Navimagazine

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ANNO III - NUMERO 17

Navimagazine IN BARCA CON...

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LA TALL SHIP RACE A GENOVA

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INTERVISTA A TRE

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LE ONDE DEL MEDITERRANEO

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LA VALIGIA ASSICURATA

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NAVIBLU E IL SALONE NAUTICO

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LA STAMPA DA COLLEZIONE

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AUTUNNO 2007


L’ E D I T O R I A L E

Amare e ascoltare il mare... L’estate è appena alle nostre spalle, il sole ancora scalda gli animi ma molte imbarcazioni sono state portate al rimessaggio, in quel silenzioso e triste rituale che segna quasi una linea di demarcazione tra il piacere e il dovere. I navigatori più coraggiosi, i “pesci con cravatta” come amo definire alcuni miei amici che d’inverno passano in pochi secondi dalla “divisa da lavoro” al costume e felpa, affronteranno il mare anche nei prossimi mesi, sfidando il clima non sempre favorevole, sapendo di poter contare, per le informazioni meteo, sul servizio del nostro partner storico Navimeteo che, come potrete leggere in questo numero, fornisce anche la copertura meteo per le attività nautiche di Yacht Club Italiano e scrive articoli tecnici di approfondimento per la rivista inglese Crew Report. Abbiamo l’onore di ospitare su Navimagazine un cliente d’eccezione, Lucio Carli, del noto marchio Olio Carli: come tutti noi, ama il mare e le regate. E ha scelto Naviblu. Da buon imprenditore qual è, l’andar per mare gli ha ispirato una linea di prodotti dedicati ai velisti, per la cura del viso e del corpo, che ha lanciato in occasione delle finali di Coppa America. Incontrarlo è stato come incontrare due persone, il manager e il diportista, che, in una formidabile dissolvenza, emergono a turno, regalando diversi spunti di riflessione su quante idee può offrire la vita di mare, se vissuta con passione e spirito di osservazione. Ringraziamo l’agente Parodi per averci offerto l’opportunità di conoscerlo. A pagina quattro lo conoscerete meglio anche voi. Anno III – n° 17 – Autunno 2007 Direttore responsabile Cesarina Tavani Hanno collaborato Alessandro Benoni Alessandro Casarino Antonella Galbiati Luciana Ingrassia Claudio Maria Lerario Gianfranco Meggiorin Vincenzo Melidona Mauro Pais Maurizio Rigazzi Web: www.navimagazine.it E-mail: info@navimagazine.it

Navimagazine è anche uno strumento per dialogare con quegli Agenti che hanno interpretato nel migliore dei modi lo spirito specialistico con cui Aurora intende proporsi ai clienti nautici. Da qui la rubrica “Capitani d’Aurora a confronto”: un’intervista a tre fra Capitani d’Aurora che si sono distinti nella produzione di Naviblu, sia in termini di premi che di numero pezzi. Chiediamo agli altri Capitani d’Aurora di fornirci segnalazioni, informazioni o raccontarci episodi legati alla nicchia nautica che, per contenuti e spunti, possano essere interessanti per i lettori di Navimagazine. E ovviamente, chiunque può segnalarci un cliente speciale da ospitare nella rubrica “In barca con...”. Mentre andiamo in stampa, qualcuno starà visitando Il Salone Nautico di Genova: a

Editore Aurora Assicurazioni S.p.a. Via della Unione Europea, 3/b 20097 San Donato Milanese (MI) Telefono: 02 518.15.199 Telefax: 02 518.15.252 www.auroraassicurazioni.it

questi agenti auguro di subire il fascino di un ambiente – dal diportista al cantiere,

Autorizzazione del Tribunale di Milano n° 284 del 06.05.2003

quel benefico contagio.

Immagini. Claudio Maria Lerario: copertina, pag. 6-7, 8-9, 11, 14, 15. Laura Landi: pag. 2, 3. Archivio Olio Carli: pag. 4, 5. Archivio Salone Nautico di Genova: pag. 13.

Buona lettura a tutti.

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dal venditore di accessori allo specialista di abbigliamento nautico – che, se lo conosci bene, ti avvolge e coinvolge. E magari ti induce a frequentare qualche circolo nautico, per continuare a subire

Cesarina Tavani cesarina.tavani@auroraassicurazioni.it


NEWS

NAVIMETEO PER LO YACHT CLUB ITALIANO E’ stato siglato un accordo tra il prestigioso Yacht Club Italiano e il centro Navimeteo per la copertura meteo delle attività nautiche dello Yacht Club e per l’intero circuito di regate. La collaborazione, avviata in coincidenza della Giraglia Rolex Cup 2007, intende mettere a disposizione del Comitato Organizzatore e dei partecipanti, un servizio che, nel rispetto delle fonti ufficiali, integri e attualizzi a livello locale le informazioni e i dati meteo marini. L’iniziativa si sviluppa in sintonia con alcune iniziative di carattere formativo dedicate alla divulgazione delle tecniche di navigazione meteorologica (www.yci.it).

THE CREW REPORT E NAVIMETEO Un numero crescente di Comandanti stranieri di Yacht armatoriali o navi da diporto naviga in collegamento con il centro Navimeteo attraverso il servizio Navimeteo Routing. Anche le grandi unità che solcano le rotte del Mediterraneo in estate o quelle oceaniche nel resto dell’anno, possono avvalersi del supporto Navimeteo per un confronto sull’ottimizzazione della scelta di rotta o dell’ancoraggio. I tempi della navigazione, il confort a bordo, i consumi di carburante e soprattutto la sicurezza, sono alcuni degli aspetti che riguardano questo servizio personalizzato. Di qui nasce la collaborazione tra the Crew Report, la rivista Inglese conosciuta da tutti i Comandanti di Yacht Professionisti e Navimeteo. Ogni numero propone un articolo tecnico di approfondimento scritto dai “forecasters” di Navimeteo. L’iniziativa è stata presentata a Montecarlo nel corso del Monaco Yacht Show (www.theyachtreport.com).

DREAMER TECH AURORA Dreamer Tech Aurora, la barca con le vele Aurora, varata a Viareggio il 16 giugno scorso, è stata esposta al Salone Nautico di Cannes. I numerosi visitatori del Salone hanno potuto ammirare le linee della moderna e tecnologica imbarcazione, lunga 52’ (16 metri) e totalmente realizzata in fibra di carbonio. 3


LENTE D’INGRANDIMENTO

In barca con...

Lucio Carli, dell’apprezzato marchio Olio Carli, 42 anni sposato con due figli appassionato velista. Con la divisione cosmetica della sua azienda ha lanciato a Valencia durante l’ultima America’s Cup una nuova sfida al mare con una fantastica linea di prodotti per la cura del viso e del corpo dei velisti col prestigioso brand North Sails Cosmetics. La sua imbarcazione è assicurata presso l’agenzia Aurora Parodi sas di Diego Parodi & C. Da quando e com’è nata la sua passione per il mare? La passione per il mare mi è stata trasmessa da mio padre, appassionato velista e regatante, che già all’età di 3 anni mi portava con lui in mare. Come si chiama la sua barca e quando la utilizza principalmente? La mia barca attuale si chiama “Bluette” è un Solaris One dei cantieri Se.Ri.Gi.. La utilizzo prevalentemente in estate per crociere ed in inverno durante i week-end quando il tempo lo permette. E’ una barca molto sicura, ideale per uscite in famiglia e con pochi amici. Con chi condivide questo amore per la vita marina? Sto iniziando a trasmettere la passione del mare ai miei 2 bambini, Alessandro di 6 anni, e Francesca di 3 anni, e devo dire che per la loro giovane età hanno già un buon piede marino. Insieme con mia moglie Barbara, abbiamo un gruppo di amici molto cari, che condividono con noi tanti momenti emozionanti. L’esperienza nautica più adrenalinica? Era il lontano 1982 e ricordo perfettamente una traversata del Golfo del Leone con maestrale oltre 50 nodi in una notte di agosto.

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La situazione più strana che le è capitata in barca? In un trasferimento da Antibes alla Martinica (Caraibi), passato lo Stretto di Gibilterra, ci siamo trovati in una burrasca con venti oltre i 60 nodi, che ci hanno costretto a ripiegare sull’arcipelago delle Canarie dopo 5 giorni di giri nella burrasca. Le piace fare regate? Ho iniziato da bambino sugli Optimist, ho continuato sulle derive fino al 470 per poi passare a barche IOR e IMS. Oggi, quando il lavoro lo consente, partecipo a quasi tutte le manifestazioni importanti dalla coppa del Re di Palma di Maiorca, a Porto Cervo, a Le Voile di S.Tropez, Portofino. L’amicizia con Luca Bassani della Wally Yacht mi ha dato la fortuna di regatare sulle sue magnifiche barche. Non manco mai ai raduni di Vele d’epoca, non per altro ad Imperia si svolge il più grande raduno dove con l’azienda siamo gli sponsor storici e sono parte attiva dell’organizzazione. Quale piatto le piace cucinare e offrire in barca ai suoi amici? Adoro preparare aperitivi di ogni genere che offro ai miei amici con innumerevoli stuzzichini che il più delle volte si trasformano in allegrissime cene. Perché ha scelto Naviblu di Aurora Assicurazioni? L’ho scelta perché è una polizza molto vantaggiosa e mi ha dato la possibilità di creare una polizza ad hoc per le mie esigenze. Una polizza per barche da diporto è uno strumento per... Navigare sicuri con famiglia e amici. Quale è il suo sogno segreto di navigatore? Mi piacerebbe molto poter fare il giro del mondo con la


www.oliocarli.it www.northsailscosmetics.com

Lucio Carli

mia famiglia, magari per testare nuovi prodotti cosmetici e unire così utile e dilettevole. Ci descriva i nuovi prodotti North Sails Cosmetics dedicati ai velisti per la cura del viso e del corpo. Dopo più di cinque anni di attente ricerche e di test, nel Mediterranea Lab della Fratelli Carli, il mio team ed io abbiamo messo a punto una linea di prodotti cosmetici appositamente formulata per l’uomo sportivo che fa attività all’aria aperta. Abbiamo lavorato con grande passione a questo progetto. Chi più dell’uomo che va per mare è sottoposto agli stress del sole, del vento, dell’umidità e della salsedine che danneggiano la pelle e ne provocano un

invecchiamento precoce? E’ nata così l’idea di North Sails Cosmetics e sia la casa madre americana sia quella italiana hanno accolto con gran entusiasmo il lancio della linea. Quattro linee di Defender studiati per proteggere la pelle dei velisti in ogni situazione, estate ed inverno. Lanciati in occasione delle finali della Coppa America lo scorso giugno, i North Sails Cosmetics hanno incontrato i più larghi apprezzamenti di tanti professionisti. A Imperia, nei laboratori di Mediterranea, si lavora alla produzione di nuove formule per difendere la pelle in qualsiasi occasione, in regata e in crociera. Da ottobre i prodotti sono disponibili in tutti i negozi North Sails e anche sul sito Internet www. northsailscosmetics.com

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UOMINI & MARE

La Tall Ship Race a Genova La “Tall Ships Races 2007 Mediterranea” è la regata dei velieri (al centro l’elenco dei partecipanti) dai grandi alberi organizzata da STI (Sail Training International) e da STA-Italia, fondata da Marina Militare e Yacht Club Italiano nel 1996 per l’addestramento dei giovani all’arte della navigazione a vela. La manifestazione ha come protagonisti i grandi velieri delle scuole di marineria di diversi paesi e i giovani tra i sedici e i venticinque anni che costituiscono il 50% degli equipaggi. I più bei velieri del mondo sono partiti da Alicante il 7 luglio, hanno fatto rotta su Barcellona e Tolone per quindi approdare a Genova il 28. E’ stato un appuntamento imperdibile dell’estate 2007. Quattro giorni di eventi per il pubblico e per gli equipaggi. Sfilate, visite ai velieri e altre attività collaterali hanno animato tutta l’area di Porto Antico. Sono stati momenti unici ed emozionanti per vivere insieme i valori del mare. La storia della Tall Ship Race. Da 50 anni, migliaia di giovani hanno veleggiato nei mari del Nord, affrontato traversate Atlantiche e nel Mediterraneo, a bordo di questi grandi velieri, chiamati Tall Ships, ovvero “navi dagli alti alberi”, imparando la vita di mare. L’addestramento alla

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NAVE AMERIGO VESPUCCI CALA MILLOR CAPITAN MIRANDA CREOULA GUAYAS ITALIA KALIAKRA LIBERTAD MIR MIRCEA PALINURO POGORIA STAD AMSTERDAM ANTHEA AQUARELLE BELLE POULE ETOILE HORIZON FAR BARCELLONA ISLA EBUSITANA LE DON DU VENT JOLIE BRISE PANDORA THO PA GA EUROPE FETIA URA IDEA DUE LAISSE DIRE PAMADICA SPIRIT OF VIKING VIVA ZENOBE GRAMME CAPRICIA ESPRIT D’EQUIPES GIRALDA SARIE MARAIS OF PLYM STELLA POLARE TARTESSOS TIRANT PRIMER XSAAR

vela è un’attività straordinaria per i giovani che vogliono scoprire i valori umani, educativi e culturali legati al mare.

È straordinario vedere gli sguardi vivaci e allegri dei ragazzi che sbarcano dai velieri nei porti; non parlano la stessa lingua, ma si capiscono. È un CLASSE NAZIONE LUNG. fatto culturale, una scuola di vita, una esperienza da A ITALIA 104.2 A SPAGNA 42.0 ripetere. Una conoscenza reA URUGUAY 60.0 ciproca che va oltre i confini A PORTOGALLO 66.9 geografici, politici, razziali. A ECUADOR 94.2 Tutto nacque dalla passioA ITALIA 59.7 A BULGARIA 52.0 ne nordica per navigare in A ARGENTINA 102.6 qualsiasi mare, con qualsiaA RUSSIA 108.8 si tempo. Nel 1956 Bernard A ROMANIA 92.7 A ITALIA 68.9 Morgan, un appassionato A POLONIA 49.5 di mare e di barche, pensò A OLANDA 74.9 di radunare le navi scuola a B FRANCIA 15.9 vela, eredi dei grandi velieri B FRANCIA 15.4 B FRANCIA 37.5 del passato, e di farle regaB FRANCIA 15.2 tare da Torbay a Lisbona. Ne B SPAGNA 30.8 mise insieme 14! Sembrava B SPAGNA 30.7 B FRANCIA 32.0 di essere tornati all’epoca B REGNO UNITO 22.4 dei grandi velieri dei XIX seB ITALIA 18.5 colo, i Clippers, che carichi B SPAGNA 42.0 di tè, regatavano tra di loro C FRANCIA 22.3 C FRANCIA 32.7 per arrivare primi a Londra a C ITALIA 20.2 vendere il loro carico. C FRANCIA 16.0 C C C C D D D D D D D D

ITALIA FRANCIA LETTONIA BELGIO ITALIA FRANCIA SPAGNA REGNO UNITO ITALIA SPAGNA SPAGNA BELGIO

15.0 32.7 16.25 28.2 24.8 17.6 22.9 11.8 21.5 12.2 28.0 12.9

Lo spirito di Morgan continuò e si radicò nei cinquant’anni successivi e non rimase confinato nel Regno Unito ma si diffuse gradualmente nel mondo, e oggi “The Tall Ships Races 2007 Mediterranea“ è la conferma del successo dell’iniziativa di Morgan.


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L’addestramento alla vela fa crescere l’avventura per giovani e adulti in tutto il mondo e si rivela un’esperienza positiva che forma il carattere per le sfide della vita. L’addestramento alla vela si svolge su diversi tipi di velieri. Per i valori dell’iniziativa, molte navi scuola sono di proprietà e gestite da enti di beneficenza, fondazioni, scuole o università, governi o altre istituzioni, sotto un unico cappello della Sail Training International il cui obiettivo è lo sviluppo e l’educazione di giovani di tutte le nazioni, religioni e sfondi sociali, attraverso l’addestramento alla vela. In Italia la STA-I (fondata nel 1996 dalla Marina Militare e dallo Yacht Club Italiano) si occupa di portare avanti i propositi della STI, ed è l’organizzatore di “The Tall Ships’ Race 2007 Mediterranea” a Genova.

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INTERVISTA A TRE

Capitani d’Aurora a confronto Daniele Vollero

Agenzia Assitime snc di Misso L. e Vollero D. Napoli

Giancarlo Cirillo

Agenzia Abbate G. & Cirillo G. snc Napoli

Francesco Callegaro

Agenzia Callegaro Assicurazioni srl Padova

Qual è il segreto del successo? Vivere in una città quale è Napoli è un’opportunità indiscutibile per il settore della nautica da diporto. Da sempre quindi la nostra attenzione per un settore assicurativo che è in continuo sviluppo.

Abbiamo stipulato degli accordi commerciali con Cantieri nautici, molto attivi commercialmente, che ci danno una grossa mano nel primo contatto con il cliente. Sui loro siti web viene pubblicizzata la convenzione. Siamo inoltre sempre presenti nelle loro iniziative commerciali durante tutto l’anno: presentazione di nuovi modelli, saloni nautici e giornali aziendali. Inoltre abbiamo stipulato un accordo anche con Locat, leader in zona per i leasing nautici, ed anche da questo canale ci arriva una buona fetta di lavoro. Ritengo inoltre che sia fondamentale la passione che noi abbiamo per le barche e soprattutto per il mare.

Mi fa piacere che la nostra agenzia sia una delle maggiori produttrici della polizza NaviBlu. Credo che, perlomeno all’inizio, sia stato determinante il fatto di aver trasmesso ai miei collaboratori la mia personale passione per l’affascinante mondo della nautica: il successo, se così si può definire, è frutto di un lavoro di equipe e per il mio staff è sicuramente la polizza più piacevole da acquisire.

Come avvicinate il cliente nautico? Argomenti particolari? Per noi come per molti dei nostri clienti integrali la nautica è una forte passione che si traduce in una condivisione di interessi, e con il tempo abbiamo anche sviluppato salde ed attente relazioni con i canali di distribuzione e di vendita, avendo tra l’altro a disposizione un prodotto di qualità quale è Naviblu, che merita di essere valorizzato.

L’intraprendenza e la passione dimostrate nella condivisione dell’iniziativa, nonché la competenza professionale.

Il cliente nautico si avvicina nel suo ambiente: non proprio in mare, naturalmente, ma frequentando le darsene e i porti; spesso partecipando, anche nei weekend, a fiere e manifestazioni.

Come coccolate il vostro cliente? Anche per voi il diportista è tra i clienti più fidelizzati? Il diportista è per natura una persona attenta che vive con passione la sua esperienza. Pertanto, con la stessa cura, siamo vicini al cliente assistendolo dalla eventuale perizia iniziale, all’approfondito colloquio utile a comprendere le sue abitudini e quindi ad applicare le giuste e necessarie garanzie di polizza. E tutto ciò porta ad un reale rapporto di fidelizzazione che di conseguenza sfocia in uno sviluppo del portafoglio assicurativo del cliente.

La passione che ci lega alla maggior parte dei clienti, ci permette di coccolarli perché parliamo lo stesso linguaggio e nutriamo gli stessi interessi. Questa riteniamo sia la principale motivazione della soddisfazione della clientela, che si manifesta nel successo del nostro lavoro nel settore nautico.

I clienti nautici sono sempre molto preparati a discutere di garanzie e costi. E’ quindi determinante essere costantemente aggiornati sulla cantieristica, tecniche, materiali e quant’altro, ma anche saper rispondere a quesiti riguardanti le norme legislative o il Codice della Navigazione. Non di rado i nostri clienti nautici hanno apprezzato il prodotto offerto e ci hanno interpellato anche per gli altri rami consentendoci di estendere il loro portafoglio personale e quello delle loro attività professionali con il privilegio di poter entrare in azienda passando per la porta di casa!

Qualche suggerimento ai Colleghi che pensano di cogliere le opportunità offerte da questa nicchia di mercato? E’ un segmento del mercato che certamente merita di essere coltivato per le molteplici occasioni di sviluppo, ma il tutto si basa su una approfondita conoscenza del mercato stesso e del prodotto, per sostenere il continuo confronto con una fascia di clientela così esigente e qualificata. Il risultato: una crescita professionale e tanta gratificazione!

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I colleghi non hanno bisogno certamente di miei consigli, ma se devo dare qualche suggerimento direi che è vincente avere segnalatori o collaboratori inseriti nel settore (broker nautici, società di leasing, cantieri navali, dealer, circoli nautici, marina, ecc). Da non dimenticare poi che il cliente-armatore ha notevoli possibilità economiche e, per il tramite del suo “costoso giocattolo” si ha la possibilità di interloquire direttamente con lui e non come per altre tipologie di polizze con collaboratori, segretarie ecc. Si ha quindi la possibilità di cogliere occasioni lavorative altrimenti difficilmente realizzabili.

Riesce difficile nel nostro campo dare suggerimenti, soprattutto a colleghi bravi e qualificati quali gli agenti Aurora. Tuttavia vorrei esortarli a spendere un po’ delle loro energie per questo bel ramo, nonostante sia, purtroppo, non particolarmente remunerativo dato il livello delle commissioni. Sono sempre dell’idea che l’unione fa la forza e sono convinto che anche la compagnia ci sosterrebbe con più mezzi, realizzando iniziative pubblicitarie nelle marine e nelle manifestazioni per far conoscere Naviblu a anche in alto Adriatico. Certo, anche i colleghi apprezzerebbero che il ramo Corpi rientrasse nel report di agenzia tra i rami incentivati.


AURORA NAVIMETEO

Le onde del Mediterraneo

Parliamo di onde, partendo dalla loro descrizione, soffermandoci su alcune caratteristiche del moto ondoso dei nostri mari. Le caratteristiche dell’onda: H = altezza, distanza verticale tra il cavo e la cresta;

L = lunghezza tra due creste; T = periodo, tempo, in secondi tra il passaggio di due creste consecutive; D = direzione di provenienza delle onde; R = ripidità, è il rapporto tra H e L; V = velocità di spostamento (spazio percorso in una data unità di tempo). Ricordate che: a) Poiché le onde sono generate principalmente dal vento, l’attenta osservazione del moto ondoso può dare preziosissime indicazioni sul vento che l’ha generato. b) Il moto ondoso può propagarsi più velocemente e più lontano di quanto non possa fare il vento che l’ha generato. c) Se l’onda lunga di un vento lontano si fa più corta e più alta è probabile che quel vento stia rinforzando oppure che la zona del vento in atto si avvicini. Consigli utili: 1) quando il vento soffia

dal largo verso la costa, il moto ondoso genera spesso risacca nel porto. Gli ormeggi si tendono e strattonano; le cime vanno pertanto ben filate e l’imbarcazione allontanata dal molo. 2) Quando la risacca è forte, anche stare a bordo in porto diventa problematico. Trovarsi in questa situazione in un approdo turistico, durante la stagione di maggior affluenza, fa davvero rimpiangere il mare aperto o un buon ancoraggio in una rada ben protetta. 3) Consultate quindi con attenzione il Portolano e verificate con attenzione le caratteriste dei fondali e della costa, rispetto al moto ondoso previsto. A meno che non si tratti di un porto davvero ben ridossato, in caso di peggioramento dello stato del mare, prevedete di poter eventualmente lasciare il vostro ormeggio se la risacca dovesse diventare insostenibile. Le caratteristiche del moto ondoso. I fattori che determinano il moto ondoso: a) La forza, la direzione del vento e la durata della sua azione sul mare; b) Il fetch. Ovvero la distanza di mare libero che un’onda può percorrere senza incontrare ostacoli. c) La corrente. Se è contraria rispetto alla direzione delle onde generate dal vento, determina onde più alte, più ripide e più corte. d) La profondità dei fondali. Le onde frangono più facilmente dove i fondali sono più bassi. L’onda risente in modo sensibile dell’abbassamento del fondale quando la profondità diventa inferiore alla metà della lunghezza dell’onda.

Importante... E’ evidente che bisogna tener conto delle caratteristiche dei fondali costieri in relazione allo stato del mare e alla direzione delle onde. Il mare lungo ben formato al largo non rappresenta generalmente un problema per la navigazione ma può diventare minaccioso e frangente in prossimità di una costa con bassi fondali o anche in vicinanza di una costa a picco dove l’onda riflessa può causare un moto ondoso caotico e difficile. Pertanto un buon navigante, nel determinare la rotta, deve considerare sempre con attenzione anche dei fondali della zona di navigazione e dell’entrate dei porti e approdi. L’osservazione del moto ondoso. La stima dell’altezza delle onde in navigazione è condizionata spesso da un errore di prospettiva che le fa apparire più alte o più basse di quanto non siano in realtà. In particolare esse appaiono più grandi nella fase di discesa da un’onda, verso il cavo, quando da bordo si osserva l’onda successiva che ci viene incontro. Succede così di stimare onde di 3 metri quando in realtà queste non raggiungono neppure i due metri. In condizioni di mare mosso o molto mosso per giunta, le onde non hanno una cadenza regolare poiché onde più alte si alternano a serie di onde decisamente più basse. Si parla allora di treni di onde, dove la prima onda della serie non è mai la più alta ed insidiosa. Gianfranco Meggiorin 11


L A VA L I G I A A S S I C U R ATA

LA VALIGIA ASSICURATA E’ UN SUCCESSO. CON CARPISA E AURORA I vacanzieri di tutta Italia hanno scelto di partire per la stagione estiva con una valigia Carpisa assicurata Aurora. Un sodalizio che ha visto i due importanti brand animare pagine pubblicitarie e aeroporti, con l’obiettivo di offrire un servizio in più, innovativo ed esclusivo, ai clienti Carpisa. Visti i disguidi di luglio e agosto negli aeroporti italiani e non, con montagne di bagagli accatastati contro i muri e i “Lost and found” impazziti di reclami, la valigia assicurata con Aurora ha fatto tremare di meno i proprietari che l’hanno smarrita, qualsiasi sia stato l’aeroporto di destinazione. L’iniziativa prevede infatti che, ovunque si vada, in tutto il mondo, se si smarrisce la valigia e l’ufficio “Lost and found” (dell’Aeroporto in cui è stata smarrita o in cui è stato denunciato lo smarrimento) non la ritrova, l’assicurato riceve un indennizzo pari al valore della valigia assicurata, fino ad un massimo di euro 119,00 per ogni singola valigia. Carpisa ha scelto Aurora. Aurora ha scelto Carpisa. I viaggiatori hanno scelto la sicurezza. E il sodalizio continua...

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L A PA R O L A A L L’ E S P E R T O

Il Salone Nautico di Genova e Naviblu La nautica da diporto e la cantieristica ad essa collegata rappresentano nel loro insieme il fiore all’occhiello del Made in Italy. Ne sono una conferma la miriade di fiere settoriali che ogni anno si svolgono nel nostro Paese e di cui il Salone Nautico di Genova, rappresenta l’apice tra le manifestazione mirate a far conoscere la produzione, non solo Italiana, ad un pubblico sempre più esigente e specializzato di diportisti. Il Salone Nautico di Genova è un evento sempre più globale per dimensioni, basti focalizzare l’attenzione sui dati della scorso anno: ben 1.650 espositori, con 2.200 barche esposte, per un aumento del 7% rispetto al 2005 e una presenza importante di espositori provenienti dall’estero (il 36%). Il Salone si accredita sempre più come un appuntamento di assoluto rilievo nel panorama della nautica mondiale. Oggi può inoltre contare su strutture potenziate ed aggiornate, come la Nuova Marina, uno specchio acqueo che offre un totale di posti barca pari a 100.000 metri quadrati e che trasforma il quartiere fieristico genovese in un complesso unico al mondo per funzionalità e versatilità nei padiglioni, in acqua e all’aperto, e primo in Europa per capacità di accoglienza e qualità dei servizi offerti. Inoltre, un grande nuovo padiglione progetto firmato Jean Nouvel renderà il quartiere fieristico di Genova, ancora più unico, più funzionale e ampio, ma questo non prima dell’autunno 2008. Il crescente interesse per la nautica in genere e per quella da diporto in particolare è poi evidenziato dalla presenza degli equipaggi italiani che quest’anno hanno partecipano alla 32ma America’s Cup e che tanto interesse hanno scaturito tra gli appassionati. Che le nostre tradizioni marinare facciano del nostro Paese un popolo di navigatori e che i chilometri di coste che circondano la nostra penisola siano la meta preferita per gli innumerevoli appassionati delle unità da diporto è un dato di fatto inconfutabile e rilevabile anche dal fatto che, durante le vacanze, i weekend estivi, ma non solo, il popolo sempre più numeroso dei diportisti solca i nostri mari alla ricerca di sensazioni di libertà che il cupo grigiore delle nostre affollatissime metropoli contribuisce ahimè a farci dimenticare. Status symbol o semplice passione per il mare che sia, sta di fatto che in questi anni Aurora, grazie alla polizza Naviblu, ha saputo raccogliere la fiducia di molti diportisti che sottoscrivendo questo contratto hanno consentito alla nostra Compagnia di conquistarsi una fetta sempre più grande di questo interessante mercato in costante evoluzione. Raccogliendo le potenzialità di questo mercato, le oltre 1000 Agenzie Aurora hanno saputo proporre ai diportisti questa copertura evidenziandone le sue peculiarità con ottimi risultati. Naviblu è cresciuto in questi anni in modo esponenziale a tal punto che i premi sviluppati dalla vendita di questa polizza nell’esercizio scorso, rappresentano la terza voce indiscussa, in ordine di importanza, dei premi complessivamente prodotti dal Ramo Trasporti nel 2006 (trend positivo di crescita + 18% nel 2006). Naviblu, con la collaborazione dei professionisti Aurora, sempre più preparati e specializzati nella nautica, potrà godere ancora a lungo di buona salute e ci permetterà, pur con i dovuti accorgimenti, di offrire all’utenza un prodotto sempre all’avanguardia coi tempi, che ci consentirà di affrontare e vincere le sfide del prossimo futuro contro i principali Competitors.

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UOMINI & BARCHE: LA STAMPA

Titouan Lamazou’s Ecureuil d’Aquitaine Con Titouan Lamazou, nel 1988, la vela agonistica oceanica entra definitivamente nell’era tecnologica; a soli due decenni da quando fu indetto il Golden Globe ci troviamo in un mondo nuovo che si muove, anche sul mare, seguendo le leggi del marketing. E’ necessario un passo indietro... La regata in solitario del 1968 fu vinta da uno sconosciuto ventinovenne inglese, Robin Knox-Johnston, e dal suo ketch Suhaili (in alto). Purtroppo l’impresa del giovane, ma già esperto, navigatore fu parzialmente oscurata dal clamoroso abbandono di Bernard Moitessier, ma é indubbio che a lui va aggiudicato il merito di essere stato il primo essere umano ad aver circumnavigato il mondo da solo e senza scalo. Suhaili – una pesante barca da crociera degli anni ‘20 – partì da Plymouth con a bordo un uomo umiliato e arrabbiato: nessuno, tra gli organizzatori del Sunday Times e tra i mass-media, dimostrava una benché minima fiducia verso colui che, dopo Bernard Moitessier, era quello che meglio conosceva il mare. Tutti gli altri concorrenti si erano visti offrire, dal Sunday Times, un contratto di sponsorizzazione in cambio dell’esclusiva dei resoconti di viaggio: questi sarebbero stati trasmessi con una voluminosa radio installata a spese del quotidiano inglese. A Robin Knox-Johnston nessuno offrì nulla: probabilmente pensavano che non ne valesse la pena: troppo serio. I suoi sforzi gli portarono – in qualità di sponsorizzazione – un buono acquisto del valore di 5 sterline e 120 lattine di birre. Quando, dopo 312 giorni di mare, il 22 aprile 1969 Suhaili e Knox-Johnston giunsero, da vincitori, ai pontoni del Royal Cornwall Yacht Club la delusione degli organizzatori fu cocente; contravvenendo a tutte le buone regole dell’ipocrisia non si sforzarono nemmeno di nasconderla: semplicemente, non erano loro quelli che aspettavano. Gli Ammiragli ed i Reali erano pronti a festeggiare ed accogliere in pompa magna qualcun altro, qualcuno che non sarebbe mai arrivato, Bernard Moitessier. Ben diversa é l’atmosfera che, a distanza di vent’anni, avvolge i partecipanti al Globe Challenge. La corsa, chiaramente ispirata al Golden Globe, é organizzata in Francia con professionalità e con grande spiegamento di sofisticati strumenti di marketing e promozione. Le barche sono vere e proprie macchine da corsa, lunghe 18 metri, progettate e costruite con un unico e preciso scopo: navigare il più velocemente possibile. Sono creature molto belle, capaci di velocità tre o quattro volte superiori rispetto alle vecchie e pesanti antenate di vent’anni prima. Il maggior numero di partecipanti é francese: é logico, la Francia é il paese che negli ultimi anni ha più creduto ed investito nelle corse oceaniche in solitario. Delle 13 barche iscritte la più bella é indubbiamente Ecureuil d’Aquitaine II, la barca di Titouan Lamazou, un pittore che da ragazzino aveva la camera tappezzata di posters di Eric Taberly e che sognava grandi imprese leggendo i libri di Slocum e di Moitessier. Le barche partono da Les-Sables-d’Olonne il 26 novembre 1988, vent’anni dopo il Golden Globe, quasi cent’anni dopo Slocum, anni-luce dopo le imprese di Moitessier e Knox-Johnston. Gli skipper hanno a loro disposizione budget favolosi – altro che 5 sterline e 120 lattine di birra! – e preparano la mente e il fisico con l’ausilio di team specializzati degni di un’impresa spaziale. In mare, durante la corsa, via telex, sono assistiti da squadre di tecnici che dicono loro cosa riparare e routier che suggeriscono la miglior rotta meteorologica. Un trasmettitore satellitare trasmette in tempo reale e per tutta la durata della regata, la posizione di ogni barca ad un centro logistico. I rischi sono calcolati: a queste corse partecipano solo veri professionisti del mare che tendono a sdrammatizzare anche le situazioni più pericolose. Titouan Lamazou é un grande regatante: dopo 109 giorni, corsi a velocità pazzesche, impensabili solo pochi anni prima, vince il Globe Challenge.

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Claudio Maria Lerario

ECUREUIL D’AQUITAINE II


Progetto grafico: Claudio Maria Lerario (www.claudiomaria.com)

www.auroraassicurazioni.it

Conoscere le leggi che governano i

venti,

ed essere consapevoli di conoscerle, darĂ sicurezza al vostro viaggio sul mare e non trepiderete alla comparsa di ogni nube.

Capitano Joshua Slocum


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