nella lotta contro i meccanismi perversi della burocrazia, che immobilizza e ingabbia le aziende agricole. Mercoledì 5 febbraio il Consiglio della Confagricoltura di Cuneo, ha così espresso all’unanimità la più totale e ferma condivisione della battaglia portata avanti, in primis, dall'Unione industriale provinciale. Ancora una volta, dunque, l’associazione si scaglia contro l’eccesso di normative e di regolamenti che non ha eguali in tutta Europa. Una battaglia portata avanti a più riprese dal presidente degli industriali cuneesi Franco Biraghi, al quale la Confagricoltura ha subito offerto appoggio. “È necessario, ora più che mai, fare fronte comune su una problematica che interessa tutti i settori produttivi, non ultima proprio l’agricoltura - afferma il presidente di Confagricoltura Cuneo, Oreste Massimino -. Tutti i comparti agricoli, infatti, dalla zootecnia alla vitivinicoltura, dalla selvicoltura alla frutticoltura, sono gravati da un carico di adempimenti burocratici sempre più insopportabile. Voglio portare un esempio significativo: in Italia lo scorso Piano di Sviluppo Rurale, il documento che Regione per Regione ha tradotto le modalità con cui destinare alle aziende agricole parte importante delle risorse giunte dall'Europa, è oscillato tra le 800 e le 2000 pagine di carta, senza contare tutti i documenti attuativi, i bandi

8 L’Agricoltore cuneese N. 02 • MARZO 2014

per la presentazione delle domande e altri allegati. Rispetto alla media italiana il Psr nazionale della Polonia, ad esempio, è di 380 pagine, quello della Svezia 348 pagine e quello del Lander tedesco di Brandeburgo-Berlino si aggira intorno a 260 pagine”. In un recente convegno organizzato da Confagricoltura a Roma proprio per interrogarsi sul peso insostenibile della burocrazia, l’associazione agricola ha messo in luce come due giornate alla settimana, ossia più di cento giornate all’anno, sono dedicate dagli imprenditori agricoli alla gigantesca macchina burocratica. “Con il nostro sistema di leggi e norme, in teoria, la nostra economia dovrebbe essere perfetta e inattaccabile - continua Massimino - e invece vediamo come la criminalità si insidia spesso e volentieri nel nostro sistema produttivo, anche in agricoltura. Al posto di continuare ad elaborare norme per vessare gli imprenditori onesti, dunque, sarebbe il caso di applicare pene più certe e severe per colpire i disonesti. La burocrazia non fa che alimentare altra burocrazia e aumentare il potere dei funzionari, d’altronde lo dice la parola stessa, derivata dal francese ‘bureau’ (ufficio) e dal greco ‘krátos’ (potere)”. Il presidente di Confagricoltura Cuneo conclude: “Il grado di civiltà di una nazione è inversamente proporzionale al numero di leggi necessarie per governarla”.

NUOVO BALZELLO

No allo Spesometro per le pmi Confagricoltura continuerà a proporre, in ogni sede utile, la soppressione dell’obbligo di comunicazione telematica all’Agenzia delle Entrate delle operazioni rilevanti a fini Iva per le aziende agricole con volume d’affari non superiore ai 7 mila euro (il cosiddetto ‘Spesometro’). L’associazione si era da subito attivata contro il provvedimento contenuto nella legge di Stabilità 2014 ed in effetti il Senato aveva approvato la cancellazione della norma, successivamente reintrodotta però dalla Camera. “Siamo di fronte a un ulteriore costo provocato da un eccesso di burocrazia che le aziende del settore non riescono più a tollerare - sottolinea il direttore di Confagricoltura Cuneo, Roberto Abellonio -. Tale disposizione obbliga le aziende di piccole dimensioni a rivolgersi a soggetti che possano espletare telematicamente la comunicazione a fini Iva. Certo allo stato attuale tale obbligo esiste e va rispettato, ma Confagricoltura è fortemente impegnata per eliminare una norma così punitiva che comporta, inevitabilmente, spese aggiuntive da parte dell’agricoltore”. “La giustificazione contenuta nella norma indica la volontà di rendere più efficienti le attività di controllo relative alla rintracciabilità dei prodotti agricoli e alimentari - spiegano dagli uffici di Confagricoltura -, ma questa non appare coerente con le disposizioni del regolamento di riferimento richiamato dalla stessa (regolamento CE n. 178/2002) che attribuisce funzioni e compiti all’Autorità Europea per la sicurezza alimentare in collaborazione con gli Stati membri. Eppure ci sono addetti del settore che sostengono questo provvedimento, decisamente contro la crescita e la competitività dell’agricoltura”. I produttori interessati dallo ‘Spesometro’ sono coloro che “nell’anno solare precedente hanno realizzato o, in caso di inizio di attività, prevedono di realizzare un volume d’affari non superiore a 7mila euro, costituito per almeno due terzi da cessioni di prodotti agricoli". Questi, nella maggior parte dei casi pensionati o aziende di aree svantaggiate (“non proprio serbatoi di criminalità ed evasione”, continua Abellonio) fino ad oggi erano esonerati dal versamento dell’imposta e da tutti gli obblighi documentali e contabili, compresa la dichiarazione annuale (Iva).


Sistri simbolo di un Paese inefficiente NUOVO RINVIO AL 2015. SISTEMA IN VIGORE DAL 3 MARZO PER I PRODUTTORI INIZIALI DI RIFIUTI SPECIALI PERICOLOSI

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a se in tutti questi anni il Sistri non è riuscito a diventare pienamente operativo un motivo ci sarà, o no? Secondo me più di uno. Credo che bisognerebbe ammettere di aver costruito un sistema inapplicabile, quindi da abrogare o perlomeno migliorare l’attuale rendendo la tracciabilità dei rifiuti più efficiente, economica e semplice. È il simbolo di un’Italia burocratica e inefficiente. Per colpa di pochi che utilizzano i rifiuti per farne un business dobbiamo continuamente cambiare tutto. Noi non ci stiamo”. Così il direttore di Confagricoltura Cuneo Roberto Abellonio, a pochi giorni dall'ennesimo rinvio dell'entrata in vigore del Sistema di tracciabilità dei rifiuti. Nei giorni scorsi la conferma definitiva: il Sistri entrerà in vigore soltanto nel 2015 per tutti

coloro che producono rifiuti. Risulta però operativo dal 3 marzo solo per i produttori inziali di scarti pericolosi. La disposizione è infatti contenuta nel decreto Milleproroghe, approvato dal Senato il 26 febbraio. Dunque, slitta ancora la piena entrata in vigore del nuovo sistema e, con esso, anche il dispositivo sanzionatorio, vero ambito prioritario per la riforma del meccanismo di tracciabilità. Con il decreto 150/2013, ribattezzato “Milleproroghe”, viene rinviata di cinque mesi anche la moratoria sulle sanzioni, con la relativa applicazione che partirà dal 1° gennaio 2015. Questo ulteriore rinvio arriva dopo la lettera inviata da Agrinsieme al ministro dell’Ambiente in cui si tornava a chiedere nuovamente una drastica semplificazione del sistema di tracciabilità dei rifiuti (Sistri). Confagricoltura,

in continuità di lavoro svolto fino ad oggi, ha continuato a promuovere una serie di iniziative con l’obiettivo di ripristinare l’esonero dalla disciplina Sistri per le imprese agricole che producono in modo saltuario e occasionale rifiuti pericolosi in una quantità fino a 300 kg l’anno e valorizzando l’attuale sistema di gestione della tracciabilità dei rifiuti per il settore agricolo svolta tramite gli Accordi di programma stipulati a livello locale e la gestione tramite i circuiti organizzati di raccolta.

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2014

2015

MARZO

GENNAIO

Prorogata al 1° GENNAIO 2015 (il precedente termine era fissato al 2 agosto 2014) l'entrata in vigore del Sistri e con esso l’utilizzo dei registri cartacei di tipo classico, i quali vengono anch’essi rinviati alla fine dell’anno. Dallo scorso 3 MARZO 2014 il sistema è invece operativo solo per i produttori iniziali di rifiuti speciali pericolosi

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L’Agricoltore cuneese N. 02 • MARZO 2014

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A tutto campo

"Non bloccate le aziende corrette" L'OPERAZIONE BONIFICA DELLA GDF HA CONGELATO I CONTRIBUTI PAC DI MOLTE IMPRESE. CONFAGRICOLTURA CUNEO: "NESSUNA INADEMPIENZA INTENZIONALE" di Gilberto Manfrin

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arebbero oltre 5mila le aziende agricole piemontesi finite sotto indagine nell’”Operazione Bonifica” della Guardia di Finanza, scattata lo scorso mese di ottobre volta a verificare il corretto funzionamento del sistema delle erogazioni pubbliche in agricoltura. I Caa sono al lavoro per presentare la documentazione idonea a risolvere le anomalie relative ad ogni singola situazione. “Ci sono casi di titolari di domanda che hanno dichiarato superfici sulla base di contratti di locazione con soggetti deceduti o che hanno dichiarato superfici di proprietà di un ente pubblico - afferma Gualtiero Dalmasso, responsabile Caa di Confagricoltura Cuneo

-. Nel primo caso, qualora il contratto di affitto verbale rechi una data di stipula o decorrenza successiva alla morte del cedente (caso costante in Piemonte), è chiaro come l’irregolarità non possa essere sanata neanche con eventuali dichiarazioni di eredi che attestino la sussistenza e la continuità del rapporto dopo il decesso. Il caso più frequente, tuttavia, riguarda contratti stipulati da un soggetto concedente e deceduto successivamente alla stipula del contratto, casistica finita sotto esame ma che riteniamo non abbia nulla di illecito”. Sulla vicenda ha preso posizione il presidente della Confagricoltura Piemonte Gian Paolo Coscia, che ha inviato una lettera

31.03.14

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al presidente nazionale della confederazione, Mario Guidi, perché si faccia portavoce del problema presso Agea, l’Agenzia nazionale che eroga i fondi: “Faccio presente come, stante il termine di un anno per la presentazione della dichiarazione di successione, la registrazione cumulativa del contratto verbale, per disposizione della stessa Agenzia delle Entrate, possa avvenire ancora a nome del defunto, intestatario della partita catastale, sebbene successiva al suo decesso. Per quanto riguarda invece le dichiarazioni di superfici di proprietà di enti pubblici, la mancanza di un contratto/ concessione non è sanabile né con dichiarazioni da parte dell’Ente pubblico sull’esistenza del rapporto, né con presentazione di ricevute di pagamento del canone da parte del beneficiario”. Situazioni limite, che hanno comunque visto numerosi beneficiari essere accusati di inadempienza intenzionale, che comporta il recupero anche retroattivo dei premi corrisposti: “Salvo casi eclatanti, quello che chiediamo è che non venga applicata per superfici irrisorie l’anomalia intenzionale, in quanto riteniamo non giustificata un’attuazione così rigida della legge, perché di


intenzionale c’è davvero poco o niente - aggiunge Dalmasso -. Sono state bloccate domande in cui spesso finiscono sotto indagine pochi ettari di terreno. Chiediamo, quindi, che i pagamenti vengano sbloccati in tempi brevi perché le aziende hanno bisogno dei contributi della Pac”. “Da mesi i nostri funzionari insistono perché vengano al più presto elargiti i pagamenti - conclude Roberto Abellonio, direttore di Confagricoltura Cuneo -. La maggior parte delle aziende presenta qualche vizio formale irrilevante dal punto di vista della domanda. Questi ritardi mettono a rischio la sopravvivenza di imprese agricole che hanno nei pagamenti Pac la loro principale fonte di liquidità. È giusto effettuare controlli e verifiche, ma non mettere in piedi un sistema che a causa dell’azione fraudolenta di pochi rischia di penalizzare un intero sistema composto da aziende che si sono sempre comportare nel rispetto della legge, non sempre di facile interpretazione e coerente. Chiediamo più attenzione per non fare di tutta l'erba un fascio".

CRESO

Focus sugli impianti anti grandine Confagricoltura Cuneo ha preso parte martedì 18 febbraio a Manta al convegno organizzato dal Creso dal titolo “Evoluzione degli impianti antigrandine: le regole da rispettare per una corretta realizzazione”. Un incontro in cui è emerso ancora una volta quanto sia fondamentale progettare corretti impianti partendo dalle caratteristiche tecniche dei materiali che devono essere impiegati nella loro realizzazione. “In questi anni sull’areale frutticolo cuneese si sono verificati alcuni eventi metereologici di intensità tale da spezzare alcuni impianti - afferma Simone Monge, tecnico e referente sicurezza di Confagricoltura Cuneo -. Ecco perché diventa necessario scegliere gli elementi fondamentali di un impianto, ossia pali, reti e ancoraggi in perfette condizioni e della giusta dimensione”. Nel corso dell’incontro sono state ricordate le cause principali dei danni agli impianti: su tutte il vento, ma anche neve e grandine, unitamente al verificarsi di altri fattori, come per esempio la rottura della palificazione, possono provocare seri danni alle colture.

Colture riparate da pali e reti anti grandine

Assicurazioni per uva, frutta e cereali entro il 31 marzo IMPORTANTI NOVITÀ DAL NUOVO PIANO ASSICURATIVO PER LA COPERTURA DEI RISCHI AGRICOLI PER L’ANNO 2014

I

mportanti novità per la campagna assicurativa per la copertura dei rischi agricoli per l’anno 2014. Quella più significativa, contenuta nella pubblicazione del nuovo Piano Assicurativo Nazionale, è rappresentata dalla data del 31 marzo 2014, imposta dal ministero come giorno ultimo per la sottoscrizione delle polizze inerenti le colture arboree permanenti (frutta ed uva) e i cereali a ciclo autunno vernino (per esempio grano e orzo). Altra importante novità deriva dal fatto che la garanzia gelo\brina sarà assicurabile solamente nella polizza multirischio (fino al 2013 era abbinabile sia alla polizza multirischio che a quella pluririschio). Oltre alla conferma dell’eliminazione della

monorischio grandine agevolata, per l’anno 2014 la copertura assicurativa potrà essere pluririschio con 3 o più avversità o multirischio. L’assicurazione pluririschio dovrà comprendere almeno tre avversità atmosferiche tra le seguenti: grandine, vento forte, sbalzo termico, colpo di sole e vento caldo, eccesso di pioggia, eccesso di neve. Sarà modificata infine la contribuzione pubblica (già stabilita anche per il quinquennio 2015-2020): per la ‘Pluririschio’ con almeno 3 rischi contributo fino al 65% del parametro ministeriale; per la ‘Pluririschio’ con almeno 4 rischi contributo fino al 70% del parametro ministeriale; per la Multirischio (8/10 rischi) contributo fino al 80% del parametro ministeriale.

RIEPILOGO SCADENZE ASSICURATIVE CATEGORIA

TERMINI

ESEMPI

Permanenti ciclo autunno primaverile

31 marzo

frutta, uva, piante madri, nesti, ecc. orzo, frumento, grano duro, colza, ecc.

Ciclo primaverile

30 maggio

mais, soia, foraggi

Ciclo estivo, di secondo raccolto, trapiantate Autunno invernale

15 luglio 31 ottobre

orticole, vivai, seminativi di secondo raccolto carciofi, agrumi, ornamentali

L’Agricoltore cuneese N. 02 • MARZO 2014

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L'intervista

“Lavoriamo per l'intera filiera” PIETRO CIRIO, PRESIDENTE DI AGRINSIEME MOSCATO, RACCONTA PROBLEMATICHE E OPPORTUNITÀ DEL SETTORE di Ilaria Blangetti

P

Spumante e Moscato d’Asti. È un comparto che crea lavoro e quindi benessere”. Quali sono le criticità sulle quali bisogna ancora lavorare? “Con la nascita di Agrinsieme si è creata un’altra forte associazione per difendere il produttore, ma anche il consumatore di Moscato, ossia l’intera filiera, proprio perché vogliamo affrontare meglio le situazioni critiche che si presentano negli anni. Il Moscato ha sempre subito dei “saliscendi”, perché a volte il prodotto è in esubero e altre volte non è sufficiente, oscillando a seconda degli andamenti di mercato. Siamo nati quattro anni fa come Confagrimoscato proprio perché volevamo cambiare l’approccio alle trattative: pensiamo che avere maggior collaborazione porti ad ottenere più frutti. Abbiamo la fortuna di produrre il Moscato ma dipendiamo dagli industriali delle case spumantiere che si prendono il carico della lavorazione e della commercializzazione in giro per il mondo. Noi di Agrinsieme abbiamo rispetto della nostra controparte industriale: abbiamo bisogno di loro e loro di noi, è necessario collaborare”. Di recente la Regione ha comunicato lo sbloccaggio dei 5 quintali per ettaro di rimanenza di Moscato che diventano così Dogc e sono a disposizione delle case spumantiere per soddisfare le esigenze del mercato. Come Agrin-

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ietro Cirio, titolare insieme al fratello dell’azienda agricola “Pianbello” di Loazzolo, nell’Astigiano, è il presidente di Agrinsieme Moscato. L’associazione è nata ad ottobre riunendo Confagricoltura, Cia e Aci (l’alleanza delle Cooperative che raggruppa Confcooperative, Lega Coop e Agci) e si occupa del mondo del moscato, a 360 gradi. A presentarci questa nuova realtà è proprio Pietro Cirio. Cos’è Agrinsieme Moscato? “Agrinsieme Moscato è un’associazione nata trasversalmente ad altre associazioni. Questa unione permette una sinergia fondamentale per rafforzare il comparto e poter discutere le problematiche agricole con una voce unica. In questo momento rappresentiamo circa 950 produttori, con sette cantine sociali e 2900 ettari. Siamo nati a costo zero, portiamo avanti questa azione perché ci crediamo, è questa la nostra caratteristica distintiva”. Il Moscato è molto importante nell’economia piemontese. Qual è il suo peso? “È davvero fondamentale per la nostra economia. Il mondo del Moscato comprende 52 Comuni delle province di Asti, Alessandria e Cuneo. Contiamo oltre 4 mila aziende agricole, quindi famiglie che vivono grazie a questo settore, oltre alle tante industrie del settore enologico che producono e commercializzano le bottiglie di Asti

sieme Moscato avete espresso parere molto favorevole a questo provvedimento. “Certo, è proprio così. Siamo stati i primi a volere questo nuovo strumento che esiste già nello Champagne francese. L’anno scorso, a un primo approccio alle trattive, una parte agricola chiedeva 90 quintali ad ettaro, noi di Agrinsieme e la parte industriale chiedevamo 100. Noi abbiamo quindi proposto di fare il blocage/deblocage, sulla base degli umori che avevamo sondato, a 95 + 5 quintali. Oggi stiamo vedendo che le famiglie stanno ricevendo le lettere per fare la fattura di conguaglio dove beneficeranno di 325 euro a ettaro. Un aiuto importante, e non solo a livello economico: il mercato del Moscato è in espansione e già a gennaio abbiamo registrato un aumento nel numero di bottiglie pari al 20-25% in più rispetto all’anno scorso. Quindi non abbiamo dato solo un aiuto ai nostri agricoltori ma anche all’industria che ora ha questo prodotto in mano e può commercializzarlo, facendo il bene dell’intera filiera”.

Pietro Cirio, presidente di Agrinsieme Moscato

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Vitivinicoltura IL PUNTO

"Flavescenza del Roero" Una fase della taratura dell'atomizzatore

Riprese le verifiche degli atomizzatori IL NUOVO PAN ESTENDERÀ L'OBBLIGATORIETÀ DELLA TARATURA A TUTTE LE AZIENDE AGRICOLE

I

l personale tecnico di Confagricoltura Cuneo ha ripreso le operazioni di verifica funzionale degli atomizzatori in linea con quanto previsto dalle misure agroambientali del Psr. Il servizio di taratura permette di eseguire al meglio le operazioni di difesa e diserbo in campo, sprecando meno prodotto possibile ed evitando l’eccessiva dispersione di fitofarmaci. Le attrezzature usate per i trattamenti nei frutteti o nelle vigne vanno controllate almeno due volte nell’arco del quinquennio di durata del finanziamento europeo. “Seppur importante, anche la taratura degli atomizzatori, rappresenta se vogliamo una pratica onerosa, specie in termini burocratici, che grava sulle aziende agricole - sottolinea Roberto Abellonio, direttore di Confagricoltura Cuneo - ed è altresì impegnativa anche per i tecnici che

sono chiamati ad effettuarla, in quanto richiede la frequenza di corsi di formazione per ottenere un’abilitazione 'ad hoc' da parte della Regione. Il nuovo Pan, inoltre, estenderà l’obbligatorietà della taratura a tutte le aziende, ma non credo che sia con vincoli di questo tipo che si aumenta la competitività della nostra agricoltura". Intanto per fornire al meglio questo servizio Confagricoltura si è dotata di nuova attrezzatura, rispondente a tutti i parametri previsti dalla regione Piemonte per poter svolgere l’operazione. Ad una delle giornate ha assistito alle operazioni di taratura anche il funzionario incaricato per i controlli dei centri di taratura Gianluca Oggero, che ha potuto constatare e convalidare la nuova attrezzatura. “La verifica funzionale delle attrezzature utilizzate per l’esecuzione dei

Per verificare i dati sul progetto "Flavescenza del Roero" relativi alla campagna viticola 2013, il 6 febbraio a Santo Stefano Roero si è tenuto un incontro al quale hanno partecipato anche i tecnici di Confagricoltura Cuneo. Durante la serata sono stati presentati i dati raccolti a seguito del monitoraggio ed è emerso che solo una parte di aziende è riuscita ad effettuare i due trattamenti insetticidi nei tempi indicati, inoltre si sono potuti evidenziare i periodi di maggior cattura dell’insetto vettore (Scaphoideus Titanus) con le trappole cromotattiche, che risultano dopo il II° trattamento insetticida (fine luglio), problema sentito maggiormente dove vi è forte presenza di vitigni con vendemmia precoce per l’impossibilità di effettuare un III° intervento a causa dei tempi di carenza. Paola Gotta, responsabile del settore fitosanitario regionale, ha illustrato i vari progetti attivi in regione, facendo notare quanto sia importante il monitoraggio dell’insetto vettore per contenere la malattia. L’invito è a tener alta la guardia.

trattamenti permette di valutare l’efficienza dell’attrezzatura – commenta Antonio Marino, tecnico di Confagricoltura Cuneo -, ossia di ‘centrare’ il bersaglio utilizzando al meglio le sostanze fitoiatriche e riducendo al minimo gli sprechi. Sarà premura del servizio tecnico fornire tutte le indicazioni per i nuovi centri di taratura che verranno istituiti sul territorio provinciale”.

IMPRENDITORI A LEZIONE

Tecniche per la gestione del vigneto illustrate a Calosso Lo scorso 30 gennaio Confagricoltura Cuneo, in collaborazione con il Centro di saggio Vit.En diretto da Albino Morando, ha organizzato a Calosso due corsi di approfondimento dedicati agli imprenditori del settore vitivinicolo per conoscere le tecniche per la gestione del vigneto nell’ambito della mis. 114 del Psr 2007/2013. Il primo corso era dedicato ai titolari d’azienda il secondo invece ai dipendenti che quotidianamente operano nei vigneti. “La partecipazione è stata molto sentita - commenta Antonio Marino, tecnico frutticolo di Confagricoltura Cuneo -. Durante il corso sono stati affrontati i problemi legati agli scassi e ai drenaggi che determinano la vita futura dell’impianto del vigneto, oltre a quelli della gestione della potatura invernale e di quella verde (o estiva) alla luce delle nuove tendenze”. Si è discusso

in maniera puntuale sul “sovescio” che negli ultimi tempi sta assumendo nuovamente importanza soprattutto a livello di pratica pre-impianto, per arricchire il suolo di sostanze che serviranno per il sostentamento futuro delle barbatelle. Tra gli argomenti trattati anche quello della difesa del vigneto dando particolare risalto ai formulati che permettono di attuare una difesa attenta e mirata all’ottenimento di produzioni pulite, valutandone bene i vantaggi e i limiti, in linea con le tendenze attuali di mercato. “Esprimiamo soddisfazione - commentano i tecnici dell'associazione - per il cammino intrapreso da Confagricoltura Cuneo sulla formazione degli agricoltori, sia per l’attività sul territorio che in vista dei nuovi appuntamenti che vedranno impegnati su più fronti tecnici e aziende. La formazione riveste un ruolo non sottovalutabile”.

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Latte

Post quote: tra timori e speranze

R AT E I Z Z A Z I O N E

Illegittima la proroga del saldo della settima rata

IL 31 MARZO 2015 SCADRÀ IL SISTEMA. IL PRESIDENTE DELL'ASSOCIAZIONE REGIONALE PRODUTTORI LATTE ALPILAT TOMMASO VISCA ILLUSTRA GLI SCENARI POSSIBILI

La Commissione europea ha dichiarato aiuto illegittimo la proroga del pagamento della settima rata della rateizzazione sulle quote latte. Riavvolgendo il nastro della vicenda, l’Italia nel 2007 aveva deciso di concedere una proroga del pagamento al mese di giugno (quando i versamenti erano da effettuarsi a dicembre dell’anno precedente). Molti allevatori che avevano rateizzato la multa avevano così usufruito della proroga concessa dallo Stato. Il 19 luglio 2013 la Ce ha ritenuto illegittimo questo aiuto, revocando la rateizzazione. Contro tale decisione lo Stato ha presentato ricorso alla Corte di giustizia europea ma ciò non ha interrotto i termini di attuazione della revoca. In attesa di una risposta, la Regione Piemonte, in accordo con Agea, ha nel frattempo concordato di sollecitare il versamento degli interessi di mora sulla settima rata. “L’ennesimo pasticcio all’italiana - dice Gualtiero Dalmasso, responsabile Caa di Confagricoltura Cuneo -. Abbiamo contattato le nostre aziende facendo loro pagare questi interessi, ma resta il serio rischio di perdere il beneficio della rateizzazione. Il paradosso è che erano indicazioni date dallo Stato".

di Erica Giraudo

T

ra un anno, il 31 marzo 2015, sarà eliminato il sistema delle quote latte. La liberalizzazione del mercato è temuta dalla maggior parte degli allevatori, per i quali il sistema delle quote latte, pur con qualche criticità, aveva una sua utilità. Dall’ultima indagine Ismea emerge che almeno la metà delle aziende agricole continuerà a produrre la stessa quantità di latte anche dopo l’abolizione del limite delle quote. Ma tra dodici mesi, quali saranno gli scenari possibili? Ne abbiamo parlato con Tommaso Visca, presidente dell’associazione regionale produttori latte Alpilat. Un giudizio sul regime attuale. Quale i vantaggi e quali i difetti? “Il punto di forza è che le regole di produzione consentono di contigentare il latte che serve, secondo le esigenze del mercato, però la gestione è macchinosa e non sempre gli allevatori riescono a comprare il numero ottimale delle quote

late delle quali necessitano, rischiando di causare incomprensioni”. Come la vostra associazione giudica il mercato libero? “È pericoloso, perché il ritmo sbalzato rischia di portare alcune stalle alla chiusura e le altre a non riuscire, nel momento in cui la richiesta aumenta, a sopperire alle esigenze del mercato. Temiamo che, nelle zone più vocate alla produzione di latte, si concentri un alto numero di allevamenti, con i conseguenti problemi legati allo spandimento dei liquami, mentre, in altre, realtà anche consolidate scompaiano”. Quali le prospettive? "Ci rassicura il fatto che i nuovi mercati emergenti, l’India e la Cina, abbiano alte richieste di trasformati e di prodotti derivati dal latte. Anche se presto, è solo questione di tempo, si organizzeranno per autoprodurre la materia prima che serve. Speriamo anche in remunerazioni adeguate”.

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14 L’Agricoltore cuneese N. 02 • MARZO 2014


INSERTO TECNICO

N. 03 • 2014

FEASR

Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale: l'Europa investe nelle zone rurali

ALLE AZIENDE FONDI PER INTERNET SENZA FILI E BUSINESS ON-LINE

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a Camera di commercio di Cuneo, in collaborazione con Confagricoltura Cuneo e le altre associazioni di categoria, ha deliberato la concessione di contributi alle imprese per gli investimenti nell’area dell’Information and Communication Technology (ICT). BENEFICIARI Sono ammesse a presentare domanda le imprese aventi sede o unità operativa cui è riferita l’attività oggetto di contributo in provincia di Cuneo, regolarmente iscritte al Registro Imprese. Per fruire del contributo è necessario che al richiedente non siano stati concessi altri aiuti di fonte pubblica per un importo superiore alla somma di 15.000 euro, per il settore agricolo, nell’esercizio finanziario in questione nonché nei due esercizi finanziari precedenti. SPESE AMMISSIBILI L'impresa può presentare la richiesta di contributo esclusivamente su una delle seguenti misure. 1) Adozione di soluzioni che utilizzano tecnologie wireless: - dispositivi hardware e software (costo e installazione di apparati networking, access point, antenne, servizi di cablaggio, sistemi di autenticazione, software applicativi, kit satellitare); - acquisto o noleggio palmari, smartphone, tablet; - canoni di servizio di connettività wireless. 2) Gestione flussi documentali 3) Adozioni di soluzioni SaaS, Cloud e Open Source 4) Soluzioni di Business on-line - attività di sviluppo del sito e licenze software; - traduzioni in lingue straniere. 5) Consolidamento infrastrutture informatiche - dispositivi hardware (server, PC, Think client, multifunzioni, apparati di networking, tape library, apparati per audio-videoconferenze, centralini VOIP e relative applicazioni e servizi); - prodotti software (soluzioni di virtualizzazione, software di monitoraggio consumi, software per gestione audio-videoconferenza). 7) Sistemi di comunicazione multimediali - dispositivi hardware fisici interattivi di comunicazione (chiosco

Programma di Sviluppo Rurale 2007-2013 Misura 111.1 sottoazione B Informazione nel settore agricolo

informativo con monitor touch screen completo di pc); - prodotti software digital signage per gestione vetrine digitali e punti di comunicazione interattivi (software per la gestione dei contenuti e la presentazione su strumenti multimediali di comunicazione). CONTRIBUTO L'iniziativa prevede l'erogazione di un contributo a fondo perduto pari al 30% delle spese ammissibili al netto di Iva, a fronte delle spese di competenza e fatturate nel periodo compreso tra il 1° dicembre 2013 e il 30 settembre 2014. Il contributo massimo erogabile non potrà superare 3.000 euro per ogni impresa. PRESENTAZIONE DELLE DOMANDE La domanda di contributo deve essere compilata e trasmessa mediante la procedura telematica accessibile dal sito http://web.telemaco. infocamere.it entro il 31 marzo 2014.

A questi contributi si somma, inoltre la convenzione in essere tra Open Sky e Confagricoltura (dettagli a pagina 18). Per maggiori informazioni e aiuti nel completare la domanda di finanziamento rivolgersi agli uffici di Confagricoltura Cuneo.

NUOVI SERVIZI INFORMATICI PER I SOCI CONFAGRICOLTURA

Alle numerose aziende agricole che dispongono di un collegamento a internet, la Confagricoltura di Cuneo offre la possibilità di accedere al proprio portale gestionale dal quale consultare, scaricare e stampare: la denuncia dei redditi, le buste paga, i modelli F24, le denunce IVA e molto altro ancora. Chi fosse interessato può rivolgersi agli uffici di Confagricoltura che forniranno le credenziali per poter accedere al portale (login e password). Inoltre, sempre presso gli uffici, è a disposizione delle aziende che lo richiedono un software per la fatturazione.

INSERTO TECNICO L’Agricoltore cuneese N. 02 • MARZO 2014

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REDDITOMETRO PER IL SETTORE AGRICOLO: ECCO COS'È BENE SAPERE

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e nuove norme introdotte dall’articolo 22 del DL n. 78/2010 sul redditometro, ossia l’accertamento del reddito del contribuente attraverso l’analisi induttiva delle sue spese, interessano anche il settore agricolo. In particolare va sottolineato che è ridotta da un quarto a un quinto la percentuale di scostamento dal reddito effettivo a quello presunto, mentre con la normativa precedente Io scostamento era del 25% e il nuovo accertamento sintetico si basa sulle spese sostenute dal contribuente nel periodo di imposta. Proprio riguardo alle spese sostenute dal contribuente l’Agenzia delle Entrate verifica: - spese certe sostenute dal contribuente e dai famigliari a carico, note dall'Amministrazione Finanziaria; - spese per elementi certi come l’abitazione, gli autoveicoli; - spese per gli incrementi patrimoniali nel periodo dì imposta; - la quota di risparmio nel periodo di imposta; - spese per uso corrente. È nelle possibilità del contribuente dimostrare che le spese da lui sostenute sono avvenute tramite: - redditi esenti posseduti nello stesso periodo di imposta; - redditi con ritenute alla fonte (titoli di Stato); - redditi legalmente esclusi dal reddito (terreni dichiarati su base catastale); - spese sostenute da altri soggetti (figlio studente). Se il contribuente è agricoltore e ha dichiarato redditi con riferimento alle rendite catastali, l’Agenzia delle Entrate verificherà il volume d’affari Iva, rettificato con i proventi non soggetti all’imposta (contributi Pac) e diminuito dei costi non Iva (costi del personale, assicurazioni, affitti…). È quindi necessario che l’agricoltore organizzi la propria gestione finanziaria correttamente. Facciamo un esempio: se l’azienda agricola è gestita da una società semplice e il socio desidera acquistare un’automobile ad uso personale, non deve pagarla dal conto della società, ma deve prelevare gli utili della società e trasferirli su un conto di famiglia con cui effettuare la spesa. L’agricoltore deve cioè dimostrare che le spese personali sono avvenute attingendo da conti personali. Maggiori informazioni negli uffici di Confagricoltura Cuneo.

ASSUNZIONI CONGIUNTE POSSIBILI TRA AZIENDE AGRICOLE IN RETE

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l 14 gennaio scorso il Ministro del Lavoro ha firmato un apposito decreto con cui è possibile il ricorso al nuovo contratto di rete mediante il quale le imprese agricole possono fare assunzioni congiunte (cosiddetto ‘job sharing’), in attuazione delle previsioni contenute nel Decreto Lavoro (Legge n. 99/2013). In sostanza più imprese, tra cui cooperative, legate da un contratto di rete o riconducibili ad uno stesso proprietario o ad uno stesso nucleo familiare (affinità entro il terzo grado) ora potranno assumere congiuntamente lavoratori, facendo loro prestare la propria attività laddove sussiste la necessità. L’assunzione congiunta, fortemente sollecitata da Confagricoltura, è consentita appunto alle imprese che hanno stipulato un contratto di rete, purché i soggetti aderenti siano rappresentati per almeno il 50% da aziende agricole. Nel decreto vengono precisate le modalità di effettuazione di un’unica comunicazione delle assunzioni congiunte di lavoratori dipendenti nelle medesime imprese, precisando che le necessarie modifiche al modello “Uni-Lav” saranno apportate con specifico decreto direttoriale. Per maggiori informazioni rivolgersi agli uffici di Zona di Confagricoltura Cuneo.

GLI AFFITI FINO A 999,99 EURO SI POSSONO PAGARE IN CONTANTE Dal 1° gennaio 2014 i proprietari di immobili che hanno contratti di locazione per uso abitativo devono farsi pagare dagli inquilini solo con strumenti tracciabili come assegni bancari, postali, assegni circolari o non trasferibili, bonifici, carte di credito, di debito, escludendo la possibilità di pagamenti in contanti. L'obbligo di tracciabilità tuttavia è previsto solo per i pagamenti superiori ai 1.000 euro. Il contante può essere usato senza rischiare sanzioni fino a 999,99 euro. Il ministero dell'Economia con una nota del 5 febbraio ha così reso meno restrittivo il divieto introdotto con la legge di stabilità 2014.

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N. 02 • MARZO 2014

RICCARDO FORNERO

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FONDI AGLI APICOLTORI: ENTRO IL 17 MARZO FARE RICHIESTA IN PROVINCIA

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cade a mezzogiorno del 17 marzo 2014 il termine per la presentazione delle domande di contributo relative al nuovo bando della Provincia di Cuneo sull’apicoltura. BENEFICIARI L’azione è rivolta a tutti gli apicoltori professionali singoli od associati e a quelli amatoriali che si impegnino a diventare produttori apistici alla realizzazione delle iniziative, purché, in ogni caso, l’azienda ricada in provincia di Cuneo. SPESE AMMISSIBILI Il bando finanzia costruzione, ristrutturazione, ammodernamento o adeguamento igienico sanitario delle strutture per la lavorazione e conservazione dei prodotti apistici; acquisto di macchine ed attrezzature per la produzione dei prodotti apistici, ivi compresi gli autocarri dotati di cassone per la movimentazione delle arnie con portata minima di 3,5 tonnellate non ad uso promiscuo; acquisto attrezzature e impianti per la lavorazione e il confezionamento di prodotti apistici. È escluso dal finanziamento l’acquisto di arnie e di materiali usati. CONTRIBUTO Il finanziamento è limitato alle istanze con spesa ammissibile non inferiore a 5.000 euro e non superiore a 100.000 euro per interventi fondiari e 30.000 euro per investimenti agrari per

un totale massimo di 130.000 euro. PRESENTAZIONE DELLE DOMANDE Le domande di contributo dovranno pervenire alla Provincia di Cuneo Settore Politiche Agricole, Parchi e Foreste corso Nizza 21 12100 Cuneo utilizzando il modello disponibile sul sito Internet della Provincia (www.provincia.cuneo.it/agricoltura/apicoltura) o reperibile presso il Settore stesso. Non farà fede la data di spedizione. Le domande possono pervenire in forma cartacea o, solo se sottoscritte digitalmente, tramite PEC all’indirizzo protocollo@provincia.cuneo. legalmail.it.

ENTRO IL 14 MARZO INSERIRE I DATI DELL'AUTOCONTROLLO SALMONELLOSI Come già comunicato alle aziende interessate, la Confagricoltura ricorda che in base al Programma nazionale di controllo salmonellosi, tutti i detentori e/o proprietari di allevamenti di ovaiole, riproduttori e polli da carne (senza alcuna distinzione tra le tipologie), di tacchini da riproduzione e da ingrasso con capacità strutturale uguale o superiore a 250 capi e, a prescindere dalla capacità, in tutti gli allevamenti a carattere commerciale, sono tenuti ad inserire i risultati dei campionamenti di autocontrollo effettuati in azienda su un apposito portale informatico previsto dal Ministero della Salute (va presentata una richiesta al Ministero per l’assegnazione di username e password individuale). Per quanto riguarda i campionamenti di autocontrollo effettuati nel corso del 2013, l'inserimento dovrà avvenire entro il 14 marzo 2014. Per informazioni contattare gli uffici della Confagricoltura di Cuneo.

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INSERTO TECNICO L’Agricoltore cuneese N. 02 • MARZO 2014

III


DISOCCUPAZIONE AGRICOLA: DOMANDE ENTRO FINE MESE

FINO AL 31 MARZO È POSSIBILE ADERIRE AD AGRITURIST PER IL 2014

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ntro il 31 marzo gli agriturismi che intendono entrare a far parte di Agriturist 2014 devono inviare la domanda di ammissione a socio indirizzata all’Associazione Nazionale per l’Agriturismo, l’Ambiente e il Territorio (corso Vittorio Emanuele 101, 00186 Roma). Le quote associative 2014 sono le seguenti: 1) socio ordinario base: euro 200 2) socio ordinario minimo: euro 140 Tutte le categorie di socio Agriturist possono beneficiare di numerose convenzioni tra cui: - Reale Mutua Assicurazioni - Assicurazione per la Responsabilità Civile nell’esercizio dell’attività agrituristica e fattoria didattica. - SIAE - Sconto sui compensi per diritto d’autore primario. - SCF - Sconto sui compensi per diritto d’autore secondario (riscossione tramite SIAE). - ECEAT (Centro Europeo per il Turismo Ecologico e Rurale) – sconto sui servizi di promozione attraverso il sito internet www.groenevakantiegids.nl. - Agriturismo.com - Sconto sui servizi di promozione tramite il sito www.agriturismo.com Per ulteriori informazioni sui servizi riservati agli associati e sulle promozioni aggiuntive, rivolgersi agli uffici di Confagricoltura Cuneo.

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li operai agricoli possono ottenere l’indennità di disoccupazione alle seguenti condizioni: - iscrizione negli elenchi anagrafici dell’anno di competenze per non più di 270 giornate (sono esclusi gli operai che prestano lavoro agricolo a tempo indeterminato); - aver maturato un minimo di due anni di anzianità assicurativa; - far valere una prevalente contribuzione in agricoltura nell’anno per il quale è stata chiesta l’indennità e in quello precedente, con un accredito complessivo nel biennio di almeno 102 contributi giornalieri. Tale requisito si può maturare anche sommando i contributi non agricoli; il minimo contributivo nel biennio può essere raggiunto anche con l’utilizzo dei contributi figurativi (servizio militare, maternità obbligatoria e facoltativa nella misura di 3,5 contributi giornalieri). Nel caso di contribuzione mista (agricola e non agricola) nel biennio occorre valutare la prevalenza di attività. Il lavoro retribuito con voucher non consente di perfezionare i requisiti per la disoccupazione agricola. L’indennità è sempre calcolata sulla retribuzione effettiva e deve essere quella dell’anno precedente rispetto a quello di presentazione della domanda. La richiesta deve essere presentata entro il 31 marzo dell’anno successivo a quello di riferimento e lo status del lavoratore (occupato o disoccupato) è ininfluente sul diritto della prestazione.

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IV INSERTO TECNICO L’Agricoltore cuneese

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Zootecnia

Mappati 8.000 allevamenti della 'Granda' LA RACCOLTA DATI DELL'ASL CN 1 PERMETTERÀ INTERVENTI MIRATI E RISPARMI di Erica Giraudo

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liccando sull’icona di una delle 8.000 aziende zootecniche, mappate dall’Asl Cuneo 1, compaiono dati su: numero di animali allevati, malattie, vaccinazioni e controlli. Non è solo una mappa, ma un sistema che permette interventi mirati e rapidi. E’ l’evoluzione dell’Arvet (Anagrafe regionale veterinaria) che, ogni anno, conta 5 milioni di attività eseguite. Gli esperti informatici hanno integrato la raccolta dati con la mappatura satellitare (latitudine e longitudine) delle aziende del territorio. Ne è nata la georeferenziazione. Il sistema è stato presentato dal direttore generale dell’Azienda sanitaria locale numero 1, Gianni Bonelli, alla presenza dell’assessore regionale all’Agricoltura, Claudio Sacchetto. Le finalità? Individuare esattamente l’ubicazione dei siti, ottenere una rappresentazione grafica della concentrazione di allevamenti e animali, effettuare controlli ufficiali in luoghi non codificati

La mappa di Google Maps rappresenta sulla cartina geografica l'allevamento centro con le zone A e B contraddistinte rispettivamente da un cerchio rosso e giallo. All'interno le aziende sono rappresentate con specifiche icone dette 'marker'. Nei due cerchi vengono rappresentate le specie primaria (bovini) e secondaria (suini).

(ad esempio a seguito di incidenti stradali che coinvolgono animali), gestire le emergenze sanitarie e informare i cittadini. In particolare permetterà interventi immediati in caso di epidemie: individuato il focolaio, si potrà circoscrivere la zona in cui ci sono allevamenti analoghi a quello infetto e adottare le misure di diagnosi e di controllo. Lo stesso modus operandi si può applicare anche a macelli e allevamenti in alpeggio. “Ci dà la possibilità di intervenire in tempo reale - spiega Giorgio Sapino, direttore del Dipartimento di Prevenzione dell’Asl Cn 1 - Lo abbiamo sviluppato qui a Cuneo e poi è stato esteso a tutta la regione (come tutto l’intero sistema informativo veterinario del Piemonte). Ci consente di lavorare meglio risparmiando tempo e denaro”. Fa leva su uno strumento come API Google Maps, un’applicazione gratuita. Alle spalle c’è un lungo e complesso lavoro che ha portato a sviluppare un programma curato dall’area informatica del dipartimento di Prevenzione dell’Asl Cn 1. Il sistema serve ai veterinari, nella loro attività quotidiana, per la circolazione telematica delle informazioni e per evitare spostamenti non necessari. L’applicazione si adatta anche a tablet e smartphone.

FIERA DI QUARESIMA

Chiusura iscrizioni il 25 marzo Il 7 aprile torna la Mostra regionale zootecnica di Quaresima nell’area MIAC in frazione Ronchi a Cuneo. Saranno esposti bovini e ovicaprini. Le iscrizioni vanno depositate entro le 12 del 25 marzo 2014 negli uffici in piazza Foro Boario a Cuneo. I premi sono come l’anno scorso.

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Confagricoltura news

Foto di gruppo per alcuni partecipanti alla giornata sulle piste di Limone

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l comprensorio della Riserva Bianca di Limone Piemonte ha ospitato, come ormai da tradizione, la giornata bianca di Confagricoltura Cuneo. Un momento conviviale particolarmente apprezzato dagli associati e dai loro famigliari: a confermarlo è il numero record di partecipanti, un centinaio in tutto, che hanno preso parte alla giornata sulle nevi di Limone. Così, venerdì 21 febbraio le piste della Riserva Bianca hanno accolto i tanti soci dell’associazione che si sono sfidati prendendo parte a delle gare di sci e snowboard. La competizione è stata vinta da Daniele Marengo, secondo Silvio Massimino seguito da Silvio Rinaudo. Quarta posizione per Lorenzo Bussone (primo classificato junior), quinto Paolo Culasso e sesto Marco Bruna. Tra le donne ha primeggiato Bianca Viazzi su Enrica Crespo e

Giornata su sci e 'tavola' per i soci UN CENTINAIO DI PARTECIPANTI AL TRADIZIONALE MOMENTO CONVIVIALE SULLE PISTE DELLA RISERVA BIANCA di Ilaria Blangetti

Alice Angaramo. Nello snowboard si è distinto Enrico Chiabrando, primo davanti a Paolo Angaramo e Marco Angaramo. Alla gara hanno preso parte anche alcuni giovanissimi, a dimostrazione del momento di sport e amicizia. A salire sui tre gradini del podio sono stati Andrea Demarchi, Chiara Demarchi e Carola Barale. A seguire la comitiva si è poi trasferita al ristorante “Chalet Morel” in frazione Pa-

Rinnovati R gli uffici a Mondovì Il direttore Roattino (secondo da destra) con lo staff monregalese

16 L’Agricoltore cuneese N. 02 • MARZO 2014

nice Soprana a Limone per una divertente cena a base di polenta e salsiccia. Come sempre l’organizzazione dell’iniziativa sportiva e conviviale, giunta alla nona edizione, è stata possibile grazie alla partecipazione di alcuni sponsor privati. Le foto della giornata bianca sulle nevi di Limone Piemonte saranno disponibili sul sito di Confagricoltura Cuneo, nella sezione Gallery.

ecentemente gli uffici di zona di Confagricoltura Mondovì, in corso Statuto 28, sono stati oggetto di un importante rinnovamento che ha interessato, in particolare, gli arredi e le destinazioni d’uso degli spazi di lavoro. Gli interventi sono stati resi necessari in seguito alla considerevole crescita del numero di associati e alla diversificazione dei servizi offerti che hanno interessato la struttura della Confagricoltura monregalese. “Il Consiglio direttivo dell’associazione aveva da tempo deciso di riammodernare i locali, migliorando in particolare gli spazi di front office e di accoglienza degli utenti – spiega Valter Roattino, direttore Confagricoltura zona di Mondovì -. In questo modo è possibile garantire una sempre migliore gestione delle richieste che quotidianamente pervengono agli uffici, facendo fronte alle più svariate necessità di chi opera nel settore primario. I positivi risultati raccolti sul territorio in questi anni sono merito soprattutto del personale degli uffici di zona, che accompagna le aziende con professionalità, aiutandole a districarsi nei labirinti della burocrazia e nei tanti adempimenti a cui sono chiamate”. L’ufficio di Mondovì (tel. 0174/42071) è aperto al pubblico dal lunedì al sabato, tutte le mattine, dalle 8,30 alle 12,30, e il martedì e mercoledì pomeriggio, dalle 14,30 alle 17,30.


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Tante opportunità per gli associati CONFAGRICOLTURA CUNEO PROPONE CONVENZIONI IN VARI SETTORI, DAL DIVERTIMENTO ALLA SALUTE: TRA LE NOVITÀ ANCHE SERVIZI WEB E BABY PARKING di Ilaria Blangetti

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ell'ottica di offrire agli associati sempre maggiori servizi, si sono aggiunte negli ultimi mesi alcune nuove e interessanti convenzioni: MEDIACONSUL.COM Mediaconsul.com di Cuneo, specializzata in consulenza, vendita e assistenza per tecnologie e comunicazioni propone le seguenti convenzioni: • materiale hardware (pc, desktop, stampanti, ecc.): sconto 5%; • software (office, autocad, ecc.): sconto 10%; • servizi: (assistenza, riparazioni, rimozione virus, formazione, ecc.): sconto 10%; • siti web (siti aziendali, e-commerce, ecc.): sconto 15%; • servizi (seo, motori di ricerca, gestione e ottimizzazione siti web, ecc.): sconto 10%. La convenzione non è valida su articoli già in promozione e verrà applicata dietro presentazione della tessera socio. Le stesse scontistiche sono da intendersi anche ai famigliari accompagnati o presenti dall’associato. BABY PARKING L’ISOLA DEL TESORI Il baby parking “L’Isola del tesori”, in Piazza Biancani a Cuneo, offre uno sconto del 10% sui suoi servizi a dipendenti e associati di Confagricoltura Cuneo.

ISTITUTO MAGNUS “L’Istituto Magnus” srl di Mondovì, corso Statuto 31, propone un servizio clinico in ambito Odontoiatrico generale – ortodonzia infantile e dell’adulto – implantologico-protesico dentale con condizioni favorevoli e di risparmio per tutti gli associati e affiliati a Confagricoltura Cuneo. OPEN SKY (RETE SATELLITARE) La Confagricoltura ha stipulato una convenzione con Open Sky, il principale distributore di servizi satellitari in Italia. Questo accordo riconosce ad ogni associato un mese gratis di navigazione. Accedere alla convenzione è semplice: basta selezionare il profilo desiderato dalla pagina web dedicata alla convenzione www.opensky. it/confagricoltura. Collegarsi alla rete via satellite è semplice, veloce ed ecologico: è sufficiente installare una piccola parabola dal diametro di 77 cm e un modem. Il materiale arriva direttamente a casa e nel giro di pochi giorni un installatore specializzato provvederà al montaggio. Open Sky vanta un network commerciale attivo in tutta Italia con oltre 110 rivenditori autorizzati e 2500 installatori anche vicino alle aziende cuneesi: per sapere di più rivolgetevi a GEDICOM Via Borgo San Martino, 32 a Bra, telefono 0172 413649.

Ricordiamo alcune convenzioni in essere: CENTRO MEDICO EUROPEO La Confagricoltura Cuneo è convenzionata con il Centro Medico Europeo a Cuneo. Agli associati sono riconosciute sconti su svariate prestazioni mediche. CLINICA ODONTOIATRICA SALZANO TIRONE La Clinica Odontoiatrica Salzano Tirone di Cuneo riconosce ai dipendenti e tesserati della Confagricoltura Cuneo e ai parenti di primo grado appartenenti al nucleo famigliare sconti sulle prestazioni mediche. CENTRO DENTALE SAVIGLIANESE Il Centro Dentale Saviglianese propone sconti dal 10% al 20% per prestazioni odontoiatriche a favore dei soci dell’associazione agricola e dei loro familiari. RISERVA BIANCA Tutti gli associati possono sciare a prezzi speciali sulle piste della Riserva Bianca di Limone Piemonte. È necessario accreditarsi alla segreteria di Confagricoltura e ritirare la tessera “Club card Riserva Bianca”. PARCHEGGIO AEROPORTO CASELLE Gli associati potranno usufruire di uno sconto del 10% anche sul Biparking, parcheggio custodito all’aeroporto Caselle di Torino. Il parcheggio è situato vicino al raccordo autostradale Torino-Caselle a due minuti dall’aeroporto e offre al cliente un servizio 24h/24 con navetta gratuita per raggiungerlo (www.biparking.it). FOTO E RIPRESE VIDEO Interessanti proposte da “Foto Af Cravero” per realizzare riprese fotografiche, consegnate su dvd in alta e bassa risoluzione. Per informazioni: info@fotoafcravero.it.

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Per avere impianti fotovoltaici puliti CONVENZIONE CON LA "R.M. SOLAR SERVICE" DI CARAGLIO PER LA FORNITURA DI SERVIZI DI MANUTENZIONE. UN IMPIANTO NON PULITO PERDE MOLTO PRODUTTIVITÀ Un impianto fotovoltaico su tetto

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a “R.M. Solar Service” di Caraglio ha stipulato con la Confagricoltura Cuneo una convenzione per la fornitura di servizi a prezzi scontati riservati ai soci. La “R.M. Solar Service” è un’azienda che opera nella fornitura di servizi di pulizia e manutenzione ordinaria e predittiva di impianti fotovoltaici, con soluzioni all’avanguardia e adatte ad ogni esigenza. Con la convenzione riservata ai soci Confagricoltura, l’azienda di Caraglio si impegna a effettuare gratuitamente un sopralluogo per valutare l’intervento e

ELEZIONE

Congratulazioni a Scanavino (Cia) Lo scorso 27 febbraio Dino Scanavino, 53 anni, produttore vitivinicolo e vivaistico di Calamandrana, nell’Astigiano, è stato elatto nuovo presidente nazionale della Cia e succede a Giuseppe Politi. Scanavino, vicepresidente nazionale dal 2010 e presidente della Cia di Asti dal 2002, sarà alla guida della Confederazione per quattro anni. Il presidente e la direzione di Confagricoltura Cuneo si complimentano con Scanavino per l’elezione.

PULIZIA

di Enzio Isaia

formulare un preventivo completo, oltre ad applicare sconti del 5% e del 15% sul prezzo di pacchetti specifici. La resa di un impianto è indubbiamente la caratteristica più importante dal punto di vista economico ma non tutti sanno che può abbassarsi notevolmente se non si esegue periodicamente una serie di attività di manutenzione. Una perdita di produttività del 5% equivale a una dispersione di circa 20 euro a kw; un impianto non pulito può arrivare a perdere anche il 20-30%. La “R.M. Solar Service” offre delle soluzio-

ni mirate per ogni singolo impianto, frutto di un’attenta analisi con la proprietà. Tra i servizi offerti pulizia moduli fotovoltaici con acqua pura e riscaldata; pulizia filtri e ventole inverter; controllo visivo delle strutture, dei moduli, degli inverter e della componentistica dei quadri e scansione termografica dei pannelli fotovoltaici per individuare guasti. L’azienda di Caraglio offre servizi di pulizia e manutenzione per qualsiasi tipo di impianto a tetto o a terra, su abitazioni private ma anche su aziende agricole e capannoni industriali.

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Adeguamenti per impianti fotovoltaici L’autorità per l’energia elettrica e il gas in data 6 giugno 2013 ha pubblicato la deliberazione 243/2013/R/EEL che definisce le modalità e le tempistiche per l’adeguamento alle prescrizioni di cui al paragrafo 5 dell’allegato A.70 al codice di Rete di Terna per quanto riguarda gli impianti fotovoltaici. Gli impianti con le seguenti caratteristiche dovranno seguire gli adeguamenti: - potenza superiore a 6 kW, connessi alla rete di Bassa tensione ed entrati in esercizio entro il 31 marzo 2012; - potenza complessiva fino a 50 kW, connessi alla rete di media tensione ed entrati in esercizio entro il 31 marzo 2012. Ecco le tempistiche per gli adeguamenti. Entro il 30 giugno 2014: impianti con potenza complessiva superiore ai 20 kW, connessi alla rete di bassa tensione ed entrati in esercizio entro il 31 marzo 2012; impianti con potenza complessiva fino a 50 kW, connessi alla rete di media tensione ed entrati in esercizio entro il 31 marzo 2012. Entro il 30 aprile 2015: impianti con potenza complessiva superiore a 6 kW e fino a 20 kW, connessi alla rete di bassa tensione ed entrati in esercizio entro il 31 marzo 2012. Per ulteriori informazioni rivolgersi agli uffici di zona di Confagricoltura Cuneo.

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Quando in cascina arrivò la 'macchina' di zio Stefano

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ell’ultimo sole di ottobre del ’55 la terra appariva stanca, sfiancata, come una donna dopo il parto: aveva dato tutto. Il mais pendeva in cortine dorate dai graticci, le uve fermentavano nei tini. Sui filari ormai spogli rosseggiavano pampini già rugginosi e, dai campi arati da poco, saliva l’odore dell’autunno. Su questa placida calma aleggiava l’imminenza di un evento straordinario. A metà pomeriggio, due automobili si fermarono in mezzo al cortile. Una era un 1100/103, l’altra una vettura mai vista, nuova, strana, una FIAT 600, grigia, con eleganti pneumatici con la banda bianca. “Zio” Stefano aveva comprato l’automobile, la macchina, come dicevano tutti. Lo “Zio” era un uomo ambizioso, stimato e rispettato, palesemente benestante e si vociferava che avesse tanti soldi. A lui si rivolgevano in molti, per consigli di varia natura, per mediazioni, per combinare matrimoni e per prestiti. Aveva già comprato un trattore, il più bello della zona ed ora, che il figlio aveva giusto preso la patente (le patenti, diceva lui) aveva venduto Boby, un bel cavallo nero, un po’ troppo vivace per il calesse ed era passato all’automobile, anche perché nei paesi vicini, qualche suo concorrente, sul piano del prestigio e della ricchezza, si era già orientato in quel senso. Non erano ancora finiti i convenevoli tra l’acquirente e i venditori, che, inspiegabilmente, come se fossero stati convocati, tutti i venticinque abitanti della cascina facevano già ressa attorno alla fiammante utilitaria. I più piccoli, balzavano, ora di qua, ora di là, per scrutare meglio tutti i segreti di quel portento. I grandi, non sapendo ben cosa dire, si lasciavano andare a degli esagerati “Oh!!!!” di ammirazione, intercalandoli alle ispirate spiegazioni che i due venditori, incoraggiati da tanto pubblico, andavano generosamente elargendo. Le donne facevano commenti ad alto volume, quelli ortodossi, ma mormoravano sottovoce, schermando la bocca con la mano, quelli generati dall’invidia, confidandoli alla vicina. Era ovvio. La “Zia” infatti, la moglie di Stefano, che godeva già del privilegio di essere esentata dai lavori della stalla e dei campi, governando solo la casa, cosa che sapeva fare assai bene, essendo stata, in gioventù, a servizio in una famiglia di signori, dove aveva imparato molte cose e si era raffinata nei modi e nel portamento, conseguiva ora un nuovo trionfo. I giovani erano i più taciturni. Alcuni, infatti, non vedevano nel loro futuro la possibilità di arrivare ad una macchina almeno per un po’; altri, invece, erano certi che, conseguita la patente, il papà li avrebbe accontentati e già pregustavano l’ebbrezza di travolgenti successi amorosi per quanto avrebbero “caricato”. Quando i due venditori, esaurito il loro compito, si congedarono con la loro 1100/103, ci fu un attimo di surreale silenzio. Rimasta sola in mezzo al cortile, la 600 era proprio bella e fu investita da parte di tutti da quel benevolo sentimento d’affetto che tutti i contadini hanno per una nuova creatura. - Certo, adesso, potrete andare a messa, al mercato, ai “freschi”, con gran comodità. Avete proprio fatto bene! – Sentenziavano i più autorevoli. Mentre argomenti simili si andavano spegnendo, come in processione, la 600 fu accompagnata sotto il grande portico, accanto al trattore, dove le era stato riservato un grande spazio, ben ripulito e dotato di una smagliante pedana di legno a difesa dall’umidità. Stavano ormai per andarsene tutti, quando lo “Zio” scomparve improvvisamente, per tornare, poco dopo, con sottobraccio la coperta di Boby, quella bella, che lo “Zio” stendeva premurosamente sulla groppa del cavallo quando era sudato. Ammutolirono tutti. Nel silenzio attonito degli astanti, lo “Zio”, con infinita tenerezza, stese la coperta sul muso della macchina. - Così il motore sta al caldo! – Affermò squadrando fiero il popolo dei curiosi. Seguì un silenzio imbarazzante, che esplose, un attimo dopo, in una risata irriverente. - Il motore è dietro! – Urlò qualcuno. La maschera dell’umiliazione calò sul volto dello “Zio” e lo ferì per sempre. Il professore Luigi Fulcheri

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Le nostre aziende

Da sinistra il tecnico Alessandro Bottallo con Giovanni e Davide Sacchetto

Carne Piemontese tra le colline di vini e nocciole di Paolo Ragazzo

A CANALE D'ALBA LA 'CASCINA DEL PEPE' DI GIOVANNI E DAVIDE SACCHETTO ALLEVA BOVINI DELLA PREGIATA RAZZA E VENDE I PRODOTTI NEL NEGOZIO AZIENDALE

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e ci si aggira tra i tanti paesi abbarbicati sulle colline di Langa e Roero non è raro imbattersi in imprenditori agricoli che con tenacia hanno deciso di investire in attività diverse da quelle che per antonomasia caratterizzano l’Albese (vino e nocciole). È il caso, ad esempio, di Giovanni e Davide Sacchetto, padre e figlio di Canale che hanno deciso di dedicarsi ‘anima e corpo’ all’allevamento di bovini di razza Piemontese.

La loro è una storia che dura da generazioni e che ha visto Giovanni dedicarsi per 25 anni all’autotrasporto prima di ascoltare il richiamo dell’azienda di famiglia, nota a tutti come ‘Cascina del Pepe’, dall’appellativo con cui da decenni i Sacchetto sono conosciuti in paese. È stato lui a realizzare nel 1994 la stalla, dove oggi trovano sistemazione oltre 70 maschi di Piemontese, e soprattutto ad affiancare anni più tardi un punto vendita aziendale in

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cui commercializzare direttamente la carne, ancora una rarità nella zona. Il figlio Davide, 27 anni, è cresciuto assimilando inconsciamente tutte le fasi più recenti dell’attività di famiglia e ne è rimasto ‘catturato’, tanto che nel 2008 ha deciso di entrare in azienda grazie alle possibilità offerte per l’insediamento giovani. Mai un attimo di esitazione ha accompagnato questa sua scelta: “Amo questo lavoro, non lo cambierei per niente altro – spiega Davide Sacchetto –; non vedevo l’ora di finire gli studi superiori in Agraria per potermi dedicare esclusivamente a questo: mi piace soprattutto stare a contatto con gli animali”. E come si conciliano i sacrifici dell’attività in azienda con gli svaghi e i piaceri di un ventisettenne? “Ci si organizza – risponde –: al posto di 15 giorni di ferie d’estate, ad esempio, ne faccio solo 3 o 4, alternandomi con i miei genitori, ma riesco a fare tutto. E poi il lavoro in azienda non mi pesa”. Ma conosciamo meglio l’attività di ‘Cascina del Pepe’. Un tempo era allevamento linea vacca-vitello, poi negli anni si è deciso di specializzarsi in bovini maschi che Giovanni e Davide Sacchetto acquistano ogni anno sempre dallo stesso malgaro, prima e dopo il periodo di alpeggio a Bardonecchia. I vitelli giungono così in azienda già svezzati (3/4 mesi), per poi iniziare il processo di crescita e ingrasso che li porterà a raggiungere, dopo 18/19 mesi, circa 750 kg. Solo allora i capi saranno pronti per essere macellati. Proprio qui scatta la peculiarità dei Sacchetto: riuscire a smaltire nel proprio punto vendita oltre il 95% dei maschi allevati. “Quando un capo è ben strutturato, lo portiamo ad un mattatoio qui a Canale, dove l’animale è macellato e diviso in quarti. Quindi torna da noi, che pensiamo

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Foto sopra: un particolare della stalla, l'insegna aziendale e un cavallo allevato a Cascina del Pepe Foto sotto: il negozio aziendale dove Giovanni e la moglie Anna nel weekend accolgono la clientela

grano, orzo e mais, prodotti in azienda, e da un misto di soia, crusca e barbabietola. “Gli animali hanno un bioritmo infallibile, che segue nello specifico l’alternarsi di giorno e notte: all’imbrunire, se sgarri di mezz’ora a dar loro da mangiare si fanno sentire, come se ti chiamassero”. Nella ‘Cascina del Pepe’ trovano spazio anche cavalli, polli, galline, tacchini, faraone, colombi ornamentali, maialini vietnamiti e addirittura uno struzzo. Tanti animali, tanta passione, ma anche tanti

sacrifici e problemi: “Burocrazia e spese sono massacranti – confessa Davide Sacchetto -, i prezzi dei cereali alle stelle e il recente aumento di un punto dell’Iva pesano sul bilancio aziendale, anche perché i prezzi di vendita sono fermi ormai da decenni. È un periodo critico per l’agricoltura in generale; personalmente avessi dovuto partire da zero sarebbe stato complicato, ma visti gli sforzi dei miei genitori, ho deciso di continuare sulla loro strada e non ho nessuna intenzione di mollare”.

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a disossarlo e a prepararlo per la vendita, che avviene il sabato e la domenica mattina”. La sorpresa arriva quando chiediamo a Davide quali sono gli acquirenti abituali: “Soprattutto i turisti francesi e svizzeri – risponde - oltre ad alcuni ristoranti della zona, ma anche del Veneto e dell’Emilia”. Se il consumatore locale sembra indirizzato verso altre abitudini di acquisto, i visitatori stranieri, giunti nelle Langhe per conoscerne i nobili vini, rimangono poi attratti anche dall’altrettanto pregiata carne Piemontese. Nel periodo natalizio si può trovare oltre la carne di vitellone anche quella del castrato o di manzo. Il segreto di tutto questo? “Il passaparola delle cantine che suggeriscono ai loro clienti di venire a provare la nostra carne. E ne rimangono talmente soddisfatti che l’anno successivo ritornano”. Le proprietà della carne sono poi promosse grazie a serate a tema in locali di Torino e Milano a cui l’azienda di tanto in tanto è invitata a partecipare: “È un modo importante per far conoscere le innumerevoli possibilità di utilizzo di questo prodotto” sottolinea Giovanni Sacchetto. La qualità, garantita dal marchio Coalvi, è frutto di tanta cura e attenzione a partire dall’alimentazione degli animali, fatta di

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Il tecnico in frutteto

Cos'è il quaderno di campagna

L’

dove vengono registrate tutte le operazioni di acquisto e movimentazione dei fitofarmaci e tutti gli interventi con i vari formulati utilizzati per la difesa. È d’obbligo, secondo il D.P.R. n. 290 del 23 aprile 2001 che ha istituito il quaderno di campagna, registrare entro trenta giorni dall’effettuazione, data del trattamento, prodotto e relativa quantità impiegata espressa in litri o Kg, avversità che ha reso necessario il trattamento. Il registro deve essere tenuto aggiornato da parte del titolare o da una persona da lui delegata, in tal caso assieme al registro dovrà essere tenuta la delega. Si consiglia di prendere contatti nei vari uffici zona con il servizio tecnico per la firma della delega di tenuta del quaderno di campagna 2014. Il quaderno di campagna consente anche la rintracciabilità dei prodotti agricoli, identificando il loro luogo di produzione

Per informazioni contattare i tecnici di Confagricoltura Cuneo Nicolas Anghilante (342-1422203) e Simone Monge (346-0809796) jung.it

imminente avvio della campagna di difesa delle colture agrarie riporta alla ribalta tutti gli aspetti legati all’obbligo degli agricoltori della tenuta del quaderno di campagna. Confagricoltura Cuneo per il quarto anno consecutivo ha predisposto per agevolare le registrazioni sotto forma di prima nota il “Calendario Quaderno di Campagna” potendolo agevolmente collocare e custodire nei locali di detenzione dei fitofarmaci. Il calendario nel dettaglio riporta alcune caselle per inserire i dati relativi alla coltura trattata, al formulato utilizzato e alle quantità utilizzate con la possibilità di segnare anche la situazione climatica del giorno. Inoltre da ormai tre anni Confagricoltura Cuneo, per mezzo del servizio tecnico si è autodotata di un programma informatico per la gestione del quaderno di campagna, sempre consultabile on line,

e i processi produttivi, avendo le carte in regola nei confronti dell’utente finale che è il consumatore. Il comparto frutticolo ha sempre posto grande attenzione al problema, per consentire la massima trasparenza nei confronti della GDO. Negli ultimi anni anche il settore vitivinicolo ha posto grande attenzione alla rintracciabilità delle produzioni pretendendo all’atto del conferimento delle uve il quaderno di campagna, e sottoponendo ad analisi multiresiduo alcuni campioni di merce prelevata. Nell’ottica della grande attenzione posta dal settore commerciale alla problematica residui, il quaderno di campagna non dev'essere considerato un cavillo vessatorio, ma al contrario un mezzo per distinguersi dalla massa sulla tracciabilità del prodotto.

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Speciale Savigliano

La vetrina dell'innovazione in agricoltura DAL 14 AL 16 MARZO TORNA A SAVIGLIANO LA FIERA DELLA MECCANIZZAZIONE AGRICOLA. IN PROGRAMMA ANCHE CONVEGNI E DIBATTITI

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al 14 al 16 marzo torna a Savigliano la Fiera Nazionale della Meccanizzazione Agricola che celebra la sua 33^ edizione. Una vetrina di tre giorni dedicata alle tecnologie in agricoltura con un'esposizione all’area fieristica di Borgo Marene di 46 mila metri quadrati e appuntamenti di approfondimento sulle novità del settore e l’evoluzione delle tecniche agricole. Anche quest’anno saranno presenti più di 350 espositori di attrezzature e macchinari agricoli nuovi e usati, per la pianura, la collina, la montagna, il giardinaggio e le concessionarie di autovetture. Innovazione e applicazione della ricerca caratterizzano queste imprese ad ogni livello nella loro “mission” di sostenibilità. Un aspetto di primissimo piano nella Fiera Nazionale della Meccanizzazione Agricola di Savigliano, che si concretizza anche nel

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La fiera sarà aperta dalle 8,30 alle 19. Ingresso gratuito. Per informazioni e conoscere il programma consultare il sito www.fierameccanizzazioneagricola.it

“Premio Innovazione Verde nella meccanizzazione agricola”. Le aziende vincitrici verranno premiate il 15 marzo alla Crusà Neira ma di sostenibilità si parlerà anche venerdì 14 marzo alle 21,30 quando, sempre presso la Crusà Neira, Ermete Realacci dialogherà con Alessandro Cecchi Paone su green economy in agricoltura. Tra i tanti appuntamenti in programma anche un nteressante progetto, che viene proposto per la quarta volta, ossia quello del Business to Business, in collaborazione con la Camera di Commercio di Cuneo ed il Centro Estero Alpi del Mare: il 13 marzo operatori esteri di Algeria, Marocco e Ucraina incontreranno, presso la Biblioteca dell’Università di Savigliano, alcuni costruttori del Piemonte, in particolare della Provincia di Cuneo. Ritorna anche il Concorso Novità Tecniche: la premiazione si terrà venerdì 14 marzo in area fieristica alle 11 dopo il momento inaugurale. Con un valore di esportazioni pari a 248 miliardi di euro l’agricoltura rimane la spina dorsale economica del nostro Paese ed ecco perché una manifestazione come quella di Savigliano rappresenta un importante punto di incontro tra l’industria che produce strumenti di

Saranno presenti oltre 350 espositori

lavoro e il singolo operatore che li utilizza con la consapevolezza di dover affrontare le sfide del mercato e l’evoluzione delle tecniche agricole, specie quelle che vanno nella direzione della sostenibilità. Ed è un agricoltore sempre più “manager” quello che emerge dal settimo rapporto dell’Osservatorio sull’innovazione nelle imprese agricole: il 75% degli imprenditori ha tra trenta e cinquantanove anni, il 55% ha un diploma superiore o è perito agrario, il 20% è laureato e soprattutto sa che , per battere la crisi, deve puntare proprio sull’ innovazione in un quadro di sostenibilità, cura del territorio e biodiversità. Un tema, quest’ultimo, al quale la Fiera di Savigliano dedica ampio spazio offrendo agli operatori la possibilità di tenersi aggiornati sulle modalità di un approccio produttivo che sappia difendere la salubrità dell’ambiente. "L'orientamento che si è data la Fiera negli ultimi anni è quello di una maggiore attenzione alle aziende che producono tecnologie agricole verdi nell'ottica di una maggiore sostenibilità ambientale - ha detto Gloria Monasterolo, presidente dell'Ente Manifestazioni -. La nostra Fiera non può ignorare questo aspetto".

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