Ticonzero news n.
Notizie aperiodiche degli articoli pubblicati
I n. 124 febbraio 2021 n. Codice ISSN 2420-8442
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Scienza&Società I commenti posi•
Le rubriche aperiodiche attive di Ticonzero M. Agostinelli L. Agostini P. L. Albini P.L. Albini Autori Vari Autori Vari
Energenze Note critiche Labirinti di lettura Recensioni di saggi EconomiaPoliticaSocietà Frodi&Favole
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Articoli di Scienza&Società
Autori Vari A. Bailetti G. Camarda L. Campanella A. Castronuovo O. Cilona G. Corchia A. M. Curci E. D’Alessio A. De Marco G. Grütter G. Iannarone M. Maggi P. Manzelli
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Civitas Filosofia scientifica Urbania Figure Biopolitiche Fuori dal coro Divagazioni Bioetica: Donne & Scienza
Mario Agostinelli, Un energetico ambientivi Piano dei clienti Scienza&Società tale senza Green News Deal • Antonio De Marco,consentono La selezione di estetica • Roberto Vacca, Energia, calore e il fisico antipa• Ghisi Grütter, Lei e dimostrare il suo gatto i suctico • Mario Agostinelli, PNIEC e Tassonomia UE: nienraggiunti di e Rubens / • Luigi Campanella, cessi La Madonna te phase out, ma rilancio per gas e nucleare Pneumatici riciclatidi/ porre Il nome di/ Industria Cartaginechimi/ Lo in risalto • Luigi Campanella, Agrovoltaico zampino delall’Università microbiota / I/biberon più antichi ca / Iscritti Intelligenza Artificia• le Paolo Manzelli , Quantum Habitat for Quan/ Gas russo / Il caso di Federica Pozzi / Risorse tum Green Architecture energetiche / Opzione nucleare PierLuigiVacca, Albini,LaConsiderazioni attorno al Neo• Roberto fisica della clessidra • Jacopo Mengarelli, La fusione nucleare arriverà, socialismo ma dopo che avremo già decarbonizzato la noEconomiaPoliticaSocietà stra economia • Fabrizio Ciocca, Africani d'Italia Luigi Agostini, La Grande Privatizzazione: bie prospettive. Ilva, Eni, Kuka EPSlancio – EconomiaPoliticaSocietà • Luigi Agostini, L’impasse di Articolo Uno •Recensioni Vittorio Filippi, Transiti familiari. Tipologie prose critica venture dello stare secondo le pre• sime Giovanna Corchia, Sashainsieme e il paese scomparso visioni Istat
Segnalazioni • Roberto Vacca, L’invenzione del tempo Quinta pagina: le segnalazioni • Grammenos Mastrojeini e Antonello Pasini, • Antonio R. Damasio, Emozione e coscienza Effetto serra effetto guerra ••
David Graeber e David Wengrow, L’alba di tutto. TTecnologico, Una nuova storia dell’umanità • Scienza per tutti (INFN) - Podcast: Marie Curie di Giovanni Vittorio Pallottino
Immagini: scienza da Pixbay
Disegno e Immagine di Ghisi Grütter 56. Lei e il suo gatto
Bioculture di Antonio De Marco 81. La selezione estetica In genere, un oggetto da donare è corredato da una adeguata confezione abbellita da fiocchi, nastri, una carta variopinta, tutti elementi aggiuntivi, si potrebbe dire sovrastrutturali, che tuttavia conferiscono al regalo un aspetto tale da stimolare la curiosità, rallegrare la vista, incuriosire. Liberato dall’incartamento, l’oggetto si mostra nella sua utilità ma anche esso è arricchito da etichette variamente colorate, multiformi stili di scrittura, che appaiono quasi connaturati all’oggetto, essenziali pur nella loro sovrabbondanza. L’oggetto, poniamo un pigiama, è frutto di un progetto così come gli abbellimenti che hanno la finalità di rendere più appetibile il prodotto; per questi ultimi si tratta di trovare un punto di incontro tra i gusti estetici del consumatore e quelli del confezionatore che spinge verso l’introduzione di novità appetibili. La tessitura del pigiama risponde a diverse esigenze alcune di tipo funzionale, l’oggetto serve ad una determinata necessità come coprirsi o riscaldarsi, altre di tipo estetico cioè legato al piacere che suscita tale oggetto nel vederlo o toccarlo, prescindendo dall’uso a cui è destinato; non è incongruente ritenere che la scelta di un oggetto è condizionata anche da valutazioni di quest’ultimo tipo. Le scelte fondate sull’estetica in genere imbelliscono le produzioni umane, condizionandone anche la struttura; sospinto dalle stesse motivazioni, l’uomo da tempo interviene anche sugli organismi viventi attraverso progetti di selezione artificiale o di ingegneria genetica, modificando con finalità estetiche e nei limiti della plasticità disponibile, anche le loro architetture; le molteplici varietà di rose, di peonie o di tulipani, le stravaganti razze di cani, di gatti o di pappagalli sono solo un piccolissimo campione delle varietà ottenute. [continua]
In prossimità del 17 febbraio, la festa di tutti i gatti, alcuni quotidiani hanno fatto uscire supplementi interamente dedicati a questi felini. Per tutti coloro che amano i gatti è fondamentale che ci sia una giornata speciale dedicata a loro. Ricordo molti anni fa quando fu istituita, partecipai a una sfilata per il “cat pride” molto allegra e giocosa, dove incontrai persone insospettabili che mi dicevano «Tu quanti nei hai? Io quindici!». Credo sia inutile parlare dell’importanza dei gatti nella storia1: abbiamo statue di gatti perfino negli antichi Egizi. Alcune popolazioni li amano partico larmente a tutt’oggi. In Giappone, ad esempio, esistono i “Neku café” (in giapponese Neko vuol dire gatto) dove si può passare il tempo a sorseg giare tè o caffè in compagnia dei felini. Il “Neku café” è, infatti, una caffetteria tematica la cui prin cipale attrazione è quella di permettere ai propri clienti di osservare ed eventualmente giocare con i gatti. A volte i clienti pagano un "diritto di entrata” calcolato su base oraria in aggiunta alle consuma zioni effettuate. Anche in Turchia, il gatto è molto amato e sono centinaia di migliaia quelli che vivo no liberi e felici per Istanbul interagendo con gli umani da partner paritari. Qui i gatti sono molto rispettati perché si dice che Maometto fu salvato dal morso di un serpente proprio grazie a un gatto. Questa città è stata sempre un porto di estrema importanza nella storia e le navi che venivano da tutte le parti del mondo usavano imbarcare gatti a bordo perché cacciassero i topi. Così nei secoli sono arrivati a Istanbul vari tipi di gatti, dai pelosis simi norvegesi ai soriani, dai certosini ai ginger-cats e così via. I gatti turchi […] [continua]
Comunicare scienza di Luigi Campanella 87. Agrovoltaico / Industria chimica / Iscritti all’Università / Intelligenza Artificiale / Gas russo / Il caso di Federica Pozzi / Risorse energetiche / Opzione nuclear e 87.1
Energenze di Mario Agostinelli 40. PNIEC e Tassonomia UE: niente phase out, ma rilancio per gas e nucleare C’è da chiedersi perché, fin dall’inizio, Cingolani abbia proposto come cardini di riferimento della transizione energetica due fonti non rinnovabili: gas e nucleare. Le uniche fonti, a ben vedere, non ancora poste in “phase out”, ma tuttora resistenti ad ogni principio di precauzione, in attesa di un “cambiamento di tecnologia” che le riporti in un ambito di “sostenibilità”. Cosa impossibile in rapporto ai tempi di una crisi climatica in brusca accelerazione. In fondo, c’è piena assonanza tra l’insistenza del ministro e il risultato che le lobby energetiche hanno per ora spuntato sulla tassonomia europea: una coincidenza che rivela il segno di una cultura tecnocratica ancora prevalente nell’economia di mercato, in cui la rigenerazione della natura e il cambiamento irreversibile del clima non trovano ancora il posto dovuto. In fondo, è assai significativo come venga contrapposta la progettazione di complessi manufatti (si pensi ai reattori atomici di qualsiasi generazione o agli impianti di sequestro della CO2 o, anche, semplicemente, agli enormi consumi di acqua, elemento vitale per eccellenza, per immettere vapore nelle turbine alimentate da combustione) alla convivenza con le forze e le fonti naturali, che governano l’equilibrio del nostro pianeta e che non vanno ad esaurimento accumulando scorie ed effetti disastrosi. Chiedersi perché non ci sia uno sforzo prodigioso verso le rinnovabili da parte di un’industria manifatturiera tuttora capace di mobilitarsi eccezionalmente soltanto per le forniture di armi per le guerre che insanguinano il Pianeta, corrisponde a capire la nuova forma sotto cui si presenta il negazionismo climatico. [continua]
Agrovoltaico
Secondo il Piano Nazionale Integrato per l'Energia e il Clima 2030 l'Italia dovrà realizzare nei prossimi nove anni 32 GW di nuovo fotovoltaico (ad oggi siamo a 20,9 GW installati). Per raggiungere questo obiettivo il Governo ha stanziato nel Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr) un totale di 2,6 miliardi di euro, di cui 1,1 miliardi saranno destinati all'agrovoltaico, mentre 1,5 miliardi saranno utilizzati per installare sopra i tetti degli edifici agricoli impianti fotovoltaici. Per agrovoltaico si intende la convivenza sullo stesso terreno di colture agricole e pannelli fotovoltaici, che vengono installati a diversi metri di altezza. Questo permette di produrre energia elettrica e consente comunque lo svolgimento delle attività agricole. Il primo impianto agrovoltaico è stato realizzato nel 1981 in Francia, a Montpellier, e nel corso degli anni sono stati sviluppati diversi progetti, che tuttavia non hanno mai "scalato". È solo negli ultimi tempi che questo sistema di produzione ibrido ha suscitato l'interesse di politica, investitori e aziende agricole. Se un sistema agrovoltaico viene progettato in maniera corretta esso permette di produrre energia elettrica e offre ombra e riparo dalle intemperie alla coltura sottostante, […] [continua]
Scienza&Società di Autori Vari 107. La fusione nucleare arriverà, ma dopo che avremo già decarbonizzato la nostra economia, di Jacopo Mengarelli Sono stati prodotti 59 megajoule di energia, in un processo di fusione nucleare nel tokamak, cioè una camera toroidale magnetica, del Joint European Torus (JET), battendo il record del 1997 di 21,7 megajoule. Qui l’annuncio ufficiale. Vediamo nel dettaglio i risultati dell’esperimento e i possibili sviluppi futuri.
Fuori dal coro di Roberto Vacca 49. La fisica della clessidra I grani di sabbia che passano per gravità dal cono superiore a quello inferiore di una clessidra in inglese si chiamano “ballotini”. Curiosamente pare che non ci sia una parola italiana che li definisca, ma lo stesso termine viene usato in Italia per indicare le particelle di vetro soffiate energicamente per ottenere l’abrasione della superficie di un materiale. A Venezia il ballottino era un fanciullo che estraeva da un’urna le ballotte o piccoli recipienti che contenevano i nomi dei magistrati votati per nominare il Doge. I costruttori di clessidre realizzano normalmente i singoli grani in forma sferica. Per ottenere che la deviazione standard fra le misure di tempo eseguite sia inferiore all’ 1,5%, seguono alcune regole empiriche: • L’orifizio circolare fra i due coni della clessidra deve avere un diametro D almeno 5 volte maggiore di quello d dei ballotini • L’altezza H della sabbia sopra l’orifizio deve essere maggiore sia di 2,5 D, sia di (D + 30 d) • La sabbia (o insieme dei ballotini) deve essere perfettamente asciutta in modo che l’attrito con le pareti di vetro sia minimo e si mantenga costante. È il fattore essenziale che determina la costanza del tempo definito dallo strumento. La fisica del flusso di materiali granulari attraverso un foro è stata sviluppata nel contesto di studi sperimentali relativi a sostanze alimentari come riso o cereali contenuti in silos. Una trattazione completa è stata elaborata all’Università di Navarra a Pamplona e si trova nel sito arXiv. org. La formula citata fu elaborata inizialmente da W.A. Beverloo e altri nel 1961 e pubblicata nel Journal of Chemical Engineering Science: W = C δ √g (D – d)2,5 [continua]
Cosa è stato ottenuto? Qui sotto un breve video del New Scientist dove si possono anche vedere i momenti della fusione
https://www.youtube.com/watch? v=1e7MhH_t6L0 Come raccontano Nature e l’ENEA, in un esperimento del 21 dicembre 2021, presso la sede della UK Atomic Energy Authority (UKAEA), il tokamak del JET ha prodotto 59 megajoule di energia in un intervallo di tempo di circa cinque secondi, tramite fusione nucleare. La potenza di fusione media è stata di circa 11 megawatt. Il gruppo che ha collaborato per raggiungere questo risultato è composto da fisici e ingegneri di EUROfusion, un consorzio di 30 organizzazioni di ricerca, tra cui università […] [continua]
Note critiche di Luigi Agostini 53. L’impasse di Articolo Uno Articolo Uno. Nomen Omen. Articolo Uno nasce come prodotto dell’incrocio Renzi /Job Act. Per meglio dire: dell’incrocio tra Renzi, inteso come Lingotto, Forma Partito, PD e Job Act, inteso come Lavoro, Forma Sindacato, Cgil. Non a caso i principali esponenti della nascita di Articolo Uno sono D’Alema, Bersani, Epifani. Dico Lingotto, perché il Partito del Lingotto ha partorito Renzi e questo modello di Partito può continuare produrre in serie i Renzi et similia. Spregiudicate campagne di stampa, come avvenuto con Repubblica per lo stesso Renzi, possono facilmente rovesciare la volontà degli iscritti. Gli elettori al posto degli iscritti. Articolo Uno quindi come l’Uno che si divide in due, e il Due che ritorna all’Uno, secondo una celebre formula: cioè come nucleo di innesco, pietra focaia, di un nuovo partito del Lavoro, Neolaburista, Neosocialista. Questa è la differenza specifica ma fondamentale tra Articolo Uno e tutte le formazioni proliferate in questi anni. L’idea cioè di innescare la nascita in Italia di una forza laburista, da parte degli eredi della Sinistra storica, comunista e socialista, dopo il fallimento del tentativo di Sergio Garavini, […] [continua]
EPS. EconomiaPoliticaSocietà di Autori Vari 175. Transiti familiari. Tipologie prossime venture dello stare insieme secondo le previsioni Istat , di Vittorio Filippi Dove va la famiglia italiana? l quesito – da tempo vexata quaestio – potrebbe trovare uno storico punto di origine nella metà degli anni sessanta, quando cominciò a declinare la famiglia “moderna” (matrimoniocentrica, con fecondità e nuzialità elevate, con netta divisione dei ruoli coniugali ed inferiorità sociale e giuridica della moglie e dei figli) e si avviò la famiglia contemporanea, che tende a presentare caratteristiche vieppiù diverse (se non opposte) da quella precedente, tra cui – in particolare – spicca il discorso della cosiddetta pluralizzazione delle strutture familiari. Intendendo cioè il passaggio da un unico modello di famiglia (e di matrimonio) ad una pluralità di forme familiari, cioè di stili affettivi e sessuali che definiscono lo stare insieme. 1 Per cui la formula familiare classica (o “tradizionale”), quella composta da madre, padre, figli naturali o adottivi, diventa oggi solo una delle varie possibilità di chiamarsi famiglia. Linguisticamente, la stessa parola famiglia diventa un termine polisemico, quindi non chiaro, perché incapace di definire con esattezza la attuale complessità o molteplicità della realtà sociale che è chiamata a esprimere e a definire. A questo proposito, l’Istat ha prodotto una previsione sull’evoluzione […] [continua]
Segnalazioni
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