Percorso didattico dell’insegnante Coco Alessandra finalizzato alla scrittura di favole da parte degli alunni della classe 3^ sez. B dell’Istituto Comprensivo “ XX Settembre” di Catania
Che cos’è la favola? Le favole sono testi brevi che raccontano una storia e hanno lo scopo di insegnare qualcosa. Le favole venivano scritte e raccontate già nell’antichità: molte ebbero origine in Grecia o a Roma e, giunte fino a noi, sono diventate patrimoni della nostra cultura. Le favole raccontano vicende molto semplici e lineari, senza complicazioni e quasi sempre costituite da un solo episodio.
Struttura della favola Le vicende narrate si sviluppano in tre momenti: SITUAZIONE INIZIALE
SVILUPPO DELLA VICENDA
CONCLUSIONE
Quando? Dove? Chi? Cosa fa?
-Problema -Soluzione del problema
-Chi? -Cosa fa? -Morale ( scritta o da intuire).
I protagonisti I protagonisti delle favole sono quasi sempre animali, anche se a volte possiamo incontrare piante, divinitĂ , oggetti. Sono personaggi che hanno caratteristiche umane, sono capaci di provare sentimenti e di esprimerli attraverso pensieri e parole: gli animali protagonisti delle favole, infatti, assumono atteggiamenti e incarnano vizi e virtĂš tipici degli esseri umani.
La morale della favola L’elemento che caratterizza più di tutto la favola è la presenza di una morale, collocata alla fine o all’inizio del racconto, in cui l’autore spiega il significato della storia che ha narrato. L’autore, attraverso la vicenda narrata, vuole insegnare qualcosa al lettore.
Mappa concettuale della favola
FAVOLE SCRITTE DAGLI ALUNNI DELLA CLASSE 3^B IL TOPO ARTURO DI EGLE LA ROCCA Un topolino di nome Arturo passeggiava nel bosco in cerca di cibo. Stava per avvicinarsi l’inverno e pensò di cercare del formaggio vicino alla tana di vecchi topolini. Nel bosco, incontrò una lepre di nome Gina che camminava con aria superba. Arturo le andò incontro e le disse: “Ciao lepre, che ci fai qui?”. E Gina rispose: “Ciao topastro, piuttosto che ci fai tu qui?”. Il topo rispose: “ Sto cercando del formaggio, e purtroppo non ho un posto dove alloggiare per l’inverno!”. Il topo continuò: “Potresti ospitarmi nella tua tana?”. La lepre rispose: “Per me va bene! Ma tu cosa mi dai in cambio?”. E il topolino le disse: “Posso darti un po’ del mio formaggio!”. La lepre accettò. Si recarono nella tana e incominciarono a mangiare. Alla fine del loro pasto, la lepre Gina disse al topolino Arturo di pulire, spazzare e lavare la tana. Arturo le disse che non era la sua tana, quindi doveva pulirsela da sola. Ma la lepre arrabbiata lo cacciò. Il topolino sconsolato, cominciò a cercare un’altra tana finché fortunatamente ne trovò una molto grande e che soprattutto non doveva condividere con animali ingrati. MORALE: Quando fai un gesto gentile non devi chiedere nulla in cambio, ma devi farlo con il cuore.
IL TOPOLINO ALTRUISTA DI DAMIANO MARRA In una campagna viveva un piccolo topolino. Un giorno, il topolino sentì parlare gli altri topi che dicevano: “ Ehi, hai sentito? Dicono che ci sia un albergo per topi ai piedi della montagna!!!”. Allora il topolino decise di mettersi in viaggio. Lungo la strada, incontrò una volpe. Il topolino disse alla volpe: “ Saresti così gentile da indicarmi la strada per l’hotel dei topi?”. Ma la volpe bugiarda, indicò al topo la strada per arrivare al mare. Il topolino seguì le indicazione della volpe e arrivò al mare. Cercò di ritornare indietro, ma aveva perso l’orientamento e non riusciva a ritrovare la strada di casa. Purtroppo la situazione cominciò a peggiorare, perché dall’acqua venne fuori un gigantesco e terribile drago. Il topolino, allora, non sapendo cosa fare, si butto in acqua e fortunatamente la corrente lo portò fino al suo villaggio. Arrivato a casa cominciò a gridare: “ Aiuto! Scappate, scappate!” Il re dei topi era molto spaventato e non sapeva cosa fare. Il topolino chiese al re di dargli il suo cavallo. Salito sul cavallo, si lanciò sul drago e lo uccise. Il topolino tornò dalla volpe e la rimproverò dicendole che per la sua bugia aveva rischiato di morire. La volpe si scusò con il topolino e gli promise che da quel giorno non avrebbe più detto bugie. MORALE DELLA FAVOLA: A volte le bugie possono mettere in pericolo la vita degli altri. Mai dire bugie!
IL CAVALLO E L’ASINELLO DI GIULIA MIGLIACCIO In una fattoria vivevano un asinello buono e generoso e un cavallo vanitoso e ingrato. Stava tutto il giorno a vantarsi di quanto fosse bello e curato. “ Non sporcherò i miei zoccoli nel fango del cortile!”. E rivolgendosi all’asinello: “ Vai tu, asinello sudicio a lavorare!”. L’asinello usciva tutte le mattine per svolgere molti lavori pesanti. Un giorno, mentre trainava un carro, il contadino rimase incastrato nella recinzione del cortile. L’asinello chiamò il cavallo per aiutare il contadino perché lui era legata al carro e non poteva muoversi. Ma il cavallo rispose: “ Non uscirò a sporcare i miei splendidi zoccoli puliti per aiutare quell’uomo! Che si arrangi da solo!”. L’asinello, allora, tirò il carro con tutte le sue forze e raggiunse il suo padrone che urlava per la disperazione. Lo tirò per la camicia e riuscì a liberarlo. Il contadino ringraziò l’asinello e disse rivolgendosi al cavallo: “ Tu, cavallo ingrato, non hai voluto aiutare chi , tutti i giorni, ti cura e ti sfama. Io ti ho risparmiato tante fatiche per la tua bellezza e ho sfruttato l’asinello per i lavori più umili e pesanti! Ingrato, domani ti venderà ad un nuovo padrone che non vedrà la tua bellezza ma solo la tua utilità di animale da trasporto!”. Il cavallo fu venduto all’esercito del re e da quel giorno i suoi bellissimo zoccoli percorsero molti e molti chilometri… MORALE: È meglio apprezzare ed essere grati per ciò che si ha anziché rimpiangere ciò che si ha avuto.
IL LUPO CORAGGIOSO E LA VOLPE BUGIARDA DI SOFIA VALENTI Una sera d’inverno, un lupo affamato decise di scendere a valle per cercare qualcosa da mangiare. Lungo il cammino, incontrò una volpe che aveva avuto la stessa idea e per non dividere il cibo con il lupo gli disse che lei era di ritorno dal paese e che lì tutti gli abitanti erano partiti e le case erano chiuse e buie. Il lupo la ringraziò e tornò sui suoi passi. La fame, però, gli faceva brontolare la pancia e allora decise di andare ugualmente a cercare qualche resto nei rifiuti. Quando arrivò in paese, trovò veramente tutto al buio, ma non perché gli abitanti fossero partiti ma perché era andata via la luce a causa di un’abbondante nevicata. Gli abitanti del villaggio, vedendo il povero lupacchiotto tutto bagnato e pensando fosse affamato, gli offrirono tanto cibo fino a quando fu sazio e pronto per fare ritorno nella sua tana. Nel frattempo, anche la volpe era arrivata al villaggio, ma vedendo tutto al buio, pensò che la sua bugia si fosse rivelata verità e allora tornò indietro. Era rimasta a pancia vuota, punita dalla sua stessa bugia, mentre il lupo coraggioso russava con la pancia piena. MORALE: Spesso chi dice le bugie ne rimane vittima.
L’ASINELLO E LA VOLPE DI ALICE TORO Un giorno, in un bosco, s’incontrarono una volpe e un asinello. La volpe disse all’asinello: “ Ciao! Come ti chiami?”. L’asinello rispose: “ Mi chiamo Doc”. La volpe, furba, domando: “ Vuoi venire a casa mia per cena?”. L’asinello accettò. Andò a casa sua, si vestì elegante e s’incamminò verso la casa della volpe. Giunto a casa della volpe, bussò alla porta. Entrò e vide una tavola apparecchiata con sopra una pentola di zuppa. La volpe versò la zuppa in vasetti così piccoli che solo il suo muso poteva entrarci. Doc arrabbiato le disse: “ Mi hai ingannato! Ti saluto! La volpe si mise a ridere soddisfatta. Passò qualche giorno e l’asinello, mentre passeggiava, vide la volpe incastrata sotto delle travi. MORALE: Doc la lasciò sotto le travi e le disse: “La prossima volta non ingannare gli altri! Non avrai mai degli amici e quando sarai in difficoltà nessuno verrà ad aiutarti!
IL LEONE GIULIO E L’UCCELLO PAOLO DI PATRIZIA SORBELLO Tanto tempo fa in una foresta viveva un leone molto saggio che si chiamava Giulio. Un giorno Giulio incontrò un uccello che si vantava della sua intelligenza. Si credeva così intelligente da poter ingannare anche il re della foresta. Così disse al leone che voleva sfidare il re della foresta non sapendo che questi era davanti a lui. Allora il leone gli disse avrebbe riferito della sfida dell’uccello al re della foreste e gli chiese in cosa voleva sfidarlo. L’uccello rispose che gli avrebbe fatto un indovinello e stupidamente lo rivelò al leone Giulio. Alla sfida Giulio si presentò travestito da agnello per non farsi riconoscere dall’uccello. Stabilirono che chi avesse perso la sfida avrebbe dovuto lasciare la foresta. Ovviamente vinse il leone che alla fine della sfida si tolse il travestimento e l’uccellino capì che era stato lui ad essere ingannato e così lasciò la foresta. MORALE: Non ingannate mai gli altri se non volete essere vittime dei vostri stessi inganni.