ATLANTE DEL PARCO R.T.O. 2008

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IL PARCO R.T.O. RILE - TENORE - OLONA

WWW.PARCO-RTO.IT

ATLANTE DEL PARCO R.T.O. 2008 Carnago Caronno Varesino Castelseprio Castiglione Olona Gazzada Schianno Gornate Olona Lonate Ceppino Lozza Morazzone

PERCORRENDO IL PARCO RILE - TENORE - OLONA

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CASTIGLIONE OLONA

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CARONNO VARESINO

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C.NA PAPA FRAZIONE PALANI

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STRIBIANA INF.

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I Sentieri

TRADATE

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14 쎲 15 쎲 16 쎲 TORRENTE SELVAGNA 17 쎲 TORRENTE FELISERA 18 AFFIORAMENTI FORM. GEOLOG. 쎲 S. NAZARO 19 쎲 S. MARTINO 20 쎲 FONTANA CARONNO CORBEL. 쎲 21 CARONNO CORBELLARO 22 쎲 LAGHETTO PESCA 23 쎲 AFFIORAMENTO PLIOCENE 24 쎲 STAZIONE VALMOREA 25 쎲 TORRENTE MORNAGA 26 쎲

LONATE CEPPINO

32 쎲

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48 쎲 32 쎲

COLOMBERA

TORRENTE QUADRONNA

LAGHETTO GERBO

S. MARIA IN CAMPAGNA

TORRENTE TENORE LAVATOIO GORNATE SUP. FRAZ. GORNATE SUPERIORE CASCATA RIALE DELLE SELVE CENTRO STORICO DI CASTIGLIONE OLONA SAN MICHELE STAGNO FORNACE CASCINA LAGHETTO POLLO PRATO BARAGGIA FORNACE CONTI TORRENTE VALDESSERA SANTUARIO MADONNETTA

쎲 32

CAIRATE

 쎲 FIUME OLONA

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CASTELSEPRIO

RIFUGIO CARABELLI

1 쎲 2 쎲 3 쎲 4 쎲 5 쎲 6 쎲 7 쎲 8 쎲 9 쎲 10 쎲 11 쎲 12 쎲 13 쎲

PONDEROSA MOILINO ZACCHETTO

43 쎲

C.NA BRUGHIERA

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MILANELLO

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VENEGONO INFERIORE

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37 쎲  쎲 쎲 38 39 쎲 41 쎲

C.NA QUADRELLO

I SENTIERI E COLLEGAMENTI INDICATI, SONO IN CORSO DI REALIZZAZIONE E DI SEGNALAZIONE CON FRECCE INDICATORI. IL PROGETTO E’ PARTITO A MARZO 2008, E VERRA’ REALIZZATO IN PIU’ LOTTI.

Progetto sentieristica realizzato dalla Cooperativa NATURCOOP per il Parco R.T.O.

쎲 12 쎲 10

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CARONNO CORBELLARO

11 쎲

VEDANO OLONA

27 쎲 28 쎲 29 쎲 30 쎲 31 쎲 32 쎲 33 쎲 34 쎲 35 쎲 36 쎲 37 쎲 38 쎲 39 쎲

CASCINA MARTINA LAGHETTO MADONNETTA CASTELLO DI GORNATE OLONA TORRENTE RILE LAGHETTO TORBA SORGENTI - RISORGIVE PRATO MALMONTE S. MARIA FORIS PORTAS SCAVI DI CASTELSEPRIO MONASTERO DI TORBA

40 쎲 41 쎲 42 쎲 43 쎲 44 쎲 45 쎲 46 쎲 47 쎲 48 쎲

SECCA DEL TENORE GROTTE DI FRASCAROSSA S. MARIA ROTONDA TORRENTE ARNO MONTE DI ROVATE CROCIONE FONTANILE REFREGIO PRATO DEL CROTTO BUZONEL VILLA TRUFFINI AREA MONUM. NATURALE

MONASTERO S. GIOVANNI

STRADA STATALE

CASCINA RONCHE'

STRADA PROVINCIALE STRADA COMUNALE

SANTA MARIA

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DORSALE R.T.O.  쎲 ANELLO DEL RILE  쎲 SENTIERO DEL TENORE  쎲 SENTIERO VALMOREA  쎲

SENTIERO PIANALTO

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Il parco RTO è un’iniziativa INTERREG ITALIA-SVIZZERA

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PERCORRENDO IL PARCO

• RILE • TENORE • OLONA

PERCORRENDO IL PARCO RILE - TENORE - OLONA

NATURA, ARTE E NON SOLO...

NEL SEPRIO E LUNGO LA VALLE OLONA

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Mirabili sono il Parco Il Parco Rile-Tenore-Olona , Archeologico di meglio conosciuto come RTO, prende Castelseprio, la Chiesa di il nome dai tre torrenti che ne S. Michele (VI secolo) a attraversano gran parte del territorio.

Gornate Superiore, le I Comuni che hanno istituito il Parco opere architettoniche di RTO sono: Caronno Corbellaro CARNAGO, CARONNO VARESINO, (frazione di GORNATE OLONA, GAZZADA Castiglione SCHIANNO, CASTELSEPRIO, LOZZA, Olona), la Chiesa MORAZZONE e CASTIGLIONE di S.Croce già S. OLONA, che ha il ruolo di Ente Chiesa di San Vincenzo - Caronno Varesino Giustina (XII secoGestore.

Di recente ha aderito il Comune di LONATE lo), i ruderi della Chiesa di S. Nazaro e la CEPPINO e si è passati cosi da otto a nove Cappella di S. Martino; e ancora il Comuni. Il Parco Locale RTO è un parco di Santuario della Madonnetta a Gornate Olona, i Fontanili e Lavatoi disseminati lungo i tracciati campestri e le antiche vie di comunicazione tra Lozza, Carnago, Caronno Varesino e Morazzone.

Nel territorio di Carnago, Caronno Varesino e nella Località Stribiana è ammirabile la forte presenza agricola che caratterizza il Parco RTO, testimoniata dalla presenza di vecchie e suggestive cascine.

A Carnago è possibile ammirare la Chiesa di S. Bartolomeo e percorrere i sentieri boschivi sul Monte di Rovate.

La grande quercia farnia del pianoro di Caronno Corbellaro E’ possibile percorrere il Parco RTO attraversanInteresse Sovracomunale, ed è istituito ai sensi do sentieri che, grazie al contributo di della Legge Regionale n. 86 del 1983 ed è stato Associazioni e volontari stanno riprendendo riconosciuto dalla Giunta Provinciale con forma.

Nella progettazione a carico Delibera n.46 del 22 febbraio dei Comuni sono previsti 2006. Lo stesso viene gestito numerosi interventi, a partire direttamente dai Comuni attradalla segnaletica compatibile, verso una Convenzione di che, terminata la fase gestione. progettuale del Programma Geograficamente il Parco Locale Pluriennale degli Interventi (cosi RTO si estende dalle porte del come previsto dalla legge Comune di Varese fino a Regionale), i Comuni si raggiungere i confini del territoadopereranno a realizzare, rio del Gallaratese. evidenziando le valenze Sono oltre 1600 ettari di territonaturalistiche . rio che custodiscono, oltre ad Il Parco RTO è caratterizzato un’importante area agricoloda formazioni GEOLOGICHE boschiva, anche un vasto di origine GLACIALE. patrimonio storico–culturale, In più punti è possibile monumentale ed archeologico.

Monastero di Torba

apprezzare affioramenti di GONFOLITE, formatisi in epoche in cui la zona costituiva una costa Marina e i corsi d’ acqua riversavano in mare i detriti dei monti retrostanti.

Lungo la strada Provinciale 57 nel territorio di Gazzada Schianno, ai Confini del PARCO, è possibile ammirare il sedimento più antico di GONFOLITE. Altre formazioni GEOLOGICHE sono presenti lungo il versante orientale della Valle Olona, a partire dalla Località S.Pancrazio nel comune di Gornate Olona fino allo sperone roccioso Chiesa di Santa Maria della Collegiata di Castiglione Olona e su quello occidentale portandosi a nord, fino al pianalto di Caronno Corbellaro.

Il Comune di CASTIGLIONE OLONA ha promosso presso la Regione Lombardia e la Provincia di Varese l’istituzione di un MONUMENTO NATURALE della GONFOLITE, il cui perimetro si estende dal confine del territorio di LOZZA fino al confine di GORNATE OLONA nella Località S. Pancrazio.Il Monumento Naturale delle Forre d’ Olona e della Gonfolite è stato riconosciuto dalla Regione Lombardia con DGR n° 6957 del 2 Aprile 2008.

Il Parco RTO è inoltre attraversato dal vecchio tracciato della Ferrovia della Valmorea, che se percorso in direzione nord, permette il raggiungimento del Parco Locale Valle del Lanza; mentre percorso verso sud attraversa il territorio di CASTELSEPRIO e L O N AT E C E P P I N O , raggiungendo i confini del Parco Mediolona a Fagnano Olona e Gorla.

Oggi la vecchia linea ferroviaria della VALMOREA è stata recuperata sino a MALNATE, dove, grazie al contributo ed al lavoro Guado - Carnago

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• RILE • TENORE • OLONA

Informazioni a cura dell’Uff. Operativo Parco RTO Via Cardinal Branda 8 - Castiglione Olona (Va) Tel. 0331 858048 - www.parco-rto.it

di più associazioni (Amici della Valmorea,Club S. Gottardo) e degli enti locali (Comuni, Province di Varese e Como, Regione Lombardia, Ferrovie Nord Milano), i turisti e gli amanti dell’ambiente, possono attraversare il Parco della Valle del Lanza su carrozze d’epoca trainate da una sbuffante LOCOMOTIVA a Carbone.

Con l’arrivo del Treno della Valmorea alla Stazione di Malnate, il Parco RTO è divenuto meta turistica anche per i residenti nella vicina Svizzera, come dimostrano le quattro proposte turistiche, sperimentali per l’anno 2007, del progetto “Natura e Cultura in un angolo d’Insubria”.

Il Parco RTO, lungo il suo percorso di istituzione, si è trovato in compagnia di altri Parchi che hanno raggiunto l’obiettivo di tutela e valorizzazione: il Parco MEDIO OLONA, il Parco dei

scoprire. Un CAMPO INTERNAZIONALE di lavoro proposto dall’ Associazione Legambiente ha portato diversi giovani ragazzi nel Parco da più parti del MONDO a riqualificare, ripulire e sistemare alcuni sentieri, e gli stessi hanno permesso al parco di essere “portato” nel mondo.

L’ impegno delle Guide Escursioniste ha permesso ad amanti di natura ed arte di ammirare e conoscere la storia di un luogo ricco di vicende.

Il Parco ha realizzato il Programma Pluriennale degli Interventi, cosi come previsto dalla Legge Regionale n.86 del 1983, per il PERIODO 2007/2009. L’intervento prioritario che è in corso di realizzazione e la riqualificazione è la mappatura dei Sentieri e collegamenti, affidato alla Cooperativa Naturcoop di Somma Lombardo.

Lavatoio di Caronno Corbellaro, riqualificato grazie all’intervento di recupero realizzato dagli studenti della Scuola Edile della Provincia di Varese

BOSCHI DEL RUGARETO, il Parco della VALLE DEL LANZA e altre importanti iniziative che hanno permesso di tracciare una linea verde che unisce ormai le Province di COMO, MILANO e VARESE. Il Parco RTO offre anche percorsi enogastronomici, grazie alla presenza degli agricoltori che hanno recuperato vecchie cascine allestendo suggestivi agriturismi.

Parco RTO e Comuni aderenti sono protagonisti insieme al Parco della Valle del Lanza, il Parco Valle della Motta , del Programma Interreg curato dal Comune di VALMOREA, nel progetto “Naturalità e Comunicazione nel Contado del Seprio”, finanziato dalla Regione Lombardia con fondi Unione Europea.

Lungo il sentiero del Gufo

Dal 3 di Marzo 2007 il Parco ha una sede propria, un ufficio operativo ubicato a Castiglione Olona in piazza Cardinal Branda.

Il Parco oltre al tavolo tecnico di lavoro dei Sindaci e dei Tecnici, che si occupa della progettazione per la gestione e fruizione del Parco, ha collaborato con le Associazioni Comunali e l’organizzazione di escursioni e visite guidate diurne e notturne, per conoscere RTO in tutti i suoi aspetti: “Alla Scoperta del PLIS RTO” nel 2005, “Camminando nel Parco RTO” nel 2006 e 2007, “Io Cammino nel mio Parco RTO” nel 2008 sono le iniziative annuali promosse sino ad oggi. Tutte le attività passate e future sono consultabili sul sito www.parco-rto.it, aggiornato costantemente da Oscar Bassani .

Molto si potrebbe ancora raccontare sulla storia degli antichi percorsi culturali dei suggestivi borghi dei Comuni che hanno istituito il Parco RTO, ma l’occasione di fare tappa nel Parco sicuramente soddisferà le aspettative degli amanti di arte e natura.

L’ impegno di numerosi Volontari e Associazioni ha portato alla luce angoli nascosti tutti da

Treno di Valmorea - Foto M. Baroni

“Il Gruppo Camminatori S.Carlo”, con l’organizzazione della Camminata del Cardinale, è riuscito ad unire sport, arte e cultura nel parco RTO. Quindi non rimane che augurare a tutti una buona visita nel Parco RTO, alla scoperta dei “tesori” del Seprio e della Valle Olona. È ASSOLUTAMENTE VIETATO RIPRODURRE TESTI,ED IMMAGINI DALLA SEGUENTE NOTA , SALVO AUTORIZZAZIONE SCRITTA DALL’ UFFICIO OPERATIVO DEL PARCO RTO .

Settembre 2008

Cascina Carovate - Lonate Ceppino

Per l’ufficio operativo L’ Assessore alla Tutela Ambientale Enrico Vizza

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CARNAGO

Zona agricola Rovate

La mappa dei sentieri ci permetterà di percorrere itinerari per molti sconosciuti e riscoprire il piacere di una passeggiata lontano da rumore e inquinamento. Mi auguro che la difesa e l’uso del Parco possano entrare nelle abitudini e nell’interesse di tutti noi. È anche questo un modo per amare il nostro ambiente e crearci migliori condizioni di vita

Il Sindaco Fabrizio Taricco Cenni storici “Carnago” sembra derivare da Carnuto, lemma legato alla tribù celtica dei Carnuti.

Secondo alcune ricerche, nel 585 il re longobardo Autari affidò ai fratelli Martignone, Conte e Rosso il governo del Seprio, area coincidente con l’Alto e il Medio Varesotto cui i villaggi di Carnago e Rovate appartenevano. Nel 1582 Carlo Borromeo trasferì la prepositura da Castelseprio alla parroc-

chia di S. Martino in Carnago, prepositura molto ambita anche dalla comunità di Tradate. Nel 1650 la comunità di Carnago, per non essere infeudata, riscattò le terre acquistando le cedole che la Regia Camera mise in vendita dopo la morte del nobile Francesco Maria Carnago avvenuta senza eredi.

A partire dal 1866 si ha notizia della vita civica dei Comuni autonomi di Carnago, Rovate e Castelseprio, citati anche dal medico e fisico Paolo Minonzio in un resoconto medico-scientifico del 1870. Nel 1928 Castelseprio e Rovate divennero frazioni di Carnago, ma dei due solo Castelseprio ottenne la ricostituzione a Comune nel 1947.

Il territorio Il Comune di Carnago, 354 m s.l.m., si trova al centro delle valli d ell’Arno e dell’Olona, sulla parte meridionale della collina morenica di origine glaciale che si estende da Morazzone a Cassano Magnano. Il territorio copre una superficie di 6,22 Km2 compresa la frazione di Rovate (quest’ultima Comune a sé stante fino al 1927) e conta su una popolazione totale di 5.833 abitanti alla data del 30 maggio 2005. Carnago dista dal capoluogo di provincia 12 Km e 9 Km da Gallarate. È collegato con entrambe le città da un servizio di autobus di linea ed è raggiungibile in treno grazie alla vicina stazione ferroviaria nel Comune di Albizzate, a 3 Km. L’economia del paese è

Panorama di Rovate

di tipo industriale e artigianale; accanto a queste realtà convivono alcuni allevamenti di bestiame e aziende agricole.

Arte e cultura Carnago conserva preziose opere architettoniche che meritano una visita. Tra queste, vi consigliamo una sosta alla Prepositurale di San Martino, edificio di cui si hanno le prime notizie nel Duecento. Nel 1620 divenne Santuario della Madonna dei Miracoli in seguito a un miracolo; con i proventi dei Pellegrinaggi fu ampliata nel 1662.

Chiesa San Martino All’interno si trovano gli affreschi Madonna Miracolosa del ‘400 e Natività, oltre a un Crocifisso ligneo del XV secolo. Ristrutturata nel 1855, fu arricchita nel 1895-6 di un campanile con 8 campane. Bella la Chiesetta di Maria Immacolata, eretta nel 1866 a opera degli abitanti in località Stribiana, e la Chiesa di San Rocco, edificata nel 1582 e restaurata verso la fine dell’800; all’interno conserva l’affresco secentesco Cristo Crocefisso con Maria Addolorata e Santa Caterina d’Alessandria, oltre alla statua lignea di San Rocco. Oggi è sede di attività culturali. La Parrocchia di San Bartolomeo Apostolo, in località Rovate, è coeva alla Chiesa di San Martino e nel 1582 fu elevata a Parrocchia da San Carlo Borromeo. Da non perdere, l’Oratorio di Sant’Antonio edificato in località Carbonolo nella prima metà del ‘700 da Leopoldo Rusnati e custode di una tavola del Santo e l’affresco Madonna con Bambino, in località Solaro. Risalente agli inizi del ‘900, questo bell’affresco è stato restaurato nel 1944 e comprende altre pitture come l’albero genealogico e una figura di donna di cui rimane soltanto il volto.

CARNAGO

Saluto del Sindaco La costituzione del Parco RTO (Rile Tenore Olona) e la partecipazione attiva di Carnago al medesimo è uno dei risultati di maggiore rilievo conseguiti dall’Amministrazione che rappresentò.

Il Parco assume un ruolo di grande importanza per la salvaguardia, la tutela e la protezione di un’ampia zona verde e boschiva del nostro territorio. Inoltre, le iniziative e gli interventi programmati intendono valorizzare le ricchezze e le potenzialità naturali delle nostre aree. Questa cartografia è una prima proposta indirizzata ai cittadini per scoprire e conoscere le bellezze dei boschi che ci circondano.

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Stradario di Carnago

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ADUA, v. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .B4 ALIGHIERI D., v. . . . . . . . . . . . . . . . . . . .C6 ALLENDE S., v. . . . . . . . . . . . . . . . . .A3-A4 ALPI I. , v. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .G5-G6 BANDIERA F.LLI, v. . . . . . . . . . . . . . . . . .B4 BASSO, v. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .A3 BASSONE, v. . . . . . . . . . . . . . . . . . .G5-H6 BATTISTI C., v. . . . . . . . . . . . . . . . . .G6-H6 BIXIO N., v. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .B4 BORGHETTO, v. . . . . . . . . . . . . . . . . . . .A3 BORROMEO CARD., p.za . . . . . . . . . . . . .G5 BRIANZOLA, v. . . . . . . . . . . . . . . . . . .D6-E6 CAMPO, v. del . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .H6 CANTALUPI, v. . . . . . . . . . . . . . . . . . .E6-G5 CANTARA, v. della . . . . . . . . . . . . . . . . . .D4 CARABELLI MONS., v. . . . . . . . . . . . . . . .B4 CARDUCCI G., v. . . . . . . . . . . . . . . . .D3-D4 CARPINI, V.LE . . . . . . . . . . . . . . . . . .C2-C3 CASTIGLIONI, v. . . . . . . . . . . . . . . . . .C4-D4 CATTANEO C., v. . . . . . . . . . . . . . . . .D2-D3 CATTANEO INF., . . . . . . . . . . . . . . . . .E3-E4 CAVOUR, v. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .A4-B4 CERVI F.LLI, v. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .D3 CHIUSO, v.lo . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .C4 COLOMBERA, v. . . . . . . . . . . . . . . . . .A3-B3 COLOMBO DON, v. . . . . . . . . . . . . . . . . .C3 COMINO, v. . . . . . . . . . . . . . . . . . . .B3-B4 CURIEL, v. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .D5-E5 D’ACQUISTO S. , v. . . . . . . . . . . . . . . . .G6 DE GASPERI A., v. . . . . . . . . . . . . . . .C4-C5 DELEDDA G., v. . . . . . . . . . . . . . . . . . . .D3 DIAZ A., p.za . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .C4 DONAT. SANGUE, l.go . . . . . . . . . . . . . . .B4 FALCONE E BORSELLINO, p.za . . . . . . . . .C4 FAREA, v. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .E6

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FERMI E., v. . . . . . . . . . . . . . . . . . . .B7-C6 FONTANA, v. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .D4 FRANK A., v. . . . . . . . . . . . . . . . . . . .E3-E4 GALLIANO, v. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .C4 GARIBALDI G., v. . . . . . . . . . . . . . . . .B4-C2 GIOV. PAOLO II, p.za . . . . . . . . . . . . . . .G5 GIOVANNI XXIII, v. . . . . . . . . . . . . . . . . .D5 GRAMSCI, p.za . . . . . . . . . . . . . . . . . . .D5 ITALIA, v. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .C4 KENNEDY, v. . . . . . . . . . . . . . . . . . . .A3-B4 KING M. L., v. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .A3 LA PIRA, v. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .A3 LAZZARETTO, v. . . . . . . . . . . . . . . . . . . .A2 LEOPARDI G., v. . . . . . . . . . . . . . . . .D3-D4 LIBERTÀ, v. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .C4 LUXEMBURG, v. . . . . . . . . . . . . . . . .D2-E2 M.T. DI CALCUTTA, v. . . . . . . . . . . . . . . .H6 MANZONI A., v. . . . . . . . . . . . . . . . . . . .G5 MARCONI G., v. . . . . . . . . . . . . . . . . .C4-C5 MATTEOTTI G., v. . . . . . . . . . . . . . . . .D4-E3 MAZZINI G., v. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .E3 MILANELLO, v. . . . . . . . . . . . . . . . . . .E3-G3 MILANI, v. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .A3 MONTE ALBARIO, v. . . . . . . . . . . . . . .E2-E3 MONTE GRAPPA, v. . . . . . . . . . . . . . .A4-B5 MONTE ROSA, v. . . . . . . . . . . . . . . . .C3-D2 MONTE SANTO, v. . . . . . . . . . . . . . . . . .G5 MONTESSORI, v. . . . . . . . . . . . . . . . . . .H6 MORO A., v. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .D5 MOTTIRONI DON, v. . . . . . . . . . . . . . . . .H5 NEGRI A., v. . . . . . . . . . . . . . . . . . . .A5-B5 NERUDA P., v. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .D4 PAOLO VI, v. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .D5 PASCOLI G., v. . . . . . . . . . . . . . . . . . .C3-C4 PASTORELLI DON M., v. . . . . . . . . . . . . .A6

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PERCORRENDO IL PARCO RILE - TENORE - OLONA

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CARONNO VARESINO Il territorio Caronno Varesino è ubicato sulla sommità della dorsale collinare che separa le valli dell’Arno e dell’Olona, ben servito dal sistema di comunicazione che unisce Varese alla pianura. La quota sommitale del territorio raggiunge i 405 m s.l.m. e assicura effetti climatici benefici, in termini di soleggiamento e di ventilazione, a un territorio con vaste superfici agricole e boscate, in un contesto orografico segnato dalle profonde incisioni vallive di torrenti minori (Tenore, Rile, Scirona, Rubiaga, Trenca, Chiosetto, Verzella).

Il Sindaco Stefano Mattaboni

Sentieri nel parco a Caronno Varesino

Cenni storici L’etimologia del nome originario Caronno Ghiringhello resta incerta, sebbene molti propendano per una radice celtica. Molte espressioni celtiche indicanti caratteristiche proprie dei luoghi presentano assonanze con Caronno, come da gar-on o gar-arn (run) ovvero luogo presso l’acqua o krandun, cioè collina con fenditure.

Ghiringhello è proprio invece della casata presente sul territorio almeno dal XII secolo; secondo una leggenda nell’odierno Travaino esisteva un castello (Castrum Transvallini) comandato da un Ghiringhello vassallo del Barbarossa.

Il nome originario fu mantenuto sino al 1940, quando fu autorizzato dal re il cambio in Caronno Varesino. Nel 1945 il comune si fregiò di un gonfalone e di uno stemma contenente il biscione visconteo e il leone rampante dei Castiglioni.

Il Comune, ove risiede una popolazione di circa 4.800 abitanti, si compone dell’abitato principale, dei nuclei di Travaino, Stribiana, Palani, oltre che degli agglomerati sorti intorno a diversi antichi insediamenti come le “cassine” Maisa, Brughiera, Papa e Trenca.

Guado Prato Baraggia

Parrocchia di S. Vincenzo

Arte e cultura La storia del paese è forgiata da famiglie che, a diverso titolo, hanno contribuito al suo arricchimento culturale. Fra queste, vanno citate quelle dei Ghiringhelli, dei nobili Bianchi, degli imprenditori Macchi, dei conti Castiglioni, dei Bardelli, dei Buzzetti e dei Velini.

Ettore Albini, uomo di cultura, ha legato il proprio nome al paese, donando alla Biblioteca Comunale un Fondo Librario prestigioso.

Ma la storia si intreccia anche a figure “minori”: insieme al caminista e alla lavandaia, il “pichitt”, dal nome di una zappa fatta con radice di legno, testimonia il trascorso laborioso dei caronnesi.

Tanti gli edifici meritevoli di una visita: la Chiesa Parrocchiale di San Vincenzo Martire, custode di opere del Morazzone, del Poloni e di una Crocifissione del XVI secolo, le Chiesette di S. Michele, di S. Giovanni Bosco presso l’Oratorio e di San Cristoforo, al cui interno si trovano alcune reliquie di S. Tigri.

Altre opere architettoniche si trovano nel centro storico, come le Ville Bianchi e Menni. Fra i monumenti minori vanno ricordati la “colonna della peste” e la stele della Società Operaia di Mutuo Soccorso.

All’interno della porzione di Comune inserita nel Parco Locale si distinguono le antiche fornaci di Maisa.

CARONNO VARESINO

Saluto del Sindaco Con la creazione del Parco Locale, le Amministrazioni comunali hanno manifestato la volontà di trasmettere alle future generazioni una risorsa del territorio: una vasta area verde impreziosita da gioielli che parlano delle radici della nostra cultura, dello spirito di sacrificio dei nostri padri, di una storia di cui essere coscienti e orgogliosi.

Un bene, quello rappresentato dal PLIS, che appartiene alle nostre comunità e che vogliamo valorizzare, perché chiunque lo possa conoscere e apprezzare.

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Stradario di Caronno Varesino

PERCORRENDO IL PARCO RILE - TENORE - OLONA

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MATTEOTTI G., v. . . . . . . . . . . . . . . . .B4-C4 MAZZINI G., p.za . . . . . . . . . . . . . . . . . .D5 MILANO, v.le . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .E6 MINZONI DON, v. . . . . . . . . . . . . . . . .F5-F6 MONTELLO, v. . . . . . . . . . . . . . . . . . .D6-D7 MORANDI, v. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .B3 MORELLI, v. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .D3-F3 MORO A., v. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .B3 PALANI, v. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .F7 PAPA, v. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .F5 PASCOLI G., v. . . . . . . . . . . . . . . . . . .D6-E6 PASUBIO, v. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .F3-F4 PAVESE C., v. . . . . . . . . . . . . . . . . . . .C3-C4 PIANEZZO, v. . . . . . . . . . . . . . . . . . . .F4-G4 PIAVE, v. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .B3-D5 POLLO, v. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .A4-B4 PORTA C., v. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .E5 PRIMO MAGGIO, v. . . . . . . . . . . . . . . . . .B4 PUCCINI G., v. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .C4 QUASIMODO S., v. . . . . . . . . . . . . . . . . .C4 RADAELLI, v. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .E5 RIMEMBRANZE, v. . . . . . . . . . . . . . . . . . .E6 RIO COCCHINO, v. . . . . . . . . . . . . . . .F5-G5 RODARI, p.za . . . . . . . . . . . . . . . . . . .D6-E6 RODARI, v. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .D6-E5 ROMA, v. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .D5 RONCO, v. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .E7-F7 ROSSELLI, v. . . . . . . . . . . . . . . . . . . .E5-E6 ROSSINI, v. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .C4 S. CROCE, v. . . . . . . . . . . . . . . . . . . .E5-F4 SOLFERINO, v. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .E5 STRIBIANA INF., v. . . . . . . . . . . . . . . . . . .D8 STRIBIANA SUP., v. . . . . . . . . . . . . . . .D7-D8 SVEVO I., v. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .C3 TARABARA, v. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .G5 TRENCA, v. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .F5-G5 TRENTO, v. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .E6 TRIESTE, v. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .D7-E6 TURATI F., v. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .D5 UNGARETTI, v. . . . . . . . . . . . . . . . . . .C4-D3 VARESE, v. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .A1-D7

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CASTELSEPRIO

Il Sindaco Romano Chierichetti Cenni storici Castelseprio sorse agli inizi del IV sec. d. C. come avamposto militare lungo la via Como-Novara.

A questo periodo risalgono i resti delle tre torri sul pianoro del castrum. La storia dell'antico insediamento si svolge dal mondo tardo-antico alla fina dell'età comunale passando attraverso la dominazione dei Goti, le guerre goto-bizantine, e i domini longobardo e carolingio.

La fortificazione fu distrutta il 28 marzo 1287, a conclusione della lotta per la conquista della Signoria di Milano tra i Della Torre (sconfitti) e i Visconti (vincenti).

Ottone Visconti decretò che mai più si sarebbe ricostruita l'antica roccaforte.

Il veto fu pronunciato e rispettato sotto forma di giuramento dal capitano e dal vicario del Seprio fino al 1786, data in cui fu soppresso dall'Imperatore austriaco Giuseppe II. Dalla distruzione furono risparmiate solo le chiese con i loro edifici di servizio i cui resti sono visibili nell'attuale zona archeologica.

Santa Maria “Foris Portas”

Basilica di S.Giovanni Evangelista

Il territorio Castelseprio è servito da un servizio di pullman di linea, che collega il paese alle stazioni FS di Varese e Gallarate, in coincidenza con gli orridi partenza dei principali treni.

Una valida alternativa su strada ferrata è offerta dalla vicina stazione Nord di Tradate, distante solo 5 Km.

Arte e cultura L'interesse per l'antico castrum iniziò poco dopo la distruzione: Galvano Fiamma narra il rinvenimento nel 1339 della tomba del re longobardo Galdo.

Nel XV secolo, Branda da Castiglione, incaricò Ciriaco Pizzicolli della trascrizione delle lapidi romane inserite nelle mura superstiti e nel 1541 Bonaventura Castiglioni descrisse ciò che restava del castrum.

Nel 1809 il Nobile Parochetti rinve nne cippi e lapi di romane e forse ciò stimolò l’avvio dei primi scavi promossi dai collezionisti Archinto, anche se indagini sistematiche si ebbero a partire dal 1946. che furono lette dal Mazzucchelli, dottore dell'Ambrosiana.

Negli anni 1954-1958, furono messe in evidenza le Chiese di San Giovanni e San Paolo, il Battistero, la cisterna, le torri interne, parte della cinta muraria.

Escursioni guidate in area archeologica

Da Varese è facilmente raggiungibile in venti minuti percorrendo l'autostrada dei laghi A8: uscite a Solbiate Arno e proseguendo per Carnago, arriverete a Castelseprio. Da Milano si imbocca l'autostrada dei Laghi A8 e si esce a Busto Arsizio, prosegu endo per Cairate si raggiunge Castelseprio.

Giunti in paese, una strada asfaltata conduce al parco archeologico; al termine di questa bella via che giunge fino alla Casa dei Custodi si trova un ampio parcheggio.

Lo scavo nell'abitato rivelò la sovrapposizione di nove livelli archeologici distribuiti tra le età tardo-romana e longobarda.

Negli anni Ottanta gli scavi nella Chiesa di Santa Maria portarono alla luce una cripta, mentre le indagini intorno a Santa Maria Foris Portas consentirono il successivo restauro della chiesa. Negli anni Novanta furono indagati la zona a nord della Basilica di San Giovanni, un tratto della cinta e le zone interna ed esterna della cascina-monastero di San Giovanni.

CASTELSEPRIO

Saluto del Sindaco A nome dell’ Amministrazione Comunale rivolgo a tutti Voi un saluto personale ringraziando quanti hanno contribuito, con entusiasmo, dedizione e impegno, al compimento di questa mirabile iniziativa culturale volta a promuovere una migliore conoscenza del nostro territorio tramite la rivalutazione di quei sentieri un tempo dimenticati e oggi riportati in vita.

Un territorio che merita di essere conosciuto e apprezzato per le importanti valenze storiche, culturali e ambientali di cui è intessuto.

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Stradario di Castelseprio

PERCORRENDO IL PARCO RILE - TENORE - OLONA

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CASTIGLIONE OLONA

Panorama La Colleggiata

La Colleggiata

Il territorio Il borgo di Castiglione Olona è un raro e prezioso scrigno d’arte nell’operosa terra lombarda. Castiglione Olona, oltre ad essere cultura,arte ed ambiente con il Parco Rile-Tenore-Olona,rientra nell’elenco delle Città Slow.

Cenni storici La sua origine è collocata intorno al V secolo d. C. Narra una leggenda, che sul tracciato di un accampamento romano al comando dal generale Silicone, nacque il primo insediamento abitativo.

Dopo il passaggio delle truppe romane, i cronisti dell’epoca registrarono quello dei Longobardi ed infine attorno all’anno 1000 risulta essere possedimento del nobile casato milanese dei Castiglioni.

Risalgono a questo periodo le costruzioni delle mura di cinta del Borgo che si conservano ancora oggi solo nella parte più alta del colle dove fu eretto nel Xll secolo il Castello dei da Castiglione, edificio minaccioso ed inespugnabile difeso dal

corso del fiume Olona per ben tre quarti e da un massiccio bastione con ponte levatoio nella parte rimanente.

Sulle rovine del castello abitò il Cardinale Branda Castiglioni (Milano 1350 – Castiglione 1443) nei primi decenni del 1400 fece costruire la Chiesa della Collegiata con annesso Battistero chiamando Masolino da Panicale, Lorenzo di Pietro il Vecchietta e Paolo Schiavo ad affrescarne le pareti.

Trasformò poi il borgo medioevale in una “ cittadella ideale del rinascimento” con palazzi nobiliari, raffinati luoghi di culto e servizi alla comunità.

Fra tutti spiccano il Palazzo del cardinale Branda Castiglioni (dal sec. XIV – al XV) sede dell’omonimo Museo Civico con affreschi di Masolino da Panicale e del Vecchietta, il Palazzo dei Castiglioni di Monteruzzo (dal sec. Xlll al XV) oggi sede

Interni Palazzo Branda

del MAP - Museo Arte Plastica e la Chiesa del SS. Corpo di Cristo costruita in forme brunelleschiane a partire dal 1432.

Il borgo visitato ogni anno da migliaia di turisti, fu definito da Gabriele D’Annunzio e da Piero Chiara, nei loro scritti, un raro esempio di toscanità in terra lombarda.

CASTIGLIONE OLONA

Saluto del Sindaco Questo tratto della Valle Olona è terra dal fascino straordinario.

Non solo il tempo e gli elementi hanno plasmato le pendici delle colline ed il lungo cuneo roccioso della valle fluviale, ma l’uomo stesso qui ha lasciato lunga traccia di sé, mentre la natura ha dato a questi luoghi una veste ricca e varia. E’ questa particolare commistione che rende il luogo unico.

Capita a volte di raccogliere mattoni d’ogni epoca o resti di cotto tardo romano e scoprire in essi l’impronta del palmo della mano dell’oscuro operaio, che in tempi lontanissimi ha realizzato quell’ oggetto.

Ecco, le genti dell’Olona vivono nel loro operato e questa terra narra della loro avventura.

Le Amministrazioni di nove Comuni hanno pensato ad un parco che leghi storia e natura, un parco che sia vita e non imposizione normativa, che sia futuro e che conservi per le nuove generazioni le presenze antiche, perché a chi vorrà sia data l’opportunità di sentirsi parte di un mondo dalle radici profonde, che attende da noi la scrittura di nuove pagine di eguale valore. E’ questa la scoperta che auguro a chi vorrà essere con noi, così come ho cercato di riassumere in queste poche righe di sincero saluto.

Il Sindaco Dott. Ing. Giuseppe Battaini

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Stradario di Castiglione Olona

PERCORRENDO IL PARCO RILE - TENORE - OLONA

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IL PARCO LOCALE RILE-TENORE-OLONA DALLA NASCITA AI SUOI PROGETTI RTO nasce da un’ idea dei Sindaci dei Comuni aderenti nel lontano aprile 2001.

Per l’esatezza il 17 aprile 2001 il primo incontro tra i Sindaci ed Assessori presso il Palazzo Comunale di Castiglione Olona .

L’idea è diventata sempre piu’ progetto, fino ad arrivare nell’ aprile 2004, quando i Comuni, dopo la prima fase preliminare, tecnica, urbanistica e procedurale, istituiscono il Parco nei Piani Regolatori Generali.

La Provincia di Varese, su delega della Regione Lombardia, riconosce il PARCO RTO, a febbraio 2006, con Delibera P.V. n° 46 del 22 febbraio 2006.

A seguito della grande festa del riconoscimento e firma della Convenzione di Gestione da parte dei Sindaci dei Comuni aderenti, il Parco ha predisposto il Programma Pluriennale degli Interventi, cosi come previsto dalla Legge Regionale.

Uno studio che presenta l’intero territorio del Parco RTO e analizza oltre alle valenze di tipo storico-architettonico anche quelle di interesse naturalistico, faunistico e di tipo geologico.

Negli interventi previsti dal PPI, i Sindaci hanno dato priorità nella riqualificazione e potenziamento della Sentieristica.

Un progetto che prevede la mappatura di percorsi, collegamenti tra i Comuni aderenti e le aree protette di interesse locale e Regionale per circa 80 KM. Recentemente i Sindaci hanno presentato la segnaletica ufficiale del parco e i relativi lotti di intervento, che sono in corso di realizzazione, lungo strade, sentieri, mulattiere e piste ciclabili.

Quindi non ci si perderà piu’ nel Parco e si viaggerà lungo le strade dei Comuni con le indicazioni del Parco e delle Emergenze-StoricoNaturalistico-Agricolo che potranno essere raggiunte.

Nel PPI, si è inoltre previsto la sistemazione e valorizzazione delle aree Umide censite dalle GEV di Busto Arsizio.

Il Parco RTO, ha inoltre previsto uncoordinamento con le Aziende Agricole, per valorizzare il Parco e promuovere le i prodotti tipici locali e la messa in rete di Agriturismi o siti di interesse Agricolo e di Produzione locale. Il Parco RTO, ha inoltre previsto la regolamentazione della Viabilità minore lungo le strade e sentieri del Parco, per permettere tranquillità e sicurezza alle persone che percorrono i Sentieri.

A fianco delle opere in programma, occorre citare i progetti che vengono dal basso e che permettono ai turisti, alle scuole e tanti amanti di natura ed arte, di partecipare ad interessanti visite guidate, escursioni, feste ed eventi, che in collaborazione delle Associazioni Locali, fanno si che il Parco entri nelle abitudini della Gente.

Il Parco RTO è stato inoltre uno dei soggetti partecipante al progetto Interreg III A, Italia- Svizzera, che ha prodotto una promozione del territorio di confine ed una guida con cartina Turistica-Paesaggistica “Alla Scoperta del Seprio”, dove vengono illustrati i percorsi ed itinerari tra i Comuni Italiani e Svizzeri.

Con queste parole, siamo certi di aver dato un’ idea della nascita del Progetto e di come con piccoli passi RTO, sta crescendo tra la gente, per la gente, ma soprattutto per proseguire in uno sviluppo concertato del territorio con le salvaguardie necessarie, per poter dire ancora domani, che il progetto era valido per oggi e per il futuro.

Questo importante strumento di comunicazione, di stradario e di conoscenza del Parco, realizzato da Iniziative Turistiche Commerciali che con la collaborazione delle attività commerciali e produttive, è unico nel territorio e permetterà ai Cittadini e Turisti di percorrere i Comuni e il Parco RTO. Grazie a tutti coloro, Associazioni, Cittadini, che partecipano alle iniziative del Parco RTO. Per Info sui progetti: Ufficio Operativo Parco RTO Via Branda Castiglione Olona (Va) Tel. 0331.858048 www.parco-rto.it

Per l’ufficio operativo L’ Assessore alla Tutela Ambientale Enrico Vizza

Settembre 2008

PERCORRENDO IL PARCO RILE - TENORE - OLONA

IL PARCO LOCALE RILE-TENORE-OLONA

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STRADA PROVINCIALE STRADA COMUNALE SANTA MARIA

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VILLA TRUFFINI

MONTE DI ROVATE CROCIONE FONTANILE REFREGIO PRATO DEL CROTTO BUZONEL

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Saluto del sindaco Arte e cultura Il Comune di Gazzada Schianno si Meravigliose ville si è impegnato e si impegna per trovano disseminate in attuare strategie volte a garantire tutto il territorio comuun grado di vivibilità del territorio nale. In posizione mediante la fruibilità sociale dello panoramica sorge stesso, basato anche sulla collaboVilla Cagnola, eretta razione con altre Amministrazioni dalla famiglia Perabò locali, al fine di unire le risorse e nella prima metà del gli sforzi per migliorare la qualità settecento, e modificadella vita dei propri cittadini. ta nel secolo successiIl Parco Rile Tenore Olona vo dal senatore Carlo rappresenta l'esito di una Cagnola, che qui Villa De Strens - Sede Palazzo Comunale esperienza sicuramente positiva raccolse e conservò condotta in questa direzione. notevoli opere d’arte.

Il Sindaco Pier Angelo Brusa Degne di nota la collezione di ceramiche e la biblioteca composta da circa 8.000 voluIl territorio mi, entrambe ospitate nel Museo della Villa.

Il territorio comunale è situato in un’area di Villa Gagnola è sede di due prestigiose istipassaggio tra l’alta pianura lombarda, tuzioni: l’Istituto Superiore di Studi Religiosi dominata da estesi depositi fluvioglaciali, e e la Fondazione Ambrosiana Paolo VI. la fascia collinare morenica, di raccordo alle Villa De Strens fu edificata nel 1906 da Prealpi. Ben collegato ai maggiori centri Emilio De Srens in stile tardo-liberty. dell’area, Gazzada Schianno vanta il Acquistata nel 2000 dall’Amministrazione primato di essere sorto accanto a uno dei Comunale è stata tratti ferroviari nazionali: nel 1864 venne oggetto di lavori di inaugurato il tratto Varese-Gallarate, in ristrutturazione e oggi è seguito prolungato fino a Milano nel 1901. sede del Palazzo L’intero tratto fu elettrificato nell’anno 1902 Comunale. e raddoppiato nel 1923.

Villa Saporiti (ora Bardelli) e Villa Mariani sono entrambe dotate di ampi spazi verdi.

Villa Necchi Della Silva costruita nel secolo XVII come residenza di vacanze è ancora oggi Torre di Schianno dimora privata chiusa al pubblico. Villa Merat sorge sul poggio panoramico dell’Alta Costa.

A Gazzada la Chiesa di Santa Croce vanta due pregevoli affreschi cinquecenteschi di Francesco De'Tatti raffiguranti la Villa Cagnola Crocifissione e l'Adorazione dei Magi,

mentre la Cappella di Santa Maria Assunta, custodisce un ciclo di affreschi quattrocenteschi attribuibili a Galdino da Varese e alla sua scuola.

A Schianno la Chiesa di San Giorgio conserva affreschi di Isidoro Bianchi da Campione e una Madonna del Latte quattrocentesca di Gazzada - S.Maria Assunta facciata principale pregevole fattura. L'antica Chiesa dei Santi Cosma e Damiano ostenta la propria nobiltà artistica sia nella massiccia torre medioevale, unico esempio in Lombardia di clocher-porche (campanile che funge da portico d'ingresso alla chiesa), sia in una pregevolissima serie di affreschi quattrocenteschi.

Della Chiesa e del cimitero di San Martino rimane ora solo una croce in ferro su una stele in pietra eretta nel 1854.

Mirabile la cappelletta stradale in via San Giorgio nota come “La Crocifissione” e il lavatoio alimentato da acqua sorgiva e ancora utilizzato. Particolarmente sentite le feste padronali di S. Croce (a Gazzada) e quella dell’ Addolorata (a Schianno) che si tengono rispettivamente la seconda e la terza domenica di settembre.Sul territorio Comunale si trovano oggi quattro chiese che meritano particolare attenzione.

Da ricordare, la Veduta della Gazzada, dipinto del Bellotto conservato alla Pinacoteca di Brera (Milano) che fornisce una chiara immagine del paese nel ‘700.

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Stradario di Gazzada Schianno

PERCORRENDO IL PARCO RILE - TENORE - OLONA

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GORNATE OLONA Sono presenti insediamenti industriali di discreta dimensione anche in valle a Torba, mentre l’attività agricola è piuttosto marginale. Va comunque rilevata la presenza di importanti allevamenti di cavalli con scuderie e maneggi.

Il Sindaco Dott. Giuseppe Sommaruga

Santuario della Madonnetta

Cenni storici Una delle ipotesi etimologiche più accreditate riguardanti l’origine del toponimo Gornate Olona sembrerebbe collegare il nome del paese alla voce germanica Gor, con significato di stagno, laghetto o palude.

Gornate Olona - panorama

Il territorio Il Comune di Gornate Olona si estende su 4,78 Km2; gli abitanti superano di poco le duemila unità. L’abitato principale è posto al limite pianeggiante del terrazzamento ovest del fiume Olona. Sono presenti nel territorio tre frazioni: Biciccera, sita nel terrazzamento opposto al capoluogo – zona produttiva – e posta al limite del Comune di Castiglione Olona; San Pancrazio e Torba nella zona a valle prospiciente il corso del fiume Olona e raggiungibili dalle strade sommatali tramite discese con pendenze discrete.

Arte e cultura L’itinerario storico-artistico a Gornate Olona comincia dalla visita alla bella Chiesa Parrocchiale di San Vittore, riedificata nel Settecento nel luogo di un preesistente edificio tardo medievale. Al suo interno l’edificio religioso conserva un importante e prezioso organo realizzato dai Prestinari nel 1854.

Una visita accurata delle bellezze di Gornate Olona non dovrebbe dimenticare il Santuario della Madonnetta, fondato nel 1860 lontano dal centro abitato, in una delle aree verdi più belle del territorio collinare, nei pressi di una fonte acquea che la tradizione vuole sia stata miracolosa.

Il complesso monumentale alto medievale noto come Torba riveste una notevole valenza artistico-architettonica.Posto a valle della zona archeologica di Castelseprio e a essa congiunto con mura di cui restano tracce rinvenute da scavi recenti, consta di una “torre” del V secolo con ciclo di affreschi nel suo interno della fine dell’VII secolo, del “Monastero femminile benedettino”

collegato con la stessa e abbandonato nel 1510 e della Chiesa di Santa Maria (secoli XI-XIII) con assetto originale, facciata a monte e abside verso valle a est. Il sito è di proprietà del FAI, il Fondo per l’Ambiente Italiano e, dopo lavori di restauro è aperto al pubblico per visite e mostre d’arte.

Ad agosto due feste tradizionali fanno di Gornate Olona un punto d’incontro importante: alla Festa della Biciccera, seguono alla fine del mese, la festa al Santuario della Madonnetta e, a settembre, la festa nei pressi della Chiesetta di Santa Maria Bambina del secolo scorso, in località Torba. Queste feste a sfondo religioso non sono disgiunte da tratti profano-laici, aspetti, questi, tramandatisi negli ultimi secoli del millennio appena trascorso.

GORNATE OLONA

Saluto del Sindaco Con animo grato ho accolto l’invito da parte dei promotori a intervenire con poche righe nella presentazione della cartina promozionale del PLIS RTO. È quasi superfluo ribadire la necessità di conservare e migliorare le condizioni naturali sulla dorsale collinosa boscata in oggetto.

La cartina vuole avere un indirizzo formativo e un orizzonte divulgativo fra i cittadini a cui auguro una piacevole e utile consultazione.

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Stradario di Gornate Olona

PERCORRENDO IL PARCO RILE - TENORE - OLONA

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LONATE CEPPINO dell'abitato intorno ad essa.

Questo edificio religioso costruito proprio sul limite del pendio di valle, è ben visibile anche dalla Valle Olona ed è oggi il risultato dell'accorpamento di due costruzioni d'epoca diversa.

La Chiesa di S. Maria e S. Antonio viene fondata il 15/8/1562 da Matteo e Baldassarre Saporiti.

Zona sud agricolo - boschiva. - Dietro al Ronco "Ca' Bianca", svetta dalla valle Olona la ciminiera della ex Cartiera Vita Mayer di Cairate

Il Sindaco Dott. Giovanni Galvalisi

Chiesa di S.Pietro Consacrato (vista da Valle Olona) Da sempre borgo contadino, nei secoli XIX e XX inizia il passaggio ad una realtà mista di contadini-operai, fino a una più marcata industrializzazione.

Le vie di comunicazione che si sviluppano in questo periodo rappresentano l'esigenza del passaggio da un sistema produttivo essenzialmente agricolo ad uno industrializzato.

Chiesa di S. Maria e S. Antonio

Cenni storici I vecchi manoscritti (1141) descrivono Lonate Ceppino come un borgo fortificato, protetto da mura e palizzate, appartenente al Contado del Seprio; i signori del luogo appartenevano alla nobile famiglia Castiglioni.

Un documento del 7 aprile 1144 testimonia l'esistenza a quella data dell'esistenza della Chiesa di S. Pietro Consacrato, la cui importanza si evince dalla disposizione

La ferrovia della Valmorea metteva a disposizione il servizio di trasporto dei prodotti finiti e delle materie prime alle industrie di fondo valle, come il Pettinificio Clerici già attivo alla fine dell'ottocento, la cartiera Vita Mayer oggi reperto di archeologia industriale e la Filanda, con la sua raccolta stagionale dei bozzoli di seta.

Il nome Lonate (in dialetto Lunàa) potrebbe derivare dalla glossa ligure lon, lona o valletta, pozza acquitrinosa o pozza, presente in passato nei pressi dell'abitato, mentre il nome Ceppino potrebbe derivare dal Ceppo.

Lo Stemma, ideato dall'"Archivio Araldico Vallardi", raffigura un quarto di luna posta sul ceppo ed è stato assunto dall'Amministrazione Comunale, con delibera del 14/5/1932, su disposizione di una circolare ministeriale.

Il contenuto grafico dello stemma, una "luna sul Ceppo", deriva da una leggenda (guardando il paese dalla valle, si può intravedere la "luna posta sul ceppo") alimentata da un manoscritto, conservato alla Biblioteca Ambrosiana di Milano di N. Sormani, che descrive i luoghi facenti parte della pieve di Castel Seprio, tra cui Lonate Ceppino.

Il Sormani tenta di dare una spigazione del termine Lonate, ritenendo che il nome dell'abitato fu dedicato alla luna per il culto che i popoli antichi avevano per gli astri.

LONATE CEPPINO

Saluto del Sindaco Lonate Ceppino entra, con soddisfazione, a far parte del Parco Rile Tenore Olona, cosicché un terzo del suo territorio ha modo di esaltare maggiormente le sue vocazioni agricole-naturalistiche.

Il Parco, che cinge completamente il centro urbano di Lonate Ceppino e si estende nella parte sud est a collegarsi con un’altra realtà in costituzione su Tradate, il Parco dei “Tre Castagni”, viene a creare un salvagente verde per l’abitato.

A nome dell’Amministrazione Comunale l’augurio che questa prima ma fondamentale scelta, di far parte di un Parco sovracomunale, sia il punto di partenza per una sempre maggiore sensibilizzazione, salvaguardia e valorizzazione del territorio patrimonio di ogni lonatese.

Il “Torrione” dell’acquedotto

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Stradario di Lonate Ceppino

PERCORRENDO IL PARCO RILE - TENORE - OLONA

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LOZZA Saluto del Sindaco Il Comune di Lozza si è tanto prodigato affinché una vasta area del suo piccolo territorio fosse destinata a Parco perché crediamo fermamente nella necessità di salvaguardare “il verde” e proteggere un ambiente, naturalisticamente parlando, unico.

La tutela della Piana dell’Olona è stata una priorità assoluta ed oggi, che il sogno si traduce in realtà, possiamo ritenerci orgogliosi di aver contribuito con i comuni limitrofi alla realizzazione del Parco Rile Tenore Olona.

Il Sindaco Sergio Luini

Cenni storici L’antico borgo di Lozza, il cui nome nel latino ecclesiastico suonava Lotia può essere collocato anche alle voci lombarde di origine celtica Lossa o Slossa (zona fangosa).

Il termine lozza o lotza, trova riscontro nel latino lutum (fango), nelle voci celtiche lod e luded per indicare fango, nel Ticinese slozz con significato di “fradicio d’acqua”.

Un’altra tesi etimologica premesso che il nome nel passato era scritto Loxa, Loza, e nel dialetto attuale Loscia, si collega al fatto che nell’antichità greca il sole era chiamato loxia.

L’unica famiglia nobile, Castiglioni di Lozza, ebbe come capostipite Francio capitano

sotto Arrigone Castiglioni contro i Torriani in favore dei Visconti, morto nel 1318. Spiccò anche suo figlio Guglielmo mentre i suoi nipoti Marco, Giovanni e Fabrizio brillarono per qualità militari.

Pregevole è il dipinto quattrocentesco Madonna con Bambino staccato da un abitazione rurale di Via Mazzini e oggi conservato nella Chiesa parrocchiale.

Mirabile il bel porticato di piazza Monte Grappa, dove in un locale al piano terra troviamo un magnifico camino del 1500 decorato con uno stemma raffigurante, sulla destra, un leone rampante e reggente su una zampa un castello, e sulla sinistra un’aquila appollaiata su un trespolo.

La tradizione che si tramanda dai tempi più lontani è la festa patronale di S. Antonino che si svolge nel mese di settembre seguendo un rituale antico.

Un altro momento altamente simbolico è la ricorrenza della Morte del Santo che cade il 13 Novembre: in questa occasione viene bruciata l’ovatta contenuta in una struttura metallica sferica rappresentante la morte violenta.

Chiesa Parrocchiale

Fu Marco Fabrizio, uomo ambizioso e intelligente, fondatore di Lozza.

Una lapide inserita nella parete laterale della Chiesa parrocchiale testimonia la sua fedeltà alla qualifica di glorioso miles medioevale, difensore degli ideali cristiani.

LOZZA

Il territorio Lozza, dislocata in tre punti Lozza Inferiore, Lozza Superiore e Marcolina, è un ridente paese abitato da circa 1.200 persone, le cui case sono disseminate sulle pendici di un colle dominante una distesa verde solcata dal Fiume Olona.

Questa posizione strategica, ai margini di una delle vie più facili che conducono alle Alpi, consentiva in passato l’avvistamento dei nemici.

Per raggiungere Lozza si può percorrere la Strada Varesina fino all’altezza della Marcolina (S.S. 233) ai cui piedi esisteva l’Osteria dei Nobili Castiglioni, conosciuta come Marcurina perché sacra a Mercuria, divinità, forse già celtica, ma comunque di nome romano e protettrice dei traffici.

Da qui l’uso delle erme, cioè di pietre quadrate sormontate da una testa che si collocavano nei crocicchi in omaggio alle divinità.

Lozza - panorama

Arte e cultura A Lozza esistono due Chiese, una principale dedicata a S.Antonino Martire e l’Oratorio di Madonna in Campagna che presenta notevoli affreschi dei Fratelli Lampugnani del XVII secolo.

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Stradario di Lozza

PERCORRENDO IL PARCO RILE - TENORE - OLONA

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MORAZZONE

Il Sindaco Giancarlo Cremona

Chiesa di S. Maria Madre

Cenni storici Sembra che l’uomo abitasse queste zone già in epoche remote, come pare testimoniare l’ascia neolitica rinvenuta in località Gerbo.

Cospicue sono anche le testimonianze epigrafiche romane. Verso la fine del XII secolo Morazzone divenne pubblico fortilizio del Comune di Milano; dopo tale data poco si conosce delle vicende storiche del paese dal XIV al XV secolo.

Morazzone torna agli onori della cronaca tra la seconda metà del Cinquecento e il terzo decennio del Seicento soprattutto grazie al pittore Pier Francesco Mazzucchelli detto “Il Morazzone”.

Il 19 agosto 1647 per volontà della corona spagnola il paese viene infeudato.

Tra Ottocento e Novecento Morazzone conosce un periodo di fioritura economica e culturale, grazie alla vicinanza alle principali vie di comunicazione tra Varese, Gallarate e Milano.

Il territorio Morazzone, situato a nord ovest di Milano, dista circa 6 Km dal capoluogo di provincia Varese; confina con Gazzada Schianno e Lozza a nord, Castiglione Olona a est, Caronno Varesino e Brunello a ovest.

Il comune ha un'estensione di 548 ettari, con un territorio ad andamento collinare che varia da una quota minima di 324 m s.l.m. in prossimità della zona "Roccolo" fino a raggiungere quote più alte nel centro storico.

Da qui, la volontà dell’Amministrazione di istituire il Parco Locale di Interesse Sovracomunale Plis RTO (Rile Tenore Olona), che consentirà il raggiungimento degli obiettivi programmatici.

Arte e cultura I due blocchi di granito e la lapide di serizzo nella Chiesa di S. Ambrogio ricordano la nascita, lo status sociale e, uno dei due, la morte sul luogo dei fratelli Marco e Lucio Sentii, legionari della IV legione Scitica vissuti nel I secolo d.C. e appartenenti alla tribù Oufentina. La lapide funeraria fu fatta incidere sul finire del I secolo da Marco Campilio Daphnos a ricordo della moglie Donnia Pupa.

Nei secoli la fortuna dei blocchi è stata costante, tanto che un’ipotesi etimologica lega il paese alla gens Sentia: il nome Morazzone sarebbe nato dall’espressione “mora Sentium”. Recentemente è stata proposta un’origine celtica della base Mor, forse traccia di una tribù staccatasi dal popolo dei Morini, che avrebbe dato origine a numerosi toponimi come

Località - Il Roccolo

Mornago, Mornasco, Morcote.

Morazzone diede i natali al pittore Pier Francesco Mazzucchelli detto "Il Morazzone" nato nel 1573 e morto nel 1626. Il Mazzucchelli realizzò pregevoli opere nelle regioni padana e prealpina occidentale e nella singolare realtà storico-artistico-ambientale dei Sacri Monti.

Il critico d’arte Iacopo Stoppa attribuisce al medesimo artista il dipinto dedicato al patrono S. Ambrogio, oggi conservato nella chiesa parrocchiale.

MORAZZONE

Saluto del sindaco A nome dell’Amministrazione Comunale ed in particolare del Consigliere delegato all’Ambiente, mi è cura porgere a tutti Voi un saluto personale, complimentandomi e nel contempo ringraziandoVi per l’iniziativa culturale che avete promosso e che consentirà senza dubbio alla popolazione di approfondire la conoscenza del nostro patrimonio ambientale, che merita di essere apprezzato per le valenze storiche, culturali e ambientali di cui dispone.

Torre Civica

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Stradario di Morazzone

PERCORRENDO IL PARCO RILE - TENORE - OLONA

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NUMERI EMERGENZE e PUBBLICA UTILITA’ UFFICIO OPERATIVO PARCO RILE-TENORE-OLONA Tel. 0331-858048 - Fax.0331-824457 www.parco-rto.it

COMUNI ADERENTI AL PLIS

PERCORRENDO IL PARCO RILE - TENORE - OLONA

• COMUNE DI CASTIGLIONE OLONA (Capofila - Ente Gestore PLIS) Via Cardinal Branda, 8 Tel. 0331 824801 – Fax 0331 824457 www.castiglioneolona.it www.parco-rto.it e-mail protocollo@castiglioneolona.it • COMUNE DI CARNAGO Piazza Antonio Gramsci, 3 Tel. 0331 993593 – Fax 0331 985037 • COMUNE DI CARONNO VARESINO Piazza Mazzini, 2 Tel. 0331 980405 – Fax 0331 981501 • COMUNE DI CASTELSEPRIO Via San Giuseppe, 14 Tel. 0331 820501 Fax 0331 820831 • COMUNE DI GAZZADA SCHIANNO Via Matteotti, 13/A Tel. 0332 875111 – Fax 0332 875199 • COMUNE DI GORNATE OLONA Piazza Parrocchetti, 1 Tel. 0331 863811 – Fax 0331 863888 • COMUNE DI LONATE CEPPINO Piazza Diaz, 12 Tel. 0331 841288 – Fax 0331 843280 • COMUNE DI LOZZA Piazza Roma, 1 Tel. 0332 263028 – Fax 0332 812087 • COMUNE DI MORAZZONE Via Mameli, 16 Tel. 0332 872611 – Fax 0332 872637

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> Museo Civico Branda Castiglioni Via A. Mazzini, 23-Castiglione Olona (VA) Tel. 0331 858301 > I.A.T. (Ufficio di Accoglienza Turistica) Castiglione Olona (VA) . . . . . . . . . .Tel. 0331 858048 > Protezione Civile Castiglione Olona Via A. Manzoni, 4 – Castiglione Olona (VA) Tel. 0331 859483 cell.3482695325 > Parco Archeologico di Castelseprio Via Castelvecchio, 58 – Castelseprio (VA) Tel. 0331 820438 > Monastero di Torba (FAI) Via Stazione, 1 – Gornate Olona (VA)Tel. 0331 820301

EMERGENZE Emergenza Sanitaria . . . . . . . . . . . . .Tel. 118 Soccorso Pubblico di Emergenza . . . .Tel. 113 Carabinieri Pronto Intervento . . . . . . .Tel. 112 Soccorso ACI . . . . . . . . . . . . . . . . . .Tel. 803116 CCISS Viaggiare Informati . . . . . . . . .Tel. 1518 Vigili del Fuoco . . . . . . . . . . . . . . . . .Tel. 115 Emergenza Incendi Corpo Forestale dello Stato . . . . . . . .Tel. 1515 Telefono Azzurro . . . . . . . . . . . . . . . .Tel. 19696 Emergenza Maltrattamento Minori . . .Tel. 114 Pronto Soccorso Piazza Zanaboni – Tradate (VA) - Tel. 0331 817733 Carabinieri Caserma Via IV Novembre, 1 - Castiglione Ol. (VA) Tel. 0331 858540 Vigili del Fuoco Via Legnani, 8 – Varese . . . . . . . . . Tel. 0332 285513

FARMACIE • Farmacia Comunale di Castiglione Olona Via C. Battisti, 3 – Castiglione Olona (VA) Tel. 0331 861049 • Farmacia Dr. Assisi Via Papa Celestino, 4/Bis- Castiglione Olona (VA) Tel. 0331 857120

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SI RINGRAZIANO GLI INSERZIONISTI PER IL CONTRIBUTO DATO PER LA REALIZZAZIONE DELL’ ATLANTE DEL PARCO R.T.O. - PLIS Distribuzione gratuita -----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------Editoria - Cartografia - Grafica Pubblicitaria I.T.C. - Iniziative Turistiche Commerciali ® - Varese - info@itcvarese.it I dati inseriti sono stati sottoposti a verifiche, riservando particolare attenzione ai recapiti telefonici.

L’Editore tuttavia declina ogni responsabilita’ per errori ed omissioni A norma della legge sul diritto d’autore e del Codice Civile, é vietata la riproduzione di questa pubblicazione o di parte di essa con qualsiasi mezzo: elettronico, meccanico, per mezzo di fotocopie, registrazioni o altro Controllato ai sensi della legge 2.2.1960 n.68 - Nulla-osta alla diffusione n.467 in data 13.12.1996 e n.392 in data 09.10.1997 DELL’ISTITUTO GEOGRAFICO MILITARE FIRENZE - finito di stampare ottobre 2008

PERCORRENDO IL PARCO RILE - TENORE - OLONA

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