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Anno II - Numero 3 - Maggio / Giugno 2013

Bimestrale d’informazione commerciale a cura di

Mai rimanere a secco!

Numero da conservare! All’interno tutta la gamma TVCC ed Antintrusione gestita a magazzino di Elkron, Comelit e Bticino!

Cresce la necessità di avere energia garantita anche in blackout di rete: alla scoperta dell’UPS


Pit stop

Condomini: Arriva la riforma

I punti salienti di una legge che potrebbe ridurre le difficoltà nello svolgere lavori Novità legislative: Riforma del condominio La Riforma del Condominio è stata pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale n. 293 del 17 dicembre 2012: si tratta della Legge n. 220 dell’11 dicembre 2012 che entrerà in vigore il 18 giugno 2013. In breve la nuova riforma che modifica articoli del codice civile del 1942 prevede: • I nuovi requisiti che deve possedere l’amministratore (art. li 9 e 10) • Possibilità concessa al singolo condomino di staccarsi ad es. dall’impianto centralizzato di riscaldamento e di condizionamento qualora dalla sua rinuncia non derivino notevoli squilibri di funzionamento né aggravi di spesa per gli altri condomini (art. 3) • Abbassamento dei quorum per la validità dell’assemblea e delle sue delibere (art. 14) • Possibilità per i condomini, con delibere approvate con un numero di voti che rappresenti la maggioranza degli intervenuti ed almeno 1/3 del valore dell’edificio (2° convocazione), di effettuare opere ed interventi: volti a migliorare la sicurezza e la salubrità degli edifici e degli impianti, eliminare le barriere architettoniche, atti al contenimento del consumo energetico, nonché per la produzione di energia mediante l’utilizzo di impianti di cogenerazione, fonti eoliche, solari o comunque rinnovabili da parte del condominio o di terzi che conseguano a titolo oneroso un diritto reale o personale del lastrico solare o di altra idonea superficie comune. Possibilità di installazione di impianti centralizzati per la ricezione radiotelevisiva (o qualsiasi altro flusso informativo) anche da satellite o via cavo (art. 5) • E’ consentita l’installazione di impianti non centralizzati di ricezione radiotelevisiva in modo da recare il minor pregiudi-

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a cura di Angelo Nord Elettrica s.r.l.

Bonfanti,

zioalle parti comuni preservando in ogni caso il decoro architettonico dell’edificio (salvo quanto previsto in manteria di reti pubbliche) ed impianti di produzione di energia da fonti rinnovabili destinati al servizio di singole unità del condominio sul lastrico solare, su altra idonea superficie comune o sulle parti di proprietà individuale dell’interessato (art. 7) [1122 bis cc]. Le deliberazioni concernenti l’installazione sulle parti comuni dell’edificio di impianti volti a consentire la videosorveglianza su di esse sono approvate dall’assemblea con la maggioranza già sopra indicata. Impossibilità di vietare con il regolamento condominiale la presenza di animali domestici nelle abitazioni (art. 16) Nuove multe per chi non rispetta il regolamento [da 200 Euro fino a 800 Euro in caso di recidiva] (art. 24) Possibilità di attivare il sito internet del condominio per consentire agli aventi diritto di consultare i documenti assembleari (art. 25).

La temutissima riunione di condominio, secondo il ragioniere più famoso d’Italia

La possibilità concreta di potere approvare la realizzarione dei lavori più facilmente, offre una grossa opportunità agli installatori

La condivisione come ricchezza Tredicesimo meeting europeo di Fegime, l’importanza di partecipare Venerdì 3 maggio, a Budapest, ha avuto luogo il tredicesimo meeting di Fegime Europa, a cui anche Nord Elettrica, in qualità di membro, ha preso parte. Si tratta di un momento estremamente importante, in cui tutti gli associati provenienti da 16 paesi europei si incontrano per potere condividere insieme la propria esperienza, e permettere agli altri di farne tesoro, per poterne trarre spunti che trovino applicazione nel proprio territorio. Ma che cosa potrà mai risultare interessante, agli occhi di un grossista italiano, di un’esperienza condivisa, ad esempio, da un associato norvegese? Molto più di quanto si pensi, perchè sebbene le situazioni ed i mercati siano completamente diversi, ciò che ci

a cura di Gabriele Nord Elettrica s.r.l.

Depalo,

accoumuna siete voi, i Clienti. E’ grazie al Cliente che noi esistiamo, ed è per potergli assicurare un servizio sempre migliore che pensiamo sia necessario aprire la mente e conoscere realtà sempre nuove, in grado di ispirare in noi il desiderio di essere migliori, così come di trovare applicazione nella nostra realtà quotidiana a soluzioni che negli altri paesi hanno generato nuove opportunità di lavoro e soddisfazione per il Cliente.


Novità in pillole

Flash!! Spioncini Digitali Brinno. La sicurezza passa dalla porta!

Gentili clienti, potete trovare presso i nostri magazzini la gamma degli spioncini digitali Brinno. Esistono molti motivi per cui è possibile preferirli all’”occhio magico” tradizionale presente sulle porte: • Il display 3.5” permette di vedere fuori dalla porta con grande facilità, ideale per chi ha problemi di vista o per gli anziani • Non permette di capire se in casa c’è qualcuno, impedendo il filtrare della luce attraverso lo spioncino • Non richiede alcune opere di muratura / modifica della porta per potere essere installato, un tasto comanda tutto. • Alimentato a batterie stilo, non richiede la stesura di alcun cavo La sua semplicità è pari solo alle possibilità che offre, pensando alle tentate effrazioni delle porte o all’incertezza di chi si aggiora negli androni delle scale, è possibile infatti dotarlo di sensore di bussata, o di rivelatore di presenza wireless, i quali attivano automaticamente lo schermo, e permettono anche allo spioncino di scattare foto di chi li ha attivati, memorizzandoli in una schedina di memoria, per poterle rivedere su PC. Vi aspettiamo al banco per mostrarveli!!!

Amarcord 2 Maggio 2000

Bill Clinton annuncia che sarà disponibile per tutti i cittadini il servizio GPS

Sapere da dove veniamo per comprendere dove andremo

2 Giugno 1953 Incoronazione della regina Elisabetta II del

Regno Unito, la prima trasmessa per televisione

13 Maggio 1950

Nel circuito di Silverstone prende il via la prima gara di Formula Uno della storia; il titolo mondiale andrà all’italiano Nino Farina

29 Giugno 2007 Viene commercializzato iPhone, primo smartphone prodotto dalla nota ditta di Cupertino, Apple


Tecnicamente A cura di Angelo Bonfanti, consulente Nord Elettrica

Conoscere per scegliere: UPS Sempre più frequentemente il progettista richiede all’ installatore di impianti elettrici la fornitura e l’installazione a regola d’arte di UPS; ma cosa sono esattamente queste apparecchiature? Che funzioni esplicano? Che differenze funzionali ci sono tra quelle presenti nei cataloghi dei costruttori? Come si dimensionano correttamente? Come si proteggono dalle sovracorrenti e dai contatti indiretti? Con questo articolo cerco brevemente di fornire delle brevi ma esaurienti risposte lasciando ad un prossimo corso specifico l’approfondimento. Inizio a chiarire l’origine del nome che risulta un acronimo derivato dalla dizione inglese Uninterruptible Power Supply (System) ossia sistema capace di mantenere la continuità di alimentazione dei carichi. L’UPS può venir richiesto per un’imposizione legislativa cogente per ragioni di sicurezza oppure normativa o anche da una oculata scelta del progettista dopo una valutazione del rischio. I carichi elettrici si possono suddividere in base alla necessità di alimentazione in: ordinari, privilegiati e sensibili. Sia quelli privilegiati che quelli sensibili hanno la necessità di continuare a funzionare in mancanza dell’alimentazione ordinaria (per ragioni economiche o di sicurezza) ma quelli sensibili hanno anche la necessità di un’alimentazione di qualità per le funzioni svolte. Conseguentemente si può scegliere una UPS che svolge solo la funzione di sopperire alla mancanza di alimentazione normale oppure anche quella di fornire un’alimentazione di qualità al carico sensibile. Le principali norme di prodotto sono le EN 62040 e la parte 3 prevede n. 3 tipi di apparecchiature con diverse caratteristiche prestazionali denominati: a doppia conversione (VFI) interattivo (VI) e passivo di riserva (VFD). Le sigle sono molto esplicative del funzionamento infatti VFI indica che la tensione (V) e la frequenza (F) in uscita dall’UPS sono indipendenti (I) dalla tensione e dalla frequenza dell’alimentazione di ingresso invece VI indica che solo la tensione in uscita (V) è indipendente (I) da quella in ingresso e da ultimo VFD indica che la tensione (V) e la frequenza (F) sono dipendenti (D) dalla tensione e frequenza in ingresso. L’UPS a doppia conversione VFI (on-line) è adatto ad alimentare i carichi sensibili ed è composto da un ramo raddrizzatore-inverter/ batteria che alimenta il carico nel modo di funzionamento normale e contemporaneamente carica la batteria mentre nella modalità di funzionamento da batteria il carico viene alimentato dalla batteria. In parallelo al primo ramo ne esiste un secondo che presenta un bypass comandato da un interruttore statico (SCR) che ha il compito di alimentare il carico nel caso di: sovraccarico, cortocircuito a valle dell’UPS o guasto del raddrizzatore o dell’inverter (funzionamento in bypass). Normalmente la forma d’onda della tensione in uscita è sinusoidale con fattore di distorsione totale (THDu) < 8% nel funzionamento normale l’UPS e si contraddistingue con la sigla VFI-S se inoltre le caratteristiche in uscita permangono anche nel funzionamento da batteria la sigla distintiva diventa VFI-SS. La norma di prodotto prevede anche un codice a tre cifre che indica la prestazione dinamica in uscita; ogni cifra può assumere il valore

1,2,3 con il seguente significato semplificato: il tipo 1 non presenta nessuna interruzione di tensione, il tipo 2 la tensione assume il valore 0 per un tempo < 1 ms ed il tipo 3 per un tempo < 10 ms. L’UPS tipo VFI-SS-111 rappresenta la massima classe prestazionale che per altro non sempre viene necessariamente richiesta. Nel modo di funzionamento in bypass (può mancare nei modelli di piccola potenza a livello di centinaia di Watt) il carico alimentato è degradato poiché soggetto ai disturbi di rete. L’UPS a doppia conversione, per il suo principio di funzionamento, presenta un rendimento più basso delle altre tipologie per cui alcuni costruttori hanno previsto un sistema di controllo automatico che sceglie tra il modo di funzionamento normale o di bypass (modalità ECO) in base ai parametri della rete. Da notare che un UPS a doppia conversione presenta normalmente una continuità galvanica tra ingresso ed uscita (se non è previsto un trasformatore) per cui il sistema elettrico (TT-TN-IT) rimane lo stesso a monte ed a valle dell’UPS. Può essere dotato in entrata di un solo ingresso oppure di uno doppio (uno per il raddrizzatore-inverter ed uno per il bypass statico). Nell’UPS interattivo VI (chiamato anche UPS off-line) abbiamo gli stessi elementi costruttivi (raddrizzatore-inverter/batteria e bypass) ma cambia la modalità di funzionamento. Normalmente il carico è alimentato dalla rete tramite il bypass e l’inverter può erogare potenza reattiva per correggere il fattore di potenza e/o la tensione da cui la denominazione. L’inverter è dimensionato esclusivamente come caricabatteria e non alimenta il carico. Quando le oscillazioni di tensione superano determinati limiti, l’alimentazione del carico avviene dalla batteria tramite l’inverter. E’ adatto per alimentare i carichi che sono sensibili soltanto alle variazioni di tensione e presenta un rendimento migliore della tipologia precedente. L’UPS passivo di riserva VFD presenta il seguente modo di funzionamento: in condizioni ordinarie il carico è alimentato direttamente dalla rete tramite bypass automatico (statico o elettromeccanico), in mancanza di alimentazione (oppure fuori parametri V/F) il carico viene alimentato da batteria ed inverter. Presenta un elevato rendimento ed è adatto ad alimentare carichi non sensibili che necessitano di un’alimentazione supplementare in caso di mancanza dell’alimentazione ordinaria oppure che funzionano solo in emergenza. Il costruttore può eventualmente proporre un UPS tipo multi-mode che risulta essere a doppia conversione ma impostabile (tramite comandi manuali/automatici) per svolgere la funzione di UPS interattivo o passivo di riserva e per il quale deve dichiarare i rendimenti nelle varie modalità. Per alimentare apparecchiature o circuiti elettrici che devono funzionare anche in mancanza dell’alimentazione ordinaria e per garantire il funzionamento di apparecchiature ai fini della sicurezza delle persone (soprattutto illuminazione di sicurezza centralizzata) si devono usare i soccorritori o sistemi di alimentazione centralizzata CPS (Central Power Supply). I CPS possono avere uscita in corrente alternata (raddrizzatore-inverter/batteria) oppure in corrente continua (raddrizzatore/batteria), il carico può essere sempre acceso (SA) oppure entra in funzione solo in caso di emergenza (SE). Devono rispondere alla norma EN 50171 (con dichiarazione del costruttore). Un sistema di alimentazione con potenza in uscita sino a 500 W per 3 h oppure 1500 W per 1 h è denominato LPS. La batteria deve avere durata di 10 anni alla temperatura ambiente di 20°C (n. 5 anni per LPS) ed il caricabatteria deve fornire almeno 80% di autonomia prevista entro 12 ore dall’inizio della carica, deve essere protetta dalla scarica completa e l’inverter deve essere in grado di gestire il 120% del carico per la durata nominale. Per la scelta della potenza dell’UPS bisogna partire da quella dei carichi di alimentare e precisamente dalla potenza attiva e dalla potenza apparente (differiscono per il fattore di potenza) indi prevedere un margine di potenza per far fronte agli sviluppi dei carichi non previsti (un margine del 20% potrebbe essere valido) infine scegliere la potenza dell’UPS in modo da soddisfare entrambe le condizioni: • Sn>Sc potenza apparente nominale UPS > potenza apparente del carico


• Pn>Pc potenza attiva nominale UPS > potenza attiva del carico Sn e Pn sono fornite dal costruttore normalmente attraverso il diagramma circolare delle potenze. Il rendimento è dato dal rapporto potenza attiva erogata in uscita/ potenza attiva assorbita in ingresso. E’ uno dei parametri fondamentali da considerare nel valutare il costo complessivo di un UPS (costo di acquisto + costo di gestione). A parità di carico il rendimento aumenta con la potenza UPS e per un determinato UPS aumenta con il carico per cui non conviene scegliere un UPS di potenza troppo grande rispetto all’attuale carico da alimentare. Per far fronte a futuri aumenti di potenza del carico è bene utilizzare UPS modulari, con eventuale configurazione in parallelo ridondante (n+1 UPS di potenza P/n). Le macchine che forniscono prestazioni migliori (VFI-S) hanno un rendimento minore a pari potenza dell’UPS e del carico. Elemento fondamentale dell’UPS è la batteria (le prescrizioni di sicurezza per batterie stazionarie sono nella Norma CEI EN 50272-2) la quale deve garantire la potenza e l’autonomia, (tempo di alimentazione del carico) in base alle esigenze del cliente. La tensione totale della batteria corrisponde alla tensione di stringa [numero batterie monoblocco (6 celle da 2 V) * 12 V]. Normalmente l’autonomia UPS è di 5-30 minuti, oltre è bene prendere in considerazione l’utilizzo di un gruppo elettrogeno. Negli UPS si utilizzano generalmente batterie sigillate al piombo (VRLA) con elettrolita (soluzione acido solforico) inglobato in fibra di vetro (AGM) oppure in una sostanza gelatinosa (gel) con durata di vita 10 anni ad una temperatura di riferimento (indicata dal costruttore) compresa tra 20 e 25° C.. La capacità nominale di una batteria è indicata con il simbolo Crt dove il pedice esprime il tempo nominale di scarica (in ore) es. C10= 80 Ah indica una batteria che eroga 8 A per 10 h. La durata di vita della batteria si riduce con il numero di cariche-scariche ma soprattutto con l’aumento della temperatura ambiente: ad es. la vita della batteria si dimezza se la temperatura ambiente rimane a 35° anziché 25°. Quando la percentuale in volume di idrogeno (viene sviluppato insieme all’ossigeno durante la fase di ricarica della batteria) supera il 4% in aria, forma una miscela esplosiva per cui il locale (o il quadro) ove si trova la batteria sigillata dell’UPS deve essere ventilato sia per abbassare la temperatura che per evitare il pericolo di esplosione. La norma fornisce una formula per calcolare la portata Q (m3/h) della ventilazione naturale occorrente e delle conseguenti dimensioni delle aperture di ventilazioni da predisporre in basso ed in alto delle pareti del locale. L’inverter fornisce una sovracorrente come da caratteristica del costruttore (es. 1,2 In per 20 s – 2,5 In per 10 ms) Per la protezione da sovracorrenti a valle di un UPS vanno previsti interruttori automatici per circuiti di uscita aventi Pcc adeguata alla corrente di c.c. presunta (in ingresso) ed essere selettivi con la caratteristica di sovraccarico dell’inverter e con l’interruttore (o fusibili interni) posto all’ingresso della (eventuale) linea di bypass. Necessita proteggere dalle correnti di corto circuito l’interruttore statico per cui il costruttore dell’UPS deve indicare l’I2t sopportabile da detto interruttore per consentire un’idonea verifica del dimensionamento della protezione. In presenza di UPS (senza il trasformatore di separazione) vanno impiegati interruttori differenziali solo quando sono indispensabili per la protezione contro i contatti indiretti e quindi sempre nei sistemi TT ed eccezionalmente nei sistemi TN. Nella scelta della soglia Idn dei differenziali in ingresso si dovrebbe escludere l’utilizzo dei differenziali da 30 mA e favorire quelli con una Idn maggiore di 3 volte la corrente totale di dispersione (sommatoria della corrente di dispersione propria della UPS + quella dei circuiti alimentati). Utilizzando un solo differenziale istantaneo in ingresso, in caso di primo guasto, il differenziale interviene e le utenze a valle continuano ad essere alimentate per il solo tempo di autonomia della batteria. Proteggendo invece i circuiti a valle dell’UPS con propri interruttori differenziali (es. 0,3 A tipo generale) e garantendo la selettività con interruttore a monte (es. 1 A selettivo) tutte le utenze non interessate dal primo guasto continuano ad essere alimentate dalla rete ottenendo una selettività differenziale. L’interruttore differenziale deve essere di tipo A o B, se richiesto dal costruttore UPS nel foglio di istruzioni. Si ricorda che un UPS con doppia linea in ingresso (linea principale – linea di bypass) oppure con più UPS in parallelo deve essere obbligatoriamente protetto da un solo interruttore differenziale altrimenti la corrente di squilibrio sul neutro determina

l’intervento dell’interruttore differenziale e ne rende impossibile l’utilizzo. La protezione dai contatti indiretti nel funzionamento da batteria si dimensiona con le regole valide per i sistemi IT collegando le masse ad una terra di resistenza RE coordinata con Id del differenziale per evitare, in caso di primo guasto a terra, una tensione di contatto superiore a 50 V senza invece preoccuparsi del secondo guasto a terra che in ogni caso sarebbe temporaneo e non potrebbe permanere oltre al tempo di autonomia della batteria oppure si potrebbe prevedere in alternativa il metodo di separazione elettrica con le modalità ed i limiti della Norma CEI 64-8. Particolare importanza riveste il comando di emergenza che si può configurare: 1. comando di emergenza dell’impianto per sezionare l’impianto se soggetto al controllo di prevenzione incendi (DPR 151/2011). Esso deve togliere tensione a tutte le possibili fonti di alimentazione dell’impianto ad eccezione delle sorgenti che alimentano i circuiti di sicurezza che devono continuare a funzionare durante l’incendio (es. pompe antincendio, illuminazione di sicurezza ecc). Deve comunque essere possibile mettere fuori tensione anche queste quando il servizio di sicurezza non è più utile per l’emergenza (con un comando emergenza separato previsto ad hoc per i servizi di sicurezza) 2. comando di emergenza dell’UPS installati a bordo di un circuito interno dell’UPS ad installazione fissa e chiamato EPO (oppure ESD) che comunque non deve essere impiegato per mettere fuori tensione l’impianto per eseguire un lavoro elettrico ma solo come comando di emergenza per interrompere l’alimentazione a valle dell’UPS con l’avvertenza di sezionare anche il conduttore neutro passante che è considerato un conduttore attivo nei sistemi TT ed IT. 3. sezionamento dell’UPS per ritorno di tensione: vanno sistemati appositi cartelli monitori (opportunamente ubicati) e per evitare i possibili rischi di ritorno tensione bisogna inoltre prevedere un’apposita protezione (interna o esterna all’UPS - backfeed protection) che è obbligatoriamente richiesta dalle Norme CEI 0-16 (MT) e 0-21 (bt) per la connessione in rete di UPS trifase con potenza complessiva superiore ai 10 kW. Per terminare ricordo per i compiti affidati l’importanza della manutenzione dell’UPS che può essere preventiva o predittiva mentre è del tutto sconsigliabile far ricorso a quella correttiva che non prevede alcun piano di manutenzione. Per minimizzare il tempo di riparazione di un guasto si fa più spesso uso di sistemi di tele assistenza basati sull’ impiego di diagnostica a distanza, integrati con appositi contratti di manutenzione in cui viene sempre più coinvolto il costruttore dell’apparecchiatura; è quindi importante siano forniti dal medesimo adeguati sistemi di gestione e monitoraggio sia locale sia da remoto degli UPS.


Protezione Sicurezza: La gamma articoli gestita a magazzino per il 2013 di:


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LT0391863 Kit Tvcc Con Dvr 4 Ingressi con Lan, 2 telecamere con alimentatori e Monitor 7” con base da tavolo e telecomando inclusi.

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Videoregistratore digitale stand-alone a 16 ingressi, serie BASIC, funzione triplex, ingresso LAN. Controllabile da browser

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Videoregistratore digitale stand-alone 4 ingressi, sistema RAS, serie MIDDLE, funzione full-duplex. Con app. RAS Mobile

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Centrale di allarme serie VEDO in contenitore da parete in ABS antifiamma con alimentatore switching da 1.5A. Dotata di 8 zone a bordo scheda, espandibili a 34 zone miste filari/radio, 1 zona 24 ore, comunicatore telefonico PSTN integrato, bus seriale RS485 per la connessione di moduli aggiuntivi, 1 uscita relè e 2 uscite open collector. Gestisce fino a 8 aree, 8 espansioni IN/OUT, 8 lettori di prossimità, 8 tastiere Safekey, 2 Safetouch, 2 Planux/Minitouch manager e 2 ricevitori radio. Dotata di porta USB per la connessione al PC con il software di configurazione Safe Manager.

CQ030003101

Espansione per centrali serie VEDO, 8 ingressi, liberamente configurabili come NC, NO, singolo, doppio, triplo bilanciamento e double, o uscite open collector (100 mA max).

CQ030001303 Scheda di espansione messaggi vocali plug-in per centrali serie VEDO. Aggiunge le funzioni di guida vocale per la gestione da remoto della centrale e di messaggistica audio (messaggi di allarme e tecnici).

CQ030002401

Scheda di espansione per la comunicazione su rete ethernet plug-in per centrali serie VEDO. permette, grazie al web server integrato, l’interazione da remoto con la centrale, la gestione delle immagini video (abbinata alla scheda art. 30001445) e l’aggiornamento deI firmware.

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Lettore di prossimità per centrali di allarme serie VEDO collegabile sul BUS. Equipaggiato con LED di segnalazione in 4 colori per la visualizzazione dello stato dell’impianto. Da utilizzare abbinato agli articoli CLE/x, inseribile su tutte le serie civili utilizzando il copriforo RJ45 Standard Keystone.

CQ030008012 Rivelatore doppia tecnologia, , altezza di installazione da 1.8m a 2.4m senza necessità di calibrazione, portata 15 m, facile installazione con o senza snodo, regolazione sensibilità PIR, regolazione sensibilità MW, compensazione della temperatura bidirezionale, immunità agli animali fino a 25kg.

Sensore Doppia Tecnologia PIR quad e Microonda 10 GHz, antimascheramento, regolazione sensibilità PIR e MW, immunità alla luce bianca, altezza di installazione da 1,8 a 2,4 metri senza necessità di calibrazione, portata 18 m con apertura 90°, uscita di allarme e tamper NC con resistenza di protezione da 10 ohm, temperatura di funzionamento da -10 a +50°C.

CQ021047125

CQ030001301

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Sirena autoalimentata da esterno con memoria lampeggiante, con protezione antischiuma e controllo della batteria, temporizzazione programmabile, ingressi di test e ON/OFF, accumulatore 12V 2,0Ah (non incluso), colore bianco. Dimensioni: 240x130x290mm

Scheda di espansione comunicatore GSM plug-in per centrali serie VEDO. Permette l’invio delle chiamate telefoniche, degli SMS, degli MMS e delle e-mail sulla rete dati. Abbinata alla scheda messaggi vocali art. 30001303, consente la gestione da remoto della centrale tramite SMS e comunicatore vocale.

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Tastiera SAFEKEY con schermo LCD alfanumerico per la gestione e la programmazione delle centrali di allarme della serie VEDO. Equipaggiata con 4 leds di segnalazione. Colore bianco RAL9003.

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EKO80KT9H00111 - KIT MP504 Kit composto da: 1 Centrale MP504TG-CP, 4 ingressi espandibile a 32, solo PSTN 1 Tastiera KP500D 1 Scheda di sintesi vocale SV504

MP508TG/FC/IRA EKO80KT9900111 - MP508TG/FC Kit composto da: 1 Centrale MP508TG, 8 ingressi espandibile a 64, telegestibile 1 Tastiera KP500D 1 Scheda di sintesi vocale SV500I collegabile alla centrale su apposito connettore. (cuffia in dotazione) • Messaggi registrati di fabbrica per ogni ingresso/settore/evento del sistema • BUS fonico per le funzioni vocali e di ascolto ambientale tramite tastiera ( KP500DV) • Guida vocale di ausilio per comandi DTMF a distanza

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IMG500 EKO80KP6000211 - KP500D

Tastiera remota con display LCD alfanumerico 2 righe per 16 caratteri. Retroilluminazione, contrasto e buzzer, regolabili. 3 tasti comando allarme Accesso menu utente a sportello chiuso 2 ingressi di allarme Dimensioni (LxHxP): 140 x 115 x 28 mm

KP500D


EKO80DK5000211 - DK500M-E

Lettore chiave elettronica (mod. DK50) 5 LED : 4 LED per la visualizzazione stato sistema + 1 memoria allarme 2 ingressi a bordo, programmabili Compatibile con tutta la serie di adattatori per le linee elettriche civili Elkron. Versione di Colore Antracite

EKO80DK5100211 - DK500M-E/B

Lettore chiave elettronica (mod. DK50) 5 LED : 4 LED per la visualizzazione stato sistema + 1 memoria allarme 2 ingressi a bordo, programmabili Compatibile con tutta la serie di adattatori per le linee elettriche civili Elkron. Versione di Colore Bianco

DK500M-E

EKO80DK5400211 - DK50

Chiave elettronica digitale a codice univoco (oltre 1099 miliardi di combinazioni possibili) Materiale ABS Possibilità di personalizzazione ( Kit DK30 50)

DK50

EKO80DK5200211 - DK500M-P

Lettore chiave di prossimità (mod. DK30) 5 LED : 4 LED per la visualizzazione stato sistema + 1 memoria allarme 2 ingressi a bordo, programmabili Versione colore Antracite

EKO80DK5300211 - DK500M-P/B

Lettore chiave di prossimità (mod. DK30) 5 LED : 4 LED per la visualizzazione stato sistema + 1 memoria allarme 2 ingressi a bordo, programmabili Versione colore Bianco

DK500M-P

EKO80DK5200211 - DK30

Chiave di prossimità 125 KHz (oltre 281.000 miliardi di combinazioni) Materiale ABS Grado di protezione IP68 - IK08 Possibilità di personalizzazione (Kit DK30 50)

DK30

EKO80HP8600211 - HPA702LG

Sirena in alluminio pressofuso verniciato silver metallizzato - Flash di segnalazione in tecnologia LED (policarbonato) - Controlli gestiti tramite microprocessore - Pressione acustica: 103 dB (A) @ 3 m - Gabbia interna di protezione antisfondamento in lamiera zincata - Sistema antiapertura e antiasportazione

EKO80HP9300111 - HPA100

Sirena da interno in contenitore plastico protetto Pressione acustica: 110 dB(A) @ 1m Frequenza acustica:3500 - 3700 Hz (TBD) Tensione funzionamento: 12 o 24Vdc nominale (10,5 a 30Vdc) Assorbimento: max 260 mA in allarme Protezione contro inversione di polarità Protezione antiapertura Dimensioni: 145 x 100 x 42 mm

HPA702LG

HPA100

EKO80IR4B00211 - IRA12

Il rivelatore ad infrarosso passivo IRA 12 è equipaggiato con lente di Fresnel emisferica trifunzionale Extravision®. Dotato di conteggio impulsi x1 o x2, memoria di allarme, di relè allo stato solido, possibilità di blocco dello stato di uscita del relè ad impianto disattivo (agendo sull’ingresso di controllo S), compensazione automatica della temperatura e tamper antimanomissione.

IRA12


EKO80IM3000211 - IMA12

Il rivelatore a doppia tecnologia IM-A 12 è equipaggiato con lente di Fresnel emisferica trifunzionale Extravision®. Dotato della funzione AUTOEQUALIZER®. Dotato di conteggio impulsi x1 o x2, memoria di allarme e di guasto, di relè allo stato solido, compensazione automatica della temperatura e tamper antimanomissione. La portata massima raggiunge i 12 m, con copertura orrizzontale di 90° della sezione infrarosso e 90° della sezione microonde. Possibilità di programmare il funzionamento in due modalità AND1 ( l’allarme viene generato solo se sono sollecitate entrambe le sezioni infrarossa e microonda) oppure AND2 ( l’allarme viene generato solo se sono sollecitate entrambe le sezioni infrarossa o microonda oppure se la sola sezione microonda è sollecitata più volte in una finestra temporale, oppure se la sollecitazione permane per alcuni secondi ) garantendo in questo modo in tutte le condizioni di impiego il miglior rapporto sicurezza/immunità ai falsi allarmi. Possibilità di inibire le emissioni delle microonde utilizzando l’ingresso di controllo S (programmabile). Portata IR: 12m nominali (lente volumetrica)12m nominali (lente a tenda) 20m nominali (lente lungo raggio) Copertura IR: 90° (lente volumetrica) 6° (lente a tenda) 6° (lente lungo raggio) Zone sensibili IR: 22 su 3 piani + 2 creep zone (lente volumetrica) 1 su 1 piano + 1 creep zone (lente a tenda) 7 su 5 piano + 1 creep zone (lente a lungo raggio) Portata MW: Regolabile 4 – 12 m Copertura MW: 90° (orrizontale) 36° (verticale)

IMA12

EKO80IT1900111 - MR16

Modulo di collegamento dispositivi Wireless a centrali filari - Tecnologia di comunicazione: Radiofrequenza bidirezionale - Modalità di comunicazione radio: FSK - Frequenza: 868,35 MHz - Portata radio: oltre 100 m in aria libera - Tensione nominale di alimentazione: 12 Vdc - Assorbimento max. di corrente (con relè eccitati a LED accesi): 100mA - Uscite: - 8 relè allo stato solido per stato dispositivi - 3 relè allo stato solido per sabotaggi e batteria bassa - 2 relè asllo stato solido per stato attivato/disattivato - Ingressi: - 1 comando sirene radio - 1 comando attivazione/disattivazione - Segnalazioni visive: - 16 stato dispositivi - 5 stato sistema - 1 buzzer - Pulsante di puntamento - Programmazione: DIP switch - Protezione antiapertura: antimanomissione - Dimensioni: 180 x 137 x 40

MR16

EKO80WL5010111 - ER500

Espansione ibrida radio bidirezionale su bus La nuova interfaccia è un’espansione filare dei sistemi MP500 per dispositivi wireless. È in grado di gestire una configurazione max di 16 sensori, 4 telecomandi e 2 sirene, tramite una comunicazione radio bidirezionale a 868,35 MHz. Attraverso un BUS a 4 fili, può essere connessa direttamente alla centrale MP508TG, permettendo a questa una gestione mista di dispositivi filari e radio.

EP508

EKO80TX3900113 - DC500

Contatto Magnetico, colore Bianco - Modalità di comunicazione radio: FSK - Frequenza: 868,35 MHz - Portata radio: oltre 100 m in aria libera - Alimentazione: 1 pila al litio 3,6v tipo 1/2 AA - Autonomia: 2 anni in condizioni d’uso normali - Ingressi ausiliari: 1 per contatto esterno o tapparella - Protezione antiapertura antiasportazione - Dimensioni (L x H x P) microcontatto: 32 x 107 x 22mm; magnete: 8 x 57 x 11

EKO80TX3900113 - DC500-BR

DC500

Come l’articolo RC500, colore MARRONE

Gli apparecchi in radiofrequenza sono contraddistinti dal simbolo


EKO80TX3900113 - RC500

- Tecnologia di comunicazione: Radiofrequenza bidirezionale - Modalità di comunicazione radio: FSK - Frequenza 868,35 Mhz - Portata radio: oltre 100 m in aria libera - Alimentazione 1 pila al litio 3 V tipo CR2032 - Autonomia: 2 anni in condizioni d’uso normali - Dimensioni (L x H x P): 38 x 65 x 15mm

EKO80IR3C00113 - IR500

Rivelatore infrarosso - Modalità di comunicazione radio: FSK - Frequenza: 868,35 MHz - Portata radio: oltre 100 m in aria libera - Alimentazione: 1 pila al litio 3,6v tipo AA - Autonomia: 2 anni in condizioni d’uso normali - Portata IR: 12 m a 2 m di altezza - Protezione antiapertura antiasportazione - Snodo incluso - Dimensioni (L x H x P): 64 x 90 x 42mm

RC500

EKO80HP2A00113 - IS500

Sirena da Interno - Modalità di comunicazione radio: FSK - Frequenza: 868,35 MHz - Portata radio: oltre 100 m in aria libera - Alimentazione 4 pile alcaline 1,5 V tipo D - Autonomia: 2 anni in condizioni d’uso normali - Potenza sonora:104 dBA a 1 m - Protezione antiapertura antiasportazione - Dimensioni (L x H x P), in mm 113 x 228 x 54

IR500

EKO80HP3A00113 - HP500

- Tecnologia di comunicazione: Radiofrequenza bidirezionale - Modalità di comunicazione radio: FSK - Frequenza: 868,35 MHz - Portata radio: oltre 100 m in aria libera - Alimentazione 4 pile alcaline 1,5 V tipo D - Autonomia: 2 anni in condizioni d’uso normali - Potenza sonora: 104 dBa a 1 m - Protezione antiapertura antiasportazione - Dimensioni (L x H x P): 220 x 257 69 mm

IS500

EKO80MM5300113 - MMS01

HP500

Contatto in plastica BIANCA per superficie Terminali a morsetti Distanza di funzionamento: max 15 mm

EKO80MM5400113 - MMS01BR

Come l’articolo MMS01, in versione colore MARRONE

EKO80MM4600113 - MF02

Contatto a filo per tapparelle Con rulli scorrimento in inox Dimensioni (hxlxp): 90x102x16 mm

MF02

EKO80KT2200111 - DKA/I

EKO80KT7700111 - DKA/VP

Kit da 5 adattatori per le serie civili componibili B-ticino® Light e B-ticinoInternational® Colore Antracite

Kit da 5 adattatori per le serie civili componibili B-ticino® Light e B-ticinoInternational® Colore Antracite

Gli apparecchi in radiofrequenza sono contraddistinti dal simbolo

MMS01


Prodotto Novità!

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