AM/Speciale Cultivar
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AM/Normative
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AM/Sommario 11
Dall’Editore Tecnologia, Qualità e Formazione
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Dal Direttore
via Zannoni 70 - 94012 Barrafranca (EN) Tel. +39 335 5385656
Meno Burocrazia
www.agriusato.com www.agricolturamoderna.com agriusato@gmail.com
Dalle Aziende
Registrazione Tribunale di Enna N° 117 del 9/06/2008 EDITORE Andrea Bevilacqua DIRETTORE RESPONSABILE Francesco Mezzapelle DIRETTORE REDAZIONE Rosetta Bevilacqua
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Lamborghini: Nasce Nitro A. Carraro: Innovazione in casa Carraro Caffini: Polverizzatori di Ultima Generazione
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Speciale Energia Energie Rinnovabili
REDAZIONE Francesco Mezzapelle Antonio Dalla Fontana DIRETTORE CREATIVO Anthony M. La Pusata
JCB: Punta in alta
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Speciale Biogas Redditività Assicurata
STAMPA Soluzione Stampa GRAFICA & IMPOSTAZIONE www.rdmpb.com Gli annunci vengono redatti dall’Utente del servizio. Per evitare qualsiasi contestazione tardiva, AGRIUSATO invita l’Utente a verificare il proprio annuncio sin dal momento della sua pubblicazione. AGRIUSATO non opera alcun controllo editoriale sugli annunci diffusi a mezzo del Servizio e il suo unico compito è la compilazione e la presentazione degli Annunci diffusi nella rivista e sui siti. AGRIUSATO non garantisce la correttezza degli Annunci diffusi nella rivista e/o sui siti e non potrà in alcun caso essere ritenuta responsabile per il contenuto o la veridicità delle informazioni inserite nel Servizio di diffusione degli Annunci.
Eventi & Manifestazioni
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Impellizzeri: Porte Aperte Agrilevante
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MUNTONI FRANCESCO MACCHINE AGRICOLE
Viale Sardegna, 159 - 07030 S. Maria Coghinas (SS) Tel. 079 585728 / Fax 079 585728 / eMail: muntoni.fr@tiscali.it
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AM/Dall’Editore
TECNOLOGIA, QUALITA’ E FORMAZIONE Sono questi i tre elementi base che sono determinanti in un’azienda di successo. Tutto questo è ancora più vero nelle aziende agricole che stanno cambiando volto, abbandonando per sempre l’icona appartenuta per secoli all’immaginario collettivo del contadino zotico e ignorante. Il nuovo contadino, ma noi preferiamo chiamarlo agricoltore, è un imprenditore che spesso ha un diploma in tasca o una laurea, non per forza in scienze agrarie che sceglie di tornare alla terra perché ci crede. In un simile percorso l’obbiettivo finale è la qualità. Si può arrivare presto e bene alla qualità del prodotto se, partendo da una buona formazione di base sfruttiamo tutte le opportunità che la tecnologia ci offre. Alla base di tutto c’è la formazione, sia per l’imprenditore che per i collaboratori. Senza formazione l’azienda non ha gli strumenti per interpretare la realtà e se non sa leggere i diversi segnali non è in grado di rispondere adeguatamente a quello che il mercato, la concorrenza, i clienti, la congiuntura economica, gli stessi partner richiedono. In linea di principio la formazione non è mai abbastanza, più sono profonde le competenze più sono ampie le possibilità di azione: dalle scelte dei nuovi mercati alle scelte dei nuovi collaboratori ad un utilizzo diverso delle tecnologie a disposizione. Inutile insistere su quanto sia importante la scelta dei collaboratori che, condividendo i nostri obbiettivi e sentendosi parte integrante dell’azienda, possono contribuire a fare la scelta migliore. E per questo ci vuole la formazione, cioè la capacità di selezionare la persona giusta da mettere al posto giusto. Questo insieme ad un diverso e migliore utilizzo della tecnologia ci porta all’eccellenza del prodotto finito. Alla base di tutto c’è però la formazione dell’imprenditore e dei suoi collaboratori. La formazione può risultare l’unica via per continuare a mantenere viva l’azienda. L’equazione è semplice, più formazione più risultati. E’ chiaro che il breve escursus appena fatto non è valido solo per le aziende agricole ma i suoi principi possono essere applicati a qualsiasi attività imprenditoriale. Ora più che mai abbiamo bisogno di formazione perché la formazione ci dà la possibilità di scegliere con consapevolezza e la consapevolezza nelle scelte è un valore aggiunto impagabile.
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AM/Dal Direttore
MENO BUROCRAZIA PIÙ GI OVAN I E D IFESA DEL “M A DE I N I TA LY ” Una politica agricola comune più equa nella distribuzione dei fondi, meno burocratica e più aperta ai giovani. Questo è quanto si è discusso nei giorni scorsi a Lussemburgo con la riunione dei ministri dell’agricoltura dell’Ue con il team dei negoziatori del Parlamento e della Commissione europea, in pratica si tratta del round finale delle trattative sulla riforma della Pac. Una fase molto delicata ed importante per il futuro dell’agricoltura in Europa ma soprattutto per i destini del comparto in Italia. Lo sa bene il ministro per le Politiche agricole e alimentari, Nunzia De Girolamo. Con la Pac, fatte salve le decisioni Ue sul bilancio 2014-2020, all’Italia sono
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destinati per i prossimi 7 anni 52 miliardi di euro. Quanto all’Europa, si tratta di dare un futuro a quasi 30 milioni di lavoratori agricoli, di assicurare la materia prima al settore agroalimentare, che è tra i primi se non il primo creatore di posti di lavoro nell’Ue, senza dimenticare che il 45% del territorio europeo è gestito da agricoltori. La grande novità del negoziato è che per la prima volta l’Europarlamento ha voce in capitolo e, se le trattative andranno in porto, sarà proprio la sua Commissione agricoltura a mettere l’imprimatur sulla decisione. Il mostro della burocrazia è uno dei temi affrontati alla VII Conferenza economica che si è svolta di recente a Lecce e promossa dalla Cia, la Confederazione italiana agricoltori.
La burocrazia costa ogni anno alle imprese agricole più di 7 miliardi di euro. Pari, per ciascuna azienda, a 2 euro all’ora, 20 al giorno, 600 al mese, 7.200 euro l’anno. Occorrono 8 giorni al mese per compilare i documenti richiesti dalla pubblica amministrazione; in pratica, 100 giorni l’anno. Un compito che un imprenditore agricolo difficilmente può assolvere da solo e quindi, nel 65% dei casi, è costretto ad assumere una persona che svolga questa attività e per il restante 32% si rivolge a un professionista esterno, con ovvia lievitazione dei costi. Pertanto “Agrinsieme”, il coordinamento tra Confagricoltura, Cia e Alleanza delle cooperative agroalimentari, che comprende Agci-Agrital, FedagriConfcooperative e Legacoop
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Agroalimentare, ha apprezzato il “Decreto del fare” approvato dal Governo Letta. Apprezzamento è stato espresso per lo snellimento delle procedure per l’omologazione delle macchine agricole e per l’allungamento del periodo di validità del Documento unico di regolarità contributiva (Durc) e soprattutto per la sospensione del pagamento dell’Imu sui terreni e i fabbricati rurali, tassa che nel 2012 ha portato nelle casse dello Stato un gettito di oltre 400 milioni di euro a fronte dei 200 milioni preventivati dal governo tecnico “E’ - dice Francesco Natoli, portavoce di Agrinsieme Sicilia - un importante segnale di attenzione nei confronti delle imprese agricole. Per la Sicilia, ad esempio, è particolarmente importante il taglio dell’accisa sul gasolio per il riscaldamento delle serre e l’abbattimento delle bollette energetiche che in questi ultimi anni sono state un peso eccessivo per
la gestione delle aziende agricole, specialmente per i costi irrigui. Ci auguriamo –ha sottolineato Natoliche nel processo di revisione della tassazione si tenga conto della situazione di enorme svantaggio dell’Isola a causa della sua perifericità, non solo geografica”. Alla Conferenza di Lecce i presidenti di Cia, Giuseppe Politi, di Confagricoltura, Mario Guidi, di Fedagri-Confcooperative, Maurizio Gardini, di Agci-Agrital, Giampaolo Buonfiglio, ed il vicepresidente di Legacoop, Miriano Corsini, hanno ribadito che il coordinamento “Agrinsieme” non risponde ad alcuna logica politica, ma si fonda su un impegno totale nei confronti degli imprenditori agricoli, della cooperazione, per la difesa dei redditi e dei valori che racchiude l’impresa. Ma molti dei problemi delle imprese agricole italiane restano tuttavia irrisolti. Bisogna pertanto che il Governo attenzioni l’agroalimentare,
un comparto che può contribuire ad invertire l’andamento della crisi economica ed occupazionale. Per promuovere l’agroalimentare italiano, e meridionale in particolare, è necessario puntare su qualità e tutela delle risorse naturali e delle biodiversità. Altro strumento è rappresentato dal taglio di enti non necessari ed un oculato utilizzo delle risorse disponibili; bisogna in altre parole, spendere bene per produrre ed immettere nei mercati nazionali ed internazionali prodotti di qualità, fare spazio ai giovani e difendere in tutti i modi ed in tutte le sedi, il “made in Italy” che è rappresentato da 249 prodotti con indicazione geografica e 521 prodotti a denominazione di origine protetta. Francesco Mezzapelle
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AM/Dalle Aziende
JCB PUNTA IN ALTO INVESTIMENTO DI 45 MILIONI DI STERLINE NEL MOTORE A SEI CILINDRI
produzione del Regno Unito vide la luce nel novembre 2004; in seguito la produzione si è estesa anche nella sede centrale di JCB India a Ballabgarh, dove nel 2011è stato prodotto il loro primo motore. Ad oggi sono stati fabbricati oltre 250.000 motori JCB. Il nuovo motore a 6 cilindri che rappresenta un investimento di circa 45 milioni di sterline, entrerà in produzione a pieno ritmo entro la fine dell’anno e grazie al suo lancio verranno creati più di 50 nuovi posti di lavoro. Oggi il presidente di JCB, Sir Anthony Bamford, ha dichiarato: “In un tempo relativamente breve siamo diventati uno dei principali produttori di motori e oggi oltre il 70% delle macchine JCB monta i motori che costruiamo. Il passaggio alla produzione del motore a 6 cilindri rappresenta un evento storico per l’azienda, nonché la naturale evoluzione del nostro business. L’obiettivo è definire nuovi standard in termini di prestazioni e risparmio di carburante”.
JCB ha annunc iato i pro gram mi p e r avv i a re l a pro du z i one d i motor i a sei c i l i n dr i , c on l ’ ag g iunta d el JCB D i e s e l m ax 672 a lla s u a e c c e z iona l e ga m m a d i mo tor i.
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Partita come “new entry”, la JCB è diventata, in soli otto anni, uno dei principali produttori al mondo nel settore della costruzione di motori perché ha potuto sempre contare su una solida reputazione in fatto di innovazione e risparmio di carburante. Il primo motore JCB della linea di
Il nuovo JCB Dieselmax 672 si basa sul noto motore Dieselmax a quattro cilindri da 4,8 litri di JCB. Le piattaforme di questi due motori presentano numerose parti in comune. In produzione da oltre otto anni e con numerose testimonianze in tutto il mondo che confermano l’affidabilità della macchina anche dopo più di 20.000 ore di servizio, il motore
AM/Dalle Aziende Dieselmax si caratterizza per il controllo elettronico, l’iniezione common rail Delphi e il turbocompressore a geometria fissa. Inizialmente il motore Dieselmax 672 sarà prodotto per soddisfare i requisiti della normativa Stage II in materia di emissioni e sarà destinato ai mercati in crescita come Russia, Brasile e Cina. In questi paesi il motore verrà montato prima sull’escavatore cingolato JCB JS360 e dopo verrà utilizzato anche su altre macchine.
sviluppo motori di JCB Power Systems. “Grazie a un’innovativa progettazione dei motori e allo sviluppo tecnologico abbiamo costruito un motore affidabile, di lunga durata e dai consumi ridotti che verrà installato su scala globale sulle nostre macchine più grandi”. Nel 2006, due motori Dieselmax a quattro cilindri sono stati montati sulla vettura JCB Dieselmax che ha stabilito il record mondiale di velocità terrestre di 563 km/h sulle Bonneville Salt Flats,
Regno Unito, sei in India e gli altri in Brasile, Stati Uniti, Cina, Francia e Germania con un totale di 11.000 dipendenti. JCB, che nel 2011 ha festeggiato il suo 65° anniversario, è di proprietà della famiglia Bamford. Il Presidente Sir Anthony Bamford è il primogenito di Mr JCB, Joseph Cyril Bamford. L’azienda produce oltre 300 diversi tipi di macchine tra cui terne, movimentatori telescopici, escavatori cingolati e gommati, pale gommate, mini escavatori, minipale, dumper
Il motore a sei cilindri sarà offerto in motorizzazioni da 140 kW (188 CV), 165 kW (221 CV), 190 kW (255 CV) e 225 kW (302 CV). La coppia massima erogata è molto elevata, pari a 1.200 Nm. Con il Dieselmax 672, JCB ha realizzato un motore incredibilmente efficiente che consente di risparmiare fino all’8% di carburante in più rispetto ai precedenti motori della gamma di escavatori JS. Nei test condotti il motore da 7,2 litri ha fatto registrare un consumo di carburante specifico di soli 189 g/kWh, pur garantendo prestazioni eccellenti e una risposta rapida alle sollecitazioni dell’operatore. Il motore a sei cilindri verrà fabbricato su una linea dedicata presso il moderno stabilimento, costruito appositamente per questo scopo, nel Derbyshire (Regno Unito). In prova da oltre due anni, i motori hanno già completato più di 50.000 ore di test, 30.000 delle quali su macchine utilizzate sul campo. I motori Dieselmax hanno intervalli di manutenzione di 500 ore e consentono quindi di mantenere bassi i costi operativi e di ottimizzare i tempi di attività dei clienti. I motori verranno anche offerti nell’ambito della gamma di prodotti OEM dell’azienda, per l’uso in macchine non prodotte da JCB. “Il motore Dieselmax 672 a sei cilindri è l’ultima espressione della nostra filosofia di progettazione dei motori Dieselmax”, ha commentato Alan Tolley, direttore dei programmi di
negli Stati Uniti. Il konow-how che ha permesso il raggiungimento di tale record è alla base dello sviluppo di questo modello altamente efficiente che va ad aggiungersi alla famiglia di motori JCB. Note su JCB JCB ha 22 stabilimenti distribuiti in quattro continenti: undici nel
articolati, carrelli elevatori fuoristrada, attrezzature per compattazione JCB Vibromax. JCB produce per il settore agricolo una gamma di movimentatori telescopici e l’esclusivo trattore Fastrac ed inoltre, per il settore industriale, i carrelli elevatori Teletruk. www.jcb.com
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AM/Speciale Cultivar
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AM/Dalle Aziende
NASCE NITRO IL F UTURO DEL TR ATTOR E SE C O N DO L A MB O RGH I N I
Lamborghini Nitro rappresenta l’evoluzione dei trattori di media potenza. Esso ha in sé eleganza e semplicità, elevati contenuti tecnologici e semplicità d’uso, esclusività e polivalenza. Il tutto nello stile unico di Giugiaro Design. 22
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IL POSTO DI GUIDA IDEALE.
sistema di climatizzazione automatica.
La cabina è ampia, confortevole
Per il lavoro notturno e per la massima
e luminosa. Il posto guida è
sicurezza di guida su strada sono
perfettamente insonorizzato, dotato
disponibili fino a 8 fari di lavoro.
di ventilazione, riscaldamento e aria
Tutti i fari possono essere accessi o
condizionata. Le ampie vetrature con
spenti attraverso un pannello centrale
cristalli bombati e atermici assicurano
di controllo. Le sospensioni della
la massima visibilità con il risultato di
cabina sono disponibili in versione
un ottimo controllo sui quattro lati. La
meccanica o pneumatica. L’effetto
temperatura all’interno della cabina è
combinato di cabina con sospensioni
mantenuta costante dal modernissimo
e ponte con sospensioni, ottimizza
AM/Dalle Aziende le prestazioni su terreni sconnessi e
10+10 o 20+20, completamente
denominato Park-Brake che provvede
riduce drasticamente le vibrazioni per il
meccanico a cui si abbinano l’inversore
a bloccare il trattore in modo sicuro ed
conducente.
elettroidraulico dotato di modulazione
efficiente.
di reattività “SenseClutch” e la frizione
Per tutte le versioni è disponibile
MOTORI DEUTZ TIER 4I
elettroidraulica “ComfortClutch”
in opzione la pompa di sterzo
Lamborghini Nitro sceglie il massimo:
con pulsante sulla leva marce.
denominata “SDD” (Steering Double
moderni motori Deutz Tier 4i a 4
Con la trasmissione Powershift a 3
Displacement).
cilindri sviluppati per l’uso agricolo e
stadi, in grado di offrire 60 marce
in grado di abbinare ridotti consumi
AV + 60 RM, i Lamborghini Nitro
P.T.O. A QUATTRO VELOCITA’
specifici a prestazioni sempre elevate.
garantiscono massima produttività
E SINCRO CON ALBERO
I propulsori assicurano significativi
e trattività in ogni applicazione. La
INDIPENDENTE
livelli di potenza e coppia per un ampio
trasmissione a variazione continua
range di giri grazie alla generosa
rende i Lamborghini Nitro VRT trattori
Nitro è molto versatile anche nella
cilindrata di 3620 cc, all’innovativo
polivalenti, versatili e veramente
presa di potenza: dotata di frizione
sistema di iniezione ad alta pressione
facili da usare. Il cambio VRT e le sue
multidisco in bagno d’olio, velocità
common rail e al turbocompressore
tre strategie di guida (automatica,
540/540ECO/1000/1000 ECO giri/ min
con intercooler. Il motore raggiunge un
manuale e PTO) consentono di
e P.T.O. sincronizzata. Tutto questo si
rendimento molto elevato e costante
personalizzare il lavoro in modo facile
traduce nella possibilità di abbinare
anche negli impieghi più duri. Il
e intuitivo. Inoltre, le due gamme
al trattore qualsiasi attrezzatura.
sistema combinato di ricircolo dei gas
di velocità, 0-23 e 0-50* km/ h,
Tre differenti soluzioni d’impianto
di scarico EGR e catalizzatore DOC
permettono di lavorare in campo e su
idraulico: con pompa da 60 l/min.;
permettono di ridurre drasticamente
strada con una modulazione di velocità
con una doppia pompa da 90 l/min.
gli ossidi di Azoto (NOx) e il particolato
a gestione completamente automatica.
“Energy-Saving”; o l’innovativo sistema
che rappresentano uno dei maggiori
La velocità massima è di 50 km/h o
a doppia pompa “60 ECO” con portata
inquinanti derivanti dalla combustione.
40 km/h anche a regime economico.
di 60 l/min. disponibili già a 1600 giri
I Lamborghini Nitro hanno il regolatore
Grazie allo Stop&Go è possibile
motore.
elettronico: l’erogazione di carburante
fermarsi e ripartire, senza premere
Tali combinazioni garantiscono
è sempre quella giusta, in funzione
la frizione. Sulla gamma Nitro, la
prestazioni elevate ed un utilizzo
dello sforzo e del carico. Una ventola
gestione automatica della trazione e
razionale ed efficiente di tutte le
viscostatica proporzionale di ampio
dei differenziali (ASM) regola gli innesti
attrezzature ad azionamento idraulico.
diametro e radiatori maggiorati
e disinnesti della trazione integrale e
L’impianto idraulico con doppia pompa
consentono al motore di erogare
del bloccaggio dei differenziali.
da 90 l/min. è inoltre dotato di sistema “Energy-Saving”.
tutta la potenza aggressiva in ogni condizione di utilizzo. Inoltre i radiatori
FRENATA INTEGRALE IDROSTATICA
Grazie a questa proprietà, quando
presentano una nuova geometria,
Nitro è estremamente sicuro in ogni
i servizi idraulici non sono utilizzati,
uno schermo protettivo anti residui
occasione: l’efficacia della frenata
una specifica valvola “flow sensing”
estraibile e un sistema estrazione dei
è garantita dal sistema di frenatura
del circuito idraulico chiude
radiatori su binari per facilitare le opera
integrale idrostatica con freni
automaticamente il flusso d’olio
indipendenti a dischi in bagno d’olio
ai servizi e lo rimanda in scarico
UNA GAMMA COMPLETA DI
sulle 4 ruote.
direttamente alla trasmissione.
TRASMISSIONI
Il servofreno (sistema POWER BRAKE)
Nitro è un campione anche
permette all’operatore di agire sul
nell’offrire le migliori trasmissioni:
pedale del freno con il minimo sforzo.
La configurazione base prevede
Su tutti i modelli è disponibile un
l’adozione di un cambio a 5 marce,
innovativo freno di stazionamento
www.samedeutz-fahr.com
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IN N OVAZI O N E I N CAS A CA R R A R O A. CARRARO
An to n io C a r ra ro S p a ha pa r t e c ip ato al l a fi era D em op ar k d i E is e na ch i n G er m ani a .
L’evento ha dato la possibilità di esporre alcuni dei suoi modelli dalle caratteristiche innovative come il TTR 9800 Ergit100 con cambio robotizzato. Ovunque si operi in pendenze molto accentuate e nel taglio dell’erba in particolare, TTR 9800 (87cv) si rivela il miglior specialista della categoria. La macchina esposta in fiera disponeva di cabina Extra Comfort con sedile a molleggio pneumatico, sistema Cleanfix per la pulizia costante di radiatore e
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griglia del cofano e nuovo cambio
dal tunnel centrale comporta vantaggi
robotizzato (Proprio questa macchina
immediati per l’operatore, tra cui meno
ha ricevuto una Segnalazione Novità
stress (non dovendo più azionarle) e un
Tecniche all’Eima 2012 – Bologna).
accesso a bordo molto più comodo.
Il cambio è a 32 rapporti, 16 avanti
Alla Demopark è stata esposta pure
e 16 retro, gestiti da un inversore
la TRH 9800, il grande idrostatico
robotizzato e sincronizzato: 2 gamme
reversibile Eletto Tractor of the year
a selezione manuale (normale/ridotta)
2012 - Best of specialized. TRH 9800
e 2 robotizzate (lento/veloce), per
è un trattore isodiametrico reversibile
un totale di 4 rapporti di velocità per
multifunzione. La trasmissione
ogni selezione. I comandi d’inversione
idrostatica a controllo elettronico è
di moto e cambio velocità sono
integrata al motore,un 3300 cc da
servoassistiti da attuatori, tramite
87cv con 4 valvole per cilindro, a
comando elettrico e centralina
gestione elettronica dell’iniezione.
elettronica: l’inversione si ottiene
TRH 9800 si distingue per il sistema
combinando il rilascio graduale della
completamente computerizzato di
frizione all’azione dell’inversore
gestione di avanzamento, velocità,
elettrico posto sotto il volante.
accelerazione e presa di forza.
L’eliminazione delle leve del cambio
L’avanzamento idrostatico si rivela la
AM/Dalle Aziende soluzione vincente con molti attrezzi:
e versatile. La struttura compatta,
comprende il telaio a 6 montanti
dai rasaerba a più elementi per il
il raggio di sterzata ridottissimo, il
con tettuccio protettivo, alla quale
taglio dell’erba su grandi distese, alle
silenzioso motore ecologico 57cv turbo,
l’acquirente può aggiungere in un
catenarie per lo scavo dei terreni che
la stabilità e la trazione costanti, lo
secondo momento altri elementi, come
richiedono variazioni micrometriche
rendono efficiente nei più aspri terreni
i parabrezza anteriore e posteriore con
di velocità. TRH 9800 dispone di
e nei dislivelli. La guida reversibile e
lava-vetri e tergicristallo (soluzione
joystick elettronico proporzionale
l’ottima ergonomia rendono il lavoro
presentata a Demopark
per la gestione del circuito idraulico
semplice e rapido, più efficiente con
2013) e il kit di chiusura total-visibility.
degli attrezzi. L’interfaccia uomo
meno consumi. In ambito civile, TRX
Il prodotto EasyStar, certificato,
macchina è regolabile in modo del
può montare svariate attrezzature
omologato e garantito 24 mesi, ha
tutto personalizzato, per una guida
specifiche per manutenzione stradale
un prezzo migliore di altri prodotti in
precisa e confortevole. TRH 9800 è
e del verde, forestazione, cantieristica,
circolazione non testati, non garantiti
disponibile anche con cabina StarLight
etc.
e non omologati secondo le norme di
e semicabina a 6 montanti EasyStar,
sicurezza.
oltre ad una ricca gamma di optional:
TRX 6500 è disponibile anche con
sedili pneumatici, bull-bar, contrappesi,
EasyStar, il telaio multifunzione
ruote, sollevatori, impianti
componibile che privilegia comfort,
idraulici, etc. Il rapporto tra dotazioni,
spazio operativo, ergonomia, sicurezza
prezzo e prestazioni è tra i migliori in
e massima visibilità sugli attrezzi anche
assoluto.
in guida reversa. Le varie combinazioni
Tra le altre macchine esposte c’era
possibili permettono al cliente un
anche la TRX 6500 con telaio EasyStar.
investimento mirato, secondo le proprie
TRX 6500 è un trattore veloce, snello
esigenze: la versione base di EasyStar
www.antoniocarraro.it
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POLVERIZZATORI DELL’ULTIMA GENERAZIONE CA FFI NI SPA
La Caffini Spa, azienda leader da
produttrice dei famosi “Teejet ”, ci
sempre nel settore dei trattamenti
sono gli ugelli cosiddetti “Anti-deriva”.
a pieno campo e quindi dei
Questi ugelli permettono di usare
polverizzatori, con una forte
il polverizzatore anche in giornate
vocazione all’innovazione ed alla
ventose grazie alla produzione di
qualità del prodotto, ha pochi
gocce di grandi dimensioni. Come
ma essenziali riferimenti per
dimostrato da test scientifici, non solo
tutti i polverizzatori di propria
il vento, ma anche l’avanzamento
produzione, dai più semplici fino
dinamico del trattore, provocano deriva
ai più sofisticati.
sufficiente per disperdere nell’ambiente fino ad un 15% di miscela in più o in
fino al 20% del prodotto, con la
1°) Barre: Le barre Caffini S.p.A. sono
meno, in funzione della velocità della
conseguente diminuzione dell’effetto
stabili, senza oscillazioni , in grado di
trattrice, mantenendo così costante lo
dell’applicazione e la dispersione del
adattarsi ai terreni (grazie ad innovativi
spandimento per ettaro.
prodotto chimico nell’ambiente.
distanza dal terreno, evitare il sormonto
3°) Ugelli: Gli ugelli sono tra i
4°) Salvaguardia dell’operatore e
o le strisce non trattate. Grande
componenti più importanti (anche se
dell’ambiente: Tutti i polverizzatori
equilibratori) per mantenere la giusta
flessibilità di lavoro grazie a molteplici
prodotti da Caffini S.p.A., oltre a
larghezze selezionabili dalla trattrice
rispondere alle normative CE: quali il
(barre idrauliche), getti protetti
serbatoio con capacità maggiorata
all’interno della barra per evitare
minimo del 10%, la presenza del
rotture contro gli ostacoli , parti
serbatoio per il lavaggio dell’impianto
finali della barra snodate per evitare
(pompa-tubi-ugelli, ecc.), il serbatoio
gli ostacoli, speciali trattamenti
lava-mani ecc ; sono stati certificati
alla struttura delle barre per evitare
anche dall’Ente Italiano Enama, il quale
ruggini e ossidazioni e preservare
fa capo all’agenzia Europea Entam,
così i polverizzatori dall’usura.
che certifica le caratteristiche della macchina e l’ottemperanza a tutte le
2°) Distributori: la Caffini S.p.A.
normative dei Paesi Europei, anche in ambito alla sicurezza sul lavoro.
propone distributori efficaci e precisi
molte volte sottovalutati) per ottenere
anche nelle macchine più semplici.
un’applicazione corretta , omogenea
Sono disponibili distributori che,
e costante, sia nell’applicazione di
Caffini S.p.A., una scelta di qualità,
senza raggiungere la perfezione dei
erbicidi in pre e post-emergenza , che
innovazione , la Vostra sicurezza di un
Computer previsti per i polverizzatori
per i trattamenti insetticidi e fungicidi.
investimento certo.
più sofisticati, possono garantire un
Tra i vari tipi proposti dalla Caffini
ottimo controllo della distribuzione,
S.p.A. , la quale si avvale da anni della
come i distributori della serie “D.P.M”
collaborazione dell’azienda americana
i quali erogano automaticamente
Spray System, leader nel settore e
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ENERGIE RINNOVABILI N U OVE OPPORTUNITA’ PER L E A Z I E N DE AGRI C O L E Investire nello sviluppo delle energie rinnovabili significa non solo tutelare l’ambiente per un futuro sostenibile ma anche alimentare nel tempo un grande volano di crescita economica grazie alla sicurezza dell’approvvigionamento energetico, al miglioramento della bilancia commerciale, alla maggiore competitività del sistema produttivo. Le fonti energetiche rinnovabili rappresentano una importante risorsa soprattutto per le zone rurali, dove possono creare posti
Le principali fonti rinnovabili
• Fotovoltaico: l’energia solare
di energia che possono essere
è trasformata in energia elettrica
utilizzate nella gestione dell’impresa
utilizzando particolari pannelli composti
agricola, sia per soddisfare il proprio
da materiali semiconduttori (celle al
fabbisogno sia come produzione
silicio).
primaria, sono: • Eolico: l’energia cinetica posseduta • Geotermico: sfruttando in modo
dal vento è convertita in energia
appropriato il calore endogeno
meccanica grazie al moto delle pale
della terra, si può liberare l’energia
eoliche. Successivamente un generatore
termica accumulata nel sottosuolo.
trasforma il movimento di rotazione delle pale in energia elettrica.
• Solare termico: l’energia
di lavoro qualificati in loco e dare un nuovo impulso all’economica dell’area.
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irradiata dal sole può essere
• Biomasse: con il termine biomasse ci
convertita con appositi collettori
si riferisce a tutte quelle sostanze di
solari in energia termica per
origine animale e vegetale che non
riscaldare acqua sanitaria e ambienti.
hanno subito processi di fossilizzazione e vengono usate per produrre
AM/Speciale Energia energia. Si utilizza il legno proveniente
termica per il riscaldamento. Dalle
olio vegetale puro da girasole o colza
da colture forestali dedicate o da
biomasse è possibile produrre energia
(biodiesel).
residui di diradamento dei boschi per
sia in modo diretto (utilizzandole come
trasformarlo in pellet, cippato o legna a
combustibili) sia in modo indiretto
Dalla fermentazione alcolica di
(trasformandole in combustibili di
barbabietola, sorgo zuccherino o
tipo gassoso, liquido o solido).
canna da zucchero si ottiene invece
Le emissioni di anidride carbonica
bioetanolo che può sostituire le comuni
derivanti dalle biomasse
benzine.
rientrano nel cosiddetto ciclo
Infine i biocarburanti di seconda
del carbonio e vi è quindi un
generazione sono ottenuti utilizzando
sostanziale equilibrio fra l’anidride
scarti vegetali attraverso le opportune
carbonica che viene emessa e
trasformazioni.
quella che viene assorbita. Gli impianti a biomasse possono
• Biogas: all’interno di appositi
produrre energia termica e
digestori viene prodotto gas metano,
anche, ma ciò vale per impianti di
risultato della fermentazione di
dimensioni medio-grandi, energia
liquami zootecnici e biomasse solide
elettrica.
(sorgo, silo-mais o scarti di potature e lavorazioni). Esso è impiegato per
pezzi. Questo materiale può alimentare
Altre biomasse sono impiegate per
produrre energia termica o elettrica
caldaie per la produzione di energia
produrre biocarburanti ricavando
tramite bruciatori o motori a gas.
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REDDI TI V I T À A SSI C U R ATA IN AGRI C O LT UR A
Nei calcoli della valorizzazione dell’EE da cedere al GSE, abbiamo applicato le tariffe introdotte con DM del 6 luglio 2012 sulle rinnovabili elettriche che hanno una durata di 20 anni.
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Nello specifico si sono utilizzate le tariffe base per impianti di potenza inferiore a 300 kWe, legate all’utilizzo dei sottoprodotti dell’agricoltura (come previsto dalla suddetta normativa) pari a 0,257 €/kWh a cui è stato sommato il premio per la Cogenerazione Alto Rendimento (CAR) di 0,01 €/kWh e il premio qualità emissioni di 0,03 €/kWh per un totale di 0,297 €/kWh. Per l’ottenimento del premio emissioni, che prevede la trasmissione annuale
di dati di monitoraggio, la società è in grado di offrivi opzionalmente, in quanto non incluso nell’offerta, la relativa attrezzatura. Ci riserviamo di valutare con gli uffici territoriali dell’ARPA, l’obbligatorietà dell’acquisto del sistema di monitoraggio in continuo che potrebbe essere sostituito da un controllo periodico da parte di laboratorio autorizzato e questo dato potrebbe apportare ulteriore marginalità al progetto proposto.
Nel Caso si ottenesse il riconoscimento CAR dell’impianto e quindi anche i relativi TEE (titoli di efficienza) che è possibile rivendere al GME si ottengo risultati in entrata interessanti, ma solo per i primi cinque anni di vita utile dell’impianto. Si rende altresì noto che nell’ipotesi in cui il proprietario non ottenga i premi in aggiunta alle tariffe base il rendimento netto consente il rientro dell’investimento entro tre anni dall’entrata in esercizio.
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