Events Magazine 01_2013

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All’interno il poster di Chinaglia e Maradona

CHRISTMAS FIT 14 15 DICEMBRE

,Numero 1, novembre 2013 - Registrato presso il tribunale di Roma in attesa di autorizzazione

Scopri all’interno un altro evento di sport a ROMA

un lunedì bestiale


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tra sport e musica

una Notte magica

anc h e q u es t ’ anno si s v o l g er à i l c h ris t mas f i t , e v en t o di so l idarie t à p romosso da l f ree t ime s p or t in g c l u b di roma da u n ’ idea di marco cas t e l l ano

L’Evento Freetime

informazione pubblicitaria

Nella notte tra il 14 e 15 dicembre una full immersion tra sport e musica con la presenza di noti personaggi dello spettacolo e non solo

T

he Christmas night, ovvero quando lo sport si mette al serv i z i o d e l l a s o l i d a r i e t à . L’ i d e a di questo evento particolare nel suo genere nasce 2 anni fa da un’intuizione di Marco Castellano, responsabile tecnico del Freetime Sporting Club nonché presenter di livello internazionale. Il progetto prevede l’organizzazione di un evento sportivo che potesse miscelare lo sport allo spettacolo come forma d’arte. E quale periodo migliore se non quello natalizio? Da qui l’idea di abbinare sport e fitness nella notte magica dell’atmosfera di Natale, dando vita ad una serata ricca di contenuti artistici, ma pensata prima di tutto per fare beneficenza. Ma che cos’è The Xmas night? E’ presto detto. La sua peculiarità è quella di svolgere tutte le sue lezioni di notte. Si parte dalla mezzanotte e si finisce alle 5 della mattina. Massiccia la partecipazione di personaggi di rilievo del panorama internazionale. Il programma prevede un ricco carnet. Si va da Marco Castellano col suo step in action marchio di fabbrica di uno stile unico e innovativo, all’eleganza e precisione della scuola russa di Julia Fedorova , dal francese Guilleaume Roquefere col

suo Gforce dance, ai ritmi latini d e l t u n i s i n o D a l i Ta b b e n e , s e n z a d i menticare i nostrani Claudio Paganelli da Reggio Emilia con la carica esplosiva della sua Aerodance. Per terminare con Piero Milioto, l’house man. Un connubio sinergico di tante differenti discipline che pongono il fitness come forma d’arte oltre che di divertimento. Abbinato allo “star bene” che è alla base di una vita

s a n a . Tu t t o q u e s t o m i s c e l a t o c o n a l tre attività del mondo fitness come lo spinning, con tre ride capitanante da Flavio Rossetti e Loredana Di Miccoli. E ancora, la presentazione di una novità assoluta come il Bokwa fitness con la master trainer Ivana Mazzarella . Insomma, tutto questo e non solo è la Xmas night, un modo diverso, coinvolgente, magico, di farsi gli auguri di Natale.

Freetime Sporting Club è uno dei poli sportivi più importanti e prestigiosi della capitale la cui sede si trova in via Vincenzo Ussani, 82. La festa si svolgerà nella sua location. A sinistra: il Responsabile Tecnico della Freetime S.C. Marco Castellano


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rubrica

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c at e n a c c i o

sommario

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m i s t e r

a c o n f r o n t o p i n o w i l s o n c u r i o s i t à d e l l a s f i d a s a l v a t o r e b a g n i IL DO P P IO E X P OSTER TIFOSI A CONFRONTO VOLTI STORICI VOLTI STORICI VI P DA STADIO VI P DA STADIO VI P DA STADIO S P ORTIVI DA STADIO S P EA K ER DA STADIO

Events magazine

Cirilli, Michele Vania Martinetti

Numero 1, novembre 2013 Registrato presso il Tribunale di Roma (in attesa di autorizzazione)

Art Director: Alberto Brunella

All’interno il poster di Chinaglia e Maradona

CHRISTMAS FIT 14 15 DICEMBRE Scopri all’interno un altro evento di sport a ROMA

,Numero 1, novembre 2013 - Registrato presso il tribunale di Roma in attesa di autorizzazione

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un lunedì bestiale

Progetto grafico: Andrea Crescenzi

Edito da: Alfacomunicazione srl Direttore responsabile: Fabio Argentini

Realizzazione: Andrea Crescenzi, Andrea Drappi

Redazione: Paolo Valente, Laura

Hanno collaborato: Carlo Franci-

osa, Giorgio Maria Franceschi, Emanuela Valente, Luca Aleandri, Claudia Furlani Finito di stampare a novembre 2013 presso: Stab. Tipolit. U. Quintily Spa ROMA



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mister a confronto

di Emanuela valente

vlad e rafa davanti al bivio momen t o de l ica t o p er i d u e a l l ena t ori cos t re t t i a v incere : p e t k o v ic p er res t are a g g ancia t o a l l a z ona e u ro p a l ea g u e , beni t e z p er non p erdere u l t eriore t erreno da l l e p rime de l l a c l asse

O

ltre che la professione di allenatore, altri particolari accomunano Vladimir Pektovic e Rafa Benitez. Prima di tutto la conoscenza di varie lingue, poi il modo educato di approcciarsi verso il prossimo e poi la signorilità di stare in campo. In- somma due personaggi così lontani geograficamente ma così vicini nelle vesti umane e professionali. Il loro arrivo in Italia non è stato salutato alla stessa maniera. Vlad quando fu annunciato lo scorso anno dal presidente Lotito venne accolto

con un certo scetticismo dovuto dal fatto che il suo palmares non è che fosse così esaltante. Rafa, invece, la scorsa estate venne salutato con grande entusiasmo dal popolo azzurro. D’altronde il suo curriculum parlava per lui e questo non poteva che rendere felici i tifosi partenopei. L’annata di Petko è stata a fasi alterne. Ad un inizio scoppiettante ha fatto riscontro un girone di ritorno modesto riscattato soltanto dalla Coppa Italia vinta ai danni della Roma. E quest’anno le cose sembrano continuare sulla falsariga dell’ultima parte del campionato passato tanto che molti tifosi cominciano a dubitare delle sue qualità. Lui sa che in questa stagione si gioca il suo futuro alla Lazio ed un successo oggi contro il Napoli potrebbe far crescere di molto le sue chance. Ma dall’altra parte trova un tecnico come Benitez che è deciso a vincere per continuare la sua rincorsa alla Juve e alla Roma. Sì, proprio quella Roma che non sta facendo vivere tranquilli i tifosi biancocelesti che pensavano di averla annichilita dopo il 26 maggio e che invece adesso, vederla lassù fa correre loro dietro la schiena brividi di freddo. Insomma, si annuncia una sfida molto speciale fra i due. Rafa metterà di sicuro in campo il suo amato 4-2-3-1 con i trequartisti con licenza di trasformarsi in bocche da fuoco. Dal canto suo Vlad proverà a respingere gli assalti partenopei con una tattica più accorta, affidandosi al collaudato 4-1-4-1 che ben fece nella prima parte del campionato passato. La chiave di lettura possiamo averla analizzando i due centrocampi. Da lì partiranno le azioni da gol. Il Napoli attraverso la velocità dei trequartisti, la Lazio con improvvisi capovolgimenti di fronte dopo

aver murato le offensive napoletane grazie al muro al centro. Insomma, Vlad e Rafa se la giocheranno. Di pareggio a priori non vogliono nemmeno sentir parlare. Sanno che un successo avrebbe l’effetto di lanciare le loro squadre ma al contempo sono consapevoli che una battuta d’arresto potrebbe rivelarsi fatale, soprattutto per il tecnico spagnolo. Insomma chi stasera sarà sugli spalti dell’Olimpico non si annoierà certamente.



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i l

di Carlo franciosa

p e r s o n a g g i o

XXX sebastiano siviglia

pino wilson

e

la

sua

Lazio

di Michele Vania martinetti REDAZIONE

S

ebastiano Siviglia ripensa ai suoi trascorsi con la Lazio e di quel periodo ha un gran bel ricordo. E delle sfide col Napoli ha bene impresse alcune immagini. «Con la Lazio mi aspetto una partita emozionante. All’Olimpico le due squadre si giocheranno un posizionamento più consono alle loro ambizioni, e la vittoria dei partenopei stabilirà per esempio se c’è ancora speranza nella rincorsa a Juve e Roma, mentre un successo per biancocelesti vorrebbe dire un rilancio visto che non vengono da un periodo positivo, ma faranno di tutto per lasciarsi alle spalle la crisi. Formazioni? La Lazio deve assolutamente recuperare Hernanes dal punto di vista psicologico e spingere sull’acceleratore dai primi minuti. Benitez invece si affiderà alle ripartenze e al contropiede. Difesa a 3? In casa gli allenatori preferiscono giocare in maniera più sfrontata, con gli esterni di difesa schierati in posizione avanzata. In trasferta si tende invece a limitare le avanzate avversarie con una difesa serrata ed esterni bassi».

P

ino Wilson, per i laziali, è semplicemente “il capitano”. Dieci anni in biancoceleste, è considerato uno dei difensori più forti degli anni settanta. Fu Maestrelli a volerlo capitano della prima Lazio scudettata. A Roma ha vissuto momenti esaltanti e deludenti. Un’altalena di emozioni che va dall’inferno della B al paradiso del primo scudetto. Leader di una squadra indimenticabile, grande amico di Giorgio Chinaglia. I n t e r v i e n e spesso presso un’emittente radiofonica romana in qualità di opinionista. Pino Wilson parla di Lazio-Napoli e traccia un primo bilancio della stagione. Che partita prevedi? «Sul piano tecnico non c’è storia. Il Napoli ha grandi campioni e punta a vincere lo scudetto. La Lazio ha l’obiettivo di qualificarsi per l’Europa League, anche se sta andando peggio. Il fattore ambientale sarà importante.

Giocare a Napoli, con 50.000 persone, sarebbe stato diverso». Un Lazio Napoli che ricordi particolarmente? «Quella che pareggiammo al San Paolo 3-3 con tripletta di Chinaglia». Chi saranno secondo te i protagonisti di questa sfida? «Difficile individuarne uno. Il Napoli ha tanti campioni ma sono due squadre che fanno del collettivo la loro forza. Attualmente punto su Klose e Keita da una parte e Higuain e Callejon dall’altra». Classifica giusta o Lazio e Napoli avrebbero dovuto fare di più? «Noi meritiamo la posizione attuale. In questo momento la Lazio è una squadra da sestosettimo posto. Il Napoli ha sprecato una grande occasione nel primo tempo con la Roma. Avrebbe potuto fare più punti». Un giudizio su Petkovic e Benitez. «La Lazio lo scorso anno ha fatto bene nel girone di andata e un buon cammino europeo. In più c’è stato l’exploit con la Roma, che per noi laziali è stata un’immensa gioia. Per il resto ci sono stati diversi periodi bui. Benitez è un allenatore di alto profilo che ha vinto ovunque. Forse è andato male solo a Milano. Quest’anno può contare su una rosa di primissimo ordine». Un pronostico?: «Non amo farne, ogni partita fa storia a sé. A livello di organico non ci sono dubbi, ma in sfide del genere contano anche le motivazioni».

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le curiosità DELLA SFIDA di Paolo valente

QUI lazio

numeri qui NAPOLI

I MARCATORI 1984, rete di Maradona nell’unica gara giocata dal Pibe de oro all’Olimpico contro la Lazio. Finì 1-1, per la Lazio aveva segnato D’Amico. Maradona giocò anche una volta al Flaminio, perdendo 3-0 nel 1989: prima sconfitta, alla 17a giornata, per un Napoli che alla fine vinse il suo secondo scudetto battendo proprio la Lazio, 1-0 al San Paolo, e mantenendo il +2 sul Milan.

I MARCATORI Il grande Silvio Piola risulta a tutt’oggi il miglior marcatore dei Lazio-Napoli di campionato e unico capace di segnare una tripletta (per un 4-0 del 1937, la vittoria più larga della Lazio insieme a un 5-1 del ‘94). Piola giocò 7 confronti diretti a Roma: le due volte che non segnò, finì 0-0.

I GOL CURIOSI Incredibile fu un gol di Giorgio Chinaglia contro il Napoli nel 1973. Lo segnò di ginocchio. La partita finì per 1-0. La Lazio grazie a quel successo, agganciò, insieme alla Juventus, al comando proprio il Napoli e rimase in testa fino alla fine del campionato, vincendo il primo scudetto della sua storia.

I GOL CURIOSI Autoreti fatali per la Lazio negli ultimi 2 successi del Napoli allo stadio Olimpico. La prima fu frutto di un incredibile sinistro al volo di Pancaro su cross di Saber per l’1-2 del 2001 che causò le dimissioni di Eriksson, quando la Lazio aveva lo scudetto sul petto; poi un cross di Lavezzi carambolato su Siviglia per lo 0-1 del 2008.

vittorie Lazio che si è rifatta con una striscia migliore, 6 successi consecutivi, fra il 1993 e il ’97, segnando ben 18 gol (e subendone 6).

VITTORIE Sono 5 le vittorie del Napoli nei primi 5 incontri di serie A giocati a Roma. E senza un gol segnato dalla Lazio: 0-2, 0-1, 0-2, 0-1, 0-2.

LA NASCITA La Lazio, la cui fondazione risale al 9 gennaio 1900, è una delle più antiche società d’Italia. Dopo aver ricevuto nel 1967 la Stella d’Oro al Merito Sportivo, nel 2002 ha ricevuto dal CONI il Collare d’Oro al Merito Sportivo, un riconoscimento concesso ai club di calcio con più di 100 anni di storia.

LA NASCITA La Società Sportiva Calcio Napoli S.p.A. fu fondata il 1º agosto 1926 su iniziativa dell’industriale napoletano Giorgio Ascarelli con il nome di Associazione Calcio Napoli, assunse poi l’attuale denominazione nel 1964. Il Napoli è anche uno dei membri associati dell’ECA (Associazione dei Club Europei), organizzazione nata in sostituzione del soppresso G-14 e costituita dai principali club calcistici del continente, riuniti in consorzio al fine di ottenere una tutela comune dei diritti sportivi, legali e televisivi di fronte alla FIFA.

www.spqrsportevents.com


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i l

di Carlo Franciosa

p e r s o n a g g i o

dino zoff

salvatore bagni e

il suo Napoli

di Laura Cirilli

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REDAZIONE

n grande doppio ex, Dino Zoff, analizza il monday night fra Lazio e Napoli.

«Quella di questa sera è una sfida importante e delicata. Sia la squadra di Petkovic sia quella di Benitez vogliono far punti: la prima per non scivolare a troppa distanza dalla zona Europa League, la seconda per restare in scia della Juve e della Roma e mettere pressione ad entrambe. Alla Lazio mancheranno diversi uomini importanti, mentre il Napoli arriva alla gara in un momento alquanto delicato dopo lo scivolone contro il Parma. Credo che possa uscire un pareggio, con Floccari e Higuain grandi protagonisti. continua Zoff parlando poi della partita - La Juve e la Roma hanno il vantaggio essendo in testa alla classifica. Quindi il Napoli non può permettersi altre battute a vuoto. Per quel che concerne la Juve credo che la squadra di Conte abbia ritrovato la solidità dello scorso anno dopo qualche passaggio a vuoto e penso che possa confermarsi anche in questa stagione. Ma occhio alla sorprendente Roma».

«S

pero che il Napoli non prenda troppo sotto gamba questa gara perché viene forse dalla partita più importante della stagione contro il Dortmund. La stagione, ma anche la gara contro la Lazio, dipendono da quel risultato». Queste le parole di Salvatore Bagni, ex giocatore di Carpi, Perugia, Inter, Napoli e Avellino ma è con la maglia del Napoli che è entrato nel cuore della gente, vincendo uno scudetto ed una Coppa Italia, facendo coppia con il grandissimo Diego Armando Maradona. A pochi giorni dalla partita di Campionato Lazio-Napoli, Bagni rilascia alcune dichiarazioni alla redazione di Spqr Sport Events parlando di quello che sarà la partita e ricordando vecchi aneddoti legati alla maglia azzurra: «I partenopei stasera dovranno giocarsela, quello di quest’anno non è il Campionato della Lazio, gli auguro comunque di ottenere almeno un posto in Europa League. Sono lontani i tempi di Cragnotti, in cui io gli facevo da consulente. Ho ricordi meravigliosi di quel periodo». Ci parla di un Lazio-Napoli che ricorda con piacere? «Quando indossavo la maglia del Napoli, la più bella partita che

ricordo contro i biancocelesti è sicuramente quella del 4 a 0 con Orsi in porta. Mi ricordo che Diego fece un gran gol di pallonetto mentre Nando uscì dalla porta…». Chi saranno i protagonisti? «Non ce ne sarà solo uno. Posso solo dire che Onazi, durante la partita con la sua Nazionale, mi è piaciuto da morire. Per il Napoli invece dico Callejon anche se in questa squadra ce ne sono tanti di giocatori forti e tutti di qualità». Secondo lei, la classifica attuale è giusta o il Napoli dovrebbe fare di più? «Il Napoli occupa una buona posizione in classifica anche se, per arrivare primo, dovrebbe fare qualcosa in più. La squadra è stata costruita per vincere». Cosa ne pensa di Benitez? «Il tecnico spagnolo, da quando è arrivato, ha cambiato schemi e modo di giocare. E’ entrato nel cuore dei tifosi, puntando sempre sulle vittorie e facendo di tutto per vincere». Ci fa un pronostico? «Dico 0 a 2».



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la parola al doppio ex

g i g i

di Laura cirilli

s i m o n i

tifo lazio ma prevedo un pareggio con gol i g randi p ro t a g onis t i de l l a sera t a saranno h ernanes ed h i g u ain . p ecca t o non ci sia k l ose

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ivo questa partita nella doppia veste di ex ma credetemi, la sto vivendo male perché io ho lavorato per tre anni a Napoli e sono molto legato a questa città. Altra squadra che ho allenato è la Lazio, amo questi colori e sento ancora il calore dei tifosi. Vorrei la vittoria di entrambe ma ahimè, non si può!». Queste le parole di mister Gigi Simoni alla vigilia di Lazio-Napoli che ai microfoni di “Events Magazine” aggiunge: «I biancocelesti dovrebbero fare qualcosina in più per arrivare nei posti alti della classifica mentre il Napoli, sta facendo un ottimo campionato. Vorrei che vincesse la Lazio, per risollevarsi in classifica, un pareggio non andrebbe bene a nessuno». Lei con la maglia del Napoli è stato giocatore (stagione 1961-’62) ma anche allenatore (nel 1996-’97 e 2003–’04). La Lazio invece l’ha allenata nella stagione 1985-’86. Che ricordi ha di queste due squadre? «I miei ricordi da giocatore del Napoli sono tutti legati a Tacchi

e Ronzon, due miei ex compagni e grandissimi giocatori. Ma un pensiero va anche al mister argentino Bruno Pesaola, grande uomo e grande professionista. In quell’anno vincemmo il Campionato di Serie B e la Coppa Italia e fummo la prima squadra della serie cadetta a vincere questo trofeo nazionale. Quando invece divenni allenatore della Lazio legai molto con Chinaglia. Eravamo molto amici, c’era stima reciproca ed era una persona splendida che voleva bene a tutti,

dai dirigenti ai tifosi. Poi ad un certo punto ci lasciò, purtroppo ebbe qualche problema economico ma io non gli ho portato mai rancore, ero molto legato a lui». Chi saranno i protagonisti di questa partita?«Solitamente o sono i portieri oppure gli attaccanti. Del Napoli dico Higuain mentre per la Lazio Hernanes. Mi dispiace che non giochi Klose perché lui è un vero campione». Ci fa un pronostico della partita? «Lo ripeto, vorrei una vittoria dei biancocelesti, soprattutto per la classifica ma dico 2 a 2».




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o i z a l

di una nascita l 23 la re ra ano de a nnove a ad a el derby rom m ri grafi p ne d tata la a coreo iale è s fosi. In occasio enò infatti un sti (i primi z la a ri se i ti cele insc hica, d 2 la tifo Bianco ni sessanta quilotti nel 193 truttura gerarc to Paranza A ero i Circoli an e h li c g e o s d u n a vani chi san izzata, e con ato, denomin a Roma nacq b e alla fine o i più gio B, i p b in lu c lu n z i d a C a iz e orse A n rg D , a N i Lazio 1951 no.[2] zione o po org ltras, i associa 932, un grup amente, era il eguito vennero onida e Lucia Aquile, gli U e s L 1 le iv s e , In s s o ). om ottobre PNF. Succe uparam polo, c mavalle onaggio e di Pri tici, i capo po ”, tra i primi T un pers nasceio del le d a d ta fa n S o o tt a a o ttu pi all el Tri rism ttagli mi grup ta sopra o quelli d rimi leader ca nomi da “ba è guida sto 2012. I pri rtante grupp furono n s p o i ra c lt , lo u s o o o . c p ra to s g s e lt n s a o im u te e d º n i X n 1 a p im ro X del re il mov Vigil mma o ve grup ono in es ed i la nascita del nuto a manca toria del prim limpico): i Co c n is ri n a u M ri e s i si lo T, ,v ll’O nasce la 7 sinaro” , i CAS XX seco Sud de el 197 Folgore i settanta del lli detto “il Tas tti, nel 1971 nella Cur va r poi n Il loro tu n e o re n p it a a a , n c fr u u li , L .A ri g . Ne ca .A.B rtiere ters redo (all’epo e Suppor mato G o: Goff sso qua di spicc mici dello ste biancazzurro po chia le, gli Eagles’ ita dei Viking p ru g o a c . ia s fo ic a 4 z a ti n tr n l u la ‘7 e o van cur va ere d i in un C.M.L. ecco la oceleste. i quarti eguito ono di riunirs ni guida della nni a venire c altra ultras d e Lazio, in s n a a id ria bian o spazio ad li c e r g s e e e erd ”. N ppi d del nne p d lla tifo e m n e ru a 4 d iv g v ia 5 d c ti a “ s ri Montev e ri ia lt la n h l’iniz ria be ella sto o’ la presa 6 gli a el gruppo, c re n 7 to he s ra 9 g te u 1 a n n g ll l li u Ne ina porta casa un p hi de me d ono di partite ai colori iù lung to un ruolo im mpi mollato re il no id e c ll e e d d cambia rimane tra i p ra na ta ord i te post ga dedica li ultim ur va N nno seg ne striscio ucibili che ha 7 hanno neg azzi della C trarsi nel pre e ico totalmente g 8 p d n 9 o ri m 1 i ra degli Ir si di inc llo Stadio Oli ati nel embre 2012 ltimi, n de tutti i tifo tt Quest’u zioni. Dal se ossibilità per rea nei pressi p za ’a organiz po“ ovvero la Capitale in un m a e T ll “Terzo a squadra de rim della p celesti. o c n bia

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volti storici biancocelesti

di Michele Vania martinetti

e u g e n i o f a s c e t t i

sfida aperta a ogni risultato p e t k o v ic e beni t e z sono o t t imi t ecnici , ma in i t a l ia non c ’ è e q u i l ibrio

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laziali lo portano ancora nel cuore. Non si sono mai dimenticati di quel sanguigno viareggino robusto e un po’ scorbutico. Eugenio Fascetti alla Lazio ha scritto una pagina di storia. Giunge a Roma per la prima volta nel ’64. È una mezzala robusta ma da calciatore non lascia il segno; resta una sola stagione, appena 12 presenze. Torna nel 1986 da allenatore. Pochi mesi prima, alla guida di un Lecce ormai retrocesso, ha infranto i sogni scudetto della Roma. Dalla anchina, scrive una pagina emozionante e intrisa d’amore della storia laziale. Allena la leggendaria banda dei meno nove, squadra indimenticabile che salva la Lazio dal baratro della serie C. L’anno dopo centra la promozione in A. Viene licenziato a causa di incomprensioni con il presidente Calleri. Ha dato tanto alla Lazio, l’ha salvata quando rischiava di crollare. Non è stato trattato con la dovuta riconoscenza, ma non porta rancore. La gente lo ama e lo ricorda ancora. I calciatori passati sotto la sua guida lo rimpiangono tutti, Cassano compreso. Fascetti a Roma ci sarebbe tornato di corsa, e si dispiace che questo non sia accaduto. Alla vigilia della sfida dell’Olimpico ci parla un po’ delle due squadre.

Dunque mister, che partita si aspetta? «È una gara da tripla. Mi auguro che la Lazio trovi la continuità di risultati che per ora le manca». Chi potrebbero essere i protagonisti? «Non saprei, non faccio l’indovino». Un giudizio sul mercato biancoceleste? «Non mi è sembrata una campagna acquisti esaltante. C’è qualche giovane interessante ma si poteva fare di più». Il Napoli ci ha guadagnato con lo scambio Higuain - Cavani? «Sono due fuoriclasse, ma con caratteristiche diverse». Come giudica i due allenatori? «Petkovic l’anno scorso è stato descritto come un fenomeno mentre quest’anno viene criticato. In Italia non abbiamo equilibrio di giudizio. Benitez ha vinto un po’ ovunque e penso che i suoi valori alla lunga verranno fuori».



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volti storici AZZURRI

di Laura cirilli

FRANCO COLOMBA

ultima spiaggia per il napoli se g l i u omini di beni t e z do v essero p erdere direbbero addio ai so g ni sc u de t t o

«L

a Lazio sta uscendo dai suoi problemi in Campionato e stasera se la giocherà. Il Napoli invece deve vincere per forza, soprattutto se vuole rimanere nei piani alti della classifica. Entrambe saranno agguerrite, non giocheranno per il pareggio perché è un risultato che non servirebbe a niente». Queste le parole di mister Franco Colomba, ex tecnico dei partenopei nella stagione 2002-2003 che alla vigilia di Lazio-Napoli ha rilasciato alcune dichiarazioni alla redazione di “Events Magazine”. Che partita sarà? «Queste sono partite di cartello tra due squadre ritrovate e preparate. Attenti alla Lazio perché potrebbe mettere sotto chiunque, ce lo ha insegnato molte volte anche in passato. Tra queste due squadre ricordo solo gare avvincenti, si sono giocate sempre e solo belle sfide». Chi saranno i protagonisti? «Il Napoli ha molti giocatori forti, davanti ha una grande

batteria. Per i partenopei dico Higuain mentre per la Lazio vorrei che fosse Sergio Floccari, è un ragazzo molto in gamba e se lo merita». Secondo lei, la classifica attuale è giusta o il Napoli dovrebbe fare di più? «Credo che finora la Roma abbia sorpreso un po’ tutti ma questo Napoli è forte anche se mi aspetto di più. Ricordiamoci però che la Juve è sempre la Juve…». Cosa ne pensa di Benitez? «Su Benitez ho un giudizio positivo perché ha portato un cambio di tendenza. Il calcio in Italia è micidiale, il nostro Campionato è difficile e lui lo sa bene viste anche le esperienze passate che non hanno avuto un lieto fine. Nonostante tutto però sta facendo bene ma prima di dare un giudizio finale vorrei vedere il prosieguo del suo lavoro». Ci fa un pronostico su questa gara? «Un X-2 è un risultato più che accettabile. La Lazio tiene botta, il Napoli però deve vincere».


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di Michele Vania martinetti

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un 2-0 e tutti a casa s o gn o q uest o risultat o ma atten z i o ne …

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a fatto innamorare migliaia di ragazze negli anni ’70, grazie al suo sguardo seducente che faceva sognare il gentil

sesso. Ray Lovelock, nonostante il nome da gentleman inglese, è in realtà nato a Roma da madre italiana e padre britannico. Romano e laziale, il bel Ray ha concesso un’intervista alla nostra redazione alla vigilia dalla gara di campionato tra Lazio e Napoli. Ecco le sue parole... Che partita sarà? «La Lazio quest’anno è un’incognita, spero che torni ad essere la stessa squadra della scorsa stagione. I giocatori ci sono, bisogna solo concentrarsi e spingere un po’ di più. Non so cosa sia successo, è incredibile come, in così pochi mesi, le cose siano cambiate così tanto. Il Napoli invece giocherà con più piglio perché vorrà mantenere la posizione di alta classifica».

P I Vtadio S

Ha mai fatto una scommessa per la Lazio? «Sì con gli amici ma scommettiamo semplicemente cene, soprattutto con quelli romanisti».

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impatico, brillante e grande tifoso del Napoli: questo è Francesco Paolantoni, l’attore di cinema, tv e teatro che a pochi giorni dalla gara Lazio-Napoli ha rilasciato un’intervista a Events Magazine. Che partita sarà? «Le partite sono sempre belle incognite, quando si prevede un risultato, matematicamente accade il contrario. Gare come queste sono piene di imprevedibilità e di incostanza. Sicuramente questa partita non la possiamo perdere, io provo sempre molta curiosità ed emozione». Ha mai fatto una scommessa per la sua squadra? «No, non amo molto scommettere, mi diverte di più l’idea di aspettare ansiosamente il risultato finale. E poi come dicevo prima, se penso ad un risultato, accade precisamente il contrario!». Chi saranno i protagonisti? «I soliti, ripeto però che il Napoli è sempre imprevedibile. Alcuni giocatori che non hanno dimostrato ancora

Chi saranno i protagonisti? «Sulla carta, ci sono molti giocatori forti di entrambe le squadre. Poi bisogna vedere, il risultato delle partite e l’andamento dei calciatori dipendono da molti fattori». Dove vedrà la partita? Andrà allo stadio? «Non andrò allo stadio, di solito non ci vado mai perché preferisco vedere la mia Lazio comodamente a casa». Parliamo del suo lavoro, ha qualche progetto attuale o futuro? «Di progetti ce ne sono tanti ma non ne voglio parlare. Non si sa mai, non mi vorrei portare sfortuna da solo». E per un pronostico? Anche per quello ha paura di portare sfortuna? «No, il pronostico ve lo faccio. Io sono sempre a favore della Lazio, mi piacerebbe un 2 a 0. Anche se ho simpatia per Napoli e per i napoletani».

molto in questa stagione e potrebbero esplodere da un momento all’altro. Penso ad Hamsik ad esempio, mi piacerebbe che il protagonista possa essere finalmente lui». Dove vedrà la partita? Andrà allo stadio? «Solitamente la guardo a casa con gli amici. Non mi piace molto lo stadio, soprattutto non mi piacciono i tifosi eccessivi. Odio gli scontri prima e dopo la partita, dentro o fuori lo stadio… Questi avvenimenti mortificano il calcio!». Parliamo un po’ di lei, quali sono i suoi progetti attuali e futuri? «Sto preparando uno spettacolo che andrà in scena dal 29 novembre all’8 dicembre al Teatro Augusteo di Napoli con Mariangela D’Abbraccio. Lo spettacolo si chiama ‘Eduardo al Kursaal’ con la regia di Armando Pugliese, quattro atti unici di Eduardo De Filippo. Dopo Napoli però, approderemo a New York e sarà una bellissima esperienza. Inoltre, sto partecipando anche alla soap opera ‘Un posto al sole’ dove interpreto il ruolo del cattivo ma devo dire che mi diverte molto».

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uno dei più brillanti conduttori della Tv nazionale. Il suo volto entra spesso nei pomeriggi in tutte le case degli italiani. è sempre sul pezzo, le sue interviste ai big lasciano sempre il segno. Gianfranco Agus è napoletano, ma ha l’Aquila nel cuore. Si definisce un “vecchio laziale” e ci racconta di quando frequentava assiduamente lo stadio. Quegli anni se li ricorda bene; per la Lazio ha sofferto e gioito ed anche questa sera seguirà la partita con il fiato sospeso. Ci tiene a vincere, comprende l’importanza della sfida. Allora Gianfranco, che partita potrebbe uscire fuori? «Da tifoso biancoceleste mi auguro un 1 fisso, ma siamo nelle mani del Signore. Non abbiamo chi segna, in estate doveva arrivare Ylmaz ma così non è stato. Io sono nato a Napoli ma sono laziale. Il mio cuore è diviso a metà, anche se dico sempre forza Lazio». Un ricordo particolare legato alla Lazio? «Sono andato per anni allo stadio, ero lì quando abbiamo vinto lo scudetto nel ’74 e quando lottavamo per la B. Andavo anche ai

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uella di stasera sarà una bella partita, Lazio e Napoli sono due squadre forti e si affronteranno a viso aperto. Dopo la batosta presa contro la Juventus e il Borussia, il Napoli si deve rialzare per di mostrare che è una grande squadra. Mi auguro una nostra vittoria». Queste sono le parole di Biaggio Izzo, attore e comico partenopeo, nonché tifoso del Napoli, sulla partita che stasera scalderà i tifosi dell’Olimpico. Ha mai fatto una scommessa per il suo Napoli? «No, non mi piace scommettere, inoltre sono anche un po’ scaramantico». Chi saranno i protagonisti di stasera? «Vorrei che fosse Higuain, anche perché lui ha voglia di tornare al gol. Anche Hamsik quest’anno non ci ha fatto vedere chi sia veramente, stasera ce lo potrebbe dimostrare. Sinceramente della Lazio mi faceva molta paura Klose e sapere che non gioca, un po’ mi solleva». Dove vedrà la partita? Andrà allo stadio?

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tempi di Cragnotti. Ricordi ne ho molti. La Lazio può condizionarti la domenica. L’ultima grande soddisfazione l’ho avuta con la conquista della Coppa Italia contro la Roma anche se quella Coppa la stiamo un po’ pagando». Chi saranno i protagonisti della sfida di stasera? «Non potendo contare su Klose spero in Keita. La nostra forza però arriva anche dalle ali proprio perché non abbiamo un attaccante di riferimento. Punto anche su giocatori come Candreva e Lulic. Insomma armi per battere il Napoli le abbiamo, non partiamo battuti». Dove guarderà la partita? «La seguirò di sicuro in tv». I suoi progetti attuali o futuri? «Sono inviato della vita in diretta quindi viaggio spesso. Se la sente di fare un pronostico? «Prevedo un bell’uno! Mi prenderei anche un punto ma vorrei la soddisfazione di vincere contro una grande squadra».

«No, purtroppo non la potrò seguire per gli impegni di lavoro. Ma la registrerò così la riguarderò appena avrò un attimo di tempo». Non seguirà il suo Napoli per le prove di un nuovo spettacolo, a cosa si sta dedicando in questo momento? «Sono in giro in tournee per l’Italia con lo spettacolo ‘Esseoesse’. E’ una sorta di messaggio d’aiuto, parla di un turista che si perde nel deserto del Sahara e che si allontana da tutto e da tutti. Non ha niente con cui comunicare, non ha nulla di tecnologico per tenersi aggiornato sugli avvenimenti più importanti ma nonostante tutto, trova un’oasi di pace e tranquillità. Quando lo vanno a salvare, lui è contento ma allo stesso tempo vorrebbe continuare a rimanere lontano dai problemi che affliggono il suo paese. E’ una metafora della vita, il protagonista dimostra che si può vivere bene anche senza attrezzi ultratecnologici e lontano dai problemi attuali».

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Ci fa un pronostico della partita? «Dico 2 a 1 per il Napoli».

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ania Zamparo è una brillante conduttrice televisiva nonché attrice di enorme fascino. Il suo primo fidanzato le ha trasmesso il tifo biancoceleste e da quel giorno la passione per l’aquila non l’ha più lasciata. La Lazio è così, ti entra nel cuore e non se ne va. Tania diventa famosa vincendo Miss Italia, nel settembre del 2000. Proprio quell’anno la Lazio aveva festeggiato il suo centenario, impreziosito dalla vittoria di scudetto e Coppa Italia. Il capitano di quella gloriosa squadra era Alessandro Nesta, che per lei era un vero e proprio idolo.

Come hai vissuto il 26 maggio? «Benissimo. È stata una grande gioia ma forse quella Coppa ci ha un po’ illuso. Ci aspettavamo tutti un inizio di campionato migliore».

Allora Tania, che partita ti aspetti? «La Lazio ha bisogno di una bella prestazione per rilanciarsi in campionato, ed anche il Napoli deve riprendere la corsa scudetto».

Ci racconti come sei diventata tifosa della Lazio? «La “colpa” è stata del mio primo fidanzato, un accanito tifoso laziale che mi ha trasmesso l’amore per questa maglia. In passato il mio giocatore preferito era il nostro capitano Alessandro Nesta, che ha da poco lasciato il calcio. Attualmente mi piace molto Klose».

Come giudichi finora la stagione della Lazio? «Molti alti e bassi. L’anno scorso avevamo fatto un grande girone di andata e poi abbiamo avuto una flessione. Quando questo accade mi chiedo se possa dipendere anche da problemi di coesione interna».

I tuoi progetti attuali? «Mi sto occupando di rugby, ho un bambino e sto per sposarmi. A breve dovrò dare anche un esame ma non dico di cosa si tratta!».

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Ti aspetti qualcosa dal mercato di gennaio? «Qui a Roma ci piace molto giocare a fare gli allenatori

ono nata a Napoli, sono napoletana dalla nascita e per questo tifo Napoli». Così apre l’inter vista Tosca D’Aquino, la bella attrice partenopea conosciuta al grande pubblico grazie ai suoi successi teatrali, cinematografici e televisivi. La ricordiamo in pellicole di successo come “Il ciclone” di Pieraccioni in cui il suo “piripiri” è diventato un tormentone che ancora adesso a distanza di anni fa notizia. A pochi giorni dalla partita che stasera andrà in scena all’Olimpico, l’attrice ha rilasciato alcune dichiarazioni alla redazione di Spqr Sport Events.

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o i presidenti. A mio avviso Lotito ha gestito bene, con i mezzi che aveva a disposizione e cercando di tenere il bilancio in attivo. Se non sono stati fatti determinati acquisti è perché evidentemente non si poteva. Non credo esista un presidente che non vorrebbe vincere tutto».

Dove vedrà la partita? Andrà allo stadio? «Solitamente non vedo quasi mai le partite, sono troppo ansiosa! Mi emoziona e mi incuriosisce di più sapere il risultato finale». Di che cosa si sta occupando in que-

Un pronostico sulla partita? «Preferisco non sbilanciarmi. Ho fatto pronostici per il Corriere dello Sport e cercavo sempre di evitarne sulla Lazio».

sto momento? «Sto facendo le prove, insieme a Maurizio Casagrande, dello spettacolo americano ‘Il prigioniero della seconda strada’ di Neil Simon con la regia di Giovanni Anfuso. è uno spettacolo di estrema attualità perché parla di una famiglia che si ritrova ad affrontare vari problemi, tra i quali anche quelli economici. Andrà in scena a Roma dal 25 febbraio alla Sala Umberto». Quindi lei in questo periodo si sposta spesso a Roma? «In realtà io vivo a Roma già da diversi anni, è una bellissima città alla quale mi sono molto affezionata, anche se Napoli è Napoli e mi rimarrà per sempre nel cuore». Ci fa un pronostico sulla partita? «Spero di portare fortuna al Napoli, non voglio che accada il contrario! Quindi il mio pronostico è tutto a favore dei partenopei».

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l calcio ormai non è più uno spor t perché si sono persi i valori principali dello spor t stesso. Ormai è un’azienda dove vince chi sa spendere meglio. Questo è brutto soprattutto per i tifosi che magari si affezionano alla loro squadra e ai propri beniamini ma anche loro se ne stanno rendendo conto, la dimostrazione di ciò è che sempre di più gli stadi sono vuoti…». Si apre con una dura polemica l’inter vista a Matteo Leporale, centro boa della S.S. Lazio Pallanuoto, una delle sezione con maggiore storia e palmares nella grande famiglia biancoceleste. Ma non è solo un atleta della Lazio ma anche un suo grande tifoso. Come sei diventato tifoso della Lazio? «In famiglia siamo tutti biancocelesti ma la prima a por tarmi allo stadio fu mia sorella, in un derby in cui Mihajlovic giocava ancora nella Roma. Stiamo quindi parlando degli anni ‘90. Ho passato tanti anni in cur va Nord sempre con mia sorella».

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re medaglie d’oro ai Giochi Olimpici, due d’oro e due d’argento ai Mondiali, un palmares che fa invidia a tutti. Lui è Agostino Abbagnale, il più piccolo dei tre fratelli che hanno fatto gioire tutti gli italiani per le loro grandi imprese. Una famiglia di campioni che ha reso indimenticabili le telecronache di Giampiero Galeazzi. Nessuno al mondo è riuscito a fare quanto hanno saputo fare loro. La canoa è la sua vita ma non rinnega nemmeno il calcio: «Il calcio è un gioco che ha sempre il suo appeal, anche chi non è calciatore professionista, si può dilettare in questo magnifico sport. Io stesso mi sono ritrovato più volte a giocare partitelle con i miei amici, mi diverte molto. è una disciplina che ti prende molto perché oltre alla componente agonistica, ha anche quella goliardica». Come sei diventato tifoso del Napoli? «Io tifo per la squadra di casa mia, essendo

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Quali le emozioni che provi prima di ogni partita? «Le cose sono un po’ cambiate negli ultimi tempi. La scorsa stagione è stata diversa ma ora il tifoso laziale vive maggiormente alla giornata ed è sfiduciato». Se fossi stato un calciatore, in quale ruolo avresti giocato? «Giocherei con il 9, da centravanti, il ruolo e il numero che sono stati di Chinaglia, Di Canio ed altri campioni impor tanti nella storia della Lazio. Io stesso, da centro boa, gioco con il 9». Chi sarà l’uomo partita? «Spero che sia Keita perché dà entusiasmo all’ambiente. È un ragazzo di grandi speranze e spero riesca ad affermarsi». Ci fai un pronostico? «Spero che vinca la Lazio anche se il Napoli è un’ottima squadra che ha fatto un ottimo mercato. La Lazio deve potersi ritrovare e la gara con il Napoli è un’ottima occasione».

campano è logico che tifi per i partenopei! Devo dire però che non sono un tifoso sfegatato». Andrai allo stadio? «No, vedrò la partita a casa con i miei amici».

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Se fossi stato un calciatore, in quale ruolo avresti giocato? «Non c’è un ruolo definito, che prediligo ma mi ha sempre affascinato la figura dell’ala; oltre ad avere tecnica, serve anche molta velocità e corsa. Per ricoprire questo ruolo bisogna essere un vero sportivo!». Chi saranno i protagonisti di Lazio-Napoli? «Di solito i protagonisti sono sempre gli attaccanti perché sono loro a finalizzare il gioco». Ci fai un pronostico su questa partita? «Mi dispiace per gli amici laziali ma io dico Napoli!».

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a Lazio è la sua passione ma anche il suo lavoro. Voce inconfondibile dell’etere romano, diletta i tifosi biancocelesti con le sue radiocronache. Di chi stiamo parlando? Ovviamente di Franco Capodaglio, speaker e conduttore radiofonico noto a tutti i tifosi biancocelesti e non solo. Come si vive la radiocronaca di una partita nella veste di tifoso? «Si cerca di raccontare quello che si vede con obiettività, poi, almeno per me, dopo un po’ esce il tifoso che è in me. Ma non sono uno di quei commentatori che esagerano, mi piace raccontare la partita, azione dopo azione, passaggio dopo passaggio. Il complimento più bello l’ho ricevuto da parte di un non vedente che mi disse che grazie al mio commento, era come se gli facessi vedere la partita». Si avvicina il mercato di riparazione, quali suggerimenti daresti ai dirigenti? «Lo scorso hanno la proprietà della Lazio mi disse che

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l Napoli nel cuore e nella sua professione. Parliamo di Enza Civale, brillante speaker partenopea la cui voce è famosissima nell’etere.

Allora Enza, cosa si prova a condurre una trasmissione che parla del tuo Napoli? «E’ una grande soddisfazione. La mia è anche doppia visto che lavoro a Roma, in una radio che si occupa principalmente delle due squadre locali. è bello che si parli un po’ anche del Napoli, la squadra si è conquistata il suo spazio con le prestazioni». Che partita prevedi? «Il Napoli in questo momento ha la testa alla Champions. La sfida con il Borussia sarà lo spartiacque della stagione. Un’eventuale eliminazione avrebbe ripercussioni morali e cambierebbe le strategie societarie sul mercato». Si avvicina il mercato di riparazione. Suggerimenti da dare ai dirigenti az-

non c’era nulla da riparare perché era stata fatta una buona campagna acquisti estiva. Stavolta spero che cambino idea, ci servono almeno tre giocatori». Fai qualche rito scaramantico prima della partita? «Sì, sono piccole cose che faccio sempre come ad esempio la stessa strada dell’ultima volta in cui abbiamo vinto finché funziona oppure a volte mi butto sul vestiario». Vuoi lasciare un messaggio per la tua collega Enza Civale? «La stimo ma mi auguro che questa volta sia io ad esultare per un gol». Che partita sarà quella di stasera? «Sarà una gara tra una grande squadra che nonostante l’addio di Cavani, ha saputo spendere bene quei soldi per altri campioni e lotta per i vertici della classifica, contro una squadra più debole rispetto allo scorso anno che non ha comprato alcun giocatore forte». Ci fai un pronostico? «Razionalmente il Napoli è favorito ma il cuore dice Lazio».

zurri? «Prima di tutto ci tengo a sottolineare la mia fiducia in Bigon. Ad ogni modo, la difesa necessita di qualche rinforzo che nel mercato estivo non è arrivato. A causa di questo abbiamo già perso qualche punto per strada. Bisognerebbe ritoccare anche il centrocampo e l’attacco. Zapata non può sostituire Higuain». Fai qualche rito scaramantico prima di ogni partita del Napoli? «No, nessuno. Quando le cose vanno male mi allontano un attimo ma poi torno subito perché il pensiero è sempre lì». Hai un messaggio per il tuo collega biancoceleste Capodaglio? «A Franco dico di stare attento perché il Napoli verrà a Roma agguerrito. Per la Lazio non ci sarà da festeggiare». Te la «Non tico è Anzi,

senti di buttare lì un pronostico? ne faccio e forse il mio rito scaramanproprio questo. vince la Lazio!».

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