Ticonzero news n.
Notizie aperiodiche degli articoli pubblicati
I n. 122 dicembre 2021 n. Codice ISSN 2420-8442
Sommario Sommario
Le rubriche aperiodiche attive di Ticonzero M. Agostinelli L. Agostini P. L. Albini P.L. Albini Autori Vari Autori Vari
Energenze Note critiche Labirinti di lettura Recensioni di saggi EconomiaPoliticaSocietà Frodi&Favole
Autori Vari
Articoli di Scienza&Società
Autori Vari A. Bailetti G. Camarda L. Campanella A. Castronuovo O. Cilona G. Corchia A. M. Curci E. D’Alessio A. De Marco G. Grütter G. Iannarone M. Maggi P. Manzelli
R/C recensioni e critica A proposito di film Cronache di politica economica Comunicare scienza Meccanica della fantasia Democrazia&Impresa Cultura&Società Il cielo indiviso Altrove e Dintorni Bioculture Disegno e Immagine Educazione alla legalità Tecnorischio&Ambiente Scienza e Arte
L. Michelini R. Nobili S. Ombuen P. Pallottino F. Rufo R. Vacca E. Ventura F. Zucco
Civitas Filosofia scientifica Urbania Figure Biopolitiche Fuori dal coro Divagazioni Bioetica: Donne & Scienza
Scienza&Società I commenti posiScienza&Società • Mario Agostinelli, Un energetico ambientivi Piano deidiclienti •Fabrizio Rufo, La scienza Roma. Passato, pretale senza Green News Deal di sente e futuro di una consentono città • Roberto Vacca, Energia, calore e il fisico antipa•Ghisi Grütter, La cittàdimostrare nella pittura del Novecento i suctico •Mario Agostinelli, Civitavecchia: un caso nazionaraggiunti di e Rubens / • Luigi Campanella, cessi La Madonna le Pneumatici riciclatidi/ porre Il nome di Cartagine Lo in risalto •Luigi Campanella, Cambiamento climatico e/ nuzampino del microbiota /della I biberon più antichi trizione / Invecchiamento popolazione e sil•verPaolo Manzelli , Quantum Habitat for Quaneconomy / Kant e le tre domande / Fame di tum/Green Architecture verde Omeopatia / Detersivi e inquinamento / up / Infiammazioni croniche attorno al Neo•Start PierLuigi Albini, Considerazioni •Roberto Vacca, 2056: nuova società digitale – socialismo complessa, informata, positiva EconomiaPoliticaSocietà – EconomiaPoliticaSocietà •EPSFabrizio Ciocca, Africani d'Italia •Alessandro Rosina,LaLeGrande proiezioni demografiche Luigi Agostini, Privatizzazione: bi-e lancio e prospettive. Ilva, Eni, Kuka la necessità di rafforzare lo sguardo strategico verso il futuro
Recensioni e critica Recensioni e critica ••PierLuigi Giovanna Corchia, Sasha e ilLapaese Albini, Evoluzione. storiascomparso completa
/ Atlante dell’evoluzione umana / L’arte del manifesto giapponese / Nathan e l’invenzione di Roma Segnalazioni •Danilo Breschi, Intellettuali • Roberto Vacca, L’invenzione del tempo •Quinta Grammenos pagina: leMastrojeini segnalazionie Antonello Pasini, Effetto serra effetto guerra •Steve Pinker, Evoluzione. La storia completa • TTecnologico, •Fabrizio Desideri e Chiara Cantelli, Storia dell’estetica occidentale •ANSA S&T: Costruiti i primi robot viventi capaci di riprodursi
Immagini interne: evoluzione In copertina: Homo Naledi [335/236 mila anni fa]
Disegno e Immagine di Ghisi Grütter 55. La città nella pittura del Novecento [slides di una conversazione]
Biopolitiche di Fabrizio Rufo 3. La scienza di Roma. Passato, presente e futuro di una città Tra le ambizioni storiche della città di Roma e del territorio laziale spesso si dimentica la loro vocazione di centro scientifico. Da tempo a Roma e nel Lazio è presente la più grande concentrazione di università, centri di ricerca e laboratori d’Italia e una delle più grandi d’Europa. Come testimonianza di questa attività scientifica esistono spazi di grande interesse storico e straordinarie collezioni museali alle quali sarà dedicata, nel prossimo autunno, una mostra internazionale presso il Palazzo delle Esposizioni. Il quesito è come valorizzare e rendere fruibile per l’innovazione sociale questo patrimonio che vede integrarsi molteplici discipline scientifiche (astronomia, chimica, fisica, informatica, ingegneria aerospaziale, matematica, medicina, paleontologia, scienze biologiche, scienze della terra). Questa sfida consiste, in primo luogo, nell’organizzazione dei contenuti (oggetti, luoghi e persone della storia scientifica della città) all’interno di una piattaforma sociale innovativa, che deve integrare soggetti di diversa tipologia (studenti, cittadini, turisti, studenti, imprese) anche attraverso un approccio di citizen science (science for the people, by the people). Pensare la Roma del nuovo millennio significa rappresentare l’immagine e l’identità di una storia unica. Una storia nella quale la scienza è fondamentale anche per affrontare le sfide le sfide drammatiche del mondo contemporaneo. Roma, patrimonio culturale, museo della scienza, public engagement, cittadinanza scientifica. “Il cozzo delle idee” Il 14 marzo 1881 Quintino Sella, […] [continua]
[continua]
Comunicare scienza di Luigi Campanella 85. Cambiamento climatico e nutrizione / Invecchiamento della popolazione e silver economy / Kant e le tre domande / Fame di verde / Omeopatia / Detersivi e inquinamento / Start up / Infiammazioni croniche 85.1
Energenze di Mario Agostinelli 38. Civitavecchia: un caso nazionale La riconversione da carbone a rinnovabili della centrale di Civitavecchia Torrevaldaliga Nord costituisce un caso esemplare di conflitto tra le politiche energetiche previste a livello accentrato da un PEN ancorato alla reiterazione di un modello centralizzato e sorretto sostanzialmente da fossili ed una coscienza larga e determinata della popolazione di un territorio in tutte le sue espressioni - sindacali sociali associative e politiche - tesa a sperimentare un diverso paradigma energetico: in armonia con la biosfera, duraturo e desiderabile, come si conviene in una fase di drammatica emergenza climatica. L’esito di una autentica mobilitazione che dura da qualche anno è ancora incerto, data la resistenza di ENEL Italia, le convenienze di ENI e la disattenzione che per lungo tratto ha caratterizzato i rapporti tra le istanze locali ed il Governo. Fino ad ora le dichiarazioni alla stampa della Direzione del megaimpianto a carbone e le esternazioni spesso contradditorie del ministro Cingolani non hanno che fatto crescere la preoccupazione ed una irritata frustrazione dei comitati locali e della cittadinanza, che, nel frattempo, non hanno mai cessato di coltivare un rapporto stretto con tecnici, esperti, ricercatori per ridisegnare l’intero approccio energetico al territorio. Ora i tempi di un confronto definitivo vengono a scadere e il solco tra una pigra disattenzione all’inquinamento di qualche lustro fa e la coscienza vigile di una fase cruciale come quella che segue da vicino l’esito della Cop 26 è stato colmato dall’interesse nazionale assunto dal “caso Civitavecchia” e dal sostegno pubblico e reso manifesto non solo a livello locale ad un progetto credibilissimo, che risponde colpo su colpo alle obiezioni portate dai sostenitori […] [continua]
Cambiamento climatico e nutrizione
Come se non bastassero tutti i danni che continuamente purtroppo rileviamo, sembra che i cambiamenti climatici possano influenzare anche il valore nutrizionale di cereali e foraggi. Le piante assorbono dal suolo sali minerali preziosi per la sintesi di sostanze nutritive - come l'amido nel caso dei cereali. Un terreno impoverito offrirà, a parità di raccolto, alimenti meno nutrienti per il genere umano e quello animale. Il ricorso a colture estensive meno vulnerabili agli sbalzi climatici sottrae spazio e calore alle colture specializzate: così le varietà tipiche di pianta in una certa area geografica vengono gradualmente abbandonate, se non ritenute in grado di resistere al clima che cambia. Sullo stesso tipo di problematica è l'osservazione che eventi climatici estremi e la necessità di cambiare habitat (salendo di quota alla ricerca di temperature più basse) rendono le cure più vulnerabili a parassiti e funghi. In Italia il caso più eclatante è rappresentato dal mais coltivato nel Veneto e utilizzato come mangime per le vacche da latte: durante le estati molto secche il mais viene attaccato dalle aflatossine, naturali sostanze cancerogene derivanti da un fungo, l'Aspergillus Flavus, che attacca i raccolti rendendo inutilizzabili le colture contaminate. [continua]
EPS. EconomiaPoliticaSocietà di Autori Vari 173. Le proiezioni demografiche e la necessità di rafforzare lo sguardo strategico verso il futuro, di Alessandro Rosina
Fuori dal coro di Roberto Vacca 47. 2056: nuova società digitale – complessa, informata, positiva Oggi 7 dicembre 2056 sono tornato al lavoro: integrare dati, pianificare, organizzare, controllare. Questi trenta giorni di vacanza mi hanno fatto bene. La vita nella Riserva è lenta: un tuffo all’indietro di mezzo secolo. I tre milioni di abitanti – i Semplici – stanno bene. Vivono all’antica, ma hanno auto, telefoni, televisione e antichi computer stand alone. La Riserva è popolata poco densamente, tranquilla, senza novità. Non fanno previsioni. Coltivano la terra e producono oggetti anche a mano. Risolvono con fatica problemi semplici. Sanno poco. Non sfruttano strumenti moderni, né reti telematiche. Si curano con mezzi antiquati e in media vivono solo ottanta anni. Amano il loro ambiente protetto da noi. Non fanno ragionamenti complessi. Fra loro ci sono bravi artisti: ho anche comprato quadri e sculture. Non ci invidiano e ci chiamano “cervelloni”. Alcuni di noi - Normali - li chiamano “bisnonni”. Ora sono tornato nelle vaste aree del mondo Normale. Usiamo tecnologie avanzate con alti rendimenti. Minimizziamo l’impiego di materiali. Ciascuno di noi ha un suo Polo personale connesso al sistema telematico (milioni di volte più potente e veloce del vecchio Internet) che copre il globo e permette a ogni utente di scambiare parole, immagini, dati, voce, musica con chiunque altro e con i Centri Intelligenti. Accediamo a tutta la conoscenza accumulata nella storia e aggiornata continuamente da sistemi automatici e dai Grandi Maestri. Seguiamo programmi interattivi di intrattenimento e di insegnamento e corsi di scienza, arte, storia, tecnologia, psicologia, letteratura. I Centri Intelligenti assicurano anche l’assistenza sanitaria. Diagnosticano le malattie, prescrivono le cure e, se necessario, organizzano interventi […] [continua]
Le proiezioni demografiche sono diventate un esercizio molto avanzato e scientificamente stimolante sul versante statistico-metodologico. Molto apprezzabile è, inoltre, lo sforzo dell’Istat nell’ultima edizione di includere anche l’evoluzione delle strutture familiari. È però utile chiedersi se alla spinta tecnica in avanti ha corrisposto un miglioramento sostanziale rispetto alla capacità (mi riferisco, qui, a tutta la comunità scientifica) di cogliere il cambiamento demografico e delineare scenari affidabili di riferimento. Dobbiamo riconoscere che su questo aspetto qualche dubbio è legittimo. (P)revisioni al ribasso Se guardiamo alle edizioni precedenti notiamo che le proiezioni hanno contemplato una fecondità del Sud in discesa sotto i livelli del Nord solo dopo che il fatto si era verificato. La popolazione italiana ha iniziato a diminuire vari decenni prima rispetto agli scenari previsivi in quel momento disponibili (non solo Istat, ma anche Eurostat e Nazioni Unite). Altro elemento he ben esprime le difficoltà a cogliere le trasformazioni in corso di fronte a dinamiche molto peggiori delle attese, è il ribaltamento tra la situazione delle proiezioni con base 2011 in cui si escludeva che entro il 2050 le nascite potessero scendere sotto le 500 mila (cosa che invece è accaduta pochi anni dopo) e l’ultima edizione che al contrario in nessun caso prevede, nello stesso orizzonte temporale, la possibilità di tornare sopra 500 mila. L’ultima edizione, con base 2020 – forse come conseguenza dell’essersi trovati negli esercizi precedenti a rincorrere una realtà che portava ad una continua revisione al ribasso – va a delineare un quadro particolarmente depresso. [continua]
Recensioni e critica di saggi di PierLuigi Albini 216. Evoluzione 217. Atlante dell’evoluzione umana 218. L’arte del manifesto giapponese 219. Nathan e l’invenzione di Roma
R/C Recensioni e critica di saggi di Autori Vari 36. Intellettuali, di Danilo Breschi Perché un libro sugli intellettuali? Perché la democrazia è in crisi. Ma cos’è democrazia? Molte cose, più o meno tra loro connesse. Senz’altro è, al netto di principi, procedure e istituzioni, tutte componenti necessarie e qualificanti, anche un sistema politico incardinato su un processo decisionale nel quale, almeno formalmente, a tutti gli individui è assicurata la possibilità di partecipare alla discussione pubblica, sostenendo le loro tesi e avanzando i loro argomenti. Ed ecco spiegato il nesso intellettuali-democrazia così come inteso da Sabino Cassese. Compito dell’intellettuale sarebbe quello di fornire chiavi di lettura, ordini di priorità che fungano da filtro e dunque umile aiuto a pensare a favore di una cittadinanza che, oggi più di ieri, è invasa da informazioni, tali per cui potenzialmente “sa” tante cose, ma non ne comprende il “senso”. Dunque, ricapitolando: senza dibattito, niente democrazia, che è anzitutto deliberazione, ossia un decidere dopo opportuna discussione o ponderazione (dei pro e dei contro). Il dibattito però è materia oltremodo delicata, o meglio, una pratica che richiede determinate qualità e competenze. Quasi un’arte. Certamente, non deve essere una forma di intrattenimento finalizzato al divertimento, ovvero uno spettacolo. [continua]
Segnalazioni
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