SD MONOGRAPH - DOLCE & GABBANA

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THE

BEST

OF

THIRD

MILLENIUM

DOLCE & GABBANA 2001>2010 R E A D Y- T O - W E A R W O M E N C O L L E C T I O N S

showdetails



introduction The one-room apartment in Piazza Cinque Giornate in Milan is almost entirely occupied by a great big design table. Sitting there sketching, discussing, eating and drinking one coffee after another are two guys their neighbours good-naturedly call “the tramps”. This is the early ‘80s and the two guys are Domenico Dolce and Stefano Gabbana: by day they work for different designer studios, by night they dream of having their own fashion label. This is how it starts - two hearts and an attic, a 2CV for getting about, a two million lire initial investment and a debut in 1985 among other young Milanese fashion talents. This is the history of a brand that now earns over a billion Euros, has single-brand stores around the world and is a landmark of Italian glamour. Domenico’s Sicilian origins are one of the main inspirations of their collections, which always star a passionate woman with sculpted curves, ready to beat the seduction challenge even when in mourning or fingering a rosary. The narrative power of Dolce and Gabbana’s work, inspired by realist novels and Italian post-war cinema, but later also by the 19th century and whatever eclectic reference you can imagine, conquers audiences and quickly becomes the darling of the fashion scene. Corsets, brassières, slip dresses, long “leopard” skirts, tailored jackets, men’s suits and dappled prints, are just some of the Dolce & Gabbana trademark pieces marking the brand’s first 15 years, with great success not only from the market but also

Il monolocale di uno stabile in Piazza Cinque Giornate a Milano è occupato quasi per intero da un grande tavolo da disegno. Seduti lì a tracciare schizzi, discutere, mangiare e bere un caffè dietro l’altro ci sono due ragazzi che i condomini chiamano bonariamente “i barboni”. Siamo nei primi anni ‘80, i due ragazzi sono Domenico Dolce e Stefano Gabbana: di giorno lavorano per diversi studi stilistici, di notte sognano una moda a modo loro. Comincia così - due cuori e una soffitta, una “Due cavalli” per gli spostamenti, due milioni di lire come finanziamento iniziale e un debutto nel 1985 tra i giovani talenti della moda milanese - la storia di un brand che oggi fattura oltre un miliardo di euro, conta negozi monomarca in tutto il mondo e rappresenta un punto saldo del glamour made in Italy. La sicilianità di Domenico è fin da subito uno dei principali motivi di ispirazione delle collezioni, che hanno sempre per protagonista una donna passionale, con le curve scolpite, pronta a vincere la sfida della seduzione anche quando veste a lutto o sgrana il rosario. La potenza narrativa delle creazioni del duo, ispirate soprattutto al romanzo verista e al cinema del dopoguerra italiano ma in seguito anche all’Ottocento e a quanto di più eclettico si possa immaginare, conquista le platee della moda. Corsetti, brassière, sottovesti del corredo, lunghe gonne da “gattoparda”, giacche sartoriali, tailleur da uomo e stampe maculate, sono solo alcuni dei trademark Dolce & Gabbana che scandiscono tra un


from show-biz, especially music and movies. «Now that Fellini, Rossellini, Pasolini and Visconti are no longer with us - says Madonna - all we have left is the neo-realist fashion of Dolce & Gabbana». At the turn of the Millennium the creative duo dressed the material girl twice during her tours, launched a menswear line, a junior line and a young woman line, D&G; the brand produces fragrances, leatherwear, special one-off pieces for the more exacting clients and for international red carpet events. The two “tramps” become so famous that, a few years later, when the intern in The Devil Wears Prada will ask: «Does Dolce and Gabbana have one ‘b’ or two?» fashion followers burst out laughing: even in China, everyone can spell the brand. After designing the clothes for Kylie Minogue’s tour, Stefano and Domenico’s link with the big showbiz names scores another goal with the launch of the Sicily fragrance in 2003, with testimonial Monica Bellucci filmed in a commercial by Giuseppe Tornatore with music by Ennio Morricone. The word “goal” is not gratuitous: in 2004 the book Calcio comes out with photographs by Mariano Vivanco, a personal tribute by Domenico Dolce and Stefano Gabbana to the new icons of masculine style, i.e. footballers. Shortly afterwards begins a long collaboration with the sport world thanks to which the two designers create the kit for AC Milan and for the Italian national team at the Germany World Cup in 2006, as well as the Chinese national team kit for the European tour of summer 2007. The pair’s rise to success seems unstoppable, yet while the business is going from strength to strength, the couple’s twenty-year personal relationship comes to an end in 2004. However, this inevitably painful break-up has no effect on the company: Stefano Gabbana and Domenico Dolce continue to run their business together, from con

successo e l’altro i primi 15 anni del brand, con grandi soddisfazioni provenienti non solo dal mercato ma anche dallo show-biz musicale e cinematografico. «Ora che Fellini, Rossellini, Pasolini e Visconti non ci sono più – dice Madonna - tutto ciò che abbiamo è la moda neorealistica di Dolce & Gabbana». Alla svolta del Millennio il duo creativo ha già vestito la material girl per due volte durante i suoi tour, ha lanciato una linea uomo, una linea bimbo e una linea donna giovane (D&G) oltre a firmare profumi, pelletteria, special pieces creati in modello unico per le clienti più esigenti e per i red carpet internazionali. I due “barboni” sono diventati così famosi che resterà storica, qualche anno più tardi, la domanda della stagista de Il diavolo veste Prada: «Dolce e Gabbana con una o due ‘b’»? Le platee scoppiano a ridere: anche in Cina tutti conoscono lo spelling del brand. Dopo aver abbigliato anche il tour di Kylie Minogue, il legame di Stefano e Domenico con i grandi nomi dello spettacolo segna un nuovo goal con il lancio del profumo Sicily nel 2003 che ha per testimonial Monica Bellucci in uno spot girato da Giuseppe Tornatore con musiche di Ennio Morricone. La parola goal non è gratuita: infatti nel 2004 esce il libro Calcio con fotografie di Mariano Vivanco, un personale tributo di Domenico Dolce e Stefano Gabbana alle nuove icone dello stile maschile, ovvero i calciatori. Di poco successivo è del resto l’inizio di una lunga collaborazione con il mondo sportivo grazie alla quale saranno i due stilisti a creare le divise del Milan ma anche quelle istituzionali della Nazionale Italiana di Calcio ai Mondiali di Germania 2006 e quelle della Nazionale Olimpica Cinese di calcio durante la tournée europea dell’estate 2007. La scalata al successo della coppia sembra inarrestabile, ma se garantisce il business non garantisce il legame af-


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ception to final touches, from licensing decisions to the increasingly numerous partnerships with the automobile, technology and publishing sectors, arguing and making up as much as ever. New stores, books and events: almost every month you hear talk of Dolce & Gabbana, culminating in the opening of a new multipurpose space (for fashion shows and events) in Viale Piave 24 in Milan, the former home of the Metropol, a historic Milanese cinema dating back to the Forties. The 20th anniversary in 2005 is also an opportunity for a party, organised to coincide with the September show, with over 2000 guests and a special performance by Donna Summer, as well as for the publication of a luxurious book aimed at supporting “Save the Children”, which features over 1000 archive photos. There are tears and applause on the pastoral runway, featuring plant prints, checked tablecloths, flowery evening outfits and lots of VIP guests. The following year, everyone reassembles again for the inauguration in Milan of the restaurant Gold, which has over 1500 square metres incorporating several floors and spaces. Needless to say, the interior design is entirely based around gold materials and décor. After all, the duo’s ability to break the mould and taboos, and at times to go too far, is a company asset, often with unexpected results: indeed, just a few months later the talk is not so much about the naked photo of Stefano and Domenico in American magazine W, shot by Steven Klein, as about the advertising campaign launched in Spain and France. The shot of a man holding a woman down on the ground while other men look on indifferently causes a scandal. The photo is deemed degrading to women, so the image is withdrawn in Spain and Italy to prevent further criticism. The final piece of the Dolce & Gabbana offer, in the beauty sector, comes in 2009 with the

fettivo che arriva nel 2004, dopo vent’anni d’amore sincero e dichiarato, ad un punto di rottura. Superato l’inevitabile dolore sentimentale, la separazione non provoca conseguenze sull’azienda: Stefano Gabbana e Domenico Dolce continuano a condurre insieme la loro attività, dall’ideazione delle collezioni ai ritocchi delle sfilate, dalle decisioni sulle licenze alle partnership sempre più numerose con i settori dell’auto, della tecnologia e dell’editoria, litigando e accordandosi tanto quanto prima. Nuovi negozi, libri, eventi: quasi ogni mese si sente parlare di Dolce & Gabbana fino all’exploit dell’apertura del nuovo spazio polivalente (per sfilate ed eventi) in Viale Piave 24 a Milano dove si trovava il Metropol, storica sala cinematografica milanese della fine degli anni Quaranta. Il ventesimo anniversario nel 2005 è inoltre l’occasione per una grandiosa festa organizzata in concomitanza con la sfilata di settembre, con oltre 2000 invitati e una speciale performance di Donna Summer. Viene anche pubblicato un lussuoso volume finalizzato a sostenere “Save the children” che raccoglie più di 1000 foto d’archivio. Lacrime e applausi sulla passerella bucolica a base di stampe vegetali, tovaglie a quadretti, mise da sera fiorite e rassegna di vip che si ritrovano un anno dopo all’inaugurazione a Milano del ristorante Gold, una superficie di oltre 1500 metri quadri articolati su più livelli e spazi. Inutile sottolineare che l’interior design è tutto giocato, in termini di materiali e décor, intorno alla gamma dell’oro. La capacità di osare rompendo schemi e tabù, e a volte di esagerare, è d’altra parte un asset vincente del duo, con risultati a volte imprevisti: infatti qualche mese più tardi non è tanto il nudo di Stefano e Domenico sulle pagine del magazine americano W, a firma del fotografo Steven Klein, a far parlare del brand, quanto la campagna pubblicitaria


launch of the first cosmetics collection, created in collaboration with make-up artist Pat McGrath and “worn” by Scarlett Johansson in the advertising campaign. The same year, a tousled, neo-realist version emerges of the new brand testimonial, Madonna. The first decade of the new Millennium ends with the celebration of the first 20 years of menswear collections: more tears, three photo books, an exhibition at Palazzo Marino that galvanises the city’s attention and, of course, a party. The star-studded red carpet event is attended by such international stars as Annie Lennox with her daughters Lola and Tali, Matthew McConaughey with Camila Alves, Monica Bellucci, Juliette Binoche, Rachel Weisz, Eva Herzigova, Roberto Bolle, Eleonora Abbagnato and some of Italy’s top sporting stars. Applause please.

lanciata in Spagna e Francia. Scandalizza la scena in cui un uomo immobilizza a terra una donna mentre intorno a lui altri uomini guardano con indifferenza. L’atto viene giudicato umiliante per le donne, quindi per evitare ulteriori critiche l’immagine viene ritirata in Spagna e bloccata anche in Italia. L’ultimo tassello dell’offerta Dolce & Gabbana, relativa al mondo della bellezza, viene presentato nel 2009 con il lancio della prima collezione cosmetica, creata in collaborazione con la make-up artist Pat McGrath e “indossata” nell’advertising da Scarlett Johansson. E sempre a proposito di pubblicità si registra nello stesso anno l’arrivo di Madonna come testimonial, ritratta in versione scarmigliata e neorealista. Il primo decennio del Duemila si chiude con la celebrazione dei primi 20 anni delle collezioni maschili: lacrime di commozione, tre libri fotografici, una mostra a Palazzo Marino che catalizza l’attenzione della città e una festa. Strepitoso il tappeto rosso dell’evento, affollato da star internazionali tra le quali Annie Lennox con le figlie Lola e Tali, Matthew McConaughey con Camila Alves, Monica Bellucci, Juliette Binoche, Rachel Weisz, Eva Herzigova, Roberto Bolle, Eleonora Abbagnato e alcuni tra i più importanti sportivi italiani. Applausi. Ilaria Danieli


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Hard to imagine Kylie Minogue as a scamp in a peasant’s cap and scarf knitted by granny, yet she too applauds on the front row while Gisele and Naomi, the stars of this top-level casting, showcase the country-style of the rough-edged Anglo-Sicilian gentlewomen. Inspiration seems to come from the country retreat, the tucked-away idyll where the earth still bears fruit. So much so that the lady of the house can afford a gold Rolex and a chinchilla jacket, wooden clogs lined with astrakhan and a mink poncho. Cream, chocolate and charcoal are the dominant tones of a collection that plays down luxury while using premium materials. The brand’s fans will be happy with the waspie-tops worn with multipocket trousers, but the general mood moves away from out-and-out seduction, leaving it more understated. Difficile immaginare Kylie Minogue in versione scugnizzo con coppola e sciarpone sferruzzato dalla nonna, ma applaude anche lei dalle prime file della sfilata mentre Gisele e Naomi, stelle di un casting di massimo livello, fanno il verso al country-style delle ruvide gentildonne anglo-sicule. Come dire ispirazione rifugio di campagna, seconda casa nel contado dove la terra rende ancora bene. Tanto da consentire alla signora il Rolex d’oro e la giacca in cincillà, gli zoccoli in legno foderati di astrakan e il poncho di visone. Panna, cioccolato e carbone sono le tonalità di una collezione che sdrammatizza il lusso pur utilizzando materiali pregiati. Alle fedelissime del brand non verranno a mancare i top-guêpière da portare con il calzone multitasche, ma il mood si disimpegna dalla seduzione dichiarata, la lascia sottintesa.



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