Bimestral N.1 Aprile / Maggio 2016
BELGIO € 15, 90 - FR ANCIA € 19, 90 - GERMANIA € 2 0,00 - LUS SEMBUR GO € 14,00 - SPAGNA € 14,00 - SVIZ ZER A CHF 18, 90 - SVIZ ZER A C T CHF 18,50 - UK £ 14,50
Influencer magazine
€ 10,00
STEPHEN JAMES
DADAISMO, SALONE DEL MOBILE , ISAIA, CHRISTIAN PELLIZZARI, LUCA LITRICO, ALESSANDRO MARTORANA, MARIANO RUBINACCI, MA SSIMO BOT TURA, S E B A S T I A N O Z A N O L L I , I G G Y P O P, C H R I S E VA N S , B A R B A D O S , C A R I N Z I A
TRUSSARDI.COM 2
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LAPERLA.COM
A moment with the Director In un’epoca dove i social invadono la rete con più o meno attendibili blogger e influencer. In un tempo dove diventano star fantomatici opinionisti, fino a ieri alcuni di loro - capaci di esprimere solo opinioni sul tempo. In un’epoca dove, se hai tanti seguaci sul tuo blog o sul tuo sito, sei certamente una persona autorevole e competente, arrivando in alcuni casi a consacrare stilisti, persone che sino a ieri non conoscevano la differenza tra un ordito e una trama. In un momento storico dove la gavetta è solo un retaggio del secolo precedente, Vision 3.0 tenta di ridare credibilità ai professionisti della moda e della carta stampata che in tanti continuano ad amare e seguire. Una sfida la nostra, di quelle dure davvero da portare avanti. Qualcuno potrà anche giudicarci anacronistici o un gruppo di persone che combatte una battaglia persa in partenza (e forse non sbagliano), però non ci sentiamo dei Don Chisciotte che lottano contro i mulini a vento. Ci crediamo, questo basta per iniziare questa nuova avventura. Benvenuti nel nostro mondo, quello delle idee, della voglia di raccontare la creatività in tutte le sue sfaccettature, esattamente come si faceva una volta, con “l’inchiostro di china”. Questo editoriale non è contro la nuova generazione e il suo modo di comunicare ma contro chi ha abusato di questa professione. Se qualcuno si sentisse toccato dalle mie parole, si faccia una domanda e si dia una risposta. Vision 3.0 non è un ennesimo magazine di moda e design ma un punto di partenza per tutti quelli che, come noi, amano sfogliare un magazine su carta patinata.
Paolo Gelmi Dire ttore re sponsabile
In occasione del suo 20° anniversario, Parmigiani Fleurier presenta il Tonda Chronor Anniversaire: novità assoluta, il nuovo movimento cronografico integrato, una meraviglia dell'orologeria che solo poche Maison oggi sono in grado di produrre, un piccolo tesoro da polso dotato di movimento in oro.
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At a time when social networks invade the Web with bloggers and influencers that are more or less credible. At a time when celebrities are no more than ethereal opinion makers, some of whom, until recently, were only capable of expressing opinions on the weather. At a time when, if you have numerous followers on your blog or site, you are certainly an authoritative and competent person, with the power to legitimize fashion designers who, until yesterday, couldn’t tell the difference between a warp and a weft. At a moment in time when learning the ropes is a relic of the last century, Vision 3.0 attempts to restore credibility to the many professional figures of fashion and journalism who still believe in what they do. What we have taken on is a truly difficult challenge. Some may think we are anachronistic or engaged in a lost battle (and they could be right), but we certainly do not feel like Don Quixote fighting against the windmills. It is our belief in this adventure that spurs us on. Welcome to our world, that of ideas and a desire to recount the multifaceted universe of creativity, as it used to be done, in “Indian ink”. This editorial does not intend to speak out against the younger generations and the new forms of communication, but against those who have degraded our profession. If anyone feels personally singled out by my words, let him be his own judge. Vision 3.0 is not just another fashion and design magazine but a departure point for all those who, like us, love to browse through a glossy magazine.
ROME
MILAN
S H O P O N L I N E AT E S CA DA . COM
SOMMARIO Vision 3.0
Bimestrale N1 Aprile/Maggio 2016
Redazione Vision 3.0 Via Tadino, 29 20124 Milano Tel. 02/83.43.79.50
Direttore Responsabile Paolo Gelmi paolo.gelmi@gmail.com Art Director Enzo Provvido open.enzo@gmail.com Caporedattore Tommaso Toma Caposervizio Alessandro Manieri Moda Marina Rizzi Giorgio Schimmenti
Fashion Editor Roberto Ciapani Stylist Federico Toretti Segreteria di Redazione segreteria.vision@gmail.com Ideazione e progetto grafico Enzo Provvido Hanno collaborato/Thank you: Paolo Angelini, Ugo Baglioni, Amanda Ginevra Baldan, Porzia Bergamasco, Elisa Braccia, Cosimo Bucolieri, Maria Rosaria Cautilli, Fabrizio Cestari, Arianna Ciaralli, Emiliano Conte, Cesare Cunaccia, Andrea Cucchetti, Andrea D’Addio, Nicola D. Bonetti, Luca De Bartolo, Emanuela Di Gianmarco, Fabio Lo Coco, Cinzia Malvini, Matteo Manzini, Manz-ù, Branislav Nikic, Luca Ovrezzi, Alex Pacifico, Carlotta Pistone (MyMi), Victor Santiago, Nicola Santini, Vittoria Scotto, Federico Thoman, Special tanks Matteo Cassanelli Traduzioni Leomilla Translation leomilla.com Editore
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E D I T O R E
RJ Editore Milano Concessionaria di pubblicità Brainadhoc Tel. +39 02/83.43.79.50 Ufficio traffico traffico@brainadhoc.eu Prepress e stampa Rotolito Lombarda spa 20063 Cernusco S/N (Milano) Tel. +39 02/92.915.1 Distributore Italia/Estero SO.DI.P spa Via Bettola, 18 20092 Cinisello Balsamo (MI) Tel. +39 02/66030.1 Fax. +39 02/66030320
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OPINION
MODE TALK
Bon Ton
La scelta giusta
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OPINION
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Pacificamente Chic
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MODE
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Stephen James
SWEET ART
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CLOSE UP
Mostre
MAN'S MODE
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Dadaismo
Sfarzo Anni 70
MODE
WOMAN'S MODE
Inspiration Dada
Mille ruche
SWEET ART
MODE
Neipitia simaion sequaeresi Duciis dolupta spiendio
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M o s t rFeO O IDt a l i a
Goldfinger
SWEET ART
BEAUTY
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Oldani
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Neipitia M o ssimaion t r e M sequaeresi ondo Duciis dolupta spiendio
Che barba!
DESIGN
PRECIOUS TIME
Salone del Mobile
Orologi
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SOMMARIO DREAM CARS
PAPER TALK
Ferrari GTC4 Lusso
Sebastiano Zanolli
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MOVIE TALK
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Chris Evans
116 TASTE
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Massimo Bottura
SWEET ART
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Mostre
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The Actors
Retrogusto 3.0
MODE
IN MOTION
Intervista Attori
Barbados
Neipitia simaion sequaeresi Duciis dolupta spiendio
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MUSIC TALK
IN MOTION
I g gF yO O PD o p
Carinzia/Velden
PL AY
WORD WIDE WONDER
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Oldani
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Neipitia R e c e n simaion s i o n i sequaeresi Musica Duciis dolupta spiendio
CuriositÃ
ON PAPER
WELLNESS&BEAUTY
Recensioni Libri
Milano
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TASTE
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INSPIRATION
OPINION Se esiste un galateo dello shopping, questo è fatto dalle regole base del vivere civile e di molto buon senso.
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IL BON TON NON SI COMPRA E NON SI VENDE di Nicola Santini che si tratti di una bottiglia di champagne o di un abito da gran sera, è ovvio che ci sono contesti in cui il servizio è doveroso, altri in cui è un’opzione. La prima regola da osservare in un negozio da parte dei clienti è il dovuto rispetto della persona che vi sta servendo, a nostra disposizione sicuramente ma, nei modi che tutelino la sua dignità personale. La prima regola da parte degli addetti alla vendita è quella di far sentire a proprio agio il cliente mettendo via quegli sguardi che, spesso e volentieri fanno sentire il compratore in imbarazzo, se non addirittura inadeguato al target del negozio: l’abito non fa il monaco, occhio all’errore e alla gaffe, ricordate “Pretty Woman”?
If any such thing as shopping etiquette exists, it has to be based on the elementary rules of civilized behaviour and a good dose of common sense. Without actually drawing up a list of do’s and don’ts, it is important to understand the actual context we are in. That’s why I like to imagine a set of custom-made rules that are applicable to both customers and shop assistants. No one is exempt from uttering a polite greeting, excessive familiarity is almost always inappropriate and time is always precious: you enter a shop to make a purchase, not to have a chat. This doesn’t translate into an abrupt attitude on the part of the sales staff, or arrogance on the part of customers: whether the article in question is a bottle of champagne
or an evening gown, it is obvious that there are some contexts in which service is a matter or course and others in which it is optional. The first rule for customers to observe in a shop is that of being polite to the person behind the counter, who is certainly there to serve us, but in a way that safeguards his/her personal dignity. As far as the sales staff are concerned, their first concern should be that of making the customer feel at ease, that is to say, by avoiding the sort of look which, all too often, makes the potential buyer feel embarrassed, if not totally inadequate with regard to the market positioning of the store. You can’t judge by appearances, so don’t be fooled into making a faux pas: remember “Pretty Woman”?
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e esiste un galateo dello shopping, questo è fatto dalle regole base del vivere civile e di molto buon senso. Al bando la lista dei sì e dei no, è opportuno comprendere in quale contesto ci si trova. Ecco perché mi piace pensare a un insieme di regole su misura da prendere come esempio da parte dei clienti ma anche da chi nei negozi ci lavora. Il buongiorno e la buonasera sono per tutti, il tu nella conversazione quasi sempre fuori luogo e il tempo è sempre prezioso: nei negozi si va per fare compere, non per fare salotto. Questo non si traduce né in atteggiamenti sbrigativi da parte del personale, né arroganti da parte del cliente:
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INSPIRATION
OPINION
PACIFIC AMENTE CHIC
Modello, attore, conduttore. Alex Pacifico ci racconta su ogni numero la sua personale interpretazione di ciò che è realmente chic.
di Alex Pacifico - Attore e conduttore TV roppo spesso il lusso è la definizione di chic vengono fraintesi se non addirittura esasperati. Vi racconto come a seconda delle culture il lusso e l’eleganza vengono interpretati, nei paesi dell’est per esempio tutto ciò che brilla o grida il suo valore è considerato elegante come indossare capi d’abbigliamento con il logo esageratamente in vista. Nella cultura occidentale invece l’eleganza è raccontata attraverso l’ispirazione e la finezza, non è mai troppo evidente e gridata. Ecco per voi alcune scelte valide per l’uomo e per la donna che ci rendono pacificamente chic senza sfociare nel ridicolo.
Model, actor and TV presenter. In each number, Alex illustrates his personal idea of what is truly chic. All too often, luxury and the definition of “chic” is misinterpreted or even taken to extremes. Alex explains how luxury and elegance are perceived, for instance, in eastern countries: everything that sparkles or shouts out its value is thought to be elegant, such as wearing clothes whose designer label is manifestly displayed. In Italian culture, on the other hand, elegance is recounted through inspiration and refinement and is never excessively evident or ostentatious. Here, for your benefit, are a series of recommended choices for the man or woman who wishes to be “pacifically chic” without ever looking ridiculous.
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1 - Vertu Aster Le finiture in pelle per questo ipertecnologico smartphone.
2 - Hermès In morbidissima pelle, colorata, una borsa senza tempo.
3 - Alain Tondowski Paris Il lusso femminile per eccellenza.
4 - Francesca Villa Bracciale in oro rosa, madreperla, diamanti e zaffiri.
1- Rubinacci Pochette con incisa una antica mappa delle rotte marine.
2- Chopard Magnifico orologio con datario "Millemiglia"
1- Fratelli Rossetti Mocassini in morbidissima pelle colorata.
1- Neil Barrett Zaino a tracolla per l'uomo cosmopolita.
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INSPIRATION
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1916 /
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di Cesare Cunaccia
ono davvero pochi i movimenti o ambiti artistici che, a più riprese e con gli esiti più diversi, abbiano saputo tanto influenzare lungo i tornanti del Novecento e fino al debutto del terzo millennio. Un vero paradosso, visto che l'assioma dei dadaisti, un fantomatico e provocatorio gruppo di personalità creative provenienti da varie nazioni che si aggrega in Svizzera durante la Prima guerra mondiale, era proprio l'idea nichilista di scardinare i codici e le consuetudini che avevano caratterizzato il solco dell'arte fino a quel momento. Un bruciante e clamoroso effetto di corto circuito che di colpo cambiò tutte le carte in tavola.
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1923
There really are very few movements or artistic spheres able to exert their influence – repeatedly and with varying results – in the winding course of the twentieth century up until the early years of the third millennium. An authentic paradox if we consider that the founding principle of Dadaists, a mysterious and provocative group of creative individuals from different nations who gathered in Switzerland during the first world war, was actually the nihilistic idea of demolishing the codes and customs that had previously defined art. A blazing and clamorous game changer. Nothing and, at the same time, everything is art for the Dadaists and their message is as earth shaking as it is clear; it claims that art should give up its elitism and somewhat
Vivienne Westwood, madrina del punk, il movimento musicale che più ha attinto dai principi Dada
VISION 3.0 CELEBRA I 100 ANNI DEL MOVIMENTO ARTISTICO PIÙ PROVOC ATORIO E INFLUENTE DEL '900 NELL'ARTE NELL A MUSIC A NELL A MODA E NON SOLO Vision 3.0 celebrates the 100th anniversary of the most provocative and influential artistic movement of the twentieth century, in art, music and fashion... and not only
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DA ABITO ARGENTO - ALBERTO ZAMBELLI SOPRABITO - ESCADA OCCHIALI - MIU MIU ORECCHINI - LORENA CAVAGLIA TADDEI TORBANTE - DONIA ALLEGUE
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Nulla e al medesimo tempo tutto è arte per i Dadaisti e il loro messaggio è sismico e oltremodo chiaro; afferma che l'arte deve abdicare al suo elitarismo e alla sua caratura per così dire anomala, per scendere a mescolarsi con la vita comune. Una scioccante rottura con la tradizione, che polverizza anche ogni suo storico assodato concetto di abilità e perizia tecnica e manuale, per arrivare a privilegiare unicamente il valore della libertà nell’atto creativo. Bandita dunque ogni razionalità, ogni forma di ragionamento, ci si affida al medium della casualità, precorrendo un sentire che verrà fatto proprio dai Surrealisti. Si puó ben dire che il Dada sdogana l'accezione più pregnante ed estremistica del concetto di Moderno, così come accadde tra i pittori della confraternita del Bateau Lavoir e tra “rivali” futuristi che però erano ostinatamente interventisti e amanti del dinamismo bellico a differenza dei dadaisti, autentici pacifisti a oltranza. Un particolare importante, sia i dadaisti che i futuristi avevano in comune l'utilizzo del manifesto quale medium privilegiato di comunicazione. Come un fil rouge, l’estetica dadaista, percorre e perturba la produzione artistica di varie generazioni, soprattutto dagli Anni 60 e 70 fino alla contemporaneità. Riaffiora in certe invenzioni di Piero
Una scioccante rottura con il passato A traumatic breach with the past anomalous nature to mix with the life of common mortals. A traumatic breach with tradition, which also pulverized any consolidated and traditional concept of artistic, technical and manual skills, to end up by prioritizing the value of freedom as a creative act. Therefore, having banned any rationality or form of reasoning, they put their trust in mere chance and pursued an awareness that was destined to be adopted by the Surrealists. It is certainly true to say that Dadaism redeemed the fullest and most radical significance of the Modern concept, as occurred among the painters of the Bateau Lavoir movement and their “rivals”, the Futurists, even though the latter were decidedly in favour of war, unlike Dadaists, who were convinced pacifists. An important detail – both Dadaists and Futurists favoured the use of a Manifesto as a their communications channel. Like a connective thread, the Dadaist aesthetic runs through and influences artistic production for several generations, mainly that of the sixties and seventies, up until the present day. It transpires in some inventions of Piero Manzoni or in Arte Povera, in the poetic consumerism of Damien Hirst’s "Pharmacy" and it haunts the works of Maurizio Cattelan. The history of Dadaism – which cel-
“Chinesische Nachtigall” (1920) Ernst Max. Museo di Grenoble © 2015 ProLitteris, Zurigo
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“Bloomfield, President Dada Chaplinist”(1921) Erwin Blumenfeld. Kunsthaus Zurigo © Nachlass Erwin Blumenfeld
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Tristan Tzara (1920). Collezione: Chancellerie des Universités de Paris, Bibliothèque littéraire Jacques Doucet. Parigi
Manzoni o dell'Arte Povera, nella poetica di consumo di Damien Hirst al "Pharmacy", aleggia in vari lavori di Maurizio Cattelan. È una storia, quella del Dadaismo, di cui oggi si celebra il centenario, che in realtà ha una breve durata, concludendosi già, dopo la sua diffusione europea e l'acme parigino, tra il 1922 e il '24. La data di nascita è il 5 febbraio 1916, a Zurigo, nella neutrale Confederazione Elvetica, mentre nel vecchio continente infuria la Prima guerra mondiale. L'inaugurazione del Cabaret Voltaire, fondato dal regista Hugo Ball, raduna un milieu di personalità creative e intellettuali che arrivano in particolare dalla Germania e dalla Romania, quali il poeta, saggista e scrittore Tristan Tzara, il pittore Hans Arp, l'architetto Marcel Janco, Richard Huelsenbeck e Hans Richter. Poi il movimento Dada tocca la Germania e, infine, l'approdo ebrates its 100th anniversary today – was actually a short one, and soon came to an end, after spreading through Europe and reaching its climax in Paris between 1922 and 1924. So, its date of birth is February 5, 1916 in Zurich, in the neutral Swiss Confederation, while World War I rages on the old continent. The opening of the Cabaret Voltaire, founded by film director Hugo Ball, attracts a milieu of creative and intellectual celebrities mainly from Germany and Romania, such as poet, essayist and writer Tristan Tzara, the painter Hans Arp or architects Marcel Janco, Richard Huelsenbeck and Hans Richter. Then the Dada movement reached Germany and finally Paris, and even though it cannot be denied that the Dadaist spirit also infected the United States, especially New York, thanks to Marcel Duchamp,
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Il "Dito Medio” di Maurizio Cattelan esposto a Milano in Piazza Affari
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Lady Gaga, un'altra pop star "infatuata" del Dadaismo
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"Tableau Rastadada", 1920 Francis Picabia, Museum of Modern Art, New York © 2015 ProLitteris, Zurigo
a Parigi, anche se non si può negare che il verbum Dada sia attecchito anche negli USA, segnatamente a New York, grazie a Marcel Duchamp, al fotografo e pittore Man Ray, all'editore Alfred Stieglitz e a un altro pittore, il francospagnolo Francis Picabia. Nella capitale francese, nel 1913, Marcel Duchamp, tre anni prima dell'esordio del Cabaret Voltaire, aveva trasformato in feticcio artistico una ruota di bicicletta, alzando un polverone scandaloso, mentre è nel 1917 che, di nuovo tra mille polemiche, darà vita alla sua "Fontana", l'oltraggiosa sacralizzazione con i crismi dell'arte di un volgare pissoir. A Duchamp si deve l'introduzione del ready-made, ossia “già pronto”, già fatto, il concept di un'opera realizzata con oggetti tratti dal reale, addirittura prosaici. Arte contro l'arte, un assalto libertario e felicemente anarcoide contro ogni convenzione borghese, contro i toni paludati e il linguaggio iniziatico delle Accademie. Qualsiasi cosa può essere opera d'arte, con uno slancio rivoluzionario che tende alla totale distruzione dell'approccio colto e specialistico praticato fino a quel momento. Azzerare secoli di prassi e di sperimentazioni stilistiche e idiomatiche, disintegrandone la struttura fino alle fondamenta, per ripartire verso orizzonti completamente nuovi, integri e inesplorati. E, siamo nell'epoca in
Rendere straordinario l’ordinario Make the ordinar y ex traordinar y photographer and painter Man Ray, editor Alfred Stieglitz and another painter, Francis Picabia of French-Spanish nationality. Three years before the debut of the Cabaret Voltaire, in 1913 Marcel Duchamp had transformed a bicycle wheel into an artistic fetish in the French capital, causing a scandal, while in 1917 he created his “Fountain”, which gave rise to further controversy and was judged to be an outrageous use of the chrisms of art to consecrate a vulgar urinal. To Duchamp we owe the introduction of the ready-made, the concept of an artwork realized with the objects of everyday life, no matter how prosaic. Art versus art, a libertarian and joyfully anarchist attack against any middle-class convention, against the bombastic tones and language used by Academy initiates. Anything can be a work of art, with a revolutionary impulse that tends towards the total destruction of the cultured and specialist approach used up until then. To nullify centuries of tradition, together with its stylistic and idiomatic experimentation, to raise the structure to the ground, in order to set out on a new journey towards totally new, virgin and unexplored horizons. This is also the dawn of a new age, that of psychoanalysis, in
"Ritratto di Sophie Taeuber con testa Dada",1920 Nic Aluf. Galerie Berinson, Berlino © Proprietà di Nic Aluf 25
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John Joseph Lydon, qui Johnny Rotten dei Sex Pistols
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“ Section de merde...” Raoul Hausmann (1921) Berlinische Galerie, Berlino © 2015 ProLitteris, Zurigo
cui inizia la parabola della psicanalisi, lasciarsi andare alle suggestioni e all'indefinito magmatico e demiurgico dell'inconscio. «La legge del caso che racchiude in sé tutte le leggi», scriveva nel 1924 Tristan Tzara, pseudonimo di Samuel Rosenstock, nel celebre "Sept manifestes Dada": «E resta a noi incomprensibile come la causa prima che origina la vita, può essere conosciuta soltanto in un completo abbandono all'inconscio. Io affermo che chi segue questa creerà la vita vera e propria». other words, the time has come to let oneself go to whatever the confused and demiurgic uncertainty of the subconscious suggests. «The law of chance, which embraces all laws – wrote Tristan Tzara, pseudonym of Samuel Rosenstock, in the famous "Sept manifestes Dada" of 1924 – And remains unfathomable, like the font of life itself, can only be explored if we abandon ourselves completely to the subconscious. I say that anyone who does this, is creating life».
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Gli Animal Collective
L’ I N O S S I D A B I L E L I A I S I O N T R A D A D A I S M O E L A M U S I C A P O P
C E N T ’A N N I E N O N DIMOSTRARLI di Tommaso Toma
ualche sera fa, con mia figlia Silke di 9 anni, ci siamo scatenati ascoltando FloriDada, l’ultimo singolo degli Animal Collective, ed è stato un ballo quasi tribale, infantile, senza regole. Stavamo compiendo un doveroso omaggio al Dadaismo. Gli AC sono davvero i figli fumati di Marcel Duchamps, le loro composizioni sono caleidoscopici cut and paste, di suoni dai vinili psichedelici fine Anni 60 o di musiche per documentari dedicati ai dinosauri. Le loro performance avrebbero eccitato gli animi agli artisti che nel 1916 frequentavano il Cabaret Voltaire di Zurigo o i caffè di Ascona.
A few evenings ago, my 9 year-old daughter Silke and I were letting off steam listening to Flori Dada, the latest single by the Animal Collective, and dancing in a way that was almost tribal, childlike and completely free. We were paying an appropriate tribute to Dadaism. There is no doubt that the AC are the freaked out descendents of Marcel Duchamps; their songs are either a kaleidoscopic cut and paste of sounds from the psychedelic vinyl records of the Sixties or music borrowed from dinosaur documentaries. Their performances would have fired the spirits of artists patronizing the Voltaire Cabaret in Zurich in 1916 or cafés in Ascona. They are just one of the many
Il ready-made fu vitale per il punk The ready-made was vital to the punk culture Loro sono uno dei tanti esempi di quanto sia vorace la musica pop nei confronti delle avanguardie artistiche dello scorso secolo. E di sicuro nel DNA del rock’n’roll non c’è solo quel mix esplosivo di melodie country e ritmi afroamericani ma anche tanto vitalismo e un infantilismo deflagrante, elementi tipici dell’artista dada. Anche le cover dei dischi dalla fine degli Anni 50 in poi, sono “figlie” di un’ispirazione Dada. Gli artisti della Pop Art, diretta discendente del Dadaismo, tracciarono l’iconografia della musica giovanile, come gli inglesi Peter Blake, David Hockney, e gli statunitensi Jasper Johns
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Frank Zappa
examples of how pop music feeds off the avant-garde artistic movements of the last century. Apart from being an explosive mix of country melodies and Afro-American rhythms, the DNA of rock’n’roll also expresses the remarkable vitality and childlike simplicity, typical of Dadaist artists. CD covers, from the end of the fifties onwards are another “spin-off” of the Dadaist movement. The protagonists of Pop Art, who directly descend from Dadaism, traced the iconography of young people’s music: artists such as Peter Blake and David Hockney from Britain, or the Americans Jasper Johns and Robert Rauschenberg.
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Captain Beefhart
The Dada and rock music duo really exploded at the end of the sixties with Frank Zappa and his Mothers of Inventions.“Freak out!” inspired The Beatles, who came out with “Sgt. Pepper's Lonely Hearts Club Band” in 1967, with its plethora of references to Dadaism. Not to mention another unknown genius and friend of Zappa, Don Van Vliet, aka Captain Beefhart, who was able to create an extraordinary spatial and temporal warping of a blasphemous nature. Dadaist influences entered a new cycle at the end of the Seventies with post punk music. Bands like Chrome, Residents and Cabaret Voltaire recovered the use of collage for making the videos and slides they projected during concerts. Art of Noise came out when the Eighties were in full swing, thanks to music critic Paul Morley, who also founded the record label, ZZT, after the initials of the sound poem “Zang Tumb Tuum” written in 1914 by F. T. Marinetti. «The spirit of this century (the twentieth century, editor’s note) lies in the artistic events which marked it», these words of Morley further endorse the concept of the timeless interdependency between art and music. After one century, there is always someone ready to succumb to the tricks of a Dada artist, dancing to a piece of music inspired by his ideas…
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Gli Art of Noise
e Robert Rauschenberg. Il binomio Dada e rock però diventa deflagrante alla fine degli Anni 60, con Frank Zappa e i suoi Mothers of Inventions. “Freak Out!” ispirò i Beatles che nel 1967 uscirono con “Sgt. Pepper's Lonely Hearts Club Band” pieno di riferimenti dadaisti. Senza dimenticarsi di un altro genio misconosciuto, amico di Zappa, Don Van Vliet, aka Captain Beefhart, capace di creare un’impressionante "warping" spazio temporale dalla prospettiva blasfema. Le influenze Dada entrarono di nuovo in circolo alla fine degli Anni 70, con il post punk. Band come i Chrome, Residents e i Cabaret Voltaire che recuperarono l‘uso dei collage per i loro video e diapositive proiettate durante i loro concerti. In pieni Anni 80 poi arrivarono gli Art of Noise creatura del critico musicale Paul Morley, che fondò anche un’etichetta, la ZZT, dalle iniziali della poesia sonora “Zang Tum Tum” composta nel 1914 da F. T. Marinetti. «Lo spirito di questo secolo (il ‘900, ndr) risiede negli eventi artistici che lo hanno contrassegnato», quest’affermazione di Morley rinsalda il concetto dell’inossidabile interdipendenza tra arte e musica. Dopo cento anni c’è sempre qualcuno che cade nei trucchi di un artista Dada, mettendosi a ballare un brano figlio delle sue idee…
VISION'S LIST FOLLIA READY MADE FRANK ZAPPA "UNCLE MEAT " Capolavoro del 1967 fu concepito come colonna sonora di un film mai realizzato. This masterpiece of 1967 was created as soundtrack for a film that was never made
TRA FUTURISMO E DADA ART OF NOISE "WHO 'S AFRAID OF THE ART OF NOISE"
Un elegante pastiche sonoro del 1984, tra Satie, funk e pop. A very elegant sound pastiche of 1984, mixing Satie, funk and eighties pop. .
PSICHEDELIA DADAISTA ANIMAL COLLECTIVE "PAINTING WITH" Il nuovissimo album degli artisti più dada dell’ultimo decennio. The brand new album from the most Dadaist artists of the last decade.
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ZURIG O D IVEN TA D AD A
CABARET VOLTAIRE La culla del Dadaismo celebrerà questo evento ogni giorno, fino a luglio. The cradle of Dadaism will be celebrating the centenary every day until July.
Non solo mostre per il centenario Much more than just exhibitions for the centener y celebrations roprio dalle rive della Limmat è partito il Dadaismo e qui per tutto l’anno tanti eventi. Il 13 maggio non perdetevi la Zürich Tanzt, grande e coloratissima festa danzante nella hall della Stazione Centrale. Per tutto giugno seguite il festival Zürcher Festspiele che si snoderà per diversi locali. Ideale per le famiglie le giornate dell’ 11 e 12 giugno: ci sarà una accurata visita guidata che racconterà chi fossero i seguaci del movimento e quali posti frequentassero spesso a Zurigo. E dal 17 al 19 guigno nel Miller’s Studio: “A cat, a bat, and some executioners”, un cabaret interattivo sulle tracce dei più importanti antenati del Dadaismo all’interno del movimento cabarettistico europeo della fine del XIX sec. zurigoturismo.com
It was right here on the banks of the Limmat that Dadaism began, and it is also here that numerous events will be held in the course of the year. Be sure not to miss the Zürich Tanzt on 13 May, a big colourful dancing festival in the hall of the Central Station. Throughout the month of June, you may follow the Zürcher Festspiele festival that winds its way through the city involving a number of different venues. The two days of 11 and 12 June are ideal for families, since there will be a detailed guided tour illustrating the protagonists of this movement and the places they used to patronize in Zurich. And from 17 to 19 June in the Miller’s Studio: “A cat, a bat, and some executioners” will be performed, an interactive cabaret following in the footsteps of the most important forerunners of Dadaism within the European Cabaret movement of the late XIX century.
FRANCIS PICABIA Kunsthaus Zürich 3 giugno – 25 settembre La mostra esplora la curva storica della carriera di Picabia. The exhibition explores the historical curve of Pacabia’s career.
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MANIFESTA 11
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11 giugno – 18 settembre La biennale europea di arte contemporanea. The European biennial of contemporary art. "Venu s beim Joha Spiel nnes der K Baar önige Kuns geld " (192 thaus 0) Zurig o
Rendering of Pavillon of Reflections © ETH Studio Emerson
DADA AFRIKA Museo Rietberg. Fino al 17 luglio. Per la prima volta una tematica ancora poco approfondita. For the first time, this exhibition addresses a theme that has never been covered in such depth.
Hannah Höch, 1930
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V3.0
# inspir
ation
Dada
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PHOTO - COSIMO BUCOLIERI STYLING - FEDERICO TORETTI FASHION EDITOR - ROBERTO CIAPANI MAKE UP AND HAIR - BRANISLAV NIKIC MODEL - HEALY@MPMODELMENAGEMENT
ABITO - VIVIENNE WESTWOOD CLUTCH - THALÉ BLANC
ABITO - JOHANNA HO COLLANA E BRACCIALE - VALENTINA BRUGNATELLI BORSA - GIANCARLO PETRIGLIA CAPPELLO - DONIA ALLEGUE
ABITO - DEL FRANCE RIBERIO SPILLE - LOREDANA CAVAGLIA TADDEI OCCHIALI - PRADA
TOP - GILDA GIAMBRA GONNA - BYBLOS SANDALI - RENÈ CAOVILLA
TOP - VIVIENNE WESTWOOD GONNA - FENDI BORSA - FENDI SELLERIA
ABITO - UEL CAMILO COLLANA, CIONDOLO E BRACCIALI DI DX LOREDANA CAVAGLIA TADDEI BRACCIALI A SX - MARINA FOSSATI
GIACCA - GUY LAROCHE BORSA - GIANCARLO PETRIGLIA
INSPIRATION
SWEET ART
ITALIA
FIRENZE - JAN FABRE SPIRITUAL GUARDS
The work of Flemish artist and director Jan Fabre is one of the most elaborate exhibits on show in public space in Italy. For the first time in history, a living artist interacts with three of the most extraordinary sites in the city. Fabre’s celebrated scarabs are angels of metamorphosis, guardians and protectors. In ancient religions and in artistic heritage both Italian and Flemish, their incessant movement symbolised the passage from earthly to eternal life.
Roberto Longhi è stato una delle personalità più affascinanti della storia dell’arte del XX secolo e idealmente ci guida in questo percorso espositivo che attraversa due secoli di pittura. Imperdibile. The reflections of art historian Roberto Longhi, one of the most celebrated commentators of the twentieth century, guide us through a show covering two centuries of painting.
VENEZIA - CAPOLAVORI RITROVATI Palazzo Cini - fino al 5 settembre Una bellissima casa-museo da visitare e dove sono custodite le raccolte di dipinti toscani e ferraresi. Gli spazi del secondo piano vedono riuniti i più importanti dipinti veneti provenienti dalla vasta collezione Cini. A beautiful house museum, open for visits, with a rich display of canvases of the Tuscan and Ferrara schools. The second floor is a treasury of the best Venetian paintings from the Cini collection.
TORINO - IL NILO A POMPEI Museo Egizio - fino al 4 settembre “Affresco con scena di culto di Arpocrate” Pompei, Iseo, portico. Napoli, Museo Archeologico Nazionale.
“Scarabeo stercorario sacro” (2011). Foto Pat Verbruggen © Angelos bvba
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Nel centenario della sua scomparsa, Milano dedica una mostra a Boccioni. Oltre 300 opere tra dipinti, disegni, sculture, incisioni, con molti prestiti nazionali e internazionali per celebrare uno dei maestri d’inizio ‘900. One hundred years from his death, Milan celebrates Boccioni. Over 300 works including paintings, sculptures, engravings, numerous loans from Italian and foreign collections to honour a master of the '900.
NOVARA - DA LOTTO A CARAVAGGIO Complesso Monumentale del Broletto - fino al 24 luglio
Bartolomeo Montagna “Madonna col Bambino e i santi Giovanni Battista e Francesco” (1485 ca)
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Una delle più complesse e articolate mostre in spazi pubblici italiani, realizzata dall’artista e regista teatrale fiammingo. Per la prima volta in assoluto un artista vivente si cimenterà in tre luoghi di eccezionale valore storico e artistico. Celeberrimi gli scarabei di Fabre, veri angeli di metamorfosi, guardianicustodi, che simboleggiano nelle antiche religioni e nella tradizione pittorica italiana e fiamminga il passaggio dalla vita terrena a quella eterna con il loro continuo movimento.
Il Caravaggio “San Francesco in meditazione”. Cremona, Museo Civico "Ala Ponzone"
Piazza della Signoria / Palazzo Vecchio / Forte Belvedere - fino al 2 0ttobre
Forme uniche della continuità nello spazio (1913)
MILANO - UMBERTO BOCCIONI. GENIO E MEMORIA Palazzo Reale - fino al 3 luglio
Un viaggio dall’Egitto faraonico all’Italia Romana: sullo sfondo il mar Mediterraneo, come protagonisti oggetti e immagini che dalle rive del Nilo hanno toccato nuove terre, incontrato culture diverse. A voyage from the Pharaohs’ Egypt to Roman Italy. As a backdrop, the Mediterranean. Center stage, objects and images native to the banks of the Nile which traveled far, mingled with different cultures, and finally reached our shores.
MONDO NEW YORK - MANUS X MACHINA: FASHION IN AN AGE OF TECHNOLOGY
BERLINO - JULIAN ROSEFELDT. MANIFESTO Hamburger Bahnhof - Museum für Gegenwart - fino al 10 luglio
120 opere sartoriali che esplorano lo strettissimo legame tra “la mano e la macchina”, tra il senso industriale della Moda e il suo DNA creativo e artigianale. 120 sartorial projects exploring the inextricable bond between “the hand-made and the machine made”, between the industrial side of Fashion and its creative, artisanal DNA.
Manifesto, 2014/2015” © VG Bild-Kunst, Bonn 2016
Met Museum / Fino al 14 agosto
Favolosa installazione di questo noto artista multimediale con una musa d'eccezione come Cate Blanchett. Vedrete 13 corti in cui la diva australiana assume 13 diversi aspetti. A fabulous film installation by this renowned artist who has adopted Cate Blanchett as his muse. 13 short films in which the acclaimed Australian actress plays 13 different roles.
Rolling Stones Archive
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LONDRA - EXHIBITIONSIM: THE ROLLING STONES Saatchi Gallery - fino al 4 settembre Per la prima volta in 50 anni arriva una mostra dedicata ai Rolling Stones. Oggetti di ogni tipo del backstage, tracce audio e video inediti e molto altro. For the first time in 50 years, an exhibition has been dedicated to the Rolling Stones. All sorts of backstage objects, unpublished audio and video tracks and much more besides.
Celebrato come il padre della modernità, Henri Rousseau è svelato attraverso l’innocenza arcaica dei suoi quadri naïf, disposti accanto a opere di Kandinsky e Picasso. Celebrated as the founding father of modernism, Henri Rousseau is unveiled through the archaic innocence of his naïf paintings, displayed alongside works by Kandinsky and Picasso.
NEW YORK - EDGAR DEGAS: UNA NUOVA, STRANA BELLEZZA MoMA - fino al 24 luglio
Edgar Degas “Ballerina sul palco con bouquet” c.1876 Collezione privata
Iris van Herpen “Ensemble” 2010. Su gentile concessione: The Metropolitan Museum of Art, foto © Nicholas Alan Cope
Henri Rousseau “Le rêve” © 2016 The Museum of Modern Art, New York
PARIGI - IL DOGANIERE ROUSSEAU: L’INNOCENZA ARCAICA Musée d’Orsay - fino al 17 luglio
Dopo tanti decenni, uno dei maestri dell’impressionismo torna a New York. Oltre 180 opere dell'artista Edgar Degas (1834–1917) sono esposte in questa monografica. After so many decades, one of the masters of impressionism returns to New York. Over 180 works by Edgar Degas (1834–1917) can be admired in this monographic exhibition.
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INSPIRATION
O
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O , I E S
DESIGN
V E IC D
E R E S S IE
di Porzia Bergamasco a forza attrattiva e aggregante della manifestazione fieristica è un dato ormai acquisito. È l’evento cui tutti, guardano. Forse da qui l’ispirazione di Lorenzo Marini, che ha ripreso un simbolo originario del 1960, un occhio, per costruire la campagna pubblicitaria della 55ma edizione del Salone del Mobile.Milano, che apre i cancelli della Fiera di Rho-Pero dal 12 al 17 aprile, ma anche tutte le porte (non in senso figurato) della città. L’enorme ondata di persone (solo in fiera sono attesi 300mila operatori provenienti da 160 paesi e 2.310 espositori), ed
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The irresistible appeal and crowd-drawing force of this trade fair event is now a well consolidated fact. All eyes are focused on this event. Maybe this explains the inspiration of Lorenzo Marini when he decided to dust off the original symbol of 1960, that of an eye, on which to build the advertising campaign of the 55th edition of the Salone del Mobile. Milano, which will not only open the doors of the Rho-Pero Fair Complex from 12 to 17 April, but (literally) all those of the city as well. The huge surge of people (300,000 operators from 160 countries and 2,310 exhibitors are expected to be attending the fairgrounds alone), together with an inestimable number of events, express the enormity of what
GRAPIC DESIGN La campagna di comunicazione della 55ma edizione del Salone del Mobile.Milano, firmata da Lorenzo Marini (Agenzia Lorenzo Marini Group), parte da presupposti artistici richiamando l’importanza della libertà creativa e del senso artistico nel mondo commerciale. The communication campaign of the 55th edition of the Milan International Furniture Fair, signed by Lorenzo Marini (Agenzia Lorenzo Marini Group), stems from artistic assumptions recalling the importance of the creative freedom and artistic sense of the commercial world.
NON È UNA MINACCIA MA È L’INVITO UFFICIALE ALL A 55MA EDIZIONE DEL SALONE DEL MOBILE .MIL ANO This is not a threat but an invitation to the 55th edition of the Salone del Mobile.Milano.
A SEARCH BEHIND APPEARANCES L’installazione per le otto vetrine della Rinascente che danno su piazza Duomo, progettate da Hella Jongerius e Louise Schouwenberg in collaborazione con la Serpentine Gallery di Londra, invitano ad andare oltre la superficie delle cose per valutare il complesso mondo della progettazione. A Search Behind Appearances: the installation for Rinascente’s eight windows overlooking Piazza Duomo, designed by Hella Jongerius and Louise Schouwenberg in collaboration with the Serpentine Gallery of London, invite us to go beyond the surface of things to evaluate the complex world of design.
eventi (incalcolabile) dà la misura di quanto accade intorno alla messa in scena dell’arredo-casa e fa di questo appuntamento, il più importante del settore a livello internazionale. Indiscutibilmente. Seguire gli indirizzi inclusi nell’agenda del Fuorisalone, è il modo più bello per visitare Milano, anche per i milanesi. Mappe alla mano, si è guidati nel vivisezionare ogni quartiere coinvolto, da nord a sud, da est a ovest, e con l’esposizione prismatica di oggetti e arredi, farsi un’idea di quello che sarà la nostra casa nel futuro prossimo, imparare o riconoscere nomi e volti dei designer di oggi, saperne di più sul “pensiero” progettuale e sugli sviluppi del fare. Per la varietà delle proposte, non c’è un itinerario che prevale sull’altro o un ordine di percorso, ma una puntata alla fiera di Rho è consigliata.
goes on around this home furnishing event and makes this appointment the most important in the industry on an international level. Unquestionably. The best way to see Milan is to follow the trail of addresses indicated in the Fuorisalone programme, and this applies to the Milanese as well. With a map in their hands, visitors are guided to dissect every angle of the each city quarter involved, from north to south, from east to west and, by means of a prismatic display of objects and furnishings, to form an idea of what their homes will look like in the near future, to learn to recognize the names and faces of today’s designers, to learn more about design “philosophy” and its tangible developments. Owing to the great variety on offer, there is no particular itinerary or set order
SEGRETI È appuntamento immancabile la mostra promossa e sostenuta da Foscarini e Inventario, al Museo Poldi, a cura di Beppe Finessi. Per il 2016 oggetto di riflessione stilistica è il cassetto: Quasi segreti. Cassetti tra arte e design. In foto, Calamobio di Alessandro Mendini, 1985-88, Courtesy Zanotta Italy. The exhibition promoted and supported by Foscarini and Inventario at the Poldi Pezzoli Museum (Via Manzoni 12) by Beppe Finessi is a not-to-be-missed appointment. In 2016 the subject of stylistic reflection is the drawer: Almost secret. Drawers between art and design. In the photo, Calamobio by Alessandro Mendini, 1985-88, Courtesy Zanotta Italy.
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BUON DIVERTIMENTO! La storica Gebrüder Thonet Vienna (Salone del Mobile, Pad. 20) prosegue il suo viaggio nell’innovazione espressiva dei suoi stilemi rinsaldando la collaborazione con il duo svedese Front, che accrescono la collezione con il cavallino a dondolo Furia. The historic Gebrüder Thonet Vienna (Furniture Fair, Pav. 20) continues its journey in the expressive innovation of its stylistic features by fostering closer collaboration with the Swedish design duo Front, that enhance the collection with the Furia rocking horse.
È il motore di tutta la kermesse e la competizione, nel confronto a vista così serrato, è talmente alto che spinge ogni espositore a concepire allestimenti e a selezionare i prodotti da aggiungere in collezione con particolare prestigio e oculatezza. Una competizione pungolata anche dall’istituzione del nuovo Salone del Mobile. Milano Award (scopriremo i premiati il 4 maggio), che fa il paio con il Milano Design Award, ideato e coordinato da elita - Enjoy Living Italy, realizzato in collaborazione con Fuorisalone.it e IED Milano e supportato dal Comune di Milano. Nei 27mila metri quadrati espositivi della fiera, quest’anno la visione merceologica, si completa con i saloni biennali dedicati specificatamente al Bagno e alla Cucina – questo con l’appendice FTK (Technology
INTERMISSIONI È la suggestione con cui guardare la nuova collezione di arredi di Dimore Studio rivolta a grafie, materiali e colori degli Anni 60 e 70. Come di consueto sarà disposta nell’appartamento-galleria di via Solferino 1, e diventa oggetto delle fotografie di Andrea Ferrari. Intermission, is the fascination needed to appreciate the new furniture collection by Dimore Studio focused on the graphics, materials and colors of the ‘60s and ‘70s. As usual, the collection will be arranged in the apartment-gallery on Via Solferino 1, and will be the subject of the photographs by Andrea Ferrari.
NOVITÀ Lo showroom e concept store di Jannelli&Volpi (via Melzo 3), info point di Porta Venezia in Design, è un contenitore di novità. Ma quest’anno si sdoppia con un appuntamento anche a The Mall, Porta Nuova, dove presenta le nuove serie della linea J&V Italian Design dello studio interno. The Jannelli&Volpi showroom and concept store on via Melzo 3, info point of Porta Venezia in Design, is a host of novelties. But this year it splits in two and also exhibits at The Mall, Porta Nuova (Piazza Lina Bo Bardi 1) where it presents the new series of the J&V Italian Design line of the internal creative studio.
to be preferred, but a visit to the fair in Rho is recommended. This is the driving force of the entire event and the competition, evidenced by firsthand confrontation, is so fierce that it prompts each exhibitor to conceive installations and select products for adding to their collections with particular care and an accent on prestige. A competition that is also goaded on by the institution of the new Salone del Mobile.Milano Award coupled with the Milano Design Award, conceived and coordinated by elita - Enjoy Living Italy, in collaboration with Fuorisalone.it and IED Milano and backed up by the Milano Municipality. In 27,000 square metres of trade fair ex position space, this year’s display of merchandise is complete with the biennial events specifically dedicated to Bathroom and Kitchen interiors – the latter bearing the appendix FTK (Technology
INTERNOITALIANO Progettata da Alessandro Stabile, realizzata da Roberto Cattaneo di Seregno, la scrivania dal piano mobile amplia il catalogo del brand, ideato da Giulio Iacchetti sulla base della fabbrica diffusa. Questa e altre novità in via Palermo 1 e all’Ottica Aspesi1910. Designed by Alessandro Stable, made by Roberto Cattaneo from Seregno, in Brianza, the fold-out convertible writing desk expands brand’s catalogue, designed by Giulio Iacchetti using the factory network system. This and other news at via Palermo 1 and Ottica Aspesi 1910.
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SCULTURE MODERNE Il tavolo Tense è un classico di MDFF Italia (in fiera, Pad. 16), disegnato da Piergiorgio e Michele Cazzaniga. Le nuove finiture in legno, ottone e pietra giocano fra l’archetipicità della forma e la piena matericità, esaltando il segno grafico. Tense is a classic table made by MDFF Italy (Furniture Fair, Pav. 16), designed by Piergiorgio and Michele Cazzaniga. The new finishes in wood, brass and stone play between the archetype of form and the texture of material, exalting graphic design.
For the Kitchen), dedicata alla tecnologia applicata al mondo del “cucinare” - e con il nuovo settore xLux, “a riconoscimento”, come è stato dichiarato, “di una tipologia di prodotto già affermata principalmente sul mercato americano, dell’East e Far East, e per rispondere alla crescente domanda che chiede di dargli una collocazione precisa”. Ma altre sono le novità, a iniziare dal cortometraggio di Matteo Garrone, sull’interpretazione del design Classico, per la mostra-evento “Before Design: Classic”, curata dallo Studio Ciarmoli Queda. Grande attenzione è da riservare poi ai 650 designer under 35, del SaloneSatellite (unico padiglione ad accesso gratuito), che si sono cimentati con il tema “Nuovi materiali, nuovo design”. Una visita
Hausmann Raoul_Section de Merde VERSATILITÀ La trasformista Kelly C di Claesson Koivisto Rune per Tacchini (in fiera Pad. 16), cambia ancora pelle, o meglio finitura delle gambe. Indossando il dorato opaco offre una nuova versatilità alla collezione, in espansione dal 2014, ispirata al mondo dell’artista statunitense Ellsworth Kelly. The transformable Kelly C by Claesson Koivisto Rune for Tacchini (at the Furniture Fair, Pav. 16) changes skin, or rather its leg finish. Now with a mat champagne gold base, provides new versatility to the collection, that has expanded since 2014, inspired by the world of American artist Ellsworth Kelly.
For the Kitchen), highlighting the technology applied to the sphere of “cooking”, and with the new xLux sector, “in acknowledgement”, as it has been defined, “of a type of product that is already well established on certain markets, primarily those of America, the East and Far East, in order respond to a growing demand which deserves a precise collocation”. But there are plenty more novelties, starting from the short film by Matteo Garrone, on the interpretation of Classical design, for the exhibition event “Before Design: Classic”, curated by Studio Ciarmoli Queda. Then, great attention is being focused on the 650 designers aged under 35, of the SaloneSatellite (the only hall offering free admission), who have expounded the theme “New materials, new design”. A visit not to be missed by those hunting for new talent, for students of the sector
NUOVO CLASSICO Rigorosa, nel contrasto fra il cristallo extralight e la struttura in metallo con finitura bronzo patinato, lavorata a mano, Pandora di Pinuccio Borgonovo per Gallotti&Radice (fiera Pad. 5) rinasce trasparente, per una nuova interpretazione della classica madia. Pandora by Pinuccio Borgonovo for Gallotti&Root (Furniture Fair Pav. 5), handmade and rigorous, its extralight crystal at odds with the metal structure with patinated bronze finish, is now transparent for a new interpretation of the classic cupboard.
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Foto Matteo Balsamini
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DESIGNER
CRISTINA CELESTINO
LEGGEREZ ZE PER IL QUOTIDIANO Si chiama semplicemente Plumage, la collezione di mosaici smaltati di Cristina Celestino ispirata alle piume, realizzata con Bottega Nove, per la collettiva Ladies&Gentleman, presentata dall’agenzia creativa milanese PS e dalla galleria di art-design di Roma, Secondome, in una storica casa al 14 di via Cesare Correnti. La designer e architetto, originaria di Pordenone, ma a Milano con il suo studio di autoproduzione Attico, esprime una volta di piÚ la raffinatezza della sua ricerca che fa bello il quotidiano. ladiesandgentlemanshow.com
Going under the simple name of Plumage, the collection of enamelled mosaics by Cristina Celestino, inspired by feathers, is realized in collaboration with Bottega Nove, for the Ladies&Gentleman collective exhibition entitled Secondome, presented by the PS creative agency of Milan and the gallery of art-design of Rome, in a historical building at no. 14 via Cesare Correnti. The designer-architect who hails from Pordenone, but operates in Milan with from her self-production studio Attico, once more expresses the refinement of her artistic research aimed at bringing beauty into our everyday lives.
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SENSORIALITÀ L’azienda di superfici Caesarstone ha invitato Tom Dixon a concepire e arredare quattro ambienti cucina ispirati agli elementi naturali: The Restaurant è al Museo dei Bambini MUBA, alla Rotonda della Besana con odori, gusti ed esperienze visive. E le nuove collezioni di lampade del designer inglese. The company, famous for the Caesarstone surfaces, has invited Tom Dixon to conceive and furnish four kitchen environments inspired by the natural elements: The Restaurant at the MUBA Children's Museum, at the Rotonda della Besana with smells, tastes and visual experiences. And the new lamp collections by the British designer.
wishing to meet up with possible future colleagues or discover university openings (many schools present their design course results here). That of combining business and culture has always been an aspiration of the Salone del Mobile, and the usual downtown event has been entrusted to Beppe Finessi for the exhibition “Stanze. Altre filosofie dell’abitare” (Rooms. Other living philosophies) held at the Palazzo dell’Arte in Milan, and curated as part of the XXI Triennale International Exhibition, the important project on the theme “21st Century. Design After Design” (2 April -12 September). Also thanks to this concurrence, installations and exhibitions have multiplied with the addition of new premises such as the BASE in via Tortona (former Ansaldo), where it is possible to find the new signs and meanings of our times.
Foto Ingmar Kurth
imperdibile per quanti sono a caccia di talenti, per gli studenti di settore che vogliono confrontarsi con quelli che saranno i futuri colleghi o con le offerte universitarie (tante infatti sono le scuole che presentano qui i risultati dei loro corsi di progettazione). Coniugare business e cultura è da sempre nell’aspirazione del Salone del Mobile, e la consueta iniziativa in città è stata affida a Beppe Finessi per la mostra “Stanze. Altre filosofie dell’abitare”, al Palazzo dell’Arte di Milano, curata nell’ambito della XXI Triennale International Exhibition, l’importante progetto sul tema “21st Century. Design After Design” (2 aprile-12 settembre). Grazie anche a questa concomitanza, le installazioni e le mostre si moltiplicano, aggiungendo nuove sedi, come il BASE in via Tortona (ex spazi Ansaldo), in cui trovare nuovi segni e significati del nostro presente.
STILE TOTALE Micropattern, false tinte unite, effetti metallici e iridescenti… è la celebrazione del lifestyle Rubelli Casa e Donghia così come appare nel magazine di casa, in Wonderland. Lo stesso mood sarà utilizzato per le presentazioni durante il Salone del Mobile. The picture is by Giovanni Gastel, the jumpsuit by Gentucca Bin, the styling by Micaela Sessa, the fabric by Rubelli. Micropattern, false plain colors, metallic and iridescent effects... it is the celebration of the Rubelli and Donghia House lifestyle as it appears in the house magazine, in Wonderland. The same mood will be used for the presentations at the Milan International Furniture Fair.
ICONE Doppia presenza per e15, in fiera e nello showroom, qui in un’installazione progettata dagli studenti dell’ÉCAL University of Arts and Design Lausanne. Il marchio belga celebra i 20 anni dell’iconico sgabello di legno Backenzahn di Philipp Mainzer e presenta il divano modulare Kerman di Mainzer e Farah Ebrahimi. Double presence for e15, at the Furniture Fair and at the showroom, here in an installation designed by students of the ÉCAL University of Arts and Design Lausanne. The Belgian brand celebrates 20 years of the iconic Backenzahn stool by Philipp Mainzer in solid wood, and presents the Kerman modular sofa by Mainzer and Farah Ebrahimi.
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DESIGNER
FRANCE SCO FACCIN
UNA LEGA PER L'INFINITO
Foto Delfino Sisto Legnani
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È uno sperimentatore. Questa volta si è messo alla prova con il processo della cera persa per il bronzo, presso la Fonderia Artistica Battaglia di Milano. Al Nilufar Depot espone il risultato della ricerca con la personale Bronzification. Si tratta di un elemento base, un asse di bronzo (realizzata da uno stampo, creato a sua volta da un’asse madre di legno di larice), da utilizzare per un’infinita gamma di oggetti della serie da lui battezzata Serial Planks. francescofaccin.it
Born to experiment. This time he has tried his hand at the technique of lost wax bronze casting at the Fonderia Artistica Battaglia of Milan. At the Nilufar Depot, he exhibits the result of his research in a personal exhibition entitled Bronzification. It consists in a basic element, a bronze plank (produced from a mould, created in its turn from a larch plank adopted as a matrix), which lends itself to an infinite range of objects he has called Serial Planks.
RELIEF sofa / BONDAI coffee table / GREYHOUND rug / CHERRIES floor lamp - design Carlo Colombo - produced and distributed by Luxury Living
a cura della redazione di
SUPERDESIGN SHOW
EVENTI MILANO
D E S IGN WEEK
Tappa imperdibile è sicuramente la zona di via Tortona e lo spettacolare SuperDesign Show, fulcro del fuori salone. The area of Via Tortona and the spectacular SuperDesign Show are surely a must.
Cosa c’è da seguire: tra musica, happening, street food e design What to do: between music, happenings, street food and design Milano non c’è solo la Settimana della Moda. A calamitare gli occhi del mondo intero su questa metropoli c’è anche la Design Week che da anni ha conquistato il primato tra gli appuntamenti internazionali più attesi, frequentati e ricchi di eventi. Conosciuto anche come Fuorisalone, l’universo Off del Salone Internazionale del Mobile per sei giorni - quest'anno dal 12 al 17 aprile - monopolizza davvero la città. Se il luogo d’elezione della Moda resta il celebre quadrilatero di vie centralissime, il Design non conosce restrizioni di spazio, anzi, conquista interi spazi urbani, li suddivide e crea inediti percorsi, per farsi conoscere meglio da tutti. Così, durante il FuoriSalone, Milano assume più volti, diurni e by night, eleganti o kitsch, minimal o sgargianti: sono i volti dei suoi Design District. Primo fra tutti lo storico quartiere dell’arte, Brera. Poi quello industriale e più gettonato, in via Tortona e limitrofi. Si passa quindi ai signorili e centralissimi Porta Venezia in Design e 5Vie Art+Design, senza dimenticare il Lambrate/ Ventura District, periferico ma tra i più alternativi, e il recente ma in continua crescita Zona Sant’Ambrogio. Non mancano anche realtà più circoscritte, quelle delle vie, che nascono e si moltiplicano di edizione in edizione, trasformando, di fatto, ogni angolo di Milano in un piccolo universo tutto da scoprire. fuorisalone.it
Milan isn’t just able to turn the eyes of the whole world for its Fashion Week, the metropolis also draws the attention of many people for its Design Week, that has ranked for years as one the most anticipated, attended and eventrich international appointments. Also known as Fuorisalone, the Off universe of the International Furniture Fair will truly monopolize the city for six days – this year from 12 to 17 April. If Fashion, par excellence, remains confined to the famous quadrilateral of central streets, Design knows no space restrictions, on the contrary, it conquers entire urban spaces, subdivides them and creates new itineraries, so that we can get to know it better. Thus, during the Fuori Salone, Milan takes on many faces: day and night, elegant or kitsch, minimal or gaudy. These are the faces of its Design District. First among all is the historic art district of Brera. Then the industrial and popular one on via Tortona and neighboring areas. Or else the stately and very central Porta Venezia in Design and 5Way Art + Design, without forgetting the Lambrate / Ventura District, on the outskirts of Milan but among the most alternative ones, and the recent but ever growing Sant'Ambrogio area. There are also smaller entities, those of the streets, which sprout and multiply from edition to edition, turning, in fact, every corner of Milan into a small universe waiting to be discovered.
IL SOUND DEL FUORISALONE L’Elita Design Week Festival. 11° edizione rivisitata: si moltiplicano le location che ospiteranno live e dj set. The Elita Design Week Festival is back with its 11° revisited edition: the locations that will host live and DJ sets.
DESIGN CONTROCORRENTE Il Ventura District, uno dei quartieri più recenti della Design Week, sarà fulcro dell’alternativo FuoriSalmone. The Ventura District, one of the districts that have recently been involved in the Design Week, will be the pivot of the alternative FuoriSalmone.
STREET FOOD DOUTDESign darà spazio ai giovani designer, mentre il non lontano cortile di una villa riserverà una sorpresa: Eat Urban DOUTDESign will give space to young designers, while in the not-far-away courtyard of a villa there will be a surprise: Eat Urban
Milano, via Montenapoleone
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hydrogen.it
V3RAW Via Spallanzani È il luogo dell’healthy jump. Bello anche il dehors sulla via pedonale. Concepito dal design studio v3raw.com. It is the place for a healthy jump start. It boasts a lovely outdoor terrace on the pedestrian street. Conceived by the v3raw.com design studio.
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RITROVI CONTEMPORANEI
Eco friendly, hipster, healthy jump, le parole chiave dei locali milanesi Eco friendly, hipster, healthy jump, the key words of Milan bars STAMBERGA Via Melzo 3 Non si consumano cibo, né bevande, ma si nutre l’intelletto. Con foto, gioielli, dischi, riviste. stamberga.it Not an eating place but a place to feed the mind. With photos, jewellery, discs, magazines.
MUDDICA Viale Monte Nero 27 Lo studio DiDeA di Palermo, ha trasformato un’ex sartoria in un’enogastronomia regionale. The DiDeA study of Palermo, has transformed a former tailoring shop in a regional food and wine store.
ggi più che mai è al centro dell’attenzione per i suoi cambiamenti architettonici, ma non solo. In occasione del Salone del Mobile tutti noi siamo ancor più sensibili nel notare come questa metropoli stia cambiando nelle proposte dei luoghi da condividere. Noi ne abbiamo scelti alcuni pescando da un panorama vastissimo e sempre in fieri, particolarissimi perché belli nel loro aspetto ma anche sensibili anche ai temi della sostenibilità. Come Ciclosfuso, ex fabbrica di tubi di 230 metri quadri, a ridosso dei Navigli, affacciata in un tipico cortile milanese un bistrot nel cuore della zona dei Navigli. Qui si coniuga perfettamente il binomio convivialità e biciclette. Oppure V3RAW, concepito dal design studio che gli dà il nome, si mangia cibo sano, si ascolta buona musica: le playlist di giovani musicisti della Berklee College of Music di Boston. Curioso anche la Stamberga luogo ideale per hipster metropolitani. Un po’ laboratorio un po’ libreria un po’ galleria permanente degli scatti Spiritus di Marco Beretta, è un indirizzo da tenere a mente per chi ama le cose belle, come i pezzi iconici di Vittorio Bonacina. Infine Muddica dove gustare i cibi ricchi di gusto della lontana Sicilia!
Today, more than ever, Milan is centre stage for its architectural changes, but not just that. On the occasion of the International Furniture Fair (Salone del Mobile) we are all much more sensitive and note how this metropolis is changing the places it proposes to its visitors. We have chosen some from a large and ever-changing array of places that are very particular and beautiful yet sensitive to sustainability issues. Ciclosfuso, for example, a former 230 sq m pipe factory, near the Navigli, and overlooking a typical Milanese courtyard, is a bistro in the heart of the Navigli area. Here conviviality and bicycles perfectly go hand in hand. Or else V3RAW, named after the design studio that conceived it, where you can eat healthy food and listen to good music: playlists of young musicians of the Berklee College of Music in Boston. Stamberga too is a curious place, ideal for metropolitan hipsters. A little bit laboratory, a little bit library and a little bit permanent gallery of the Spiritus shots by Marco Beretta, it is worth keeping in mind by those who love beautiful things, such as the iconic pieces by Vittorio Bonacina. And last but not least, Muddica, where you can appreciate tasty Sicilian food!
V3.0
di Porzia Bergamasco
CICLOSFUSO Via Vigevano 43 Vino e bici. L’ambiente, con i mattoni a vista, arredo e finiture in legno, ferro e acciaio. ciclosfuso.com Wine and bike. A nice place with exposed brick walls, furnishings and finishes in wood, iron and steel.
Milano Piazza Gae Aulenti
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DEC ALOGO PER L A SCELTA DELL A GIACC A PERFE T TA AT TRAVER SO CONSIGLI TECNICI E PRATICI
Some technical and practical guidelines for choosing the perfect jacket
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Daniel Craig, veste Tom Ford
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TEMPTATION
MODE TALK
LA
SCELTA GIUSTA di Paolo Gelmi e Cinzia Malvini
ono o doppio petto, con spacchi o senza, revers piatti o più allungati, corta, asciutta, a sacchetto o a uovo. In lana, cotone, pelle, pitone, lino o daino, cachemire o camoscio, con asole napoletane o milanesi: non esiste al mondo un capo di abbigliamento che abbia subito mille metamorfosi, come la giacca. Trasformazioni che diventano, però, vera, grande rivoluzione quando entra in scena il modello destrutturato, una perdita di peso che vince, e convince, indistintamente tutti, uomini e donne, giovani e adulti, seguaci di uno stile più sportivo e irriducibili di un'eleganza formale che proprio in quella giacca, più libera e disinvolta, ritroveranno la sicurezza di un bel vestire all'italiana, pacata e praticabile, in un convincente equilibrio tra stile e comfort. Destrutturata o decostruita, che dir si voglia, la giacca destinata a cambiare abitudini e attitudini di chi la indossa, nasce negli Anni 70. Tra i padri fondatori, Giorgio Armani che la imporrà, insieme al suo rivoluzionario modo di fare moda, con il debutto della sua prima collezione, nel 1975. Gli anni che segnano la nascita del prétâ-portèr italiano accompagnato anche l'ascesa di quello stile, morbido fluido e più essenziale che troverà proprio nel blazer il suo più
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Single or double-breasted, with or without vents, peak lapels or notch lapels, short, slim, sack-shaped or egg-shaped. In wool, cotton, leather, python, linen or buckskin, with keyhole or rounded buttonholes: there’s no other item of clothing that has undergone so many metamorphoses as the jacket. But the real transformation, and a veritable revolution, came with the introduction of the unstructured model, when the jacket lost its weight and began winning over men and women, young and old alike, followers of a more uncompromisingly sporty style looking for a kind of formal elegance, freer and more casual, who in that jacket found the security of perfect Italian dressing, cool and carefree, in a convincing balance between style and comfort. Destructured or unstructured, however you want to call it, the jacket destined to change the habits and attitudes of those who wear it was born in the ‘seventies. Amongst its founding fathers, Giorgio Armani who imposed it on the world, along with his revolutionary way of making fashion, with the debut of his first collection in 1975. Those were the years that marked the rise of Italian prét-â-portèr, and the rise of that soft, fluid and more essential style that found its greatest interpreter precisely in the blazer. Freed of structure,
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LA SCELTA GIUSTA grande e necessario interprete. Libera da strutture, la nuova giacca lancia la sua sfida agli stilemi classici più severi: Armani cancella rigidità strutturali, elimina fodere, alleggerisce imbottiture e spalline, predilige tessuti morbidi, deputati ad assecondare, accompagnare il movimento del corpo per un'eleganza più confortevole e rilassata, libera da diktat e orpelli. Semplicità e rilassatezza: la figura non è costretta, il corpo è libero in un evidenza che mai diventa volgare. Anzi, s’intuisce ancora meglio dietro quelle forme più fluide e più gentili destinate a entrare nella storia, non solo della moda, con il suo migliore interprete, l'"American Gigolò" con un indimen-
the new jacket threw down its challenge to the strict canons of the classic style: Armani literally deleted structural rigidity, eliminated linings, lightened padding and shoulders and used softer fabrics that accompanied the movements of the body giving a far more relaxed and comfortable elegance, free or diktats and ornament. Relaxed simplicity: the figure no longer constrained, the body free to show but never vulgar. Rather, even more visible under those more flowing and gentle forms, destined to enter the history books, and not just of fashion, thanks to its greatest interpreter, the unforgettable Richard Gere in
ISAIA
SARTO / TAILOR
Come si costruisce una giacca perfetta? Innanzitutto con tanta passione, usando materiali di ottima qualità, curando ogni dettaglio. La qualità è il nostro punto di forza e, proprio per garantirla, molti passaggi della nostra lavorazione vengono fatti a mano. Come s’indossa una giacca destrutturata? Regole da seguire ed errori da evitare. Non ci sono regole, la si può indossare come si preferisce. Nata per l'uomo ma amata anche dalle donne (Giorgio Armani, nel '74, inserì nel guardaroba femminile). Quali sono gli accorgimenti sartoriali da seguire, per lui e per lei? La costruzione rimane sempre la stessa? Essenzialmente la costruzione rimane la stessa, così come la tipologia di lavorazione. Naturalmente sulla donna va addolcito il punto vita e pulita la vestibilità della manica, al fine di rendere la giacca più sagomata. Democratica e disinvolta. È adatta a qualunque fisico? Sì, la nostra giacca si adatta bene a qualunque fisico ma in ogni caso per i clienti più esigenti offriamo il servizio MTM che permette di adeguare al meglio i nostri capi alla conformazione fisica del cliente, garantendo una perfetta vestibilità. Tra ieri e oggi. Chi sono i migliori testimonial, gli ‘elegantoni’ dello stile? Gianni Agnelli, Brad Pitt, Hugh
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What is the key to the perfect jacket? First of all, it takes a lot of passion, high-quality materials and attention to details. Quality is our greatest strength: we work on many steps by hand in order to ensure quality. How to wear an unstructured jacket? Rules to follow, mistakes to avoid. There are no rules, wear it freely, however you please. Created for men but beloved by women as well (Giorgio Armani added it to the female line in 1974). What does it imply for the tailor, creating male and female versions? Is it the same basic structure? Essentially, it is the same structure, and the same workmanship. Of course women’s styles require a softer waistline, and also the arms are tailored differently, for a more fitted look. Democratic and undemanding. Does it work for all body types? Yes, this jacket looks good on all body types. That said, we have an MTM service allowing us to customise items based on individual measurements, which ensures a perfect fit. Past and present, who would you name as best testimonials, most elegant in style? Gianni Agnelli, Brad Pitt, Hugh Jackman,Will Smith. What are the features of a perfect jacket? Material, details, fit. Ideal winter and summer materials for jackets
the iconic ‘eighties film “American Gigolo”. Freed of weight and rigor, the unstructured jacket continues on its fortunate career into the digital era. Travelling around the airports of the world, how often we meet men with the wrong jacket, that doesn’t complement their figures, even if extremely well tailored. We of Vision 3.0 wish to smooth out all those problems that arise, once inside the shop, so that your choice will respond most effectively to your needs. Four tailors and a fashion designer explain the criteria defining a "perfect" jacket.
Jackman,Will Smith. Quali sono gli elementi che definiscono una giacca perfetta? Tessuto, rifiniture, vestibilità. Due tessuti invernali e due tessuti estivi perfetti per la creazione di una giacca. Invernale: Tartan in flanella pettinato. Estivo: Aquacashmere. Lunga o corta, sciancrata o in linea, quali sono le tendenze per la prossima stagione? Nella prossima stagione le tendenze sono per la giacca corta e sciancrata. Tinta unita o fantasia, quali sono gli elementi che definiscono l’occasione giusta per indossarla? Indipendentemente dall’occasione possiamo indossare capi a tinta unita o fantasia. L’importante è indossarli con eleganza. Qual è il tempo minimo per la realizzazione di una giacca, partendo dalla scelta del tessuto e del modello per arrivare al momento in cui la s’indossa? Dipende dalla complessità. Di solito occorrono dalle 4 alle 6 settimane. Tuttavia, nelle nostre boutique offriamo il servizio “Speedy Gonzales” che permette di consegnare un capo finito al cliente in soli 5-7 giorni. A Capri, ad esempio, il cliente può prendere le misure all’inizio del suo soggiorno sull’isola e ritirare il capo già pronto al termine della sua vacanza.
Winter: napped flannel tartan. Summer: Aquacashmere Long or short, fitted or straight, what is the trend for the coming season? In the next season, the trend favours a short, fitted jacket. Monochrome or patterned, which elements to choose for which events? Whatever the event, we can choose monochrome or patterned clothes, as long as we wear them elegantly. How long does it take to make a jacket, from choosing materials and style to when it’s ready to be worn? It depends on the design’s complexity. Usually it takes four to six weeks. That said, our boutiques offer a “Speedy Gonzales” service by which we deliver finished items in only 5-7 days. In Capri, for example, clients can get measurements taken upon arrival on the island and leave with a finished jacket at the end of their stay.
V3.0
ticabile Richard Gere, nel 1980. Libera di pesi e rigore, la giacca destrutturata continua il suo fortunato viaggio nell'era digitale. Quante volte, girando per le strade del mondo incontriamo uomini con addosso giacche sbagliate, anche di grande manifattura, che non esaltano la figura. Noi di Vision 3.0 vogliamo evitarvi tutte quelle problematiche che nascono una volta varcato l'ingresso di un negozio, affinchè la vostra scelta sia la più indicata per le vostre esigenze, quattro sarti e uno stilista ci raccontano quali sono i criteri che definiscono una giacca "perfetta".
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1. Come si costruisce una perfetta giacca? 2. Come si indossa una giacca destrutturata? Regole da seguire ed errori da evitare. 3. Nata per l'uomo ma amata anche dalle donne (Giorgio Armani, nel '74, inserì nel guardaroba femminile). Quali sono gli accorgimenti sartoriali da seguire, per lui e per lei? La costruzione rimane sempre la stessa? 4. Democratica e disinvolta. È adatta a qualunque fisico? 5. Tra ieri e oggi. Chi sono i migliori testimonial, gli ‘elegantoni’ dello stile? 6. Quali sono gli elementi che definiscono una giacca perfetta? 7. Due tessuti invernali e due tessuti estivi perfetti per la creazione di una giacca. 8. Lunga o corta, sciancrata o in linea, quali sono le tendenze per la prossima stagione? 9. Tinta unita o fantasia, quali sono gli elementi che definiscono l’occasione giusta per indossarla? 10. Qual è il tempo minimo per la realizzazione di una giacca partendo dalla scelta del tessuto e del modello per arrivare al momento in cui la si indossa?
MARIANO RUBINACCI SARTO / TAILOR
1. Più che altro come si "decostruisce". Tutto nasce da mio nonno Gennaro che nel 1932 per l'esigenza dei suoi clienti, che volevano vestire un capo più sportivo, disinvolto e soprattutto leggero e adatto al clima napoletano, decide di levare tutto ciò che era superfluo nella giacca. Levate le spalline, alleggerito crine e fodere interne, il risultato era una giacca più morbida che vestiva come una seconda pelle, adatta soprattutto a chi amava vestire per gusto e non per dovere. 2. In sartoria non seguiamo regole e moda. Una giacca destrutturata però dev'essere comoda, assolutamente non stretta. 3. Vestiamo molte donne, la costruzione è sempre la stessa, a volte nella donna aggiungiamo un po’ di spalline per far diventare il capo più femminile. 4. Assolutamente adatta a qualsiasi fisico, proprio per la sua leggerezza veste come una seconda pelle. 5. Sicuramente Lapo Elkann in Italia e Nick Foulkes a Londra, due nostri amici che portano le giacche napoletane con grandissima disinvoltura. 6. L'imperfezione del fatto a mano, una giacca come dice mio padre dev'essere imperfettamente perfetta, perché noi uomini siamo imperfetti! 7. Senza dubbio per l'inverno un tessuto di Hopsack inglese mentre per l'estate un bel lino irlandese. 8. Nella sartoria non ci sono tendenze, si veste cliente per cliente e si crea lo stile che c'è dentro ogni uomo che indossa il suo capo. 9. Dipende sempre dal contesto in cui ci si trova, una giacca sportiva in fantasia è un buon esempio da usare al mare, la tinta unita meglio in città. 10. Dal momento dell'ordine impieghiamo 15 giorni per metterla in prova e 6/8 settimane per consegnare il prodotto finito.
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1. Or rather, how do you ‘unstructure’ it. It all started with my grandfather Gennaro, from the demands of his clients in 1932 who wanted a more sporty, casual and above all light jacket suited to the Neapolitan climate. He decided to eliminate everything superfluous. He removed the shoulder pads, internal canvassing and linings and the result was a softer jacket with wearability like a second skin, perfect especially for those who dress for taste and not duty. 2. We tailors don’t follow rules or fashion. However, an unstructured jacket has to be comfortable, and absolutely not tight. 3. We dress a lot of women, and the construction is always the same, but sometimes we add a little padding to the shoulders to make it a bit more feminine. 4. Absolutely perfect for any physique, thanks to its lightness it fits like a second skin. 5. Definitely Lapo Elkann in Italy and Nick Foulkes for London, two friends of ours who wear Neapolitan jackets is the most perfectly casual way. 6. Hand-made imperfection. A jacket, as my father said, has to be imperfectly perfect, because we men aren’t perfect! 7. English Hopsack for the winter without a doubt, while for the summer I’d choose a good Irish linen. 8. There are no trends in tailoring, we dress each customer individually and bring out the style that’s inside each one of them. 9. It always depends on the context you’re in, a patterned sports jacket is good when you’re at the seaside, plain colour is better in the city. 10. From the moment it’s ordered we take 15 days to get the basic structure ready for fitting and 6/8 weeks to deliver the finished product.
1. How do you make the perfect jacket? 2. How do you wear an unstructured jacket? What are the rules and the mistakes to avoid? 3. Designed for men but loved by women as well (Giorgio Armani included it in the women’s wardrobe in 1974). Are there different tailoring rules to follow for him and for her? Is the ‘construction’ the same for both? 4. Democratic and casual. Is it suited to any physique? 5. From past and present, who are the best testimonials, the opinion leaders of elegance? 6. What are the elements that define the perfect jacket? 7. What two winter and two summer fabrics are perfect for creating a jacket? 8. Long or short, waisted or straight, what are the trends for next season? 9. Plain colour or patterned, how do you define the right occasion for wearing them? 10. How long does it take to make a jacket, starting from the choice of fabric and model up to when it’s ready to wear?
ALESSANDRO MARTORANA SARTO / TAILOR
1. Si costruisce pensando che deb- 1. You build it with the idea that it has to ba essere il più leggero possibile, ma mantenendo sempre l’eleganza di una giacca sartoriale e quindi senza bypassare la perfezione nei dettagli. 2. La si indossa per il tempo libero quasi come se fosse un golfino o maglioncino. Le regole da seguire sono la leggerezza, la fantasia e lo stile casual. Quelle da evitare: le spalline, la fodera, non è necessaria, e il taglio elegante. 3. La costruzione rimane sempre la stessa, ma per le donne è ben più complicata per via delle forme diverse. 4. La giacca destrutturata la vedo super disinvolta, quasi paragonata a una t-shirt. 5. Il miglior cliente è il cliente stesso. Ogni giacca viene creata per la persona, è un pezzo unico. 6. Le impunture rigorosamente a mano e visibili e un bel rever a lancia largo. 7. Per l’inverno amo il cashmere e il tweed, per l’estate il mohair e la lana/ seta. 8. Deve avere un bel fit. Basta giacche corte e pantaloni a vita bassa, la giacca deve avere la propria lunghezza in base a chi la indossa e i pantaloni li vedo a vita alta con cintura. 9. Tinta unita per gli eventi e gli impegni business. Fantasia per il tempo libero, chi può permetterselo, è molto artista. 10. Dal momento della scelta del tessuto e la presa delle misure - almeno 2-3 prove - e la realizzazione del carta modello su cartone. Un totale di sei settimane. La sartoria è pazientire.
be as light as possible, but always maintaining the elegance of a tailored jacket and so without bypassing perfection in the details. 2. You wear it for leisure time as if it were a cardigan or a sweater. The rules to follow are lightness, imagination and casual style. What to avoid? Shoulder pads, linings that are unnecessary, and elegant cut. 3. The construction is always the same, but for women it’s a lot more complicated given their particular form. 4. I see the unstructured jacket as supercasual, almost comparable to a T-shirt. 5. The best customer is the customer himself. Each jacket is created for the individual, and so is unique. 6. The topstitching has to be by hand and visible, with a good wide peak lapel. 7. I love cashmere and tweed for the winter, for the summer, mohair and wool/silk. 8. It has to have a good fit. Short jackets and low-waist pants are out, the jacket has to have the right drop for the person wearing it, and I see the pants with high waist and belt. 9. Plain colour for special occasions and business commitments. Patterns for leisure time, and those who can wear them are real artists. 10. From the choice of fabric and taking the measurements – at least 2-3 sessions – and making the paper pattern. I’d say around six weeks. If you want tailoring you have to be patient.
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1. Come si costruisce una perfetta giacca? 2. Come si indossa una giacca destrutturata? Regole da seguire ed errori da evitare. 3. Nata per l'uomo ma amata anche dalle donne (Giorgio Armani, nel '74, inserì nel guardaroba femminile). Quali sono gli accorgimenti sartoriali da seguire, per lui e per lei? La costruzione rimane sempre la stessa? 4. Democratica e disinvolta. È adatta a qualunque fisico? 5. Tra ieri e oggi. Chi sono i migliori testimonial, gli ‘elegantoni’ dello stile? 6. Quali sono gli elementi che definiscono una giacca perfetta? 7. Due tessuti invernali e due tessuti estivi perfetti per la creazione di una giacca. 8. Lunga o corta, sciancrata o in linea, quali sono le tendenze per la prossima stagione? 9. Tinta unita o fantasia, quali sono gli elementi che definiscono l’occasione giusta per indossarla? 10. Qual è il tempo minimo per la realizzazione di una giacca partendo dalla scelta del tessuto e del modello per arrivare al momento in cui la si indossa?
CHRISTIAN PELLIZ Z ARI STILISTA / DESIGNER
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1. Tutta una questione di proporzioni e accorgi-
1. It’s all a question of balance to achieve the
menti tecnici e sartoriali per far sì che abbia "l'appiombo", come quando si costruisce una casa, è tutta una questione di equilibri, per avere una perfetta caduta sul corpo. Dev’essere confezionata da mani sapienti, è fondamentale. 2. Mi piace interpretarla per tutti i momenti, giorno e sera, classica e sportiva. Va indossata come se fosse un cardigan di lana. È bella sia con sotto una t-shirt o la camicia. Non c’è una regola, è un’attitudine. 3. La costruzione rimane sempre la stessa come le regole. Deve scivolare e appoggiarsi sul corpo senza segnarlo per valorizzarlo e nascondere eventuali difetti, nel mio caso le giacche sono più fittate. In generale variano dallo stile fit a volumi più ampi in base all’attitudine che si vuole dare al proprio look. 4. Assolutamente sì, esalta, valorizza e nasconde... a ognuno il suo, l’importante è fare la scelta giusta. 5. Non mi riferisco a particolari icone, mi piace pensare e ispirarmi alla gente che mi circonda e ai miei amici. 6. Una giacca perfetta si ha per tutta una serie di piccoli dettagli e tecniche di costruzione, per esempio la spalla, la lunghezza e il rever. 7. Per i tessuti invernali il “triple crepe natural stretch” di lana e il jersey di lana. Quelli estivi uso spesso nelle mie collezioni il popeline cotone nylon stretch da camiceria e le tele di lana leggerissime. 8. La giacca si sta allungando e ammorbidendo sicuramente in linea dritta. 9. Entrambi, personalmente prediligo lo stile jacquard e le fantasie, sia macro che micro, tutte le mie collezioni nascono dal tessuto jacquard. 10. Il tempo di lavoro, taglio, cucitura e stiro. Aggiungiamo lo studio per realizzare il modello, la parte creativa può avvenire di getto oppure in base al mood di collezione ci può volere molto tempo per trovare l’interpretazione giusta.
perfect drape over the body. And obviously, it has to be made by skilful hands. 2. The unstructured jacket is for all occasions, morning, noon and night, classic or sporty. It should be worn like a woolly cardigan, and even looks great over a T-shirt or formal shirt. There are no particular rules, it’s more of an attitude. 3. The construction is always the same, like the rules. It has to slip over and rest on the body without emphasizing it, to valorise it and veil any ‘defects’. My jackets, for example, are more ‘fitted’. The styles range from more ‘fitted’ to more ample according to the attitude you want to give to your look. 4. Absolutely yes, it exalts, valorises and veils... to each their own, what’s important is making the right choice. 5. I don’t look to any particular icon, I get my inspiration from friends and the people around me. 6. A perfect jacket is created by a series of small details and construction techniques, for example in the shoulders, the length and the lapels. 7. For the winter I’d choose wool or wool jersey “triple crepe natural stretch”. In my summer collections I often use cotton poplin nylon stretch shirting and the lightest wool plain weaves. 8. The jacket is getting longer and softer, and the lines are straight. 9. There’s no ‘right’ occasion, I personally prefer jacquards and patterns, whether macro or micro. All my collections are based on jacquard fabrics. 10. The time it takes to cut, stitch and iron it. But the time for developing the model can vary a lot, sometimes it comes naturally and at others it can take some time to find the right interpretation, depending on the mood of the collection.
1. Come si costruisce una perfetta giacca? 2. Come si indossa una giacca destrutturata? Regole da seguire ed errori da evitare. 3. Nata per l'uomo ma amata anche dalle donne (Giorgio Armani, nel '74, inserì nel guardaroba femminile). Quali sono gli accorgimenti sartoriali da seguire, per lui e per lei? La costruzione rimane sempre la stessa? 4. Democratica e disinvolta. È adatta a qualunque fisico? 5. Tra ieri e oggi. Chi sono i migliori testimonial, gli ‘elegantoni’ dello stile? 6. Quali sono gli elementi che definiscono una giacca perfetta? 7. Due tessuti invernali e due tessuti estivi perfetti per la creazione di una giacca. 8. Lunga o corta, sciancrata o in linea, quali sono le tendenze per la prossima stagione? 9. Tinta unita o fantasia, quali sono gli elementi che definiscono l’occasione giusta per indossarla? 10. Qual è il tempo minimo per la realizzazione di una giacca partendo dalla scelta del tessuto e del modello per arrivare al momento in cui la si indossa?
LUCA LITRICO SARTO / TAILOR
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1. La giacca destrutturata nasce e
1. The unstructured jacket is born
si costruisce completamente sfoderata, priva di spalline e di rollino, facendo sì che avvolga completamente le spalle del proprietario. Questo naturalmente implica che la giacca sia costruita perfettamente perché, la completa assenza di armature o strutture interne non possono nascondere eventuali difetti fisici. 2. Nel nostro stile la giacca destrutturata nasce come tipicamente da giorno, per un look leggermente più informale. Un buon guardaroba maschile deve avere almeno 12 outfit che possano coprire le varie occasioni, dallo smoking al Principe di Galles, al classico abito unito grigio e blu, e naturalmente abiti spezzati con giacche destrutturate. Un guardaroba che va tenuto sempre in ordine, rinnovando ogni anno almeno 2 abiti, quindi due abiti ogni 6 anni. 3. Nella nostra maison lo stile è da sempre studiato appositamente per l’uomo, con le 3 parole d’ordine: “Tradizione, innovazione ed eleganza”. Di base la realizzazione e la tecnica sartoriale è la stessa tranne i ‘cugni’ (tagli sul davanti, ndr) per i seni alle donne. 4. Può essere certamente democratica e disinvolta ma anche leggermente più formale se abbinata a una bella cravatta e camicia, magari con un mocassino fatto a mano di pelle pregiata o coccodrillo. Non è
and built completely without lining, grosgrain or shoulder pads, so it fully embraces the shoulders of its wearer. This naturally requires that the jacket is perfectly built because without any internal reinforcing or structure it’s impossible to veil any physical defects. 2. In our style the unstructured jacket is normally used as daywear, for a slightly less formal look. A good men’s wardrobe has to have at least 12 outfits to cover all possible occasions, from the tuxedo to the Prince of Wales, the classic plain grey and blue, and naturally some suit-separates with unstructured jackets. A good wardrobe also has to be kept in order, renewing at least 2 suits each year, so two suits every 6 years. 3. In our house style has always been developed specifically for men, based on three keywords: “Tradition, innovation and elegance”. The basic structure and tailoring technique is the same except for the ‘cugni’ (darts on the front – ed) for the woman’s breasts. 4. It can certainly be democratic and casual, but can even be slightly more formal if combined with a well-made shirt and tie, and maybe a hand-made loafer in prized leather or crocodile. But it isn’t suited to all figures. It can forgive a little abdominal rotundity but not obesity or sedentary lifestyle, and highlights all the resulting faults.
1. How do you make the perfect jacket? 2. How do you wear an unstructured jacket? What are the rules and the mistakes to avoid? 3. Designed for men but loved by women as well (Giorgio Armani included it in the women’s wardrobe in 1974). Are there different tailoring rules to follow for him and for her? Is the ‘construction’ the same for both? 4. Democratic and casual. Is it suited to any physique? 5. From past and present, who are the best testimonials, the opinion leaders of elegance? 6. What are the elements that define the perfect jacket? 7. What two winter and two summer fabrics are perfect for creating a jacket? 8. Long or short, waisted or straight, what are the trends for next season? 9. Plain colour or patterned, how do you define the right occasion for wearing them? 10. How long does it take to make a jacket, starting from the choice of fabric and model up to when it’s ready to wear?
5. Certainly Richard Gere in “American Gigolò”.
6. The perfect jacket is one that doesn’t simply cover, but dresses completely. It’s created when the client transmits his feelings and needs to his tailor, and the tailor interprets them with a wise mix of heart, liver, brain and hands. 7. For the winter, cashmere or baby cashmere is perfect, or cashmere/wool, or even pure silk according to the latest trends. For the summer, 100% linen or blends of cotton, linen and silk or wool/ cotton. 8. In general the jacket has to be slightly shorter than half the distance between the client’s neck and heel, lengthening or shortening it according to the client’s proportions. 9. The solid colour jacket or suit is usually for more formal and diplomatic occasions, especially in blues or greys. Patterns are good for daywear and more casual situations, with Dandy alternatives that are very popular. 10. In my tailor’s shop the minimum time for making a jacket ranges from 28 to 35 working hours, and for a suit from 38 to 45 hours according to the measurements and model.
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però indicata per tutti i fisici. Può essere perdonata una leggerissima rotondità addominale ma non perdona gli eccessi alimentari e la vita sedentaria, evidenziandone tutti i conseguenti difetti che ne derivano. 5. Certamente Richard Gere in “American Gigolò”. 6. La giacca perfetta è quella che non copre semplicemente, ma veste completamente. Nasce quando il cliente trasmette al proprio sarto i suoi sentimenti e le sue necessità, e il sarto se ne fa interprete attento con un sapiente mix di cuore, fegato, cervello e mani. 7. Per l’inverno è perfetto il cachemire o baby cachemire, o la lana mista cachemire, oppure anche la pura seta secondo le ultime tendenze. Per l’estate il 100% Lino oppure tessuti misti tra cotone, lino e seta o lana e cotone. 8. Di massima la lunghezza della giacca deve essere leggermente più corta della metà della distanza tra il collo e il tacco del cliente, accorciando o allungando a seconda poi del corpo del cliente. 9. La giacca o abito tinta unita è tipicamente più formale e diplomatico specialmente nelle tinte grigie o blu. La fantasia va bene per il giorno e per le esigenze più casual, con alternative Dandy che ci piacciono molto. 10. Nella mia sartoria il tempo minimo per la realizzazione di una giacca varia dalle 28 alle 35 ore di lavorazione, per un abito completo giacca e pantalone dalle 38 alle 45 a seconda delle misure e del modello.
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Stephen James
PHOTO - VICTOR SANTIAGO STYLING - FEDERICO TORETTI FASHION EDITOR - ROBERTO CIAPANI GROUMER - FABIO LO COCO STUDI - WHITE STUDIO
SPECIAL THANKS - I LOVE MODEL MILAN
OROLOGIO - CLÉ DE CARTIER ANELLI - LOVE DE CARTIER JUSTE UN CLOU DE CARTIER BRACCIALE - HERMES TENNIS-DE GRISOGONO
PANTALONI - LA PERLA
GIACCA E CRAVATTA - POLO RALPH LOREN CAMICIA - BAGUTTA GEMELLI - DE GRISOGONO OROLOGIO - NEW RETRO DE GRISOGONO OCCHIALI - TOM FORD
FRAC - CORNELIANI GEMELLI - DE GRISOGONO SCARPE - CORNELIANI
OROLOGIO - CLÉ DE CARTIER ANELLI - LOVE DE CARTIER BRACCIALE - JUSTE UN CLOU DE CARTIER
OROLOGIO - NEW RETRO DE GRISOGONO BRACCIALE - HERMES ANELLO - SERAFINO CONSOLI BOXER - LA PERLA MOCASSINO - GIUSEPPE ZANOTTI DESIGN
CAPOSPALLA - MAURIZIO MIRI TUXEDO - LARUSMIANI CAMICIA - BAGUTTA PAPILLON - LARUSMIANI GEMELLI - TRINITY DE CARTIER OROLOGIO - BALLOON BLUE DE CARTIER
C A R L O P I G N AT E L L I . C O M
TEMPTATION
M A N' S M O D E Barton Pereira
SFARZO ANNI 70
s
Forti, spregiudicati, colorati: i favolosi anni Settanta sono tornati, e anche prepotentemente.
di Giorgio Schimmenti
V3.0
aranno Mick Jagger e David Bowie, icone assolute della decade più rock del Novecento ad influenzare l’uomo nei prossimi mesi. Nuovo e deciso dal fare eclettico, si veste di novità, come quelle proposte da Alessandro Michele, che per Gucci ha rispolverato pezzi d’archivio dando vita ad una sfilata sfarzosamente 70s. La tendenza anni Settanta è stata protagonista delle sfilate di Costume National, con look che fondono sartorialità e tecnologia, di Fendi, che abbina suede e lurex per un effetto ottico ad impatto esplosivo, e di Saint Laurent che ha sposato a pieno i dettami dell’epoca attraverso capi dall’animo rock e androgino, ispirati all’epoca del grunge di fine ’70 e più riconducibili allo stile di Kurt Cobain.
Tough, shameless, colourful: the glamorous Seventies are back with a bang. The spirit of Mick Jagger and David Bowie, undisputed icons of that most rocking of decades, will preside over men’s fashion for the coming months. Innovative, unabashedly eclectic in mood, men’s fashion looks for novelty in the rear-view mirror, as in the collection designed by Alessandro Michele for Gucci, a scintillating Seventies show, complete with pieces from the fashion house’s archives. The decade is also the inspiration and centrepiece of the Costume National show, with looks combining craftsmanship and technology. Same goes for Fendi’s combinations of velvet and lurex, for an explosive optic effect, not to mention Saint Laurent, who has developed the dictates of the epoch to the fullest, with androgynous, rocker-style looks imbued with the spirit of Kurt Cobain. So go dig back into the family closets for some treasures from fashion’s gilded age: now is the time for a retrofit.
Marni
Rory
Salvatore Ferragamo Fortu
Hermes Saint Laurent
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Prodotto e distribuito da Jet Set Group -mod. BMS 735 COL. 14
TEMPTATION
W O M A N' S M O D E Tom Ford
MILLE RUCHES di Giorgio Schimmenti
Eteree e femminili, le ruches sono tornate di gran moda. Voluminose e senza tempo, impreziosiscono i capi delle collezioni primavera/estate 2016.
n movimento ad ogni vostro passo, dalla gonna di Alexander Mcqueen, a quelle di Dolce&Gabbana, che fasciano la vita, a Victor & Rolf che sceglie leggere ruches impalpabili di un rosa tenue iridescente. Esagerate quelle di Comme des Garçons in versione 3D, che trasformando l’abito in una vera e propria struttura architettonica da indossare. Espressione di massima femminilità, la ruches di Rodarte in velluto nero bordato, o quelle di Dsquared2, di un rosso caldo che ricordano la sbocciatura di un fiore primaverile. La femminilità è nei dettagli
Etro
Ethereal, oh-so-feminine, ruffles are back in fashion. Ornate and timeless, they are the delight of the 2016 Spring/Summer collections. Ruffles flowing, in step with your stride: find them in Alexander McQueen’s or Dolce&Gabbana’s waist-hugging skirts and in the light, almost intangible, soft pink ruffles favoured by Victor & Rolf. Comme des Garçons goes in for emphasis, with ruffles in a 3D-version structured for a sculpted, architectural feel. A pinnacle of femininity is reached by Rodarte’s black velvet ruffle border while Dsquared 2 has ruffles in a deep red, calling to mind the blossoming of flowers in Springtime. Femininity is in the details.
Miu Miu
Leitmotiv
Gucci
Stella Jeans
Philosophy
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Goldfinger
Foto: Manz-Ă™ Stylist: Emiliano Conte e Matteo Manzini Assistente Stylist: Amanda Ginevra Baldan Location: Magna Pars Suites Milano/ grazie a Barbara Rohner e Paola Benegas
Elena Abito Luisa Beccaria Orecchini Angelina Heart Anelli Ellen Conde Clutch Veneziani Scarpe Filippo Gabriele Alessandro Total look Alessandro Martorana Papillon Zoe Orologio Rolex Calze Gallo Scarpe e bracciali Alessandro Martorana
E lena B arolo , e x v elina, oggi af f ermat a f ashion blogger e il suo c ompagno di vit a, il sar to A le s sandro Mar torana interpre t ano in un gioc o di look e luci la par te della B ond G ir l e 00 7 Elena Barolo, former showgirl turned successful fashion blogger and her life par tner, tailor Alessandro Mar torana, have interpreted Bond Girl and 007 for Vision 3.0 in a role playing game
Alessandro Total look Alessandro Martorana. Papillon Zoe
Elena Abito e cardigan Piccione Piccione Borsetta Gianni Chiarini Scarpe Giannico Alessandro Total look Alessandro Martorana Papillon Zoe Calze Gallo Scarpe e bracciali Alessandro Martorana
Elena Reggiseno 25th hour Lingerie. Bolero Angelos Frentzos. Orecchini e anello Paola Grande Gioielli Alessandro Total look Alessandro Martorana. Orologio Rolex. Gemelli e bracciali Alessandro Martorana
Elena Corpetto Maison Antonio Urzi. Alessandro Total look Alessandro Martorana. Orologio Rolex. Gemelli e bracciali Alessandro Martorana. Sul comodino in senso orario: Clutch con Swarovski Marina Fossati. Lozionedorata Oropuro-Rephase. Collana Marina Fossati. Tiara e anelli Ellen Conde
Elena Total look Simone Marulli Orecchini Manuela de Grecis Borsa Veneziani Scarpe Filippo Gabriele Alessandro Total look Alessandro Martorana Scarpe e bracciali Alessandro Martorana
shop.massimorebecchi.it
TEMPTATION
MIRROR MIRROR
Penhaligon's, cera baffi
CHE BARBA!
Aesop, crema rasatura
Lunga, corta, appena accennata, con o senza baffi: in qualsiasi variante, il must-have maschile degli ultimi anni è indubbiamente la barba.
Di G. S.
V3.0
anciata dagli hipster, i primi a rispolverare questo grooming Anni ’70, con la complicità delle passerelle, ha spopolato per tutto il 2014 e continua a restare in auge, icona di un uomo che vuole affermare orgogliosamente la propria virilità. Questo nuovo look ha conquistato tutti, dai set di Hollywood alle sale di Buckingam Palace, da David Beckham, che opta per un modello corto, al Principe Harry che la porta quasi incolta. Indispensabile, per ottenere l’effetto da intellettuale trasandato ma estremamente sexy, è la cura, dunque, armatevi di pazienza, spazzola e balsamo!
Foto Luca-cattoretti.com
Launched by the hipsters, who were the first to brush it up from the Seventies, and with the complicity of fashion shows, it became popular for all of 2014 and continues to be trendy. It is the icon of men who wish to proudly assert their masculinity. This new look has captivated everyone, from the Hollywood sets to the halls of Buckingham Palace, from David Beckham who likes to wear it short to Prince Harry who is almost unshaved. Care is key for the intellectual yet extremely sexy look. So, arm yourselves with patience, hairbrush and conditioner! Diptyque, dopobarba Acqua di Parma, siero barba
Womo, set
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TEMPTATION
PRECIOUS TIME di Paolo Gelmi
PARMIGIANI FLEUER - TONDA CHRONOR ANNIVERSAIRE L'orologio che celebra i 20 anni della nota casa di orologeria: cinturino in alligatore nero, cassa in oro bianco e cronografo di un raffinato blu oltremare. The timepiece created to celebrate the renowned watchmaker’s 20th anniversary: black alligator strap, platinum gold case and refined ultramarine dial.
BLANCPAIN - FIFT Y PHANTOMS Un orologio dalle straordinarie prestazioni tecniche, perfetto per le immersioni subacquee, che utilizza materiali innovativi per soddisfare le richieste più esigenti. An extraordinary technical performance, perfect for scuba diving, coupled with the use of innovative materials to satisfy the most demanding requirements.
CARTIER - CALIBRE Contemporaneo e raffinato, reinterpreta con carattere lo spirito tradizionale dell’orologio. Un orologio da immersione: impermeabile fino a 300 m. Contemporary and refined, reinterprets the traditional spirit of this timepiece with great character. A diving watch that is water resistant up to 300 m.
ULYSSE NARDIN - MARINE Orologio antigraffio, antiriflesso in vetro zaffiro, doppia chiusura pieghevole a fermaglio è resistente all'acqua fino a 200m/600ft. Watch scratch resistant, antireflective sapphire glass, double fold clasp, water resistant up to 200m/600ft.
DE GRISOGONO E SAMSUNG - GEAR S2
V3.0
La vision audace di de GRISOGONO incontra l'expertise tecnologica e il design innovativo di Samsung per dar vita allo smartwatch più glamour di tutti i tempi. The bold vision of de GRISOGONO encounters the technological expertise and innovative design of Samsung to create the most glamorous Smartwatch of all times.
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TEMPTATION
DREAM CARS
FER R AR I GTC4 LU S S O ELE G ANZ A E SP OR TIVI TÀ di Nicola D. Bonetti
V3.0
uattro posti, quattro ruote motrici, quattro ruote sterzanti. Tecnologia inedita per l’ultima Ferrari, integrata dallo stile e dai richiami al passato: il nome unisce idealmente il fascino senza tempo della 330 GTC e della 250 GT Berlinetta Lusso, entrambe note per raffinatezza e prestazioni. Per le quali si affida al motore V12 da 6262 cc con 507 kW-690 CV e 697 Nm di coppia: in grado di farla scattare da 0 a 100 in 3,4 secondi per volare fino a 335 Km/h. Ripartizione dei pesi equilibrata per una guidabilità eccellente, sostenuta dal nuovo sistema di gestione 4RM Evo per trazione e sterzata, dall’agilità sorprendente per un’auto lunga quasi cinque metri. La coppia del motore disponibile già da 1500 giri permette di muoversi in città ed esaltarsi in montagna, incuranti di fondo e stagione, per una nuova e diversa integrazione tra aderenza e maneggevolezza. ferrari.com Sospensioni a controllo elettronico evolute e nuova aerodinamica, interni di stile per il nuovo riferimento del lusso sportivo.
Four seats, four-wheel drive and a four-wheel steering system. Innovative technology for the latest Ferrari model, enhanced by style and references to the past: the name ideally combines the timeless appeal of the 330 GTC and 250 GT Berlinetta Lusso models, both known for their refinement and superior performance. All of which is backed up by a V12 engine with 6262 cc, 507 kW-690 Hp and 697 Nm of torque to whiz you from 0 to 100 in 3.4 seconds and reach a speed of 335 Km/h. A balanced weight distribution ensures an excellent driving experience, supported by the new 4RM Evo management system for traction and steering, making this car stunningly agile for a vehicle that is almost 5 meters long. Engine torque is already available at 1500 rpm, to facilitate city driving and ensure maximum fun in the mountains, whatever the condition of roads and weather, providing an unprecedented integration between adherence and manoeuvrability.
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PLANCIA CRUSCOTTO RACING E STILE ESCLUSIVO Contagiri al centro della strumentazione e manettini di regolazione, abbinati alla raffinatezza del display centrale. Central tachometer and adjustment knobs combined with the sophistication of a centrally positioned display panel.
POSTERIORE LINEE PULITE DA CONCEPT CAR L'ultima creazione di Flavio Manzoni, evidenzia grande pulizia stilistica, limitando i richiami storici alle luci tonde. A sculptural design also defines the tail. This is the latest creation by Flavio Manzoni, revealing a clean-cut design.
SEDILI QUATTRO POSTI SINGOLI E AVVOLGENTI Un'astronave con sedili simili davanti e dietro, lussuosa e per quattro persone, da vera Gran Turismo. How we used to imagine the future a few years ago: a spaceship with similar front and back seats, a luxurious vehicle for four people, an authentic Grand Touring.
TUNNEL MATERIALI CON DETTAGLI DI CLASSE Morbide pelli per il bracciolo, traforate dove appoggiare qualche piccolo oggetto. Soft leather armrests, perforated for the storage of small objects, held in place by raised edges to withstand centrifugal force.
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INSPIRATION
MOVIE TALK
È STATO BEN CINQUE VOLTE C APTAIN AMERIC A ORAMAI IL BEL CHRIS RISCHIAMO DI INCONTRARLO PER STRADA IN TUTA ROS SO E BLU…
CHRI S E VAN S
L’ABITO FA IL MONACO di Andrea D’Addio
NOI, INTANTO LO ABBIAMO FERMATO SUL SE T Five-times Marvel superhero Chris Evans is so used to his costume he might take to wearing it every day… and fans wouldn’t mind! Here, in the meantime, we meet him on the set 97
V3.0 98
Una scena con Chris Evans/Captain America, dal nuovo episodio della saga degli The Avengers, "Civil War"
Daniel Brühl
«
panni di un supereroe sono simili a quelli di una divisa. Anche quando te li togli continui a sentirteli addosso. E così anche i tuoi comportamenti cambiano. Io mi sento molto più un bravo ragazzo da quando sono Capitan America. Chris Evans ci scherza, ma dopo averci passato un pomeriggio sul set di Berlino durante le riprese di “Civil War”, l’impressione è che sia davvero così. Sempre sorridente, gentile con tutti i tecnici, disponibile: il suo sembra un vero percorso d’immedesimazione con il personaggio della Marvel protagonista del film dal 4 maggio in Italia. «Mi piace rimanere sul set anche quando non ci sono mie scene. Penso sia positivo per l’atmosfera generale. È bello sentirsi parte di una squadra». Eppure per ben tre volte, nel 2011, quando si doveva ancora girare il primo capitolo della saga, Evans rifiutò la parte: «Temevo che potesse ingabbiarmi in un ruolo da cui sarebbe stato difficile uscire. Per fortuna poi ci ho ripensato, è stata la migliore decisione che potessi mai prendere». Siamo alla quinta interpretazione nei panni di Steve Rogers. «Da un punto di vista narrativo, è un capitolo importante. I supereroi del mondo Marvel combattono tra di loro. Da una parte c’è chi, come Iron Man, pensa che sia giusto intervenire solo quando autorizzati dal governo. Dall’altra una fazione capitanata dal mio personaggio che vorrebbe
A superhero’s cloak is not unlike a uniform. You keep feeling the part even after taking those clothes off. It changes your behaviour. I’ve been acting more like a ‘good guy’ since becoming Captain America.» Chris Evans may be joking, but after spending an afternoon in his company at the Berlin set of the movie “Civil War”, it feels like the truth. Always smiling, friendly with the technicians, available and open: he really seems to have taken on the mantle of the main character in the latest Marvel franchise, scheduled for release in Italy on the 4th of May. «I love to hang around the set, even when I’m not in the scene. I think it’s good for the general atmosphere. It’s nice to be part of a team.» That said, Evan refused the part no less than three times, back in 2011, before the first chapter was filmed. «I was afraid of getting stuck in a role it would be hard to leave behind. I’m glad I changed my mind: it’s been the best decision I’ve ever taken.» This is his fifth time on screen as the character Steve Rogers. «Story-wise, it’s an important chapter. Superheroes from the Marvel universe are fighting each other. One faction includes those, like Iron Man, who believe intervention should be sanctioned only when authorised by the Government. The other side, headed by my character, wishes for autonomy and freedom. The task, after all, is no less than saving the world!»
Diventare Captain America è stata la miglior decisione della mia vita Becoming Captain America was the best decision I’ ve ever taken continuare a operare liberamente. Del resto si tratta di salvare il mondo!». Gli chiediamo se lui non ha mai la sensazione che il mercato sia saturo di film sui supereroi? «Finché sono scritti bene no. E, ogni volta che vedo il trailer di una nuova pellicola Marvel ho la sensazione che sia la migliore realizzata». Mentre chiacchieriamo - siamo in una delle roulotte a bordo set - entra Daniel Brühl, il più celebre attore tedesco di oggi, già protagonista di “Good Bye Lenin” e un indimenticabile Niki Lauda in “Rush”. Ci raggiunge dicendo: «Girare qui per me è come giocare in casa. Io a Berlino ci abito. E così, quando posso, vado a bermi una birra con gli amici o a vedermi una partita del Barcellona al Bar Raval, il ristorante spagnolo che ho aperto qualche anno fa». Lui, padre tedesco, ma madre catalana, nel nuovo film Marvel veste i panni di Baron Zemo, il cattivo di turno «Ormai mi sono abituato a recitare in inglese. Certo, a differenza di Evans se mi portassi “il personaggio a casa” domani mi trovereste presso la centrale di polizia accusato di chissà quali crimine. E, da attori, certe cose, meglio evitarle. Voi giornalisti non vedete l’ora di scrivere questo tipo di pezzi!». Evans accanto sorride. Come Capitan America anche lui ama la riservatezza. Come pretenderla però quando si è una delle star del cinema più popolari al mondo?
We asked him whether he ever has the impression the market for superhero movies has been exhausted. «Not as long as they are well written. Every time I see a trailer for a Marvel film I get the feeling it’s the best one ever.» As we chat, in a trailer beside the set, in comes Daniel Brühl, the famous contemporary German actor, known for his interpretation in “Good Bye Lenin” and unforgettable as Niki Lauda in “Rush”. He joins us with the words: «For me, working here is playing on home turf. I live in Berlin. In between scenes I can go out for a beer with my friends or hop over to the Bar Raval to watch Barcellona play on screen. It’s a Spanish restaurant I opened myself a few years ago.» Brühl’s father is German, but his mother is Catalan. In the latest Marvel episode he plays the part of the baddie, Baron Zemo. «Yes, by now I’m used to acting in English. Of course I can’t be like Evans, carrying my character’s traits home with me, I’d be arrested tomorrow for some heinous crime. Nothing an actor should be caught doing, although such behaviour certainly attracts the attention of you journalists!» Besides him, Evans smiles in agreement: Captain America would like some more privacy, but how to reconcile that wish with being one of the most popular movie stars in the world?
VISION'S LIST L’EROE USA DI JACK KIRBY Fu lui assieme all’amico Joe Simon a dar vita nel 1941 a questo supereroe dai valori forti. Kirby and his associate Joe Simon created the superhero in 1941, endowing him with strong values.
IL PRIMO FILM!
2011, arriva con un grande successo, la storia di Steve Rogers / Captain America. It’s 2011, and great success for the tale of Steve Rogers / Captain America.
IL NUOVO EPISODIO
Ispirandosi ai meravigliosi disegni di Steve McNiven, lo scontro tra gli Avengers. Inspired by the fantastic pen of Steve McNiven, it is time for a battle among the Avengers.
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the actors
Photo FABRIZIO CESTARI Produzione ROCKETT Make up / grooming EMANUELA DI GIAMMARCO using SISLEY PARIS ITALIA Hair LUCA DE BARTOLO per MASSIMO SERINI Styling ARIANNA CIARALLI Organizzazione MARIA ROSARIA CAUTILLI Styling ass.VITTORIA SCOTTO Photo ass. UGO BAGLIONI Location La Scelta di Goethe ROMA Ufficio Stampa MPUNTO COMUNICAZIONE
Da sinistra Marianna Di Martino trench Burberry, abito Quattromani, gioielli Flaminia Barosini Gennaro Iaccarino trench Burberry Mauro Conte camicia e trench Burberry Dalila Pasquariello abito Atos Lombardini, trench Burberry Enrico Oetiker camicia Giorgio Armani, trench Burberry Valentina Melis abito Atos Lombardini
“La Scelta di Goethe - Luxury Suites” è una residenza unica nel suo genere direttamente nel cuore di Roma, prossima a Piazza di Spagna: offre ai suoi clienti il servizio esclusivo di un hotel a cinque stelle in un ambiente privato e di assoluta privacy.
Marianna Di Martino camicia Max & Co, orecchini Flaminia Barosini Mauro Conte T-shirt e giacca Giorgio Armani
Gennaro Iaccarino camicia Burberry, pantaloni Dsquared2 Dalila Pasquariello camicia Atos Lombardini, jeans Burberry, gioielli Flaminia Barosini
Enrico Oetiker camicia e pantaloni Giorgio Armani Valentina Melis camicia Burberry, gonna Max & Co gioielli Flaminia Barosini
Enrico Oetiker completo e camicia Giorgio Armani Gennaro Iaccarino camicia Burberry, pantalone Dsquared2 Mauro Conte completo e camicia Burberry
Valentina Melis abito Atos Lombardini, gioielli Flaminia Barosini Marianna Di Martino abito Quattromani, collana Flaminia Barosini Dalila Pasquariello abito Atos Lombardini
da sinistra Mauro Conte camicia e completo Burberry scarpe Burberry Gennaro Iaccarino completo Dsquared2, camicia e scarpe Burberry Marianna Di Martino abito Quattromani, scarpe Michele Lopriore collana Flaminia Barosini Dalila Pasquariello abito Atos Lombardini, sandalo Burberry Enrico Oetiker camicia e completo Giorgio Armani, scarpe Burberry Valentina Melis abito Atos Lombardini scarpe Damiano Marini
Mauro Conte t-shit e giacca Giorgio Armani
Enrico Oetiker camicia Giorgio Armani
Marianna Di Martino camicia Max & Co, orecchini Flaminia Barosini
Valentina Melis camicia Burberry
Dalila Pasquariello camicia Atos Lombardini, gioielli Flaminia Barosini
Gennaro Iaccarino camicia Burberry
Question time for Young Actors di Tommaso Toma
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Marianna di Martino
Enrico Oetiker
Dalila Pasquariello
Il film italiano che ami di più? Tre: "Respiro" di Emanuele Crialese, "Non ti Muovere" di Sergio Castellitto e "La Grande Bellezza" di Paolo Sorrentino. Sono storie fuori dal comune, raccontate in maniera non convenzionale ma sorprendente. Il regista italiano di cui hai visto tutta o quasi la sua filmografia? Sorrentino, perchè non so se mi piacciono di più le storie che racconta o il modo che ha di raccontarle! L’attrice italiana che ti ha maggiormente ispirata? Giovanna Mezzogiorno, per il suo magnetismo e la sua capacità di emozionare. Se dovessi scegliere un luogo in Italia per una scena in un tuo prossimo film, sarebbe…? A Marzamemi, è il luogo dei miei ricordi felici, da sempre, e mi piacerebbe legare la felicità di quei giorni alla felicità che mi dà, oggi, recitare. Se dovessi scegliere un personaggio storico della nostra Italia, saresti? Samantha Cristoforetti. Ho sempre amato l'astrofisica e credo sia il "personaggio storico" italiano del nostro secolo! Il tuo segreto per essere brillante durante un casting è? L'unico segreto è sorridere sempre, come nella vita!
Il film italiano che ami di più? “Le Conseguenze dell'Amore" di Paolo Sorrentino. Il regista italiano di cui hai visto tutta o quasi la sua filmografia? Fellini, perché mi proietta in un mondo in bilico fra il reale e l'onirico, il cielo e il fango. L’attore italiano che ti ha maggiormente ispirato? Elio Germano a livello tecnico, e Carmelo bene come filosofia. Se dovessi scegliere un luogo in Italia per una scena in un tuo prossimo film, sarebbe…? Sulle Dolomiti, in qualche paesino di qualche valle sperduta. Se dovessi scegliere un personaggio storico della nostra Italia, saresti…? Giordano Bruno: un pensatore fuori dal tempo, oltre il tempo, prima che scienziato astronomo e alchimista. Il tuo segreto per essere brillante durante un casting è…? Respirare. Dopo aver fatto pace con la zona d'ombra che tutti abbiamo, mi armo di sorriso ed entro emanando un alone di positività e voglia di giocare.
Il film italiano che ami di più? “La vita è bella” di Roberto Benigni. Ci sono argomenti forti trattati in maniera delicata, toccante, con accenni favolistici. Una vera opera d'arte! Il regista italiano di cui hai visto tutta o quasi la sua filmografia? Gabriele Muccino. I suoi film sono contemporanei e introspettivi. L’attrice italiana che ti ha maggiormente ispirata? Anna Magnani! Se dovessi scegliere un luogo in Italia per una scena in un tuo prossimo film, sarebbe…? Ravello, un posto meraviglioso dove il tempo sembra che si sia fermato. In Campania ci sono dei luoghi non molto conosciuti, come questo. Se dovessi scegliere un personaggio storico della nostra Italia, saresti…? Luigi Pirandello. Mi affascinano le sue idee, ci si legge sempre una verità senza tempo. Il tuo segreto per essere brillante durante un casting è? Concentrare tutte le energie, anche quelle negative come l'ansia, per interpretare la scena...
Which Italian movie do you love the most? There are three: "Respiro" by Emanuele Crialese, "Non ti Muovere" by Sergio Castellitto and "La Grande Bellezza" by Paolo Sorrentino. The stories are out of the ordinary, told in an unconventional but striking manner. Of which Italian director have you seen all or most of the filmography? Sorrentino, because I don't know if I still like the stories he tells and the way he tells them! Which Italian actress inspired you most? Giovanna Mezzogiorno, for her magnetism and ability to move the audience. If you had to choose a place in Italy for a scene in your next film, it would be ...? Marzamemi, a place of happy memories, as always, and I'd like to tie the happiness of those days to the happiness it gives me, now, to act. If you had to choose a historical figure of Italy, it'd be? Samantha Cristoforetti. I have always loved astrophysics and I think she is a "historical character", an Italian of our century! Your secret to being brilliant during a casting is? The only secret is to always smile, as in life!
Which Italian movie do you love the most? “The Consequences of Love" by Paolo Sorrentino. Of which Italian director have you seen all or most of the filmography? Fellini, because his work projects me into a world poised between reality and dreams, the sky and the mud. What Italian actor has inspired you? Elio Germano at the technical level, and Carmelo Bene in terms of philosophy. If you had to choose a place in Italy for a scene in your next film, it would be ...? On the Dolomites, in some village of some remote valley. If you had to choose a historical figure of Italy, it'd be? Giordano Bruno: a thinker ahead of his time time, beyond time, before scientist, astronomer and alchemist. Your secret to being brilliant during a casting is? Breathe. After making peace with the gray area that we all have, I arm myself with a smile and enter giving off an aura of positivity and the desire to play.
Which Italian movie do you love the most? "Life is Beautiful" by Roberto Benigni. There are difficult issues dealt with in a delicate manner, touching, with undertones of a fable. A true work of art! Of which Italian director have you seen all or most of the filmography? Gabriele Muccino. His films are contemporary and introspective. Which Italian actress inspired you most? Anna Magnani! If you had to choose a place in Italy for a scene in your next film, it would be...? Ravello, a wonderful place where time seems to have stopped. In Campania there are places that are not very well known, like this. If you had to choose a historical figure of Italy, it'd be... Luigi Pirandello. I am fascinated by his ideas, you can always read a timeless truth in his work. Your secret to being brilliant during a casting is... Focus all your energies, even negative ones such as anxiety, to interpret the scene...
Mauro Conte
Valentina Melis
Il film italiano che ami di più? “Una Giornata Particolare” di Ettore Scola. Il regista italiano di cui hai visto tutta o quasi la sua filmografia? Giuseppe Tornatore. Mi rimanda alla mia terra. Il suo tocco nostalgico, i suoi personaggi mi sembra di conoscerli da una vita. L’attore italiano che ti ha maggiormente ispirato? Marcello Mastroianni. Se dovessi scegliere un luogo in Italia per una scena in un tuo prossimo film, sarebbe…? Sorrento. È magica. Conserva un profumo antico e ha degli scorci che il tempo non ha intaccato. Se dovessi scegliere un personaggio storico della nostra Italia, saresti…? Un Partigiano. Vittorio Tassi o Renato Magi. Il loro coraggio è un grande esempio. Il tuo segreto per essere brillante durante un casting è…? Essere riposato. Attento. Veloce.
Il film italiano che ami di più? “Divorzio all’Italiana” di Pietro Germi. Uno dei primi veri film di satira. Esilarante! Il regista italiano di cui hai visto tutta o quasi la sua filmografia? Dario Argento. La mia passione per l’horror nacque grazie a lui, quando da bambino vidi “Profondo Rosso”. L’attore italiano che ti ha maggiormente ispirato? Ugo Tognazzi. Era capace di farti passare dal riso al pianto senza fartene accorgere. Se dovessi scegliere un luogo in Italia per una scena in un tuo prossimo film, sarebbe…? In Basilicata, la mia terra. Offre dei paesaggi mozzafiato e infatti Hollywood se n’è accorta! Se dovessi scegliere un personaggio storico della nostra Italia, saresti…? Leonardo Da Vinci. Sapeva fare tutto, ma proprio tutto. Il tuo segreto per essere brillante durante un casting è…? Se qualcuno lo conosce me lo dica, vi prego!
Il film italiano che ami di più? “C’Eravamo Tanto Amati” di Ettore Scola e “Nuovo Cinema Paradiso” di Giuseppe Tornatore. Il regista italiano di cui hai visto tutta o quasi la sua filmografia? Ettore Scola. Perché mi ha fatta innamorare. Di una storia che riguarda tutti noi, di un paese in cui c’era ancora una parvenza di lotta per la giustizia. Della commedia all’italiana in cui il dramma si mescola alla risata. Di Sofia e Marcello tra le lenzuola stese, che ballano e ridono sulla terrazza. L’attrice italiana che ti ha maggiormente ispirata? Claudia Cardinale. Occhi imprevedibili e un broncio capace di far cadere tutti ai suoi piedi. Se dovessi scegliere un luogo in Italia per una scena in un tuo prossimo film, sarebbe…? La Sardegna, isola delle mie origini purtroppo snobbata dal cinema. Se dovessi scegliere un personaggio storico della nostra Italia, saresti…? Una di quelle donne italiane che hanno lottato per i nostri diritti. Forse Nilde Iotti, una delle nostre “madri costituenti” che contribuì a creare l'Articolo 3.
Which Italian movie do you love the most? Ettore Scola's "A Special Day". Of which Italian director have you seen all or most of the filmography? Giuseppe Tornatore. It reminds me of my land. His nostalgic touch, his characters... it seems I've know them for a lifetime. What Italian actor has inspired you? Marcello Mastroianni. If you had to choose a place in Italy for a scene in your next film, it would be ...? Sorrento. It's magical. It preserves an ancient fragrance and vistas that time has not eroded. If you had to choose a historical figure of Italy, it'd be? A Partisan. Vittorio Tassi or Renato Magi. Their courage is a great example. Your secret to being brilliant during a casting is? Be rested. Be careful! Fast.
Which Italian movie do you love the most? "Divorce Italian Style" by Pietro Germi. One of the first real satire films. Hilarious! Of which Italian director have you seen all or most of the filmography? Dario Argento. My passion for horror was created thanks to him, when as a child I saw "Deep Red". What Italian actor has inspired you? Ugo Tognazzi. He was able to make you switch from laughter to tears without you noticing it. If you had to choose a place in Italy for a scene in your next film, it would be...? In Basilicata, my land. It offers breathtaking scenery and in fact Hollywood has noticed! If you had to choose a historical figure of Italy, it'd be? Leonardo da Vinci He knew how to do everything, absolutely everything. Your secret to being brilliant during a casting is? If anyone knows it tell me, please!
Which Italian movie do you love the most? "We had so loved" by Ettore Scola and "Cinema Paradiso" by Giuseppe Tornatore. Of which Italian director have you seen all or most of the filmography? Ettore Scola. Because I fell in love with his work. Of a story that concerns us all, in a country where there was still a semblance of fighting for justice. Of Italian comedy in which the drama is mixed with laughter. Sofia and Marcello between the sheets hung out to dry, dancing and laughing on the terrace. Which Italian actress inspired you most? Claudia Cardinale. Unpredictable eyes and a pout capable of making everything fall to her feet. If you had to choose a place in Italy for a scene in your next film, it would be...? Sardinia, the island of my origins, unfortunately snubbed by cinema. If you had to choose a historical figure of Italy, it'd be? One of those Italian women who have fought for our rights. Perhaps Nilde Iotti, one of our "constituent mothers" who helped to create Article 3. Your secret to being brilliant during a casting is? I try to create empathy with the people watching me.
V3.0
Gennaro Iaccarino
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IL SUO NUOVO ALBUM: POST POP DEPRE S SION E FOR SE L’ULTIMO, È UNO SPLENDIDO RITORNO IN COMPAGNIA DI JOSH HOMME DE AN FERTITA E MAT T HELDER S DEGLI ARC TIC MONKE Y S His latest, perhaps last, album, marks a splendid return in the company of Josh Homme, Dean Fertida and matt Helders of the band Arctic Monkeys
MUSIC TALK
Foto Andreas Neumann
INSPIRATION
IL ROCK SENZA VELI
I G G Y POP di Tommaso Toma
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V3.0
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Iggy nel 2013 in studio per la registrazione di "Ready to Die"assieme agli Stooges
o abbiamo ammirato per decenni mentre fletteva il suo torso nudo, scivolando dall’asta del microfono ai piedi dei palchi di tutto mondo, per poi balzare in aria come un Nureyev dei bassifondi. Iggy Pop è rimasto sempre bellissimo, talmente interessante che qualche giorno fa ha posato senza veli per la classe di disegno nell’Accademia del Brookyn Museum di New York, perché come ha affermato l’artista concettuale Jeremy Deller: «Il suo corpo è fondamentale per comprendere la musica rock e la cultura americana». Tutto vero, sono certo che se Michelangelo Buonarrotti avesse avuto mr. Jason Ostenberg a disposizione, lo avrebbe immortalato in una delle volte del Vaticano. Nell’ultimo decennio l’Iguana ha cambiato pelle più volte, ritornando a suonare con gli Stooges nel 2007, appena prima dell’improvvisa morte del mitico chitarrista Ron Asheton; ha cantato poi per due magnifici album: “Preliminaires” del 2009 e “Apres” (2012), con il piglio di un navigato crooner. Due album pieni di canzoni languide dove Iggy si è ispirato a Tom Waits, Carlos Jobim e Scott Walker, inserendo anche intense cover di chansonnier come Serge Gainsbourg, il duo Kosma/Prevert, Henri Salvador e Frank Sinatra (!). E poi, ancora un colpo di coda con i restanti mebri degli Stooges con l’album “Ready To Die”. Iggy Pop negli
For decades we’ve admired him as he flexed his naked chest, slithering from the mike stands to dive below the world’s stages and spring back up like some low life Nureyev. Iggy Pop has always been gorgeous, so fascinating that just a few days ago he posed in the nude for the drawing class of the Brooklyn Museum Academy of New York, in the spirit so well expressed by conceptual artist Jeremy Deller: «His body is essential to the under standing of rock music and American culture.» That rings true, for sure, had Michelangelo Buonarroti ever encountered Mr. Jason Ostenberg, he would be immortalised in the Vatican’s frescoes. In the past decade, the Iguana has repeatedly shed his skin, returning on stage with the Stooges in 2007, just before the sudden death of iconic guitarist Ron Asheton, then singing in two fabulous albums: “Preliminiaires”, in 2009, and “Apres” (2012), in which he shape-shifted to veteran crooner. In these two albums, with their languorous ballads, Iggy was inspired by Tom Waits, Carlos Jobim and Scott Walker, even including covers of chansonnier standards by Serge Gainsbourg, the Kosma/Prevert duo, Henri Salvador and Frank Sinatra (!). Finally, a last twist with the remaining Stooges in the album “Ready to Die”. More recently, though, we’ve seen a tired Iggy Pop who, perhaps, has
Un album realiz zato in segretez za e autofinanziandosi An album recorded in secrecy and self-financed ultimi anni però ci è apparso stanco, probabilmente arrivato al capolinea di una fiammeggiante carriera. Forse il modo migliore per chiudere la carriera è pensare a un disco rock quasi primitivo, dai suoni precisi, al limite dello scarno, dove togliere tutto il superfluo e sviscerare testi intensissimi. Sono le premesse di un capolavoro: il nuovo album “Post Pop Depression”. Tutto è nato con un pacchetto Fed Ex, spedito da mr. Pop a Josh Homme, con dentro testi di Walt Witman, potenziali testi e addirittura dettagliate memorie del periodo berlinese, quando lui condivideva lo stesso appartamento con il Duca Bianco. Voilà, dopo del tempo, Josh e Iggy hanno realizzato questo album in segretezza e autofinanziandosi. Respirando quell’aria di assoluta libertà creativa che troppo spesso il rock‘n’roll si è dimenticato di avere nel suo DNA. Per Josh Homme, quest’incontro è il punto di arrivo di anni d’ammirazione per l’Iguana, mentre per il nostro è stato un autentico test. Perché se è vero che Iggy Pop è un’icona vivente del momento aureo del rock, ora più che mai è arrivato il momento di rimettersi in gioco; visto che siamo tutti orfani dei suoi amici: Lou Reed e David Bowie. E ci è riuscito meravigliosamente. Lunga vita all’Iguana!
come to the end of a blazing career, and maybe the best way to end that career is to cook up an almost primitive rock album, with essential, basic and bare sounds, cutting off every superfluous flourish and delving into hyper-intense lyrics. These are great premises for a masterpiece: the new album “Post Pop Depression”. It all began with a Fed Ex parcel sent by Mr. Pop himself to Josh Homme. The box contained some texts by Walt Whitman, ideas for potential lyrics and even detailed memoirs of his Berlin years, when he shared a flat with the White Duke himself. A deal is struck, some time goes by, then Josh and Iggy come out with an album recorded in secrecy and self-financed. In a context of absolute creative freedom all-to-often forgotten, despite being inscribed in rock’n’roll’s very DNA. For Josh Homme, this meeting is the culmination of years of admiration for the Iguana, while for our hero we can say it represented a test. Because for Iggy Pop, a living icon of a rock’s golden age, this is a time for re-invention, now that the world is orphaned of his peers Lou Reed and David Bowie. And re-invent he did, and how. Long live the Rock Iguana!
VISION'S LIST LE RADICI DEL PUNK IGGY AND THE STOOGES Raw Power (1973). Un'autentica premessa del futuro punk. An authentic premise of future punk.
L’AMICIZIA FA MIRACOLI THE IDIOT 1977. A Berlino David Bowie trasformò Iggy in un cantante maudit. In Berlin David Bowie turned Iggy into a maudit singer.
L’EPITAFFIO? POST POP DEPRESSION (Caroline, 2015) Se fosse il capitolo finale di una carriera gloriosa, sarebbe perfetto. Should it be the final chapter of a glorious career, it would be perfect.
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INSPIRATION
ANOHNI - HOPELESSNESS (Secretly Canadian)
La poetica attualità di Antony Antony ha sempre avuto un debole per l’elettronica, fu voce nel delizioso brano “One more Try” (2006) di My Robot Friend e aveva reso una hit globale “Blind” (2008), la disco newyorkese di Hercules and Love Affair. Ora con l’aiuto di Daniel Lopatin (OPN) e Ross Birchard (Hudson Mohawke), il nostro ci propone uno strepitoso album intriso di attualità: droni, ecologia, politica… e di amore. Canzoni come “I Don't Love You Anymore” e “Drone Bomb Me” rimarranno nel cuore per molto tempo. Antony has always had a soft spot of electronics, as when he lent his voice to the charming “One more Try” (2006) by My Robot Friend or helped transform “Blind” (2008), Hercules and Love Affair’s NY disco beat into a global hit. This latest effort, aided by Daniel Lopatin (OPN) and Ross Birchard (Hudson Mohawke), is a fabulous album soaked in the present: drones, ecology, politics… and love. Songs like “I Don’t Love You Anymore” and “Drone Bomb Me” will be keeping us company for a long time.
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PL AY
V3.0
Antony Hegarty foto di Alice O’Malley
JESSY LANZA OH NO (Hyperdub) La Hyperdub ci spera molto in Jessy che aveva debuttato con un r&b blasé e minimale. Lei alza la posta arricchendo molto il suo sound. Stilosa ma rischia di passare un po’ la per la copia di Grimes. Hyperdub is betting on Jessy. After a debut with blasé, minimal r&b she’s raised the stakes and enriched her sound. Very stylish, but occasionally sounding like Grimes.
LIZZY MERCIER DESCLOUX ONE FOR THE SOUL (Light In The Attic) Bella ristampa di un album del 1981. Cantante, poetessa e viaggiatrice, Lizzy è stata un’eroina della new wave francese, qui infatuata della musica brasiliana con ospite d’eccezione Chet Baker. Reissue of a 1981 album. Poet, globe-trotter, Lizzy was a hero of the French new wave. Here, she explores a passion for Brasilian sounds with a special guest: Chet Baker.
M83 (Naive) Antony Gonzales, riesce sempre con eleganza a mescolare generi. I suoi synth suonano molto Anni 80, ma non mancano schegge di una California Anni 60 e di un nostalgico pop Anni 90. Anthony Gonzales is always successful in elegantly mingling genres. His synths are very ‘80s, with a touch of ‘60s California pop and a wink to the pop hits of the ‘90s.
RENATO ZERO ALT ( Tattica/indipendenteMente) Questa grande icona del pop italiano torna dal suo pubblico con un rinnovato spirito di denuncia e aperto ai grandi temi sociali e alle battaglie civili. This great icon of Italian pop (28 studio albums, three collections, over 500 songs and 45 million records sold!) is back, with lyrics tackling political topics, social activism and civil rights.
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INSPIRATION
ON PAPER
BETTINA RHEIMS - PATRICK REMY (TASCHEN)
Just like a woman Fin dalle prime immagini realizzate sul finire degli Anni 70, Bettina Rheims si è sottratta a quanto vi è di più ovvio e scontato. Dalle serie sulle spogliarelliste di Pigalle (1980) a “Gender Studies” (2011), la sua opera ha sollecitato il delicato punto di rottura tra due delle più grandi preoccupazioni umane: la bellezza e l’imperfezione. Questa Collector’s Edition in edizione limitata ripercorre, con oltre 500 scatti, i suoi 35 anni di carriera. E a Stoccolma al Fotografiska Museet, fino al 12 giugno c’è una sua retrospettiva. Beginning with the earliest images dating back to the late 1970s, Bettina Rheims has always kept her distance from the trite and the obvious. From the 1980 series on the strippers of Pigalle to her “Gender Studies” (2011), her work offers insight into the delicate fault line between two major human concerns: beauty and imperfection. This limited print Collector’s Edition covers 35 years of pictures in over 500 images. Meanwhile, the Stockholm Fotografiska Museet hosts a retrospective, to be visited before the 12th of June.
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V3.0 ISSEY MIYAKE Midori Kitamura, Yuriko Takagi, Kazuko Koike ( Taschen) Un viaggio nella storia dello stilista giapponese che nei decenni ha cercato la perfetta fusione tra poesia e praticità. Stupende immagini di Yuriko Takagi. Testimonies from the life of the great Japanese stylist, decades spent searching for a perfect combination of poetics and practicality. With gorgeous images by Yuriko Takagi.
THE ISAAC MIZRAHI PICTURES. NEW YORK CITY 1989-93 Nick Waplington (Damiani) Nei primi Anni 90 il giovane Nick documentò la vita artistica dello stilista Isaac Mizrahi. Tra backstage, eccessi glamour e party folli. Una favolosa storia iconografica, senza alcun tipo di censura. In the early 90's a young Nick documented the artistic lifestyle of stylist Isaac Mizrahi. Backstage, glamour, extravagant parties for a fabulous, uncensored iconography.
NICK WAPLINGTON
THE ISAAC MIZRAHI PICTURES
NEW YORK CITY 1989-93
100 COSE CHE NON SAPEVI DI NON SAPERE SULLA MATEMATICA E LE ARTI - John D. Barrow (Mondadori) L’astrofisico e matematico più divertente, ci aiuta a comprendere quanto l’universo artistico sia profondamente legato a quello matematico. E lo fa attraverso una serie di esempi divertenti. The most humorous mathematician and astrophysicist offers an illustration on how the world of the arts is intimately connected to mathematics. Using fun examples.
I LOVE SHOPPING IN LAS VEGAS Sophie Kinsella (Mondadori) Madeleine Wickham ci accompagna con i suoi romanzi dedicati al piacere delle donne: lo shopping. In questo capitolo regna il tema del viaggio, con Becky alla guida di un camper. Madeleine Wickham has been waltzing us through this popular series dedicated to the most feminine of pastimes: shopping. This new episode is all about travel.
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VISION 3.0 RIPERCORRE PER VOI IL SENSO DEI 6 LIBRI SCRIT TI DA SEBA STIANO Z ANOLLI
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For your benefit, vision 3.0 covers the most significant contents of the 6 books written by Sebastiano, manager, writer and trainer
INSPIRATION
PAPER TALK
IL MANAGER
SCRITTORE di Paolo Gelmi
’è un accenno di primavera che fa ben sperare in questa campagna vicentina, a Nove, da sempre casa di Sebastiano Zanolli, classe 1964, manager scrittore e formatore ma soprattutto uomo innamorato della vita che attraverso i suoi libri fornisce gli strumenti per poter raggiungere gli obiettivi che ognuno di noi si prefigge nell’arco dell’esistenza. “La grande differenza. Una mappa utile per raggiungere le proprie mete”(2003) è il libro dal quale non si può prescindere non solo per avere una chiave di analisi della propria vita lavorativa ma anche per avere la chiave di ingresso nel mondo di Zanolli. Sebastiano ripercorre l’individuazione degli obiettivi attraverso la gestione delle priorità, valorizzando energia e ottimismo, puntando su un elemento fondamentale per migliorarsi come uomo nella quotidianità e come manager in ambito aziendale attraverso la formazione, l’elemento principe che fa muovere le cose. Il potenziale delle singole persone, l’arricchimento e la valorizzazione di ogni singolo talento sono irrinunciabili passaggi per il benessere di sistema. È così che il testo fornisce una mappa utile per raggiungere le proprie mete e individuare gli obiettivi. «È attraverso l’ordinarietà delle cose che nasce la straordinarietà degli eventi» dice l’autore,perché la paura è il primo, grande ostacolo alla creatività e l’incertezza è la madre di tutte le paure». Paura a Parte (2004) "Riflessioni e suggerimenti sul lavoro la vita e la paura in un mondo precario"Trasformare la paura, quindi in coraggio, nella vita come nel lavoro, diventa la chiave di volta. Sebastiano affronta il tema del networking, ovvero il riconoscimento delle connessioni che legano tutte le singole parti dell’universo in un unico super organismo. Un vecchio principio della scuola gestalt per cui il tutto è più della somma delle singole parti. Il suo approccio è privo di connotazioni politiche, religiose o pseudo spirituali, anche se lui stesso non esclude che questo processo di autoriconoscimento abbia a che fare con una interiorità profonda . In “Una soluzione intelligente alle difficoltà”(2005), Zanolli racconta di questa società che ritiene la migliore possibile (il riferimento a Leibniz è molto chiaro, ndr). E in questo senso tale definizione non indica l’impossibilità di avere un funzionamento migliore ma semplicemente che lo stato attuale delle cose sia la risultante di un percorso non
There is a hint of spring in the air, bringing with it a note of optimism, in the Vicenza countryside around Nove, which has always been the home of Sebastiano Zanolli, a manager, writer and trainer born in 1964 but, above all, a man who lives life to the full and, through his books, provides his readers with the tools for attaining their lifetime goals. “La grande differenza. Una mappa utile per raggiungere le proprie mete” (“The great difference. Useful guidelines for goal attainment”), published in 2003, is the book we all need, not only because it provides the key for analyzing our working life, but also enables us to enter the world of Zanolli. Sebastiano defines objectives by means of priority management, by giving a value to energy and optimism and focusing on an element that is fundamental for personal improvement, both in everyday life and in managerial roles, with the support of training, the primary element responsible for driving everything else. The potential of each individual, the enhancement and valorization of each and every talent are vital to the wellbeing of the entire system. In this way, the text provides a useful map enabling us to reach our goals and define our objectives. «Extraordinary events are born of ordinary things - states the author - because fear is the first great obstacle to creativity and uncertainty is the mother of all fears». Paura a parte (2004), "Riflessioni e suggerimenti sul lavoro la vita e la paura in un mondo precario" (“Reflections and suggestions on work, life and fear in an uncertain world”). The transformation of fear into courage, in everyday life and the work environment, is the keystone. Sebastiano addresses the topic of networking, that is to say, the recognition of those connections linking the single elements of the universe in one super organism. An old principle of the Gestalt school of thought whereby the whole is more than the sum of its single components. This approach is free from political, religious or pseudo-spiritual connotations, even though the author himself does not exclude the possibility that this process of self-recognition may be concerned with a deep inner self. In the book “Una soluzione intelligente alle difficoltà” (“An intelligent solution to difficulties”), published in 2005, Zanolli describes what he believes to be the best possible form of society (the reference to Leibniz is quite evident, editor’s note). And in this respect, such a definition does not suggest the impossibility of making it work better, but simply indicates that the current state of affairs is fruit of a non ac-
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2 LE SUE O PERE 3
casuale. Sebastiano non mette quindi in discussione la società, ma ci fornisce gli strumenti per muoverci al meglio attraverso le regole che questa ci offre e in un certo qual modo ci impone. Non ha la velleità d’indicarci la giusta via ma di suggerirci quelle alternative. È l’istinto de “l’uccellino Woodstock” (ricordate i Peanuts?) che dichiara: «Non seguitemi perché mi sono perso anch’io». In quest’apparente contraddizione si rispecchia la personalità e il carattere dell’autore che tutto vuole fare meno che interpretare il ruolo di maître à penser. Zanolli tuttavia in diversi suoi contributi sembra intuire le avvisaglie di una crisi economica. «Ogni singolo uomo è una sorta di piccola azienda» (“Io, società a responsabilità illimitata. Strumenti per fare la grande differenza”, 2008). Se così è allora l’uscita dal pantano della crisi risiede nel talento che alberga in ognuno di noi. Ma qual’è l’accezione da attribuire a questo termine? «È un qualcosa che fa parte del nostro DNA», risponde fermamente Zanolli: «è un elemento che possiedi sin da bambino. Non è necessariamente quello che farai nella vita ma è lo strumento fondamentale che ti aiuterà a raggiungere il tuo obiettivo». Il talento va nutrito, assecondato, a volte domato ma ti apre nuove vie, ti obbliga a metterti in gioco, a rischiare, perché come ci tiene a sottolineare Sebastiano: «La strategia più rischiosa è non rischiare». Ci spiega meglio nel saggio “Dovresti tornare
cidental course of events. Sebastiano does not therefore question society, but provides us with the tools for making our way more effectively through the rules it offers and, in some ways, imposes. He does not aspire to indicating the right way, but does suggest some alternatives. It is the instinct of Woodstock, the little bird from the Peanuts cartoons, when he says: «Don’t follow me because I’m lost, too». This apparent contradiction reflects the personality and the nature of the author who rejects the role of maître à penser, more than anything else. However, in many of his writings, Zanolli seems to have glimpsed the first signs of an economic crisis. «Each individual is a sort of small company», as in “Io, società a responsabilità illimitata. Strumenti per fare la grande differenza” (“I, the limited liability company. Tools that make all the difference”), 2008. If this is the case, the way out of the crisis lies in the talent residing in each one of us. But what meaning can we attribute to the word? «It is part of our DNA», replies Zanolli firmly: «It is a characteristic we possess from childhood. It is not necessarily what we do in life, but it is the vital tool enabling us to reach our goals». Talent must be fed, encouraged and sometimes dominated, but it blazes new trails, it prompts us to address new challenges and to take risks, because, as Sebastiano emphasizes: «The riskiest strategy is that of not taking any risks». A further explanation is provided in the essay “Dovresti tornare a guidare il camion
" L'uomo è un animale sociale" Aristotele "Man is a social animal " Aristotle"
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a guidare il camion Elvis, puntare sul proprio talento quando tutto sembra non funzionare”, 2011: «Il talento deve produrre marginalità per essere considerato tale, altrimenti è fine a se stesso. L’uomo è un animale sociale (chiaro riferimento ad Aristotele, ndr), se il tuo talento non ti è riconosciuto o non lo sai riconoscere, non esiste». In “Aveva ragione Popper, tutta la vita è risolvere problemi” (2014), fa un’analisi profonda che passa attraverso i 5 libri precedenti ponendosi una domanda: «Ma dopo aver risolto tanti problemi, perché ho ancora fame di risoluzioni, di domande che necessitano risposte?». La risposta che si è dato Sebastiano è che non può esistere un’esistenza priva di problemi, anche un evento, come la nascita di un figlio, porta con sé tutta una serie di problematiche, più o meno significative che ci obbligano a riflettere sulla loro previsione/risoluzione. Il lavoro di questo scrittore, quindi, è terreno per spigolare molti spunti utili sia a chi nella vita fa il manager sia a chi conduce un’esistenza che non si misura con le problematiche gestionali di matrice lavorativa. Di certo si tratta di una lettura che regala grande sostanza. Sebastiano collabora con Francesca Gazzola, esperta di neuroscienze applicate alle relazioni. lagrandedifferenza.com
Elvis, puntare sul proprio talent quando tutto sembra non funzionare” (“You should go back to driving trucks Elvis, pin your hopes on your own talent when everything else fails”), 2011: «Talent has to create marginality, in order to be perceived as such, otherwise it is an end in itself. Man is a social animal (a clear reference to Aristotle, editor’s note). If your talent is not recognized, or you are not able to recognize it, then it does not exist ». In “Aveva ragione Popper, tutta la vita è risolvere problemi” (“Popper was right, life is nothing but problem solving”), 2014, the author conducts a detailed analysis which has accompanied him through his previous 5 books and takes the form of a question: «Now that many problems have been solved, why do I still feel the need for solutions, and still have questions that require answers?». The answer Sebastiano has come up with is that existence cannot exist without problems, even a single event, such as the birth of a child, will be the cause of several issues, of greater or lesser importance, and will require our intervention to provide for and solve them. The work of this writer offers much food for thought and useful suggestions to all those who occupy a managerial role, but also to those readers who are not obliged to come to terms with issues of a professional or managerial nature. It is certainly a book of great substance.
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UN SUGGE STIVO INCONTRO CON MA S SIMO BOT TURA CHE RACCONTA L A SUA CUCINA E TIC A NEL REFE T TORIO AMBROSIANO A MIL ANO
An enlightening chat with Massimo Bottura, talking about “ethical cuisine” as practiced in the Refettorio Ambrosiano in Milan.
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TEMPTATION
TASTE
L'ILLUMINATO DELL A CUCINA I TALIANA di Alessandro Manieri
li incontri con Massimo Bottura sono sempre così: travolgenti. Un fiume in piena: di idee suggestioni, immagini e parole. Se non fosse uno degli chef più blasonati del globo terraqueo, un vero illuminato della cucina a livello mondiale e da anni 3 stelle Michelin nella sua amata Modena dove ha aperto l’Osteria Francescana, si potrebbe anche pensare che sia un incredibile folle. Ma la sua è follia buona anzi, è di più, è visione etica. «Avevano ragione i futuristi. Marinetti aveva capito tutto», mi dice mentre ci accomodiamo nel suo ufficio circoscritti nella luce di una lampada di Castiglioni e circondati da opere d’arte contemporanea e pezzi di design, altra sua viscerale passione: «Le loro idee sulla cucina antipassatista erano pazzesche. Se avessero affidato l’Aerovivanda a uno come Ferran Adrià avrebbero “spaccato”. Ecco perché per il Refettorio Ambrosiano io ho chiamato tutti i più grandi chef del mondo». Già, il Refettorio Ambrosiano, un’idea visionaria che solo lui poteva avere: usare gli scarti alimen-
A meeting with Massimo Bottura is, inevitably, affecting. His speech is like a flowing river: full of ideas, inspiration, imagery, words. Were he not known as one of the most awarded chefs in the planet, part of a covenant of illuminati of world cuisine, and owner of a long-standing three star Michelin restaurant in his beloved Modena, Osteria Francescana, one might take him for a madman. But he is the good kind of crazy. An ethical visionary. «The futurists were right. Marinetti had it all figured out» he says as we take our seats in his office, framed by the light of a Castiglioni lamp and surrounded by contemporary art and design pieces, his other great passion. «Their ideas on anti-past cuisine were astounding. Had they entrusted the Aerovivanda to someone like Ferran Adrià, it would have made a smash. And that is part of why I’ve called all the best chefs in the world to the Refettorio Ambrosiano.» The Refettorio Ambrosiano, a visionary idea for a visionary soul: to use scrap food produced in the kitchens of other
L' idea è nata dal tema di E xpo: nutrire il pianeta... "stop agli sprechi " The idea came from the topic of the E xpo: feeding the planet … “down with waste” tari prodotti quotidianamente dai ristoranti per trasformarli, sotto le mani sapienti dei più grandi cuochi del mondo, in cibo per chi non ha i soldi per mangiare. «Mi sono ispirato al film neorealista “Miracolo a Milano”. L’idea è nata anche dal tema di Expo: nutrire il pianeta. Allora mi sono detto: beh, diamo uno stop agli sprechi. Come faceva la mia nonna, che il pane raffermo me lo riproponeva pucciato nel latte e zucchero. Ma hai idea di quanto sia buona quella roba lì? Ogni anno 1,3 milioni di tonnellate di cibo commestibile finiscono al macero. Se le recuperassimo saremmo a cavallo, non ti pare?». E così con una spavalderia comune a pochi, lo chef di Modena va a bussare alla porta del cardinale Scola, vescovo di Milano: «Sono andato da lui con Davide Rampello che era il presidente della Triennale e gli ho raccontato che
restaurants, turning them over to the best cooks in the world, making food for the needy. «My inspiration comes from the neorealist film “Miracle in Milan”. Also, the idea came from the topic of the Expo: feeding the planet. So I told myself: well, we should stop wasting. That’s what my grandma used to do, serving us stale bread dipped in milk and sugar. Do you have any idea how delicious that is? Every year, 1.3 million tons of perfectly edible food goes wasted. If we could salvage them, we’d be set, don’t you think?» And so, with a bravery second to none, the chef from Modena went knocking at the door of Cardinal Scola, the Bishop of Milan. «I went to see him with Davide Rampello – president’s Milan Triennale and I said that I wanted to
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V3.0
FOUR SEASON volevo rifare il refettorio di Leonardo di 500 anni fa, pieno di arte e bellezza perché non si vive di solo pane. Dopo una settimana il vescovo mi chiama e mi riferisce di aver parlato con il Papa e al quale l’idea piaceva a condizione di valorizzare la periferia di Milano. Siamo partiti con la Curia a cercare la location: a Greco Pirelli, periferia difficile, c’era un teatro abbandonato da dieci anni che faceva parte di un oratorio, quello di don Giuliano, affacciato sulla ferrovia. E quel teatro è diventato il refettorio». Comincia la gara virtuosa per arredarlo tra tutti i designer di Milano. E poi l’arte: la transavanguardia di Cucchi Paladino Nannucci, a impreziosire la sala. E anche Carlo Benvenuto che ha fatto il “Pane Metafisico”. «È diventato un posto pazzesco», chiosa Massimo, sorseggiando un bicchiere d’acqua. Un esperimento unico che ha fatto scuola. Ora Bottura è richiesto ovunque, in Italia e nel mondo, per replicare questa iniziativa. «David Hertz, presidente dell’Associazione Brasiliana Gastromotiva che era venuta a Milano in visita al Refettorio, per vedere come funzionava, mi ha chiesto se ero disponibile a realizzare lo stesso progetto
recreate a refectory like Leonardo’s, from 500 years ago, full of art and beauty, because it takes more then just bread to give sustenance. He called me back a week later and told me he had talked it over with the Pope, who appreciated the idea of doing something for Milan’s outer neighbourhoods. We went looking for the location with staff from the Church: in Greco Pirelli, a difficult area, there was an old theatre, abandoned for over a decade. It was attached to don Giuliano’s parish, facing the railways. That theatre became our refectory.» So began a virtuous competition among Milan’s best designers for the furnishings. Then came art: Cucchi Paladino Nannucci’s transavantgarde pieces to embellish the space. Carlo Benvenuto added a “Metaphysical Bread”. «It’s become this amazing place» comments Massimo, as he sips a glass of water. A unique experiment which soon became a beacon, an example. Now, Bottura travels everywhere, in Italy and abroad, to spread and replicate the idea. «David Hertz, chairman of the Gastromotiva Association of Brazil, came to Milan to visit the Refettorio, to see how it works, and
L a mia Osteria Francescana? una bottega rinascimentale My Osteria Francescana? A Renaissance work shop nel cuore delle favelas durante le Olimpiadi di Rio de Janeiro. Non me lo sono fatto ripetere due volte e con mia moglie Lara abbiamo pensato di fondare una Onlus che abbiamo chiamato “Food for Soul”, usando la mia immagine non per fare soldi ma per raccogliere fondi. Mi pareva più interessante…». Come vola alto lo chef modenese! Gli chiedo allora se non teme che la strada che sta imboccando lo porti lontano dai fornelli e dal cibo che sono la sua iniziale passione. La domanda lo spiazza, come se non ci avesse mai pensato; fissa un punto indefinito della parete prendendo una lunga pausa, alla Celentano, poi tornando con lo sguardo su di me dice: «L’Osteria Francescana è il centro gravitazionale di tutto quello che ti ho raccontato. È un laboratorio, anzi no, una bottega rinascimentale. Dentro non si fa arte ma alto artigianato come lo è una Ferrari, capisci? Ma l’artigianato è cultura e la cultura genera conoscenza; quest’ultima produce coscienza e la coscienza - nelle anime sensibili - alimenta il senso di responsabilità. Il Refettorio, quello Ambrosiano e quello di Rio, sono progetti di responsabilità, figli della cultura dell’Osteria Francescana». Alla faccia di chi dice che la con la cultura non si mangia.
asked me if I was available to replicate the project in the favelas of Rio de Janeiro, during the Olympics. Of course I accepted, and me and my wife Lara founded a non-profit we called “Food for Soul”, where we use my image not to make profit but for fund-raising. I find it more interesting...» How high the chef from Modena flies. This is my cue to ask whether he ever fears that the road he’s taking will lead him away from the kitchen and from food, his first true passions. He seems surprised, as if the idea had never struck his mind. His gaze fixed on an indefinite point on the wall he allows himself a long pause, like the singer Celentano, then fixes his stare back on me and states: «Osteria Francescana is the centre of gravity for all the projects we’ve been talking about. It’s a laboratory, no, a Renaissance workshop. We don’t do art there but high craftsmanship, like a Ferrari, you see? Craft is culture, culture generates knowledge, and knowledge in turn generates conscience. Conscience, in an aware soul, creates a sense of responsibility. The Refectories, the Ambrosiano in Milan and the one in Rio, are projects alive with responsibility, the offspring of Osteria Francescana’s culture.» So much for those who claim that you can’t live of culture alone!
BRODO DI TUTTO Un brodo intenso e molto minerale ricavato dagli scarti e dalle eccedenze vegetali della nostra cucina. Le verdure vengono tostate e messe in infusione.
OOPS!!! MI È SCIVOLATA LA CROSTATINA AL LIMONE Si gioca con le convenzioni e le aspettative. Strati di limone, sorbetto e meringa incontrano capperi salati, bergamotto candito, origano e olio piccante al peperoncino.
TRIBUTE TO MONK In omaggio al pianista jazz Thelonious Monk: base di brodo di seppia con cedro e zenzero candito, il brodo katsuobushi, spaghetti e infine il croccante merluzzo nero in crosta carbonizzata.
BEAUTIFUL, PSYCHEDELIC VEAL, NOT FLAME GRILLED
Il vitello, cotto sottovuoto e ricoperto di cenere e carbone. Abbigliato con clorofilla, crema di patate, succo di barbabietola rossa e Aceto Balsamico Villa Manodori.
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MODE , TENDENZE E MERC ATI INTERNA ZIONALI, L A FIGURA DI RIFERIMENTO NEL MONDO DEL VINO È C AMBIATA
Fashion, trends, international markets: how a central profession in the world of wines has changed.
Thomas Sartori
TEMPTATION
TASTE
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RETROGUSTO di P.A.
l sommelier? Quel signore impettito ed elegante che con fare ineffabile consiglia il vino giusto al commensale del ristorante chic. Poi stappa con gesti misurati, scruta, annusa, rotea il bicchiere e dopo un attento quanto minimale sorso, sentenzia la bontà del contenuto: oggi è cambiato tutto o quasi. L'aplomb distintivo del sommelier nei locali di categoria rimane lo stesso, ma dietro alla figura vestita di scuro e con il collare dotato di tastevin oggi c'è un manager del vino, un uomo o, sempre più spesso, una donna che sa gestire gli acquisti della cantina, segue le nuove tendenze del bere e conosce a fondo sia il proprio territorio che quelli da cui provengono le diverse bottiglie. «Al vino ci si avvicina spesso per curiosità», dice Antonello Maietta, Presidente dell'Associazione Italiana Sommelier, la più importante associazione del mondo
Who is the sommelier? An elegant, distinguished gentleman of courteous ways, advising guests in an elegant restaurant on the best wine for their meal. Uncorking the bottle with a practiced flourish, he examines, inhales, moves his glass just so and after an attentive, yet restrained, sip decrees the quality of its content. But today, all of this, or most of it, has changed. Yes, the distinctive aplomb of a sommelier in high-class eateries may well be the same, but the figure under the elegant dress and collar with its silvery tastevin is no less than a wine manager. A man or, more often than not, a woman, skilled in directing purchases, knowledgeable in the latest trends, well-connected to the local community and to the areas of provenance of the various wines on display. «Many people start out simply curious» says An-
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V3.0 Montone Matteo al The Ritz London di Londra
PROPOSTE VINO con i suoi 35.000 iscritti: «Ci s’iscrive al primo dei tre livelli di corso per conoscere meglio il mondo enologico, magari proprio per saper scegliere, anche a casa o con gli amici, la bottiglia da abbinare a un piatto. Poi ci si appassiona, ed è grazie agli approfondimenti didattici, gli incontri e le degustazioni che le opportunità offerte da AIS, diventano un vero valore aggiunto». Il sommelier 3.0 è sempre più trasversale e multidisciplinare. Lo conferma la recente uscita dell'app Vitae che permette in tempo reale di navigare dal proprio cellulare tra i 10.000 vini che AIS recensisce sull'omonima guida dei migliori vini italiani e che sta spopolando negli store iOS e Android. Crescono i giovani e le donne che s’iscrivono ai corsi, a completamento dei propri curricula, con alle spalle o in essere, studi universitari, conoscenza delle lingue, anziché un background pro-
tonella Maietta, Chair of AIS, the Italian Sommelier Association, the largest in the world, with over 35,000 members. «They enrol in an entry-level course for a taste of the world of oenology, often to learn how to choose the right bottle for a meal, at home or with friends. Then it becomes a passion, and through classes, meetings, tastings and other opportunities offered by AIS, it turns into a professional skill». Sommeliers 3.0 are transversal, multidisciplinary figures. This is well represented by a new App, Vitae, a best-seller in the iOS and Android stores which can be used to navigate a catalogue of over 10,000 bottles from AIS’ guide, by the same name, to the best wines in Italy. More and more young people, and women, enrol in wine-tasting courses as part of their curriculum-building. Many are fresh out of university, and skilled in
BARBARESCO CURRÀ 2011 Un Barbaresco assoluto. Colore granato carico, ampio al naso, in bocca rivela tutta la sua importanza. The ultimate Barbaresco. Deep garnet red, full bodied bouquet, deep and rounded taste.
IL MARINETTO 2014 Un sorso di suadente Sud con i suoi sentori di mandarino e fico d'India, perfetto con gli ziti al pomodoro. A dreamy taste of the South reminiscent of tangerine and prickly pear, to sip with a local dish of pasta, tomatoes.
Una professione che non è più solo "un cameriere del vino" Much more than ver y qualified " wine ser ves" fessionale specifico nel settore. Si stima che solo in Italia servano circa 200.000 sommelier, tra ristorazione, turismo, export e produzione vitivinicola, ma sono sempre più numerose le richieste dall'estero di sommelier AIS. Il ruolo non è solo quello di un qualificato "cameriere del vino" ma si cerca sempre più spesso un ambasciatore del made in Italy, capace di rappresentare l'enologia italiana e le altre eccellenze nazionali, così apprezzate all'estero e sempre più interdipendenti. Potenzialità che Salvatore Ferragamo ha certamente intuito quando ha istituito, in collaborazione con AIS, il premio per il miglior sommelier junior. Ogni anno nella tenuta toscana del Borro i migliori allievi degli istituti alberghieri di tutta Italia si contendono l'ambito titolo, sognando un futuro professionale tra mode, enogastronomia e glamour. Un successo che altri sommelier AIS hanno già raggiunto.
languages, rather than coming specifically from the food industry. In Italy alone, there is a market for about 200,000 sommeliers in restaurants, in the tourism industry, as well as in export and in the wineries themselves. More and more, AIS graduates are in demand abroad. They represent much more than very qualified “wine servers”: sommeliers today are ambassadors of “made in Italy” culture, representing Italian wine and other prestigious products, widely enjoyed abroad, and all interconnected. This potential was obviously clear in the mind of Salvatore Ferragamo when he decided to institute, in cooperation with AIS, an award for best junior sommelier. Every year, the best students of Italy’s hotelier institutes joust for the coveted prize in the Tuscan estate of Borro, as part of their dream for a future of trends, food and glamour. A dream which has already come true for other AIS sommeliers before them.
SABBIA GIALLA 2014 Full-immersion nell’elgante mondo degli aromi fruttati. Ideale con il risotto allo zafferano. A full immersion in the refined world of fruit aromas. Perfect with saffron rice.
EXTRA BRUT RISERVA 2007 Pieno, morbido, fresco e minerale dopo ben 82 mesi di riposo sui suoi lieviti. Ideale sui tagliolini. Rich, soft, fresh and mineral, after no less than 82 months aging over natural yeasts. Ideal with fresh pasta.
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IN MOTION
BARBADOS
PIACERE ASSOLUTO di Federico Thoman Foto visitbarbados.co
FARE UNA VAC ANZ A IN QUE STI LUOGHI PARADISIACI È UN ' E SPERIENZ A UNIC A, ECCO PERCHÉ Here’s why holiday in this paradise is a unique experience
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V3.0
l’isola più orientale delle Piccole Antille. Barbados, angolo di paradiso nei Caraibi che possiede tutte le qualità tipiche di una meta tropicale: sole, spiagge con bianca sabbia finissima, mare cristallino e strutture all’altezza di un turismo esigente. Ma c’è di più: grazie alle sue radici inglesi, africane e indo-occidentali, nelle Barbados regna un intrigante mix di culture, sapori e tradizioni, senza dimenticare i ritmi strepitosi della musica locale. Curiosità: nel XVI secolo, l’esploratore portoghese Pedro Campos vide le lunghe fronde aeree delle piante di ficus, per lui simili a barbe. Chiamò così l’isola Barbados,
The most easterly island of the Lesser Antilles. Barbados, a corner of paradise in the Caribbean with all the typical qualities of a tropical location: sun, beaches of fine white sand, a crystal-clear sea and facilities to satisfy the most demanding tourist. But there is much more to it than that: thanks to its English, African and West Indian roots, an intriguing mix of cultures, flavours and traditions reigns in Barbados, not to mention a fantastic local music scene. Strange but true: in the XVI century, Portuguese explorer Pedro Campos spotted the long leafy fronds of the ficus plant waving in the air, and thought they looked like beards. So, he called
Alleynes Bay
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annamariaalois.it
Parlamento di Barbados Bottom Bay
the island Barbados, “the bearded ones”. An island of volcanic origin, it is surrounded by coral reefs. Inland, with its crevices and gorges, it offers a thriving variety of tropical flora and fauna. One of the must-see beaches is Crane Beach with its pink coral sand. Here stands the Crane Beach Hotel (thecrane.com), a multi-starred resort and the oldest hotel on the island. Another enchanting spot is Welches Beach, in the south of the island. The capital, Bridgetown, is located on the east coast and preserves traces of its British past enhanced by Caribbean colours and a lively atmosphere. North of Bridgetown, lies another top luxury resort of Barbados: the Crystal Cove (crystalcovehotelbarbados.
Un altro luxury resort: Il Calliaqua
V3.0
“i barbuti”. Isola di origine vulcanica, è circondata dalla barriera corallina. La parte interna, con i suoi crepacci e le sue gole, offre una prospera varietà di flora e fauna tropicali. Tra le spiagge, da non perdere Crane Beach con la sua sabbia corallina rosata. Qui si affaccia il Crane Beach Hotel (thecrane.com), resort pluristellato e albergo più antico dell’isola. Un’altra spiaggia incantevole è Welches Beach, nella parte meridionale dell’isola. La capitale, Bridgetown, è sulla costa sud orientale e conserva tracce del passato britannico, esaltate dai colori e della vivacità caraibica. A nord di Bridgetown, c’è un altro dei migliori luxury resort di Barbados: il Crystal
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Il Sandy Lane Golf Club
FOCUS
BARBADOS IN PILLOLE Cove (crystalcovehotelbarbados.com). La cucina locale è una miscela di sapori con influenze africane, caraibiche, ed europee. Pesce e molluschi sono il must della cucina Bajan, espressione locale che designa gli abitanti dell’isola. È soprattutto il pesce volante, simbolo nazionale, a dare un tocco di specialità. Per una cena raffinata consigliamo l’elegante The Cliff (thecliffbarbados.com), ma per gli amanti di posti più popolari da non perdere è l’Oistins Fish Fry, ogni venerdì e sabato nel villaggio di pescatori di Oistins, punta meridionale dell’isola. Ma Barbados non è solo cibo: la tradizione vuole che proprio su quest’isola fu iniziata la produzione del rum. La musica ha un ruolo fondamentale nella cultura locale. Frutto della sintesi di diversi stili e influenze, il ritmo dell’isola unisce folk, musica religiosa e popolare ma anche eco di note occidentali.
com) The local cuisine is a melting pot of flavours with African, Caribbean and European influences. Fish and shellfish are indispensable to Bajan cuisine, a local culinary expressing defining the islanders. In particular, flying fish, the national symbol of the country, confer a touch of originality. For a refined dinner, we recommend the elegance of The Cliff (thecliffbarbados.com), but for those who prefer to rub shoulders with the locals, the Oistins Fish Fry is the place, every Friday and Saturday in the fishing village of Oistins, on the most southerly tip of the island. But Barbados is much more than just food: tradition has it that the production of rum first began on this island. Music plays a prominent role in local culture. Fruit of a synthesis of different styles and influences, the island rhythm melds folk, gospel and pop together with echoes of western notes. At all times of the day, especially in
NELLA CULLA DEL RUM Mount Gay: questa distilleria di rum risale al 1703. È la più antica casa di produzione del nettare dei Carabi. Mount Gay: this rum distillery dates back to 1703. It is the oldest producer of the Caribbean.
A SCUOLA DI SURF Con "Learntosurfbarbados" lezioni di surf a piccoli gruppi (max. 5 persone) all’insegna del divertimento. Learntosurfbarbados provides surfing lessons to small groups (max. 5 people) in a fun atmosphere.
Indimenticabili spiaggie, suoni , colori e profumi Unforgettable sounds , colours and scent s A ogni ora, specialmente a Bridgetown, si possono ascoltare melodie folk, jazz caraibico, opera e i ritmi ondeggianti del calypso, della spouge e della soca. Il calypso trae origine dai canti degli schiavi africani d’inizio 1600. Erano canzoni a sfondo satirico, scritte per commentare avvenimenti sociali. Il trionfo del Calypso è il Crop Over Festival, il carnevale di Barbados, che si tiene tutti gli anni nella prima settimana di agosto. Per gli amanti di sport e avventura, Barbados offre molto. Il terreno pianeggiante e la lieve brezza che soffia dall’Atlantico sono l’ideale per gli amanti del golf, come il Barbados Golf Club (barbadosgolfclub.com) è il tempio dei green dell’isola.
Bridgetown, you can listen to folk melodies, Caribbean jazz, opera and the swaying rhythms of calypso, spouge and soca. The origins of calypso date back to the songs of African slaves of the early 1600s. They were satirical songs written to comment social issues. The true celebration of Calypso is the Crop Over Festival, the Barbados carnival, held every year in the first week of August. For those who love sports and adventure holidays, Barbados can offer a lot. The flat ground and the light breeze blowing in from the Atlantic are ideal for golf enthusiasts; the Barbados Golf Club (barbadosgolfclub.com) offers the most prestigious green on the island.
IL MIGLIOR RESORT Parliamo del Sady Lane, a nord della capitale è sinonimo di lusso e tranquillità. Qui un livello di ospitalità senza paragoni. We refer to Sady Lane, north of the capital and a byword for luxury and leisure. A standard of hospitality beyond compare.
Port st. Charles
BAGNO TRA LE TARTARUGHE Fatevi una nuotata tra le tartarughe o immergetevi tra i relitti di navi naufragate da oltre 500 anni. Le escursioni più cool sono con cliffsharker.com. Take a dip with the turtles or dive among shipwrecks over 500 years old. The coolest excursions are those organized by cliffsharker.com.
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IN MOTION
TERRA DEI SOGNI IN
CARINZIA di E.B.
VELDEN AFFACCIATA SUL WÖRTHER SEE POCO DOPO IL CONFINE ITALO-AUSTRIACO È LA DE STINA ZIONE IDE ALE PER CHI CERC A UNA VAC ANZ A TRA ELEGANZ A E CHARME Velden, overlooking the Wörthersee and located just beyond the Italian-Austrian border, is the perfect destination for those seeking a holiday of charm and elegance
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“Sicily at its best�
Masseria della Volpe C/da Casale sn - Noto | Sicily (+39) 0931.85.60.55 info@masseriadellavolpe.it
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Dal 1950 è il luogo deputato alla mondanità. Quando cala la sera, è l’ora delle slot machine, delle fiches lanciate sui tavoli. When night falls, the lights turn on and fun starts at the casino, a venue that has been patronized by the smart set.
CROCIERA SUL LAGO Una crociera che diventa un'esperienza unica se salpate con l’ammiraglia Thalia, uno degli ultimi piroscafi a elica d’Europa. Enjoy a truly unique cruise on the flagship Thalia – one of the last screw steamers still operating in Europe.
PYRAMIDEN KOGEL La più alta torre in legno al mondo. Tre terrazze per abbracciare con lo sguardo l'intera Carinzia. The highest wooden tower in the world. Three cantilevered terraces enable you to take in the whole of Carinthia.
MARIA WÖRTH Una microscopica penisola protesa sul lago da cui svetta la chiesa dedicata alla Madonna, una delle più caratteristiche d'Austria. A microscopic peninsula overlooking the lake dominated by a church dedicated to the Virgin Mary, one of the most characteristic in Austria.
CARINZIA IN ☛ PILLOLE
racciando un'ipotetica linea tra le città di Milano, Vienna e Monaco di Baviera, più o meno al centro si incontra Velden, “la riviera austriaca”, con il suo clima mitigato dagli eccessi invernali ed estivi grazie al lago, il più caldo tra quelli alpini. Un paesaggio costellato dalle grandi ville dai giardini curati, le piccole darsene e i beach club con i tavolini protetti da candidi ombrelloni, il Casinò e al centro della scena, il profilo turrito dello Schlosshotel, il castello rinascimentale fatto costruire dal Conte Bartolomeo Khevenhüller e da sua moglie Bianca Ludmilla di Thurn tra il 1590 ed il 1603. Nelle loro intenzioni doveva essere il loro buen ritiro, con un mulino, la fattoria e grandi saloni per i ricevimenti. Dopo un incendio che nel 1762 distrusse parte dell'edificio rinascimentale, venne acquistato da un industriale viennese che lo ristrutturò, trasformandolo in hotel di lusso. Arte e società, politica e aristocrazia, denaro e bellezza fecero per generazioni dello Schlosshotel Velden un punto d’incontro e di ritrovo. Oggi la costruzione neo rinascimentale s’integra con l’ampliamento moderno e lineare, che abbraccia e richiama le simmetrie del giardino all'italiana e ospita anche un centro congressi e la grande Spa con le sue piscine interne ed esterne. Un'eleganza sobria e mai ostentata, tipicamente
If we draw an imaginary line between the cities of Milan, Vienna and Munich, Velden is situated more or less midway, on the “Austrian Riviera” blessed by a climate immune to extreme winter and summer temperatures, thanks to its position on the warmest of Alpine lakes. A landscape dotted with large villas, well kept gardens, small pleasure harbours and beach clubs whose tables are sheltered by white sunshades. The Casino dominates the scene together with the turreted profile of the Schlosshotel, the Renaissance castle built by Count Bartholomew Khevenhüller and his wife Blanca Ludmilla of Thurn between 1590 and1603. It was to be their retreat, with a mill, farm and large reception halls. Following a fire that destroyed part the Renaissance building in 1762, it was purchased by a Viennese businessman who converted it into a luxury hotel. Art and society, politics and aristocracy, money and beauty have made the Schlosshotel of Velden a favourite gathering place for entire generations of socialites. Today, the Neo-Renaissance building is well integrated with a modern and linear extension, that embraces and recalls the symmetry of Italian gardens as well as hosting a conference centre and a large spa with indoor and outdoor swimming pools. A discreet and understated elegance – typical of Central
Grandi ville, piccole darsene e beach club da sogno L arge villas , pleasure boat harbours and a dreamy beach mitteleuropea, è quella che si respira tra i saloni e i corridoi dello Schlosshotel. Il primo piano dell'antico castello ospita il ristorante gourmet Schlossstern. La sua cucina, premiata da Gault Millau, unisce le eccellenze territoriali con la tradizione mediterranea, abbinata a una carta dei vini che spazia tra le grandi etichette europee e nazionali. In estate i tavoli, dallo charme ovattato degli spazi interni, si allargano verso la panoramica terrazza sul Wörthersee e nel giardino delle rose, al tiepido ridosso delle mura color ocra. Velden è perfetta come punto di partenza per gite in giornata, alternando il relax balneare, le uscite in barca, il golf o le passeggiate tra il lungolago ed i boschi che lo circondano, con puntate verso la vicinissima Villach, Klagenfurt, oppure Graz, con i suoi musei e palazzi storici. Strada facendo, tappa d'obbligo a Keutschach am See, per una salita sulla Piramide Kogel che, con i suoi 100 metri garantisce una vista mozzafiato sulla Carinzia e i suoi laghi.
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CASINÒ DI VELDEN
Schlosshotel
Europe – defines the atmosphere reigning in the halls and corridors of the Schlosshotel. The first floor of the ancient castle is given over to the Gourmet Schlossstern restaurant. Its cuisine, awarded by Gault Millau, combines local excellences with the Mediterranean tradition, together with a wine list offering premium European and national labels. In summer, the dining tables spill over from their plush interiors to the panoramic terrace overlooking the Wörthersee and the rose garden, in the warm shelter of ochre-coloured walls. Velden is the perfect departure point for day trips, alternating leisurely bathing, boat trips, golf or strolls along the lakeside and in the surrounding woods, with excursions to nearby Villach, Klagenfurt, or Graz with its museums and historical buildings. On the way, don’t forget to stop off at Keutschach am See, where you can climb to the top of the Kogel Pyramid which offers a breathtaking view of Carinthia and its lakes from an altitude of 100 metres.
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And this is evident from the opening of a 500 sq. m. space inside the luxurious Metropol Hotel. A concept store developed by Maria Grazia Chiuri and Pierpaolo Piccioli, together with the leading British architect David Chipperfield.
Valentino loves Moscow E lo dimostra l’apertura di uno spazio di ben 500 mq all’interno del lussuosissimo Metropol Hotel. Un concept store sviluppato da Maria Grazia Chiuri e Pierpaolo Piccioli, insieme all’archistar inglese David Chipperfield.
RUSSIA
Miu Miu, profumo
WORLD WIDE WONDER
Velvet carmen clutch Benedetta Bruzziches
Fiori D’arancio Dolce & Gabbana rinnovano la passione per la Sicilia: la minaudiere scrigno dai toni pastello ne è la prova.
The name derives from a type of North American redwood, but it is in Jaypee (south of New Delhi) that this architectural work blending nature, agriculture and urban life will be executed. This is the 3.0 evolution of Boeri’s skyscraper in Milan!
Hyperions: una città in verticale Il nome deriva da un tipo di sequoia nordamericana, ma è a Jaypee (a sud di nuova Delhi) che verrà realizzata quest’ opera architettonica che coniuga natura, agricolutura e vita urbana. L’evoluzione 3.0 del grattacielo milanese di Boeri!
INDIA
Marvelling at the blossoming of cherry trees Sakura means cherry tree in Japanese and its blossoming is one of the most important happenings for Japanese people, attracting visitors from all over the world. A busy schedule full of events from May 25 to 29.
Ammirare la fioritura dei ciliegi Sakura, in giapponese ciliegio e la sua fioritura è uno degli eventi più importanti per il Giappone, con visitatori da tutto il mondo.Un fitto calendario di eventi dal 25 al 29 maggio. jnto.go.jp/sakura
GIAPPONE
At home like in a hotel, sojourning in prestigious period palaces but with the services of a high-tech hotel, pervaded with Made in Italy. Based on Milan, Rome, Mestre.
Tailorstay soggiorni tricolore A casa come in albergo, soggiornando in palazzi d’epoca e in indirizzi di prestigio ma con i servizi di un albergo high tech, circondati dal Made in Italy. Da un'idea dell'imprenditore milanese Cesare Lanati di Bell Holding. A Milano, Roma, Mestre. tailorstay.com
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CURIOSITÀ DAL MONDO
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In Pinarella di Cervia, a charming place along the coast of the Adriatic Sea, hundreds of kites will be fluttering above your heads from April 22 to May 1, among wine and food markets, many games and lots of music.
36° Festival internazionale degli aquiloni Siamo a Pinarella di Cervia, bel posto sull’Adriatico e dal 22 aprile al primo maggio centinaia di aquiloni svolazzeranno sopra le vostre teste, tra mercatini enogastronomici, tanti giochi e molta musica. festivalinternazionaleaquilone.com
I TALIA
Pop sveglia Gambe e braccia mobili, questa sveglia oltre ad essere utile è anche un oggetto d’arredo dall’animo pop!
The beauty of the skyscrapers from an unusual point of view: the sea. The “Clipper City”, a high-end ship dating back to the mid-nineteenth century, now makes this possible. Departures from Battery Park.
Manhattan…in vela La spettacolo dei grattacieli osservato da un punto di vista insolito: quello del mare. Su una nave d’alto bordo risalente a metà Ottocento, la “Clipper City”, tutto questo è ora possibile. Partenze da Battery Park. manhattanbysail.com
USA
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Sotto il segno dei pesci Design d’autore, rosso fuoco, tema marino. Questa candela di Fornasetti è un oggetto da collezionare.
Alberto Guardiani Lipstick heel bis
In Como science is explained through meetings, exhibitions and plays with free admission. Here light is presented by reference to the different branches of science, from biology to photonics. The event also offers music and spectacular video mapping! From May 6 to 25!
Festival della luce A Como si racconta la scienza con incontri, mostre e spettacoli, a ingresso gratuito. La luce, declinata nei diversi rami delle scienze, dalla biologia alla fotonica. Ci sarà anche musica e video mapping spettacolari! Dal 6 al 25 maggio! festivaldellaluce.it
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The artist will perform on June 1 and 2 at the prestigious Arena of Verona, where the audience will be enthralled by his most famous songs and the new live songs from the album “ALT”, which he will present here for the very first time. Read the reviews in this issue of Vision 3.0!
Renato Zero Il 1 e 2 giugno, l’artista si esibirà nella prestigiosa location dell’Arena di Verona, dove incanterà il pubblico con i suoi successi di sempre e presenterà per la prima volta dal vivo i nuovi brani contenuti nell’album “ALT” che abbiamo recenisto in questo numero di Vision 3.0!
I TALIA
Carillon "dito medio" Collezione Selletti by Cattelan
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WELLNESS&BEAUTY MILANO
CENTRO MEDICO JUVA
PIONIERI DELL A MEDICINA RIGENERATIVA l Centro Juva della dottoressa Dvora Ancona a Milano, può ritenersi pioniere della Medicina Rigenerativa che, a differenza della chirurgia estetica, è assolutamente non invasiva in quanto non utilizza il bisturi. Inoltre, come accade per la medicina estetica, in questo centro, non vengono utilizzati filler o riempitivi che alterano i connotati del viso. Il Centro Juva si avvale di apparecchiature altamente tecnologiche in grado, tramite la stimolazione delle varie parti del tessuto, di ripristinare gli equilibri perduti durante il processo di invecchiamento. Gli strumenti usati sul viso e sul corpo sono: radiofrequenze, laser, ultrasuoni. Alcuni esempi di interventi effettuati in questo centro medico sono rappresentati dal “Madonna Lift”, trattamento alternativo alla blefaroplastica dove, attraverso dei raggi laser, si ringiovanisce lo sguardo e si rialza la palpebra, permettendo anche una visione migliore. Per qualsiasi informazione: dvora.it
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The Centro Juva of Dr. Dvora Ancona in Milan can be considered pioneer of Regenerative Medicine which, unlike cosmetic surgery, is absolutely not invasive as it does not require a scalpel. Moreover, as in cosmetic surgery, this center does not use fillers that change facial features. The Centro Juva avails itself of high-tech equipment able to restore – through the stimulation of different parts of tissue – the balances lost through the aging process. The devices used for face and body are the following: radiofrequencies, lasers, ultrasounds. An example of the operations executed at this medical center is represented by the “Madonna Lift”, an alternative treatment to blepharoplasty using laser beams to rejuvenate the eyes and raise the eyelid, thus also improving sight.
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FABIO LO COCO NEW FRANGRANCE
ella memoria ognuno di noi imprime formule olfattive, riviviamo i luoghi che appartengono al nostro io, alle nostre radici, senza limiti di tempo, viaggiando verso nuovi orizzonti. E prorpio dalle emozioni olfattive legate agli elementi primari della natura della Sicilia, la terra di Fabio, prendono vita le due nuove essenze di Fabio Lo Coco. “oud-narang”, nato dal suono dell’oud, la colonna sonora dei suoi viaggi; “Moorish” che nelle sue intime nota ci riporta alle pendici dell’Etna. fabiolococofragrance.com It imprints scents in our memory to let us live again places belonging to our inner self, and our roots, without time limits, travelling towards new horizons. And it is from the olfactory emotions linked to the primary elements of the nature in Sicily, Fabio’s homeland, that the two new scents by Fabio Lo Coco come to life. “oud-narang”, stemming from the sound of oud, the soundtrack of his journeys; “Moorish”, that, through its intimate notes, lifts us up to the slopes of Etna.
CHANGE IN A DAY BA STA UN GIORNO PER RINA SCERE
rogrammi detox, percorsi dietetici, sedute di coaching e lavaggio emozionale. E la bellezza diventa un prodotto del benessere. Ricondurre a una sola unità la mente e il corpo, lavorando in un sistema circolare per ritrovare il proprio equilibrio si può fare anche in un giorno solo. Da un’idea di Paolo Torchetti è nato a Milano Change in a Day, un centro di well being per la rinascita personale. Terapeuti, psicologi, nutrizionisti, wellness e mental coach (sotto la guida di Claudio Tavera, medico dello sport ed esperto di medicina antiage), sono i professionisti selezionati per un percorso individuale alla ricerca della propria dimensione di bellezza e benessere. changeinaday.bio Detox and dietary programs, coaching sessions and emotional cleansing to turn beauty into a product of wellbeing. It can take just one day to reunite mind and beauty, operating through a circular system capable of re-establishing our inner balance. Milano Change in a Day – a new wellbeing center for personal rebirth - comes from an idea of Paolo Torchetti. Therapists, psychologists, nutritionist, wellness and mental coaches under the guidance of Claudio Tavera, sports doctor and expert in anti-aging medicine, are the professionals selected for an individual path aimed at searching our own beauty and wellbeing.
MARCO BE AUT Y SPA & HAIR STUDIO
Milano nella centralissima palestra Virgin Cavour, troverete un ambiente accogliente e rilassante, ideale per ritrovare relax e benessere, per momenti da dedicare alla cura del proprio corpo e dei propri capelli. Nella Spa, il benessere degli ospiti si arricchisce di trattamenti estetici per il corpo e il viso, massaggi che regalano sensazioni indimenticabili. Negli spazi confortevoli e accoglienti del bel Hair Studio, ci si occupa di tutti i trattamenti necessari per rendere impeccabile la bellezza e la cura dei vostri capelli. I trattamenti spaziano dalla piega alla ricostruzione del capello con particolari prodotti e tecniche. Via Del Vecchio Politecnico 4. Milano The Virgin Cavour fitness centre, located in the heart of Milan, provides a welcoming and relaxing environment, ideal for unwinding and dedicating time to personal wellness, beauty and hair care. In the Spa, our guests’ wellbeing is ensured by facial and body treatments or massages that regale unforgettable sensations. In the comfortable, relaxing salons of the beautiful Hair Studio, all treatments are available for impeccably groomed and beautiful hair. They range from a simple wash and blow dry to reconstructive hair treatments with special products and techniques.
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Stephen James è l'uomo scelto per la prima copertina di Vision 3.0. Inglese classe '90, inizia la sua carriera come calciatore. Dopo un infortunio Stephen abbandona l'attività agonistica per intraprendere la più fortunata carriera di modello. Oggi è uno dei top model più richiesti dalle maison e dai magazine internazionali. Oltre alla bellezza, i tatuaggi che ricoprono il 90% del suo corpo sono uno dei suoi elementi di distinzione.
Stephen James is the man chosen for the first Vision 3.0 cover page. British-born in 1990, he started out as a footballer but, following an injury, he abandoned competitive sports to take up a more fortunate career as a model. Today he is one of the top models most sought-after by fashion houses and international magazines. Along with his good looks, the tattoos covering 90% of his body are one of his distinctive traits.
STORY
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In Italia 120.000 persone sieropositive, 4.000 nuovi casi all’anno.
Io ci metto la faccia, a te chiedo di fare shopping.
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