Alessia Fiorina
ALESSIA FIORINA 04/02/1995 Italy - Novara 28100 via abbondanza 26 (Pernate) 340 7334228 alessiafiorina@hotmail.it
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Ciao, mi chiamo Alessia, abito a Novara mi sono da poco laureata in Fashion design presso il Politecnico di Milano. Sono una ragazza dinamica, intraprendente e con tanta voglia di imparare e migliorarsi. Sono da sempre appassionata di arte e moda, e il mio percorso di studi universitario mi ha permesso di incrementare le mie conoscenze in questo ambito. Ho infatti acquisito buone competenze riguardo al processo di sviluppo di una collezione di moda, nel disegno figurativo, nel disegno tecnico e anche nel mondo della grafica e della comunicazione, settore in cui sto cercando di incrementare le mie conoscenze. Riguardo al mondo del fashion design ho acquisito abilità sia progettuali sia tecniche, grazie al corso di modellistica e alla specializzazione in maglieria dove ho imparato ad utilizzare sia macchine manuali in modo pratico, ma anche ferri per la lavorazione a mano dei filati. Il percorso di studi mi ha permesso inoltre di imparare a lavorare con i materiali, i tessuti e i filati, come conoscerli, sceglierli e utilizzarli nelle diverse scelte progettuali. Le mie capacità riguardo all’ambito della moda quindi spaziano in tutti suoi ambiti, avendo seguito un percorso che mi ha permesso di conoscerli in modo piÚ o meno approfondito.
Politecnico di Milano Laurea triennale in fashion design Specializzazione in maglieria // 2014-2017
ISTRUZIONE
Liceo scientifico Carlo Alberto Diploma scientifico 85/100 // 2009-2014
COMPETENZE LINGUISTICHE Italiano (madrelingua) Inglese COMPETENZE RELAZIONALI Buone capacità di integrazione in un gruppo di lavoro Buone capacità di comunicazione Buone capacità relazionali
Buone capacità riguardo alla creazione di una collezione di moda, in ogni sua parte, dallo sviluppo di un concept, alla scelta dei capi da realizzare. Buona capacità riguardanti l’utilizzo di programmi specificii per la manipolazione digitale ed il disegno. Buona capacità riguardanti l’utilizzo di macchine da maglieria e ferri per l’aguglieria.
COMPETENZE
COMPETENZE TECNICHE
Photoshop
Indesign Kaledo Solidworks Gerber Office
cinema
knit
libri
fashion design
viaggi
graphic design
disegno
fotografia
INTERESSI
PROGRAMMI
Illustrator
CONTENTS
FASHION Silver meets indigo
12
ESU Future’s job
20
Blumarine
32
KNITWEAR Quirky lives
52
Knitted Sweater
70
Labirinti e incastri
78
SKILLS Rayban Clubmaster
90
Fotografia
96
Connettività
104
Kaledo style / Knit
108
Drawing
118
Hand knit
126
The chinese indigo
132
Fashion
Silver meets indigo
12
L’estrapolazione dell’indigo, la tintura blu naturale, dall’indigofera tinctoria e la lavorazione tradizionale dei monili in argento dei Miao, piccola e antica popolazione asiatica dell’entroterra cinese, sono i punti centrali intorno ai quali è stata sviluppata questa collezione. Oltre a questi elementi ne è stato preso in considerazione un altro, più strutturale, le architetture di Zaha Hadid presenti anche in molte città della Cina. Il blu dell’indigo tipico della tintura di tessuti in cotone è l’elemento fondante di tutti gli outfit; i tessuti sono principalmente in cotone e seta come quelli tinti tradizionalmente a mano dalle donne Miao. Ogni capo ha infine alcuni elementi argentati, bordini, simboli, piccoli monili che rimandano agli accessori indossati nelle celebrazioni più importanti della popolazione asiatica. Così come i primi due elementi sono stati utilizzati per le decorazioni e i colori, il terzo elemento, cioè le maestose e geometriche costruzioni della Hadid sono state utilizzate per la scelta dei tessuti e per la creazione di strutture particolari inserite poi in alcuni capi. Infine è stato realizzato un unico prototipo di outfit, quello più emblematico dove sono stati racchiusi tutti i concetti chiavi sopra descritti.
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OVERVIEW
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ESU Future’s job
Pensando ai molteplici problemi ambientali che si riscontrano sulla nostra terra, è stata sviluppata una collezione che potesse andare a vestire i collaboratori di un ipotetico centro di sicurezza e risanamento ambientale. Il progetto, ambientato nel futuro, ha visto la nascita di una vera e propria organizzazione che si fa carico di tutti i problemi relativi all’ambiente. ESU (Environmental Supervising Unit) è un’organizzazione globale indipendente nata dalla volontà di proteggere e preservare il pianeta, dividendosi in 5 diversi ambienti (mare caldo e freddo, città’, montagna e bosco) gli impiegati monitorano ciò che in essi succede. L’agenzia svolge un’azione preventiva dove le problematiche stanno ancora nascendo e agisce prontamente quando i disastri ambientali sono già avvenuti. Gli addetti sono equipaggiati per ogni evenienza con capi realizzati con materiali tecnici ed innovativi e hanno caratteristiche particolari per trasportare i vari attrezzi da utilizzare durante il lavoro o anche solo per essere il più pratici possibile. Il capospalla realizzato è stato progettato per un impiegato che agisce in un ambiente cittadino, avrà quindi diversi accorgimenti pratici come le coulisse sugli arti o un doppio cappuccio protettivo per riparare dai fumi e dai gas tossici, un tessuto catarifrangente che gli permetta di essere visto in condizioni di buio e così via. Il capo è stato quindi progettato in ogni particolare per rispondere alle esigenze ipotizzate.
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26
doppio cappuccio protettivo coulisse antigas PVC RIGENERATO
YULEX
cerniera GHOST
ORGANIC JERSEY
tasca portastrumenti
27
SPONGE SUIT
ACTIVE
ECONYL
28
MATERIALI
SECOND SKIN
THERMOREE
SCUBA
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30
OVERVIEW
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Blumarine
32
La collezione si basa su una ricerca concettuale complessa, chiamata metaprogettuale. Realizzata in diversi step ha portato alla creazione di una collezione composta da 12 outfit, divisi in 3 momenti della giornata, casual, giornata lavorativa e sera. Il primo passaggio su cui si è basata la ricerca metaprogettuale è stato l’analisi di un brand del mondo della moda, in questo caso Blumarine, del quale è stato studiato ogni aspetto, target, dettagli stilistici, e storia. Tenendo conto di ciò, si passa quindi alla seconda fase, cioè l’estrapolazione di diversi dettagli catturati da alcune scene di un film con Alberto Sordi e Silvana Mangano “La mia Signora”. Questi elementi andranno ad unirsi ad altri 3 argomenti da cui sono stati catturati altri dettagli di decorazione, di colore e di pattern, ognuno per ogni momento della giornata: artigianato messicano, Tina Modotti e Frida Kalho. Il risultato di ciò è una collezione che prende spunto da diversi ambiti, molto diversi tra loro e li unisce in un modo complesso e ordinato, tenendo sempre in considerazione il dna dell’azienda per cui è stata creata la collezione.
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OVERVIEW
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CASUAL
38
CONCEPT
39
40
LAVORO
CONCEPT
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44
SERA
CONCEPT
46
47
48
RASO
SETA
PELLICCIA
IMBOTTITO DI NYLON
TWEED
LANA PESANTE
LAVORO
CASUAL
PANNO DI LANA
CASHMERE
MATERIALI
RASATELLO DI LANA
PELLE
SERA
RASO
CHIFFON
49
Knitwear
51
Quirky lives
La collezione mischia il contesto di un’azienda manifatturiera tipicamente italiana come Missoni con la nuova realtà artistica di Brooklyn, con particolare riferimento all’illustratrice Hope Gangloff. Nata e cresciuta in questi luoghi ha in sè e nella sua arte le caratteristiche artistiche della città, tipica per la sua nuova rinascita culturale; l’apertura di nuovi negozi legati al mondo del vintage, del ricercato e del particolare, il clima molto hippie, e il trasferimento di numerosi artisti ha fatto si che la città si rianimasse culturalmente. Gli elementi della collezione riprendono da un lato il DNA di Missoni e dall’altro l’attitude dei personaggi ritratti nelle opere dell’artista, definiti i “nuovi bohémiens”; da qui il titolo Hope and her “quirky lives” che vuole da un lato riprendere l’anticonformismo dei personaggi dei quadri e dall’altro la vivacità di chi veste Missoni. La quasi totalità dei capi progettati sono realizzati in maglia mischiando filati di nature e colore diversi per ottenere il cangiantismo tipico di Missoni; i pattern jacquard e le forme si ispirano a quelli contenuti nei quadri. Le palette create sono due diverse che poi all’interno della collezione sono state unite per dar vita agli 8 outfit progettati. Una più grafica, legata ai blu e ai rossi e una più miscelata, con tonalità pastello accostate a punte più forti.
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61
OUTFIT 1
62
STAMPA
JACQARD
COSTE
TUBOLARE
MAGLIA RASATA
63
D
F A B
H
S
E
L
I
M
C
N
64
G
A
TORACE
28,7 cm
B
VITA
29,4 cm
C
LARGHEZZA FONDO DAVANTI
33 cm
D
LARGHEZZA SPALLA DAVANTI
10,5 cm
E
LUNGHEZZA TOTALE
153,8 cm
F
GIROMANICA DAVANTI
G
GIROMANICA DIETRO
H
LARGHEZZA POLSO
27,8 cm
I
LUNGHEZZA REVERE
40,2 cm
L
LARGHEZZA REVERE 1
15,5 cm
M
LARGHEZZA REVERE 2
11,3 cm
N
LUNGHEZZA MANICA
64,5 cm
25,8 cm 25 cm
SCHEDA TECNICA PUNTI UTILIZZATI
JACQUARD N.1
CORPINO
JACQUARD N.2
INTERMEZZO
PARTE INFERIORE
TENSIONI
5
4
4
MODELLAZIONE MATERIALI
JACQUARD N.2
MAGLIA TAGLIATA FODERA INTERNA IN RASO DI POLIESTERE STAMPATO
MACCHINA RETTILINEA DOMESTICA MANUALE FINEZZA 5 (BROTHER) MACCHINA INTERNA LABORATORIO POLITECNICO N.20 R-FET (1 CAPO)
-
100% COTONE
-
-
B-INK-PEL (1 CAPO)
AUREO
42% SUPERKID MOHAIR 18% EXTRAFINE MERINO WOOL 40% PMA
1/24000
FILPUCCI
BLU-M (1 CAPO)
-
100% LANA
3/24000
FULLONICA
CEL3 (1 CAPO)
NUVOLA
95% COTONE 5% LYCRA
1/24200
ELASTEN
VH2O (1 CAPO)
NEMEA
83% VISCOSA 17% ELITE’
1/25000
FILPUCCI
AZZURRO (1 CAPO)
CASHWOOL
100% LANA MERINO EXTRAFINE
-
ZEGNA BARUFFA
ALHENA
100% SETA
2/6000
FILATI BURATTI
ARAN-M (1 CAPO)
CANBERRA
100% LANA
3/24000
FULLONICA
BG1 (1 CAPO)
SAMANA’
85% SETA 15% CASHMERE
3/90000
FILATI BURATTI
BG2 (4 CAPI)
-
100% LANA
2/20000
-
B-PEL (1 CAPO)
-
42% SUPERKID MOHAIR 18% EXTRAFINE MERINO WOOL 40% PMA
1/24000
-
BG3 (1 CAPO)
KYOTO
66% COTONE 34% VISCOSA
1/35000
FULLONICA
BG4 (1 CAPO)
DUBLINO
34% COTONE 66% VISCOSA
2/56000
FULLONICA
BG-LUMIN (2 CAPI)
SABBIA
36% PMA 20% POLIESTERE 44% COTONE PIMA
2/44000
IAFIL SPA
BROWN (1 CAPO)
KAKI
36% PMA 20% POLIESTERE 44% COTONE PIMA
2/44000
IAFIL SPA
Y (1 CAPO)
-
100% COTONE
1/30000
-
CEL2/GREY2
FILATI UTILIZZATI
65
66
OVERVIEW
67
Hope
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Knitted sweater
Chi nella brutta stagione, con il freddo e il gelo fuori dalla porta non vorrebbe un capo d’abbigliamento in cui andarsi a rintanare? Il mio maglione completamente realizzato a mano è nato proprio seguendo questa necessità. La lana che ho utilizzato è pura al 100%, (proveniente dal Perù) di grosse dimensioni e cardata, quindi in grado di immagazzinare molta aria che funge da isolante. Il mood generale rimanda a toni abbastanza scuri, in linea con i colori tipici invernali e autunnali; i ferri di grosse dimensioni mi hanno permesso di lavorare il filato in modo tendenzialmente largo per creare l’effetto “cocoon” voluto, anche il collo alto rimanda a questo concetto, rendendo il maglione una sorta di involucro e di protezione calda e soffice.
71
73
75
76
SCHEDA TECNICA FILATI UTILIZZATI
COOL WOOL NERA (BETTA KNIT)
FERRI 12 UTILIZZATI PROPORZIONE 3 M / 4 CM A LARGHEZZA COLLO B ALTEZZA COLLO C LUNGHEZZA MANICA D GIROMANICA E ALTEZZA POLSINO F LARGHEZZA POLSINO G LARGHEZZA COSTA H LARGHEZZA RASATA I LUNGHEZZA TOTALE L ALTEZZA COSTA Uncinetto n.10 utilizzato per catenelle
COOL WOOL GRIGIA SCURA (BETTA KNIT) 12 4 P / 4 CM 25 CM 13 CM 50 CM 40 CM 7 CM 9 CM 48 CM 52 CM 70 CM 7 CM
A B E
C D
F I
L G H
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Labirinti e incastri
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Il mio progetto di tesi, “Labirinti e incastri”, nasce dalla compenetrazione tra due artisti diversi tra loro ma con alcuni punti in comune: il primo, Wes Anderson, regista di fama internazionale noto per i suoi film caratteristici, con sceneggiature particolari e ambienti curati nel minimo dettaglio. I personaggi dei suoi film sono incastrati in un limbo, mentale, fisico e psicologico da cui non riescono ad uscirne, a causa dei propri comportamenti e dalle condizioni caratteriali e relazionali in cui sono bloccati. Il secondo artista da cui ho preso ispirazione è Maurits Cornelis Escher, litografo, disegnatore e incisore di origine olandese, noto per la creazione di stampe e disegni costruiti su strutture architettoniche al limite del possibile. Il punto di incontro tra un artista e l’altro è proprio in questo ambito. Sia i personaggi di Anderson sia i protagonisti delle architetture impossibili di Escher si ritrovano in un limbo che riconoscendo o meno l’assurdità non riescono a venirne a capo, a capacitarsene, a capirlo e a farlo proprio per cercare di uscirne e liberarsene. Da qui nasce la mia collezione, gli abiti, basati su un mood dai colori anni ‘70 , caldi e terrosi, sono adattabili alle diverse situazioni in cui chi li indossa si trova. Gli abiti rappresentano il labirinto in cui i protagonisti sono incastrati, riuscendo a cambiare capo, da vestito a gonne per esempio, rimangono se stessi pur adattandosi al capo che si vuole indossare. 79
OUTFIT 1 cardigan / gonna
80
SCHEDE TECNICHE E LUNGHEZZA
100 cm
A
LARGHEZZA DAVANTI META’
26 cm
B
LARGHEZZA DIETRO
56 cm
C
LUNGHEZZA MANICA
59 cm
D
LARGHEZZA SPALLA
13 cm
E
SCOLLO DIETRO
7 cm
F
LARGHEZZA TOTALE DAVANTI
72 cm
G
GIROMANICA DAVANTI
24 cm
H
VITA DAVANTI
56 cm
I
BACINO DAVANTI
30 cm
L
BACINO DIETRO
28 cm
M
VITA DIETRO META’
26 cm
N
GIROMANICA DIETRO
24 cm
O
COLLO DIETRO
10 cm
P
D
I G H
A
B
L
PUNTI UTILIZZATI
TENSIONI UTILIZZATE
COSTA PIATTA
T=1 24 A /6 CM 29 p / 5 cm
PUNTO UNITO
T = -2 18/5 cm 32 p / 5 cm
COSTA PIATTA
T=1 24 A /6CM 24 p/ 3 cm
FILATI UTILIZZATI
MARRONE SCURO
AZIENDA
SESIA MANIFATTURA 40% COTONE 100% VISCOSA 60% VISCOSA
NM COMPOSIZIONE
H D
MARRONE CHIARO LUCIDO MAFIL
P O
N
M
C
ROSSO SCURO
ROSSO CHIARO
GIALLO
OCRA LUCIDO
LORO PIANA 2/120 -
LORO PIANA
LINEAPIU’ FILPUCCI
2/120 -
2/50000 LANA
2/33000 VISCOSA
81
OUTFIT 2 gonna / vestito
82
SCHEDE TECNICHE LUNGHEZZA
120 cm
A
ALTEZZA COSTE CINTURINO
5 cm
B
VITA DAVANTI = VITA DIETRO
32 cm
C
BACINO DAVANTI = BACINO DIETRO
32 cm
D
PUNTO UNITO (1)
25 cm
E
COSTA PIATTA (1)
15 cm
F
PUNTO UNITO (2)
30 cm
G
COSTA PIATTA(2)
10 cm
H
PUNTO UNITO
30 cm
I
COSTA PIATTA SUL RETRO
21 cm
L
COSTA FINALE
4 cm
M
C
B E
PUNTI UTILIZZATI
TENSIONI UTILIZZATE
PUNTO UNITO
T= -2 15 A/4 CM 19 P/ 3 CM
COSTA PIATTA
T= -3 18A/4 CM 12P/2 CM
COSTE
T= -3 20A/4 CM 20 P/4 CM
A
D
F
G
H
I
L
M
FILATI UTILIZZATI
MARRONE CHIARO
ORO
BIANCO
AZIENDA
IGEA
FILPUCCI
-
NM
-
-
-
COMPOSIZIONE
100 % LANA
100 % VISCOSA
100 % COTONE
83
JACQUARD
OUTFIT 1
COSTA PIATTA
84
PUNTO UNITO
COSTA PIATTA
OUTFIT 2
PUNTO UNITO
COSTA PIATTA
85
86
OVERVIEW
87
Skills
89
Rayban Clubmaster
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Il progetto di modellazione digitale ci ha permesso di realizzare una sorta di immagine pubblicitaria, scegliendo un oggetto a nostro piacimento e rappresentarlo il più verosimile possibile. Il disegno tridimensionale è stato realizzato tramite l’utilizzo di un programma chiamato Solidworks, mentre la parte relativa al rendering, alla creazione di una scena e l’applicazione di colore e materiali sull’oggetto rappresentato è stata realizzata tramite Keyshot. Il progetto prende spunto da un intramontabile classico dell’accessorio, i Rayban Clubmaster. Classici e con stile, un evergreen sempre al passo con i tempi. La sua forma semplice, lineare e senza tempo mi ha permesso di concentrarmi molto sui dettagli e sul rendering delle scene finali. Le scene finali sono tre, diverse ma simili. Ho giocato con i materiali applicabili e con le diverse texture, lucide e opache, andando a rappresentare anche la confezione e il portaocchiali. Tutto in ogni scena è collegato da un filo conduttore, sia come colori che come materiali, in modo da non perdere la coerenza all’interno dell’immagine stessa.
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Tramite il processo di rendering ho impostato materiali, texture e colori diversi per andare a creare tre diverse immagini di presentazione e di tipologie dello stesso prodotto.
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RENDERING 93
Nelle foto sottostanti è descritto il processo di modellazione digitale tridimensionale tramite il software Solidworks.
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MODELLAZIONE
95
Rayban Clubmaster
96
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98
99
100
101
102
103
Connectivity
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Negli ultimi anni il mondo si è sviluppato attorno ad una nuova realtà che crea una connessione globale, di persone, luoghi e culture. Tutti dobbiamo esplorare questa connettività; viaggiare ed essere curiosi, sono le azioni sulle quali dobbiamo sviluppare un nuovo modo di vedere. Tutti siamo ormai legati; popoli, economie e storie sono inscindibili tra loro, connessi da legami causa-effetto. Bisogna trovare nuovi modi di vedere il mondo, che indagano questi legami nel profondo, cercando di comprenderli. L’uomo riesce facilmente a capire ciò che gli succede intorno, più difficilmente riesce a comprendere ciò che sembra essere più lontano. Ma è proprio questo il punto, quello che sembra lontano, in realtà non lo è, è collegato alla sua esistenza. Tutto quanto è unito come in un labirinto di legami che al variare di posizione di un singolo pezzo cambia l’intera composizione. Mai sentito parlare di effetto farfalla? “Il battito di ali di una farfalla
105
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La texture degli occhiali è stata pensata a rappresentare una ragnatela, un labirinto, un incastro continuo di filamenti. Il colore blu va a rappresentare il globo terrestre, il bianco e il nero sono stati utilizzati a simboleggiare gli opposti.
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Kaledo
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Tramite l’utilizzo di un software di modellazione digitale, Kaledo, è stato possibile disegnare i figurini della collezione “Quirky lives”, i punti di maglieria e i tessuti utilizzati. Inolte tutti i campioni con i vari punti sono stati successivamente variantati, cioè selezionata una tabella colore il programma permette di mischiare ogni tonalità casualmente, creando tante varianti della stessa immagine. Una volta create sono state inserite nei tecnici creando così una sorta di rivista che racchiude tutti gli outfit sia con i colori originali sia variantati. L’impaginato ha una grafica coerente con la collezione, particolare e accattivante. Sono state utilizzate delle macchie di colore sullo sfondo andando a riprendere così il lavoro della pittrice a cui ci siamo ispirati per la collezione. Tecnici e varianti sono inseriti gli uni di fianco agli altri per permettere a chi guarda di capire immediatamente che tipo di lavoro è stato fatto. La rivista è stata poi divisa in capitoli, ogni sezione è rappresentata da un quadro emblematico dell’artista, creando così una sorta di filo conduttore per tutto l’impaginato.
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STAMPA
PUNTO UNITO MAGLIA RASATA
TUBOLARE
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116
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FODERA IN POLIESTERE MAGLIA RASATA
COSTE 6/6 (DISPARI)
TUBOLARE
Drawings
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I disegni qui riportati sono stati principalmente realizzati durante il corso di disegno che ho frequentato. Le tecniche utilizzate sono svariate, dai pastelli colorati ai pantoni, dalla grafite agli acquerelli. Essendo un corso relativo all’illustrazione di moda mi sono focalizzata sulla riproduzione di accessori, abiti ma anche visi ed espressioni, ambito in cui ho sviluppato abilità anche autonomamente. Il corso, unito anche alla mia passione, mi ha permesso di migliorare in alcune tecniche che già conoscevo e di sviluppare abilità in altre mai provate. La teoria dei colori mi è stata fondamentale per imparare come andare a relizzare il tono esatto in un determinato disegno, utilizzando vari strati di tonalità per andare a ricreare quella voluta. La copia sia dal vero che da una natura morta inoltre, ha portato ad un miglioramento riguardo al disegno stesso, in base alla comprensione di come porre gli oggetti e come andarli a riprodurre fedelmente sulla carta.
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I disegni sono stati realizzati con l’utilizzo di Pantoni, china e matite colorate.
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I disegni sono stati realizzati con matite colorate e grafite.
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Disegno realizzato con matita bianca su cartoncino nero.
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Hand knit
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La maglieria è entrata nella mia vita durante il terzo anno di Fashion design decidendo proprio di specializzarmi in questo campo. Nelle pagine che seguono si può notare il percorso che abbiamo intrapreso. Partendo dall’aguglieria ho iniziato ad avvicinarmi a questo mondo e nel giro di qualche mese ho preso dimistichezza nell’utilizzo di ferri ed uncinetti e ho imparato moltissime tecniche diverse. Qui in queste pagine sono presentati diversi punti, e l’insieme di tutti i telini di prova realizzati per il corso, che spaziano moltissimo come diversità, tipologia e difficoltà.
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Rombo realizzato con cali e aumenti
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Punto dama
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Brochure
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La brouchure per la collezione “silver meets indigo” è stato il mio primo progetto di grafica, semplice, pulito e non troppo complesso, ma curato nei dattagli. Il formato scelto per la rivista è un A5, trasportabile, facile per la stampa e anche per la lettura. E’ stato rilegato semplicemente con dei punti metallici all’interno. Ho utilizzato una griglia 6 X 4 per inserire in modo preciso ed ordinato i contenuti, come didascalie, foto e testi. I font utilizzati sono il Baskerville a 9 punti per i testi lunghi, in modo da leggerlo più agevolmente, unito ad un futura per i titoli introduttivi di ogni capitolo. In questo modo ho accoppiato due fotn diversi, uno graziato e uno non graziato. I titoli sono stati realizzati con un light per evitare di appesantire troppo le pagina avendo già una grandezza notevole. Come detto sopra la brochure è stata divisa in sezioni per spiegare al meglio il progetto a cui rimanda, mood, processo di lavorazione con relative tecniche studiate e un overview di collezione. Ho scelto due tipi diverse di carte, una per l’interno, più leggera, circa 20 gr e liscia, una per la copertina, più pesante (160 gr) texturizzata.
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Nelle foto si può vedere la griglia 6x4 utilizzata anche per inserire foto a tutta pagina.
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Nella foto si può notare l’accoppiamento di font, graziato e non, Baskerville light e Futura regular.
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Qui sopra e nella pagina affianco si pò vedere la brouchure realizzata una volta stampata.
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ALESSIA FIORINA 4/02/1995 Novara 28100 via abbondanza 26 (Pernate) 340 7334228 alessiafiorina@hotmail.it /alessia.fiorina /alessiafiorina /in/alessia-fiorina /alessiafiorina alessiafiorina