POSTE ITALIANE S.P.A. - SPED. IN A.P. D.L. 353/2003 (CONV. IN L. 27/02/2004 N° 46) ART. 1, COMMA 1, NO/CN - ANNO XIV - N. 07•2016 - OTTOBRE 2016 - CONTIENE I.P.
N. 07 • 2016 U N I O N E
P R O V I N C I A L E
OP e AOP, uniti per contare di più
A G R I C O L T O R I
Il Psr non va: troppe le aziende escluse
La Piemontese ha margini di crescita
jung.it jung.it
Amici Amiciveri veri.. . Schnico Schnico red red su portainnesto su portainnesto M9M9 T337, T337, EMLA, EMLA, ® ® Pajam Pajam 2, PI80, 2, PI80, Geneva Geneva 11 11
66 1/11/12/02101 / 6 6 2 2 242/41/111
23/2532/52 à nàuonvueove TADNDD nDe ndei vdai rvieatriet STASN azio ustuasztio daenddeegdeg n a r r g g concon
® ® RED RED VELOX VELOX
ViaVia Principale Principale 44 44 | Terlano-Alto | Terlano-Alto Adige Adige | Tel. | Tel. 0471 0471 257030 257030 | Fax | Fax 0471 0471 257722 257722 Paul Paul Brugger Brugger | Cell. | Cell. 347347 0581091 0581091 | Paolo | Paolo Trovò Trovò | Cell. | Cell. 329329 5314673 5314673 www.huber-brugger.it www.huber-brugger.it | info@huber-brugger.it | info@huber-brugger.it
Sommario
Psr, la storia ci dice che "volere è potere" Roberto Abellonio, direttore di Confagricoltura Cuneo
L’Agricoltore cuneese Testata mensile di Agrimpresa Srl Rivista fondata nel 1946 Direttore responsabile: Paolo Ragazzo
N
on si dica che mancano i soldi! Il Psr 2014/2020 ha previsto per il Piemonte una dotazione finanziaria complessiva pari a oltre 1 miliardo di euro. Decisamente tanti per un’agricoltura che ha tremendamente bisogno di innovarsi per competere sui mercati. Il problema è che questo mare di risorse bisogna saperlo navigare bene. E oggi mancano timonieri capaci e capitani coraggiosi per intraprendere la giusta rotta. Vale la pena ricordare che sia Mino Taricco (Pd) sia Claudio Sacchetto (Lega Nord), ex assessori regionali all’Agricoltura, avevano integrato i fondi del Psr per le misure di insediamento giovani, finanziando il 100% delle domande all’epoca in graduatoria (vedi documenti sul sito www.confagricolturacuneo.it). Ah come vorremmo poter leggere anche oggi sulle delibere la frase “Le Province sono pertanto autorizzate ad avviare all’istruttoria e ad ammettere tutte le domande presentate”. Ma se la Regione non porrà rimedio agli attuali problemi (vedi alle pagine 4 e 5) siamo pronti a iniziative eclatanti per tutelare il presente e il futuro delle nostre aziende.
Redazione e grafica: Autorivari studio associato C.so IV Novembre, 8 - Cuneo Tel. 0171/601962 E-mail: upa@autorivari.com Società editrice: Tipolitografia Subalpina snc C.so Gramsci, 18/c - Cuneo Tel. e Fax 0171/692077 Info@tipografiasubalpina.it Pubblicità: Tec Pubblicità e Grafica Via dei Fontanili, 1 - Fossano Tel. 0172/695897 adv@tec-artigrafiche.it Stampa: Tipolitografia Subalpina snc Chiuso in redazione il 04/10/2016 Poste Italiane S.p.a. Spedizione in abbonamento postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma 1, NO-CN Iscrizione al Tribunale di Cuneo 17/12/1948 al n. 36
Confagricoltura Cuneo promuove una raccolta fondi per le popolazioni colpite dal terremoto del 24 agosto scorso tra i suoi associati, dipendenti e coloro che usufruiscono dei servizi alla persona. Le donazioni possono essere effettuate sul conto della Onlus di Confagricoltura, “Senior – L’età della saggezza”. I fondi saranno consegnati direttamente tramite le strutture Confagricoltura per la ricostruzione di aziende agricole o edifici di pubblica utilità danneggiati dal sisma.
IN QUESTO NUMERO IN PRIMO PIANO Il Psr è inadeguato, nuovi fondi e semplificazione 4 WhatsApp e Facebook per segnalare disagi 4 ASSICURAZIONI Sistema in tilt, va azzerato 6 Il problema è informatico 6 Sì ai supplementi di gasolio agevolato 7 AGGREGAZIONE OP e AOP, uniti per contare di più sui mercati 8 FRUTTICOLTURA Mele, nei frutteti c'è ottimismo 11 ZOOTECNIA La Piemontese ha margini di crescita 12 Carni suine, blocco russo illegittimo 14 CEREALICOLTURA Raccolta mais, è meglio anticipare 14 INSERTO TECNICO I - IV
LATTE Il prezzo sale, ma non in Piemonte Conti sbagliati, Agea restituisce i soldi VITIVINICOLTURA Moscato, serve più equilibrio "Non fare di tutta un'erba un fascio" APICOLTURA Miele, cala la produzione CONFAGRICOLTURA NEWS Corsi trattoristi e responsabili sicurezza I pensionati vanno avanti con Tortone Noce, alternativa per i frutticoltori LE NOSTRE AZIENDE Zucche da record e verdure 'micorizzate' IL TECNICO IN FRUTTETO Moria del kiwi, il punto IL MERCATINO DELL'AGRICOLTORE
15 15 16 17 18 19 20 21 22 24
L’Agricoltore cuneese N. 07 • OTTOBRE 2016
3
In primo piano
Il Psr è inadeguato: subito nuovi fondi e semplificazione CONFAGRICOLTURA DENUNCIA COME TROPPE AZIENDE E MOLTI GIOVANI SIANO ESCLUSI DAI FINANZIAMENTI di Gilberto Manfrin
M
algrado il Psr del Piemonte preveda uno stanziamento di oltre un miliardo di euro, sono moltissime le aziende agricole e i giovani agricoltori rimasti per ora esclusi dai finanziamenti. Attese fortissime sono andate deluse così, ad un anno esatto dall’emissione dei primi bandi, il Psr regionale finisce ancora una volta sotto accusa. E in modo pesante. La pubblicazione delle graduatorie relative, in particolare, alle domande di aiuto sull’insediamento dei giovani (mis.6.1.1), sui miglioramenti aziendali (mis. 4.1.2) e sulle misure agroambientali (mis.10) hanno certificato l’inadeguatezza dell’impianto del programma e dei bandi impostati dalla Regione. Protestano le tantissime aziende rimaste escluse dai finanziamenti e con loro quei giovani che non riusciranno a ottenere aiuti per impostare la loro attività. Nel corso del Tavolo Verde che l’assessore regionale all’Agricoltura Giorgio Ferrero ha convocato il 28 settembre, Confagricoltura ha chiesto con forza che la Regione riveda tutto l’impianto della programmazione e che, nell’immediato, integri le risorse per poter dare una risposta concreta a chi è in attesa di reimpostare completamente un processo virtuoso e sostenibile. Sotto questo punto di vista ci sono state diverse aperture da parte dell'assessore per le misure relative ai giovani e alle agroambientali, ma nel corso di una riunione svoltasi martedì 4 ottobre i funzionari regionali hanno messo in luce come non riescano a reperire i fondi necessari. Pertanto, Confagricoltura Cuneo valuterà iniziative di mobilitazione.
Roberto ABELLONIO Direttore provinciale Confagricoltura Cuneo
UN PASSO INDIETRO Eppure l’allarme, per un Psr nato sotto una cattiva stella, era suonato con molto anticipo. “Ricordiamo che le prime critiche erano partite già in fase di definizione del Piano - evidenzia il direttore di Confagricoltura Cuneo, Roberto Abellonio -. Il programma non aveva tenuto in considerazione il lavoro fatto precedentemente ed era stato presentato in grave ritardo, tanto da essere finito nel gruppo di coda dei Psr approvati (basta ricordare che alcune Regioni l’hanno approvato a marzo 2015 mentre in Piemonte si è arrivati ad ottobre, perdendo sei mesi rispetto a ‘concorrenti’ quali Veneto, Lombardia o Emilia Romagna). Un ritardo la cui onda lunga ha causato - come previsto - seri problemi anche nella definizione dei bandi”. A tutto questo si sono sommati malfunzionamenti informatici e criticità tecniche, mentre per quanto riguarda l’impostazione del Psr, sono state operate scelte che non hanno di fatto aiutato le imprese più strutturate, con massimali bassi rispetto ad altre regioni e parametri d’accesso molto penalizzanti. “Il risultato è che oggi poche aziende sono state ammesse ai benefici del Psr - prosegue Abellonio - nonostante fossero anni che non si presentavano più piani di insediamento e miglioramento. Questo per dire che si era alimentata un’attesa fortissima che non si è stati in grado, per
Marco BRUNA Direttore Confagricoltura Cuneo zona Savigliano e Saluzzo
ora, di soddisfare per un semplice motivo: perché mancano le risorse”. GIOVANI PENALIZZATI Il paradosso? Misure che dovrebbero favorire gli investimenti nelle aziende condotte dai giovani agricoltori e che dovrebbero consentirne l’insediamento sono finanziariamente sottodotate. Questo uno dei problemi più gravi che si sta riscontrando. “Bisogna prendere atto che le critiche avanzate anche da Confagricoltura non erano strumentali, ma puntuali - dice l’organizzazione agricola provinciale -. Il sistema adottato non funziona e le risorse sono insufficienti. Il Psr avrebbe le risorse per far partite gli investimenti, ma bisogna rimodulare gli impegni e dare maggiori risorse alle misure relative agli investimenti aziendali, per i giovani e riaprire al più presto i bandi, modificandoli per far sì che tutte le domande possano essere accolte”. Il rischio, purtroppo, è che i giovani rimasti fuori quest’anno non abbiano più la possibilità di accedervi. Patendo anche un danno economico. Perché? Lo spiega bene Marco Bruna, direttore di Confagricoltura zona di Savigliano e Saluzzo: “Coloro che hanno presentato domanda a 40-41 anni, avendo ancora l’età per rientrare nei limiti, ora con un anno in più, resterebbero fuori. Ma la beffa sta nel fatto che per poter accedere ai bandi è stato loro imposto di accendere delle partite iva così come richiesto dal Psr. Le domande sono state avanzate, si è creata un'aspettattiva, ma non ci sono le risorse per soddisfarle; entrano in graduatoria, ma ad un livello così basso che non pos- sono essere esaudite. Ora che accade? I giovani en-
G R U P P O W H AT S A P P E F A C E B O O K
Segnala i tuoi problemi con il Psr Un gruppo di WhatsApp, chiamato "Chiedimi se sono felice", è stato attivato da Confagricoltura Cuneo, per dare voce agli agricoltori e raccogliere il malessere degli associati nei confronti di un Piano di sviluppo rurale che non sta aiutando le imprese agricole. Per entrare a far parte del gruppo ed esprimere la tua opinione invia il tuo cellulare al numero 339.3098758. Una pagina analoga verrà aperta anche su Facebook. Confagricoltura Cuneo monitorerà così l'umore delle aziende per intervenire poi sugli aspetti più problematici.
4 L’Agricoltore cuneese N. 07 • OTTOBRE 2016
trati in graduatoria, ma che non potranno essere finanziati perché mancano i soldi, si ritrovano con una partita iva aperta, ma di fatto bloccati nelle loro operazioni. Questo perchè trascorso un anno dall’apertura della partita iva, non si può più presentare domanda di insediamento in quanto si perdono i requisiti, risultando già insediati ufficialmente da oltre 12 mesi”. MIGLIORAMENTI AZIENDALI A RISCHIO Grossi problemi sussistono anche con il bando relativo ai miglioramenti aziendali. "Le domande sono superiori alla disponibilità e di conseguenza non ci saranno mai contributi per tutti perchè mancano le risorse. Auspichiamo – dice Bruna – che vengano aggiunte altre risorse per far scorrere le graduatorie fino a completo esaurimento della disponibilità finanziaria, affinchè vengano finanziate le aziende che con investimenti reali e necessari si trovano dai 15 ai 19 punti”. MISURE AGROAMBIENTALI, COSÌ NON VA Un altro elemento deve far riflettere: non è possibile che si arrivi alla fine della campagna per far sapere agli agricoltori se hanno diritto, o meno, ai contributi per le misure agroambientali. “In pratica è successo questo - spiega ancora Bruna -: molte imprese hanno presentato richiesta di contributo, si sono assoggettate agli adempimenti - onerosi sotto tutti punti di vista - previsti dalla normativa, limitando l’impiego di antiparassitari e fertilizzanti, modificando le pratiche colturali, nella maggior parte dei casi riducendo i quantitativi prodotti, con la fondata speranza di poter ottenere l’approvazione della domanda e i conseguenti contributi. Oggi, quando tutte le coltivazioni sono al momento della raccolta, o addirittura sono già in magazzino, la Regione, bontà sua, fa sapere che le domande non possono essere accettate. La decisione è senz’altro legittima, formalmente ineccepibile – in quanto gli agricoltori hanno accettato, a loro rischio e pericolo, di presentare la domanda senza sapere quale sarebbe stato l’esito – ma ciò non toglie che ci si trovi in una situazione paradossale e fondamentalmente ingiusta. I tempi dell’agricoltura non possono seguire quelli della Regione e la pubblica amministrazione deve rendersi conto che le attività produttive hanno ritmi e percorsi che non si possono adattare alle istruttorie e alle delibere. Tutti continuano a sbandierare i valori dell’ambiente e della sostenibilità, ma nel concreto si penalizza-
no coloro che sono pronti a impostare un nuovo percorso produttivo rispettoso del territorio”.
Enrico ALLASIA Presidente Confagricoltura Cuneo
“IL PSR È INADEGUATO” “Lo strumento del Psr è complesso, con tempistiche troppo lunghe per il mercato attuale - commenta Enrico Allasia, presidente di Confagricoltura Cuneo -. Le nostre critiche erano critiche puntuali e non strumentali tese ad evidenziare una situazione difficile che si è puntualmente verificata. Risultato? Un quadro compromesso stante le tantissime aziende escluse, i giovani insoddisfatti per via delle aspettative deluse. Indipendentemente che qualche domanda in più passi, è proprio l’iter che non funzio-
na, soggetto a troppa burocrazia. Il mercato è talmente dinamico che non si può pensare di dover aspettare due-tre anni per sapere se un’azienda potrà contare sugli investimenti. Uno strumento come l’attuale Psr che risposte dà? I tempi di risposta sono troppo lunghi. Se un imprenditore agricolo, penso ad un giovane, deve fare un investimento funzionale per la sua azienda deve poterlo fare subito, oggi, non domani, perché domani è già troppo tardi”. Allasia ci tiene inoltre a sfatare un tabù: “Non si pensi che il Psr dia soldi solo all’agricoltura. I fondi sono destinati, per esempio, anche all’agroindustria e questo lo si deve sapere. Le dotazioni non sono solo destinate allo sviluppo rurale in senso stretto, ma anche per altri settori”. Allasia conclude: “O si inverte la rotta con urgenza prendendo atto che sono state fatte scelte inadeguate, oppure tra tre anni sarà certificato il fallimento completo di questo piano di sviluppo rurale”.
Programma di Sviluppo Rurale 2014-2020 – BANDI APERTI Misura/Operazione
Scadenza Referente Regione Piemonte
Contatti
Operazione 4.3.2 Alberto Giraudo, Patrizia "Ripristino di strade e acqueRasino, Valeria Pellizzeri dotti rurali al servizio di una 14/10/2016 (Settore: Sviluppo della montagna moltitudine di aziende agricoe cooperazione transfrontaliera) le". Bandi 1 e 2
alberto.giraudo@regione.piemonte.it patrizia.rasino@regione.piemonte.it valeria.pellizzeri@regione.piemonte.it
Misura 4 - Operazione 4.2.1 "Trasformazione e commercia21/10/2016 lizzazione di prodotti agricoli". Bandi A e B
Leandro Verduci (Settore: Strutture delle imprese agricole ed agroindustriali e energia rinnovabile)
leandro.verduci@regione.piemonte.it
15/11/2016
Settore Foreste
comunicazioneforestale@regione.piemonte.it
15/11/2016
Paolo Aceto (Settore: Servizi di sviluppo e controlli per l'agricoltura)
paolo.aceto@regione.piemonte.it
23/11/2016
Germano Tosin Settore: Infrastrutture, territorio rurale e calamità naturali in agricoltura
infrastrutture@cert.regione.piemonte.it
01/12/2016
Sergio De Caro (Settore: Servizi di sviluppo e controlli per l'agricoltura)
formazioneagricola@regione.piemonte.it
24/12/2016
Settore Foreste
comunicazioneforestale@regione.piemonte.it
Misura 16.1.1, Azione 1 Costituzione dei Gruppi Operativi del PEI e concretizzazione dell'idea progettuale in proposta progettuale - FORESTE Misura 16.1.1, Azione 1 Costituzione dei Gruppi Operativi del PEI e concretizzazione dell'idea progettuale in proposta progettuale AGRICOLTURA E AREE RURALI Operazione 5.1.2 "Prevenzione dei danni da calamità naturali di tipo abiotico. Investimenti di prevenzione dei danni da avversita': reti antigrandine" Misura 1 Operazione 1.1.1 Azione 1 "Formazione in ambito agricolo" Operazione 4.3.4 "Infrastrutture per l'accesso e la gestione delle risorse forestali e pastorali"
Misura 7 - Operazione 7.6.1 Simone Quaranta "Miglioramento dei fabbricati 30/12/2016 (Settore: Sviluppo della montagna da alpeggio" e cooperazione transfrontaliera)
Tel: 0171/321911 montagna@regione.piemonte.it
Enrico Raina Operazione 4.3.3 30/12/2016 (Settore: Sviluppo della montagna "Infrastrutture per gli alpeggi" e cooperazione transfrontaliera)
Tel: 0171/321911 montagna@regione.piemonte.it
L’Agricoltore cuneese N. 07 • OTTOBRE 2016
5
Assicurazioni
Sistema in tilt, va azzerato RINCARI, BUROCRAZIA E CONTRIBUTI MANCANTI: LE ASSICURAZIONI AGRICOLE NON SODDISFANO PIÙ GLI AGRICOLTORI di Gilberto Manfrin
I
l sistema delle assicurazioni va completamente rivisto a causa degli inaccettabili ritardi nei rimborsi dei contributi e per le continue complicazioni burocratiche. È netta e forte la posizione di Confagricoltura Cuneo sul tema. Le assicurazioni agricole contro gli eventi atmosferici non soddisfano infatti più gli agricoltori, sempre più costretti ad anticipare tanti soldi di tasca loro per sopperire alle mancanze di un sistema in balia della burocrazia, inefficiente e che negli ultimi anni ha registrato anche un sensibile aumento del costo delle polizze. QUANDO ARRIVERANNO I CONTRIBUTI? “I ritardi nei pagamenti dei contributi assicurativi - evidenzia Confagricoltura - accompagnati da sempre più complessi adempimenti burocratici, hanno fatto crescere la sfiducia sull’effettiva erogazione degli aiuti, determinando l’indisponibilità di molti agricoltori a far ricorso all’assicurazione agevolata, preferendo optare per polizze grandine a mercato libero e assicurando in genere solo la parte ritenuta più a rischio delle produzioni”. Per porre rimedio a questa situazione sempre più insostenibile Confagricoltura nelle scorse settimane ha chiesto alla Regione Piemonte di attivarsi nei confronti del Ministero delle Politiche agricole. “Ad oggi, il saldo delle assicurazioni 2015 deve ancora essere pagato da Agea alle aziende - spiega Enrico Allasia, presidente di Confagricoltura Cuneo -, ma il 30 settembre gli agricoltori hanno comunque dovuto saldare le polizze su cui avevano già versato l’anticipo. Nel rispettare la scadenza le aziende, ancora una volta, sono state quindi costrette ad anticipare i soldi di tasca propria, senza sapere quando potranno avere il contributo spettante”. MANCANO I PIANI ASSICURATIVI INDIVIDUALI Il motivo di tali complicazioni e ritardi, che impediscono quindi alle aziende di ottenere i sostegni statali, è legato al Pai (Piano assicurativo individuale). "Un documento che non serve a nulla - dichiara il direttore di Confagricoltura Cuneo, Roberto Abellonio -, e che rappresenta solo un ulteriore balzello". La compilazione del documento costituisce, però, uno dei requisiti previsti dalla legge per accedere agli incentivi assicurativi: “Abbiamo trasmesso ad Agea centinaia e centinaia di Piani relativi ad altrettante aziende - affermano dal Caa di Confagricoltura Cuneo -, ma il 70% delle domande è stato bloccato per anomalie burocratiche varie. Senza contare tutti i Pai ancora da inviare, per problemi nella compilazione delle domande. Non parliamo poi dei Pai 2016. Procedendo di questo passo, quando prenderanno i contributi le aziende?”. Il sistema di erogazioni dei contributi, negli ultimi anni, in seguito a nuove disposizioni comunitarie e a un vero e proprio accani-
6 L’Agricoltore cuneese N. 07 • OTTOBRE 2016
In grave ritardo i pagamenti dei contributi delle polizze assicurative
mento burocratico a livello nazionale, si è complicato sempre più, per cui oggi gli agricoltori pagano il 100% del costo della polizza e successivamente l’Agea (l’organismo pagatore degli aiuti comunitari che agisce per conto dello Stato) rimborsa loro una parte del costo della polizza. ASSICURAZIONI MOLTO CARE Ma non è tutto. Le assicurazioni degli ultimi anni hanno elevato il numero delle avversità da assicurare obbligatoriamente, per giungere nel 2015 e 2016, con pacchetti predefiniti, di fatto ad un minimo di quattro o cinque avversità. E i costi per le aziende sono lievitati in modo esponenziale. Secondo alcuni dati diffusi da Confagricoltura Piemonte si è registrato un aumento nell’ordine del +44% delle tariffe di premio agevolato per l’uva da vino nel periodo 2012-2015 e +20% per le altre colture nello stesso periodo. Anche la spesa pubblica è conseguentemente aumentata (+66% per l’uva da vino, +62% per le altre colture nel periodo 2012-2014), aumento peraltro non accompagnato da pari incremento della dotazione finanziaria, con l’inevitabile effetto di determinare forti ritardi nel pagamento dei contributi agli agricoltori a partire dal 2013.
EROGAZIONE CONTRIBUTI
Il problema è informatico Con le nuove regole della Pac è entrato in vigore il sistema integrato per la gestione dei rischi. Con questa nuova regolamentazione l’agricoltore è tenuto a sostenere il 100% del costo della polizza (ci sono polizze da 1.000 a 150.000 euro) e il contributo, fino ad un massimo del 65% del costo sostenuto (in base ai casi riportati da esempio, ci sono agricoltori che attendono contributi per 650 euro ma anche per quasi 100mila euro) viene poi erogato successivamente all’azienda da parte di Agea (Agenzia per le erogazioni in agricoltura). Fino al 2010 la richiesta di contributo avveniva per via informatica con una spunta sulla Domanda unica Pac. Da quando la contribuzione è passata sulla nuova regolamentazione della Pac, ad adempiere ai pagamenti sono alcuni Organismi Pagatori esistenti in Italia. Gli Organismi Pagatori che hanno optato di affidare la gestione ad Agea, come il Piemonte, hanno però i propri sistemi informatici che devono essere in grado di incrociare i dati con quelli di Agea. In Piemonte questo interscambio di dati sta trovando notevoli difficoltà, che generano ritardi nella presentazione delle domande e, come conseguenza finale, il ritardo nel pagamento del contributo che spetta agli agricoltori.
UVA DA VINO
ALTRE COLTURE
+20%
+44% L'aumento dei costi delle polizze nel periodo 2012-2015
OCCORRE SEMPLIFICARE Sulla base delle problematiche esposte e dei costi assicurativi sempre più alti, è evidente come il sistema debba essere decisamente semplificato. Di qui, dunque, la posizione di Confagricoltura che ha chiesto alla Regione di farsi promotrice verso il Ministero di una soluzione che porti a una maggiore liberalizzazione del settore assicurativo eliminando i pacchetti di garanzie predefinite, con la conseguente possibilità di assicurare una o più avversità a scelta dell’agricoltore, sulla base delle sue effettive esigenze aziendali.
CONDIFESA
Il 30 settembre i soci hanno versato il saldo 2015 Il Condifesa Cuneo che nel mese di settembre ha pagato alle compagnie i premi assicurativi per la campagna 2016 (circa 22 milioni di euro) ricorre alle anticipazioni bancarie, per tale motivo è stata fissata la data di scadenza ai soci al 30 settembre 2016, permettendo così al Condifesa di chiudere per il 2015 (circa 10 milioni di euro) e anticipare per conto dei soci i premi assicurativi 2016. Il Condifesa Cuneo è contraente con le compagnie di assicurazione per le polizze collettive, perciò deve essere in grado di pagare totalmente i premi assicurativi 2016 affinché i soci, che hanno subìto danni atmosferici, possano incassare dalle compagnie i risarcimenti danni entro il mese di dicembre 2016 .
Sì ai supplementi di gasolio agevolato Irrigazioni straordinarie nei campi cuneesi
L
a Confagricoltura di Cuneo ha accolto con soddisfazione la decisione della Regione Piemonte di concedere alle aziende la possibilità di richiedere assegnazioni supplementari di gasolio agevolato, come avanzato espressamente proprio dall’organizzazione agricola. “A causa dell’andamento climatico siccitoso dei mesi di luglio e agosto – spiega il direttore di Confagricoltura Cuneo, Roberto Abellonio - le aziende agricole della provincia di Cuneo hanno dovuto effettuare interventi irrigui straordinari per
LA REGIONE HA ACCOLTO LA RICHIESTA DI CONFAGRICOLTURA DOPO IL CLIMA SECCO DELL'ESTATE non compromettere il buon esito di molti raccolti, in particolare: cereali estivi, colture foraggere, frutticole e orticole”. Nello specifico, la determina regionale n.753 del 12 settembre 2016, oltre a interessare l’area sud ovest della provincia di Torino, riguarda l’area cuneese compresa nei comuni di: Sommariva Bosco, Sommariva Perno, Pocapaglia, Bra, Marene, Cervere, Fossano, Villafalletto, Costigliole Saluzzo, Piasco, Verzuolo, Saluzzo, Revello, Rifreddo, Sanfront, Paesana, Bagnolo Piemonte, Barge, Cardè, Moretta, Faule,
Casalgrasso, Racconigi e Caramagna Piemonte. Le aziende residenti in questi comuni possono così avanzare richiesta per l’assegnazione di carburante agevolato che verrà loro erogato fino al 50% del valore tabellare previsto per l’irrigazione e attribuito ad ogni singola coltura. Le colture ammissibili sono: mais, seminativi irrigabili, soia, ortaggi, fragola, piccoli frutti, castagno e frutteto. L’assegnazione sarà concessa previa verifica del completo prelievo della quota di carburante agevolato già assegnato nel 2016.
Geocap S.r.l. Via del Chiosso 27 Caramagna Piemonte (CN) Tel. 0172 810283 info@geocap.it • www.geoagri.com
L’Agricoltore cuneese N. 07 • OTTOBRE 2016
7
Aggregazione
7%
7%
MIELE
ALTRO
14%
LATTE
ORTOFRUTTA
72%
I settori dove si concentrano le OP in provincia di Cuneo
OP e AOP, uniti per contare di più sui mercati ORGANIZZAZIONI DI PRODUTTORI: UNA SICUREZZA PER IL CONSUMATORE, UN SOSTEGNO PER GLI AGRICOLTORI di Ilaria Blangetti
S
entiamo spesso parlare di OP e AOP, ma cerchiamo di capire meglio cosa sono. Le prime sono Organizzazioni di Produttori, ossia un insieme di aziende che si aggregano sotto forma di cooperativa o associazione per garantire qualità al consumatore e maggiore potere contrattuale agli aderenti. Disciplinate a livello europeo, normalmente vengono sviluppate a livello regionale grazie alla volontà e alla visione condivisa di chi andrà a farne parte. Le AOP, invece, sono aggregazioni di OP, pensate per avere un maggiore impatto su determinate questioni di mercato soprattutto. CONCENTRARE L'OFFERTA PER CONQUISTARE I MERCATI ESTERI “L’obiettivo delle OP è quello di razionalizzare e concentrare l’offerta secondo le esigenze del mercato, rispettando le normative sullo sviluppo sostenibile, riducendo gli sprechi e preservando i terreni, tutelando così l’ambiente ma soprattutto la salute dei
consumatori – commenta il consulente di Confagricoltura Cuneo Paolo Chiosso -. Affrontando le problematiche del mercato in modo collettivo, la volontà è quella di trovare soluzioni ottimali, adeguando l’offerta rispetto alla domanda e stabilizzando così i prezzi”. Una garanzia per chi vi aderisce, quindi, grazie alla possibilità di fare massa critica, ma anche per il consumatore. “Le normative per entrare in una OP sono stringenti e molto rigide, per questo il consumatore ha la certezza di ciò che andrà ad acquistare – continua -. Dall’altra parte l’organizzazione permette economie di scala, investimenti comuni e acquisti in gruppo aiutando gli aderenti a posizionarsi sul mercato in modo conveniente”. “Possono riunirsi in OP aziende, cooperative, gruppi di società che rispettino determinati requisiti e soprattutto che abbiamo obiettivi chiari e condivisi di sviluppo - conclude -. Esistono poi le AOP, previste anch’esse dall’Ocm ortrofutta: si tratta dello strumento previsto
8 L’Agricoltore cuneese N. 07 • OTTOBRE 2016
per incentivare le aggregazioni di OP e poter favorire così discussioni e soluzioni sulle tematiche di maggior interesse del settore di riferimento”. LA SUPREMAZIA CUNEESE La maggior parte delle OP piemontesi, una ventina in totale ad oggi, sono concentrate in provincia di Cuneo e sono nel settore ortofrutticolo, riunendo soprattutto aziende che producono e commercializzano pesche, kiwi, nettarine, mele e piccoli frutti, ma anche nocciole e ortaggi. OP sono presenti, però, anche in altri settori, come quello del latte o del miele e, nel resto del Piemonte, rappresentano i coltivatori di riso, ovviamente nel Vercellese, come quelli di fiori sulle rive del Lago Maggiore. ASSICURARE AL CONSUMATORE PRODOTTI DI ALTISSIMA QUALITÀ Fru-Italy è una delle più recenti OP del settore frutticolo nata a Cuneo meno di un anno fa grazie al coordinamento della Confagricoltura, che attualmente sta valutando un'iniziativa analoga per il latte. Fru-Italy rappresenta oltre 1.300 ettari di coltivazione in provincia di Cuneo, con una base societaria di 250 aziende che si è già ampliata nei primi mesi di attività. “La nostra realtà è già cresciuta, permettendoci anche di aumentare la gamma dei prodotti da noi offerti e prevediamo nuovi e ulteriori sviluppi – commenta Bruno Sacchi, direttore di Fru-Italy -. Grazie agli alti standard qualitativi di produzione dei nostri frutticoltori, garantiti dal servizio Il peso delle OP in Piemonte e nel Cuneese
20 le OP in Piemonte
70% della provincia di Cuneo
tecnico della nostra organizzazione, possiamo assicurare al consumatore prodotti di altissima qualità e questo rappresenta indubbiamente un vantaggio per chi acquista. Tutto ciò ci mette nelle condizioni di offrire il miglior prodotto ai nostri clienti che possono essere sia la grande distribuzione che i grandi dei mercati extra Ue e ci permette di essere competitivi nei mercati internazionali dove una singola azienda avrebbe seria difficoltà a farsi strada. La mission della nostra OP è diversificare l’offerta ed essere sempre più competitivi nei mercati internazionali, compresi quelli più lontani del Far Est, come ad esempio l’India e l’Indonesia. Posso dire che, dopo qualche mese di attività, siamo soddisfatti di aver portato avanti la scelta di unire aziende diverse, fare sinergie comuni e comporre una massa critica sia di prodotti che di pensieri e visioni differenti, ma tutte votate a unire le forze”. UNIRSI PER AVERE MAGGIOR PESO NELLE TRATTATIVE Con quasi 500 aziende associate, l’organizzazione di produttori Piemonte Asprofrut di Lagnasco è una delle più
importanti a livello italiano. “L’obiettivo è aggregare e avere maggior peso contrattuale – commenta il presidente Domenico Sacchetto -. Stiamo lavorando per questo, per aumentare la collaborazione tra i soci e per fare massa critica per stimolare il Governo su determinate tematiche come gli accordi bilaterali con alcuni Paesi che al momento favoriscono altri stati europei. Le OP rappresentano un vantaggio anche per i consumatori, sicuri di portare in tavola un prodotto iper controllato perché soggetto a standard elevati e a sistemi di produzione integrata. Al nostro interno contiamo anche 50 aziende di prodotti biologici (tra già autorizzate e in conversione), per un fatturato previsto tra due o tre anni pari a 20 milioni”. Nel 2010, inoltre, è stata costituita l’AOP Piemonte, presieduta da Sacchetto, che aggrega oltre ad Asprofrut, Ortofruit e Asprocor anche Albifrutta, FruItaly e la cooperativa Jolly. “Con Asporfrut e l’AOP Piemonte – aggiunge Sacchetto - , portiamo in giro per l’Europa la bontà e la qualità dei nostri prodotti, partecipando a manifestazioni e a fiere di settore, dalla Germania alla Spagna”.
AFFIANCARE I PRODUTTORI CON SERVIZI E CONSULENZE Importanti, in Piemonte, anche le OP nate nel settore corilicolo: Asprocor e Ascopiemonte. Quest'ultima ad esempio ha quasi vent’anni l'Ascopiemonte, essendo nata nel 1997. Con 600 aziende associate, può contare su 2.700 ettari di noccioleti distribuiti soprattutto in Alta Langa (circa il 70%), ma anche nell’Astigiano e nell’Alessandrino. “Raccogliamo a seconda delle annate dai 35-45 mila quintali di prodotto in guscio – commenta Gianluca Griseri, responsabile tecnico di Ascopiemonte -. Come OP puntiamo soprattutto sull’assistenza tecnica, proponendo servizi formativi e informativi, tramite bollettini tecnici e sms oltre a puntuali controlli direttamente presso le aziende. Il nostro obiettivo è quello di essere sempre più competitivi rispettando gli alti standard qualitativi che le aziende utilizzatrici ci richiedono. Massima qualità e per una miglior remunerazione del prodotto”. A prescindere dal comparto, dunque, il messaggio è chiaro: solo unendo le forze si riesce a competere sui mercati.
L’Agricoltore cuneese N. 07 • OTTOBRE 2016
9
Frutticoltura
Mele, nei frutteti c'è ottimismo CONCLUSA LA RACCOLTA DELLE VARIETÀ ESTIVE, È IN PIENO SVOLGIMENTO QUELLA DELLE AUTUNNALI. LE INDICAZIONI SONO MEDIAMENTE BUONE: IL PRODOTTO È DI QUALITÀ
M
entre è in corso la raccolta delle mele autunnali, si è conclusa quella delle estive che ha mediamente soddisfatto i produttori cuneesi stando alle rilevazioni di Confagricoltura. “Anche se hanno in parte sofferto il clima caldo e secco delle settimane estive – commenta Marco Bruna, direttore di Confagricoltura Cuneo area di Saluzzo e Savigliano -, le mele si presentano qualitativamente interessanti e di medie pezzature, prospettando una buona soddisfazione economica nei produttori. Al momento possiamo ritenerci soddisfatti della qualità organolettica dei frutti, anche se dal punto di vista estetico le male hanno un po’ sofferto il clima di fine estate presentando un colore meno brillante”.
“Intanto – continua Bruna - è in pieno svolgimento la raccolta delle mele rosse autunnali per le quali è più difficile fare delle previsioni di mercato. Anche in questo caso, nonostante in alcuni casi le pezzature siano ridotte, la qualità dei frutti è molto interessante”. “Una stagione indubbiamente abbondante: siamo ottimisti nel ritenenre che il mercato ricercherà il nostro prodotto – commenta Alberto Giordano, presidente della sezione Ortofrutticola della Confagricoltura di Cuneo -, anche se mancano le pezzature più grandi a causa dalle piogge primaverili e del caldo intenso e secco dell’estate. La qualità è interessante e l’abbassamento delle temperature di inizio settembre ha favorito il prodotto”.
Produttori ottimisti quindi per il futuro della campagna, anche se il clima estivo non ha del tutto agevolato la produzione di mele che rimangono tra i prodotti ortofrutticoli più amati dagli italiani, grazie alle tante varietà e alla versatilità del prodotto. Proprio le mele, infatti, sono risultate essere uno dei prodotti ortofrutticoli più consumati a livello nazionale nei primi sei mesi dell'anno, con 461 mila tonnellate, in leggero aumento rispetto al 2015. Per quanto riguarda invece i mercati a livello europeo gli esportatori di mele continuano a soffrire il forzato calo verso la Russia: embargo e crisi economica, infatti, hanno chiuso un'interessante fetta di mecrato dando spazio a nuovi fornitori. Bene invece Paesi come Cina e Medio Oriente.
Anche Cuneo al Macfrut SEGNALI POSITIVI PER IL MERCATO FRUTTA +3% E ORTAGGI +1% REGINA DELLE TAVOLE LA FRAGOLA di Ilaria Blangetti
S
egnali positivi per l’ortofrutta. Il dato arriva dal Macfrut, la fiera internazionale dell’ortofrutta che si è svolta a Rimini a metà settembre ed ha visto la partecipazione di oltre mille aziende, tra cui anche la Op cuneese Fru-Italy, evidenziando un settore in ripresa. “Ci sono segnali di ripresa – commenta Enrico Allasia, presidente di Confagricoltura Cuneo alla kermesse insieme al direttore Roberto Abellonio -. A Rimini si è infatti respirato un clima di ottimismo”. Impressioni importanti soprattutto per una terra, come quella cuneese, votata all’ortofrutta e che basa buona parte del suo comparto agricolo proprio su questo settore. I dati forniti dal Macfrut Consumers’ Trend sui primi sei mesi 2016, evidenziano infatti come i consumi di frutta e verdura siano in crescita in tutta Italia. Nei primi sei mesi 2016 si nota un +2% rispetto allo spesso periodo dell’anno precedente: le famiglie italiane hanno acquistato 3,47 milioni di tonnellate di ortofrutta, un dato
Confagricoltura Cuneo alla kermesse di Rimini
di periodo interessante rispetto agli anni passati. A trascinare l’andamento positivo è soprattutto la frutta con il +3% dei volumi del 2016 sul gennaio-giugno dello scorso anno. Nello specifico sono state messe nelle borse della spesa circa 2,18 milioni di tonnellate di frutta, mentre gli ortaggi con un timido +1% raggiungono 1,88 milioni di tonnellate. Tra i prodotti ortofrutticoli più ricercati sul mercato ci sono mele, arance e pere. Regina incontrastata delle tavole sembra essere la fragola con un deciso +5% sul primo semestre 2015. Tra gli ortaggi bene e in crescita: pomodori, cipolle, asparagi e radicchi, ma anche le patate che confermano i consumi 2015. Dalla fiera di Rimini fanno notare anche il crescente numero di visitatori stranieri, evidenziando una vocazione del comparto sempre più internazionale: segnali confermati dall'aumento delle esportazioni, soprattutto per quanto riguarda la frutta con un +5% nel 2015 rispetto al 2014. L’Agricoltore cuneese N. 07 • OTTOBRE 2016
11
Zootecnia A tutto campo menti. Unica eccezione: i ‘mangiarin’, i vitelli svezzati, che hanno fatto registrare un aumento di prezzo sull’ordine del 10% nell’ultimo anno. I numeri ci dicono che la Piemontese è sempre più apprezzata e, infatti, è aumentata la richiesta, complice anche l’espansione del mercato, questo è un segnale che ci fa ben sperare. Sulla remunerazione del lavoro un fattore importate lo giocano i contributi Pac dell’Unione europea, che permettono agli allevatori di sopperire in parte ai costi. Si spera però in un aumento dei prezzi, perché tutte le altre spese collegate al lavoro, dalle materie prime alla manodopera, sono in rialzo, mentre il prezzo finale del vitello è sempre più o meno uguale, da vent’anni a questa parte”.
La Piemontese ha margini di crescita COMPARTO IN EQUILIBRIO CON PREZZI STABILI CAPI E NUMERO DI ALLEVAMENTI IN LIEVE AUMENTO di Monica Arnaudo
È
la razza bovina autoctona più diffusa in Italia, riconosciuta anche a livello internazionale per le sue qualità organolettiche. Oggi allevamenti di Piemontese sono presenti in quasi tutti i continenti e il comparto, nonostante il calo negli acquisti di carne bovina, che nel 2015 solo in Italia sono scesi di circa il 6%, ha mantenuto un certo equilibrio. Il mercato ha tenuto e i prezzi sono rimasti stabili. “Nonostante due/tre anni di crisi del settore carne, possiamo dire che il comparto Piemontese non ha subito cali nei volumi di
Alberto BRUGIAFREDDO
vendita – conferma Alberto Brugiafreddo, presidente della sezione Bovini da carne di Confagricoltura Cuneo -. Negli ultimi dieci anni il numero dei capi piemontesi si è mantenuto abbastanza stabile, senza sbalzi significativi, così come le quotazioni che non hanno subito particolari scosta-
CAPI: LA GRANDA È 'REGINA' I dati dell'Anaborapi (Associazione nazionale bovini di razza Piemontese) il 2015 si è chiuso con 264.177 capi iscritti al Libro genealogico. Secondo gli ultimi dati (aggiornati a settembre 2016), il numero è in aumento, 272.300. La concentrazione più forte è in Piemonte, in particolare nella provincia di Cuneo dove si allevano oltre 154 mila capi (salite negli ultimi mesi a 159 mila). Ridotto il numero delle aziende, 2.139 in Granda, con una media di 37 vacche per
I dati dell'Anaborapi disegnano un quadro positivo del comparto della razza Piemontese
N° di allevamenti in Italia
N° di capi piemontesi in Italia
264.177
4.220 4.128
4.133
2013
2014
263.059 262.935
Presidente sezioni Bovini Confagricoltura Cuneo
2015
MIRETTIVIVAI
2013
2014
2015
Via Reg. Paschere, 34/A - SALUZZO (Cn) Tel. e Fax 0175.71212 Cell. 335.6970852 Via Reg. Paschere, 34/A SALUZZO (CN) Via Reg. Paschere, -34/A -- SALUZZO (Cn)
MIRETTIVIVAI Tel. e Fax 0175.71212 - Cell. 335.6970852 NUOVA VARIETÀ DI ACTINIDIA CLONE “M” Tel./Fax 0175 71304 - Cell. 335 6970852
, T.C. SUN • ASTONI DI SUSINO: ANGELENO NUOVA VARIETÀ DI ACTINIDIA CLONE “M” • PORTAINNESTI DI PESCO INNESTATI A GEMMA DORMIENTE • ASTONI DI PESCO
• MIRTILLI DA MERISTEMA VARIETÀ DUKE • KIWI PER MERISTEMA CLONE M IN VASO O RADICE NUDA • KIWI PER MERISTEMA CLONE ‘M’ IN VASO O A RADICE • NUDA ASTONICERTIFICATI DI MELO VARIETÀ: GALA SCHNIGA® DALL’OSSERVATORIO • KIWI PER MERISTEMA CLONE M IN VASO O RADICE NUDA ® DELLA REGIONE PIEMONTE • FITOSANITARIO RED CHIEF SU LICENZA ZANZI • •ASTONI MELO VARIETÀ: GALA SCHNIGA® ® ASTONIDIDI ® MELO VARIETÀ: GALA SCHNICO , SUPER • FUJI KIKU 8 ® ® CHIEF • RED CHIEF(SANDIDGE*), SU LICENZAGOLDEN ZANZI B., GRANNY SMITH • FUJI, GOLDEN B - GRANNY SMITHDEL GRIGIA DI TORIANA RENETTA JONAGOLD, RENETTA CANADA ® • FUJI 8 DELKIKU CANADA • GOLDEN - B - GRANNY SMITH GRIGIA DI TORIANA RENETTA DEL CANADA
12 L’Agricoltore cuneese N. 07 • OTTOBRE 2016
®
• ASTONI DIDI PESCO • ASTONCINI PESCO VASOINNESTATI A GEMMA DORMIENTE • PORTAINNESTI DIIN PESCO • ASTONCINI DI SUSINO INNESTATI E ALBICOCCO IN VASO • PESCHI E ALBICOCCHI IN VASO • ASTONI DI DI PESCO • PORTAINNESTI PESCO INNESTATI A GEMMA DORMIENTE • PESCHI SELVATICI: • PESCHI SELVATICI: SYLVESTRIS, FRANCO, MONTCLAR, G.F.677. • PESCHI E ALBICOCCHI INNESTATI IN VASO MISSOUR - SILVESTRIS FRANCO29/C E RUBIRA • PORTAINNESTO MIRABOLANO • PESCHI SELVATICI: G.F. 677.MRS 2/5 MISSOUR - SILVESTRIS FRANCO E RUBIRA G.F. 677.MRS 2/5
Andrea QUAGLINO Direttore Anaborapi
allevamento. “A livello nazionale la dimensione media aziendale della Piemontese è la seconda in assoluto dopo quella Frisona – spiega Andrea Quaglino, direttore dell’Anaborapi -, quelle del Centro Italia ad esempio sono la metà delle nostre. È un mercato non ancora del tutto soddisfacente che tuttavia, se raffrontato ad altre situazioni, si è mantenuto costante e con dei prezzi quasi accettabili per tutto l’ultimo anno. Gli animali pronti per la vendita non rimangono fermi in allevamento e la richiesta è buona, ma bisogna continuare a lavorare per portare la carne Piemontese sempre di più al di fuori dei suoi territori tradizionali e per farlo nel modo migliore è importante puntare, come stiamo facendo, su certificazioni ed etichettature che sottolineino la riconoscibilità della nostra carne. Buoni segnali arrivano anche dal Nord Italia, dove si è creata una forte attenzione per gli animali da vita, quelli da riproduzione. Molte aziende di piccole dimensioni della Lombardia, del Friuli, del Veneto e dell’Emilia, stanno infatti includendo nella loro ristrutturazione anche la razza Piemontese”. A sottolineare l’aumento di interesse verso la razza autoctona sono anche i numeri del Centro Genetico dell’Anaborapi. Nel corso del 2015, sono entrati nel Centro oltre 220 vitelli, 39 dei quali sono stati approvati per l’inseminazione artificiale; 180 mila le dosi di semi prodotto che sono state utilizzate in parte sulla razza pura e in parte per l’incrocio ed esportate all’estero.
BISOGNA PUNTARE ALLA VALORIZZAZIONE Alla base della tenuta del mercato anche il lavoro che è stato portato avanti per valorizzare e far conoscere la razza. “A differenza del passato, in questi ultimi anni il mercato del bovino piemontese ha assunto livelli di tonicità – concorda Bartolomeo Bovetti, direttore dell’Apa Cuneo -, il prezzo si è posizionato su livelli accettabili e stabili, senza sbalzi stagionali come avveniva un tempo. Perché è successo questo? Perché la carne di razza Piemontese è stata valorizzata, ma anche per la presenza importante del mondo della cooperazione che rappresenta quasi un 40% del volume trattato. La cooperazione traina il mercato perché funge anche da indicatore del prezzo, viene meno quindi la speculazione legata al momento. Oggi c’è una buona consistenza, gli allevamenti si assestano su buoni numeri, anche se decisamente più alti rispetto al passato, con una media superiore ai 35-40 capi. Bisogna però continuare nel processo di valorizzazione e cercare accordi di filiera che abbiano un respiro più lungo che permetta programmazioni di tipo produttivo che diano certezze agli allevatori sia in termini di ritiro dei capi, sia di prezzo”. Conferme arrivano anche dal mondo della cooperazione, che sottolinea però la necessità di riconsiderare il modo in cui vengono ridefinite le quotazioni. “La Piemontese sta vivendo un momento fortunato, perché è stata fatta conoscere non solo qui in Piemonte, ma anche all’estero – sottolinea
Bartolomeo BOVETTI Direttore Apa Cuneo
La più alta concentrazione di capi è nel Cuneese
58% 154.058 capi in provincia di Cuneo
Sergio CAPALDO
Presidente Consorzio "La Granda"
Sergio Capaldo, presidente del Consorzio La Granda -. Sicuramente questo comparto sta vivendo una situazione migliore di altri, pensiamo ad esempio a quello del latte, rimane però la forte difficoltà dovuta al fatto che gli allevatori non conoscono mai i prezzi di vendita perché vengono fatti da chi compra. Bisogna pensare però al domani e per farlo è necessario rivedere il sistema di concertazione dei prezzi”. Complessivamente il comparto vive quindi una situazione di stabilità, pur con qualche difficoltà. Per migliorare ancora occorre continuare a investire nella promozione di questa carne unica, cercando nuovi sbocchi di mercato, anche fuori dai confini territoriali. È questo un passo fondamentale per riuscire ad ottenere prezzi più remunerativi per il prezioso lavoro degli allevatori.
E q u a dor c a ld aie a leg n a e co n o mic h e - s em pli ci - p r a tic h e CALDIE A LEGNA
serie ECONOMIC 2000
Permette un risparmio di oltre il 50% rispetto ai combustibili tradizionali
SISTEMA A CIPPATO
RISCALDARE LA CASA RISPARMIANDO IL 50% SI PUÒ
SERIE CUBICA
Sono sufficienti 3 kg. di legno per fare l’equivalente calorie di un litro di gasolio, con 2,2 kg. le stesse prodotte da 1 mc. di gas metano, con 1,7 kg. l’equivalente ottenuto da 1 lt. di GPL BOFFANO CLAUDIO snc - TERMOIDRAULICA CEVA - strada Prione, 45/A tel. 0174 721895 - cell. 335 7154558 termoidraulicaboffano@gmail.com
ARSENA ERMANNO VILLANOVA MONDOVÌ cell. 335 7081131 IMPIANTI CIVILI E INDUSTRIALI
L’Agricoltore cuneese N. 07 • OTTOBRE 2016
13
Zootecnia / Cerealicoltura
Carni suine: blocco russo illegittimo L'ORGANIZZAZIONE MONDIALE DEL COMMERCIO (WTO) DÀ RAGIONE ALL'UE, MA L'EMBARGO CONTINUA di Monica Arnaudo
D
opo oltre due anni di battaglia l'Ue incassa la sua prima vittoria nella guerra contro la Russia per il divieto di importazione delle carni suine e derivati provenienti dall'Ue. L'Organizzazione mondiale del commercio (Wto) ha dichiarato il provvedimento illegittimo per violazione delle norme sul commercio internazionale. La relazione potrà essere impugnata entro 60 giorni, altrimenti la Russia sarà tenuta a rispettarla. Tuttavia questa decisione non cambia di molto la sostanza dal momento che l'embargo russo (politica) continua comunque a interessare anche la carne. Nello specifico però gli esperti del Wto si sono espressi a favore dell’Ue, stabilendo che il precedente divieto non è in realtà
frutto di un piano per salvaguardare la salute dei cittadini. Imposto dall’inizio del 2014, il divieto di importazioni era infatti scaturito dal ritrovamento, in Lituania e Polonia, di carni infette dalla peste suina africana. Ignorando le misure che l’Ue aveva imposto per combattere la malattia e contenere la diffusione del virus, era entrato in vigore il blocco. A questo primo divieto seguì, ad agosto 2014 un embargo su altri prodotti, tuttora in atto, come misura di ritorsione politica nei riguardi dell'Ue e degli Stati membri che non appoggiavano la politica russa dell'annessione della Crimea. Dalla fine del 2014 il blocco ha comportato un taglio di quasi il 25% di tutte le esportazioni Ue verso la Russia di suini vivi,
carne di maiale e altri derivati. Ill Wto ricorda ora alla Russia l’obbligo di rispettare le norme internazionali, in particolare il principio della regionalizzazione che consente il commercio con singole zone di un Paese che siano riconosciute indenni da organismi nocivi o malattie anche quando la situazione nel resto del Paese non è favorevole e l’obbligo di effettuare una valutazione dei rischio fondata su dati scientifici. Peccato, però, che resti l'embargo.
DOPO 4 ANNI
C'è l'Igp per il Salame Piemonte È stato presentato ufficialmente a Torino il Salame Piemontese Igp. L’iter per ottenere l’Indicazione è durato oltre quattro anni. La registrazione del marchio da parte dell’Unione Europea è avvenuta a inizio luglio 2015 e a seguire il ministero delle Politiche agricole alimentari e forestali ha riconosciuto al Consorzio Salame Piemonte Igp il compito di vigilare e promuovere il tradizionale salume di qualità.
Raccolta mais, è meglio anticipare IL CONSIGLIO DELL'AIRES È DI NON SUPERARE IL 22% DI UMIDITÀ PER EVITARE L'INSORGERE DI AFLATOSSINE A 'picco' il prezzo del mais nazionale
A
nche in provincia di Cuneo le operazioni di raccolta del mais sono in pieno svolgimento, e l’AIRES (Associazione Italiana Raccoglitori, Essiccatori e Stoccatori) ha preventivamente diffuso una nota in merito allo stato sanitario della coltura, con riferimento alla presenza di aflatossine. La contaminazione, a inizio settembre, era stata rilevata anche quest'anno "a macchia di leopardo" in Veneto e in Friuli attraverso il monitoraggio condotto dall'Università di Padova in collaborazione con AIRES. La presenza dell'aspergillo (fungo produttore delle aflatossine) è già stata registrata, anche se in misura molto variabile. L'infezione fungina è più evidente sul mais non irrigato, che tra la fioritura e la fase
di Paolo Ragazzo
cerosa ha subito un forte stress a causa del clima caldo e siccitoso, e soprattutto nelle spighe danneggiate da fitofagi (piralide, diabrotica, etc.) o da volatili. In tali casi lo sviluppo conseguente di aflatossine è praticamente certo. Enrico Costa, agronomo dell’AIRES, interpellato sulla questione la analizza così: “Più ci si sposta a Ovest della pianura Padana, quindi in Piemonte, e più il fenomeno aflatossine si ridimensiona, ma occorre comunque tenere alta la guardia, in particolare, se si notano muffe in campo. Il fungo si sviluppa in piante sottoposte a stress e in fase avanzata di maturazione. Quindi maggiore è il tempo che intercorre tra maturazione e raccolta e più alto è il rischio di aflatossine. Ecco perché, laddove
14 L’Agricoltore cuneese N. 07 • OTTOBRE 2016
possibile, sarebbe opportuno che gli agricoltori anticipassero la raccolta, portando a essiccare granella di mais con non meno del 22% di umidità. Ciò comporta un più elevato costo di essiccazione, ma consente di avere un prodotto più salubre e quindi vendibile. L’alternativa (in presenza di ammuffimento evidente delle spighe) è rischiare di trovarsi con un mais commerciabile solo per uso agroenergetico”. Le prime indicazioni che giungono dalla campagna in corso parlano di prezzi in calo per il prodotto nazionale nelle principali piazze italiane rispetto a un anno fa (dal 2 al 5%), mentre di contro il mais proveniente da fuori Unione europea fa registrare aumenti fino al 4% in un anno.
INSERTO TECNICO
U N I O N E
P R O V I N C I A L E
A G R I C O L T O R I
N. 09 • 2016
NOTIZIE SEMPRE AGGIORNATE E APPROFONDIMENTI SU WWW.CONFAGRICOLTURACUNEO.IT O SU WWW.FACEBOOK.COM/CONFAGRICOLTURACUNEO
PSR: È APERTO IL BANDO 5.1.2 PER LE RETI ANTIGRANDINE
CONTRIBUTO • 80% del costo dell’investimento ammissibile per ciascun impianto di protezione • spesa massima ammissibile 9.000 euro/ettaro fino ad un massimo di 90.000 euro/beneficiario • spesa minima ammissibile 1.000 euro/impianto di protezione
L
a Regione Piemonte ha pubblicato il bando 5.1.2 “Investimenti di prevenzione dei danni da avversità: reti antigrandine”. Il bando, che Confagricoltura ritiene di bassa dotazione e con finanziamenti che soddisferanno solo poche aziende, sovvenziona la realizzazione di reti antigrandine per la prevenzione dei danni da avversità atmosferiche, calamità naturali ed eventi catastrofici di tipo abiotico. Essa ha lo scopo di sostenere la redditività e la competitività delle aziende agricole di fronte alle avversità atmosferiche e alle calamità naturali di tipo abiotico operando sulla prevenzione dei rischi al fine di consentire alle aziende di poter mantenere i livelli di qualità e di commercializzazione dei prodotti, permettendo il mantenimento delle quote e degli standard richiesti dal mercato, in particolare in presenza di accordi di filiera. SCADENZA DOMANDE La scadenza per la presentazione delle domande è il 23 novembre DOTAZIONE FINANZIARIA 4 milioni di euro BENEFICIARI • agricoltori, singoli o associati, in attività • persone fisiche e persone giuridiche INTERVENTI AMMESSI • investimenti di prevenzione dei danni da avversità atmosferiche, calamità naturali ed eventi catastrofici di tipo abiotico • impianto di protezione con reti antigrandine (realizzato per la difesa attiva di uno specifico prodotto agricolo)
Soggetti NON aderenti ad OP/AOP
Settore corilicolo
Altri settori ortofrutticoli
Tutte le tipologie di intervento
Tutte le tipologie di intervento con esclusione degli impianti arborei
Soggetti aderen- Investimenti supeti ad OP/AOP riori ai 5.000 euro indipendentemente dalla tipologia
Investimenti pluriennali specifici per il settore frutta e ortaggi superiori a 20.000 euro con esclusione degli impianti arborei
SPESE AMMESSE • acquisti materiali e attrezzature, anche in leasing fino a copertura del valore di mercato del bene. • spese per l’installazione delle reti antigrandine • spese generali e tecniche, spese di progettazione, di predisposizione delle domande di sostegno, consulenze, studi di fattibilità nella misura massima del 12% delle spese ammissibili ELEMENTI PREMIALI PER LA GRADUATORIA • giovani agricoltori, singoli o associati che si si insediano per la prima volta usufruendo della misura 6.1 • grado del rischio ed entità del potenziale agricolo a rischio in base all’incidenza del costo dell’assicurazione e al valore assicurabile calcolato su parametri contributivi per comune e coltura stabiliti dall’ultimo PAN approvato dal MIPAFF • protezione nuovi impianti o giovani impianti fino a 3 anni • in caso di parità di punteggio prevista priorità agli impianti che hanno le superfici minori Si può consultare il bando al link http://www.regione.piemonte.it/ bandipiemonte/cms/finanziamenti/bando-misura-m-512-prevenzione-dei-danni-da-calamit%C3%A0-naturali-di-tipo-abiotico Per informazioni e per presentare le domande rivolgersi agli uffici della Confagricoltura di Cuneo.
IMU E TASI: CONSEGNARE AGLI UFFICI GLI ATTI DI ACQUISTO E VENDITA DI TERRENI E FABBRICATI La Confagricoltura di Cuneo invita tutti coloro che si avvalgono della struttura associativa per i conteggi IMU e TASI a consegnare agli uffici eventuali atti di acquisto o vendita di terreni e fabbricati stipulati a partire dal 1° gennaio 2016.
INSERTO TECNICO L’Agricoltore cuneese N. 07 • OTTOBRE 2016
I
AGRIMEC di Crosetto Elio & C. snc · Via Roma, 126 · Marene (CN) ITALY AGRIMEC di www.rimorchicrosetto.com Crosetto Elio & C. snc Via Roma, 126 Marene (CN) ITALY
www.rimorchicrosetto.com
www.rimorchicrosetto.com
PSR: BANDO 7.6.1 PER IL MIGLIORAMENTO DEI FABBRICATI D’ALPEGGIO
L'
• investimenti per la diversificazione in attività extra-agricole, fermo restando l’obbligo di proseguire l’esercizio dell’attività agricola di alpeggio e limitatamente ai seguenti ambiti: agriturismo, sviluppo integrato con il turismo montano, servizi educativi, sociali didattici e per il tempo libero. Gli interventi possono interessare la realizzazione di opere all’interno e all’esterno dei fabbricati, comprese le opere impiantistiche di completamento. CONTRIBUTO Il sostegno è concesso in forma di contributo in conto capitale determinato sulla base delle spese effettivamente sostenute e documentate dal beneficiario per la realizzazione degli investimenti. Si può consultare il bando al link www.regione.piemonte.it/bandipiemonte/cms/system/files/PSR_20142020_operazione_761_BANDO_0.pdf Per informazioni e per presentare le domande rivolgersi agli uffici della Confagricoltura di Cuneo.
operazione 7.6.1 del Psr sostiene investimenti per il mantenimento e il miglioramento della funzionalità dei ricoveri di alpeggio, nel rispetto della loro particolare connotazione architettonica e paesaggistica con la finalità di assicurare la continuazione dell’attività tradizionale della transumanza estiva e, di conseguenza, garantire la conservazione dei pascoli come elemento paesaggistico di pregio. SCADENZA DOMANDE E DOTAZIONE FINANZIARIA La scadenza per la presentazione delle domande è il 30 dicembre. La dotazione finanziaria disponibile ammonta a 9.800.000 euro PSR, FONDI PER INFRASTRUTTURE ALPEGGI BENEFICIARI La Regione ha approvato l'operazione 4.3.3 del Psr, "Infrastrutture L’adesione al bando è riservata ai soggetti proprietari di alpeggi pubblici e per gli alpeggi". L’operazione intende tutelare e valorizzare le attività privati, singoli o associati. agricole nelle zone di montagna e a creare opportunità di sviluppo INTERVENTI AMMESSI nelle aree rurali. La scadenza per la presentazione delle domande è • investimenti per il restauro, la ristrutturazione e la riqualificazione dei il 30 dicembre. La dotazione finanziaria è di 1.460.000 euro. fabbricati di alpeggio e delle loro pertinenze, finalizzati anche al ripristino I beneficiari dell'operazione sono gli Enti pubblici, singoli o associati, della loro originaria funzionalità e fruibilità; proprietari di alpeggi. Il contributo elargito corrisponde all'80% delle • investimenti per la realizzazione di locali e strutture in ampliamento o spese sostenute e documentate dal beneficiario relative ad investimenti completamento dell’esistente; per nuove infrastrutture finalizzate all’approvvigionamento elettrico; • investimenti per il miglioramento del rendimento energetico dei fabbricati investimenti per collegamenti a linee telefoniche; investimenti per (es. interventi di isolamento termico, ecc..); servizio degli alpeggi ANNI opere di presa o adduzione degli acquedotti aANNI • investimenti per la costruzione e/o il potenziamento di impianti di ap(escluso il fine irriguo), compreso il loro adeguamento o potenziamento; provvigionamento energetico da fonti rinnovabili; investimenti teleferiche per il trasporto di materiali. Si può consultare il • investimenti per la costruzione e/o potenziamento di opere per la raccolta bando al link www.regione.piemonte.it/bandipiemonte/cms/system/files/ e la distribuzione dell’acqua sia per i fabbricati, sia per l’abbeverata del PSR_2014-2020_operazione_433_BANDO.pdf. bestiame;
LA SCELTA VINCENTE, DAL 1936 LA SCELTA VINCENTE, DAL 1936 LA SCELTA VINCENTE, DAL 1936
Dove c’è Dove c’è agricoltura... 80Dove c’è 80 Dove c’è agricoltura... Crosetto c’è. Crosetto c’è. agricoltura agricoltura
Dove c’è agricoltura... Dove c’è 80 Crosetto c’è. agricoltura www.rimorchicrosetto.com ANNI
iugno Dal 1° g ESCLUSIVO RIO a SSIONA Valle d’Aost E C N O e C e t n o m p er Pie er il marchio p
ASSOCIATO
pronto nza con Assiste to anche per n li interve , Storti e Gilio M G A , x Sitre
LA SCELTA VINCENTE, DAL 1936 LA SCELTA VINCENTE, DAL 1936 LA SCELTA VINCENTE, DAL 1936 LA SCELTA VINCENTE, DAL 1936 LA SCELTA VINCENTE, DAL 1936 LA SCELTA VINCENTE, DAL 1936
AGRIMEC di Crosetto Elio & C. snc • via Roma, 126 • Marene (CN) LA SCELTA VINCENTE, DAL74.37.35 1936 tel. 0172 74.21.18 / fax 0172 LA SCELTA VINCENTE, DAL 1936 • commerciale@rimorchicrosetto.com
LA SCELTA VINCENTE, DAL 1936
www.rimorchicrosetto.com CONCESSIONARIO ESCLUSIVO www.rimorchicrosetto.com
AGRIMEC di www.rimorchicrosetto.com Crosetto Elio & C. snc · Via Roma, 126 · Marene (CN) ITALY AGRIMEC di Crosetto Elio & C. snc · Viacommerciale@rimorchicrosetto.com Roma, 126 · Marene (CN) ITALY Tel. +39 0172 742118 · Fax +39 0172 743735 · Tel. +39 0172 742118 AGRIMEC di Crosetto Elio0172 & C.743735 snc · Via· commerciale@rimorchicrosetto.com Roma, 126 · Marene (CN) ITALY · Fax +39 Tel. +39 0172 742118 · Fax +39 0172 743735 · commerciale@rimorchicrosetto.com ASSOCIATO OC
ON
EVISORI E E R PR
O ORI
ASS
ZI
TT
www.rimorchicrosetto.com
DU
IA
GAMMA CROSETTO
www.rimorchicrosetto.com
AGRIMEC di www.rimorchicrosetto.com Crosetto Elio & C. snc · Via Roma, 126 · Marene (CN) ITALY AGRIMEC di Crosetto Elio & C. snc · Viacommerciale@rimorchicrosetto.com Roma, 126 · Marene (CN) ITALY Tel. +39 0172 742118 · Fax +39 0172 743735 · Tel. +39 0172 742118 AGRIMEC di Crosetto Elio0172 & C.743735 snc · Via· commerciale@rimorchicrosetto.com Roma, 126 · Marene (CN) ITALY · Fax +39 Tel. +39 0172 742118 · Fax +39 0172 743735 · commerciale@rimorchicrosetto.com ASSOCIATO PANTONE ORANGE 021 C
INSERTO TECNICO L’Agricoltore cuneese N. 07 • OTTOBRE 2016
OC
ASS
EVISORI E E R PR O
ORI
www.rimorchicrosetto.com
ON
TT
www.rimorchicrosetto.com
ZI
DU
IA
Crosetto c’è. agricoltura
II
PANTONE BLUE 072 C
VINO: DEFINITA LA GIUSTA DESIGNAZIONE DEI MOSTI AROMATICI
GLIFOSATE: REVOCATA L'IMMISSIONE IN COMMERCIO DI 107 PRODOTTI
P
er definire i prodotti che si ottengono dalla vinificazione dei superi dei D.O. aromatici si utilizzano di solito sui registri e sui documenti di trasporto diciture quali “mosto parzialmente fermentato da uve aromatiche” o “mosto parzialmente fermentato da uve aromatiche moscato”, ma già con circolare ICQRF del 2013 sono state definite diciture più precise. Occorre pertanto utilizzare le diciture corrette: • se non si è interessati al concetto di vitigno aromatico e neppure al nome della varietà si userà semplicemente "mosto di uve parzialmente fermentato Bianco/Rosso"; • se invece si desidera, eventualmentem produrre vino spumante di qualità del tipo aromatico (con o senza nome del vitigno) si scriverà: "mosto di uve parzialmente fermentato Bianco/Rosso atto a dare vini spumanti senza DOP/IGP con l’indicazione della varietà…". I nomi delle varietà aromatiche che possono essere citati sono: Moscato e Malvasia, mentre non sono ammessi Freisa, Brachetto in quest’ultimo caso si utilizzerà "mosto di uve parzialmente fermentato Bianco/Rosso atto a dare vini spumanti di qualità del tipo aromatico senza DOP/IGP". AUTORIZZAZIONE ALL’ARRICCHIMENTO Con la DGR 40-3898 del 5 settembre sono autorizzati gli arricchimenti su tutti i prodotti senza D.O. nel limite di 1,5% vol; sono autorizzati gli arricchimenti di tutti i D.O. nel limite di 1% vol ( ad eccezione delle D.O. Colline Saluzzesi, Freisa di Chieri, Collina Torinese e Roero). Si ricorda che è stata richiesta, ma non attivata, la deroga al limite massimo del 13% vol. e, pertanto, non è ammesso raggiungere gradazioni superiori mediante l’arricchimento.
Con un Decreto del 9 agosto 2016 il Ministero della Salute - Direzione Generale per l'Igiene e a Sicurezza degli Alimenti e la Nutrizione ha disposto la revoca delle autorizzazioni all'immissione in commercio di alcuni prodotti fitosanitari contenenti la sostanza attiva "glifosate" e allo stesso tempo modificato le condizioni d'impiego. A questo primo elenco è seguita una successiva integrazione, il 6 settembre, che ha portato ad un totale di 107 il numero di prodotti vietati. La revoca all'immissione in commercio è immediata, ma per i rivenditori e i distributori autorizzati la commercializzazione e l'impiego delle scorte giacenti nei magazzini è consentita fino al 22 novembre 2016, mentre agli utilizzatori finali l'impiego è permesso fino al 22 febbraio 2017. L'utilizzo è comunque legato a regole precise: divieto di impiego vicino alle aree frequentate come parchi, giardini, campi sportivi e zone ricreative, aree gioco, cortili, aree verdi interne a scuole e strutture sanitarie. Sul sito di Confagricoltura Cuneo si può consultare l'elenco dei prodotti vietati.
ART.10 LEGGE 203 DEL 3/5/1982: ADEGUAMENTO CANONI DI AFFITTO PARI ALLO 0% PER IL 2015/2016
In ottemperanza a quanto disposto dall'art. 10 della legge 3/5/1982 n. 203 "Norme sui contratti agrari", presso la sede del Settore Agricoltura della Provincia di Cuneo, la Commissione Provinciale ha stabilito che per l'annata 2015/2016 il coefficiente di adeguamento annuo del canone di affitto dei fondi rustici è pari allo 0%.
INSERTO TECNICO L’Agricoltore cuneese N. 07 • OTTOBRE 2016
III
LATTE: AIUTI EUROPEI PER RIDURRE LA PRODUZIONE
N
el quadro delle misure finalizzate a stabilizzare il mercato dei prodotti lattiero caseari individuate dal Consiglio dei Ministri dell’Agricoltura della UE nel corso della riunione del 18 luglio 2016. La Commissione europea ha adottato il Regolamento Delegato 2016/1612 che stabilisce un aiuto per la riduzione temporanea delle consegne di latte vaccino. Con una successiva nota il Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali ha precisato che: • Il regime è aperto a tutti i produttori che effettuano consegne a primi acquirenti e NON per le vendite dirette. • Saranno ammessi solo i produttori che hanno consegnato latte a primi acquirenti a luglio 2016. • L’aiuto ammonta a 14 euro per 100 kg di latte consegnato in meno ed è limitato ad una riduzione massima del 50% delle consegne per singolo beneficiario, in un periodo di tre mesi, rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Non saranno incentivate, quindi, riduzioni di produzione superiori al 50% rispetto all’anno precedente e le domande che presenteranno quantitativi previsti di riduzione maggiori del 50% dei quantitativi consegnati nel periodo di riferimento, saranno ricondotti al 50% di aiuto ammissibile. • La riduzione dovrà riguardare in ogni caso un quantitativo minimo di 1,5 tonnellate di latte per azienda beneficiaria. • La riduzione oggetto di premio sarà calcolata su base trimestrale (differenza tra consegne nel trimestre “di riduzione” e trimestre “di riferimento” che è il trimestre corrispondente dell’anno solare precedente). • È possibile presentare una sola domanda di aiuto rispondendo ai bandi comunitari tramite una procedura gestita dalle amministrazioni nazionali.
C C O O
DATE E SCADENZE Relativamente ai vari bandi i trimestri in cui realizzare la riduzione sono i seguenti: Data bando (entro le ore 12)
Periodo di riduzione della produzione di latte
12 ottobre 2016
novembre e dicembre 2016 / gennaio 2017
9 novembre 2016
dicembre 2016 / gennaio e febbraio 2017
7 dicembre 2016
gennaio, febbraio e marzo 2017
CASI DI RIDUZIONE DEL CONTRIBUTO Nella domanda di partecipazione al regime il beneficiario deve dichiarare la riduzione di produzione che intende effettuare nel trimestre successivo. Nel caso in cui a consuntivo la riduzione effettiva sia inferiore, all’aiuto di 14 euro/q.le si applicheranno le seguenti riduzioni: Riduzione effettiva
Riduzioni sull'aiuto
Almeno l’80% della riduzione preventivata
-0% (nessuna riduzione)
Tra il 50% e l’80% della riduzione preventivata
- 20%
Tra il 20% ed il 50% della riduzione preventivata
- 50%
Meno del 20% della riduzione preventivata
- 100% (nessun pagamento)
In ogni caso il beneficiario dovrà poi presentare anche una domanda di pagamento entro 45 giorni successivi alla fine del periodo di riduzione dove dichiarerà la quantità di latte ridotta. - A seguito della ricezione delle domande ammissibili, la Commissione verificherà che il totale della riduzione di latte prevista nelle domande presentate in ciascun bando non superi il quantitativo complessivo di riduzione di latte a livello europeo corrispondente al plafond disponibile (150 milioni di euro = circa 1,07 milioni di tonnellate). Quindi, se le quantità previste in riduzione supereranno tale soglia si procederà preventivamente a ridurre le quantità oggetto di riduzione. Maggiori informazioni negli uffici della Confagricoltura di Cuneo.
CONTERNO CONTERNO S.R.L. S.R.L. OCCELLI OCCELLI
ATTREZZATURA ATTREZZATURA IDRAULICA IDRAULICA LANGA LANGA Per la manutenzione dei vigneti Per la manutenzione dei vigneti una macchina pratica e veloce una macchina pratica e veloce MACCHINA IDRAULICA MULTIFUNZIONE MACCHINA IDRAULICA MULTIFUNZIONE Trasformabile a seconda delle necessità in: Trasformabile a seconda delle necessità in: PIANTAPALI - VANGA - TRIVELLA IDRAULICA PIANTAPALI - VANGA - TRIVELLA IDRAULICA
PLI_PZ_VG/Pli_Langa_6_1-3 PLI_PZ_VG/Pli_Langa_6_1-3
Fig. 3 Fig. 3
Conterno & Occelli s.r.l. Loc. Calcinera n° 42 12060 Farigliano CN Tel. 0173-76151 Fax. 0173-73.69.98 www.aratri-trivelle.it Conterno & Occelli s.r.l. Loc. Calcinera n° 42 12060 Farigliano CN Tel. 0173-76151 Fax. 0173-73.69.98 www.aratri-trivelle.it
IV
INSERTO TECNICO L’Agricoltore cuneese N. 07 • OTTOBRE 2016
Latte
Il prezzo sale, ma non in Piemonte CONFAGRICOLTURA CHIEDE ALLA REGIONE DI ESERCITARE UN RUOLO PIÙ ATTIVO NEL CONFRONTO TRA LE PARTI
Produttori di latte ancora alle prese con prezzi non remunerativi
I
l prezzo del latte, ormai da mesi, è sceso a livelli troppo bassi, tali da non coprire neanche i costi di produzione. Se fino a qualche settimana fa la situazione poteva essere in qualche modo spiegata - ma non certamente giustificata - con un andamento internazionale che vedeva i prezzi della materia prima e dei prodotti lattiero caseari in flessione, oggi queste ragioni non valgono più. Il prezzo del latte spot sul mercato nazionale è in aumento. Alla Camera di Commercio di Verona lunedì 26 settembre è stato quotato di media a 40,20 centesimi al litro. Il 25 luglio il prezzo era a 35,31 centesimi al litro. In due mesi le quotazioni sono salite di oltre il 12%, ma i prezzi alla stalla in Piemonte rimasti fermi. Il mercato cinese, solo per riferire un esempio internazionale, si è ripreso e ad agosto le importazioni di latte e latticini, riferite allo stesso periodo dell’anno precedente, indicano che sono aumentate in volume relativamente alle voci formaggi (+63,9%), latte per l’infanzia (+34,8%), burro (+34,6%), polvere di siero (+31,9%) latte e panna (+30,5%). "MANCA UN CONFRONTO PRODUTTIVO CON L'INDUSTRIA" “Sul prezzo del latte continua a mancare un confronto serio e produttivo con la parte industriale che non è interessata ad ascoltare le richieste degli allevatori – dichiara Giampiero Degiovanni, presidente della sezione Lattiero casearia di Confagricoltura Cuneo -. A questa situazione, che si protrae ormai da tempo, si aggiunge l’anomalia che sta caratterizzando il mercato, con un prezzo del latte alla stalla che
è arrivato ai minimi storici nonostante il mercato stesso risulti in netta ripresa, visto che sono in crescita anche le quotazioni e i consumi dei formaggi. E se in altre parti d’Italia questa ripresa viene riconosciuta in parte anche ai produttori, qui in Piemonte i prezzi restano fermi. Ai produttori mancano diversi centesimi al litro e, se la situazione non cambia, siamo pronti a scendere in campo”. In questo quadro è evidente che chi può esercitare una maggior pressione sul mondo produttivo lo sta facendo, danneggiando pesantemente bilanci degli allevatori e spingendo fuori mercato molte aziende. Confagricoltura ha chiesto alla Regione di esercitare un ruolo attivo nel confronto tra
produttori e industriali, pur tenendo conto di tutte le limitazioni imposte dalla legislazione e dalla normativa antitrust. PIEMUNTO: PER ORA NON HA PORTATO NULLA AI PRODUTTORI “È necessario che si definiscano – e su questo aspetto la Regione può lavorare parametri omogenei per l’apprezzamento della qualità del latte e per la determinazione dei prezzi – continua Roberto Abellonio, direttore di Confagricoltura Cuneo -. Ogni caseificio ha giustamente i suoi valori, ma senza un quadro di riferimento univoco per i produttori risulta difficile effettuare comparazioni. La Regione deve ritornare a occuparsi politicamente con concretezza non solo del comparto del latte, ma di tutto l’agroalimentare. Affermare che il Piemonte produce qualità ed eccellenze è importante, ma fondamentale è sostenerlo con comportamenti coerenti". L’operazione Piemunto, aldilà della valenza che potrà assumere il marchio, si è rivelata un’operazione commerciale interessante per alcune aziende agroalimentari, ma ai produttori finora non ha portato nulla. Le iniziative devono essere concertate e non estemporanee e tutti gli attori della filiera devono avere il giusto riconoscimento nel processo produttivo. Chi si impegna a sviluppare rapporti di filiera e a valorizzare il territorio per ottenere contributi pubblici deve rispettare i patti, formalmente e sostanzialmente. La Regione in questo processo ha un ruolo importante, per far sì che venga rispettata la dignità di tutti, anche sotto il profilo economico. Ai primi di ottobre il confronto tra le parti è ripreso, si resta in attesa di risultati concreti.
M U LT E L AT T E 2 0 1 4 / 2 0 1 5
Conti sbagliati, Agea restituisce i soldi Come segnalato da Confagricoltura Cuneo in un precedente articolo, i conteggi di Agea per il calcolo del prelievo supplementare da imputare ai produttori di latte relativi alla campagna 20142015 non erano corretti. Le multe per chi aveva superato la quota aziendale disponibile nel corso dell'ultima annata di validità del regime delle quote sono infatti poco più di 30 milioni di euro e non i 100 milioni addebitati con i conteggi eseguiti tra luglio e agosto 2015. In pratica, gli allevatori risparmieranno oltre 70 milioni. È l’effetto della modifica, decisa dal Governo, con la recente legge n. 160 del 7 agosto scorso, della legge Zaia del 2009 che ha corretto i criteri di calcolo del prelievo. Agea ha quindi proceduto a nuovi conteggi; il versamento effettuato ad Agea deve corrispondere al prelievo dovuto dal singolo produttore alla Commissione UE aumentato del 5%. Nel dettaglio, i produttori che hanno aderito alla rateizzazione dovranno beneficiare della restituzione di quanto versato in eccesso e non sono tenuti al versamento delle ulteriori rate. Pertanto, Agea, dovrà restituire l’importo ad ogni singolo produttore non oltre il 31 dicembre 2016 e le garanzie prestate saranno restituite entro il 20 ottobre. Le aziende interessate possono rivolgersi agli uffici di Confagricoltura Cuneo.
L’Agricoltore cuneese N. 07 • OTTOBRE 2016
15
ès
blem i, m a
Vitivinicoltura
Moscato, serve più equilibrio PER CONFAGRICOLTURA CUNEO L'ACCORDO RAGGIUNTO RAPPRESENTA AD OGGI IL MIGLIOR COMPROMESSO POSSIBILE
L
a vendemmia del moscato è in cantina. Le uve si sono rivelate sane e con buone gradazioni, la raccolta non è stata ostacolata dal maltempo, si è raggiunto un accordo su prezzi e rese. Ciò nonostante ci sono dei malumori. Perché? Partiamo dai fatti. I FATTI DI INIZIO AGOSTO Nella sede del Consorzio dell’Asti all’inizio di agosto i rappresentanti di produttori e industriali hanno definito, per le uve destinate a Asti docg, una resa di 78 quintali a ettaro e una riserva vendemmiale di 10 quintali per ettaro. Per le uve destinate a Moscato d’Asti docg la resa è stata fissata a 95 quintali/ettaro. Le rese nel 2015 erano state fissate a 100 quintali/ettaro e nel 2014 a 107 quintali. Il prezzo che verrà pagato agli agricoltori quest’anno è di 107 euro al quintale, come nelle ultime due annate. Inoltre, sui dati delle denunce di produzione della vendemmia 2016, per costituire un fondo per attività di promozione e valorizzazione della denominazione da utilizzarsi principalmente in Italia e in Europa, il Consorzio fatturerà 77 euro al quintale solo sui quintali a ettaro di Moscato d’Asti di maggior resa rivendicati rispetto all’Asti. L’intesa raggiunta in ambito consortile prevede anche che “per gli imprenditori agricoli con medesima partita Iva o codice fiscale delle particelle catastali a docg e della ragione sociale imbottigliatrice il suddetto importo non verrà conteggiato sul numero di contrassegni di Stato consegnati nell’anno solare 2016. Alla formazione del fondo contribuirà anche il Piemonte Moscato doc, rivendicato da scelta vendemmiale del vigneto docg, nella misura di 77 euro al quintale per 17 quintali/ ettaro”. IL MOTIVO DEL CONTENDERE Pare essere la vicenda dei 77 €/q il motivo del contendere, ma considerando il fatto che le rese sono diversificate, per i produttori di uve per Asti docg o Moscato d’Asti docg non ci sarà alcuna differenza di trattamento. Altri ancora si lamentano per l’eccessiva riduzione della resa, ma su questo punto occorre osservare che le giacenze di invenduto, ormai, rappresentano un anno di produzione.
s e l’A iden lla su va, no di d e altr sp ssociati dei a tot n lo egrad o. qu ondo zion «Te alità rappr o, (Fi) ando no a e N tti blu». Mo eta d , risp il con l casoel Via », co lti e i alc ond sigli sco le, n da denu uni a endo ere C ppia ril’im lla ve nciò bitan alla c arlo B to pro mon getaz pro ti, fot hiam o b an lem dizia ione blem ogra asu che s i pu abb selva atich fò ne ona n e que rtrop ando ggia e, via noi r uovo llo de po c nata. alpa mo t eside , lo s lle s i son «I sp rcheg utti i nti c appia iring o, il Resso gi, l’ giorn he c mo b he gno io V in pes isola i. Ma i conv ecer di m erde sime ecolo ncan isab chia anu ro av con gica o i se ilità mo d tenzio rebb dizio è abb costr , in pr i capir ne. D e bis ni, str and uttr imis e le r a an oma azion onat ici ch delle espo ni ne che e ch i; d e ci impr nE f i temp a volt e tan ell’Am hann ein di do i gli e no to h min o to noi ab ve ar impe n m a fat itrib bravi itan rivi il gni a antie to tier uiam a lam ti, che senso ssun ne e». o a ent sia civ ti. spo arci, mo ico att Nell’a rca m molre a co zi rezza rea il q nzia verdi to pe ci son uar , per un cura r i ba o un t s i m i a qu co lon e s bin par re artier rsi gr e po enza i, sp co Ir «N socia e pro atuiti lifun sporc al’is eside ola nt cor on è lità post e le ziona ieco i ne no a mo poco e in i per feste le log l qu ica art zio -. Be lto da , anch tegra favor di n n è s iere stim i di ven fare e se zion ipe c e c g sso «Tett vor ola ritic ano con ’è a . in i blu r n it r c n le e à, s ser m e pe s lud ssim » ad den e obiemo so la solue lo s egnala oe c Alba cam ti vo ttiv lo ch zion copo on diz non per biam rrem i e giu ieder e, m è ion ne i») gan dell il q ent mo d sti. A e di e a ma o le ’aiu uar o ch ire i r ssot cr tier e d : sia esit o di t e, Bo toli itic esid te : C u c ne ità ( il tti» ’è b era R «U «Ra an AL ISTIN n . t is c o a «Man e B c p A un ogn A AB o la s nch o OR cio faltat fun quar uso a lto un ei GO p GN chil dell’e ure, colt ziona tiere ll’Ass inv La O mo ome rba segna den o l’in no - dove ociaz ito» r e «O pl ro. di qu tri d . Ma letic chi ti e v vito dice B molt ione g i c n i a m alla era i ann dell Ecc elle stra solo a, sfa l’Am alcu erific di d o -. H e co in P d p p o s d a n lo r 4 ro ll un e au pe i La e, u er 4 sen min e cr ato c iver o ra e pr opria 5 mil la Pr zia a disp vinc da a rap tono rché nghe n de 0 cita e, in istra iticit on i msi res cna eleva fisc ioni ovin ma to 2 onib ia. L ndo prim zion à, in iei iSib ci di pres mie il « e Ro citi re “in ti da alità, di eu c pr nute milio ilità ’ente chi a pe e a vita ocUn ille; Alba entanlocali Tavo edi d rso occ ndo reg meno bric llo S 23 d ro ion lionovinc nzio ni d 2016, , in b e B za » - lo d u b n o io i e p n ia a c io e e h r d i e u r a s se de pr i pa li ( e na anc le” tato ei BY vere a o s arRo rto P collin pre a, Ma ei sinon olle ». NC ran nte F li - h he i , e so per ND no ogramssati) rispe delle o pe tanALCU Un e ro asso e d side rello NI str do a ederica spie trasfe no ve DIRI in gli am mar . «No tto a str r la TTI Bo ione M a r ne, i Lan nti e utt pie o ad e n un RISE g r i e n s m f d d g c F RV 1 A il r è ind a R i u 5 AT p a ie n B ato im in cia rito lta o I co le po ra de o re orgn il pr ent l’im ra d eriod istra futur possib miGiu zione , col Lan Pe ro s aci d omo nti a che p pote gime a -. La esidi min el ta o de tori o - d ile i n el lian com dir ga o V m etto Rob o e nu nte a post rovinnziat con u voli invisita ente rtufo licato -. Sia icoe t o e a igli rc re ge enzio pro e l’ ce a , sia na de ter tori» arriv alle , co mo one ian As rto le : «È u ne s gram unic d ave mo le ll’erb vent . Nu o di por n la - si ti alb soè riv es p par rg tra m a in re le di A a, i (c me m te olt i b ris lba) ieri, s ome rosi pigliaia e s ross ti po ente de». are la Pie- i im o u u le E so u li le or ic lo sfo cui a Le tiche n acc aggiumacolt mi r se no no g lla ta sfa coLa a r igua n b ià p ngen lcio su rbicia inco gge primordo nPr ifiu rd as art ma i ruoli te. O mbo Fina a d tra ti e ano tan iti. ziaAs o sgo an o, i Ma ti tun nten dell ccor no u nzia ella p mb ch pro e si p e do uti, e pro re c lter ria, ero e r an r ch nev acstis uò p tazio richie vinc hiare iori rit che p e. bilit cano iù pre ni fin dono e che zza d e à dei à s edif ten anzia op , se bra i sala r enz ic de p c a r i sco re c rie: n orch cia r iso h co e li av nti d r las e s on BY se». tici e i geto ndo s eva in NC via ND nell opr AL d CU a o NI a DIRI TTI 20 ve sa zon llu RISE RV AT mil lavor rebb a di I si n i; e a ator ero s ei p ltri i in ros anc con sim ora i gio s rni
Accordo Asti Docg e Moscato d'Asti Docg 2016 Resa
Asti Docg
Esubero
78 q/ha
Moscato d'Asti Docg
95 q/ha
32 q/ha
Pa rco att rez zat op er Via bam bili tà bin i
25 q/ha
T sor uto se i nom nsu ie lo fici proDi qui la decisione di ridurre le rese e costituire un fondo fper ent cali muovere il prodotto al fine di cercare di aumentare i consumi. i” Prezzo suggerito
a 107 lo a “Ri vo€/q
UN AF ES TA DE LLA Alb All’e CIT a al t nel dizio TÀ ra cu ne
e, n gu or n ro; el fe ardo e» ha umer ne mm l’alb nno o 9 lla cor inile ese part di «C sa , Lu Dav ecip orri Un c de ia N ide S ato in sotto a r1 c 4 R talic aglia mil le to r ub chio (C le. P rien u Riv del s Tor rimi Ab erd Gsr ino son ellon iti ) io ed Ferre fie o an . Le Ele r na Sac i del date 100 b SILV IA Me co» e San M al Bo ottig MU rg RA li die a TO RE . È «Cop rtino o de e per sta pin ; c l Fu il p ta un o», P ance mo, rimo ller seg rio af r im FO est ia LTA a d arie; per uito ne alb d i tu «V le PA tta ida scu a due ese RT o la c » e a EC ittà «M le a « lIPA acr U. . di s Du ino ZIO e » in p tand piaz NE [I. C e z ia e .] m vo lon zza X iglia pien civ X e ile, tari d Sett ia di di a Cro i Lil em curio ttra z t, « bre ce s i a ion ros P a sa iedix Bra. «Volo i, un eC a en terra Fra g ntar tren tro li » ia t aiu , Lion altri, men ina to c za alla s, Pro ’eran te» Vit tez o i zio Spre it a. In ion ese ni di enb pia e a « dio rcita Spo ch, zin r z to braid ione t in p tan un t a b ese dei v iazza o, le om che igil » n bo , sp i de . E, in ume la d er lf r f el g ime uoco ine, la ose d nta im as avv lm volon spet ost olt ent tar tac o i a d e, alle han del p lar fia no resimm spe e. [V n.M .]
Confagricoltura Cuneo contraria alla DOC Piemonte Nebbiolo aggiungendo il nome Nebbiolo, presentata dal Consorzio Barbera d’Asti e vini del Monferrato. “La proposta di estendere in maniera incondizionata l’area di produzione del Nebbiolo oltre il territorio vocato di Langhe e Roero non ci convince per una serie di motivazioni condivise anche dai comuni interessati – riprende Demaria -. Il territorio non sente l’esigenza di una nuova denominazione che di fatto andrebbe a stravolgere un contesto ormai consolidato, frutto di decenni di tradizione e professionalità. Ampliando l’area di produzione,
16 L’Agricoltore cuneese N. 07 • OTTOBRE 2016
es alo ne pol ifu
LE POLEMICHE NON SERVONO "Con le polemiche non si va lontano - dicono Roberto Abellonio e Renato Negro, rispettivamente direttore provinciale e presidente della sezione vitivinicola Bianco di Confagricoltura Cuneo -. L’accordo raggiunto rappresenta il miglior compromesso possibile. Certo gli agricoltori perdono reddito rispetto agli anni scorsi, ma non prendere atto della situazione e chiedere di continuare a produrre eccedenze In d sarebbe demenziale. In assenza purtroppo di un ruolo uem ila da parte della Regione, rivendichiamo il fatto che determinante sul per cor so d la ritrovata compattezza del fronte agricolo ha già prodotto alcuni i «C orr i sobisogna sostenere, interessandosi del primi risultati positivi, che tto le orr i-Al mondo dell’Asti non soltanto tquando la vendemmia è alle porte. ba nel cuo protagonisti anche della Noi agricoltori dobbiamo, infatti, tornare re» Buo realizzazione". gestione dei nostri prodotti, non solo della loro n su cce sso RINFRESCHIAMOCI LA MEMORIA di « Vol ont Facciamo poi un esercizio di memoria. Il primo accordo interproaria me nte fessionale nel comparto dell’Asti venne ratificato il 21 settembre » in pia 1979, per tentare di impostare una programmazione produttiva e zza XX Set tem bre commerciale tale da assicurare garanzia di lavoro e reddito a tutta aB la filiera. Dopo due anni di sostanziale tenuta nel 1981 si registrò una forte richiesta di prodotto e il prezzo pattuito dall’accordo (76.000 lire al quintale) non venne rispettato: nel 1982 le quotazioni dell’uva salirono addirittura a 160.000 lire al quintale (pari a 82,63 euro) e gli industriali disdettarono formalmente l’accordo. Nella vendemmia 1983 le quotazioni medie di mercato si assestarono attorno alle 60.000 lire al quintale. Da allora, seppur con alti e bassi, il sistema ha sostanzialmente retto bene alla prova del mercato, pur in presenza del ricorso a stoccaggi concordati dei mosti per regolare il mercato e di distillazioni straordinarie sostenute da Stato e Ue per eliminare le eccedenze. Per questo è necessario continuare il dialogo tra produzione, industria e commercio.
PRESA DI POSIZIONE
“La nostra base associativa è assolutamente contraria alla proposta di istituzione della nuova DOC Piemonte Nebbiolo, per cui apprezziamo la decisione di ricercare soluzioni alternative presa dal Comitato consultivo regionale per la viticoltura riunitosi a Torino”. Così, in maniera netta, il presidente della sezione vini rossi di Confagricoltura Cuneo, Gianluca Demaria, esprime il giudizio dell’associazione agricola sulla ‘querelle’ scoppiata in seguito alla proposta di modifica della denominazione Piemonte DOC,
ci
tutto questo rischia di venire meno, proprio in un momento in cui il Nebbiolo sta registrando ottimi risultati sul mercato nazionale e internazionale”. La Confagricoltura di Cuneo, infine, non è contraria alla sperimentazione di impianti con uve nebbiolo anche in altre zone del Piemonte, ma ritiene che i vini prodotti da questi impianti vadano riconosciuti con una denominazione specifica, senza stravolgere il quadro attuale e solo dopo un’attenta valutazione dei parametri quantitativi e qualitativi.
sol tti bl u son o d o an che eg cos ra e ch e fu do n ”
zio nan su L'articolo apparso o” La Stampa edizione Cuneo lo scorso 20 settembre
MA
RTE
Do po i
tra re -
L.
Sta gio nal i st ipa ti i n
4. 7
"Non fare di tutta l'erba un fascio"
ENRICO ALLASIA HA RISPOSTO AL DIRETTORE DELL'ATL ALBESE, MAURO CARBONE, DOPO UN ARTICOLO APPARSO SU 'LA STAMPA'
l
l 20 settembre scorso su La Stampa – ed. Cuneo è stato pubblicato un articolo dal titolo “No alle scorciatoie e all’omertà in Langa” sul ritrovamento di braccianti agricoli in precarie condizioni igienico-sanitarie a Mango. Il pezzo riportava le seguenti dichiarazione del direttore dell’Ente Turismo Alba Bra Langhe e Roero, Mauro Carbone: “Forse è arrivato il momento di darci un taglio e di uscire da questo clima di omertà degno della Locride…”, e ancora rivolto ai viticoltori “Visto che vendemmiate, ma a Messa non mancate, uscendo a fare due chiacchiere in piazza, prima di rimettere in moto il “John Deere”, prendete un caffè con il maresciallo, bastano un paio di euro”. Queste parole hanno indotto il presidente di Confagricoltura Cuneo, Enrico Allasia, a una ferma e pronta risposta.
un ac asc ina
a s io e o d cariu io S il s on s cchi ne vanti li si s ive e che o-san sia ca sciti tupin inda erve e far go rdì in nel b areb le g i car iqua lla me so sp a inte o -. I co di a nes fintan dov’e un c litz a bero uard ae tor li z m s t a ll ie o r t v zi e cific rvenir ilita Mang uda ina ano scin ’alb rova nu ri a o Ma di s unq uo o, a t o e ced bra spita le di di ve i s trato ue. E mini p ma n in qu sono , ti p r o Ap onia ccia ti u Ma e a e t e r azio di pub nche r con n han sto Un erta e R nti a na se nazie r i t o r ’azio blici noi troll no om gric til v ’oper un’i a a a ania oli no nde i o, ne r bbia mm re pr elo s azio nda . vo acce agric s o n o istre mo inia n e più u un ne ch gine me no s ttare ole c l e tto. uno ipo udo scot prob e ha nt eg he s n È e d crisie diffic tante lema alzat Ma e situ nalar corcia non o s t r il d i ch su oltà , m o de e az u e e t s ang i a l la ret ll’Atl ro C ioni immoie e voog ette emr ocu a per riva voro gettiv ndo me to: « albes arbon anom edia des s ra la ull ta e, nt Fo ta e a e ha della vend e coll giona e o u s c i r o di rse è è anc , direle». hia aper Rep emm ine d - V mert e d a darci arriv ora p ttore per rire to un ubbli ia. La i l’a a ben à de q u e un t ato il iù dig a ca s ’i u v l’e voc tove e fare no d t o c glio e morap aluta piso ndag di ell l i m lo dio in e p i r d i r orti e la r , m e dscont se qu x, pas fari a Lo a d i d cr e a si se rin a i e dall icono i lav golaper l pae i da lcuno far co incon ide. o s a r nga coo ciut o e cun sone se, m vant cont rrer tri i p e i g . ma i ad Str a qu al rolla la uog giat erat ai ne dir an i. i iv g o v p i B è sta Un se a c itico erson ittu ieri, si pa gozioli t po rla a e» ra lt h sta rbare o fatno e ven ori, . E r mu veri, di t due n ma demmconc ivolge sulm alnd i trov sco, iz ma chia ncat iate lude: ndos ani, son ioni ati ,m cc e, s d « ia “ o i. atte i- f John i rim hiere uscen a a M Visto i è D e e in d un con il eere” ttere pia o a f ssa paio m , p in zza are di e ares rend mo , priuro ciall ete to ». o, b un c il BY ast afNC ano ND AL CU N
Bra
L 0S AS ETT TA EM M BRE PA 201 6
ang “N sospe he eR oer e al o alle s tti di capo o l c r ’ a o Seg mer orcia lato nal tà in toie are i ca Lang si a a nom ali”
In Ma div ng idu o e ati Ne in u vig n b lie. lit RO Re z all MA BER nca ag NG TO Un isc ’alba no O FIO on pre par ne, bag R o a di ve I gi che mm ner me docc no so de g g ll’a inis dì in dor zzo e die lo pe rea i tra un a t r m me ire l co ro u 70 tor n p r i e cascin e c tar on m tile a t ers dir ta d«Chiu ett ale t bin ie. È dizio angia , spa enda oore ra no i nie dere ier lo s ni ig re zi in f o i c cia p in Atl r Sil - dic nte n gli o d esta di N enar ienic pe er in v e
un zio nal e
DÌ 2
“Egregio direttore, sono mio malgrado costretto a intervenire dopo avere letto con stupore le sue dichiarazioni. Forse la sua poca conoscenza del mondo agricolo o una certa sufficienza le hanno fatto rilasciare affermazioni a dir poco ‘infelici’, ad avviso dell’associazione che rappresento. Ancora una volta, purtroppo, uno spiacevole caso di cronaca (braccianti stranieri impiegati nella vendemmia, trovati dai carabinieri in precarie condizioni igienico-sanitarie in un cascinale a Mango) è stato strumentalizzato per gettare ombre sull’intera categoria imprenditoriale. Non è certo una novità che anche con gli agricoltori cuneesi si tenda a generalizzare, “facendo di tutta l’erba un fascio”, ma ci rammarichiamo che il suo contributo al dibattito sia stato così poco costruttivo, affrontando l’argomento in modo riduttivo e semplicistico. Se l’Ente che lei dirige ha l’onere e l’onore di promuovere dal punto di vista turistico le tante bellezze paesaggistiche ed enogastronomiche di Langhe e Roero, lo deve proprio ai tanti viticoltori di queste terre, che negli anni hanno saputo custodire con passione e valorizzare in modo competente un territorio e prodotti che tutti ci invidiano. Di fronte a comportamenti scorretti siamo noi i primi a chiedere che venga fatta giustizia per il bene dell’intera categoria, ma ci spiace aver letto parole come “clima di omertà degno della Locride”, inappropriate per il contesto della provincia di Cuneo, o sentirla dispensare consigli agli agricoltori su come spendere al meglio i loro risparmi e il loro tempo. Cordialmente.
I DI RITT I RI SERV AT I
Enrico Allasia - Presidente Confagricoltura Cuneo
EDILIZIA PER L’AGRICOLTURA E LA ZOOTECNIA, COSTRUZIONE E MANUTENZIONE IMPIANTI BIOGAS, COPERTURA VASCHE
L’Agricoltore cuneese N. 07 • OTTOBRE 2016
17
Apicoltura
Il 2016 è un anno da dimenticare per gli apicoltori piemontesi
Miele, cala la produzione TRA LE CAUSE I CAMBIAMENTI REPENTINI DEL CLIMA. APERTI BANDI REGIONALI di Paolo Ragazzo
S
enza api è l’intero ciclo biologico di frutta e verdura ad essere compromesso. E quest’anno, una primavera fredda e piovosa, associata a cambiamenti climatici repentini hanno assestato un duro colpo all’apicoltura piemontese e cuneese, con una produzione di miele fortemente ridotta. Specie nelle varietà di acacia, castagno e melata. Un trend in linea purtroppo con i dati diffusi dal CONAPI, il Consorzio Nazionale Apicoltori, che ha confermato l’allarme che ormai da anni accompagna la sopravvivenza delle api. Nel 2016 il calo di produzione di miele si attesta intorno al 70% su tutto il territorio nazionale: un dato preoccupante dovuto sia ai mutamenti climatici, che hanno condizionato negativamente le fioriture e che portano a un progressivo indebolimento delle api, sia alle conseguenze dell’inquinamento ambientale dovuto anche all’impiego di alcuni prodotti fitosanitari. Sul totale di 4.035 aziende operanti in Piemonte nel 2014 (ultimi dati disponibili), 873 sono in provincia di Cuneo e molte in zone pedemontane; ecco quindi che, di fronte alla situazione di emergenza, Confagricoltura Cuneo guarda con apprezzamento all'im-
DENTAL STUDIO Laboratorio RIPARAZIONI IMMEDIATE PROTESI FISSE E MOBILI
www.tec-artigrafiche.it
Presa e consegna a domicilio, presso Case di Riposo, Ricoveri per anziani e non autosufficienti
MARENE
via Colonnello Gay, 1 - cell. 333 4282998
18 L’Agricoltore cuneese N. 07 • OTTOBRE 2016
minente apertura del bando istituito dalla Regione Piemonte che eroga contributi agli apicoltori che intendono acquistare nuove arnie, con accorgimenti per contrastare la varroa, la principale patologia che colpisce le api. Il bando regionale è rivolto a tutti i produttori iscritti all’anagrafe nazionale e che possiedono almeno 52 alveari in regola con il censimento. Per ottenere il contributo è necessario acquistare un numero minimo di arnie pari a 30 e un numero massimo pari a 60, corrispondente ad una spesa minima ammissibile di 2.400 euro o una spesa massima ammissibile di 4.800 euro per ogni domanda. Il contributo concedibile è pari al 60% della spesa ammessa. APERTI I BANDI REGIONALI Ad oggi, la Regione Piemonte con DD n. 746 del 08/09/2016 ha aperto i bandi per il settore apistico inerenti al programma regionale triennale 2016-2019 (01/08/2016 - 31/07/2019) per la concessione dei contributi previsti dal Regolamento (UE) n. 1308/2013. Nello specifico, le misure attivate per l’annualità 2016-2017 sono: • Misure A6 (Attrezzature) e C2.2 (Attrezzature per il nomadismo) - scadenza: 16/01/2017 • Misura F2 (Ricerca) - scadenza: 15/10/2016) • Misura D3 (Analisi del miele) - scadenza: 15/10/2016) • Misure A1, A3, A4, B2, B4 (Servizi di Sviluppo) scadenza: 15/10/2016) I beneficiari sono associazioni di produttori apistici piemontesi, cooperative operanti nel settore apistico, apicoltori singoli o associati della regione Piemonte, Enti di ricerca. Gli uffici di Confagricoltura Cuneo sono a disposizione per fornire informazione e assistenza agli interessati. ATTENZIONE ALLA VESPA VELUTINA A minacciare l’apicoltura piemontese c’è, inoltre, la vespa velutina, la cui presenza è stata confermata nelle province di Cuneo e Alessandria. Calabrone più piccolo di quello comune, è un tipico esempio di specie “aliena” e non ha nemici naturali. Le sue larve si cibano essenzialmente di api ed è particolarmente aggressiva con gli insetti impollinatori, in generale. È quindi necessario cercare di individuare e distruggere i nidi per limitare la diffusione di questo insetto. Non è da sottovalutare, inoltre, il pericolo per l’uomo e la salute pubblica. L’Università di Torino studia la diffusione di questo insetto e da due anni ha attivato un sito sul tema: www.vespavelutina.unito.it.
Confagricoltura news
Corsi per trattoristi e responsabili sicurezza ECCO LE DATE DELLE LEZIONI ORGANIZZATE DALLA CONFAGRICOLTURA DI CUNEO IN TUTTE LE ZONE
C
ome annunciato sugli scorsi numeri de “L’Agricoltore cuneese”, con il mese di ottobre riparte l’offerta formativa della Confagricoltura Cuneo per le aziende associate e non solo. CORSI PER TRATTORISTI CON ESPERIENZA (4 ORE) Sono state fissate le date dei corsi di 4 ore per il conseguimento dell’abilitazione all’utilizzo di macchine agricole, riservati a trattoristi con esperienza. “Entro la data del 13 marzo 2017 tutti gli operatori del settore che hanno già un’esperienza biennale dimostrabile entro marzo 2012 nell’uso delle trattrici agricole, devono svolgere un corso di aggiornamento di 4 ore – precisano dall’associazione -. Si tratta di un’abilitazione all’uso obbligatoria, valida 5 anni, per formare e sensibilizzare a un uso delle trattrici in sicurezza”. DATE E LUOGHI 17 novembre - Confagricoltura Cuneo 24 novembre - Confagricoltura Alba 29 novembre - Confagricoltura Savigliano 1° dicembre - Confagricoltura Mondovì 6 dicembre - Confagricoltura Saluzzo 13 dicembre - Confagricoltura Cuneo 15 dicembre - Confagricoltura Alba 20 dicembre Confagricoltura Mondovì 22 dicembre - Confagricoltura Savigliano
CORSI PER RINNOVO QUALIFICA RSPP (10 ORE IN TRE LEZIONI) Sono state inoltre fissate le date di inizio dei corsi, di 10 ore in tre lezioni, per il rinnovo della qualifica RSPP (Responsabile Servizio Prevenzione e Protezione). Sono obbligati a partecipare tutti i datori di lavoro che avevano già fatto il corso negli scorsi anni (dal 1994, anno della Legge 626, al 2012). Verranno comunque tutti contattati personalmente. DATE E LUOGHI 20 ottobre - Confagricoltura Cuneo 26 ottobre - Confagricoltura S. S. Belbo 8 novembre - Confagricoltura Alba 10 novembre - Confagricoltura Saluzzo 16 novembre - Confagricoltura Cuneo 18 novembre - Confagricoltura Mondovì 28 novembre - Confagricoltura Savigliano 29 novembre - Confagricoltura Alba.
Per informazioni rivolgersi agli uffici Confagricoltura della propria zona
Trincia
BOSCHI
Doppia proposta formativa per gli addetti forestali Sono in via di organizzazione corsi per addetti del settore forestale realizzati da Gestcooper, in collaborazione con Confagricoltura Cuneo, e finanziati dalla Regione Piemonte nell’ambito della misura 1.1.1.2. del Psr 2014/2020. AMBITI Due, in particolare, gli ambiti: il primo, ingegneria naturalistica e, il secondo, gestione forestale, abbattimento e allestimento. DESTINATARI Destinatari dei percorsi formativi sono: 1) Imprenditori, addetti del settore forestale e gestori del territorio agroforestale, operanti in Piemonte; 2) Titolari e dipendenti di ditte iscritte alla Cciaa con codice Ateco2007 principale o secondario, compreso nella sezione A, divisione 02; 3) Operai dipendenti di pubbliche amministrazioni purché operanti nel comparto di riferimento. CONTATTI PER ISCRIZIONI Il calendario prevede appuntamenti da novembre 2016 a luglio 2018 in tutta la regione, anche in provincia di Cuneo. Chi fosse interessato a partecipare può contattare il tecnico di Confagricoltura Cuneo, Simone Monge (monge@ confagricuneo.it - 0175/217120 int. 3).
Trincia interfilare per frutteti
via Senaude Bastie, 1 - 12036 REVELLO (Cn) • tel ufficio 345 2158628 • cell. 339 8017198 • tecnofruit@libero.it • www.tecnofruit.it
L’Agricoltore cuneese N. 07 • OTTOBRE 2016
19
Confagricoltura news
I pensionati vanno avanti con Tortone A STAFFARDA NOMINATI I NUOVI VERTICI ANPA CUNEO PRESENTE IL VICE PRESIDENTE NAZIONALE CONFAGRICOLTURA
Santino Isaia, Rita Giuganino, Graziella Bechis, Remo Tortone (presidente) e Giancarlo Abellonio
S
arà ancora Remo Tortone a guidare il gruppo pensionati di Confagricoltura Cuneo, che ha da poco assunto la denominazione di ANPA (Associazione Nazionale Pensionati Agricoltori). La nomina dell’allevatore di Villafalletto è avvenuta nel corso dell’assemblea che si è svolta giovedì 29 settembre all’abbazia di Staffarda a Revello e che ha visto riuniti i pensionati della Confagricoltura di Cuneo e di Torino. Nel consiglio direttivo dell’associazione sono stati nominati, per il prossimo triennio, anche: Graziella Bechis (vicepresidente) Giancarlo Abellonio, Santino Isaia e Rita Giuganino. “Sono orgoglioso della fiducia che mi è stata rinnovata, continuerò a portare avanti con impegno e determinazione questo incarico così da poter rappresentare al meglio le istanze delle migliaia di pensionati cuneesi che si riconoscono nella linea sindacale portata avanti da Confagricoltura su tutto il territorio nazio-
nale”, ha dichiarato appena rieletto Remo Tortone, che è anche vicepresidente regionale e consigliere nazionale dell’associazione pensionati di Confagricoltura. UN'ASSEMBLEA RICCA DI INTERVENTI Il rinnovo delle cariche dell’ANPA Confagricoltura di Cuneo, così come l’approvazione all’unanimità di alcune modifiche statutarie, si sono inseriti nel programma di un’assemblea che è proseguita poi con l’intervento del presidente dell’ANPA Torino, Ernesto Balma: “Ci vorrebbe maggiore interesse nei confronti delle nuove generazioni di agricoltori che necessitano di aiuti da parte della istituzioni, Regione Piemonte in primis, per proseguire le loro attività in un settore come l’agricoltura tutt’altro che semplice e in continua evoluzione”, ha sottolineato. A seguire ha preso la parola il segretario nazionale dell’Anpa Confagricoltura,
Angelo Santori, che ha fatto il punto su alcune delle tematiche che più interessano da vicino l’ampia platea dei pensionati: “I pensionati in agricoltura lo sono solo sulla carta perché continuano a svolgere le loro mansioni in azienda, non allontanandosi così da questo settore, ma anzi contribuendo ad esserne parte attiva– ha detto -. Ecco quindi che sono contento che il governo attualmente si mostri particolarmente sensibile nei confronti dei pensionati e delle loro condizioni, ma ci vorrebbe un’attenzione costante e non saltuaria. I pensionati, infatti, svolgono anche la funzione di ammortizzatori sociali per il Paese, aiutando chi nelle proprie famiglie è in difficoltà”. LE CONCLUSIONI DI GIANSANTI Le conclusioni della mattinata, infine, sono state affidate a Massimiliano Giansanti, vice presidente nazionale di Confagricoltura. “Grazie per quel che fate ogni giorno portando avanti le vostre aziende – ha detto rivolto ai presenti -. Noi andiamo avanti proprio nello spirito che ci avete insegnato ossia il rispetto degli altri e del lavoro. Oggi l’agricoltura per alcuni sembra una moda ma siamo noi, con i nostri sacrifici e il nostro lavoro, che facciamo l’agricoltura. Per cui dobbiamo esserne orgogliosi e continuare a coltivare il legame con il nostro territorio, tutelando il ruolo centrale dell’imprenditore”. Per dare un segno tangibile di attenzione al mondo dei pensionati l’ANPA di Cuneo e di Torino hanno consegnato un riconoscimento a due storici imprenditori associati: Giuseppe Giacosa di Savigliano e Guido Detragiache di Perosa Canavese. La giornata è poi proseguita con il pranzo sociale al ristorante “Il Sigillo” e la consegna degli omaggi a tutti i presenti. Nel pomeriggio, infine, la comitiva si è trasferita a Saluzzo per una visita alla Capitale del Marchesato
Da sinistra: l'intervento di Massimiliano Giansanti al tavolo dei relatori, la premiazione di Giuseppe Giacosa e il pubblico di partecipanti
20 L’Agricoltore cuneese N. 07 • OTTOBRE 2016
F I AT - F C A
Sconti per l'acquisto di autoveicoli
Noce, alternativa per i frutticoltori C'È INTERESSE TRA LE AZIENDE PER QUESTA COLTURA ILLUSTRATA DALLA CONFAGRICOLTURA A SALUZZO di Enzio Isaia
N
umerose aziende hanno assistito con interesse all’incontro tecnico divulgativo sul noce che si è svolto giovedì 22 settembre presso gli uffici di Confagricoltura a Saluzzo. Ad illustrare tutte le opportunità riservate da questo tipo di coltivazione all’agricoltura cuneese è stato l’agronomo Eugenio Cozzolino, introdotto così dal direttore della Confagricoltura di Saluzzo e Savigliano, Marco Bruna: “Questo momento più operativo fa seguito al convegno sulla frutta in guscio che si è svolto a Cherasco lo scorso giugno ed è motivato dal crescente interesse che le aziende del Saluzzese, ma non solo, stanno manifestando per il noce. In molti infatti stanno valutando in che modo riconvertire i loro appezzamenti e il noce, grazie anche ai positivi segnali del mercato, è a tutti gli effetti un’alternativa percorribile e indicata per differenziare la produzione frutticola”. “In un mondo in continuo e veloce cambiamento, le aziende agricole devono prestare la massima attenzione agli andamenti dei mercati e a tutte quelle che sono le innovazioni in ambito colturale. – ha dichiarato Enrico Allasia, presidente
della Confagricoltura di Cuneo, presente all’incontro -. Abbiamo visto, a tal proposito, come il noce possa rappresentare una reale possibilità per le aziende agricole cuneesi, molto attente e interessate a questa possibilità. In generale, in questi anni tutta la frutta in guscio sta dimostrando che è in grado di riservare buone soddisfazioni a chi decide di investire con lungimiranza nel settore, ma il noce è una delle coltivazioni più adatte al nostro territorio. Presente da sempre in provincia di Cuneo, in passato era considerata quasi esclusivamente come pianta da legno, mentre si tratta ora di approcciarsi con tecniche di coltivazione adeguate e corrette, al pari di ogni altra pianta da frutto”. L’incontro ha dato la possibilità alle aziende di interloquire con un esperto del settore per capire meglio alcuni aspetti fondamentali (tecniche colturali, costi e prospettive di mercato) propedeutici alla realizzazione di un nuovo impianto. Nel pomeriggio l’incontro è proseguito con la visita ad alcune realtà agricole della zona interessate a investire, fin da subito, nella nocicoltura.
CUNEO E CARAGLIO
C o n f a g r i c o l t u ra h a r i n n o va t o l a convenzione con FCA-FIAT estendendo le condizioni favorevoli di acquisto, oltre ai soci, anche ai dipendenti di Confagricoltura. Si potrà usufruire di sconti sui veicoli FIAT-LANCIA-ALFAROMEO e JEEP fino al 31 dicembre 2016. Oltre alla scontistica riservata ai Soci di Confagricoltura è previsto uno sconto ulteriore sui modelli Ducato, Doblò e Fiorino Euro 5, con immatricolazione entro il 31 dicembre 2016, fino ad esaurimento scorte. Informazioni negli uffici Confagricoltura sul territorio.
UNIEURO
Convenzione per la telefonia e casalinghi Confagricoltura ha siglato una convenzione con il gruppo Unieuro. Le aziende associate e i dipendenti dell'associazione potranno usufruire di condizioni vantaggiose per l’acquisto, dalla telefonia ai prodotti per la casa, con sconti dal 3% al 12%. Per usufruire della convenzione occorre sottoscrivere il modulo di adesione alla Fidelity Card “Unieuro Club” presso i punti vendita Unieuro, presentando una lettera dell’Unione Agricoltori attestante la qualifica di associato a Confagricoltura, con il seguente “Codice Convenzione” rilasciato da Unieuro: CAG. Per i dipendenti Confagricoltura è necessaria una lettera firmata dal direttore dell’Unione. Informazioni negli uffici Confagricoltura sul territorio.
Cuneo
Confagricoltura alle fiere A settembre i produttori di Confagricoltura Cuneo hanno preso parte, come tradizione, a due delle rassegne fieristiche più importanti della Granda. Dal 9 all'11 frutta e ortaggi sono stati protagonisti alla mostra regionale Ortofrutticola "Città di Cuneo", con le telecamere della trasmissione "Parola di pollice verde” (Rete4) che hanno visitato l'azienda Marco Grosso di Spinetta (Cuneo). Dal 23 al 25, invece, la migliore produzione dei campi e delle valli che circondano il capoluogo è stata in vetrina alla Fiera d'Autunno di Caraglio.
Caraglio
L’Agricoltore cuneese N. 07 • OTTOBRE 2016
21
A sinistra: le coltivazioni di Stefano Musso in un momento di massimo rigoglio. A destra: l'impollinazione manuale delle zucche
Zucche da record e verdure 'micorizzate' A DOGLIANI STEFANO MUSSO HA CAMBIATO LA SUA VITA LA PASSIONE PER L'ORTICOLTURA È DIVENTATA UNA PROFESSIONE di Paolo Ragazzo
P
rodurre ortaggi salubri e di elevata qualità nutrizionale, rispettando l’ambiente e aumentando la biodiversità del suolo in cui si opera. Sono questi gli obiettivi che ispirano tutte le fasi lavorative dell’azienda agricola condotta da Stefano Musso a Dogliani. La sua storia inizia come altre che abbiamo già raccontato sulle pagine de “L’Agricoltore cuneese”: una professione (in questo caso impresario edile), che non ti soddisfa più e il desiderio di cercare rifugio nell’agricoltura. Per cambiare vita e trovare nuovi stimoli. “Qualche anno fa, con la nascita di mio figlio e vista anche la precaria situazione che stava attraversando il settore delle costruzioni, ho deciso di dare una svolta alla mia vita e di dedicarmi completamente a quello che fino a quel momento era per me solo un piacevole hobby: l’orticoltura”. La scelta è caduta su
qualcosa di non convenzionale: le zucche giganti. “Partita come una passione – prosegue -, ne ho fatto un lavoro a tutti gli effetti, 7 giorni su 7, con Davide, il mio amico di tante ‘battaglie’, e mio cognato Nicolò. La scoperta delle micorrize e dei batteri della rizosfera, elementi alla base dell’agricoltura simbiotica (vedi box a lato) mi consente di produrre con qualità elevata, azzerando l’impiego della chimica”. E i risultati non tardano ad arrivare. Le zucche che nascono in questo angolo di Langa riscuotono da subito l’apprezzamento dei cultori del genere nei vari concorsi non solo in giro per l’Italia, ma anche in “patria”, come testimonia il primo premio ottenuto non solo nel 2014, ma anche nel 2015 alla sagra di Piozzo con una zucca di 462 chili. DALLE ZUCCHE GIGANTI AI RISTORANTI STELLATI L’appezzamento di terreno
22 L’Agricoltore cuneese N. 07 • OTTOBRE 2016
dove vengono coltivati questi ‘giganti dell’orto’ è una distesa di capannine che proteggono da raggi solari e grandine gli
esemplari ormai quasi pronti per la raccolta. Ma per arrivare a questo punto serve un lavoro certosino: “Mettiamo a dimora le piante verso metà aprile e impolliniamo i fiori rigorosamente a mano – continua Stefano Musso –; dopodiché li teniamo sotto attenta osservazione, mantenendo le zucche su un letto di sabbia e al riparo da intemperie, rinfrescandole con acqua nebulizzata nel periodo di maggior caldo e facendo attenzione a che le intemperie non le danneggino
Sopra: piante cariche di peperoncini e il punto vendita di Alba Sotto: la zucca vincitrice del primo premio a Piozzo nel 2015
Le nostre aziende
LE MICORRIZE SONO IL VALORE AGGIUNTO Gran parte del merito va comunque alle tecniche di coltivazione e all’impiego delle micorrize che consentono alle piante di sviluppare un im-
pianto radicale più profondo andando così a ricercare gli elementi nutritivi di cui hanno bisogno e aumentando la resistenza a malattie. “La diversità rispetto a un prodotto coltivato in modo convenzionale c’è e si sente, a livello di profumo, gusto, conservabilità e vitalità delle piante – assicura Stefano Musso -. Attualmente siamo alla fine del periodo di conversione per il biologico e a breve saremo riconosciuti come agricoltura simbiotica. Non utilizziamo diserbanti, abbiamo aumentato il lavoro manuale, ma i nostri clienti premiano volentieri gli sforzi fatti”. OGGI SI COLTIVA DI TUTTO E SI VENDE Gran parte del merito va La bontà di questo sistema ha fatto ampliare di molto le varietà coltivate e ad oggi troviamo in azienda tutti i principali ortaggi delle nostre zone: pomodori, patate, cipolle, zucchini, melanzane, peperoni, peperoncini, cavoli, cavolfiori, broccoli e cardi. E di pari passo sono cresciute le richieste, tanto da spingere Musso ad aprire un punto vendita ad Al-
APPROFONDIMENTO
Cos'è l'agricoltura simbiotica “Alla base dell’agricoltura eco-simbiotica, vi è l’utilizzo esclusivo del Micosat F, un fertilizzante naturale costituito da un insieme di microrganismi simbionti utili a piante e suolo – spiega Stefano Cattapan, responsabile tecnico del CCS di Aosta -. Al suo interno troviamo: micorrize, batteri della rizosfera, funghi saprofiti e un lievito. In natura tutte le piante cercano e hanno bisogno di queste interazioni per crescere sane, forti e produttive. I funghi micorrizici stimolano un enorme produzione di radici nella pianta (da 600-800 volte in più) con maggiore esplorazione del suolo nella ricerca di nutrienti utili ed acqua. Inoltre consentono di sbloccare le riserve di fosforo presenti nel suolo, ma non assimilabili dalla pianta e rilasciano una glicoproteina che favorisce la strutturazione degli aggregati nel suolo (glomalina). I batteri della rizosfera sono stimolatori di crescita della pianta e attivano geni di resistenza contro le più diffuse patologie delle piante – prosegue Cattapan -. I funghi saprofiti sono anch’essi stimolatori di crescita, rilasciano antibiotici naturali e schermano l’apparato radicale delle piante da aggressive patologie fungine, inoltre insieme al lievito Pichia pastoris metabolizzano inquinanti e stimolano la produzione di humus”.
Valter Roattino (Confagricoltura Mondovì) al centro tra il tecnico Stefano Cattapan e Stefano Musso. Accovacciati: Davide e Nicolò
ba, in via Roma 6c a 50 m. da piazza Michele Ferrero (aperto tutte le domeniche della Fiera del Tartufo, il martedì, giovedì e sabato) e a realizzare un laboratorio di trasformazione, ormai quasi ultimato, presso l’azienda. “Sono partito con l’idea di commercializzare zucche essiccate, ma poi ho deciso di puntare tutto sulla vendita diretta e con il laboratorio presto sarò in grado di trasformare direttaSei associato a Confagricoltura e vuoi far conoscere la tua azienda? Telefona ai tel. 0171 692143/601962 o scrivi una email all'indirizzo upa@ autorivari.com, specificando il comparto in cui operi (viticoltura, frutticoltura, zootecnia...)
mente i miei prodotti riducendo così al mimino gli scarti. Nel nostro forno a legna, infine, facciamo il pane con grano micorizzato macinato a pietra, che nasce dopo 18/24 ore di lievitazione naturale per garantire un prodotto più sano e digeribile”. Tante sono le idee, quindi, al servizio di un solo fine: continuare a dare un’impronta particolare all’agricoltura di qualità ‘targata Cuneo’.
PIERIN
IMBIANCHIN PIEMUNTEIS da 35 anni al vostro servizio
TINTEGGIATURE INTERNE ED ESTERNE, VERNICIATURA SERRAMENTI E INFERRIATE - RIPRISTINO FACCIATE PROFESSIONALITÀ E SERIETÀ
A PREZZI IMBATTIBILI! PREVENTIVI GRATUITI
340 7751772
allemano dal 1962 Bilance, aFFettatrici, tritacarne conFezionatrici e Buste sottovuoto iMpastatrici carne e pane aFFilatura e vendita coltelleria
MondovÌ - via Rosa Govone, 4/E Fossano - via S. Giuseppe, 32/A cell. 335 6748521
e-mail: allemano-fossano@libero.it
www.tec-artigrafiche.it
in modo irreparabile”. Un ciclo completo di maturazione dura 90 giorni, ma nella fase di massimo sviluppo la crescita è tanto poderosa quanto delicata, perché la zucca ‘lievita’ a vista d’occhio e occorre proteggerla da agenti esterni. Le zucche sono il tratto distintivo dell’azienda Musso, ma da quelle giganti si è passati presto a zucche più piccole e di maggiore utilizzo per ampliare e diversificare la produzione. Anche in questo caso, però la scelta è stata tutt’altro che banale. “Abbiamo optato per varietà ricercatissime, come le giapponesi Hokkaido, che colorano più dello zafferano e garantiscono risultati pregevoli in cucina – continua l’imprenditore doglianese -. Le abbiamo scoperte in internet e ora riforniamo chef stellati e i migliori ristoranti della zona, che ne apprezzano sapori e peculiarità uniche”.
nuovo e usato, vendita, assistenza e riparazioni
L’Agricoltore cuneese N. 07 • OTTOBRE 2016
23
Il tecnico in frutteto rata dalle radici che presentano un evidente stato di sofferenza. In molti conteggi idrici le aziende spesso arrivano a dare all’impianto circa 80/100 litri per pianta al giorno tutti i giorni raggiungendo così i 45 m3/ha/giorno e, nell’arco della stagione vegetativa, anche i 4000-4500 m3/ha/anno. In molti casi, inoltre, l’azienda effettua irrigazioni sovrapposte e oltre allo spruzzo, si aggiunge anche l’irrigazione a scorrimento settimanale. Si è evidenziato che la stessa sintomatologia è presente in impianti dove non vi è un apporto idrico sufficiente causato magari da un non corretto funzionamento dell’impianto oppure da un’errata dislocazione degli erogatori.
Moria del kiwi, il punto CASI DI COLLASSAMENTO DELLE PIANTE NELL'AREALE DI SALUZZO E LAGNASCO
I
l fenomeno della moria del kiwi, presente già in pochi casi nel 2015 in Piemonte e concentrati nell’areale vercellese, quest’anno ha raggiunto l’areale di Saluzzo e Lagnasco. Gli impianti colpiti manifestano piante in via di appassimento concentrate inizialmente lungo le capezzagne e file esterne fino a raggiungere la quasi totalità dell’appezzamento in un’unica stagione. Si sottolinea inoltre che le piante colpite (a differenza della PSA) non presentano alcuna risposta vegetativa, come ad esempio i ricacci alla base del tronco e la pianta è completamente bloccata. Le foglie inizialmente appassiscono e poi in una seconda fase necrotizzano e cadono al suolo. Sulle radici non è mai stato riscontrato presenza di micelio ascrivibile ai patogeni agenti radicali quali Armillaria sp. e Rosellina sp. IL MONITORAGGIO Su 100 campioni esaminati dal Servizio Fitosanitario Regionale, il 75% ha dato risultato sterile e solo il 2% ha sviluppato colonie di funghi appartenenti al genere Fusarium,Cylindrocarpon e Phytophtora, pertanto siè giunti alla conclusione che non si tratta di una causa parassitaria ma di un fattore fisico. In molti casi esaminati si è rilevata una saturazione idrica nella porzione esplo-
PRIME INDICAZIONI PRATICHE Purtroppo le piante che manifestano i sintomi sopra descritti non porteranno certamente a termine la produzione e con ogni probabilità non sopravviveranno. 1 - Negli impianti che manifestano i primi sintomi è importante ridurre l’apporto idrico, evitando però una completa interruzione per i motivi sopra indicati. Sicuramente peggio sarebbe un incremento dell’apporto irriguo. 2 - Per quanto riguarda la difesa fitosanitaria attualmente con i prodotti in commercio non è stato ottenuto alcun effetto. Nella lavorazione del terreno si consiglia un passaggio con il ripuntatore o con un’erpicatura in particolare nei terreni più compatti.
Ripuntatore (azienda agricola Walter Audisio)
CONSIGLI PER I NUOVI IMPIANTI Si consiglia di mettere a dimora le piante creando una buona baulatura al fine di contenere i ristagni. Non sono necessari disinfezioni o spostamento di terreno in quanto, come detto, in precedenza non si tratta di cause patogene. Seguiranno aggiornamenti. in collaborazione con
MONITORAGGIO
Compila il questionario! Al fine di monitorare tale fenomeno e attivare misure specifiche con la Regione Piemonte, il servizio Tecnico di Confagricoltura ha predisposto un semplice questionario da compilare in forma anonima e da consegnare a mano negli uffici dell’associazione oppure inviandolo a: anghilante@confagricuneo.it. La scheda per la rilevazione si può trovare negli uffici di zona o sul sito: www. confagricolturacuneo.it. Il servizio tecnico di Confagricoltura Cuneo è a disposizione per ogni chiarimento in merito al numero 0175/217120.
24 L’Agricoltore cuneese N. 07 • OTTOBRE 2016
SALV iale form ADE ula NAR O [con
tatt a
Via Gardesane, 123 - 37139 Verona (Italy)
t. +39.045.85.10.268
www.ceradinigroup.com ci p
er m
agg
iori
f. +39.045.85.18.981
info
]
• Disponibilità di astoni di 1 e 2 anni con diametro fino a 16 mm. • Disponibilità di piante innestate con le nuove varietà, per ulteriori informazioni contrattare l’ufficio. • Assistenza tecnica a 360° • Il vivaio Ceradini è coltivato in coltura protetta e nel totale rispetto del decreto ministeriale 7.02.2011
Spec
info@ceradinigroup.com
Il mercatino dell'agricoltore
Per la pubblicazione
Vivavoce Parrot e autoradio Blaupunkt Tel. 335/7240251
del tuo annuncio
Fresca Palladino messa a nuovo mt. 1,30 modello pesante Tel. 335/7240251
GRATUITA
invia un fax allo +39 0171.698629; invia una e-mail a: upa@autorivari.com spedisci in busta chiusa a: Autorivari C.so IV Novembre, 8 - 12100 - CUNEO
VENDO Rotopressa Supertino SP1500, ottime condizioni e spandiconcime litri 500 Cosmo Tel. 339/6265596 A Cuneo, tra Castelletto Stura e Bombonina, 17 giornate piemontesi di terreno irriguo Tel. 338/3774782. Patate novelle, zona Farigliano Tel. 338/9960659 (ore pasti) Uve dolcetto, zona Farigliano Tel. 335/8136618 Per cessazione di attività frutticola, casse in legno e scale in legno leggerissime, altezza 6,5 metri per raccolta frutta Tel. 0171/380269 (ore pasti) Cuccioli di pastore tedesco, 10 maschi e 2 femmine, disponibili dal 1° settembre Tel. 346/0888727 Uva Arneis, Barbera e Nebbiolo Tel. 334/7783985 Due serbatoi per vino, di tipo semprepieno, in acciaio inox Aisi 316. Capacità 25 hl e 40 hl Tel. 347/2390611 Attrezzature per svezzamento suini in inox, ditta Gong circa 1200 capi, mulino elettrico Beccaria 48 martelli invincibile, nastro trasportatore da mt. 6 Tel. 335/6693867 Cuccioli di cane di razza, taglia piccola, prezzo modico Tel. 339/3938473
Aratro per cingolo Tel. 347/2390611 Attrezzo porta utensili Calderoni Unica, telaio jolly, con minifresa, spollonatore, lama sarchiatrice Tel. 347/2390611 Voltafieno con ruote di ferro, funzionante, prezzo interessante Tel. 0174/783333 Bottiglie nere vuote da 1 l per vino e coniglietti piccoli da ingrasso Tel. 320/8203604 Trattore agricolo marca New Holland, 4 ruote motrici TM125 Tel. 340/9869939 Tori inscritti all’Apa del 2013 Tel. 349/3628116 Botte diserbo lt 300 Tel. 0171/938791 Livellatore largo metr 2, ottimo stato d’uso Tel. 338/4531972 Un rimorchio Enria 5 mt x 2,20 ribaltable con sovrasponde, un rimorchio Enria 5 mt x 2,20 no ribaltabile, rincalza scalzatrice per frutteto, botte diserbo 800 lt per frutteto, barra per cereali da 10 mt, carrello collaudato porta Bins (4) Beoletto. Tel. 338/9344101 Trailer cavalli 2 posti, marca Bertuola, del 2005, già collaudato, per inutilizzo Tel. 347/5040361 Pala in cemento. Tel. 338/7526255 Presa Palladino fissa, messa a nuovo, mt. 1,30. Tel. 335/7240251
26 L’Agricoltore cuneese N. 07 • OTTOBRE 2016
Racconigi, frazione Tagliata, grande cascina con stalla, porticato, autorimesse, ampio cortile recintato e accesso autonomo. Classe energetica G. Possibilità di affitto e/o acquisto terreni agricoli attigui. Tel. 340/3701859 Trattore Same CV85 D.T., più fresa mt. 3, più botte diserbo cereali adattabile a frutteto Tel. 388/4467234 Busca, frazione San Vitale, ad 1 km dalla nuova zona artigianale di Tarantasca, azienda agricola composta da casa di abitazione, due capannoni, mulino, rustico, 3 giornate piemontesi di terreno. Tel. 0171/945796, 339/7560885, 340/1488352. Cascina di 52 giornate circa (seminativi incolti) Tel. 340/7764636. Giornate 8 circa, terreno irriguo comune di Castelletto Stura Tel. 338/3774782 A modico prezzo cuccioli meticci taglia piccola Tel. 333/8567459 È una ragazza particolarmente bella, classe 1983, lavora nel municipio del suo paese. Le piace leggere, ascoltare buona musica, ha un carattere riservato ed un po’ timida. Si ritiene fortunata perchè la vita le ha dato molto, ma non ha ancora trovato l’uomo giusto, quello con cui formare famiglia. Tel. solo il pomeriggio.
v 349 4475230
CERCO Stalla per bovini Cp Capi 40 zona Caraglio e limitrofi, eventuali erbe da pascolo per autunno Tel. 328/2667942 Rimorchio autoscaricante per uve, in acciaio inox, con coclea, pompa, omologazione stradale, massa complessiva da 30 quintali a 50 quintali circa. Tel. 347/2390611 Scala chiocciola larga cm 70x3,50 in ferro Tel. 320/8203604 Trattori, cingoli, imballatrici, mulini, frese, trincie, rimorchi ed altri macchinari agricoli destinati all’estero. Pagamento in contanti. Tel. 329/0303041
VARIE Cedo cucciolone razza Artegois maschio, già iniziato al cinghiale in recinto Tel. 338/4402461 Classe 1977, celibe di sani principi morali, alto, occhi scuri, ha casa propria e un cane fedele. Dal fisico atletico (è personal trainer sportivo) ora è stanco di storie inconcludenti e vorrebbe incontrare una compagna (anche separata con figli) purchè seria e seriamente motivata a formare una famiglia.
v 338 8492951
Scrivo per mio padre ch’è un uomo speciale, si è sempre dedicato alla famiglia, lavoriamo insieme nella nostra azienda, ha 51anni, è dinamico, intelligente, spiritoso, ha aspettato il consenso di noi figli per rifarsi una vita ed ora che noi ci siamo trasferiti, vive solo e noi vorremo v 338 4953600 tanto vederlo di nuovo felice, insieme ad una donna che lo ami. v 331 4587141 Coltivatrice diretta, splendida 51enne, molto giovanile, ha modi gentili, ora Galante, uomo d’altri tempi, medico chiprossima alla pensione, ama preparare rurgo, 65enne, vedovo, affascinante, vive in il pane e la pasta fatta in casa, vorrebbe una bellissima villa, appassionato di musiaccanto a sè un compagno affidabile, ca classica, suona il violino ed è alla ricerca onesto (possibilmente piemontese) e se di una donna libera da impegni e che aplo trovasse, sarebbe anche disponibile a prezzi le cose semplici della vita. Telefonare trasferirsi. v 340 3848047 solo se seriamente interessate. Libera da matrimonio, non ha avuto figli, 39enne, lavora come assistente sociale e si occupa di volontariato per la chiesa. È una donna attraente, bionda, occhi azzurri, ma nel suo quotidiano manca l’anima gemella. Per favore no stranieri, max serietà.
v 339 1078870
MATRIMONIALI AMICIZIE
& a cura di Anna & Anna - Carmagnola - tel. 011 9626940
IL PARTNER AFFIDABILE Esi Irrigazione, distributore dei prodotti NETAFIM, ti propone la soluzione più adatta alle diverse esigenze irrigue d i t u t t e l e c o l t u r e. Irrigazione a goccia, subirrigazione, fertirrigazione antibrina, filtrazione, ecc. automatizzando in parte o totalmente il tuo impianto per ottenere una miglior qualità e un elevata resa produttiva.
distributore prodotti
PER INFORMAZIONI, CONSULENZE, PREVENTIVI CONTATTA: INFO & PREVENTIVI
E.S.I. Srl via giolitti 74, TORRE SAN GIORGIO CN
irrigazione
Tel. 0172.96074 Fax 0172.96184, www.esi-irrigazione.com
NUMERO VERDE
800 577 385