JABADABADOO - febbraio 2010

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EVE EV VVER ERYD ERYYD YDA DAY AYY IS IS A BIRDA IRD DA AYY! Y!

Mensile gratuito di attualità, informazione e curiosità - Anno VI - Febbraio 2010 n. 2 - N 47



La meglio gioventù. Esiste un mondo ancora troppo poco conosciuto che vale la pena raccontare: è il mondo della rappresentanza giovanile, qui a Vittorio Veneto florido e attivo da tanti anni in diversi modi. Una realtà fatta da giovani che non si sono mai riconosciuti nella brutale stereotipizzazione data dall’opinione pubblica, la quale nella maggioranza dei casi li vede come apatici, aridi, superficiali, disinteressati a tutto tranne che al loro piccolo e circoscritto seminato. Per smentire uno ad uno questi pregiudizi abbiamo intervistato sia i ragazzi di ieri che quelli di oggi: per conoscere le loro esperienze, per sapere cos’hanno in mente per migliorare il rapporto tra i giovani e le istituzioni, per scoprire le loro aspirazioni. Non abbiamo dimenticato però di sentire anche coloro che fanno parte di queste istituzioni e che in mano hanno sì una responsabilità inestimabile, ma anche una grande opportunità che ci auguriamo possa concretizzarsi in una complice e duratura relazione. Silvia Albrizio

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Rappresentanza giovanile

a Vittorio Veneto DI CLAUDIA BACCICHET

INCONTRARSI, CONFRONTARSI E PROPORRE: SONO QUESTI GLI OBIETTIVI DI COLORO CHE DECIDONO DI ESSERE PROTAGONISTI IN PRIMA LINEA DELLE POLITICHE CHE LI RIGUARDANO, NEL NOSTRO CASO QUELLE GIOVANILI. LA REALTÀ DEI GRUPPI GIOVANI HA RAPPRESENTATO UNA GRANDE RISORSA PER LA CITTÀ ANCHE SE, AHINOI, VITTORIO VENETO È DA TEMPO DEFINITA UNA CITTÀ “VECCHIA”.

Nel 2003 il Comune ha effettuato un’indagine per sondare i problemi che i gruppi giovanili incontravano nell’accesso alle risorse del territorio. Nell’ambito dello stesso progetto, è nato il Gruppo Guida: spazio di partecipazione intergenera-

zionale e sociale in cui hanno trovato rappresentanza gruppi formali e informali di giovani, i servizi educativi e informativi a loro rivolti, l’Amministrazione Comunale, gli operatori sociali e la pastorale giovanile foraniale.

I ENT M U STR CIPATA ALITÀ PARTE PROGETTU S Progetto FOCUncluso) , co (2003, Indagineto Giovani Coordinamen in rete (2006, messa rritorio, l te dei giovani deattivo) non più Progetto RINGativa rm (2008, Rete infotivo) Giovani, at ntiere - Ca Progetto Città ratori (2009, Labo tivo) di Creatività, at

Fra gli obiettivi del Gruppo quello di avviare una progettazione giovanile partecipata e fra le proposte elaborate l’evento Boom, una giornata in cui far conoscere a tutti le attività portate avanti nei gruppi gestiti da giovani stimolando allo

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DI RA FUNZIONE i ali dei Ragazz Consigli ComunRING Rete iva Giovani) (Rete INformatGiovani ULSS 7 m ru Fo to Proget pazione (2009, Parteci anile) ov gi a ic lit po

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stesso tempo la collaborazione fra di essi. L’evento è stato realizzato nell’ottobre del 2005 grazie al lavoro del Coordinamento Giovani, nato nel 2004 con l’intenzione di mettere in rete i gruppi dell’area vittoriese, così da analizzarne eventualmente le problematiche e valorizzarne le risorse in termini di iniziative, spazi, persone: insomma incontrarsi, confrontarsi e proporre. Uno spazio in cui i rappresentanti dei gruppi giovanili potessero far tesoro delle esperienze altrui per poi rielaborarle in maniera

sinergica; uno strumento dalle grandi potenzialità che ci si augurava diventasse punto di riferimento per la realtà giovanile e prezioso tramite con l’Amministrazione che l’aveva promosso. Purtroppo talvolta le intenzioni non trovano piena realizzazione e dopo l’evento Boom il coordinamento si è sciolto. E coloro che ne facevano parte? Fortunatamente l’attivismo non si spegne così facilmente: il loro impegno è continuato e, anche con il supporto degli Assessorati alle Politiche Giovanili di

Vittorio Veneto e del comprensorio, è stato affiancato da quello di altri ragazzi che negli anni successivi hanno scelto di organizzarsi in associazioni o gruppi informali. Gruppi animatori distribuiti capillarmente sul territorio, Ring, il gruppo Rock 4 Ail, La Tenda TV, noi di Jabadabadoo… la lista sarebbe più lunga ma questi sono giusto alcuni esempi di come l’intraprendenza e le capacità non manchino a chi ancora crede che Vittorio Veneto non sia una città solo per vecchi.

Progetti in favore dei giovani Il percorso dal 2003 ad oggi. DI ALBERTO FERRI

Negli ultimi 10 anni non si può certo dire che l’area del Vittoriese sia stata inattiva dal punto di vista delle attività giovanili. Ad una sovrastruttura istituzionale fornita dal Comune di Vittorio Veneto, attraverso l’Ufficio Politiche Giovanili e con il supporto dell’Informa Giovani, del Centro Servizi Intercomunale Città di Criciuma (ex Centro Giovani) e degli Operatori di Comunità, hanno fatto da humus le numerosissime iniziative spontanee della società civile “giovane”, come Web Radio, Street TV, Mensili di Informazione, Associazioni Culturali e Sportive, gestite quasi totalmente da ragazzi al di sotto dei 35 anni. Il punto di forza, perfezionato negli anni, è stata la capacità di dialogo tra questi due mondi, attraverso una progettualità partecipata (Progetto FOCUS, Coordinamento Giovani, Progetto RING, Progetto Città Cantiere fra gli altri) ed attraverso la creazione di organismi più o meno strutturati aventi “funzioni di rappresentanza” (Consigli Comunali dei Ragazzi, Rete RING, Progetto FORUM Giovani dell’ULSS 7), con il supporto di “gruppi territoriali misti” (Tavoli dei Comuni, Tavolo Scuola / Territorio e Gruppo Guida) che hanno mediato tra alti e bassi ma con discreto successo, data la delicatezza della questione, le richieste e le idee dei giovani con le capacità di indirizzo degli “adulti”. 5


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Parlare tra / con / ai giovani DI ANDREA CONDOTTA

IL PROGETTO FORUM NASCE DALL’INTENZIONE DELLA REGIONE DEL VENETO DI STIMOLARE UN PROCESSO DI RAPPRESENTANZA CHE POSSA PORRE DIRETTAMENTE IN RELAZIONE LE ISTITUZIONI CON IL MONDO GIOVANILE. OLTRE UN ANNO FA È STATA CONDOTTA UN’AZIONE PILOTA DALLA REGIONE IN ACCORDO CON I COMUNI IN DUE AREE DISTINTE COINCIDENTI CON I TERRITORI DELL’ULLS 7 E DELL’ULLS 20.

I Comuni avevano il compito di elaborare una propria metodologia di selezione dei rappresentanti del mondo giovanile. L’area dell’ULLS7 (la nostra) è stata così divisa in tre aree distinte: Pieve di Soligo, Conegliano e Vittorio Veneto. Gli operatori incaricati di organizzare l’attività nel vittoriese hanno inizialmente cercato di costituire un gruppo ex novo, salvo poi rendersi conto che avrebbero avuto miglior fortuna interpellando direttamente gli svariati gruppi giovanili già attivi nel territorio. È proprio da un’elezione tenutasi all’interno di questi gruppi che provengono i rappresentanti del Forum: Andrea Condotta e Nicolò Dal Bo (RING), Simone Casagrande (Lo. Gi.Co), Lorenzo Dal Col (Rock for Ail). Questi rappresentanti rimarranno in carica un anno e si confronteranno con i loro colleghi eletti nelle altre aree. Dovranno stimolare la partecipazione giovanile e consentire una definizione dei piani di zona più attenta alle esigenze degli under 35 (il piano di zona è un documento programmatico con il quale i Comuni associati, di intesa con l´Azienda USL, definiscono le politiche sociali e socio-sanitarie rivolte alla popolazione dell´ambito territoriale coincidente con il distretto sanitario).

I rappresentanti del forum per il Vittoriese DI CLAUDIA BACCICHET

Si chiamano Simone Casagrande, Andrea Condotta, Nicolò Dal Bo e Lorenzo Dal Col, rispettivamente 26, 27, 19 e 24 anni e sono i rappresentanti per l’area vittoriese all’interno del Forum dei giovani dell’ULSS7. Le motivazioni che li hanno spinti a partecipare sono la convinzione che uno strumento finalizzato al confronto fra i giovani del territorio e all’interazione di questi con le istituzioni possa arricchire ed essere vantaggioso tanto per gli uni quanto per le altre. C’è chi studia ancora e chi ha

già avuto modo di entrare nel mondo del lavoro, ma al di là di questo ciò che conta è che non paiono per niente sprovveduti in fatto di attivismo giovanile. Alle spalle hanno esperienze diverse: Simone, ad esempio, ha già partecipato all’iniziativa del Coordinamento Giovani qualche anno fa, Nicolò è stato candidato in una lista civica nelle ultime elezioni amministrative, Andrea collabora con associazioni e istituzioni per la scrittura di progetti rivolti al mondo giovanile e infine Loren7

zo è tra i fondatori di TheBand. it, portale che promuove i gruppi musicali emergenti del vittoriese. Percorsi diversi ma ad accomunarli è la voglia di investire l’esperienza maturata e portare ognuno il proprio contributo in termini di competenze e nuove idee. I primi incontri del Forum si sono già svolti e i nostri quattro rappresentanti hanno avuto quindi modo di incontrare anche i loro colleghi di Conegliano e Pieve di Soligo. Non resta che augurar loro buon lavoro.


Progetto Forum Punti di vista a confronto SONO TANTI I PUNTI IN COMUNE SCOPERTI TRA GLI EX RAPPRESENTANTI DEL COORDINAMENTO GIOVANI E I NUOVI RAPPRESENTANTI DEL FORUM REGIONALE. ACCOSTIAMO LE LORO INTERVISTE PROPRIO PER COMPRENDERE IN CHE MODO SI POTRÀ MIGLIORARE IL RAPPORTO TRA I GIOVANI E ISTITUZIONI SIA ALLA LUCE DELLE ESPERIENZE PASSATE, RACCONTATE ATTRAVERSO LE PAROLE DEGLI STESSI PROTAGONISTI, CHE CON I FUTURI INTENTI DEI NUOVI.

A CURA DELLA REDAZIONE

Di quali altri gruppi giovanili o istituzionali fai parte? Quanto tempo dedichi ad ognuna di queste attività partecipative? Riesci a seguire tutti con la stessa costanza e attenzione? Ti piacerebbe fare politica? Se un ragazzo vuole mettersi in contatto con voi, come può fare?

Nome e Cognome Età? Studi o lavori? Come hai conosciuto il progetto del forum? Perché ti sei proposto per far parte del forum? A cosa serve secondo te un forum di giovani?

Andrea Condotta Ho 27 anni. Lavoro nell’ambito dell’europrogettazione. Attraverso il progetto RING nel quale sono coinvolto come referente di Jabadabadoo. Mi piaceva l’idea che si volesse creare un organo di rappresentanza giovanile a livello regionale capace di relazionarsi direttamente con le istituzioni. Potrebbe aiutare le istituzioni a reinterpretare il loro rapporto con il mondo giovanile lasciando maggior spazio all’iniziativa dei giovani stessi.

Club Rotaract Vittorio Veneto – Conegliano, Jabadabadoo, Fuori di Penna, RING. Coordinatore di diversi progetti in ambito giovanile come Giovani in Volo e Volontariarte. Ho fine settimana molto intensi. A volte è difficile ma ci riesco. Al momento non ci penso. Credo bisognerebbe entrare in politica nel momento in cui si ha una professionalità spendibile per la collettività e al momento ho ancora molto da imparare. Facebook. Il referente però è Nicolò Dal Bo. Nel caso abbiate bisogno di informazioni scrivete pure a lui. 8


Simone Casagrande Ho 26 anni. Studente. È stata l’operatrice di comunità a informarmi della volontà della Regione di costituire un forum. Sono dell’idea che qualsiasi momento di confronto tra giovani attivi nel territorio possa essere vantaggioso per la società e per i giovani stessi. Un’opportunità per i giovani di far sentire la propria voce. Spero che l’esperienza accumulata in questi anni di associazionismo con il gruppo giovani di Cordignano

Lorenzo Dal Col Ho 24 anni. Studio per la laurea Magistrale in Ingegneria Informatica a Trieste e lavoro in progetti web. Attraverso gli operatori del Progetto Giovani del Comune di Vittorio Veneto. Perché da anni collaboro con il Centro Giovani Criciuma di Vittorio Veneto e conosco bene la realtà giovanile della mia zona, in particolare quella relativa ai temi musicali e sociali. A fare arrivare “ai piani alti” le voci e le idee dei giovani usando un linguaggio più adatto alle istituzioni, e fare in modo che le proposte rivolte a essi non siano calate dall’alto, ma proposte dai diretti interessati. Rock 4 AIL, TheBand.it e co-gestisco lo studio di registrazione “The

Nicolò Dal Bò Ho 19 anni. Studio alla Facoltà di Scienze Politiche a Trieste Mi ha contattato Dario, il responsabile del progetto RING e operatore del Centro Servizi Criciuma. Perché adoro la rappresentanza e perché spero di “metter becco” sulle politiche giovanili. A mettere un po’ di chiarezza nelle politiche giovanili. RING, del Rotaract Club Vittorio

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(L.O.Gi.Co.) e la breve parentesi del Coordinamento Giovani (un tentativo mai “decollato” di rappresentanza dei gruppi giovanili del Vittoriese), possa aiutare a forgiare l’attività del forum giovanile. Non è azzardato dire che ci ritroviamo praticamente ogni settimana. Per il momento non ho avuto particolari problemi. Dipende! Magari insieme a ragazzi liberi da ogni condizionamento. Attraverso il sito del centro giovani “Criciuma” di Vittorio Veneto, ad esempio... Band Records” del Comune di Vittorio Veneto. Fra TheBand e Rock 4 AIL ho circa un incontro ogni settimana. Nei periodi in cui organizziamo eventi o corsi devo impegnare anche un paio di pomeriggi a settimana. Per quanto riguarda lo studio di registrazione cerco di andarci ogni volta che ho un po’ di tempo libero. Fino a ora sì, grazie alla tecnologia (per comunicare e agire a distanza) e al lavoro in team: senza Davide De Nardi (membro di TheBand) non ci sarei riuscito. Mi piacerebbe riuscire a cambiare la politica attuale. Verranno realizzati dei canali diretti come un sito o Facebook. Oppure può contattarmi direttamente tramite il sito di theband.it. Veneto-Conegliano, di Azione Universitaria e Jabadabadoo! Beh, vado dalle 2 ore a settimana per Azione alle 2 ore al mese per il RING: tutto il resto sta in mezzo. Per ora ci sto riuscendo. È il mio sogno nel cassetto. Dovrebbe, entro breve, nascere un sito dove contattarci, ma per ora basta che scriva qui in redazione e chieda di me!


Ei fu BOTTA E RISPOSTA CON I RAPPRESENTANTI DELL’(ORMAI SCIOLTO) COORDINAMENTO GIOVANI A CURA DELLA REDAZIONE

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Nome, cognome, anni e lavoro.

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Di quale gruppo giovani facevi parte?

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Esiste ancora? (se no, perché?)

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Cos’era il Coordinamento Giovani?

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Quanti anni avevi quando sei entrato a farne parte?

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Qual era il tuo rapporto con gli altri membri del coordinamento?

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Pregi e difetti del Coordinamento Giovani.

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Sai che sta per partire il Forum Giovani, un nuovo progetto di rappresentanza giovanile?

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Alla la luce della tu tua esperienza, dai un consiglio ai rappresentati del Forum.

1. Andrea Fiorot, 25 an anni, t i commerimpiegato tecnico ciale. 2. Amici di Jack e forse anche qualcos’altro, ma ho rimosso.

3. Gli Amici di Jack non esistono più. Per scelta dei membri, causa il poco temm po a disposizione, è stato deciso di fermare l’attività dec di rrealizzazione di Jack c’è (periodico giovanile stam(pe pato fino al 2007), succespat sivamente il gruppo si è siv sciolto. sc 44. È stato il tentativo di creare una rete tra i vari gruppi giovani del territorio, al fine di unire le sinergie per pubblicizzare e organizzare attività ed eventi. 5. 18-19 anni. 6. Ho avuto modo di conoscere persone nuove, 10

o comunque di rafforzare il rapporto che avevo con qualcuno lavorandoci insieme. 7. L’idea era buona, perché c’era la possibilità di confrontarsi con realtà diverse, ampliando in questo modo le opportunità dei vari gruppi. Purtroppo hanno coinvolto persone già sovraccariche di impegnii nei relativi gruppi di apparteppartenenza e questo ha a creato non pochi problemi. mi. 8. No, non lo sapevo. apevo. Non seguo più con n interesse questo tipo di attività. ttività. 9. Portate pazienza azienza nel


capire la meto metodologia di lavoro di un’a un’amministrazione. Pretendete di fare le cose, Pretende non fossilizzatevi tra le decine di riunioni o incontri che si faranno. Cercate di non rimanere delusi, perdendo per strada il fuoco che vi spinge ad avere voglia di fare.

1. Gabriele Rizzo, 30 an anni, programmatore. t 2. G8 di Lago. 3. Si è evoluto. Una delle ultime iniziative del G8 è stato il musical Incoscienza che ha segnato la sua fine e la nascita di un nuovo gruppo giovanile unico per le due frazioni di Lago e Revine, attualmente impegnato nell’organizzazione di varie iniziative come il Campeggio, il Grest ecc. 4. Era un gran cantiere e di idee, a volte utopistiche, e, a volte grandiose, con l’ob’obbiettivo di far conoscere re e valorizzare le risorse prevalo nel territorio ai giovani senti ne ani giovani. e con i gi 5. 20-21. 6. Buono direi. Qualche scontro c’è stato, ovvio! Però mi ha dato l’opportupersone nità di conoscere cono

davvero valide che altrimenti non avrei potuto incrociare sulla mia strada: di alcuni proprio non si riesce a sbarazzarsi in nessun modo, neanche a distanza di anni! 7. Un pregio era sicuramente la vivacità del gruppo. Ricordo con nostalgia l’armonia e la voglia di fare, in particolare nel primo periodo. Difetti sono stati la poca libertà di azione e le p limitazioni imposte dalla bulim rocrazia cui eravamo legati. roc Un altro aspetto che ne ha comportato la fine credo sia co stata, sta oltre alla nostro progressivo invecchiamento, gr la l mancanza di concretezza delle varie iniziative. 8. No, non ne ero a conoscenza. 9. Vivere l’esperienza con tutto l’entusiasmo possibile. A priori non si può mai sapere se il cammino porterà ai risultati sperati, però vale la pena percorrerlo comunque. Con tutti i pro e contro del caso, è un’esperienza che rifarei. farei. 10. 0.

1. Sara ra Papa Papa, 29 29, controller di gestione. 11

2. G.A.S. - Gruppo uppo Animatori Serravalle. 3. Non esiste più. Purtroppo le controversie rsie con il parroco di allora non hanno incentivato le nostree attività, sminuendo il ruoloo dei giovani nel territorio. 4. Un tentativo di sistemare le cose. Il mio impegno è nato per sperare di riuscire in quello che, purtroppo, era andato perso con la fine del G.A.S.: creare una rete di giovani davvero attivi nel territorio. 5. Sono stata una dei soci fondatori. 6. Sinceramente all’inizio era una sfida: noi contro tutti. Eravamo pochi, affiatati, una grande ed entusiasta squadra! 7. Difficile trovare difetti che vadano al di là dei problemi istituzionali. Nel CG eravamo tutti allo stesso livello: venivano analizzate le idee di ognuno, nessuna scartata a priori. Come al solito però bisogna fare i conti con la progettualità delle idee, con i mille filtri delle istituzioni, con i loro tempi. Non è facile tenere in stand by le idee e i sogni. g È un po’ come togliere la magia, così l’entusiasmo scompare. sc 8. Sì, quale ex membro del gruppo guida ne sono inforgru mata. ma 9. Non fatevi abbattere dai d tempi delle istituzioni e dalla loro burocrazia: siete rappresentanti di una miriade di idee e ragazzi, fatevi avanti per loro!


Antonella Caldart ASSESSORE ALLE POLITICHE GIOVANILI DELLA CITTÀ DI VITTORIO VENETOI A CURA DELLA REDAZIONE

Buongiorno. A una signora non si dovrebbe chiedere, ma noi lo facciamo lo stesso... quanti anni ha? Quarantotto... in lettere fanno meno effetto?!. Non sente troppa distanza generazionale per occuparsi di politiche giovanili? L’età non fa il monaco. Ciò che conta è tenere giovane la mente. E quale miglior occasione? Può spiegare ai nostri lettori il significato di “politiche giovanili”? Istituzionalizzare, quindi rendere ufficiali e inserite nella programmazione comunale come nel bilancio le azioni che incentivano la partecipazione giovanile alla vita della comunità. Quindi un riconoscimento dell’importanza del ruolo dei giovani sul campo. Quali sono i prossimi interventi del suo Assessorato previsti per il 2010? Far crescere il gruppo musica, grazie alla messa a disposizione delle sale prova e dei nuovi spazi x registrazione; promuovere la crescita imprenditoriale dei giovani con i vari laboratori del progetto “Città cantiere”; fornire opportunità concrete ai giovani che si interessano di comunicazione con nuovi laboratori all’interno del progetto Ring; permettere ai ragazzi di esprimere la loro voglia di mettersi a disposizione

della città con il sostegno a eventi promossi da loro su base volontaria, come per esempio Rock4Ail; favorire l’aggregazione in spazi dedicati e che rispondano alle richieste dei giovani come lo skatepark. Esiste poi anche una rete di prevenzione che si esplicita sul territorio grazie alla collaborazione con esperti dei vari settori. La situazione in città non è grave, ma fino a quando ci sarà anche un solo caso di devianza fra i giovani, è nostro fermo dovere e nostra volontà mettere in campo tutte le azioni possibili per arginare tali fatti. Mi preme poi sottolineare che nelle politiche giovanili si supera il concetto di territorio comunale, infatti tutti questi progetti interessano il comprensorio di 7 comuni, come a dire “ciò che ci accomuna è l’essere giovani, sono interessi comuni e non la semplice residenza”. Quando sarà pronto lo skate park? In primavera. È di questi giorni l’incontro con una trentina di giovani che coprogettano lo spazio insieme al nostro ingegnere comunale. Perché il centro giovani non si trova in centro città? La città è relativamente piccola e facilmente raggiungibile da ogni luogo, come ho detto, anche da fuori città. Qual era il suo luogo di ritrovo quando era “molto” giovane? Il cortile condominiale, ampio e con 12


giardino. E poi ovviamente, la parrocchia. Come si divertiva a 15 anni? Palestra e tanto sport. Gare di sci ogni domenica, ma anche nuoto e poi pallavolo; e poi le prime feste rigorosamente dalle 6 del pomeriggio in poi, mai alla sera. Come si divertiva a 20 anni? Ero all’università, quindi divertimenti padovani, cinema, feste, grandi discussioni, anche politiche. Sono gli anni delle mie prime esperienze nella politica locale. Come si divertiva a 25 anni? Ho trascorso un anno in Gran Bretagna avendo vinto un concorso x lettrice di italiano in scuole secondarie inglesi. Nel frattempo ho scritto la tesi, collaborando con l’università di Swansea. È stato un vero bagno in tante culture diverse, ho conosciuto il mondo attraverso i tanti ragazzi e ragazze che ho incontrato. E che oggi ho ritrovato grazie a Facebook! Se un giovane vuole contattarla, come può fare? La mia mail è: acaldart@comune.vittorio-veneto.tv.it. sono una internet-dipendente e grazie alla tecnologia vedo le mail in tempo reale e cerco di rispondervi altrettanto velocemente. Mettetemi alla prova!

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Giovani e partecipazione DI EUGENIA DAL BO, LUDOVICA DEI TOS, ARIANNA CASAGRANDE, ALICE DAL GOBBO

Sai che Vittorio Veneto ha un Forum Giovani (gruppo che serve per portare le esigenze dei giovani alle istituzioni, Comune, Regione...) con dei suoi rappresentanti?

Esiste un problema di comunicazione tra i giovani e le istituzioni (per esempio con il Comune o la Regione)? NO 28%

NO 76%

SÌ 72%

Pensi che il progetto Forum Giovani sia una cosa positiva? NO 23% SÌ 77%

SÌ 34%

Se fossi tu il rappresentante in che direzione spingeresti per migliorare le cose? OPPORTUNITÀ DI LAVORO 8% LUOGHI DI INCONTRO 10%

MANIFESTAZIONI CULTURALI 29%

CORSI DI FORMAZIONE 1%

FACEBOOK (SOCIAL NETWORK) 41% OCCASIONI DI INCONTRO CON I RAPPRESENTANTI 8%

QUOTIDIANI, RIVISTE 10% MAIL (NEWSLETTER) 5%

In che h modo d vorresti t conoscere lle attività t v t del e Forum or m Giovani? i va i

VOLANTINI, MANIFESTI 36%

FEST FESTE 52%

MA QUANTE NE SAPETE? Di fronte alla creazione di questo nuovo esempio di rappresentanza giovanile, il Forum Giovani, la domanda sorge spontanea: ma i principali fruitori di queste iniziative sanno che esiste il Forum? Lo abbiamo chiesto a un campione di oltre 200 ragazzi di età compresa tra i 15 e i 19 anni, e la risposta è stata per il 66% negativa. Il 72% di loro ammette che tra i giovani e le istituzioni esiste un problema di comunicazione ma, una volta venuti a conoscenza del Forum, il 77% lo accoglie in modo positivo. Anzi, si dividono tra le proposte possibili per farne conoscere le attività e per consigliare ai rappresentanti azioni per migliorare le cose, dimostrandosi così propositivi. 14



Oltre confine Le esperienze di rappresentanza giovanile nel Comune di Conegliano DI SILVIA ALBRIZIO

NON SOLO VITTORIO VENETO PUÒ VANTARE UNA STORIA DI RAPPRESENTANZA GIOVANILE. ABBIAMO PRESO IN ESAME, PER VICINANZA TERRITORIALE, LA CITTÀ DI CONEGLIANO, INTERVISTANDO SERENA CESCA, COORDINATRICE DEL PROGETTO GIOVANI.

“Oltre alla partecipazione al Forum Regionale, dal 2005 esiste il Gruppo Interfaccia Giovani, composto da una decina di giovani di Conegliano e dei comuni dell’area coneglianese appassionati di politica e interessati ad attivarsi per collaborare alla costruzione delle politiche giovanili. Il Gruppo Interfaccia, che ha un proprio statuto e un preciso documento di intenti, lavora prevalentemente su tematiche di tipo sociale. Quest’anno

si occuperà di Taste LifeDegusta la vita, progetto di sensibilizzazione sull’uso consapevole del bere.” Ma non è tutto. Prosegue Cesca: “Sono stati attivati dall’a.s. 2002/2003 una serie di laboratori rivolti agli studenti degli Istituti Superiori, incentrati sul significato della rappresentanza e sulle modalità di esercitarne correttamente le sue funzioni al fine di sostenere gli studenti nel ruolo di rappresentante scolastico.”

“Con la costituzione del Forum ULSS7 è nato inoltre un nuovo gruppo, il FACE (Forum Area Coneglianese www.faceproject.tk), aperto a tutti, per cooperare insieme ai rappresentati del Forum ufficiale.” Dov’è la sede di questo gruppo? “Presso il Progetto Giovani, sopra la stazione ferroviaria, in cui si trovano anche gli altri operatori del settore, sale per laboratori e, al piano terra, accanto al bar della stazione, la sala prove.”

Rappresentanze a confronto DI LUCKY DALENA

Abbiamo visto come a Vittorio la rappresentanza giovanile sia molto forte e si faccia sentire di più rispetto altri paesi della zona. Ma se ci spostiamo un po’ più in là del nostro raggio d’azione, scopriremo che i giovani vittoriesi non sono soli. Pordenone, ad esempio, specialmente in questi ultimi anni, ha visto crescere al suo interno numerosi gruppi giovanili. La differenza sostanziale con la nostra realtà però, sta nei motivi che spingono i giovani ad aggregarsi e, in particolare, nelle finalità dei gruppi formatisi. Infatti, se Vittorio Veneto eccelle nel settore comunicativo/ giornalistico, a Pordenone è la politica a colpire nel cuore. Attività come lo stesso Jabadabadoo, o più in generale, la rete informativa RING, che accoglie al suo interno gruppi specializzati in svariati settori della comunicazione (musica, ambiente, informazione radiofonica..), a Pordenone non ci sono. Nel capoluogo quello che distingue i giovani impegnati è l’appartenenza a un gruppo

politico: Giovane Italia (i giovani del Pdl), i Giovani Comunisti o i Giovani del Pd: ce n’è per tutti! Anche in ambito studentesco: la rappresentanza alla Consulta Provinciale degli Studenti è molto ambita e spesso sono proprio i giovani militanti a candidarsi per il ruolo, per portare il loro impegno politico anche a scuola. Facendo un confronto, il profilo Facebook della Consulta di Pordenone, aggiornato quasi quotidianamente, conta ben 493 iscritti, contro i 32 del profilo di quella di Treviso, che risale al 2008/2009. Perché proprio la politica? “Non lo so bene“ mi dice Riccardo, Presidente della Consulta di Pordenone (che, per inciso, abita più vicino a Vittorio che a Pordenone stessa), ”forse perché sono convinto che non ci sia niente di più bello che impegnarsi appassionatamente per difendere i propri ideali”. Insomma, Vittorio - Pordenone uno pari, palla al centro. Anche se giocano due partite diverse, e in fondo sono entrambe vincitrici. 16


PROGRAMMAZIONE MUSICALE FEBBRAIO MARZO 2010 Venerdi 19 febbraio DJ Diego Broggio (DB Boulevard) Sabato 20 febbraio Dj Marco Diso (chupito party) Domenica 21 febbraio Le parodie rock degli UHD Venerdì 26 Febbraio Dj Momo Sabato 27 febbraio Dj Marco Diso ( Chupito Party) Domenica 28 febbraio Il rock degli EXA Venerdi 5 marzo Dj David Sabato 6 marzo Dj Marco Diso (Chupito Party)

Venerdì 12 marzo Dj David Sabato 13 marzo Dj Marco Diso (Chupito Party) Domenica 14 marzo La musica degli EDEN Venerdi 19 marzo Dj David Sabato 20 marzo Dj Stefano D’ambrosio (Chupito Party) Domenica 21 marzo Il super rock dei Punishment Corner

Ogni venerdi sabato e domenica il LULLABY vi propone una serie di aperitivi x tutti i palati, fini e non... Dalle 18.30 alle 20.30 il venerdi sarà piccante con delle specialità messicane per voi!! Alla stessa ora il sabato sarà “Light” per un pre dinner stuzzicante!! La domenica i vecchi sapori dei nostri avi, polenta, patate, sopressa, porchetta, formai e fasioi per tutti!! LULLABY Via Bibanel,19 (ex Merlino) - Vittorio Veneto


Vittorio Veneto Film Festival: i ragazzi protagonisti SERVIZIO E INTERVISTA A CURA DI PAOLO CASAGRANDE

SI SVOLGERÀ DAL 25 E AL 28 FEBBRAIO 2010 PRESSO IL CINEMA “VERDI” LA PRIMA EDIZIONE DEL “VITTORIO VENETO FILM FESTIVAL – IMMAGINI IN MOVIMENTO”. LA MANIFESTAZIONE, ORGANIZZATA DALL’ASSOCIAZIONE “400 COLPI” SOTTO LA DIREZIONE ARTISTICA DEL REGISTA FULVIO WETZL, SI PROPONE DI DARE SPAZIO ALLA FILMOGRAFIA PER RAGAZZI, GENERE IN ITALIA ANCORA POCO APPREZZATO.

Dodici i film in concorso, selezionati tra gli oltre quaranta arrivati da tutto il mondo nei mesi di preparazione e suddivisi in tre sezioni a seconda dell’età dei ragazzi. In omaggio al territorio vittoriese le sezioni saranno denominate come i monti locali: “Santa Augusta” la sezione dei più piccoli (dalla terza elementare alla prima media), “Pizzoc” quella dei ragazzi tra la seconda media e il biennio delle superiori; “Visentin” per i ragazzi dai diciassette ai vent’anni. Le giurie, composte esclusivamente dai ragazzi, avranno il compito di visionare i film in concorso e di selezionare i tre vincitori- uno per categoria- nonché la possibilità di incontrare da vicino gli attori e i registi ospiti del festival. Dalle 17.30 in poi il festival si aprirà a tutti, con la proiezione dei film visti dalle giurie durante la mattinata e la festa insieme agli ospiti: attesi Armando Traverso, Mimmo Calopresti, Adriano Giannini ed Elio Germano. All’interno delle quattro giornate è prevista tra l’altro una retrospettiva dedicata al regista Bruno Bozzetto (presente all’evento), una giornata con i documentari dell’UNICEF e un’altra dedicata a un documentario sulla lingua veneta. Una delle particolarità del festival sarà che i film, di provenienza internazionale, saranno doppiati direttamente in sala in oversound, per permettere al pubblico di apprezzare al meglio le immagini e la regia. Per un festival che si propone come il secondo in Italia dedicato ai lungometraggi per ragazzi (dopo Giffoni), ci si aspetta grande interessamento da parte del pubblico, atteso numeroso. 18


Elisa Marchesini DIETRO LE QUINTE DEL FESTIVAL Musicista, pittrice, professoressa e mamma, nonché presidente dell’associazione 400 colpi e ora organizzatrice del “Vittorio Veneto Film Festival”. Di Elisa Marchesini certo non si può dire sia una persona poco attiva. Da dove nasce l’idea di un festival di cinema per ragazzi a Vittorio Veneto? Da una rassegna di cinema per ragazzi che si faceva a Vittorio da tredici anni solo per le scuole con film in lingua originale doppiati direttamente in sala. Ora abbiamo deciso di aprirci ad un pubblico più ampio sotto la nuova veste di festival internazionale. Problemi di concorrenza con il Lago Film Fest? No, anzi. Tra noi e loro c’è da sempre una stretta collaborazione, che continua. D’altronde anche come tipo di festival non ci potrebbe essere concorrenza: noi ci occupiamo di lungometraggi per ragazzi, loro di corti e in un periodo dell’anno e in un contesto del tutto differenti. Il teatro Da Ponte è in vendita, il cinema Verdi ha rischiato più volte di chiudere: manca un pubblico a Vittorio Veneto? Non penso che sia un problema di disinteresse del pubblico: forse la programmazione del Da Ponte non era così interessante. Per la nostra esperienza nell’organizzare eventi legati al cinema, si è visto che se uno propone un prezzo contenuto e una programmazione un po’ più originale, le cose funzionano. L’importante è avere un gruppo funzionante che sappia ben organizzare e trovare il riscontro del pubblico. Per Vittorio Veneto ci vogliono dei grossi momenti culturali: mostre, musica, manifestazioni. Il festival si propone di essere uno di questi nell’ambito del cinema. Si parla spesso di crisi del cinema italiano e di mancanza di finanziamenti adeguati; l’associazione 400 colpi e l’idea del festival nascono però in piena crisi economica: contano di più i soldi o la passione?

Di sicuro la passione, noi stiamo facendo quasi tutto gratuitamente. L’idea originale è di creare un gruppo di persone che lavorino per il festival e per il cinema in genere, facendone veramente il proprio lavoro. Ora la crisi nel cinema si sente meno, ma è logico che chi produce cinema mira a guadagnare facendo film commerciali, con la certezza di rivolgersi a un grande pubblico. Il cinema di nicchia, quello fatto con i finanziamenti statali, purtroppo rischia sempre di restare tale, pur essendo molto più interessante. Per questo il festival si propone come una vetrina per questo tipo di cinema. È vero poi che a volte ai festival non vengono premiati i film migliori, ma quelli che si pensa possano piacere e vendere di più. Sono curiosa di vedere cosa sceglieranno i ragazzi di premiare, lasciati liberi di decidere. A proposito dell’associazione 400colpi, sul sito del festival si legge che siete guidati dall’idea che “il giovane è il presente: ai giovani non si può negare un aiuto nell’impresa di diventare grandi”. Di che cosa hanno bisogno i giovani? Fondamentalmente di punti di riferimento, di persone che trasmettano loro passione e che diano un senso al loro cammino, aprendo loro un cammino. Io stessa mi sono presa questo impegno del festival circondandomi di molti giovani che sono stati miei alunni o che conosco da tempo, con l’idea che poi continuino loro stessi questo impegno. E gli adulti di cosa hanno bisogno? Di una scrollata! Quando è nata la tua passione per il cinema? C’è sempre stata. Fin da piccola mi piaceva stare al cinema anche per ore, a guardare e riguardare i film. Ho avuto genitori molto in gamba, mia mamma non voleva che guardassimo mai cose troppo banali. Ricordo di aver guardato una volta un film dell’orrore e, lamentandomi perché era brutto, mi sono anche sentita dire “Te l’avevo detto io!” Le tue bambine cosa guardano? Loro guardano qualsiasi tipo di film, ovviamente scelto, spesso in lingua 19

originale e vedo che gli piace, anche se non capiscono tutto. Poi chiaramente dalle Winx non si scampa! La televisione fa male ai bambini? Se gestita bene no. E il cinema? Quello assolutamente no. L’aspetto più noioso dell’organizzazione del festival? L’aspetto economico. Far quadrare tutto è faticoso. Quanto costa un festival? Non meno di 100 mila euro. Fondamentale il contributo della Regione e del Comune di Vittorio Veneto. L’aspetto più gratificante? Lavorare insieme. Ma anche aver conosciuto tante realtà diverse: l’ambiente del cinema è davvero molto interessante! L’ultimo film visto? Si può fare, con Claudio Bisio. Un film veramente buono. Il peggiore negli ultimi tempi? Uno svedese orribile, al Giffoni, su una bimba malata di cancro che fa amicizia con un angelo: veramente inguardabile. Il più bello in assoluto. Tutti insieme appassionatamente. Il personaggio che avresti voluto essere. Mary Poppins, ma a piccole dosi! Il giusto prezzo per il biglietto del cinema. Dipende dal tipo di film. I “cinepanettoni” possono anche costare tanto, ma è giusto che il cinema di nicchia possa avere un costo più contenuto. È chiaro che se avessi un cinema, andrei presto in fallimento. Meglio… cartoon o attori veri? L’insieme delle cose. Mi viene da pensare a The suicide. Cinema a 2 o 3 dimensioni? Io preferisco ancora il cartone animato classico. Colore o bianco e nero? Colore. Un desiderio per il festival. Che diventi il più grande del mondo! Il sogno irrealizzabile. Non penso ce ne siano: se uno ha in mente un progetto e lo vuole realizzare ce la può fare.


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ECCOMI AL MAVV. È IL 30 DICEMBRE E QUESTA SERA SI TERRÀ L’ULTIMO APPUNTAMENTO DI MAVV IS A CABARET: OSPITE SPECIALE BLONDE PITBULL, OVVERO MARTA, 29 ANNI, BRIANZOLA DOC, COME LEI STESSA SPECIFICA. QUANDO MI PRESENTO È TRA I TAVOLI DELLA SALA, STA CONTROLLANDO CHE TUTTO SIA PRONTO PER LO SPETTACOLO: SPOGLIARELLO IN STILE BURLESQUE E SUCCESSIVO DJ SET. È UNA RAGAZZA CHE NON PASSA INOSSERVATA: CAPELLI BIANCHI A CASCHETTO E QUALCHE TATUAGGIO CHE SPUNTA QUA E LÀ DALLA MAGLIA; NON MOLTO ALTA, TACCHI A SPILLO E LEGGINGS SCURI SOTTO UNA MINIGONNA JEANS. SUBITO CI AVVIAMO IN UN POSTO PIÙ TRANQUILLO, DOVE POTER SCAMBIARE QUATTRO CHIACCHIERE. QUANDO CI SEDIAMO MI TROVO DAVANTI UNA PERSONA AMABILE E MOLTO ALLA MANO, CON CUI È UN PIACERE PARLARE.

Quando hai cominciato? A 21 anni ho iniziato a lavorare per RockTV come vj e nel 2006 è arrivato Sick Girl (www.sickgirl.it, dove si trovano queste pin up anni 2000, ndr): la mia gavetta l’ho iniziata per gioco. Da dove deriva il nome Blonde PitBull? Successe qualche anno fa, durante una serata con un amico: quando tornammo a casa sua ero talmente ubriaca che gli disfai l’appartamento. Poi, mentre ero in bagno cercando di riprendermi un po’, caddi nella vasca da bagno e mi ruppi due costole. La mattina dopo quando mi ripresi, il mio amico mi disse che non ero una ragazza, ma un pitbull, un pitbull biondo per la precisione. Il nome mi piacque, decisi che avrei potuto tenerlo. Parliamo delle Sick Girl. Quando ho visitato il vostro sito non ho potuto non pensare alle Suicide Girl (suicidegirls.com, sito di ragazze dark e punk in déshabillé, ndr). I due progetti sono correlati? Il nostro gruppo nasce nel 2004, cerchiamo di proporre una diversa bellezza femminile contrapposta al modello di donna che si vede in tv. La nostra attività si compone di due momenti: uno spettacolo burlesque itinerante, e i set fotografici. Quello di Suicide Girl è un contesto molto diverso dal nostro: benché entrambi i movimenti propongano il modello “alternativo”, la loro attività si compone esclusivamente di fotografie. Anche da questo punto di vista ci distinguiamo: loro propongono il nudo integrale, mentre noi lasciamo più spazio all’immaginazione, le nostre foto sono più castigate. Qual è la tua vita fuori dal palco? Generalmente lavoro alle prove dei miei show. Con il mio lavoro è importante una costante cura di tutti i particolari, così da potersi sempre migliorare: sono in continua evoluzione. Essendo imprenditrice di me stessa, faccio un lavoro da cui non si stacca mai e anche per questo ogni giorno mi dedico a tre ore di allenamento in palestra. In ogni caso, quando ho un po’ di tempo per me, mi piace girare, stare

all’aria aperta, magari per una giornata su un lago: evito i locali, poiché ci lavoro. Ai vostri spettacoli ci sono anche donne, oppure sono visti come un tabù? Direi che spesso ci sono più donne che uomini: su internet circa il 55% degli iscritti al sito è di sesso femminile. Non ritengo ci sia un tabù di genere sul mio lavoro: più che altro ciò che incide è l’atteggiamento femminile: la donna è maliziosa, dietro un lavoro come il mio ci legge esibizionismo e una certa propensione alla “facilità”. Credo sia una forma di invidia non tanto per il nostro aspetto, quanto per la nostra capacità di metterci in gioco e divertirci. L’uomo invece si diverte e fa bene, il burlesque è un gioco, nasce storicamente come spettacolo sexy dai tratti buffi. Va letto tutto come una presa in giro, il mio stesso aspetto è paradossale per quello che faccio: sono troppo magra! So che questa sarà la tua ultima esibizione. Come mai? Dopo un po’ che faccio una cosa ho la tendenza a “rompermi le palle di cosa, dove e chi”: ho voglia di sperimentare e reinvestirmi in qualcosa di nuovo. Infatti sto progettando qualcosa di mio, da realizzare da sola e per cambiare un po’ genere. Credi in Dio? No. A chi ti ispiri? A mio padre, cerco di imparare dai suoi errori. Sei timida? No. Segno zodiacale? Cancro. Fai sport? Powerlifting, una specialità del sollevamento pesi. Quale musica ascolti? un po’ di tutto, se ben prodotta. Sei fidanzata? Sì. Cosa pensa lui? È qui con me: è contento. Quanti tatuaggi hai? Non li conto da anni. Ti piace il tuo lavoro? Moltissimo. Smetterai? Se sì quando? Ora cambio, ma è presto per smettere.

Iscritto al numero 14 del Registro Stampa del Tribunale di Treviso il 14.05.2005 Periodico Patrocinato dall’Assessorato alle Politiche Giovanili del Comune di Vittorio Veneto Direttore responsabile: Fulvio Fioretti Editore: Karpesika Redazione: via della Chiesa, 6 - 31029 Vittorio Veneto TV Redazione operativa: via Battisti, 8 - 31029 Vittorio Veneto TV Collaboratori: Silvia Albrizio, Claudia Baccichet, Paolo Casagrande, Andrea Condotta, Manuela Cusimano, Federico Campo dall’Orto, Eugenia Dal Bo, Nicolò Dal Bo, Anna Lucky Dalena, Angela De Biasi, Francesca Della Giustina, Piero Della Giustina, Alberto Ferri, Nico Covre, Giosì Garro, Manuel Gentile, Margherita Leo, Lorenzo Liguoro, Andrea Maroelli, Nicla Martorel, Lisa Pizzol, Valentina Torre, Staff Criciuma. Progetto grafico: Alberto Ceschin. info@jabadabadoo.it - www.jabadabadoo.it


3 locali di Vittorio Veneto + 3 venerdì sera + 9 gruppi emergenti =

“Senza Corrente” È questa la formula della rassegna in acustico promossa dall’Assessorato alle Politiche Giovanili e organizzata dallo Spazio Musica, il laboratorio musicale del Centro Giovani Criciuma e da theband. it, portale dedicato alle band emergenti. Senza Corrente inizierà il 19 Febbraio all’Art Cafè “Le Maschere” (in via Garibaldi, 81) con l’esibizione dei Raskals e il loro repertorio emo-core, dei Tachipirinha con il loro coinvolgente folk-rock e dei Delta Five con cover blues. Si continua il 26 Febbraio alla “Vecchia Ceneda” (in via del Fante, 37). Si alterneranno sul palco i Borderline, Enrico De Luca (chitarrista degli Hope Leaves) e i Versione Acustica. La rassegna si concluderà nel centralissimo Bar Lux il 5 Marzo. In quest’occasione potremo ascoltare l’indie rock degli Oculare Bulbo, il rock anni’70 degli Slalom e il cantautorato de Il Bastian Contraire (ex Orchestra del Titanic). Tutti i concerti cominceranno alle ore 21 e ovviamente l’ingresso è libero. Lo scopo della manifestazione è quello di raccogliere fondi per l’edizione 2010 di Rock4AIL: a ciascun locale è stato chiesto un contributo che verrà destinato al finanziamento della manifestazione. Verranno inoltre presentate le nuove funzionalità del portale theband.it: la possibilità di iscrivere la propria band e creare un sito completo, essere sempre aggiornati su concerti e concorsi nella nostra zona e informazioni sullo Studio di Registrazione “The Band Records” con sede presso “Le Filande” Per informazioni sui concerti di Senza Corrente visitate www.theband.it o tel. 0438.59910

ASPETTANDO TREVISO MARATHON 2010 Aspettando Treviso Marathon è un circuito in quattro prove che rappresenta un percorso di graduale avvicinamento alla 7° Treviso Marathon, in programma il 14 marzo 2010. Per ogni tappa (la prima si è già disputata in gennaio), oltre alla gara podistica, è prevista anche una maratona non competitiva aperta a tutti, alla quale è possibile iscriversi alla partenza fino a mezz’ ora prima del via. Ecco il programma delle prossime manifestazioni.

Domenica 21 Febbraio 2010 - ore 9.30: 9^ MARATONINA VITTORIA ALATA, gara internazionale di corsa su strada sulla distanza di km 21,097, con partenza e arrivo in Piazza del Popolo - Viale della Vittoria. La gara si disputerà su un percorso piatto e scorrevole con strade chiuse al traffico. Sullo stesso percorso, il programma prevede anche la 2^ PASSEGGIATA VITTORIA ALATA, non competitiva, sulla distanza di km 21,097, km 10 e km 4.

Domenica 28 febbraio 2010 – ore 10.00: 3^ BELLUNO – FELTRE. Gara di km 31 sulle strade della Val Belluna, toccando anche i Comuni di Limana, Trichiana, Mel, Lentiai e Cesiomaggiore. La novità 2010 è la “non competitiva” sempre di Km 31. Per ulteriori informazioni: www. aspettandotrevisomarathon.com Cinzia Valle


Jabamuzik! DI MANUEL GENTILE

ELEMENTI DESUETI Quartetto desueto Sin dal primo ascolto l’album del Quartetto Desueto rivela inequivocabilmente i suoi tratti peculiari: nei dodici brani di questo lavoro si intrecciano influenze della più preziosa canzone d’autore e l’intimistica malinconia del blues feeling. Giacomo Da Ros, Aldo Betto, Mauro Da Ros e Cesare Ceschin mettono il loro mestiere e la loro esperienza al servizio di composizioni confezionate con misurato equilibrio e sostenute da un’ineccepibile produzione. Da “Vino” a “Luna”, da L’Ultima Parte Della Neve” a “Hotel Del Fuego” il Quartetto Desueto coniuga una spiccata sensibilità interpretativa con l’urgente aspirazione a superare i confini e gli stereotipi dei generi per realizzare brani di spiccata originalità, dove prende forma l’espressione di una personalità sostenuta da una maturità artistica non comune. Gradevoli armonie si snodano lungo percorsi ritmici ora più delicati ora più sostenuti, rielaborando con gusto e attenzione atmosfere “desuete”, ove rivivono le sonorità senza tempo di classici del passato, rese con incredibile attualità e intrigante vitalità. Una musica “di facile ascolto”, espressione da intendersi una volta tanto in senso assolutamente elogiativo. Estremamente curata in tutti i particolari, questa è un’opera dove si coglie l’intento dei musicisti di comunicare sentimenti profondi in una forma sonora di disarmante immediatezza. Il risultato è innegabilmente positivo. Un disco che guarda lontano, per un gruppo proiettato verso un roseo futuro. Da ascoltarsi, quando e dove volete, a volume sostenuto!

Una conversazione desueta DI ANDREA MAROELLI

Presentatevi: Aldo Betto, chitarre; Giacomo Da Ros, basso, voce e percussioni; Mauro Da Ros, chitarra e voce, Cesare Ceschin, sax, clarinetto, chitarre e voce. Significato della parola “quartetto”. Che siamo più di tre e meno di cinque. Significato della parola “desueto”. Non più in uso. Perché allora avete scelto questo nome? Perché abbiamo gusti vintage e ci consideriamo retrò. Chi l’ha proposto? Aldo: Durante una conversazione in una nota osteria serravallese ho usato questa parola; Alice, una nostra amica, l’ha sottolineata: ci sembrava perfetta. Come mai un album di cover come esordio? Per pagare tributo alle radici, riconoscenza. “Elementi Desueti”, l’ultimo vostro disco, contiene brani di vostra composizione? “Elementi Desueti” è interamente composto da pezzi inediti! E così sarà anche il prossimo, abbiamo già diverse canzoni pronte. Il pubblico vi segue per la musica o perché come si sente dire ai vostri concerti “siete bellissimi!”? Siamo anche intelligenti! Cosa pensate dei giovani musicisti vittoriesi? Vittorio è una straordinaria realtà musicale, ci sono un sacco di band interessanti, ottimi musicisti di diverso stile ed età e occasioni per suonare. Non è dappertutto così. Chi dovrebbe dare una mano ai giovani musicisti vittoriesi? Dovrebbero cooperare il più possibile tra loro. Più che altro troppo spesso l’educazione musicale nelle scuole è bistrattata, dalle primarie alle superiori. Un vero peccato pensando alla quantità di potenziali talenti. Per diventare musicisti basta solo il talento? No, molto spesso il musicista deve esser come un artigiano, lavorare sodo tutti i giorni: l’arte richiede grande sacrificio. Alle Hawaii avete suonato alla festa dello 007 Pierce Brosnan. Quante ragazze c’erano a quel party? Tante e bellissime. Non male. Aldo, perché non riesci a piegare le gambe mentre suoni? Questa te l’ha suggerita Alce, vero?! Se le piego casco in ginocchio. Giacomo, nei Jalum eri acqua e sapone. Come mai oggi sembri il cantante delle Vibrazioni? Il mio mito è Ugo Tognazzi! Cesare, uno strumento che non suoni? La cetra. Mauro, quando scrivi le tue canzoni, quali sono gli scrittori più copiati? Mahler, Pupo e Albinoni Lanciate due messaggi ai nostri lettori. Sostenete la musica live. Comprate il nostro disco “Elementi Desueti”! Lanciatene ancora un altro. Speriamo riapra presto il Teatro da Ponte a Serravalle.


“BIRDAY”

di Corinne Zanette mostra di illustrazioni e laboratori creativi

Sabato 13 marzo dalle ore 14.30 Scuola Elementare “G. Pascoli” Vittorio Veneto (TV) www.collettivolabour.com

Età? 25 Dove vivi? A Vittorio Veneto. Colore preferito? Il nero, che sta bene con tutto. Opera preferita? Ieri ho visto un’opera di Kaarina Kaikkonen: And the Light Escape, giacche da uomo: utilizza oggetti o indumenti riciclati e li compone in nuove forme. Suggestivo. L’opera a cui sei più legata? Face: un viso emerge al di sotto di una tela tesa, monocromo bianco. Hai appena lanciato una linea di illu-

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E INN R O C TE: no, e nel farmeli raccontare ho scoR A ’ perto come ogni rappresentazione AD B A è per loro un gioco o una storia. Mi D A B piace l’aspetto narrativo di un tratto. A J strazioni che si chiama “Birday”, perchè questo nome? Almeno una volta al giorno penso di partire e guardo in alto: ecco perché gli uccelli, loro che viaggiano qua e là gratis, maledetti. Così ne ho creato uno e l’ho costretto a stare quaggiù per un giorno. Che genere di illustrazioni fai? Disegni lineari, tratti essenziali, concetti semplici e diretti. Come hai scoperto la vocazione di illustratrice? Non è una vocazione, ciò che creo è influenzato da montagne di disegni di bambini. Loro li spiega-

Conta di più la tecnica o il talento, nel tuo lavoro? Nel lavoro le conoscenze. Da cosa prendi ispirazione? Vivo tendenzialmente a mio agio nel disordine, è una condizione che permette di trovare nuove connessioni tra oggetti, forme, pensieri, situazioni. Nei miei lavori al contrario tendo alla sintesi, all’essenzialità. Quanto bella sei da 1 a 5? Per mia mamma 5. È vero che ti colori i capelli con l’hennè? Certo che sì. Ma non puzzano dopo? Tiene lontani i cattivi, è un superpotere!


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