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STIMA della NEVE FRESCA dai DATI delle STAZIONI AUTOMATICHE Definizione di un modello per migliorare la valutazione dell’altezza di neve fresca dalla lettura dei dati delle stazioni automatiche

Giulia Rossi e Mattia Faletto con la collaborazione di

Maria Cristina Prola e Roberto Cremonini ARPA Piemonte, Dipartimento Sistemi Previsionali, Torino mariacristina.prola@arpa.piemonte.it

Il quantitativo di neve fresca, misura in centimetri della neve caduta nelle ultime 24 ore, HN, è di fondamentale importanza per la valutazione del pericolo valanghe e delle condizioni di stabilità del manto nevoso. Il dato di neve fresca derivato dalle frequenti misure di altezza del manto nevoso effettuate dalle stazioni nivometriche automatiche risulta tendenzialmente sottostimato. Questa sottostima è causata in primis dai processi di assestamento del manto nevoso preesistente alla nevicata a causa del peso della nuova neve. Le osservazioni nivologiche manuali effettuate quotidianamente dagli operatori (Modello 1 - AINEVA) sono affette da questa sottostima in modo molto limitato, poiché la misura viene eseguita tramite l’utilizzo di una tavoletta di legno, posta sulla superficie del manto nevoso, che ha funzione di separare il processo di assestamento del manto nevoso dall’accumulo della nevicata. Lo scopo di questo studio è stato quindi quello di creare un algoritmo di correzione dei valori di neve fresca restituiti dalle stazioni automatiche, utilizzando come riferimento i valori di neve fresca modellizzati da SNOWPACK (Bartelt and Lehning, 2002), modello numerico unidimensionale sviluppato dall'Istituto Federale Svizzero (SLF) che simula l’evoluzione temporale del manto nevoso, tenendo conto dei molti fattori nivometeorologici che lo influenzano

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