| AT EL I ER SO STENIBILITA’ AM BIENTALE |
NEW SPACES - NEW ECONOMIES - NEW TOURISM
CLIMATE CHANGE AS AN OPPORTUNITY Laboratorio di Sostenibilità Ambientale Prof. Benno Albrecht, Prof. Massimiliano Condotta, Prof. Massimiliano Scarpa Davide Burro - Alberto Canton - Pietro Zandonella Maiucco
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PA
Atelier Delta Po — Prof. Benno Albrecht, Prof. Massimiliano Condotta, Prof. Massimiliano Scarpa Studenti Abundes Ain, Alkansa Ali, Allio Antoine, Andrunache Lilian, Arancibia Diaz Catalina, Baccan Francesca, Baiguini Silvia, Baldin Francesco, Battani Anastasia, Bertazzon Matteo, Bertin Davide, Bettin Enrico, Bin Matteo, Blanch Denise, Boaretto Elena, Boccucci Lorenzo, Bozzato Federica ,Bruneri Davide ,Burro Davide, Calcagnotto Chiara, Cancian Andrea, Canton Alberto, Carena Cecilia, Carrera Chiara, Castro Ana, Catricura Silva Anita, Cazzola Ilaria, Cebotari Mihai, Celeghin Silvia, Ceraolo Federico, Cirillo Lorena, Colpo Roberto, D’Agostini Matteo, Daka Migena, D’Alessio Angela, Daka Migena, De Gobbi Pierpaolo, De Iuliis Chiara, Drusian Elisa, Fontanel Mattia, Frasson Edoardo, Gemieri Francesca, Giacchetto Simone, Girolimini Federico, Giusto Serena, Koulouris Spyridon Nektarios, Lai Singer Cheng, Lazzer Filippo, Lucchese Andrea, Majer Davide, Manfrinetti Margherita Paola, Marques De Castro Ana Luis, Martini Alberto, Michielon Filippo, Musarra Massimo, Neves E Silva Ana Marta, Ortolan Thomas, Panozzo Chiara, Park Bumchan, Pasquali Roberto, Pavan Angela, Perazzolo Riccardo, Peroni Pietro, Pezoa Olguin Javiera, Piccolboni Andrea, Pochesci Tiziano, Reis Monteiro Adriana, Rinaldi Anna, Riso Martina, Ristov Kristian, Ritossa Pierpaola Carlotta, Ritta’ Ziliotto Alvise, Roche Lauriane, Roque Montoya, Bruno Kerbell, Rorato Rachele, Rossi Sofia, Sadushi Greta, Sanguin Chiara, Santoni Sara, Sartor Annachiara, Scaduto Marika, Scapinello Vanessa, Scarpa Giada ,Scavone Gaia, Seeberger Martina, Silvestri Massimo, Silva De Sousa Ruben, Sionneau Louis, Sossai Costanza, Sparapan Alessandro, Svalduz Giovanni, Nam Taehyun, Targa Maria, Tarqui Sophia,Tocchet Giulia, Valarezo César, Vavassori Riccardo, Vignati Beatrice, Vincenzi Andrea, Zandonella Maiucco Pietro, Zavoianu Oana, Zennaro Ilaria hanno collaborato Mauro Frate, Anna Magrin, Michele Domeneghetti, Marco Marino, Nicola Pavan, Elisa Zatta, Jacopo Galli
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Indice
IL POLESINE ∙ 1 ∙ | SCENARIO 2100 ∙ 2 ∙ | +1.01 M S.L.M. ∙ 3 ∙ | CA’ CAPPELLO ∙ 4 ∙
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Il Polesine Il Polesine, una stretta lingua di terra che attraversa da Ovest ad Est la provincia di Rovigo, nel basso Veneto, al confine con L’Emilia Romagna.
infatti contribuito a trasformare grandi aree paludose e lagunari in territori ad uso prevalentemente agricolo. Nell’1800, poi, con l’invenzione della macchina a vapore, le idrovore hanno iniziato a svolgere un ruolo fondamentale nel territorio. Opere di ingegneria grandiosa che permettono al terreno di rimanere asciutto e di continuare nelle sue attività economiche e sociali. Attività dedite prevalentemente all’agricoltura, che occupa la maggior parte del territorio, e che sfumano poi in attività di itticoltura e molluschicoltura man mano ci si avvicina alla costa ad Est.
Un territorio racchiuso tra due imponenti fiumi, l’Adige ed il Po, nel quale proprio quest’ultimo, ad est, trova finalmente la sua foce. Una terra che da sempre ha svolto un ruolo chiave tra lo stato pontificio, con il ducato d’Este, e la Serenissima. Un luogo che si è modificato nel tempo, strappando sempre più terreno all’acqua. Le grandi bonifiche, iniziate nel periodo romano e poi continuate grazie al duca Alfonso II d’Este verso la fine del 1500, hanno
Carta storica rappresentante parte della foce del Fiume Po (databile attorno all’inizio del 1800) P.
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Oggi il Polesine è un territorio totalmente piatto. Gli unici segni importanti che spiccano nel territorio sono i grandi argini. Opere imponenti, costruite dall’uomo, che dividono il territorio in grandi lotti e permettono un collegamento ed un riparo sicuro dalle esondazioni del fiume Po. Esonazioni che hanno caratterizzato da sempre il luogo e l’identità delle persone. Abitanti che da sempre si sono adattati, hanno resistito, con uno spirito di resilienza estrema, alla forza della natura. Recita Carlo Levi, nel 1951, a seguito di una delle alluvioni che hanno più devastato il territorio: ” Il Polesine fu costruito e distrutto cento volte dalla furia e dalla calma dei fiumi e dalla pazienza
degli uomini. E la sua storia è varia come la sua mobile forma”. Una forma continuamente modificata dalla natura, dall’acqua e dall’uomo.
Carta storica rappresentante il limite delle terre emerse (databile attorno alla metà del 1800)
Analisi idrica e demografica Ab 326 301 669 Ab 66 60 43 30 140 64 619 Ab 92 5 52 28 26 328 12 1434 282 3666 183 110 1119 272 -
Km2 Rosolina 7,52 10,84 11,5 2,61 0,11
Rosolina Centro Rosolina Mare Isola Albarella Volto Norge Polesine Edifici sparsi
Km2 Porto Viro 0,83 1,74 11,67 5 5,82 3,78 16,34 5,23 9,73 14,03 1,1 19,13 0,31
Contarina Donada Villaregia Cà Cappellino Cà Cappello Mea Porto Levante Veniera Cà Cornera Cà Pisani Portesin Scanarello Taglio di Porto Viro Edifici sparsi
Km2 Porto Tolle 8,14 4,9 15,57 10,26 10,15 17,98 13,34 6,55 14,09 18,91 15,86 12,58 0,38 2,17 11,49 2,32 6,55 10,03
Cà Mello Cà Mora Case Ocaro Cassella Maestrazza Pila Polesine Camerini San Giorgio Santa Giulia Villaggio Pescatori Scardovari Boccasette Cà Tiepolo Cà Venier Ca Zuliani Donzella Edifici sparsi
Ab
Km2
Corbola
18 53 35 35 428
3,49 3,35 2,26 1,86 2,83
Crociara Livelli Sagrati Garzara Polesinello Edifici sparsi
Ab
Km2
Loreo
16 77 12 105 25 14 30 -
3,9 6,18 5 2,44 1,89 4,85 3,89
Cà Negra Canalvecchio Cavanella Po Pilastro Retinella Sostegno Tornova Edifici sparsi
Ab
Km2
Ariano
1762 274 199 371 792 13 66 15 19 63 990
7,24 4,79 8,31 10,21 11,16 5,76 6,71 25,99 27,75 9,06
Ab
Km2
142 83 937
20,36 18,62 13,52 26,39 11,84 11,14 13,53 16,78 9,02
Ariano Crociara Grillara Piano Rivà San Basilio Santa Maria in Punta Bacucco Gorino Veneto Magazzini Edifici sparsi Taglio di Po Borgo Polesinino L’Oca Presa Pisana San Rocco Cà Vendramin Mazzorno Pisana Polesinello Bolandina Edifici sparsi
Popolazione (n° residenti)
5 km
<100 100 - 500
<100
500 -1000
100 - 500
>1000
500 -1000
100 - 500
>1000
500 -1000
<100
>1000
<100 100 - 500
500 -1000
area di interesse idrovore
idrovore
Edificato concentrato
Edificato diffuso
Edifici produttivi
1
Ca Vendramin
2
Casoni
3
Faro di Goro
6
Linea dei pilastri
7
Ca Zen
8
Ex zuccherificio
Ex centrale termoelettrica
13
Palazzo Camerini
11
Torre panoramica
12
Edifici di valore storico-culturale
4
Manufatti idraulici
5
Castello di Mesola
Torre dellâ&#x20AC;&#x2122;acqua Ca Zuliani
9
Campanile RivĂ
10
Chiesa di Moceniga
14
Valle Pozzatini
15
Chiesa di San Basilio
Classificazione edifici 11
5 km
10
14
7
6
5
8 2 15 1
13
9 4
scuole Scuole edifici di di interesse storico/culturale Edifici interesse storico/culturale chiese Chiese stalla o allevamento Stalla o allevamento edifici industriali Edifici industriali ospedale Ospedale gruppo di case Gruppo di case case sparse Case sparse idrovora Idrovore
3
12
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Scenario 2100 Circa un anno fa la concentrazione atmosferica media di anidride carbonica ha raggiunto e superato le 400 parti per milione. Un dato non rassicurante, che conferma un riscaldamento globale sempre maggiore. Negli ultimi decenni ciò ha portato all’aumento della temperatura globale di circa 2 C°. A primo impatto sembrano pochi, ma in realtà stanno causando e causeranno il continuo scioglimento dei ghiacci ai poli e molto probabilmente porteranno ad un innalzamento delle acque. Non è questa, tuttavia, la sola causa dell’innalzamento del livello del mare. C’è da considerare anche la morfologia propria del territorio italiano. Un territorio, soprattutto in questi luoghi, soggetto ad isostasia e movimenti tettonici verticali
che portanto il terreno ad abbassarsi sempre più nel tempo. Secondo alcuni dati dell’IPCC del 2013, il livello del mare in queste zone si alzerà di circa +1.01 metri entro il 2100, sommergendo completamente le zone costiere e lagunari.
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Scenario di allagamento (2100)
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Il Polesine appare come un territorio completamente depresso, sottratto all’acqua. Le zone più profonde sono a circa -4.5 m sotto il livello attuale del mare, mentre quelle più alte sono leggermente sopra al metro. Gli unici elementi che spiccano e rimangono emersi sono gli argini attorno ai fiumi e lungo i canali interni, che grazie alla loro quota elevata riescono a resistere alle inondazioni. A fianco è riportata una mappa delle profondità che mostra come il territorio sia sempre più depresso man mano ci si avvicina al mare; testimonianza delle grandi bonifiche avvenute fino ai giorni nostri a favore dell’insediamento e delle attività dell’uomo. Si nota inoltre, nell’isola di Ariano la presenza di piccoli lembi di terra emersa, che la attraversano
trasversalmente, antico segno della linea di costa naturale. In azzurro chiaro sono invece riportate le aree lagunari e paludose che svolgono un’attività di filtro tra le terre attualmente emerse ed il mare.
5 km
concentrato
< 10cm < 10 cm
<450cm > 450 cm
Sistemi emersi (argini e strade) Aree salvate Edi cato storico
Mappa delle profonditĂ
> -3 m.s.l.m.
5 km
Scenario di allagamento: spegnimento delle idrovore fase 1
-2.5 m.s.l.m.
5 km
Scenario di allagamento: spegnimento delle idrovore fase 2
-1 m.s.l.m.
5 km
Scenario di allagamento: spegnimento delle idrovore fase 3
0 m.s.l.m.
5 km
Scenario di allagamento: spegnimento delle idrovore fase 4
+0,5 m.s.l.m.
5 km
Scenario di allagamento: progressivo innalzamento del livello del mare
+1,01 m.s.l.m.
5 km
Scenario di allagamento: progressivo innalzamento del livello del mare, scenario 2100
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+ 1.01 m s.l.m La previsione dello scenario futuro prevede un cambiamento radicale della morfologia e della lettura del territorio. Da ormai due secoli le grandi idrovore riescono a sottrarre il territorio al mare, costituendo tuttavia una grande spesa economica. Il futuro innalzamento delle acque, tuttavia, pone sul tavolo uno scenario molto complesso che potrebbe essere tuttavia un occasione di studio e valorizzazione economica e turistica di un area che probabilmete andrà pian piano scomparendo. Cosa succederà a tutti i territori costieri? Cosa succederà alle terre sotto il livello del mare? Cosa succederà alle persone che abitano in questi luoghi? In che modo gli abitanti del Polesine potranno ancora una volta
adattarsi con estrema resilienza e vincere la “battaglia” con la natura? Queste sono solo alcune domande che possono tuttavia offrire già numerosi spunti progettuali per il territorio.
Porto commerciale
Parco Delta del Po
Itticoltura
Viabilità acqua / terra
Centri storici
Bilancio economico
Colture palustri
Turismo naturalistico
Tematiche generali di progetto
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Scenario di progetto 2100
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ACQUA Passato
Presente
IDENTITA’
Sociale
ALLUVIONI
Morfologica
Posizione strategica
Elevata biodiversità
Rapporto conflittuale
Sbilanciamento tra settori produttivi
Varietà di colture Terra
Asse Roma - Venezia
Sociale
Presenza di numerose aree umide
Morfologica
. Paura . Occlusione
. Luogo di confine . Rotta Commerciale
Fiume /Mare
IDENTITA’?
1951 - 1966
Argini Idrovore
Omologazione delle coltivazioni Suddivisione amministrativa
Scarse connessioni
Sovrabbondanza di suolo ad uso agricolo
Scarso interesse naturalistico
Po - Adriatico
Valenza storica Isola di Ariano
Mancanza di prospettive economiche
Emigrazione di 2/3 della popolazione
Rischio idraulico
Debole connessione con il parco Delta del Po
Centro storico
Edifici isolati
Vegetazione spontanea
Nuovi parchi pubblici Albergo diffuso
Biomassa Fiume
Nuove attivitĂ produttive ecosostenibili
Zone paludose Elementi panoramici che facciano cogliere in territorio da un nuovo punto di vista
Nuove coltivazioni
Nuovi punti di attrazione
Fabbriche ed edifici dismessi
Fitodepurazione Fitodesalinizzazione
Coltivazioni agricole
sistemi di raccolta acque
Nuovi percorsi ciclopedonali Argine Idrovore
Connessioni con lâ&#x20AC;&#x2122;esterno
Stato di fatto - idrovore accese
Idrovore ridotte del 20%
Idrovore ridotte del 50%
Idrovore spente
Stato di fatto - idrovore accese Oggi il Polesine fonda la sua esistenza sulla presenza delle idrovore che mantengono il territorio asciutto
Idrovore ridotte del 20% Alcune parti del territorio iniziano a diventare paludose; inizia il processo di trasformazione del territorio
Idrovore ridotte del 50% Attorno alle zone paludose, sempre piĂš presenti, continua la piantumazioni di canneti e spartina, che diventeranno poi la futura fonte di energia
Idrovore spente Tutte le zone sotto la quota 0 vengono sommerse. Inizia a delinearsi un territorio fatto di argini e isole, tutte attorniate da canneti
Il progetto propone come punto iniziale la riduzione progressiva ed il conseguente spegnimento della maggior parte delle idrovore. Ciò porterà la creazione di una nuova economia non più insediata sulla terra ma nell’acqua, l’itticoltura e la molluschicoltura. Ciò porta non soltanto ad un risparmio economico nell’intera area dovuto allo spegnimento delle idrovore ma anche ad un guadagno elevatissimo grazie ad una nuova forma di economia, certamente molto più redditizzia rispetto all’agricoltura, seppur meno estesa. Solamente nelle aree delle grandi città esse rimarranno in funzione permettendo così di proteggere la maggior parte della popolazione. Durante il progressivo spegni-
mento delle idrovore nelle aree esterne, attorno alle future aree paludose è prevista la piantumazione di specie vegetali che da una parte serviranno a mantenere vivo l’ecosistema naturale e dall’altra costituiranno una delle fonti future di energia sostenibile su cui si fonderanno le nuove realtà insediative.
Sistemi emersi (argini e strade) Aree salvate
concen
Edi cato storico Acqua, umi, canalette Edi cato concentrato
Individuazione delle aree di progetto
Edi cato concentrato di progetto
< 10 cm
> 450 cm
concentrato
< 10 cm
< 10 cm
< 10cm < 10 cm
> 450 cm
Sistemi emersi (argini e strade) Sistemi emersi (argini e strade) Areesalvate salvate Aree Edi cato storico Edificato storico
<450cm > 450 cm
> 450 cm
Siste
Acqua, fiumi, umi, canalette Acqua, canalette
Aree
Edificato concentrato Edi cato concentrato
Edi
Edificato concentrato di progetto Edi cato concentrato di progetto
Acqu Edi Edi
Sistemi emersi (argini e strade) Aree salvate Edi cato storico
Cosa succederà tuttavia a tutte quelle realtà esterne a queste nuove isole? Cosa succederà alle persone che abitavano quei luoghi? Quali economie si possono instaurare in questo futuro scenario ? CIrca 14.288 edifici verranno allagati e quindi apparentemente persi ed abbandonati. Tra questi le tipologie sono molte e le possibilità d’intervento altrettante. Il progetto si propone di salvare alcune aree esterne allagate, creando nuove funzioni capaci di creare una forte attrazione turistica unica nel suo genere. Un primo criterio di selezione del luogo è la presenza in esso di uno o più elementi culturali, storici e paesaggistici che da sempre svolgono ruolo di carat-
terizzazione del territorio e testimonianza di un insediamento passato, che a parer nostro dovrà sopravvivere in futuro. Il secondo criterio è la distanza tra il luogo e i futuri elementi di connessione, gli elementi che rimarranno emersi, gli argini. Abbiamo scelto un raggio di 500 m che rispetta il cosiddetto “raggio di accessibilità pedonale”, in modo tale che i luoghi siano relativamente vicini ai punti fermi del territorio ed accessibili comodamente via terra e non soltanto via acqua. Ciò aumenta sicuramente il probabile interesse dei turisti che percorrendo i futuri percosi ciclabili sui grandi argini saranno portati a sporgersi, attraversare il mare, per raggiungere ed osservare i nuovi luoghi insediati tra le mura dei vecchi edifici.
Lieve arginatura
Edificato diffuso
Edificato concentrato
Residenziale
Utilizzo dei piani alti
Produttivo
0.30 mt Vicino
1.50 mt
Turistico
3.00 mt Edifici produttivi
6.00 mt
Artistico/culturale
Energetico
Sopraelevazione
Stoccaggio Gestionale Lontano Utilizzo come contenitore
Edifici di valore storico / culturale
Demolizione
IdentitĂ
ELEMENTI
QUOTA
STRATEGIA DI ADATTAMENTO
COLLEGAMENTO
FUNZIONE
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Ca’ Cappello Cà Cappello è una piccola frazione del comune di Porto Viro. Essa è molto particolare per la presenza di una piccola chiesa risalente addirittura al 1550 e un sistema di edificato che si sviluppa per la maggior parte nelle vicinanze dell’argine. Il progetto si compone di un elemento essenziale, esile, una passerella che permette la connessione con l’argine e che si sviluppa ramificandosi tra le vecchie mura degli edifici in mattoni. Tra questi la funzione principale è l’insediamento di stanze di hotel diffuso, capaci di offrire al turista un’esperienza unica a contatto con la natura, immersi in essa. Sopravviveranno tuttavia anche alcuni edifici, fruibili dagli abitanti del luogo, capaci di essere un capo saldo per l’economia locale e la gestione del futuro scenario, completamente dominato dall’acqua P.
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Vista di progetto, Cà Cappello P.
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01
Situazione attuale area idrovora CĂ Cappello (-150 cm)
02
Allagamento parziale area idrovora CĂ Cappello (-50 cm)
03
Trasformazione o demolizione degli edifici Creazione di un collegamento principale post-industriali e tutela di quelli pre-indu- che connette i veri fabbricati a fronte di un striali in predisposizione del futuro allaga- futuro innalzamento delle acque. mento ed intervento
Collegamento
Edificato storico
Allagamento totale area idrovora CĂ Cappello (+0 cm)
Totale allagamento del centro storico fruibile tramite una spina centrale che connette gli edifici trasformatisi totalmente per addattarsi al nuovo scenario
Edificato post-industriale
Ampliamento
Masterplan di progetto, CĂ Cappello
+ 8 mt
+ 18 mt
+ 6 mt
+ 9 mt
+ 6 mt
Il porto
Il polo gestionale
Le stanze d’hotel
Alcuni edifici svolgeranno una funzione portuale che permette sia al turista di raggiungere la località, sia all’abitante di svolgere le future attività economiche.
Il nuovo sistema di albergo diffuso farà capo ad un edificio centrale che svolgerà funzioni di amministrazione e gestione delle stanze d’hotel.
Le camere sono immerse nel futuro scenario insediandosi tra le mura dei vecchi edifici in mattoni offrendo scorci suggestivi ed un’ esperienza unica.
+ 6 mt
+ 3 mt
+ 12 mt
Sezione territoriale scala 1:1000
La chiesa
Spazio pubblico
La torre panoramica
Gli elementi storici e paesagistici diventeranno nuove attrazioni turistiche tramite una rifunzionalizzazione dei luoghi e degli spazi preesistenti.
La presenza di edifici di grandi dimensioni potrà permettere la creazione di nuovi spazi pubblici ospitanti eventi e manifestazioni di promozione del territorio.
Ogni località disporrà di un punto panoramico capace di portare il turista ad un livello più alto per scorgere il nuovo paesaggio dominato dall’acqua.
Passerella pedonale
Preesistenza
Collegamento
Adattamento
2,9m marea max
2,5m l. mare 2100
1,4m Idrovore spente
0m Livello terreno
Sezione passerella scala 1:30
1 2
3 4
12
13 14 15
5 6
7
8
9
10
11
Esploso del modulo passerella scala 1:100
Chiodi 01 Pavimentazione in legno h 50 mm 02 Lama in corten 5 mm 03 Luce led 04
15
1
2
13
14
Ala in acciaio inox 05 L in acciaio inox per aggancio con HE 06 T in acciaio base 220 x 220 x 300 mm 07 Pilastro in legno sostituibile O 22 08 T in acciaio 700 x 700 x 300 mm 09 Plinto di fondazione in cls con armatura 10 in acciaio per lâ&#x20AC;&#x2122;ancoraggio del pilastro 1115 x 1115 x 800 mm
5
Pali di fondazione O 60 mm 11
7
6
Elementi in legno h 30 mm 12 L in acciaio inox per aggancio 13
8
Trave in legno sagomata h 80mm 14 Trave HE 22 in acciaio inox 15
Dettaglio tecnologico scala 1:10
N
Le stanze d’hotel
0°
10°
350°
20°
330°
NW
30°
320°
310°
40°
50
cm
NE
50°
m
0c
10
60°
300° m
c 150
20:2
200
7
A’
7
05:4
cm
290°
70°
80°
280°
W
90°
270°
100°
260°
A 110°
250°
120°
240°
130°
230°
SW
140°
220°
150°
210° 200°
160° 190°
180°
S
170°
SE
09
M
ag
10
:2
gi
2
o
E
Concept
Demolizione dellâ&#x20AC;&#x2122;edificato inutilizzabile
Riutilizzo delgli scarti di demolizione
Riutilizzo funzionale
Integrazoine con il paesaggio
Crescita di vegetazione lagunare
Vista esterna
La luce
Vista zona giorno
Spazi interni
Spazi vuoti
Spazi pieni
Integrazione con lâ&#x20AC;&#x2122;esistente
Vista giardino
Componenti
Telaio metallico prefabbricato (x1)
Pilastrini in acciaio (x6)
Rivestimento lapideo (x40)
Pavimentazione lignea (x27)
Tendaggi parasole e termici (x4)
Impianto solare fotovoltaico
01
Sostegni impianto solare
02
Copertura in lastre lapidee
03
Scossalina metallica con rompigoccia
04
Lastra metallica da 5mm
05
Copertura con griglia metallica
06
Struttura portante in lastre di metallo
07
Rotaia per tendaggi
08
Punto di raccolta per acqua piovana
09
Pilastro in acciaio pieno da 5cm con prolungamento filettato da 3cm
10
Vano servizi
11
Rotaia per aggancio tendaggi al pavimento 5 x 30mm
12
Pavimentazione in legno
13
Struttura portante in lastre di metallo 5 mm
14
Piedini di ancoraggio O 50 mm
15
Trave IPE 21 in acciaio inox
16
C in acciaio inox con gommini in neoprene
17
Cordolo di sostegno in calcestruzzo 260 x 210 x 355 mm Vano tecnico
18
Guaina impermeabile bituminosa 4 mm
20
Controventatura
21
Tendaggio invernale con calamita per ancoraggio al suolo 200 mm Tendaggio dotato di aggancio
22
Isolante polistirene schiumato
24
Rinforzo metallico filettato
25
Impianti
26
19
23
1
5
4
3
2
8 9
19
10 11
12 13 14 15
16 17 18
Esploso abitazione tipo scala 1:150
6
7
Sezione nodi scala 1:15
4 2 3 20 6
2
1
21
19
22 23
10
24
16
15
25
22
17
18
10
13
5
25
15
14
26
16
Dettaglio pavimentazione: pilastro in acciaio con doppio verso di filattura per lâ&#x20AC;&#x2122;aggancio pavimentazione / copertura
b
e
a
a. Cordolo di fondazione b. Muratura in mattoni preesistente c. Solaio in acciaio prefabbricato d. Copertura in acciaio prefabbricato e. Rivestimento lapideo f. Trave Ipe g. Passerella in legno h. Tendaggio estivo i. Tendaggio invernale
i
d
g
f
c
h
Sezione prospettica scala 1:50
Calcolo Accumuli acqua
Fabbisogno giornaliero h20 Consumo normale di litri per persona al giorno di cui
Dimensionamento cisterna 140
V = (f/100) x S x P x (n/100)
43,4
WC
36,5
Doccia
QuantitĂ max h2o accumulabile in un anno f (coefficiente di deflusso) S (superfice di raccolta) P (precipitazioni annue) n (efficenza filtro)
90 32 660 95
9,8
Rubinetti
9,8
Lavaggio piatti
V
18.960
Lavatrice
V > Vfa
18.960
15,4 15,4 4,9 totale per persona giorno
61
Vfa (totale per persona anno, utilizzo semestrale)
10.980
Giardino Cucina l / giorno l / anno
% mq mm % l / anno
> 10.980
Dimensionamento volume di stoccaggio Vr = T sm x (Vmin / 365)
721,97
l
Arrotondamento
1000
l
Schema di raccolta dellâ&#x20AC;&#x2122;acqua piovana
3
2
1
4
1. Griglia metallica permeabile 2. Punto di raccolta 3. Tubazioni di smistamento 4. Serbatoio sommerso
Storage Area
2
mq
Collection area
65
mq
Collection efficency
0,9
mq
Storage is in open air
NO
Storage height minimum
0,5
m
Storage height max during backup
0,6
m
Storage height maximum
1
m
2,5
m
Storage height limit
Water needs supplied (100%) Water needs missing (0%)
Water needs supplied (98%) Water refused (2%)
Mese
Rainfall
People
Water needs domestic use
Water collected
Water evaporated
Water needs
Water backup
1
39 mm
1
61 l/gg
2,2 m3
0,0
1,9 m3
0
2
39 mm
1
61 l/gg
2,2 m3
0,0
1,7 m3
0
3
52 mm
1
61 l/gg
3 m3
0,0
3,8 m3
0
4
63 mm
2
122 l/gg
3,6 m3
0,0
3,7 m3
0
5
71 mm
2
122 l/gg
4,1 m3
0,0
3,8 m3
0
6
65 mm
2
122 l/gg
3,7 m3
0,0
3,7 m3
0
7
42 mm
2
122 l/gg
2,4 m3
0,0
3,8 m3
0
8
47 mm
2
122 l/gg
2,7 m3
0,0
3,8 m3
0
9
55 mm
2
122 l/gg
3,2 m3
0,0
3,7 m3
0
10
73 mm
2
122 l/gg
4,2 m3
0,0
3,8 m3
0
11
65 mm
1
61 l/gg
3,7 m3
0,0
1,8 m3
0
12
49 mm
1
61 l/gg
2,8 m3
0,0
1,9 m3
0
tot: 38,02 m3
Water net balance
Water total volume
Storage water height
5 4 3 2 1 0 -1 -2
3 2 1
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
12
Month
Water needs supplied
Water needs missing
Water needs refused
Water net balance
Water total volumes
Storage water height
1,9 m3
0
0,3 m3
0,0
5,0 m3
2,50 m
1,7 m3
0
0,5 m3
0,0
5,0 m3
2,50 m
3,8 m3
0
0
-0,8
4,2 m3
2,10 m
3,7 m3
0
0
0,0
4,2 m3
2,11 m
3,8 m3
0
0
0,3
4,5 m3
2,25 m
3,7 m3
0
0
0,1
4,6 m3
2,30 m
3,8 m3
0
0
-1,4
3,2 m3
1,62 m
3,8 m3
0
0
-1,1
2,2 m3
1,09 m
3,7 m3
0
0
-0,5
1,7 m3
0,84 m
3,8 m3
0
0
0,4
2,1 m3
1,06 m
1,8 m3
0
0
1,9
4,0 m3
2,02 m
1,9 m3
0
0
0,9
5,0 m3
2,48 m
tot: 37,15 m3
tot: 0,8 m3
0
Height (m)
Volume (m3)
6
Calcolo sistema fotovoltaico
Localizzazione Coordinate Dati di irraggiamento Tipologia Potenza nominale impianto FV (kWp)
Rovigo 45.057864 Lat. | 12.264596 Long. UNI 10349 Fotovoltaico fisso 1,30
Efficienza globale (generatore FV -> gruppo di conversione)
78,52%
Efficienza globale ( gruppo di conversione -> contatore energia scambiata con la rete elettrica)
98.50%
Fattore di disponibilitĂ impianto fotovoltaico
100%
Azimut
0°
Tilt
0°
Perdita di efficienza annuale
0,50%
Sistema di accumulo
SI
Potenza in continua
1,30 kW
Storage limit (kWh)
1,3
Storage voltage (V)
24
Perdita di efficienza accumulo annuale
3.00%
Schema impianto solare e di condizionamento
3
1
2
4
5
6
1. Ventilconvettore (unitĂ interna ed esterna) 2. Pannelli solari 3. Tubazioni di smistamento 4. Inverter 5. Batterie (isolate) 6. Cavi elettrici
Consumo annuale con dettaglio mensile su F1, F2, F3 (kWh)
kWh giornalieri consumati giorno tipico dell’anno (lunedì-venerdì)
kWh giornalieri consumati giorno tipico dell’anno (sabato)
kWh giornalieri consumati giorno tipico dell’anno (domenica)
Mese Producibilità (kWh/mese) Ora del giorno 0
1 34,8
Fattore di albedo
0,07
Azimut (gradi)
0,00
Potenza FV (kWp)
1,30
Tilt (gradi)
0,00
Producibilità (kWh/anno)
1.444,80
Efficienza
78,52%
2 59,28
3 4 5 105,48 138,65 189,86
6 212,66
Producibilità annua (kWh/kWp)
7 8 9 227,66 193,38 128,45
10 79,99
1.111,38
11 40,83
12 34,28
anno 1444,8
Distribuzione statistica kWh giornalieri prodotti in un giorno tipico di uno specifico mese dell’anno 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00
Media 0,00
1
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
2
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
3
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
4
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
5
0,00
0,00
0,00
0,01
0,09
0,14
0,12
0,03
0,00
0,00
0,00
0,00
0,03
6
0,00
0,00
0,02
0,14
0,23
0,28
0,27
0,19
0,06
0,00
0,00
0,00
0,10
7
0,00
0,04
0,16
0,26
0,35
0,40
0,41
0,34
0,21
0,08
0,01
0,00
0,19
8
0,07
0,15
0,26
0,34
0,44
0,50
0,52
0,45
0,32
0,19
0,09
0,05
0,28
9
0,12
0,21
0,32
0,40
0,51
0,57
0,61
0,54
0,39
0,25
0,14
0,12
0,35
10
0,14
0,25
0,36
0,45
0,56
0,63
0,67
0,60
0,44
0,29
0,17
0,14
0,39
11
0,15
0,27
0,39
0,47
0,59
0,67
0,71
0,65
0,48
0,32
0,18
0,16
0,42
12
0,16
0,28
0,40
0,48
0,60
0,68
0,73
0,66
0,49
0,33
0,19
0,16
0,43
13
0,15
0,27
0,39
0,47
0,59
0,67
0,71
0,65
0,48
0,32
0,18
0,16
0,42
14
0,14
0,25
0,36
0,45
0,56
0,63
0,67
0,60
0,44
0,29
0,17
0,14
0,39
15
0,12
0,21
0,32
0,40
0,51
0,57
0,61
0,54
0,39
0,25
0,14
0,12
0,35
16
0,07
0,15
0,26
0,34
0,44
0,50
0,52
0,45
0,32
0,19
0,09
0,05
0,28
17
0,00
0,04
0,16
0,26
0,35
0,40
0,41
0,34
0,21
0,08
0,01
0,00
0,19
18
0,00
0,00
0,02
0,14
0,23
0,28
0,27
0,19
0,06
0,00
0,00
0,00
0,10
19
0,00
0,00
0,00
0,01
0,09
0,14
0,12
0,03
0,00
0,00
0,00
0,00
0,03
20
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
21
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
22
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
23
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
Wh/gg controllo
1,11
2,12
3,40
4,62
6,12
7,09
3,40
3,40
4,28
2,58
1,36
1,11
Tot
34,28
59,28
79,99
40,83
34,28
1444,80
Tot mese
105,48 138,65 189,86
212,66
105,48 105,48 128,45