Imprenditorialità economia dell'innovazione

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DISPENSA 6 - ECONOMIA DELL’INNOVAZIONE

L’imprenditorialità

Premessa L’attenzione in questa dispensa è posta sull’attività di formazione di nuove imprese (start-up) di carattere tecnologico impegnate a creare, sviluppare e portare sul mercato un’innovazione (cosiddette imprese schumpeteriane). La trattazione è basata sul contenuto del volume: S. Shane, A general theory of entrepreneurship, Edward Elgar, 2003.

1. Introduzione L’imprenditorialità è un'attività che implica la scoperta, la valutazione e lo sfruttamento di opportunità di introduzione di nuovi beni e servizi, processi, materiali, modelli di business. Per sfruttare l’opportunità è necessario un impegno di tipo organizzativo. L’attività imprenditoriale è volta alla realizzazione di profitto. Ciò significa che la decisione di sfruttare una certa opportunità verrà presa solo se i benefici attesi dallo sfruttamento saranno maggiori dei costi in cui è necessario incorrere per realizzarla. Imprenditori sono gli individui pronti a scoprire una certa opportunità, a sviluppare l'idea di come coglierla in pratica, in particolare attraverso lo sviluppo di un prodotto o di un servizio che sarà offerto a dei clienti. Questi individui devono quindi ottenere le risorse necessarie, progettare l'organizzazione adatta e sviluppare una strategia d’azione adeguata per lo sfruttamento dell’opportunità. Le industrie differiscono nelle opportunità imprenditoriali che offrono, in quanto alcune industrie in qualche momento del tempo risultano più fertili per l'attività imprenditoriale di altre. In questa fase storica le industrie più vicine alla scienza offrono maggiori opportunità imprenditoriali dei settori più tradizionali. Anche il luogo (locus) delle opportunità differisce tra le industrie. In qualche industria, queste opportunità hanno origine al di fuori della catena del valore, in particolare nelle università e nei laboratori di ricerca governativi. In altre industrie le opportunità sono invece all'interno della catena del valore e includono le imprese, i loro fornitori e i loro clienti. 2. Indicatori di performance delle nuove imprese Vari sono gli indicatori della performance delle nuove imprese. I più usati sono: -- la durata nel tempo della sopravvivenza; -- la crescita (misurata solitamente con le vendite o il numero dei lavoratori dipendenti); -- la profittabilità; -- il raggiungimento di un'offerta pubblica iniziale (IPO, initial public offering, ossia offerta iniziale di capitale al pubblico da parte dei soci fondatori).

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3. Le principali caratteristiche dell’imprenditorialità •

Il processo imprenditoriale ha come componente fondamentale l'assunzione del rischio di insuccesso, in un ambiente caratterizzato da incertezza. Risultati di successo dell'attività imprenditoriale sono tutt’altro che scontati. Anzi, il risultato modale del processo imprenditoriale è la fondazione di un’impresa che poi fallisce. Quindi l’imprenditore non deve temere eccessivamente gli insuccessi. L’esperienza di ogni imprenditore, anche dei più grandi e che hanno realizzato di più, è segnata da alcuni insuccessi, dal loro superamento e dalla continuazione del percorso (mettendo a frutto l’esperienza).

Il processo imprenditoriale richiede attività organizzativa. Organizzare non implica sempre nell’immediato la creazione di una nuova impresa legale.

Il processo imprenditoriale deve implicare qualche forma di innovazione. Con ciò non si vuole dire che tutti gli sforzi imprenditoriali richiedono le grandi innovazioni schumpeteriane che risultano in nuove combinazione di fattori che danno vita alla distruzione creatrice. Il processo imprenditoriale può implicare un tipo di innovazione molto più debole, come localizzare un ristorante in un luogo diverso da dove sono presenti i ristoranti esistenti.

In queste pagine l’attenzione è rivolta verso attività imprenditoriale innovativa knowledgebased. 4. Il processo decisionale imprenditoriale (entrepreneurial decision-making) La decisione di intraprendere attività imprenditoriale non può ovviamente essere basata sull'ottimizzazione. Non si tratta di una decisione “razionale”, ma di una scelta basata su una valutazione, in particolare su una certa percezione della situazione, sulla convinzione dell'esistenza della possibilità di fare profitti sviluppando qualcosa di nuovo. Dal momento che le preferenze dei consumatori, il cambiamento tecnologico e altri fattori sono incerti, l'imprenditore si forma delle opinioni basate su assunzioni che non sono provate. Si può dire che l'imprenditore si basa sulla sua sensazione (o giudizio) che esista un modo migliore di fare le cose rispetto a quelli esistenti. Il processo decisionale imprenditoriale è un processo creativo. La creatività non è in contrasto con il fatto che le opportunità esistano come realtà oggettiva. In altre parole, le opportunità hanno una componente oggettiva, ma il processo di scoperta e di sfruttamento richiede creatività. Sopportare l'incertezza è una condizione necessaria per guadagnare un profitto imprenditoriale. Senza incertezza, il profitto imprenditoriale sarebbe pari a zero. Il profitto imprenditoriale è la ricompensa che l'imprenditore guadagna per esercitare giudizio e avviare una nuova attività in una situazione incerta. 5. Le differenze tra gli individui Differenze tra gli individui che contano nell’attività imprenditoriale possono riguardare caratteristiche demografiche (come l’età), o aspetti psicologici (come le motivazioni, la personalità, la stima di sé) o cognitivi (come le competenze e la formazione). Le differenze individuali pertanto includono aspetti che sono relativamente stabili nel tempo, come la personalità, ma al tempo stesso aspetti che cambiano molto nel tempo, come la cognizione.

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Incorporano cose che possono essere imparate, come la conoscenza dei mercati, e cose che non possono, come l'età. In generale alcuni individui scoprono opportunità che altri non sono in grado di identificare. per due diverse ragioni: a) hanno migliore accesso all'informazione sull'esistenza dell'opportunità. In particolare facilitano l'accesso all'informazione le passate esperienze di vita, le reti sociali di cui l'individuo fa parte e l’impegno nella ricerca di informazioni che l’individuo stesso attiva deliberatamente. b) sono più capaci di altri di riconoscere l'opportunità, pur avendo accesso alle stesse informazioni. Le differenze tra gli individui sono molto importanti nel determinare non solo la capacità di riconoscere le opportunità, ma anche la decisione di sfruttarle. Consideriamo le principali dimensioni rilevanti di queste differenze. Aspetti cognitivi Conta innanzi tutto il grado di immaginazione. La capacità di riconoscere l'opportunità è funzione della creatività di una persona, dell'intelligenza e capacità di anticipare le future tendenze. La creatività e l'immaginazione sono necessari nel definire e strutturare soluzioni nuove a problemi aperti (open-ended). Inoltre, è più probabile che una persona sfrutti l'opportunità se ha una migliore capacità di assorbimento o competenza, la quale è basata sulla conoscenza accumulata precedentemente, sia di tipo formale che informale. Per quanto riguarda la formazione di tipo formale (education), si afferma che la formazione e le skills che essa crea aumenteranno i rendimenti attesi dallo sfruttamento dell'opportunità. E' come dire che la percezione del valore dell'opportunità risulta più elevata. Inoltre la stessa dotazione di informazioni e le stesse competenze che aumentano l'attesa dell'imprenditore sul valore dello sfruttamento dovrebbero anche migliorare nella pratica il processo di sfruttamento. In effetti numerosi studi empirici ci mostrano che le imprese fondate da imprenditori con più alta formazione hanno minore probabilità di fallire. Ciò vale soprattutto nelle alte tecnologie. Le ricerche hanno anche mostrato che l'esperienza precedente nel business da parte dell'imprenditore riduce la probabilità di fallimento e più in generale aumenta la profittabilità delle imprese fondate. Le esperienze precedenti più significative in questo senso sono quelle di marketing, di management e di sviluppo dei prodotti, piuttosto che la conoscenza della finanza e della contabilità. Inoltre è importante che l'esperienza venga condotta nello stesso settore in cui poi viene formata la nuova impresa. Ancora, significativi effetti positivi sul successo delle nuove imprese derivano da una precedente esperienza da parte dell'imprenditore nella fondazione di imprese (start-up experience). Ciò sembra sia da collegare all'importanza della conoscenza tacita su come prendere decisioni imprenditoriali. La conoscenza richiesta per sfruttare un'opportunità imprenditoriale può essere appresa anche attraverso l'osservazione degli altri. Questa può essere una ragione per cui i figli di imprenditori risultano particolarmente propensi ad impegnarsi essi stessi in attività imprenditoriali.

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Aspetti psicologici Tra i fattori psicologici più importanti che influenzano lo sfruttamento di opportunità vi sono i seguenti: fiducia in se stessi, estroversione, bisogno di realizzazione, capacità di sopportare il rischio, tolleranza verso situazioni ambigue e incerte, desiderio di indipendenza. Tuttavia le ricerche hanno mostrato che le persone che fondano imprese mosse solo dal desiderio di indipendenza hanno poca probabilità di successo. E’ molto importante il grado di fiducia in se stessi. Questa fiducia è necessaria in quanto l'attività potrebbe essere bloccata se l'incertezza e il rischio fossero ritenuti troppo elevati rispetto alle capacità personale di farvi fronte. Inoltre, la fiducia in se stessi e nelle proprie capacità è molto importante, anche perché un imprenditore deve essere in grado di accettare la prospettiva di essere in contrasto con l'opinione di molti. E’ difficile tracciare il confine tra la necessaria fiducia in se stessi e l’overconfidence. L'eccesso di fiducia, che è un aspetto di un più generale ottimismo di fondo, è una fiducia nell'accuratezza del proprio giudizio eccessivamente alta rispetto ai dati di cui si dispone. L'eccesso di fiducia conduce le persone a trascurare le informazioni che smentiscono le proprie supposizioni o a sottovalutare la rischiosità delle azioni. Questa caratteristica psicologico-cognitiva conduce quindi a prendere decisioni di sfruttamento di opportunità anche in situazioni in cui la probabilità di successo è bassa. Aspetti sociali Un’elevata posizione sociale aumenta la probabilità di sfruttare attività imprenditoriali, in quanto una persona deve convincere gli altri che le opportunità identificate hanno valore, nonostante l'incertezza e l'asimmetria informativa. Persuadere gli altri del valore dell'opportunità è necessario per acquisire risorse e per organizzarsi. Le ricerche empiriche hanno mostrato che la posizione sociale aumenta la probabilità che una persona persuada gli altri che un' opportunità ha valore, in quanto la gente tende a credere maggiormente a persone di stato elevato piuttosto che a persone di stato basso. Per quanto riguarda le reti sociali, è chiaro che una persona che ha migliori connessioni ha più facile accesso a risorse finanziarie, può sviluppare con più facilità legami con clienti e fornitori, ottenere più ampie e accurate informazioni e assumere persone di più elevata qualità degli altri imprenditori. 6. Il costo opportunità dei potenziali imprenditori Dal momento che gli imprenditori hanno sempre un uso alternativo del proprio tempo, lo sfruttamento di un’opportunità imprenditoriale ha un costo opportunità positivo. È più probabile che le persone decidano di sfruttare le opportunità quando la distanza tra l'utilità attesa dello sfruttamento dell'opportunità e l'utilità attesa dell'uso alternativo del tempo è maggiore. L'argomento del costo opportunità suggerisce che sia più probabile che lo sfruttamento delle opportunità imprenditoriali avvenga da parte di persone disoccupate più che da parte di persone occupate. In effetti vari studi (relativi a zone dell’Inghilterra e degli Stati Uniti) hanno mostrato che in zone di declino industriale, dove comunque erano presenti persone con un buon livello di formazione e un background di esperienze lavorative rilevanti, ma che si trovavano senza lavoro temporaneamente, sono nate molte imprese (una situazione di questo tipo sembra che

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oggi si stia sviluppando a Genova, dopo la crisi delle grandi imprese, per lo più a partecipazione statale, presenti nell’area). In complesso, l'evidenza empirica dell'esistenza di una relazione tra un basso costo opportunità e un'alta probabilità di sfruttare le opportunità sembra essere ampia e robusta. Ma qual è la relazione tra il costo opportunità e la performance ottenuta sfruttando l'opportunità? Si può pensare che la popolazione degli imprenditori con bassi costi opportunità abbia meno talento imprenditoriale e sia impegnata nello sfruttamento di opportunità peggiori in media della popolazione di imprenditori con alti costi opportunità. Per essere motivata ad impegnarsi nello sfruttamento di opportunità nonostante l'alto costo opportunità, la popolazione degli imprenditori con alti costi opportunità deve avere maggiore talento imprenditoriale o migliori opportunità di quella con un più basso costo opportunità. Parecchi studi empirici offrono supporto a questo argomento. Per esempio, vari studi indicano che più alto è il costo opportunità di un imprenditore, più bassa la probabilità che la nuova impresa da lui fondata fallisca. 7. La decisione di spin-off Consideriamo il caso in cui la persona che scopre una nuova opportunità sia il dipendente di un'impresa. Se il valore atteso dello sfruttamento dell'opportunità è maggiore per lo scopritore che per il datore di lavoro (a cui lo scopritore illustra la sua idea), molto probabilmente lo scopritore considererà insufficiente il compenso offerto dal datore di lavoro per intraprendere lo sfruttamento dell'opportunità a vantaggio dell'impresa di cui è dipendente. Tale compenso rappresenta il costo opportunità in questo caso. La ricerca empirica ha mostrato che molto spesso lo scopritore è frustrato dal datore di lavoro, in quanto ritiene che quest'ultimo non comprenda le potenzialità offerte dall'opportunità e quindi si dimette per fondare una nuova impresa, con l'obiettivo preciso di sfruttarla in proprio. In generale, la radicalità di un’opportunità aumenterà la probabilità che lo scopritore la sfrutti attraverso uno spin-off per diverse ragioni. 1) Quando una opportunità è basata su una tecnologia radicalmente innovativa, che tende a rendere obsoleta la competenza e i vantaggi competitivi dell’impresa originaria, è improbabile che il datore di lavoro voglia sfruttarla. Le imprese esistenti evitano di investire in opportunità che cannibalizzano le attività in cui sono impegnate. 2) Le imprese esistenti non offrono sufficienti incentivi ai dipendenti a perseguire opportunità basate su innovazioni radicali. Da un lato le imprese esistenti in genere incentivano i dipendenti a concentrarsi su innovazioni incrementali che aumentino i vantaggi competitivi esistenti, piuttosto che a dedicarsi a innovazioni che esulano dall’orizzonte noto e dall’altro queste opportunità incerte richiedono gli incentivi ad alta potenza che possono essere offerti solo da significative proprietà di capitale. 3) Le routine e le strutture organizzative delle imprese insediate che si sono sviluppate per cercare informazione locale sono poco adatte per identificare e sviluppare informazioni “lontane”. Di conseguenza le organizzazioni esistenti tendono a non comprendere e a respingere opportunità radicalmente nuove. 4) Le imprese insediate puntano a servire i clienti esistenti, che preferiscono fornitori che si focalizzano sui miglioramenti incrementali ai prodotti o servizi esistenti, piuttosto che sull'introduzione di cambiamenti radicali in quei prodotti e servizi. 5) Il disegno di una organizzazione burocratica crea strutture e pressioni istituzionali che

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rendono l'organizzazione lenta a rispondere al cambiamento. Questa inerzia organizzativa inibisce la capacità di agire prontamente per sfruttare le opportunità imprenditoriali. 8. Influenza delle caratteristiche dell’industria Le condizioni della conoscenza che caratterizzano un'industria influenzano il livello di sfruttamento delle opportunità da parte di nuove imprese in quell'industria. Per esempio, la tecnologia è semplice o complessa? è discreta o parte di un sistema più ampio? I ricercatori hanno mostrato che le industrie possono variare riguardo a una gamma ampia di condizioni di conoscenza, incluso il grado in cui la conoscenza è tacita e tenuta nelle menti delle persone che lavorano nell'industria, o codificata è tenuta in forma documentaria. Le industrie variano anche nel luogo di creazione della conoscenza. Per esempio, la maggior parte della conoscenza è creata all'interno o al di fuori della catena del valore? se la conoscenza é creata dentro la catena del valore, chi la genera? i produttori, i loro clienti o i fornitori? Le industrie differiscono anche rispetto al grado di incertezza associata alla creazione di conoscenza, o rispetto alla quantità di output conoscitivo producibile per unità di input di ricerca (diverse opportunità tecnologiche) Vediamo ora alcuni aspetti più da vicino. Intensità di R&S e luogo della ricerca L'intensità di ricerca e sviluppo in un’industria aumenta la probabilità che nascano nuove imprese, in quanto la conoscenza che apre nuove opportunità imprenditoriali è spesso generata attraverso l'attività di ricerca e sviluppo. Attraverso l'investimento in ricerca e sviluppo, imprese, università e laboratori pubblici producono nuove tecnologie che rendono possibile l'apertura di nuovi mercati e l’introduzione di nuovi processi, di nuovi materiali e di nuovi modi di organizzare. Le industrie differiscono rispetto al ruolo di tali soggetti. Infatti in alcune industrie sono soprattutto le imprese che creano nuova conoscenza all'interno della catena del valore, mentre in altre sono enti esterni, come le università e i laboratori di ricerca del governo, la fonte più importante della creazione di tecnologia e di nuove idee. Dove le imprese insediate svolgono la parte principale, lo sfruttamento delle opportunità avviene soprattutto al loro interno. Tuttavia, anche in questo caso, spillover di conoscenza consentono a nuove imprese di sfruttare le nuove tecnologie create dalle insediate e soprattutto la nascita di imprese spin-off consente di allargare il numero degli attori innovativi. Si noti, tuttavia, che le imprese insediate possono impedire ai loro dipendenti di sfruttare attraverso spin-off o in altri modi le opportunità che emergono dai propri laboratori (anche se direttamente esse stesse non le sfruttano). Dove gli enti pubblici hanno un ruolo cruciale, lo sfruttamento delle opportunità attraverso la formazione di nuove imprese è prevalente. Infatti il settore pubblico incoraggia lo sfruttamento delle invenzioni generate al proprio interno attraverso la nascita di nuove imprese, dato che non può svilupparle direttamente (ciò non fa parte della propria missione). In ogni caso, le nuove imprese devono necessariamente basarsi su conoscenze o tecnologie che hanno origine all’esterno.

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A conferma di quanto detto, uno studio sui 1.397 brevetti assegnati al Massachusetts Institute of Technology tra il 1980 e il 1996 ha trovato che in quelle classi tecnologiche nelle quali le università hanno una quota maggiore di brevetti, la probabilità che un'impresa nuova sfruttasse un brevetto era maggiore che nelle classi in cui le università avevano una quota inferiore. La dimensione delle entità innovative Un'altra importante condizione della conoscenza che influenza il tasso di formazione di nuove imprese in un'industria è la natura del processo innovativo. In alcune industrie, infatti, l'innovazione richiede di operare su scala molto ampia, e ciò fa sì che siano le grande imprese a introdurre la maggior parte dei nuovi prodotti e servizi. In altre industrie in cui invece l'innovazione richiede organizzazione flessibili e rapide, sono le piccole imprese che introducono la maggior parte dei nuovi prodotti e servizi. Le industrie in cui le piccole imprese tendono a essere innovatori migliori hanno un più alto tasso di formazione di imprese delle altre. Al contrario, opportunità che implicano significative economie di scala e che richiedono grande quantità di capitale favoriscono l'innovazione da parte delle grandi imprese, dato il limite delle risorse delle nuove imprese. Il livello di incertezza Vari studi empirici hanno mostrato che nei settori particolarmente turbolenti le piccole imprese sono svantaggiate, in quanto le grandi imprese che godono di economie di scala e di varietà (scale and scope economies) possono diversificare le loro operazioni in molte attività e quindi sono meno esposte all'alto livello di incertezza. La dimensione del mercato L’ampia dimensione di un mercato dovrebbe migliorare l'opportunità della creazione di nuove imprese, dal momento che i mercati più ampi permettono di ammortizzare su più vendite il costo fisso dell'organizzazione dell'impresa. Ciò naturalmente è vero solo se le grandi imprese lasciano spazio alle piccole imprese. Invece se in un grande mercato c'è comunque capacità produttiva inutilizzata, è ovvio che non c'è incentivo all'entrata di nuove imprese. La crescita del mercato La crescita del mercato favorisce la creazione di nuove imprese, in quanto offre l’opportunità di servire la nuova domanda in eccesso che le compagnie insediate non sono in grado di servire. Inoltre in questi mercati le imprese entranti non devono competere direttamente con le imprese insediate per trovare i clienti. Piuttosto possono trovarli tra i potenziali nuovi adottatori di un certo bene. Inoltre i mercati ad alta crescita favoriscono la sopravvivenza, la crescita e la profittabilità delle nuove imprese. La segmentazione dei mercati La segmentazione del mercato aumenta l'opportunità della creazione di nuove imprese, perché lo sfruttamento di nicchie richiede organizzazioni veloci ed agili: sono infatti queste caratteristiche che permettono a nuove imprese di avvantaggiarsi delle opportunità che sono lasciate non soddisfatte dalle grandi imprese insediate, alle quali i mercati piccoli generalmente non interessano. La ricerca empirica supporta la proposizione che la segmentazione del mercato aumenta la probabilità di nuova formazione di imprese. In particolare alcuni autori hanno mostrato che maggiore è livello di segmentazione del mercato in un'industria, maggiore è il tasso a cui dipendenti di grandi imprese si licenziano per fondare imprese adatte a sfruttare le opportunità che essi stessi hanno identificato.

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L'età dell'industria L'età dell'industria dovrebbe ridurre l'opportunità della creazione di nuove imprese per diverse ragioni. Primo, l'adozione di beni e servizi da parte dei clienti tende a seguire nel tempo una distribuzione normale. Come risultato, il passaggio dai primi adottatori alla parte iniziale del mainstream dei clienti si traduce in una accelerazione della crescita della domanda, mentre lo spostamento dall'ultima parte del mainstream dei consumatori ai ritardatari sarà segnato da una decelerazione della crescita della domanda. Ovviamente l'accelerazione della crescita della domanda favorisce la nascita di nuove imprese, e ciò avviene quando l'industria è giovane. Secondo, quando le industrie sono mature le imprese esistenti sono pronte a soddisfare aumenti della domanda, mentre quando le industrie sono giovani non ci sono ancora le imprese insediate, e ciò ovviamente crea spazio per l'entrata della nuove imprese. Terzo, quando le industrie invecchiano, la base di conoscenza diviene più stabile. Come risultato le imprese acquisiscono vantaggi competitivi soprattutto scendendo lungo la curva di apprendimento, sviluppando quindi incrementalmente modi più efficienti di realizzare nuovi prodotti e di servire i mercati. Poiché questo apprendimento avviene per lo più attraverso l'esperienza, le nuove imprese risultano svantaggiate nelle industrie mature. Presenza di un modello dominante (dominant design) Un altro aspetto legato all’età dell’industria, ma che isoliamo per la sua importanza, è la presenza o meno di un disegno dominante (per esempio, l’automobile con la carrozzeria metallica, 4 ruote e il motore a scoppio). La formazione di nuove imprese è più comune prima che un’industria converga su un modello dominante. Primo, un disegno dominante limita gli approcci a disposizione degli imprenditori per sfruttare l'opportunità. Quindi quando l'industria è giovane, gli imprenditori possono proporre una ampia gamma di offerte dei prodotti. Una volta che emerge un disegno dominante, gli imprenditori possono invece proporre solo quei progetti che corrispondono all'approccio dominante. L'effetto vincolante dello sviluppo di un nuovo paradigma significa che il numero di nuove imprese con offerte alternative tende a decrescere dopo che il disegno dominante si è affermato. Secondo, i nuovi sforzi organizzativi tendono ad essere più comuni prima che emerga un disegno dominante, perché il successo di una nuova impresa è aumentato dall’abilità di influenzare il disegno dominante. Quindi gli imprenditori vedono l'emergere di un disegno dominante come la prova che hanno perso la possibilità di influire in modo da aumentare la loro performance. Terzo, prima dell'emergere di un disegno dominante, le imprese non conoscono la struttura dei costi e la qualità del prodotto, che sono ancora fluidi, e ciò rende problematico un investimento su larga scala. Invece, dopo che è emerso un disegno dominante, diventa molto più importante l'attenzione sui costi e quindi investimenti di grande scala diventano a loro volta più importanti, proprio in quanto le economie di scala consentono di ridurre i costi unitari di produzione. Di conseguenza, dopo l'emergere di un disegno dominante le imprese esistenti possono scendere lungo la curva di apprendimento e creare economie di scala sia statiche che dinamiche. Ciò ovviamente mette in difficoltà i nuovi entranti.

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Condizioni di appropriabilità Le condizioni di appropriabilità sono pure importanti nell'influenzare il livello di sfruttamento delle opportunità in un'industria. Le condizioni di appropriabilità, come sappiamo, sono le caratteristiche di un'industria che definiscono come gli imprenditori riescono a catturare i rendimenti per i loro sforzi innovativi e per lo sfruttamento di un'opportunità. Perciò lo sfruttamento di opportunità imprenditoriali dipende dal tipo e dall’efficacia dei vari mezzi di appropriazione in un'industria. Infatti i metodi di appropriabilità possono favorire le nuove imprese o piuttosto quelle già insediate. Ad oggi la letteratura empirica ha esaminato l'effetto di due fondamentali mezzi di appropriabilità sulla formazione delle imprese: brevetti e asset complementari. 1) La forza del brevetti Nuovi sforzi organizzativi sono più comuni in industrie in cui i brevetti sono efficaci, in quanto i brevetti sono uno dei pochi metodi di appropriazione dei profitti dovuti allo sfruttamento di opportunità imprenditoriali che non richiedono il possesso di risorse e di capacità preesistenti. Al contrario, altri metodi di appropriabilità, quali le curve di apprendimento, il lead time, i vantaggi della prima mossa e gli asset complementari dipendono dal possesso di risorse e capacità che non sono ancora state create dall'imprenditore, e quindi non sono adatti a proteggere le nuove imprese. In particolare, come abbiamo già visto, la protezione brevettuale incoraggia la formazione di nuove imprese, perché facilita la rivelazione della conoscenza che esse possiedono. I brevetti permettono infatti di rivelare l'informazione senza che questa possa essere sfruttata gratuitamente da altri. In questo modo essi facilitano l'acquisizione di risorse da parte dei nuovi imprenditori. Infatti, un nuovo imprenditore che ha bisogno di raccogliere fondi da fonti esterne è in grado di convincere i fornitori di fondi della bontà delle propria idea rivelandola, senza temere che questi ultimi possano poi indipendentemente sfruttare l'idea stessa. Nell'assenza dei brevetti è più difficile ottenere le risorse esterne necessarie a sfruttare l'opportunità, perché i nuovi imprenditori non possono rischiare, rivelando le loro conoscenze ad altri, di perderne il controllo. 2) L'importanza delle risorse complementari Nuovi sforzi organizzativi tendono ad essere meno frequenti in industrie a più alta intensità di marketing e di manufacturing. Le nuove imprese spesso creano nuovi prodotti e servizi innovativi, ma non possono sviluppare le risorse complementari nel marketing, nella distribuzione e nella produzione che sono necessarie per fornire i loro prodotti e servizi innovativi ai clienti con la stessa prontezza delle imprese esistenti. Le imprese sviluppano routine e sfruttano la curva di apprendimento nella produzione e nel marketing per servire i mercati in modo affidabile e a costi bassi e quindi quelle già presenti sul mercato hanno il vantaggio che deriva dall’esperienza e dal precedente accumulo di risorse (capacità produttive, canali distributivi, immagine già costruita). Pertanto nelle industrie in cui le risorse complementari solo molto importanti i nuovi sforzi organizzativi saranno meno frequenti. 9. L'acquisizione delle risorse finanziarie Esploriamo ora il processo attraverso il quale gli individui acquisiscono risorse finanziarie per sfruttare le opportunità imprenditoriali.

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Questo processo può limitarsi al finanziamento da parte dell'imprenditore stesso. Infatti nella vasta maggioranza dei casi, i fondatori finanziano lo sfruttamento di opportunità imprenditoriali attraverso i loro propri risparmi. Tuttavia il finanziamento di opportunità imprenditoriali in molti casi può implicare l'acquisizione di capitale da fonti esterne. Tipo - Il finanziamento esterno può prendere una varietà di forme, quali: la partecipazione al capitale di rischio, il finanziamento con debiti, il finanziamento basato sulle risorse e sovvenzioni dal governo e da enti non-profit. Ammontare - L'ammontare di risorse finanziarie ottenute attraverso il finanziamento esterno può variare da poche migliaia di euro a centinaia di milioni. Fonti - Le fonti di finanziamento esterno possono includere amici e membri della famiglia, business angel, banche, imprese di venture capital (VC), governi. Indipendentemente del tipo, dalla fonte o dalla quantità di finanziamento, due caratteristiche fondamentali influenzano il processo di acquisizione di risorse per lo sfruttamento di opportunità imprenditoriali: l'asimmetria informativa e l'incertezza. Bisogna pensare al fatto che per sfruttare opportunità i potenziali imprenditori devono possedere informazioni idiosincratiche e inoltre che le opportunità imprenditoriali sono incerte riguardo alla loro futura profittabilità. In queste condizioni l’acquisizione di finanziamenti esterni risulta difficile. L'importanza dell'acquisizione di risorse Ottenere un capitale adeguato è importante per lo sfruttamento di opportunità imprenditoriali per numerose ragioni. 1) È più probabile che le imprese che hanno maggior dotazione di capitale sopravvivano, crescano e diventino profittevoli, perché il capitale offre un cuscinetto che gli imprenditori possono utilizzare per far fronte a circostanze avverse. 2) La disponibilità di capitale permette di superare vincoli di liquidità che limitano gli approcci che l'imprenditore può adottare per perseguire le opportunità. 3) La capitalizzazione influenza la percezione degli stakeholder esterni sulla stabilità, legittimità e affidabilità delle nuove intraprese. L'evidenza empirica supporta la proposizione che un’adeguata capitalizzazione è importante. Effettivamente le nuove imprese con capitale più abbondante nella fase di start-up hanno maggiore probabilità di sopravvivenza nel tempo, di crescere più rapidamente e di diventare di dimensione più ampia, in quanto possono realizzare maggiori investimenti. L'effetto positivo della capitalizzazione sulla performance delle nuove imprese è stata inoltre mostrata per il caso specifico dell'accesso a VC formale. Questa è una fonte di capitale particolarmente importante per la creazione di imprese ad alto potenziale. Mentre i capitalisti di ventura finanziano meno dell'1% di tutte le nuove imprese, finanziano approssimativamente un terzo di tutte quelle che raggiungono un'offerta pubblica iniziale (IPO) in borsa. Inoltre essi forniscono un servizio molto utile, oltre al capitale, in quanto offrono consulenza strategica, trovano partner per la nuova impresa, identificano fornitori e dirigenti esperti attraverso le loro reti informative. Il problema dell’asimmetria informativa Per quanto riguarda l'asimmetria informativa, l'imprenditore non può svelare tutta l'informazione rilevante circa l'opportunità che vuole sfruttare e i metodi di sfruttamento quando cerca finanziamenti e quindi i fornitori di risorse devono prendere decisioni sulla

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cessione di risorse con minori informazioni di quante ne abbia imprenditore. Questa situazione, detta asimmetria informativa, avvantaggia l'imprenditore e gli rende possibile agire in modo opportunistico nei confronti dei fornitori di capitali. L'imprenditore, va aggiunto, ha anche più informazione riguardo al proprio impegno, alle proprie capacità e agli sforzi che intende mettere in atto per sviluppare l'impresa. Gli imprenditori potrebbero utilizzare questo vantaggio informativo per chiudere una trattativa con i fornitori di capitale maggiormente a proprio vantaggio di quanto sarebbe giustificato, o per ottenere concessioni che un fornitore di risorse pienamente informato non concederebbe. Minacciando di non impegnarsi nell'impresa, rifiutandosi di fornire il livello di sforzo per sviluppare la compagnia promesso ai fornitori di risorse, o attuando azioni per generare ricchezza privata alle spese dei fornitori di risorse, gli imprenditori possono trarre vantaggio dagli investitori. Di conseguenza i fornitori di risorse devono proteggersi contro il potenziale di azioni opportunistiche da parte degli imprenditori. Inoltre, l'asimmetria informativa rende possibile la selezione avversa. Molte persone non hanno la capacità di identificare e sfruttare opportunità di valore. Le persone che mancano di abilità imprenditoriale e hanno scoperto opportunità di bassa qualità cercano finanziamenti insieme alle persone che posseggono invece abilità imprenditoriale e che hanno scoperto opportunità di alta qualità. Se l'investitore non può distinguere tra questi due gruppi di imprenditori, c'è potenziale per la selezione avversa. Dato questo potenziale di selezione avversa, i fornitori di risorse fanno offerte finanziarie agli imprenditori al prezzo medio tra imprenditori e opportunità di tutti i livelli qualitativi. E poiché questo prezzo è più attraente per gli imprenditori di bassa abilità con basse opportunità che per gli imprenditori di alta abilità con opportunità di alta qualità, questi ultimi sono quelli che trovano meno conveniente rivolgersi al mercato finanziario. L'incertezza L'incertezza crea tre ostacoli all'acquisizione di capitale. Primo, l'incertezza intorno all'opportunità imprenditoriale può rendere i fornitori di risorse incapaci di valutare il potenziale delle nuove imprese. L'abilità degli imprenditori di sfruttare specifiche opportunità e il valore di quelle opportunità stesse sono largamente sconosciuti prima dello sfruttamento. Molte informazioni che i fornitori di risorse potrebbero usare per valutare un'impresa non possono essere ottenute se non dopo che le risorse sono state offerte e l'impresa è un'organizzazione funzionante, un nuovo prodotto o servizio è stato creato ed è iniziato un record delle attività. Se l'imprenditore non ha un prodotto o servizio osservabili o una traccia storica delle sue attività, il fornitore di risorse deve prendere la sua decisione finanziaria solamente sulla base del proprio giudizio sul valore della nuova attività. Poiché questo giudizio è basato su ben poca evidenza obiettiva, gli investitori affrontano un alto rischio quando selezionano gli imprenditori e le opportunità. Secondo, l'incertezza significa che il valore attuale netto del flusso di profitti della nuova impresa non può essere valutato oggettivamente e ciò conduce i fornitori di risorse a sviluppare percezioni sul valore delle attività dell'impresa, che possono essere ben diverse da quelle dell'imprenditore. Come risultato è probabile che sorga un problema di trattative, con il fornitore di risorse che offre meno di quanto l'imprenditore ritiene sia adeguato al valore dell’opportunità. Terzo, data l'incertezza sul processo di sfruttamento delle opportunità, i fornitori di risorse vorrebbero assicurazioni che l'imprenditore pagherà se il suo giudizio si dimostra sbagliato. Tuttavia, l'imprenditore non può ripagare i fornitori di risorse attraverso le entrate dell'impresa se il suo giudizio si è rivelato non corretto, poiché un giudizio non corretto significa che

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l'impresa non genera profitti. Per superare questo problema i fornitori di risorse vogliono che l'imprenditore offra garanzie a cui poter attingere nel caso in cui l'impresa fallisca. Sfortunatamente questo bisogno di "collaterali" significa che solo imprenditori che hanno risorse da utilizzare come collaterale possono ottenere capitale esterno. 10. Caratteristiche degli investitori utili per contenere i rischi La specializzazione (prossimità cognitiva) Per selezionare e monitorare le imprese meglio, gli investitori si specializzano in una certa industria e in un certo campo tecnologico. La specializzazione genera contatti con i fornitori, i clienti, le imprese già operative e tecnici esperti che possono offrire informazioni che assistono i fornitori di risorse permettendo, attraverso l'apprendimento, una migliore valutazione dell'imprenditore e delle opportunità in cui considerano di investire. Inoltre l'uso di questi contatti aiuta gli investitori a misurare la correttezza dell'informazione fornita dagli imprenditori, in quanto rende possibile la verifica dei loro dati. L'esperienza nelle industrie consente inoltre all'investitore di controllare le nuove imprese con più efficacia, in quanto sa riconoscere le origini dei problemi in particolari mercati e nell'uso di una particolare tecnologia. Infine maggiore esperienza nell'industria fornisce la conoscenza specifica che facilita lo sviluppo di appropriate routine per selezionare e monitorare gli investimenti. Gli investimenti geograficamente localizzati (prossimità geografica) Gli investitori tendono a delimitare lo spazio geografico in cui investire. Concentrando gli investimenti in un'area geografica, gli investitori sviluppano una rete di contatti fidati che possono utilizzare per valutare la correttezza dell'informazione sulle opportunità di business presentate loro dagli imprenditori. Inoltre la prossimità geografica facilita il monitoraggio rendendo possibili visite frequenti all'impresa finanziata. Sindacati Creando sindacati (=consorzi tra investitori) i fornitori di risorse possono investire quantità più piccole di capitale in una più ampia gamma di iniziative di quanto potrebbero se facessero solo investimenti diretti. Attraverso i consorzi i capitalisti di ventura possono confrontare la loro valutazione con quella di altri. 11. Strumenti di vario tipo usati dagli investitori per contenere i rischi Allocazione dei diritti di controllo Ottenendo diritti di controllo in quantità sproporzionata alla loro quota di proprietà, gli investitori possono controllare il consiglio d'amministrazione delle nuove compagnie anche se non detengono la quota di maggioranza del capitale. Opzioni reali nell'approccio all'investimento (investimenti a tappe) Le opzioni reali nella finanza di ventura forniscono il diritto ma non l'obbligo di fare investimenti futuri. Gli investimenti a tappe aiutano a separare gli imprenditori di alta e bassa qualità, perché solo l'imprenditore di talento con buone opportunità accetta investimenti a stadi (staged investments). Gli imprenditori che hanno opportunità non buone e sanno di non essere sufficientemente competenti non sono disposti ad accettare gli investimenti a tappe, perché sanno che molto probabilmente la loro incompetenza verrà rivelata prima che possano essere ricevuti molti capitali. M.Balconi, Economia dell’innovazione, dispensa 6

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Infine l'uso di opzioni reali mitiga i problemi dell'incertezza. All'inizio le opportunità sono molto difficili da valutare. Ma man mano che l'opportunità viene sviluppata, l'informazione sul suo valore diventa più chiara. La ricerca ha mostrato che il raggiungimento di pietre miliari osservabili è importante per l'acquisizione di capitale esterno. 1) Per esempio, l'assunzione di dipendenti è un passaggio molto importante per gli investitori, anche perché i dipendenti offrono un'altra fonte da cui ottenere informazioni sull'impresa. Inoltre l'assunzione di dipendenti indica che l'imprenditore è in grado di persuadere altri individui sul valore dell'opportunità. 2) Un'altra pietra miliare è il contatto iniziale con i clienti, perché le imprese che hanno contatti con i clienti hanno informazioni sui loro bisogni e criteri di acquisto e cominciano ad avere idee chiare sul modo di promuovere e vendere prodotti a questi clienti. 3) La creazione di un prodotto è un'altra pietra miliare per l'investitore, perché un'impresa non può guadagnare se non ha un buon prodotto o servizio da offrire. 4) Infine la realizzazione della prima vendita è una pietra miliare, perché indica che l'impresa dispone di un prodotto o servizio voluto dai consumatori. Coinvolgimento nelle nuove imprese Gli investitori mitigano i problemi informativi relativi al finanziamento delle nuove imprese attraverso il coinvolgimento attivo. Questo coinvolgimento include azioni come richiedere all'imprenditore di fornire regolari aggiornamenti sull’andamento dell’impresa e persino la partecipazione all’operatività giornaliera. L’evidenza empirica supporta la proposizione che il coinvolgimento dei capitalisti di ventura è più alto nelle prime fasi dello sviluppo delle imprese e nelle imprese più innovative, che implicano maggiore incertezza. Legami sociali I legami sociali sono un mezzo importante per superare i problemi di incertezza e asimmetria informativa. Se l'investitore conosce l'imprenditore, la relazione tra le parti ridurrà la probabilità che l'imprenditore agisca opportunisticamente verso l'investitore. I legami sociali riducono la tendenza delle persone ad agire in modo auto-interessato, infondendo nella relazione la logica degli obblighi sociali, della generosità, dell'equità e del buon comportamento in generale. Lavorare insieme genera familiarità, l'abilità di predire il comportamento della controparte e di capirne il carattere. Queste cose a loro volta creano fiducia e sentimenti di amicizia. Lo scambio di informazioni funziona meglio quando investitore e imprenditore si conoscono perché i legami sociali aumentano la fiducia. Notiamo anche che i legami tra le parti possono essere indiretti, quando l'imprenditore conosce una terza parte che è legata all'investitore. Perfino i legami indiretti sono funzionali a buoni rapporti, anche se ovviamente sono meno efficaci dei legami diretti. La proprietà del capitale La frazione di capitale di proprietà dell'imprenditore è un indicatore efficace della fiducia dell'imprenditore nel potenziale di guadagni futuri dell' impresa, perché un imprenditore avverso al rischio investirà pesantemente solo se l'informazione che possiede suggerisce un futuro promettente per l'impresa.

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Richiesta di un business plan all’impresa da finanziare I business plan (vedi anche più avanti a p.15) sono documenti che presentano le congetture dell'imprenditore sulla futura impresa in forma scritta e visiva (tabelle e diagrammi). Essi facilitano la comunicazione di quelle congetture agli investitori. Specificamente il business plan e le dichiarazioni finanziarie di supporto illustrano la strategia dell'imprenditore per costruire l'impresa, i rischi che l'impresa si troverà ad affrontare, le aree in cui l'investimento sarà fatto, le condizioni e la struttura finanziarie dell'impresa, gli asset e le relazioni finanziarie con altre entità, la tempistica e la quantità delle finanziamento desiderato. I business plan offrono evidenza della legittimità di una nuova impresa. Attraverso il business plan gli imprenditori raccontano le loro storie sull'impresa. Una buona storia può spiegare e razionalizzare un'opportunità in modi accettabili dagli altri, nonostante l'incertezza. Dal momento che i business plan sono create dagli imprenditori, tuttavia, hanno limiti significativi nel superare l'asimmetria informativa e l'incertezza. Infatti gli imprenditori sono spesso eccessivamente ottimisti sul potenziale delle opportunità che hanno scelto di sfruttare. Indicatori di qualità Dati i limiti dei business plan come evidenza della qualità di una nuova avventura imprenditoriale e della competenza dell'imprenditore, gli investitori spesso cercano indicatori non completamente sotto il controllo dei fondatori dell'impresa. Per esempio sembra che gli investitori preferiscano imprese fondate da team di imprenditori, in quanto entro questi team sarà presente un'ampia gamma di competenze necessarie per lo sviluppo dell'impresa. Forse il più importante segnale di competenza imprenditoriale che gli investitori cercano è la formazione, perché gli imprenditori con un più alto livello di formazione tendono ad avere migliori risultati degli altri. La ricerca empirica ha mostrato che la formazione ha un impatto particolarmente positivo sulla quantità di finanziamenti esterni ricevuti dagli imprenditori. Inoltre gli imprenditori con più esperienza di management, esperienza in una certa industria ed esperienza di start-up hanno maggiore probabilità di ottenere fondi rispetto a quelli che ne sono privi. 12. Le soluzioni contrattuali usate dagli investitori per contenere i rischi 1) Una soluzione contrattuale consiste nel ricorso a titoli privilegiati convertibili a tasso fisso. Questi ultimi sono strumenti finanziari privilegiati, nel senso che comportano per gli investitori precedenza rispetto alle altre parti nella restituzione del capitale nel caso di liquidazione, ma che possono anche essere convertiti in azioni comuni su opzione dell'investitore. Gli investitori possono utilizzare obbligazioni privilegiate convertibili per identificare gli imprenditori di alta qualità, in questo modo mitigando i problemi di selezione avversa. Dal momento che gli imprenditori rispondono ai termini contrattuali offerti loro, l'uso di obbligazioni privilegiate convertibili separa i gli imprenditori di alta e di bassa qualità. Infatti solo gli imprenditori di alta qualità con buone opportunità sono disponibili ad accettare obbligazioni privilegiate convertibili a causa del costo e rischio che queste impongono loro. Inoltre, aumentando la probabilità che l'investitore riceverà restituzione dell’investimento fatto se impresa è liquidata, i titoli privilegiati convertibili limitano il bisogno di collaterali che risulta dall'incertezza. Ricerche hanno mostrato che questo strumento è molto diffuso e che gli investitori tendono a convertire i titoli privilegiati in azioni comuni dopo che l'informazione è stata rivelata sulla

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qualità dell'impresa, e ciò dimostra il valore delle obbligazioni privilegiate convertibili come strumento per gestire problemi di informazione. 2) Un’altra soluzione consiste nei patti contrattuali. I patti usati dagli investitori comportano la proibizione di vendita o di acquisto di asset (pezzi del patrimonio dell’impresa) e di emissione o vendita di azioni da parte dei fondatori senza il permesso degli investitori. Questi patti includono anche il diritto di riscatto obbligatorio che permette la restituzione agli investitori del loro capitale in ogni momento. 3) Gli investitori utilizzano anche clausole di confisca per far fronte ai problemi dell’asimmetria informativa e dell'incertezza. Le clausole di confisca fanno sì che gli imprenditori perdano la loro parte di proprietà se la performance cade sotto di obiettivi stabiliti. Perciò i tentativi di sviare le risorse verso guadagni personali invece che verso lo sviluppo dell'impresa da parte degli imprenditori sono puniti e ciò riduce l'incentivo è svolgere queste attività. 13. Il processo di organizzazione Per sfruttare un’opportunità per cui ha raccolto risorse, un imprenditore deve impegnarsi nel processo di organizzazione. Per organizzarsi bisogna creare routine e strutture che supportano le attività. Inoltre si devono ottenere le attrezzature, creare i processi produttivi, pagare dipendenti e formare entità legali. Ricerche hanno mostrato che il processo organizzativo dura circa un anno. Il processo organizzativo è incerto perché il risultato futuro degli sforzi per sfruttare le opportunità è sconosciuto prima che l'imprenditore si impegni nell'azione. Le routine e le strutture che saranno utilizzate per combinare le risorse e per creare l'entità che intraprenderà l'attività devono essere create prima che buona parte dell'informazione sulla tecnologia, sui modi di coordinamento e sulla strategia più efficaci, sulle reti di stakeholder e sulla domanda dei consumatori sia nota con certezza. Pertanto le decisioni devono essere prese sulla base di congetture. Dal momento che l'imprenditore non può identificare tutte le possibili azioni e tutti i risultati attesi delle sue azioni, il processo organizzativo è fondamentalmente incerto. In generale, l'imprenditore progetta nuova organizzazione basando le routine e le strutture su conoscenza ottenuta con la formazione e l’esperienza fatta lavorando nell’industria, oppure dall'imitazione delle imprese esistenti. Il ruolo della pianificazione (stesura del business plan) La pianificazione rappresenta una parte importante del processo organizzativo. Dal momento che gli esseri umani hanno limitate capacità cognitive, hanno bisogno di strumenti di pianificazione per analizzare compiti complessi ed evitare errori nel processo decisionale. Inoltre la pianificazione induce le persone a raccogliere più informazioni e porta a prendere decisioni più accurate e meditate, anche se ovviamente non garantisce che le decisioni prese siano corrette e producano i risultati attesi. Il principale documento di pianificazione del futuro è rappresentato dal business plan. 1) Il business plan mette alla prova l'accuratezza delle congetture dell'imprenditore riguardanti l'opportunità. Gli sforzi per sfruttare nuove opportunità generalmente hanno inizio come congetture non basate su prove oggettive (unsubstantiated claims), ma solo sull'interpretazione dell'informazione posseduta dall'imprenditore. La pianificazione serve a mettere alla prova la correttezza delle congetture dell'imprenditore sulla domanda di mercato, sui problemi produttivi e sulla governance dell’impresa, forzando l'imprenditore ad articolare M.Balconi, Economia dell’innovazione, dispensa 6

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le assunzioni su cui si basa il progetto imprenditoriale e a formulare ipotesi la cui consistenza interna, plausibilità ed accuratezza possa essere messa alla prova di nuove informazioni. 2) Il business plan dovrà indicare le risorse umane, fisiche e finanziarie di cui l'impresa avrà bisogno, e mostrare come le diverse parti dello sforzo organizzativo si collegheranno. 3) Il business plan aiuta a fare chiarezza sugli obiettivi, il che facilita il raggiungimento degli obiettivi stessi. 4) Il business plan aiuta a comunicare informazioni agli altri, il che facilita l'organizzazione. Alcuni ricercatori hanno esaminato 14 startup del software e hanno trovato che i fondatori che si sono impegnati nella stesura di buoni business plan hanno potuto articolare e trasmettere più chiaramente la loro visione e i loro specifici di obiettivi agli stakeholder. Altri hanno trovato che la tendenza dell'imprenditore a pianificare il futuro è positivamente correlata alla crescita delle vendite dell'impresa e più in generale a una buona performance aziendale. La creazione di entità legali Quando un imprenditore inizia a sfruttare un'opportunità attraverso la creazione di una nuova impresa, deve decidere la forma legale della nuova organizzazione. La formazione di un'entità legale favorisce la creazione di una nuova organizzazione, facilitando le attività organizzative, legittimando la nuova impresa e stabilendo i diritti di proprietà. E' stato mostrato da vari autori che la formazione di un'entità legale aumenta la probabilità che la nuova impresa sia in grado di raccogliere le risorse, raggiungere i clienti, completare lo sviluppo del prodotto e iniziare il marketing e la promozione. Quando un imprenditore crea un’entità legale deve decidere tra diverse forme. Una società di persona è la forma più semplice di società, mentre più complessa è la società per azioni. L'uso di una società per azioni (corporation) come forma legale offre il vantaggio di limitare la responsabilità degli investitori al capitale investito, minimizzando il rischio verso il basso (downside). Ciò ovviamente incoraggia l'attività imprenditoriale. La decisione sull'ampiezza del team imprenditoriale Le nuove imprese possono essere create da un singolo imprenditore o da un team di imprenditori. In molti esempi, dopo la scoperta di un'opportunità, l'imprenditore iniziale costruisce un team di proprietari del capitale che siano partecipanti attivi nella nuova impresa. Perciò una delle più importanti decisioni che devono prendere gli imprenditori durante il processo organizzativo è determinare la numerosità del team di fondatori. Un team di imprenditori offre parecchi vantaggi alla nuove impresa: 1) i team raccolgono la conoscenza complementare dei fondatori, quindi la conoscenza nel complesso è più completa e copre più aree rilevanti per l'attività imprenditoriale di quello che è possibile per imprenditori singoli; 2) dati i limiti cognitivi degli esseri umani, imprenditori soli trovano difficile raccogliere e processare tutta l'informazione necessaria a creare una nuova impresa; 3) l'assemblaggio di un team di persone che hanno tutte differenti convinzioni e informazioni mette alla prova la validità dell'idea imprenditoriale. È importante che i team d'imprenditori combinino persone che hanno lavorato precedentemente insieme e possono comunicare tra loro con fiducia. L'evidenza empirica supporta l'argomento che le imprese fondate da team hanno più successo

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delle imprese fondate da individui singoli. Numero di dipendenti Oltre al proprio lavoro, i fondatori hanno spesso bisogno di altre risorse umane nell'impresa, quali i dipendenti e fornitori esterni di servizi, come legali o contabili. Una delle più importanti decisioni durante il processo organizzativo riguarda il numero dei dipendenti da assumere. È chiaro che i dipendenti rappresentano un costo, ma l'esperienza di imprese tecnologiche cresciute in fretta mostra che essi costituiscono una fonte di conoscenza molto importante. In generale si è visto che le nuove imprese con più dipendenti hanno avuto performance migliori di quelle che ne avevano meno. 14. Lo sviluppo di un vantaggio competitivo Uno dei problemi principali della strategia imprenditoriale riguarda il modo in cui l'imprenditore si appropria dei rendimenti che derivano dallo sfruttamento di un’opportunità. Il problema nasce in quanto i rendimenti derivanti dallo sfruttamento delle opportunità tendono a dissiparsi in favore dei concorrenti, a meno che l'imprenditore sviluppi un vantaggio competitivo. Quando un imprenditore identifica e inizialmente sfrutta un'opportunità gode di una posizione di monopolio. Sfortunatamente per l'imprenditore, l'atto stesso di sfruttare l'opportunità trasmette agli altri informazioni su come identificare e sfruttare la stessa opportunità. Perciò, i potenziali imitatori vedono lo sfruttamento dell'opportunità come un segnale per entrare nel mercato. Facendo la stessa cosa dell'imprenditore iniziale, gli imitatori catturano parte del profitto imprenditoriale. Ci sono due modi diversi attraverso i quali l'imprenditore può preservare i profitti che derivano dallo sfruttamento delle opportunità imprenditoriali. Primo, l'imprenditore può impedire agli altri di ottenere accesso alla comprensione dell'informazione sull'opportunità. Secondo, l'imprenditore può impedire agli altri di sfruttare l'opportunità, anche se essi hanno accesso all'informazione e la comprendono. La preclusione dall'accesso alla comprensione dell'opportunità generalmente implica il segreto. Per tenere segreta l'opportunità, l'imprenditore non può comunicare agli altri l'informazione che permetterebbe di scoprire l'opportunità e deve impedire agli altri di ottenere indipendentemente accesso ad essa. Data la necessità di tenere segreta l'informazione, questi tipi di sforzo funzionano meglio quando lo sfruttamento delle opportunità richiede conoscenza di un nuovo procedimento tecnico che l'imprenditore trattiene come un segreto commerciale. Pensiamo, per esempio, allo sviluppo di un nuovo processo chimico per creare fertilizzanti. Anche se si viene a sapere che è stato creato un nuovo processo, non si sa in che cosa esattamente consista. Inoltre, come abbiamo visto, l’ambiguità causale preserva il profitto dallo sfruttamento delle opportunità assicurando che solo l'imprenditore capisca il metodo di sfruttarla. La capacità di impedire agli altri la comprensione di come sfruttare opportunità di solito implica qualche tipo di conoscenza tacita. Se la conoscenza su come sfruttare un'opportunità è tenuta dell'imprenditore in forma non codificata, altre persone avranno difficoltà ad identificare le relazioni causali che sottostanno alla produzione e distribuzione e al processo organizzativo necessari per sfruttare l'opportunità in modo profittevole. In particolare, l'imitazione è difficile se la spiegazione di come sfruttare l'opportunità si trova incorporata nel capitale umano specifico (skill e abilità) dell’imprenditore, che è bravo ad eseguire un certo compito. Per esempio, il profitto che un certo imprenditore ha guadagnato

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da un negozio di mobili può essere dovuto a una superiore capacità di eseguire le vendite. Come risultato, un qualsiasi altro potenziale imprenditore che si localizza vicino al primo negozio non riesce realizzare un’attività profittevole se non possiede quel particolare tipo di capacità di vendita. Parecchi studi empirici offrono evidenza che la performance di una nuova impresa spesso dipende dalla capacità dell'imprenditore di implementare il suo approccio allo sfruttamento delle opportunità in modo che gli altri non sono in grado di imitare. La conoscenza tacita dell'imprenditore sul processo di sfruttamento aumenta la probabilità di crescita delle nuove imprese. L'uso di ambiguità causale per impedire l'imitazione è più efficace quando il processo di sfruttamento dell’opportunità richiede il possesso di conoscenza, skill ed esperienza detenute solo da un piccolo numero di persone. Se un gran numero di persone detiene la conoscenza, skill ed esperienza che sono richieste per sfruttare l'opportunità, è improbabile che nessuno possa immaginarsi come sfruttarla. Zucker et al. descrivono una situazione in cui gli imprenditori hanno sfruttato opportunità che non sono state imitate in fretta proprio per la limitata distribuzione delle capacità necessarie. Esplorando la performance di nuove imprese biotecnologiche, gli autori hanno trovato che certi scienziati divenuti imprenditori biotecnologici guadagnavano profitti imprenditoriali per molti anni, perché pochissimi altri scienziati erano capaci di usare le tecniche necessarie per sfruttare le scoperte scientifiche in biologia. Nella maggior parte dei casi, tuttavia, le persone possono imitare l'approccio imprenditoriale allo sfruttamento di un opportunità. In queste circostanze l'imprenditore può impedire agli altri di fare profitti dall'opportunità solo creando impedimenti allo sfruttamento. 15. Le barriere alla competizione L'imprenditore può erigere almeno cinque diversi tipi di barriere alla competizione: può ottenere il controllo delle risorse necessarie per lo sfruttamento delle opportunità; stabilire barriere legali all'imitazione; sfruttare l'opportunità su una scala che impedisce l'imitazione; sviluppare una reputazione; innovare per restare davanti ai concorrenti. Controllo delle risorse L'imprenditore può creare una barriera alla concorrenza ottenendo il controllo di tutte le risorse che sono necessarie per sfruttare una certa opportunità. Per esempio, può assumere tutti i lavoratori che hanno le competenze per svolgere una particolare attività di ricerca o di produzione oppure prendere in affitto tutte le località che sarebbero appropriate per la distribuzione di un certo prodotto o servizio. Barriere legali all'imitazione Una barriera alla competizione può essere creata attraverso un brevetto. In questo caso la forza della protezione brevettuale dovrebbe influenzare la probabilità dello sfruttamento dell'opportunità. Shane ha esaminato 1.397 invenzioni brevettate dal Massachusetts Institute of Technology tra il 1980 e il 1996 e ha trovato che la forza della protezione concessa dal brevetto aumentava la probabilità che una nuova impresa sfruttasse l'invenzione. Dimensione L'imprenditore può creare una barriera alla concorrenza sfruttando l'opportunità su tale scala che gli altri non possono imitarlo. Entrando su una scala tale da saturare il mercato, l'imprenditore può far sì che l'entrata degli altri risulti in un eccesso di capacità. Di M.Balconi, Economia dell’innovazione, dispensa 6

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conseguenza, i potenziali imitatori riconoscono che se aggiungessero offerta, in condizioni di domanda inelastica, provocherebbero una caduta dei prezzi al di sotto dei costi medi che eliminerebbe profitti. Perciò non conviene entrare. Inoltre, entrando su larga scala, una nuova impresa può catturare i benefici delle economie di scala. Queste economie di scala consentono alla nuova impresa di operare con un livello di costi medi inferiori a quelli dei potenziali imitatori. La nuove impresa è così in grado di ottenere profitti dello sfruttamento delle opportunità, pur tagliando i prezzi al di sotto di quelli degli imitatori. Dal momento che gli imitatori non possono sfruttare l'opportunità con la stessa scala dell'imprenditore iniziale, hanno un livello dei costi più elevato e non possono rispondere ai prezzi bassi di quest'ultimo. Numerosi ricercatori hanno mostrato l'esistenza di una relazione tra dimensione delle nuove imprese e sopravvivenza. Reputazione L'imprenditore può creare una barriera la competizione costruendo reputazione (goodwill), in modo da rendere i clienti sospettosi dei nuovi entranti. Se i clienti credono che l'imprenditore iniziale abbia un prodotto migliore o un servizio superiore ai successivi entranti, l'imprenditore può impedire ad essi l'accesso ai clienti anche se gli entranti sono in grado di sfruttare esattamente la stessa opportunità dell'imprenditore iniziale. Un modo di costruire questa reputazione è l'investimento in pubblicità, attraverso cui l'imprenditore promuove gli attributi del suo prodotto o servizio. Ciò ha l'effetto di far sì che i clienti si aspettino che un certo prodotto o servizio debba avere esattamente le caratteristiche di quello dell'imprenditore iniziale. Se gli imitatori non possono copiare tutti gli aspetti del prodotto o servizio dell'imprenditore iniziale, i clienti sono riluttanti ad adottare i prodotti o servizi offerti dai nuove entranti e il profitto dell'imprenditore iniziale viene difeso e protetto dalla competizione. Le ricerche mostrano che strategie per costruire reputazione aumentano la crescita delle nuove imprese e la loro profittabilità. Innovazione L'imprenditore può creare una barriera alla competizione continuamente innovando il suo metodo di sfruttare l'opportunità. Il processo di innovazione permette all'imprenditore di rimanere un passo avanti agli imitatori, e di sfruttare una curva di apprendimento proprietario. Nella misura in cui parte della conoscenza su come fornire un prodotto o servizio ai clienti è sviluppata attraverso l'effettiva offerta di questo bene o servizio, le nuove imprese possono impedire agli imitatori di copiare il loro metodo e di sfruttare l'opportunità. Simon e Zhara hanno esaminato 72 nuove imprese biotecnologiche create da imprenditori individuali e trovato che il tasso di crescita delle vendite era positivamente correlato alla strategia innovativa. Le nuove imprese che avevano introdotto continui miglioramenti al prodotto conseguivano anche un più alto tasso di profitto delle altre imprese. Infine anche la probabilità di IPO era positivamente correlata ad una strategia di corsa tecnologica.

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