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SEMPLIFICARE E DARE PRIORITÀ AI GIOVANI, AL

VIA LA NUOVA PROGRAMMAZIONE. SERVE UNA

PROGETTUALITÀ PIÙ’ AMPIA

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Al via la nuova programmazione dello sviluppo rurale del Piemonte per il periodo 2023 –2027, con una dotazione finanziaria di 756 milioni di euro.

Da un lato un avvio con tempistiche positive per dare alle imprese una certa continuità rispetto agli impegni agro-ambientali ed al benessere animale, così da rispondere ai principali obiettivi fissati dalla nuova PAC, con i primi bandi che è previsto verranno aperti a partire da aprile 2023. Dall’altro sono eccessive, ben 50, le tipologie di interventi che la Regione intende attivare nel corso dei cinque anni, alcuni oltretutto con una dotazione finanziaria piuttosto limitata, per cui monitoreremo con attenzione la relativa ricaduta ed efficacia, soprattutto in riferimento all’effettiva attuazione di una maggiore semplificazione applicativa.

Nel complesso, infatti, si è lavorato troppo in continuità con il precedente Programma di Sviluppo, peraltro già simile a quello passato, per cui non si riscontra un’effettiva discontinuità, tanto che ora è fondamentale predisporre modifiche da presentare, al più presto, al Ministero per avere appro-

Tipologie Di Intervento

vazione da Bruxelles già nei prossimi mesi rispetto a varie questioni: dalle priorità per i giovani imprenditori, alle misure per il miglioramento aziendale, fino all’agroindustria. Rispetto a quest’ultimo ambito, infatti, manca completamente il riferimento al Decreto Legislativo sulle pratiche commerciali sleali, nonostante uno degli obiettivi principali sia quello di migliorare la posizione delle imprese agricole nella filiera. Parallelamente, sarebbe stata necessaria una maggiore integrazione tra gli ambiti di intervento: agricoltura, montagna e foreste, con lo scopo di definire una progettualità più ampia soprattutto in relazione a aree di intervento aventi una rilevanza trasversale, come nel caso dell’emergenza idrica.

Le risorse stanziate, 35 milioni, sono state messe a disposizione dall’assessorato all’Agricoltura, ma la condizione di criticità che si prospetta avrebbe dovuto vedere un impegno diretto anche da parte degli altri assessorati. Il nostro territorio è per il 38% coperto da foreste è, quindi, assurdo e poco lungimirante non sostenere il ricambio generazionale e la creazione di nuove imprese agroforestali. Dovrebbe essere un obiettivo fondamentale da perseguire per sviluppare il tessuto imprenditoriale e creare un’effettiva filiera locale di valorizzazione del legno. Numerose risorse sono destinate ai GAL, Gruppi di azione locale, che non in tutti i casi, nel corso dell’ultima programmazione, hanno attivato azioni ad effettivo supporto delle imprese agricole e alla loro diversificazione.

Per questo chiediamo che una quota significativa di tale plafond venga riservato per sviluppare, a livello territoriale, progetti riguardanti le infrastrutture idriche, dando priorità a garantire l’acqua potabile, quella per l’agricoltura e, in subordine, quella per la produzione di energia idroelettrica. Sono 257 i milioni di euro assegnati sulle misure agro-climatico-ambientali (tra queste 58,5 milioni per la produzione integrata, 53 milioni per l’agricoltura biologica, 25 milioni per la gestione sostenibile dei pascoli, 21 milioni per le risaie, 8 milioni per l’apicoltura).

268 milioni sono assegnati per gli investimenti di aziende e imprese, che comprendono 34 milioni per l’irriguo e 7 milioni per il benessere animale. Sono 126 i milioni per la montagna (di cui 43 milioni sono per indennità compensative - zone svantaggiate di montagna) e 54 milioni per le foreste, a sostegno dei Gal - Gruppi di azione locale 51,4 milioni, 43 milioni per l’insediamento dei giovani e l’avvio di start up in ambito extra-agricolo. I primi bandi che verranno aperti nel 2023, a partire dal mese di apri- le, saranno quelli di alcuni interventi agro-climatico-ambientali e di investimenti per il benessere animale, per investimenti per il risparmio idrico. Per l’occasione è stato realizzato il nuovo logo dello sviluppo rurale che identifica il Piemonte con le aree territoriali che compongono il mondo rurale: pianura, collina, montagna. Da queste aree nascono i prodotti di qualità che sono le eccellenze pie- montesi. La pianta con i germogli indica il passaggio dal territorio verso nuovi mercati.

Sul sito della Regione Piemonte è possibile consultare la sezione “Sviluppo rurale del Piemonte” al link https://www.regione.piemonte.it/ web/temi/fondi-progetti-europei/sviluppo-rurale-piemonte

è stata limitata al 2% NUOVA PAC: DOMANDE DAL 15 MAGGIO, CON L’AKIS LA COLDIRETTI SUPPORTERÀ GLI AGRICOLTORI

Grazie al nostro pressing la riduzione delle disponibilità

Entro il 15 maggio, salvo proroghe, gli agricoltori devono presentare la domanda unica per i contributi della Pac (Politica agricola comune) 2023-2027. Si tratta del primo anno di applicazione della nuova Pac che dispone di un budget di 37,5 miliardi in cinque anni.

Le risorse hanno subito una limatura, ma è stata una battaglia dura preservare il tesoretto per gli agricoltori. Si era infatti partiti dalla prima proposta della Commissione europea che prevedeva una decurtazione del 30%. Che all’Italia sarebbe costato un taglio di 7 miliardi. Ma anche grazie al pressing della Coldiretti, alla fine la riduzione delle disponibilità nei setti anni è stata limitata al 2%. Ci sarà un riallineamento degli aiuti, nel senso che potrebbe subire un ridimensionamento chi ha un premio storico superiore alla media, mentre ci guadagnerà chi lo ha più basso. Una novità è rappresentata dagli eco schemi e cioè gli aiuti economici destinati agli agricoltori che adottano pratiche che impattano positivamente sul clima e l’ambiente. Grazie al lavoro della Coldiretti la definizione degli impegni, deman- data agli Stati membri, ha reso possibile il coinvolgimento della più ampia platea di agricoltori. Novità importanti per i giovani ai quali è destinato il 2% delle risorse e per la gestione del rischio. L’Italia infatti, prima tra gli Stati membri, ha introdotto una” assicurazione” per tutti gli agricoltori che incassano i contributi Pac.

L’Italia ha deciso di destinare i premi accoppiati (500 milioni) ai settori dove c’è una concentrazione di imprese che subiranno una riduzione dei titoli. Sono importanti nella nuova Pac anche gli interventi dello Sviluppo rurale che spaziano dall’agricoltura di precisione a quella biologica fino alla tutela della biodiversità. E comunque il secondo pilastro è integrato con il primo (aiuti diretti).

La Pac resta comunque un’architettura complessa che richiede un adeguato supporto agli agricoltori che Coldiretti è pronta a offrire. La nuova sfida si chiama “Akis” e cioè il Sistema della conoscenza e dell’innovazione in agricoltura che consentirà di garantire consulenza e servizi avanzata.

SPAZIO A ‘MIA’, MISURA DI INCLUSIONE ATTIVA

Secondo le indiscre zioni di questi giorni, varrà al massimo 500 euro al mese e si chiamerà Misura di Inclusione Attiva, acronimo Mia, il nuovo sussidio ideato dal Governo Meloni per sostituire il vecchio Reddito di Cittadinanza. Ecco le ipotesi allo studio, che si leggono nella prima bozza di decreto che circola ufficiosamente in rete.

Il testo che fa già discutere, e che il Governo sembra smentire, divide tra chi lo critica e chi ne sposa appieno le finalità. In ogni caso nasce per contrastare la povertà e le difficoltà economiche dei più bisognosi, aggravate dalla pandemia e dal caro energia; servirà inoltre per occupare chi può lavorare e dovrebbe essere richiedibile già dal 1° settembre prossimo. Mia differenzia tecnicamente i beneficiari in famiglie bisognose senza persone occupabili e famiglie con occupabili. Le prime sono quelle con almeno un minore, anziano over 60 o disabile, che percepiranno il sussidio in forma piena. Le famiglie con occupabili, invece, sono quelle con almeno un soggetto tra 18 e 60 anni senza disabilità che percepiranno il sussidio in forma ri- dotta. La novità vera sta nell’obbligo di partecipazione attiva, con formazione e lavoro, che coinvolgerebbe anche i minorenni con almeno 16 anni d’età e che abbiano adempiuto agli obblighi scolastici.

La soglia Isee per averne diritto si abbassa da 9.360 euro a 7.200 euro, il che potrebbe comportare una riduzione della platea dei beneficiari. Di contro, il requisito della residenza in Italia passerà da dieci anni, di cui gli ultimi due continuativi, a cinque anni, di cui gli ultimi due sempre continuativi.

Il beneficio economico della Mia è composto da un’integrazione del reddito familiare fino alla soglia di euro 6.000 annui, moltiplicata per il corrispondente parametro della scala di equivalenza. L’importo dell’assegno sarà al massimo di 500 euro mensili per i non occupabili e con durata massima iniziale di 18 mesi, rinnovabile per altri 12 mesi, previa sospensione di un mese. Per gli occupabili, invece, il beneficio sarà al massimo di 375 euro mensili per 12 mesi, e di soli 6 mesi per la seconda domanda previa sospensione di un mese. Per ripresentare una nuova istanza, si dovrà attendere un anno e mezzo dalla cessa-

Differenzia i beneficiari in famiglie bisognose senza persone occupabili e famiglie con occupabili

zione del rinnovo di sei mesi. I casi di decadenza dal beneficio sono molteplici: come il singolo rifiuto di una solo una proposta adeguata, se il richiedente o uno dei componenti del nucleo familiare non si presenta al centro per l’impiego o ai servizi sociali, ovvero, non sottoscrive il patto per l’inclusione o di servizio personalizzato (salvo esonero), come ancora la mancata partecipazione a corsi di formazione o riqualificazione, o se non si rispettano gli impegni concordati con i servizi sociali nell’ambito di percorsi personalizzati. Inoltre, per avere diritto al beneficio occorre non essere sottoposti a misura cautelare personale o a di prevenzione, e non aver riportato condanne nei dieci anni precedenti la richiesta. Per quanto riguarda le sanzioni, è prevista la reclusione da due a sei anni, per chi rende dichiarazioni false o omette informazioni dovute al fine di percepire il beneficio non spettante, salvo che il fatto costituisca più grave reato.

BANDO ISI 2022: DAL 2 MAGGIO VIA ALLE DOMANDE

Dal 2 maggio al 16 giugno si possono presentare le domande per la richiesta dei finanziamenti previsti dal bando Isi 2022. L’Inail ha pubblicato date e modalità degli adempimenti. Si tratta di una iniziativa che interessa anche l’agricoltura. Per la nuova edizione sono disponibili complessivamente 333 milioni per incentivi a fondo perduto destinati a progetti di miglioramento della sicurezza e della salute nei luoghi di lavoro assegnati a 5 assi.

L’agricoltura, interessata all’Asse 5, conta su un plafond di 35 milioni per i progetti destinati alle micro e piccole imprese operanti nel settore della produzione primaria dei prodotti agricoli, di cui 25 milioni per la generalità delle imprese agricole (asse 5.1) e 10 milioni per i giovani agricoltori (under 40), organizzati anche in forma societaria (asse 5.2).

No Fotovoltaico A Terra

coltori con la produzione energetica rinnovabile, con una ricaduta positiva sulle colture e sul territorio.

Nel 2021 Coldiretti Giovani Impresa aveva lanciato la petizione per dire «Sì all’energia rinnovabile senza consumo di suolo agricolo» proprio a tutela del suolo agricolo, chiedendo alle istituzioni di investire nelle fonti alternative di energia senza dimenticare il ruolo fondamentale dell’agricoltura e la bellezza unica dei nostri territori, che andrebbero compromessi senza una programmazione territoriale degli impianti fotovoltaici a terra.

E’necessario salvaguardare le campagne per garantire la sovranità alimentare nazionale fermando le speculazioni ed il consumo di suolo con impianti fotovoltaici a terra che sono incompatibili con l’attività agricola. E’ quanto ha affermato il presidente della Coldiretti Ettore Prandini che ha incontrato il Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza energetica Gilberto Pichetto.

La Coldiretti sostiene un modello di transizione energetica che vede le imprese agricole protagoniste, come ad esempio con le comunità energetiche, gli impianti solari sui tetti e l’agrivoltaico sostenibile e sospeso da terra che consentono di integrare il reddito degli agri-

E’ urgente, quindi, una evoluzione normativa a livello nazionale e regionale che fermi le speculazioni in atto sui terreni agricoli per l’installazione di impianti fotovoltaici a terra, fornisca criteri chiari per gli impianti agrivoltaici e renda prioritario il sostegno pubblico alla realizzazione di impianti fotovoltaici sui tetti dei fabbricati e nelle aree industriali dismesse.

Occorre anche considerare la produzione di crediti di carbonio da parte delle imprese agricole e la loro potenziale vendita ad altre aziende, in un’ottica di economia circolare e di sostenibilità del Paese.

Il carbon farming, infatti, rappresenta un’altra voce di reddito potenziale per gli agricoltori che deve essere resa disponibili attraverso scelte amministrative chiare e semplici.

Differimenti per crediti d’imposta carburanti e beni strumentali LE NOVITÀ DEL DECRETO MILLEPROROGHE

Con la Legge 14/2023 di conversione del cosiddetto Decreto Milleproroghe (DL 198/2022), in vigore dal 28 febbraio 2023, sono state previste le seguenti novità fiscali d’immediato interesse.

Credito per carburante agricolo

Il termine di utilizzabilità del credito di imposta riconosciuto alle imprese esercenti l’attività agricola e della pesca, per l’acquisto di carburante nel 3° trimestre del 2022 è stato differito al 30 giugno 2023. Si prevede che questa tipologia di credito (insieme ai crediti d’imposta per l’acquisto di energia elettrica e gas naturale, relativi al 3° trimestre 2022, nonché ai mesi di ottobre, novembre e dicembre 2022 e al credito d’imposta carburante agricolo relativo al 4° trimestre 2022) deve formare oggetto di comunicazione all’Agenzia delle Entrate entro il prossimo 16 marzo 2023, a pena di decadenza dal diritto alla fruizione del credito non ancora fruito.

Credito d’imposta beni strumentali 4.0

È stato prorogato dal 30 settembre 2023 al 30 novembre 2023 il termine entro il quale possono essere consegnati gli investimenti in beni strumentali nuovi 4.0, se l’ordine è stato accettato dal venditore entro il 31 dicembre 2022 ed entro tale data sia stato effettuato il pagamento di acconti in misura almeno pari al 20% del costo di acquisizione.

Credito d’imposta beni semplici

Il termine entro il quale possono essere consegnati gli investimenti in “Altri beni strumentali” nuovi (non 4.0) per i quali spetta un credito d’imposta al 6%, è stato prorogato dal 30 giugno 2023 al 30 novembre 2023, se l’ordine è stato accettato dal venditore entro il 31 dicembre 2022 ed entro tale data sia stato effettuato il pagamento di acconti in misura almeno pari al 20% del costo di acquisizione. Per gli investimenti in tali beni, effettuati nel 2023, e non “prenotati” con acconto al 31 dicembre 2022, si conferma che non è invece più prevista tale tipologia di credito.

Opzioni detrazione bonus edilizio

Passa dal 16 marzo 2023 al 31 marzo 2023, il termine per l’invio telematico all’Agenzia delle Entrate della comunicazione dell’esercizio delle opzioni alternative alla detrazione fiscale (sconto in fattura e cessione del credito) per i bonus edilizi le cui spese siano state sostenute nel 2022. Stesso nuovo termine anche per le rate residue non fruite delle detrazioni riferite alle spese sostenute nel 2020 e 2021, ossia per coloro che, in tali anni, hanno fiscalmente detratto la quota annuale del bonus e, successivamente, hanno deciso di cederne le restanti quote.

Slitta al 30 giugno 2023 la scadenza per l’invio dell’autodichiarazione

CONTROLLI SANITARI: NOVITÀ PER LE TARIFFE ANNUE

Con l’approvazione del Decreto Milleproroghe sono state introdotte due modifiche al D.Lgs. 32/2021 relativo al pagamento delle tariffe a carico degli operatori per il finanziamento dei controlli ufficiali. La prima modifica introduce la scadenza del 30 giugno 2023 per l’invio dell’autodichiarazione. Sin dall’entrata in vigore del Decreto Legislativo 32/2021, ovvero dal 2022, ogni operatore avrebbe dovuto mandare all’ASL di competenza, entro il 31 gennaio di ogni anno, l’autodichiarazione relativa all’essere o meno soggetto al versamento di tale tariffe (non era necessario l’invio di una nuova autodichiarazione se negli anni seguenti non ci fossero state variazioni) e la mancata trasmissione dell’autocertificazione avrebbe comportato automaticamente l’applicazione piena del- la tariffa prevista. Pertanto, con quest’ultima modifica, se l’azienda non ha ottemperato in questi due anni di applicazione della norma (2022 e 2023) all’invio dell’autodichiarazione, potrà ancora farlo entro il 30 giugno 2023 e, se rientrante nella casistiche previste (produzione primaria o prevalenza vendita al dettaglio), chiederne ancora l’esenzione. La seconda modifica introdotta dal Milleproroghe stabilisce che gli operatori che effettuano produzione primaria e operazioni associate non debbano mandare all’ASL di competenza alcuna autodichiarazione per l’applicazione della tariffa forfettaria, che ammonta a 20 euro/capo, per l’ispezione ante mortem in caso di macellazione d’urgenza al di fuori del macello (in azienda/allevamento).

Patentini Fitosanitari Prorogati Al 30 Giugno

Il Decreto Milleproroghe ha confermato al 30 giugno 2023 la proroga della validità delle abilitazioni scadute nel 2022 per l’acquisto, l’utilizzo, la vendita e le attività di consulenza per quanto concerne i prodotti fitosanitari rilasciati ai sensi del Decreto Legislativo 150/2012. Il Milleproroghe fa riferimento al Piano di Azione Nazionale (PAN) che riguarda i prodotti fitosanitari, la lotta integrata e i metodi per lo spargimento dei prodotti fitosanitari. Nello specifico, per quanto riguarda le abilitazioni si riferisce a chi vende, acquista ed utilizza i prodotti fitosanitari professionali e a chi svolge attività di consulenza fitoiatrica per aiutare le imprese a proteg- gere le proprie produzioni. Per i patentini fitosanitari le abilitazioni scadute nel 2022 e non rinnovate sono già state massivamente prorogate al 30 giugno prossimo, data entro la quale si dovrà procedere, come di consueto, con la partecipazione ai relativi corsi per il rinnovo annuale. Il nuovo stato è verificabile individualmente con libero accesso sulla pagina web della Regione Piemonte dedicata all’abilitazione fitosanitaria (PAN), la stessa che viene utilizzata nelle verifiche alla vendita dei prodotti fitosanitari. Il provvedimento non si applica ai patentini scaduti a decorrere dal 1° gennaio 2023. Per informazioni gli Uffici Coldiretti sono a disposizione.

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