L'Agricoltore Cuneese - N. 07/2014

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POSTE ITALIANE S.P.A. - SPED. IN A.P. D.L. 353/2003 (CONV. IN L. 27/02/2004 N° 46) ART. 1, COMMA 2, DCB/CN - ANNO XII - N. 07•2014 - OTTOBRE 2014 - CONTIENE I.P.

N. 07 • 2014 U N I O N E

P R O V I N C I A L E

L'embargo russo fa male alle aziende

A G R I C O L T O R I

Approfondiamo il contratto di rete

Caso Sky, quando la tv è 'cattiva maestra'


Barbara Odetto Adv Annuncio pubblicitario

Il seme per far crescere nuovi progetti NUOVO FINANZIAMENTO SOSTEGNO CAMPAGNA PESCHE E NETTARINE Possiedi un'azienda agricola e, come noi, credi che il territorio sia il nostro passato, ma anche il nostro futuro? Scegli uno dei prestiti o dei finanziamenti studiati per te dalla Cassa di Risparmio di Saluzzo, oppure affidati a noi per esaminare interventi assistiti dalle leggi agevolate con contributo in conto interessi o in conto capitale (Programma Regionale – Piano Verde, Programma di Sviluppo Rurale, Prestiti di Conduzione). Fogli informativi presso le filiali della Cassa di Risparmio di Saluzzo e su www.crsaluzzo.it


POSTE ITALIANE S.P.A. - SPED. IN A.P. D.L. 353/2003 (CONV. IN L. 27/02/2004 N° 46) ART. 1, COMMA 2, DCB/CN - ANNO XII - N. 07•2014 - OTTOBRE 2014 - CONTIENE I.P.

Sommario

N. 07 • 2014 U N I O N E

P R O V I N C I A L E

A G R I C O L T O R I

Se gli agricoltori sono il bersaglio sbagliato... L'embargo russo fa male alle aziende

Approfondiamo il contratto di rete

Caso Sky, quando la tv è 'cattiva maestra'

L’Agricoltore cuneese Testata mensile dell’Unione Provinciale Agricoltori di Cuneo Rivista fondata nel 1946 Direttore responsabile: Paolo Ragazzo Redazione e realizzazione grafica: Autorivari studio associato C.so IV Novembre, 8 - Cuneo Tel. 0171/601962 Fax 0171/436301 E-mail: upa@autorivari.com Direzione e amministrazione: Unione Provinciale Agricoltori Via Caccia, 4 12100 - Cuneo Tel. 0171/692143 Fax 0171/698629 cuneo@confagricoltura.it Pubblicità: Tec Pubblicità e Grafica Via dei Fontanili, 1 - Fossano Tel. 0172/695897 Fax 0172/695898 adv@tec-artigrafiche.it Stampa: Tipolitografia Subalpina C.so Gramsci, 18/c - Cuneo Tel. e Fax 0171/692077 Info@tipografiasubalpina.it Chiuso in redazione il 02/10/2014

Roberto Abellonio, direttore di Confagricoltura Cuneo

D

i recente il Comune altoatesino di Malles ha promosso un referendum che ha ottenuto l'esito, scontato, di vietare l'utilizzo dei fitofarmaci (il 76% di no). L’idea ha trovato terreno fertile a Vercelli dove un candidato a sindaco, sconfitto alle ultime elezioni, e Legambiente stanno pensando di replicare l’impresa anche da loro. Gli ideatori di questa pensata utilizzano il termine ‘pesticidi’ e fanno riferimento ai possibili danni alla salute che tali prodotti potrebbero provocare. Elementi che di sicuro hanno una presa emotiva sull’opinione pubblica, che però difficilmente sa che per utilizzare i fitofarmaci i

2014

28

NOVEMBRE

Gli associati sono tutti invitati all'inaugurazione della nuova sede di Confagricoltura a Cuneo che si terrà venerdì 28 novembre in via Bruno Caccia, 4. Per l'occasione si terrà un grande convegno sul futuro dell'agroalimentare in provincia di Cuneo. Vi terremo informati!

IN QUESTO NUMERO ZOOTECNIA

IN PRIMO PIANO Frutta, l'embargo fa male alle imprese

4

Polli, quando la tv è 'cattiva maestra'

Infografiche sull'export verso la Russia

4

LATTE

Aiuti da UniCredit e Cassa di Saluzzo

5

Occorre valutare l'aumento di produzione

16

Quote, in arrivo le cartelle per la riscossione

16

CONTRATTI DI RETE - 1° PUNTATA Azione legale per tutelare le aziende

6

FOTOVOLTAICO Azione legale per tutelare le aziende

8

Definiti i punti della 'protesta'

8

15

VITIVINICOLTURA Le uve fanno i conti con il meteo incerti

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Speedtasting di successo

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Agrinsieme protagonista dell'accordo Moscato 19

POLITICA AGRICOLA COMUNE Pac 2014/2020, ci voleva più coraggio

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CONFAGRICOLTURA NEWS

Confagricoltura spiega la nuova Pac

10

Al lavoro per l'Expo 2015

20

L'INTERVISTA

Anga Cuneo all'Internord

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Giorgio Ferrero, assessore regionale Agricoltura 11

Pensionati cuneesi al Safari Park di Pombia

20

FRUTTICOLTURA

LE NOSTRE AZIENDE

Stagione buona per le mele cuneesi

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CORILICOLTURA

Poste Italiane S.p.a. Spedizione in abbonamento postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma 2, DCB/CN Iscrizione al Tribunale di Cuneo 6/3/1975 al n. 36

vincoli sono stringenti, l’attenzione di chi li adopera è massima e la scienza si è evoluta enormemente negli ultimi anni. Ci risiamo. L’agricoltore, un tempo considerato paladino della natura, oggi viene posto sul banco degli imputati come distruttore dell’ambiente. È un’equazione pericolosa, che va contrastata con fermezza, perché gli agricoltori sono impegnati quotidianamente a produrre cibo, servizi ed energia rispettando regole e territorio. Chi ci accusa ha sbagliato bersaglio.

Nocciole: buone qualità, rese e quotazioni

14

INSERTO TECNICO

Come i peperoni ti cambiano la vita

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Confagricoltura alle fiere di settembre

23

IL TECNICO IN FRUTTETO

F24, da ottobre nuove modalità

I

Conosciamo la cimice Halyomorpha halys

24

Il 15 ottobre parte il corso per il patentino

II

INFORMAZIONE PUBBLICITARIA

Aiuti per l'agricoltura da #Campolibero

III

La mungitura robotizzata cambia un'azienda 25

Verifica dei redditi, bustone INPS 2014

IV

IL MERCATINO DELL'AGRICOLTORE

L’Agricoltore cuneese N. 07 • OTTOBRE 2014

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In primo piano

Frutta, l'embargo fa male alle imprese CONFAGRICOLTURA CUNEO CRITICA LA DECISIONE DELL'UE CHE HA PORTATO ALLA CHIUSURA DEL MERCATO RUSSO A PRODOTTI FRUTTICOLI, FORMAGGI E CARNI EUROPEI di Paolo Ragazzo

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ome se non bastassero le condizioni climatiche avverse, gli atavici problemi strutturali della filiera e i consumi in calo, quest’anno i produttori cuneesi di frutta estiva hanno dovuto fare i conti con un ulteriore problema: l’embargo imposto dalla Russia ai prodotti agroalimentari italiani ed europei. La decisione del governo di Mosca, in risposta alle sanzioni comminate da Stati Uniti e Ue in seguito all’intervento di Putin nel conflitto ucraino, ha finito col ripercuotersi su uno dei settori trainanti del Made in Italy. Sono state le imprese di frutta, carni e formaggi, infatti, a pagare il prezzo più alto. “Non entro nel merito delle motivazioni che hanno determinato questa situazione – dichiara Oreste Massimino, presidente di Confagricoltura Cuneo – ma, visti i contraccolpi sulle economie delle nazioni coinvolte, credo che l’applicazione di sanzioni alla Russia sia stata una scelta inappropriata. In nome di ideologie politiche, interi settori della nostra agricoltura sono in difficoltà a causa della chiusura delle frontiere da parte di Mosca ai nostri

prodotti. Da questa situazione, poi, traggono vantaggio altri Paesi, in Sud America e Asia, nostri competitor e viene data alla Russia l’occasione per accelerare il percorso verso l’autosufficienza in alcuni settori”. In provincia di Cuneo le ripercussioni più pesanti le ha subite la frutticoltura. Fin dalle prime avvisaglie, Confagricoltura si è battuta con Bruxelles chiedendo un intervento netto e risoluto da parte della Commissione. Risposte che, tuttavia, sono state tardive e insoddisfacenti. Anzi di fronte all’improvviso stop della Commissione europea delle misure straordinarie per il settore ortofrutticolo finalizzate a fronteggiare le conseguenze negative dell’embargo russo, il numero uno dell’associazione Mario Guidi si è così espresso: “Le nostre imprese ortofrutticole hanno bisogno di interventi per far fronte a una crisi che sta pregiudicando i redditi degli operatori. Non possiamo permetterci di subire unicamente le conseguenze di un mercato ortofrutticolo squilibrato e ormai in crisi, senza che le nostre imprese

L'export (%) di ortofrutta fresca italiana e della UE in Russia nel 2013

17% 10,5%

700 milioni

12 miliardi l'importo dell'export agroalimentare UE

l'importo dell'export agroalimentare Italia

4 L’Agricoltore cuneese N. 07 • OTTOBRE 2014

possano usufruire di misure comunitarie per ridurre le conseguenze negative di questa difficile situazione”. “Gli squilibri di mercato e la perdita del reddito - ha osservato Alberto Giordano, presidente della sezione Ortofrutta di Confagricoltura Cuneo - sono stati aggravati in maniera determinante dall’embargo imposto dalla Russia da inizio agosto. È necessaria la dichiarazione di stato di crisi del settore e sollecitiamo adeguati provvedimenti a tutti i livelli, a tutela della competitività e della salvaguardia delle imprese. Sulle pesche e susine il danno dell’embargo è stato notevole, mentre per quanto riguarda le mele la campagna è

MACFRUT

"Esistono altri mercati per la frutta italiana" “Un tavolo ortofrutticolo che coinvolga istituzioni nazionali e organizzazioni di categoria per rilanciare con forza le esportazioni di questo settore che conta davvero tanto nel nostro sistema agricolo e che rappresenta la prima voce del nostro export. Un primato che dobbiamo consolidare aumentando ancora di più la nostra vocazione internazionale”. È questa la richiesta della filiera ortofrutticola italiana di Agrinsieme (Cia, Confagricoltura, Fedagri Confcooperative, Legacoop Agroalimentari e AGCI Agrital) presentata al governo e alle Istituzioni nel convegno al Macfrut di Cesena. È importante secondo Agrinsieme aprire nuovi mercati, perché è un asset strategico del nostro sistema agroalimentare e perché comunque “giocare su più” tavoli, con più possibilità di esportare su mercati diversi, aumenta il nostro potere contrattuale “Esistono molti spazi per le nostre produzioni, a partire dai mercati in crescita, ma alcuni Paesi Terzi frappongono delle barriere alle nostre esportazioni – ha dichiarato Mario Guidi, presidente di Confagricoltura -. Non si tratta di tariffe doganali elevate, che potrebbero anche essere negoziate, ma di pratiche subdole che limitano l’accesso per ragioni spesso poco motivate e aggravate da procedure burocratiche onerose, oppure di regole sanitarie e fitosanitarie sempre più elevate. Il tutto aggravato dal fatto che mentre questi Paesi aumentano le barriere, l’Europa è in via di principio sempre più aperta ai prodotti dei Paesi Terzi”.


Mele

17.129.012

I N S O C C O R S O D E I F R U T T I C O LT O R I

Uva

da tavola

Aiuti da UniCredit e Cassa di Saluzzo

16.500.184

Nettarine

5.537.580

Pere

4.275.257

Albicocche 44.672

Pesche 1.778.413

Valore dell'export (€) di ortofrutta dall'Italia verso la Russia nel 2013 (Fonte: Eurostat)

ancora lunga e stiamo cercando di ampliare la presenza in altri mercati”. "Danni importanti dovuti all'embargo li avremo su kiwi e susine - dichiara Michele Ponso della cooperativa Ponso di Saluzzo -, mentre sulla frutta estiva la chisura delle frontiere da parte di Mosca è stato il vero e proprio colpo di grazie a una stagione disastrosa. L'Italia, tuttavia,

Considerata la difficile stagione attraversata dai produttori di pesche e nettarine, la Cassa di Risparmio di Saluzzo e l’UniCredit hanno deciso di venire incontro alle aziende colpite. La Cassa di Risparmio di Saluzzo, recependo le richieste formulate dalla Confagricoltura provinciale, ha deliberato di stanziare un apposito plafond di 5.000.000 di euro a favore dei produttori. Il finanziamento denominato “Sostegno campagna pesche e nettarine” ha una durata massima di 60 mesi di cui 18 mesi di preammortamento con la possibilità di attivare una garanzia sussidiaria rilasciata da Creditagri Italia. L’UniCredit, invece, mette a disposizione un plafond di 10 milioni di euro a condizioni agevolate per le Aziende che hanno subito danni da maltempo ai propri impianti. Si tratta di finanziamenti della durata fino a 7 anni con due anni di preammortamento, con zero commissione di istruttoria e di estinzione anticipata nel caso di reimpianto dei frutteti o sistemazione degli impianti danneggiati dagli eventi atmosferici. Le imprese produttrici che hanno ricevuto finanziamenti a medio o lungo termine potranno inoltre richiedere una sospensione del pagamento della quota capitale per 12 mesi, con relativo allungamento del piano di rimborso di pari durata. Al termine di questo periodo sarà poi possibile valutare un’ulteriore rimodulazione per altri 12 mesi.

avrebbe dovuto fare come la Germania e la Polonia che hanno favorito in maniera decisiva e forte il consumo di prodotti locali. L'Italia, anche in questo caso, ha perso una buona occasione per fare quadrato a difesa delle proprie produzioni". Difficile quantificare il danno provocato dall’embargo, anche perché agli effetti diretti delle mancate esportazioni vanno

sommati quelli indiretti dovuti soprattutto a un’eccedenza di prodotto sui mercati europei e a una possibile ripercussione negativa sui prezzi. Mentre andiamo in stampa, giunge notizia del ribasso dei prezzi che sta interessando il comparto suinicolo: la Russia era una forte consumatrice di ‘tagli grassi’ provenienti dalla Granda.

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L’Agricoltore cuneese N. 07 • OTTOBRE 2014

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Contratto di rete

Approfondiamo i contratti di rete

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S l contratto di rete è un’importante novità per l’organizzazione delle imprese agricole: la Confagricoltura crede molto nelle sue potenzialità ed è tra i principali sostenitori. Il contratto di rete rappresenta una libera aggregazione tra imprese, anche di diversi settori, che permette di perseguire obiettivi strategici di innovazione e di competitività, senza dover procedere a fusioni o incorporazioni in un unico soggetto. La rete può essere istituita da due o più imprese, anche tra aziende situate in territori diversi, di differente natura giuridica o operanti in settori merceologici diversi. Unico obbligo, tutti i partecipanti devono essere iscritti al Registro delle Imprese. Nel numero di luglio de 'L'Agricoltore cuneese' avevamo già illustrato i contratti di rete ed ora, a partire da questo numero, descriveremo nel dettaglio caratteristiche e opportunità, punto per punto: partiamo con assunzioni congiunte e la possibilità di formalizzare il contratto on-line.

Le aziende possono condividere la manodopera OPPORTUNITÀ PER LE IMPRESE. INOLTRE IL CONTRATTO DI RETE PUÒ ESSERE FORMALIZZATO ONLINE di Ilaria Blangetti

È 1

concessa alle aziende la possibilità di effettuare assunzioni collettive, per razionalizzare le spese e ridurre i costi legati alla burocrazia. Con l’entrata in vigore del decreto ministeriale 27 marzo 2014, dallo scorso 10 settembre sono possibili, infatti, le assunzioni congiunte. Le aziende possono quindi assumere collettivamente gli stessi lavoratori, di tutti i livelli, e ridurre così i costi, ottimizzando l’impiego delle risorse umane all’interno della rete per raggiungere maggiori livelli di efficienza produttiva, organizzativa e qualitativa. Con il contratto di rete le aziende possono

quindi assumere un lavoratore che potrà ruotare tra le imprese della rete: in questo modo da un lato si consente a un lavoratore valido di essere occupato tutto l'anno e dall'altro alle aziende di poter contare in modo continuativo su una professionalità già formata e con la quale si può costruire un rapporto duraturo. Il contratto di rete, infatti, soddisfa l'esigenza di flessibilità che il mercato impone e garantisce una continuità di lavoro per i dipendenti. Inoltre riduce drasticamente i costi della burocrazia in quanto l'assunzione, e i conseguenti oneri, dovranno essere sostenuti una sola volta, ottimizzando al massimo la risorsa lavoratore. Con lo stesso principio vengono quindi ridotti anche i costi

6 L’Agricoltore cuneese N. 07 • OTTOBRE 2014

CONVEGNO

Il 6 novembre 06 a Cuneo si parla di Reti 2014

NOVEMBRE

Una giornata per comprendere meglio i contratti di rete. Giovedì 6 novembre, a Cuneo dalle 15, la Confagricoltura di Cuneo organizzerà un convegno sulle reti di impresa per illustrare agli associati opportunità e peculiarità di questo sistema e rispondere a domande, quesiti ed eventuali dubbi con l'intervento degli esperti dell'associazione. Oltre ai rappresentanti di Confagricoltura Cuneo, tra i relatori ci saranno anche Nicola Caputo, responsabile del Settore Fiscale di Confagricoltura, Roberto Caponi, responsabile nazionale delle Politiche Sindacali di Confagricoltura e Maria Cristina D'Arienzo, responsabile Ufficio Reti d'impresa di Confagricoltura. Maggiori dettagli sull'evento, orario e sede, verranno illustrati in seguito. "I contratti di rete permettono alle imprese di trovare interessanti sinergie - commenta il direttore di Confagricoltrura Cuneo Roberto Abellonio -, e per questo rappresenta un'opportunità". Per informazioni contattare la Confagricoltura di Cuneo al numero di telefono 0171/692143.


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PU N TA TA

per la sicurezza, le visite mediche e la formazione dei lavoratori con un risparmio che in molti casi può essere davvero notevole. Facciamo un esempio pratico: una cooperativa che commercializza la frutta potrà quindi assumere operai agricoli che potranno essere gestiti, a seconda delle esigenze e dei periodi dell'anno, tra la cooperativa stessa e le varie imprese che conferiscono la frutta. In questo modo il lavoratore sarà sempre occupato e le aziende avranno la garanzia di affidarsi ad una professionalità già adeguatamente formata, riducendo costi e burocrazia. Ecco i casi in cui si possono effettuare assunzioni congiunte: • imprese agricole, comprese quelle costituite in forma cooperativa, appartenenti allo stesso gruppo; • imprese agricole riconducibili allo stesso proprietario o a soggetti legati tra loro da un vincolo di parentela o di affinità entro il terzo grado; • imprese agricole collegate fra di loro da un contratto di rete, quando almeno il 50 per cento di esse sono imprese agricole.

Con i contratti di rete sono possibili le assunzioni congiunte anche tra aziende di comparti diversi

G 2

razie all'impegno e all'interessamento di Confagricoltura, per la stipula del contratto di rete è ora sufficiente la sola firma digitale dell'imprenditore o legale rappresentante dell'impresa partecipante. Questo significa che per il settore agricolo è possibile redigere il contratto di rete senza atto notarile, ma con la sola assistenza di Confagricoltura e la firma digitale della

Camera di Commercio. Un bel passo in avanti, che permette un notevele risparmio economico e una riduzione dei tempi di formalizzazione del contratto, aumentando l'agilità in entrata e in uscita, e rendendo la rete un'opportunità ancora più concreta per le imprese agricole. Il modello può essere compilato e trasmesso al Registro delle imprese attraverso la procedura telematica sul sito www.registroimprese.it. Per informazioni rivolgersi agli uffici di Confagricoltura Cuneo.

L’Agricoltore cuneese N. 07 • OTTOBRE 2014

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Fotovoltaico

Le rinnovabili saranno ancora un'opportunità per il mondo agricolo?

Azione legale per tutelare le aziende CONFAGRICOLTURA SI È SCHIERATA CONTRO LE DISPOSIZIONI DEL DECRETO 'SPALMA INCENTIVI' di Gilberto Manfrin

Enrico ALLASIA vice presidente Confagricoltura Cuneo

"L’iniziativa di Confagricoltura difende l’interesse di un comparto che ha raccolto una sfida importante e ora rischia di vedere vanificati gli sforzi fatti"

L

a Confagricoltura ha promosso presso le proprie aziende un’azione legale volta ad impugnare le disposizioni introdotte dall’art. 26 del D.L. 91/14 (cosiddetto ‘Spalma incentivi’) “relative alla riduzione delle tariffe incentivanti degli impianti fotovoltaici di potenza superiore a 200 kW contestando il profilo di costituzionalità della norma, al fine del suo successivo annullamento”. Questa azione si

è resa necessaria per tutelare i produttori di energia fotovoltaica in ambito agricolo, ingiustamente penalizzati da un provvedimento che modifica unilateralmente e retroattivamente i contratti sottoscritti con il GSE (Gestore Servizi Energetici). “Le rinnovabili rappresentano per il mondo agricolo un’opportunità per la diversificazione del reddito - spiega Enrico Allasia, vice presidente di Confagricoltura Cuneo -. Per portare avanti questa opportunità le aziende agricole hanno lottato contro l’opinione pubblica che le voleva legate al concetto tradizionale di agricoltura, alla burocrazia e al sistema creditizio. Tutti questi sforzi sono ora vanificati da una politica di Governo che sta cercando di monetizzare il più possibile, cambiando le regole del gioco a partita in corso, addirittura con effetto retroattivo. Tutte le aziende, anche quelle agricole, si basano su pianificazione e programmazione. Con quale spirito verranno accolte nuove proposte dal mondo agricolo in futuro?”. La norma in questione stabilisce che a decorrere dal 1° gennaio 2015, sugli impianti fotovoltaici di potenza superiore a 200 kW, venga operata dal GSE la riduzione delle tariffe incentivanti precedente-

8 L’Agricoltore cuneese N. 07 • OTTOBRE 2014

mente riconosciute, nella misura e secondo le tre opzioni di rimodulazione previste al comma 3, lett. a), b) e c) dell’articolo 26. Inoltre, a partire dal secondo semestre del 2014, le tariffe incentivanti relative a tutti gli impianti fotovoltaici, siano erogate dal GSE con rate mensili costanti, in misura pari al 90 per cento della producibilità media annua stimata di ciascun impianto, nell'anno solare di produzione. Entro il 30 giugno dell'anno successivo, il GSE è poi tenuto ad effettuare il conguaglio in relazione alla produzione effettiva. L’azione legale, portata avanti congiuntamente ad Assorinnovabili, è stata diretta sia all’Autorità giudiziaria ordinaria (Tribunale civile) che a quella amministrativa (TAR). “L’iniziativa di Confagricoltura - conclude Allasia - è volta a tutelare l’interesse di un comparto agricolo che ha raccolto una sfida importante per il proprio futuro e ora paga gli errori di una programmazione sbagliata da parte di altri. La situazione è gravissima perché a venire compromesse non sono solo le attività di produzione energetica, viene messa a rischio anche l’impresa agricola o zootecnica da cui sono originate”.

A MILANO

Definiti i punti della 'protesta' Si è svolta il 25 settembre a Milano la riunione che darà seguito all’azione legale promossa da Confagricoltura e Assorinnovabili per l’annullamento della norma “spalma incentivi”. Sono stati approfonditi i diversi aspetti della 'protesta', che verrà portata avanti sia nei confronti dell’Autorità giudiziaria ordinaria (Tribunale civile) che amministrativa (TAR), per chiedere il riconoscimento dell’incostituzionalità della norma. L’appuntamento è stato importante per condividere l’azione che verrà promossa, nel più breve tempo possibile, tenendo conto anche della scadenza del 30 novembre, data entro cui i produttori di energia fotovoltaica, soggetti alle disposizioni della norma spalma incentivi (impianti di potenza superiore ai 200 kw), dovranno comunicare al GSE una delle tre opzioni di rimodulazione previste dalla norma. Confagricoltura, da sempre attenta alle energie rinnovabili, seguirà le proprie aziende lungo tutto l’iter, facendosi parte attiva e coordinando l’azione.


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INCONTRI SUL TERRITORIO

Confagricoltura Cuneo spiega la nuova Pac Sono partiti in tutto il territorio provinciale una serie di incontri che Confagricoltura Cuneo ha organizzato per approfondire i temi della Pac 20142020, con la finalità di illustrare ai propri associati le tematiche inerenti le nuove normative che regoleranno la Politica Comunitaria già dal 2015. I primi appuntamenti, tutti molto partecipati, si sono svolti a Savigliano, Lagnasco (nelle foto) e Cuneo. Gli incontri proseguono martedì 7, lunedì 13 e martedì 14 ottobre (VEDI TABELLA). “Molti sono gli interrogativi ai quali i nostri imprenditori agricoli dovranno dare risposta al fine di pia-

“A

vremmo voluto scelte più coraggiose, soprattutto sul fronte degli aiuti accoppiati. Quella varata dal Governo Italiano entro i limiti normativi e politici nel quale ha dovuto agire è una proposta di riforma della PAC che ha dato un ‘messaggio’ positivo soprattutto con il pubblicizzatissimo intervento a favore dei giovani, ma che stenta a costituire un sostegno concreto per il settore”. È questo il commento della Confagricoltura al documento “La nuova Pac: le scelte nazionali - Regolamento (Ue) n. 1307/2013”, approvato lo scorso 31 luglio 2014 dal Consiglio dei ministri. Tramite la decisione presa dal Cdm, il ministro delle politiche agricole e forestali, Maurizio Martina, ha potuto comunicare entro il termine stabilito del 1° agosto le scelte nazionali relative all’applicazione della riforma della nuova Pac fino al 2020. La quantità complessiva di risorse previste per l’Italia relativamente alla nuova Pac è di 52 miliardi di euro in sette anni. La somma, negli intenti, servirà per rilanciare il settore agroalimentare nazionale. “La proposta - prosegue la Confagricoltura - necessita ancora di grande impegno istituzionale ed amministrativo per diventare un autentico volano per il settore più promettente della nostra economia: il settore agroalimentare”. LE CIFRE IN DETTAGLIO Della cifra complessiva, circa 27 miliardi di

nificare le scelte economiche che sono chiamati a fare per gli anni a venire - afferma il direttore della Confagricoltura di Cuneo, Roberto Abellonio -. Tuttavia, le scelte per i piani colturali andranno già fatte prossimamente, in vista delle semine autunnali, al fine di rispettare i nuovi impegni del ‘greening’. L’obiettivo degli incontri è affrontare ed esaminare la nuova Pac 2014-2020, anche alla luce delle scelte nazionali comunicate all’inizio dello scorso mese di agosto dall’Italia a Bruxelles”. Per informazioni e adesioni contattare la Confagricoltura Cuneo al numero 0171-692143.

Data

Città

Sede

23 settembre

Savigliano

Ristorante Gran Baita

30 settembre

Lagnasco

Castello Tapparelli d'Azeglio

6 ottobre

Cuneo

Confagricoltura Cuneo

7 ottobre h.14.30-17

Villafalletto

Salone Tavio Cosio (C.so Umberto I)

13 ottobre h.14.30-17.30

Grinzane Cavour

Filiale Banca d’Alba (fraz.Gallo)

14 ottobre h.9-12

Mondovì

Sala conferenze Comune (C.so Statuto 11)

Pac 2014-2020, ci voleva più coraggio PER CONFAGRICOLTURA IL DOCUMENTO STENTA A COSTITUIRE UN SOSTEGNO CONCRETO PER IL SETTORE di Gilberto Manfrin

euro totali saranno a disposizione dell’Italia per gli aiuti diretti del I° Pilastro (Pagamenti diretti), completamente finanziati dall’Europa, mentre circa 21 miliardi di euro serviranno a finanziare le misure del II° Pilastro (Sviluppo rurale), tramite risorse stanziate per la metà da fondi europei e per la metà da una quota nazionale. Ai fondi destinati al finanziamento delle misure dei due pilastri (48 miliardi) va aggiunta una quota relativa ai finanziamenti dell’Ocm (Organizzazione comune di mercato) di circa 4 miliardi di euro (per l’Ocm non vi sono spese pre-allocate tranne per il settore vitivinicolo e l’olio di oliva). Nella stessa seduta è stata anche autorizzata la ripartizione degli aiuti destinati al sostegno accoppiato, per una dotazione annua di circa 426 milioni di euro. Questa dotazione sarà concentrata nei seguenti settori: zootecnia da carne e da latte, con oltre 210 milioni di euro l’anno, seminativi

10 L’Agricoltore cuneese N. 07 • OTTOBRE 2014

con circa 146 milioni di euro l’anno, di cui circa 95 milioni di euro per il piano proteico e il grano duro, e olivicoltura, alla quale sono destinati 70 milioni di euro l’anno. IL COMMENTO DEL MINISTERO “Abbiamo fatto scelte non banali come destinare 80 milioni di euro all’anno alle imprese agricole condotte da giovani, con la maggiorazione del 25% degli aiuti diretti per 5 anni”, ha dichiarato il ministro Maurizio Martina. “Così come abbiamo deciso che non percepiranno più aiuti soggetti come le banche, le assicurazioni, le società immobiliari e finanziarie. Non è la Pac che avremmo voluto, ma abbiamo lavorato intensamente in questi mesi con le Regioni per trovare una sintesi delle esigenze particolari dei vari territori. Ora i nostri imprenditori agricoli hanno un anno per adeguarsi alla riforma in vista della prima domanda unica che sarà nel 2015”.


L'intervista

"Latte, servono più prodotti Dop" GIORGIO FERRERO DA QUALCHE MESE ASSESSORE REGIONALE ALL'AGRICOLTURA AFFRONTA ALCUNE DELICATE QUESTIONI CHE INTERESSANO IL SETTORE PRIMARIO di Paolo Ragazzo

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lasse 1966, torinese di origine e imprenditore agricolo a Pino d’Asti. Giorgio Ferrero è da qualche mese il nuovo assessore regionale all’Agricoltura, Caccia e Pesca della Giunta piemontese ‘targata’ Chiamparino. A lui "L’Agricoltore cuneese" ha rivolto alcune domande sui temi più scottanti che interessano il presente e il futuro dell’agricoltura cuneese e piemontese. Assessore Ferrero, la Regione ha presentato alla commissione Europea le proposte del nuovo Psr. Visto l’aumento di risorse disponibili rispetto alla precedente programmazione e l’effettiva necessità di ammodernamento del settore, c’è molta attesa tra le aziende agricole. Quando pensa che sarà possibile aprire i primi bandi strutturali? “Vorrei innanzitutto ricordare che il Piano di Sviluppo Rurale 2014-2020, approvato in Giunta alla fine di agosto e subito inviato alla Commissione europea per l’approvazione, rappresenta per le risorse di cui dispone, un miliardo e novanta milioni di euro, la chiave su cui l’agricoltura piemontese potrà contare per aprire la porta dello sviluppo. Il piano punta sull’efficienza delle aziende singole o associate, (190 mln €) l’insediamento dei giovani agricoltori (53 mln), la riduzione dell’impatto degli interventi chimici-agroambiente (243 mln), il sostegno alle produzioni biologiche (27 mln). Forti risorse sono previste anche per la creazione di una filiera per la trasformazione dei prodotti agricoli (90 mln) e per gli interventi per l’agricoltura di montagna. Per quanto riguarda i tempi, siamo ora nelle mani della Commissione europea, perché fin quando il piano non verrà approvato, non potremo aprire i bandi. Speriamo che con i primi mesi del prossimo anno i nostri uffici siano

nelle condizioni di poter varare i primi provvedimenti”. Il comparto della frutta estiva esce da una delle stagioni più difficili degli ultimi anni. Il Piemonte è tra le regioni più colpite, come pensa di supportare il processo di ristrutturazione della filiera? Le Regione può favorire la richiesta di sgravi contributivi per gli operatori del comparto o ha allo studio misure effettive per superare questo stato di crisi? “Siamo stati tra i primi a investire il ministro dell’agricoltura del problema del mercato frutticolo, in particolare per le pesche e le nettarine, e a chiedere l’intervento dell’Unione europea. Qualcosa mi sembra sia stato ottenuto. Sono convinto che occorra uscire dall’emergenza e immaginare interventi strutturali per il settore. La Regione è pronta a fare la sua parte. Non a caso nel piano di sviluppo rurale sono presenti risorse molto importanti per la filiera della trasformazione dei prodotti agricoli. Penso che la creazione di una filiera di trasformazione in regione, ad esempio per le pesche, sottrarrebbe i produttori dall’utilizzo esclusivo di filiere esterne al Piemonte, dando loro un altro sbocco per una parte

della produzione ad un prezzo più equo”. I produttori di latte sono molto preoccupati per gli ultimi ribassi del prezzo di conferimento ai caseifici, li ritengono ingiustificati e credono necessaria la convocazione urgente di un tavolo di confronto regionale tra le parti coinvolte. Anche alla luce dell’ormai prossima fine del regime delle quote, come crede di affrontare concretamente quest’annosa situazione? “Comprendo le preoccupazioni dei produttori, però la Regione può fare poco nella fissazione del prezzo di mercato, tenendo conto che ormai operiamo in un mercato globale. Per questo la vera operazione da fare è quella della valorizzazione del nostro latte. Per farlo, come per altri prodotti, occorre la tracciabilità e l’indicazione del latte piemontese. Nella regione è troppo scarsa la presenza dei prodotti D.o.p. che, insieme al latte fresco, sono gli unici a valorizzare il latte piemontese. Questa mi sembra la strada maestra da percorrere per il latte, come per altri prodotti tipici del nostro Piemonte”.

Giorgio Ferrero, assessore regionale all'Agricoltura, Caccia e Pesca

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Frutticoltura

Stagione positiva per le mele cuneesi QUALITÀ E QUANTITÀ SODDISFANO I PRODUTTORI CHE ORA SPERANO IN PREZZI IN LINEA CON LE LORO ASPETTATIVE di Erica Giraudo

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a mele, prodotte quest’anno nei frutteti della provincia di Cuneo, soddisfano sia dal punto di vista della qualità sia come quantità prodotta. Nonostante una stagione difficile per tante produzioni, le pesche in primis, a causa di un’estate anomala, sia la raccolta estiva che quella autunnale sono state in controtendenza. I risultati sono una quantità di mele in linea con le annate ordinarie, qualità e pezzatura molto buone. “Le condizioni climatiche durante il periodo di raccolta hanno favorito la produzione delle mele, sia quelle estive che quelle autunnali – spiega Alberto Giordano, presidente della

VERZUOLO

Le mele della stagione 2014 presentano una buona pezzatura e un ottimo colore

sezione Ortofrutta di Confagricoltura Cuneo -. In generale, la qualità e la quantità sono buone e anche la pezzatura si presenta più che soddisfacente. A livello estetico, poi, il prodotto presenta in generale colorazioni sostenute, non ci sono spaccature e lo scarto è ridotto al minimo. A livello commerciale siamo agli inizi, il mercato è ancora molto lungo, ma considerata l’elevata qualità dei prodotti speriamo che anche i prezzi siano quelli che ci aspettiamo”. “Il tempo instabile della prima parte della stagione estiva fortunatamente non ha influito sulla campagna delle mele. La qualità infatti è molto buona, a partire dalla durezza della polpa - sottolinea Simone Monge, tecnico frutticolo dell’associazione agricola -. Le rese sono nella norma, in linea con lo scorso anno e anche la raccolta delle tipologie autunnali (Rosse e Golden), ormai in via di ultimazione, sta riservando riscontri più che positivi, sotto tutti i punti di vista”.

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“Il raccolto è abbondante, la pezzatura è buona, a differenza dell’anno scorso, così come il gusto. Stiamo concludendo le operazioni di stacco: indicativamente finiremo a inizio novembre, 10 giorni in anticipo rispetto all’anno scorso. Abbiamo diverse varietà, sia estive che autunnali, che spaziano da: Gala, Golden, Renette, Fuji e, in via sperimentale, Renoir. Per tutte si tratta di un’annata buona. Ora non ci resta che sperare che anche i prezzi siano soddisfacienti”.

“A differenza di quanto è avvenuto per le pesche, il tempo ha favorito la raccolta. La produzione è buona e la pezzatura lo è altrettanto. Nelle zone in cui sono stati fatti i diradamenti, sia quelli chimici che quelli manuali, il calibro del prodotto è ancora migliore. Le gala sono leggermente più piccole, ma tutte le varietà tardive sono decisamente grandi. Noi le conferiamo, da diversi anni, alla “Rivoira Kiwi Uno”, speriamo che anche il prezzo sia buono come lo è la qualità del prodotto”.

"La stagione delle mele è buona, sia dal punto di vista della qualità che della quantità. Pezzatura e colore sono soddisfacienti e anche le rese, con delle differenze da una varietà all'altra, sono in linea con le annate ordinarie. Il mercato è partito con quotazioni basse, ma, dato che per questa tipologia di prodotto le vendite si protrarranno fino a questa primavera, speriamo che ne nel frattempo, quando arriveranno sul mercato le primizie, il prezzo salga a livelli buoni".

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Corilicoltura

Nocciole, buona annata per qualità rese e quotazioni NONOSTANTE L'ECCESSIVA UMIDITÀ CHE HA DATO QUALCHE PROBLEMA IN FASE DI STOCCAGGIO, È STATA UNA RACCOLTA SODDISFACENTE PER LA MAGGIOR PARTE DEI CORILICOLTORI di Ilaria Blangetti

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uone notizie arrivano dai noccioleti della provincia di Cuneo dove la raccolta è ultimata ormai da qualche settimana. L’annata, cominciata con un anticipo vegetativo marcato, ha poi subito un rallentamento a causa delle condizioni meteorologiche avverse della primavera, contrassegnata da bruschi cali termici che hanno influito sull’allegagione dei frutti e sulle fasi successive. In generale, tuttavia, i tecnici di Confagricoltura Cuneo mettono in luce una produzione mediamente in linea con quella dello scorso anno e una qualità buona, specie per coloro che hanno curato le fasi di essicazione e di stoccaggio. L’aspetto più positivo, una volta tanto, riguarda le quotazioni dei prodotti che hanno raggiunto livelli decisamente superiori rispetto alle scorse annate. “Nella prima decade di agosto la raccolta è stata particolarmente difficoltosa a causa del clima che ha complicato le attività in campo, con un elevato tasso di umidità del prodotto (oltre il 30%) dovuto a terreni umidi per le piogge, in molti casi si è dovuto ricorrere al ripistino del suolo di raccolta rovinato dai temporali che hanno dato origine a fenomeni di erosione e ruscellamento marcati - spiega Antonio Marino, tecnico di Confagricoltura zona di Alba -. Le operazioni sono state più lunghe con un conseguente aumento dei costi legati all’essicazione delle nocciole, alla loro pulitura e ai trattamenti per contenere erbe infestanti e polloni. Di segno diverso invece è stata la situazione da metà agosto in avanti, grazie ad un clima decisamente migliore con giornate soleggiate e meno piovose”. Dal punto di vista quantitativo, la situazione è eterogenea, ma ci si attesta su livelli stabili, intorno ad

un +5% rispetto al 2013. Nelle zone di media collina le rese sono state in linea, se non in leggero aumento, mentre nelle aree del fondovalle o in quelle caratterizzate da una più elevata altitudine il prodotto ha rese inferiori a causa di cali termici o a ristagni di acqua sui terreni. “L’aumento dei costi dovuti alle bizze del clima è compensato ad oggi dai prezzi di conferimento delle nocciole – continua Marino -; questo è dovuto n-n solo ad una drastica riduzione della produzione in Turchia, ma anche ad un’annata negativa in Campania e Lazio, le due regioni italiane storicamente produttrici di nocciole”. Analoghe considerazioni giungono dall’area monregalese con Cristiano Gallio, tecnico Confagricoltura zona di Mondovì, che sottolinea: “La fase di raccolta è terminata in tutte le zone del Monregalese un po’ in anticipo rispetto

alle annate più calde. La qualità delle nocciole è decisamente buona, l’unica incognita è l’umidità: ora inizia, infatti, la fase più delicata per i produttori perché, visto l’alto grado di umidità dovuto ad una primavera e un’estate piovose, sarà necessaria una particolare attenzione durante l’essiccazione. Nel Carrucese, Doglianese e Alta Langa le rese sono leggermente inferiori rispetto all’anno scorso, ma i prezzi si prospettano più che soddisfacenti. Nel complesso si può dire, quindi, che è stata una buona annata”. "È stata una buona annata, con un raccolto soddisfacente - commenta Dario Barbero, presidente della sezione Frutta in Guscio di Confagricoltura Cuneo -. Tutto sommato il tempo è stato benevolo per le nocciole”. “Le rese sono un po’ in calo, ma la qualità è buona - dice Giulio Traversa direttore dell’Asprocor -. Il leggero calo è determinato dal clima umido degli scorsi mesi, ma siamo comunque abbastanza soddisfatti”. "Un'annata difficile per quanto riguarda la fase di essiccazione delle nocciole: chi ha stoccato il prodotto in azienda ha dovuto fare i conti con un’eccessiva umidità - commenta Gianluca Griseri, responsabile tecnico di Ascopiemonte -. I prezzi però, visto il calo di nocciole prodotte in Italia e in Turchia, si presentano molto più alti rispetto alla scorsa stagione. Le rese alla sgusciatura a causa della presenza di nocciole avariate, sono generalmente più basse e molto diverse da zona a zona".

Una fase della raccolta meccanizzata delle nocciole in provincia di Cuneo

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INSERTO TECNICO

N. 09 • 2014

FEASR

Programma di Sviluppo Rurale 2007-2013 Misura 111.1 sottoazione B Informazione nel settore agricolo

Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale: l'Europa investe nelle zone rurali

F24, DA OTTOBRE NUOVE MODALITÀ DI PAGAMENTO

PREZZI AGRICOLI ALL'INGROSSO VIA SMS O E-MAIL

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al 1° ottobre sono state introdotte nuove modalità di pagamento dei tributi e dei contributi tramite i modelli F24. Sono tre le soluzioni possibili: 1) F24 in compensazione con saldo pari a 0: sarà possibile effettuare la trasmissione unicamente tramite il canale Entratel; 2) F24 in compensazione con saldo inferiore a 1.000 €: sarà possibile effettuare il versamento o tramite il canale Entratel o tramite Banche convenzionate (canali Home Banking o pagamento CBI); 3) F24 con saldo superiore a 1.000 € (compensati o no): anche se intestati a persone fisiche prive di partita IVA, sarà possibile effettuare il versamento o tramite il canale Entratel o tramite Banche convenzionate (canali Home Banking o pagamento CBI). Il pagamento allo sportello bancario sarà possibile solo per i versamenti da parte di persone fisiche, non titolari di partita IVA, che non prevedano compensazioni e abbiano un saldo inferiore a 1.000 €. Ma in caso di pagamento allo sportello dei casi sopra citati l’Agenzia può respingere il modello F24 ritenendolo non presentato e dando quindi origine alle sanzioni relative all’omesso versamento. Confagricoltura ha manifestato la non condivisione di queste direttive che comportano un ulteriore aggravio dei costi a carico dei cittadini e delle aziende che, anche per quel che riguarda i pagamenti, si ritrovano a dover accettare vincoli e limitazioni stringenti Per maggiori informazioni rivolgersi agli uffici di Confagricoltura Cuneo.

TASI 2014: SCADENZA IL 16 OTTOBRE In vista del 16 ottobre, data ultima per effettuare il pagamento della TASI, si invitano tutti gli interessati a recarsi entro il 14 ottobre presso gli sportelli di Confagricoltura Cuneo più vicini per richiedere informazioni e, ove necessario, saldare il pagamento dell'acconto 2014 dell'imposta sui servizi indivisibili, che insieme all’Imu (sulla casa) e alla Tari (sui rifiuti) forma la Iuc (imposta unica comunale).

L

a Camera di Commercio di Cuneo ha attivato dal 17 giugno scorso un servizio gratuito di diffusione dei prezzi agricoli tramite sms ed e-mail, integrativo del tradizionale listino prezzi diffuso settimanalmente tramite il portale prezzi accessibile dal sito internet camerale. Dopo un passato di bollettini cartacei e l’approdo, alcuni anni fa, al Televideo regionale di Rai 3, ecco un servizio informatizzato e personalizzato, per fornire direttamente su cellulare, tablet o PC i prezzi rilevati dalle Commissioni preposte in tempo pressoché reale. Gli interessati, per ricevere settimanalmente i dati, possono registrarsi gratuitamente al portale apposito (www.cuneoprezzi. it) predisponendo un paniere con i prodotti che li interessano, da scegliersi tra le voci oggetto di pubblicazione camerale, vale a dire i cereali, il comparto avicunicolo e quello zootecnico, comprensivo anche della suinicoltura. Ogni volta che il mercato delle contrattazioni rileverà i prezzi settimanali, i fruitori riceveranno un sms o una mail. Ecco i passaggi da seguire:

1

Accedere al sito www.cuneoprezzi.it

2

Registrarsi o modificare le propria precedente registrazione inserendo anche il nummero di cellulare e/o l'indirizzo di posta elettronica.

3

Nel menu 'ingrosso' inserire i prodotti di cui si vuole conoscere il listino, cliccando sul tasto '+' nella penultima colonna delle voci che interessano.

4

Nel menu 'il mio paniere' spuntare le caselle 'sms' o 'mail' in corrispondenza dei prodotti per i quali si vuole ricevere la notifica, personalizzare eventualmente la descrizione e salvare le modifiche. NB: il servizio è attivo solo per alcuni prodotti.

Gli uffici di Confagricoltura Cuneo sono disponibili a fornire informazioni e assistenza alle aziende interessate.

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ECCO I PROVVEDIMENTI VENDEMMIALI PER LA STAGIONE IN CORSO

Per quanto riguarda l’arricchimento 2014 ci sono importanti novità: l’arricchimento fino a 2% vol e la possibilità di arricchire a più riprese, inoltre la Regione ha autorizzato la possibilità di arricchire i vini DOP oltre il limite comunitario di 13% vol. e quindi arrivare a 14,5% vol.

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a Regione Piemonte adotta, ogni anno, provvedimenti vendemmiali in merito all’abbassamento delle rese classificabili a DOP, abbassamento gradazioni naturali e autorizzazioni all’arricchimento. I provvedimenti sono consultabili su http://www.regione. piemonte.it/agri/politiche_agricole/viticoltura/provv14.htm (per il 2014 sono stati emanati 15 provvedimenti) Sono già stati autorizzati gli arricchimenti per vini e spumanti senza DOP nonché per: Asti DOCG, Alta Langa DOCG, Acqui DOCG, Monferrato DOC, Piemonte DOC, Cortese dell’Alto Monferrato DOC, Gavi DOCG, Dolcetto d’Asti DOC, Dolcetto d’Acqui DOC, Dolcetto d’Alba DOC, Barbera d’Alba DOC, Dolcetto di Diano d’Alba DOCG, Dogliani DOCG, Langhe DOC, Grignolino d’Asti DOC, Dolcetto di Ovada DOC, Colli Tortonesi DOC (eccezione le tipologie sottozone), Albugnano DOC, Barbera d’Asti DOCG, Barbera del Monferrato DOC, Freisa d’Asti DOC, Malvasia di Castelnuovo Don Bosco DOC, Ruchè di Castagnole Monferrato DOC, Caluso DOCG, Carema DOC, Canavese DOC. È stata inoltre abbassata di 0,5% vol la gradazione minima naturale dell’uva atta a dare tutte le denominazioni sopra elencate ad eccezione dei vari Langhe DOC, Dolcetto d’Alba DOC, Barbera d’Alba DOC, Dolcetto di Diano d’Alba DOCG, Dogliani DOCG, Caluso DOCG, Carema DOC e Canavese DOC; per il Roero Arneis DOCG è autorizzato l’arricchimento, ma solo fino a 1,5% vol. e non è abbassato il grado naturale.

IL 15 OTTOBRE PARTE A CUNEO IL CORSO PER IL 'PATENTINO'. DAL 26 NOVEMBRE NUOVI LIMITI Partirà il 15 ottobre, alle 20, presso Confagricoltura Cuneo il corso per il rilascio del patentino di abilitazione all'acquisto e all'utilizzo dei prodotti fitosanitari. Il corso sarà tenuto dai tecnici dell’organizzazione e durerà 15 ore (3 lezioni da 4 ore ciascuna e una da 3 ore, più un esame al termine delle lezioni). Le prossime date del corso, aperto a tutti, soci e non, saranno comunicate agli associati non appena disponibili. Intanto, dal 26 novembre 2015 sarà obbligatorio il possesso del patentino per chiunque intenda acquistare e/o utilizzare i prodotti fitosanitari destinati agli utilizzatori professionali. Questo obbligo è stabilito a livello nazionale dal Dm 22/01/2014 con cui è stato adottato il Piano d'Azione Nazionale per l'uso sostenibile dei prodotti fitosanitari. In sintesi:
l'autorizzazione sarà necessaria per l'acquisto e l'utilizzo di tutti i prodotti fitosanitari destinati agli utilizzatori professionali e non solo per l'acquisto di quelli "tossici", "molto tossici" o "nocivi";

per il rilascio dell'autorizzazione occorrerà frequentare un corso di formazione di 20 ore (anziché 15) e superare un esame finale, mentre per il rinnovo quinquennale il corso di formazione sarà di 12 ore (sostituibile dall'acquisizione di crediti formativi nel periodo) e non vi sarà più l'obbligo di esame.
Per informazioni contattare i tecnici di Confagricoltura Cuneo.

insieme per crescere Caro socio, anche quest’anno è arrivato il momento di rinnovare la tua adesione alla Confagricoltura di Cuneo. Un modo come un altro per dire che ci sei, per aiutare il tuo sindacato a contare di più in tutte le sedi in cui si decide il futuro dell’agricoltura. Perché fare la tessera non è solo versare una quota all’associazione, ma piuttosto ribadire con forza e convinzione il tuo impegno nell’organizzazione, la tua partecipazione alla sua gestione, la tua presenza attiva e propositiva per risolvere i problemi di oggi e di domani.

Tesseramento

2014-2015

RINNOVA LA TUA ADESIONE

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INSERTO TECNICO L’Agricoltore cuneese N. 07 • OTTOBRE 2014


È LEGGE IL DECRETO #CAMPOLIBERO: AIUTI ALL'AGRICOLTURA

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ulla Gazzetta Ufficiale n. 192 del 20 agosto è stata pubblicata la legge 11/08/2014, n.116 che ha convertito, con modificazioni, il d.l. n. 91/2014 (c.d. decreto #Campolibero). Diverse le disposizioni agevolative per l'agricoltura. CREDITI DI IMPOSTA Confermato il riconoscimento di due crediti d’imposta: 1 - per le imprese agricole che investiranno nello sviluppo del commercio elettronico (40% delle spese sostenute fino a un massimo di 50.000 euro); 2 - per la cooperazione di filiera e i contratti di rete di aziende (40% fino a un massimo di 400.000 euro). I destinatari sono: imprese agricole, di pesca e acquacoltura. Il credito scaturito da spese sostenute nel triennio 2014-2016 e sono utilizzabili in compensazione tramite il modello F24. Non è tassato ai fine Irpef e Ires e non è soggetto ad Irap. Per le grandi imprese il beneficio è applicabile con le regole “de minimis” (fino a 200.000 euro se impresa di trasformazione di prodotti agricoli, 15.000 euro se impresa di produzione primaria). I crediti in esame spettano alle imprese “anche se costituite in forma cooperativa o riunite in consorzi”. Per le Piccole medie imprese (meno di 250 occupati e con fatturato annuo non superiore a 50 milioni di euro) i crediti spettano anche se costituite in forma di cooperative o riunite in consorzi. ASSUNZIONE GIOVANI LAVORATORI AGRICOLI E RIDUZIONE COSTO DEL LAVORO Verranno riconosciuti due incentivi per gli imprenditori agricoli che danno occupazione a giovani lavoratori. Consiste in 1/3 della retribuzione per il periodo dal 1° luglio 2014 al 30 giugno 2015. I giovani assunti devono avere tra i 18 e i 35 anni, essere senza lavoro da almeno 6 mesi e avere solo la licenza media. I contratti devono essere a tempo indeterminato o determinato con durata almeno triennale, con 102 giornate lavorate in un anno. Il datore di lavoro può utilizzare l’incentivo “unicamente mediante compensazione dei contributi” secondo le seguenti modalità: - per le assunzioni a tempo determinato, 6 mensilità a decorrere dal completamento del primo anno di assunzione, 6 a decorrere dal completamento del secondo anno, 6 dal completamento del terzo. Il limite massimo annuo dell'incentivo è di 3.000 €. - per le assunzioni a tempo indeterminato, 18 mensilità a decorrere dal completamento del diciottesimo mese dal momento dell’assunzioni. Il limite massimo annuo dell'incentivo è di 5.000 €. RIDUZIONE CUNEO IRAP Dal 2014, previa autorizzazione della Commissione UE, per i produttori agricoli e per le società agricole è prevista la deduzione della base imponibile IRAP per i lavoratori agricoli stagionali purché: - impiegati per almeno 150 giorni all’anno; - con contratto di durata non inferiore a 3 anni. DETRAZIONE AFFITTO TERRENI AGRICOLI PER GIOVANI E ALTRE MISURE FISCALI Detrazione pari al 19% delle spese sostenute per i canoni

d’affitto dei terreni agricoli nel limite di 80 euro per ettaro locato e fino a un massimo di 1.200 euro all’anno. La possibilità riguarda i giovani che però non devono affittare i terreni dei genitori e il contratto d’affitto dev’essere redatto in forma scritta. L’agevolazione trova applicazione a decorrere dal 2014 (non può essere considerata per la determinazione dell’acconto IRPEF 2014) e spetta esclusivamente ai coltivatori diretti IAP di età inferiore a 35 anni, iscritti nella previdenza agricola.

NUOVE REGOLE DI PAGAMENTO PER LA RACCOLTA DI FUNGHI

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uove regole per la raccolta di funghi. La materia, definita dalla legge quadro regionale 17 dicembre 2007 n. 24 “Norme per la raccolta dei funghi epigei” e dalle sue successive modificazioni ed integrazioni, è stata modificata ad inizio settembre dal Consiglio Regionale. Esonera dal pagamento del bollo di 16 euro coloro che intendono raccogliere i funghi e prevede anche la possibilità di esonerare i minori dal pagamento del contributo. Per raccogliere funghi nella Granda e in tutto il Piemonte (salvo le aree in cui vige il divieto di raccolta) bisogna munirsi del “titolo per la raccolta”, cioè versare 30 euro sul c/c postale o bancario di una delle Unioni montane di Comuni ed alle forme associative dei Comuni collinari o degli enti regionali di gestione delle aree protette. Il versamento, che può essere effettuato in qualsiasi momento dell’anno, è valido per l’intero anno solare. La ricevuta del versamento, insieme ad un documento di identità, deve essere esibita ad ogni richiesta del personale addetto alla vigilanza. Sul sito della Provincia di Cuneo (www.provincia.cuneo.it) è possibile trovare tutte le regole valide sino al 31 dicembre 2014 suddivise per le diverse Comunità montane. I residenti nel territorio di una Comunità Montana possono ottenere, qualora sia previsto, un titolo per la raccolta dei funghi dal minor costo, limitato ai soli comuni appartenenti alla propria Comunità o Unione Montana di riferimento. Il titolo per la raccolta non è necessario per alcuni specie di funghi, come i chiodini o famigliola buona, i prataioli, mazze di tamburo e altri. Il regolamento definisce le giornate in cui è consentita la raccolta dei funghi, le quantità consentite e le modalità di raccolta, oltre ai luoghi in cui la raccolta non è consentita. Sono previste sanzioni a chi non rispetta le disposizioni previste dalla normativa nazionale e regionale.

ADEGUAMENTO CANONI DI AFFITTO PARI ALLO 0% PER IL 2013/2014

In ottemperanza a quanto disposto dall'art. 10 della legge 3/5/1982 n. 203 "Norme sui contratti agrari", presso la sede del Settore Agricoltura della Provincia di Cuneo la Commissione Provinciale ha stabilito che per l'annata 2013/2014 il coefficiente di adeguamento annuo del canone di affitto dei fondi rustici è pari allo 0%. Nelle precedenti due annate era stato del +1%.

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VERIFICA DEI REDDITI: AL VIA LA CAMPAGNA 2014 DELL'INPS

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ome di consueto l’Inps ha dato avvio alla raccolta delle dichiarazioni reddituali e delle altre dichiarazioni di responsabilità attraverso l’invio ai soggetti titolari di prestazioni assistenziali del Bustone 2014. A seconda della particolare situazione personale il Bustone contiene una specifica lettera di richiesta con il relativo modello di dichiarazione che il pensionato dovrà compilare e comunicare utilizzando il proprio Pin personale o i Caf di Confagricoltura Cuneo. I modelli di dichiarazione per il 2014 sono: Mod. RED 2014 (redditi 2013) Per i residenti in Italia la comunicazione conterrà i motivi della richiesta con l’indicazione degli eventuali familiari tenuti alla dichiarazione. Il mod. RED non va compilato nel caso in cui il pensionato ed i suoi familiari abbiano fatto dichiarazione all’Agenzia delle Entrate con mod. 730/2014 – Unico 2014. La dichiarazione va presentata entro il 15 febbraio 2015. Mod. RED EST Per i residenti all’estero la modulistica riguarderà il pensionato e gli eventuali familiari. La dichiarazione va presentata entro il 15 febbraio 2015. Mod. 503 AUT Il modello e la sua compilazione riguarda i soggetti residenti in Italia titolari di assegno ordinario di invalidità (AGO – lavoratori autonomi – gest. esonerative – esclusive – sostitutive) e di pensione di invalidità a carico dei fondi speciali, che si trovino nelle seguenti condizioni: - decorrenza pensione successiva al 31 dicembre 1994; - importo superiore al trattamento minimo 2014 (6.517,94 annui); - anzianità contributiva inferiore a 40 anni (compresa la contribuzione uti-

lizzata per i supplementi). Mod. ICRIC Riguarda gli invalidi civili titolari di indennità di accompagnamento, che sono tenuti, ai sensi dell’art. 1, comma 248, della L. 23 dicembre 1996, n. 662, a presentare entro il 15 febbraio 2015 la dichiarazione di responsabilità relativa alla sussistenza o meno di uno stato di ricovero gratuito in Istituto. Mod. ICRIC – Indennità di frequenza Riguarda gli invalidi civili titolari di indennità di frequenza che sono tenuti alla dichiarazione di responsabilità – da presentare entro il 15 febbraio 2015 – relativa alla eventuale sussistenza di uno stato di ricovero incompatibile con la prestazione, ai sensi di quanto previsto dall’art. 3 della legge n. 289/1990. Mod. ICLAV Riguarda gli invalidi civili titolari di assegno mensile che, ai sensi dell’art. 1, comma 35 della L. 247/2007, sono tenuti a presentare entro il 15 febbraio 2015, la dichiarazione di responsabilità relativa alla permanenza del requisito di mancata prestazione di attività lavorativa. Mod. ACC. AS/PS Riguarda i titolari di pensione sociale ed assegno sociale per la dichiarazione di responsabilità – da presentare entro il 15 febbraio 2015 – relativa alla permanenza del requisito della residenza stabile e continuativa in Italia e per i soli titolari di assegno sociale anche la dichiarazione di responsabilità sulla sussistenza dello stato di ricovero o meno, in Istituto. A richiesta viene inviata a quei soggetti per i quali i dati trasmessi dall’Agenzia delle Entrate non sono risultati sufficienti. Sollecito Mod. ICRIC/ICLAV 2012 La richiesta viene inviata a quanti non hanno risposto alla comunicazione relativa all’anno 2014. Per ogni necessità e informazione rivolgersi agli uffici di Confagricoltura Cuneo.

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onfagricoltura Cuneo ancora una volta si erge a difesa degli allevamenti avicoli di tutta Italia. Venerdì 5 settembre il presidente di Confagricoltura Cuneo Oreste Massimino ha partecipato, in veste di presidente nazionale della Sezione Avicola di Confagricoltura, ad un dibattito in diretta su SkyTg24 sul tema della sicurezza alimentare, con particolare riferimento alla situazione che interessa gli allevamenti di polli italiani. In collegamento audio da Torino il presidente Massimino si è mostrato disponibile a confrontarsi sul delicato argomento che vede Confagricoltura in prima fila, ma si è trovato, suo malgrado, a dover difendere fin da subito il comparto avicolo da un’immagine distorta e fuorviante che un servizio trasmesso poco prima dell’intervista dava ai telespettatori. Di seguito il testo integrale che il presidente Massimino ha poi inviato a Sky in segno di protesta e a difesa del settore.

Polli: quando la tv è "cattiva maestra" ORESTE MASSIMINO DIFENDE IL COMPARTO ITALIANO DA UN'IMMAGINE DISTORTA DATA DA SKY

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ella serata di venerdì 5 settembre sono stato interpellato per partecipare ad un dibattito con Sky sull'antibioticoresistenza. Ho dato la mia disponibilità visto che Confagricoltura aveva già organizzato un seminario ed è in prima fila sull'argomento. Mi è stato comunicato che l'intervista si sarebbe tenuta in piazza Castello a Torino, in diretta con il Tg di Roma in onda il giorno dopo alle 17.30. Io ero collegato solo in audio e non in video e pertanto non potevo nè seguire la trasmissione nè vedere i miei interlocutori. Prima di iniziare il dibattito, la conduttrice ha avvisato che sarebbe stato fatto passare un video ove si sarebbe visto come si allevano sia i polli sia le galline. Cosa che io non ho potuto vedere. È passata pure un'intervista ad una pediatra che ha affermato che non bisogna dar da mangiare ai bambini carne di pollo perché questa contiene estrogeni. Avendo solo l’audio, ho chiesto cosa si era fatto vedere e la conduttrice ha risposto che si erano fatti vedere degli allevamenti ad alta densità. Ho capito subito quale era il target della trasmissione ed ho cercato di spiegare, per quel che ho potuto dire, la realtà dell’allevamento avicolo. Più tardi ho visionato il filmato ed ho potuto constatare a quale livello di disinformazione era arrivata Sky. Quelli rappresentati non sono certo gli allevamenti in cui oggi vivono i nostri polli e le nostre galline. Se tali allevamenti fossero ancora attivi, li avrebbe chiusi il mercato e, prima ancora, il Servizio veterinario delle ASL. La nostra avicoltura ed i nostri capannoni sono i migliori in Europa. Gli animali sono messi in condizioni ambientali ottimali: sono dotati di sistemi di condizionamento; la temperatura, l’umidità, la percentuale di anidride carbonica ed il tasso di ammoniaca presenti vengono controllati giornalmente. Gli allevatori devono, per poter detenere gli animali, seguire i corsi tenuti da personale veterinario accreditato presso il Ministero della Salute e devono poi sostenere un esame ove dimostrano di conoscere le regole sul benessere animale imposte dalla Comunità Europea. Non solo, il Servizio Veterinario ufficiale controlla periodicamente gli allevamenti. Sky, con quel filmato, ha rappresentato una realtà completamente diversa ed ha disinformato gli ascoltatori. Ha messo in cattiva luce un settore che è il fiore all’occhiello della zootecnia italiana, infischiandosene del lavoro di tante oneste persone e del danno che una trasmissione del genere può arrecare ad un settore che coinvolge più di 100.000 persone e che fornisce a tutti proteina nobile ad un prezzo accessibile a tutte le tasche. Per quanto riguarda la pediatra, già smentita durante la trasmissione e di cui c’è da dubitare della professionalità, ricordo che sono diverse decine di anni che non si trova un caso di positività agli estrogeni nella carne di pollo, malgrado, con grande spreco di denaro pubblico, si continui settimanalmente a cercarli. Penso che Sky, prima di mandare in onda una trasmissione del genere, avrebbe dovuto informarsi meglio e che debba avere più rispetto sia per i produttori sia per i consumatori. Disponibile a qualunque serio confronto". Oreste Massimino Presidente Sezione Avicola Confagricoltura

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Latte

Giampiero DEGIOVANNI Presidente sezione Latte Confagricoltura Cuneo

G Anche in Piemonte il prezzo del latte alla stalla a luglio è sceso di 2,5 centesimi di euro

Latte: occorre valutare l'aumento di produzione AZIENDE AGRICOLE DELLA GRANDA PREOCCUPATE PER I RIBASSI APPLICATI DAI CASEIFICI NEGLI ULTIMI DUE MESI. PER CONFAGRICOLTURA SERVONO SERIE RIFLESSIONI

li allevatori cuneesi sono molto preoccupati per gli ulteriori ribassi del prezzo del latte alla stalla applicati dai caseifici negli ultimi due mesi e ritengono necessario convocare urgentemente un tavolo di confronto per discutere del momento che sta attraversando il comparto, alle prese con costi di produzione che non accennano a diminuire e una redditività in continuo e preoccupante calo. È questo, in sintesi, il messaggio che i membri della sezione lattiero casearia di Confagricoltura Cuneo, riuniti a Savigliano giovedì 11 settembre, hanno voluto lanciare affinché tutte gli attori del comparto possano confrontarsi alla ricerca di soluzioni che diano equilibrio al settore, anche in vista della fine del regime delle quote nel 2015. “Dopo mesi di relativa stabilità, in Piemonte e in Lombardia il prezzo del latte alla stalla a luglio è sceso di 2,5 centesimi di

Q U O T E L AT T E

In arrivo le cartelle per la riscossione dei debiti Giro di vite in arrivo. L'Agenzia delle Entrate ha approvato il facsimile della cartella di pagamento per la riscossione dei debiti relativi al prelievo eccedente sul latte (a partire dalla campagna 1995/96). L’Italia si è impegnata entro il 10 ottobre a recuperare le somme finora non incassate del contenzioso con i produttori di latte a causa del superamento dei plafond. Un impegno che non può venir meno, soprattutto nel semestre di presidenza italiana del Consiglio europeo. Quel che è certo è che le cartelle che l’Agea, l’Agenzia nazionale per i pagamenti in agricoltura ha già iniziato ad inviare avranno un effetto devastante sui già stremati agricoltori che da anni combattono contro la partita delle quote latte. La cartella è identica a quella usata da Equitalia, ma utilizzabile esclusivamente per la riscossione delle multe. L’Agea è stata individuata come il soggetto al quale è demandata la riscossione. Agea provvederà alla notificazione della cartella, alla riscossione e alle procedure di riscossione coattive avvalendosi dell'ausilio della Guardia di Finanza. In caso di mancato pagamento è previsto il fermo amministrativo dei beni mobili registrati, iscrizione di ipoteca sugli immobili, esecuzione forzata di beni immobili, mobili e crediti. Il pagamento dovrà essere eseguito nel termine di 60 giorni direttamente a favore di Agea. Intanto, ironia della sorte, l'Italia si trova ad un passo dallo sforare nuovamente il limite nazionale e quindi a dover pagare le multe sulle quote proprio nell'ultimo anno di applicazione della normativa. Secondo i dati resi noti da Agea, a fine luglio si è rilevato un incremento produttivo del 3,3% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.

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euro - spiega Giampiero Degiovanni, presidente della sezione Latte di Confagricoltura Cuneo -. Credo sia giunto il momento di valutare insieme le conseguenze dell'embargo della Russia e sopratutto l'aumento dei quantitativi prodotti”. Il sito Clal.it, che analizza il mercato lattiero caseario, ne interpreta l’andamento e le tendenze, rileva appunto che il prezzo del latte crudo alla stalla in Lombardia da febbraio a giugno scorso è rimasto sul valore di 44,5 centesimi/litro, per poi crollare a 42 centesimi/litro a luglio e ad agosto. E in Piemonte le quotazioni sono ancora più basse. “Le aziende produttrici di latte sono in difficoltà perché a fronte di questa improvvisa e drastica riduzione del prezzo, non ha fatto seguito un calo dei costi di produzione - commenta Marco Bruna, direttore di Confagricoltura zona di Saluzzo e Savigliano -; anzi anche la leggera flessione

di alcuni cereali, non ha avuto ripercussioni positive sulle aziende sempre alle prese con spese di gestione al rialzo. Per questo dovremmo appellarci a tutti gli attori della filiera del latte, affinché si intavoli un positivo confronto per analizzare seriamente questa situazione e soprattutto ricercare una strada che possa garantire un futuro migliore al settore”. “Comprendiamo bene le difficoltà del periodo, aggravate dall’embargo imposto dalla Russia ai prodotti lattiero caseari

italiani, ma questo non deve diventare un alibi per penalizzare oltremodo le aziende agricole - conclude Roberto Abellonio, direttore di Confagricoltura Cuneo -; considerato tuttavia che su un mercato allargato piccole eccedenze di prodotto provocano grandi variazioni di prezzo, è giunta l'ora di aprire un confronto serio per trovare il modo di autoregolamentare la produzione. È una necessità non più procrastinabile, visto anche il probabile nuovo sforamento del limite nazionale nel 2014”. 2012

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Il prezzo del latte crudo alla stalla in Lombardia da febbraio a giugno scorso è rimasto sui 44,5 cent/litro, per poi crollare a 42 cent/litro a luglio e ad agosto (Fonte: Elaborazione CLAL - agosto 2014)

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"Prodotti buoni nonostante la pioggia" “Poteva andare peggio - afferma Renato Negro, presidente sezione Vini bianchi di Confagricoltura Cuneo -. A parte qualche episodio di marciume nel fondovalle credo che con una buona cernita la qualità sarà buona. Certo non ricordo un’estate così piovosa come quella appena trascorsa. Diciamo che siamo contenti dei prodotti avuti. Speriamo di ottenere qualità anche con le uve rosse. Chi ha lavorato bene alla fine sarà premiato”.

Clima assoluto protagonista nelle vigne della provincia di Cuneo

Le uve fanno i conti con il meteo incerto

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"Chi ha lavorato bene in vigna sarà premiato" “Lo scarso sole estivo ha influito sulle uve premature. Purtroppo ci sarà una grossa differenziazione sulla base del lavoro che è stato fatto: chi ha lavorato bene in vigna è riuscito a raccogliere un prodotto soddisfacente - questo il parere di Gianluca Demaria, presidente sezione Vini rossi di Confagricoltura Cuneo -. Il grado zuccherino risulta più basso dello scorso anno così come il raccolto in generale non sarà premiante nella quantità. Nonostante ciò c’è molta richiesta di uva”.

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andata meglio di quanto ci si attendeva”. Possiamo riassumere così il commento degli addetti ai lavori di vendemmia che in queste settimane stanno ultimando la raccolta dei grappoli d’uva nei filari della Granda. Come ha messo in luce anche Agrinsieme, unitamente a Federvini e Unione Italiana Vini, le principali organizzazioni della filiera vitivinicola, la campagna di quest’anno riflette le difficili condizioni climatiche estive, caratterizzate da temperature sotto la media stagionale e dall’insistenza di fenomeni piovosi. “Si presumeva un’annata disastrosa, ma fortunatamente qualche miglioramento c’è stato - dice Alessandro Bottallo, tecnico di Confagricoltura Cuneo zona di Alba -. Per fare un quadro più preciso bisognerà aspettare il termine della vendemmia. Soprattutto per rese, sanità e qualità”. Dopo un andamento metereologico estivo che ha sollevato notevoli preoccupazione per quanto riguarda sia la maturazione che la sanità delle uve, le ultime settimane di settembre sono state caratterizzata da giornate sostanzialmente ventilate e soleggiate. “La consistente escursione termica diurna e la diminuzione di precipitazioni - aggiunge Bottallo - hanno contribuito ad un forte avanzamento della maturazione di tutti i vitigni”. In questi giorni si è conclusa la raccolta dei vitigni a bacca bianca (Moscato, Chardonnay, Sauvignon, Nascetta, Arneis e Favorita) e la raccolta delle prime uve rosse (Dolcetto): “In generale le uve precoci sono quelle che hanno più sofferto l’andamento climatico dell’annata - precisa Bottallo -; le gradazioni zuccherine sono modeste, inoltre anche le rese in vigneto sono più basse rispetto all’annata precedente. Prosegue lentamente anche la maturazione delle uve tardive Barbera e Nebbiolo, che a differenza delle altre uve, soprattutto per quanto riguarda il Nebbiolo, si spera abbiano un’ottima maturazione fenolica grazie al ciclo vegetativo lungo e all’annata non particolarmente calda”.

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oddisfazione per la quarta edizione dello ‘Speedtasting’ organizzato da Confagricoltura Cuneo il 29 e 30 agosto a Guarene al ristorante ‘La Madernassa’ e all’interno delle aziende vitivinicole che hanno partecipato all’iniziativa. All’appuntamento hanno preso parte 14 aziende del territorio e 8 buyers provenienti da Danimarca, Repubblica Ceca, Polonia, Germania, Canada e Usa. L’edizione 2014 è stata organizzata in collaborazione con la Confagricoltura di Torino. “Anche quest’anno i produttori sono rimasti soddisfatti della formula dello ‘Speedtasting’, perché ha dato la possibilità di mettere in mostra i loro prodotti - ha commentato Mario Viazzi, direttore di Confagricoltura zona di Alba -. I buyers, invece, hanno avuto modo di conoscere i nostri vini, il territorio viticolo di Langhe e Roero e le storie delle nostre aziende in modo mirato”. "I buoni riscontri che abbiamo registrato tra le aziende partecipanti e i buyers testimoniano che l’impianto dell’evento è quello giusto - ha sottolineato Giuseppino Anfossi, referente di Confagricoltura Cuneo per gli eventi vitivinicoli -. Mi ha fatto molto piacere constatare il crescente interesse dei mercati stranieri nei confronti di tutti i vini prodotti in Piemonte, non solo dei più conosciuti; questo a significare che è l’intero comparto ad andare nella giusta direzione. L’obiettivo principale dello ‘Speedtasting’ è quello di mettere in contatto produttori e buyers affinché tra di loro possa nascere un dialogo che, oltre ad agevolare possibili ritorni in termini commerciali, favorisca la conoscenza di ciò che il vino rappresenta per il nostro territorio e per chi lo produce. I buyers sono stati selezionati proprio in quest’ottica andando a prediligere piccoli e medi compratori, che sanno ricercare la qualità e la diversità, aspetti che le nostre aziende riescono a garantire a pieno titolo”.

Speedtasting di successo ANFOSSI: "IN CRESCITA L'INTERESSE DEI MERCATI STRANIERI PER I NOSTRI VINI"

Agli incontri B2B hanno partecipato buyers provenienti da tutto il mondo

A C C O R D O F I R M AT O I N E X T R E M I S

Agrinsieme protagonista per le trattative sul Moscato “Siamo moderatamente soddisfatti. È passata la nostra linea: un aumento della resa e del prezzo delle uve, senza trattenute, con un accordo pluriennale”. Con queste parole Luca Brondelli, il portavoce della delegazione di Agrinsieme Moscato, il soggetto di rappresentanza agricola che riunisce Cia, Confagricoltura e Alleanza delle Cooperative, commenta l’intesa sull’accordo interprofessionale sulle uve moscato che fissa in 107 quintali per ettaro la resa per la vendemmia 2014 ormai avviata, con 8 quintali di blocage/deblocage, cioè la quota di uva che potrà essere destinata a docg a seconda delle richieste dei mercati. Per quanto riguarda il prezzo dei grappoli, è stato fissato in 10,65 euro al miriagrammo. Nell’accordo c’è anche l’impegno delle Case spumantiere a ritirare un minimo di 100 quintali/ettaro di uve docg per la vendemmia 2015 al prezzo di 10,70 euro al miriagrammo. Brondelli ritiene positiva la firma dell’intesa

da parte di tutte le componenti: “In questo senso abbiamo avuto assicurazioni da parte dell’assessore Ferrero”, e spiega così la moderata soddisfazione di Agrinsieme Moscato: “Avremmo preferito tre quintali in più, cioè la nostra proposta di 110 quintali con un blocage/deblocage di 5 quintali. Tuttavia non ce la siamo sentita di fare saltare tutto e con senso di responsabilità abbiamo deciso di firmare”. Roberto Abellonio, direttore di Confagricoltura Cuneo, sottolinea proprio il ruolo di primo piano avuto da Agrinsieme Moscato nelle trattative a tutela dell’intera filiera: “Ho sempre ritenuto fondamentale che il comparto dovesse operare in completa sinergia, in quanto unico. Chi non la pensa in questo modo rischia di far male alla filiera che merita un accordo che dia sempre maggior stabilità e prospettive di sviluppo. Ci sono state fin troppe polemiche attorno alla trattativa: gli obiettivi si raggiungono dialogando, non alzando la voce”.

BRACHETTO E GAVI: TROVATA L’INTESA Il 25 agosto, in Regione con la mediazione dell’assessore all’agricoltura del Piemonte Giorgio Ferrero, è stato raggiunto l’accordo sul prezzo e sulla normativa relativa alla prossima vendemmia dell’uva Brachetto. I termini prevedono rese ridotte a 30 quintali per ettaro per le uve destinate al docg e a 36 per quelle doc, con una quota di blocage/ deblocage tra i 20 e i 25 quintali/ettaro, con prezzi compresi tra i 10 euro al miriagrammo più Iva per i grappoli docg e i 0,80 per quelli doc. Il pagamento ai viticoltori avvera per il 50% entro il 15 dicembre e il saldo entro il giugno 2015. Pochi giorni dopo la Commissione Paritetica interprofessionale del Gavi docg ha raggiunto l’intesa per il 2014. Le ridotte giacenze (14.000 ettolitri al 31 agosto) hanno indotto produttori e industriali ad aumentare la resa: alla quota fissa di 9.500 kg/ha di uva che è stata mantenuta, si aggiunge una riserva vendemmiale di 10 q/ ha da utilizzare con la modalità del blocagedeblocage. I prezzi minimi delle uve rispetto al 2013 risultano cresciuti.

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Confagricoltura news

Imprenditrici per Expo 2015 A VICOFORTE HA FATTO TAPPA IL PROGETTO DI CONFAGRICOLTURA DONNA di Giorgio Barbero

La delegazione cuneese dell'Anga che è stata al raduno in Veneto

Anga Cuneo all'Internord I GIOVANI AGRICOLTORI HANNO PARTECIPATO AL RITROVO A TAGLIO DI PO

Foto di gruppo per i partecipanti all'incontro di Vicoforte

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ell’ambito del progetto “Maratona delle imprenditrici verso Expo 2015”, Confagricoltura Donna Piemonte ha organizzato mercoledì 3 settembre una tappa nell’azienda Cascina Monsignore di Vicoforte. Il progetto consiste in un itinerario di visite ad aziende agricole condotte da imprenditrici, in preparazione di un percorso per il pubblico atteso per Expo 2015. La giornata è iniziata con la visita al santuario di Vicoforte, celebre per la cupola ellittica più grande del mondo. La comitiva si è quindi trasferita nella Cascina Monsignore, che domina le colline di Vicoforte, sulle propaggini più a sud delle Langhe nel punto di cerniera con le Alpi marittime. Qui Maria Teresa Ballauri, vicepresidente di Confagricoltura Donna Piemonte, produce il vino Dogliani docg. Dopo il saluto di benvenuto da parte della padrona di casa, del presidente di Confagricoltura Cuneo Oreste Massimino e del vicesindaco di Vicoforte Matilde Bonarelli, la presidente di Confagricoltura Donna Piemonte Maria Teresa Melchior ha presentato alla trentina di associate presenti le iniziative che Confagricoltura sta realizzando per l'Expo 2015. Si è soffermata soprattutto sull’esigenza di dare visibilità alla tradizione, alla creatività e all’innovazione della nostra agricoltura, valorizzando il territorio ed evidenziando quanto le imprese agricole hanno realizzato per migliorare la qualità e la sicurezza dell’alimentazione. Hanno affrontato questi importanti aspetti anche la delegata regionale per il Piemonte delle Donne del Vino Francesca Poggio, il direttore di Confagricoltura Piemonte Giovanni Demichelis e il direttore dell’ufficio zonale di Mondovì di Confagricoltura Cuneo, Valter Roattino.

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fine agosto una delegazione dell’Anga di Cuneo è stata a Taglio di Po in provincia di Rovigo per partecipare al ritrovo Internord dei giovani di Confagricoltura. La due giorni è servita per confrontarsi con addetti ai lavori e colleghi di tutto il nord Italia sui progetti dell’associazione in vista dell’Expo 2015 e sulle strade per rilanciare l’agricoltura a partire dalle nuove generazioni. Al raduno erano presenti anche i rappresentanti dell’Anga Piemonte guidati da Davide Cravero. “Il leit motive di questo Internord è stato la forte propensione all’export che sempre più le imprese agricole devono ricercare per essere competitive sui mercati globali" ha dichiarato Alberto Giordano, presidente dell’Anga di Cuneo”.Anche il vicepresidente dell’Anga di Cuneo, Simone Cerruti, è stato piacevolmente colpito dallo spirito che ha animato questa edizione del raduno: “È stata un’esperienza unica per porre le basi di progetti futuri su cui non mancherà il nostro impegno - ha commentato -; ciò che ci ha fatto molto piacere, inoltre, è l’ampio spazio riservato al settore vitivinicolo e alle opportunità di collaborazione tra aziende in questo comparto".

C U R I O S I TÀ

"L'Agricoltore" anche in spiaggia Al mare, al lago o in montagna: anche quest'estate "L'Agricoltore cuneese" ha tenuto compagnia ai propri lettori, come dimostra questa foto. Grazie, Ottavio Cantamessa, continua a seguirci!

INCONTRO REGIONALE

Pensionati cuneesi al Safari Park di Pombia Sabato 18 ottobre, presso il Safari Park di Pombia (No), avrà luogo l'incontro annuale del sindacato pensionati di Confagricoltura Piemonte. Vi prenderanno parte anche gli associati dalla provincia di Cuneo che, guidati dal presidente Remo Tortone e dalla vice-presidente Graziella Bechis, raggiungeranno la località novarese intorno alle 10 per la visita al parco faunistico. A seguire il programma prevede: il saluto delle autorità, il pranzo con spettacolo folkloristico e, nel pomeriggio la visita libera al parco. Per informazioni telefonare al 339/3460494 oppure al numero 0171/692143 (interno 3).

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autunno mette in vetrina il meglio della produzione orticola della provincia di Cuneo all’interno delle tante fiere e manifestazioni sparse sul territorio. Un concentrato di colori e profumi spesso solo di alcuni giorni, ma che racconta prodotti arrivati sul mercato solo dopo mesi e mesi di accurato lavoro. È il caso, ad esempio, dei peperoni, ortaggio principe della Granda. "L’Agricoltore cuneese" così è approdato con questo numero a Peveragno nell’azienda condotta da Filippo Pairotto, dove file ordinate di peperoni e melanzane vengono coltivate sotto una decina di tunnel di 50 metri di lunghezza ciascuno. Il presente vede l’imprenditore agricolo impegnato nella coltivazione di varietà orticole a tempo pieno, ma non è sempre stato così, come ci spiega lui stesso: “Fino a metà anni ‘80 avevo un lavoro da dipendente, ma nel tempo libero amavo dedicarmi all’agricoltura coltivando già allora peperoni in tunnel che portavo al mercato di piazza Virginio a Cuneo. Erano altri tempi, il mercato di prossimità funzionava bene e garantiva un buon reddito. Ora non è più così e il commercio si è spostato su altre ‘piazze’, modificandosi di molto”. Filippo Pairotto non rimpiange la scelta di lasciare il suo impiego sicuro per dedicarsi totalmente all’agricoltura: “Non ho dubbi, ho fatto bene, anche se bisogna essere sinceri: in questo settore oltre alla competenza, ci vuole soprattutto tanta passione – ci dice -. In periodo di raccolta, ad esempio, porto i miei prodotti ai Mercati Generali di Grugliasco due volte alla settimana (domenica e mercoledì sera), ma per essere lì all’1,30 del mattino si dorme poco e di giorno si riprende con i lavori in campo”. I ritmi del lavoro in campagna, tuttavia, non hanno mai spaventato Pairotto, anzi è come se avessero contribuito ad aguzzare il suo ingegno per mettere al servizio delle sue produzioni migliorie e accorgimenti: “Le piante di peperone vengono messe a dimora a inizio maggio, ma nei mesi precedenti sono impegnato in un lavoro preparatorio fondamentale, ossia l’installazione delle reti e di tutta la struttura di sostegno - spiega Pairotto -. Anche dopo la piantumazione le piante vanno seguite periodicamente con un’accurata attività di diradamento e potatura, specie nelle zone basse. Questa operazione, pur portandomi via molto tempo, permette alle piante di


svilupparsi verso l’alto (raggiungono nel pieno sviluppo 1,8 m di altezza) e di migliorare la produzione dei frutti nella parte intermedia. Arrivo così alla raccolta, che avviene da inizio agosto a fine ottore”. Particolare attenzione poi è riservata a ridurre l’impiego di prodotti fitosanitari per contrastare ad esempio la piralide che dai vicini campi di mais potrebbe intaccare le piante di ortaggi: “Ho deciso di mettere ai due lati dei tunnel una rete che non consente l’ingresso dell’insetto e così facendo i trattamenti sono minimi”, continua l’imprenditore. L’azienda di Filippo Pairotto coltiva in questo modo circa 8.000 piante di peperone mezzo lungo, delle varietà Senior e Fenice, che producono a testa all’incirca 4 kg di prodotto. Ma nei campi all’ingresso di Peveragno trovano spazio anche quattro

Ogni pianta produce in media 4 Kg di peperoni

PRODOTTI IN VETRINA

Confagricoltura alle fiere di settembre C'erano anche i peperoni dell'azienda di Filippo Pairotto in bella mostra tra la frutta e gli ortaggi sui banchi allestiti anche quest'anno da Confagricoltura Cuneo alla 87° Mostra Regionale Ortofrutticola “Città di Cuneo” da sempre legata alla Sagra di San Sereno di San Rocco, che si è svolta dal 12 al 15 settembre. Un appuntamento importante a cui l'associazione agricola non è voluta mancare, così come a Vicoforte per la Fiera del Santuario (6-10 settembre) e a Saluzzo per la Mostra della Meccanica Agricola (5-8 settembre). Questi appuntamenti sono inequivocabilmente tra gli eventi più importanti della provincia di Cuneo e, col loro riproporsi, intendono sostenere il meglio della tradizione agricola del territorio e supportare l'attività di promozione delle produzioni ed eccellenze locali, divulgandone i contenuti di tipicità e di qualità sotto tutti i punti di vista.

tunnel per la coltivazione di circa 400 piante di melanzane, ciascuna. Le due coltivazioni, infine, sono separate da appezzamenti destinati a zucchini, che tuttavia quest’anno hanno subito non pochi danni da grandine, e una parte coltivata a prezzemolo. D’altronde i capricci del clima, si sa, fanno parte dei fattori di rischio con cui tutte le coltivazioni agricole devono fare i conti, ma ve ne sono ormai anche molti altri che gli imprenditori non riescono a governare: quelli del mercato. “Nonostante mi sforzi per proporre un prodotto curato in ogni fase della sua crescita, il valore aggiunto che riesco a creare non è adeguatamente

SURRA GIUSEPPE

riconosciuto dal mercato”, conclude amareggiato Filippo Pairotto. Ma questa non è, purtroppo, una novità e non riguarda solo l’orticoltura.

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L’Agricoltore cuneese N. 07 • OTTOBRE 2014

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Tecnico in frutteto

Conosciamo la Halyomorpha halys (cimice) DAL 2013 HA FATTO LA SUA PRESENZA NEL CUNEESE PROVOCANDO NON POCHI DANNI

Adulto

Q

uesta puntata de "Il tecnico in frutteto" è dedicata alla cimice Halyomorpha halys. Di origine asiatica, si tratta di una specie estremamente polifaga (attacca drupacee, melo, vite, agrumi, nocciolo, piccoli frutti, orticole, mais) diffusa da tempo in aree dell'America del Nord. È comparsa nel cuneese per la prima volta nel 2013 (San Benigno-Cuneo) e, a causa dell’espansione che ha avuto, nel corso di quest’annata è stata responsabile di caratteristiche deformazioni su frutti di pesche, nettarine e mele dovute alle suzioni che provoca. Come tutte le cimici infatti, possiede uno stiletto boccale con il quale punge i frutti di cui si nutre. Sui piccoli frutti, oltre a produrre il fastidioso effetto “cimiciato”, può determinare nècrosi e cascola, su melo le punture inducono talvolta delle depressioni nei frutti mentre su pesche la manifestazione è diversa, con malformazioni e accrescimenti anomali. L’adulto misura circa 1.5 cm e gli stadi giovanili poco più di 1 cm

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Per informazioni contattare i tecnici di Confagricoltura Cuneo Simone Monge (346-0809796) e Nicolas Anghilante (342-1422203)

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Neanide Anche lo svernamento dell’insetto può costituire un problema di tipo sociale: seppure innocua per l’uomo, si rifugia in massa nei pressi degli edifici e delle abitazioni, come garage, depositi, … fomentando nelle persone il senso di disgusto che talvolta, ingiustamente e indiscriminatamente, sussiste in origine nei confronti degli insetti (entomofobia). Al momento non è definito un sistema di lotta efficace contro il fitofago. • Lotta chimica: negli USA in questi anni si è ricorso all’uso massiccio di trattamenti fitosanitari su tutte le colture interessate, che hanno diminuito la popolazione dell’insetto. D’altra parte la mera lotta chimica non è la strategia ideale sotto il punto di vista della sostenibilità ambientale (si tenga presente anche la possibilità di instaurazione delle resistenze). • Lotta biologica: è nota la presenza di limitatori naturali quali parassitoidi e funghi entomopatogeni, in fase di sperimentazione. • Utilizzo di trappole: esistono dei sistemi di trappole per monitoraggio (con attrattivi luminosi e chimici) che catturano una grande quantità di individui, anche di altre specie; resta ancora da valutare la vera efficacia di impiego poiché si sottolinea che l’effetto della trappola potrebbe essere contrario attirando direttamente il fitofago all’interno dei frutteti. Vista la pericolosità dell’insetto e la sua rapida espansione nell’areale cuneese, attualmente il Creso sta effettuando monitoraggi in una vasta area per determinare l’effettiva distribuzione sul territorio. Sono state condotte delle prove sperimentali che testano l’efficacia di alcuni prodotti chimici (pare che i risultati migliori si abbiano con l’impiego di alcune molecole, come clorpirifos e etofenprox, piuttosto che altre). Nei prossimi anni, in base anche alle esperienze maturate sui tempi e le epoche in cui si svolge il ciclo dell’insetto, sarà sicuramente necessario pianificare una strategia di lotta opportuna contro questa nuova cimice, Halyomorpha halys.


Informazione Rubrica pubblicitaria

NEL 2011 LA LELY INSTALLA UN PROPRIO IMPIANTO NELL'ALLEVAMENTO DELLA FAMIGLIA SMERIGLIO: OGGI MATTEO E FIGLI NON POTREBBERO PIÙ FARNE A MENO

Mungitura robotizzata: come cambia un'azienda

L'Azienda Agricola Smeriglio Antonio e Matteo al completo

L

a Famiglia Smeriglio si dedica esclusivamente alla produzione di latte, grazie a 70/80 capi di razza frisona a stabulazione libera e da qualche anno ha trovato un partner di eccellenza nella gestione dell'allevamento: Lely. Come mai vi siete avvicinati alla mungitura robotizzata? "La scelta della mungitura robotizzata l’abbiamo fatta nel 2011 istallando un Robot Lely A3Next per migliorare la qualità della nostra vita e gestire con più flessibilità l’azienda; mungevamo io e mio padre, mentre mio fratello, che si occupava prevalentemente della campagna, si dedicava alla stalla saltuariamente per sostituire uno di noi. "La scelta è stata dettata anche da necessità economiche - interviene la signora Smeriglio - i costi sono sempre più alti. Il robot di mungitura ha permesso l’aumento della produttività grazie al miglioramento del benessere animale sfruttando al meglio le potenzialità genetiche della mandria; il controllo dei costi si è invece ottenuto grazie all’ottimizzazione e alla maggiore efficienza dei processi di gestione aziendali. Oggi, nonostante l’aumento della produzione, abbiamo un costo per quanto riguarda l’alimentazione che incide per soli 0,16€ per litro latte.

Oltre ad un incremento di produzione (oggi hanno una produzione media annua che si aggira sui 40 litri/capo giorno) abbiamo riscontrato miglioramenti anche in merito alla fertilità. Grazie ad una maggiore flessibilità del lavoro siamo riusciti anche a prestare una maggiore attenzione al giovane bestiame: oggi tranquillamente riusciamo ad introdurre in stalla primipare sotto i 2 anni di età con uno sviluppo morfologico che solo pochi anni fa ci richiedeva 4/5 mesi in più. Abbiamo animali più longevi grazie ad una più efficiente gestione, buona partenza post-parto, pressoché inesistenti le dislocazioni, migliore fertilità ed in generale minori problemi sanitari. Questo sistema di mungitura robotizzata ci permette di concentrare gli sforzi solo sui pochi capi che hanno problemi, intervenendo così in modo tempestivo e limitando i costi dei farmaci". Interviene Simone, il fratello minore: “Una grossa mano ce la dà anche un altro ‘gioiellino’ Lely”, indicando il Lely Juno, il robottino per avvicinare l’unifeed sulla corsia d’alimentazione. “Solo con questo siamo riusciti ad avere in pochissimo tempo un incremento di produzione di 1,5 lt/capo. È una macchina che si paga da sola velocemente... Lely dovrebbe pubblicizzarla di più!” Dando poi una rapida occhiata al T4C, il software per la gestione del robot, Antonio fa notare che ci sono giorni dove non hanno addirittura nessun ritardo e che va in stalla solo per fecondare! Tornereste alla mungitura tradizionale? “Nemmeno per sogno! L’idea è di raddoppiare la stalla. È un sistema che permette facilmente di delegare altre persone. Oggi è inimmaginabile pensare ad una gestione così efficiente della stalla prestando la massima attenzione alla produzione ed al controllo dei costi con la mungitura tradizionale. Qui possiamo controllare agevolmente la salute del singolo animale, produttività e qualità del latte: “Premiamo le più produttive!” Come vi vedete tra 5/10 anni? "Come dicevamo prima, grazie anche ad un continuo aumento dei capi da ristallo, sicuramente con un secondo robot e con 130/140 capi in lattazione". [E.I.]

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Il mercatino dell'agricoltore

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