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NELL’INVERNO 2023-24
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Agli uffici valanghe sono noti oltre 450 incidenti nella stagione 2023-24 che hanno causato 51 morti, per fortuna di molto inferiore alla media che è di 96 (periodo 1991-2020).
In Svizzera il numero più elevato con 20 morti, seguita dalla Francia (21), dall’Italia con 11 e dall’Austria con 7 persone decedute.
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Numerosi gli incidenti nei fine settimana di dicembre (3, 10 e sabato 16) e di inizio gennaio. Il periodo delle nevicate nel versante settentrionale delle Alpi è stato caratterizzato da un gran numero con ben 32 incidenti in una sola giornata (16 febbraio). La prima metà del mese di marzo è ancora contraddistinta da numerosi incidenti, specie in Svizzera.
Nell’escursionismo (sci alpinismo, racchette da neve, etc.) è avvenuto il maggior numero di casi con il 71% (mancano i dati dell’Austria nei conteggi), seguiti dal fuori pista (28%) e da 7 incidenti su piste e strade aperte al pubblico.
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AVVENUTI IN ITALIA NELL’INVERNO 2023-24
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Deceduti a causa di valanghe dal 2010 al 2024. La stagione 2017 è stata contraddistinta dall’evento di Rigopiano, mentre la 2010 da diversi incidenti con neve fresca e vento
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Per quanto riguarda le tipologie di incidenti da valanga,nell’ultima stagione percentualmente c’ stato qualche evento in più nell’alpinismo rispetto alla media e con racchette da neve. Queste tipologie di incidenti sono maggiormente frequenti in inverni con poca neve.
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AVVENUTI IN ITALIA NELL’INVERNO 2023-24
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Sulla base della banca dati AINEVA gli incidenti sono stati suddivisi per gruppo montuoso. I dati degli Appennini (3 incidenti noti) per esigenze grafiche sono stati collocati in testa alla catena montuosa.
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In Austria oltre il 50% degli incidenti è avvenuto nel settore orientale (NE-E-SE), in Svizzera e in Italia in quello settentrionale (NW-N-NE). Nel grafico i dati relativi all’Italia
In Italia, la quota media della zona di distacco delle valanghe è la più elevata (mancano i dati della Francia) con 2570 m circa, 130 m più della Svizzera mentre in Austria la quota media è molto bassa, attorno ai 2100 m. La pendenza media è di 39-40° senza grandi differenze fra Italia e Austria (uniche nazioni di cui si dispone dei dati). Di particolare nota che lungo i versanti SW i distacchi sono oltre i 42°.