Ti con zero news News di Ticonzero n. 17 – 18, febbraio/marzo 2012 ------------------
aperiodico www.ticonzero.name Palomar/Asilomar blog e-mail: palbin(at)tin.it; venezian(at)alice.it; siti: www.webalice.it/venezian; www.steppa.net;
Labirinti di lettura di PierLuigi Albini 23. III. La speranza del bruco. Una prospettiva storico-biologica [4. Futuro/futuri; 5. Predittività; 6. Scenari generali; 7. Previsioni tecno/scientifiche] Quasi vent’anni fa, Carl Sagan, mostrando il piccolo puntino luminoso della Terra ripreso dallo spazio profondo attraversato dalla sonda Voyager, scriveva: “La Terra è un piccolissimo palco in una vasta arena cosmica. Pensate ai fiumi di sangue versati da tutti quei generali e imperatori, di modo che, nella gloria e nel trionfo, potessero diventare i signori momentanei di una frazione di un punto. Pensate alle crudeltà senza fine praticate dagli abitanti di un angolo di questo pixel agli abitanti scarsamente distinguibili di qualche altro angolo, quanto frequenti i loro malintesi, quanto sono ansiosi di uccidersi a vicenda, quanto ferventi sono i loro odi. Le nostre pose, la nostra immaginata importanza, l'illusione che abbiamo... [continua]
Bioculture di Antonio De Marco 62. Tra buon gusto e buon senso Nel Simposio di Platone si racconta del mito delle due metà, quando gli uomini, distinguibili in maschi, femmine ed ermafroditi, erano esseri perfetti. “Erano molto compatti a vedersi, e il dorso e i fianchi formavano un insieme molto arrotondato. Avevano quattro mani, quattro gambe, due volti su un collo perfettamente rotondo, ai due lati dell'unica testa. Avevano quattro orecchie, due organi per la generazione, e il resto come potete immaginare. Si muovevano camminando in posizione eretta, come noi, nel senso che volevano. E quando si mettevano a correre, facevano un po' come gli acrobati che gettano in aria le gambe e fan le capriole… [continua]
Disegno e immagine di Ghisi Grütter 2. Appunti sull’architettura romana degli anni venti e trenta Mentre in Europa nasceva e si diffondeva il Movimento Moderno, in Italia - o meglio a Milano - si manifestava il cosiddetto Primo Futurismo quale tentativo di rottura nei confronti dell'accademia. È del 1914 la mostra "Nuove tendenze" a Milano su "Città nuova" di Sant'Elia e può essere considerato l'unico contributo italiano alle avanguardie storiche. Dopo la prima Guerra Mondiale, l'avvento del fascismo collaborò a bloccare l'evoluzione moderna delle arti italiane, come succede quasi in tutti i casi di governo totalitario dove i valori "tradizionalisti" prendono il sopravvento. Nel panorama architettonico europeo dell'epoca, ricordo che il De Stijl, il movimento olandese formato da architetti, pittori, scultori e scrittori, fu formato nel 1917 con la nascita dell'omonima rivista di Teo Van Doesburg, il padiglione di Barcellona di Mies van der Rohe fu costruito nel 1929, la villa a Garches di Le Corbusier nel 1927 e la villa Savoy nel 1931. In quegli stessi anni a Roma, … [continua]
Articoli di Autori Vari 34. Che cos’è l’arte? Perché determinate cose sono riconosciute come opere d’arte? di Emilio Vavarella È possibile cominciare dalle definizioni centrali di alcune delle più importanti teorie critiche che sono state elaborate dai primi del Novecento tentando di definire cos’è l’arte, quali sono i suoi limiti, quali sono le sue relazioni con il mondo. Proseguiremo poi con nove esempi di opere d’arte per costruire un discorso filosofico coerente.
1. Bell: “O tutte le opere di arte visiva possiedono qualche qualità comune, oppure quando parliamo di “opere d’arte” diciamo cose senza senso. […] Che cos’è questa qualità? Che qualità è condivisa da tutti gli oggetti che provocano le nostre emozioni estetiche? […] una sola risposta sembra possibile; la forma significante. In ciascuna di queste opere, linee e colori combinati in un modo particolare, certe forme e relazioni tra forme sollecitano le nostre emozioni estetiche.” L’affermazione di Bell è sostanzialmente inesatta, in quanto essa è la risposta ad una domanda che si poggia su presupposti ingannevoli, così come sono stati espressi da lui stesso. [continua]
Cronache di politica economica di Gianni Camarda 29. È questa l’Europa che sognavamo?
Il pareggio di bilancio è la stella polare che, negli ultimi tempi, orienta le politiche economiche volte a superare la crisi che tuttora travaglia le economie del vecchio continente. I mezzi per conseguirlo sono rigore, sacrifici, tagli alla spesa sociale e, in definitiva, il lento ma progressivo smantellamento del buon vecchio welfare state. La Grecia è il laboratorio in cui è possibile osservare i tragici effetti di questo sciagurato esperimento imposto, fra l’altro, da entità (BCE, FMI, Commissione Europea) le quali, pur se chiamate a contribuire finanziariamente, non possono certo vantare un’apprezzabile investitura democratica da parte dei cittadini che quei sacrifici e quei tagli devono subire. Anzitutto non si vede come il rigore e i sacrifici possano imprimere una svolta positiva a un paese già prostrato da una situazione di ristagno economico, dal crollo verticale della domanda, da una struttura industriale esigua. Invece, le conseguenze negative di tali reiterate imposizioni sono indubitabili…[continua]
EPS – EconomiaPoliticaSocietà 28. Possono gli immigrati ridurre l’invecchiamento della popolazione? di Giuseppe Gesano e Salvatore Strozza La risposta alla domanda del titolo è, dannunzianamente, “forse che sì, forse che no”. Dipende da una serie di fattori, alcuni interni alla popolazione ospite, altri connessi alle caratteristiche dei flussi d’immigrazione, legati anche alle condizioni d’accoglimento e d’integrazione degli immigrati. Effetti dell’immigrazione tra teoria e pratica I modelli teorici e le simulazioni basate su “cosa accadrebbe se...” provano che l’immigrazione non può risolvere il problema dell’invecchiamento, dal momento che gli immigrati, se rimangono nel paese ospite, dopo non molti anni finiscono anche loro con il contribuire all’invecchiamento della sua popolazione. Se, invece, superata l’età di lavoro se ne vanno via, non aggiungono anziani ad anziani, ma probabilmente tolgono al paese che li ha ospitati anche larga parte del loro contributo indiretto in termini di seconde generazioni e successive. [continua]
Note critiche di Luigi Agostini 10. Di quanto socialismo ha bisogno un partito di sinistra?
Il quanto di socialismo può essere affidato alla evoluzione della grande crisi, al rivelamento progressivo dei suoi caratteri (dittatura dei mercati, svuotamento dei processi democratici, radicalizzazione dei comportamenti sociali ecc.) oppure a una scelta consapevole dei gruppi dirigenti, fino a superare il macroscopico paradosso attuale, dato dall’assenza di un movimento esplicitamente socialista ma dalla presenza della più grande crisi del capitalismo. La ragione politica consiglia, secondo me, la seconda opzione; ma allora è necessario legare la scelta ad un confronto approfondito. La grande crisi, tra i tanti effetti negativi, ha anche un aspetto terapeutico positivo: riporta le questioni ai loro fondamenti e accelera tutte le dinamiche. E sulle ragioni, che vengono da lontano, conviene ragionare, fare il “punto nave”, come gli antichi naviganti. [continua]
EPS – EconomiaPoliticaSocietà 29. Joshua Foust, Afghanistan Journal di Allston Mitchell Joshua Foust’s “Afghanistan Journal: Selections from Registan.net” is a collection of his blog posts on Registan.net while he was on a tour of duty in Afghanistan (intermittently between 2006-2010) as part of the US Army’s Human Terrain System – a group that aims to make individual soldiers “culturally literate” and aware of their social environment. The idea being that they can hold the field after the battle only if they have convinced the locals of their good intentions and their understanding and respect for their culture. It sounds like an institutionalised “Hearts and Minds” division. It is a fascinating read, a bit like a fly on the wall in the camp canteen along with an incisive analysis of what is going wrong, in answer to the now insistent question, “why is NATO losing the war?”. [continua]
Palomar/Asilomar
il diario di Ticonzero
Una nuova rubrica A proposito di film di Alessandra Bailetti 01. Terraferma / Cose dell’altro mondo / Io sono Li / Quando la notte / Tomboy 02. Una separazione / This must be the place / Scialla! / Miracolo a Le Havre / Almanya. La mia famiglia in Germania 03. Le nevi del Kilimangiaro / Le idi di marzo / The Artist / Midnight in Paris / Emotivi anonimi [clicca sul numero]
Cultura&Società di Giovanna Corchia 58. Avventure dello stampatore Zollinger o il piacere della lettura Regalerò il libro Avventure dello stampatore Zollinger di Pablo d’Ors ai miei amici. Ne parlerò in ogni occasione in cui il lavoro, la dignità del lavoro, a partire dal più umile, siano vilipesi. Zollinger, il solitario, ha molto da insegnarci. Chiusi come siamo nelle nostre insoddisfazioni, nei nostri egoismi, in una solitudine oppressiva, incapaci di ascoltare la musica della natura … [continua] Serie foto: Cappadocia
Tutte le Rubriche di Ticonzero M. Agostinelli L. Agostini P. L. Albini P.L. Albini Autori Vari Autori Vari Autori Vari A. Bailetti C. E. Bugatti G. Camarda A. Castronuovo O. Cilona
■ Energenze [in preparazione] ■ Note critiche ■ Labirinti di lettura ■ Recensioni di saggistica ■ EconomiaPoliticaSocietà ■ Frodi&Favole ■ Articoli ■ A proposito di film ■ 900t’Arte ■ Cronache di politica econ. ■ Meccanica della fantasia ■ Democrazia&Impresa
G. Corchia E. D’Alessio A. De Marco G. Grűtter M. Maggi P. Manzelli L. Michelini R. Nobili P. Pallottino P. Pignalosa F. Rufo F. Zucco
■ Cultura&Società ■ Altrove e Dintorni ■ Bioculture ■ Disegno e immagine ■ Tecnorischio&Ambiente ■ Scienza e Arte ■ Civitas ■ Filosofia scientifica ■ Figure ■ Spettri musicali ■ Biopolitiche [in preparazione] ■ Bioetica: Donne & Scienza
Segnalazioni Racconti di Daniela Piegai Lo strano caso della bomba delle otto
Kalaban Coura – Bamako capitale del Mali
La prima biblioteca di quartiere a Bamako Video su facebook PierLuigi Albini
Manifesti futuristi architettura arredamento urbanistica ebook [antologia dei manifesti - revisione 2012]
Luca Michelini newsletter storico dell’economia
Ti con zero magazine Ti conzero in formato .pdf