GUIDA TURISTICA TICINESE 2010

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Guida TURISTICA TICINESE

Iniziative Turistiche Commerciali Varese - 2010

TOPONOMASTICHE DI: • Agno • Ascona • Bissone-Melide • Brusino-Morcote-Vico • Caslano-Magliaso-Pura • Chiasso • Genestrerio-Ligornetto • Locarno centro • Lugano centro • Pregassona-Viganello (Lugano) • Massagno-Savosa • Mendrisio • Ponte Tresa • Stabio


PERCORRENDO IL CANTON TICINO


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CANTON TICINO


CANTON TICINO CANTON TICINO 1 Bellinzonese - 2 Locarnese 3 Vallemaggia - 4 Luganese 5 (Valle di) Blenio - 6 (Val) Leventina 7 Riviera - 8 Mendrisiotto

IL CANTON TICINO

Il Cantone Ticino (ticinese Tesìn; tedesco, francese e romancio Tessin) è il cantone più meridionale della Svizzera, sul versante sud delle Alpi. Prende nome dal fiume Ticino che lo attraversa dalla sorgente al Passo della Novena (ted. Nufenenpass) fino al Lago Maggiore. È in buona parte circondato dall’Italia (provincia di Verbania in Piemonte, di Varese e Como in Lombardia), con la quale confina a est, ovest e sud, e della quale fa parte geograficamente. A nord-ovest confina con il Canton Vallese, a nord con il Canton Uri, e a nord-est con il Canton Grigioni.

Agno

Ascona

TERRITORIO

PERCORRENDO

La sua superficie è di 2.812 km’, dei quali circa tre quarti sono considerati terreno produttivo. Le foreste coprono circa un terzo dell’area del Cantone, ma anche i laghi (Verbano e Ceresio), compongono una parte considerevole del territorio. Il Ticino è il principale fiume del Cantone. Il suo bacino idrografico copre gran parte del territorio, scorrendo da nord-ovest attraverso la Val Bedretto e la Valle Leventina, per entrare nel lago Maggiore in corrispondenza delle “Bolle di Magadino”.

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Quest’ultima è una zona paludosa, non distante da Locarno, in cui trova posto una riserva naturale di rilevanza nazionale, costituita dalle foci dei fiumi Ticino e Verzasca.

Bissone - Melide (ponte -diga)

Morcote

I principali affluenti del fiume Ticino sono il Brenno nella Valle di Blenio e la Moesa nella Val Mesolcina. Gran parte del Sopraceneri, la parte settentrionale del Cantone, è stata modellata dal fiume, che vi forma un’ ampia valle conosciuta come Valle Riviera. Le terre occidentali del Cantone sono invece bagnate dal fiume Maggia, cui ci si riferisce al femminile (la Maggia), mentre il bacino della Verzasca, che ha origine nella valle omonima, si trova tra il Ticino e la Maggia. Il bacino idrografico del Sottoceneri alimenta invece il Lago di Lugano, che attraverso il fiume Tresa, confluisce anch’esso nel Lago Maggiore e perciò nel Ticino. Gran parte del territorio è tradizionalmente considerato come parte delle Alpi ma la punta meridionale, il Mendrisiotto, può essere accorpata alla piana del Fiume Po. Il Cantone è tradizionalmente diviso in due grosse regioni separate dal Monte Ceneri, dette per l’appunto Sopraceneri e Sottoceneri. Tale divisione ha tuttora una certa rilevanza dal profilo socio-economico. In effetti, il Sottoceneri risente della vicinanza con l’Italia e la piazza finanziaria milanese, che ha comportato un forte sviluppo del settore bancario e assicurativo nella città di Lugano. ECONOMIA Numerose valli del Cantone, in particolare quelle superiori della Vallemaggia, sono state sfruttate intensivamente a partire dagli anni sessanta per la produzione di energia idroelettrica, come nella regione del Ghiacciaio del Basodino.

L’elettricità prodotta viene sia usata direttamente nel Cantone sia esportata all’estero. Nelle aree settentrionali permangono comunque anche l’allevamento di bestiame e l’agricoltura di montagna. La produzione di vino, qualitativamente molto migliorata negli ultimi decenni, è importante per il Cantone, anche se per il momento la produzione è destinata principalmente al mercato interno svizzero. In proposito, va segnalato che nel 2006 sono stati organizzati grandi festeggiamenti per la ricorrenza dei 100 anni dall’introduzione del vitigno merlot in Ticino. Altre produzioni agricole comprendono mais, patate, tabacco e verdure, specialmente nell’area del Piano di Magadino. Il paesaggio, i laghi e il clima mite del Cantone, in particolare se confrontati con quello dei Cantoni d’Oltralpe, attraggono inoltre molti visitatori dal resto della Svizzera e dal Nord Europa. Il turismo, dopo le prime esperienze di fine ‘800, è stato a lungo il settore economico più importante del Cantone; soltanto a partire dal secondo dopoguerra vi è stata una progressiva diversificazione dell’economia, con un’ accresciuta rilevanza del settore finanziario. Il turismo ha permesso la costruzione e il mantenimento di diverse piccole ferrovie in zone panoramiche delle montagne: un esempio è la Centovallina, che collega Locarno con Domodossola. Un intenso dibattito, negli ultimi anni, ha riguardato la sorte delle stazioni invernali, a causa della frequente mancanza di neve.


CANTON TICINO

Per quanto riguarda il settore secondario, nel Canton Ticino è presente un’industria leggera, concentrata principalmente nelle aree circostanti le tre città principali: Lugano, Locarno e Bellinzona.

I collegamenti aerei sono assicurati dallo scalo di LuganoAgno, con voli di linea su Zurigo, Berna, Ginevra, Roma e, durante la stagione estiva, Olbia.

Chiasso

Il Mendrisiotto, grazie alla vicinanza con l’Italia, sta sviluppando negli ultimi anni una vocazione ad attrarre centri logistici, per lo smistamento di merci in partenza verso i mercati del Nord. Sul Piano di Magadino e nell’area a Nord di Lugano si segnalano inoltre diverse imprese a carattere innovativo.

Locarno

Il Cantone è ben collegato al resto della Svizzera. Ci sono tunnel sotto il massiccio del San Gottardo, sia per la strada che per la ferrovia, terminati a un secolo di distanza: il primo nel 1882, il secondo nel 1980. Il Canton Grigioni è collegato con un servizio diretto di corriere, mentre il Canton Vallese è connesso tramite ferrovia attraverso l’Italia e il traforo del Sempione.

Lugano

Ci sono buoni collegamenti ferroviari con Milano e Roma così come con la Germania, via Basilea e Zurigo. Anche i collegamenti ferroviari interni sono in fase di crescita con l’ampliamento della ferrovia suburbana.

Ponte Tresa

Per quanto riguarda la mobilità interna, il principale problema è a tutt’oggi costituito dall’allacciamento autostradale della città di Locarno: la realizzazione dell’opera è stata più volte procrastinata e l’assenza di un collegamento veloce genera pesso problemi di traffico sul Piano di Magadino. Ogni ospite nel Ticino ha modo di trovare quanto cerca: riposo o stimolo per variare da un giorno all’altro il proprio programma, ambiente cittadino o campagnolo, luoghi frequentati di cura o altri in cui gli indigeni subito familiarizzano con lo straniero, o ancora un rifugio fatto perfettamente su misura per chi intendesse isolarsi. Dal paesaggio delle vette giù fino alle contrade dei laghi, tutta una serie di proposte d’escursione note o, all’opposto, sorprendentemente nuove: gite in montagna, passeggiate con guida, scorribande individuali e corse con comodi torpedoni in valle, viaggi circolari in cui si utilizzano mezzi di trasporto tanto diversi come il battello o la funicolare. C’è chi sceglie questa contrada come luogo di vacanza con il solo intento di visitarne i monumenti d’arte, in particolare le testimonianze, spesso fuori dalle grandi vie di traffico, dell’architettura roma-nica; altri vi sono attirati per la ricchezza della flora alpina e insubrica, altri per la possibilità offerta di uno studio

comparativo delle strutture dell’abitato di antichi paesi e località note per i mercati che vi si tenevano. La modernità la si avverte in particolare negli agglomerati urbani; essa ha recato un altro ritmo e altri bisogni: negozi, enti turistici, mezzi di comunicazione, impianti sportivi, luoghi di svago corrispondono appieno all’immagine che oggi ci si fa di un posto di vacanza che sia, insieme eccitante, distensivo e confortevole. Oggi come oggi riesce agevole percorrere il Ticino in lungo e in largo. Le strade delle valli e dei passi sono di regola ben costruite. Ferrovie a scartamento ridotto, corse in autobus e di postali permettono di raggiungere in breve tempo qualsiasi località e tutta una serie di filovie e di funicolari dischiudono mete di escursioni dalle quali l’occhio spazia su un paesaggio mutevolissimo. La molteplicità degli aspetti del Ticino non è per niente un’invenzione propagandistica. La lunga strada che si snoda, ricca di ramificazioni, da Airolo a Chiasso, racchiude infatti una straordinaria gamma di sfaccettature: dalle alte vallate incassate tra i monti dall’aspetto tipico del nord alla zona di colline armoniosamente in fuga giù fino alle pianure dei fiumi e dei laghi alle porte dell’Italia. Gli aspetti di questo caleidoscopio paesaggistico si riflettono, ben si osserva, nel carattere degli abitanti delle varie regioni, nel colore e nel sapore del loro dialetto, nei loro usi e costumi.

CANTON TICINO

Dopo una riduzione degli aiuti statali per gli impianti situati a bassa quota, l’attività resiste in particolare a Bosco Gurin e ad Airolo, e in misura minore a Carì, Nara, e in alcune piccole stazioni sciistiche presenti sul territorio.

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PERCORRENDO IL CANTON TICINO


AGNO dal colonnello Natale Vicari, della Pieve dal 1652 al 1798, redatti dai cancellieri, i notai Rusca di partecipe con la sua colonna di Cassina d’Agno. Il Consiglio riuniva carabinieri volontari malcantoneperiodicamente i consoli dei Comuni si all’assedio di Peschiera nele nominava i due Reggenti delegati l’aprile del 1848 durante la al Consiglio di Reggenza della Prima guerra d’indipendenza italComunità di Lugano: le sedute si iana: (tra i combattenti v’era tenevano di regola nel palazzo dei CENNI STORICI anche lo scultore Vincenzo Vela di Il notaio Lazzaro chierico, chierico della colle- canonici attiguo alla collegiata. Ligornetto. giata di Agno, il 30 gennaio 735 roga a Da Agno passarono nel 1799 le In Piazza del sole la Casa Quadri Campione d’Italia un atto di tutela, introducen- truppe del generale Suvorov, in marè una grande costruzione con do così il borgo nella storia documentata. La cia verso il valico del San Gottardo loggia all’ultimo piano e una località era già conosciuta ai tempi dei Romani, per combattere contro l’esercito Deposizione, affresco del secolo tramite lago si raggiungeva il golfo di Agno per napoleonico, causando molti danni. Agno - Municipio XVIII sopra il portale. In Via poi continuare il viaggio lungo la valle del IL 27 agosto 1848, reduce dalla sforSasselli la Villa Celestina con bel Vedeggio. Superato il passo del Monte Ceneri, tunata battaglia di Morazzone presso gioco di volumi e torretta belvedere, abbellita si passava Bellinzona, la Riviera e la Leventina Varese e proveniente via lago da Brusimpiano, da decorazioni pittoriche del 1913, è circondasbarca ad Agno il generale per raggiungere la via ta dal suo parco; nei pressi sorta nel 1903 Villa Giuseppe Garibaldi (1807delle genti (il Passo del San Michele con torre angolare è in posizione 1882) con nove “camicie rosse”, San Gottardo). La festosamente accolto dalle dominante dentro il suo parco. In Via Aeroporto pieve di fondazione autorità e dalla popolazione. Il il supermercato Migros, pure sede dell’Alfa ambrosiana nel 1002 pittore Bernardino Giani di Ponte Romeo, è una moderna costruzione articolata o 1004 estendeva la Tresa (1823-1886) gli eseguì il in diversi volumi di calcestruzzo armato e matsua giurisdizione dalla toni a vista, edificata dall’architetto Alberto ritratto. valle di Marchirolo al La “peschiera di Agno” per la Camenzind (7 giugno 1914-29 settembre Malcantone, al Monte pesca dei pesci rimontanti il 2004) e Bruno Brocchi (1927, vivente) negli Ceneri e a Isone, poi Agno - Chiesa Vedeggio ebbe notevole impor- anni 1962-1963. passò alla diocesi di tanza economica già alla fine Como col rafforzarsi del Medioevo e fu occasione di FRAZIONI del ruolo di questo centro prealpino durante il dominio di Federico II di interminabili vertenze fra i Comuni della Valle, Cassina Svevia. L’8 febbraio 1192 Alberico Albarello di fino al suo riscatto da parte del Governo can- Si segnala la Cappella di San Carlo Borromeo Grumo, col permesso di Anselmo, vescovo di tonale all’inizio dell’Ottocento: venne poi e San Rocco, del ‘500, a pianta rettangolare, con un dipinto del Settecento raffigurante la Como, cede a Cavanio, chierico della collegia- demolita nel 1844. Crocifissione con i santi titolari. ta di San Giovanni Battista di Agno, nelle mani Serocca dei canonici le decime del paese e territorio di MONUMENTI Vernate per 10 lire d’argento; al vescovo La storia di questo affascinante borgo e alcuni Al confine con Bioggio si trovano le case tipiche Anselmo invece, da cui deteneva il feudo di reperti archeologici sono preservati presso il che circondano l’Oratorio di San Giuseppe, Vernate, cede un altro suo feudo esteso dal “Museo Plebano” all’interno di uno stabile adi- eretto nel 1690 a cura della famiglia Rusca, il castello di Grumo a Gravesano e alla strada acente la locale Collegiata. cui stemma campeggia all’interno sull’arco triche da Agno sale alla chiesa di San Pietro di La chiesa parrocchiale di San onfale. L’interno è un’aula rettangolare con Grumo. Giovanni Battista e San Provino è volta a botte e coro; il settecentesco altare in Fino a tempi recenti (1800) Agno e l’antica chiesa matrice della pieve stucco presenta un paliotto in scagliola del la sua pieve dominavano la valle del di Agno, documentata fin dal 735 1742. Alle pareti quattro preziose tele di Vedeggio sovrastando anche dopo Cristo. Sul sagrato è colloca- Giuseppe Antonio Petrini (1677-1759) da Lugano. Il borgo non fu soltanto il ta una colonna votiva di granito Carona, raffiguranti il profeta Geremia, centro religioso dell’antichissima del 1636, sormontata da una Rebecca, Sant’Andrea Apostolo e San Pieve che si estendeva oltre il croce di bronzo; una scalinata Francesco d’Assisi. Malcantone fino a Marchirolo, bensì porta all’Ossario barocco eretto Tra gli edifici civili degno di menzione è il il capoluogo amministrativo della Palazzo Quadri, edificio seicentesco a tre piani dai patrizi di Agno. pieve civile, sotto la dominazione Tra gli edifici civili in Piazza Vicari con eleganti loggiati. dei Cantoni Confederati svizzeri fino si segnala il palazzo municipale, Mondonico al 1798. Si conservano a Lugano costruzione di stile nordalpino con Qui vide la luce l’architetto Luigi Rusca, attivo (Libreria Patria e Archivio patriziale) carpenteria a vista, fatta edificare principalmente a San Pietroburgo sotto il regno e ad Agno (Archivio prepositurale) i Agno nella seconda metà del secolo XIX di Caterina II (1762-796). verbali delle sedute del Consiglio

AGNO

Agno è un comune del Canton Ticino di 3.718 abitanti circa, situato nel Malcantone, sul Lago di Lugano, poco distante dalla foce del torrente Vedeggio. Nei prati pianeggianti sulla riva destra del Vedeggio è stato realizzato l’aeroporto della città di Lugano

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Stradario di AGNO

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Agno Municipio

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Agno

ACQUACALDA, v. . . . . . . . .F4-F5 AEROPORTO, v. . . . . . . . . .A6-D4 BASCIRA, v. . . . . . . . . . . . . .E4 BOFFA, p.za . . . . . . . . . . . . .G2 BOFFA, v. . . . . . . . . . . . . .A4-B5 BOSCO, v. al . . . . . . . . . . . . .G2 BRUSADA, v. . . . . . . . . . . .E8-F8 BURICO, v. . . . . . . . . . . . . . .G1 BURIO, v. . . . . . . . . . . . .G1-G2 CAMPAGNA, (Serocca) v. . . . .A5 CAMPAGNA, v. . . . . . . . . . . . .E7 CAMPI, v. ai . . . . . . . . . . .D3-D4 CAMPO SPORTIVO, v. . . . . . . .C7 CASARICO, v. . . . . . . . . . . . .F8 CASSINELLE, v. . . . . . . . . . . .A4 CHIESA, v. della . . . . . . . . . .D3 CHIODENDA, v. . . . . . . . . . . .E5 COPPI FAUSTO, v.le . . . . . . . .D5 FOCE, v. alla . . . . . . . . . . .E6-E7 FONTANA, v. alla . . . . . . . .E8-F8 FONTANONE, v. . . . . . . . . .F3-F4 GASPARETTO, v. . . . . . . . .D3-E3 GINNASIO, v. . . . . . . . . . . . .A5 GIRORA, v. . . . . . . . . . . . . . .A4 GUASTI, v. . . . . . . . . . . . . . .D3 LAGHETTI, v. . . . . . . . . . .G1-H1 LAGO, c.da al . . . . . . . . . .F8-G7 LAZZARETTO, v. . . . . . . . . . . .B7 LUGANO, v. . . . . . . . . . . .D4-E6 MOLINAZZO, v. . . . . . . . . .E3-E5 MOLINO, v. . . . . . . . . . . .B4-C5 MONDA, v. . . . . . . . . . . .D4-D5 MONDINO, v. . . . . . . . . . .E8-G7 MONDONICO, v. . . . . . . . .A2-A4 MOTTO, v. al . . . . . . . . . . . .G2 MULINI, v. . . . . . . . . . . . .A7-B7 MULINI, v. ai . . . . . . . . . .B7-E8 NUOVA, c.da . . . . . . . . . . . . .E4 ORTACCIO, v. . . . . . . . . . . . .G2 PARCO, v. del . . . . . . . . . . . .F4

Agno

PESCHIERA, v. . . . . . . . . . .E4-E5 PESTARISO, v. . . . . . . . . .D4-D5 PEZZA, v. . . . . . . . . . . . . .C3-D3 PIANA, v. alla . . . . . . . . . . . .F8 PIODELLA, v. . . . . . . . . . . .E6-F8 PONTE VECCHIO, v. . . . . . .C4-D4 PRADA, v. . . . . . . . . . . . . .E2-E3 PRATI MAGGIORI, v. . . . . . .A6-C4 PREDORA, v. . . . . . . . . . .D3-D4 PUNCIA, v. . . . . . . . . . . . .F3-F4 REDONDELLO, v. . . . . . . . . . .D2 REGINA, strada . . . . . . . . .A4-E3 REINA, v.le . . . . . . . . . . . .E3-E4 RIGHETTI, v. . . . . . . . . . . .B4-C3 RIVERA, v. . . . . . . . . . . . . . .F3 RONCO, v. . . . . . . . . . . . .E2-F2 RONCORINO, p.tta . . . . . . . . .F7 RONCORINO, v. . . . . . . . . . . .F7 S. ANDREA, p.za . . . . . . . . . .F8 S. GIORGIO, v. . . . . . . . . .G1-G2 S. MARCO, c.da . . . . . . . .E3-H2 S. PROVINO, p.za . . . . . . . . .E4 SASSELLI, v. . . . . . . . . . . .E3-F2 SELVA, v. . . . . . . . . . . . . .E2-F1 STAZIONE, v. . . . . . . . . . . . . .E4 STRECCIONE . . . . . . . . . . . . .E3 SVENA, v. . . . . . . . . . . . .F1-G1 VALLE DEL RONCO, v. . . . . . . .D3 VECCHIO CANALE, v. . . . . .C5-D4 VECCHIO VEDEGGIO, v. . . . . . .E4 VEDEGGIO, v. . . . . . . . . . .B7-E6 VICARI COL., p.za . . . . . . . . .E3 VIDIGHETTO, v. . . . . . . . . .F2-G1 VIGNORA, v. . . . . . . . . . . . . .F8


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Municipio Agno 091.612 23 23

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PERCORRENDO IL CANTON TICINO


ASCONA Archeologia e storia Il patriziato Ai tempi ad Ascona c'era un passaggio segreto che collegava i tre castelli: San Michele dove, sopra all'ex castello c'è una chiesa, poi il castello dei Carcani che è occupato da un albergo e le mura delle quali sono visibili solamente i resti delle grandi porte che davano accesso alla cittadella fortificata, l'antico borgo, infine c'è il castello di San Materno che ora è casa di appartamenti.

Il comune patriziale comprende tutte le famiglie anticamente originarie del luogo che amministrano i beni indivisi della comunità quali i boschi, i pascoli, i monti, gli alpi e sono responsabili per la manutenzione dei manufatti, delle strade, dei ponti, dei sentieri, delle sorgenti e delle fontane.

clima mite e i suggestivi paesaggi del lago Maggiore. Nel 1979 ospitò una puntata di Giochi senza frontiere. Ascona ospita dal 1985 un rinomato festival internazionale dedicato a New Orleans e al jazz tradizionale e classico - questa la denominazione ufficiale - ha luogo annualmente fra fine giugno e inizio luglio.

Dalla seconda metà del secolo XX vi possono far parte anche i figli di una patrizia sposata con un non patrizio e le mogli patrizie sposate con un non patrizio.

Ascona

In pieno medioevo, Ascona subì la dominazione di alcuni membri di famiglie notabili di Locarno come i Duno, i Magoria, i Castelletto, gli Orelli ed i Muralto. Verso il 1250 qui troveranno rifugio nel borgo anche due illustri famiglie Ascona - lungolago milanesi, i Carcani e i Griglioni, fuggite da Milano a causa delle accese lotte tra guelfi e ghibellini, i quali edificheranno anche due castelli sulle rive del Lago Maggiore. Il 5 aprile 1513 il sindacato dei Cantoni sovrani svizzeri confermò ad Ascona il privilegio, già concesso dai duchi di Milano, di tenere un mercato.

Ascona Collegio Papio

Cultura Agli inizi del '900 venne fondato qui da Ida Hoffmann (1864-1926) e Henri Oedenkoven (1875-1935) il "Sanatorium del Monte Verità". Da qui nacque la colonia del Monte Verità che consisteva in una comunità improntata su un sistema di vita alternativo che cercava il ritorno alla natura e professava una dieta vegetariana, lunghe esposizioni al sole, il naturismo e l'adesione alla filosofia teosofica. Dai locali i frequentatori del "Monte Verità" venivano chiamati balabiótt (in dialetto danzatori nudi) un po' per spregio ed un po' per pruriginosa curiosità. Tra gli ospiti si ricordano gli scrittori Hermann Hesse, Rainer Maria Rilke, Erich Maria Remarque e lo psicanalista Otto Gross. Ascona è oggi un'importante località turistica, frequentata da marzo a fine ottobre e conosciuta oltre che per le vicende del Monte Verità (documentate in primis dal noto esperto d'arte Harald Szeemann), per il suo

Il 20 agosto 1580 muore Bartolomeo Papio che lascia per testamento i fondi per la creazione di un collegio da erigersi ad Ascona. Uno degli edifici più belli e rinomati del borgo è di certo il Collegio Papio (denominato in onore del beato Bartolomeo Papio), istituto scolastico privato di propriètà della Diocesi di Lugano. Il collegio è conosciuto per il magnifico chiostro e l'ottima qualità d'insegnamento. Molti furono i Capi di Stato e di Governo che visitarono la scuola.

Ascona Siti d'arte e d'interesse La chiesa di Santa Maria della Misericordia conserva uno dei più vasti cicli d'affreschi tardogotici della Svizzera. L'ampia costruzione è orientata, semplice e scarna, a navata unica, conclusa da un coro quadrato, edificata tra il 1399 e il 1442.

ASCONA

Il passaggio segreto li collegava e serviva quando ad esempio il nemico attaccava dal lago il castello di San Michele (che ha un'ottima vista sul lago) avvisava gli altri castelli che si preparavano alla difesa (si dice che anche il castello di Locarno fosse collegato).

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Stradario di ASCONA

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ACQUACALDA, v. . . . . . . . .F4-F5 AEROPORTO, v. . . . . . . . . .A6-D4 BASCIRA, v. . . . . . . . . . . . . .E4 BOFFA, p.za . . . . . . . . . . . . .G2 BOFFA, v. . . . . . . . . . . . . .A4-B5 BOSCO, v. al . . . . . . . . . . . . .G2 BRUSADA, v. . . . . . . . . . . .E8-F8 BURICO, v. . . . . . . . . . . . . . .G1 BURIO, v. . . . . . . . . . . . .G1-G2 CAMPAGNA, (Serocca) v. . . . .A5 CAMPAGNA, v. . . . . . . . . . . . .E7 CAMPI, v. ai . . . . . . . . . . .D3-D4 CAMPO SPORTIVO, v. . . . . . . .C7 CASARICO, v. . . . . . . . . . . . .F8 CASSINELLE, v. . . . . . . . . . . .A4 CHIESA, v. della . . . . . . . . . .D3 CHIODENDA, v. . . . . . . . . . . .E5 COPPI FAUSTO, v.le . . . . . . . .D5 FOCE, v. alla . . . . . . . . . . .E6-E7 FONTANA, v. alla . . . . . . . .E8-F8 FONTANONE, v. . . . . . . . . .F3-F4 GASPARETTO, v. . . . . . . . .D3-E3 GINNASIO, v. . . . . . . . . . . . .A5 GIRORA, v. . . . . . . . . . . . . . .A4 GUASTI, v. . . . . . . . . . . . . . .D3

LAGHETTI, v. . . . . . . . . . .G1-H1 LAGO, c.da al . . . . . . . . . .F8-G7 LAZZARETTO, v. . . . . . . . . . . .B7 LUGANO, v. . . . . . . . . . . .D4-E6 MOLINAZZO, v. . . . . . . . . .E3-E5 MOLINO, v. . . . . . . . . . . .B4-C5 MONDA, v. . . . . . . . . . . .D4-D5 MONDINO, v. . . . . . . . . . .E8-G7 MONDONICO, v. . . . . . . . .A2-A4 MOTTO, v. al . . . . . . . . . . . .G2 MULINI, v. . . . . . . . . . . . .A7-B7 MULINI, v. ai . . . . . . . . . .B7-E8 NUOVA, c.da . . . . . . . . . . . . .E4 ORTACCIO, v. . . . . . . . . . . . .G2 PARCO, v. del . . . . . . . . . . . .F4 PESCHIERA, v. . . . . . . . . . .E4-E5 PESTARISO, v. . . . . . . . . .D4-D5 PEZZA, v. . . . . . . . . . . . . .C3-D3 PIANA, v. alla . . . . . . . . . . . .F8 PIODELLA, v. . . . . . . . . . . .E6-F8 PONTE VECCHIO, v. . . . . . .C4-D4 PRADA, v. . . . . . . . . . . . . .E2-E3 PRATI MAGGIORI, v. . . . . . .A6-C4 PREDORA, v. . . . . . . . . . .D3-D4 PUNCIA, v. . . . . . . . . . . . .F3-F4

REDONDELLO, v. . . . . . . . . . .D2 REGINA, strada . . . . . . . . .A4-E3 REINA, v.le . . . . . . . . . . . .E3-E4 RIGHETTI, v. . . . . . . . . . . .B4-C3 RIVERA, v. . . . . . . . . . . . . . .F3 RONCO, v. . . . . . . . . . . . .E2-F2 RONCORINO, p.tta . . . . . . . . .F7 RONCORINO, v. . . . . . . . . . . .F7 S. ANDREA, p.za . . . . . . . . . .F8 S. GIORGIO, v. . . . . . . . . .G1-G2 S. MARCO, c.da . . . . . . . .E3-H2 S. PROVINO, p.za . . . . . . . . .E4 SASSELLI, v. . . . . . . . . . . .E3-F2 SELVA, v. . . . . . . . . . . . . .E2-F1 STAZIONE, v. . . . . . . . . . . . . .E4 STRECCIONE . . . . . . . . . . . . .E3 SVENA, v. . . . . . . . . . . . .F1-G1 VALLE DEL RONCO, v. . . . . . . .D3 VECCHIO CANALE, v. . . . . .C5-D4 VECCHIO VEDEGGIO, v. . . . . . .E4 VEDEGGIO, v. . . . . . . . . . .B7-E6 VICARI COL., p.za . . . . . . . . .E3 VIDIGHETTO, v. . . . . . . . . .F2-G1 VIGNORA, v. . . . . . . . . . . . . .F8


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Municipio Ascona 091.791 25 05

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PERCORRENDO IL CANTON TICINO


BISSONE - MELIDE STORIA MELIDE Il 19 marzo 1656 la Dieta elvetica ringraziò i bravi e fedeli soldati di Bissone, Capolago e Melide per il loro valido aiuto nelle guerre di religione.

Bissone - Comune

Bissone MONUMENTI E LUOGHI D'INTERESSE A sud del villaggio la chiesa parrocchiale di San Carpoforo è documentata dal 1148, fondata forse in epoca carolingia; dal 1474 svincolata dalla matrice di Riva San Vitale. La basilica orientata ha tre navate con sei cappelle laterali e coro rettangolare. Restauri esterni negli anni 1962-1963 e interni negli anni 1999-2002 diretti da Michele Gaggini. Nelle vicinanze nel medioevo sorgeva un castello di cui non è rimasta traccia. Nel Cimitero la cappella centrale ospita il notevole gruppo scultoreo di Francesco Somaini Bissone (1795-1855) di

Melide - Comune

DIETA STORIA Nell'antico diritto dei germani la dieta (Tag) era la riunione del popolo per le decisioni più importanti (prima fra tutte l'elezione del sovrano). Nel Sacro Romano Impero era un'assemblea che riuniva il sovrano (re o imperatore) e i maggiori principi dell'impero, con compiti di carattere prevalentemente legislativo (anche se nella struttura costituzionale del medioevo non esisteva una separazione tra poteri, e infatti le diete agivano anche come organi giurisdizionali ed esecutivi).

Melide MONUMENTI E LUOGHI D'INTERESSE La chiesa parrocchiale dei Santi Quirico e Giulitta è stata oggetto di scavi archeologici che hanno permesso di evidenziare le varie tappe costruttive. Restauri negli anni 19851994 diretti da Sandro Cantoni e risistemazione del sagrato nel 1995. Sopra il villaggio l’Oratorio del Santo Crocefisso è una piccola aula rettangolare coperta con volta a botte, eretta nel 1626; un'iscrizione commemorativa dichiara che nel 1568 Matteo Castelli e tre suoi amici, allora fanciulli, ebbero in questo luogo la visione della Croce; alle pareti gli affreschi raffigurano i Ragazzi che contemplano il Crocifisso, sulla volta: Cristo portacroce, nella nicchia dell'altare il Compianto sul Cristo morto e i Santi Matteo e Carlo Borromeo[6], e sulla chiave dell'arco sopra la nicchia lo stemma della famiglia Castelli.

BISSONE

Bissone, della metà del secolo XIX. Il Belvedere, all'origine a nord del nucleo abitato, trasferito nei pressi del sagrato nel 1961, è una piccola costruzione del secolo XVIII con decorazioni a motivi geometrici, floreali e vegetali, adibita a luogo di riposo ed osservazione. La chiesa di San Rocco posta al margine settentrione del nucleo abitato, è caratterizzata da un'aula rettangolare rivolta a nord con coro quadrangolare e campaniletto a bulbo accanto al lato ovest.

MELIDE

STORIA BISSONE Il 19 marzo 1656 la Dieta elvetica ringraziò i bravi e fedeli soldati di Bissone, Capolago e Melide per il loro valido aiuto nelle guerre di religione. Il 22 febbraio 1798 i patrioti filocisalpini lasciarono Campione e si ritirarono a Bissone; il governo della Repubblica Cisalpina chiese la liberazione di Bellasi; Quadri, Pasta e Biondina emanarono un proclama al popolo di Mendrisio: "Ricordatevi che dalla Cisalpina ricevete il pane, e dalla Svizzera non avete ad aspettarvi che sassi!" Ma i Mendrisiotti risposero: "Ebbene noi vogliamo attenerci ai sassi perché sono più franchi." Il 4 marzo 1798 segurono la cacciata dei patrioti cisalpini da Bissone e la liberazionene di Mendrisio.

Melide

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PERCORRENDO IL CANTON TICINO

Stradario di BISSONE - MELIDE

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BISSONE

MELIDE

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BOLA, v. alla . . . . . . . . . .C2-C3 BORROMINI, v. . . . . . . . . . .C1 CANTONALE LUGANO, v. . .A3-E4 CARONA, v. . . . . . . . . . .B2-B3 DOYRO, v; al . . . . . . . . .B2-C1 FONTANA D., p;za . . . . . . . .C3 FRANSCINI S., v; . . . . . . . . .C2 MOTTA C., l.lago . . . . . . . . .C1 ORTI, v; agli . . . . . . . . . . . .C2 PIANA, v; alla . . . . . . . . .B2-C2 POCOBELLI G., v; . . . . . .B3-C1

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PERCORRENDO IL CANTON TICINO


Edilizia religiosa La chiesa parrocchiale di San Michele è documentata dal 1508, anno di separazione dalla matrice di Riva San Vitale. L'attuale costruzione barocca con coro quadrangolare risale agli anni 16601675. Restauri eseguiti nel 1944. Brusino Arsizio Nel vicino cimitero: bassorilievi in marmo bianco di don Paolo Rossi del 1937, e dell'Armonia del 1943, sono opere di Dante Rossi (1892-1955).

Edilizia religiosa La chiesa parrocchiale di Santa Maria del Sasso, su un terrazzo panoramico, è una notevole costruzione rinascimentale. Interventi di rinnovo e di restauro negli anni 1936, 19481949 (Cino Chiesa), 1967-1980 (Guido Borella). A settentrione della parrocchiale, in fondo al terrazzo panoramico, si erge l'Oratorio di Sant'Antonio di Padova. La Chiesa di Sant'Antonio Abate appartenne originariamente ad un ospizio dei frati antoniani di Vienne nel Delfinato sorto nel tardo medioevo. Il Cimitero monumentale è disposto a gradoni sul pendio e contraddistinto da una folta vegetazione mediterranea; il camposanto risale al 1750 circa; nel 1869 e nel 1878 fu ampliato verso est ed ovest. Morcote La scalinata di quattrocentoquattro gradini che conduce alla chiesa parrocchiale fu costruita in due momenti diversi: il troncone dell'antico sentiero alla chiesa fu donato dal mercante Davide Fossati e terminato nel 1732, mentre quello basso fu fatto costruire dal capomastro Giacomo Rossi negli anni 1861-1863. Ai piedi della scalinata: nicchia con la statua di G. Rossi; fontana, cappelle con dipinti murali eseguiti

A Terniciolo, sul lato meridionale del villaggio, sorge l'Oratorio della Madonna, modesto edificio eretto nel 1751 in luogo di una cappella cinquecentesca su iniziativa della famiglia Broggini; le navatelle Brusino furono forse aggiunte nel 1903, data visibile sul campanile. La facciata a capanna è di gusto eclettico. L'interno coperto con volta a vela è scandi-

MORCOTE Bellissimo villaggio di riviera detto “la perla del Ceresio”. Da visitare sono la chiesa di Santa Maria del Sasso, Chiesa di Sant'Antonio Abate, il cimitero a terrazze, la scala monumentale, la Torre del capitano ed anche il Parco Scherrer.

Morcote

negli anni Quaranta del secolo XX da Pietro Chiesa (1876-1959), Ponziano Togni (19061971) e Felice Filippini (1917-1988); la Cappella di Santa Teresa d'Avila contiene un affresco della Santa di Emilio Ferrazzini (1895-1975) di Lugano. VICO MORCOTE Piccolo villaggio sul Lago di Lugano. Nei mesi estivi grazie alla presenza di numerosi turisti, si arriva circa a 1000 residenti. Il nucleo abitato ben conservato, con stretti vicoli e passaggi porticati, situato sulle pendici del Monte Arbostora. Nelle località Colombaio e Olivella, in riva al lago, sono sorte ville e case di vacanza fin dal secondo Ottocento. Il villaggio è a carattere residenziale, e non vi si trovano attività industriali e lavorative di grande richiamo. Molti prendono casa a Vico Morcote principalmente per due ragioni: la prima di carattere paesaggistico e ambientale, la seconda per ragioni fiscali, in quanto viene applicata un'aliquota fiscale molto bassa. Negli ultimi 20 anni l'amministrazione comunale, grazie agli introiti derivanti dalle tasse, ha investito risorse in progetti a favore della comunità: due autosili per un totale di 100 posti auto coperti, le fognature nuove, il Centro di svago "Pizzora", la pavimentazione nel centro. Monumenti d'arte A Vico Morcote situata sotto il villaggio, la maestosa chiesa parrocchiale dei Santi Fedele e Simone è un edificio rivolto a nord, eretto tra il 1591 e il 1625, incorporando resti della chiesa primitiva orientata, risalente Vico Morcote al secolo XI, parti del cui coro, ampliato nel secolo XV, si conservano con tracce di affreschi nella parete della navata e in un vano annesso ad est.

MORCOTE

to da lesene reggenti il cornicione perimetrico. L'altare maggiore neorinascimentale è di marmo. Sulla parete dell'abside: affresco della Madonna col Bambino, dell'inizio del secolo XVI. Nelle navatelle, a sinistra: statua di San Giuseppe col Bambino, e a destra, quella di San Rocco, entrambe del secolo XVIII.

BRUSINO ARSIZIO

BRUSINO ARSIZIO Brusino Arsizio è un comune svizzero del Canton Ticino, situato ai piedi del versante settentrionale del Monte San Giorgio, sul Lago di Lugano. Il villaggio, appartenente al distretto di Lugano, fu abitato sin dall'epoca romana. Gli eredi del longobar- Brusino Arsizio do Totone di Campione d'Italia nel secolo VIII e il monastero di Sant'Ambrogio di Milano vi possedevano dei terreni; nel 1671 è attestato il "Castrum Brugini Arsitij" che doveva essere collegato con le fortificazioni di Campione.

VICO MORCOTE

BRUSINO - MORCOTE - VICO

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Stradario di BRUSINO ARSIZIO - MORCOTE - VICO M. BRUSINO ARSIZIO AVIGÉRA, l' . . . . . . . . . . . . .B7 CAMANA, a la . . . . . . . . .D8-E8 CONFINE, al . . . . . . . . . .F8-H8 CROSETA, a la . . . . . . . . . . .E8 FRANGIA, a la . . . . . . . . .A7-A8 GESA, vila da la . . . . . . . . . .B7 MORIN, al . . . . . . . . . . . . .B8 POLI DON F., vicolo . . . . . . .A7 POMA GIOVAN P., via . . . .A7-C8 PONCIA, a la . . . . . . . . . . . .A7 RONCAIOLI P., lungolago .A7-B7 RONCAIàà, vila da . . . . . .B7-B8 RONCH, ai . . . . . . . . . . . . .B8 SABION, contrada . . . . . . . .B7 SAN GIORGIO, via . . . . . .C7-F8 SANVAL, a . . . . . . . . . . .C8-D8 SELVADIGA, la . . . . . . . . .B7-B8 TERNISCIàà, a . . . . . . . . . . .C8 TORASCIA, contrada . . . . . . .B7 MORCOTE VICO MORCOTE

PERCORRENDO IL CANTON TICINO

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SOTT I NOS . . . . . . . . . . . . .E4 STRADELLA . . . . . . . . . . .B1-C1 TACAGNOR, strecia di . . . . . .B2 TIRAVANTI, strecia di . . . . . . .A2 TOR, riveta da la . . . . . . .A2-B2 TORC, strecia dal . . . . . . .B1-B2 TORRIANI DOTT., strada . .G1-G2 VALL DA FIÜM, strada da la . .G1 VALL DA TOR, sentée da la . .G3 VALLON, strecia . . . . . . . . . .A2 VED, riva da . . . . . . . . . . . .H1 VED, sentée da . . . . . . . . . .H1 VIARMES, strada da . . . .G2-H2 VIGH, sentée da . . . . . . . . .A1 VIGH, strada da . . . . . . .D4-D5 VIGNA, sentée da la . . . . .E5-F5

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PERCORRENDO IL CANTON TICINO


Architettura religiosa La chiesa parrocchiale di San Cristoforo, costruita fra il 1636 e il 1653 in stile barocco sorge sui resti di un precedente oratorio, ricordato nel 1352; sulla strada che porta alla frazione di Magliasina l’antica Cappella di Santa Maria delle Grazie o “Chiesuola di m e z z o ” , risalente al 1093, è una bassa aula rettangolare coperta con volta a schifo, coro con volta a vela e campanile a vela. Sopra l’altare è conservato un Caslano affresco a mo’ di trittico con la Madonna in trono con ai lati San Sebastiano e San Macario: opera databile alla fine del secolo XIV. I restauri degli anni 1978-1979 hanno permesso di evidenziarne le fasi costruttive: una prima cappella del secolo XV, portico del secolo XVI, un secondo portico aperto nel 1724; ampliamento del coro negli anni 1810-1812, nuova sagrestia e campanile nel 1852, infine nel 1858 chiusura del portico e modifica della facciata; alla Magliasina la chiesetta di Santa Maria del Rosario è un edificio a pianta rettangolare, la primitiva aula cinquecentesca fu innalzata nella prima metà del XVII secolo, dotandola di soffitto piano cui seguì il prolungamento del coro e la chiusura delle volte tra il 1721 e il 1739. Posta di fronte alla precedente, la Cappella di Santa Maria, dalla sua fondazione nel 1442 di giuspatronato della famiglia Greppi, è detta “dei Russi” poiché alcuni soldati del generale

russo Aleksandr Vasil’evi’ insieme con la canonica Suvorov vi apposero i loro nomi ed il castello. graffiti, ancora presenti prima Nell’attigua casa parrocdegli ultimi restauri commischiale si conservano in sionati dalla Parrocchia di quattro locali, entro ricche Caslano nel 2004; è notevole cornici in stucco, affreschi per i suoi affreschi. La piccola che Francesco Antonio aula rivolta a nord ha una volta Giorgioli (1655-1725) a crociera con coretto a nicchia eseguì attorno al 1690, e Magliaso del 1422 con portico aperto un grande ritratto ad olio antistante con archi di mattoni del vescovo di Como, fra’ in cotto a vista, risalente al 1534, entrambi i Agostino Maria Neuroni, di Lugano, opera di corpi sono coperti da un tetto a due falde poco Padre Norberto da Vienna (1746). Il campanile, inclinate. Una parte dei preziosi affreschi sul lato sud, presenta una sovrastruttura ottagrinascimentali databili al 1534 sono attribuiti a onale. Bartolomeo da Ponte Tresa, pittore influenzato dai modi di Bernardino Luini. Sulla volta del piccolo coro: Santissima Trinità ed angeli; nelle PURA lunette: i Padri della Chiesa; sulla parete orien- Monumenti d’arte tale della navata: la Presentazione della Beata Il villaggio è formato di case contadine ben Vergine Maria al tempio; sulla parete opposta: conservate e in parte borghesi e signorili. Scena del Calvario del 1537; sulla volta: La nuova strada cantonale ha diviso in due Incoronazione della Vergine il nucleo abitato, ciò non avveniva col circonfusa di angeli in cornici festonate; precedente percorso più stretto e tortuoso che sull’arcata esterna: l’affresco con lambiva la Casa Crivelli. Annunciazione con Dio Padre e Santi è La chiesa parrocchiale di San Martino, situata attribuito ad un seguace di Gaudenzio Ferrari su un piccolo promontorio accessibile con una (1470-1546). momumentale scalinata. All’entrata sud del villaggio la cappella di Santa MAGLIASO Maria delle Grazie (o Gesòra), aula con pianta Storia a croce greca, eretta fra il 1856 e il 1875 su Il villaggio è documentato già nell’anno 712 progetto dell’architetto Giorgio Ruggia, già dopo Cristo con il nome di “Maliace”. Nell’alto medioevo Magliaso faceva parte di una “corte attivo a San Pietroburgo; essa è sorta per voto regia” infeudata al monastero pavese di San dei parrocchiani di Pura, guidati dal parroco Pietro in Ciel d’Oro. Il 2 aprile da Roma don Fedele Poli, quando nel 1855 implorarono l’imperatore Corrado II donò al convento di la protezione della Madonna contro l’epidemia San Pietro in Ciel d’Oro di Pavia le due Corti di di colera. Magliaso e Calvadi, la cappella di Santa Maria La cappella in località Mistorni, in una radura detta Primasca nei pressi di Bellinzona e le sue del bosco sulla strada agricola per Ponte Tresa, proprietà immobili in Blenio e Leventina; prese è formata da un’aula porticata contenente un sotto la sua speciale protezione la Corte di dipinto del 1934 raffigurante la Madonna di Caravaggio, opera di Tita Pozzi (1902-1958) di Magliaso. Il 24 gennaio 1033 da Basilea l’imperatore Massagno. Restauro nel 1974. Corrado II confermò al convento pavese e Tra gli edifici civili la Casa Crivelli (oggi Sciolli) prende sotto la sua speciale protezione è una dei rarissimi esempi in Ticino di Magliaso e la Valle di Lugano, esonerando gli architettura rinascimentale lombarda della fine abitanti da ogni dazio e gabella; il re Ugo di del ‘400; sopra la facciata un elegante fregio Provenza il 12 marzo 929 riconobbe le don- mediano in mattoni a denti di lupo incornicia le azioni fatte dai suoi predecessori a favore del finestre a tutto sesto, esso è sovrastato da un convento pavese e gli cedette le Corti di graffito a scacchiera. All’interno il portico con Magliaso e Calavede, la cappella di Santa volte gemelle angolari è ricoperto di affreschi Maria detta Primasca presso Bellinzona e la paesaggistici con le figure dei Santi Pietro e libera navigazione sui fiumi Po e Ticino. Paolo sui lati dell’arco interno. Nel cortile interno i capitelli delle colonne murali sono Arte e luoghi rinascimentali, uno presenta lo stemma dei La chiesa parrocchiale dei Santi Biagio e nobili Crivelli che si trova pure tra due Macario, posta su di un’altura dominante lo medaglioni-ritratto sul camino (ora traslato in storico nucleo abitato, costituisce un pittoresco casa Pelli).

MAGLIASO

Storia Il primo nucleo abitato di Caslano si è sviluppato attorno al castello romanico, da cui il toponimo originario di Castellano. Viene nominato per la prima volta nel 1126 nella cronaca della guerra decennale (11171127) tra Como e Milano. Si strinse in seguito fortemente a Milano arrivando nel 1450 ad una convenzione con Francesco Sforza che riceveva soldati e armi in cambio della sua protezione. Arte e architettura L’antico nucleo medioevale al lago, dominato dal Monte Caslano o Sassalto, conserva un’atmosfera intima, da preservare, in contrasto con la retrostante espansione nel piano alluvionale.

CASLANO

CASLANO

PURA

CASLANO - MAGLIASO - PURA

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Stradario di CASLANO - MAGLIASO - PURA CASLANO

PERCORRENDO IL CANTON TICINO

BARAGIA, v. . . . . . . . . . .E4-F4 BOSCONI, v. . . . . . . . . . .E7-G6 CAMPAGNA, v. . . . . . . . .F2-G4 CAMPARLUNGO, v. . . . . . .F4-G3 CANTONALE, v. . . . . . . . .C4-E3 CANTONETTI, v. . . . . . . .H3-H4 CHIESA, v. . . . . . . . . . . .F5-G5 CHIESUOLA, v. . . . . . . . . .E5-F4 CHIOSO, v. . . . . . . . . . . . . .G4 COLOMBERA, v. . . . . . . . .E3-G1 CREDERA, v. . . . . . . . . . .F4-H3 CROCETTA, v. . . . . . . . . .G5-H5 DEI FIORI, contr. . . . . . . .G5-H5 FIUME, v. . . . . . . . . . . . .G5-G6 GAIDONE, v. . . . . . . . . . .F3-F4 GLORIETTA, v. . . . . . . . . . . .D4 GOLF, v. . . . . . . . . . . . . .D4-G6 INDUSTRIA, v. . . . . . . . . .F2-G3 LA TORRE, contr. . . . . . . . . .G5 LAGO, contr. al . . . . . . . .G5-H5 LAGO, p.za . . . . . . . . . .G5-G6 MARTELLI, v. . . . . . . . . . .F5-G5 MERA, v. . . . . . . . . . . . .F4-H3 MERIGGI, v. . . . . . . . . . . . .H5 MIMOSA, v. . . . . . . . . . .F5-G5 MONDA, v. . . . . . . . . . . .D4-E4 MURACCIO, v. . . . . . . . . .D4-E3 NOSETTO, v. . . . . . . . . . .D4-E3 PARIGI, p.tta . . . . . . . . . . . .G5 PASQUÉE, v. . . . . . . . . . .G5-H5 PITARURA, v. . . . . . . . . . .F3-F4

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PRATI, v. . . . . . . . . . . . . .E5-F4 REGINA, v. . . . . . . . . . . .C4-E3 RIALE, v. . . . . . . . . . . . . . . .H5 ROMPADA, v. . . . . . . . . .E3-G2 ROSSÉE, v. . . . . . . . . . . .E3-F2 SALICI, v. . . . . . . . . . . . .G3-G4 SAN MICHELE, v. . . . . . .G1-H3 SAN ROCCO, contr. . . . . . . .H5 SOLE, v. del . . . . . . . . . . . .E4 STAZIONE, v. . . . . . . . . .E3-G5 STRECIàà, . . . . . . . . . . . . . .H5 STREMADONE, v. . . . . . . . . .H5 TORRAZZA, v. . . . . . . . . . . .H3 VALLE, v. . . . . . . . . . . . .G5-H4 MAGLIASO BOSCONI, v. . . . . . . . . . .E7-E8 BOTT, v. . . . . . . . . . . . . .C4-C5 CAMPAGNORA, v. . . . . . . .C7-C8 CANTONALE, v. . . . . . . . .A8-C4 CASTELLACCIO, v. . . . . . .C7-C8 CHIESA, v. . . . . . . . . . . .B6-C6 CHIOSO, v. . . . . . . . . . . .C6-D7 FIUME , v. . . . . . . . . . . .C8-E7 GUASTI, v. . . . . . . . . . . . . .E7 LAGO, v. . . . . . . . . . . . . . . .D8 MONDA, v. . . . . . . . . . . .D5-D6 MURAGLIONE, v. . . . . . . . . .C8 PASTURA, v. . . . . . . . . . .D6-E8 POMELLI, v. . . . . . . . . . .D7-D8 RESSIGA, v. . . . . . . . . . .B7-B8 ROBBIOLO, v. . . . . . . . . .A6-B6

ROGGIA, v. . . . . . . . . . . . . .C7 SAN GIORGIO, v. . . . . . . .A6-C5 SAN ROCCO, v. . . . . . . . . . .C6 STAZIONE, v. . . . . . . . . . .C5-C6 VEDEGGI, v. . . . . . . . . . .C6-D6 PURA BIEE, v. . . . . . . . . . . . . .C2-D3 BROCAGGIO, v. . . . . . . . .C3-D3 CANTONALE, str. . . . . . . .A1-C4 CÜCHEE, v. . . . . . . . . . . . . .C1 MANGARA, v. . . . . . . . . .C2-D2 MISTORNI, v. . . . . . . . . .B1-E1 MORELLA, v. . . . . . . . . . . . .A1 MàTT, str. . . . . . . . . . . . .B1-C1 OLCIA, v. . . . . . . . . . . . . . . .E1 PALADINA, v. . . . . . . . . . .C2-E2 POSCHIESA, v. . . . . . . . .A1-B1 POZZA, v. . . . . . . . . . . . . . .B1 PRELONGO, v. . . . . . . . . .C1-F1 ROMANI, v. ai . . . . . . . . . . .A1 RONCHETTO, sal. . . . . . . .C1-C2 SELVACCIA, v. . . . . . . . . .D2-E1 SORISCIO, v. . . . . . . . . . . . .C1 VALCADANA, v. . . . . . . . .D3-E3


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PERCORRENDO IL CANTON TICINO


CHIASSO CHIASSO È il più meridionale della Svizzera e stazione di confine per l'Italia con scalo di smistamento. L'agglomerato urbano, citato per la prima volta nel 1140, è oggi la più importante sede doganale al confine con l'Italia.

emblematici come il "Caso Martinoni"; il 28 aprile nel 65esimo anniversario dei "Fatti di Chiasso" il Municipio cittadino rappresentato dal sindaco e vicesindaco, in una straordinaria manifestazione pubblica ufficiale, alla presenza di autorità civili e militari

Cenni Storici

Edilizia religiosa

Dagli ultimi decenni dell'Ottocento conobbe un notevole sviluppo edilizio in relazione al collegamento alla ferrovia del Gottardo, all'insediamento della stazione internazionale e, infine, all'arrivo dell'autostrada negli anni sessanta del XX secolo come risulta dall'assetto urbano profondamente segnato dalle vie di comunicazione.

La Chiesa di San Vitale. - La Chiesa-Oratorio della Madonna di Fatima. -L'Oratorio di Sant'Anna a Boffalora, è un modesto edificio eretto nel 1951 da Amedeo

Chiasso - Comune La conseguenza fu che il colonnello venne esautorato e sanzionato dal suo superiore militare il comandante del terzo corpo d'armata Herbert Constame il reggimento di fanteria di montagna 32 venne retrocesso nel Luganese, perdendo defnitivamente e immeritatamente il suo comandante.

Chiasso Il 28 aprile 1945 una colonna di circa 450 soldati della Wehrmacht incalzati dai partigiani e dal 13esimo reggimento della divisione corazzata americana comandato dal maggiore Joseph McDivitt furono convinti a deporre le armi e arrendersi agli americani dopo la coraggiosa mediazione condotta a Como dal colonnello Mario Martinoni che permise di salvare vite umane pur impedendo la violazione del territorio svizzero. Tale condotta fu determinata da un mandato politico segreto del Consiglio federale che ufficialmente si guardò bene di sostenere la legittimità dell'operazione in quanto violava la neutralità della Svizzera.

Nello Spazio Officina di Chiasso come una sorta di Museo della memoria dal 22 aprile al 2 maggio 2010 è allestita una mostra per ricordare vicende belliche ed eventi

Chiasso

Chiasso - San Vitale Bezzola; l'aula rettangolare in muratura a vista con portico antistante e campanile a vela. All'interno sulla parete dell'altare: olio su tela con Sant'Anna e Maria Bambina di Pietro Verzetti e pitture murali con Dio Padre e angeli oranti. -In Via Interlenghi il Cimitero costruito dal 1905 al 1912 da P. Besozzi e R. Chiesa, si compone di un tempio centrale eclettico affiancato da corpi porticati con le cappelle private a volte decorate, della casa del custode e della camera mortuaria; ampliato a più riprese. Qui sono presenti notevoli monumenti funebri, tra cui la scultura del 1850 circa con l'Angelo della Resurrezione di Vincenzo Vela nella cappella della famiglia di Costantino Bernasconi, le opere di Antonio Soldini per le cappelle Valsangiacomo degli anni 1881-1887 circa e Pedroni del 1889, e il monumento ai caduti della colonia italiana di Chiasso, opera di Fiorenzo Abbondiodel 1923.

CHIASSO

Dagli anni cinquanta del Novecento ha assunto il ruolo di piazza finanziaria e di capoluogo economico del distretto di Mendrisio. Negli ultimi decenni sono sorti nei pressi dello svincolo autostradale numerosi centri commerciali e i nuovi quartieri hanno assorbito buona parte della campagna circostante.

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Stradario di CHIASSO

PERCORRENDO IL CANTON TICINO

AGUSTONI, v. degli . . . . .E6-F5 ALBERTOLLI G., v. . . . . . .E2-F2 ALBRICI, v. degli . . . . . . .E5-E6 ALIGHIERI D., v. . . . . . . .C2-D4 BALERNA, v. per . . . . . . .C1-C2 BALESTRA S., v. . . . . . . . . . .D4 BENZONI C.,via . . . . . . . .F1-G4 BERNASCONI COL.C., p.za . . .E4 BERTOLA DOTT.F., v.le . . . . . .D5 BOFFALORA, p.za . . . . . . . .D2 BORROMINI F., v. . . . . . .E3-F3 BOSSI E., v. . . . . . . . . . .D5-E5 BREGGIA, v. del . . . . . . . .B6-C5 CALVI, v.lo dei . . . . . . . . . . .E5 CAMPONOVO G., v. . . . . . . .D5 CAMPONOVO O., v. . . . . .G4-H1 CANOVA, v. dei . . . . . . . .E2-F2 CANTONI S., v. . . . . . . . . . .E5 CATTANEO C., v. . . . . . . .F3-F4 CHIESA A., v. . . . . . . . . .F1-F3 CHIESA F., l.go . . . . . . . . . .F5 CHIESA P.L, v. . . . . . . . . . . .D5 CHIESA, v.lo dei . . . . . . . . . .E4 CISERI A., v. . . . . . . . . . . . .E5 COLLE, v. al . . . . . . . . . .A4-C5 COMO, v. . . . . . . . . . . . .C5-D6 CROTTI, v. ai . . . . . . . . . . . .F3 CURTI, v. . . . . . . . . . . . . . . .E5 D’ALBERTI V., v. . . . . . . . . . .D3 DUNANT E., v. . . . . . . . . . . .E4 ELVEZIA, p.za . . . . . . . . . . .F6 FAVRE L., v. . . . . . . . . . .E5-G4

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FOLLA, v.lo dei . . . . . . . . . . .F5 FONTANA B., v. . . . . . . . .D2-D3 FONTANA DA SAGNO, v. . .C3-D3 FRANSCINI S., v. . . . . . . .D4-D5 GALLI T.COL. G., v.le . . . .C2-C5 GRÜTLI, v. . . . . . . . . . . .E3-F3 GUISAN GEN.E., v. . . . . . .E1-F3 INDIPENDENZA, p.za . . . . . .E5 INTERLENGHI, v. . . . . . . .D2-E1 KENNEDY JOHN F., l.go . . . . .C2 LAVIZZARI L., v. . . . . . . . .D5-E4 LIVIO, v. . . . . . . . . . . . . . . .E4 LUCCHINI P., v. . . . . . . . .D1-E1 LUINI B., v. . . . . . . . . . . . . .D3 MADERNO C., v. . . . . . . . . . .E5 MAESTRI COMACINI, v. dei . .E6 MANZONI R., v.le . . . . . . .E3-E4 MILANO, v. . . . . . . . . . . .F1-F3 MOLA P.F, v. . . . . . . . . . .E2-E3 MORBIO, v. per . . . . . . . .B2-C2 MOTTA G., v. . . . . . . . . . .E4-F6 ODESCALCHI, v. . . . . . . . . . .E6 OLDELLI, v.lo . . . . . . . . . .C1-C2 PASTA C., v. . . . . . . . . . .E1-E2 PASTEUR L., v. . . . . . . . .E3-F3 PEDRONI, v. dei . . . . . . . . . .D6 PESTALOZZI, v. . . . . . . . . . .D2 PIODA G.B., v. . . . . . . . .C3-D2 PORTA G., v. . . . . . . . . . . . .E6 PRIMO AGOSTO, v. . . . . .E1-F1 PUCCINI G., v. . . . . . . . . . . .D5 RAMPA, v. . . . . . . . . . . . . . .E3

RODARI, v. dei . . . . . . . . .E3-F3 RUSCA F., v. . . . . . . . . . .C1-D2 SAN GOTTARDO, c.so . . . .D2-F5 SAN SEBASTIANO, v. . . . .D4-E4 SILVA F.LLI, v. . . . . . . . . . . .C2 SIMEN R., v. . . . . . . . . .D3-D4 SOAVE F., v. . . . . . . . . . .D4-D5 SOLDINI, v. . . . . . . . . . . .E1-F4 SOTTOPENZ, v. . . . . . . . .F1-F4 STAND, v. . . . . . . . . . . . .E1-E2 STAZIONE, v. . . . . . . . . . . . .F5 STOPPA AVV.C., v.le . . . . .D5-D6 TELL GUGLIELMO, v. . . . . .E2-F2 TORRIANI, v. . . . . . . . . . .E3-F3 TURCONI A., v. . . . . . . . . . .D5 VACALLO, v per . . . . . . . .C5-D5 VEDANI, v. . . . . . . . . . . .D4-E4 VELA V., v. . . . . . . . . . . .D4-E4 VERDI G., v. . . . . . . . . . . . .D3 VOLTA A., v. . . . . . . . . . .D6-E5 ZOCCA, v. della . . . . . . . . . .D3


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PERCORRENDO IL CANTON TICINO


GENESTRERIO - LIGORNETTO Territorio Il territorio comunale si trova nella Campagna Adorna, una fertile pianura nel distretto di Mendrisio, circondata quasi completamente da colline e montagne. Dista 10 km da Chiasso e confina in Svizzera con i Comuni di Ligornetto, Novazzano, Stabio, in l’Italia con il Comune di Bizzarone.

Genestrerio - Comune Delimitato a ovest dal torrente Laveggio il Comune, grazie comunque alla conformazione del territorio quasi completamente pianeggiante, alle importanti zone verdi, ai suoi spazi di svago e ai boschi che lo circondano, offre a tutti di effettuare facili e bellissime passeggiate sia a piedi che in bicicletta, e di apprezzare nel contempo una ricca zona naturalistica, tra cui un biotopo.

si andavano costituendo; era un piccolo agglomerato di masserie sorte per ospitare famiglie di allevatori e coltivatori. Le prime testimonianze scritte sono però di diversi secoli più tardi, nel Codice Magno di Como del 1335. Dall’inizio del XVI secolo molti abitanti del villaggio trovarono lavoro in Italia come muratori. Nel XVIII secolo e nel XIX secolo la famiglia Boffi e un esponente della famiglia Coldirari si fecero un nome come stuccatori, il secondo sembra aver lavorato alla Cattedrale di Fulda. Patrono del paese è Sant’Antonio abate (ricorre il 17 gennaio) festeggiato con un falò nella piazza comunale, con un mercatino e con la benedizione degli animali. Nel 1978 fu fondato il G r u p p o G i o v a n i Genestrerio (GGG) il cui scopo è di riunire i giovani del paese e di organizzare attività ricreative e culturali per tutta la popolazione d e l Genestrerio p i c c o l o comune e non solo.

Ligornetto - Comune opera collettiva di alcuni suoi allievi, eseguita in marmo di Carrara nel 1893: davanti a una copia dell’ Ecce Homo del Vela, incorniciata da un tempietto, è raffigurato lo scultore sul letto di morte. La Cappella Piffaretti presenta una figura femminile in marmo del 1910 di Luigi Piffaretti (1861-1910). Nell’ossario la statua dell’Addolorata di Vela era originariamente nella tomba Cattò-Casanova. Su altre tombe vi sono opere in bronzo di Apollonio Pessina e Ivo Soldini.

LIGORNETTO

LIGORNETTO

GENESTRERIO

ligornetto

Genestrerio - Piazza Baraini Storia Nell’alto medioevo, epoca in cui il territorio costituente l’attuale Mendrisiotto apparteneva alla diocesi di Como, Genestrerio venne progressivamente suddiviso tra le diverse pievi che

La chiesa parrocchiale di San Lorenzo, documentata dal 1209, parrocchiale dal 1557, è un imponente edificio orientato a nord, a pianta rettangolare, trasformato secondo il gusto tardobarocco negli anni 1736-1741 su progetto del 1733 di Giuseppe Caresanadi Cureglia, consacrato nel 1798. Subì restauri nel 1964 diretti da Lino Caldelari. L’Oratorio di San Giuseppe, documentato dall’1844 con la dedicazione alla Madonna (attestata fino al secolo XVIII), nei suoi dintorni sono state rinvenute negli anni 1936-1937 e 1973 delle tombe romane. Nel cimitero il Monumento funebre a Vincenzo Vela, ideato da Augusto Guidini senior, è un’-

GENESTRERIO

Monumenti e luoghi d’interesse

Ligornetto

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Stradario di GENESTRERIO - LIGORNETTO GENESTRERIO BARDINI, p.za . . . . . . . . . . .F5 CAMPAGNADORNA, v. . . . .F5-E8 CAMPAGNOLA, v. . . . . . . .F5-G4 CANOVA, v. . . . . . . . . . .F8-H5 COLOMBERA, v. . . . . . . .G4-H5 LAVEGGIO, v. . . . . . . . . . .E5-F5 MULINO, v. . . . . . . . . . . . . .F5 PERO, v. al . . . . . . . . . . .F5-G5 LIGORNETTO, v. . . . . . . . .E5-E6 PRA VICC, v. . . . . . . . . . . . .H4 PRELLA, v. . . . . . . . . . . .F1-H5 VALLERA, v. . . . . . . . . . . .F5-F7

PERCORRENDO IL CANTON TICINO

LIGORNETTO

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Ligornetto -- Lischetti

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PERCORRENDO IL CANTON TICINO


LOCARNO Reputata meta turistica, grazie in particolare al favorevole microclima, che consente alla vegetazione mediterranea e subtropicale di prosperare, e alla presenza del lago. La sua notorietà è dovuta anche al Festival internazionale del film di Locarno, secondo festival in termini di longevità (prima edizione nel 1946) dopo quello di Venezia.

Il distacco della Va l l e m a g g i a “et Pertinentiarum”, successivo ad una sommossa, avviene già nel 1403 ed è confermato di volta in volta (con e senza Valle Verzasca, con e senza Valle Lavizzara) sino alla creazione della Repubblica Elvetica. La frantumazione politica di quello che nel frattempo, ormai sotto controllo svizzero, è diventato un baliaggio, e che in epoca moderna diverrà distretto, si completa a cavallo tra il Sette e l’Ottocento con la nascita di una miriade di autonomie.

Locarno La “Magnifica Comunità di Locarno” Corrisponde in pratica alla pieve, una delle nove che attorno al Mille componevano il contado di Stazzona (Angera). Abbracciava il territorio compreso tra Ronco sopra Ascona e Cugnasco, valli e Riviera del Gambarogno incluse.

Locarno - Piazza Grande Un funzionamento macchinoso, la rissosità degli abitanti e le rivalità tra ogni singolo nucleo alimentano, agevolati dalle esose pretese degli amministratori -dapprima i Capitanei, ovverosia la nobiltà locale, e quindi i conti Rusca, cui i duchi di Milano consegnano il feudo, le continue spinte secessioniste.

Locarno Le tre corporazioni Nel Medioevo, il “Comune Grande” è guidato dalle “università” dei nobili (universitas nobilium dominorum et capitaneorum) e dei borghesi (universitas burgensium). I membri, che si spartiscono innumerevoli privilegi, oltre che entro i confini del borgo possono risiedere nei dintorni (Muralto, ai tempi appendice di Orselina, è d’altronde il quartier generale dell’omonima famiglia). I rappresentanti di queste gilde siedono in forze negli organi dirigenti dove i Locarno delegati delle altre

“vicinie” che aderiscono alla comunità fanno la figura dei comprimari.

Locarno - Museo

Nel Cinquecento le suddette associazioni vengono affiancate da quella dei terrieri che raggruppa i casati presenti da generazioni, ma non originari di Locarno. La loro influenza politica, più o meno marcata a seconda del momento storico, dura sino all’alba dell’Ottocento. Sciolta nel 1859 la corporazione dei terrieri (il cui archivio viene ceduto al comune, mentre quello dei nobili, assai più prezioso, era Locarno stato smembrato e parzialmente disperso quattro anni prima), praticamente estinte le famiglie di più alto lignaggio, oggi solo quella dei borghesi ha ancora voce in capitolo, soprattutto in quanto proprietaria di fondi e di stabili; in un’ottica ticinese, corrisponde al patriziato. Il suo stemma è “rosso e verde al bue passante”. Secondo il Gilardoni, non è invece provato che le armi delle altre due corporazioni siano l’aquila e l’agnello: un errore generato dai bassorilievi provenienti da demolizioni e incorporati nella facciata cinquecentesca della chiesa di San Francesco.

LOCARNO

LOCARNO

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Stradario di LOCARNO centro LOCARNO

PERCORRENDO IL CANTON TICINO

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Locarno

MASINO, v. . . . . . .Tv. Ce A4-A5 MONACHE, v. delle .Tv. Ce B6-C6 MONTEGUZZO, v. . . . .Tv. Ce C3 MOTTA G., l.lago . .Tv. Ce C8-E8 MOTTA, v. della . . .Tv. Ce D3-E4 MOTTA, v.lo della . .Tv. Ce D3-D4 MURACCIO, p.za . . . . .Tv. Ce E4 NAVIGLIO VECCHIO, v. .Tv. Ce C7 ORELLI G., p.za . . . . .Tv. Ce D2 OSPEDALE, v. dell’ .Tv. Ce D2-E2 OSPEDALE, v.lo dell’ . .Tv. Ce D2 PANELLE, v. delle . .Tv. Ce C6-D6 PANIGARI, v. . . . . . . .Tv. Ce D4 PEDROTTA V., v. . . . . .Tv. Ce D5 PORTICACCIO, v.lo del . . .Tv. Ce C3-C4 POSTA VEC., v. della . .Tv. Ce D5 RAMOGNA, v. alla .Tv. Ce B7-C6 RESPINI DOTT. M., p.zaTv. Ce D3 RIPACANOVA, v. . . .Tv. Ce E2-F3 RIPAMONTI, p.tta . . . .Tv. Ce C3 RUSCA B., v. . . . . .Tv. Ce D3-E3 RUSCA F., v. . . . . .Tv. Ce D4-F3 S. ANTONIO, p.za . . . .Tv. Ce D2 S. ANTONIO, v. . . .Tv. Ce D2-D3 S. CATERINA, v. . . . . .Tv. Ce C6 S. FRANCESCO, p.za . .Tv. Ce E2 S. FRANCESCO, v. .Tv. Ce D3-E2 TAZZINO, v. al . . . .Tv. Ce B3-C4 TORRE, v.lo alla . . . . .Tv. Ce D4 TORRETTA, v. . . . . .Tv. Ce C4-D5 TORRETTA, v.lo . . . .Tv. Ce C5-D5 TREVANI, v. . . . . . .Tv. Ce D5-E5 VALMARELLA, v. . . .Tv. Ce C2-D2 ZORZI, l.go . . . . . .Tv. Ce C6-D6


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PERCORRENDO IL CANTON TICINO


LUGANO LUGANO Le origini e il Medioevo I primi documenti indicanti l’esistenza della città sono datati 875. Già il 2 aprile 724 il borgo di Lugano veniva nominato nella donazione dei suoi beni a Lugano che da Pavia re Liutprando fece a San Carpoforo di Como.

Lugano - Comune

Svizzera italiana. il 26 aprile 1061 papa Alessandro II confermò al convento del Senatore a Pavia diverse proprietà fra cui gli alpi del Camoghè, il lago di Lugano coi relativi diritti di pesca e di navigazione. Il 4 giugno 1222 Bertaro Lambertenghi di Vico (Como) cedette per testamento le decime di Viganello, Cassarate, Pregassona ed Aldesago all’ospedale di Lugano. Del secolo XIV sono i primi Statuti, a noi solo in parte noti, redatti sulla falsariga di quelli di Como del 1335. Il 15 marzo 1429 sotto la signoria di Luigi Sanseverino la Comunità di Lugano e Pievi sulla piazza di Lugano promulgò i nuovi Statuti. Ci sono invece pervenuti integralmente gli statutari luganesi del 1441 basati su quelli anteriori. Nel 1449, quando il borgo ricadde per breve tempo sotto la signoria di Como, quest’ultima si affrettò tuttavia ad imporre nuovamente la propria legislazione particolare.

Nel Medioevo, per secoli, Lugano come le altre terre dell’attuale Cantone Ticino seguirono le vicende dei vicini Comuni lombardi di Como e Milano, i cui conflitti ebbero spesso come campo di battaglia proprio la regione che costituisce ora la

Lugano Dunque, dopo pió di cento anni di dominio da parte della potente città lombarda, in concomitanza con la perdita dell’indipendenza del Ducato di Milano e con le invasioni straniere in Italia, s’instaurò il quasi trisecolare governo dei Confederati (1521-1798). La città era fortificata e dove oggi sorgono il “Palacongressi” e Villa Ciani si poteva scorgere un castello costruito dai comaschi nel 1286, ricostruito da Ludovico il Moro nel 1498 e consegnato dai francesi ai confederati il 26 gennaio 1513 dopo un assedio durato sei mesi. La costruzione fu definitivamente abbattuta dagli svizzeri (prevalentemente per motivi di costi di manutenzione) dopo la conquista del territorio luganese.

Lugano

Tali contese si chiusero con l’avvento del definitivo predominio di Milano, sotto la signoria dei Visconti, attorno alla seconda metà del XIV secolo. La città fu occupata prima dai soldati francesi del Mondragon, poi dagli Svizzeri nel 1512. Il 28 gennaio 1513 i difensori francesi del castello furono espulsi dagli Svizzeri.

LUGANO

Lugano

Lugano - Piazza della Riforma

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Stradario di LUGANO centro

PERCORRENDO IL CANTON TICINO

ALBERTOLLI G., riva . . . . .G5-G7 ALBRIZZI, v. . . . . . . . . . . .F5-G5 AMADIO, v. degli . . . . . . . . . .F2 ARIOSTO, v. . . . . . . . . . . . . .E4 ARNABOLDI V., grad. . . . . . . .H3 BALESTRA S., v. . . . . . . . .D6-D8 BAROFFIO, v. . . . . . . . . . .D2-E2 BASILEA, v. . . . . . . . . . . .F1-H2 BERNA, v. . . . . . . . . . . . .B4-B5 BERNASCONI C.A., v. . . . .A1-B1 BERTACCIO, v. . . . . . . . . .E2-F3 BESSO, p.le . . . . . . . . . . . . .E1 BESSO, pass. di . . . . . . . .E1-E2 BIANCHI P., v. . . . . . . . . . . . .E6 BORGHETTO, v.lo . . . . . . . . .G3 BOSSI E., v. . . . . . . . . . . .D5-E7 BOSSOLI C., sal. . . . . . . .F3-G2 BUFFI G., v. . . . . . . . . . . .A6-B8 CAMUZIO, v. . . . . . . . . . .F6-G6 CANEVALI, v. dei . . . . . . . . . .G5 CANONICA L., v. . . . . . . . .D8-E7 CANOVA, v. . . . . . . . . . . .F6-G5 CANTONALE, v. . . . . . . . . .B4-E4 CARDUCCI G., v. . . . . . . . .F5-F6 CASTAGNA, v. dei . . . . . . . . .H4 CASTELLO, p.za . . . . . . . .E7-F7 CATTANEO C., v.le . . . . . . .E7-E8 CATTEDRALE, v. . . . . . . . . . . .F3 CENTRALE, v.lo . . . . . . . . . . .B1 CHIATTONE M. e A., sal. . .F3-F4 CIOCCARO, p.za . . . . . . . .F3-F4 CISERI A., v. . . . . . . . . . .B5-B6 CROCICCHIO CORTOGNA . .F4-F5 CURTI G., v. . . . . . . . . . . .B6-C8 D’ALBERTI V., v. . . . . . . . .C4-C5 DAFNE, grad. . . . . . . . . . . . .E1 DANTE, p.za . . . . . . . . . . . . .F4 DOG. VECCHIA, v. . . . . . . .G4-H4 DUFOUR, v. . . . . . . . . . . .A5-C4 ELVEZIA, c.so . . . . . . . . . .A7-E7 FOGAZZARO, v. . . . . . . . . . . .B8 FORTE, v. al . . . . . . . . . . .E6-F5

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FRANSCINI S., v. . . . . . . .A6-D5 FRASCA C., v. . . . . . . . . . .E6-E7 FRATI, sal. dei . . . . . . . . .C2-D3 FUSONI A., v. . . . . . . . . .B7-C8 GALLI A., v. . . . . . . . . . . .D3-E3 GENZANA, v. . . . . . . . . . .B1-C2 GERSO, v. . . . . . . . . . . . .A3-C3 GIACOMETTI A., v. . . . . . .D6-D7 GINEVRA, v. . . . . . . . . . . .C4-D6 GORINI, v. dei . . . . . . . . . . .G4 GRANO, v.lo del . . . . . . . . . .G4 GREINA, v. . . . . . . . . . . . .C6-C7 INDIPENDENZA, p.za . . . . .F6-F7 LAGHI N., scal. . . . . . . . . .A4-B4 LAMBERTENGHI B., v. . . . .B8-D8 LAVIZZARI, v. . . . . . . . . . .D8-E8 LEMA, v. . . . . . . . . . . . . . . .B1 LIDO, v.lo del . . . . . . . . . . . .G4 LOSANNA, v. . . . . . . . . . . . .A4 LUCCHINI P., v. . . . . . . . . .D8-E8 LUCERNA, v. . . . . . . . . . .D1-E1 LUVINI G., v. . . . . . . . . . .F4-G4 MAD. DELLA SALUTE, v. . . . . .A1 MADERNO C., v. . . . . . . . .A7-D6 MADONNETTA, v. . . . . . . .A7-A8 MAGATTI M., v. . . . . . . . .F4-G5 MAGHETTI, p.za . . . . . . . . . .F6 MANZONI R., v. . . . . . . . .D2-E1 MANZONI, p.za . . . . . . . . . .G5 MARAINI C., v. . . . . . . . . .D2-H2 MARAINI, p.tta . . . . . . . . . . .G4 MARCONI, v. . . . . . . . . . . . .G6 MASSAGNO, v. . . . . . . . . .C2-C3 MIMOSA, grad. . . . . . . . . . . .F1 MONTARINA, v. . . . . . . . .G2-H1 MONTARINETTA, v. . . . . . . . . .F1 MOTTA G., v. . . . . . . . . . .F3-H3 MUNICIPIO, v. . . . . . . . . . . .A1 NASSA, v. . . . . . . . . . . . .G4-H3 NASSETTA, v.lo . . . . . . . .H3-H4 NIZZOLA, v. . . . . . . . . . . . . .E5 OLGIATI A., v. . . . . . . . . . . . .A5

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PERCORRENDO IL CANTON TICINO


LUGANO - Pregassona • Viganello

Nella frazione di Rolino l'Oratorio dei Santi Pietro e Paolo è un'aula rettangolare rivolta a nord-est con abside semicircolare all'esterno e trapezoidale all'interno. Eretta nel secolo XIV, fu rinnovata nel 1915 (data in facciata). Restauro negli anni 19831984. Nella frazione di Terzerina la chiesa dei Santi Giovanni Battista e Massimiliano Kolbe fu edificata nel 1995 da Alberto Finzi. Sul lato sud è preceduta da un porticato quadrilatero recante sulle pareti le stazioni della Via Crucis in monocromo, opera significativa di Giancarlo Tamagni. Nella frazione di Bozzoreda l'Oratorio della Madonna di Fatima è un'aula rettangolare preceduta da un portico e caratterizzata da facciate in pietra a vista, opera

La zona denominata Collina e caratterizzata da piccoli condomini e case unifamiliari può trovare il suo vero inizio nel nucleo storico di Viganello (chiamato dai suoi abitanti "Viganello Vecchia") e finisce sul territorio della frazione del quartiere chiamata Albonago. Questo nucleo, come quello maggiore alle pendici del Monte Brè, nonostante molto più piccolo risulta essersi sviluppato ed essersi trasformato in un paese urbanizzato. Rimangono comunque, nel nucleo più antico, le testimonianze del passato rurale di queste zon

Quart. PREGASSONA

Nell'ex comune di Pregassona, ora quartiere di Lugano, sul colle di Pazzalino sopra le case di Viganello, spicca la chiesa parrocchiale di Santa Maria, notevole edificio rettangolare orientato, già documentata nel 1222, eretta in parrocchia nel 1468. L'aspetto attuale è il frutto delle trasformazioni realizzate tra la fine del Cinquecento e l'inizio del Seicento.

A Ligaino la Casa Pedrozzi è la dimora natale dello stuccatore Giovanni Battista Pedrozzi, attivo in Baviera, Turingia e Sassonia, ha un portale murato con l'affresco del secolo XVII raffigurante l'Annunciazione; all'esterno e in numerosi vani sono conservasti stucchi figurativi e ornamentali, in parte attribuiti al citato artista, della metà del secolo XVIII; sulle pareti della loggia dell'ala ovest, la più antica, è dipinta una serie di figure mitologiche, la Vergine, Santi, filosofi e altri personaggi, eseguiti forse dopo il 1779.

picano ancora case di considerevoli dimensioni.

Nella facciata di una casa vicina si conserva un portale murato sovrastato da un affresco tardocinquecentesco detto della Madonna della tenda verde.

VIGANELLO è un ex comune del Canton Ticino. Il 4 aprile 2004 si è realizzata la fusione con i Comuni di Breganzona, Cureggia, Davesco-Soragno, Gandria, Pambio Noranco, Pazzallo e Pregassona nel nuovo Comune di Lugano. Territorio e Demografia Il quartiere di Viganello ha un'estensione di 620000 m2 che risulta essere estremamente diversificato. Infatti questo parte dal fiume Cassarate (che lo separa da Lugano centro e Molino Nuovo) e trova la gran parte della popolazione concentrata nella porzione di territorio pianeggiante (dove si trovano anche la gran parte delle attività commerciali). Passata questa prima parte si arriva ad una leggera salita dove si iner-

Lugano da Viganello

Monumenti artistici Chiesa parrocchiale di Santa Teresa di Lisieux (Viganello). Nell'ex Comune di Viganello, ora quartiere di Lugano, in via alla Chiesa, sorge la chiesa parrocchiale di Santa Teresa di Lisieux, edificio inaugurato nel 1937, dapprima rettoria sotto la parrocchia di Pregassona, eretta definitivamente in parrocchia il 1º giugno 1988. L'aspetto attuale della facciata è il frutto delle modifiche apportate dai Padri Redentoristi che vi hanno vissuto per circa 50 anni.

Quart. VIGANELLO

Monumenti artistici Chiesa parrocchiale di Santa Maria (Pregassona), Chiesa-Oratorio dei Santi Pietro e Paolo (Pregassona) e Chiesa dei Santi Giovanni Battista e Massimiliano Kolbe (Pregassona).

di Giacomo Alberti di Bedigliora. All'interno dietro l'altare in una nicchia: bella statua della Vergine Immacolata; alle pareti quadretti di terracotta con le stazioni della Via Crucis.

Lugano -

PREGASSONA è un ex comune del Canton Ticino. Il 4 aprile 2004 si è realizzata la fusione con i Comuni di Breganzona, Cureggia, Davesco-Soragno, Gandria, Pambio Noranco, Pazzallo e Viganello nel nuovo comune di Lugano.

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Stradario di PREGASSONA-VIGANELLO (Lugano)

PERCORRENDO IL CANTON TICINO

PREGASSONA ARBOSTRA, v. . . . . . . . .A6-B4 BOSCHINA, v. . . . . . . . .C3-D3 CANTONALE, v. . . . . . . .A6-D5 CAPPELLETTA, sal. . . . . . . .D6 CASSONE, v.le . . . . . . . .C4-C6 CERESIO, v. . . . . . . . . .B4-D3 CHIESA, v. alla . . . . . . .C6-D6 CORTE, v. . . . . . . . . . . . . .A6 FIUME, v. al . . . . . . . . .B3-B4 FOLA, v. . . . . . . . . . . . . . .D3 FONTANA VERDE, v. . . . . . .D7 FONTANE, v. alle . . . . . . . .C6 GUIONI G., v. . . . . . . . .C5-D5 INDUSTRIA, v. . . . . . . . .B4-C3 LIGAINO, v. . . . . . . . . . .A6-B6 LOCO, v. . . . . . . . . . . . .A5-C5 MARAINI, v. . . . . . . . . . . . .A4 MERLECCO, v. . . . . . . . .B4-B5 MIRALAGO, v. . . . . . . . .D4-D5 MULINO, v. al . . . . . . . .A7-B7 PATRIZI, p.za . . . . . . . . . . .A6 PIANA, v. alla . . . . . . . .A5-B5 PROBELLO, v. . . . . . . . .C6-D7 RAMELLO, v. . . . . . . . . .A7-A8 ROSE, v. delle . . . . . . . . . .D4 SALA, v. . . . . . . . . . . . . . .C6 SAN GIUSEPPE, p.ta . . . . . .C6 SAN GOTTARDO, v. . . . .B7-B8 SAN SIRO, v. . . . . . . . . . . .D6

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SCUOLE, v. delle . . . . . .A4-C6 SOLE, v. del . . . . . . . . .C5-D3 STAZIONE, v. . . . . . . . . .B5-C6 TERZERINA, v. . . . . . . . .A4-A5 ULIVI, sal. degli . . . . . . .C6-D6 VEDÒ, v. . . . . . . . . . . .B6-C6 VEDREGGIO, v. . . . . . . .B4-C5 VIGNE, v. alle . . . . . . . . . . C4 VIGANELLO ABETI, v. degli . . . . . . . . . .F5 ALBONAGO, grad. di . . . .F6-G6 ALBONAGO, v. . . . . . . . .F5-F6 ALDESAGO, v. . . . . . . . .F7-G7 BELVEDERE, v. . . . . . . . .E5-G5 BOSCIORO, v. . . . . . . . .E3-F2 BOSCO, v. del . . . . . . . .F6-F7 BOTTOGNA, v. . . . . . . . .E5-F4 BOTTOGNO, v. . . . . . . . . . .F4 CAMPANILE, v. al . . . . . .D5-D6 CAPELLI P., v. . . . . . . . .F2-G2 CASTAGNI, sent. del . . . .D6-E6 CAVAN, sent. . . . . . . . . .F6-G6 CHIESA, v. alla . . . . . . .F4-G4 COLLINA, v. . . . . . . . . . .E5-F5 CROCETTA, v. . . . . . . . .D5-E4 DOMINIONE G.B., v. . . . . . .E3 FIUME, v. al . . . . . . . . . . .E3 FRONTINI, v. . . . . . . . . .E4-F4 GELSI, v. dei . . . . . . . . . . .E4

GUGGIROLO, v. . . . . . . . . .F4 GUISAN GEN., v. . . . . . . . .E4 LA SANTA, v. . . . . . . . . .F2-F4 LIDO, v. al . . . . . . . . . .F3-G3 LUGANETTO, v. . . . . . . .F2-F3 MERLINA, v. . . . . . . . . .E3-F3 MOLINAZZO, v. . . . . . . .G3-G4 MUGGINA, v. . . . . . . . . .F3-F4 ORTI, v. agli . . . . . . . . .F3-G3 PATRIZI, contr. dei . . . . .D5-E5 PAZZALINO, v. . . . . . . . .D5-F4 PEDEMONTE, v. . . . . . . .E5-G4 PINI, v.lo dei . . . . . . . . . . .E5 PONTACCIO, sent. . . . . .F6-G6 QUIETE, v. . . . . . . . . . . . . .E5 ROCCOLO, v. al . . . . . . .F6-G7 ROGGIA, v. alla . . . . . . .F3-F4 RONCHI, grad. ai . . . . . .E5-F5 RUSCELLO, v. al . . . . . . .F5-F6 RUVIA, v. . . . . . . . . . . . . .G6 RUVIGLIANA, v. . . . . . . .E5-G5 SAN NICOLAO, v. . . . . . . . .F6 SAN SIRO, sal. . . . . . . .D5-D6 SCARPINO, p.za . . . . . . . . .D4 SCUOLE, v. delle . . . . . .D3-E4 TADDEI L., v. . . . . . . . . .E3-F3 VECCHIA, contr. . . . . . . .D5-E5 VIARNO, sal. . . . . . . . . . . .D4 VIARNO, v. . . . . . . . . . .D4-D5


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PERCORRENDO IL CANTON TICINO


MASSAGNO - SAVOSA • Lugano

Il territorio è pressoché in collina. Un tempo si poteva definire entroterra di Lugano, oggi è una zona residenziale. Religioni Prevalenza della Chiesa cattolica romana. Nel territorio ci sono comunque presenze protestanti e ha sede il tempio della Chiesa cristiana avventista. Monumenti d'arte L'attuale chiesa parrocchiale di Santa Lucia sostituisce l'antica chiesa costruita attorno al 1530, appartenente fino al 1927 alla parrocchia di San Lorenzo di Lugano, poi demolita nel 1931 per creare la Piazza Santa Lucia.

A Rovello la cappella detta "in Selva" contiene affreschi quattrocenteschi raffiguranti l’Annunciazione, Dio Padre, San Pietro, San Paolo, Sant'Antonio abate, San Lorenzo, e del secolo XIX una Madonna col Bambino: tutti assai ridipinti.

L'Oratorio della Madonna della Salute fu costruito nel 1710 dopo un'epidemia di peste e benedetto nel 1729, è formato da un'aula rettangolare tardobarocca preceduta da un portichetto con archi a sesto ribassato e campanile a vela. La campata d'entrata è coperta da una cupola appiattita, sul coro: volta a botte. All'interno l'altare neogotico reca l’affresco della Madonna col Bambino e San Giovannino, della fine del secolo XVI, proveniente da un'antica cappella.

Panorama

Nel cimitero la cappella di Wilhelm Von Riedmann di Amburgo è un edificio in pietra a vista con portico ad archi, realizzato su progetto di A. G. Bordoli nel 1937. Nel vecchio cimitero comunale (ora giardino pubblico) a sud-ovest del villaggio una scultura raffigura una tigre collocata in precedenza su un monumento funebre fino allo smantellamento del camposanto negli anni 1824-1825. Tra gli edifici civili in Via al bosco si nota una casa unifamiliare: costruzione con spazi definiti dall'asse centrale con l'ingresso e la scala illuminati da un lucernario, opera dell'architetto Rudy Hunziker (nato nel 1927) degli anni 1983-1984. In zona Campagna la Scuola media e palestra del Liceo di Lugano 2, furono edificate da Mauro Buletti (nato nel 1940) e Paolo Fumagalli (nato nel 1941) negli anni 1972-1974 e 1976-1977. L'edificio scolastico è strutturato lungo un asse attrezzato lungo il quale sono agganciati i diversi corpi; nell'atrio, dipinto murale di Fernando Bordoni del 1999. Il volume delle palestre si colloca ortogonalmente all'asse principale. Al confine col Comune di Lugano si situa il parco di Vira, un'area di svago comprendente un rilievo collinare boscoso, lontano dal traffico e adatto allo svago di giovani e anziani. Sulla sommità sorge il complesso dell'ex monastero degli umiliati di San Maurizio.

SAVOSA

La via centrale di Massagno (Via San Gottardo) fa parte della strada cantonale che porta al passo del Monte Ceneri.

Nel quartiere di Gerso l’Oratorio di Sant'Antonio di Padova è una piccola aula rettangolare barocca coperta con volta a botte lunettata con coro rettangolare e campanile a vela, costruita negli anni 1655-1670. Il restauro fu condotto nel 1983 da Alberto Finzi. All'interno, prima del coro, sta l'altare tardobarocco della seconda metà del secolo XVIII con coeva pala col Santo titolare. Alle pareti della navata sono appese tele raffiguranti Santa Maddalena penitente, attribuita alla bottega di Giuseppe Antonio Petrini di Carona, del 1750 circa, e i Santi Antonio di Padova e Chiara, del secolo XVII; affresco del secolo XIX raffigurante la Madonna.

SAVOSA Nel nucleo abitato antico la chiesa parrocchiale della Beata Vergine Annunciata è una costruzione d'origine tardomedioevale, attestata nel 1578, con coro poligonale. Subì rifacimenti negli anni 1797, 1803 e 1837. Recente restauro e ristrutturazione nel 1993 diretti da Alberto Finzi.

MASSAGNO

Massagno è un comune del Canton Ticino di circa 5.937 abitanti. Il suo nucleo abitato è il prolungamento della città di Lugano dalla stazione FFS verso nord.

Nell'adiacente giardinetto pubblico è collocata la statua in bronzo degli anni 19401950 Il Tobiolo, dello scultore Mario Bernasconi (1899-1963) di Pazzallo.

Lugano -

MASSAGNO

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PERCORRENDO IL CANTON TICINO

Stradario di MASSAGNO - SAVOSA (Lugano Molino N.)

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Lugano - Piazza della Riforma

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MASSAGNO ALBANO, v. . . . . . . . . .E2 BERNASCONI C.A., v. D4-E3 BIOGGIO, v. . . . . . . . . .D1 CABIONE, v. . . . . . .C2-D2 CAMPAGNA, v. priv. .B3-C3 CASTAGNETO, v. al . . . .C3 CENTRALE, v.lo . . . .D3-E3 CERESIO, v. . . . . . . . . .E2 CINQUE VIE, p.za . . . . .D1 CIUSARELLA , v. . . . .C1-D2 COLLINA, sal. . . . . .C3-D3 COMORGIO, v. . . . . . . .C3 DUNANT H., v. . . . . .D1-E1 FOLETTI B., v. . . . . .C2-E2 FORGHÉE, grad. . . . .C3-D3 GENZANA, v. . . . . . . . .E3 GUISAN GEN., v. . . .C2-D1 LEMA, v. . . . . . . . . . . .E3 LEPORI, v. . . . . . . . .C2-D1 LISANO, v. . . . . . . . . . .E3 MAD. DELLA SALUTE, v.D1-D4 MARTIGNONI C., v. . .C1-C2 MASSENA, grad. . . . . .D4 MIRAVALLE, v. . . . . .B4-C4 MORELLA, v. . . . . . . . .C2 MORENA, v. . . . . . .D1-E1 MOTTA G., v. . . . . . .D2-D4 MUNICIPIO, v. . . . . . . .D4 NOLGIO, v. . . . . . . . . . .E2 NOSEDO, v. . . . . . . . . .E2 PASQUEE, v. . . . . . .E2-E3 PIATA, v. . . . . . . . . . . .C3 PIOPPI, v. dei . . . . .D1-D2 PLATANI, v. dei . . . . . . .D3 POMETTA CAN., grad.D2-D3 PONTE, v. al . . . . . .E2-E3 POVRO’, v. . . . . . . .C1-C2 PRACCIO, v. . . . . . . .C3-C4 PRIVATA, v. . . . . . . . . .D3 ROCCOLO, v. al . . . .B4-C4 ROVEDREE, v. . . . . . . . .C5 ROVELLO, grad. . . . . . .C4 ROVELLO, v. . . . . . .B4-C4 SAN CARLO, grad. . .C4-D4

SAN GOTTARDO, v. . .C2-E4 SAN GOTTARDO Nuova, v.B1-C2 SAN SALVATORE, v. . . . .D3 SANTA LUCIA, p.za . . . .E4 SASSA, v. . . . . . . . .C5-D5 SASSA, sal. . . . . . . . . .C4 SCUOLE, v. . . . . . . . . .D2 SELVA, v. . . . . . . . .C4-D4 SINDACATORI, v. dei .D2-D3 SIONE, v. . . . . . . . .C3-D4 SOLARO P., p.za . . . . . .D4 SOLARO P., v. . . . . .C4-D4 SOLDINI, v. . . . . . . . . .D3 STAZIO B., v. . . . . . .D3-D4 TESSERETE, v. . . . . .C5-E4 VALLETTA, grad. . . . . . .D3 VECCHIO, v.lo . . . . . . .D4 VINORUM, sent. . . . . . .C4 SAVOSA BELVEDERE, v. . . . . .A2-B2 BOSCO, v. al . . . . . . . .B3 CAMPAGNA, v. . . . . .B2-B3 CAMPO DEI FIORI, v. B1-B2 CANTONALE . . . . . . .A3-B2 CANVA, v. . . . . . . . .B2-B3 CENTRO SPORT., v. . .B1-B2 MARAINI E., v. . . . . .A4-C2 MARAINI Som. C., v. priv. A5-B5 MATTRO, v. . . . . . . . . .A1 MUNICIPIO, v. . . . . .A2-A3 NAVONE, v. . . . . . . .A4-B2 NAVRESCO, v. . . . . . . .A4 PIÈ DI RONCO, v. . . .A2-A3 SAN GOTTARDO, v. . .A1-C2 SELVA GRANDE, v. . . . . .A3 SOLE, v. . . . . . . . . .B2-B3 VALGERSA, v. . . . . .B2-C2 VIRA, v. . . . . . . . . .A4-A5 LUGANO Molino Nuovo ABATE G. STABILE, v. . . .G3 AIE, v. delle . . . . . . .C7-C8 AMADIO, v. . . . . . . . . .G4 ANGIOLI, sal. degli . . . .H4

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MONTE BRÉ, v. . . . . . .D7 MONTE CARMEN, v. .C6-D5 MOTTA G., v. . . . . . .G5-H4 NASSA, v. . . . . . . . .G5-H4 NIDO, v. al . . . . . . . . . .F3 OLGIATI A. , v. . . . . . . .D5 ORTI, v. . . . . . . . . .C6-D6 PARINI G., v. . . . . . . . .E7 PELLI F., v. . . . . . . . .E5-F5 PELLONI E., v. . . . . .B7-C7 PERGOLA, v. della . . . . .E8 PERI P., v. . . . . . . . . . .F5 PESTALOZZI, c.so . . .F5-F6 PIODA G.B. , v. . . . . . . .F6 POCOBELLI G., v. . . . . .G3 PRETORIO, v. . . . . . . . .F5 REGAZZONI P., v. . . .F4-G4 RICORDONE, v. . . . .B5-C5 RODARI T., v. . . . . . . . .G3 RONCACCIO, v. . . . .G2-G3 RONCHETTO, v. . . . .A7-B6 RONCHI, v. dei . . . .B6-C6 ROUSSEAU, v. . . . . . . .G3 S. GOTTARDO, v. . . .E5-F4 S. LORENZO, v. . . . .G4-H4 SASSA, v. . . . . . . . . . .C5 SERODINE, v. . . . . . . . .E2 SIMEN R., v. . . . . . .C7-D6 SOLDATI A., v. . . . . .C5-D5 SOLDINO, v. . . . . . .F1-G2 SOMAINI F. , v. . . . .F6-F7 SORENGO, v. . . . . . .F3-H2 SPERANZA, v. . . . . . . . .E8 STAZIONE, p.le . . . .F4-G4 TASSINO, v. . . . . . . . . .H3 TESSERETE, v. . . . . .A6-C5 TIGLIO, v. del . . . . . .E8-F8 TORRICELLI A. e O., v.A6-B5 TREVANO, v. . . . . . .A7-D6 VANONI A. , v. . . . .D5-D6 VELA V., riva . . . . . .G5-H5 VIGNOLA, v. . . . . . .B6-B7 VOLTA, v. . . . . . . . . . . .E7 ZOPPI G., v. . . . . . . . . .F4 ZURIGO, v. . . . . . . .D6-E5


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PERCORRENDO IL CANTON TICINO


MENDRISIO

Mendrisio - Comune Mendrisio è un nuovo comune del Canton Ticino: una città di circa 11.496 abitanti. E’ comunemente chiamato il magnifico Borgo, per le sue ridotte dimensioni e la bellezza del suo centro storico. Il 4 aprile 2004 Mendrisio ha incorporato il comune di Salorino.Il 5 aprile 2009 Mendrisio, ha realizzato un’ulteriore fusione con i comuni di Arzo, Capolago ,Genestrerio, Rancate e Tremona. Sulla collina a sud-est del nucleo abitato sorge l’agglomerato di Torre, antica residenza della famiglia feudale di origine longobarda dei Della Torre (Torriani), distrutta forse nel 1242 quando i milanesi conquistarono il borgo. L’attuale struttura (pió volte restaurata) con cortile ad arcate risale in gran parte all’epoca della famiglia Beroldingen, qui insediatasi nel 1679.

Il distretto di Mendrisio (anche chiamato Mendrisiotto) è il distretto pió meridionale del Canton Ticino e dell’intera Svizzera. Confina con il distretto di Lugano a nord e con l’Italia (Lombardia): Provincia di Como a nordest, est e sud e Provincia di Varese a ovest. Il capoluogo è Mendrisio. Comprende una parte del Lago di Lugano. Geografia Pur essendo il distretto meno esteso del Cantone, è il terzo per popolazione dopo Lugano e Locarno. Il territorio può essere diviso in tre parti: la Valle di Muggio a Est, la zona della Montagna a Ovest e una pianura triangolare al centro (i cui vertici si situano a Riva San Vitale, Stabio e Chiasso). Al centro di questa pianura, dove la tradizionale arteria Nord-Sud (qui Como-Lugano) incontra la via proveniente da Varese, è situata Mendrisio, capoluogo del distretto. La massima elevazione del distretto è il Monte Generoso, alto 1.701 m e situato sul confine con l’Italia, tra le altre cime le principali sono il Monte Bisbino (la vetta a 1.325 m è in territorio italiano) ed il Monte San Giorgio (1.097 m), di queste solo l’ultima ha la vetta all’interno del distretto.

Mendrisio - Parrocchia

Mendrisio I principali fiumi sono il Laveggio, che bagna Mendrisio e sfocia nel lago di Lugano, la Breggia, che scorre nella valle di Muggio e sfocia nel lago di Como e il Gaggiolo, che bagna Meride, Arzo, Clivio (Provincia di Varese), e Stabio e confluisce nell’Olona. Il 60,7% del territorio è boschivo, il 19,7% è destinato all’agricoltura, il 18,7% è occupato dagli insediamenti, mentre l’1,4% è improduttivo. Cenni storici Il 9 maggio 1517 la pace e trattato di Ponte Tresa sancì che Stabio ed altre terre del Mendrisiotto appartenessero ai dodici Cantoni elvetici in cambio di Domodossola. Il 25 giugno 1573 fu concesso al landfogto di trasportare il Tribunale da Balerna a M e n d r i s i o a causa dei frequenti attacchi con armi da fuoco contro la sede nella casa comunale attuati da banditi. Il 30 maggio 1798 il Direttorio elvetico fece istanza presso il Direttorio francese per esaudire i voti dei cittadini mendrisiotti di unirsi alla Repubblica Elvetica.

MENDRISIO

MENDRISIO La città di Mendrisio si trova a sud del Cantone Ticino, al centro di un ipotetico triangolo ai cui vertici si situano Lugano, Como e Varese. Il comune comprende i quartieri di Mendrisio, Arzo, Capolago, Genestrerio, Rancate, Salorino e Tremona.

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Stradario di MENDRISIO

PERCORRENDO IL CANTON TICINO

ADORNA CAMPAGNA, v. .H1-H2 ALIGHIERI DANTE, v. . . .F3-G3 ANDREONI G., v. . . . . . .D7-E7 BOLZANI, v. . . . . . . . . .E5-F4 BAROFFIO, v. . . . . . . . . . .E5 BELLO, c.so . . . . . . . . . . .E6 BENA, v.lo . . . . . . . . . . . .E7 BERNASCONI G., v. . . . .F3-G3 BERNASCONI, l.go . . . . . . .F5 BEROLDINGEN, v. . . . . .D5-E5 BORELLA A., p.tta . . . . . . .E6 BORELLA F., v. . . . . . . . . . .E5 BORROMINI F., v. . . . . .C4-F3 BRECCH, v. . . . . . . . . . . . .D4 BRENNI A., v. . . . . . . . .E4-E5 CAMPO SPORTIVO, v. . .F3-F4 CANAVÉE, v.le . . . . . . . . . .F5 CANTINE DI MEZZO, v. . .A5-A6 CANTINE DI SOTTO, v. . . . .A5 CANTINE, v. alle . . . . . .A5-C6 CAPPUCCINI, p.le dei . . .E5-F5 CASTELLACCIO, v. . . . . . . .D5 CATENAZZI F., v. . . . . . .D4-F3 CATTANEO C., v. . . . . . . . .F3

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CHIESA F., v. . . . . . . . . . .G4 COLLEGIO, v. del . . . . . . . .D6 CONFALONIERI, v.lo . . . . . .E6 COU’, v.lo . . . . . . . . . . . .D7 CROCI, v. . . . . . . . . . . . . .D6 DIENER C., v. . . . . . . . .F3-F4 DOSSO, v. al . . . . . . . .F6-F7 DUNANT E., v. . . . . . . .C5-C6 FAMIGLIA MAGGI, v. . . . . .C6 FONTANA L., p.ta . . . . . . . .D6 FRANCHINI, v. . . . . . . .F4-G4 FRANSCINI S., v. . . . . .D4-F3 GAS, v. al . . . . . . . . . .D3-D4 GENEROSO, v. . . . . . . .D7-E7 GISMONDA, v. . . . . . . .E5-F5 GRIGIONI A., v. . . . . . . . . .G3 GUISAN E., v. . . . . . . . . . .C6 INDUSTRIA, v. . . . . . . . .E7-E8 INDUSTRIA, v.lo . . . . . . . . .E7 LANZ G., v. . . . . . . . . .C5-D5 LAVEGGIO, v. . . . . . . . .A3-C3 LAVIZZARI L., v. . . . . . . . . .E6 MADERNO C., v. . . . . . .A5-C6 MANZONI A., v. . . . . . . . .G3

MARLIANI, v. . . . . . . . . . . .E6 MASPOLI AGOSTINO, v. .G3-G4 MASPOLI ANGELO, v. . .C4-D4 MOLA PIER F., v. . . . . .G4-H4 MORÉE, v. . . . . . . . . . .B4-D4 MOTTA G., v. . . . . . . . .E4-E5 MUNICIPIO, v. . . . . . . . . .D6 NIZZOLA, v. . . . . . . . . . . .H4 NOBILI BOSIA, v. . . . . . . .D6 NOBILI ODESCALCHI, v. . . .E5 NOBILI RUSCA, v. . . . . . . .D6 NOBILI TORRIANI, v. . . .D6-E6 NOSEDA, v. . . . . . . . . .D6-E6 OLDELLI, v. . . . . . . . . . .E1-F3 OPPRIO, sal. d’ . . . . . . . . .E7 PASTA C., v. . . . . . . . . .C6-D6 PENATE, v. . . . . . . . . . .B4-C2 POLLINI, v. . . . . . . . . . .D5-E4 PONTE, p.za del . . . . . . . . .E6 PONTICO VIRUNIO, v. . . . . .E6 POZZI, v. . . . . . . . . . . .E7-G8 PRAELLA, v. . . . . . . . . .D5-E5 PREAGROSSA, v. . . . . . . . .A5 RIME, v. . . . . . . . . . . . . . .E3

RINALDI A., v. . . . . . . .G1-H1 RIZZI G., v. . . . . . . . . . .F4-F5 RONCAA, p.le . . . . . . . . . .G2 S. MARIA, v. . . . . . . . . . . .D6 SAN DAMIANO, v. . . . . .D6-E6 SAN GIOVANNI, p.za . . . . .D6 SAN MARTINO, v. . . . . .A4-C6 SELVA, v. della . . . . . . .F6-G5 SELVETTA, v.lo . . . . . . .C6-D6 SERVITI, p.tta dei . . . . . . . .D6 SOLDATI A., v. . . . . . . . . . .E6 SOLDINI, l.go . . . . . . . . . . .E6 STAZIONE, p.le della . . . .E3-E4 STELLA, v. . . . . . . . . . . . .D6 STELLA, v.lo . . . . . . . . . . .D6 TORRE, v. alla . . . . . . . .E6-F6 TORRIANI P., v. . . . . . . . . .E6 TURCONI A., v. . . . . . . .F5-G4 VECCHIO GINNASIO, v. . . . .D6 VECCHIO PRETORIO, v. . . . .D6 VELA V., v. . . . . . . . . . .D5-D6 VIGNALUNGA, v. . . . . . .A5-D5 VILLA FORESTA, v.le . . .G4-H5 ZORZI, v. . . . . . . . . . . .D3-D5


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PERCORRENDO IL CANTON TICINO


PONTE TRESA Ponte Tresa è un Comune del Canton Ticino di circa 806 abitanti, sul Lago di Lugano. Con i suoi 28 ettari di superficie è il Comune più piccolo di tutta la Svizzera. È terminale della Ferrovia Lugano-Ponte Tresa che collega il Malcantone alla città di Lugano dal 1911

Ponte Tresa - La Dogana e il Ponte Cenni storici Il 3 luglio 820, l’imperatore Luigi il Pio dona alla chiesa dei Santi Abbondio e Pelagio di Como tutto il territorio che si estende da Cadro a Ponte Tresa, Nel ‘400 fu “terra privilegiata” dal duca di Milano Gian Galeazzo Sforza mediante l’esonero di numerose imposte in cambio della manutenzione della via d’acqua e del ponte. La Confederazione dei 12 Cantoni Svizzeri nel 1513 confermò i privilegi. Il 9 maggio 1517 la pace e trattato di Ponte Tresa sancì che Stabio ed altre terre del Mendrisiotto appartenessero ai dodici Cantoni elvetici in cambio di Domodossola. Il ponte che attraversa la Tresa fu teatro di diversi avvenimenti storici:

Ponte Tresa

una colonna di guerrieri Franchi calata da Bellinzona giunse nel 590 d.C. fin qui per combattere contro un corpo di Longobardi in ritirata verso Varese. Nel 965 vi transitarono i Ponte Tresa Sacri Romani Imperatori Ottone II (di ritorno da Roma) e nel 1004 Enrico II (diretto a Zurigo), Federico I Barbarossa e Federico II di Svevia. Qui cadde prigioniero dei Torriani, signori di Milano, nel 1264, il condottiero locarnese Simone Orelli, con il nipote Guidotto. Alla vigilia della battaglia di Giornico qui giunsero nel 1478 in ricognizione le avanguardie confederate e leventinesi e nel 1481 Ponte Tresa Ludovico Sforza detto il Moro impedì il passaggio dei bleniesi, diretti a Milano, a causa della peste che infieriva nella loro valle. Nel 1501 lungo la Tresa si registrarono scontri tra le truppe francesi del re Luigi XII e gli Svizzeri che si contendevano il possesso del ducato di Milano dopo la caduta del Moro. Altri seimila Svizzeri calarono quindi verso la pianura lombarda nel 1510 per poi ripassare sconfitti dopo la battaglia di Marignano nel 1515. Proveniente da Novara nel settembre 1799 transitò sul ponte l’esercito di 22000 uomini del generale russo Aleksandr Vasil’evic Suvorov, diretto a Zurigo allo scopo di combattere l’esercito francese guidato dal generale Andrè Massena.

Nel 1810 le truppe di occupazione del Regno d’Italia, al comando del generale Fontanelli, da qui penetrarono nel Cantone Ticino (appena creato nel 1803) per stroncare la violazione del blocco commerciale contro l’Inghilterra dovuto al prosperare del contrabbando delle merci coloniali. Nel suo territorio il lago si chiude a formare l’emissario del fiume Tresa che si getta nel L a g o Maggiore. È separato d a l l ’ o m o n imo Comune italiano da una dogana e da un p o n t e , costruito di r e c e n t e , strappando terreno al lago e al fiume. Ponte Tresa Questo, infatti, è stato sempre un guado importantissimo prima della costruzione del ponte di Melide. Per raggiungere Lugano, infatti, o si giungeva da Porlezza o da Ponte Tresa, da qui l’importanza strategica del luogo e del borgo. Il ponte antico venne ricostruito nel 1477, e le locali famiglie patrizie Crivelli e Stoppani beneficiarono dei diritti di pedaggio fino al 1828. Un nuovo ponte in muratura venne eretto nel 1846, per essere poi demolito nel 1962 e sostituito a monte da quello attuale, in cemento armato che continua con la strada che conduce alla Dogana, facendo sparire la riva naturale del lago. Sopra al villaggio, in località Rocchetta, si riconoscono i resti della cinta muraria del castello medievale di San Martino, munito di torre e cisterna. La fortezza fu espugnata e distrutta nel 1122 durante la Guerra decennale tra Milano e Como.

PONTE TRESA

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Stradario di PONTE TRESA

PERCORRENDO IL CANTON TICINO

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PERCORRENDO IL CANTON TICINO


STABIO Cenni storici Il 9 maggio 1517 la pace e trattato di Ponte Tresa sancì che Stabio ed altre terre del Mendrisiotto appartenessero ai dodici Cantoni elvetici in cambio di Domodossola.

Ligornetto) e la stele del notabile Caio Virio Vero del secolo I d.C, esposte dietro alla Casa municipale. Nel corso dell’Ottocento acquisì una certa notorietà per la sua acqua marcia, le acque termali solforose curative dei reumatismi, e in quel secolo furono erette alcune notevoli ville sul Monticello e sulla strada per Ligornetto. Edilizia religiosa

Stabio - Comune Il 16maggio 1858 la municipalità vietò le riunioni religiose nelle case private. Luoghi d’interesse storico A Stabio il territorio comunale comprende, nella frazione di San Pietro, un’interessantissima zona archeologica, dov’è stata rinvenuta una necropoli romana e longobarda che testimonia l’importanza del sito quale antico centro residenziale. All’epoca romana appartengono l’ara dedicata a Mercurio (ritrovata a

Stabio - Le Chiese

La chiesa dei Santi Giacomo e Cristoforo martire è documentata dal 1275, parrocchiale dal 1575, consacrata nel 1599; subì restauri dal 2006 al 2007 diretti da Tita Carloni di Rovio.

mate e committente, a sinistra, con lo stemma dei Pusterla, San Carlo Borromeo in orazione. Poco distante dal tempio si vede la statua del Milite ignoto di Ruggero Larghi del 1953, posata in occasione del 150esimo dell’entrata del Canton Ticino nella Confederazione. La chiesa di Santa Margherita, di origine romanica, situata nell’estremo lembo meridionale del territorio comunale al confine con l’Italia, è documentata dal 1437.

Il cimitero in via Ligornetto ospita diverse tombe monumentali, tra cui quella di Natale Albisetti con il gruppo scultoreo raffigurante Arnold von Melchtal Stabio assieme al padre, posato nel 1923 (il gesso del 1899 A destra della chiesa parrocchiale l’Oratorio è conservato in Municipio); bassorilievo mardella Madonna di Caravaggio è un’aula tardo- moreo di Vincenzo Vela con ritratto di don barocca eretta negli anni 1754-1758 dalla Giacomo Perucchi (1802-1870). Confraternita del Suffragio. Nella frazione di San Pietro l’antica chiesa parrocchiale dei Santi Pietro e Lucia, documentata dal 1275, di origini altomedievali, forse del secolo VII. Indagini archeologiche e restauro negli anni 1973-1977 diretti da T. Carloni, Lorenzo Denti e Fosco Moretti. L’Oratorio dell’Assunta o del Castello, sorto forse sulle fondamenta di una torre di segnalazione medievale. L’alto edificio della seconda metà del secolo XVI a pianta quadrata con ottagono iscritto, volta a vela ribassata e lanterna ovale con campana. L’altare settecentesco in stucco porta una bella pala della Madonna coi Santi Carlo Borromeo, Rocco e Abbondio, del 1632, di provenienza romana. A sinistra dell’altare una nicchia ospita la statua lignea di San Rocco, del tardo secolo XVII. Alle pareti laterali pendono oli su tela seicenteschi con a destra San Francesco d’Assisi che riceve le stim-

STABIO

STABIO

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Stradario di STABIO

PERCORRENDO IL CANTON TICINO

ARCA, v. . . . . . . . . . . . .C7-E6 BAGNI, v. . . . . . . . . . . .D7-E8 BARAGGE, v. . . . . . . . . .G4-H4 BARICO, v. . . . . . . . . . . . .B7 BELLA CIMA, v. . . . . . . .E5-F4 BOFF, v. . . . . . . . . . . . .D8-E8 BRESCE, v. . . . . . . . . . .B7-B8 BRUCIATA, v. . . . . . . . . .D5-E5 CAMICERIA, v. . . . . . . . . . .C7 CAMPAGNOLA, v. . . . . . .C6-D6 CANTINETTA, v. . . . . . . .A7-A8 CANTONACCIO, v. . . . . . .E8-F7 CANTONALE, v. . . . . . . .D8-F6 CAPPELLINO SORA, v. . . . . .C2 CAPRICCIO, v. . . . . . . . .E6-F6 CASTELLETTO, v. . . . . . .C1-C2 CASTELLO, v. . . . . . . . . . . .C3 CAVA, v. . . . . . . . . . . . .D7-D8 CESAREA, v. . . . . . . . . .E7-E8 COLORINE, v. . . . . . . . .F7-G7 COSTERA, v. . . . . . . . . .E7-E8 DOGANA, v. . . . . . . . . .B6-C7 FALCETTE, v. . . . . . . . . .D7-E8

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FONTANA PARTITA, v. . . .A7-A8 FONTANILE, v.o . . . . . . .C2-C3 GAGGIOLO, v. . . . . . . . .F6-H2 GERRETTE, v. . . . . . . . .G4-H5 GIULIA, v. . . . . . . . . . . .E7-F6 GROPP, v.lo al . . . . . . . . . .C3 GRUTLI, v. . . . . . . . . . . . . .B2 LAVEGGIO, v. . . . . . . . . .F7-F8 LIGORNETTO, v. . . . . . . .B8-D7 LISCHÉ, v. . . . . . . . . . .F7-H6 LUCILLA, v. . . . . . . . . . . . .B7 LUVEE, v. . . . . . . . . . . .C8-D8 MONTALBANO, v. . . . . .D4-D7 MONTICELLO, v. . . . . . .C5-D5 MULINO, v. . . . . . . . . . .F6-F7 PASSEGGIATA, v. . . . . . . . .B8 PERITT, v. . . . . . . . . . . .A6-A7 PIAZZOLO, v. . . . . . . . . . . .C3 PIETANE, v. . . . . . . . . . .C6-D5 PIFFARETTI L., v. . . . . . .A8-B8 PIOPPI, v. . . . . . . . . . . . . .C8 PLATANI, v. . . . . . . . . . .D7-D8 PONTE DI MEZZO, v. . . .C7-D7

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FOTO DI COPERTINA

PERCORRENDO IL CANTON TICINO

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Agno Ascona Bissone Brusino Magliaso Chiasso

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SI RINGRAZIANO GLI INSERZIONISTI PER IL LORO CONTRIBUTO TESTI TRATTI DA Wikipidia Enciclopedia Libera FOTO di Gabriella Gardesani STAMPA Ingraph srl - MI

I dati inseriti sono stati sottoposti a verifiche, riservando particolare attenzione ai recapiti telefonici. L’Editore tuttavia declina ogni responsabilita’ per errori ed omissioni A norma della legge sul diritto d’autore e del Codice Civile, é vietata la riproduzione di questa pubblicazione o di parte di essa con qualsiasi mezzo: elettronico, meccanico, per mezzo di fotocopie, registrazioni o altro Tutti i diritti sono della Iniziative Turistiche Commerciali ® Controllato ai sensi della legge 2.2.1960 n.68 - Nulla-osta alla diffusione n.467 in data 13.12.1996 e n.392 in data 09.10.1997 DELL’ISTITUTO GEOGRAFICO MILITARE FIRENZE finito di stampare a giugno 2010 3° EDIZIONE

Iniziative Turistiche Commerciali ® - Varese pagina

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PERCORRENDO IL CANTON TICINO


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