dall’altra arte 2012 - prima edizione Realizzato da:
Monimbò Bottega del Mondo www.monimbo.it In collaborazione con: Liceo Artistico / Istituto d’Arte “Bernardino di Betto” - Perugia Liceo Artistico “Orneore Metelli” - Terni Cofinanziato dalla Regione Umbria attraverso i fondi della L.R. 3/2007
Con il patrocinio di:
A cura di: Barbara Andreani, Carola Benedetto, Alessandro Carlaccini, Giuseppe Carrieri, Milena Frenguelli, Francesca Manfredi, Francesco Pabilla, Elisa Secondi Progetto grafico: Alessandro Carlaccini
Parte integrante dell’attività del commercio equo e solidale è l’azione di sensibilizzazione per la promozione di una economia di giustizia e solidarietà. La cooperativa Monimbò, che da anni opera a Perugia e a Terni per promuovere e diffondere il commercio equo e solidale, è impegnata anche nell’organizzazione di incontri didattici con alunni delle scuole dell’Umbria. Da questa esperienza è nata la nostra proposta di moduli che, attraverso tecniche di animazioni interattive, vuole formare “cittadini e cittadine del mondo”, che sappiano operare le proprie scelte in maniera critica e consapevole, per promuovere la crescita culturale e la formazione civica della nostra società. L’obiettivo è quello di rendere i ragazzi protagonisti, riflettere e discutere insieme a loro sulle dinamiche che regolano gli scambi commerciali, economici e quindi sociali tra i paesi del mondo. Riteniamo fondamentale imparare ad avvicinarsi a realtà diverse dalle nostre e prendere consapevolezza che ognuno di noi può contribuire attivamente alla costruzione di un mondo migliore. Questo catalogo nasce da un’attività didattica che ha coinvolto ragazzi dell’Istituto d’Arte “B. Di Betto” di Perugia e del Liceo Artistico “O. Metelli di Terni”. Nella fase iniziale del progetto i ragazzi sono stati accompagnati alla comprensione delle seguenti tematiche, attraverso l’utilizzo di metodologie interattive: - l’insieme dei fenomeni che passano sotto il nome di “globalizzazione”, con particolare riferimento all’impatto sociale e ambientale nei paesi del Sud del mondo; - la cultura del consumo responsabile favorendo e stimolando atteggiamenti e stili di vita animati da valori come la sobrietà, il rispetto per la diversità, la conoscenza, la solidarietà e la cooperazione tra persone di paesi diversi; - le differenze demografiche ed economiche tra i continenti, in modo da evidenziare le zone di produzione di alcuni prodotti coloniali e comprenderne il ruolo economico nel mercato globale; - il problema dello sfruttamento minorile e dell’impatto ambientale delle suddette produzioni; - il Commercio Equo e Solidale, i criteri che lo regolano, i principali attori e i meccanismi di funzionamento del sistema. Nella seconda fase del progetto i ragazzi, partendo dalle nozioni apprese nei primi incontri, hanno elaborato e realizzato queste opere d’arte pensate come strumenti di diffusione e sensibilizzazione su tematiche di sostenibilità economica ed ambientale. Michele Stella Presidente della cooperativa Monimbò
Una piccola culla di cartone. Il colore, la forma richiamano le culle africane, fatte per neonati meno fortunati, meno ricchi, meno dotati di opportunità rispetto ai loro coetanei. Da questo significativo oggetto parte il viaggio attraverso i prodotti dei giovani studenti frequentanti il Liceo Artistico / Istituto d’Arte “Bernardino di Betto” di Perugia. E’ il riscontro alla proposta riassunta dal progetto “ Dall’altra Arte”: un’arte alternativa, povera, ma ricca come non mai di contenuti e significati di carattere universale. Un’arte che è consapevole dell’esistente e non lo rifiuta, anzi lo accetta criticamente; non lo raffigura come qualcosa di immobile e immutabile, ma lascia aperto un luminoso spiraglio alla speranza. Un’arte che, per dirla con Edoardo Galeano, si chiede se “globalizzazione” non sia che un neologismo al posto di “imperialismo”. E tuttavia non si ferma alla denuncia, scava nei contenuti, nella sua apparente modestia opera una sorta di analisi dei fenomeni rappresentati. Ed ecco allora l’efficace trittico intitolato “Non vedo, non parlo, non sento”: la chiusura della mentalità occidentale alla comprensione vera dei grandi problemi, delle criticità che sono alla base di un benessere arrivato non si sa come. Un’opera che acquista particolare significato se accostato a quel “Vaso del pesce rosso” decontestualizzato con oggetti che richiamano la ricchezza, anzi l’opulenza del nord del mondo. Ma è un’opulenza contraddittoria e in qualche misura negativa. Ecco allora l’albero a forma di mano: da una parte foglia e frutti, dall’altra una desolante arsura, simbolo delle risorse che non ci sono perché sottratte. Un’impostazione che non intende cancellare le differenze. Un cartone di buon impatto cromatico reca lo slogan “eurocentrismo sì, razzismo no”. E che al tempo stesso, coglie le varie facce della miseria: materiale al sud, culturale al nord. Ecco allora la grande didascalia di un fumetto: “ci sono persone così povere che l’unica cosa che hanno sono i soldi”. Oppure “ Concetti perduti” con quel riferimento quasi nostalgico a forme espressive come la Pop Art, o addirittura a questa precedenti che si basavano sul recupero di materiali poveri; con quella larvata protesta contro la perdita della gestualità simboleggiata da un passo di danza che può essere africano o latinoamericano. Il notevole pannello raffigurante la venere moderna dal cui capo nasce un albero i cui frutti sono i prodotti della cultura artistica, letteraria, tecnologica sembra suggerire una via d’uscita al progressivo degrado culturale che è una delle due facce della medaglia rappresentata dallo sfruttamento delle risorse e del lavoro altrui. Ma la significativa raffigurazione su plexiglass di mani che strizzano il mondo richiama di colpo i limiti della realtà presente. Di conseguenza si ritorna alla raffigurazione del globo su carta pressata con immagini di opulenza da una parte, di angosciosa miseria e schiavitù dall’altra. O a quella della mano del ricco che con un solo gesto incatena i continenti del sud del mondo. Ed accanto allo sfruttamento economico, compare quello di genere, con quell’immagine di occhi femminili, per lo più del “sud”, alcuni dei quali ci guardano, con un indecifrabile miscuglio di tristezza e rassegnazione, dietro invalicabili grate o sbarre. Immagine efficace, come l’altra di quelle mani che reggono i fili, simbolo di corde pronte ad accaparrarsi i prodotti agricoli coltivati da un bambino del “terzo mondo”, piegato con sforzo e fatica ai margini di una simbolica risaia. Cosa fare allora? Ipotizzare un’immensa palingenesi, che sposti i presunti equilibri fra le diverse zone del mondo, fra le razze, i generi, le classi sociali, distruggendo i meccanismi perversi dello “scambio diseguale”? In prospettiva storica forse sì. Ma intanto partire dall’oggi, da una diversa cultura del consumo. Recuperare uno stile di vita sobrio, intelligente, basato su una solidarietà che sia rispetto per le persone, per le cose, per la natura. Così, fra gli oggetti prodotti, semplici rotoli di cartone formano un perfetto incastro a suggerire un insieme quasi elegante, ora che sono svuotati da un possibile contenuto di monete. Così una bottiglia di plastica gettata via, opportunamente tagliata e colorata, diventa una piccola, gradevole scultura. Un’altra bottiglia, rivestita di tessuto, suggerisce un’idea di creatività ed inventiva. Un braccio che dipinge con articolazioni meccaniche insinua invece la possibilità di sollevarsi dalla soggezione al ruolo delle macchine, per recuperarle ai fini di valorizzare le potenzialità umane. Una brocca finemente rivestita diventa il supporto di un messaggio teso a dimostrare che anche “lo sport unisce”. Ma la parte più affascinante è quella costituita da indumenti, realizzati con i materiali più poveri che si possa immaginare. Un foglio di plastica nera diviene un abito; un vestito giallo di tela riceve un tocco di eleganza dall’accostamento ad un cappello femminile a larghe falde realizzato con giornali. Un corpetto e relativa gonna sono creati con avanzi riciclati di jeans: il ricordo va all’esperienza compiuta dalle stesse ragazze e ragazzi, che oggi partecipano al progetto, quando nei laboratori della Fondazione Mazzucchelli di Brescia riuscirono a trasformare in pochi minuti avanzi di jenas in gonne, t-shirt, borse, tracolle, portaoggetti. Ma ancora, una tovaglia a fiori si esalta in una elegante gonna scura. E un altrettanto elegante vestito lungo, viene completato da pezze di recupero, ad indicare simbolicamente la convivenza di quello che Scarpetta avrebbe chiamato “Miseria e nobiltà”, ma anche la possibilità che umili avanzi tornino a giocare un qualche ruolo nella vita di tutti i giorni. Da questa idea nasce un suggestivo abito con gonnellino di carta e corpetto di vimini; una borsa di plastica riceve slancio e finezza da scene di fumetto; un tessuto viene realizzato con avanzi di filo e residui tessili di varia provenienza, sortendo un effetto policromo di grande effetto. Ma la conquista di un nuovo modo di vivere e di operare si accompagna alla valorizzazione delle diversità culturali, alla rappresentazione grafica e simbolica dello smisurato apporto che il sud del mondo può fornire a un rinnovamento generale dell’umanità e del nostro pianeta. Ecco allora un lavoro realizzato con le tecniche più svariate (mosaico, plastilina, acrilico) che evidenza con maggiore preziosità e rilievo proprio i paesi ei continenti “poveri”. Stessa coesistenza di approcci diversissimi (pittura, mosaico, collage) che si ritrova un’opera ricca di simboli che richiamano le culture orientali, precolombiane o addirittura la preistoria sahariana. Dunque, dalle mirabili realizzazioni dei ragazzi scaturisce alla fine, oltre la denuncia, oltre la protesta, un messaggio ottimista. Uno scarto di polistirolo suggerisce un ideale abbraccio fra la neve del nord con la figura di un esquimese e il sole dell’Asia rappresentato da una stilizzata figura giapponese. Ma più di tutto una palla di gomma diventa la terra: pianeta dove si incontrano, si toccano, si confrontano bambini e adolescenti delle più svariate razze e latitudini. Non si può concludere questa modesta guida alla lettura di alcune opere esposte senza un affettuoso ringraziamento agli studenti delle sezioni di Decorazione Plastica, Decorazione Pittorica e Moda e Costume, esteso ai bravi insegnanti che hanno seguito e coordinato le loro fatiche. Ma il ringraziamento va a tutti gli ideatori e gli esecutori di un progetto che riporta in primo piano la fiducia in tutto ciò che come diceva Brecht, rende l’uomo uguale a se stesso.
Il Dirigente scolastico Roberto Volpi Liceo Artistico/ Istituto d’Arte “Bernardino di Betto” di Perugia
«Tutti gli esseri umani nascono liberi ed eguali in dignità e diritti. Essi sono dotati di ragione e di coscienza e devono agire gli uni verso gli altri in spirito di fratellanza.» Primo articolo della Dichiarazione dei Diritti Umani. Ogni individuo lotta per lo stesso obiettivo: avere una vita felice. La felicità, non solo la mera sopravvivenza, è un diritto inalienabile. Eppure la nostra nazione, le nazioni occidentali che hanno lottato per ottenere questi diritti basilari sono le principali responsabili dell’oppressione verso i popoli cosiddetti del “ sud del mondo”. Il nostro benessere fonda sulla loro povertà. Il fine di questa esperienza che ha fatto sì che i ragazzi conoscessero ed entrassero in contatto con una realtà come quella del commercio equo e solidale è quello di mostrare che facciamo parte di una comunità, una comunità più ampia, la comunità umana e che non è necessario il contatto fisico o la vicinanza geografica per creare un’identità comunitaria che ci renda consapevoli delle disparità tra individuo ed individuo. L’artista è colui che possiede una sensibilità così profonda da poter diventare interprete universale della realtà che lo circonda, interprete e creatore. L’arte può e deve sviluppare linguaggi e pensieri nuovi per comunicare e per dimostrare ciò che accade intorno a noi e come si può contribuire al cambiamento. Come ci si può orientare verso azioni concrete e coraggiose che mettano in primo piano la lotta alla povertà ed allo sfruttamento e la salvaguardia dell’ambiente. Queste tematiche hanno proiettato i partecipanti del laboratorio verso la creazione dei lavori. Hanno guidato i ragazzi i ad una nuova visione dell’opera d’arte, stimolando la loro voglia di sperimentare ed accrescendo così la loro vivace creatività. La salvaguardia dell’ambiente, ad esempio, ha stimolato un uso più consapevole dei materiali. Nelle rispettive sezioni di indirizzo gli alunni sono stati supportati dai loro insegnanti, in stretta collaborazione con gli educatori dell’associazione “monimbò”, attraverso le diverse fasi di realizzazione. Alcuni hanno realizzato opere artistiche- multimediali, altri istallazioni in metallo. Per gli alunni è stata l’opportunità concreta di interagire con una nuova realtà, una realtà al di fuori dell’ambito strettamente scolastico, confrontandosi tra loro e con il futuro che li aspetta. Ciò ha stimolato lo spirito di collaborazione e di coesione del gruppo. Prof. Alessio Valeri, indirizzo Immagine Fotografica Filmica e Televisiva Prof. Pasquale Verdone, indirizzo Design del Metallo Liceo Artistico “Orneore Metelli” di Terni
indice delle opere
DEORAZIONE PITTORICA: Prof. Isabella Masciotti NEW BORN...................................................pag 5 DEORAZIONE PITTORICA: Prof. Marco Balucani OCCHIO......................................................pag 5 CONCETTI PERDUTI.........................................pag 15 MONDI A CONFRONTO.........................................pag 6 NON VEDO NON PARLO NON SENTO...........................pag 16 CULLA.....................................................pag 16 FONTANA DELLA VITA.......................................pag 17 DECORAZIONE PITTORICA: Prof. Donatella Capponi PER UN SOGNO EQUOSOLIDALE................................pag 6 Sezione Plastica: Prof. Luca Santanicchia. DECORAZIONE PITTORICA: Prof Stefania Sisani, Prof. Rita Fortunelli NATURA....................................................pag 17 COSTUMI DI VARI POPOLI......................................pag 7 DALL’ALBA AL TRAMONTO...................................pag 18 Confronto fra Arti di Culture Diverse Confronto fra Arti di Cul- PER LORO NON è UN GIOCO...................................pag 18 ture Diverse...............................................pag 7 LA POVERTà LIBERA LA RICCHEZZA...........................pag 19 SFRUTTAMENTO MINORILE....................................pag 8 LO SPORT UNISCE IL MONDO.................................pag 19 DIFFERENZE FRA NORD E SUD DEL MONDO......................pag 8 Non tutti hanno il loro spazio in cui sentirsi protetti; La maggior DUE MONDI COSì DIVERSI.....................................pag 9 parte spera di poterlo avere............................pag 20 Una Riflessione sulle Diverse Condizioni del Mondo.......pag 9 LA BOTTIGLIA..............................................pag 20 LA LIBERTà NEGATA.........................................pag 10 Europocentrismo si, razzismo no........................pag 21 Sogni e desideri di un povero bambino....................pag 10 I POLI......................................................pag 21 THE BOX...................................................pag 11 PROTESI MECCANICA.......................................pag 22 LA FAME NEL MONDO........................................pag 11 L’ESSENZIALE..............................................pag 22 LA PRIGIONIA DELLA POVERTà...............................pag 12 LA COLLANA...............................................pag 23 Moda e Costume: Prof. Sandrina Maggioli, Prof. Daniela Paoloni, Prof. Giovanna Berellini, Prof. Rossana Damiani PIE CAP....................................................pag 12 RECICLED JEANS...........................................pag 13 FUNNY TEXTILE............................................pag 13 FUNNY NEWS...............................................pag 14 RECICLED BAG..............................................pag 14 THE CARTOON BAG..........................................pag 15
ARTE DELLA LAVORAZIONE DEI METALLI: Prof. Pasquale Verdone IMPRONTE.................................................pag 23 SERVA ME, SERVA BOTE.....................................pag 24 Immagine Fotografica Filmica e Televisiva: Prof. Alessio Valeri PER UN PUGNO DI TERRA....................................pag 24 LIBERI DI DECIDERE.........................................pag 25 ...E SE FOSSE SOLIDALE.....................................pag 25
NEW BORN
Corbucci Sofia , Krosi Ina, Lagi Benedetta, Mencarelli Martina, Moscatello Jessica, Nucciarelli Serena, Silvestre Elisabetta, Sorbelli Elena tempera acrilica su carta, dimensioni 70x100 Il disegno raffigura una donna in gravidanza, che rappresenta la speranza di un futuro migliore per il mondo, e i cui capelli si estendono verso l’alto formando dei rami nei quali sono incastrati oggetti che rappresentano culture, religioni e aspetti positivi e negativi del mondo.
occhio Chiappini Alessandra, Giulietti Erika, Mercanti Alessandra, Pace Margherita, Santeroni Bianca, Scarponi Rebecca, Stellini, Celeste acrilico su cartoncino, dimensioni 70x100 Con questo occhio vogliamo rappresentare il divario tra nord e sud del mondo, creando una immagine che prende spunto dal simbolo dello Ying e dello Yang. Questo concetto viene raffigurato utilizzando l’immagine dell’uomo occidentale e del ragazzo di colore. 5
Per un sogno equosolidale
classe III A Ist d’Arte “Bernardino di Betto”, Perugia - lavoro di gruppo
mondi a confronto
filo, stoffa, plastica
Alessia Caseti, Giuliano Vaccari, Nicola Scopetti, Alessio Ciancaleoi, Antonio Esposito, Luca Ciabatta, Riccardo Bernardi. penna e acrilico su cartoncino dimensioni 70x100 Ci sono persone così povere che l’unica cosa che hanno sono i soldi 6
L’amaca composta da anelli in plastica recanti all’interno varie tipologie di segnisimboli dipinti su stoffa, vuole fungere da stimolo per una giusta equità tra produttore consumatore e allo stesso tempo stimolare una riflessione mirata al consumo di prodotti equosolidali, in modo che ognuno possa divenire partecipe della salvaguardia del pianeta.
Costumi di vari Popoli Pietro Ilardi
materiali riciclati (bambole, stoffa riciclata, polistirolo), dimensioni 35,5x59 cm Ho cercato di rappresentare i vari costumi tipici di alcune popolazioni.
Confronto fra Arti di Culture Diverse Matteo De Ambrosi
tecnica mista (materiali naturali, carta e cartoncino, stoffa, sabbia e spago e acrilici) su base di truciolato, dimensioni 36x72 cm Ho voluto rappresentare le varie arti, da quella preistorica alle decorazioni moderne, di varie popolazioni e culture diverse 7
sfruttamento minorile Silvia De Mori tecnica mista (stoffa, colla e gesso, plastica, acrilici, legno e spago) su compensato, dimensioni 40,5x50 Ho voluto rappresentare, in modo un po’ “tetro” la cruda verità dello sfruttamento minorile.
Differenze tra Nord e Sud del Mondo Giulia Marzocchi, Beatrice Ridolfi tecnica mista (mosaico, paillette, pellicola trasparente, sabbia, vinavil e colore, doratura e colore acrilico) su tavola riciclata, dimensioni 75x105 Afffbbiamo rappresentato le parti più povere del mondo mettendole in evidenza con motivi ornamentali tipici. 8
Due Mondi Così Diversi Erika Gagliardoni; Giulia Zappacenere tecnica mista (carta riciclata e fotocopie, gesso e vinavil, perline, plastica, catene, spago e juta) su legno, dimensioni 72,5x80,5 In questo lavoro abbiamo voluto mettere a confronto la ricchezza e la povertà che, purtroppo, nel mondo ancora c’è
Una Riflessione sulle Diverse Condizioni del Mondo Greta Gostinicchi tecnica mista (acrilico su tavola riciclata, plastica, carta riciclata), dimensioni 40,5x50 In questo lavoro ho voluto rappresentare una riflessione, da parte di una donna occidentale, nei confronti dei paesi meno sviluppati. 9
La LibertĂ negata Rovena Krosi tecnica mista (stoffa, carta e tovaglioli, rete in ferro e cuoio) su legno, dimensioni 33,5x40,5 In questo lavoro ho rappresentato le diverse condizione delle donne nel mondo.
Sogni e desideri di un povero bambino Linda Massei collage con vari oggetti riciclati su tavola di malta e stoffa, dimensioni 45x35 In questo lavoro ho voluto rappresentare ciò che, secondo me, un bambino del terzo mondo può desiderare. 10
The Box Elena Covarino tecnica mista (ritagli in plastica, acrilico, fotocopia e pellicola) su plexiglass riciclato, dimensioni 40x60 Se gli esseri umani non sono capaci o disposti a sacrificare i desideri individuali per il bene superiore della specie, allora la loro specie non avrĂ speranza di sopravvivere.
La Fame Nel Mondo Michela Vitoni collage di varie immagini prese da giornali, rete di ferro, stoffa, gesso e vinavil, tutto incollato su compensato, dimensioni 60x49 Ho voluto sottolineare la mancanza di cibo in alcune aree del mondo. 11
La Prigionia della Povertà Anita Miconi tecnica mista (colore acrilico su tavola riciclata, vari materiali riciclati), dimensioni 30x40 Ho voluto rappresentare l’idea di supremazia dei paesi ricchi nei confronti di quelli poveri.
Pie Cap Micol, Julia, Eva, Stanislava materiali riciclati. I materiali che sono stati utilizzati sono: il cartone per fare la visiera, il giornale per far indurire il cartone e la plastica nera per ricoprirlo. 12
Recicled Jeans
Funny textile
jeans riciclati e cannucce
tessuto agugliato con recupero di fili vari 13
funny news
Recicled bag
tessuto agugliato con recupero di fili vari
borsa realizzata con materiali vari riciclati 14
The cartoon bag borsa in plastica con fumetti stampati e pelle
CONCETTI PERDUTI Ciarapica Claudia, Condre Cartiu Damaris, De Rubeis Federica, Margutti Silvia, Pacenti Manrico (trittico) 50x40, 72x56, 50x40 acrilico, vinilico e collage su tavola Il lavoro è ispirato alle tecniche realizzative proprie del new dada e anche della pittura gestuale in genere. 15
NON VEDO NON PARLO NON SENTO Ciarapica Claudia, Condre Cartiu Damaris, De Rubeis Federica, Margutti Silvia, Pacenti Manrico (trittico) 42X36 42X36 42X36 acrilico, vinilico e collage su tavola È un tentativo di porre l’attenzione sull’atteggiamento egoistico, spesso inconsapevole, del mondo occidentale nei confronti di quei paesi più deboli e sfruttati fino all’inverosimile dalle dinamiche economiche mondiali.
CULLA Ciarapica Claudia, Condre Cartiu Damaris, De Rubeis Federica, Margutti Silvia, Pacenti Manrico acrilico, vinilico e garza su cartone, dimensioni 39X30X14 L’infanzia, il giocattolo, nel terzo mondo i giocattoli si costruiscono con oggetti buttati e ritrovati, sono dei veri e propri ready made. 16
FONTANA DELLA VITA Ciarapica Claudia, Condre Cartiu Damaris, De Rubeis Federica, Margutti Silvia, Pacenti Manrico acrilico, vinilico, legno dimensioni 30X25X22 Germogli di vita, pronti a fiorire ed a colorarsi...
natura Federica De Rubeis argilla, dimensioni 17x15 Il nome “Natura” del progetto è stato scelto non solo per il materiale utilizzato, ovvero l’argilla composta da materie prime, ma anche per sollecitare l’osservatore a fare un’analisi soggettiva dell’opera in quanto una rosa ha svariati significati. 17
Dall’alba al tramonto Giulia Ciarapica fimo, rame, corda, pannolance, dimensioni 47x43 Il progetto rappresentato unisce la vita e la morte che sono a loro volta conseguenza di ricchezza e povertà.
Per loro non è un gioco Carlotta Cinti Pallone di cuoio, foto stampate, dimensioni 34x18 Il progetto realizzato vuole far notare il diverso significato che ha un pallone per i bambini nei diversi paesi del mondo. Non sempre è un gioco, ma un lavoro. 18
La povertà libera la Lo sport unisce il ricchezza mondo Claudia Ciarapica, Letizia Armieri, Silvia Margutti
vaso porta pesci; giornali; gioielli; monete; sabbia, dimensioni 27x20 Abbiamo recuperato un vaso di pesci; esternamente abbiamo rappresentato la ricchezza, lasciando aperta una piccola base che rappresenta la speranza per le popolazioni più povere, che è espressa attraverso la sabbia internamente.
Giada Santibacci, Laura Battistoni, Giulia Pochini brocca, foto stampate, colori a vetro Il progetto da noi realizzato cerca di dare allo sport un significato di unione e non di competizione. Infatti nel mondo sportivo non esistono differenze e chiunque se lo meriti può diventare campione. 19
Non tutti hanno il loro spazio in cui sentirsi protetti; La maggior parte spera di poterlo avere La bottiglia Damaris Condre Cartiu
Valentina Tordoni
Dimensioni: 30x12 cm
Dimensioni: 33x8
rotoli di carta
Ho preso una bottiglia di plastica e ho tagliato alcune parti. Dopo ho immerso la bottiglia nei colori a vetro. Nelle parti tagliate si possono inserire libri o altri oggetti. Quest’opera rappresenta i colori del mondo e il diritto allo studio.
Descrizione: i rotoli contenenti le figure rappresentano il nostro ‘mondo’:la famiglia,gli amici,la societĂ che ci circonda e ci protegge a differenza di chi viene lasciato a se stesso. 20
Europocentrismo si, razzismo no Silvia Renga Dimensioni: 50x70 Europocentrismo è una visione centralizzata del proprio stato convalidata dal modo in cui si ritrae la cartina geografica essenzialmente modificata rispetto alle posizioni reali degli altri stati. Questo “fenomenoâ€? non deve sfociare in razzismo culturale ed ideologico, in quanto, in qualsiasi posizione vengano ritratti gli stati la terra rimane sempre la stessa.
I poli Eva, Mica, Julia, Sissi Dimensioni: D. 20 cm circa Pallone in gomma e ritagli di giornale Il nostro progetto è una palla ricoperta di ritagli di giornale. Abbiamo applicato al nord delle immagini di bambini ricchi, mentre al sud immagini di bambini poveri, per far capire il contrasto tra nord e sud del mondo. 21
Protesi meccanica
L’essenziale
Manrico Paceva Dimensioni: h. 40 cm circa materiale riciclato principalmente da auto e biciclette Il lavoro è stato progettato per far riflettere la gente su come sia possibile realizzare una “rozza” protesi in pochi giorni, facendo così capire che con degli studi approfonditi si potrebbero realizzare protesi per arti menomati, con semplici materiale riciclato. 22
Giorgia Tancetti lana e perline - lavoro a maglia con applicazione di perline Il portabottiglie e il sacchetto contengono il minimo indispensabile per vivere: l’acqua e il pane, la ricchezza è rappresentata dalle perline in contrasto con la povertà della sola lana non decorata.
La collana Alessia Xhemali Dimensioni: 30 cm. circa intreccio di fili vari di plastica e decorazioni natalizie. Il mio progetto rappresenta la povertà e la ricchezza nel mondo. La ricchezza non è distribuita bene e soffoca la povertà, quindi nel mondo abbiamo tanta fame. Questo progetto rappresenta questi contrasti, la collana è fatta con due tipi di materiale, uno rappresenta la povertà e la fame e l’altro, un filo lucido, la ricchezza e il denaro..
Impronte Simona Amadei, Veronica Arcangeli, Elena Cibocchi, Anna Ficola, Silvia Lupattelli, Martina Menichelli, Eleonora Miliacca, Ilaria Passalacqua, Nicol ROmani, Michela Santamaria Assistente Tecnico: Marco Collazzone Opera polimaterica: rame, legno, ferro, smalto Il tema del lavoro sono i Diritti Umani. “Quando quel giorno verrà avremo pace sulla terra e amicizia tra gli uomini” Mahatma Gandhi 23
serva me, serva bote Elena Bellini, George Craciun, Jennifer De Gioia, Cristian Diomedi, Giulia Evangelisti, Emanuele Mengoni, Chiara Pacelli, Emanuele Persichetti, Arianna Raggi, Giacomo Saponara, Sibilla Vannucci, Marta Zappetti Assistente Tecnico: Marco Collazzone Opera polimaterica: materiali poveri e di riuso, ferro ossidato, rame, lamerino e metallo verniciato, barre in metallo. Tecniche di assemblaggio: saldatura ad elettrodo, legature con filo di metallo Installazione interattiva: l’osservatore decide se applicare i ragni al mondo o no: la scelta di un mondo migliore è nelle nostre mani.
per un pugno di terra Paolo Angeletti, Federico Cammerieri, Filippo Diana, Matteo Pierini, Giacomo Rizzi, Patrik Tommasone video Un cortometraggio in cui il tema scelto è stato lo sfruttamento del lavoro, in cui si evidenzia la ricchezza in mano di pochi e il lavoro sottopagato di molti. 24
Liberi di decidere Beatrice Bartolini, Martina Casarin, Gemma De Domenico, Veronica Granati, Isabella Lori, Evelyn Marcucci, Michela Marini, Georgia Rosati Video In questo video che sembra quasi uno spot, si vuole porre l’attenzione sulla scelta, al centro di ogni possibilità di cambiamento.
...E SE FOSSE SOLIDALE? Ariel Bigatti, Riccardo Berretta, Ferranti Ambika, Fongoli Rachele, Frasca Debora, Luciani Azzurra, Magni Marta, Maiolatesi Camilla, Marroni Samuele, Monesi Veronica, Tascioni Lorenzo Video animato, tecniche miste La classe, liberando l’energia creativa, ha realizzato un video in animazione utilizzando diverse tecniche: il Disegno Animato, lo Stop Motion, la Paper Animation, attraverso l’utilizzo di tutti i tipi di materiali a disposizione. 25
Per informazioni: Monimbò Bottega del Mondo Via Bonazzi 41/a - Perugia 075 5731719 - bottega@monimbo.it Corso Vecchio, 120 - Terni 0744 428093 - bottegatr@monimbo.it www.monimbo.it Monimbò è una cooperativa sociale che promuove l’economia sostenibile e il consumo responsabile. Siamo presenti a Perugia e Terni con due botteghe, svolgiamo interventi formativi e di sensibilizzazione e promuoviamo il commercio equo verso enti pubblici e imprese private. Ti aspettiamo in bottega o alle nostre iniziative per spiegarti in modo più approfondito quello che facciamo e come ognuno, semplicemente, può dare un suo piccolo, grande contributo. Come ci puoi sostenere: diventa socio / fai volontariato / acquista in bottega / versa il 5x1000 (c.f. 02251120545) / fai una donazione / sostieni un progetto promuovi il commercio equo a scuola o nel tuo luogo di lavoro