Foto di Beppe Malò
Poste Italiane s.p.a. - Sped. in a.p. D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma 1, DCB/CN - Anno X - n. 09•2012 - ottobre 2012 - Contiene i.P.
N. 09 • 2012
Soddisfatti della raccolta mele
Il ricordo di Roberto Arione
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Sommario
N. 09 • 2012
Foto di Beppe Malò
Ciao Roberto, il nostro baluardo Soddisfatti della raccolta mele
Il ricordo di Roberto Arione
Una vendemmia coi fiocchi
L’Agricoltore cuneese Testata mensile dell’Unione Provinciale Agricoltori di Cuneo Rivista fondata nel 1946 Direttore responsabile: Paolo Ragazzo Redazione e realizzazione grafica: Autorivari studio associato C.so IV Novembre, 8 - Cuneo Tel. 0171/601962 Fax 0171/436301 E-mail: upa@autorivari.com Direzione e amministrazione: Unione Provinciale Agricoltori C.so IV Novembre, 8 12100 - Cuneo Tel. 0171/692143 Fax 0171/698629 cuneo@confagricoltura.it Pubblicità: Tec Pubblicità e Grafica Via dei Fontanili, 1 - Fossano Tel. 0172/695897 Fax 0172/695898 adv@tec-artigrafiche.it Stampa: Tipolitografia Subalpina C.so Gramsci, 18/c - Cuneo Tel. e Fax 0171/692077 Info@tipografiasubalpina.it Chiuso in redazione il 27/09/2012 Poste Italiane S.p.a. Spedizione in abbonamento postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma 2, DCB/CN Iscrizione al Tribunale di Cuneo 6/3/1975 al n. 36
Roberto Abellonio, direttore di Confagricoltura Cuneo
C
aro presidente, nel ricordare i tanti momenti vissuti insieme all’interno della Confagricoltura desiderio anzitutto ringraziarti per il tempo, l’impegno e l’energia spesi al servizio della nostra organizzazione in questi anni. Non amavi tanto apparire, quanto intervenire concretamente e in prima persona per affrontare e risolvere le sfide che via via negli anni il mondo agricolo ha dovuto superare. Anche nei momenti più complicati e difficili sapevo di poter contare su di te. Il tuo atteggiamento sempre cordiale e disponibile all’ascolto ha favorito in maniera importante la crescita della Confagricoltura sul nostro territorio provinciale e a parlare di te sono i risultati. Traguardi significativi che rimarranno per sempre nella storia della nostra associazione e nella memoria di chi ha avuto la fortuna di conoscerti.
Ti ringrazio, infine, per la massima fiducia che hai sempre riposto nell’operato di tutto il personale e dei collaboratori della Confagricoltura, contribuendo così a creare un clima positivo e cordiale. Grazie Roberto.
l a f ami g l ia Maria Pia e Isabella Arione commosse per la viva e numerosa partecipazione al loro immenso dolore sentitamente ringraziano tutti gli associati della Confagricoltura di Cuneo e gli amici di Roberto per la vicinanza dimostrata in questa tragica circostanza.
SOMMARIO il ricordo di Roberto Arione
orticoltura
Il presidente che sapeva ascoltare
4
Il fagiolo paga caldo e poca pioggia
Le testimonianze
4
frutticoltura
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in primo piano
Ottima campagna per mele e susine
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Intervista a Oreste Massimino
6
Poche ma buone le pesche cuneesi
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Tutti i presidenti di Confagricoltura Cuneo
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"Avevamo messo in luce il calo di offerta"
19
zootecnia/Latte
pazza estate Non solo afa e caldo nelle campagne
8
Interventi più decisi contro gli attacchi dei lupi 9 a tutto campo Fitofarmaci: il peso delle nuove norme
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L'agricoltura fatica, ma non si arrende
11
Speedtasting piemonte Il vino cuneese guarda all'estero
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Michèle Shah: "La qualità da sola non basta"
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vitivinicoltura
Pua ed emissioni in atmosfera, cosa fare
20
Latte: ancora al palo la trattativa sul prezzo
20
I prezzi agricoli In forte rialzo i cereali, soffrono le carni
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agricoltura e dintorni Concorso "Ri-scatti della terra"
22
Il digestato non è rifiuto
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confagricoltura news L'associazione alla fiere estive
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Visita dei danesi in allevamento
23
Vendemmia con meno grappoli ma di qualità 14
Fiocco rosa
23
Claudio Sacchetto visita i campi dimostrativi
14
le nostre aziende
Albeisa ha un nuovo presidente
15
Una scelta di vita Tonda e Gentile
corilicoltura
24
il tecnico in frutteto
Raccolta tra alti e bassi per le nocciole
16
Tutti i segreti per la conservazione delle mele 26
Aziende soddisfatte
16
il mercatino dell'agricoltore
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Il ricordo c os c ia
"Riservato ma pragmatico" Amici da vent’anni, anche il presidente della Confagricoltura Piemonte, Giampaolo Coscia, ha voluto ricordare Roberto Arione: “Ci legava una forte amicizia - dice commosso Coscia -. L’ho apprezzato per la sua semplicità. Era un uomo molto riservato, di poche parole, ma molto pragmatico. Il suo mondo era quello del Moscato. Andava avanti nel suo obiettivo che era quello di preservare un comparto importante per tutto il Piemonte e ci è riuscito. Segno ne è la nascita di Confagrimoscato”.
"U
na persona di grande umanità e serietà, aperto al dialogo e all’ascolto, ma capace anche di essere fermo e deciso quando si trattava di prendere decisioni importanti per il futuro dell’associazione. Lo conoscevo da molti anni e si è sempre comportato da amico, sempre prodigo di consigli; ricordo ancora che al momento della mia nomina a presidente lo scorso luglio mi venne incontro per congratularsi e augurami buon lavoro. I suoi occhi anche in quell’occasione erano sinceri”. È questo il ricordo sentito e commosso che Oreste Massimino, attuale presidente di Confagricoltura Cuneo, ha di Roberto Arione morto all’età di 56 anni, stroncato da un malore improvviso nella serata di lunedì 24 settembre. Un grave lutto che ha colpito anzitutto la sua famiglia, ma anche tutta l’associazio-
Roberto Arione si è speso con impegno e passione per l'associazione
Il presidente che sapeva ascoltare ROBERTO ARIONE SI è SPENTO AD ALBA PER UN MALORE IMPROVVISO. ha GUIDATO La confagricoltura di cuneo PER 12 anni. DAL 2011 ERA A CAPO Di CONFAGRIMOSCATO di Paolo Ragazzo
ne agricola che proprio Arione aveva guidato fino a qualche mese fa dopo dodici anni, non consecutivi, di presidenza. Nato il 1° febbraio 1956 ad Alba e titolare di un’azienda vitivinicola a Castiglione Tinella, dove viveva, Roberto Arione è stato il massimo rappresentante dell’organizzazione provinciale per ben quattro manda-
Sacchetto
"Legato a lui da rapporto sincero" Anche l'assessore regionale all'Agricoltura, Claudio Sacchetto ha voluto lasciare qui un suo pensiero per Roberto Arione: "Oltre all'ottimo rapporto di collaborazione in sede istituzionale, sia come rappresentante di Confagricoltura Cuneo che come presidente di Confagrimoscato, ad Arione mi univa uno rapporto di amicizia nato spontaneamente e in modo sincero proprio negli ultimi anni. Mi sento di dire che ho perso un amico".
ti, dal 1989 al 1995 e dal 2006 al 2012. Nell'assemblea del 13 luglio scorso a Entracque era stato riconfermato consigliere fino al 2015. Dal 2011, inoltre, era alla guida di Confagrimoscato, l’associazione interprovinciale che raggruppa i produttori di Moscato di Confagricoltura Cuneo, Asti e Alessandria.
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"Sapiente guida in tempi non facili" Legati da uno stretto rapporto di amicizia, Isabella Moschetti e Serafino Allerino usano parole di stima per ricordare Roberto Arione: “Il mio ricordo di Roberto Arione risale a tutta una vita trascorsa all’interno della Confagricoltura di Cuneo, fin da quando ne sono entrata a far parte nel 1987 ricorda Isabella Moschetti, consigliere di Confagricoltura Cuneo -. Mi piace ricordare di lui la forza e la costanza con cui ha affrontato anche i momenti più complicati per l’associazione, riuscendo a superarli. Non gli piaceva apparire, ma sapevi che in ogni momento potevi contare su di lui. La sua presenza, corretta e lineare, è sempre stata significativa. Lo ringrazio tantissimo per tutto ciò che di buono ha fatto in questi anni, ne ho un bellissimo ricordo”. “A Roberto Arione mi legava soprattutto uno stretto rapporto di amicizia - aggiunge Serafino Allerino, consigliere e memoria storica della Confagricoltura di Cuneo -. Era una persona per bene, sempre disponibile che conoscevo praticamente da sempre e stimavo molto. Ha saputo guidare la Confagricoltura con esperienza e capacità in tempi non facili oltre che per l’associazione e per l’intero settore primario”.
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Ha affrontato con decisione le battaglie sindacali e vissuto con simpatia anche i momenti meno istituzionali
L'attaccamento e l’amore per la comunità in cui risedeva l'hanno spinto a impegnarsi in prima persona nell’amministrazione comunale, dove è stato sindaco per due mandati (dal 1985 al 1995) e consigliere per quasi trent’anni, incarico che ricopriva ancora attualmente. Quanto successo lascia un vuoto incolmabile per i familiari, in particolare la moglie Maria Pia e la figlia Isabella, con il compagno Mattia e il figlio Loris. Al dolore per questa scomparsa si unisce anche tutta la redazione de L’Agricoltore cuneese, organo di informazione che ha ospitato il pensiero e le prese di posizione del presidente Arione sulle diverse tematiche agricole.
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"Perdiamo un amico" Il ricordo del presidente Arione è affidato anche alle parole dei funzionari della Confagricoltura Cuneo. "Perdiamo un uomo con una carica umana molto grande - afferma Mario Viazzi, direttore della Confagricoltura zona di Alba -. Non passava mercoledì mattina senza che passasse in ufficio a S.Stefano Belbo nei giorni del mercato per confrontarsi con i maggiori produttori". "Perdo un amico, con il quale ci si poteva confrontare a viso aperto sui vari problemi sindacali legati all’organizzazione, ma anche a 360 gradi sulla vita. Una persona molto espansiva, sempre aperta al dialogo" - aggiunge Walter Roattino, direttore a Mondovì. "Lascia un vuoto incolmabile in tutta la Confagricoltura Cuneo - dice Adriano Rosso, direttore a Cuneo -. Il mio ricordo personale va al 1990: fu lui, al suo secondo anno da presidente, ad assumermi a Cuneo". "Avevamo parlato della sua prossima pensione e lui, scherzando, mi aveva detto che avrebbe comunque controllato il nostro operato dall’interno del consiglio - dichiara Marco Bruna, direttore Confagricoltura Saluzzo". "Ci lascia una persona sempre disponibile", conclude Gualtiero Dalmasso, responsabile Caa di Confagricoltura Cuneo.
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In primo piano
Oreste Massimino, presidente di Confagricoltura Cuneo
"Potenzieremo la nostra presenza sul territorio" intervista a tutto campo con il presidente di confagricoltura cuneo oreste massimino "opererò in continuità con i miei predecessori"
S
Tutti i presidenti che hanno guidato la Confagricoltura di Cuneo Nome e Cognome
di Paolo Ragazzo
ono trascorsi ormai quasi tre mesi dall’elezione di Oreste Massimino a presidente della Confagricoltura di Cuneo, avvenuta il 13 luglio scorso nella cornice del Real Park di Entracque. Da allora le attività nei campi e negli allevamenti della provincia di Cuneo sono andate intensificandosi per via della bella stagione, portandosi dietro tutta una serie di problematiche che non consentono all’agricoltura di spiccare il volo. Stiamo parlando non solo di disagi dovuti a un andamento climatico anomalo durante l’estate appena conclusa, ma soprattutto di incombenze legislative e burocratiche che affossano il settore. Di questo e molto altro abbiamo parlato con il presidente Massimino. Presidente, appena il tempo di prendere possesso del suo nuovo
direttivo lavorerà per potenziare le sedi di Confagricoltura sul territorio, così da fornire alle aziende agricole che operano in provincia servizi ed assistenza in maniera sempre più capillare e puntuale. In seconda battuta verranno coinvolte in modo più incisivo tutte le sezioni merceologiche che compongono l’associazione, in quanto organi indispensabili per l’indirizzo e il buon funzionamento dell’organizzazione. Ci impegneremo, inoltre, nel condurre una politica di lobby e di difesa degli interessi degli imprenditori agricoli del nostro territorio: gente seria che fa dell’agricoltura la propria fonte di reddito e merita di essere rispettata e tutelata. Anche per questo motivo intendiamo dare maggiore visibilità all’organizzazione intervenendo attivamente, nelle sedi opportune, sulle tematiche più cruciali e importanti per lo sviluppo del settore". Nel concreto, l'agricoltura soffre di problemi sempre più pesanti. Tra i comparti in affanno c'è la zootecnia. Come intende procedere su questo versante? "È uno dei primi argomenti che mi sono trovato ad affrontare in maniera diretta
incarico che il lavoro di certo non è mancato. Prima di affrontare tematiche di stretta attualità ci dica, però, in che modo intende procedere nei prossimi tre anni. "In totale accordo con vice presidenti e consiglieri, si lavorerà in assoluta continuità con i miei predecessori, che in questi anni molto hanno lavorato per la crescita dell’organizzazione e per una sua effettiva legittimazione nei confronti degli associati". Ci indichi qualche punto del suo piano programmatico. "Proprio nell’ottica di proseguire lungo il percorso già intrapreso che ha visto raggiungere importanti traguardi, vedi le recente nuova apertura dell’ufficio a Fossano e le acquisizioni dei locali di Saluzzo e Canale, il nuovo Consiglio
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Anni
Eustacchio Ferreri
1946-1948
Eugenio della Chiesa
1948-1964
Gerardo del Pozzo
1964-1978
Renato Cattaneo
1978-1986
Aldo Capello
1987-1989
Roberto Arione
1989-1995
Ilio Piana
1995-2005
Roberto Arione
2005-2012
Oreste Massimino
dal 2012
fin dal giorno del mio insediamento alla presidenza. In particolar modo, insieme alla direzione, ho intrapreso un fitto dialogo con gli uffici regionali affinché le disposizioni del Dl 52, relativo alle emissioni in atmosfera che interessano allevamenti ed essiccatoi, possano essere applicate con un impatto il meno pesante possibile per le aziende. Seguiamo con molta attenzione, inoltre, l’evolversi dei provvedimenti che riguardano il Pua e il benessere animale, cercando anche in questi casi di alleviare gli adempimenti a carico del settore Altro capitolo, l’accatastamento dei fabbricati rurali. Mancano poche settimane… Il termine del 30 novembre prossimo è oggettivamente difficile da rispettare, considerato l’elevato numero di edifici da accatastare, per questo abbiamo richiesto una proroga. Inoltre occorre valutare l’effettiva necessità di accatastare fabbricati vetusti, dove è più elevato il costo di questa operazione che il valore effettivo dell’immobile. Non vorremmo assistere, come sta già accadendo in alcune zone, ad abbattimenti di fabbricati di una certa
valenza storica e paesaggistica". Dal governo Monti sono arrivati negli ultimi mesi provvedimenti che interessano molto da vicino anche l’agricoltura: contratti scritti e tempi certi per il pagamento dei prodotti e la riforma del Lavoro. Qual è il suo giudizio? "Il parere è positivo nel primo caso, ma decisamente meno nel secondo. Il cosiddetto articolo 62 del decreto “Liberalizzazioni”, infatti, si prefigge di riequilibrare il potere contrattuale nella filiera agroalimentare, garantendo importanti diritti e maggiore trasparenza al settore agricolo. Noi siamo favorevoli all’applicazione di questo articolo e stiamo lavorando alacremente, a livello centrale e sul territorio, affinchè si possano calare nel pratico i dettami previsti dalla legge. Diverso è il discorso della riforma voluta dal ministro Fornero che, di fatto, non ci soddisfa in quanto non contiene veri incentivi all’assunzione e si presenta eccessivamente rigida, in particolare nei confronti dei rapporti di lavoro a tempo determinato, che in agricoltura sono fisiologicamente essenziali per via della
stagionalità di molte lavorazioni. Anche l’impiego dei voucher in agricoltura, che nei casi di un loro corretto utilizzo era riuscito a far emergere rapporti altrimenti difficili da regolarizzare, ha subito preoccupanti restrizioni". Rimanendo in tema di lavoro, a che punto è la trattativa per il rinnovo del contratto integrativo provinciale dei lavoratori agricoli? "È una trattativa complessa in cui siamo impegnati da tempo con le parti sociali. Non nascondo che, a differenza del passato, sono insorte non poche difficoltà, in quanto la situazione economica non permette alla parte agricola di accogliere tutte le richieste dei sindacati dei lavoratori". Per concludere, qual è, secondo lei, il segreto per un effettivo rilancio? "Serve un’agricoltura con meno romanticismo e più economia, come ha detto il nostro presidente nazionale Mario Guidi al convegno nell’ambito di BioEnergy Italy a CremonaFiere".
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Pazza estate
Non solo afa e caldo nelle campagne in questa torrida estate tanti problemi anche sugli alpeggi. in sofferenza il mais, grandinate E PIOGGIA sulle mele
Il mais è tra le colture che più hanno sofferto la carenza d'acqua
di Gilberto Manfrin
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a siccità 2012 sarà probabilmente ricordata come la peggiore dal 2003. In questa calda estate è stato in particolare il mais, laddove non si è potuto irrigare, a subire perdite gravi per mancata o anticipata maturazione. L’Agricoltore Cuneese ha provato a tracciare un quadro sugli effetti della siccità sentendo il parere dei vari direttori di zona della Confagricoltura. Si è appreso che non è stato il caldo il solo problema. Anche altri fattori hanno creato danni alle colture e sugli alpeggi. Nell’Albese preoccupazione per il mais di collina “Per quel che riguarda le produzioni tipiche della nostra zona come vigneti e noccioleti, non ci sono stati grossi problemi segnala Mario Viazzi, direttore Confagricoltura zona di Alba
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Dati pluviometrici estate 2011/2012 Provincia di Cuneo Fonte Arpa Piemonte
250
2011 2012
200
202 mm
150
100
72 mm 50
41 mm
31 mm 10,6 mm
0
GIUGNO
LUGLIO
3,2 mm
AGOSTO
-. Certamente le coltivazioni stagionali come il mais, soprattutto in zona collinare dove non c’è stata possibilità di irrigazione, subiranno danni elevati. Su vigneti e noccioleti il bel tempo ha consentito dei raccolti molto buoni. Le piogge di inizio settembre hanno creato delle condizioni ottimali, a tutto vantaggio della qualità delle nostre uve”. Nel Cuneese mele colpite dalla pioggia è stata una torrida estate anche nelle aree agricole attorno a Cuneo. “Ci auguravamo tutti che, dopo Ferragosto iniziasse un periodo di rovesci temporaleschi, come avviene quasi sempre, ma così non è stato - sostiene Adriano Rosso, direttore della zona di Cuneo -. A subire i contraccolpi più gravi sono state le coltivazioni di mais, anche e soprattutto a causa del proliferare della piralide e della diabrotica. E come se non bastasse, la tanto attesa acqua si è manifestata sotto forma di violenti temporali che, sommati al forte vento, hanno finito per piegare irrimediabilmente le piante di mais”. Nel comparto frutticolo proprio la pioggia ha creato seri problemi alle mele: “A fronte di un raccolto buono, la pioggia ha rovinato i frutti, incapaci di smaltire l’acqua in eccesso”. Problema neve e freddo negli alpeggi Nel Monregalese il problema della siccità si è manifestato soprattutto a carico dei castagneti. "Dopo l’anno scorso, avremo poche castagne anche quest’autunno - dice il direttore della Confagricoltura zona di Mondovì, Walter Roattino -. La siccità ha creato problemi laddove non si è potuto irrigare, per i foraggi e i seminativi. Ma non possiamo parlare di un vero e proprio allarme. Problemi sulle cime: diversi i malgari che hanno visto andare persi alcuni capi durante il forzato e anticipato rientro in azienda a causa della neve caduta a fine agosto aggiunge Roattino -. Per colpa del fondo sdrucciolevole e innevato, infatti, in numerosi casi gli animali, intirizziti dal freddo di fine agosto e inizio settembre, sono scivolati cadendo nei valloni e per alcuni di loro non c’è stato nulla da fare. Per altri, invece, a essere fatali sono state le rigide temperature”. Situazione più o meno simile anche nel Saluzzese: “Aver sempre irrigato ha mitigato il problema siccità - dice Marco Bruna, direttore della Confagricoltura zona di Saluzzo -. Le colture orticole hanno patito un po’ di più l’esposizione al sole. Tra i seminativi ha sofferto più di tutti il mais, complice la difficoltà di irrigazione nelle aree più collinari. Per quanto riguarda le frutticole l’irrigazione ha sopperito la mancanza di pioggia. C’è stato qualche problema con l’assorbimento dell’acqua per le mele. Sugli alpeggi si sono verificati i problemi più grossi. Il vento ha asciugato i prati, la neve invernale è andata via presto. I malgari hanno chiesto di poter 'demonticare' prima del previsto. Molte bestie son finite in burroni a causa dell’erba scivolosa”. Nel Fossanese elevati prelievi d’acqua per irrigare L’eccesso di caldo ha influito notevolmente anche sui quantitativi d’acqua necessari a sopperire agli elevati tassi di siccità. “Sono decisamente aumentati i costi di estrazione dell’acqua - afferma Floriano Luciano, responsabile dell'ufficio di Fossano di Confagricoltura -. Il caldo ha richiesto interventi massicci anche per chi aveva a disposizione impianti di irrigazione a pioggia. Molti agricoltori hanno infatti dovuto integrare l’irrigazione con impianti di scorrimento. Altri problemi li ha creati la grandine caduta a giugno e agosto, che ha provocato una perdita di prodotto nei frutteti non coperti da reti antigrandine”.
emer g enza
Confagricoltura chiede interventi più decisi per difendere i malgari dai lupi Questa ormai trascorsa è stata per i malgari della provincia di Cuneo un’estate da dimenticare: prima il lungo periodo di siccità, poi il freddo improvviso e la neve, oltre ai sempre più frequenti attacchi predatori dei lupi, hanno messo a dura prova gli allevatori in alpeggio. Proprio l’aggravarsi della situazione legata alla presenza del lupo sulle montagne cuneesi ha raggiunto livelli ormai intollerabili per gli allevatori, sempre più alle prese con la conta dei danni provocati da attacchi a vacche e pecore. “Bisogna andare alla radice del problema evitando di fermarsi ad una visione romantica del lupo - interviene Gualtiero Dalmasso, responsabile Caa di Confagricoltura Cuneo -. Purtroppo, infatti, la sua presenza ha raggiunto numeri difficili da gestire creando problemi che incidono non solo sull’economia dell’azienda, ma anche sulla vivibilità del territorio. Non vorremmo dover arrivare a richiedere, come 'extrema ratio', gli abbattimenti selettivi – continua Dalmasso -, anche se al momento ci sembrano inevitabili per riportare un certo equilibrio sulle nostre montagne e garantire maggiore sicurezza”. A livello pubblico molto è stato fatto per fornire agli allevatori strumenti adeguati per proteggere mandrie e greggi, mentre nuovi meccanismi di difesa potrebbere arrivare dall’impiego delle nuove tecnologie: “In Francia - conclude ancora Dalmasso - sperimenteranno presto un sistema messo a punto da ricercatori svizzeri che consiste in un collare in grado di controllare la frequenza cardiaca della pecora. Quando supera i 200 battiti al minuto, in situazioni di pericolo, viene inviato al pastore un sms che lo informa della situazione. Perché non provare ad adottare un tale sistema anche da noi?”.
In aumento i casi di attacchi dei lupi a greggi e mandrie
L’Agricoltore cuneese N. 09 • ottobre 2012
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A tutto campo
Il decreto di applicazione della direttiva europea 128 promette nuova burocrazia
Fitofarmaci: il peso delle nuove norme LA confagricoltura è al lavoro con la regione affichè l'applicazione sia meno impattante possibile per le aziende e gli operatori del settore
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na nuova zavorra promette di appesantire ulteriormente il carico burocratico sulle spalle delle aziende agricole. È stato pubblicato, infatti, sulla Gazzetta Ufficiale (n. 202 del 30 agosto 2012), il decreto legislativo 14 agosto 2012 n. 150, che va ad attuare la direttiva 2009/128/Cee circa l’utilizzo sostenibile dei prodotti fitosanitari e per i prossimi anni si prevede un’evoluzione nell’impiego degli agrofarmaci che dall’analisi del testo porterà, infatti, un aggravio di adempimenti per gli agricoltori. In sintesi è previsto, tra gli altri vincoli, l’obbligo di formazione degli utilizzatori professionali, dei distributori e dei consulenti sull’impiego dei fitofarmaci, la modifica delle norme relative al rilascio del patentino necessario all’acquisto dei prodotti fitosanitari, lo svolgimento dei controlli delle attrezzature per l’applicazione dei fitofarmaci, limitazioni rilevanti all’uso dei fitofarmaci nelle aree protette e in quelle della Rete Natura 2000. Il fitto apparato di norme inserite peserà tutto sulle spalle delle aziende agricole, le quali dovranno farsi carico delle spese aggiuntive, nonché di tutti quei percorsi burocratici che occuperanno tempo sottratto al lavoro in campo. Confagricoltura Cuneo, di concerto con la Regione Piemonte, si sta muovendo al fine di alleggerire le misure previste dalla normativa. Numerose sono inoltre
le proposte presentate da Confagricoltura a livello nazionale. “Nel condividere gli obiettivi strategici in materia, occorre tuttavia evitare che gli agricoltori siano soggetti ad ulteriori vincoli amministrativi, evitando in particolare costi eccessivi
- commenta Roberto Abellonio, direttore di Confagricoltura Cuneo -. Va detto inoltre che da anni ormai l’agricoltura attua azioni importanti per ridurre drasticamente l’impatto dei prodotti fitosanitari sull’ambiente a beneficio dei consumatori. Nell’ultimo decennio, infatti, i prodotti fitosanitari oltre ad essere stati caratterizzati da un miglioramento qualitativo dei principi attivi in essi contenuti, che ne ha ridotto l’impatto ambientale, hanno messo in evidenza una notevole riduzione dal punto di vista quantitativo (-6,7%)”. Netta presa di posizione sull’argomento anche da parte della Regione: “In un periodo in cui il settore primario ha necessità di politiche di sostegno improntate al rilancio - dichiara l’assessore all’Agricoltura Claudio Sacchetto -, viene approvato un decreto che si traduce nell’ennesima zavorra burocratica per gli agricoltori. In Regione si è già aperta la discussione in merito a questo delicato argomento e la Confagricoltura è parte attiva nel far sì che l’applicazione della norma sia il meno impattante possibile per le aziende agricole e sulle figura professionali chiamate in causa, senza tuttavia abbassare il livello di attenzione sulla qualità dei prodotti e sull’impatto ambientale.
c risi e din t orni
L'agricoltura fatica ma non si arrende: dati sull'occupazione in controtendenza Sono più le aziende agricole che chiudono, di quelle che nascono, ma la situazione va migliorando (-416 unità a luglio-agosto, ma era -832 un anno fa). Lo sottolinea Confagricoltura valutando i dati di Unioncamere sulla nati-mortalità delle imprese italiane nel primo trimestre dell'anno. “Il dato Unioncamere sul settore primario è in linea con una tendenza alla razionalizzazione che si registra da diversi anni, ma è anche - commenta il presidente di Confagricoltura Mario Guidi - il segno di una sofferenza in cui si trovano a operare tante imprese agricole che non trovano margini di redditività”. Guidi ricorda come “tutte le analisi qualitative fino a oggi condotte tendano a individuare un ristretto raggruppamento, di circa il 2% delle imprese esistenti, in grado di generare massa critica. Si tratta di circa 30-32mila imprese da cui deriva gran parte del fatturato, del valore aggiunto e dell'occupazione del sistema agricolo nazionale”. “Che la crisi faccia sentire i suoi effetti e aggravi la situazione è fuori discussione e il dato Unioncamere sulla nascita e sulla chiusura delle aziende agricole lo conferma - conclude il presidente di Confagricoltura - non vorrei però che emergesse dalle analisi sulla crisi l'immagine di un'agricoltura che si arrende. Ci sono imprese agricole strutturate, moderne e competitive che hanno messo in atto, già da tempo, precise strategie per fronteggiare le criticità. Per questo sono necessarie apposite misure del Governo per la crescita anche in agricoltura”. L’importanza strategica del settore per la crescita del Paese è testimoniata anche dai dati Istat sull’occupazione relativi al II trimestre 2012, che indicano un’agricoltura in controtendenza. “Mentre in Italia si registra la disoccupazione più alta degli ultimi 15 anni, in particolare quella giovanile conclude Confagricoltura - l‘agricoltura tiene e registra una sensibile crescita degli occupati: +10,1% i lavoratori dipendenti e +2,9 gli autonomi”.
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Speedtasting
Il vino cuneese guarda all'estero riuscita la seconda edizione dell'evento che fa incontrare aziende e buyers stranieri organizzato da confagricoltura in langhe e roero
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l vino cuneese guarda con rinnovata convinzione oltre confine per rafforzare il suo ruolo di ambasciatore del made in Italy nel mondo e garantire all’economia locale importanti possibilità di sviluppo. Potrebbe essere questo il fil rouge che ha fatto da raccordo ai diversi momenti dello “Speedtasting Piemonte”, svoltosi venerdì 24 e sabato 25 agosto al ristorante “La Madernassa” di Guarene e in diversi centri di Langhe e Roero. Ad organizzare la seconda edizione dell’evento, che ha messo in contatto 16 aziende vinicole della Granda con nove importanti buyers stranieri, è stata la Confagricoltura di Cuneo con la preziosa collaborazione di Michèle Shah, consulente di marketing
Aziende partecipanti Agricola Gian Piero Marrone Snc Azienda Agricola Ghiomo di Giuseppino Anfossi Azienda Agricola Malabaila S.S.
esperta del settore, del consorzio "Made in Piedmont"e il supporto di Banca d’Alba. “Siamo convinti che la crescita delle nostre aziende agricole passi sicuramente attraverso la valorizzazione e la promozione delle produzioni - dichiara Mario Viazzi, direttore di Confagricoltura zona di Alba -, ma la differenza rispetto al contesto mondiale si realizza legando i prodotti al territorio, alla gastronomia, alla professionalità della nostra gente, alla nostra cultura di creare qualità e al turismo, avvicinando il più possibile il consumatore alla conoscenza degli aspetti legati alla produzione. E questo evento va proprio in quella direzione”. “Lo Speedtasting ha richiamato sul territorio delle Langhe e del Roero buyers provenienti da Regno Unito, Stati Uniti, Cina, Lituania, Malesia, Israele, Svezia, Norvegia e Polonia, che, nella giornata di venerdì, hanno incontrato ogni singola azienda aderente all’iniziativa in ‘tavoli’ da 20 minuti ciascuno - spiega Giuseppino Anfossi, referente di Confagricol-
Buyers AZIENDA Ad Vinarium
United Kingdom
Burbulio Vynine
Lituania
Dionysus Asia Sdn Bhd Malesia Hacarem - Spirits Ltd
Israele
Veraison
Svezia
Vitaca As
Norvegia
Winetasti C Tx
Usa
Wine4you Sp. Z.O.O
Polonia
Denise Xiamen
Cina
tura Cuneo per gli eventi vitivinicoli -. Per i produttori cuneesi è stato così possibile presentare le proprie peculiarità ai potenziali acquirenti, facendo degustare i prodotti e narrando l’inscindibile rapporto che li lega al territorio in cui operano. Il sabato si è passati alla visita diretta in quattro aziende dello Speedtasting selezionate dai buyers”. L’evento anche quest’anno si è concluso con il sentito apprezzamento da parte di tutti i partecipanti.
Azienda Agricola San Marco di Marco Capra Cantina Soc. Clavesana La Spinona Az. Agr. Soc. Agr. Monfalletto Cordero di Montezemolo Ermanno Costa Cascina Spagnolo L’Armangia di Ignazio Giovine Soc. Agr. Casà - Monteoliveto di Casà Soc. Agr. Cozzo Mario-Cascine Lasagna e Braida S.S. Az. Agr. Molino S.S . Giuseppe Ellena Castello di Verduno Az. Agr. Trediberri di Nicola Oberto Luigi Vietto
Gli incontri del primo giorno si sono svolti a "La Madernassa" di Guarene
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PROVENIENZA
"La qualità non basta" intervista a michèle shah: "serve anche un giusto livello di prezzo per entrare nei nuovi mercati" di Paolo Ragazzo
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o sfaccettato mondo del vino lo conosce a menadito ed è proprio partendo dalla profonda conoscenza delle potenzialità dei prodotti italiani che Michèle Shah, esperta di marketing, organizza eventi come lo Speedtasting Piemonte, dove le distanze tra i Paesi si riducono e le opportunità per i produttori lievitano, superando i confini nazionali. Dottoressa Shah, su quale meccanismo si basa questo evento? "In soli 20 minuti, tanto dura ogni singolo incontro, il produttore deve essere capace di trasmettere gli aspetti essenziali della sua azienda, focalizzandosi sui punti di forza. I buyers per prima cosa degustano e in seconda battuta vogliono conoscere il prezzo. Se scatta il feeling giusto, il rapporto può essere approfondito con una visita diretta in azienda, dove il possibile compratore constata di persona il tipo di realtà". Con che criterio avete selezionato i buyers stranieri? "Abbiamo accolto le segnalazioni giunte dal territorio e scelto solo chi era veramente interessato ad approfondire rapporti commerciali con le aziende della provincia di Cuneo. Per tradizione i vini piemontesi hanno tra i loro partner più storici Svizzera e Germania, mercati che tuttavia al momento sono molto saturi. Abbiamo preferito perciò rivolgerci a Paesi emergenti, dotati di maggiori interessi e possibilità di acquisto".
Che consiglio si sente di dare ai produttori cuneesi? "Il mondo del vino è estremamente competitivo, non solo a livello locale, ma soprattutto su scala internazionale; ecco perché è fondamentale un buon rapporto qualità/prezzo dei propri prodotti. È importante anche ascoltare i suggerimenti dei buyers. Ogni vitivinicoltore, a mio avviso, dovrebbe avere sempre un prodotto che fa da apripista per entrare sul mercato. Se sarà apprezzato fin da subito, più facilmente riuscirà a vendere anche vini di fascia superiore e a prezzi più elevati". Quanto incide la promozione? "Moltissimo. A volte, ad esempio, capita di trovare sul mercato vini eccellenti in etichette terribili. Come quando in una libreria si valuta un libro che non si conosce scrutando la copertina, anche per il vino può valere grossomodo lo stesso principio. Per cui occorre prestare attenzione alle tecniche di promozione e al packaging, aspetti cruciali quando si tratta di proporsi su un nuovo mercato. Eventi come lo Speedtasting sono importanti perché conducono i buyers nella zona di produzione facendoli innamorare del tessuto socio-culturale in cui i vini prendono forma".
Michèle Shah, "deus ex machina" dello Speedtasting Piemonte
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Vitivinicoltura
Tra i filari cuneesi si iniziano a tirare le somme
Una vendemmia con meno grappoli ma di alta qualità Tra i filari di langhe e roero sono quasi concluse le operazioni di raccolta: i giudizi sono positivi. ci si aspetta prezzi in risalita rispetto al 2011 di Gilberto Manfrin
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empo di bilanci per la vendemmia 2012, poco abbondante, ma di indubbia qualità, resa ancora migliore dalle piogge di settembre che hanno portato a piena maturazione le uve, beneficio ai vigneti e lavato bene i grappoli. “Per le uve a maturazione precoce - afferma Alessandro Bottallo, tecnico della Confagricoltura - si è registrato mediamente un calo di produzione del 10% a causa della siccità e dell'ondata di caldo del mese di agosto, mentre le uve più tardive, soprattutto le rosse, hanno beneficiato maggiormente delle piogge, ristabilendo cosi l'equilibrio. Le uve bianche, Arneis e Favorita, sono state caratterizzate da un ottimo contenuto zuccherino e bilanciate da una buona acidità fornendo così vini profumati, freschi ed equilibrati”. Ormai tutte in cantina le uve Dolcetto: “In linea generale - prosegue Bottallo - hanno registrato un contenuto zuccherino modesto dovuto soprattutto alle piogge di settembre che hanno creato un effetto di diluizione, ma risultano comunque in equilibrio con il quadro acido. I primi mosti che sono già stati svinati sono dotati di buon colore, un contenuto alcolico non eccessivo e ottimi profumi”. Praticamente al termine anche la raccolta dell'uva Barbera: “Come ormai da qualche anno si conferma sempre un’uva che accumula notevoli quantità zuccherine dalla quale si ottengono sempre vini molto alcolici - precisa Bottallo -. Dai dati analitici risultano avere ancora una componente acida piuttosto elevata, ma dovremmo aspettare la fine delle vinificazioni per avere dati più precisi”. Ottima annata per quanto riguarda il Nebbiolo: “Zuccheri e acidi sono in ottimo equilibrio e anche la maturità fenolica di antociani e tannini sembra aver raggiunto livelli ragguardevoli - conclude
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Bottallo -. Tutto ciò è stato favorito dal clima degli ultimi 10-15 giorni di settembre, dove l'escursione termica fra giorno e notte ha favorito la maturazione. Se non arriveranno forti perturbazioni, la raccolta dovrebbe continuare e concludersi entro metà ottobre”. L’ottimo valore della vendemmia, insieme alle rese basse e al mercato vivacizzato, sta anche stimolando gli acquisti delle uve e l’aumento delle quotazioni delle medesime. A prova di ciò, i prezzi dei vini sfusi e i dati sulle vendite e sulle giacenze, a favore delle prime, sembrano aver lasciato alle spalle il periodo più grigio. L’inversione positiva era attesa, soprattutto per quelle denominazioni che negli ultimi anni erano scese sotto il costo di produzione. “I dolcetti sono le uve che soffrono di più per il prezzo - fa notare il direttore della Confagricoltura zona di Alba, Mario Viazzi -, compensati però da una tendenza al rialzo del Nebbiolo. Rialzi sono attesi anche per la Barbera. In generale, sulla base dei rilevamenti tecnici e della vivacità del mercato, ci attendiamo prezzi in risalita rispetto allo scorso anno”.
v isi t a ne l l e l an g h e
Confagricoltura Cuneo con l'assessore Sacchetto nei campi dimostrativi La Confagricoltura Cuneo insieme ad alcuni viticoltori, nelle scorse settimane ha accompagnato l’assessore regionale all’Agricoltura, Claudio Sacchetto, a visitare alcune aziende vinicole delle Langhe dove ha potuto prendere atto dello stato di maturazione e della qualità delle uve. Successivamente si è proseguito con un sopraluogo ai campi dimostrativi allestiti e curati da Agritecna presso l’azienda cascina Piccaluga di Alba con l’obiettivo di vedere da vicino i risultati delle prove di coltivazione e potatura del vigneto oltre ad interventi mirati con dosi variabili di diserbante. “Tali campi sono molto importanti - sottolineano i tecnici di Confagricoltura Cuneo - perché anche se non hanno carattere sperimentale danno la possibilità a tecnici e produttori di osservare come alcune pratiche colturali e agronomiche agiscono sul vigneto, influenzando gli aspetti qualitativi e quantitativi”. Con sempre maggiore frequenza la tecnica e la ricerca propongono nuovi prodotti e pratiche che prima di essere diffusi devono essere contestualizzati sui nostri vigneti per capire se effettivamente corrispondono alle esigenze delle aziende locali. Agritecna è una società di Confagricoltura Cuneo nata con lo scopo di fornire consulenza specifica e diretta alle aziende.
Albeisa ha un nuovo presidente è alberto cordero di montezemolo che sostituisce alla guida dell'associazione enzo brezza
Alberto Cordero di Montezemolo
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ambio al vertice per l’associazione Albeisa, fondata nel 1973, per promuovere e valorizzare i vini dell’albese attraverso l’omonima e caratteristica bottiglia. A guidare l’associazione sarà Alberto Cordero di Montezemolo,
dell’Azienda Agricola Monfalletto che, a 31 anni, raccoglie il testimone dal presidente uscente Enzo Brezza titolare Azienda Agricola Brezza. Albeisa ha così deciso di continuare a puntare sui giovani non solo per la presidenza, ma per l’intero consiglio di amministrazione eletto giovedì 30 agosto. L’apertura verso l’estero è uno dei capisaldi della filosofia del nuovo presidente. “Sposo completamente la strada intrapresa finora e credo che puntare sull’internazionalizzazione sarà uno dei primi impegni anche per il futuro - afferma Alberto Cordero di Montezemolo -. Sono contento della nomina e orgoglioso di avere questa importante responsabilità. La mia volontà è esser in prima fila con tutto il consiglio e rafforzare il lavoro di
squadra”. Nominato consigliere dell'associazione anche Giuseppino Anfossi, referente di Confagricoltura Cuneo per gli eventi vitivinicoli.
L’ASSOCIAZIONE
La bottiglia Albeisa risale agli inizi del 1700, quando i produttori dell’albese, orgogliosi dei propri vini, per contraddistinguerli da altri, adottarono una bottiglia dalla forma diversa che chiamarono con questo nome. Nel 1973, grazie all’intuizione di Renato Ratti, partì il progetto “albeisa” in collaborazione con l’industria Vetrerie Italiane di Dego. Sedici produttori decisero quindi di unirsi e riutilizzare l’antica bottiglia Albeisa, adattandola alle esigenze moderne e scrivendo in rilievo il nome Albeisa. In seguito venne costituita l’Unione Produttori Vini Albesi che rappresenta circa 230 soci. Albeisa è un’associazione la cui finalità principale è la promozione e la valorizzazione dei vini dell’albese. Nebbiolo Prima, anteprima internazionale di Barolo, Barbaresco e Roero, organizzata in collaborazione con il Consorzio di Tutela, è il principale evento organizzato dall’associazione.
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Corilicoltura
Una fase della raccolta automatizzata nei noccioleti cuneesi
Raccolta tra alti e bassi per le nocciole i terreni più a valle hanno patito il rigore dello scorso inverno con rese in calo anche del 30%. la qualità resta elevata di Gilberto Manfrin
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i conferma su buoni livelli il dato di raccolta delle nocciole, tra i prodotti simbolo dell’agricoltura cuneese, al termine della campagna di raccolta 2012. Nei noccioleti più a valle si registrano rese in calo anche del 30%, mentre sui terreni posti ad altezze maggiori la situazione è migliore, con produzioni in aumento anche del 20%, soprattutto se in presenza di noccioleti in giovane età e potati in maniera oculata. Sotto l’aspetto cromatico si hanno nocciole leggermente più giallastre a causa del caldo intenso dell’estate. Per quanto riguarda le indicazioni di prezzo, le quotazioni sono altalenanti ma superiori a 200 euro al quintale. La resa della sgusciatura si attesta su 1-2 punti percentuali in meno rispetto allo stesso periodo di raccolta del 2011. Problemi si sono verificati per chi ha raccolto dopo le piogge di inizio settembre: “Il prodotto si è affossato nel terreno, complice il fango, con conseguenti difficoltà nella raccolta - dichiara Antonio Marino, tecnico di Confagricoltura Cuneo - che comunque è proseguita in maniera spedita fino all’arrivo delle piogge di inizio mese, consentendo a tutte le aziende corilicole di terminare positivamente la prima raccolta”. Gli umori dei produttori tuttavia paiono
discordanti perché i noccioleti situati nelle zone alte hanno buone produzioni con rese superiori allo scorso anno, mentre coloro che per ubicazione hanno noccioleti nei fondovalle e in zone basse hanno risentito maggiormente dell’anomalo andamento climatico dell’anno in corso. “Le zone ubicate in bassa valle sono state pesantemente colpite dal freddo dell’inverno e per questo hanno offerto un raccolto più scarso - aggiunge Gianluca Griseri, responsabile tecnico di Ascopiemonte -. Il problema più grosso resta però nelle zone basse dell’Albese e Roero, come Carrù, Cherasco, Magliano Alpi. Nelle restanti zone il raccolto è stato invece altalenante, sempre a seconda delle aree. La qualità delle nocciole della prima passata è molto buona, ma le rese da sgusciatura restano più basse rispetto allo scorso anno. Secondo le stime il prezzo di partenza si attesta a 5 euro punto resa (220-230 euro a quintale)”. “La raccolta è andata sostanzialmente bene perchè abbiamo raccolto l’80% prima delle piogge di settembre - conclude Giulio Traversa, direttore di Asprocor -. Il problema è la quantità: la produzione è superiore all’anno scorso però non riesce a coprire il buco causato dalla perdita di
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prodotto nelle zone basse, dove abbiamo raccolto meno della metà rispetto al 2011 a causa dell’inverno rigido. Per questo il totale di quest’anno sarà leggermente inferiore”. Intanto le nocciole piemontesi devono fare i conti anche con l’aumentata concorrenza della Turchia che prevede raccolti in deciso rialzo rispetto allo scorso anno, quando invece il Paese asiatico, principale produttore mondiale di nocciole, registrò una delle annate meno floride dell’ultimo decennio.
o p inioni
Aziende soddisfatte La pioggia di inizio settembre è stata provvidenziale soprattutto per le piante che manifestavano stati di sofferenza al limite della sopravvivenza, specie laddove il terreno risultava più povero o situato in zone più esposte. Tuttavia, a sentire i produttori, è chi è riuscito a completare la raccolta prima delle piogge che ha ottenuto un prodotto migliore. “è andata bene - attacca Enzo Basso, proprietario di 14 ettari di noccioleti a Cravanzana -. La pioggia di settembre non ha dato problemi e il quantitativo è soddisfacente con un’ottima resa, sui livelli dello scorso anno”. Da Cravanzana anche la testimonianza di Marco Robaldo, presso l’azienda agricola Barbara Torrero: “è andata benissimo perché il 90% del raccolto l’abbiamo effettuato prima delle piogge di inizio settembre; l’acqua non ha influito sul raccolto, che ha fornito un prodotto di alta qualità con una resa più che soddisfacente. Il caldo degli ultimi anni ci ha consigliato di anticipare la raccolta di una settimana e il risultato è stato positivo”.
INSERTO TECNICO
L’Agricoltore cuneese N. 09 • 2012 FEASR
Programma di Sviluppo Rurale 2007-2013 Misura 111.1 sottoazione B Informazione nel settore agricolo
Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale: l'Europa investe nelle zone rurali
Riqualificazione energetica edifici
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n relazione alla misura delle detrazioni spettanti relativamente alle spese sostenute per gli interventi di recupero del patrimonio edilizio, è confermato che per le spese sostenute dal 26.6.2012 al 30.6.2013 per gli interventi di recupero del patrimonio edilizio la detrazione IRPEF, è fissata nella misura del 50% (anziché 36%) e spetta per una spesa massima complessiva di € 96.000 (anziché € 48.000) per ciascuna unità immobiliare. Si rammenta che, dal 2012 la detrazione del 36% è stata introdotta “a regime”; di conseguenza la stessa risulta maggiorata al 50% e con il limite di 96.000 € per il predetto periodo 26.6.2012 – 30.6.2013 per poi tornare al 36% con il limite di 48.000 €. In relazione alla detrazione in esame sono confermate le disposizioni del citato
55% è riconosciuta per le spese sostenute fino al 30.6.2013 (in precedenza fino al 31.12.2012). Si evidenzia che le nuove misure delle suddette detrazioni sono applicabili: 1) per le spese sostenute per gli interventi di recupero del patrimonio edilizio ovvero di risparmio energetico da parte di persone fisiche / lavoratori autonomi il cui pagamento è effettuato, con le consuete modalità (bonifico bancario / postale), dal 26.6.2012. A tale proposito si rammenta che il bonifico incompleto determina il disconoscimento dell’agevolazione; 2) per le spese sostenute per gli interventi di riqualificazione energetica da parte delle imprese, a decorrere dal 26.6.2012, avendo riguardo al principio di competenza, ossia: per i beni mobili, al momento di consegna / spedizione ovvero alla data in cui si verifica l’effetto traslativo o costitutivo della proprietà; per i servizi, alla data di ultimazione. Il consiglio è di rivolgersi agli uffici di Confagricoltura Cuneo per verificare la convenienza effettiva di ciò che si intende realizzare, prima di iniziare i lavori.
art. 16-bis e pertanto la stessa è riconosciuta: • per le sole unità immobiliari residenziali e relative pertinenze; • in 10 quote annuali di pari importo a decorrere dall’anno di sostenimento delle spese; • per i “consueti” interventi di recupero del patrimonio edilizio, compresi quelli di ripristino o ricostruzione degli immobili danneggiati da eventi calamitosi, a condizione che sia stato dichiarato lo stato di emergenza. In sede di conversione è stata eliminata la disposizione che prevedeva dall’1.1 al 30.6.2013, per gli interventi di riqualificazione energetica degli edifici, la detrazione IRPEF / IRES nella misura del 50% (anziché del 55%), fermi restando i requisiti richiesti e i valori massimi di spesa. Ora, la detrazione del
Periodo sostenimento spese
Detrazione interventi di recupero del patrimonio edilizio
Detrazione per interventi di riqualificazione energetica
dall’1.1.2012 al 25.6.2012
36%, con il limite di € 48.000
dal 26.6.2012 al30.6.2013
50%, con il limite di € 96.000
55% (Il limite di spesa varia da € 54.545 a € 181.818, a seconda del tipo di intervento effettuato, ex art. 1, commi da 344 a 347, Finanziaria 2007.
dall’1.7.2013
36%, con il limite di € 48.000
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sanatoria extracomunitari
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ome scritto sullo scorso numero de l’Inserto tecnico, c’è tempo fino al 15 ottobre prossimo per presentare istanza di sanatoria per i lavoratori extracomunitari privi del permesso di soggiorno. La domanda di regolarizzazione si deve presentare esclusivamente in via telematica sul sito www. interno.gov.it. Non ci sono limiti numerici pertanto non occorre essere fra i primi a presentare l’istanza, la data e ora di presentazione sono ininfluenti. Oltre ai requisiti già segnalati in precedenza, la presentazione dell’istanza è subordinata al versamento forfettario di 1000 € non rimborsabile. Devono essere indicati i dati anagrafici del lavoratore e del datore di lavoro la tipologia e modalità di impiego, devono essere certificati i requisiti reddituali del datore di lavoro, l’avvenuto versamento di 1000 €
RACCOLTA FUNGHI
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a raccolta dei funghi epigei è regolamentata dalla Legge Regionale 17 dicembre 2007, n. 24 “Norme per la raccolta dei funghi epigei” e dalle successive modificazioni e integrazioni. Autorizzazione Chiunque voglia effettuare la raccolta dei funghi epigei deve munirsi dell’autorizzazione regionale. L’autorizzazione è costituita dal versamento di 30 euro sul c/c postale o bancario di una qualsiasi Comunità Montana o Collinare del Piemonte, più una marca da bollo da 14,62 €. Il versamento, che può essere effettuato in qualsiasi momento dell’anno, è valido per l’intero anno solare. L’autorizzazione consente la raccolta dei funghi su tutto il territorio piemontese ad eccezione dei territori in cui vige il divieto di raccolta. La ricevuta del versamento, accompagnata da idoneo documento di identità, deve essere esibita a richiesta del personale addetto alla vigilanza. Quantità consentite Il limite giornaliero e individuale è di tre chilogrammi. giorni consentiti Per coloro che sono residenti nel territorio di una Comunità Montana o Collinare la raccolta è consentita tutti i giorni nella comunità montana di residenza e nel territorio di pianura, nei soli giorni dispari sul territorio delle comunità montane in cui non si è residenti. Per coloro che risiedono in un comune di pianura della provincia di Cuneo o sono residenti in altre provincie/regioni la raccolta è consentita nei soli giorni dispari sul territorio delle comunità montane, tutti i giorni nel restante territorio provinciale. numeri di conto corrente e intestatari 11832128 Comunità Montana Valli Po, Branda, Infernotto e Varaita - Servizio Tesoreria - Paesana. 16148124 Comunità Montana Valli Grana e Maira - Servizio Tesoreria - San Damiano Macra. 14609127 Comunità Montana Valle Stura - Servizio di Tesoreria - Demonte. 51353928 Comunità Montana delle Alpi del Mare - Robilante. 12852158 Comunità Montana Alto Tanaro Cebano Monregalese - Ceva. 16302127 Comunità Montana Alta Langa - Bossolasco.
e il periodo di occupazione del lavoratore. Per la sistemazione alloggiativa del lavoratore valgono le stesse regole dei flussi non stagionali (salvo diversi chiarimenti del SUI). Se la domanda viene accettata il datore di lavoro deve regolarizzare le somme dovute al lavoratore a titolo retributivo (a meno che non dimostri di averle già corrisposte – anche tramite autocertificazione del lavoratore), contributivo e fiscale. La regolarizzazione riguarda un periodo minimo di almeno 6 mesi. Questa sanatoria quindi, a differenza delle precedenti, è molto onerosa. Per un collaboratore domestico i costi di regolarizzazione del pregresso possono raggiungere i 1.500 €, per un operaio agricolo i 6.800 €, retribuzione e contributo forfettario esclusi. Ai costi relativi ai versamenti di tributi e contributi vanno aggiunti i costi di assistenza per il conteggio dei contributi, elaborazione e stampa prospetti paga, trasmissione DMAG. Prima di procedere alla presentazione dell’istanza di emersione al datore di lavoro è consigliato di rivolgersi all’ufficio di Confagricoltura Cuneo più vicino per verificare l’impegno economico che l’operazione comporta.
contratti scritti - Art. 62
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al prossimo 24 ottobre 2012 le cessioni di prodotti agricoli alimentari devono risultare da un contratto in forma scritta. Oppure i termini contrattuali vanno indicati sul documento di trasporto (DDT o bolla), nel documento d’ordine o sulla fattura immediata, restano esclusi da questa disciplina solo i conferimenti alle cooperative e gli acquisti con pagamento immediato. I termini contrattuali sono: la durata, le quantità e le caratteristiche del prodotto venduto, nonché il prezzo, le modalità di consegna e vanno riportati gli estremi ed il riferimento ai corrispondenti contratti/accordi. Una volta completati i documenti con tutti gli elementi richiesti dal comma 1 del citato art. 62, va apposta la seguente annotazione: “Assolve gli obblighi di cui all’articolo 62, comma 1, del decreto legge 24 gennaio 2012, n. 1, convertito, con modificazioni, dalla legge 24 marzo 2012, n. 27”. Si ricorda, inoltre, che pagamento delle merci provenienti dalle aziende agricole (animali vivi, pesci, ortaggi, frutta, cereali, piante, latte, ….) nonché dei prodotti lavorati (carni, mosti, vini,…) deve avvenire nei 30 giorni decorrenti dalla fine del mese di ricevimento della fattura (60 per i prodotti non deteriorabili). La stessa disposizione normativa prevede che per il ritardato pagamento dei corrispettivi definiti dai suddetti contratti, sia applicato inderogabilmente un tasso di interesse del 10%, rilevante fiscalmente secondo il principio di cassa. Questo è quanto previsto allo stato attuale, ma le organizzazioni agricole, i rappresententi della Gdo e le altre parti contrattuali hanno espresso diverse osservazioni e si resta in attesa del parere del Consiglio di Stato, che verrà rilasciato a metà ottobre. Seguiranno aggiornamenti sul prossimo numero de L'Agricoltore cuneese e sul sito internet http://www.confagricolturacuneo.it/. Per maggior informazioni rivolgersi agli uffici di Confagricoltura sul territorio.
II INSERTO TECNICO L’Agricoltore cuneese N. 09 • ottobre 2012
responsabilità solidale appalti
L
a responsabilità solidale nei contratti di appalto tra appaltatore e subappaltatore si estende anche al committente riguardo ai versamenti all’Erario delle ritenute Irpef sul lavoro dipendente e dell’Iva dovuta sulle prestazioni dell’appalto. In confronto alla precedente norma viene estesa la solidarietà a carico del committente (o datore di lavoro) rispetto al versamento dell’Iva da parte del prestatore. La solidarietà permane anche per l’appaltatore che è committente per i contratti di subappalto. La responsabilità di quest’ultimo opera per tutta la durata del contratto e ha effetto fino al secondo anno successivo dalla cessazione dell’appalto. La nuova norma è fortemente penalizzante per il committente il quale, di fatto, assume la responsabilità in ordine al versamento delle ritenute fiscali e dell’Iva sia da parte dell’appaltatore che dei subappaltatori. Però se il committente ha messo in atto tutte le cautele possibili per evitare l’inadempimento è liberato dalla responsabilità. Il vero problema per il committente rimane la dimostrabilità del fatto che il mancato versamento dell’Iva e delle ritenute si è verificato pur avendo adottato gli opportuni accorgimenti. In pratica il committente dovrebbe richiedere ai propri appaltatori un documento equipollente al Documento unico di regolarità contributiva previsto per gli obblighi previdenziali. Diversamente il committente può essere chiamato al versamento dell’Erario dell’Iva, peraltro già pagata al fornitore e delle forniture Irpef sul reddito da lavoro dei dipendenti altrui. La modifica introdotta sostituisce il committente a un obbligo dell’appaltatore o subappaltatore che potrebbe aver omesso il versamento. La nuova disposizione ricalca le regole previste per il versamento dei contributi previdenziali e dei contributi assicurativi obbligatori per gli infortuni sul lavoro e le malattie professionali dei dipendenti. La suddetta certificazione è stata più volte oggetto di chiarimenti e avviene mediante la presentazione da parte del subappaltatore all’appaltante del modello Durc. La responsabilità solidale viene applicata a qualsiasi tipo di appalto. Frequenti in agricoltura sono i casi di affidamenti di lavori a cooperative. In questo caso prima di affidare i lavori è bene accertarsi della regolarità contributiva e fiscale della cooperativa stessa. Gli uffici di Confagricoltura Cuneo sono disponibili per fornire ulteriori informazioni.
SISTRI: stop al contributo 2012
P
er il 2012 non dovrà essere versato alcun contributo al Sistri. È questa la principale novità sul sistema di rintracciabilità dei rifiuti dopo la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del decreto del ministero dell’Ambiente recante modifiche ed integrazioni al DM n. 52/11, che ha istituito il sistema. Nel decreto si ribadisce che il termine di inizio operatività del Sistri è sospeso per un periodo di massimo 12 mesi e sarà un successivo decreto ministeriale a stabilire
Riassicurazione per Pmi agricole
È
stata disposta mediante approvazione della Giunta Regionale la riattivazione del “Fondo regionale di riassicurazione” per le piccole e medie imprese operanti nel settore della produzione agricola, prima trasformazione e commercializzazione dei prodotti agricoli. Terminata l’operatività di tale strumento nel 2011, l’Assessorato regionale ha operato per la riabilitazione del fondo con una dotazione di oltre 600 mila euro. I Confidi possono migliorare le condizioni di accesso al credito delle imprese, offrendo una garanzia maggiorata (fino all’80% complessivo), resa possibile da una consistente riassicurazione (al 70%) prestata dal Fondo regionale. Le attività di gestione del fondo saranno affidate a Finpiemonte, la misura sarà operativa fino a esaurimento delle risorse. Per maggiori informazioni circa l'ambito di intervento consultare il sito www.finpiemonte.it/attività/finanziamenti.
opportunità per gli under 35
I
l D.L. n. 1 del 24/1/2012 (c.d. Decreto sulle liberalizzazioni) e le modifiche ad esso apportate in sede di conversione dalla L. n. 27 del 24 marzo 2012 ha istituito un nuovo modello societario denominato “società a responsabilità limitata semplificata”. La costituzione di questa figura societaria viene riservata alle sole persone fisiche che non abbiano compiuto i 35 anni di età, ed è quindi preclusa alle persone che hanno superato tale limite di età nonché alle persone diverse da quelle fisiche (società, associazioni, consorzi, etc.). Il limite di età ha carattere perentorio e il requisito deve essere posseduto da tutti i soci. La semplificazione (rispetto al modello ordinario di s.r.l.) riguarda, nella sostanza, il capitale sociale minimo per la sua costituzione (non inferiore ad 1 euro), mentre per la forma che l’atto deve rivestire, l’iniziale semplificazione contenuta nel D.L. n. 1/2012 (scrittura privata) è stata eliminata in sede di conversione, prevedendosi la necessità dell’atto pubblico. L’atto costitutivo dovrà indicare gli elementi previsti dalla legge ed essere redatto sulla base di un modello standard già approvato. la nuova data con la precisazione che, in ogni caso, non può essere fissata oltre il 30 giugno 2013. Il decreto ha però creato un certo allarmismo: mentre la legge 134/12 ha sospeso tutti i termini relativi al Sistri, sia per quanto riguarda il termine di operatività, sia per quanto riguarda il versamento del contributo per l’anno 2012, il Dm 25 maggio 2012, n. 141 stabiliva che il pagamento del contributo Sistri per il 2012 doveva essere effettuato entro il 30 novembre. La legge 134/2012 però, entrata in vigore il 12 agosto 2012, prevale per il criterio della gerarchia delle fonti. L’art. 52 di detta legge affida, infatti, ad un altro decreto ministeriale (e non a quello pubblicato nei giorni scorsi) l’entrata in operatività del Sistri che sino a tale data è sospeso, come è sospeso il pagamento dei contributi dovuti per il 2012.
INSERTO TECNICO L’Agricoltore cuneese N. 09 • ottobre 2012
III
SCADENZIARIO FISCALE - PAGHE OTTOBRE NOVEMBRE 2012 VENERDì 05 OTTOBRE Termine ultimo per la comunicazione delle ore lavorate dai dipendenti nel mese di agosto all’Ufficio Paghe Termine ultimo per la consegna delle fatture per aziende in contabilità mensile Consegna fatture presso i nostri uffici Termine ultimo per la consegna delle fatture e corrispettivi – per i soggetti che ne sono obbligati – per la registrazione in contabilità del 3° trimestre 2012
LUNEDì 15 OTTOBRE Presentazione domande sanatoria immigrati.
MARTEDì 16 OTTOBRE CONTRIBUENTI IVA MENSILI Liquidazione e versamento IVA relativa al mese precedente SOSTITUTI D’IMPOSTA RITENUTE ALLA FONTE Versamento ritenute alla fonte su redditi di lavoro autonomo e compensi per l'esercizio di arti e professioni, versamento ritenute alla fonte su reddito da lavoro dipendente e versamento contributi INPS Dm10 DATORI DI LAVORO AGRICOLO Versamento contributi operai agricoli relativi al 1° trim. 2012
MERCOLEDì 24 OTTOBRE
Lavoratori salvaguardati
A
fine luglio è stato pubblicato il Decreto Ministeriale contenente le modalità relative alle disposizioni pensionistiche a favore di determinate categorie di lavoratori cosiddetti salvaguardati (derogati). L’accesso al pensionamento al momento favorirà solo 65 mila lavoratori e lavoratrici; il Governo, però, grazie ad una norma, allarga il numero ad altri 55 mila lavoratori. In totale vengono salvaguardati 120 mila lavoratori. Sull’argomento l’Inps ha fornito le linee guida per procedere alla verifica dei 65 mila lavoratori rientranti tra i salvaguardati. Il piano operativo si compone di due fasi: 1) invio a circa 60 mila potenziali beneficiari di una comunicazione contenente l’invito a prendere visione del proprio estratto conto previdenziale. Tale fase di aggiornamento e validazione delle posizioni dovrà concludersi entro il 21 settembre 2012. 2) trasmissione della certificazione del diritto alla pensione agli effettivi 65 mila lavoratori che potranno andare in pensione con le regole in vigore al 31 dicembre 2011. La platea dei lavoratori è così ripartita: Tipologia di soggetti
Contingente Numerico
Mobilità (art. 2, comma 1, lett. a) del presente decreto)
25.590
Mobilità lunga (art. 2, comma 1, lett. b) del presente decreto
3.460
Entra in vigore obbligo forma scritta cessioni prodotti agroalimentari.
Fondi di solidarietà (art. 2, comma 1, lett. c) del presente decreto)
17.710
Prosecutori volontari (art. 2, comma 1, lett. d) del presente decreto)
10.250
GIOVEDì 25 OTTOBRE
Lavoratori esonerati (art. 2, comma 1, lett. e) del presente decreto)
950
Genitori di disabili (art. 2, comma 1, lett. f) del presente decreto)
150
DATORI DI LAVORO AGRICOLO Versamento contributi ENPAIA impiegati agricoli
MERCOLEDì 31 OTTOBRE Presentazione elenchi paesi black list
LUNEDì 5 NOVEMBRE Termine ultimo per la comunicazione delle ore lavorate dai dipendenti nel mese di ottobre all’Ufficio Paghe Termine ultimo per la consegna delle fatture per aziende in contabilità mensile
canone affitto
L
a Commissione tecnica provinciale per l'equo canone di affitto dei fondi rustici ha stabilito che, in ottemperanza a quanto disposto dell'art 10 della legge n. 203/82 "Norme sui contratti agrari", ha fissato il coefficiente di adeguamento annuo (2011/2012) nella percentuale del + 1%. La decisione è stata presa dopo un’approfondita discussione tra le parti e considerando le variazioni degli indici Istat sui prezzi dei prodotti agricoli e dei beni acquistati dalle aziende.
Lavoratori cessati ai sensi dell’art. 6, comma 2-ter del decreto legge n. 216 del 2011, convertito, con modificazioni, dalla legge n. 14 del 2012 (art. 2, comma 1, lett. g) ed h) del presente decreto)
6.890
TOTALE
65.000
Le comunicazioni verranno inviate solo ai soggetti in mobilità ordinaria, mobilità lunga, fondi di solidarietà e prosecutori volontari. Le altre quattro tipologie (esonerati, genitori di disabili in congedo, lavoratori cessati dal rapporto di lavoro con accordi individuali o collettivi) non riceveranno la comunicazione e dovranno presentare un’istanza di accesso, corredata da tutta la documentazione, entro 120 giorni dalla pubblicazione del Decreto. Per maggiori informazioni rivolgersi agli uffici di Confagricoltura Cuneo.
Valoritalia
S
i ricorda a tutte le aziende vitivinicole che hanno ricevuto il controllo da parte di Valoritalia in vigneto, che è necessario consegnare velocemente una copia del verbale agli uffici di Confagricoltura Cuneo, in quanto coloro che da verbale dell’Ispettore risulti una anomalia lieve o grave, dovranno risolverla entro 30 giorni, inviando copia del fascicolo aggiornato a Valoritalia. Tale operazione è fondamentale affinché l’anomalia non si trasformi in sanzione.
IV INSERTO TECNICO L’Agricoltore cuneese N. 09 • ottobre 2012
Orticoltura
Il fagiolo paga il caldo e la mancanza di piogge i produttori cuneesi confermano rese in netto calo sul mercato si sono spuntati buoni prezzi, ma resta un'annata sotto tono di Gilberto Manfrin
È
stata un’estate difficile per il fagiolo targato Cuneo, coltivazione in grado di generare un valore annuale che si aggira sui 20 milioni di euro, con una produzione di 90 mila quintali di fagiolo fresco e 25 mila quintali di secco. Il raccolto del prodotto di avvicina ai minimi storici complice il caldo e la siccità che ha attanagliato l’ultima estate. Il caldo secco ha infatti finito per disidratare i legumi, portando a rese molto basse, come conferma il direttore della Confagricoltura zona di Cuneo, Adriano Rosso: “Abbiamo avuto a che fare con un’annata eccessivamente calda, che non ha permesso una buona allegagione dei fiori. Siamo comunque riusciti a spuntare prezzi molto buoni sui mercati, ma non a sufficienza per compensare la bassa produzione. Il prodotto ha offerto una discreta qualità, lontano però dai più alti parametri di mercato. Senza dimenticare la grandinata che ha colpito alcune colture orticole intorno a metà giugno e che ha interessato anche le coltivazioni di fagioli in gran parte della provincia”. L’andamento climatico delle ultime settimane conferma l’anomalia di un 2012 segnato da siccità, caldo, temporali improvvisi e grandine che hanno messo a dura prova le campagne. “Sono stati
soprattutto gli sbalzi di temperatura a non aver giovato al raccolto - attacca Antonio Vega, titolare insieme alla moglie dell’azienda agricola Sasia Elsa a Busca -. Abbiamo avuto una diminuzione del raccolto abbastanza consistente, stimabile in un 30% in meno rispetto allo scorso anno. I fiori sono caduti e la siccità ha fatto il resto”. E laddove si è potuto intervenire con l’irrigazione, contrastando così la siccità, è stato il caldo a creare problemi: “Le alte temperature hanno comportato un deciso calo del raccolto - aggiunge Franco Chiavasso, con terreni a San Alessio e Morra San Bernardo sempre a Busca -. Ci sono stati anche dei problemi con alcune malattie di cui stiamo cercando di capire la provenienza”. “Ho avuto una marcata diminuzione del raccolto stimabile in un 20% in meno - conferma anche Giovanni Gili, in possesso di 25 giornate di fagiolo rosso a Cuneo in frazione San Rocco Castagnaretta -. Il caldo è stato il maggior problema: le piante perdono i fiori e fanno fatica a produrre frutto. Ma c’è anche chi ha avuto problemi di grandinate, soprattutto nella zona di Peveragno, e di virosi. Fortunatamente sul mercato il prodotto ha retto bene, anche proprio per via delle rese in deciso calo”.
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L’Agricoltore cuneese N. 09 • ottobre 2012
17
Frutticoltura
Mele e susine di ottima qualità La confagricoltura di cuneo traccia un bilancio tutto sommato positivo per due delle produzioni tipiche della provincia granda
La raccolta delle mele è agli ultimi "colpi"
“N
onostante la pioggia di inizio settembre, che ha comportato alcune problematiche nel raccolto, mele e susine si presentano di qualità ottima”. Confagricoltura Cuneo sottolinea con soddisfazione l’annata fin qui positiva per due dei frutti tipici dell’agricoltura cuneese. Tra i produttori, infatti, c’è apprezzamento per l’andamento della campagna di raccolta delle mele, iniziata, quest’anno, subito dopo Ferragosto. "Completata la raccolta delle mele del gruppo Gala è iniziata la raccolta di quelle a maturazione autunnale, come le Red e, successivamente, le Golden - commenta Maurizio Ribotta, tecnico Confagricoltura Cuneo -. Al momento
possiamo ritenerci soddisfatti per la qualità organolettica e gustativa delle mele che risultano di ottimo gradimento per il consumatore. Inoltre le temperature fresche dell’ultimo periodo hanno permesso un’evoluzione molto positiva del sovracolore rosso, per cui anche dal punto di vista estetico si può essere soddisfatti”. Alcuni problemi, invece, sulla quantità del prodotto. “Le rese produttive sono state inferiori rispetto all’anno precedente di circa un 10%, a causa di una minor fase di allegagione dopo la fioritura - continua Ribotta -. Purtroppo la pioggia di inizio settembre ha provocato la spaccatura dei frutti, comportando problematiche in alcune aziende che hanno perso fino al 25% del raccolto”. Segnali confortanti, intanto, arrivano dal mercato. “È ancora presto per fare previsioni - conclude Ribotta - ma l’andamento sembra positivo. C’è notevole interesse per la mela piemontese e ci sono tutti i presupposti per spuntare prezzi ragionevolmente più alti rispetto al 2011”. “La pioggia di fine agosto è stata un po’ fastidiosa e in alcuni casi ha provocato scarti anche del 30-50%, ma la richiesta è forte - aggiunge Alberto Giordano, presidente sezione ortofrutta Confagricoltura Cuneo - perché il prodotto è scarso a livello nazionale ed europeo. Le piante non esposte al sole hanno patito l’inverno ma anche in questo caso, come per le pesche - conclude -, è andata meglio del previsto”. Ottima qualità e zuccheri molto alti contraddistinguono la campagna delle susine, iniziata ad agosto con le varietà europee proseguita con la raccolta dell’Angeleno. Soddisfazione anche per quanto riguarda le rese, nonostante le ultime piogge che hanno comportato delle spaccature.
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18 L’Agricoltore cuneese N. 09 • ottobre 2012
La campagna 2012 si è conclusa meglio di quella precedente
Poche ma buone le pesche cuneesi Le gelate dello scorso inverno hanno in parte compromesso la produzione in diverse aree. la crisi ha contratto i consumi in tutta europa di Ilaria Blangetti
P
revisioni confermate. Il clima favorevole di questa estate, caratterizzato da giornate molto calde e ventilate, ha favorito la bontà delle pesche che si sono presentate sulle nostre tavole gustose, zuccherine e appaganti per la vista. Rese in calo, però, per pesche e nettarine: le temperature rigide di questo inverno, infatti, hanno in parte compromesso la produzione nelle aree a nord di Saluzzo, del Saviglianese e del Fossanese. I dati forniti dall’Osservatorio dei prezzi coordinato da Creso e Regione Piemonte, a cui partecipa anche Confagricoltura, hanno evidenziato un mercato che, grazie ad una produzione limitata e ad un’ottima qualità, ha comunque assorbito bene il prodotto, senza accumuli di merce nei magazzini. “La produzione è calata rispetto al 2011 - commenta Pierluigi Pansa della società agricola Pansa e fratelli di Lagnasco -, ma è andata meglio di quanto si era preventivato dopo le disastrose gelate invernali. Il prodotto è molto buono, grazie ad un andamento climatico favorevole che ha permesso di
conservare le pesche in modo ottimale”. Qualche problema, però, è sorto sul finire dell’estate quando le piogge hanno insistito anche nel Cuneese. “A fine agosto abbiamo riscontrato alcune difficoltà nella conservazione - dice Alberto Giordano, presidente della sezione ortofrutta di Confagricoltura Cuneo -. Le rese sono state basse e quindi non è rimasta merce nei magazzini, anche se la domanda non è stata così importante”. “Un calo della richiesta di prodotto e quindi dei prezzi, si è riscontrato nella seconda metà di agosto - aggiunge Filippo Demarchi, vicepresidente Lagnasco Frutta -. Si tratta di un calo fisiologico, aggravato quest’anno dal maltempo di fine agosto. La qualità del prodotto, comunque, era davvero ottima: abbiamo assistito ad un’estate calda e secca, l’ideale per le pesche”. “Il mercato è in una fase non facile commenta Maurizio Ribotta, tecnico Confagricoltura - la crisi economica sta portando ad una contrazione del consumo dell’ortofrutta un po’ in tutta Europa. Abbiamo assistito, comunque, ad una campagna delle pesche decisamente migliore rispetto a quella del 2011”.
mi g ran t i a sa l u zzo
Confagricoltura: "Avevamo messo in luce il calo di offerta nei frutteti" In merito alla vicenda degli immigrati extracomunitari che da agosto ad inizio ottobre sono stati accampati nei pressi del Foro Boario di Saluzzo la Confagricoltura di Cuneo, attraverso il suo direttore Roberto Abellonio ha puntualizzato così la posizione dell’associazione agricola sulla questione. “Un importante problema di carattere sociale e umanitario, come quello degli immigrati, non può ricadere sull’agricoltura. Negli incontri degli scorsi mesi su questa tematica avevamo già segnalato che le aziende agricole da noi rappresentate non avrebbero occupato nessun lavoratore non rientrante nelle normali procedure di programmazione seguite nel nostro settore. Le assunzioni di extracomunitari per le campagne di raccolta seguono, infatti, percorsi ben collaudati: i flussi stagionali - prosegue il direttore Roberto Abellonio -. In tale pratica l’azienda garantisce per i lavoratori richiesti idonea sistemazione alloggiativa e retribuzione adeguata, sotto la supervisione e il controllo di: Prefettura, Direzione Provinciale del Lavoro e Questura. Queste operazioni avvengono nei primi mesi dell’anno, per cui ad oggi non è possibile garantire adeguata occupazione a chi è giunto a programmazione avvenuta. Occorre sottolineare, tuttavia, come anche i flussi quest’anno sono stati in netto calo: soltanto 800 domande presentate in tutta la provincia di Cuneo. Un numero inferiore rispetto agli anni precedenti, causato dalla crisi generale, dalle minori produzioni e da un maggior impiego di lavoratori italiani o comunitari. In ultimo - conclude il direttore di Confagricoltura Cuneo -, è bene precisare come, a differenza di altri contesti del territorio nazionale, qui in provincia di Cuneo tutte le operazioni agricole sono pianificate attentamente con mesi di anticipo, definendo per tempo le necessità degli imprenditori agricoli”.
L’Agricoltore cuneese N. 09 • ottobre 2012
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Zootecnia
Nelle stalle della Granda si continua a lavorare tra mille difficoltà
Pua ed emissioni in atmosfera (A.v.g.), come fare di Paolo Ragazzo
N
egli allevamenti della Granda si avverte l’incertezza che avvolge un comparto nevralgico per l’economia primaria del territorio. Oltre al rincaro pesante delle materie prime, cereali in primis, il fardello è legato ai numerosi adempimenti che gli allevatori devono sostenere per la gestione aziendale. Su
questo versante la Confagricoltura di Cuneo si è attivata presso la Regione per valutare una serie di problematiche contingenti e le risposte ottenute sono in qualche caso confortanti. Come per il Pua che il Regolamento Regionale 7/R del 20 settembre 2011 entrato in vigore il 1° gennaio ha trasformato da annuale a
l at t e
Ancora al palo la trattativa sul prezzo “Malgrado ci siano forti pressioni da parte dell’industria ad andare verso il mercato libero, noi continuiamo a credere che il sistema del prezzo indicizzato continui ad essere la soluzione migliore, a patto che vengano rispettati i parametri originali che consentano un sistema di calcolo oggettivo”. Commenta così il direttore di Confagricoltura Cuneo, Roberto Abellonio, l’ennesimo stallo cui è giunta la trattativa sul prezzo del latte, dopo che, scaduta l’intesa, i produttori si sono presentati divisi alla ripresa delle trattative. “Occorre dare un segnale forte alla trattativa - aggiunge Marco Bruna, direttore della Confagricoltura zona di Saluzzo e Savigliano -. Appoggiamo l’operato dell’assessorato regionale all’Agricoltura, impegnato a riportare la discussione sulla trattativa del prezzo del latte in sede istituzionale. Speriamo che si arrivi quanto prima ad una ripresa della negoziazione, visto e considerato l’aumento del prezzo del latte spot. Non siamo comunque disposti a firmare accordi anche parziali a cifre inferiori all’indicizzato”. Ad ottobre è in programma a Torino un ulteriore incontro in Regione alla presenza dell’assessore regionale all’Agricoltura Claudio Sacchetto. Intanto nelle stalle italiane si munge di più. Nel periodo aprile - luglio 2012 le consegne di latte a livello italiano sono aumentate del 2,1% rispetto agli stessi mesi dell'anno precedente, passando da 3.000.738 267 a 3.000.819 806 tonnellate. La performance, a livello piemontese, vede un incremento del 2,8% della produzione, che passa da 321.737 a 331.066 tonnellate.
20 L’Agricoltore cuneese N. 09 • ottobre 2012
quinquennale. “Il Pua presentato nel 2011 è valevole per i prossimi 5 anni - precisa Gualtiero Dalmasso, responsabile Caa di Confagricoltura Cuneo - a meno che non siano subentrate modifiche sostanziali all’allevamento, ossia variazioni di: terreni e numero capi (nella misura del 25%), tipologie di specie allevate o cambiamenti alle strutture aziendali. La Regione ha recepito dunque le nostre richieste, sgravando le aziende di un adempimento aggiuntivo”. Discorso diverso sull’Autorizzazione in Via Generale (A.V.G.) per le emissioni in atmosfera proveniente da allevamenti ed essiccatoi, prevista dalla delibera regionale di applicazione del Decreto 152/2006. Entro il 31 luglio scorso, le aziende che ricadevano nei parametri dimensionali previsti hanno presentato istanza di autorizzazione ed entro il 31 dicembre prossimo dovranno presentare la documentazione tecnica che dimostri la situazione in essere, proponendo soluzioni di adeguamento. “Non ci pare opportuno far mettere in campo alle aziende ulteriori risorse che non apportano miglioramenti sensibili continua Dalmasso -. Riteniamo, tuttavia, che il problema sia affrontabile senza interventi drastici per le aziende, anche se permane l’obbligo di copertura delle fosse esterne con sistemi fissi, flessibili o galleggianti, oltre l’adeguamento alle nuove disposizioni per lo spandimento dei reflui zootecnici non palabili, che obbligheranno le aziende che ricadono nell’ambito autorizzativo a passare da spandimento con piatto deviatore a spandimento a raso con interramento entro le sei ore successive oppure a tecniche di spandimento con interramento diretto e immediato”. Adeguamenti sicuramente onerosi, ma che eviteranno lo stravolgimento delle strutture di stabulazione; opzione per la quale Confagricoltura si è confrontata con decisione negli incontri in Regione. “Un regolamento che grazie anche all'impegno della nostra organizzazione - commenta Floriano Luciano, responsabile dell’ufficio di zona Confagricoltura di Fossano - è stato affrontato con buon senso e competenza, alleviando in parte l’ennesimo aggravio di costi strutturali e burocratici a carico delle imprese. Siamo a disposizione delle imprese per effettuare sopralluoghi negli allevamenti e valutare l’impatto delle norme”.
I prezzi agricoli
Quotazioni in forte rialzo per i cereali. Soffrono le carni Complice la siccità che ha colpito diverse aree del mondo, tra cui gli usa, i prezzi di mais, soia e grano sono schizzati alle stelle di Ilaria Blangetti
I
l principale cambiamento di rotta tra giugno e settembre riguarda i cereali. Dopo un inizio estate con il segno meno i cereali hanno visto lievitare in modo importante le loro quotazioni, complice la devastante siccità che ha copito gli Stati Uniti e, in particolare, le coltivazioni di mais, soia e grano. Inevitabile, quindi, l’aumento delle quotazioni di questi prodotti vista la diminuzione di prodotto globale: il frumento nazionale, prezzato a giugno a 228 euro alla tonnellata, è salito costantemente durante i mesi estivi fino ad arrivare a quota 257 euro/t (+ 12,7%). Ancora più evidente l’andamento del granoturco che registra il + 35%, portandosi a 262 euro/t contro il 193 euro/t di metà giugno. Rialzo fisiologico per il prezzo del fieno maggengo che supera a settembre i 120 euro/t (+20%). Durante l’estate è positivo il trend dei prezzi dei suini. In leggero ribasso le quotazioni dei capi da allevamento da 15 e 50 kg, rispettivamente negli ultimi quattro mesi hanno perso l’8,3% e il 10,6%, stabilizzandosi solo tra agosto e settembre. Ma molto meglio i capi da macello che dopo i forti ribassi segnalati in primavera hanno iniziato a salire in modo importante: + 26,5% per i capi da 115 kg e + 24,6% per quelli da 156 kg. Tendenzialmente stabili, come ormai da mesi, le quotazioni dei bovini. Non registrano variazioni significative, infatti, i prezzi dei capi da macello: il vitello della coscia è fermo a 5,61 euro/kg mentre il vitellone della coscia (da 500 a 600 kg) si attesta, nell’ultimo trimestre, a 3,15 euro/kg, poco sotto la quotazione di inizio estate (3,20 euro/kg). Per quanto riguarda i bovini da allevamento si registra una variazione tra agosto e settembre per il vitello della coscia fino a 40 giorni che
guadagna il 7,1% (da 700 750 euro a capo). Fermo a 3,15 euro/kg l’agnello da latte così come il capretto che si è attestato sui 4,55 euro al chilo. Importante aumento del prezzo, invece (+ 38,7%), per le galline da allevamento in batteria (taglia media). Piccoli segnali di ripresa per i polli che guadagnano il 2,45% e si portano a 1,25 euro/kg. Continua, invece, il difficile momento dei conigli da macello, alle prese con un continuo cambiamento nell’andamento delle quotazioni.
I L B O R S I N O di c arni e c erea l i
Andamento delle quotazioni da giugno a settembre 2012 Fonte: Camera di commercio di Cuneo (Ufficio prezzi)
Giu. 2012
Lug. 2012
Ago. 2012
Sett. 2012
SUINI Da allevamento
Euro/kg
Kg 15
3,720
3,490
3,410
3,410
Kg 50
2,170
2,140
1,950
1,940
Kg 100
1,540
1,540
1,660
1,680
Da macello
Euro/kg
Kg 115
1,300
1,418
1,585
1,645
Kg 156
1,400
1,518
1,685
1,745
BOVINI Da macello
Euro/kg
Vitello della coscia
5,61
5,61
5,61
5,61
Vitellone della coscia (da 500 a 600 kg)
3,20
3,15
3,15
3,15
Da allevamento
Euro/capo
Vitello della coscia (fino a 40 gg)
700
700
700
750
Euro/kg Agnello da latte
3,15
3,15
3,15
3,15
Capretto
4,55
4,55
4,55
4,55
Galline da allevamento in batteria
0,31
0,31
0,31
0,43
Polli
1,22
1,23
1,25
1,25
Conigli da macello
1,83
1,61
1,66
1,81
CEREALI
Euro/t
Frumento naz. (p.sp 73/75)
228
232
245
257
Granoturco naz.
193
230
238
262
Fieno maggengo
100
100
100
120
-
-
-
420
Fagiolo Cuneo Billò
L’Agricoltore cuneese N. 09 • ottobre 2012
21
Agricoltura e dintorni
"Ri-scatti Il digestato della non è rifiuto terra"
non è più considerato dannoso per l'ambiente bensì utile se usato come ammendante sui terreni
concorso fotografico racconta l'agricoltura piemontese che cambia
L
’agricoltura cambia volto: nuovi protagonisti, le donne, i giovani, l’innovazione tecnologica, la sostenibilità ambientale, attività educative…La Regione Piemonte, nell’ambito del piano di comunicazione del Programma di sviluppo rurale 2007-2013, lancia Ri-scatti della terra, un concorso fotografico aperto a tutti per raccontare l’agricoltura che sta cambiando. Il mondo rurale oggi non è più solo produzione e trasformazione di prodotti, ma è un settore economico in forte evoluzione, che compete sui mercati globali, è gestore del territorio e delle risorse, è fonte dell’alimentazione umana, è produttore di energia, è promotore di opportunità culturali, sociali e ricreative. Una nuova identità culturale dell’agricoltura sta dunque emergendo, un’identità ancora poco riconosciuta, che la Regione intende valorizzare attraverso questa iniziativa. Dai Ri-scatti tecnologici ai Ri-scatti femminili, dai Ri-scatti giovani ai Ri-scatti sociali: sono solo alcune delle categorie tematiche per le quali si può inviare il materiale fotografico. Al massimo cinque immagini per ogni partecipante, inedite ed esclusivamente in digitale, che si possono inviare via mail o via posta dopo essersi iscritti sul sito www. riscattidellaterra.com. Allo stesso indirizzo è possibile scaricare il bando completo, il modulo di iscrizione. Il concorso, gratuito, è aperto fino al 30 ottobre 2012. Per dettagli contattare LiberLab, la segreteria organizzativa del concorso, al numero 0172 711562 o all’indirizzo info@riscattidellaterra.com.
N
ella legge di conversione del decreto “Misure urgenti per la crescita del Paese”, come riportato dalla Gazzetta Ufficiale, è stata disposta la qualificazione del digestato come sottoprodotto, e non come rifiuto. Il provvedimento va in questo modo non solo a colmare una normativa fino a questo momento poco chiara, ma apre a nuove rilevanti opportunità nell’ambito dell’attività agricola: il digestato, in tale ottica, non sarà più considerato un danno per l’ambiente ma, al contrario, una risorsa, in quanto concepito quale ammendante utilizzabile sui terreni. Come riportato sulla Gazzetta è considerato sottoprodotto il digestato ottenuto in impianti aziendali o interaziendali dalla digestione anaerobica, eventualmente associata anche ad altri trattamenti di tipo fisico-meccanico, di effluenti di allevamento o residui di origine vegetale o
residui delle trasformazioni o delle valorizzazioni delle produzioni vegetali effettuate dall’agro-industria, conferiti come sottoprodotti, anche se miscelati fra loro, e utilizzato ai fini agronomici. Questo il commento dell’assessore Regionale all’Agricoltura Claudio Sacchetto: “Qualificare il digestato in termini di sottoprodotto anziché come rifiuto può essere considerato un grande passo in avanti per il comparto agricolo. La legge pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale va infatti considerata sotto due aspetti: in primo luogo il superamento di un difetto normativo, allo stato attuale infatti in diverse regioni si sono verificate problematiche interpretative nell’applicare le direttive in materia: adesso le disposizioni sono maggiormente chiare. In secondo luogo il digestato inteso come ammendante apre nuove opportunità per l’agricoltore”.
in f ormazione p u bb l i c i t aria
Il gruppo piemontese Agrigroup alla AgriExpo di Kiew in Ucraina Si è svolta a Kiev (Ucraina) dal 5 al 9 settembre l’edizione 2012 dell’Agri Expo, la più importante fiera dedicata all’agricoltura in Ucraina. La società Piemontese Progetto Ucraina (www.progettoucraina.it) ha organizzato la missione del gruppo piemontese AGRIGROUP di cui fanno parte l’Agrimec di Crosetto Elio. & C. Snc e la società Iride Service Srl (info@agrigroup.it). Durate la manifestazione, a cui hanno partecipato Luca Crosetto, Claudio Cussotto e Aldo Sartore, sono state presentate le eccellenze della produzione Piemontese ed avviati importanti contatti con i grandi distributori Ucraini. Ha inoltre presenziato anche il locale ufficio ICE di Kiev nella persona del dott. Gerbino, attuale direttore, ribadendo l’importanza della presenza delle società italiane in uno dei mercati agricoli più importanti d’Europa con notevoli potenzialità di crescita. “Sono molte le società Italiane che si stanno affacciando sul mercato Ucraino” ha riferito Mauro Voerzio titolare della Progetto Ucraina, “un mercato dalle ottime potenzialità in vari settori che recepisce facilmente il brand Italiano, riconosciuto dai locali come sinonimo di eccellenza e qualità”. Prossime missioni previste sono il WorldFood Expo ai primi di novembre per il settore alimentare.
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Confagricoltura news
Visita dei danesi in allevamento
La Confagricoltura alla prima Castelmagnofest di Pradleves
venerdì 14 settembre un gruppo di 56 allevatori è stato ospite dell'azienda degiovanni a scarnafigi
L'associazione alle fiere estive
L
a Confagricoltura di Cuneo, anche quest’anno, non ha fatto mancare la sua presenza ai tanti appuntamenti di fine estate che amano celebrare i gustosi prodotti tipici della nostra tradizione. Tanti i produttori che hanno partecipato, dal 7 al 10 settembre, alla tradizione mostra ortofrutticola “Città di Cuneo”, in frazione San Rocco Castagnaretta. La mostra rappresenta un’importante vetrina dei prodotti della Granda e si inserisce all’interno degli appuntamenti previsti durante la Sagra di San Sereno, protettore degli ortolani e dei giardinieri. La Confagricoltura di Cuneo ha partecipato anche alla prima edizione della “Castelmagnofest”, che si è svolta il 15 ed il 16 settembre a Pradleves, con uno stand istituzionale e diverse aziende associate che hanno offerto ai visitatori un assaggio dei prodotti tipici del territorio. “Il Castelmagno è l’emblema di come un prodotto inizialmente di nicchia, grazie ad un’attenta programmazione e promozione – ha dichiarato in quell’occasione Adriano Rosso, direttore Confagricoltura zona di Cuneo -, possa varcare i confini regionali e nazionali, diventando ambasciatore del nostro territorio in tutto il mondo”. Importante la presenza della Confagricoltura Cuneo anche alla tradizionale Sagra del Fagiolo di Centallo, dal 14 al 16 settembre, che festeggia il gustoso legume. Infine, i produttori dell’associazione hanno preso parte anche alla Fiera d’Autunno di Caraglio che si è svolta il 22 e 23 settembre; anche in questo caso una vetrina privilegiata per i prodotti della terra e della cucina tipica.
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è nata Elisa La Confagricoltura di Cuneo e la redazione de “L’Agricoltore cuneese” si congratulano con Marina Melchio e il marito Marco per la nascita della piccola Elisa. Ai genitori e alla nuova arrivata i migliori auguri di una vita piena di soddisfazioni.
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U
n gruppo di 56 allevatori danesi, venerdì 14 settembre si è recato in visita presso l’azienda agricola Degiovanni Franco e Giampiero di Scarnafigi. “I nostri ospiti - afferma Giampiero Degiovanni, titolare dell’azienda e presidente della sezione Lattiero casearia di Confagricoltura Cuneo - hanno visitato l’azienda rimanendo particolarmente affascinati dalle tecniche di gestione dell’allevamento delle mucche da latte, molto diverso dalla Danimarca per via del clima diametralmente opposto all’Italia. Ma ciò che li ha colpiti di più - aggiunge Degiovanni - sono state le nostre piante di mais alte 4 metri, visto che da loro raggiungono al massimo il livello di un metro e mezzo. Una bella iniziativa che speriamo di poter ripetere anche in futuro”.
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L’Agricoltore cuneese N. 09 • ottobre 2012
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Le nostre aziende
Una scelta di vita Tonda e Gentile
Alessandro Negro controcorrente, ha deciso di investire in agricoltura
S
e posso dare un consiglio ai lettori, suggerisco con piacere di mettere in agenda una visita da Alessandro Negro, un giovane imprenditore che ha fatto una scelta profondamente ponderata e motivata: quella di lasciare il lavoro in un’azienda tecnica per prendersi cura della cascina di famiglia. "Per 15 anni - spiega - ho lavorato a Cossano mettendo a frutto il mio diploma di perito in elettronica industriale. Poi ho fatto la scelta di dare continuità al lavoro della mia famiglia. Qui, in frazione Madovito, dove l’azienda è presente dal 1945.
Quando vennero acquistati campi, noccioleti e filari di moscato. Erano tempi molto diversi, quando un’azienda agricola aveva una struttura completamente differente da ora: c’era la vigna, c’erano i campi, la stalla per i bovini. La coltura della nocciola non era estesa come ora. Con gli anni le cose sono cambiate ed il noccioleto ed i filari di moscato sono diventati il motore principale di queste nostre colline. Qui a Madovito (che troverete seguendo la bellissima salita che da Cossano Belbo porta a Scorrone) siamo alla quota in cui i filari cedono il passo ai noccioleti".
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A cossano belbo alessandro negro della cascina madovito ha abbandonato il posto da impiegato per dedicarsi interamente alla corilicoltura di Beppe Malò
Ed ora “Cascina Madovito”, questo il nome scelto da Alessandro Negro per la sua azienda, ha festeggiato il primo anno di attività. La vendemmia di moscato viene conferita a Cossano e il 10% dei 150 quintali di pregiata nocciola trilobata delle Langhe viene utilizzato per il nuovo “ramo d’azienda”: la produzione e la vendita diretta di dolci di cui la nocciola è l’ingrendiente principale. "Ho scelto di tornare - sottolinea Alessandro - ma volevo farlo portando un contributo personale, dando un segno alla continuità. Ho attrezzato un laboratorio che sto ancora dotando di nuove attrezzature, e iniziato la produzione di torte alla nocciola, crostate, biscotti, crema e pasta di nocciole, nocciole tostate ed in guscio. Tutto è prodotto nel segno della qualità, del rispetto rigoroso della materia prima che è solo di nostra produzione, della lavorazione artigianale, delle quantità adatte al nostro sistema di vendita, del recupero delle ricette tradizionali. Che possono essere aggiornate con piccoli esperimenti come i biscotti alla nocciola e al profumo d’arancio". Come vende i prodotti di Cascina Madovito? "Qui abbiamo un punto di vendita diretta, poi i nostri prodotti si possono trovare a
Uno dei noccioleti poco fuori Cossano Belbo
Castino, a Cossano e nelle fiere a cui prendiamo parte. Mi sto attrezzando anche per la promozione e vendita attraverso la rete internet". Quale sarà il prossimo prodotto che entrerà in produzione? "Ho molto interesse - conclude Alessandro Negro - per l’olio di nocciola. La pasticceria utilizzato solo il 10% della nostra produzione di nocciole. Ci sarebbe spazio e materia prima per iniziare la produzione di una piccola quantità di olio. Vedremo!" Quali sono le difficoltà principali che sta affrontando? "Ovviamente la burocrazia e poi il cambiamento del clima. La siccità è un rischio mortale per i noccioleti. Quest’anno abbiamo corso grandissimi rischi". Come sta andando il mercato della nocciola e che giudizio darebbe su questa annata che si è appena conclusa? "Per quanto riguarda le caratteristiche dell’annata 2012, posso dire che siamo stati fortunati. Le piante hanno sofferto molto prima per il gran freddo di febbraio e poi per la siccità estiva. Pur con questi fattori di rischio, l’annata è molto interessante dal punto di vista della qualità: il prodotto è sano, appena meno abbondante della media, il profilo aromatico è molto buono. Il prezzo non è particolarmente buono, siamo partiti a 250 euro per quintale e poi siano leggermente scesi, ma questo, purtroppo, non dipende da noi. Il mercato richiede grandi quantità di prodotto, ma le oscillazioni del prezzo dipendono in realtà dall’andamento dei raccolti in Turchia e nell'Africa Mediterranea. Quest’anno la Turchia ha prodotto tantissimo ed immette sul mercato la maggior parte delle nocciole destinate alle grandi produzioni industriali. Questo penalizza i produttori cuneesi.
In alto: essiccatoio e laboratorio di lavorazione. In basso: alcuni dei dolci prodotti da Negro
l ' u l t ima t en t azione
Una spremuta di nocciole L’olio di nocciola è un olio vegetale, leggero, aromatico, dal colore giallo-ambrato, utilizzato sia a scopi alimentari, per le potenti proprietà antiossidanti e remineralizzanti, che in cosmesi naturale, per l’azione purificante che svolge sulla pelle grassa. Le nocciole come tutti i semi oleosi sono un alimento molto ricco di “acidi grassi buoni”, in grado di abbassare i livelli di colesterolo LDL e dei trigliceridi. Tra questi spiccano gli “omega 6” e gli “omega 3” , che aiutano a prevenire l’insorgenza di malattie cardio-vascolari ed abbassano l’eccesso di colesterolo nel sangue. Digeribile più di ogni altro frutto oleoso, la nocciola è una delle varietà di frutta secca più ricca di vitamina E, l’antiossidante della pelle per eccellenza. L’olio di nocciola contiene una buona percentuale di flavonoidi, che svolgono un’azione antinfiammatoria, antivirale e contrastano l’insorgenza dei tumori, e di fitosteroli, sostanze ritenute importanti nella cura delle malattie cardiovascolari. Inoltre è un’ottima fonte di selenio, calcio, e vitamine.
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L’Agricoltore cuneese N. 09 • ottobre 2012
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Il tecnico in frutteto
Tutti i segreti per la conservazione delle mele Tecniche innovative e nuove prospettive in seguito alla revoca della difenilammina
I
l celebre antiriscaldo per le mele autorizzato in post raccolta fin dal 1979 è stato revocato in Europa (non iscritto in Allegato I), a fine 2009 (decisione 2009/859/CE) in quanto il dossier presentato risultava carente di informazioni sui metaboliti e sulla possibile formazione di pericolose nitrosammine durante l’ uso. Il prodotto si è ancora utilizzato negli anni successivi e quest’anno risulta l'anno zero cioè la prima campagna di conservazione mele senza l’ effettuazione del lavaggio antiriscaldo post raccolta. Attualmente l’utilizzo della difenilammina (in seguito DPA) è concesso con proroga solo in Portogallo. Prima di approfondire quelle che sono le frontiere della conservazione delle mele è bene chiarire cos’è e perché si genera il riscaldo. Questo fenomeno è una fisiopatia con imbrunimento del mesocarpo (comunemente polpa della frutta) causato dall’ossidazione dell’ -farmesene, molecola presente sulla buccia, per azione di enzimi specifici. L’azione della DPA è proprio di tipo antiossidante e causando un blocco dell’ossidazione dell' -farmesene. La presenza di tale fisiopatia è
Mele dalla tipica colorazione rossa
Esempio di mela Golden nei frutteti cuneesi
in stretta correlazione con le condizioni ambientali in particolare con l’andamento delle temperature della seconda parte dell’estate. Per dare una previsione del rischio riscaldo nelle fasi di conservazione è necessario calcolare la sommatoria delle ore con temperature < 10°C a cui le mele sono state sottoposte in campo prima di essere raccolte. Il rischio è tendente allo zero se si sono accumulate 100-150 ore di temperature <10°C e via via aumenta. Nell’anno in corso la sommatoria è molto bassa esattamente di 15 ore (al momento della scrittura del presente articolo) per cui si deve prevedere un rischio riscaldo altissimo (da 34 a 66%). Per permettere un accumulo sufficiente di ore di freddo, è fondamentale raccogliere le mele con
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il giusto grado di maturazione (valori di amido test compresi tra 5 e 6). Oltremodo il raggiungimento del corretto grado di maturazione e l’uniformità dei frutti all’interno di ogni cella sono indispensabili per impostare una conservazione efficace e contenere il più possibile il rischio di comparsa del riscaldo. Le mele più sensibili al riscaldo sono le Granny Smith, le Red delicious, le Fuji e le Braeburn. Tra le pere dobbiamo considerare sensibili le William e le Conference. Poco sensibili risultano le mele Golden e le pere Abate. Con la revoca della molecola principe per la difesa dal riscaldo le alternative sono l’utilizzo di Smart Fresh oppure intervenire sulla composizione dell’atmosfera nella cella frigo con tecnologia DCA (Atmosfera
controllata dinamica) ed infine si può intervenire con strategie che prevedono l’ utilizzo di entrambe le tecniche appena citate. In primo luogo parliamo del concetto di atmosfera dinamica. In linea di principio il miglioramento della conservazione consiste nel rallentare o bloccare la maturazione della frutta. Per fare questo è necessario rallentare la respirazione all’interno del frutto andando a modificare la concentrazione dell’ossigeno nella cella frigo. Modificando la concentrazione di tale gas è necessario ridurre anche la concentrazione di anidride carbonica creando un bilanciamento tra i due gas. Questo principio, alla base di una qualsiasi tecnica di atmosfera controllata, trova la sua massima espressione nell’applicazione della DCA in cui si va a ridurre l’ossigeno fino a valori limite inferiori all’1% (0,8%) tali da creare uno stress, sulla soglia dell’innesco del processo fermentativo, che rallenta l’evoluzione della maturazione e quindi migliora e allunga la vita del frutto. Le condizioni limite in genere non perdurano per tutto il ciclo conservativo, infatti si parla proprio di atmosfera dinamica, ma si vanno a generare degli stress controllati abbas-
sando per un periodo la concentrazione dei gas e rialzando quando si individua la condizione di stress (formazione di alcool nel frutto). Esistono diverse tecnologie per la realizzazione dell’atmosfera dinamica per conoscenza citiamo: DCA (atmosfera controllata dinamica), ILOS (initial low oxigen stress), LECA (low ethylen controlled atmosphere). Vediamo di seguito quali sono le fasi fondamentali nell’evoluzione della vita delle mele dopo la raccolta: • carico della cella in breve tempo al massimo 7 giorni e con partite il più possibile omogenee come maturazione ed areale di provenienza; • raffreddamento della frutta con una temperatura di 1-1,5°C; • abbassare l’ossigeno ad un valore del 4% e di conseguenza l’anidride carbonica; • eseguire un primo stress controllato entro due settimane dal caricamento cella, con durata di 15 giorni, portando il valore di ossigeno tra 0,4 e 0,6% controllando l’aumento l’ evoluzione dell’etanolo; • aumentare la concentrazione dell’ ossigeno a 0.8% (fine prima fase di stress)
Ormai in fase di chiusura la raccolta
con mantenimento dell’ anidride carbonica su un valore < 0,9%; In seguito si può effettuare un secondo e poi un terzo periodo di stress, come descritto al punto 4, a seconda della lunghezza della conservazione. Va precisato che questo schema è molto indicativo e non si vuole sostituire alla indicazioni date dai progettisti di questa particolare tipologia di impianti di frigoconservazione. Esistendo in commercio più tipologie di impianto, ognuno con caratteristiche specifiche, è necessario rivolgersi agli specialisti del settore per prendere confidenza con le tecnologie descritte. Indicazioni parametri per la conservazione in DCA.
Indicazioni dei parametri per la conservazione in Dca Varietà
U.R.%
T°C
Ossigeno
Anidride Carbonica
Note
Gala
>93
0.8-1.2
0.6-0.8
0.9-1.0
Stress per almeno 30 giorni
Red delicious
95
0.8-1.2
0.5-0.6
0.8-0.9
Fare almeno 3 stress
Granny Smith
90-95
1.0-1.5
0.5-0.6
0.8-0.9
Dopo stress mantenere sempre 0.8-0.9% ossigeno/anidride carbonica
Come citato prima l’altra tecnica che si può utilizzare per la conservazione è lo SmartFresh che prevede l’ applicazione in cella del principio attivo l’1-mcp sotto forma di aerosol nella cella a seguito del caricamento. La molecola si deposita sui frutti bloccando gli enzimi che causano l’ossidazione dell’ -farmesene. Questa tecnica viene venduta chiavi in mano dalla società, cioè, quando si finisce il caricamento cella il tecnico viene ed effettua il trattamento. Per questa tecnica si raccomanda un caricamento cella nel giro della settimana con partite omogenee. Inoltre è necessario porre molta attenzione a non lasciare in cella fonti di etilene (bins maturi) molto pericolosi per il risultato finale. Questa tecnica è molto performante, soprattutto in termini di shelf life del frutto(vita di scaffale), infatti a seguito dell’uscita dalla cella continua l’effetto conservativo di Smart Fresh che mantiene la durezza e la freschezza della frutta. Si applica anche su susine e kiwi. Concludendo, come avete letto, queste tecniche necessitano di una notevole attenzione alla gestione del carico della cella e alla scelta delle partite in funzione del grado di maturazione. Quindi per le lunghe conservazioni e per la riduzione della presenza del riscaldo è necessario conservare mele con il giusto grado di maturazione e costituire celle omogenee. Fonti: Convegno Creso 2012– Indicazioni per la gestione del post-raccolta di mele e pere- Livio Fadanelli.
Per info e chiarimenti: Maurizio Ribotta, tel . 342-1422203, e-mail: salu.frutta@confagricolturacuneo.it L’Agricoltore cuneese N. 09 • ottobre 2012
27
I NOSTRI
UFFICI ZONA DI ALBA Ufficio zona di Alba Via dell’Acquedotto, 2 Tel. 0173/281929 - Fax 0173/280979 segreteria.alba@confagricolturacuneo.it ORARIO: 8,30/12,00 - 14,30/18,00 (Sabato mattina: 8,00/12,00 Lun., giov., ven. e sabato pom. chiuso) Ufficio recapito di Bra Corso V. Emanuele II, 121 (c/o Milano Ass.) Tel. 0172/425477 - Fax 0172/44167 ORARIO: Venerdì 9,00/11,00 Ufficio recapito di Cherasco Via Garibaldi, 25 (c/o Pratiche Auto) Tel. 0172/489764 ORARIO: Giovedì 9,00/11,00 Ufficio recapito di Canale Piazza Trento e Trieste 74 - Tel. 0173/970180 ORARIO: Martedì 9,00/11,30 Ufficio recapito di S. Stefano Belbo Via Roma, 38/F Tel. 0141/840782 - Fax 0141/840174 Lunedì e venerdì 9,00/12,00 Mercoledì 9,00/12,00; 14,00-18,00
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PATRONATO ENAPA Il Patronato Enapa di Confagricoltura Cuneo è presente in tutti gli uffici di zona.
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ZONA DI CUNEO Ufficio zona di Cuneo C.so IV Novembre, 8 Tel. 0171/692143-634891 Fax 0171/698629 ORARIO: 8,00/12,30 - 14,30/17,30 (Giov., ven. e sabato pom. chiuso) Ufficio recapito di Dronero Via IV Novembre, 20 (c/o Geom. Garbarino) Tel. 0171/918182 ORARIO: Lunedì 9,00/12,00 Ufficio recapito di Caraglio Via Valgrana, 7 ORARIO: Mercoledì 9,00/12,00 Ufficio recapito di Villafalletto Via Vittorio Veneto, 8 ORARIO: Giovedì 9,00/12,00 Ufficio recapito di Demonte Piazza R. Spada (ex Scuola Media) ORARIO: Giovedì 9,00/12,00 Ufficio recapito di Tarantasca Via Vittorio Veneto, 21 (c/o sala Municipio) ORARIO: Giovedì 14,30/16,30 Ufficio recapito di Busca Via Cavour 19 (davanti al Municipio) ORARIO: Venerdì 9,00/12,00
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L’Agricoltore cuneese N. 09 • ottobre 2012
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Il mercatino dell’agricoltore
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GRUPPO CN - 334 3354847 A U O M I N I V E R A M E N T E I N T E R E S S AT I Offriamo l’immediata possibilità d’incontrare la persona giusta per un serio legame sentimentale Leggi le nostre proposte nella rubrica ‘Matrimoniali’ del Mercatino • UNICA
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