ITALIA DOLCE VITA WORKSHOPS
“Esperienza indimenticabile e altamente costruttiva” – Gian Luca Marino Questo é un workshop di un altro tipo. Si adottano i metodi e le estetiche della street photography e della fotografia prettamente documentaristica per sviluppare un tema giá esistente: quello degli Italiani e della vita quotidiana. Il tema é abbastanza ampio e offre libertá espressive per ogni fotografo, ma saremo comunque vincolati a questo tipo di documentazione con obiettivo finale la pubblicazione nella serie di libri omonimi. Ogni fotografo sará dunque impegnato a realizzare un lavoro documentaristico con il traguardo editoriale: una immensa opportunitá di iniziare a pensare su commissione, per crescere come narratori visuali. – Alex Coghe
IL PERCORSO DI QUESTI WORKSHOPS: ISCRIZIONE INVIO MATERIALE DIDATTICO DA STUDIARE (LIBRI IN FORMATO ELETTRONICO, RISORSE UTILI) WORKSHOP LETTURA PORTFOLIO INSERIMENTO PROGRAMMA MENTORING E CONSULENZA PUBBLICAZIONE NELLA COLLANA DI LIBRI ELETTRONICI (INCLUDE PAGAMENTO PER OGNI NUMERO VENDUTO AD OGNI FOTOGRAFO) PUBBLICAZIONI NELLA COLLANA DI LIBRI ITALIA DOLCE VITA IN FORMATO ELETTRONICO PUBBLICAZIONE NELLA PAGINA PORTFOLIO UFFICIALE
E’ la fotografia espressione di valori autentici., che si fa memoria quella che mi ha sempre interessato.E non ho mai considerato la street photography avulsa da questo tipo di approccio. Perchè identificare la fotografia di strada con storielle simpatiche proprio non rende onore alla storia di questo modo di intendere e fare fotografia. Io dalla street Photography ho ricevuto tanto. Mi ha permesso di diventare il fotografo che sono oggi. Mi ha indirizzato la visione (o più visioni come sono convinto che un fotografo debba possedere) e lo ha fatto permettendomi di realizzare buona fotografia in diversi generi: foto giornalismo, ritratto, paesaggio urbano, moda e perfino erotica. Nel frattempo il mio percorso è evoluto anche come istruttore di fotografia. La voglia di trasmettere ad altri quello che io ho appreso e continuo ad apprendere, non mi abbandona mai. Andando oltre il mero aspetto tecnico, per me è importante condividere la mia conoscenza storica e culturale, e attraverso questo donare ai miei corsisti un approccio, una filosofia che permetta loro di far crescere la loro cultura visuale, fornire loro quell’occhio che ti fa diventare editore, almeno del tuo lavoro, riconoscendo con obiettività, il giusto distacco e con cognizione di causa ciò che è davvero buono da quello che merita essere scartato.
Con attenzione alla fotografia documentaristica, dando particolare rilievo alla street photography in 7 anni di workshop tenuti in Messico e in Italia il mio principale obiettivo è quello di far uscire dal percorso formativo fotografi realmente formati, consapevoli e maturi. Con l’entusiasmo e la passione che mi contraddistingue quello che propongo è un percorso da fare assieme, che va oltre il giorno dell’evento. Parlo di percorso e non è un caso: è quello che io ho intrapreso e in cui continuo ad essere impegnato. Se da un lato il mio insegnare propone la condivisione coi miei ragazzi di questa grande passione che riempie tutte le mie giornate, dall’altro è il lavoro per diventare veri fotografi che richiede grande sforzo, il mio e di ogni corsista.
Con la raccomandazione di essere molto selettivi, perché proprio dalla selezionassi diventa bravi fotografi, sia in fase di scatto che nella successiva fase di scelta delle proprie immagini. Questa è la ragione perché il workshop non può finire nella giornata dell’evento.
I miei obiettivi di istruttore sono, dunque, formare persone in modo tale che quando escono dai miei percorsi grazie ai libri, all’esperienza pratica fatta insieme, la successiva lettura portfolio e il programma mentoring siano già individui con grandi capacità di lettura visuale e con un vivido interesse per la fotografia. Questa è fondamentalmente la ricetta per essere dei veri fotografi. Quella che conosco e che propongo. Il mio ruolo è quello di essere un tramite per stimolare e semplificare tale processo, con il mio esempio di fotografo professionista che vive di fotografia. Italia Dolce Vita parte come progetto personale ma ho deciso di collegarlo ai miei percorsi formativi, con il proposito di offrire workshop anche in Italia. Con questa motivazione è nato un progetto editoriale che coinvolge tutti i miei corsisti. In questo modo i partecipanti hanno l’opportunità di lavorare ad un vero e proprio progetto collettivo sotto la mia direzione. I libri sono proposti in formato elettronico, come una serie di volumi, con l’idea, in futuro, di pubblicare un libro stampato.
“La strada ha rappresentato e rappresenta per molti il palco della vita. La strada è uno spazio condiviso. E’ in strada che si fanno le rivoluzioni. In strada manifestiamo il nostro disagio e il nostro disprezzo per la situazione politica, economica, sociale. E’ in strada che l’uomo ha fatto la sua storia. Non certo chiuso tra quattro mura. Perfino uno scrittore ha bisogno prima di vivere e quindi stare in strada per poter raccontare. Ed è la stessa storia della fotografia che è pesantemente e indissolubilmente legata alla strada, a partire dalla prima foto della storia. E tutti i maggiori esponenti della fotografia devono molto alla strada. La strada, però, è ben più che un luogo geografico. La strada non è solo un dove, ma in fotografia, diviene approccio e significato di qualcosa d’altro: la strada è un set all’aria aperta e il luogo dove i fotografi possono contare sulla luce naturale o su quella dei lampioni e delle insegne al neon. La strada, mondo abitato da inconsapevoli modelli che recitano solo loro stessi. Le scenografie cambiano e con loro chi le popola: parchi, piazze, vie, spiaggie, metropolitane…tutto diventa possibile location per una fotografia.” Dal mio libro APPUNTI SULLA STREET PHOTOGRAPHY
COSE DA SAPERE PRIMA DEL WORKSHOP Oggi la proposta di workshop è particolarmente satura. Ed in particolare sono tantissimi i workshops che vengono proposti con l’etichetta della Street Photography. A me non interessa legare la fotografia ad una definizione che trovo limitante e neanche rispondente a quello che gli obiettivi dei miei workshop propongono. Io sono un fotogiornalista. Attualmente sto collaborando con tre prestigiose agenzie, una di New York City, l’altra specializzata in news che si concentrano su LatinAmerica e la terza è un’agenzia Italiana che è affiliata con Getty Images. Sebbene il mio lavoro si concentra su documentazione sociale con progetti a lungo termine, come appunto, ITALIA DOLCE VITA e BARRIOS, a volte sono impegnato anche con Breaking news. Il mio nome è certamente conosciuto tra coloro che amano la Street Photography, ma io ho sempre voluto dare una connotazione documentaristica alla fotografia che amo realizzare, e quindi l’approccio in strada è sempre legato alla storia in cui la forma, l’estetica non devono mai essere fini a sé, ma subordinate e funzionali a quello che è il contenuto. Ed è quello che io cerco di proporre e stimolare anche ai fotografi che decidono di prendere parte ai miei corsi e viaggi fotografici. Chi decide di prendere parte ai miei workshops è un fotografo ambizioso, che certamente vuole qualcosa più di qualche like su Facebook o Instagram. L’esperienza che propongo vuole evitare in maniera assoluta di mettermi “dietro ad una cattedra” e infatti ritengo anche non corretto parlare di miei allievi, preferendo la parola fotografi, perché considero ogni partecipante un fotografo, impegnato a lavorare insieme a me ad un progetto editoriale reale, proprio per questo gli ITALIA DOLCE VITA WORKSHOPS sono legati alla pubblicazione di una serie di e-books che saranno proposti attraverso il mio sito web.
COME FUNZIONANO I MIEI WORKSHOPS Posso affermare che i miei workshops presentano una formula unica che ho provveduto a migliorare grazie all’esperienza pluriennale come docente di fotografia. Il percorso formativo proposto si concentra sull’esperienza pratica, in strada, in mezzo alla gente, cercando situazioni fotografiche, imparando a vedere e a riconoscere un momento fotografico. Quello che sto proponendo è dunque un’esperienza fotografica reale, evitando di presentare le mie foto, che chi decide di prendere un corso con me presumo dovrebbe giá conoscere, o di fissare delle slides chiusi in una classe, invece di fare la cosa che piú ama un fotografo: fare fotografia. Conto su libri già pubblicati, ed é mia preoccupazione inviarli immediatamente dopo il pagamento della quota d’iscrizione, per dare tempo al fotografo di studiare prima del giorno dell’evento. La giornata inizia con una presentazione del workshop, magari davanti ad un bel caffé e ha forma di colloquio con i fotografi partecipanti, in cui tutti avranno possibilitá di presentarsi. Questo crea giá un’atmosfera di amicizia che sará propedeutica all’esperienza positiva per tutti durante l’evento. Sono testimone di quanto importante sia un clima sereno e collaborativo tra i partecipanti, tenendo in considerazione che nei miei workshops, oltre agli obiettivi personali, stiamo lavorando tutti ad un progetto comune, che nel caso dei workshops italiani si traduce nella realizzazione di immagini che saranno successivamente selezionate per il libro elettronico ITALIA DOLCE VITA. Chi crede che i miei workshops, essendo proposti direttamente in strada siano solo pratici si sbaglia. Durante tutto il workshop io offro consigli e condivido osservazioni tecniche con tutti i partecipanti. Importante sottolineare che lavorare con gruppi non eccessivamente grandi mi permette un’attenzione personalizzata con ogni fotografo. I miei workshops tengono conto del fatto, ovvio, che siano dedicati ad un tipo di fotografia emotiva e istintiva, quindi mai rigidi nella loro struttura e sempre pronti a recepire gli umori e le sensazioni della strada, dei luoghi dove staremo lavorando, e questo cambia di giorno in giorno e da cittá a cittá. Generalmente peró durante il workshop ci sono fasi in cui io lascio liberi i ragazzi di fotografare per conto loro, e l’occasione é spesso rappresentata dalle piazze dove é anche piú semplice stabilire un punto di ritrovo. Ogni mio workshop prevede delle fasi di revisione del lavoro svolto, pertanto io analizzo, offrendo di fatto una prima lettura, le immagini attraverso l’LCD della fotocamera. Nel caso di fotografi che utilizzano solo analogico, chiaramente questa parte verrá delegata tutta alla successiva lettura di portfolio, inclusa nel pacchetto.
E DOPO CHE L’EVENTO E’ CONCLUSO? L’ unicità della mia proposta didattica è che non considero la fine vera del workshop il giorno dell’evento, anche se consegno a tutti i partecipanti quel giorno il diploma e un piccolo omaggio. Infatti invito tutti i miei fotografi ad inviarmi una selezioni di 15/20 immagini della giornata. La lettura di portfolio coincide con l’inizio del programma mentoring e chi é stato mio allievo lo sa bene. Io non sparisco perché c’é un lavoro e un impegno da portare avanti. Attraverso l’ingresso nel programma mentoring, automatico per tutti coloro che si iscrivono ai miei workshops, io offro una consulenza garantita per sempre in cui attraverso un vero e proprio servizio di assessoria seguo ogni fotografo nel suo percorso di formazione e crescita professionale. Capita di mettere a disposizione la mia esperienza per lo sviluppo di progetti personali, per la selezione di foto da presentare ad un concorso, una mostra, un’agenzia fotografica, ecc. Non disperdere il lavoro fatto é una mia preoccupazione anche perché sono editore di due riviste elettroniche, e come é giá capitato in passato, puó capitare che decida di proporre una pubblicazione a chi ha partecipato alle mie esperienze fotografiche. INFO ISCRIZIONI E DATE DISPONIBILII: http://www.alexcoghe.com/italia-dolcevita-workshops/ Non esitate a contattarmi: alex@alexcoghe.com