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D I P O R T O
Navimagazine Anno 2005 · Numero 8 INVERNO
IN QUESTO NUMERO · IN FUGA DALL’URAGANO ALEX 4 / I SISTEMI METEO DI BORDO 9 / LA GLOBAL CHALLENGE E LA NAVIGAZIONE METEOROLOGICA 10 / UOMO A MARE! 14
Naviblu POLIZZA
Colori compositi
PER
UNITÀ
DA
DIPORTO
urora Navimeteo INFORMAZIONE METEO PERSONALIZZATA
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EDITORIALE
NEWS
Anno 3 N° 8 – Inverno 2005 Autorizzazione del Tribunale di Milano n° 284 del 06.05.2003 Direttore responsabile Cesarina Tavani Coordinatore Gianfranco Meggiorin Hanno collaborato Carla Anselmi Alessandro Casarino Paolo Gemelli Matteo Gervasoni Luciana Ingrassia Vincenzo Melidona Amedeo Sorrentino Umberto Verna
Con questo numero, Navimagazine inaugura il suo terzo anno di Progetto grafico Claudio Maria Lerario www.lerario.net Editore Aurora Assicurazioni Spa Via della Unione Europea n.3 20097 San Donato Milanese (MI) Tel. 02 518.15.199 Fax 02 518.15.252 www.auroraassicurazioni.it Sito internet www.navimeteo.it
pubblicazione. La newsletter trimestrale, scaricabile anche tramite il sito
di navigazione di Spirito di Stella, il catamarano “per tutti” di Andrea Stella, il giovane di Thiene che, nell’agosto del 2000, subì in Florida la sanguinosa
navigazione meteorologica e Pronti a navigare! Le schede del diportista —
aggressione che lo costrinse alla sedia a rotelle. Ebbene, Spirito di Stella è approdato al porto di Miami in Florida dopo circa
dimostra la volontà e l’impegno di Aurora Assicurazioni, non solo nella proposta
4.000 miglia di navigazione.
di servizi assicurativi competitivi per la nautica, ma anche nella realizzazione e diffusione di strumenti editoriali atti a informare e a sensibilizzare i diportisti
Centro Aurora Navimeteo:
per mare. L’inverno è il periodo adatto per riorganizzare la propria barca in vista della primavera, ma è anche un periodo che consente di dedicarsi alla propria
informazione meteo personalizzata servizio operativo tutto l’anno
le coste e i paesaggi del Mediterraneo di atmosfere magiche e affascinanti.
Cesarina Tavani
La navigazione era iniziata al Porto di Genova, durante il Salone Nautico, con a bordo anche il navigatore Giovanni Soldini, nella prima tratta mediterranea, Hanno fatto parte dell’equipaggio il Comandante Alfredo Guerrieri, i velisti
copertura rotte del Mediterraneo e traversate atlantiche
Margherita Pelaschier, Stefano Riva e Marco Guadagni, Lara Stella, moglie di
dialogo diretto telefonico
nicazioni a bordo, Giorgio Vecchi, il Professor Gennaro D’Urso, uno dei maggiori
Andrea, Omar Papait, altra persona disabile che si è occupata delle telecomuricercatori sulle cellule staminali e la giornalista Rachele Vitello.
mesi in una veste inconsueta, più tranquilla e accogliente, per certi versi più esclusiva e marinara.
imbarcazioni da crociera nella regata Rubicon Antigua Challenge.
e il velista Mauro Pelaschier, durante la traversata atlantica.
formazione. Il mare d’inverno è spesso severo e impegnativo poiché le le condizioni meteo marine lo consentono, i colori del cielo e del mare dipingono
Partita dalle isole Canarie il 20 Novembre, l'imbarcazione Tim Progetto Italia – Lo Spirito di Stella si è classificata al quarto posto nella classifica riservata alle
sui diversi aspetti della navigazione e, in particolare, sulla sicurezza dell’andar
Anche molti porti e approdi turistici, così affollati in estate, si mostrano in questi Fotografie, carte e illustrazioni Copertina, pag. 3 (a sinistra), 9: Claudio Maria Lerario Pg. 2: www.maranatha.it Pag. 3 (destra): Archivio Migrazioni Pag. 4, 5 (in basso), 6: NOAA Pag. 5, 7: Carla Notarbartolo di Sciara Pag. 10, 11, 12: Archivio Kunachi Pag. 14 (in alto): Livio Fioroni - Centro Studi “I Ragazzi del Parsifal” Pag. 14, 15: Archivio Safety Service
Nel precedente numero di Navimagazine abbiamo presentato il programma
www.navimeteo.it — insieme ai volumi divulgativi Navimeteo. Appunti di
perturbazioni sono frequenti e le condizioni ambientali più dure ma, quando E-mail navimagazine@navimeteo.it
0185.458102
corsi di formazione meteo marina per naviganti routage regate d’altura
Andrea Stella ha affermato: “È una grande gioia aver concluso la nostra navigazione ed essere arrivati a Miami; l’equipaggio è stato davvero eccezionale”. La navigazione di Andrea e del suo equipaggio ha riscosso enorme interesse in Italia e all’estero e ha ispirato l’organizzazione nella capitale della Florida
In alto: Palazzo Negrotto Cambiaso, sede di Aurora Navimeteo. Pag. 3. L’equipaggio di Spirito di Stella alla partenza da Genova il 14 ottobre 2004. Andrea è il primo in basso sulla sinistra; alle sue spalle Giovanni Soldini.
consulenze per l’industria marittima e naviglio commerciale
di molte giornate di vela per le persone disabili. Anche lo staff del centro Aurora Navimeteo, che ha garantito la copertura meteo durante l’intera navigazione, ha salutato con entusiasmo la bella
www.navimeteo.it
navigazione di Spirito di Stella.
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L’AVVENTURA
di Gianfranco Meggiorin e Matteo Gervasoni
La navigazione di Old Peasant. Sestri Levante, 24 luglio 2004: centro di informazioni meteo marine Navimeteo. Quando Matteo chiama la nostra sala operativa informandoci che sarebbe partito in traversata, a bordo dello Swan 55 “Old Peasant” da Miami verso le Azzorre per poi raggiungere Gibilterra, noi tutti caschiamo letteralmente dalle “nuvole” concentrati come siamo nel fornire le informazioni meteo alle tante barche da diporto che navigano in estate sulle rotte del Mediterraneo. In genere nel periodo dell’autunno e dell’inverno abbiamo numerose imbarcazioni che dall’Atlantico, via satellitare, telefonano al nostro centro per usufruire del nostro servizio: barche a vela che traversano sulla rotta degli Alisei e grandi yacht che dirigono verso i Carabi per “svernare” tra le splendide isole ma, a fine luglio, proprio per questioni meteo, è piuttosto inconsueto che una barca a vela traversi. Agli occhi di un meteorologo e di un marinaio si tratta di un periodo non favorevole: la stagione degli uragani. 24 luglio - 01 agosto. Matteo inizia la navigazione aiutandosi per un poco
“OLD PEASANT” IN FUGA DALL’URAGANO ALEX
con il motore: c’è poco vento per progredire a vela. La sua rotta è verso NE per portarsi a Nord delle Isole Bermuda. La navigazione procede senza grosse novità dal punto di vista meteorologico con condizioni molto maneggevoli.
Lo scenario meteorologico. Uragano: è un termine che richiama una delle forze più devastanti della natura, un fenomeno affascinante e impressionante al tempo stesso, lontano dalle preoccupazioni dei navigatori del Mediterraneo
02 agosto. Matteo e il suo equipaggio vengono investiti da una serie di
ma ben presente nei racconti dei marinai che in pieno oceano hanno saputo superare le grandi tempeste. Oggi gli uragani,
estesi sistemi nuvolosi a carattere temporalesco, i groppi sono violentissimi e
grazie ai moderni sistemi satellitari e ai progressi della meteorologia, vengono seguiti dal loro nascere e durante il loro
durano diverse ore con raffiche a oltre 60 nodi. L’attività temporalesca è molto
spostamento fino a quando, diminuendo la loro forza, perdono anche la loro denominazione di uragano. Alcuni uragani
attiva, lontano segnale di qualcosa che si sta sviluppando ad alcune centinaia
vagano sull’oceano senza mai incontrare la terraferma, altri invece si scagliano sulle coste lasciandosi dietro una scia di
di miglia da lì. Al centro Navimeteo, infatti, la nostra attenzione è rivolta a un
distruzione. La moderna meteorologia ha assunto un ruolo straordinariamente importante per la sicurezza delle popolazioni
sistema depressionario (Tropical Depression) che, dopo essersi approfondito
che vivono nelle zone interessate dai cicloni tropicali.
sulla Florida, il 1 agosto si è rapidamente trasformato in tempesta tropicale
Guardando all’Atlantico, potremmo descrivere l’uragano come una “trottola” impazzita, la cui energia è innescata dal
(Tropical Storm). Con un movimento irregolare il vortice si sposta a NE della
calore dell’oceano delle latitudini tropicali, dall’aria calda e umida dei sistemi depressionari e dalla forza di Coriolis, effetto
Florida verso le coste sud orientali degli Stati Uniti. Il giorno 3, divenuto uragano,
della rotazione della Terra intorno al proprio asse.
Alex inizia la sua corsa atlantica passando con il suo centro a poche miglia da
All’interno di un uragano del Nord Atlantico i venti, di straordinaria intensità, ruotano in senso antiorario rispetto al centro del sistema, l’occhio del ciclone, dando luogo a piogge torrenziali e a onde enormi che si propagano molto lontano dal vortice generando sulle coste interessate l’aumento del livello dell’oceano. Vi sono alcune differenze sostanziali tra gli uragani e le depressioni extra tropicali, quelle che alle nostre latitudini traversano generalmente l’Atlantico da Ovest a Est, invadendo talvolta il Mediterraneo: mentre una depressione può estendersi per migliaia di chilometri, un uragano è in genere localizzato in un’area di 400 o 500 chilometri all’interno della quale i venti e i fenomeni sono molto più intensi. Gli uragani sono originati da una depressione tropicale e il più delle volte cominciano il loro viaggio seguendo inizialmente una traiettoria più o meno regolare verso Ovest Nord/Ovest per poi deviare verso Est Nord/Est a mano a mano che salgono di latitudine. La stagione degli uragani è l’estate e i mesi statisticamente più a rischio sono luglio e agosto, ragion per cui la navigazione
Questa immagine elaborata dal centro americano Noaa, indica il “track”, ovvero la traiettoria di tutti i cicloni tropicali conosciuti verificatisi sul Nord Atlantico. Le tracce così fitte fanno ben percepire quanto presente sia, da sempre, la minaccia degli uragani per le popolazioni che vivono in quell’area.
Capo Hatteras, nel Nord Carolina.
Dall’alto in basso: Old Peasant in navigazione; Richard, con la sua vecchia barca che, investita da Alex in oceano, si è capovolta per ben due volte; il cielo di Miami.
in condizioni impegnative con forti venti che spirano inizialmente da NE e dopo
lungo la rotta delle traversate atlantiche è delicata in quei mesi e richiede estrema attenzione a bordo di ogni tipo di unità, sia essa una grande nave o una barca a vela.
Colori compositi
nei giorni successivi fino a raggiungere forza 3. Attraverso le immagini satellitari e le carte meteo del Noaa, seguiamo costantemente lo spostamento di Alex. Gli avvisi indicano la traiettoria dell’Uragano e questa, seppur esso si trovi ancora a grande distanza, è convergente rispetto alla rotta dell’ Old Peasant. Dopo aver superato il passaggio dei violentissimi groppi, Matteo naviga a vela 24 ore ruotano da SW. Per allontanarsi dalla traiettoria di Alex il più velocemente possibile, poiché gli uragani possono avere delle accelerazioni straordinarie nella velocità di spostamento (oltre i 30 nodi), dopo una serie di simulazioni concordiamo con
Pag. 4: l’uragano Alex
4
L’uragano raggiunge l’intensità 2 della scala Saffir Simpson ma si rinforzerà
Matteo che, anche in relazione ai venti previsti, la rotta di fuga è SE.
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urora Navimeteo INFORMAZIONE METEO PERSONALIZZATA
03 agosto - 05 agosto. Con i colleghi Paolo, Alessandro e Vincenzo ci
Alcuni appunti meteo.
Considerazioni dello skipper.
alterniamo nella copertura dei turni di servizio al centro Navimeteo. Tra le tante chiamate dei diportisti in Mediterraneo, due volte al giorno arriva la chiamata via satellitare di Matteo che ci conferma il punto nave, la rotta e la velocità di Old Peasant. La rotta scelta appare relativamente sicura e nella notte tra il 4 e il 5 agosto Alex transita a distanza di sicurezza rispetto all’Old Peasant, proprio nella zona dove Matteo si trovava circa 36 ore prima. Il fatto interessante dal punto di vista meteo, ma preoccupante sotto il
1.La forza degli Uragani si esprime attraverso la scala Saffir Simpson in relazione alla forza dei venti Categoria I 64 / 82 nodi Categoria II 83 / 95 nodi Categoria III 96 / 113 nodi Categoria IV 114 / 135 nodi Categoria V > 135 nodi
profilo della sicurezza, era che Alex, aveva inaspettatamente riacquistato nuova energia proprio in quei giorni per cause termiche dovute anche alle correnti superficiali dell’oceano.Tutti noi tiriamo un bel sospiro di sollievo, riscontrando che le previsioni elaborate dal National Hurricane Center di Miami si sono rivelate precise rispetto alla traiettoria di Alex, con un errore davvero minimo di 40 miglia in 4 giorni. Rispetto alla velocità di spostamento e alla forza dei venti associati, invece, i modelli ne hanno sottostimato l’intensità.
Alex ha raggiunto la categoria III. 2. Il mese di agosto 2004 ha segnato un record. La media storica per il Nord Atlantico è per il mese di Agosto di quattro cicloni tropicali; nell’agosto 2004 se ne sono verificati otto. I precedenti record, con un numero di sette cicloni tropicali risalgono all’agosto 1933 e 1955. 3. Alex è un uragano che, fatto straordinario, con intensità III della Scala Saffir Simson si è spostato più a Nord di quanto indicassero le statistiche.
L’11 agosto, mentre Matteo si avvicina alle Azzorre altri due uragani, Bonnie e Charlie, investono rispettivamente le Antille e la Giamaica: Charlie, in particolare, causa vittime e danni ingentissimi anche sulla Florida. 13 agosto. Old Peasant è ancorato alle Azzorre, l’equipaggio e la barca si preparano alla traversata su Gibilterra e quindi verso il Mediterraneo, mentre ancora un nuovo ciclone sembra dover raggiungere l’arcipelago delle Azzorre. Fortunatamente, rispetto alle prime indicazioni, questo si spegnerà nei giorni successivi senza interessare in alcun modo Old Peasant e il suo equipaggio.
4. Riguardo la determinazione della rotta di fuga, il fatto decisivo e favorevole è stato rappresentato dal vento forte che nei tre giorni precedenti il passaggio di Alex in prossimità dell’Old Peasant, ha consentito all’imbarcazione di mantenere medie costanti superiori ai 10 nodi. Non è evidente che con l’approssimarsi di un ciclone, quando questo è ancora lontano, si possa contare con sufficiente anticipo sulla spinta del vento forte. 5. La comunicazione satellitare va considerata oggi una dotazione importantissima per la sicurezza della navigazione d’altura.
potuto generare.
a quei sistemi, che non si possono
In pochi minuti, con lucidità e
davvero definire groppi, rappresen-
Questa esperienza mi ha lasciato
riguadagnata fiducia e determina-
tati da un muro nero di nubi che si
nel cuore e nella mente una cosa
zione, si ragionava su come ci si
chiudeva intorno a noi, con varchi
grande che mi ha fatto crescere. È
sarebbe dovuti organizzare per fron-
di sereno che sembravano aprirsi e
stata una navigazione che ci ha mes-
teggiare al meglio la situazione.
che, invece, immediatamente si ri-
so a dura prova dal punto di vista
A bordo con me c’erano Carlo,
chiudevano in prua, con venti così
fisico e psicologico; per me l’ andar
Carla e Beau. Carlo è un tipo in gam-
violenti da “spianare” un mare rico-
per mare deve essere qualcosa di
ba, una persona brava manualmen-
perto da schiuma bianca.
più bello e meno sofferto.
te, in grado di trovare le soluzioni
Per quanto riguarda l’Old Pea-
Nonostante questo si è trattato
giuste alle problematiche tecniche
sant, pur subendo alcune avarie (in
di un’esperienza fantastica poiché
di bordo, con la capacità di concen-
certe situazioni imbarcavamo molta
ti rendi conto di come la testa, il
trarsi sulle priorità, senza farsi trop-
acqua), si è rivelata una bella signora
pensiero, possano darti delle risposte
po influenzare dall’evoluzione ester-
di 35 anni, capace di proteggerci e
giuste rispetto alla forza della natu-
na degli elementi.
di accompagnarci attraverso
ra, facendo emergere di fronte alle
Carla, grazie alla sua lunghissima
l’oceano arrabbiato. È pur vero che
difficoltà delle risorse di cui troppo
esperienza di navigazione, ha saputo
anche noi ci siamo presi molta cura
spesso l’uomo, nella sua razionalità,
infondere a tutti la tranquillità ne-
di Lei, in qualsiasi momento, dor-
non è consapevole.
cessaria nei momenti pesanti della
mendo anche sole due ore al giorno
traversata, soprattutto dal punto di
e cercando di risolvere immediata-
vista psicologico.
mente i problemi, senza mai riman-
Il tuo corpo e la tua mente ti portano in modo naturale e istintivo
darli. Questo le ha permesso di ac-
ad alzare il livello di lucidità, permet-
Beau, è un ragazzo di 15 anni,
tendoti di superare le difficoltà. Que-
che nel momento del bisogno ha
sta consapevolezza è una cosa im-
saputo e ha dovuto prendere consa-
Un’ultima cosa: la meteorologia
portante che serve anche per
pevolezza della sua maturità a 360°,
“sinottica”, per quanto importante,
relazionarsi con gli altri; un senti-
dal punto di vista tecnico e umano.
non è mai così decisiva come il saper
mento molto positivo perché, anche
Per quanto mi riguarda, ho la
osservare in tempo reale. Il consiglio
una volta a terra, ti aiuta a venire a
sensazione che a livello meteorolo-
è che se vi è un sistema in evoluzione
capo di cose che potrebbero sem-
gico qualcosa nel mondo stia cam-
e minaccioso, bisogna fare di tutto
brare irrisolvibili.
biando perché abbiamo vissuto dei
per sfuggirlo, perché al suo interno
A terra siamo troppo spesso ira-
fenomeni che per intensità hanno
si potrebbero verificare fenomeni
scibili, talvolta cattivi, ma il mare ti
superato di gran lunga ogni nostra
che vanno al di là delle più precise
insegna che tutto ciò non ha senso.
aspettativa.
previsioni.
compagnarci sicuri fino a casa.
Parlando della mia navigazione,
Uno di questi è stato un lampo
La natura è talvolta imprevedi-
per esempio, dopo 48 ore di venti a
luminosissimo seguito dopo 3 secon-
bile e forse non si è mai abbastanza
60 nodi con un sistema che sembrava
di da un tuono che letteralmente
preparati per affrontarla; ci sono
Nei giorni successivi, il prosieguo della navigazione di Old Peasant dalle
ingabbiarci al suo interno, la telefo-
ha fatto oscillare l’albero. Non è
situazioni in cui, per un marinaio,
Azzorre a Gibilterra sarà caratterizzato da venti di NE piuttosto tesi e impegnativi:
nata di Enrico che ci informava
stata una sensazione ma un effetto
l’aver paura – controllata, gestita e
dell’Uragano, ci faceva percepire le
chiaramente percepito da me e da
ragionata – è forse la componente
difficoltà di quei momenti come una
Carla che in quel momento eravamo
giusta per navigare in sicurezza.
situazione sicuramente più gestibile
in pozzetto. L’altro fenomeno che
di quella che un uragano avrebbe
mi ha impressionato è stato relativo
l’imbarcazione affronterà inizialmente 3 giorni di vento a 40 nodi, quindi una navigazione Mediterranea che coglierà i momenti favorevoli tra una serie di flussi perturbati fino al raggiungimento dell’approdo di Livorno, dopo una navigazione che ha impegnato lo skipper e l’equipaggio per circa 2 mesi.
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Colori compositi
Figura a sinistra. Alex è indicato sulla carta sinottica, a NE della Florida, con il caratteristico simbolo nero del vortice dell’uragano.
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Matteo Gervasoni
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IL METEOROLOGO A BORDO
di Paolo Gemelli
WWW I SISTEMI METEO DI BORDO
vello barico standard di 500 hPa,
diffusi su internet non c’è che
esercizio. Facciamo un esempio: se
di kB scaricati. Posso ovviamente
simi. Danno un’idea della situazio-
hanno un ruolo importante per la
l’imbarazzo della scelta. Una volta
desidero visualizzare la carta di
ripetere il procedimento per altre
ne ma, considerata la bassa risolu-
previsione dello spostamento delle
risolto il problema della connessio-
analisi al suolo emessa dal centro
carte ed altri siti con l’unico accor-
zione, non sono in grado di cogliere
depressioni.
ne a bordo è possibile accedere a
meteo di Bracknell, vado sul sito
gimento di verificare che il nome
le molteplici situazioni spesso in-
enormi quantità di dati, carte im-
www.wetterzentrale.de, entro
dell’immagine, bracka.gif nel no-
contrate durante le nostre naviga-
magini e bollettini.
nella sezione TOP KARTEN, selezio-
stro caso, sia sempre lo stesso e non
zioni. Quindi se vogliamo usarli
A bordo di un’imbarcazione, i
Le immagini satellitari fornisco-
modi di ottenere le informazioni
no una visione d’insieme consen-
meteo necessarie per una buona
tendo di identificare in modo piut-
Il rischio maggiore oggi è pro-
no FAX, seleziono BRACKNELL, scel-
contenga un riferimento alla data
facciamolo pure ma con cautela.
navigazione sono essenzialmente
tosto preciso ammassi nuvolosi che
prio quello di perdersi nella mole
go quindi la carta di analisi. Nella
del giorno. In tal caso il problema
Due indirizzi dove reperirli sono
quattro: il meteo fax, internet, il
possono alterare le condizioni me-
di dati ed informazioni disponibili.
metà bassa dello schermo mi appa-
è ugualmente risolvibile ma un po’
www.navcenter.com
VHF e il radiotelefono.
teo marine presenti come nel caso
Per la navigazione mediterranea
rirà la carta desiderata. Questo fun-
più complesso. Esiste un sistema
www.globalmarinenet.net. Vo-
e
I sistemi meteo fax sono stati
di bande di cumulonembi o di nu-
un
quello
ziona benissimo se sono a casa,
basato sull’uso della posta elettro-
lendo invece utilizzare dati con una
per molto tempo la fonte principale
volosità associata al passaggio di
dell’Università di Karlsruhe:
magari pure con la banda larga, a
nica che permette, compilando una
risoluzione decisamente migliore
d’informazione meteorologica per
sistemi frontali.
www.wetterzentrale.de che ha
bordo però il discorso è più proble-
mail, di ricevere tutti i documenti
segnalo i grib files venduti da
richiesti sotto forma di allegato.
Mètèo France e acquistabili attra-
ottimo
sito
è
la navigazione marittima, special-
Il principio su cui si basa il me-
però l’inconveniente di essere inte-
matico. Adesso che ho sullo scher-
mente quella d’altura. Attraverso
teofax è semplice: le informazioni,
ramente in lingua tedesca. Il mio
mo la situazione descritta, posso
L’idea è quella di avere a dispo-
verso il sistema Navimail ampia-
questo sistema è possibile acquisire
catturate con l’antenna del ricevi-
consiglio è quello di navigare un
fare una cosa: con il mouse mi spo-
sizione l’elenco dei link, ottenuti
mente descritto nel sito web del
un buon numero di documenti,
tore radio di bordo, vengono codi-
po’ al suo interno, identificare le
sto sulla carta e con il tasto destro
come abbiamo visto, e inserirli nel
centro francese: www.meteo.fr.
carte sinottiche e immagini utili
ficate da un software installato su
carte che ci interessano, quindi an-
faccio comparire un menù a tendi-
testo della mail per poi riceverli
In ultima analisi citiamo ovvia-
per la comprensione del tempo sul
un pc che permette la visualizzazio-
notarci il link diretto del documen-
na. Seleziono la voce PROPRIETA’
scaricando la posta elettronica co-
mente il telefono di bordo che,
mare. Le carte di osservazione e di
ne, la stampa ed il salvataggio su
to in modo da poterlo successiva-
e copio l’indirizzo URL riportato
me facciamo abitualmente. Per in-
potendo contattare un servizio de-
previsione del campo barico eviden-
disco delle immagini ottenute.
mente richiamare senza dover
che, nel caso della carta di analisi
formazioni più dettagliate il sito è:
dicato all’informazione meteo ma-
www.saildocs.com.
rina personalizzata, quale è Navi-
ziano principalmente le alte e le
All’indirizzo www.hffax.de è
caricare l’intero sito; accorgimento
che
basse pressioni e consentono di
possibile trovare informazioni det-
molto utile se pensiamo alle diffi-
www.wetterzentrale.de/pics/b
Parliamo adesso dei file grib.
meteo, consente di avere le
dedurre e stimare la direzione e
tagliate su documenti, software e
coltà di connessione che ancora
racka.gif. Se uso questo indirizzo
Nel contesto del Mediterraneo
indicazioni utili per la determina-
l’intensità del vento. Le carte in
hardware necessari.
oggi si possono avere specialmente
arrivo direttamente a ciò che mi
quelli gratuiti messi a disposizione
zione della propria rotta meteoro-
in navigazione e ai relativi costi di
serve in breve e la minima quantità
da diversi siti non sono efficientis-
logica.
quota, normalmente riferite al li-
Per quanto riguarda i contenuti
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abbiamo
scelto
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urora Navimeteo
IL METEO IN REGATA
INFORMAZIONE METEO PERSONALIZZATA
centro: assai difficilmente si riesce a passare a nord, rimane quindi l’opzione più conservativa ossia bolinare cercando il rialzo barometrico nel più breve
NEWS: ULTIMA ORA
tempo possibile (opzione spesso scartata dagli equipaggi in regata) oppure buttarsi a capofitto nella tempesta, dritti verso il centro per poi discendere a sud favoriti dai venti di nord ovest. Superato Capo Finisterre, sulla costa portoghese, spesso battuta da forti venti, ci si ritrova quasi di punto in bianco nella situazione opposta: le calme equatoriali o pot au noir secondo il gergo marinaresco dei francesi. Questa zona, dove l’Aliseo di Nord Est incontra il suo omologo dell’emisfero meridionale che soffia da SudEst, è segnata dalle calme di vento che, se non
Global Challenge: Vaio giunge quinto a Wellington Vaio taglia la linea del traguardo in quinta posizione, dopo una battaglia all’ultimo bordo, nella seconda tappa del Global Challenge, da Buenos Aires a Wellington.
gestite al meglio, possono imporre uno stop anche di diversi giorni. Gli skipper si preparano però con molto anticipo a questo passaggio e così hanno fatto anche i partecipanti alla Global Challenge. I giorni precedenti, subito dopo la partenza, sono determinanti per la scelta del miglior punto per l’attraversamento dell’Equatore meteorologico. Per rendere l’idea si deve immaginare che questo sia come un nastro, più largo in alcuni punti e più stretto in altri, che oscillando avvolge il globo terrestre in prossimità degli 0° di latitudine. Mentre nei mesi dell’estate australe il suo asse si trova più verso nord, con l’approssimarsi dell’inverno scende abbassandosi di latitudine. Normalmente, vuoi anche per
LA GLOBAL CHALLENGE E LA NAVIGAZIONE METEOROLOGICA
A circa 20 anni di distanza dalla prima edizione, l’edizione 2004 – 2005 del
la prossimità della rotta di minor tempo, i Doldrums (denominazione inglese)
Global Challenge è in pieno svolgimento. Dopo la prima tappa attraverso
vengono attraversati tra il 25° ed il 30° meridiano W. Il passaggio dell’Equatore
l’Oceano Atlantico, da Portsmouth verso Buenos Aires, gli equipaggi affrontano
è un momento importante: si esce dalle calme e si entra in un altro emisfero.
i mari del sud. Si tratta di una regata impegnativa dal punto di vista tecnico
Da questo punto in poi, complice la forza di Coriolis, la meteorologia gira tutta
ed umano. Di fatto si tratta di navigare per 6 mesi, prevalentemente di bolina,
nel verso opposto. L’attraversamento dell’Equatore però, non è solo un passaggio
contro il mare e il vento degli oceani meridionali, con un equipaggio rigorosa-
simbolico, è anche l’anticamera degli oceani meridionali dove vento e mare
mente non professionista eccezion fatta per lo skipper. Di un’impresa come
fanno sentire prepotentemente la loro forza. La seconda tappa si è conclusa
questa si potrebbe scrivere molto coprendone i diversi aspetti, ma in questa
dopo una navigazione costiera relativamente breve lungo le coste argentine
occasione è il tema meteorologico a farla da padrone. Pianificare una navigazione
e il passaggio dello stretto di Drake con Capo Horn alla propria dritta. Da questo
come questa, piena di insidie e con un’immensa quantità di variabili difficilmente
momento in poi è l’oceano a dirigere il gioco. Senza terre emerse il vento può
quantificabili a priori, è una vera impresa. Tuttavia un certo metodo acquisito
soffiare liberamente fino a generare onde alte e ripide che possono mettere
con l’esperienza e con l’impegno quotidiano rende il tutto fattibile… anzi molto
in seri guai anche il più preparato degli equipaggi. La rotta verso Wellington
interessante.
non può essere quella più breve: il percorso ortodromico prevederebbe infatti
La prima tappa atlantica, vinta dall’imbarcazione Barclays Adventurer,
di scendere eccessivamente verso sud per assecondare la curvatura terrestre,
seguita da Vaio dello skipper Amedeo Sorrentino, può essere considerata la
incorrendo nel rischio rappresentato dai ghiacci alla deriva dal continente
più classica dal punto di vista della navigazione meteorologica. In fase prepa-
Antartico. Si procede allora navigando secondo una rotta che, assicurando le
ratoria si sono evidenziati i punti critici della tratta: l’uscita dal Canale della
condizioni di sicurezza, permetta agli equipaggi di far rotta verso la destinazione
Manica, la gestione dell’Anticiclone delle Azzorre, il passaggio dell’Equatore
nel minor tempo possibile, mantenendo lo sguardo anche sul termometro per
meteorologico e l’arrivo verso Buenos Aires costeggiando le rive brasiliane per
assicurarsi di non superare la linea di convergenza antartica. Questo fronte che
affrontare poi il Rio de la Plata.
separa le acque antartiche da quelle sub antartiche segna, infatti, anche il limite
Partendo nel mese di ottobre, anche in questa occasione gli equipaggi si
nord per i ghiacci. Il tutto con una condizione di venti costantemente contrari.
sono trovati ad affrontare una profonda depressione appena ad ovest delle
Se nella prima tratta, infatti, le condizioni meteorologiche potevano assumere
Isole Britanniche. Le differenti scelte di rotta dipendono dalla posizione del
una certa variabilità, a partire dal passaggio di Capo Horn le correnti sono
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Colori compositi
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È stata una seconda tappa ricca di emozioni, quella che ha portato i dodici monotipi del Global Challenge: dopo aver occupato per gran parte della navigazione la seconda posizione e aver passato Capo Horn in condizioni di vento e di mare molto forti, VAIO optava per una rotta più meridionale che non pagava quanto promesso. Sceso in quarta e poi in quinta posizione a causa di venti leggeri e instabili, VAIO è comunque riuscito ad arrivare senza alcun problema medico, né tecnico nella tappa più dura e impegnativa del Global Challenge 2004/2005.
Classifica della seconda tappa 1 2 3 4 5 6
Spirit of Sark (Duggie Gillespie) BP Explorer (David Melville) BG SPIRIT (Andy Forbes) Samsung (Matt Riddell) Vaio (Amedeo Sorrentino) Saic La Jolla (Eero Lehtinen)
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di Amedeo Sorrentino
L’opinione dello skipper La Global Challenge mantiene lo spirito della navigazione d'altri tempi
invariabilmente da ovest. L’unica eccezione è rappresentata dal transito di una depressione attraverso il Pacifico meridionale.
storico SSB e l'utilizzo che se ne può
formazioni. Per essere più chiaro, se
fare anche come strumento di posta
richiedo via saildocs una foto satelli-
elettronica fa ben sperare per la sua
tare di Capo Horn mi brucio un terzo
sopravvivenza nel futuro.
del budget a disposizione. Se invece
anche nell'approccio alla meteorolo-
Ultimo arrivato nel mondo della
richiedo solo informazioni di testo
gia di bordo. Le informazioni meteo
tecnologia di bordo è infine il
posso scaricarne fino a due al giorno
ottenibili con le nuove tecnologie
“resuscitato” Iridium che attraverso
per tutta la regata rimanendo dentro
satellitari, come il collegamento ad
un nuovo e funzionale software chia-
i limiti del budget a disposizione: é
internet, sono limitate dal regola-
mato Thelaurus consente di accedere
un sistema un po’ farraginoso ma
mento di regata. Ciò ci costringe ad
via satellite a comunicazioni telefo-
funziona. Per finire, abbiamo a di-
ottimizzare le informazioni che riu-
niche e all'invio e ricezione di posta
sposizione l'ultimo ritrovato della
sciamo a scaricare e a farne tesoro.
elettronica a costi se non economici
tecnica: i "grib" file. Si tratta lette-
Cosicché l'uso della tecnologia e
comunque accessibili. Io ho limitato
ralmente di file di informazioni che
l'attitudine a non abusarne costitui-
le telefonate che il mio equipaggio
cadono a perfezione dentro i plotter
scono l'atteggiamento mentale della
può effettuare allo stretto indispen-
cartografici e ci consentono di vedere
maggior parte degli skipper impe-
sabile: emergenze, ricorrenze fami-
le previsioni di venti e pressione at-
gnati nella regata. Su Vaio usiamo
liari e attività di comunicazione con
mosferica direttamente sulla porzio-
quotidianamente e quasi costante-
i media, oramai parte integrante
ne di carta nautica nella quale stiamo
mente la radio SSB per scaricare carte
delle regate oceaniche. Con Thelau-
navigando. Pur rappresentando il
sinottiche, foto dal satellite e previ-
rus ciascun membro dell'equipaggio
futuro (sono generati dal computer)
sioni di vento e onde. Non si usa più
può prepagare un tot di air time
li ritengo ancora poco attendibili e
il vecchio Fax Simile Furuno, adesso
(tempo di connessione) evitando così
non li uso molto, la previsione mete-
la radio è interfacciata direttamente
di incidere sul budget della barca e
orologica così come la navigazione
con i tre Pc di bordo ed un software
consentendo di disporne nei modi
per me è un arte non una tecnica.
sintonizza automaticamente al mo-
(telefono o e-mail) e nei tempi più
Invece, il tradizionale bollettino me-
mento giusto la stazione appropria-
indicati. Su Vaio abbiamo deciso di
teo irradiato localmente su Vhf fa
ta, scaricando e memorizzando sul
limitare a 15 minuti al giorno anche
parte delle informazioni sulle quali
video le cartine meteorologiche.
il tempo da dedicare alle mail perso-
baso la navigazione quando sono in prossimità della costa,
La rotazione oraria dei venti sfavorisce gli equipaggi imponendo loro pericolose deviazioni di rotta verso latitudini maggiori
Con la connessione satellitare
nali. Come strumento di meteorolo-
per fruire di venti portanti. Contrariamente a ciò che accade nell’Emisfero Boreale, navigando nel sud Pacifico l’unico modo
via Immarsat C, anch'esso interfac-
gia, invece, utilizziamo la posta elet-
Per riassumere: SSB, Immarsat C,
di gestire una depressione delle medie latitudini è quello di sfuggirle con largo anticipo deviando la rotta verso nord. La
ciato con i pc di bordo, arrivano due
tronica per mandare richieste via e-
Iridium sono per lo più utili per la
tattica più aggressiva di dirigere verso il centro diventa, in un ambiente come questo, eccessivamente rischiosa per effetto
volte al giorno le informazioni meteo
mail a saildocs.com che è un potente
navigazione oceanica o d'altura, Vhf
delle già avverse condizioni meteo marine. Ora che le imbarcazioni hanno raggiunto Wellington, gli equipaggi si preparano
del Safety Net: sono in formato testo
e gratuito strumento che ci consente
e Navtex sono strumenti essenziali
a raggiungere Sidney: è la volta dell’Oceano Indiano dove la navigazione procede secondo lo stesso canone della tappa
ma descrivono accuratamente le po-
di ricevere qualsiasi pagina pubblica-
per la navigazione costiera.
sizioni delle basse pressioni, delle
ta sul web via posta elettronica con-
Lo strumento più importante ri-
alte e dei fronti e con un po’ di pa-
sentendoci così di avere accesso alle
mane la conoscenza e, così come ho
zienza riesco tracciare da solo una
previsioni meteorologiche pubblicate
fatto io, suggerisco un buon corso
carta sinottica approssimata.
sul web. Naturalmente ci sono delle
di meteorologia. Ampliare la cono-
pacifica. Prima è però necessario superare il Mar di Tasmania. Questa zona, durante la regata Sidney-Hobart del 1998, si caratterizza per essere sede di fenomeni meteorologici di particolare violenza, come nel caso del 1998 quando una depressione ad ovest della costa orientale australiana ha generato condizioni particolarmente dure per effetto dell’interazione dei venti con la corrente orientale australiana.
È un po’ più difficile che non
limitazioni anche in questo senso, la
scenza dei fenomeni naturali non
stampare una cartina preparata da
prima è che abbiamo una quantità
solo è utile alla navigazione ma è
cambiamento. Il regime diviene anticiclonico e la navigazione prosegue lungo la coste occidentali dell’Africa ben lontani
un ufficio meteorologico ma, in caso
di tempo di connessione prefissato
anche appassionante e ci avvicina
dal centro dell’Anticiclone di Sant’Elena. Da qui, dopo un nuovo attraversamento dell’Equatore, i team si ritroveranno nelle
di mancanza di altri dati, funziona.
ed uguale per tutti i concorrenti,
maggiormente al mondo naturale
più familiari acque dell’Atlantico Settentrionale. La rotta da Boston verso La Rochelle, che segna anche la penultima tappa
La caratteristica di questi due sistemi
onde evitare che qualcuno ne abusi
in cui viviamo.
della regata, è all’insegna dei venti portanti da Ovest. Le depressioni, nuovamente caratterizzate dalla rotazione antioraria
è che le informazioni sono gratuite.
pur lasciando alla discrezione dello
del vento, possono di nuovo essere inseguite a sud del centro, con venti portanti al limite dell’anticiclone delle Azzorre.
Io sono propenso all'uso dello
skipper cosa e quando scaricare in-
Solo dopo il passaggio della punta meridionale del continente africano le condizioni meteomarine subiscono un
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SICUREZZA
UOMO A MARE: LA SICUREZZA DIPENDE DALLA PREVENZIONE
Il M.O.M.8, sistema autogonfiabile per la localizzazione e salvataggio dell’uomo a mare. In alto: esercitazione pratica tenuta da Umberto Verna (nella foto il primo da sinistra)
di Umberto Verna
Le situazioni di uomo a mare sono più frequenti di quanto generalmente si creda. Pensate che è l’unico incidente per il quale anche il carente esame di
di almeno 170 cm dall’acqua.
patente nautica prevede un addestramento pratico... Purtroppo l’addestramento
Tutti dovrebbero averla a bordo, collegata al salvagente a ferro di cavallo
è incentrato sulla gestione dell’emergenza piuttosto che sulla prevenzione.
e a un’ancora galleggiante che trattenga il tutto nella zona dell’incidente.
Sarebbe lungo e fuori tema addentrarci nell’argomento patenti nautiche ma
L’asta, che deve essere possibilmente dotata di una luce ad attivazione automatica,
è importante sottolineare alcuni aspetti che le riguardano.
agevola il compito di chi a bordo deve localizzare il naufrago e risulta indispen-
Vi è mai stato richiesto di indossare una cintura di sicurezza durante il corso
sabile all’uomo in mare per localizzare il salvagente lanciatogli: spesso non ci
di patente nautica? Vi è mai stato mostrato come si indossa la cintura di
si pensa ma dal pelo dell’acqua, con vento e mare e soprattutto di notte, il
salvataggio? Vi hanno spiegato che differenza c’è tra cintura di salvataggio e
naufrago non vede il salvagente.
salvagente? Oppure, durante l’esame per la patente nautica, è mai stato chiesto
Inoltre, serve al timoniere nella fase finale del recupero poiché gli permette
a qualcuno cosa siano e come debbano essere sistemate le jackline (o lifeline)?
di non perdere il contatto visivo: se poi l’uomo sta aggrappato all’asta non
Troppo spesso per la sicurezza ci si affida alle sole dotazioni di bordo
rischierà di essere urtato. Il M.O.M.8, per esempio, è un sistema autogonfiabile
obbligatorie. Ma cosa c’è effettivamente a bordo, secondo la legge, che possa
per la localizzazione dell’uomo a mare. L’aver ideato un’asta e un salvagente
prevenire la caduta dell’uomo a mare? Niente!
a ferro di cavallo autogonfiabile ha permesso di inserire tutto il sistema,
Se qualcuno tra i più attenti ha pensato alla cintura di salvataggio o al ferro
compresa l’ancora galleggiante, in un piccolo contenitore da tenere sul pulpito
di cavallo con cima la risposta è: NO. Quelle attrezzature sono infatti destinate
di poppa quando si naviga. Il sistema di sgancio è costituito da una leva che
non a prevenire ma a curare. Il sistema di prevenzione: cintura di sicurezza,
anche un bambino di 5 anni o una persona nel panico può azionare al grido
penzolo e jackline, infatti, non è obbligatorio.
di “Uomo a mare!”.
Purtroppo anche l’attrezzatura imbarcata obbligatoriamente per la cura
I componenti cadendo a mare si gonfiano in 4-7 secondi.
spesso non è adeguata. Per esempio, non sono previste né un’asta, che permet-
Tutto questo non è obbligatorio ma utile ed è solo un esempio dei molti
terebbe di vedere il naufrago anche tra le onde, né un’ancora galleggiante sul
che potrei farvi per tutte le altre piccole emergenze che possono capitarci a
ferro di cavallo, senza la quale il salvagente lanciato scarroccerà inevitabilmente
bordo. Come diportisti noi scegliamo la nostra rotta, non lasciamo che sia solo
lontano dal naufrago. È assolutamente certo che l’unica cosa realmente efficace
la normativa a decidere cosa può salvarci la vita!
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Colori compositi
per la visualizzazione di un uomo caduto a mare è un’asta zavorrata che emerga
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Umberto Verna (in alto) è istruttore di vela professionista e responsabile tecnico del Centro Studi per la Sicurezza in mare “I ragazzi del Parsifal”, fondato dai famigliari degli scomparsi nel naufragio occorso all’imbarcazione Parsifal, nel novembre del 1994, durante la traversata del Golfo del Leone. Il Centro svolge un’attività di ricerca e di divulgazione nello specifico settore della sicurezza della navigazione, occupandosi di formazione, organizzando corsi, analizzando eventi, testando attrezzature per la prevenzione e l’emergenza. Nel 1995, dopo parecchi anni di collaborazione nello studio di prodotti innovativi per la sicurezza e l’emergenza della navigazione con il Survival Technologies Group di Apollo Beach in Florida, Umberto Verna ha fondato la Safety Service, una società che si occupa di promuovere la cultura della sicurezza nel diporto offrendo servizi di informazione e formazione a circoli e club, organizzazioni e riviste del settore nautico. Nel corso del 2005 Safety Service e Aurora Navimeteo hanno in programma diversi stage sul tema della meteorologia e della sicurezza in mare.