Relazioni e Identità al tempo dei Social Network CAPITOLO NAZIONALE 2013/2014: RISULTATI DEL QUESTIONARIO SUI SOCIAL NETWORK
LICEO ‘G. BRUNO’ ALBENGA
AGESCI ALBENGA 5 CLAN ‘LA ROSA DEL DESERTO’
Il nostro cammino annuale In vista della Route Nazionale dell’estate 2014, tutti gli scout tra i 16 e i 20 anni d’Italia hanno lavorato su un tema di loro interesse. Noi abbiamo deciso di camminare sui social network e le relazioni, affrontando anche fenomeni e aspetti più specifici come il cyberbullismo, i selfie, la privacy, l’anonimato, etc. In questo percorso abbiamo elaborato un questionario con cui abbiamo coinvolto ragazzi della nostra età.
I RISULTATI: Al questionario hanno risposto ben 701 persone, di cui: 254 alunni del Liceo ‘Giordano Bruno’ di Albenga nel corso della primavera 2014. 447 scout di tutta Italia (conteggiati in una presentazione a parte).
Il percorso del nostro Capitolo: su cosa abbiamo lavorato nel corso dell’anno
IL CAMPIONE DEL LICEO ‘G. BRUNO’ Hanno risposto: 254 ragazzi,
125
129
di cui 125 M e 129 F
Delle seguenti età: 80 70 60 50 40 30 20 10 0
1994
1995
1996
1997
1998
1999
2000 Non risp.
Quali social network e programmi di messaggistica utilizzi? Nessuno
I tre social pi첫 utilizzati risultano essere Whatsapp (90,87%), Facebook (89,29%) e Instagram (51,59%). Solo lo 0,79% dei ragazzi dichiara di non utilizzarne alcuno.
2
Altri
17
Tumblr
23
43
Ask
74
130
225
229
0
50
100
150
200
250
L’USO DEI SOCIAL I social sono fondamentali nel corso della tua giornata o riusciresti a farne a meno?
Quanto tempo passi al giorno, mediamente, sui social network? 101 PiĂš di 3 ore 11% Dalle 2 alle 3 ore 16%
Non risp. 3%
88
Meno di 1 ora 32%
45
7
Da 1 a 2 ore 41%
Condivido Chatto di Condivido e discuto questioni Foto argomenti personali vari
Seguo News e Interessi
Che uso ne fai principalmente?
13
Altro
Riuscirei a farne a meno 72%
Fondamentali 25%
PRIVACY
Quali dei seguenti dati hai reso pubblici?
Telefono
4/5 dei ragazzi intervistati rendono pubblici, e così accessibili a chiunque sul web, le proprie foto, la propria età e la propria scuola. In questo modo i dati personali sembrano essere utilizzati per creare più relazioni possibili nelle immediate vicinanze, tra coetanei, in cui le immagini soprattutto hanno tanto da dire di ognuno.
30
Sit. Sentimentale
78
Luoghi visitati
84
120
Città
153
Scuola
193
Età
199
Foto
202
0
50
100
150
200
250
L’anonimato Sì 20%
Hai mai usato la modalità anonima o falsi profili? No 80%
Se sì, come ti sei sentito? 25 20 15 10 5 0
Senza regole
Più libero di esprimermi
Più tutelato
Adescamento online: qualche consiglio
Non fidarti di chi vuole sapere troppe cose. Non dare nessuna informazione su di te, sulla tua famiglia o sui tuoi amici ed evita di inviare foto personali a persone che non conosci. In Rete è facile perdere il controllo delle informazioni e non si può mai sapere chi entrerà in loro possesso e per quanto tempo circoleranno!
Ricordati sempre che è facile mentire quando si è on-line: alcune persone possono fingersi tuoi coetanei, quando in realtà non lo sono, o mascherare le reali intenzioni per cui sono entrate in contatto con te. Mostrati accorto e ragiona in maniera critica quando ti confronti con qualcuno sulla Rete.
Incontrare qualcuno che si è conosciuto solo tramite la Rete non è una buona idea, anche se questa persona ti ha inviato foto o se tu l’hai vista tramite una webcam: le immagini potrebbero essere contraffatte!
Non condividere mai la tua password, neanche con i tuoi amici: è un dato riservato che appartiene solo a te!
Non credere che tutto ciò che è su Internet sia vero: in caso di dubbi o incertezze fai domande ai tuoi genitori e insegnanti.
Se qualcuno ti mette a disagio, ti disturba, ti dice cose che ti imbarazzano e/o ti spaventano, ti propone azioni che ritieni inadeguate o che i tuoi genitori ti hanno detto di non compiere, o che per te non è bene compiere, bloccalo immediatamente interrompendo i contatti. Non sei tenuto a continuare la conversazione se non ti senti a tuo agio.
Condividi: se ricevi o vedi qualcosa che ti mette a disagio, parlane con i tuoi genitori o con i tuoi insegnanti!
RELAZIONI E AMICIZIE Hai mai trovato amicizia e/o amore su un social?
Accetti richieste di amicizia da persone che non conosci?
Non risp. 2%
131
Sì 34%
Non Risp. 2%
Si 38%
No 64%
53 No 60%
35 18 Tra i 0 e 500
17
Tra i 500 e Tra i 1000 e Più di 1500 1000 1500
Non sa
Quanti amici hai all’incirca online?
RELAZIONI E AMICIZIE Pensi che i rapporti virtuali siano eguagliabili a quelli reali? Non Risp. 3%
Si 6%
Nel corso della giornata tu ed i tuoi amici‌ Non risp.
Comunichiamo maggiormente a voce
10
45
Entrambi in egual misura
Usiamo molto e soprattutto i social
No 91%
140
59
I social network si confermano essere tra i principali mezzi di comunicazione tra i ragazzi.
CORPO E SESSUALITĂ€ Non risp. 2%
Reputi normale pubblicare su internet foto del proprio corpo scoperto/semiscoperto?
No 1%
Non Risp. 2% Non Risp. 3%
Si 18%
No 87%
Hai mai postato foto del tuo corpo scoperto/semiscoperto sul web? Si 97%
No 79%
SĂŹ 11%
Sei a conoscenza del fatto che ogni foto postata su internet potrebbe entrare in possesso di chiunque?
CORPO E SESSUALITÀ Sexting: cosa si intende? Il termine “sexting”, deriva dall’unione delle parole inglesi “sex” (sesso) e “texting” (pubblicare testo). Si può definire sexting l’invio e/o la ricezione e/o la condivisione di testi, video o immagini sessualmente esplicite/inerenti la sessualità. Spesso sono realizzate con il telefonino, e vengono diffuse attraverso il telefonino stesso o attraverso siti, e-mail, chat. Spesso tali immagini o video, anche se inviate ad una stretta cerchia di persone, si diffondono in modo incontrollabile e possono creare seri problemi, sia personali che legali, alla persona ritratta. L’invio di foto che ritraggono minorenni al di sotto dei 18 anni in pose sessualmente esplicite configura, infatti, il reato di distribuzione di materiale pedopornografico.
Conosci qualcuno che abbia mai postato foto di sé nudo/seminudo?
No 12%
Non Risp. 1%
Si 87%
Quali sono le conseguenze del Sexting?
Una foto o un video sessualmente esplicito può avere conseguenze davvero dannose se ne viene “perso il controllo”. Il/la ragazzo/a che, dopo un litigio con il/la partner mette online per vendetta materiali privati rischia di causare danni sia a livello psicologico che di immagine pubblica della persona ritratta. Diminuzione dell’autostima della vittima, insorgenza di episodi depressivi o di sintomi ansiosi, paura, frustrazione, problemi scolastici e/o familiari, fino ad arrivare a idee autolesioniste o, come i casi di cronaca ci hanno mostrato, al vero e proprio suicidio. Si tratta di esiti gravi che hanno, inoltre, notevoli ripercussioni sullo sviluppo psicofisico di bambini e adolescenti. Questa diffusione, che si replica nel tempo, può finire con il danneggiare, sia in termini psicologici che sociali, sia il ragazzo/la ragazza soggetto della foto/del video che colui/coloro che hanno contribuito a diffonderla. Essere consapevoli di quali conseguenze può comportare l’aver inviato o diffuso immagini, testi o video sessualmente espliciti è importante, perché può essere sintomo di altri comportamenti sessuali a rischio.
Sexties: perché i ragazzi scambiano foto e video a sfondo sessuale? Scambiare delle foto o dei video a sfondo sessuale, anche di se stessi, è un comportamento sempre più diffuso, parte dell’espressione della sessualità di giovani e adulti. E’ indispensabile, però, sapere che qualora un minorenne invii o riceva immagini sessualmente esplicite, ritraenti se stesso o suoi coetanei, vi sono dei rischi sia sul piano psicologico che sotto il profilo legale. Nella maggior parte dei casi le foto sono inviate da ragazzi e ragazze ad amici (38,6% dei casi), fidanzati (27,1%), conoscenti (9,9%), estranei (22,7% dei casi), per gioco: per cercare la loro attenzione, per provocarne il desiderio, per rispondere alla richiesta di una “prova d’amore”. Scattarsi una foto nudi e inviarla sono per lo più messi in atto seguendo l’impulso e senza pensare: il fatto di essere nella solitudine della propria camera/bagno, fa sentire i ragazzi/le ragazze protetti/e rispetto all’esplorazione della propria sessualità, che avviene quindi in modo disinibito. Il destinatario può, però, fare un uso improprio del materiale ricevuto, come nel caso di un fidanzato che lo invii ad altri per vendetta dopo essere stato lasciato o per vantarsi del proprio partner. Oltre a non essere consapevoli del fatto che le foto/i video possono arrivare nelle mani sbagliate o essere diffusi contro la propria volontà, i ragazzi con meno di diciotto anni spesso non sanno di produrre e scambiare materiale pedopornografico, commettendo un reato che può essere perseguito.
Un discorso a parte meritano le altre motivazioni: secondo l’ultima indagine di Telefono Azzurro e Eurispes (2012), infatti, lo 0,9% degli adolescenti dichiara di aver inviato proprie foto sessualmente esplicite perché minacciato/a, mentre il 2,3% dichiara di averlo fatto in cambio di denaro o di una ricarica telefonica. In quest’ultimo caso, i ragazzi cedono all’adulto l’immagine del proprio corpo in cambio di oggetti di uso che desiderano avere ma che, per diversi motivi, non possono acquistare (l’ipod, l’ipad, uno smartphone, una ricarica del cellulare, vestiti, borse firmate, etc.). Ricordiamo qui che, secondo la legge italiana, se un adulto accetta di ricevere, in cambio di denaro o altre utilità (ad es, ricariche del cellulare) foto osè da un minorenne - che gliele invia di sua iniziativa - può essere accusato di atti sessuali con minorenne che si prostituisce (art. 600- bis secondo comma). Se, invece, la persona chiede al minorenne di inviare suo foto osè in cambio di denaro o altre utilità, viene accusato di istigazione alla prostituzione minorile (art. 660-bis primo comma). In entrambi i casi, quindi, si tratta di sfruttamento della prostituzione minorile.
CYBERBULLISMO Sei mai stato insultato/offeso sul web?
Non Risp. 2%
No 76%
Si 22%
Cos’ è? Si può definire cyberbullismo l’uso delle nuove tecnologie per intimorire, molestare, mettere in imbarazzo, far sentire a disagio o escludere altre persone. Tutto questo può avvenire utilizzando diverse modalità offerte dai nuovi media. Alcuni di essi sono: • Telefonate • Messaggi (con o senza immagini) • Chat sincrone • Social network (per esempio, Facebook) • Siti di domande e risposte • Siti di giochi online • Forum online
Alcune delle modalità sono: • pettegolezzi diffusi attraverso messaggi sui cellulari, mail, social network; • postando o inoltrando informazioni, immagini o video imbarazzanti (incluse quelle false); • rubando l’identità e il profilo di altri, o costruendone di falsi, al fine di mettere in imbarazzo o danneggiare la reputazione della vittima; • insultando o deridendo la vittima attraverso messaggi sul cellulare, mail, social network, blog o altri media; • facendo minacce fisiche alla vittima attraverso un qualsiasi media. Queste aggressioni possono far seguito a episodi di bullismo (scolastico o più in generale nei luoghi di aggregazione dei ragazzi) o essere comportamenti solo online.
Non Risp. 2%
Si 21%
No 77%
Hai mai insultato/offeso, a tua volta, qualcuno in rete?
Conosci qualcuno che è stato coinvolto in questo tipo di situazioni?
No 36%
Non Risp. 2%
Chi è coinvolto in questo fenomeno? Il cyberbullo può essere un estraneo o, più spesso, una persona conosciuta dalla vittima. E’ possibile che metta in atto comportamenti denigratori verso la propria vittima singolarmente o, più spesso, che sia supportato da altri cyberbulli. L’altro elemento importante di questo tipo di bullismo che passa attraverso le nuove tecnologie è l’anonimato. Protetto da uno schermo di un computer, di un telefono cellulare o di un ipad, il cyberbullo può rivelare la propria identità o muoversi tra le tecnologie rimanendo anonimo, protetto da un profilo fake (falso), da un avatar, o da un nickname. Le vittime però non sono tanto o solo quelli che vengono presi di mira. Le vere vittime degli atti di bullismo sono i ragazzi che non ne parlano. Ogni volta che si preferisce il silenzio al confronto con persone importanti per i ragazzi o la denuncia si è vittime dei cyberbullismo. E’ allora importante parlarne, evitando che un primo cyberattacco possa diventare ripetuto e continuato nel tempo, finendo per provocare conseguenze anche gravi nella vittima. Come in contesto internazionale, anche nel contesto italiano i trend sono in crescita negli ultimi anni.
Si 62%
Quali conseguenze per vittime e cyberbulli? Il cyberbullismo ha effetti negativi sul benessere sociale, su quello emotivo e su quello scolastico delle vittime. Il malessere per le vittime viene spesso espresso attraverso ansia, bassa concentrazione e un basso rendimento scolastico, e può sfociare in comportamenti più gravi come depressione e tentativi di suicidio, come anche recenti casi di cronaca hanno mostrato in Italia. Le conseguenze però coinvolgono anche i cyberbulli, che possono essere maggiormente a rischio di sviluppo di comportamenti antisociali e di problemi relazionali, delinquenza, abuso di sostanze e suicidio.
No 25%
Non Risp. 1%
Si 74%
Sei al corrente delle situazioni venutesi a creare negli ultimi anni a proposito, appunto, del cyberbullismo e di che cosa si tratta?
CYBERBULLISMO SE SUCCEDE
A TE
Prova a ignorarli. O magari blocca i loro messaggi. Di solito dopo un po’ smettono: certi cyberbulli cercano solo attenzione. Non funziona? Allora parlane con un adulto di cui ti fidi. Un genitore, un parente o un insegnante. Mai isolarti, ok? Da soli non se ne esce mai bene. Segnala quello che sta succedendo, per te e per le altre persone che potrebbero essere coinvolte in futuro dallo stesso cyberbullo.
Non sentirti mai in colpa. Quello che succede non dipende da te. I cyberbulli sono persone con problemi, magari hanno visto in te qualcosa che glieli ricorda… E spesso, nel loro passato, sono stati loro stessi vittime di bullismo.
L’unica cosa “buona” del cyberbullismo è che lascia tracce. Quindi salva i messaggi che ricevi o i post che pubblicano: saranno una prova in caso di denuncia.
Parlane subito con qualcuno di cui ti fidi e che potrà aiutarti.
SE SUCCEDE
AD UN TUO AMICO
Se ti accorgi che un tuo amico o una tua amica sono vittime di cyberbullismo, hai tanti modi per fare qualcosa. Considera che potrebbero negare, vergognarsi, chiudersi in se stessi. Quindi: cerca il più possibile di parlarci. Fatti raccontare cosa è successo e fagli capire che non sono soli. Quindi:
Consiglia di salvare tutti i messaggi: possono essere una prova.
Aiutali a non rispondere alle provocazioni e incoraggiali a raccontarlo a un adulto di fiducia
Se non lo fanno, fallo tu: dillo a un genitore, un parente o un insegnante. Magari i tuoi amici hanno paura o sono troppo orgogliosi. Sembra un tradimento? Dal cyberbullismo non se ne esce da soli, ma all’inizio non te ne rendi conto. Un giorno ti ringrazieranno!
Ricordati sempre di non girare, commentare, linkare messaggi che possono essere offensivi o dispiacere a qualcuno. Anche se non li hai inviati tu per primo, puoi far parte del circolo vizioso del cyberbullismo, magari senza accorgertene. Se ti capita di vedere o ricevere cose del genere, parlane a un adulto di fiducia, segnalalo, cerca di non rimanere neanche uno spettatore passivo. I cyberbulli fanno anche affidamento su questo.
Telefono Azzurro fornisce tutto il supporto e approfondimento di cui necessiti. Visita www.azzurro.it o chiama il numero 196196
CONOSCI STORIE DI CYBERBULLISMO? Amico insultato su Ask con anonimato Amico minacciato Suicidio perchĂŠ il ragazzo parlava male di lei su internet InfantilitĂ Rischio denuncia
Insultato per gusti musicali
Ragazzo che si suicida per insulti su web Stalking e minacce
3 PAROLE CHE ASSOCI AI SOCIAL NETWORK
Speriamo che questo nostro piccolo lavoro vi abbia stimolato qualche idea in merito ai tanti argomenti toccati. Noi nel corso dell’anno abbiamo potuto percepire la complessità e la sfida che derivano dall’uso sempre più frequente dei social network e della necessità di un approccio critico e cosciente alla rete. Questo nostro percorso sarò condiviso con altri 30’000 scout nel corso della Route Nazionale, incontro di tutti i ragazzi del Movimento dai 16 ai 20 anni che si svolgerà dal 1 al 10 agosto 2014 nel Parco di San Rossore (Pisa) e, speriamo, possa generare ulteriori confronti ed approfondimenti anche personali in tutti voi! GRAZIE PER IL VOSTRO PREZIOSO CONTRIBUTO!
UN GRAZIE PARTICOLARE A:
Prof.ssa Simonetta Barile, dirigente scolastico del Liceo ‘G. Bruno’, per la sensibilità dimostrata a nome dell’Istituto
Prof.ssa Marisa Ravera, docente di Religione Cattolica, per la disponibilità ed il supporto nella diffusione dei questionari ai ragazzi
I ragazzi e i capi del Gruppo Scout Agesci Albenga 5
www.albenga5.org albenga5.stradedicoraggio.it
I testi sono stati raccolti dai siti divulgativi del Telefono Azzurro e di Save the Children Italia
Grazie!