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Navimagazine Anno 2004 · Numero 5 PRIMAVERA
IN QUESTO NUMERO · IL PERSONAGGIO: DAVIDE MENGACCI 4 / NAVIGARE ALLE ALTE LATITUDINI 8 / I PROFESSIONISTI DEL MARE: LUIGI DEL TEVERE 10 / AURORE POLARI 12 RICONOSCERE LE NUBI 13 / LA BARCA: RADIOSA AURORA 14
Naviblu POLIZZA
Colori compositi
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UNITÀ
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DIPORTO
urora Navimeteo INFORMAZIONE METEO PERSONALIZZATA
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EDITORIALE
NEWS
Anno 2 N° 5 – Primavera 2004
Al via la stagione agonistica per TIM Progetto Italia Dopo alcuni mesi di lavori in cantiere, riprende la stagione agonistica per il trimarano TIM Progetto Italia. Dopo aver compiuto le 1000 miglia necessarie
Autorizzazione del Tribunale di Milano n° 284 del 06.05.2003
alla qualifica per la prima regata della stagione, Giovanni Soldini il 31 maggio prenderà parte alla regata transatlantica “The Transat”, nuovo nome per la
Direttore responsabile Cesarina Tavani
più nota OSTAR, che da Plymouth porterà gli equipaggi a Boston attraversando
Coordinatore Gianfranco Meggiorin
ammesso il routage meteo per i trimarani 60’: Giovanni Soldini, unico navigatore
il Nord Atlantico. Secondo il regolamento di regata, in questa edizione sarà italiano in gara, si avvarrà del supporto dello staff di Aurora Navimeteo.
Hanno collaborato Carla Anselmi Massimo Bolzoni Alessandro Casarino Paolo Gemelli Luciana Ingrassia
Prima partecipazione italiana al Global Challenge Ai primi di ottobre partirà da Portsmouth la regata intorno al mondo in equipaggio, nella direzione contraria al flusso dei venti dominanti. Amedeo Sorrentino è il primo skipper italiano selezionato dall’organizzazione d’oltre Manica per guidare l’equipaggio di non professionisti attraverso le sette tappe
Progetto grafico
previste dal percorso. Nell’ambito della competizione è senza dubbio di rilievo
Claudio Maria Lerario www.lerario.net
l’aspetto legato alla navigazione meteorologica: la preparazione di Sorrentino,
Editore Aurora Assicurazioni Spa Corso di Porta Vigentina, 9 20122 Milano Tel. 02 599.221 Fax 02 599.224.19 www.auroraassicurazioni.it
in questo senso, è stata seguita presso il centro Aurora Navimeteo.
Questo numero di Navimagazine presenta alcune novità che derivano da un significativo cambiamento: dall’esperienza di Meieaurora e Winterthur nasce Aurora Assicurazioni, una realtà che oggi conta 1.300 agenzie in Italia, oltre 3 miliardi di Euro di raccolta premi e che, insieme ai suoi 3 milioni di clienti, apre un nuovo orizzonte sul futuro.
Sito internet www.navimeteo.it E-mail navimagazine@navimeteo.it
Fotografie, carte e illustrazioni Copertina: Marinepics Pag. 2: Claudio Maria Lerario Pag. 3: Simon Palfrader (Sea & See), Marinepics, Claudio Maria Lerario Pag. 4, 5, 6: Archivio Mengacci Pag. 7: Archivio Migrazioni Srl Pag. 8: Marinepics Pagina 10: Archivio Del Tevere Pag. 12: NOAA Pag. 13: John Day Pag.14/15: Claudio Maria Lerario
Navimagazine, la nostra newsletter dedicata a chi va per mare, seguendo nell’impostazione e nei contenuti la rotta già tracciata, vi presenta il nuovo marchio Aurora e quello dedicato al settore marittimo, Aurora Navimeteo. Pronti a navigare! Aurora è un nome strettamente legato alla navigazione, al mare, e richiama
Aurora, sempre attenta al tema della sicurezza, propone un pratico volume
uno dei momenti magici dell’andar per mare, quando dopo “la notturna”,
divulgativo ad uso dei diportisti, realizzato da Pharma Service Edizioni con
l’alba inizia a rischiarare il cielo, a delineare l’orizzonte, a colorare il mare e il
collaudati autori, che sarà distribuito tramite la propria rete di Agenti e nel
paesaggio.
corso di manifestazioni nautiche alla quale parteciperà la Compagnia.
In questo numero, quindi, Aurora è una parola ricorrente, che richiama, di
Navigare su un cabinato da crociera significa entrare in sintonia con l’ambiente
volta in volta, il nome di un’elegante imbarcazione, il paesaggio luminoso delle
marino, con la barca e soprattutto con le persone con le quali si compie il
alte latitudini solcate dai navigatori oceanici in una sfida straordinaria o il paesaggio delle rotte mediterranee raccontato in queste pagine da chi vive
A sinistra TIM Progetto Italia
Responsabile Marketing Aurora Assicurazioni
suggeriscono al comandante e all’equipaggio di un’imbarcazione da diporto, piccola o grande, a vela o a motore, un metodo per fare mente locale sulle
intensamente il mare, per diletto o per professione.
Barbara Panzeri
sempre emozionante viaggio sul mare. Le schede raccolte in questo volume,
Al centro Amedeo Sorrentino
tante cose da fare per poter navigare bene e in sicurezza. La scelta della rotta,
A destra Pronti a navigare!
la cambusa, i bambini in barca, sono alcuni argomenti presentati, con chiarezza
le comunicazioni marittime, il primo soccorso, l’impiantistica, l’equipaggiamento, e semplicità, in queste utili schede, ricche di consigli e di suggerimenti.
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IL PERSONAGGIO
di Carla Anselmi
Che Davide sia un instancabile viaggiatore è un fatto sotto gli occhi di tutti. Con le sue trasmissioni lo vediamo un giorno
con tempi di trasferimento più prevedibili. Ora possiedo una barca del tutto particolare, Drago: l’unico esemplare navigante
in un paesino arroccato nell’entroterra ligure, la volta successiva sulla costa sarda, e poi in Sicilia e così via. Ovunque vada,
in Italia (dei tre esistenti al mondo) di Baglietto Ischia 80’ in kevlar, un progetto nato come motovedetta d’altura per la
si organizza una festa di paese, fatta di tradizioni, musica, personaggi e storie di uomini.
Guardia di Finanza ma che, nel mio caso, è stato modificato per la crociera. In pratica è stato sufficiente eliminare le
Ovunque vada, c’è allegria ed è proprio il suo modo di coinvolgere la gente, con entusiasmo e simpatia, la ragione del
mitragliatrici per far posto al prendisole! Non è stata una scelta casuale la mia perchè in quasi tutti gli aspetti della vita,
suo successo. In un mondo televisivo fatto di protagonisti a tutti costi, Davide è uno dei pochi che conosce la ricetta capace
mi identifico in tutto ciò che sembra una cosa ma in realtà è un’altra: mi affascina scoprire il lato nascosto degli oggetti e
di rendere protagonista la gente comune, semplice e vera. Il suo modo di lavorare rivela un’attenzione rivolta alle piccole
dei fenomeni.
cose fatte bene, con cura e con passione e proprio per questo davvero importanti. Questa attenzione alle piccole cose, allo stare bene insieme agli altri, è forse l’aspetto che maggiormente esprime il suo essere marinaio. Tutti conoscono il presentatore, ma pochi conoscono Davide il marinaio.
Quali sono i luoghi o le rotte che conosci e che ami di più ? Il Mediterraneo, amo il mare nostrum non solo perché è quello che conosco meglio ma anche perché al confronto con
Davide Mengacci è da sempre un innamorato del mare. Il papà, uno dei primi istruttori del Centro Velico di Caprera, lo
gli altri mari in cui ho avuto l’occasione di navigare, il Mediterraneo è risultato sempre vincente. Mi affascina la sua varietà,
ha avvicinato al mare e alle barche. La parete del soggiorno di casa sua “racconta”, attraverso una collezione di ritratti, la
la storia, la possibilità di trovare mille e più angoli diversi e memorabili. Le “mie” isole sono l’Elba e Malta: la prima è dolce
storia delle barche di famiglia, dapprima di legno massiccio, più recentemente costruite con i materiali più moderni. Oggi
e ricca di suggestioni, la seconda avventurosa. Da oltre vent’anni viaggio molto per lavoro ma questo anziché soddisfare
Davide, durante le rare pause di lavoro, naviga su Drago, la sua barca, assaporando il piacere di vivere a bordo, con la
il mio complesso di Ulisse sembra averlo aggravato, infatti non ho perso il gusto per il viaggio che pratico anche in vacanza
famiglia e gli amici più cari.
spostandomi in barca che vivo come se fosse un’isola in movimento, con dentro tutte le mie cose e le mie passioni.
DAVIDE MENGACCI: IL VIAGGIATORE INNAMORATO DEL MARE
Durante una sua visita nella sede Aurora Navimeteo, a Sestri, ci ha parlato del suo mare, della sua barca e dei suoi viaggi.
Dove ti piacerebbe andare ? Io e mia moglie Cini sogniamo – per quando saremo davvero anziani - una nuova barca, verosimilmente un comodo e
Davide, raccontaci come nasce il tuo legame con il mare.
serio motorsailer, per navigare quattro o cinque mesi l’anno nel Mediterraneo: Italia, Grecia, Turchia, Spagna…
Mio padre aveva due grandi passioni: il volo e il mare. Per uno di quegli insondabili ragionamenti che i genitori fanno sui figli, decise che mio fratello sarebbe stato appassionato dell’aria e io del mare. E così fu. Daniele, mio fratello, divenne
A bordo è tutto così magico o ci sono cose che ti preoccupano?
pilota a soli 14 anni mentre io fui avviato alla vela, prima al Centro Velico Caprera e poi su barche della nostra famiglia,
Le maggiori preoccupazioni derivano dalla possibilità che si verifichino dei guasti meccanici. Per questa ragione cerco di curare in modo particolare la manutenzione e la preparazione della barca. Non amo particolarmente andare veloce perché
fra cui un Corsaire costruito dal mitico cantiere Sartini. Dopo quasi dieci anni di lontananza dal mare, ritornai a navigare e a comprare, curare e usare quei meravigliosi oggetti
tutto diventa rumoroso e scomodo, preferisco tenere una giusta velocità di crociera, che rispetti la barca e le sue caratteristiche.
che sono le barche. In tanti anni ne ho avute e amate ben quindici, da un Sangermani di 12 metri, Mediterranea, a una
Malgrado io sia molto appassionato di automobili, ne ho avute 66 molte delle quali davvero potenti, credo che le auto non
lancia a motore Dama; da un motorsailer Dido, fino a Starlet, un’autentica pilotina Keith Nelson 34: esteriormente una
abbiano un’anima mentre le barche sì. Un’anima da capire e rispettare.
classica barca da lavoro portuale ma con interni insospettabilmente lussuosi. Tutte hanno in qualche modo segnato i vari periodi della mia vita. Il passaggio dalla vela al motore è dovuto alla mancanza di tempo libero: quando si è costretti a rubare tempo al lavoro è necessario poter viaggiare più velocemente ma soprattutto
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Qual è la situazione più difficile che hai vissuto a bordo? Le situazioni più brutte a bordo non sono quasi mai causate da problemi di navigazione ma dal rapporto con gli ospiti.
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“...in quasi tutti gli aspetti della vita, mi identifico in tutto ciò che sembra una cosa ma in realtà è un’altra: mi affascina scoprire il lato nascosto degli oggetti e dei fenomeni”.
Mi è capitato in una o due occasioni di scoprire lati del carattere nascosti e
Davide e le sue barche
Decisamente, mi dà da pensare la degenerazione del mondo animale. La mia
spiacevoli di persone che ritenevo di conoscere bene. Poche cose come il mare sono rivelatrici della verità sugli esseri umani. A me piace andare in barca con persone che “se la godono”, che sanno apprezzare le cose piccole ma importanti.
Sei preoccupato per l’ambiente marino?
Pagine precedenti, da sinistra: Flipper (Riva Rudy), Roxy (Riva Rudy Super), Drago (Baglietto).
passione per la fauna marina, che condivido con due dei miei tre figli, Guido e Matteo, si esprime anche attraverso la cura di tre acquari, che tengo a casa da quasi trent’anni. Conosco benissimo i miei pesci, uno ad uno tanto che sono
Sopra: Magù (Hatteras 43’ DC)
E la più bella nei tuoi ricordi? Una di quelle che ricordo con maggior piacere risale al 1988. Ero con Cini, era luglio e ed eravamo ormeggiatii a Capraia. I marinai di un peschereccio
Pagina seguente, in basso: Mediterranea (Sangermani)
sul ponte - una maestosa ricciola appena pescata che ci siamo mangiati tutti insieme nella pace e nella luce del Mediterraneo. E’ stato il piatto di pesce migliore della mia vita.
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Colori compositi
Che consiglio daresti ad un diportista straniero che viene in Italia? Di navigare ovunque, le nostre coste sono le più belle del mondo, ma di
d’alto mare che veniva dalla Sicilia mi hanno riconosciuto e ci hanno invitato a bordo dove hanno prontamente messo su una griglia rudimentale - allestita
certo di poterne riconoscere il carattere e persino l’umore.
Pagina seguente, in alto: Davide con Cini a Sestri Levante. Sullo sfondo, Palazzo Negrotto Cambiaso, sede di Aurora Navimeteo.
navigare fuori stagione per evitare il caos e l’affollamento che negli ultimi anni sono diventati insopportabili. Buon vento a Davide, il marinaio.
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IL PARERE DEL METEOROLOGO
di Paolo Gemelli
Navigare verso latitudini elevate, nella storia della navigazione, ha sempre rappresentato una sfida con il tempo e gli elementi atmosferici. La forma della Terra, infatti, imponendo rotte che spingono verso alte latitudini a vantaggio della brevità del percorso, ci spinge al confronto con condizioni spesso inclementi che mettono a dura prova mezzi ed equipaggi con freddo, burrasche, ghiacci e scarsa visibilità. Ancora oggi, nonostante l’evoluzione dei materiali e delle tecnologie a vantaggio della sicurezza della navigazione, le alte latitudini costituiscono una temibile sfida. Perché alcune zone della Terra sono caratterizzate da condizioni atmosferiche meno clementi di altre? Occorre considerare il modo in cui avviene globalmente la circolazione dell’aria nel nostro pianeta. Il vero motore della circolazione generale dell’atmosfera è costituito dall’irraggiamento solare che agisce in maniera diversa sulle varie zone del pianeta. In effetti all’equatore, dove i raggi solari cadono in modo molto più “verticale” sulla superficie terrestre, l’aria assume una temperatura molto maggiore rispetto alle masse d’aria localizzate alle latitudini più elevate dove l’irraggiamento solare è meno diretto e decisamente minore. l’aria calda equatoriale e quella fredda curva che al suolo prende il nome di “ hanno origine le perturbazioni. Questo parallelo. Sia che ci si trovi nell’emisfero
Secondo questo modello semplificato,
NAVIGARE ALLE ALTE LATITUDINI
frontali si originano proprio da incursioni
polare si fronteggiano lungo una linea fronte polare” e lungo le cui ondulazioni avviene normalmente intorno al 45° nord, sia in quello sud, i cosiddetti sistemi di aria calda e umida all’interno di aree
interessate da aria più fredda e secca che si origina ai poli. Localmente, l’irruzione di aria più calda - e quindi meno densa - negli strati superiori della troposfera, fa sì che la pressione atmosferica inizi progressivamente a scendere, facendo assumere ai venti al suolo una rotazione ciclonica, in senso antiorario nell’emisfero nord ed orario nell’emisfero sud. Questi sistemi possono generare fenomeni meteo marini anche molto intensi quando, favoriti dal fluire delle correnti in quota, si spostano lungo le diverse zone del pianeta. È proprio in questo punto che risiede la grande differenza tra le condizioni atmosferiche delle alte latitudini australi rispetto alle analoghe dell’emisfero boreale. Il modello descritto, costituito da due masse d’aria a temperatura diversa che si fronteggiano lungo una linea posta alle medio alte latitudini, non spiega con sufficiente dettaglio fenomeni che sono invece facilmente riscontrabili nella pratica della navigazione. Più soddisfacente è invece la rappresentazione della circolazione atmosferica come costituita da sei cellule, tre per emisfero, all’interno delle quali l’aria, al suolo, fluisce dalle alte verso le basse pressioni tenendo conto della deviazione imposta dalla rotazione terrestre. In prossimità dei poli è presente una zona di alte pressioni dalle quali fluiscono correnti orientali dirette verso la fascia depressionaria situata intorno al 65° parallelo nei due emisferi. Altra area anticiclonica è quella localizzata intorno ai 40° di latitudine (Nord e Sud) dalla quale si originano le correnti da ovest, attirate dalla fascia depressionaria sul 65°, e le correnti orientali, richiamate dalla zona depressionaria in prossimità dell’equatore. La distribuzione delle alte e delle basse pressioni è simmetrica tra un emisfero e l’altro: l’unico parametro di differenza è, pertanto, la forza deviante di Coriolis, che tende a destra nell’emisfero settentrionale e a sinistra in quello meridionale. Riassumendo: alle latitudini intorno al 50° parallelo, si ha un flusso di venti occidentali costante mantenuto dall’irraggiamento solare per mezzo della circolazione generale atmosferica. Possiamo adesso ritornare sulla prima ed importante differenza che esiste tra le alte latitudini dell’emisfero nord e quelle dell’emisfero sud. L’effetto tangibile del vento sul mare è rappresentato dalle onde, tanto più alte quanto maggiore è l’intensità del vento e la superficie lungo la quale questo può fluire indisturbato. Nell’emisfero nord la distribuzione delle terre emerse fa sì che le correnti d’aria trovino molti più ostacoli rispetto alle analoghe in prossimità dei 50°S dove il vento scorre senza ostacoli generando onde le cui altezze sono le più elevate del pianeta. Quando una depressione, che si è originata sul fronte polare a sud dell’equatore, innesta la circolazione ciclonica al suolo, le onde che si formano in conseguenza si sovrappongono a quelle preesistenti generate dai flussi occidentali, aumentando drasticamente la loro altezza.
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I PROFESSIONISTI DEL MARE
LUIGI DEL TEVERE, COMANDANTE DI LADY IN BLUE
di Gianfranco Meggiorin
Questa rubrica è dedicata ai pro-
proprietà. Ne aveva due, chiamate
un periodo di imbarco stagionale
Ha mai vissuto situazioni cri-
non perdere mai il senso marinaro.
fessionisti della navigazione, a co-
"Trabaccoli"; in seguito emigrò ver-
ma finii per restare a bordo per i
tiche dal punto di vista meteo-
Voglio fare un esempio di cosa vuol
loro che hanno scelto il mestiere
so il Tirreno ed entrò a far parte
successivi sei anni.
marino?
dire conoscere il mare citando quel-
di comandante di un grande yacht.
della comunità dei cosiddetti "tra-
In seguito, dopo aver conseguito
Sì, con Ginny Lou. Durante il tra-
la volta in cui, durante una mia
Una professione importante, di
baccolari" di Lerici. Successivamen-
alcuni titoli professionali ed essere
sferimento verso i Caraibi, non
navigazione, portai con me un vec-
grande responsabilità, che richiede
te si trasferì a Viareggio e qui, in
diventato CNC, lavorai per la fami-
avendo potuto ricevere bollettini
chio comandante che, pur non uti-
passione, esperienza, determinazio-
pratica, si stabilì la famiglia Del
glia Swarovski che possedeva uno
accurati, mi sono trovato al centro
lizzando le nuove strumentazioni,
ne e molti sacrifici.
Tevere.
yacht a motore all'avanguardia in
di una bassa pressione ad un giorno
sapeva dire la sera prima quale
quanto non aveva eliche bensì uni-
di navigazione da Las Palmas, con
mare avremmo effettivamente in-
tà a idrogetto.
forti venti contrari e mare formato.
contrato il giorno dopo.
Iniziamo, quindi, questa serie di incontri con Luigi Del Tevere, oggi Comandante del Lady In Blue, lo
Cosa trasportavano su questi "Trabaccoli"?
Dopo sei anni con questa fami-
Si dedicavano completamente
glia passai per due anni alle dipen-
Cosa pensò in quei momenti?
Quali sono le caratteristiche
alla pesca. Anche mio padre navi-
denze di un armatore bravissimo
Posso solo dire che dovevo arri-
più importanti per essere un
Nell’ambito della nostra attività
gava, aveva un suo peschereccio
ed unico, che purtroppo ci ha la-
vare a Las Palmas nel pomeriggio
informativa nel settore meteo ma-
con cui faceva rotta dapprima verso
sciato prematuramente, possessore
e invece giunsi a destinazione alle
Amare molto il proprio lavoro,
rino, interagiamo spesso in collega-
l’Africa e poi in Sardegna dove co-
di un Picchiotti di 49 mt. chiamato
cinque del mattino dopo; ho or-
avere tanta professionalità e saper
mento telefonico, con persone che
nobbe mia madre. Io sono l'ultimo
Ginny Lou. In seguito sono appro-
meggiato, telefonai a mia moglie
stare insieme alla gente.
come il C.te Del Tevere, vivono il
di cinque figli.
dato a lavorare per un armatore
e, piangendo come un bambino,
italiano su una barca di 65 mt. chia-
le promisi che non sarei più andato
mata Jonikal con cui in pratica ho
per mare e che sarei ritornato a
girato il mondo.
casa: invece, inevitabilmente, subito
splendido panfilo sul quale naviga l’imprenditore Flavio Briatore.
mare e la navigazione con grande professionalità ed attenzione. Del Tevere, in cantiere in Olanda
Su quali tipi di barche ha iniziato a navigare?
al momento dell’intervista, si è pre-
Non ho mai navigato sui pesche-
Quindi mi imbarcai al comando
stato con grande cortesia e dispo-
recci in quanto, quando nacqui,
alle dipendenza della famiglia Al-
nibilità. Le sue riflessioni rappresen-
mio padre aveva già abbandonato
Fayed e durante questo periodo
teranno un significativo contributo
l'attività peschereccia per dedicarsi
divenni piuttosto famoso in Inghil-
per tutti coloro che amano la navi-
alla nautica da diporto; quindi
terra; restai con loro un anno, do-
Credo che il mare non debba mai
gazione e che, seppur su barche di
l'esser cresciuto nel porto di Viareg-
podiché iniziai a lavorare per il Sig.
essere sottovalutato ma vada sem-
stazza minore, sanno quanto im-
gio e l'aver sempre visto barche da
Briatore, mio attuale armatore.
pre e ovunque rispettato e affron-
portante sia vivere il mare con gran-
diporto ha fatto sì che nascesse in
de rispetto e attenzione.
me la passione per il mare e per
Quali sono le rotte che le piac-
questa professione. Mi sono poi
ciono di più e che vorrebbe fare
iscritto all'Istituto Nautico e succes-
più di frequente?
Come si è avvicinato alla pro-
Consiglierebbe questa professione ad un giovane? Mio figlio sta facendo il nautico ma, nonostante questa sia una professione bellissima, preferirei non
Secondo lei qual è il mare più
la facesse perché poi non è facile avere degli amori, una famiglia e
impegnativo?
tato con la giusta attenzione.
doverne fare a meno per tutto il tempo che si è lontani da casa. Vuole aggiungere qualcosa? Sono dell'idea che i giovani che
Cosa pensa della nuova tec-
escono dal nautico hanno troppa
nologia, ha cambiato il modo
fretta di arrivare al diporto, senza
di navigare?
considerare le difficoltà che sicura-
sivamente all'Accademia Navale di
Mi piacciono molto le rotte del
Per tradizione familiare: già il
Livorno; ho fatto per un certo pe-
Mediterraneo, ma ho navigato an-
La nuova tecnologia ha apporta-
mente incontreranno; le differenze
mio bisnonno navigava dedicandosi
riodo l'Ufficiale senza però esserne
che in Oceano Atlantico, Oceano
to un considerevole aiuto alla na-
rispetto alla marina mercantile so-
all'attività peschereccia.
molto soddisfatto così entrai nel
Pacifico e Oceano Indiano.
vigazione; il problema è che ora le
no enormi, dunque, si dovrebbe
persone non possono più farne a
arrivare al diporto gradualmente,
meno e, in sostanza, se non hanno
raggiungendo prima un buon gra-
l'ausilio di questa strumentazione
do di esperienza di navigazione.
fessione di comandante?
settore mercantile presso la comQuali sono le zone che ama
Di dov'è originario?
pagnia Sidermar dove ho comincia-
Io sono nato a Viareggio, ma la
to la mia carriera. Qualche anno
mia famiglia è originaria
dopo, nel 1981, fui chiamato a na-
Una è la Sardegna e l'altra la
non riescono a navigare: non sanno
dell'Adriatico. Mio nonno navigava
vigare sul Nabila, il grande yacht
Turchia, non tanto per il mare
osservare e riconoscere il mare. Il
sulle barche a vela da pesca di sua
della Costa Smeralda. Iniziai con
quanto per le stupende insenature.
mio incoraggiamento è quello di
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Colori compositi
ripresi a navigare.
buon comandante?
particolarmente?
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Grazie Comandante e buona navigazione!
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DIDATTICA
di Alessandro Casarino
Il fenomeno delle aurore polari
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Riconoscere le nubi
Tra i fenomeni naturali più affascinanti del nostro pianeta, le aurore polari si manifestano contemporaneamente nei due emisferi prendendo il nome di aurora boreale nell'emisfero nord e aurora australe nell'emisfero sud. La “Luce del Nord” si osserva frequentemente alle alte latitudini, sopra la Scandinavia, l'Islanda, la Groenlandia, le deserte regioni del Canada del nord, l'inospitale Alaska e lungo le freddissime coste della Siberia. Per l'emisfero sud questa fascia sovrasta regioni ancor meno accessibili: il Continente Antartico e i tempestosi mari che lo abbracciano. Qualche volta il fenomeno si spinge addirittura fino alle nostre latitudini (l'anno scorso si è osservata un'aurora in gran parte del nord Italia), ma si tratta di casi del tutto eccezionali. Il fenomeno si verifica di norma ad altezze che variano tra i 100 e i 200 chilometri, ma a volte raggiunge anche i 1000
Cumuli isolati (1). Nubi di tempo
Strati (4). Nubi a sviluppo
Altostrati (7). Nubi a sviluppo
buono che evidenziano una
orizzontale tipiche sulle zone
orizzontale che precedono il
modesta instabilità, caratteristici
costiere con un moderato flusso di
passaggio del fronte caldo con
sulle coste durante le giornate più
aria marittima.
possibili precipitazioni.
seguito del passaggio di un fronte
Nebbia marina (5). Si forma in
Altocumuli (8). Nubi medie
freddo).
genere in alta pressione, vento
annunciatrici di un fronte caldo.
calde o di un cielo post frontale (a
debole o nullo, cielo terso,
chilometri ed è generato da particelle elementari emesse dal Sole le quali, arrivando in prossimità della Terra, vengono deviate dal campo magnetico terrestre e attratte dai suoi poli; quando penetrano nella ionosfera, dove i gas sono rarefatti e ionizzati, interagiscono con l'azoto e con l'ossigeno che, eccitandosi, emettono i loro spettri caratteristici. Le aurore polari si presentano di solito come raggi, archi, bande, cortine o fasci di luce diffusa fluttuanti, di aspetto e di luminosità variabili, raggiungendo il massimo dell’attività in coincidenza con le fasi solari.
Cumuli isolati (2). Tempo non
s i g n i f i c a t i v e d i ff e r e n z e d i
Cirrocumuli e cirrostrati (9).
perturbato ma con un’accentuata
temperatura tra la superficie del
Nubi alte formate da cristalli di
instabilità durante le ore calde del
mare e l’aria sovrastante.
ghiaccio che annunciano un
Cumulonembo (6). Tipica nube
dall’avvicinamento di un fronte
Cumulo congestus (3). Forte
temporalesca dovuta alla forte
caldo.
instabilità con precipitazioni e
instabilità o al passaggio di un
raffiche di vento.
fronte freddo.
Nei pressi della città di Tromsø, nel Nord della Norvegia, è stato costruito uno dei più grandi laboratori di ricerca sulle aurore boreali chiamato EISCAT (European Incoherent Scatter). L'impianto scientifico consiste in un trasmettitore e in un'antenna di ricevimento grande quanto un campo di calcio. I dati elaborati vengono poi confrontati con altri raccolti in Svezia e in Lapponia.
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peggioramento determinato
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LA BARCA
di Claudio Maria Lerario
RADIOSA AURORA Radiosa Aurora fu varata dal Cantiere Sangermani di Lavagna nel 1948, prima di una lunga serie di splendidi ed elegantissimi yacht a vela che ancora oggi solcano le acque del Mediterraneo. Nel corso degli anni il suo armo a goletta è stato poi trasformato in ketch.
Caratteristiche tecniche: Lunghezza fuori tutto m. 19,20 Lunghezza al galleggiamento: m. 13,90 Dislocamento. 33 tonnellate Baglio massimo: m. 4,70 Pescaggio: m. 2,71
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