Bilancio Esercizio2010
CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE
COLLEGIO SINDACALE
Rosi Lorenzo - Presidente
Nataloni Luciano - Presidente
nato a S. Giovanni V.no (Ar) il 17.07.1966
nato a Massa Marittima (Gr) il 29.06.1962
Fabrizi Fabio - Vicepresidente
Monicolini Marco - Effettivo
nato a S. Giovanni V.no (Ar) il 02.11.1962
nato a S. Giovanni V.no (Ar) il 15.04.1961
Albano Giovan Battista
Navarrini Lorenzo - Effettivo
nato ad Arezzo il 24.06.1965
nato a S. Giovanni V.no (Ar) il 16.11.1963
Barbagli Paolo
Landini Rossana - Supplente
nato ad Asciano (Si) il 27.06.1952
Bernardoni Gianluca nato a Roma il 14.02.1968
nata a Arezzo il 02.03.1970
Moretti Luciano - Supplente nato a Montevarchi (Ar) il 10.08.1961
Rossi Marzio nato a S. Giovanni V.no (Ar) il 21.08.1960
Piltner Marcello
SOCIETÀ DI REVISIONE INCARICATA
nato a S. Giovanni V.no (Ar) il 17.04.1965
Volpi Bruno nato a S. Giovanni V.no (Ar) il 25.07.1965
RIA & PARTNERS Spa
Daddoli Gianni nato a S.Giovanni V.no (Ar) il 14.07.1961
Ferrabuoi Alessio nato a Laterina (Ar) il 18.10.1960
Papini Giampaolo nato a Figline V.no (Fi) il 06.12.1966
Gaietti Gianluca nato a Firenze il 04.06.1968
Società certificata UNI EN ISO 9001:2008 per COSTRUZIONE E MANUTENZIONE DI EDIFICI CIVILI ED INDUSTRIALI, STRADE, ACQUEDOTTI E FOGNATURE. RESTAURO DI BENI SOTTOPOSTI A TUTELA
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INDICE BILANCIO 1. Cariche sociali, composizione del Collegio sindacale, Società di revisione incaricata 2. Relazione sulla gestione
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3. Bilancio: Stato patrimoniale Conto economico Nota integrativa comprensiva di: Rendiconto finanziario Prospetto delle variazioni nei conti di patrimonio netto
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4. Relazione del Collegio Sindacale
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5. Relazione Società di Revisione
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6. Certificato Sistema di Qualità ISO 9001:2008
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7. Attestazione di qualificazione all’esecuzione di lavori pubblici
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BILANCIO CONSOLIDATO 1. Relazione sulla gestione
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2. Bilancio consolidato: Stato Patrimoniale Consolidato Conto economico Consolidato Nota Integrativa Consolidata comprensiva di: a) Rendiconto finanziario consolidato b) Prospetto di raccordo
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3. Relazione del Collegio Sindacale
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4. Relazione di Certificazione
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RELAZIONE SULLA GESTIONE AL BILANCIO CHIUSO AL 31 DICEMBRE 2010
Signori soci,
il bilancio di esercizio chiuso al 31.12.2010 che sottoponiamo alle Vostre valutazioni ed approvazione evidenzia un risultato di Euro 1.826.866,48 al netto delle imposte sul reddito pari ad Euro 1.172.775 con un decremento, al netto dell’imposizione fiscale, pari al 39,83% rispetto all’anno precedente, che, in valore assoluto, ha inciso nell’esercizio 2010 per Euro 2.759.803. . Questo nostro bilancio si chiude in un anno importante per il nostro paese, nel pieno dei festeggiamenti del 150° anniversario dell’unità d’Italia; e va a completare un triennio di lavoro che, questo Consiglio di Amministrazione, ha saputo interpretare e gestire nel migliore dei modi, visto le ormai continue difficoltà economiche. Negli ultimi tre esercizi, la nostra Cooperativa, ha eseguito lavori per 121 milioni di euro, ha raggiunto utili per quasi 15 milioni di euro ed ha accantonato, a fondo per rischi contrattuali, altri 4 milioni di euro. Risultati impensabili, visto la mancanza di certezze che il mercato continua a proporci oltre, naturalmente, alla continua mancanza di stabilità politica, che non permette di poter effettuare nessuna strategia per il futuro. Cari Soci, possiamo assicurarvi che il lavoro svolto in questi anni, da questo Consiglio di Amministrazione, non è stato per niente facile; anzi, rispetto all’attenzione di sempre, nel gestire il patrimonio della nostra Cooperativa, abbiamo sentito il peso di dover garantire a tutte le nostre famiglie, un futuro sereno in un momento così difficile. Come ho avuto modo di evidenziare, nell’articolo pubblicato sul nostro sito internet, in occasione dei festeggiamenti dei 150 anni dell’unità d’Italia, lavorare in queste condizio-
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ni è difficile per le aziende: gli investimenti in Italia sono senz'altro frenati, i consumi in costante calo. Le piccole e medie imprese risentono fortemente della situazione di stallo in cui si trova la finanza e le grandi opere; occorre un grande sforzo per trovare la via verso un generale rinnovamento della nostra economia. Rinnovamento che non deve essere inteso come un totale azzeramento delle condizioni esistenti, le quali, dobbiamo riconoscere, hanno consentito al nostro Paese, fino a qualche anno fa, di essere tra i primi nel panorama produttivo e culturale al mondo. Piuttosto un cambiamento di strategia, che torni a liberare risorse che alimentino il benessere e la voglia di fare del popolo italiano. Occorre, in questo anno in cui celebriamo il Cento cinquantenario dell'unità d'Italia, ricostruire la fiducia nelle Istituzioni, nella Leadership del Paese, quella politica e quella imprenditoriale, spesso purtroppo alla ribalta più per i contrasti interni e con il mondo del Lavoro che per un'azione condivisa e positiva nei confronti dei cittadini. Alle belle parole devono fare seguito i fatti, alle manifestazioni di dissenso si deve rispondere con il dialogo. Occorre una capacità di comprensione e di gestione più profonda e più competenza; la cosa peggiore che è capitata al nostro Paese è lo scollamento tra la Leadership ed il Popolo. Come è potuto accadere in così poco tempo? Si tratta di un problema nefasto, ma purtroppo non nuovo nella storia italiana. A questo si va ad aggiungere la pressione politica verso la secessione, verso la separazione e la determinazione a "fare da sé", nel campo amministrativo come in quello della giustizia, con il solo risultato di aumentare i contrasti e le incomprensioni. La nostra realtà cooperativa, la nostra storia di Castelnuovese ci ha insegnato che quello che più conta invece è la capacità di andare avanti insieme, uniti. E che la debolezza può essere trasformata e diventare un'arma micidiale contro l'ingiustizia. A patto che insieme si sia pronti a fare un grande sforzo. Il nostro Paese è ricchissimo di risorse culturali e civili, ha delle istituzioni solide e sicuramente potrebbe dare migliori risultati in favore dei cittadini se fosse amministrato meglio. Dobbiamo stare più uniti e fare attenzione alle esigenze di tutte le categorie, se vogliamo fare dei passi avan-
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ti. La Castelnuovese è un'azienda che ha sempre cercato di rispecchiare nel suo "modus operandi" questa unità, fatta di sinergie che hanno valorizzato e difeso ruoli diversi e complementari; questo è stato uno dei motivi della nostra crescita. L'augurio che vogliamo fare per il 2011 è che, in occasione dei 150 anni dell'unità d'Italia, anche il Paese si rimetta in cammino alla luce di questi stessi valori. Permettetemi alcuni sinceri e sentiti ringraziamenti a tutto il Consiglio di Amministrazione, che con questo bilancio chiude il suo mandato triennale, perché, come già detto, ha saputo consolidare il patrimonio dell’azienda, nel cercare di investire al meglio le risorse economiche per ampliare le opportunità di lavoro. Un pensiero affettuoso va alle nostre famiglie, perché riescono a comprendere le nostre assenze, le nostre preoccupazioni e, talvolta, anche i nostri silenzi. Non possiamo non dimenticare l’importanza di alcuni amici che, instancabilmente, partecipano al successo della nostra Cooperativa, Luciano, Ubaldo, Brunetto e Nino, dimostrando la loro instancabile dedizione, professionalità ed attaccamento alla nostra azienda. Ai nostri soci dell’Unieco, ed in particolare a Stefano Carnevali, Giulio Manzini e Mauro Casoli perché, ogni anno che passa ed ormai sono davvero tanti, si consolida sempre più l’affetto, la stima e la voglia di fortificare gli investimenti che abbiamo insieme. Permettetemi di fare un ringraziamento speciale a tutti i nostri Soci e ai nostri Dipendenti perché, anche quest’anno, hanno dimostrato il loro attaccamento alla nostra Cooperativa rendendosi disponibili a lavorare in tante situazioni disagiate ed in località ormai distanti dalla nostra sede abituale. Oggi, più che mai, la nostra Cooperativa è un “faro” di riferimento, per il nostro Valdarno, in questo mare economico in tempesta. Nonostante i continui attacchi, che ci vengono rivolti, da parte di alcuni esponenti politici locali, continuiamo a pensare quanto sia stato utile investire, in questi anni, nel nostro territorio e poter dare opportunità di lavoro a tante imprese che collaborano con noi. L’attenzione e la speranza che molti uomini e molte aziende racchiudono su di noi, ci fanno sentire sulle spalle
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una grande responsabilità; continueremo a fare “l’impossibile” al fine di poter dare opportunità di lavoro a tante famiglie. Prima di illustrare i numeri del nostro bilancio, vogliamo far conoscere ai nostri Soci e ai vari organi interessati, quella che è stata l’attività svolta dalla nostra società nel corso di quest’anno, i risultati conseguiti, lo scenario economico nazionale e internazionale in cui la stessa si è trovata ad operare nonché le valutazioni fatte per affrontare l’anno a venire. Anche quest’anno varie difficoltà hanno caratterizzato l’economia mondiale in generale, e il settore delle costruzioni in particolare, con la differenza, rispetto all’anno passato, in cui tutti gli indicatori erano drammaticamente negativi, che nel 2010 i vari indici economici hanno bloccato la loro discesa e addirittura alcuni hanno evidenziato i primi segnali di una ripresa. Il sistema economico mondiale è ancora in una fase di transizione, ma si cominciano a delineare i primi tratti del nuovo contesto post-crisi finanziaria, dove i primi lievi segnali positivi si sono già visti nel 2010, ma, probabilmente, solo nel 2011 si potrà parlare di ripresa seppur in un contesto di generale ridimensionamento rispetto al passato, che non porterà a ritornare nel breve periodo ai livelli raggiunti prima della crisi. Mentre nel mondo non occidentale si rileva un’ascesa economica, nei paesi occidentali la ripresa della domanda è frenata dal debito privato, in fase di smaltimento, e da quello pubblico. Perciò, nel breve termine, la domanda interna dei paesi emergenti e una possibile moderata svalutazione dell’euro e del dollaro rispetto alle monete asiatiche sembrano gli unici fattori un grado ridare un po’ di ossigeno alle cosiddette economie mature. Ciò che tutti gli addetti si auspicano è che la ripresa, ad oggi trainata dalle esportazioni e importazioni, non subisca i rischi collegati alla crisi del debito, agli squilibri interni e al rischio deflazione, poiché se i piani di rientro del deficit si rivelassero inefficaci a ridurre il rapporto deficit/PIL, a causa di una crescita troppo debole, i mercati potrebbero reagire provocando un’impennata del costo del rifinanziamento del debito di questi paesi e, conseguentemente, un’ulteriore stretta creditizia.
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IL CONTESTO ECONOMICO INTERNAZIONALE NEL 2010 Lo scenario economico mondiale appare ancora oggi caratterizzato da molte incertezze essendo, quella che stiamo vivendo, ancora una fase di transizione nella quale, però, sembra ormai chiara la posizione di forte ascesa di alcuni paesi in via di industrializzazione dell’area asiatica, vedi Cina e India, che stanno consolidando il loro ruolo nella compagine produttiva internazionale, e la crescita ancora lenta dei paesi occidentali (ad eccezione della Germania). A livello mondiale, quindi, la ripresa economica c’è stata e l’anno 2010 si è chiuso con prospettive di crescita più solide e diffuse rispetto alla prima parte del 2010; si è confermata l’espansione di paesi cosiddetti “emergenti”, cresciuti a ritmi elevati, sostenuta è stata la crescita di Stati Uniti e Giappone, e ancora modesta quella dei paesi europei (per quanto riguarda il Giappone, l’analisi condotta fa riferimento al contesto esistente prima della catastrofe naturale che ha colpito il paese nel 2011, i cui affetti sono ancora incalcolabili alla data di stesura del presente documento). Estremamente incoraggianti sono i dati che attestano un considerevole aumento sia della produzione che del commercio internazionale, che ha raggiunto i livelli precedenti la crisi del 2008, facendo rilevare una crescita del commercio mondiale del 12,3% e del PIL pari al +4,6% (fonte OCSE), crescita superiore alle aspettative nel primo semestre del 2010, che poi si è attestata su livelli più moderati nella seconda parte dell’anno. La crescita dell’economia mondiale è avvenuta in maniera difforme tra paesi e aree, in particolare, la produzione è cresciuta del 2,7% negli Usa e dell’1,7% dell’area euro, mentre il contributo principale, superiore ai 2/3, proviene dai paesi emergenti. In altre parole, la crescita è stata più robusta nelle principali economie emergenti (soprattutto Cina e India), più modesta, invece, nelle economie avanzate, con un indebolimento dell’area euro (ad eccezione di Germania e Regno Unico dove, rispettivamen-
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te, si sarebbero registrarti dati di forte crescita e di decelerazione). La prospettive di crescita dei paesi avanzati appaiono ancora incerte e, comunque, contenute a causa della debolezza del mercato del lavoro e, contestualmente, dell’indebitamento sia pubblico che privato. Il livello di crescita della domanda è senz’altro attenuato in un contesto macroeconomico caratterizzato da un livello di disoccupazione crescente e da un livello stagnante dei salari reali come quello in cui affacciano paesi come Usa e Europa, dove il tasso di disoccupazione alla fine del terzo trimestre 2010 era rispettivamente del 9,6% e del 10,1% (fonte Ocse). Il tasso di disoccupazione di questi paesi sembra aver raggiunto i livelli più alti e che, quindi, abbia smesso di aumentare, ma la sua contrazione sarà certamente molto lenta e si prevede che almeno per i prossimi due o tre anni non ci sarà una ripresa della domanda interna e dei consumi. Come già accennato, anche il livello di indebitamento di famiglie e imprese contribuirà a contrarre la domanda, nel primo caso aumentando la propria capacità di risparmio e nel secondo riducendo gli investimenti. A ciò si aggiungono politiche di governo finalizzate a contrarre la spesa pubblica e ad aumentare le entrate. Cercando di approfondire l’analisi macroeconomica intrapresa a livello internazionale, possiamo rilevare una ripresa dell’economia americana nel corso del 2010, più accentuata nella prima parte dell’anno (+3,7%), per l’ingente immissione di denaro pubblico nell’economia e per la ricostituzione delle scorte, più moderata nel secondo semestre del 2010 (+1,7%), che ha fatto rilevare a fine anno un aumento del 2,7% (fonte Ocse). Una ripresa lenta caratterizzata da una debole domanda privata interna (a causa del livello di disoccupazione), mentre più forte è stata la ripresa degli investimenti privati trainati da una produttività in crescita per le ristrutturazioni aziendali e la diminuzione del costo del lavoro a causa dell’alta disoccupazione. Alla debolezza del mercato del lavoro si aggiunge la perdurante stasi del settore immobiliare. Pertanto, al fine di consolidare la ripresa, il governo statunitense ha varato un programma di incentivi fiscali da attuarsi nel biennio 2011-2012. L’Asia continua ad essere il continente con maggiori tassi
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di crescita economica dove, soprattutto in Cina e in India, il crollo delle esportazioni è stato compensato dalla crescita della domanda interna grazie agli incentivi approvati dai governi e ad un afflusso di capitali in entrata, che permettono alla domanda interna e agli investimenti di trovare fonti esterne di finanziamento. Tradotto in termini numerici, questo ha significato nel 2010 una crescita del PIL del 10,5% in Cina e del 9,10% in India (fonte Ocse), crescita più accentuata nella prima parte dell’anno e più moderata nel secondo semestre del 2010 a seguito dell’attenuarsi degli effetti positivi degli incentivi statali. Tutt’altro trend ha fatto registrare il Giappone dove la crescita del PIL nel 2010 è stata del 3,7% (fonte Ocse) e si prevedono prospettive economiche deboli a causa della domanda interna stagnate (debolezza del mercato del lavoro e progressivo venir meno degli interventi pubblici) e della mancanza di manovre fiscali di tipo espansivo. L’innalzamento dei prezzi energetici e alimentari, la ripresa del commercio internazionale e dei mercati finanziari, politiche espansive e canali di trasmissione nella crescita russa ai paesi vicini, sono gli elementi che hanno supportato la ripresa nella Comunità di Stati Indipendenti. In Russia la crescita è stata sostenuta, ma non elevatissima, nonostante l’incremento dei prezzi del petrolio, facendo rilevare nel 2010 una crescita pari al 3,7% (fonte Ocse). Intensa, invece, è stata la ripresa dei paesi del Medio oriente e del Nord Africa, dove i paesi esportatori di petrolio sono quelli che hanno raggiunto livelli di crescita più elevati a seguito del considerevole incremento dei prezzi del petrolio; complessivamente, l’intera regione ha fatto registrare una crescita complessiva del 4,1% nel 2010 (fonte Cresme elaborazione su dati FMI ottobre 2010). Anche i paesi dell’Africa sub-sahariana, considerati i dati della regione nel suo complesso, sono riusciti a stare al passo con la ripresa mondiale rilevando una crescita nel 2010 del 5% grazie all’aumento dei prezzi delle commodities e alla ripresa dell’export anche se, in tal senso, una crescita maggiore del previsto l’hanno fatta rilevare i paesi dell’America Latina con una crescita del
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5,7% (fonte Cresme elaborazione su dati FMI ottobre 2010). Passando ad analizzare l’area euro, emerge come la ripresa dell’economia avvenga in maniera piuttosto lenta condizionata da diversi fattori di incertezza, quali l’andamento dell’euro, le tensioni sui mercati finanziari nonché le misure di consolidamento fiscale. In termini numerici, questo ha significato che nella prima parte dell’anno 2010 la crescita del PIL è stata moderata facendo rilevare solo un +0,2% nel primo trimestre rispetto alla fine del 2009, mentre il maggior segnale di crescita si è avuto nel secondo trimestre con un più 1% rispetto a quello precedente (fonte Banca d’Italia). Sui livelli di crescita del primo trimestre si è, invece, attestata la seconda parte dell’anno 2010 anche se i divari di crescita dei maggiori paesi dell’area euro tendono ad ampliarsi, in particolare la produzione tedesca continuerebbe ad aumentare più della media dell’area stessa supportata da una maggiore competitività (circa 1,5 punti in più della media degli altri paesi dell’area). L’accresciuta capacità delle imprese tedesche di competere sui mercati più dinamici si è riflessa in una espansione delle vendite all’estero nettamente superiore a quella degli altri paesi dell’area. Per gli altri paesi, invece, la ripresa è più lieve: paesi come Italia, Francia e Portogallo hanno fatto registrare una crescita compresa tra 1% e 2%, mentre Spagna e Irlanda sono ancora in stagnazione e la Grecia resta in recessione (PIL -4%). Anche per quanto riguarda l’Europa centro-orientale la ripresa appare lenta e frammentata, dove la vicinanza con la Russia è un fattore propulsivo per i paesi vicini, e la Polonia che si distingue per una crescita sopra la media dell’area (>3%) (fonte Cresme). Si ricorda che in primavera i mercati finanziari di Grecia, Spagna, Portogallo e Irlanda sono stati travolti da forti tensioni a seguito del venir meno della fiducia degli investitori circa la solvibilità degli Stati caratterizzati da forti deficit e debiti, cui ha fatto seguito un forte innalzamento dei tassi d’interesse dei loro titoli di Stato. Ciò ha determinato l’intervento del FMI e dell’Unione Europea, al fine di scongiurare il fallimento di tali Stati e, quindi, il contagio di altre economie europee mettendo
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a rischio la stabilità della moneta unica, che ha portato all’approvazione da parte di ogni governo europeo di piani di riequilibrio dei conti pubblici (cosiddetti “piani di austerità”) per ristabilire la fiducia nei mercati finanziari, alla creazione di un fondo di stabilità finanziaria europeo (EFSF) per apportare liquidità agli stati in difficoltà e ad un accordo tra i paesi per riscrivere le ormai obsolete regole del “Patto di Stabilità”. Sinteticamente, la crescita, seppur moderata, dell’area euro è stata sostenuta nella prima parte del 2010 dall’espansione delle esportazioni, dovuta alla crescita del commercio mondiale e alla svalutazione dell’euro, e degli investimenti supportati da un riaccumulo delle scorte (dopo il 2009) nonché da misure di stimolo fiscale adottate dalla maggior parte dei paesi, mentre si è rilevata ancora la stagnazione dei consumi privati frenata dall’incertezza delle prospettive sull’andamento dell’occupazione. Nel secondo semestre del 2010, la crescita sarebbe continuata, anche se a ritmi diversi, sempre trainata dalle esportazioni, mentre la domanda interna è rimasta debole sia sul fronte degli investimenti, che hanno visto l’esaurirsi delle politiche fiscali espansive uniti all’incertezza e agli ampi margini di capacità inutilizzata, che dei consumi delle famiglie.
LA REALTÀ ECONOMICA NAZIONALE E LOCALE Lo scenario che ci appare davanti, dopo il periodo di recessione che abbiamo vissuto nel 2008 e 2009, è senza dubbio un periodo di stagnazione non solo per il 2010, ma, probabilmente, anche per il 2011 e il 2012, caratterizzato da una crescita annua intorno all’1% e da una domanda interna molto debole. In questo contesto, l’elemento trainante dell’economia italiana sono state e saranno le esportazioni, mentre il contributo della domanda interna, già modesto, si è addirittura ridotto nel secondo semestre del 2010 a seguito della decelerazione degli investimenti in macchinari e attrezzature, innescata dall’esaurirsi degli incentivi fiscali, e della contrazione degli acquisti di mezzi di trasporto.
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Nel terzo trimestre del 2010, periodo più recente rispetto al quale si dispongono di dati ufficiali definitivi rispetto alla data di stesura del presente documento, è proseguita la ripresa degli investimenti fissi lordi (+0,9% rispetto al trimestre precedente), ma ad un ritmo inferiore rispetto al secondo (+2% rispetto al trimestre precedente) e secondo l’indagine semestrale condotta in ottobre dall’ISAE i piani di investimento per il 2011 delle imprese manifatturiere rimarranno ancora improntati ad un’estrema cautela, frenati da un lento miglioramento della domanda e prevalentemente orientati alla sostituzione del capitale obsoleto, anche se sono emerse indicazioni più favorevoli sull’espansione della base produttiva (fonte Banca d’Italia). Dopo oltre due anni, nel terzo trimestre 2010 gli investimenti in costruzioni sono tornati a crescere (+0,6% rispetto al periodo precedente) rilevando una lieve riduzione di quelli in abitazioni (-0,4%) e un rialzo di quelli non residenziali (+1,4%) tanto che la fiducia delle imprese edili è migliorata a ottobre e novembre sia in chiave attuale che prospettica (Fonte Cresme). Tornando al fattore trainante della crescita produttiva italiana, si osserva che nel terzo trimestre 2010 le esportazioni sono aumentate del 3,2% rispetto al secondo trimestre con un’accelerazione delle vendite di beni (+4,1% rispetto al trimestre precedente) e un calo dei servizi (-0,5%) dopo due trimestri in espansione (fonte Cresme). Tale aumento ha interessato tutti i principali settori merceologici, ma soprattutto la meccanica, i mezzi di trasporto e il “made in Italy” e, sotto il profilo geografico, sono aumentate le esportazioni verso i paesi dell’Unione europea, in particolare Germania e Regno Unito, mentre, tra i paesi esterni alla UE, sono aumentate le vendite in Cina, Russia e Svizzera. Sul finire dell’anno, tra ottobre e novembre, il volume delle esportazioni è rimasto pressoché stazionario seguendo l’indebolimento della domanda nei principali mercati di sbocco. La produzione industriale, inoltre, ha fatto rilevare nella prima parte del 2010 una dinamica ascendente sulla scia della fase di maggior slancio della ripresa globale, supportata, tra gli altri fattori, da un momentaneo deprezzamento dell’euro, per poi rallentare nella secon-
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da parte dell’anno (a partire dai mesi di luglio e agosto) con il venir meno degli incentivi fiscali, che avevano ridato nuova linfa agli investimenti industriali per la ricostituzione delle scorte di magazzino. Come è logico aspettarsi, in un contesto dove la disoccupazione reale è dell’8,3%, se non addirittura dell’11% secondo stime della Banca d’Italia, e i salari reali ristagnano, i consumi privati non crescono frenati da una propensione alla cautela, dalla debolezza del reddito disponibile e dalle prospettive incerte delle condizioni del mercato del lavoro. L’occupazione ha continuato, seppur lievemente, a ridursi nel terzo trimestre 2010 (0,2% rispetto al trimestre precedente) anche se i dati di ottobre e novembre farebbero rilevare un lieve incremento dell’occupazione (fonte Banca d’Italia), con una media dello 0,9% in calo nei prime nove mesi dell’anno 2010, inversione di tendenza confermata anche sul fronte del ricorso alla Cassa integrazione guadagni diminuita negli ultimi mesi dell’anno. Se da un lato i consumi privati non crescono, dall’altro i conti pubblici non permettono interventi adeguati di sostegno alla domanda aggregata. Secondo i dati del conto economico delle Amministrazioni pubbliche diffusi dall’Istat, nei primi tre trimestri del 2010 l’indebitamento netto è diminuito (-0,4% del PIL rispetto al corrispondente periodo del 2009) con una lieve contrazione delle spese primarie e una forte riduzione delle spese in conto capitale (in aumento, invece, le spese primarie correnti) (fonte Banca d’Italia). Ecco, quindi, come l’export rappresenti il fattore propulsore da cui dipenderà la crescita economica italiana futura della quale, un ruolo molto importante, sarà ricoperto dall’andamento futuro dei mercati valutari mondiali, che stanno vivendo molte tensioni, i cui esiti imprevisti potrebbero modificare lo scenario. L’andamento futuro dell’export dipenderà, comunque, anche dall’andamento dei prezzi, che agirà sulla competitività delle imprese. Nel corso del 2010, l’inflazione al consumo ha subito un andamento crescente passando da un +1,3% nel primo semestre ad un +1,7% alla fine del terzo trimestre per chiudere l’anno con un +1,9% (fonte Banca d’Italia). Questo aumento, in linea con i dati della media dell’area euro,è stata la conseguenza
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dell’aumento dei prezzi dei prodotti energetici e dei beni e servizi a prezzo regolamentato nonché di una accelerazione dei prezzi finali degli alimentari. In un quadro di contenute pressioni inflazionistiche di origine interna, all’inizio del 2011, l’inflazione al consumo potrebbe risentire ulteriormente della spinta dei rincari delle materie di base e di aumenti dei beni e servizi a prezzo regolamentato attestandosi intorno al +2%, in linea, comunque, con la media dell’area euro (fonte Banca d’Italia). Secondo le stime della Banca d’Italia, quindi, in Italia la crescita del PIL resterebbe per il prossimo biennio al di sotto di quella dell’area euro, che farebbe prevedere una crescita intorno all’1,5%. La ripresa in Italia è molto meno sostenuta che in Germania dove maggiore è la crescita delle esportazioni a fronte di una crescita delle importazioni di poco inferire a quella tedesca. Segnali di un lieve miglioramento si rilevano anche sul fronte del ricorso al credito dove, durante l’autunno, la dinamica del credito bancario ha continuato a rafforzarsi, pur rimanendo su valori modesti. Tale accelerazione è stata più marcata per i prestiti alle società non finanziarie e, nell’ambito di quest’ultime, è stata maggiore per le imprese manifatturiere rispetto a quelle che operano nel settore dei servizi e delle costruzioni. La ripresa del credito alle imprese è in larga parte spiegabile con l’andamento della domanda, che risulta sostenuta da una modesta espansione dell’attività produttiva. Va sottolineato, però, il lieve irrigidimento riscontrato nella seconda parte del 2010 dei criteri di erogazione dei prestiti alle imprese di maggiori dimensioni, in termini di maggiori garanzie richieste e di margini sui finanziamenti più rischiosi, a seguito di una maggiore incertezza, rispetto alle attese del secondo trimestre 2010, sulle prospettive economiche in generale e di quelle di determinati settori o imprese. Dal lato della domanda, invece, si segnala una lieve attenuazione nel terzo trimestre 2010 della dinamica della domanda di credito delle imprese, che rifletterebbe le minori esigenze di finanziamento per operazioni di ristrutturazione del debito a favore di un aumento delle richieste di finanziamento per scorte e capitale circolante. Lo scenario macroeconomico fin qui delineato è soggetto
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a un’incertezza elevata circa l’intensità e l’evoluzione della ripresa, che per il biennio 2011-2012 sembra trainata dalle esportazioni, risentendo della debolezza della domanda interna e degli effetti delle misure di riequilibrio dei conti pubblici varate la scorsa estate. Ritmi produttivi così modesti non consentirebbero una ripresa significativa dell’occupazione, mentre gli effetti di una dinamica più sostenuta per il commercio mondiale verrebbero compensati dagli andamenti più sfavorevoli dei tassi d’interesse a medio e lungo termine, del prezzo del petrolio e del tasso di cambio. In ultima analisi, a livello territoriale, è opportuno dare alcune informazioni di massima su quella che è la realtà economica regionale e locale di cui fa parte la nostra società, benché le sue dimensioni e la sua storicità la collochino ormai su orizzonti nazionali e internazionali. Il PIL della Toscana, secondo le stime IRPET, dovrebbe far rilevare alla fine del 2010 una crescita del 1,4% seguita da un rallentamento nel 2011 e da una accelerazione nel 2012, crescita trainata anche in questo contesto dall’export (fonte CCIAA Arezzo). Sul fronte della produzione industriale, i primi nove messi del 2010 hanno fatto rilevare una crescita del 4,5%, crescita che sembra aver interessato principalmente la media e grande impresa, mentre la situazione appare ancora stagnante per le piccole e piccolissime imprese. Spostandosi sul versante delle esportazioni, queste nei primi nove mesi del 2010 sono aumentate di oltre il 14% in termini nominali e intorno al 6,9% se depuriamo il dato dell’effetto provocato dall’andamento dei prezzi dei prodotti petroliferi e dei metalli preziosi, cifre senza dubbio in controtendenza con i dati rilevati a livello nazionale. Segnali di inversione di tendenza, tuttavia, non si vedono sul fronte dei consumi interni, dove le vendite al dettaglio hanno fatto registrare un calo del 2,5% nei primi nove mesi dell’anno rispetto allo stesso periodo del 2009; tutto ciò in risposta a quella che è l’attuale situazione del mercato del lavoro, che fa prevedere per il 2010 un incremento del tasso di disoccupazione a livello regionale del 7% contro il 6,3% del 2009. Lo stesso andamento si dovrebbe rilevare anche a livello della
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nostra provincia, dove il tasso di disoccupazione sembra collocarsi ampiamente al di sopra del 6% a fine 2010 (fonte CCIAA Arezzo). Queste stime non tengono conto dei lavoratori in Cassa Integrazione e se ci soffermiamo su un’analisi degli ammortizzatori sociali nella provincia, i dati non sono certo più incoraggianti. Infatti, i dati forniti dall’Inps sulla Cassa Integrazione della provincia di Arezzo indicano un aumento nel 2010 del numero di ore autorizzate pari al 34,4%, con un aumento complessivo negli ultimi due anni del 292%. Anche osservando i dati relativi alle Liste di mobilità, nel parziale di settembre 2010, emerge un ulteriore aumento del 6% degli iscritti, con una dinamica ancora più elevata a livello regionale (+6,5% a settembre 2010) (fonte CCIAA Arezzo). A livello di domanda interna, anche gli investimenti sembrano essere piuttosto stagnanti e per il futuro non si intravedono segnali di cambiamento. Pur avendo percepito segnali di ripresa trainati dagli incentivi messi in atto, permane, tuttavia, una quota ancora rilevante di capacità produttiva inutilizzata. Un comportamento controcorrente, invece, lo ha avuto la spesa delle amministrazioni pubbliche, che probabilmente subirà una contrazione nel 2011 a seguito dei tagli imposti a livello nazionale dalle manovre finanziarie. Passando ad un’analisi dei lati a livello provinciale non possiamo che rilevare le stesse tendenze riscontrate a livello regionale evidenziando un aumento del PIL intorno all’1,1% nel 2010 per poi passare ad un rallentamento nel 2011 (+0,7%) e poi ripartire dal 2012 (fonte CCIAA Arezzo). Anche in provincia la ripresa economica appare trainata dalle esportazioni, pur con divergenze a livello settoriale e dimensionale, con la stessa inversione di tendenza riscontrata con i dati regionali. La nostra provincia è, infatti, orientata ai mercati esteri: se tale aspetto ha reso più accentuata la crisi mondiale negli anni 2008-2009 rispetto ad altre realtà nazionali, oggi contribuisce al conseguimento di quei risultati positivi che caratterizzano l’inizio di questa ripresa. Restano, tuttavia, ancora delle criticità di fondo che rendono il cammino intrapreso incerto e con ostacoli da superare: infatti, già nel
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terzo trimestre 2010 si è registrato un rallentamento della crescita delle esportazioni probabilmente dovuto al rafforzamento dell’euro nei confronti del dollaro e all’aumento del prezzo dei metalli preziosi, che rappresentato un comparto molto importante dell’export aretino.
CONSIDERAZIONI SULLO STATO DEL SETTORE DELLE COSTRUZIONI La crisi delle costruzioni ha origini temporali collocabili anteriormente alla crisi economica internazionale, i cui fattori di criticità hanno finito per acuirsi e manifestare tutti i sui effetti negli anni 2008-2009, poi continuati anche nel 2010. Il settore edilizio ha concluso il suo sesto ciclo espansivo e dopo aver raggiunto il suo picco nel 2006 ha subito una frenata nel 2007 per poi avere una drastica caduta nel 2008-2009. Infatti, all’inizio del decennio il settore delle costruzioni era il comparto trainante dell’economia italiana con tassi di crescita superiori a quelli del resto dell’economia; dal 2004 al 2006 la sua crescita è stata simile alla media dell’economia generale per poi, dal 2007 ad oggi, scendere al di sotto della media. In sintesi, al di là delle possibili divergenze di stime imputabili ai vari organismi economici di studi e ricerche, la dimensione della crisi che il settore delle costruzioni sta vivendo appare chiara: siamo nella peggiore recessione del secondo dopoguerra, dove nell’arco di tre o quattro anni il comparto ha registrato una perdita tra il 15% e il 20% del potenziale di mercato, pur dovendo ricordare che la decelerazione del settore partiva da livelli di produzione del tutto eccezionali. In particolare, gli effetti numerici di questa crisi, che secondo gli addetti del settore non si è esaurita nel 2010, ma proseguirà anche nell’anno successivo, possono sintetizzarsi in un calo degli investimenti in costruzioni del 6,4% nel 2010, dopo un calo del 7,7% nel 2009 e del 2,7% nel 2008, con una stima al ribasso del 2,4% nel 2011 (fonte Ance). In quattro anni, dal 2008 al 2011, il settore delle costruzioni ha perduto il 17,8% in termini di investimenti ossia, usando altre parole, i volumi di produzione del settore
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sono tornati a quelli rilevati alla fine degli anni ’90. In questo contesto, il calo maggiore si è registrato nel comparto dell’edilizia abitativa con una perdita in termini di investimenti del 34,2% negli anni 2008-2011. Purtroppo, dati incoraggianti non provengono nemmeno sul fronte del settore pubblico, poiché dal Disegno di Legge di Stabilità 2011 emergono ulteriori riduzioni alle risorse per nuove infrastrutture con un -14% rispetto all’anno precedente e con una riduzione complessiva del 30% nel triennio 2009-2011 (fonte Ance). Cosa sta succedendo e cosa succederà in questo mercato è una delle chiavi dello scenario dei prossimi anni, dove l’ipotesi più probabile vedrà il prossimo ciclo raggiungere livelli di produzione inferiori del 10-15% rispetto al ciclo precedente guidato da una lenta ripresa. In questo contesto, improntato alla moderazione, vanno interpretati i primi sorprendenti segnali di crescita arrivati dal mercato immobiliare. L’inizio del prossimo ciclo, che si svilupperà nell’arco temporale dal 2011 al 2015, dovrebbe essere improntato alla crescita per poi frenare, sempreché permangano alcune condizioni di carattere generale, quali un clima di ripresa, seppur modesta, la tenuta dei conti pubblici e l’auspicata attuazione del “piano casa 2”. La ripresa del settore passerà attraverso un cambiamento del mercato che vedrà ridisegnata la segmentazione dello stesso in “modelli di domanda/offerta”. Quest’analisi vede una riduzione di quello che è considerato il mercato tradizionale, caratterizzato dell’edilizia residenziale (nel prossimo ciclo edilizio si costruiranno molte meno case di quante ne sono state costruite nei primi dieci anni 2000), ma anche l’opera pubblica di sola esecuzione vedrà una riduzione. Mentre l’andamento economico, le difficoltà della crisi e i flussi migratori favoriranno offerte a costi contenuti (low cost), rappresentative di un mercato in crescita futuro. Ma soprattutto, nei prossimi anni, il settore delle costruzioni sarà improntato da un processo d’innovazione, guidato dalla globalizzazione, dall’evoluzione tecnologica e dalla questione energetico-ambientale (che vedrà sempre più coinvolti clienti e legislatori); in altre parole, “l’energy technology” e la crescita della questione
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ambientale e del risparmio energetico saranno i fattori che guideranno il mercato di “ricostruzione”, dove le grandi imprese potranno costruire un vantaggio competitivo basato sulla conoscenza. Dall’altro lato, il prossimo ciclo sarà caratterizzato da una maggiore riqualificazione e trasformazione del patrimonio esistente a fronte di una riduzione della domanda di nuove abitazioni. La ripresa del settore passerà anche dalle capacità degli addetti di cogliere le opportunità offerte dal mercato estero, dove la crescita economica e i processi di integrazione alimenteranno il processo di urbanizzazione, industrializzazione, infrastrutturazione e riqualificazione, in sostanza, il mercato estero rappresenterà una domanda importante del prossimo ciclo edilizio. Ciò che ci auguriamo è che una parte dei programmi di opere pubbliche previsti trovino attuazione e non siano oggetto di continui slittamenti causati dalla pressione del debito pubblico. Inoltre, elemento incoraggiante per le future previsioni è costituito dal potenziale rappresentato dall’elevata dimensione degli investimenti in costruzioni, che potrà essere alla base della riqualificazione del patrimonio esistente. Ciò potrà rappresentare il passaggio da una fase di prevalente nuova costruzione (come quella che ha caratterizzato il sesto ciclo) ad una fase in cui prevarrà la trasformazione e la riqualificazione del patrimonio esistente, di piccola, media e, più avanti, grande scala. In altri termini, possiamo dire che, probabilmente, il prossimo ciclo edilizio sarà più simile al quinto ciclo edilizio, caratterizzato dalla riqualificazione e trasformazione delle città italiane degli anni ’80, piuttosto che al sesto ciclo, quello delle nuove costruzioni residenziali e della spesa in grandi opere pubbliche.
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LE TENDENZE E LE NOVITÀ • La Cooperativa e gli altri settori di attività. Una nuova strategia per il futuro. La nostra Cooperativa rappresenta una realtà ormai consolidata nel panorama economico locale ma, con il tempo, ha acquisito una posizione importante in quello nazionale ed ora anche in quello internazionale ove ha cominciato a muovere i primi passi da qualche anno. Come abbiamo avuto modo di illustrare nella nostra convention tenutasi verso la fine del 2009 la nostra realtà conta 54, soci con un’età media al di sotto dei 40 anni, conta 1500 occupati compreso l’indotto e conta partecipazioni in oltre 40 imprese nei tradizionali settori di attività della società quali quello delle costruzioni con importanti partnership anche in campo internazionale e con una ulteriore specifica nel settore della realizzazione delle Grandi Opere, della commercializzazione di materiali inerti per finire con quello dell’ambiente.La nostra Cooperativa rappresenta una realtà ormai consolidata nel panorama economico locale ma, con il tempo, ha acquisito una posizione importante in quello nazionale ed ora anche in quello internazionale ove ha cominciato a muovere i primi passi da qualche anno. Come abbiamo avuto modo di illustrare nella nostra convention tenutasi verso la fine del 2009 la nostra realtà conta 54, soci con un’età media al di sotto dei 40 anni, conta 1500 occupati compreso l’indotto e conta partecipazioni in oltre 40 imprese nei tradizionali settori di attività della società quali quello delle costruzioni con importanti partnership anche in campo internazionale e con una ulteriore specifica nel settore della realizzazione delle Grandi Opere, della commercializzazione di materiali inerti per finire con quello dell’ambiente. In particolare volgiamo porre l’attenzione in questa sede sull’impegno che la Cooperativa ha profuso nella ideazione, progettazione, sviluppo e realizzazione di grandi opere costituite dagli Outlet, terminati o in corso di realizzazione, su tutto il territorio nazionale ed in fase
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di realizzazione anche in alcuni paesi europei. In questo contesto economico davvero difficile, l’aver differenziato le nostre attività economiche è, senza ombra di dubbio, l’intuizione più importante degli ultimi dieci anni. Il Gruppo Castelnuovese sta lavorando nei settori delle Grandi Opere, dell’Ambiente, dell’Immobiliare e degli Inerti e, le scelte strategiche che il Consiglio di Amministrazione continua ad operare, sono nella logica del Gruppo. La strategia, pianificata dalla Presidenza e condivisa in Consiglio di Amministrazione, di investire in progetti autofinanziati con risorse economiche dell’azienda e, condivisi con altri Soci e partner storici della Cooperativa, riteniamo che sia l’obbiettivo più importante da continuare a perseguire. È evidente che, finanziare direttamente gli interventi immobiliari più rilevanti della Cooperativa (vedi Città Sant’Angelo, Mandò Village), comporta una notevole disponibilità economica. L’aver voluto consolidare, in questi anni, il nostro patrimonio arrivando quasi a cinquanta milioni di euro, ha significato acquistare solidità e fiducia dal sistema bancario, senza il quale non sarebbe possibile realizzare simili iniziative. Allo stesso tempo, ci ha permesso di condividere queste attività con altri soci, come Unieco ed Europ Invest e poter condividere i naturali rischi operativi. Questa è la strada che dobbiamo continuare a percorrere nei prossimi anni, cercando di individuare nuove opportunità nel campo immobiliare, in possesso di alcuni istituti bancari. L’altro aspetto rilevante, da continuare a perseguire, è la formazione continua del nostro personale. L’aver investito nel management e nella sua formazione, ha portato oggi l’azienda ad avere uomini capaci e preparati nel coordinare progetti sempre più complessi; gestire commesse considerevoli, come general contractor, hanno permesso all'azienda di ampliare le opportunità di lavoro e conoscere committenti importanti. Continuare ad investire e differenziare le nostre attività, crediamo che sia il sistema migliore per curare gli interessi dei nostri Soci, delle nostre famiglie, dei nostri dipendenti e di tutte quelle aziende che guardano a Castelnuovese come un punto di riferimento. Sentiamo questa responsabilità e cercheremo di dare il massimo delle nostre forze e della nostra sensibilità, al fine di raggiungere
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sempre più obbiettivi prestigiosi. Una attenzione particolare viene rivolta ad alcune opportunità commerciali all’estero. Dopo aver costituito la società La Castelnuovese Hungaria KFT, l’Ungheria vivendo un difficile momento economico; valuteremo nel prossimo futuro se eventualmente fare alcuni investimenti ma, per ora, la società rimane inattiva. Continua lo sviluppo del progetto in Croazia, nel Comune di KriÏ vicino Zagabria, per la costruzione del Company Store Village denominato “KriÏ Village”. La proprietà dell’area su cui sorgerà il complesso è della società di diritto Croato “Roda Gradnja d.o.o.” con cui abbiamo andremo a perfezionare i preliminari di acquisto del 25% delle quote del capitale sociale. Stiamo valutando nuove opportunità, in campo commerciale, in Grecia ed in Marocco insieme alla società Europ Invest, di Ubaldo De Vincentiis, ed allo Studio Nataloni di Firenze, che coordina l’aspetto finanziario dei nuovi interventi. Siamo convinti che sviluppare nuove opportunità, fuori dai confini Italiani, porterà opportunità di lavoro per la nostra Cooperativa. Crediamo che la strada intrapresa alcuni anni fa, nel cercare nuove opportunità commerciali all’estero, sia stata una mossa strategica essenziale perché ci ha permesso, con la giusta calma, di capire dove era meglio investire. Se non lo avessimo fatto in quei tempi e con quella serenità mentale, senza essere costretti a doverlo farlo per la mancanza di lavoro, oggi non sarebbe possibile, visto l’attuale situazione economica. Vorrei infine ricordare la scelta intrapresa nel settore ambientale, insieme alla Cooperativa Unieco, nel costituire una nuova Holding, la società U.C.H. Holding s.r.l., dove abbiamo conferito le partecipazioni della società STA S.p.A., detenute dalla due Cooperative. Questo a significare un maggior rafforzamento dei rapporti, fra le due aziende, ed una maggiore partnership unitaria nel controllo e nella gestione della nostra società STA all’interno del settore ambientale. Non dimentichiamo che per la nostra azienda, il settore ambientale, oggi è diventato uno dei settori più rilevanti, sia per la dimensione di occupati che genera e sia per gli investimenti eseguiti. Le risorse economiche apportate hanno fruttato, nel tempo, opportunità di lavoro e ritorni economici tali da poter consolidare il nostro patrimonio. Nel prossimo esercizio
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L A
C A S T E L N U O V E S E
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saremo chiamati ad attuare scelte importanti al fine di partecipare alla gara per la gestione dei rifiuti del Ato Sud della Toscana; nuovo soggetto societario che andrà a gestite la raccolta dei rifiuti di circa un milione di cittadini.
LA CASTELNUOVESE E LA CONCORRENZA Anche quest’anno, le principali società di rating, che mettono a confronto i vari bilanci delle aziende italiane di costruzione, come il CRESME, la rivista Costruire, il Sole 24 ore, hanno collocato la nostra Cooperativa fra le prime 100 realtà più importanti d’Italia e, come performance in percentuale di redditività e fatturato, siamo risultati al secondo posto in Italia. Questi risultati sono veramente importanti perché raggiunti in un momento così drammatico della nostra economia, che devono rendere orgogliosi i nostri Soci, ed entusiasti nel far parte della Cooperativa. È evidente che sarà difficile, nel prossimo futuro, poter ripetere queste performance, però questi risultati consolidano la strategia dell’azienda e impegnano, il prossimo Consiglio di Amministrazione, a continuare sulla strada tracciata in questi anni nel diversificare le nostre attività. L’azienda ha in corso rilevanti realizzazioni sul territorio italiano, con importanti partnership commerciali e industriali che consentono di far apprezzare il nostro lavoro ad una platea più vasta di attori ma anche di potersi confrontare con realtà d’eccellenza e di acquisire ulteriori competenze ed esperienze. La nostra società, ricordiamo, che ha natura giuridica di Cooperativa e proprio per tale natura pone particolare attenzione al rapporto con i propri Soci ed agl'investimenti finalizzati al potenziamento dell’occupazione. Il nostro fine è proprio quello di dare lavoro a tante famiglie, non dimenticando, però, che siamo un’ azienda ed è indispensabile fare utili per poterli reinvestire in nuove opportunità che portino lavoro. La natura di Cooperativa ci permette di gestire un patrimonio intergenerazionale che, nei momenti difficile dell’economia come quello che stiamo vivendo, verrebbe naturale rimanere fermi per evitare qualsiasi rischio. Invece la forza della Cooperativa sta proprio qui, è proprio nei momenti difficile, dove nessuno investe, che la Cooperazione da un impulso importante al rilancio del nostro paese continuando ad impegnarsi in nuove attività; ne è un esempio la tenuta dei numeri degli occupati all’interno delle nostre società.
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Il settore delle costruzioni, ormai da qualche anno, continua ad essere in profonda crisi. Troppi interventi immobiliari, cavalcando una bolla speculativa, sono stati immessi sul mercato, arrivando a creare un collasso economico, mai visto prima d’oggi, di queste dimensioni. Come da molti anni stavamo evidenziando l’aumento incontrollato di aziende che entravano nel mercato delle costruzioni, ed in particolare in quello residenziale, utilizzando lavoro irregolare, era evidente che non saremmo stati più in grado di controllare chi aveva le competenze e i requisiti oggettivi per operare in questo settore. È troppo facile costituire una nuova società, ritirare una partita iva, in Camera di Commercio, ed improvvisarsi costruttori aprendo un cantiere. Sono mancati i necessari controlli a tutela del consumatore. Un altro aspetto da non sottovalutare, è la burocrazia con la quale ogni giorno siamo chiamati a scontrarsi. È diventato davvero esoso il quantitativo di documentazione, che non serve a niente, che siamo costretti a presentare alle Amministrazioni Pubbliche per qualsiasi pratica ed il tempo che viene impiegato prima del rilascio di qualsiasi autorizzazione. Questo è uno dei maggiori “competitor” negativi che abbiamo in Italia in questo momento. Questo modo di operare, va a scapito dei tanti investitori stranieri che vorrebbero venire ad investire nel nostro paese, ma che non avendo certezze sui tempi di realizzazione, preferiscono dirottarsi su altri stati dove ci sono opportunità più vantaggiose e redditizie. Il costo finanziario che si ripercuote sull’utilizzatore finale dell’investimento è davvero rilevante e, molte volte, non ci permette di essere competitivi rispetto al mercato. È indispensabile che i nostri amministratori politici, affrontino questo problema se non vogliamo rimanere fanalino di coda dell’Europa.
EVOLUZIONE DELLA COOPERATIVA: PREVISIONI E PROGRAMMAZIONE COME LA COOPERATIVA SI È MOSSA ALL’INTERNO DEL SETTORE
Nell’esercizio appena trascorso abbiamo completato importanti interventi immobiliari ed altri sono appena iniziati. Di seguito riportiamo i principali lavori dove la nostra Cooperativa è stata impegnata:
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• Nel Comune di San Giovanni Valdarno sono iniziati i lavori per la terza fase nel quartiere denominato Fornaci Bagiardi. L’intervento è stato di particolare importanza, visto la collocazione strategica per la città, e ci ha visto impegnati in questi anni. La nostra Cooperativa dopo il fallimento negli anni ’90 delle due aziende proprietarie dell’area, Cooper Chianti e Ranfagni, ha acquisito l’intero intervento dal tribunale di Firenze, ed ha riprogettato un importante recupero urbano, di non facile risoluzione, rendendo così nuovamente vivibile un pezzo importante di San Giovanni. Sono stati realizzati circa 120 alloggi e tutte le opere di urbanizzazione dell’intero comparto. I lavori della terza fase ci vedono impegnati nella costruzione di un nuovo complesso residenziale, di circa 40 alloggi. Si tratta di una bellissima area, inserita nel verde con un immenso parco pubblico attrezzato ed un lago, dove realizzeremo circa cinquanta alloggi di bio edilizia e risparmio energetico. Saremo impegnati, in questo intervento, per almeno due anni al fine di completare anche l’intera viabilità che permetta di unificare le due importanti lottizzazioni delle Fornaci Bagiardi e Zut Lago. È stato presentare il piano attuativo, per le necessarie autorizzazioni edilizie, dell’area Zut 8_3 Fornaci, dove sarà realizzato un nuovo complesso immobiliare adiacente all’intervento delle Fornaci Bagiardi. Stiamo completando il restyling della progettazione del nuovo quartiere residenziale in località Porcellino, denominato «Parco della Miniere - residenze-natura-sport», al fine di realizzare un intervento immobiliare in autosufficienza energetica, in classe A, e con la concezione di bio edilizia diminuendo l’impatto volumetrico dell’intero quartiere, e dare un maggiore spazio al verde urbano attrezzato. L’area ha una estensione di vari ettari dove sarà realizzato uno stadio per l’atletica leggera ed una zona sportiva, a servizio delle nuove costruzioni e dell’intera zona. Proseguono le progettazioni per la costruzione, nel Comune di Cavriglia, di alloggi con il criterio della Bio-Edilizia nell’area denominata ex sportiva, all’interno del Consorzio Cavriglia, insieme ad altri proprietari. Mentre abbiamo completato l’intervento per la costruzione di 17 alloggi ed un’attività commerciale nel capoluogo. Nel Comune di Foiano della Chiana, sono stati completati i lavori per la costruzione della terza fase del Factory Outlet
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Valdichiana destinati alla vendita di capi di abbigliamento firmati a prezzi scontati, secondo una formula ormai diffusa negli Stati Uniti e in diversi Paesi europei. La realizzazione di questo intervento, ha portato la nostra Cooperativa ad avere un risalto importante su tutta la stampa regionale e nazionale sia per la qualità dell’intervento sia per i tempi di esecuzione. A realizzare il centro è stata la società Outlet s.r.l. , del gruppo Percassi di Bergamo. La superficie fondiaria ha una estensione di 1.650.000 metri quadrati ed una superficie coperta di 30.000 metri quadrati. Sono stati realizzati 3.000 posti auto, circa un centinaio di negozi ed una superficie a verde pari a circa 11.000 metri quadrati. Gli addetti occupati nel centro commerciale, con il relativo indotto, sono più di 500. I lavori per la costruzione del centro sono stati affidati alla società Foiano Outlet s.c.a.r.l. controllata da La Castelnuovese per il 65% e dal 35% dalla Cogestil del gruppo Percassi e l’intera gestione tecnico-costruttiva è stata affidata alla nostra Cooperativa. Gran parte delle nostre maestranza sono state impegnate in questo cantiere per completare l’opera nei tempi contrattuali. Il completamento dei negozi della terza fase avverrà nella prossima estate. Sono stati completati i lavori per la costrizione di circa 1.500 mq, di attività commerciale, all’interno dell’Outlet Village Valdichiana., per conto della società Retail Park Valdichiana controllata della società Europ Invest. Rimane da completare un altro lotto, adiacente a quello appena realizzato, di circa 2.000 mq che inizieremo a costruire nel prossimo anno. Nel Comune di Castelnuovo Berardenga sono quasi terminati i lavori per la costruzione di nuovi alloggi in località Pianella. La nostra Cooperativa è ormai impegnata da molti anni, in questo Comune, dove abbiamo realizzato vari interventi di edilizia residenziale, e dove abbiamo acquisito, nel tempo, una solida stima da parte dei nostri clienti. L’intervento prevede la costruzione di circa 10 villette bifamiliari, vendute in parte, e la realizzazione di una piazza centrale di collegamento per l’intero intervento. Nel Comune di Montevarchi, dove avevamo acquistato una area edificabile ad uso commerciale, della superficie complessiva pari a circa 12.000 mq., ubicato nell’area adiacente all’attuale Ipercoop, abbiamo completato i lavori per la costruzione del nuovo centro commerciale OBI Italia, del
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gruppo Unicop Firenze, al quale avevamo già ceduto l’intera area. È stato un intervento edilizio complesso sia per le difficoltà costruttive riscontrate, essendo un area inserita in un contesto già urbanizzato e frequentato dal centro commerciale IperCoop, sia per i tempi contrattuali ristretti nel completare le opere. Il nuovo centro commerciale è stato inaugurato nel Dicembre 2009 con grande soddisfazione del committente e della nostra azienda. Nell’anno 2010 sono iniziati i lavori di demolizione e ricostruzione del centro commerciale, inserito nella area ex CAV, dove saranno realizzate due medie superfici di vendita. Prevediamo la consegna nell’anno 2011. Nel Comune di Siena sono stati completati i lavori per la costruzione del nuovo centro ricerche di bio-tecnologia, per conto della società Sansedoni della Fondazione del Monte dei Paschi. I lavori sono stati acquisiti tramite il nostro consorzio CTC di Firenze e l’appalto dei lavori è stato di circa Euro 6.000.000,00. Nel Comune di Figline Valdarno, in zona Rena Borratino nella frazione Matassino, sono iniziati i lavori per la costruzione di 42 alloggi con le relative opere di urbanizzazione, dove la nostra Cooperativa sarà impegnata per i prossimi anni. Vista la situazione economica, del settore immobiliare, abbastanza in difficoltà, abbiamo deciso di rallentato i lavori; prevediamo di finire l’intervento nel corso del prossimo anno. Nel Comune di Città Sant’Angelo, in provincia di Pescara, è stato inaugurato, nel mese di Settembre 2009, la prima parte del nuovo Factory Outlet Village per una superficie di circa 12.000 mq. La nostra Cooperativa è stata impegnata nella costruzione, dell’intero intervento, insieme alla Cooperativa Unieco di Reggio Emilia, nostro socio nell’intera operazione. I tecnici e le nostre maestranze, hanno dato una grande dimostrazione di competenza, organizzazione, innovazione costruttiva e grande spirito di gruppo, nel raggiungere un risultato, da tanti valutato irraggiungibile, per aver rispettato e centrato tutti i tempi ed i costi contrattuali. È una grande soddisfazione e un grande vanto per la nostra Cooperativa. La superficie dell’area, interessata alla costruzione, è di circa 13 ettari e la superficie coperta del centro è di circa 30.000 mq. La proprietà delle aree è della società Città Sant’Angelo Outlet Village S.p.A. partecipata, dalla nostra
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Cooperativa e da importanti gruppi operanti nel settore. I lavori sono stati affidati alla società Consortile Pescara Outlet S.p.A. partecipata in quote paritetiche fra La Castelnuovese ed Unieco, dove la nostra Cooperativa ha il ruolo di mandatario e coordinatore esecutivo dei lavori. Questo intervento, rilevante sia per la dimensione che per la sua collocazione, produrrà importanti opportunità di lavoro per le nostre maestranze e per i nostri subappaltatori, e ci vedrà impegnati per vai anni. In quest’anno sono stati iniziati i lavori per la costruzione della seconda fase, per una superficie di circa 15.000 mq, che, nel prossimo anno, porteranno al completamento dell’intera opera dove saranno aperti circa 120 negozi per una superficie di 30.000 mq di vendita. Nel Comune di Terranova Bracciolini, dopo il completamento dei lavori per la costruzione dell’impianto di selezione e compostaggio dei rifiuti solidi urbani del Valdarno, e dopo aver eseguito i necessari collaudi, per mettere a regime l’impianto, l’intero ciclo dei rifiuti è completato. L’intera opera ci era stata commissionata dalla società T.B. S.p.A. (controllata dal Gruppo STA) dopo aver vinto la gara pubblica per i lavori e la gestione in project financing, e fu costituita una società di scopo, insieme alla società CSA Impianti (azienda proprietaria degli impianti di smaltimento dei rifiuti del valdarno), che gestirà l’impianto per i prossimi 18 anni. La costruzione è stata affidata alla Castelnuovese per la parte edile ed alla Unieco per la parte elettro-meccanica. Continuano in località Valvigna, i lavori per il completamento delle opere strutturali e di finitura del Centro Logistico della società PRADA. La costruzione è un opera importante, sia sotto l’aspetto architettonico, essendo stato progettato dall’Architetto Canali, che dal punto di vista tecnologico in quanto sono state effettuate tecniche innovative sul risparmio energetico e sulla bio edilizia. Abbiamo costruito anche un eliporto per l’atterraggio degli elicotteri in volo notturno. La superficie coperta della struttura è di circa 10.000 mq con destinazione di magazzini, di laboratori e di uffici, oltre naturalmente ai locali tecnici e a tutte le opere di urbanizzazione. La nostra Cooperativa, essendo l’impresa appaltatrice principale, ha la responsabilità di coordinare anche tutte le altre aziende specialistiche che lavoreranno alla costruzione. Dopo l’inaugurazione, del Dicembre 2009, sono ultimati alcuni lavori di rifinitura esterna e collaudi dei lavori per la
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costruzione del nuovo supermercato Coop della società Coop Centro Italia. La superficie coperta del centro commerciale, ha una dimensione di pari 3.500 mq e la nostra Cooperativa, ha eseguito i lavori in pochissimi mesi. Sono stati completati i lavori e collaudi per la costruzione della nuova viabilità in loc. Santa Maria, per conto delle società T.B. S.p.A. , variante che ha portato ad un nuovo riassetto viario per l’accesso alla discarica di Podere Rota ed all’Impianto di Selezione e Compostaggio. Nel settore dell’escavazione e gestione di cave di inerti, dopo aver acquisito una importante esperienza nei cantieri dell’alta velocità per il tratto ferroviario Firenze – Bologna, in Loc. Cardetole nel Mugello per conto della società Cavet; e sulla tratta ferroviaria dell’ Alta Velocità Torino – Milano nella zona di Novara, con la società I Renai Due s.r.l., dove la nostra Cooperativa detiene il 40% del capitale sociale, sotto il controllo dei nostri tecnici, abbiamo deciso di consolidare questa nostra conoscenza, nella gestione degli inerti in Valdarno. Sono stati acquistati veri terreni, nei Comuni di Laterina e Terranuova Bracciolini, per l’estrazione di inerti da calcestruzzo e, per alcune aree, sono già state ritirate le concessione edilizie e le necessarie autorizzazioni all’escavazione. Nei prossimi mesi la nostra Cooperativa inizierà i lavori di allestimento dei cantieri e della viabilità per procedere all’escavazione ed estrazione degli inerti per il confezionamento del calcestruzzo.
LA CASTELNUOVESE E L’EVOLUZIONE DELLE ATTIVITÀ COMPLEMENTARI La Cooperativa, anche in questo esercizio, ha continuato a consolidare la sua partecipazione, nel settore ambientale tramite la sua partecipata STA SpA, nell’ottica di continuare a diversificare le sue attività strategiche. Come catalogare il 2010 dal punto di vista del settore ambientale? L’anno del mancato avvio del SISTRI o dell’estinzione, poi rinviata al 2011 degli ATO? L’ennesimo anno di transizione in attesa di una ripresa industriale che tarda a venire? O un altro anno in cui le politiche sui rifiuti che coinvolgono necessariamente tutto il territorio e tutti gli enti locali, hanno subito immotivati ritardi da “campagna elettorale permanente” a tutti i livelli istituzionali? Portare avanti progetti di sviluppo e investimenti, ottenere
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risultati economici positivi nonostante le difficoltà del sistema finanziario, sono state una bella sfida anche nel 2010 per STA S.p.A. e per le società da queste controllate o collegate, scelta maturata nel 2009 con l’indirizzo strategico indicato dai soci di investire nell’ulteriore sviluppo dell’attività ambientale, benché il contesto economico e normativo non offrissero solide sponde. Organizzare e gestire un ciclo complesso come quello della raccolta e dello smaltimento dei rifiuti sia urbani che industriali non è reso infatti più facile da un quadro normativo in continua evoluzione. Da anni in Toscana si parla del settore dei rifiuti come di un settore in difficoltà ed i molto elementi di criticità ci fanno pensare ad una situazione per la quale è necessaria una rapida inversione di tendenza. Tra le maggiori criticità basti ricordare le difficoltà del sistema a realizzare ogni tipo di impianto programmato, l’incapacità degli enti locali a rispettare le scadenze previste dalla legge nazionale e regionale in materia, con iter autorizzativi che si protraggono per anni con l’aggravante di mettere in difficoltà sia le imprese realizzatrici che la collettività la quale si trova a pagare il conto dell’inefficienza burocratica sotto forma di disservizi e di aggravi tariffari. Gli esempi sono cronaca giornaliera, anche sui nostri quotidiani locali: ben nota in Valdarno la vicenda dell’ampliamento della discarica di Podere Rota gestita da CSAI S.p.A. o la realizzazione in Valdisieve del termovalorizzatore di Selvapiana da parte di AER Impianti S.r.l., impianto questo che nella programmazione originaria (si risale ormai a fine anni ‘90) avrebbe dovuto chiudere il ciclo integrato dei rifiuti urbani nell’area della Valdisieve e del Valdarno, assieme all’impianto di selezione e compostaggio di TB S.p.A. che invece è già in funzione da due anni. Se questi sono i progetti in corso di realizzazione da parte di società del Gruppo STA di cui conosciamo meglio i risvolti essendo più vicini alla nostra realtà, non dimentichiamo quanto ancora nel 2010 l’incapacità degli enti locali di svolgere con professionalità i compiti ad essi demandati dalla legge abbiano pesato sul progetto di riconversione produttiva della centrale termoelettrica ex ENI di Scarlino (GR), volta a realizzare un moderno ed efficiente impianto di termovalorizzazione della frazione secca derivante dal compostaggio dei rifiuti (CDR). Il rilascio a luglio 2010 dell’autorizzazione integrata ambientale alla combustione di CDR ha permesso di portare a termine il progetto industriale avviato nel 2007, ma il raggiungimento di questo
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ANDAMENTO DEL SETTORE
traguardo ha richiesto costi sproporzionati rispetto ad una normale attività autorizzativa, costi incomprensibili per un qualsiasi moderna economia. Il caso di Scarlino Energia è sintomatico di una difficoltà piuttosto generalizzata nell’avere risposte certe e rapide dalle pubbliche amministrazioni, che salvo casi di particolare eccellenza, faticano a tradurre in concretezza le aspettative dei soggetti economici che operano nel campo ambientale. Ma nonostante le difficoltà, l’iniziativa industriale incentrata su STA S.p.A. e sulle sue partecipate va avanti, conquistando con i fatti autorevolezza e riconoscimenti come partner industriale competente, solido ed affidabile per i soggetti pubblici e privati che operano nel settore toscano dei rifiuti. Ne è l’esempio il fatto che STA si stata individuata come partner industriale nell’ambito del “Progetto 6” il raggruppamento promosso dalle aziende che attualmente gestiscono il servizio pubblico di igiene urbana nell’ATO TOSCANA SUD per partecipare alla gara di affidamento del servizio che è stata pubblicata a luglio 2010 per le province di Arezzo, Siena e Grosseto. E di come tale progetto, pur nelle more dell’aggiudicazione della gara, stia andando avanti come autonomo progetto di riorganizzazione
societaria che indipendentemente dall’esito della stessa, porterà alla creazione di una nuova realtà economica e impiantistica nel settore dei rifiuti in Toscana. Nel corso del 2010 sono state avviate anche interessanti trattative con importanti operatori della provincia di Prato nel settore dei rifiuti e dell’energia, volti a sviluppare nuovi business e rilanciare attività storiche come quella svolta dalla controllata Produrre Pulito di Sesto Fiorentino, mentre è proseguito lo sforzo per rafforzare al presenza tramite Geofor S.p.A. nell’ATO COSTA. Un sistema di imprese dunque quello raccolto attorno a STA S.p.A. che copre dal settore dei servizi pubblici di igiene urbana, allo smaltimento e recupero dei rifiuti speciali industriali, allo sviluppo di progetti per la produzione di energia da fonti rinnovabili, in continuo fermento per migliorare e generare iniziative industriali sempre più efficienti e produttive: come abbiamo più volte ribadito non ci sentiremo mai a un punto di arrivo, ma puntiamo sempre verso una costante fase di sviluppo e investimento e l’apporto della nostra cooperativa continuerà a essere continuo e determinante anche per il futuro. E la concretezza delle nostre idee è premiata anche dal sistema finanziario: nel prossimo mese di giugno STA chiuderà un aumento di capitale subordinato all’ingresso nella
Nella cartina sono localizzate sul territorio regionale le varie partecipazioni di STA
22
Bilancio Esercizio2010
ANDAMENTO DEL SETTORE
compagine sociale di un nuovo partner finanziario, la Banca Popolare dell’Etruria e del Lazio S.p.A. che affiancherà MPS S.p.A., partner storico della nostra partecipata. I fatti parlano poi della capacità di generare un buon risultato economico anche per il 2010, nonostante tutti i problemi sopra detti: STA S.p.A. chiuderà un bilancio con circa 2 milioni di euro di utile netto, un volume d’affari di oltre 14,6 milioni di euro e 150.000 tonnellate di rifiuti industriali
La Castelnuovese Soc. Coop. 50%
intermediati, che si prevede supereranno le 200.000 tonnellate nel 2011 grazie ai nuovi contratti acquisiti. Dunque sempre più determinati nel perseguire l’obiettivo per i prossimi anni di raggiungere una dimensione territoriale ed economica decisiva: essere un attore professionalmente e finanziariamente affidabile di primaria importanza nell’ambito regionale.
UNIECO Soc. Coop. 50%
85%
spa
Amiata System Srl 34%
CSA Spa 40,32%
Severa SpA 5,93%
ICQ Toscana Esco Srl 40%
Aisa SpA 3%
Multieco Srl 40%
C.R.C.M. Srl 14,70%
Ecolat Srl 20% Produrre Pulito Spa 52,13%
Pisambiente Srl 60%
Geofor Spa 19,18%
Scarlino Holding Srl 100% CSAI Spa 40,32% 27,03% Valdisieve Scarl 71,93% Scarlino Energia Srl AER Spa AER 65% Impianti Srl 9,89% 9,64%
Siena Ambiente Spa 26% TB Spa
Bioecologia Srl 100%
Bilancio Esercizio2010
23
L’ANDAMENTO DELLA GESTIONE NEL SUO COMPLESSO
PRINCIPALI DATI ECONOMICI Il conto economico della società confrontato con quello dei quattro esercizi precedenti è il seguente:
RELAZIONE SULLA GESTIONE
PRINCIPALI DATI PATRIMONIALI Lo stato patrimoniale riclassificato della società, confrontato con quello dei quattro esercizi precedenti è il seguente:
Bilancio Esercizio2010
25
RELAZIONE SULLA GESTIONE
CASH FLOW E PRINCIPALI INDICATORI ALTERNATIVI DI PERFORMANCE Sono qui di seguito riportati i principali indicatori patrimoniali ed economici della societĂ confrontati con quelli degli esercizi precedenti:
26
Bilancio Esercizio2010
RELAZIONE SULLA GESTIONE
RELAZIONE ANNUALE SUL CARATTERE MUTUALISTICO DELLA COOPERATIVA (ART.2 COMMA 1 L.59/1992 – ART.2545 C.C.)
l’attenzione che continua a dare ai più deboli. La responsabilità di dover gestire un patrimonio intergenerazionale, ci spinge a continuare ad investire, anche se con molta attenzione, per garantire un futuro sereno ai nostri Soci.
L’ATTIVITÀ SOCIALE
L’impresa è un patrimonio allargato che coinvolge collaboratori e dipendenti, clienti e fornitori, l’ambien-
Il modello Cooperativo sta assumendo, sempre più,
te circostante, la comunità locale e così via fino a
un ruolo sociale determinante per l’intera econo-
coinvolgere strati sempre crescenti di territorio. In
mia. In un momento così difficile, che stiamo ormai
questo c’è naturalmente anche un ritorno economi-
vivendo da anni, la Cooperazione si sta dimostran-
co poiché se il mercato riconosce l’azienda corretta
do una realtà indispensabile perché continua a
in senso etico, la premia con le sue scelte. La cosa
mantenere alto il numero degli occupati, per le rica-
che però mi preme ricordare ed evidenziare è che la
dute economiche nei territori di appartenenza e per
scelta dell’impegno sociale rappresenta l’apparte-
Bilancio Esercizio2010
27
RELAZIONE SULLA GESTIONE
nenza ad un modello di organizzazione e di effica-
RISULTATI GESTIONALI
cia capace di risultati senza intaccare i profitti. I risultati in tal senso non sono solo per alcuni, ma
Rilevanti ancora, nonostante l’avversa congiuntura
per tutti. Sono quindi grato a tutti i soci che da sem-
economica, i risultati più direttamente mirati al pro-
pre affermano e perseguono la importanza del
fitto nell’accezione più tipica. Lo Stato Patrimoniale
bilancio sociale. Anche questa educazione che
classificato secondo i criteri di liquidità ed esigibilità
accompagna la nostra cooperativa la rende attiva e
ed il Conto Economico esposto ai sensi della nor-
reattiva oltre che far parte di un grande tradizione
mativa in vigore ne sono una sintesi ed al tempo
radicalizzata negli anni. Ai sensi dell’art.2 comma 1
stesso una conferma. La somma di attività così
Legge 59 e dell’art. 2545 del c.c. ricordiamo come
diverse con cui ci siamo confrontati anche que-
scopo primario della Cooperativa è lo sviluppo ed il
st’anno ha premiato ancora una volta il nostro
mantenimento di livelli di occupazione sostenibili;
impegno e la nostra dedizione alla Cooperativa di
perciò la gestione sociale, realizzata in uno spirito
cui facciamo parte. Infine la Cooperativa, già dal
di piena partecipazione dei soci stessi alle scelte
20/12/2004 ha recepito i dettami previsti dal D.L.G.S.
aziendali ha seguito rigidamente i criteri dettati per
6/2003 ed ha provveduto alla iscrizione all’albo
il conseguimento degli scopi statutari: per l’esecu-
nazionale delle cooperative a mutualità prevalente.
zione delle commesse assunte abbiamo dato lavoro a tutti i soci della cooperativa e soltanto nei momenti di maggiore impegno e conseguentemen-
INVESTIMENTI
te di insufficiente disponibilità di lavoro da parte dei soci, abbiamo affidato parte delle opere a terzi
La nostra Cooperativa, visto la difficile situazione eco-
esterni, conseguendo peraltro ancora, seppur indi-
nomica, che il nostro paese sta vivendo, sta metten-
rettamente, lo scopo sociale di fornire lavoro alle
do particolare attenzione su quante risorse econo-
tante realtà presenti sul territorio. Crediamo che la
miche investire e su quali nuove opportunità con-
realtà della nostra Cooperativa, sia un patrimonio
centrarsi. Le due parole chiave stanno proprio qui,
importante per l’intero territorio, non solo per l’a-
“quante” risorse e su “quali” opportunità. Il Consiglio
spetto occupazionale, ma anche per le ricadute
di Amministrazione sta predisponendo un nuovo
economiche, sociali, culturali e giovanili del
sistema informatico, che si permetta di monitorare
Valdarno.
costantemente le liquidità dell’azienda e gli impegni
Si attesta altresì che ai sensi dell’art. 2528 c.c. l’ammis-
finanziari assunti. Crediamo che questo modo di
sione di nuovi soci è stata effettuata nel rispetto
operare sia essenziale, al fine di garantire una ocu-
delle regole statutarie e regolamentari riguardanti i
lata e serena pianificazione economica dell’azienda,
requisiti per l’ammissione e che non sono state
e poter stabilire gli essenziali investimenti futuri.
rigettate domande per carenza di requisiti; inoltre
Consapevoli dell’aggravarsi della situazione sociale del
l’attività della cooperativa è stata improntata nel
Nord Africa, ormai devastato da una guerriglia civi-
rispetto del principio di parità di trattamento nell’e-
le, riteniamo che questa area geografica sia impor-
secuzione dei rapporti mutualistici ai sensi del-
tante per lo sviluppo economico dei prossimi anni.
l’art.2516 c.c.
È essenziale continuare a valutare le opportunità di investimento, come in Croazia, in Grecia ed in Marocco, nel settore commerciale.
L A
C A S T E L N U O V E S E
RELAZIONE SULLA GESTIONE
Insieme alla società Europ Invest, ormai partner con-
individuare nuove opportunità di lavoro sia in Italia
solidato per la nostra Cooperativa, abbiamo costi-
che all’Estero, al fine di potenziare la presenza di
tuito un gruppo importante di lavoro, per poter
Castelnuovese nella varie iniziative e di sensibilizza-
cogliere le opportunità di sviluppo nel campo com-
re con una formazione continua il nostro manage-
merciale ed immobiliare, essendo ormai diventati
ment ed il nostro personale.
anche un punto di riferimento nella gestione dei centri che stiamo costruendo.
Il settore ambientale è ormai diventato uno dei settori più strategici, per la nostra Cooperativa, dove sono
Al fine di valutare con molta oculatezza gli investimen-
stati investiti molti capitali e formato un gruppo di
ti e le opportunità di investimento, abbiamo costi-
manager davvero competente, che fa di STA una
tuito la società Rekey s.r.l., insieme alla società Europ
delle società di riferimento nel settore ambientale in
Invest Management, e dove la nostra Cooperativa
tutta la Toscana.
detiene il 75% del capitale, con lo scopo di sviscera-
La divisione Inerti, sta portando a frutto il lungo e dif-
re tutte le problematiche affiancandosi a figure pro-
ficile lavoro fatto negli anni passati. Infatti sono già
fessionali altamente specializzate sia nel campo
state ritirate le concessioni per l’escavazione, nel
ingegneristico che legale.
Comune di Laterina; stiamo completando i progetti
Continuano gli investimenti nel settore dei servizi e
di coltivazione delle aree nel Comune di Terranuova;
della gestione delle cave di inerti, per uno sviluppo
vogliamo intraprendere una attività stabile, di lavo-
futuro della Cooperativa.
razione inerti e confezionamento del calcestruzzo,
È stato naturalmente provveduto all’ammodernamen-
nel Comune di San Giovanni Valdarno.
to delle attrezzature e dei macchinari necessari a
La società Foiano Outlet Scarl, partecipata insieme alla
garantire i massimi livelli di sicurezza delle nostre
società Cogestil del gruppo Percassi, è stata messa
maestranze nei luoghi di lavoro e la maggiore qua-
in liquidazione avendo completato i lavori per la
lità del lavoro stesso.
costruzione del Factory Outlet di Foiano della Chiana. Dopo l’apertura della prima fase dei lavori dell’Outlet
LA GESTIONE CON LE PARTI CORRELATE
di Città Sant’Angelo, stiamo completando i lavori di ampliamento, di seconda fase, e saranno terminati
Parlare di Gruppo la Castelnuovese, è ormai una realtà.
nell’estate 2011. I lavori sono stati affidati alla società
Il Gruppo Castelnuovese, operando in diversi setto-
Consortile Pescara Outlet S.p.A. partecipata in quote
ri di business, sta consolidando sempre più la diver-
paritetiche fra La Castelnuovese ed Unieco, dove la
sificazione delle proprie attività; continua a formare
nostra Cooperativa ha il ruolo di mandatario.
un management, sempre più specializzato; lavora in
Questa compagine societaria, porterà grandi
varie aree geografiche.
opportunità di lavoro anche per i prossimi anni.
La scelta di aver costituito le quattro divisioni societa-
Per quanto riguarda la partecipazione della nostra
rie, sotto il controllo diretto della Cooperativa e del
Cooperativa, nella società Arezzo City, è stata retro-
suo Consiglio di Amministrazione, Grandi Opere,
cessa alla Famiglia Carrara di Pistoia, come previsto
Ambiente, Immobiliare ed Inerti, hanno permesso di
nello statuto, essendo venuto meno, a nostro avvi-
garantire nuove opportunità di lavoro ai nostri Soci
so, lo sviluppo strategico dell’area Ex Lebole di
e dipendenti.
Arezzo.
L’obbiettivo di riferimento, come già detto, è quello di
Bilancio Esercizio2010
Rimane inattiva la società La Castelnuovese Hungaria
29
RELAZIONE SULLA GESTIONE
KFT, società di diritto Ungherese, visto le difficoltà
tenimento delle emissioni termiche e l’isolamento
economiche che sta vivendo l’Ungheria.
termico studiato appositamente, porteranno ad
In Croazia, nel Comune di KriÏ vicino Zagabria, sono state ritirate le concessioni edilizie per la costruzio-
avere un village ecosostenibile di ultima generazione.
ne del Company Store Village denominato “KriÏ
In questo intervento saranno impegnati i nostri tecni-
Village”. La proprietà dell’area su cui sorgerà il com-
ci durante tutte le fasi di realizzazione, utilizzando
plesso è della società di diritto Croato “Roda
ed esportando il nostro Know-how, quale strumen-
Gradnja d.o.o.” con cui andremo a perfezionare i
to essenziale per la realizzazione dell’opera secon-
preliminari di acquisto del 25% delle quote del capi-
do gli standard ormai, per noi, abituali. Attualmente
tale sociale.
abbiamo deciso di rallentare l’inizio dei lavori, per
La superficie complessiva delle aree in possesso della società Roda Gradnja è di circa mq. 150.000, ed
comprendere meglio l’andamento del mercato commerciale in Croazia.
all’interno del programma complessivo di realizza-
La società Mandò Village s.r.l., partecipata dalla nostra
zione troveranno spazio, oltre al village, anche un
Cooperativa, da Europ Invest e da Maurizio Bigazzi,
Albergo ed un Supermercato. Attualmente è stata
ha affidato i lavori alla nostra Cooperativa, per la
ritirato il permesso a costruire relativo al village, con
costruzione del progetto di Company Store Fashion
una superficie coperta complessiva di mq. 21.300,
Valley nel Comune di Reggello in località Ruota. I
per un numero complessivo di circa 100 negozi da
lavori saranno terminati nell’autunno del 2011.
totali mq. 20.050, da realizzarsi in tre fasi: prima fase mq. 9.600, seconda fase mq. 5700, terza fase mq. 4.750 oltre a mq. 1.250 per ristoranti, bar, ser-
GESTIONE DEL PRESTITO SOCIALE
vizi igienici, uffici, locali destinati all’amministrazione comunale per eventi vari, zone ludiche per l’infanzia, ed infine spazi a verde esterni ed un parcheggio da 1.800 posti auto, oltre alla realizzazione della viabilità di avvicinamento e distribuzione. La particolarità di questo intervento verterà sulla rea-
La cooperativa ha una sezione dedicata al prestito sociale disciplinato da apposito regolamento. Il prestito sociale al 31 dicembre 2010 ammonta a euro 771. La composizione del prestito sociale è la seguente:
lizzazione di un complesso eco-sostenibile con il
Ordinario
100%
minor impatto possibile in termini di inquinamento
Vincolato
-
ed emissioni atmosferiche. La predisposizione di
Totale
tutte le coperture per il ricevimento di pannelli solari e fotovoltaici, il recupero delle acque meteoriche
100%
Ai soci sono stati riconosciuti interessi del 5,9% al lordo della ritenuta di legge del 20.0%.
ai fini dell’irrigazione ed il recupero delle acque industriali quale sistema idrico di smaltimento dei w.c., oltre all’utilizzo di pavimenti e rivestimenti per i servizi igienici al pubblico di materiali naturalmente antibatterici (al fine di ridurre l’utilizzo di prodotti chimici per la disinfezione) e l’uso di gas metano per l’alimentazione degli impianti di climatizzazione, assieme ad accorgimenti all’avanguardia per il con-
30
Bilancio Esercizio2010
RELAZIONE SULLA GESTIONE
Bilancio Esercizio2010
31
RELAZIONE SULLA GESTIONE
L A
C A S T E L N U O V E S E
32
RELAZIONE SULLA GESTIONE
INFORMAZIONI RELATIVE AL PERSONALE La composizione della forza lavoro raffrontata con i due esercizi precedenti è la seguente Il movimento del personale dipendente è esposto nella seguente tabella: ORGANICO
OPERAI
IMPIEGATI
DIRIGENTI
COLLAB.
TOTALE
Al 31.12.09 Assunzioni Uscite Al 31.12.10
28
25 1
1
-
54
-
1 55
28
26
1
Il dettaglio del costo del lavoro e le variazioni sono evidenziati nella seguente tabella:
Stipendi Oneri sociali Accant. T.f.r. Altri costi TOTALI
2009
OPERAI 2010
VAR.
833 320 53 13 1.219
885 335 65 14 1.299
52 15 12 1 80
DOCUMENTO PROGRAMMATICO DELLA SICUREZZA La cooperativa ha provveduto ad aggiornare il Documento Programmatico sulla sicurezza dei dati in funzione delle novità introdotte dal Decreto Legislativo n. 196/2003, entrato in vigore dal 1 gennaio 2004.
FATTI DI RILIEVO INTERVENUTI DOPO LA CHIUSURA DELL’ESERCIZIO Ad oggi e dopo la chiusura dell’esercizio, non si sono manifestati fatti di rilievo che possano alterare il giudizio espresso sui dati di bilancio che questo Consiglio espone alla Nostra approvazione.
PROPOSTA DI DESTINAZIONE DEL RISULTATO D’ESERCIZIO:
IMPIEGATI 2009 2010 VAR.
DIRIGENTI 2009 2010
VAR.
1.427 355 82 39 1.903
795 105 26 4 930
-273 24 4 -2 -247
1.795 458 107 27 2.387
368 103 25 -12 484
522 129 30 2 683
d’esercizio di Euro 1.826.866,48 come segue: - 3% a fondo mutualistico per la promozione e lo sviluppo ai sensi dell’art. 8 comma 2 della legge 31.01.92 n. 59 per 54.806,00 - a rivalutazione delle quote di capitale sociale detenute dai soci in attività nella misura consentita dell’1,60% pari ad euro 10.559,97 - la parte rimanente pari a 1.761.500,51 a fondo di riserva ordinario indivisibile a norma di legge e di statuto, sia durante la vita che all’atto dello scioglimento. Tale operazione consentirà di rafforzare ulteriormente la Cooperativa e favorirne lo sviluppo.
Il Consiglio di amministrazione propone di destinare l’utile
Bilancio Esercizio2010
33
BILANCIO SOCIALE
ATTIVITÀ - BASE SOCIALE ED OCCUPATI La Cooperativa opera nel settore delle costruzioni dal 1956 e, nonostante il perdurare di un diffuso e difficile momento economico, siamo riusciti a garantire il lavoro ai nostri 55 dipendenti, di cui 45 soci lavoratori ed il coinvolgimento di tantissimi soci pensionati.
DEMOCRAZIA E PARTECIPAZIONE DEI SOCI La democrazia in Cooperativa è sempre presente, ne è prova il libero accesso dei dipendenti alla qualifica di socio. Ogni socio ha la possibilità di rapportarsi con la Cooperativa sia durante il lavoro, rivolgendosi al proprio responsabile di settore, che in altri momenti, rivolgendosi al Presidente o al Vice Presidente del Consiglio di Amministrazione. Ogni socio può, tramite un membro del Consiglio di Amministrazione, fare richieste o proporre problematiche, con la garanzia che tale argomento venga affrontato all’interno di un ordine del giorno del Consiglio stesso.
TUTELA E SALVAGUARDIA DELL’AMBIENTE DI LAVORO La Cooperativa tende a salvaguardare l’ambiente di lavoro estromettendo dal processo produttivo i macchinari e le attrezzature vecchie o comunque non più rispondenti alle normative in vigore, sostituendoli con macchinari ed attrezzature adeguate. La Cooperativa si è convenzionata con una struttura sanitaria che segue e controlla la salute
BILANCIO SOCIALE
dei soci e dipendenti, ed ha inoltre sottoscritto una con-
Abbiamo contribuito all’allestimento della mostra sul 600,
venzione con una società specializzata al fine di adempie-
all’interno del Museo Diocesano della Basilica di Santa
re, quanto previsto, per l’applicazione dalla normativa per
Maria delle Grazie.
la sicurezza nei luoghi di lavoro.
Abbiamo contribuito anche alla realizzazione della stagione teatrale nel Comune di Cavriglia.
VALORIZZAZIONE DEL LAVORO E TUTELA DELL’OCCUPAZIONE
Come ogni anno, in collaborazione con le Pro-Loco del Valdarno, sono stai finanziati innumerevoli pubblicazioni storiche ed artistiche delle nostre valli.
La Cooperativa tutela la propria occupazione principalmente realizzando buoni risultati gestionali e conseguentemente rafforzando la propria struttura patrimoniale. Lo spirito cooperativistico mutualistico e di solidarietà, che viene tramandato dai vecchi ai nuovi soci, tende di per se
Un contributo concreto è stato devoluto al Calcit Valdarno per la ricerca contro i tumori. Anche nel 2010, la Cooperativa ha sostenuto alcune società sportive, soprattutto al fine di far praticare allo sport i giovani e giovanissimi del nostro territorio toscano.
a valorizzare il lavoro, soprattutto in un contesto econo-
A tutti i soci lavoratori viene garantita l’applicazione del
mico in cui la crisi generalizzata e l’elevato tasso di disoc-
Contratto Nazionale di Lavoro per le Cooperative Edili ed
cupazione lo rende ancora più importante.
affini.
PROMOZIONE ED EDUCAZIONE COOPERATIVA
NOTIZIE CIRCA LA QUALITÀ E MODALITÀ DI ACCRESCIMENTO DELLE RISERVE
Anche l’anno 2010 ha visto la nostra Cooperativa presente in moltissime iniziative a servizio delle comunità del nostro
Durante l’anno 2010 il valore delle riserve si è accresciuto in
territorio. Sono state compiute innumerevoli attività fina-
virtù dell’accantonamento dell’utile di esercizio al netto del
lizzate alla promozione dell’immagine dell’azienda e, in
3% destinato a fondo mutualistico e della rivalutazione
particolare, al coinvolgimento dei soci lavoratori e delle
delle quote di capitale sociale versato.
loro famiglie, insieme alle famiglie dei tanti soci ormai in pensione. Sono stati eseguiti investimenti anche nel campo scolastico ed universitario tramite la Fondazione Masaccio ed il
IL PRESIDENTE Lorenzo Rosi
recupero del patrimonio artistico in collaborazione con il Comune di San Giovanni Valdarno. Abbiamo contribuito alla realizzazione del restauro della Pala Albergotti, di Giorgio Vasari, nel ricordo dei 500 anni dalla nascita. Questo è stato un evento importante, per la nostra Provincia, dove ci ha visti protagonisti nel recupero del Santo Donato ma, la nostra Cooperativa, ormai da tanti anni è sensibile e vicina al recupero di quello opere che hanno fatto grande il nostro Valdarno. Crediamo che contribuire a riportare alla luce tanti “tesori” del nostro passato, sia un segno importante per la nostra comunità.
Bilancio Esercizio2010
35
STATO PATRIMONIALE - Bilancio 2010
ATTIVO B) IMMOBILIZZAZIONI I - Immobilizzazioni immateriali: 4) Concessioni licenze marchi e simili Totale II - Immobilizzazioni materiali: 1) Terreni e fabbricati 2) Impianti e macchinari 3) Attrezzature industriali e commerciali 4) Altri beni Totale III - Immobilizzazioni finanziarie: 1) Partecipazioni in: a) imprese controllate b) imprese collegate c) altre imprese 2) Crediti verso: a) verso imprese controllate b) verso imprese collegate d) verso altri 3) Altri titoli Totale TOTALE IMMOBILIZZAZIONI (B) C) ATTIVO CIRCOLANTE I - Rimanenze: 2) Prodotti in corso di lavorazione 3) Lavori in corso su ordinazione Totale II - Crediti: 1a) verso clienti entro l’esercizio successivo 2a) verso imprese controllate entro l’eserc.succ. 3a) verso imprese collegate entro l’eserc.succ. 5a) verso altri entro l’esercizio successivo 5b) verso altri oltre l’esercizio successivo Totale IV - Disponibilità liquide: 1)Depositi bancari e postali 3)Denaro e valori in cassa Totale TOTALE ATTIVO CIRCOLANTE (C) D)
RATEI E RISCONTI
TOTALE ATTIVO
36
2010
2009
1.842 1.842
1.467 1.467
4.413.930 153.757 217.087 354.714 5.139.487
4.282.471 226.955 253.072 406.691 5.169.189
209.024 15.035.610 324.103
201.524 15.035.610 324.101
429.029 6.157.000 27.750 1.200.000 23.382.515 28.523.844
409.029 4.402.000 29.020 1.500.000 21.901.284 27.071.940
17.047.088 89.987.281 107.034.369
12.987.793 118.445.125 131.432.918
947.185 1.841.114 10.268.551 663.879 27.612 13.748.341
1.613.369 1.789.302 10.772.526 1.736.482 27.942 15.939.621
10.429.629 8.822 10.438.451
13.026.008 7.948 13.033.956
131.221.162
160.406.495
54.039
55.330
159.799.045
187.533.765
STATO PATRIMONIALE - Bilancio 2010
PASSIVO E PATRIMONIO NETTO
2010
2009
660.296 77.759 44.819.505 72.649 1.826.866 47.457.075
546.566 77.759 40.373.290 72.649 4.587.670 45.657.934
5.899.491 5.899.491
4.668.903 4.668.903
900.581
868.857
771.471 82.679.568 8.654.905 40.915 9.991.753 1.550 609.511
672.567 117.334.325 9.066.912 31.637 6.013.357 1.550 353.763
308.776 2.425.547
301.416 2.503.259
105.483.997
136.278.787
57.901
59.283
159.799.045
187.533.765
- Fideiussioni: c) a favore di altri
31.763.708
12.292.185
-Garanzie reali: c) a favore di altri
-
-
A) PATRIMONIO NETTO: I -Capitale III -Riserve di rivalutazione IV -Riserva legale VI -Riserve statutarie IX -Utile di esercizio Totale B)
FONDI PER RISCHI E ONERI: 4) Rischi contrattuali Totale
C)
D)
TRATTAMENTO DI FINE RAPPORTO DI LAVORO SUBORDINATO DEBITI: 4) Debiti verso soci prestatori 5) Acconti oltre l’esercizio successivo 6a) Debiti verso fornitori entro l’eserc.succ. 8a) Debiti verso impr. controllate entro l’es.succ. 9a) Debiti verso impr. collegate entro l’eserc.succ. 9b) Debiti verso impr. collegate oltre l’esercizio succ. 11a) Debiti tributari entro l’esercizio successivo 12a) Debiti verso istituti di previdenza e di sicurezza sociale entro l’esercizio successivo 13a) Altri debiti entro l’esercizio successivo Totale
E) RATEI E RISCONTI TOTALE PASSIVO
CONTI D'ORDINE E GARANZIA
37
CONTO ECONOMICO - Bilancio 2010
A) VALORE DELLA PRODUZIONE: 1a) Ricavi per vendite e delle prestazioni 2) Variazioni dei prodotti in corso di lavorazione 3) Variazioni dei lavori in corso su ordinazione 5a) Altri ricavi e proventi diversi Totale B COSTI DELLA PRODUZIONE: 6) Per materie prime, sussidiarie, di consumo e merci 7) Per servizi 8) Per godimento di beni di terzi 9) Per il personale a) salari e stipendi b) oneri sociali c) trattamento di fine rapporto e) altri costi 10) Ammortamenti e svalutazioni: a) ammortamento immobilizzazioni immateriali b) ammortamento immobilizzazioni materiali d) svalutaz.crediti attivo circolante 12) Accantonamenti per rischi 13 Altri accantonamenti 14) Oneri diversi di gestione Totale Differenza tra valore e costi produzione (A-B) C) PROVENTI ED ONERI FINANZIARI: c) altri proventi da partecipazioni 16) Altri proventi finanziari: a) crediti iscritti nelle immobilizzazioni d) proventi diversi dai precedenti: 17) Interessi ed altri oneri finanziari: c) interessi ed altri oneri finanziari verso soci prestatori d) interessi ed oneri finanziari verso altri terzi Totale (15+16-17) E) PROVENTI ED ONERI STRAORDINARI 20) Proventi: a)Sopravvenienze attive 21) Oneri: a)Sopravvenienze passive Totale partite straordinarie (20-21) Risultato prima delle imposte (A-B+C+D+E) 22)
Imposte sul reddito dell'esercizio
23) Risultato d'esercizio Il presente bilancio è conforme alla legge e redatto in Euro.
38
2010
2009
58.125.205 4.059.295 -28.457.844 1.438.560 35.165.217
5.104.239 1.977.779 37.751.456 2.740.822 47.574.296
6.791.898 18.024.782 152.779
5.488.968 30.545.004 214.476
3.201.750 921.620 201.777 41.919
3.055.087 780.014 161.478 56.101
594 397.578 27.175 2.278.664 274.689 32.315.225
3.725 392.422 29.426 1.337.339 270.469 42.334.509
2.849.992
5.239.787
694
2.423
44.791 150.779
47.096 207.795
42.467
38.962
4.758 149.040
6.681 211.671
609
21.546
609
16.372 5.174
2.999.641
5.456.632
1.172.775
868.962
1.826.866
4.587.670
2010
NOTA INTEGRATIVA La Cooperativa è tenuta alla redazione del bilancio consolidato, pertanto si è resa opportuna l’adozione del maggior termine previsto dall’art.2364, ultimo comma del codice civile al fine di poter disporre dei dati delle società controllate e collegate.
1. PRINCIPI CONTABILI DI RIFERIMENTO
somma dei soli costi direttamente imputabili al prodotto.
Il bilancio è stato redatto nel rispetto delle norme di legge,
Le spese di manutenzione e riparazione che non compor-
utilizzando, ove applicabili, i Principi Contabili predisposti
tano incrementi patrimoniali sono spesate nell'eserci-
dai Consigli Nazionali dei Dottori Commercialisti e dei
zio.
Ragionieri e, ove mancanti, quelli predisposti dall'International Accounting Standards Committee (I.A.S.C.).
2. CRITERI DI VALUTAZIONE
I cespiti venduti o distrutti vengono eliminati sia dall'attivo che dal relativo fondo ammortamento. Le immobilizzazioni vengono ammortizzate dall'esercizio di entrata in funzione secondo le aliquote di seguito riportate ritenute rappresentative della vita utile dei singoli cespiti e che riflettono quelle ordinarie consentite dalla normativa fiscale. Tali aliquote sono ridotte alla
I criteri di valutazione adottati per la redazione del bilancio sono i seguenti:
metà nell'esercizio di entrata in funzione del bene. - 3% Fabbricati destinati all'industria.
IMMOBILIZZAZIONI IMMATERIALI
- 12.5% Costruzioni leggere.
Le immobilizzazioni immateriali sono iscritte al costo di
- 10% Impianti generici
acquisto maggiorato eventualmente degli oneri di diret-
- 15% Macchine operatrici e impianti specifici.
ta imputazione. Sono ammortizzate sistematicamente
- 25% Casseformi metalliche e palancole metalliche.
secondo le loro utilità residue a quote costanti.
- 40% Attrezzatura varia minuta compresi i ponteggi in
IMMOBILIZZAZIONI MATERIALI Le immobilizzazioni materiali sono iscritte al costo di acquisto il quale include le rivalutazioni per conguaglio
legno. - 12% Mobili e macchine ordinarie d'ufficio. - 20% Macchine d'ufficio elettromeccaniche ed elettroni-
monetario effettuate secondo quanto previsto dalla
che compresi i computers ed i sistemi telefonici elettro-
Legge 19.03.1983 n. 72 (Visentini Bis) con il metodo
nici.
"indiretto". Il costo di acquisto è ottenuto computando gli oneri accessori. Il costo di produzione è ottenuto come
Bilancio Esercizio2010
- 20% Escavatori e pale meccaniche. - 20% Autoveicoli da trasporto. - 25% Autovetture, motoveicoli e simili
39
Suddivisione del volume dei lavori nel 2010
62,0% Commerciale
5,0% Servizi
9,0% Infrastrutture 8,0% Residenziale in proprio
Bilancio Esercizio2010
16,0% Residenziale per cooperative
NOTA INTEGRATIVA
IMMOBILIZZAZIONI FINANZIARIE
to del principio della competenza temporale ed in accor-
a) Partecipazioni:
do con il Collegio Sindacale.
Le partecipazioni sono iscritte al costo storico eventualmente svalutate per le perdite permanenti di valore. Il valore delle partecipazioni è da ritenersi prudenziale rispetto al valore della corrispondente frazione di patrimonio netto risultante dall'ultimo bilancio.
FONDI RISCHI Sono stanziati per coprire perdite o debiti di esistenza certa o probabile, dei quali tuttavia alla chiusura dell'esercizio non erano determinabili l'ammontare o la data di sopravvenienza.
ATTIVO CIRCOLANTE a) Crediti: I crediti sono iscritti al loro valore presumibile di realizzazione eventualmente ottenuto tramite l’apposizione di un adeguato fondo svalutazione crediti calcolato nella misura prevista dalla normativa fiscale e portato direttamente in deduzione della corrispondente voce dell'attivo. Tale fondo è destinato a coprire sia i rischi specifici per inesigibilità parziali o totali sia i rischi per insolvenze non ancora manifestatesi. b) Rimanenze: - Prodotti in corso di lavorazione, comprendono le aree edificabili e i lavori in corso su immobili di proprietà; considerano le quantità inventariate valorizzate per i costi sostenuti allo stadio di lavorazione cui sono pervenuti e vengono valutati sulla base dei costi specifici sostenuti, rilevati per singole commesse. - Lavori in corso su ordinazione, eseguiti in appalto, non coperti da stati di avanzamento lavori, vengono valutati sulla base di corrispettivi pattuiti con la clientela ai sensi dell'articolo 93 del D.P.R. del 22 dicembre 1986, n.917; la valutazione così conseguita viene poi ridotta, a titolo di rischio contrattuale, mediante la costituzione di apposito fondo di accantonamento. Il predetto fondo è a fronte di ogni possibile vertenza, danno o rischio comunque connesso con l'esecuzione dei contratti di appalto.
TRATTAMENTO DI FINE RAPPORTO Il trattamento di fine rapporto é calcolato a norma dell'art. 2120 del C.C. e rappresenta l'effettivo debito maturato a fine esercizio nei confronti di tutto il personale dipendente. DEBITI I debiti sono iscritti al valore nominale. I debiti tributari sono stati appostati per coprire le passività per imposte di competenza dell'esercizio. I debiti verso prestatori sono comprensivi degli interessi moratori. Gli effetti passivi girati a fornitori e scontati presso Istituti di credito (Legge Sabatini) sono comprensivi degli interessi passivi a tassi agevolati. Gli interessi di competenza di futuri esercizi, calcolati in base alla durata del finanziamento, sono riscontati nell'attivo. COSTI E RICAVI I costi e gli oneri, i ricavi ed i proventi sono rilevati in bilancio secondo il principio della competenza. A decorrere dal 2005 la cooperativa redige il bilancio consolidato. Nel corso dell’esercizio non si sono verificati casi eccezionali che abbiano reso necessario deroghe alle disposizioni di legge in materia di rappresentazione delle voci del bilancio
DISPONIBILITÀ LIQUIDE Le disponibilità liquide sono iscritte in bilancio al loro valore nominale.
3. ATTESTAZIONE DIMOSTRATIVA DELLA PREVALENZA AI SENSI DEGLI ARTICOLI 2512 E 2513 DEL CODICE CIVILE
RATEI E RISCONTI ATTIVI E PASSIVI I ratei e risconti attivi e passivi sono determinati nel rispet-
Bilancio Esercizio2010
La cooperativa ha presentato in data 29/03/2005 doman-
41
NOTA INTEGRATIVA
da di iscrizione all’Albo nazionale delle società cooperative come prescritto dall’art. 2512 u.c. del codice civile. La cooperativa realizza lo scambio mutualistico con i soci
4. ESPOSIZIONE DEI DATI PER L’EROGAZIONE DEL RISTORNO AI SENSI DELL’ART. 2545-SEXIES DEL CODICE CIVILE
instaurando con gli stessi rapporti di lavoro subordinato. Lo scambio mutualistico intrattenuto con i soci trova,
Nella voce B9 del conto economico è incluso anche il costo
pertanto, la sua espressione nel conto economico all’in-
che il consiglio di amministrazione ha stanziato per l’at-
terno della voce B9 – costi della produzione per il per-
tribuzione ai soci del ristorno per l’esercizio 2010, pari a
sonale.
complessivi Euro 520.423,12
“Al fine del calcolo della prevalenza, e della propedeutica
La determinazione dell’importo di cui sopra è avvenuta, in
specifica necessità della suddivisone del costo del lavo-
aderenza alla previsione statutaria e regolamentare ed
ro relativo all’opera dei soci rispetto a quello rilevato nei
entro il limite dell’ammontare massimo dell’avanzo di
confronti dei soggetti terzi, tenuto conto della necessità
gestione risultante dall’attività svolta con i soci e ad essi
prevista dal l’art. 2513, comma 1, lettera b) del codice civi-
attribuibile ai sensi del Decreto del Ministro della Attività
le di computare le altre forme di lavoro - diverse dal
Produttive del 6 dicembre 2006 recante “ Revisione alle
lavoro subordinato - inerenti lo scopo mutualistico e
società cooperative e loro consorzi”, nel rispetto del-
tenuto conto altresì dell’inserimento delle prestazioni di
l’art.3, comma 2, lettera b) della L. 142/2001, come segue:
lavoro autonomo e delle prestazioni per collaborazioni nel Regolamento interno disciplinante il rapporto tra soci lavoratori e cooperativa, approvato dall’Assemblea
A) Avanzo di gestione: Rigo 23 – (D+E positivi) del Conto economico 2.330.819,12.
Ordinaria dei soci del ai sensi dell’art.6, L. 142/2001 e regolarmente depositato presso la Direzione provinciale del Lavoro in data 26/09/2002 - si è proceduto – in
B) Avanzo di gestione generato dai soci: A x percentuale di prevalenza 2.086.752,66.
ossequio alle norme regolamentari medesime, al confronto del costo attribuibile ai soci distintamente conta-
Gli amministratori, dopo avere così quantificato la propo-
bilizzato prendendo a base le buste paga e ad ogni altro
sta di ristorno ai soci per l’esercizio 2010, propongono
documento previsto dalla vigente normativa relativa-
per l’erogazione dello stesso, le seguenti modalità:
mente ai soci lavoratori, come rilevato nella voce B9) Costi per il personale da soci di cui alle lettere a)-b)-c)-d) ed e), rispetto al totale della voce B9) di conto economi-
- quanto ad Euro. 390.317,37 attraverso integrazione della retribuzione;
co; pertanto, la condizione di prevalenza è documentata, con riferimento a quanto prescritto dall’art. 2513 C.C., comma 1, lettera b) del codice civile, dal rapporto tra i
- quanto ad Euro 130.105,78 attraverso aumento del capitale sociale.
sotto riportati dati contabili: - COSTO DEL LAVORO dell’esercizio per complessivi Euro 4.325.147 di cui - COSTO DEL LAVORO dei soci lavoratori Euro 3.872.249 pari al 89,53 per cento
42
Bilancio Esercizio2010
Commenti alle voci di bilancio
Stato Patrimoniale • Attivo Ove non indicato diversamente, i valori si intendono espressi in euro/migliaia
A) IMMOBILIZZAZIONI IMMATERIALI
La composizione ed i movimenti delle immobilizzazioni immateriali, al lordo dei relativi fondi ammortamento, è la seguente:
CATEGORIA CESPITE
STORICO INIZIALE
DECREM. 2010
INCREM. 2010
TOTALI 2010
52 52
-
1 1
53 53
Concessioni e licenze TOTALI
La composizione ed i movimenti dei fondi ammortamento delle immobilizzazioni immateriali è la seguente:
CATEGORIA
SALDO AL 31.12.09
STORNI PER ALIENAZIONI
AMMORT. ORDINARI
SALDO AL 31.12.10
50 50
-
1 1
51 51
Concessioni e licenze TOTALI
Il valore netto delle immobilizzazioni immateriali all'inizio ed alla fine dell'esercizio è il seguente:
IMMOBILIZZAZIONI
Concessioni e licenze TOTALI
SITUAZIONE 2009 VAL. TOTALE VAL. LORDO FONDI NETTO 52 52
50 50
1 1
SITUAZIONE 2010 VAL. TOTALE VAL. LORDO FONDI NETTO 53 53
51 51
2 2
Si tratta di investimenti relativi all’acquisto di software.
Bilancio Esercizio2010
43
Commenti alle voci di bilancio
Stato Patrimoniale • Attivo B) IMMOBILIZZAZIONI MATERIALI
La composizione ed i movimenti delle immobilizzazioni materiali, al lordo dei relativi fondi ammortamento, è la seguente:
CATEGORIA CESPITE
STORICO INIZIALE
Terreni e Fabbricati Impianti e Macchinari Attrezzature Altri beni TOTALI
INCREM. 2010 DECREM. 2010
TOTALI 2010
5.217 952 988 1.449
242 -17 109
---53
5.460 952 1.005 1.504
8.606
368
53
8.921
Ai sensi dell'art. 10 della Legge 72/1983 si precisa che le rivalutazioni comprese nel valore delle immobilizzazioni materiali a fine esercizio sono così composte :
CATEGORIA
Impianti e Macchinari Impianti e Macchinari
CESPITE
ANNO DI ACQUISTO
COSTO STORICO
RIVALUTAZ. di LEGGE
Centralina Mev Dumper
1979 1981
4 3 7
3 2 5
SALDO AL 31.12.09
STORNI PER ALIENAZIONI
AMMORT. ORDINARI
SALDO AL 31.12.10
935 725 735 1.042 3.437
---53 53
110 73 53 161 397
1.046 798 788 1.150 3.782
TOTALI I relativi fondi di ammortamento sono così modificati:
CATEGORIA
Terreni e Fabbricati Impianti e Macchinari Attrezzatura Altri beni TOTALI
Gli investimenti dell'esercizio sono principalmente i seguenti: Un fabbricato industriale dismesso in San Giovanni Valdarno per 242, un furgone Volkswagen Kombi 2.0 TDI per 22, due automobili Volkswagen Golf 2.0 DPF Hightline per 45 attrezzature varie per 17, computers e macchine elettroniche per 41. Le alienazioni si riferiscono ad un pulmino Volkswagen, una Fiat Punto ed una Ford Focus 1.8 TD.
44
Bilancio Esercizio2010
Commenti alle voci di bilancio
Stato Patrimoniale • Attivo Il valore netto delle immobilizzazioni materiali all'inizio ed alla fine dell'esercizio è il seguente :
SITUAZIONE 2009 VAL. TOTALE VAL. LORDO FONDI NETTO
IMMOBILIZZAZIONI
Terr. e Fabb. Imp.e Macch. Attrezzatura Altri beni TOTALI
4.282 227 253 407 5.169
935 725 735 1.042 3.437
5.217 952 988 1.449 8.606
SITUAZIONE 2010 VAL. TOTALE VAL. LORDO FONDI NETTO 5.460 952 1.005 1.504 8.921
1.046 798 788 1.150 3.782
4.414 154 217 355 5.139
C) IMMOBILIZZAZIONI FINANZIARIE
1) Partecipazioni: il dettaglio delle partecipazioni in imprese controllate e collegate è il seguente:
PARTECIPAZIONE
SEDE
CAPIT. PATRIM UTILE O SOCIALE NETTO PERDITA
QUOTA VALORE POSS. BILAN.
QUOTA VAR. PATR.N.
CONTROLLATE Siena Grondaie s.c. Toscana Progetti srl Foiano Outlet s.c. La Castelnuovese Grandi Opere srl La Castelnuovese Immobiliare srl La Castelnuovese Ambiente srl La Castelnuovese Inerti srl La Castelnuovese Hungaria Kft Rekey s.r.l. Città Sant’Angelo Sviluppo spa Manò Village srl
Colle V.Elsa S.Giovanni V S.Giovanni V
10 77 10
10 84 10
-(12) --
57.7% 95% 65%
6 41 7
6 68 7
-(27) --
S.Giovanni V
10
10
(1)
100%
10
9
(1)
S.Giovanni V
10
10
(3)
100%
10
7
(3)
S.Giovanni V
10
10
1
100%
10
9
(1)
S.Giovanni V
10
10
(3)
100%
10
7
(3)
Budapest S.Giovanni V
11 10
4 7
(4) (6)
90% 75%
11 7
0 0
(11) (7)
Reggio Emilia Firenze
120 10
86 13
(18) (9)
75% 75%
90 8
61 3
(29) (5)
I dati esposti della Siena Grondaie scarl si riferiscono al bilancio chiuso al 31.12.2010, durante il 2010 la società è rimasta inattiva, avendo da tempo esaurito il proprio mandato, si ricorda che con verbale di assemblea straordinaria del 08/09/2005, presso lo studio del notaio Andrea Pacini di Poggibonsi, i soci Castelnuovese e Montemaggio hanno provveduto a mettere in liquidazione la suddetta società. I dati della Toscana Progetti Srl si riferiscono al bilancio chiuso al 31.12.10, durante l’anno la società non ha svolto alcuna attività, tuttavia nel mese di dicembre la propria controllata Promoval srl ha venduto alla Cooperativa l’immobile in condizioni fatiscenti posto in San Giovanni Valdarno di cui era proprietaria. La Foiano Outlet Scarl, di cui la Cooperativa detiene il 65% del capitale sociale, costituita nel 2003, è di natura consortile, dal 01/01/2009 è in liquidazione. Durante il secondo esercizio di liquidazione non sono avvenuti fatti di rilievo. In data 11 Giugno 2007 la Cooperativa ha costituito le sottoelencate società a socio unico al fine di migliorare la propria organizzazione: La Castelnuovese Grandi Opere srl, La Castelnuovese Ambiente srl, La Castelnuovese Immobiliare srl, La Castelnuovese Inerti srl. Durante il 2010 le suddette società non hanno ancora iniziato le attività per le quali sono state costituite sostenendo quindi i soli costi di gestione. In data 05.08.2007 la Cooperativa ha costituito la società La Castelnuovese Hungaria Kft con sede a Budapest, sottoscrivendo il 90% del capitale sociale. La società si occuperà di acquisire lavori di costruzione in Ungheria. I dati indicati si riferiscono al bilancio chiuso il 31.12.2009. Durante il 2010 la società ha sostenuto solo i costi di gestione, mentre sta ancora valutando possibili opportunità di lavoro. In data 20 Aprile 2009 la Cooperativa ha costituito, assieme alla Europe Invest Management s.r.l., la società Rekey s.r.l. sottoscrivendone il 75% del capitale sociale. La Rekey s.r.l. è stata costituita allo scopo di ricercare nuove opportunità imprenditoriali soprattutto nel mercato estero. Durante il 2010 la società ha proseguito nella propria attività di ricerca, data l’esi-
Bilancio Esercizio2010
45
Commenti alle voci di bilancio
Stato Patrimoniale • Attivo guità del capitale di dotazione i costi di gestione lo hanno quasi completamente esaurito, pertanto i soci sono stati chiamati alla ricostituzione dello stesso. Città Sant’Angelo Sviluppo spa, costituita il 01.10.2008, svolge attività immobiliare volta all’acquisizione ed eventuale locazione e/o rivendita di immobili e terreni in particolare nelle zone limitrofe al realizzando “Pescara Outlet Village” in Città Sant’Angelo (Pe). In data 28 Luglio 2009 con atto Notaio Roberta Notaro, la società Unieco soc. coop. ha ceduto alla società La Castelnuovese soc. coop. una quota della propria partecipazione di 30.000 azioni corrispondenti al 25% del capitale, a seguito di ciò la cooperativa La Castelnuovese incrementa dal 50% al 75% la propria partecipazione ottenendone quindi il controllo. I dati esposti si riferiscono al primo bilancio chiuso il 31.12.2010, dopo l’approvazione del bilancio i soci sono stati chiamati alla ricostituzione del capitale. In data 18.05.2010 la cooperative ha acquistato il 75% della Mandò Village S.r.l. pari a nominali 7.500,00 euro. La società ha dato in appalto alla cooperativa la realizzazione di un centro commerciale tre corpi di fabbrica in Reggello loc. Ruota al Mandò..
PARTECIPAZIONE
SEDE
COLLEGATE T.B. S.p.a. Cons. Inerti scrl Cardetole scrl I Renai Due srl Tuscany Comp.St. Città Sant’Angelo Outlet Village spa Pescara Outlet s.c. UCHHolding srl Città Sant’Angelo Outlet service srl
CAPIT. PATRIM UTILE O SOCIALE NETTO PERDITA
QUOTA VALORE POSS. BILAN.
PATR.N. 531 15 (58) 31 49
Firenze Firenze Borgo San L. S.Piero Sieve Firenze
2.220 52 95 85 10
1.893 52 (138) 77 46
(208) --(9) 53
31.53% 29% 42% 40% 50%
700 15 29 34 10
Reggio Emilia Reggio Emilia Firenze
192 120 10
4.556 127 20.518
(3.885) -332
30% 50% 50% 25%
4.992 60 9.193 2
Città S.Angelo
10
11
--
QUOTA VAR.
(169) -(87) (3) 39
956 (4.036) 3 63 10.425 1.232 2
T.B. s.p.a. Rammentiamo che la società è stata costituita per realizzare e gestire un impianto di selezione e compostaggio di rifiuti urbani non pericolosi e rifiuti organici selezionati da raccolta differenziata. I dati si riferiscono al bilancio chiuso al 31.12.2010 dove società evidenzia una ulteriore perdita di 207.694; si ritiene comunque che le perdite relative allo start-up potranno completamente essere riassorbite negli esercizi successivi. Consorzio Inerti scrl: gli importi indicati si riferiscono al bilancio chiuso al 31.12.2010 durante il quale non sono avvenuti fatti di rilievo. Cardetole scrl: In data 12/06/2006 la società Cardetole è stata messa in liquidazione volontaria. Si segnala nell’ultimo esercizio l’uscita dalla compagine sociale della società Conglomerati spa, la cui quota di capitale è stata rilevata dai soci La Castelnuovese soc. coop., Piandisieve srl e Società Italiana Costruzioni Strade srl; per effetto di tale operazione la quota di partecipazione della cooperativa passa dal 30% al 42%. Il bilancio al 31.12.2010 chiude in pareggio. La società ha proseguito l’attività di ritombamento della cava oramai esaurita, si ritiene che gli accantonamenti al fondo rischi cantieri degli anni passati siano sufficienti a coprirne i relativi costi. I Renai Due Srl.: i dati si riferiscono al bilancio chiuso al 20.10.2010. La società ha esaurito la propria missione ed è stata posta in liquidazione il 01.06.2006, il 20/10/2010 è stato approvato il bilancio finale di liquidazione ed il relativo piano di riparto. Tuscany Company Store srl, costituita il 27 marzo 2006, ha per oggetto la disposizione di beni immobili e diritti immobiliari, la costruzione il restauro la manutenzione di fabbricati in genere. I dati si riferiscono al bilancio chiuso al 31.12.2010 Città Sant’Angelo Outlet Village spa, costituita il 22.06.2007, svolge attività immobiliare volta alla realizzazione e alla gestione di un Outlet Center presso Città Sant’Angelo in provincia di Pescara. Il 15 Aprile 2009 con atto Notaio Roberta Notaro, il Sig. Maffioli Carlo ha ceduto alla società La Castelnuovese soc. coop. la propria partecipazione di 9.600 azioni corrispondenti al 5% del capitale, a seguito di ciò la cooperativa La Castelnuovese incrementa dal 25% al 30% la propria partecipazione detenendo complessivamente 57.600 azioni. La perdita di bilancio del 2010 pari ad euro/000 3.865 è riferibile al periodo di start-up e, in quanto tale, non può considerarsi quale perdita durevole di valore; a tale proposito, nonostante alcune modifiche nel piano aperture e commercializzazione della società rispetto al preventivato che non rendono immediatamente confrontabile il consuntivo col piano economico-finanziario, si rileva come la perdita di bilancio per il 2010 sia inferiore rispetto a quella preventivata e pari per il 2010 ad euro/000 4.327 nel piano economico-finanziario predisposto per la stipula del finanziamento. Secondo lo stesso piano il riassorbimento della perdita comincerà con gli utili previsti a partire dall’esercizio 2013. Pescara Outlet soc. cons.p.a., costituita in data 01.10.2007 è la società consortile che si occupa della costruzione dell’Outlet in Città Sant’Angelo (Pe). I costi sostenuti nel 2010 sono stati puntualmente ribaltati sulle partecipate. UCH Holding S.r.l.: i dati si riferiscono al bilancio chiuso al 31.12.2010 ed ha per oggetto sociale la gestione della partecipazione della Società Toscana Ambiente S.p.A. (STA S.p.A.). Il 23 Dicembre 2009 con atto Notaio Monica Rossi, la cooperativa ha acquistato il 25% delle quote della società Città Sant’Angelo Service srl. I dati si riferiscono al bilancio chiuso al 31.12.2009.
46
Bilancio Esercizio2010
Commenti alle voci di bilancio
Stato Patrimoniale • Attivo
Il movimento delle partecipazioni in società controllate e collegate è il seguente:
SOCIETÀ
Siena Grondaie Scrl Toscana Progetti Srl Foiano Outlet scarl La Castelnuovese Gr.Opere La Castelnuovese Immobiliare La Castelnuovese Ambiente La Castelnuovese Inerti La Castelnuov. Hungaria Kft Rekey srl Città S.Angelo Sviluppo spa Mandò Village Cardetole Scrl Consorzio Inerti I Renai Due Srl T.B. S.p.a. Tuscany Company Store Pescara Outlet soc. cons. p.a. Città S.Angelo Outlet Vill. spa Uch Holding srl Città S.Angelo Service srl TOTALI
SALDO AL 31.12.09
INCREMENTO
DECREMENTO
SALDO AL 31.12.10
6 41 7 10 10 10 10 11 7 90 29 15 34 700 10 60 4.992 9.193 2 15.237
----------7 ---------7
-
6 41 7 10 10 10 10 11 7 90 7 29 15 34 700 10 60 4.992 9.193 2 15.245
SALDO AL 31.12.09
INCREMENTO
DECREMENTO
SALDO AL 31.12.09
20 389 409
20 -
-
20 389 20 429
SALDO AL 31.12.09
INCREMENTO
DECREMENTO
SALDO AL 31.12.09
2.470 1.932 4.402
995 550 210 1.755
-
3.465 2.482 210 6.157
2) CREDITI - Il saldo dei crediti dell'attivo immobilizzato è il seguente: a) Imprese controllate
SOCIETÀ La Castelnuovese Immobiliare La Castelnuovese Hungaria Kft Mandò Village TOTALI a) Imprese controllate
SOCIETÀ Roda Gradnja D.o.o. Uch Holding Cardetole scrl TOTALI
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47
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Stato Patrimoniale • Attivo d) verso altri
SALDO AL 31.12.09
SALDO AL 31.12.10
VARIAZIONE
29
28
-1
SALDO AL 31.12.09
SALDO AL 31.12.10
VARIAZIONE
1.500
1.200
-300
I valori indicati sono relativi all’anticipazione T.F.R. L.662/96 ed alla sua rivalutazione.
3) ALTRI TITOLI - Il saldo della voce altri titoli è il seguente:
I valori indicati sono relativi alla sottoscrizione di un prestito obbligazionario nei confronti della collegata Sta s.p.a. D) RIMANENZE - Il dettaglio e le variazioni delle rimanenze è il seguente:
PRODOTTI IN CORSO DI LAVORAZIONE Terreno Arezzo+ oouu Pantano Terreno Fornaci 20 all.Pianella L.D 1.2.3.4.5 Terreno Cavriglia ex sportiva Int. Immob. Porcellino S.Giov.V. Terr. Montevarchi.Zona Nord 2 Fornaci ZUT.8-5 Lago terr.+prog. Fornaci ZUT.8-3 SGV Porcellino OOUU SGV Parco delle Miniere Terr. S.Cipriano ex circolo Fornaci ZUT.8-5 Lago OOUU Fornaci ZUT.8-5 Edifici Cavriglia–edificio ex. Ceraminter TOTALI
SALDO AL 31.12.09
SALDO AL 31.12.10
VARIAZIONE
46 252 2.632 1.481 2.884 355 1.003 3.565 71 18 212 335 133 -
46 252 3.756 1.622 2.935 355 1.479 3.565 71 38 212 378 2.192 145
--1.124 141 51 -458 --20 -43 2.060 145
12.988
17.047
4.059
La variazione in aumento è, per lo più, relativa all'effettuazione di lavori di costruzione sulle aree di proprietà.
48
Bilancio Esercizio2010
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Stato Patrimoniale • Attivo LAVORI IN CORSO SU ORDINAZIONE: Linea Ferr. Alta vel. C/Cardetole Ritombamento Cardet. S.Piero a S. Costr. Outlet. c/Outlet srl Imp.compostaggio Podere Rota Opere finitura centro sp. Cavriglia 8 all.+ comm.le Cavriglia L.E Le Fornaci Z.5 D2 UN.E Centro Ricerche Sansedoni Cavriglia L.3/4 comp.H Ampliam. Ipercoop Montevarchi Laterina prog. Cave estrattive Figline peep Matassino Terran.B.ni Prada polo logist. Casteln.B.ga centro benessere Pescara consortile Outlet Center Pescara 1 F murature A B C D Terran.B.ni variante SP 7 Terran.B.ni Coop edif. Comm.le Montevarchi Centro Commerciale Montevarchi ex CAV Foiano Retail Park Reggello Mandò Village Pescara 1°F park verde Terre a. Pescara 2°F fond. in c.a. Pescara 3°F murature E-F-G-H Arezzo – realizz. clinica Terranuova B. centro racc. rifiuti Terranuova B. immobile ex. Coop. Foiano – Retail Park L.4x-5 TOTALI
SALDO AL 31.12.09
SALDO AL 31.12.10
VARIAZIONE
1.686 1.998 32.414 7.119 280 1.357 10.100 6.360 1.167 81 353 1.304 3.532 1.523 20.459 7.481 1.737 3.250 8.168 97 2.014 463 5.501 -------
1.686 1.998 --280 1.357 10.109 -1.167 87 468 1.306 3.763 -24.914 7.972 --9.300 2.743 2.198 8.762 5.700 582 1.008 3.389 18 1.173 3
--(32.414) (7.119) --9 (6.360) -6 115 2 231 (1.523) 4.455 491 (1.737) (3.250) 1.132 2.646 184 8.299 199 582 1.008 3.389 18 1.173 3
118.444
89.987
(28.458)
Relativamente alle voci prodotti in corso di lavorazione e lavori in corso su ordinazione si evidenzia che la differenza fra gli esercizi 2009 e 2010 è riconducibile ai seguenti incrementi e decrementi (valori indicati in migliaia di euro): Saldo al 31.12.09 Incrementi per lavorazioni Decrementi Saldo al 31.12.10
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131.432 28.005 52.403 107.034
49
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Stato Patrimoniale • Attivo E) CREDITI
Il dettaglio e le variazioni dei crediti è il seguente:
CREDITI CHE COSTITUISCONO IMMOBILIZZAZIONI CREDITI A BREVE
SALDO AL 31.12.09
SALDO AL 31.12.10
VARIAZIONE
TOTALI
1.788 174 1.613
1.143 196 947
(645) 22 (666)
TOTALI
1.789 10.773 1.736 15.911
1.841 10.269 663 13.721
52 (504) (1.073) (2.191)
28
28
--
CREDITI VERSO CLIENTI - Fondo svalutazione crediti CREDITI V/CONTROLL. CREDITI V/COLLEGATE CREDITI V/ALTRI CREDITI A M/L TERMINE CREDITI V/ALTRI Il movimento del fondo svalutazione crediti è il seguente: Situazione al 31.12.2009 Utilizzi
174 5
Accantonamenti Situazione al 31.12.2010
27 196
Non vi sono crediti di durata superiore a 5 anni. I crediti verso le società partecipate sono di natura commerciale ad eccezione delle Toscana Progetti, S.T.A., Rekey e La Castelnuovese Inerti che invece sono di natura finanziaria. I crediti verso controllate si articolano nel seguente modo: Siena Grondaie 79, Toscana Progetti 354, Foiano Outlet 36, Rekey 170, La Castelnuovese Inerti 1.202. I crediti verso collegate si riferiscono prevalentemente a crediti verso Pescara Outlet 2.661, Città Sant’Angelo Village 7.355, S.t.a. 38, T.B. 85, Tuscany company store 129.
CREDITI A BREVE VERSO ALTRI
Erario c/IVA Erario c/Imposte Caparre confirmatorie Altri TOTALI
SALDO AL 31.12.09
SALDO AL 31.12.10
VARIAZIONE
373 66 1.050 247
-3 450 200
(373) (63) (600) (47)
1.736
653
(1.083)
I crediti verso altri a breve sono prevalentemente per caparre confirmatorie versate per acquisto terreni e verso l’Erario per imposte, mentre i crediti verso altri a m/lungo termine si riferiscono a depositi cauzionali versati a Enel, Telecom e altre utenze.
50
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Stato Patrimoniale • Attivo F) DISPONIBILITÀ LIQUIDE:
Il dettaglio e le variazioni delle partite che costituiscono le disponibilità liquide sono i seguenti:
DESCRIZIONE Depositi bancari Denaro e valori in cassa
SALDO AL 31.12.09
SALDO AL 31.12.10
VARIAZIONE
13.026 8
10.430 9
-2.596 1
SALDO AL 31.12.09
SALDO AL 31.12.10
VARIAZIONE
40 40
40 40
-
SALDO AL 31.12.09
SALDO AL 31.12.10
VARIAZIONE
9 6 15
10 4 14
1 (2) (1)
I volumi dei flussi di liquidità diminuiscono a seguito di un decremento del volume dei lavori.
G) RATEI E RISCONTI ATTIVI:
I dettagli e le variazioni di tali poste sono i seguenti:
RATEI ATTIVI
Canone affitto Caserma Campi TOTALI
RISCONTI ATTIVI
Premi assicurativi prepagati Altre poste con natura risconto TOTALI
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Stato Patrimoniale • Passivo CONTI DI PATRIMONIO NETTO Il dettaglio dei conti di patrimonio netto è il seguente:
DESCRIZIONE
SALDO AL 31.12.09
SALDO AL 31.12.10
VARIAZIONE
547 78 40.373 73 41.070
660 78 44.819 73 45.630
114 -4.446 -4.560
Capitale Riserve di rivalutazione Riserva legale Riserva statutaria TOTALI
Il Capitale Sociale si è incremento per 110 per passaggio di ristorni deliberati nel 2009 e 4 per la rivalutazione nella misura consentita. Il saldo della riserva legale è incrementata per la destinazione dell'utile del 2009 di 4.588 depurato del 3% destinato a fondo mutualistico 138 e la rivalutazione del capitale sociale 4. Vi precisiamo che per espresso divieto legislativo e statutario le riserve non possono essere distribuite fra i propri soci né durante la vita né in caso di scioglimento della società. In allegato alla presente nota integrativa è presentato il prospetto delle variazioni nei conti di patrimonio netto al quale si rimanda.
Ai sensi dell’art.2427 n.7 bis del codice civile nella seguente tabella vengono esaminate le voci di Patrimonio Netto: POSSIBILITÀ DI UTILIZZAZIONE
DESCRIZIONE
Capitale Riserve di valutazione Riserva legale Riserva statutaria
IMPORTO
COPERTURA
AUMENTO
PERDITE
CAPITALE
SOCI
si si si si
/ no no no
(*)660 no no no
660 78 44.819 73
DISTRIBUZ. DISPONIBILE DISTRIBUIBILE
660 78 44.819 73
(*)660 / / /
(*) per restituzione della quota in caso di recesso del socio. Il movimento del corpo sociale e delle relative quote di capitale è stato il seguente:
NUMERO SOCI
Soci al 31.12.09 Uscite Rivalutazioni Increm.per ristorni SOCI AL 31.12.10
52
45 45
IMPORTO QUOTE
547 4 110 660
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Stato Patrimoniale • Passivo A) FONDI PER RISCHI ED ONERI:
Il dettaglio del fondo rischi ed oneri è il seguente:
DESCRIZIONE
SALDO AL 31.12.09
INCREMENTI
UTILIZZI
SALDO AL 31.12.10
4.669
2.279
1.048
5.899
4.669
2.279
1.048
5.899
Fondo rischi contratt. TOTALI
Il fondo rischi contrattuali è stato utilizzato per la parte relativa ai lavori che si sono conclusi e portati a ricavi del conto economico, mentre, stante il perdurare di un periodo di crisi su tutto il settore edile, si è ritenuto di effettuare un accantonamento del 4% sui lavori in corso di esecuzione.
B) DEBITO PER TRATTAMENTO DI FINE RAPPORTO DI LAVORO SUBORDINATO:
Il T.F.R. è determinato sulla base delle competenze maturate da tutti i dipendenti in base alla legge ed ai contratti collettivi di lavoro. Esso si è movimentato ed è variato nell'esercizio come segue:
SALDO AL 31.12.09
ACCANTONAM.
869
202
UTILIZZI
47
SMOB.PREV. COMPLEM. 124
SALDO AL VARIAZ. NETTE 31.12.10 901
32
Gli utilizzi si riferiscono alla liquidazione di anticipazioni per acquisto prima casa, lo smobilizzo è relativo ai versamenti alle casse Dircoop e Cooperlavoro per previdenza complementare.
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53
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Stato Patrimoniale • Passivo C) DEBITI:
Il dettaglio e le variazioni delle partite di debito sono i seguenti:
DEBITI VERSO SOCI PRESTATORI: DESCRIZIONE
SALDO AL 31.12.09
SALDO AL 31.12.10
VARIAZIONE
673
771
99
Debiti prestito sociale
I debiti verso soci prestatori sono formalmente a vista, ma in base all'esperienza del passato solo una parte modesta viene riscossa dai soci prestatori nel corso dell'esercizio. Il movimento del debito verso i soci prestatori è stato il seguente: Saldo al 31.12.2009 673 Versamenti del periodo 136 Prelevamenti del periodo 72 Interessi netti 2010 34 Saldo al 31.12.2010 771 Ai soci sono stati riconosciuti interessi del 5,9% al lordo della ritenuta di legge del 20.0%. Il rapporto tra prestito sociale al 31.12.09 (673) e il patrimonio netto al 31.12.08 (41.243) è pari al 0,02. Le norme vigenti in materia, le delibere del C.I.C.R. (Comitato Interministeriale il Credito ed il Risparmio) e della Banca d’Italia sono puntualmente rispettate, come pure gli obblighi derivanti dalle prescrizioni statutarie e dai regolamenti.
54
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Stato Patrimoniale • Passivo 3) DEBITI PER ACCONTI DESCRIZIONE
Ritomb.cava Cardetole e S.Piero Lavori Linea Alta Vel. Bo-Fi Factory Center c/Foiano Outlet Cavriglia centro ricreativo Siena Centro Ricerche Biotech Terranova B. impianto compostaggio SGV Fornaci Umi E c/Sanciprianese Cavriglia 8+1 all. peep lotto E Sanc. Cavriglia 9 all. peep lotti 3/4 c/Sanc. S.Gusmè Nuovo Centro Benessere Terran. Polo logistico Prada Pescara fondazioni CA blocco BCD Terran.Bni nuova viabilità S.Maria Montevarchi centro comm. Unicoop Cast.B.ga OOUU Il Romito Città S.Angelo realizz.Outlet Center Città S.Angelo opere muratura ctr 57 Città S.Angelo assistenze edili Terran. B.ni fabbr. Comm.le Coop Montevarchi ristrutt. compl.immob. Ex Cav Foiano della Chiana lotto 2 Pianella L.D 20 alloggi Pescara realizz. Terre rinforzate S.Giovanni V. interv. Fornaci Zut 8-5 Lago Città S.Angelo op.muratura ctr.57 comm.179 Città S.Angelo viab. Park. Ctr.57 comm.179 Città S.Angelo fondazioni edifici F-G-Hctr.21 Raggello Factory Store c/Mandò Village Pescara fondazioni in c.a. blocco E Arezzo opere finitura immobile per attr. sanit. Pescara murature blocchi E-F-G-H
SALDO AL 31.12.09
SALDO AL 31.12.10
VARIAZIONE
2.239 1.595 32.914 5.419 7.719 9.300 1.080 780 1.426 4.394 2.537 9.000 16.933 7.924 120 3.838 2.000 1.958 310 940 374
2.239 1.595 -310 --9.300 1.080 780 -4.394 -9.531 18.410 7.982 --4.000 2.415 2.655 940 1.097
--(32.914) 310 (5.419) (7.719) ---(1.426) -(2.537) 531
4.233
4.240
7
300
300
--
540 7.765 326
540 7.765 326
1.256 1.522
1.256 1.522
82.680
(34.655)
1.477 58 (120) (3.838) 2.000 457 2.345 -723
TOTALI 117.334 I saldi suddetti sono variati esclusivamente in relazione all'andamento dei lavori.
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55
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Stato Patrimoniale • Passivo 4) DEBITI VERSO FORNITORI: DESCRIZIONE
Fornitori vari Fornitori c/fatture da ricevere TOTALI
SALDO AL 31.12.09
SALDO AL 31.12.10
VARIAZIONE
8.380 687 9.067
6.951 1.704 8.655
(1.429) 1.017 (412)
SALDO AL 31.12.09
SALDO AL 31.12.10
VARIAZIONE
32
41
9
5) DEBITI VERSO IMPRESE CONTROLLATE: DESCRIZIONE
Imprese controllate a breve
I debiti verso le imprese controllate si riferiscono a debiti verso Siena Grondaie per 15, Rekey per 6, La Castelnuovese Inerti per 7, La Castelnuovese Grandi Opere per 5, La Castelnuovese Ambiente per 5, Foiano Outlet per 3.
6) DEBITI VERSO IMPRESE COLLEGATE: DESCRIZIONE
Imprese collegate a breve termine Imprese collegate a m/l termine
SALDO AL 31.12.09
SALDO AL 31.12.10
VARIAZIONE
6.013 2
9.992 2
3.978 -
I debiti verso imprese collegate a breve sono relativi al ribaltamento costi del Consorzio Inerti per 52, Cardetole per 67 e Pescara Outlet per 9.873. I debiti verso imprese collegate a m/l termine sono debiti v/Tuscany Company Store 2 per capitale sociale sottoscritto e non ancora versato.
7) DEBITI TRIBUTARI: DESCRIZIONE Irpef retribuzioni dipendenti Irpef lavoratori autonomi Irpef ritenuta su int. prest. soc. Iva Ires TOTALI
56
SALDO AL 31.12.09
SALDO AL 31.12.10
VARIAZIONE
169 40 7 137
172 24 13 69 331
3 (16) 6 69 194
354
610
256
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Stato Patrimoniale • Passivo I debiti tributari, così come i debiti v/istituti di previdenza, sono relativi ai salari e stipendi della mensilità di dicembre, di ratei della quattordicesima mensilità e di ferie maturate ma non liquidate oltre a debiti per la liquidazione Iva di dicembre e per Ires 2010.
8) DEBITI VERSO ISTITUTI DI PREVIDENZA: DESCRIZIONE
Inps Dircoop Cassa edile di Arezzo Inail Cooperlavoro TOTALI
SALDO AL 31.12.09
SALDO AL 31.12.10
VARIAZIONE
211 29 9 30 22
236 39 9 4 22
24 9 (26) --
301
309
7
SALDO AL 31.12.09
SALDO AL 31.12.10
VARIAZIONE
584 704 98 944 173
631 784 18 932 61
47 80 (80) (13) (112)
2.503
2.426
(78)
9) ALTRI DEBITI: DESCRIZIONE
Dipendenti c/retribuzioni Soci c/ristorni Caparre alloggi Pianella Fornitori c/ritenute garanzia Altri TOTALI
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57
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Stato Patrimoniale • Passivo D) RATEI E RISCONTI PASSIVI:
DESCRIZIONE
Ratei passivi assicurazioni Risconti passivi locaz.terreni TOTALI
SALDO AL 31.12.09
SALDO AL 31.12.10
VARIAZIONE
57 2
56 2
(1) --
59
58
(1)
SALDO AL 31.12.09
SALDO AL 31.12.10
VARIAZIONE
12.292
31.764
19.472
12.292
31.764
19.472
CONTI D'ORDINE E GARANZIA Il dettaglio e le variazioni dei rischi, degli impegni e degli altri conti d'ordine sono i seguenti:
Impegni:
DESCRIZIONE
Fidejussioni favore di altri TOTALI
Le fidejussioni a favore di altri sono costituite da fideiussioni a favore di Unipol, Monte dei Paschi di Siena, Cassa di Risparmio di Lucca Pisa e Livorno Banca Etruria, prestate a garanzia di enti pubblici e società partecipate, per la realizzazione degli interventi di cui la cooperativa è assegnataria. Inoltre la cooperativa ha ricevuto fidejussioni da Monte Paschi Siena per 3.966 e Banca Etruria per 5.000, a garanzia di proprie obbligazioni.
58
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Conto Economico A) RICAVI DELLE VENDITE ED ALTRI COMPONENTI IL VALORE DELLA PRODUZIONE:
DESCRIZIONE Vendite unità in proprio Prestazioni a terzi TOTALI
SALDO AL 31.12.09
SALDO AL 31.12.10
VARIAZIONE
1 5.103 5.104
58.125 58.125
(1) 53.022 53.021
Le prestazioni a terzi si riferiscono prevalentemente alla conclusione di contratti di urbanizzazione nei comuni di Castelnuovo Berardenga e Tavarnelle Val di Pesa, alla realizzazione di un immobile commerciale nel comune di Montevarchi, e a contratti accessori alla realizzazione dell’ outlet di Città Sant’Angelo.
Altri ricavi
2.741
1.439
-1.302
La voce altri ricavi comprende il canone di locazione della Caserma di Campi Bisenzio, il riaddebito di costi e servizi alla Foiano Outlet. ed alla Pescara Outlet e assistenze per allestimenti dei negozi a Città Sant’Angelo.
B) COSTI DELLA PRODUZIONE:
I costi per acquisti comprendono:
DESCRIZIONE
Materie prime Fabbricati Oneri di urbanizzazione Altri TOTALI
SALDO AL 31.12.09
SALDO AL 31.12.10
VARIAZIONE
5.063 214 212
5.116 1.044 424 208
52 1.044 210 (4)
5.489
6.792
1.303
SALDO AL 31.12.09
SALDO AL 31.12.10
VARIAZIONE
15.723 1.032 97 131 13
10.295 1.009 88 95 17
(5.428) (23) (9) (36) 4
I costi per servizi sono così composti:
DESCRIZIONE
Lavorazioni esterne Prestazioni professionali Mensa Manutenzioni Energia elettrica uffici
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59
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Conto Economico DESCRIZIONE
Energia elettrica cantieri Spese Tecniche Telefoniche Impianto cantieri Carburanti Costi di natura assicurativa Spese di pubblicità e rappr. Compensi coll. sindacale Costi Consortili Altri costi Smaltimento rifiuti TOTALI
SALDO AL 31.12.09
SALDO AL 31.12.10
VARIAZIONE
13 31 55 27 79 187 250 33 12.275 599 30.545
25 187 49 30 84 161 165 61 4.254 465 1.040 18.025
12 156 (6) 3 5 (26) (85) 28 (8.021) (134) 1.040 (12.520)
La significativa diminuzione dei costi per lavorazioni esterne si giustifica con un minor volume dei lavori. La voce comprende costi per compensi collegio sindacale per 61. L’attività per la revisione legale dei conti ai sensi del D.Lgs. 27/1/2010 n. 39 e ai sensi dell’art. 15 della legge 59/92 affidata alla Ria & Partners Spa ammonta per l’esercizio 2010 a euro 16.320 migliaia. Alla stessa società di revisione non sono stati erogati compensi per altre prestazioni professionali. I costi per godimento beni di terzi accoglie esclusivamente costi per noleggi di attrezzature, macchinari ed automezzi. .
Il movimento del personale dipendente è esposto nella seguente tabella:
ORGANICO
OPERAI
IMPIEGATI
DIRIGENTI
TOTALE
28 28
25 1 25
1 1
54 1 55
Al 31.12.09 Assunzioni Uscite Al 31.12.10
Il dettaglio del costo del lavoro e le variazioni sono evidenziati nella seguente tabella:
OPERAI 2009 Stipendi Oneri sociali Accant. T.f.r. Altri costi TOTALI
2010
IMPIEGATI VAR.
2009
2010
DIRIGENTI VAR.
2009
2010
VAR.
833 320 53 13
885 335 65 14
52 15 12 1
1.427 355 82 39
1795 458 107 27
368 103 25 (12)
795 105 26 4
522 129 30 2
-273 24 4 (2)
1.219
1.299
80
1.903
2.387
484
930
683
(247)
La voce ammortamenti e svalutazioni comprende gli ammortamenti dell’esercizio.
60
Bilancio Esercizio2010
Commenti alle voci di bilancio
Conto Economico Gli oneri diversi di gestione comprendono i seguenti costi:
DESCRIZIONE
Compensi amministratori I.c.i. Tasse varie Minusvalenze da alienaz. Multe TOTALI
SALDO AL 31.12.09
SALDO AL 31.12.10
VARIAZIONE
118 119 6 17 10 270
129 125 5 -16 275
11 6 (1) (17) 6 4
SALDO AL 31.12.09
SALDO AL 31.12.10
VARIAZIONE
1 1
1 -
-1
2
1
-1
SALDO AL 31.12.09
SALDO AL 31.12.10
VARIAZIONE
47 143 24 40 255
45 85 30 35 196
(2) (57) 6 (6) (59)
SALDO AL 31.12.09
SALDO AL 31.12.10
VARIAZIONE
39 1 2 4 46
42 --5 47
3 (1) (2) -1
C) PROVENTI E ONERI FINANZIARI:
I proventi da partecipazioni iscritti alla voce C15 del conto economico sono così dettagliati:
DESCRIZIONE
B.c.c. Altri TOTALI
La voce altri proventi finanziari è così composta:
DESCRIZIONE Proventi prest.obblig.STA Interessi bancari Interessi commerciali Interessi finanziari TOTALI Gli oneri finanziari e gli interessi passivi sono così dettagliati:
DESCRIZIONE
Int. passivi soci prestatori Int. passivi su finanziamenti Int. passivi commerciali Altri TOTALI
Non sono stati capitalizzati interessi passivi nelle voci dell’attivo di bilancio.
Bilancio Esercizio2010
61
Commenti alle voci di bilancio
Conto Economico D) RETTIFICHE DI VALORE DI ATTIVITÀ FINANZIARIE: Non si è ritenuto dover effettuare svalutazioni di partecipazioni.
D) PROVENTI E ONERI STRAORDINARI: DESCRIZIONE
SALDO AL 31.12.09
SALDO AL 31.12.10
VARIAZIONE
22
1
-20
22
1
-20
Sopravvenienze attive TOTALI
La voce sopravvenienze attive si riferisce ad alcune partite di ricavo o di minor costo di competenza di esercizi precedenti.
DESCRIZIONE
SALDO AL 31.12.09
SALDO AL 31.12.10
VARIAZIONE
16
-
-16
Sopravvenienze passive Durante il 2010 non si sono realizzate sopravvenienze passive.
IMPOSTE SUL REDDITO DELL’ESERCIZIO Le imposte indicate nel conto economico corrispondono alle imposte dovute in base alla dichiarazione dei redditi dell’esercizio in oggetto, e più precisamente ammontano complessivamente a 1.173 di cui 862 per Ires e 311 per Irap. La società non ha imposte differite passive, mentre per quanto riguarda le imposte anticipate, l’organo amministrativo ha ritenuto opportuno, in ossequio al principio di prudenza, non procedere all’iscrizione in bilancio di “crediti” per imposte anticipate, tenuto conto anche di quanto prescritto nel principio contabile n.25 e precisamente della mancanza di una ragionevole certezza del recupero negli esercizi in cui le differenze temporanee deducibili andranno ad incidere. Si precisa inoltre che negli esercizi precedenti non sono state effettuate rettifiche di valore ed accantonamenti esclusivamente in applicazione di norme tributarie ai sensi del previdente art. 2426 II comma del Codice Civile, pertanto non si è reso necessario procedere ad alcuna operazione di disinquinamento fiscale del bilancio come stabilito dai principi generali della riforma avvenuta con il D.Lgs. n.6 del 17 gennaio 2003 e confermato dai principi emanati dall’Organismo Italiano di Contabilità.
PROSPETTI SUPPLEMENTARI Al fine di raggiungere l'obiettivo di una rappresentazione chiara, veritiera e corretta della situazione patrimoniale, della situazione finanziario e del risultato economico, in allegato alla Nota Integrativa, e quale parte integrante della stessa, sono stati predisposti i seguenti prospetti integrativi: a)Rendiconto finanziari; b)Prospetti delle variazioni nei conti di patrimonio netto. Il presente bilancio è conforme alla Legge ed è redatto in Euro.
62
Bilancio Esercizio2010
Prospetti supplementari della Nota Integrativa
Rendiconto Finanziario Modello che determina i flussi di liquidità
A. Flussi finanziari netti generati dall’attività operativa
2010
2009
-1.166.835
7.408.483
2.818.195
5.230.987
398.171 201.777 -170.053 1.252.408
396.147 161.478 -215.562
Utile d'esercizio ante imposte e interessi Rettifiche per: Ammortamento Accantonamento TFR Utilizzo fondo TFR Accantonamento ad altri fondi Utilizzo altri fondi accantonamento Decremento dei crediti commerciali Incremento delle rimanenze Incremento degli acconti da clienti Decremento dei debiti commerciali Flussi finanziari operativi verso controllate e collegate Variazione del saldo IVA Incremento delle altre voci del circolante Decremento delle altre voci del circolante Flusso netto generato dall’ incasso(pagamento) di interessi Imposte sul reddito corrisposte
666.076 24.398.548 -34.654.757 -325.754 4.358.589 442.437 509.121 509.121 111.180 -1.172.775
B. Flussi finanziari netti generati da attività di investimento
-1.737.344
-1.598.550
-1.481.232 -316.892 3.970 -55.923 112.733 0
-1.582.449 -94.193 26.966 -52.760 103.887 0
28.023
-283.512
-27.724 98.904
-173.186 -19.703 0 -50.971 -39.651 0
Acquisiz. partecip. aumenti di capitale, finanziam.al gruppo Investimenti in immobili, impianti, macchinari, attrezzature Corrispettivi da dism. di immobilizz.materiali Investimenti in immobilizz.immateriali Incasso/pagam. Int. dell'attività di investim. Dividendi ricevuti C. Flussi finanziari da attività finanziaria Aumenti di patrimonio netto Flussi netti finanz. da movim. Prest. sociale Accensione di debiti finanziari Flussi di rimborso di debiti finanziari Interessi passivi relativi all'attività finanziaria Dividendi corrisposti
-43.157
-120.111 1.578.449 -39.729.235 41.945.726 -1.308.836 515.890 -702.976 376.324 161.408 -881.207
D. Flusso netto di disponibilità liquide (A ± B ± C)
-2.876.156
5.526.421
E. Disp. liquide e mezzi equivalenti iniziali
13.126.994
7.594.948
F. Disp. liquide e mezzi equivalenti finali (D ± E)
10.250.838
13.121.369
Bilancio Esercizio2010
63
Commenti alle voci di bilancio
Prospetto delle Variazioni nei conti di patrimonio netto intervenuti nell’esercizio Capitale Sociale
Riserva Riserva per indivisib. saldi di L. 16.12.77 rivalutaz. n. 904
L. 19.02.83
78
Saldi al 31.12.03
64
20.011
Destinaz. Utile d’esercizio 2003 deliberata Incrementi Contributi 3% ex. L. 59/1992 Utile d’esercizio 2004
1 28
3.215
Saldi al 31.12.04
94
23.226
Destinaz. Utile d’esercizio 2004 deliberata Incrementi Contributi 3% ex. L. 59/1992 Utile d’esercizio 2005
66 2
3.749
Saldi al 31.12.05
162
26.975
Destinaz. Utile d’esercizio 2005 deliberata Incrementi Contributi 3% ex. L. 59/1992 Utile d’esercizio 2006
66 3
1.391
Saldi al 31.12.06
231
28.366
Destinaz. Utile d’esercizio 2006 deliberata Incrementi Contributi 3% ex. L. 59/1992 Utile d’esercizio 2007
5 125
1.507
Saldo 31.12.07
361
29.873
Destinaz. Utile d’esercizio 2007 deliberata Incrementi Contributi 3% ex. L. 59/1992 Utile d’esercizio 2008
6 98
2.774
Saldo 31.12.08
465
32.646
Destinaz. Utile d’esercizio 2008 deliberata Incrementi Decrementi Contributi 3% ex. L. 59/1992 Utile d’esercizio 2009
15 117 (50)
7.727
Saldo 31.12.09
547
40.373
Destinaz. Utile d’esercizio 2009 deliberata Incrementi Decrementi Contributi 3% ex. L. 59/1992 Utile d’esercizio 2010
4 10
4.446
Saldo 31.12.10
660
44.819
78
78
78
78
78
78
78
Riserva statutaria
Utile di Esercizio
Totali
73
3.316
23.543
(3.215) (99) 3.866
1 28 (99) 3.866
3.866
27.337
(3.749) (117) 1.437
66 2 (117) 1.437
1.437
28.725
(1.391) (46) 1.558
66 3 (46) 1.558
1.558
30.306
(1.507) (5) (47) 2.866
5 120 (47) 2.866
2.866
33.250
(2.774) (6) (86) 7.981
6 92 (86) 7.981
7.981
41.243
(7.727) (15) (239) 4.588
15 102 (50) (239) 4.588
4.588
45.658
(4.446) (4)
4 106
(138) 1.827
(138) 1.827
1.827
47.457
73
73
73
73
73
73
73
IL PRESIDENTE Lorenzo Rosi
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Bilancio Esercizio2010
RELAZIONE DEL COLLEGIO SINDACALE SUL BILANCIO AL 31/12/2010 ALL’ASSEMBLEA DEI SOCI AI SENSI DELL’ART. 2429 C.2 C.C.
Signori Soci, 1. Preliminarmente Vi ricordiamo che, ai sensi dell’articolo 2409-bis e seguenti del Codice Civile, l’attività di controllo contabile è stata svolta dalla società di revisione Ria & Partners S.p.A., iscritta nel registro istituito presso il Ministero della Giustizia, in coerenza con l’incarico dalla stessa ricevuto dall’Assemblea dei Soci. 2. Nel corso dell’esercizio chiuso al 31/12/2010 abbiamo svolto l’attività di vigilanza prevista dalla legge. Mediante l’ottenimento di informazioni dai responsabili delle rispettive funzioni, dall’esame della documentazione trasmessaci e dall’esame del libro contenente i verbali relativi alla revisione contabile, abbiamo acquisito conoscenza e vigilato, per quanto di nostra competenza, sull’adeguatezza della struttura organizzativa della società, del sistema di controllo interno, del sistema amministrativo-contabile e sulla sua affidabilità a rappresentare correttamente i fatti di gestione. 3. Nel corso dell’esercizio, abbiamo partecipato alle riunioni del consiglio di amministrazione e siamo stati periodicamente informati dagli amministratori sull’andamento della gestione sociale. 4. Il Collegio Sindacale non ha riscontrato operazioni atipiche e/o inusuali, comprese quelle effettuate con parti correlate o infragruppo. 5. La Società di Revisione ha rilasciato la relazione ai sensi di legge in cui attesta che il bilancio d’esercizio al 31/12/2010 rappresenta in modo veritiero e corretto la situazione patrimoniale e finanziaria e il risultato economico della Vostra Società, e che la Relazione sulla gestione è coerente con il bilancio dell’esercizio stesso. 6. Non sono pervenute al Collegio Sindacale denunce ai sensi dell’articolo 2408 Codice Civile.
RELAZIONE DEL COLLEGIO SINDACALE
7. Al Collegio Sindacale non sono pervenuti esposti. 8. Nel corso dell’esercizio chiuso al 31/12/2010 la Vostra società non ha conferito alla Società di Revisione incarichi diversi dall’attività di controllo contabile ai sensi di legge. 9. Il Collegio Sindacale, nel corso dell’esercizio, non ha rilasciato pareri ai sensi di legge. 10.Tramite le verifiche direttamente espletate e le informazioni desunte dalla relazione della società di revisione, il Collegio Sindacale ha accertato l’osservanza delle norme di legge inerenti la formazione, anche per ciò che concerne le valutazioni, e l’impostazione del bilancio d’esercizio della Società e della relazione sulla gestione a corredo dello stesso. 11. Il Collegio Sindacale conferma che gli amministratori, nella redazione del bilancio, non hanno derogato alle norme di legge ai sensi dell'art. 2423, quarto comma, del Codice Civile. 12.Lo stato patrimoniale evidenzia un risultato d'esercizio positivo di Euro 1.826.866 e si riassume nei seguenti valori: Attività
euro 159.799.045
Passività
112.341.970
- Patrimonio netto (escluso l’utile di esercizio)
45.630.209
- Utile di esercizio Conti impegni, rischi e altri conti d’ordine
1.826.866 31.763.708
Il conto economico presenta, in sintesi, i seguenti valori: Valore della produzione
euro 35.165.217
Costi della produzione
32.315.225
Differenza
2.849.992
Proventi e oneri finanziari Proventi e oneri straordinari
149.040 609
Risultato prima delle imposte
2.999.641
Imposte sul reddito
1.172.775
Utile dell’esercizio
1.826.866
13. Dall’attività di vigilanza e controllo non sono emersi fatti significativi suscettibili di segnalazione o di menzione nella presente relazione. 14. Ai sensi dell’art. 2513 c.c. il Collegio Sindacale da atto che nel corso dell’esercizio chiuso al 31/12/2010 ed in quello precedente, il costo del lavoro dei soci è stato superiore al cinquanta per cento del totale del costo del lavoro di cui all'articolo
66
Bilancio Esercizio2010
RELAZIONE DEL COLLEGIO SINDACALE
2425, primo comma, punto B9, computate le altre forme di lavoro inerenti lo scopo mutualistico, così come risulta dai seguenti prospetti: a) Costo totale del lavoro:
euro 4.325.147
b) Costo del lavoro dei Soci
3.872.249
Rapporto (b/a):
89,53 %
15. Ai sensi dell’art. 2545 c.c. il Collegio Sindacale da altresì atto che il Consiglio di Amministrazione, nello svolgimento della gestione sociale, ha operato per il raggiungimento degli scopi della Cooperativa che sono necessariamente mutualistici; ciò ha fatto sia attraverso il reperimento di occasioni di lavoro per i soci, nel rispetto delle norme sul collocamento e dei CCNL, sia - quando se ne è presentata l’occasione - mediante la devoluzione ai fondi mutualistici del contributo del 3%, calcolato sull’utile netto di bilancio. 16. Per quanto precede, il Collegio Sindacale non rileva motivi ostativi all’approvazione del bilancio di esercizio al 31/12/2010, né ha obiezioni da formulare in merito alla proposta di deliberazione avanzata dal Consiglio di Amministrazione per la destinazione del risultato dell’esercizio.
San Giovanni Valdarno, lì 10 giugno 2011 Il Collegio Sindacale Dott. Luciano Nataloni Dott. Marco Monicolini Dott. Lorenzo Navarrini
Bilancio Esercizio2010
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Relazione della Società di Revisione ai sensi dell’art. 14 del D.Lgs. 27.1.2010, n.39 e dell’art. 15 della Legge 31 gennaio 1992, n. 59
All’Assemblea dei Soci della La Castelnuovese Società Cooperativa - San Giovanni Valdarno (AR) ed alla Lega Nazionale Cooperative e Mutue Ufficio Certificazioni
1.
Abbiamo svolto la revisione contabile del bilancio d’esercizio della La Castelnuovese Società Cooperativa chiuso al 31 dicembre 2010. La responsabilità della redazione del bilancio in conformità alle norme che ne disciplinano i criteri di redazione compete agli amministratori della La Castelnuovese Società Cooperativa. È nostra la responsabilità del giudizio professionale espresso sul bilancio e basato sulla revisione contabile.
2.
Il nostro esame è stato condotto secondo i principi di revisione emanati dal Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili e raccomandati dalla Consob. In conformità ai predetti principi, la revisione è stata pianificata e svolta al fine di acquisire ogni elemento necessario per accertare se il bilancio d’esercizio sia viziato da errori significativi e se risulti, nel suo complesso, attendibile. Il procedimento di revisione comprende l’esame, sulla base di verifiche a campione, degli elementi probativi a supporto dei saldi e delle informazioni contenuti nel bilancio, inclusi quelli riferibili alle disposizioni di legge e di statuto in materia di cooperazione ed in particolare alle disposizioni contenute negli articoli 4, 5, 7, 8, 9 e 11 della legge n. 59 del 31 gennaio 1992 e nell’articolo 2513 del Codice Civile. Inoltre, il procedimento di revisione comprende la valutazione dell’adeguatezza e della correttezza dei criteri contabili utilizzati e della ragionevolezza delle stime effettuate dagli amministratori. Riteniamo che il lavoro svolto fornisca una ragionevole base per l’espressione del nostro giudizio professionale.
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Bilancio Esercizio2010
Per il giudizio relativo al bilancio dell’esercizio precedente, i cui dati sono presentati ai fini comparativi secondo quanto richiesto dalla legge, si fa riferimento alla relazione da noi emessa in data 11 giugno 2010. 3.
A nostro giudizio, il bilancio d’esercizio della La Castelnuovese Società Cooperativa al 31 dicembre 2010 è conforme alle norme che ne disciplinano i criteri di redazione, incluse le disposizioni di legge richiamate nel paragrafo 2; esso pertanto è redatto con chiarezza e rappresenta in modo veritiero e corretto la situazione patrimoniale e finanziaria e il risultato economico della Società.
4.
La Cooperativa detiene partecipazioni di controllo ed ha pertanto redatto il bilancio consolidato di Gruppo. Tale bilancio rappresenta un’integrazione del bilancio d’esercizio ai fini di una adeguata informazione sulla situazione patrimoniale, finanziaria ed economica della Cooperativsa e del Gruppo. Il bilancio consolidato è anch’esso da noi esaminato.
5.
La responsabilità della redazione della relazione sulla gestione in conformità a quanto previsto dalle norme di legge, compete agli amministratori della La Castelnuovese Società Cooperativa. È di nostra competenza l’espressione del giudizio sulla coerenza della relazione sulla gestione con il bilancio, come richiesto dalla legge. A tal fine, abbiamo svolto le procedure indicate dal principio di revisione n. 001 emanato dal Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili. A nostro giudizio la relazione sulla gestione è coerente con il bilancio d’esercizio della La Castelnuovese Società Cooperativa al 31 dicembre 2010.
Firenze, 14 giugno 2011
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Bilancio Esercizio2010
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C A S T E L N U O V E S E
Consolidato
2010
L A
RELAZIONE SULLA GESTIONE AL BILANCIO CONSOLIDATO CHIUSO AL 31 DICEMBRE 2010
IL CONTESTO ECONOMICO INTERNAZIONALE NEL 2010 Lo scenario economico mondiale appare ancora oggi caratterizzato da molte incertezze essendo, quella che stiamo vivendo, ancora una fase di transizione nella quale, però, sembra ormai chiara la posizione di forte ascesa di alcuni paesi in via di industrializzazione dell’area asiatica, vedi Cina e India, che stanno consolidando il loro ruolo nella compagine produttiva internazionale, e la crescita ancora lenta dei paesi occidentali (ad eccezione della Germania). A livello mondiale, quindi, la ripresa economica c’è stata e l’anno 2010 si è chiuso con prospettive di crescita più solide e diffuse rispetto alla prima parte del 2010; si è confermata l’espansione di paesi cosiddetti “emergenti”, cresciuti a ritmi elevati, sostenuta è stata la crescita di Stati Uniti e Giappone, e ancora modesta quella dei paesi europei (per quanto riguarda il Giappone, l’analisi condotta fa riferimento al contesto esistente prima della catastrofe naturale che ha colpito il paese nel 2011, i cui affetti sono ancora incalcolabili alla data di stesura del presente documento). Estremamente incoraggianti sono i dati che attestano un considerevole aumento sia della produzione che del commercio internazionale, che ha raggiunto i livelli precedenti la crisi del 2008, facendo rilevare una crescita del commercio mondiale del 12,3% e del PIL pari al +4,6% (fonte OCSE), crescita superiore alle aspettative nel primo semestre del 2010, che poi si è attestata su livelli più moderati nella seconda parte dell’anno. La crescita dell’economia mondiale è avvenuta in maniera difforme tra paesi e aree, in particolare, la produzione è cresciuta del 2,7% negli Usa e dell’1,7% dell’area euro, mentre il contributo principale, superiore ai 2/3, proviene dai paesi emergenti. In altre parole, la crescita è stata più robusta nelle principali economie emergenti (soprattutto Cina e India), più modesta, invece, nelle economie avanzate, con un indebolimento dell’area euro (ad eccezione di Germania e Regno Unico dove, rispettivamente, si sarebbero registrarti dati di forte crescita e di decelerazione). La prospettive di crescita dei paesi avanzati appaiono ancora incerte e, comunque, contenute a causa della debolezza del mercato del lavoro e, contestualmente, dell’indebitamento sia pubblico che privato. Il livello di crescita della domanda è senz’altro attenuato in un contesto macroeconomico caratterizzato da un livello di disoccupa-
BilancioConsolidato2010
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zione crescente e da un livello stagnante dei salari reali come quello in cui affacciano paesi come Usa e Europa, dove il tasso di disoccupazione alla fine del terzo trimestre 2010 era rispettivamente del 9,6% e del 10,1% (fonte Ocse). Il tasso di disoccupazione di questi paesi sembra aver raggiunto i livelli più alti e che, quindi, abbia smesso di aumentare, ma la sua contrazione sarà certamente molto lenta e si prevede che almeno per i prossimi due o tre anni non ci sarà una ripresa della domanda interna e dei consumi. Come già accennato, anche il livello di indebitamento di famiglie e imprese contribuirà a contrarre la domanda, nel primo caso aumentando la propria capacità di risparmio e nel secondo riducendo gli investimenti. A ciò si aggiungono politiche di governo finalizzate a contrarre la spesa pubblica e ad aumentare le entrate. Cercando di approfondire l’analisi macroeconomica intrapresa a livello internazionale, possiamo rilevare una ripresa dell’economia americana nel corso del 2010, più accentuata nella prima parte dell’anno (+3,7%), per l’ingente immissione di denaro pubblico nell’economia e per la ricostituzione delle scorte, più moderata nel secondo semestre del 2010 (+1,7%), che ha fatto rilevare a fine anno un aumento del 2,7% (fonte Ocse). Una ripresa lenta caratterizzata da una debole domanda privata interna (a causa del livello di disoccupazione), mentre più forte è stata la ripresa degli investimenti privati trainati da una produttività in crescita per le ristrutturazioni aziendali e la diminuzione del costo del lavoro a causa dell’alta disoccupazione. Alla debolezza del mercato del lavoro si aggiunge la perdurante stasi del settore immobiliare. Pertanto, al fine di consolidare la ripresa, il governo statunitense ha varato un programma di incentivi fiscali da attuarsi nel biennio 2011-2012. L’Asia continua ad essere il continente con maggiori tassi di crescita economica dove, soprattutto in Cina e in India, il crollo delle esportazioni è stato compensato dalla crescita della domanda interna grazie agli incentivi approvati dai governi e ad un afflusso di capitali in entrata, che permettono alla domanda interna e agli investimenti di trovare fonti esterne di finanziamento. Tradotto in termini numerici, questo ha significato nel 2010 una crescita del PIL del 10,5% in Cina e del 9,10% in India (fonte Ocse), crescita più accentuata nella prima parte dell’anno e più moderata nel secondo semestre del 2010 a seguito dell’attenuarsi degli effetti positivi degli incentivi
statali. Tutt’altro trend ha fatto registrare il Giappone dove la crescita del PIL nel 2010 è stata del 3,7% (fonte Ocse) e si prevedono prospettive economiche deboli a causa della domanda interna stagnate (debolezza del mercato del lavoro e progressivo venir meno degli interventi pubblici) e della mancanza di manovre fiscali di tipo espansivo. L’innalzamento dei prezzi energetici e alimentari, la ripresa del commercio internazionale e dei mercati finanziari, politiche espansive e canali di trasmissione nella crescita russa ai paesi vicini, sono gli elementi che hanno supportato la ripresa nella Comunità di Stati Indipendenti. In Russia la crescita è stata sostenuta, ma non elevatissima, nonostante l’incremento dei prezzi del petrolio, facendo rilevare nel 2010 una crescita pari al 3,7% (fonte Ocse). Intensa, invece, è stata la ripresa dei paesi del Medio oriente e del Nord Africa, dove i paesi esportatori di petrolio sono quelli che hanno raggiunto livelli di crescita più elevati a seguito del considerevole incremento dei prezzi del petrolio; complessivamente, l’intera regione ha fatto registrare una crescita complessiva del 4,1% nel 2010 (fonte Cresme elaborazione su dati FMI ottobre 2010). Anche i paesi dell’Africa sub-sahariana, considerati i dati della regione nel suo complesso, sono riusciti a stare al passo con la ripresa mondiale rilevando una crescita nel 2010 del 5% grazie all’aumento dei prezzi delle commodities e alla ripresa dell’export anche se, in tal senso, una crescita maggiore del previsto l’hanno fatta rilevare i paesi dell’America Latina con una crescita del 5,7% (fonte Cresme elaborazione su dati FMI ottobre 2010). Passando ad analizzare l’area euro, emerge come la ripresa dell’economia avvenga in maniera piuttosto lenta condizionata da diversi fattori di incertezza, quali l’andamento dell’euro, le tensioni sui mercati finanziari nonché le misure di consolidamento fiscale. In termini numerici, questo ha significato che nella prima parte dell’anno 2010 la crescita del PIL è stata moderata facendo rilevare solo un +0,2% nel primo trimestre rispetto alla fine del 2009, mentre il maggior segnale di crescita si è avuto nel secondo trimestre con un più 1% rispetto a quello precedente (fonte Banca d’Italia). Sui livelli di crescita del primo trimestre si è, invece, attestata la seconda parte dell’anno 2010 anche se i divari di crescita dei maggiori paesi dell’area euro tendono ad ampliarsi, in particolare la produzione tedesca continuerebbe ad aumentare più della media dell’area stessa supportata da una maggio-
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re competitività (circa 1,5 punti in più della media degli altri paesi dell’area). L’accresciuta capacità delle imprese tedesche di competere sui mercati più dinamici si è riflessa in una espansione delle vendite all’estero nettamente superiore a quella degli altri paesi dell’area. Per gli altri paesi, invece, la ripresa è più lieve: paesi come Italia, Francia e Portogallo hanno fatto registrare una crescita compresa tra 1% e 2%, mentre Spagna e Irlanda sono ancora in stagnazione e la Grecia resta in recessione (PIL -4%). Anche per quanto riguarda l’Europa centro-orientale la ripresa appare lenta e frammentata, dove la vicinanza con la Russia è un fattore propulsivo per i paesi vicini, e la Polonia che si distingue per una crescita sopra la media dell’area (>3%) (fonte Cresme). Si ricorda che in primavera i mercati finanziari di Grecia, Spagna, Portogallo e Irlanda sono stati travolti da forti tensioni a seguito del venir meno della fiducia degli investitori circa la solvibilità degli Stati caratterizzati da forti deficit e debiti, cui ha fatto seguito un forte innalzamento dei tassi d’interesse dei loro titoli di Stato. Ciò ha determinato l’intervento del FMI e dell’Unione Europea, al fine di scongiurare il fallimento di tali Stati e, quindi, il contagio di altre economie europee mettendo a rischio la stabilità della moneta unica, che ha portato all’approvazione da parte di ogni governo europeo di piani di riequilibrio dei conti pubblici (cosiddetti “piani di austerità”) per ristabilire la fiducia nei mercati finanziari, alla creazione di un fondo di stabilità finanziaria europeo (EFSF) per apportare liquidità agli stati in difficoltà e ad un accordo tra i paesi per riscrivere le ormai obsolete regole del “Patto di Stabilità”. Sinteticamente, la crescita, seppur moderata, dell’area euro è stata sostenuta nella prima parte del 2010 dall’espansione delle esportazioni, dovuta alla crescita del commercio mondiale e alla svalutazione dell’euro, e degli investimenti supportati da un riaccumulo delle scorte (dopo il 2009) nonché da misure di stimolo fiscale adottate dalla maggior parte dei paesi, mentre si è rilevata ancora la stagnazione dei consumi privati frenata dall’incertezza delle prospettive sull’andamento dell’occupazione. Nel secondo semestre del 2010, la crescita sarebbe continuata, anche se a ritmi diversi, sempre trainata dalle esportazioni, mentre la domanda interna è rimasta debole sia sul fronte degli investimenti, che hanno visto l’esaurirsi delle politiche fiscali espansive uniti all’incertezza e agli ampi margini di capacità inutilizzata, che dei consumi delle famiglie.
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LA REALTÀ ECONOMICA NAZIONALE E LOCALE Lo scenario che ci appare davanti, dopo il periodo di recessione che abbiamo vissuto nel 2008 e 2009, è senza dubbio un periodo di stagnazione non solo per il 2010, ma, probabilmente, anche per il 2011 e il 2012, caratterizzato da una crescita annua intorno all’1% e da una domanda interna molto debole. In questo contesto, l’elemento trainante dell’economia italiana sono state e saranno le esportazioni, mentre il contributo della domanda interna, già modesto, si è addirittura ridotto nel secondo semestre del 2010 a seguito della decelerazione degli investimenti in macchinari e attrezzature, innescata dall’esaurirsi degli incentivi fiscali, e della contrazione degli acquisti di mezzi di trasporto. Nel terzo trimestre del 2010, periodo più recente rispetto al quale si dispongono di dati ufficiali definitivi rispetto alla data di stesura del presente documento, è proseguita la ripresa degli investimenti fissi lordi (+0,9% rispetto al trimestre precedente), ma ad un ritmo inferiore rispetto al secondo (+2% rispetto al trimestre precedente) e secondo l’indagine semestrale condotta in ottobre dall’ISAE i piani di investimento per il 2011 delle imprese manifatturiere rimarranno ancora improntati ad un’estrema cautela, frenati da un lento miglioramento della domanda e prevalentemente orientati alla sostituzione del capitale obsoleto, anche se sono emerse indicazioni più favorevoli sull’espansione della base produttiva (fonte Banca d’Italia). Dopo oltre due anni, nel terzo trimestre 2010 gli investimenti in costruzioni sono tornati a crescere (+0,6% rispetto al periodo precedente) rilevando una lieve riduzione di quelli in abitazioni (-0,4%) e un rialzo di quelli non residenziali (+1,4%) tanto che la fiducia delle imprese edili è migliorata a ottobre e novembre sia in chiave attuale che prospettica (Fonte Cresme). Tornando al fattore trainante della crescita produttiva italiana, si osserva che nel terzo trimestre 2010 le esportazioni sono aumentate del 3,2% rispetto al secondo trimestre con un’accelerazione delle vendite di beni (+4,1% rispetto al trimestre precedente) e un calo dei servizi (0,5%) dopo due trimestri in espansione (fonte Cresme). Tale aumento ha interessato tutti i principali settori merceologici, ma soprattutto la meccanica, i mezzi di trasporto e il “made in Italy” e, sotto il profilo geografico, sono aumentate le esportazioni verso i paesi dell’Unione
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europea, in particolare Germania e Regno Unito, mentre, tra i paesi esterni alla UE, sono aumentate le vendite in Cina, Russia e Svizzera. Sul finire dell’anno, tra ottobre e novembre, il volume delle esportazioni è rimasto pressoché stazionario seguendo l’indebolimento della domanda nei principali mercati di sbocco. La produzione industriale, inoltre, ha fatto rilevare nella prima parte del 2010 una dinamica ascendente sulla scia della fase di maggior slancio della ripresa globale, supportata, tra gli altri fattori, da un momentaneo deprezzamento dell’euro, per poi rallentare nella seconda parte dell’anno (a partire dai mesi di luglio e agosto) con il venir meno degli incentivi fiscali, che avevano ridato nuova linfa agli investimenti industriali per la ricostituzione delle scorte di magazzino. Come è logico aspettarsi, in un contesto dove la disoccupazione reale è dell’8,3%, se non addirittura dell’11% secondo stime della Banca d’Italia, e i salari reali ristagnano, i consumi privati non crescono frenati da una propensione alla cautela, dalla debolezza del reddito disponibile e dalle prospettive incerte delle condizioni del mercato del lavoro. L’occupazione ha continuato, seppur lievemente, a ridursi nel terzo trimestre 2010 (0,2% rispetto al trimestre precedente) anche se i dati di ottobre e novembre farebbero rilevare un lieve incremento dell’occupazione (fonte Banca d’Italia), con una media dello 0,9% in calo nei prime nove mesi dell’anno 2010, inversione di tendenza confermata anche sul fronte del ricorso alla Cassa integrazione guadagni diminuita negli ultimi mesi dell’anno. Se da un lato i consumi privati non crescono, dall’altro i conti pubblici non permettono interventi adeguati di sostegno alla domanda aggregata. Secondo i dati del conto economico delle Amministrazioni pubbliche diffusi dall’Istat, nei primi tre trimestri del 2010 l’indebitamento netto è diminuito (-0,4% del PIL rispetto al corrispondente periodo del 2009) con una lieve contrazione delle spese primarie e una forte riduzione delle spese in conto capitale (in aumento, invece, le spese primarie correnti) (fonte Banca d’Italia). Ecco, quindi, come l’export rappresenti il fattore propulsore da cui dipenderà la crescita economica italiana futura della quale, un ruolo molto importante, sarà ricoperto dall’andamento futuro dei mercati valutari mondiali, che stanno vivendo molte tensioni, i cui esiti imprevisti potrebbero modificare lo scenario.
L’andamento futuro dell’export dipenderà, comunque, anche dall’andamento dei prezzi, che agirà sulla competitività delle imprese. Nel corso del 2010, l’inflazione al consumo ha subito un andamento crescente passando da un +1,3% nel primo semestre ad un +1,7% alla fine del terzo trimestre per chiudere l’anno con un +1,9% (fonte Banca d’Italia). Questo aumento, in linea con i dati della media dell’area euro,è stata la conseguenza dell’aumento dei prezzi dei prodotti energetici e dei beni e servizi a prezzo regolamentato nonché di una accelerazione dei prezzi finali degli alimentari. In un quadro di contenute pressioni inflazionistiche di origine interna, all’inizio del 2011, l’inflazione al consumo potrebbe risentire ulteriormente della spinta dei rincari delle materie di base e di aumenti dei beni e servizi a prezzo regolamentato attestandosi intorno al +2%, in linea, comunque, con la media dell’area euro (fonte Banca d’Italia). Secondo le stime della Banca d’Italia, quindi, in Italia la crescita del PIL resterebbe per il prossimo biennio al di sotto di quella dell’area euro, che farebbe prevedere una crescita intorno all’1,5%. La ripresa in Italia è molto meno sostenuta che in Germania dove maggiore è la crescita delle esportazioni a fronte di una crescita delle importazioni di poco inferire a quella tedesca. Segnali di un lieve miglioramento si rilevano anche sul fronte del ricorso al credito dove, durante l’autunno, la dinamica del credito bancario ha continuato a rafforzarsi, pur rimanendo su valori modesti. Tale accelerazione è stata più marcata per i prestiti alle società non finanziarie e, nell’ambito di quest’ultime, è stata maggiore per le imprese manifatturiere rispetto a quelle che operano nel settore dei servizi e delle costruzioni. La ripresa del credito alle imprese è in larga parte spiegabile con l’andamento della domanda, che risulta sostenuta da una modesta espansione dell’attività produttiva. Va sottolineato, però, il lieve irrigidimento riscontrato nella seconda parte del 2010 dei criteri di erogazione dei prestiti alle imprese di maggiori dimensioni, in termini di maggiori garanzie richieste e di margini sui finanziamenti più rischiosi, a seguito di una maggiore incertezza, rispetto alle attese del secondo trimestre 2010, sulle prospettive economiche in generale e di quelle di determinati settori o imprese. Dal lato della domanda, invece, si segnala una lieve attenuazione nel terzo trimestre 2010 della dinamica della domanda di credito delle imprese, che rifletterebbe le minori esigenze di finanziamento per operazioni di ristrutturazione del debito a
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favore di un aumento delle richieste di finanziamento per scorte e capitale circolante. Lo scenario macroeconomico fin qui delineato è soggetto a un’incertezza elevata circa l’intensità e l’evoluzione della ripresa, che per il biennio 2011-2012 sembra trainata dalle esportazioni, risentendo della debolezza della domanda interna e degli effetti delle misure di riequilibrio dei conti pubblici varate la scorsa estate. Ritmi produttivi così modesti non consentirebbero una ripresa significativa dell’occupazione, mentre gli effetti di una dinamica più sostenuta per il commercio mondiale verrebbero compensati dagli andamenti più sfavorevoli dei tassi d’interesse a medio e lungo termine, del prezzo del petrolio e del tasso di cambio. In ultima analisi, a livello territoriale, è opportuno dare alcune informazioni di massima su quella che è la realtà economica regionale e locale di cui fa parte la nostra società, benché le sue dimensioni e la sua storicità la collochino ormai su orizzonti nazionali e internazionali. Il PIL della Toscana, secondo le stime IRPET, dovrebbe far rilevare alla fine del 2010 una crescita del 1,4% seguita da un rallentamento nel 2011 e da una accelerazione nel 2012, crescita trainata anche in questo contesto dall’export (fonte CCIAA Arezzo). Sul fronte della produzione industriale, i primi nove messi del 2010 hanno fatto rilevare una crescita del 4,5%, crescita che sembra aver interessato principalmente la media e grande impresa, mentre la situazione appare ancora stagnante per le piccole e piccolissime imprese. Spostandosi sul versante delle esportazioni, queste nei primi nove mesi del 2010 sono aumentate di oltre il 14% in termini nominali e intorno al 6,9% se depuriamo il dato dell’effetto provocato dall’andamento dei prezzi dei prodotti petroliferi e dei metalli preziosi, cifre senza dubbio in controtendenza con i dati rilevati a livello nazionale. Segnali di inversione di tendenza, tuttavia, non si vedono sul fronte dei consumi interni, dove le vendite al dettaglio hanno fatto registrare un calo del 2,5% nei primi nove mesi dell’anno rispetto allo stesso periodo del 2009; tutto ciò in risposta a quella che è l’attuale situazione del mercato del lavoro, che fa prevedere per il 2010 un incremento del tasso di disoccupazione a livello regionale del 7% contro il 6,3% del 2009. Lo stesso andamento si dovrebbe rilevare anche a livello della nostra provincia, dove il tasso di disoccupazione sembra collocarsi ampiamente al di sopra del 6% a fine 2010
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(fonte CCIAA Arezzo). Queste stime non tengono conto dei lavoratori in Cassa Integrazione e se ci soffermiamo su un’analisi degli ammortizzatori sociali nella provincia, i dati non sono certo più incoraggianti. Infatti, i dati forniti dall’Inps sulla Cassa Integrazione della provincia di Arezzo indicano un aumento nel 2010 del numero di ore autorizzate pari al 34,4%, con un aumento complessivo negli ultimi due anni del 292%. Anche osservando i dati relativi alle Liste di mobilità, nel parziale di settembre 2010, emerge un ulteriore aumento del 6% degli iscritti, con una dinamica ancora più elevata a livello regionale (+6,5% a settembre 2010) (fonte CCIAA Arezzo). A livello di domanda interna, anche gli investimenti sembrano essere piuttosto stagnanti e per il futuro non si intravedono segnali di cambiamento. Pur avendo percepito segnali di ripresa trainati dagli incentivi messi in atto, permane, tuttavia, una quota ancora rilevante di capacità produttiva inutilizzata. Un comportamento controcorrente, invece, lo ha avuto la spesa delle amministrazioni pubbliche, che probabilmente subirà una contrazione nel 2011 a seguito dei tagli imposti a livello nazionale dalle manovre finanziarie. Passando ad un’analisi dei lati a livello provinciale non possiamo che rilevare le stesse tendenze riscontrate a livello regionale evidenziando un aumento del PIL intorno all’1,1% nel 2010 per poi passare ad un rallentamento nel 2011 (+0,7%) e poi ripartire dal 2012 (fonte CCIAA Arezzo). Anche in provincia la ripresa economica appare trainata dalle esportazioni, pur con divergenze a livello settoriale e dimensionale, con la stessa inversione di tendenza riscontrata con i dati regionali. La nostra provincia è, infatti, orientata ai mercati esteri: se tale aspetto ha reso più accentuata la crisi mondiale negli anni 2008-2009 rispetto ad altre realtà nazionali, oggi contribuisce al conseguimento di quei risultati positivi che caratterizzano l’inizio di questa ripresa. Restano, tuttavia, ancora delle criticità di fondo che rendono il cammino intrapreso incerto e con ostacoli da superare: infatti, già nel terzo trimestre 2010 si è registrato un rallentamento della crescita delle esportazioni probabilmente dovuto al rafforzamento dell’euro nei confronti del dollaro e all’aumento del prezzo dei metalli preziosi, che rappresentato un comparto molto importante dell’export aretino.
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CONSIDERAZIONI SULLO STATO DEL SETTORE DELLE COSTRUZIONI
La crisi delle costruzioni ha origini temporali collocabili anteriormente alla crisi economica internazionale, i cui fattori di criticità hanno finito per acuirsi e manifestare tutti i sui effetti negli anni 2008-2009, poi continuati anche nel 2010. Il settore edilizio ha concluso il suo sesto ciclo espansivo e dopo aver raggiunto il suo picco nel 2006 ha subito una frenata nel 2007 per poi avere una drastica caduta nel 2008-2009. Infatti, all’inizio del decennio il settore delle costruzioni era il comparto trainante dell’economia italiana con tassi di crescita superiori a quelli del resto dell’economia; dal 2004 al 2006 la sua crescita è stata simile alla media dell’economia generale per poi, dal 2007 ad oggi, scendere al di sotto della media. In sintesi, al di là delle possibili divergenze di stime imputabili ai vari organismi economici di studi e ricerche, la dimensione della crisi che il settore delle costruzioni sta vivendo appare chiara: siamo nella peggiore recessione del secondo dopoguerra, dove nell’arco di tre o quattro anni il comparto ha registrato una perdita tra il 15% e il 20% del potenziale di mercato, pur dovendo ricordare che la decelerazione del settore partiva da livelli di produzione del tutto eccezionali. In particolare, gli effetti numerici di questa crisi, che secondo gli addetti del settore non si è esaurita nel 2010, ma proseguirà anche nell’anno successivo, possono sintetizzarsi in un calo degli investimenti in costruzioni del 6,4% nel 2010, dopo un calo del 7,7% nel 2009 e del 2,7% nel 2008, con una stima al ribasso del 2,4% nel 2011 (fonte Ance). In quattro anni, dal 2008 al 2011, il settore delle costruzioni ha perduto il 17,8% in termini di investimenti ossia, usando altre parole, i volumi di produzione del settore sono tornati a quelli rilevati alla fine degli anni ’90. In questo contesto, il calo maggiore si è registrato nel comparto dell’edilizia abitativa con una perdita in termini di investimenti del 34,2% negli anni 2008-2011. Purtroppo, dati incoraggianti non provengono nemmeno sul fronte del settore pubblico, poiché dal Disegno di Legge di Stabilità 2011 emergono ulteriori riduzioni alle risorse per nuove infrastrutture con un -14% rispetto all’anno precedente e con una riduzione complessiva del 30% nel triennio 2009-2011 (fonte Ance). Cosa sta succedendo e cosa succederà in questo mercato
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è una delle chiavi dello scenario dei prossimi anni, dove l’ipotesi più probabile vedrà il prossimo ciclo raggiungere livelli di produzione inferiori del 10-15% rispetto al ciclo precedente guidato da una lenta ripresa. In questo contesto, improntato alla moderazione, vanno interpretati i primi sorprendenti segnali di crescita arrivati dal mercato immobiliare. L’inizio del prossimo ciclo, che si svilupperà nell’arco temporale dal 2011 al 2015, dovrebbe essere improntato alla crescita per poi frenare, sempreché permangano alcune condizioni di carattere generale, quali un clima di ripresa, seppur modesta, la tenuta dei conti pubblici e l’auspicata attuazione del “piano casa 2”. La ripresa del settore passerà attraverso un cambiamento del mercato che vedrà ridisegnata la segmentazione dello stesso in “modelli di domanda/offerta”. Quest’analisi vede una riduzione di quello che è considerato il mercato tradizionale, caratterizzato dell’edilizia residenziale (nel prossimo ciclo edilizio si costruiranno molte meno case di quante ne sono state costruite nei primi dieci anni 2000), ma anche l’opera pubblica di sola esecuzione vedrà una riduzione. Mentre l’andamento economico, le difficoltà della crisi e i flussi migratori favoriranno offerte a costi contenuti (low cost), rappresentative di un mercato in crescita futuro. Ma soprattutto, nei prossimi anni, il settore delle costruzioni sarà improntato da un processo d’innovazione, guidato dalla globalizzazione, dall’evoluzione tecnologica e dalla questione energetico-ambientale (che vedrà sempre più coinvolti clienti e legislatori); in altre parole, “l’energy technology” e la crescita della questione ambientale e del risparmio energetico saranno i fattori che guideranno il mercato di “ricostruzione”, dove le grandi imprese potranno costruire un vantaggio competitivo basato sulla conoscenza. Dall’altro lato, il prossimo ciclo sarà caratterizzato da una maggiore riqualificazione e trasformazione del patrimonio esistente a fronte di una riduzione della domanda di nuove abitazioni. La ripresa del settore passerà anche dalle capacità degli addetti di cogliere le opportunità offerte dal mercato estero, dove la crescita economica e i processi di integrazione alimenteranno il processo di urbanizzazione, industrializzazione, infrastrutturazione e riqualificazione, in sostanza, il mercato estero rappresenterà una domanda importante del prossimo ciclo edilizio. Ciò che ci auguriamo è che una parte dei programmi di
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opere pubbliche previsti trovino attuazione e non siano oggetto di continui slittamenti causati dalla pressione del debito pubblico. Inoltre, elemento incoraggiante per le future previsioni è costituito dal potenziale rappresentato dall’elevata dimensione degli investimenti in costruzioni, che potrà essere alla base della riqualificazione del patrimonio esistente. Ciò potrà rappresentare il passaggio da una fase di prevalente nuova costruzione (come quella che ha caratterizzato il sesto ciclo) ad una fase in cui prevarrà la trasformazione e la riqualificazione del patrimonio esistente, di piccola, media e, più avanti, grande scala. In altri termini, possiamo dire che, probabilmente, il prossimo ciclo edilizio sarà più simile al quinto ciclo edilizio, caratterizzato dalla riqualificazione e trasformazione delle città italiane degli anni ’80, piuttosto che al sesto ciclo, quello delle nuove costruzioni residenziali e della spesa in grandi opere pubbliche.
IL GRUPPO CASTELNUOVESE E GLI ALTRI SETTORI DI ATTIVITÀ - UNA NUOVA STRATEGIA PER IL FUTURO Il Gruppo de La Castelnuovese rappresenta una realtà ormai consolidata nel panorama economico locale ma, con il tempo, ha acquisito una posizione importante in quello nazionale ed ora anche in quello internazionale ove ha cominciato a muovere i primi passi da qualche anno. Come abbiamo avuto modo di illustrare nella nostra convention tenutasi verso la fine del 2009 la nostra realtà conta 54, soci con un’età media al di sotto dei 40 anni, conta 1500 occupati compreso l’indotto e conta partecipazioni in oltre 40 imprese nei tradizionali settori di attività della società quali quello delle costruzioni con importanti partnership anche in campo internazionale e con una ulteriore specifica nel settore della realizzazione delle Grandi Opere, della commercializzazione di materiali inerti per finire con quello dell’ambiente. In particolare volgiamo porre l’attenzione in questa sede sull’impegno che la il Gruppo ha profuso nella ideazione, progettazione, sviluppo e realizzazione di grandi opere costituite dagli Outlet, terminati o in corso di realizzazione, su tutto il territorio nazionale ed in fase di realizzazione anche in alcuni paesi europei. In questo contesto economico davvero difficile, l’aver differenziato le nostre attività economiche è, senza ombra di dubbio, l’intuizione più importante degli ultimi dieci anni.
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Il Gruppo Castelnuovese sta lavorando nei settori delle Grandi Opere, dell’Ambiente, dell’Immobiliare e degli Inerti e, le scelte strategiche che il Consiglio di Amministrazione continua ad operare, sono nella logica del Gruppo. La strategia, pianificata dalla Presidenza e condivisa in Consiglio di Amministrazione, di investire in progetti autofinanziati con risorse economiche dell’azienda e, condivisi con altri Soci e partner storici della Cooperativa, riteniamo che sia l’obbiettivo più importante da continuare a perseguire. E’ evidente che, finanziare direttamente gli interventi immobiliari più rilevanti della Cooperativa (vedi Città Sant’Angelo, Mandò Village), comporta una notevole disponibilità economica. L’aver voluto consolidare, in questi anni, il nostro patrimonio arrivando quasi a cinquanta milioni di euro, ha significato acquistare solidità e fiducia dal sistema bancario, senza il quale non sarebbe possibile realizzare simili iniziative. Allo stesso tempo, ci ha permesso di condividere queste attività con altri soci, come Unieco ed Europ Invest e poter condividere i naturali rischi operativi. Questa è la strada che dobbiamo continuare a percorrere nei prossimi anni, cercando di individuare nuove opportunità nel campo immobiliare, in possesso di alcuni istituti bancari. L’altro aspetto rilevante, da continuare a perseguire, è la formazione continua del nostro personale. L’aver investito nel management e nella sua formazione, ha portato oggi l’azienda ad avere uomini capaci e preparati nel coordinare progetti sempre più complessi; gestire commesse considerevoli, come general contractor, hanno permesso all'azienda di ampliare le opportunità di lavoro e conoscere committenti importanti. Continuare ad investire e differenziare le nostre attività, crediamo che sia il sistema migliore per curare gli interessi dei nostri Soci, delle nostre famiglie, dei nostri dipendenti e di tutte quelle aziende che guardano a Castelnuovese come un punto di riferimento. Sentiamo questa responsabilità e cercheremo di dare il massimo delle nostre forze e della nostra sensibilità, al fine di raggiungere sempre più obbiettivi prestigiosi. Una attenzione particolare viene rivolta ad alcune opportunità commerciali all’estero. Dopo aver costituito la società La Castelnuovese Hungaria KFT, l’Ungheria sta vivendo un difficile momento economico; valuteremo nel prossimo futuro se eventualmente fare alcuni investimenti ma, per ora, la società rimane
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La Castelnuovese Soc. Coop. 50%
UNIECO Soc. Coop. 50%
85%
spa
Amiata System Srl 34%
CSA Spa 40,32%
Severa SpA 5,93%
ICQ Toscana Esco Srl 40%
Aisa SpA 3%
Multieco Srl 40%
C.R.C.M. Srl 14,70%
Ecolat Srl 20% Produrre Pulito Spa 52,13%
Pisambiente Srl 60%
Geofor Spa 19,18%
Scarlino Holding Srl 100% CSAI Spa 40,32% 27,03% Valdisieve Scarl 71,93% Scarlino Energia Srl AER Spa AER 65% Impianti Srl 9,89% 9,64%
Siena Ambiente Spa 26% TB Spa
Bioecologia Srl 100%
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Nella cartina sono localizzate sul territorio regionale le varie partecipazioni di STA
inattiva. Continua lo sviluppo del progetto in Croazia, nel Comune di Kriz vicino Zagabria, per la costruzione del Company Store Village denominato “Kriz Village”. La proprietà dell’area su cui sorgerà il complesso è della società di diritto croato “Roda Gradnja d.o.o.” con cui abbiamo andremo a perfezionare i preliminari di acquisto del 25% delle quote del capitale sociale. Stiamo valutando nuove opportunità, in campo commerciale, in Grecia ed in Marocco insieme alla società Europ Invest, di Ubaldo De Vincentiis, ed allo Studio Nataloni di Firenze, che coordina l’aspetto finanziario dei nuovi interventi. Siamo convinti che sviluppare nuove opportunità, fuori dai confini Italiani, porterà opportunità di lavoro per la nostra Cooperativa. Crediamo che la strada intrapresa alcuni anni fa, nel cercare nuove opportunità commerciali all’estero, sia stata una mossa strategica essenziale perché ci ha permesso, con la giusta calma, di capire dove era meglio investire. Se non lo avessimo fatto in quei tempi e con quella sere-
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nità mentale, senza essere costretti a doverlo farlo per la mancanza di lavoro, oggi non sarebbe possibile, visto l’attuale situazione economica. Vorrei infine ricordare la scelta intrapresa nel settore ambientale, insieme alla Cooperativa Unieco, nel costituire una nuova Holding, la società U.C.H. Holding s.r.l., dove abbiamo conferito le partecipazioni della società STA S.p.A., detenute dalla due Cooperative. Questo a significare un maggior rafforzamento dei rapporti, fra le due aziende, ed una maggiore partnership unitaria nel controllo e nella gestione della nostra società STA all’interno del settore ambientale. Non dimentichiamo che per la nostra azienda, il settore ambientale, oggi è diventato uno dei settori più rilevanti, sia per la dimensione di occupati che genera e sia per gli investimenti eseguiti. Le risorse economiche apportate hanno fruttato, nel tempo, opportunità di lavoro e ritorni economici tali da poter consolidare il nostro patrimonio. Nel prossimo esercizio saremo chiamati ad attuare scelte importanti al
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fine di partecipare alla gara per la gestione dei rifiuti del Ato Sud della Toscana; nuovo soggetto societario che andrà a gestite la raccolta dei rifiuti di circa un milione di cittadini.
IL GRUPPO CASTELNUOVESE E L’EVOLUZIONE DELLE ATTIVITÀ COMPLEMENTARI
L’impegno del nostro Gruppo nella ricerca di diversificazione della propria attività si è mantenuto alto anche nel 2010, pur nel consolidamento del suo core business rappresentato dall’attività nel settore delle costruzioni. Il Gruppo, anche in questo esercizio, ha continuato a consolidare la sua partecipazione, nel settore ambientale tramite la sua partecipata STA SpA, nell’ottica di continuare a diversificare le sue attività strategiche. Come catalogare il 2010 dal punto di vista del settore ambientale? L’anno del mancato avvio del SISTRI o dell’estinzione, poi rinviata al 2011 degli ATO? L’ennesimo anno di transizione in attesa di una ripresa industriale che tarda a venire? O un altro anno in cui le politiche sui rifiuti che coinvolgono necessariamente tutto il territorio e tutti gli enti locali, hanno subito immotivati ritardi da “campagna elettorale permanente” a tutti i livelli istituzionali? Portare avanti progetti di sviluppo e investimenti, ottenere risultati economici positivi nonostante le difficoltà del sistema finanziario, sono state una bella sfida anche nel 2010 per STA S.p.A. e per le società da queste controllate o collegate, scelta maturata nel 2009 con l’indirizzo strategico indicato dai soci di investire nell’ulteriore sviluppo dell’attività ambientale, benchè il contesto economico e normativo non offrissero solide sponde. Organizzare e gestire un ciclo complesso come quello della raccolta e dello smaltimento dei rifiuti sia urbani che industriali non è reso infatti più facile da un quadro normativo in continua evoluzione. Da anni in Toscana si parla del settore dei rifiuti come di un settore in difficoltà ed i molto elementi di criticità ci fanno pensare ad una situazione per la quale è necessaria una rapida inversione di tendenza. Tra le maggiori criticità basti ricordare le difficoltà del sistema a realizzare ogni tipo di impianto programmato, l’incapacità degli enti locali a rispettare le scadenze previste dalla legge nazionale e regionale in materia, con iter autorizzativi che si protraggono per anni con l’aggravante di mettere in difficoltà sia le società che quei progetti cercano di sviluppare, che la collettività
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che si trova a pagare il conto dell’inefficienza burocratica in forma di disservizi e di aggravi tariffari. Gli esempi sono cronaca giornaliera, anche sui nostri quotidiani locali: ben nota in Valdarno la vicenda dell’ampliamento della discarica di Podere Rota gestita da CSAI S.p.A. o la realizzazione in Valdisieve del termovalorizzatore di Selvapiana da parte di AER Impianti S.r.l., impianto questo che nella programmazione originaria (si risale ormai a fine anni ‘90) avrebbe dovuto chiudere il ciclo integrato dei rifiuti urbani nell’area della Valdisieve e del Valdarno, assieme all’impianto di selezione e compostaggio di TB S.p.A. che invece è già in funzione da due anni. Se questi sono i progetti in corso di realizzazione da parte di società del Gruppo STA di cui conosciamo meglio i risvolti essendo più vicini alla nostra realtà, non dimentichiamo quanto ancora nel 2010 l’incapacità degli enti locali di svolgere con professionalità i compiti ad essi demandati dalla legge abbiano pesato sul progetto di riconversione produttiva della centrale termoelettrica ex ENI di Scarlino (GR), volta a realizzare un moderno ed efficiente impianto di termovalorizzazione della frazione secca derivante dal compostaggio dei rifiuti (CDR). Il rilascio a luglio 2010 dell’autorizzazione integrata ambientale alla combustione di CDR ha permesso di portare a termine il progetto industriale avviato nel 2007, ma il raggiungimento di questo traguardo ha richiesto costi sproporzionati rispetto ad una normale attività autorizzativa, costi incomprensibili per un qualsiasi moderna economia. Il caso di Scarlino Energia è sintomatico di una difficoltà piuttosto generalizzata nell’avere risposte certe e rapide dalle pubbliche amministrazioni, che salvo casi di particolare eccellenza, faticano a tradurre in concretezza le aspettative dei soggetti economici che operano nel campo ambientale. Ma nonostante le difficoltà, l’iniziativa industriale incentrata su STA S.p.A. e sulle sue partecipate va avanti, conquistando con i fatti autorevolezza e riconoscimenti come partner industriale competente, solido ed affidabile per i soggetti pubblici e privati che operano nel settore toscano dei rifiuti. Ne è l’esempio il fatto che STA si stata individuata come partner industriale nell’ambito del “Progetto 6” il raggruppamento promosso dalle aziende che attualmente gestiscono il servizio pubblico di igiene urbana nell’ATO TOSCANA SUD per partecipare alla gara di affidamento
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RELAZIONE SULLA GESTIONE
del servizio che è stata pubblicata a luglio 2010 per le province di Arezzo, Siena e Grosseto. E di come tale progetto, pur nelle more dell’aggiudicazione della gara, stia andando avanti come autonomo progetto di riorganizzazione societaria che indipendentemente dall’esito della stessa, porterà alla creazione di una nuova realtà economica e impiantistica nel settore dei rifiuti in Toscana. Nel corso del 2010 sono state avviate anche interessanti trattative con importanti operatori della provincia di Prato nel settore dei rifiuti e dell’energia, volti a sviluppare nuovi business e rilanciare attività storiche come quella svolta dalla controllata Produrre Pulito di Sesto Fiorentino, mentre è proseguito lo sforzo per rafforzare al presenza tramite Geofor S.p.A. nell’ATO COSTA. Un sistema di imprese dunque quello raccolto attorno a STA S.p.A. che copre dal settore dei servizi pubblici di igiene urbana, allo smaltimento e recupero dei rifiuti speciali industriali, allo sviluppo di progetti per la produzione di energia da fonti rinnovabili, in continuo fermento per migliorare e generare iniziative industriali sempre più efficienti e produttive: come abbiamo più volte ribadito non ci sentiremo mai a un punto di arrivo, ma puntiamo sempre verso una costante fase di sviluppo e investimento e l’apporto della nostra cooperativa continuerà a essere continuo e determinante anche per il futuro. E la concretezza delle nostre idee è premiata anche dal sistema finanziario: nel prossimo mese di giugno STA chiuderà un aumento di capitale subordinato all’ingresso nella compagine sociale di un nuovo partner finanziario, la Banca Popolare dell’Etruria e del Lazio S.p.A. che affiancherà MPS S.p.A., partner storico della nostra partecipata. I fatti parlano poi della capacità di generare un buon risultato economico anche per il 2010, nonostante tutti i problemi sopra detti: STA S.p.A. chiuderà un bilancio con circa 2 milioni di euro di utile netto, un volume d’affari di oltre 14,6 milioni di euro e 150.000 tonnellate di rifiuti industriali intermediati, che si prevede supereranno le 200.000 tonnellate nel 2011 grazie ai nuovi contratti acquisiti. Dunque sempre più determinati nel raggiungere l’obiettivo per i prossimi anni di raggiungere una dimensione territoriale ed economica decisiva: essere un attore professionalmente e finanziariamente affidabile di primaria importanza nell’ambito regionale.
GLI INVESTIMENTI DEL GRUPPO Il nostro Gruppo, visto la difficile situazione economica, che il nostro paese sta vivendo, sta mettendo particolare attenzione su quante risorse economiche investire e su quali nuove opportunità concentrarsi. Le due parole chiave stanno proprio qui, “quante” risorse e su “quali” opportunità. Il Consiglio di Amministrazione sta predisponendo un nuovo sistema informatico, che si permetta di monitorare costantemente le liquidità dell’azienda e gli impegni finanziari assunti. Crediamo che questo modo di operare sia essenziale, al fine di garantire una oculata e serena pianificazione economica dell’azienda, e poter stabilire gli essenziali investimenti futuri. Consapevoli dell’aggravarsi della situazione sociale del Nord Africa, ormai devastato da una guerriglia civile, riteniamo che questa area geografica sia importante per lo sviluppo economico dei prossimi anni. E’ essenziale continuare a valutare le opportunità di investimento, come in Croazia, in Grecia ed in Marocco, nel settore commerciale. Insieme alla società Europ Invest, ormai partner consolidato per la nostra Cooperativa, abbiamo costituito un gruppo importante di lavoro, per poter cogliere le opportunità di sviluppo nel campo commerciale ed immobiliare, essendo ormai diventati anche un punto di riferimento nella gestione dei centri che stiamo costruendo. Al fine di valutare con molta oculatezza gli investimenti e le opportunità di investimento, abbiamo costituito la società Rekey s.r.l., insieme alla società Europ Invest Management, e dove la nostra Cooperativa detiene il 75% del capitale, con lo scopo di sviscerare tutte le problematiche affiancandosi a figure professionali altamente specializzate sia nel campo ingegneristico che legale. Continuano gli investimenti nel settore dei servizi e della gestione delle cave di inerti, per uno sviluppo futuro della Cooperativa. E’ stato naturalmente provveduto all’ammodernamento delle attrezzature e dei macchinari necessari a garantire i massimi livelli di sicurezza delle nostre maestranze nei luoghi di lavoro e la maggiore qualità del lavoro stesso.
LA GESTIONE DI TUTTO IL GRUPPO Parlare di Gruppo la Castelnuovese, è ormai una realtà. Il
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RELAZIONE SULLA GESTIONE
Gruppo Catelnuovese, operando in diversi settori di business, sta consolidando sempre più la diversificazione delle proprie attività; continua a formare un management, sempre più specializzato; lavora in varie aree geografiche. La scelta di aver costituito le quattro divisioni societarie, sotto il controllo diretto della Cooperativa e del suo Consiglio di Amministrazione, Grandi Opere, Ambiente, Immobiliare ed Inerti, hanno permesso di garantire nuove opportunità di lavoro ai nostri Soci e dipendenti. L’obbiettivo di riferimento, come già detto, è quello di individuare nuove opportunità di lavoro sia in Italia che all’Estero, al fine di potenziare la presenza di Castelnuovese nella varie iniziative e di sensibilizzare con una formazione continua il nostro management ed il nostro personale. Il settore ambientale è ormai diventato uno dei settori più strategici, per la nostra Cooperativa, dove sono stati investiti molti capitali e formato un gruppo di manager davvero competente, che fa di STA una delle società di riferimento nel settore ambientale in tutta la Toscana. La divisione Inerti, sta portando a frutto il lungo e difficile lavoro fatto negli anni passati. Infatti sono già state ritirate le concessioni per l’escavazione, nel Comune di Laterina; stiamo completando i progetti di coltivazione delle aree nel Comune di Terranuova; vogliamo intraprendere una attività stabile, di lavorazione inerti e confezionamento del calcestruzzo, nel Comune di San Giovanni Valdarno. La società Foiano Outlet Scarl, partecipata insieme alla società Cogestil del gruppo Percassi, è stata messa in liquidazione avendo completato i lavori per la costruzione del Factory Outlet di Foiano della Chiana. Dopo l’apertura della prima fase dei lavori dell’Outlet di Città Sant’Angelo, stiamo completando i lavori di ampliamento, di seconda fase, e saranno terminati nell’estate 2011. I lavori sono stati affidati alla società Consortile Pescara Outlet S.p.A. partecipata in quote paritetiche fra La Castelnuovese ed Unieco, dove la nostra Cooperativa ha il ruolo di mandatario. Questa compagine societaria, porterà grandi opportunità di lavoro anche per i prossimi anni. Per quanto riguarda la partecipazione della nostra Cooperativa, nella società Arezzo City, è stata retrocessa alla Famiglia Carrara di Pistoia, come previsto nello statuto, essendo venuto meno, a nostro avviso, lo sviluppo strategico dell’area Ex Lebole di Arezzo. Rimane inattiva la società La Castelnuovese Hungaria KFT, società di diritto Ungherese, visto le difficoltà economiche che sta vivendo l’Ungheria.
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In Croazia, nel Comune di Kriz vicino Zagabria, sono state ritirate le concessioni edilizie per la costruzione del Company Store Village denominato “Kriz Village”. La proprietà dell’area su cui sorgerà il complesso è della società di diritto Croato “Roda Gradnja d.o.o.” con cui abbiamo andremo a perfezionare i preliminari di acquisto del 25% delle quote del capitale sociale. La superficie complessiva delle aree in possesso della società Roda Gradnja è di circa mq. 150.000, ed all’interno del programma complessivo di realizzazione troveranno spazio, oltre al village, anche un Albergo ed un Supermercato. Attualmente è stata ritirato il permesso a costruire relativo al village, con una superficie coperta complessiva di mq. 21.300, per un numero complessivo di circa 100 negozi da totali mq. 20.050, da realizzarsi in tre fasi: prima fase mq. 9.600, seconda fase mq. 5700, terza fase mq. 4.750 oltre a mq. 1.250 per ristoranti, bar, servizi igienici, uffici, locali destinati all’amministrazione comunale per eventi vari, zone ludiche per l’infanzia, ed infine spazi a verde esterni ed un parcheggio da 1.800 posti auto, oltre alla realizzazione della viabilità di avvicinamento e distribuzione. La particolarità di questo intervento verterà sulla realizzazione di un complesso eco-sostenibile con il minor impatto possibile in termini di inquinamento ed emissioni atmosferiche. La predisposizione di tutte le coperture per il ricevimento di pannelli solari e fotovoltaici, il recupero delle acque meteoriche ai fini dell’irrigazione ed il recupero delle acque industriali quale sistema idrico di smaltimento dei w.c., oltre all’utilizzo di pavimenti e rivestimenti per i servizi igienici al pubblico di materiali naturalmente antibatterici (al fine di ridurre l’utilizzo di prodotti chimici per la disinfezione) e l’uso di gas metano per l’alimentazione degli impianti di climatizzazione, assieme ad accorgimenti all’avanguardia per il contenimento delle emissioni termiche e l’isolamento termico studiato appositamente, porteranno ad avere un village ecosostenibile di ultima generazione. In questo intervento saranno impegnati i nostri tecnici durante tutte le fasi di realizzazione, utilizzando ed esportando il nostro Know-how, quale strumento essenziale per la realizzazione dell’opera secondo gli standard ormai, per noi, abituali. Attualmente abbiamo deciso di rallentare l'inizio dei lavori, per comprendere meglio l’andamento del mercato commerciale in Croazia. La società Mandò Village s.r.l., partecipata dalla nostra Cooperativa, da Europ Invest e da Maurizio Bigazzi, ha affidato i lavori alla nostra Cooperativa, per la costruzione del progetto di Company Store Fashion Valley nel Comune di Reggello in località Ruota. I lavori saranno terminati nell’autunno del 2011.
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L’ANDAMENTO DELLA GESTIONE NEL SUO COMPLESSO Il conto economico del gruppo confrontato con quello dei due esercizi precedenti è il seguente:
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PRINCIPALI DATI PATRIMONIALI Lo stato patrimoniale riclassificato del gruppo, confrontato con quello dei due esercizi precedenti è il seguente:
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La tabella sotto riportata evidenzia i principali valori delle transazioni intercorse nel periodo con le parti correlate:
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L A
C A S T E L N U O V E S E
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INFORMAZIONI SU RISCHI E INCERTEZZE Come richiesto dall’art. 2428 del Codice Civile, primo comma, si evidenza i principali rischi al quali è esposta il gruppo. a) Rischio credito I crediti del gruppo hanno una buona liquidità creditizia, che deriva dalla natura dell’attività esercitata e dalla qualità dei clienti/partners per i quali le società prestano la propria opera. L’ammontare delle attività finanziarie ritenute di dubbia recuperabilità sono coperte da un apposito fondo di svalutazione crediti. b) Rischio mercato Relativamente al rischio mercato si fa presente a quanto segnalato nella relazione sulla gestione della Cooperativa nella sezione “come la cooperativa si è mossa all’interno del settore”. c) Rischi finanziari Per l’informativa relativa ai rischi finanziari si rimanda al paragrafo successivo Gli organi esecutivi e le direzioni aziendali hanno adottato misure idonee per fronteggiare le tipologie di rischio individuate al fine di limitare e prevenire gli eventuali effetti negativi. Tali strumenti sono basati su un costante monitoraggio dell’ambiente esterno e della solvibilità dei clienti. In particolare sul rischio credito la direzione aziendale affronta il rischio di insolvenza valutando le capacità di solvibilità delle controparti.
INFORMAZIONI AI SENSI DELL’ART. 2428, COMMA 2, PUNTO 6 BIS, DEL CODICE CIVILE
cienti riserve di liquidità. b) Rischio tasso di interesse Le variazioni attese sui tassi di interesse non sono significative atteso che l’unico finanziamento a lungo termine attualmente in essere è prossimo alla chiusura. pertanto non è stato posto in essere alcuna operazione di copertura tassi. c) Rischio cambio Si segnala che non esiste un rischio cambio in ragione dell’attività svolta.
RISULTATI CONTABILI I principali risultati raggiunti dal Gruppo sono riassunti nei seguenti dati: - Il valore complessivo della produzione del Gruppo si è attestato sui 35,381 milioni di Euro; - I livelli occupazionali sono rimasti pressoché invariati rispetto al 2009; - Risultato economico complessivo pari ad Euro 757 milioni di Euro al netto dell’imposizione fiscale
FATTI DI RILIEVO INTERVENUTI DOPO LA CHIUSURA DELL’ESERCIZIO I primi mesi dell’esercizio 2011 hanno consentito alle società di proseguire nelle opere in corso senza che si siano manifestati eventi che modifichino sostanzialmente i risultati esposti nel bilancio consolidato del Gruppo.
Il Presidente Lorenzo Rosi
Di seguito esponiamo una serie di informazioni circa la tipologia dell’esposizione ai rischi finanziari del gruppo. a) Rischio di liquidità Per fronteggiare i rischi di liquidità esistono delle linee di credito adeguate per far fronte eventuali ed improvvise esigenze di liquidità. Inoltre i tempi di incasso rispetto ai tempi di pagamento, nel ciclo dell’attività corrente, sono tali da consentire alla cooperativa di accumulare suffi-
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STATO PATRIMONIALE Consolidato
ATTIVO IMMOBILIZZAZIONI I - Immobilizzazioni immateriali: 4) Concessioni licenze marchi e simili Totale II - Immobilizzazioni materiali: 1) Terreni e fabbricati 2) Impianti e macchinari 3) Attrezzature industriali e commerciali 4) Altri beni 5) Immobilizzazioni in corso e acconti Totale
2010
2009
298 298
2 2
19.595 154 217 355 20.321
4.282 227 253 407 0 5.169
B)
III - Immobilizzazioni finanziarie: 1) Partecipazioni in: a) imprese controllate b) imprese collegate c) altre imprese 2) Crediti verso: b) verso collegate d) verso altri 3) Altri titoli Totale
10 14.079 324
TOTALE IMMOBILIZZAZIONI (B) C) ATTIVO CIRCOLANTE I - Rimanenze: 1) Materie prime, sussidiarie e di consumo 2) Prodotti in corso di lavorazione 3) Lavori in corso su ordinazione 4) Prodotti finiti e merci Totale II - Crediti: 1a) verso clienti entro l’esercizio successivo 2a) verso imprese controllate entro l’eserc.succ. 3a) verso imprese collegate entro l’eserc.succ. 4bis) imposte anticipate 5a) verso altri entro l’esercizio successivo 5b) verso altri oltre l’esercizio successivo Totale IV - Disponibilità liquide: 1)Depositi bancari e postali 2) Assegni 3)Denaro e valori in cassa Totale TOTALE ATTIVO CIRCOLANTE (C) D)
RATEI E RISCONTI TOTALE ATTIVO
94
5 15.116 324
389 6.157 28 1.200 22.187
5.392 29 1.500 22.366
42.806
27.537
21.318 81.271 144 102.733
4.031 13.303 118.492 83 135.909
947 115 10.269 2.407 792 29 14.559
1.613 79 10.773 21 1.859 29 14.374
10.803
13.879
9 10.812 128.104
9 13.888 164.171
57 170.967
56 191.764
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STATO PATRIMONIALE Consolidato
PASSIVO E PATRIMONIO NETTO A) PATRIMONIO NETTO: I -Capitale III -Riserve di rivalutazione IV -Riserva legale VI -Riserve statutarie VII -Altre riserve VIII -Utile di esercizio portato a nuovo IX -Utile di esercizio Totale patrimonio netto di Gruppo Capitale e riserve di pertinenza di terzi Utile di pertinenza di terzi Totale patrimonio netto B) FONDI PER RISCHI E ONERI: 4) Rischi contrattuali Totale C)
D)
TRATTAMENTO DI FINE RAPPORTO DI LAVORO SUBORDINATO DEBITI: 3a) 1. Debiti verso banche entro l’eserc.succ. 3a) 2. Debiti verso banche oltre l’eserc.succ. 4) Debiti verso soci prestatori 5) Acconti oltre l’esercizio successivo 6a) Debiti verso fornitori entro l’eserc.succ. 8a) Debiti verso impr. controllate entro l’es.succ. 9a) Debiti verso impr. collegate entro l’eserc.succ. 9b) Debiti verso impr. collegate oltre l’eserc.succ. 11a) Debiti tributari entro l’esercizio successivo 12a) Debiti verso istituti di previdenza e di sicurezza sociale entro l’esercizio successivo 13a) Altri debiti entro l’esercizio successivo 13a) Altri debiti oltre l’esercizio successivo Totale E) RATEI E RISCONTI TOTALE PASSIVO
CONTI D'ORDINE E GARANZIA - Fideiussioni: c) a favore di altri -Garanzie reali: c) a favore di altri
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2010
2009
660 78 44.820 72 9 79 756 46.474 31 -8 46.498
546 78 40.374 72 6 -32 4.628 45.673 39 -9 45.703
5.899 5.899
4.669 4.669
901
869
0 19.144 635 74.915 9.433 14 9.992 1 618
1 4.034 673 117.334 9.230 10 6.013 1 362
309 2.426 122 117.609
302 2.503 140.463
61 170.967
60 191.764
31.764
12.292
0
0
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CONTO ECONOMICO Consolidato
A) VALORE DELLA PRODUZIONE: 1a) Ricavi per vendite e delle prestazioni 2) Variazioni dei prodotti in corso di lavorazione 3) Variazioni dei lavori in corso su ordinazione 5a) Altri ricavi e proventi diversi Totale B COSTI DELLA PRODUZIONE: 6) Per materie prime, sussidiarie, di consumo e merci 7) Per servizi 8) Per godimento di beni di terzi 9) Per il personale: a) salari e stipendi b) oneri sociali c) trattamento di fine rapporto e) altri costi 10) Ammortamenti e svalutazioni: a) ammortamento immobilizzazioni immateriali b) ammortamento immobilizzazioni materiali c) svalutaz. crediti attivo circolante 12) Accantonamenti per rischi 13) Altri accantonamenti 14) Oneri diversi di gestione Totale Differenza tra valore e costi produzione (A-B) C) PROVENTI ED ONERI FINANZIARI: 15) Proventi da partecipazioni: a) imprese collegate 16) Altri proventi finanziari: a) crediti iscritti nelle immobilizzazioni d) proventi diversi dai precedenti: 17) Interessi ed altri oneri finanziari: c) interessi ed altri oneri finanziari verso soci prestatori d) interessi ed oneri finanziari verso altri terzi Totale (15+16-17) D) RETTIFICHE DI VALORE DI ATTIVITÀ FINANZIARIE 18) Rivalutazioni di partecipazioni 19) Svalutazioni a)di partecipazioni Totale delle rettifiche (18-19)
2010
2009
58.355 3.869 -28.282 1.439 35.381
5.115 1.978 41.665 2.741 51.499
6.795 18.115 153
8.768 30.986 221
3.202 921 202 42
3.055 780 161 56
1 397 27 2.279 0 305 32.439 2.942
4 392 29 1.337 0 302 46.091 5.408
2
2
44 151
54 208
42 114 41
35 135 94 80
-1.048 -1.048
80
5
21
0 7 -2
101 7 -87
Risultato prima delle imposte (A-B+C+D+E)
1.933
5.495
22) Imposte sul reddito dell'esercizio
1.185
876
748
4.619
-9
-9
757
4.628
E) PROVENTI ED ONERI STRAORDINARI 20) Proventi: c) Varie 21) Oneri: b) Minusvalenza patrimoniali c) Varie Totale partite straordinarie (20-21)
23) Utile dell’esercizio 24) Utile di pertinenze di terzi 23) Utile dell’esercizio del Gruppo Il presente bilancio è conforme alla legge e redatto in Euro migliaia.
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BilancioConsolidato2010
NOTA INTEGRATIVA CONSOLIDATA
1. PREMESSA
Decreto Legge 29 giugno 1994, n.416 convertito con modificazioni nella legge 8 agosto 1994, n.503.
La Cooperativa Capogruppo LA CASTELNUOVESE ha predisposto il bilancio consolidato al 31 dicembre 2010 ai sensi del Decreto Legislativo n.127/91. I dati del bilancio consolidato dell’esercizio 2010 sono comparati con i dati dell’esercizio 2009.
2. AREA DI CONSOLIDAMENTO E PARTECIPAZIONI Il bilancio consolidato include il bilancio della Capogruppo e quelli delle società controllate nelle quali essa esercita il controllo diretto, ai sensi dell’art.28 del D.L.G.S. 127/91 non si provvede a consolidare le imprese: Siena Grondaie Scrl e Foiano Outlet perché in liquidazione, La Castelnuovese Hungaria perché non è disponibile il bilancio al 31/12/2010. L’elenco delle imprese incluse nel bilancio consolidato e delle partecipazioni è il seguente:
• Riferimenti normativi Il Decreto Legislativo 9 Aprile 1991, n. 127 contiene le norme d’attuazione delle direttive n.78/660 CEE (IV direttiva del 25 luglio 1978) e n.83/349 CEE (VII direttiva del 13 giugno 1983) relativa ai conti annuali e consolidati. Tale Decreto Legislativo 127 è già stato modificato dal
DENOMINAZIONE SOCIALE
SEDE SOCIALE
CAPITALE SOCIALE
% DI CONTROLLO DIRETTO
% DI CONTROLLO INDIRETTO
TOTALE DI PARTECIPAZIONE
ATTIVITÀ SVOLTA
1) Consolidate con il metodo dell’integrazione globale Toscana Progetti S.r.l.
S. Giovanni V.no (Ar)
77
95
-
95
Promoval S.r.l.
Montevarchi (Ar)
15
-
-
100
Gestione di immobile da ristrutturare
La Castelnuovese Grandi Opere srl
S. Giovanni V.no (Ar)
10
100
100 (a)
100
Costr. strutture grandi dimensioni
La Castelnuovese Inerti srl
S. Giovanni V.no (Ar)
10
100
-
100
Gestioni di cave
La Castelnuovese Inerti srl
S. Giovanni V.no (Ar)
10
100
-
100
Gestione ciclo dei rifiuti
La Castelnuovese Immobiliare srl
S. Giovanni V.no (Ar)
10
100
-
100
Costr. e vendita immobili in genere
Rekey Srl.
S. Giovanni V.no
10
75
-
75
Attività immobiliare
120
75
-
75
Attività immobiliare
10
75
-
75
Costr. e gestione immobili commerciali
Città Sant’Angelo Sviluppo Spa Reggio Emilia Mandò Village srl
Firenze
Gestione di terreni per costruzione
(a) percentuale di partecipazione detenuta tramite Toscana Progetti
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97
NOTA INTEGRATIVA
DENOMINAZIONE SOCIALE
SEDE SOCIALE
CAPITALE % PARTECI- % PARTECITOTALE SOCIALE PAZIONE PAZIONE PARTECIDIRETTA INDIRETTA PAZIONE
ATTIVITÀ SVOLTA
2) Consolidate con il metodo del patrimonio netto 52
29
-
29
Esec. contratto appalto coltivazione cave di inerti
95
30
-
30
Gestione di cave di inerti
85
40
-
40
Gestione di cave di inerti
Pescara Outlet soc. consortile Reggio Emilia
120
50
-
50
Costruzione outlet
Città S. Angelo Outlet Village S.p.A. Reggio Emilia
5.880
25
-
25
Attività immobiliare
T.B. S.p.A. Firenze
2.220
31.53
-
31.53
UCH S.r.l. Firenze
10
50
-
50
Gestione di partecipazioni
10
25
-
25
Attività immobiliare
10
57,7
-
57,7
11
90
-
90
Costr. e ristrutturazione immobili in Ungheria
10
65
-
65
Costruzione di un Outlet
Consorzio Inerti Firenze Cardetole società consortile Borgo S. Lorenzo I Renai Due S.r.l. S. Piero a Sieve
Città S. Angelo Service srl Città Sant’Angelo (PE)
Costruzione e gestione impianto di compostaggio rifiuti
3) Non consolidate Siena Grondaie S. Giovanni Valdarno La Castelnuovese Hungaria Kft Budapest Ungheria Foiano Outelet S.c.r.l. S. Giovanni Valdarno
3. BILANCI OGGETTO DI CONSOLIDAMENTO I bilanci utilizzati per il consolidamento sono i seguenti: a) stato patrimoniale della Capogruppo LA CASTELNUOVESE al 31 dicembre 2010 e il conto economico per il periodo dal 1° gennaio al 31 dicembre 2010 predisposto dal Consiglio di Amministrazione; b) stati patrimoniali delle controllate al 31 dicembre 2010 e i conti economici per il periodo dal 1° gennaio al 31 dicembre 2010 predisposti dai Consigli di Amministrazione. I bilanci utilizzati sono stati opportunamente riclassificati per tenere conto delle esigenze di consolidamento e sono uniformi ai principi contabili di gruppo. I principi contabili utilizzati per la redazione del bilancio consolidato sono in linea con quelli raccomandati dalle norme
98
Costruzione di un immobile commerciale
previste per la redazione del bilancio d’esercizio nel capitolo II del D.L. n. 127/91.
4. TECNICA DI CONSOLIDAMENTO Per le controllate incluse nell’area di consolidamento i bilanci sono consolidati con il metodo dell’integrazione globale che consente di recepire tutte le poste di bilancio nel loro importo globale, prescindendo dalla percentuale di possesso del Gruppo (art. 31 punto 1 del D. L. 127/91). La parte del capitale e delle riserve delle società controllate corrispondente a partecipazioni di terzi è iscritta in una voce del patrimonio netto denominata “capitale e riserve di terzi” (art. 32 comma 3 del D. L. 127/91). La parte del risultato economico consolidato corrispondente a partecipazioni di terzi è iscritta in una voce denominata “utile/perdita dell’esercizio di pertinenza di terzi” (art. 32 comma 4 del 127/91).
BilancioConsolidato2010
NOTA INTEGRATIVA
5. RETTIFICHE DI CONSOLIDAMENTO Le rettifiche di consolidamento sono le seguenti: - sono eliminati i valori delle partecipazioni delle società costituite all’interno del Gruppo comprese nel consolidamento e valutate al costo originario e la corrispondente parte del capitale sociale in quanto, in deroga al D. L. 127/91, si ritiene che per le società consolidate che siano state costituite dalla Capogruppo non si possa avere “riserva o differenza di consolidamento” in quanto i valori del patrimonio netto sono attribuibili chiaramente a specifiche voci del patrimonio netto di gruppo; - sono eliminati rispettivamente dallo stato patrimoniale e dal conto economico i reciproci rapporti di credito e di debito, nonché i costi ed i ricavi relativi ad operazioni tra società consolidate (art. 31 comma 2 del D. L. 127/91); - sono eliminati i dividendi incassati dalle società consolidate integralmente e valutate a patrimonio netto e portati a patrimonio netto; - sono eliminate le svalutazioni di partecipazioni intragruppo; - le società collegate sono valutate con il metodo del patrimonio netto. In particolare si segnala che la società collegata UCH Holding S.r.l. valuta le sue partecipazioni con il metodo del patrimonio netto.
sto il quale include le rivalutazioni per conguaglio monetario effettuate secondo quanto previsto dalla Legge 19.03.1983 n. 72 (Visentini Bis) con il metodo "indiretto". Il costo di acquisto è ottenuto computando gli oneri accessori. Il costo di produzione è ottenuto come somma dei soli costi direttamente imputabili al prodotto. Le spese di manutenzione e riparazione che non comportano incrementi patrimoniali sono spesate nell'esercizio. I cespiti venduti o distrutti vengono eliminati sia dall'attivo che dal relativo fondo ammortamento. Le immobilizzazioni vengono ammortizzate dall'esercizio di entrata in funzione secondo le aliquote di seguito riportate ritenute rappresentative della vita utile dei singoli cespiti e che riflettono quelle ordinarie consentite dalla normativa fiscale. Tali aliquote sono ridotte alla metà nell'esercizio di entrata in funzione del bene. - 3% Fabbricati destinati all'industria. - 12.5% Costruzioni leggere. - 10% Impianti generici - 15% Macchine operatrici e impianti specifici. - 25% Casseformi metalliche e palancole metalliche. - 40% Attrezzatura varia minuta compresi i ponteggi in legno. - 12% Mobili e macchine ordinarie d'ufficio. - 20% Macchine d'ufficio elettromeccaniche ed elettroniche compresi i computers ed i sistemi telefonici elettronici. - 20% Escavatori e pale meccaniche. - 20% Autoveicoli da trasporto. - 25% Autovetture, motoveicoli e simili.
6. PRINCIPI CONTABILI DI GRUPPO I criteri di valutazione delle singole voci di bilancio sono quelli utilizzati nel bilancio d’esercizio dalla società Capogruppo che redige il bilancio consolidato (art. 35 comma 1 del D. L. 127/91). I principi contabili di gruppo sono i seguenti: Immobilizzazioni materiali Le immobilizzazioni materiali sono iscritte al costo di acqui-
BilancioConsolidato2010
Immobilizzazioni finanziarie a) Partecipazioni Le partecipazioni in società controllate non consolidate sono iscritte al costo storico eventualmente svalutate per le perdite permanenti di valore e le partecipazioni nelle società collegate sono valutate al valore della corrispondente frazione di patrimonio netto risultante dall'ultimo bilancio.
99
NOTA INTEGRATIVA
Attivo circolante
do con il Collegio Sindacale.
a) Crediti:
Fondi rischi
I crediti sono iscritti al loro valore presumibile di realizzazione eventualmente ottenuto tramite l’apposizione di un adeguato fondo svalutazione crediti calcolato nella misura prevista dalla normativa fiscale e portato direttamente in deduzione della corrispondente voce dell'attivo. Tale fondo è destinato a coprire sia i rischi specifici per inesigibilità parziali o totali sia i rischi per insolvenze non ancora manifestatesi.
Sono stanziati per coprire perdite o debiti di esistenza certa o probabile, dei quali tuttavia alla chiusura dell'esercizio non erano determinabili l'ammontare o la data di sopravvenienza.
b) Rimanenze: - Prodotti in corso di lavorazione, comprendono le aree edificabili e i lavori in corso su immobili di proprietà; considerano le quantità inventariate valorizzate per i costi sostenuti allo stadio di lavorazione cui sono pervenuti e vengono valutati sulla base dei costi specifici sostenuti, rilevati per singole commesse. - Lavori in corso su ordinazione, eseguiti in appalto, non coperti da stati di avanzamento lavori, vengono valutati sulla base di corrispettivi pattuiti con la clientela ai sensi dell'articolo 60 del D.P.R. del 22 dicembre 1986, n.917; la valutazione così conseguita viene poi ridotta, a titolo di rischio contrattuale, mediante la costituzione di apposito fondo di accantonamento. Il predetto fondo è a fronte di ogni possibile vertenza, danno o rischio comunque connesso con l'esecuzione dei contratti di appalto.
Disponibilità liquide Le disponibilità liquide sono iscritte in bilancio al loro valore nominale.
Trattamento di fine rapporto Il trattamento di fine rapporto é calcolato a norma dell'art. 2120 del C.C. e rappresenta l'effettivo debito maturato a fine esercizio nei confronti di tutto il personale dipendente. Debiti I debiti sono iscritti al valore nominale. I debiti tributari sono stati appostati per coprire le passività per imposte di competenza dell'esercizio. I debiti verso prestatori sono comprensivi degli interessi moratori. Gli effetti passivi girati a fornitori e scontati presso Istituti di credito (Legge Sabatini) sono comprensivi degli interessi passivi a tassi agevolati. Gli interessi di competenza di futuri esercizi, calcolati in base alla durata del finanziamento, sono riscontati nell'attivo. Costi e ricavi I costi e gli oneri, i ricavi ed i proventi sono rilevati in bilancio secondo il principio della competenza. Nel corso dell’esercizio non si sono verificati casi eccezionali che abbiano reso necessario deroghe alle disposizioni di legge in materia di rappresentazione delle voci del bilancio.
Ratei e risconti I ratei e risconti attivi e passivi sono determinati nel rispetto del principio della competenza temporale ed in accor-
100
BilancioConsolidato2010
Commenti alle voci di bilancio
Stato Patrimoniale • Attivo Ove non indicato diversamente, i valori si intendono espressi in euro/migliaia
A) IMMOBILIZZAZIONI IMMATERIALI
La composizione ed i movimenti delle immobilizzazioni immateriali, al lordo dei relativi fondi ammortamento, è la seguente:
CATEGORIA CESPITE
STORICO INIZIALE
DECREM. 2010
INCREM. 2010
TOTALI 2010
52 52
-
1 295 1
53 295 348
Concessioni e licenze Ricerca e sviluppo TOTALI
La composizione ed i movimenti dei fondi ammortamento delle immobilizzazioni immateriali è la seguente:
CATEGORIA
SALDO AL 31.12.09
STORNI PER ALIENAZIONI
AMMORT. ORDINARI
SALDO AL 31.12.10
50
-
1
51
50
-
1
51
Concessioni e licenze TOTALI
Il valore netto delle immobilizzazioni immateriali all'inizio ed alla fine dell'esercizio è il seguente. Si tratta di investimenti relativi all’acquisto di softwares.
IMMOBILIZZAZIONI
Concessioni e licenze Ricerca e sviluppo TOTALI
BilancioConsolidato2010
SITUAZIONE 2009 VAL. TOTALE VAL. LORDO FONDI NETTO 52 52
50 50
1 1
SITUAZIONE 2010 VAL. TOTALE VAL. LORDO FONDI NETTO 53 295 348
51 51
2 295 297
101
Commenti alle voci di bilancio
Stato Patrimoniale • Attivo B) IMMOBILIZZAZIONI MATERIALI
La composizione ed i movimenti delle immobilizzazioni materiali, al lordo dei relativi fondi ammortamento, è la seguente:
CATEGORIA CESPITE
STORICO INIZIALE
INCREMENTI 2010
DECREMENTI 2010
TOTALI 2010
5.217 952 988 1.449
15.424 -17 109
---53
20.641 952 1.005 1.504
8.606
15.550
53
24.102
Terreni e Fabbricati Impianti e Macchinari Attrezzature Altri beni TOTALI
Ai sensi dell'art. 10 della Legge 72/1983 si precisa che le rivalutazioni comprese nel valore delle immobilizzazioni materiali a fine esercizio sono così composte :
CATEGORIA
Impianti e Macchinari Impianti e Macchinari
CESPITE
ANNO DI ACQUISTO
COSTO STORICO
RIVALUTAZ.
Centralina Mev Dumper
1979 1981
4 3 7
3 2 5
SALDO AL 31.12.09
STORNI PER ALIENAZIONI
AMMORT. ORDINARI
SALDO AL 31.12.10
935 725 735 1.042 3.437
---53 53
110 73 53 161 397
1.046 798 788 1.150 3.782
TOTALI I relativi fondi di ammortamento sono così modificati:
CATEGORIA
Terreni e Fabbricati Impianti e Macchinari Attrezzatura Altri beni TOTALI
Gli investimenti dell'esercizio sono principalmente i seguenti: Un fabbricato industriale dismesso in San Giovanni Valdarno per 242, un furgone Volkswagen Kombi 2.0 TDI per 22, due automobili Volkswagen Golf 2.0 DPF Hightline per 45 attrezzature varie per 17, computers e macchine elettroniche per 41. Le alienazioni si riferiscono ad un pulmino Volkswagen, una Fiat Punto ed una Ford Focus 1.8 TD.
102
BilancioConsolidato2010
Commenti alle voci di bilancio
Stato Patrimoniale • Attivo Il valore netto delle immobilizzazioni materiali all'inizio ed alla fine dell'esercizio è il seguente :
SITUAZIONE 2009 VAL. TOTALE VAL. LORDO FONDI NETTO
IMMOBILIZZAZIONI
Terr. e Fabb. Imp.e Macch. Attrezzatura Altri beni TOTALI
SITUAZIONE 2010 VAL. TOTALE VAL. LORDO FONDI NETTO
5.217 952 988 1.449
935 725 735 1.042
4.282 227 253 407
20.641 952 1.005 1.504
1.046 798 788 1.150
19.595 154 217 355
8.606
3.437
5.169
24.102
3.782
20.321
C) IMMOBILIZZAZIONI FINANZIARIE
1) Partecipazioni: Il movimento delle partecipazioni in società controllate e collegate è il seguente:
SOCIETÀ CONTROLLATE NON CONSOLIDATE
SALDO AL 31.12.09
INCREM.
DECREM.
SALDO AL 31.12.10
Siena Grondaie Scrl Foiano Outlet Scrl La Castelnuovese Hungaria Kft
6 6 11
-
-
6 6 11
29 15 34 700 10 60 4.992 9.193 2
-
-
29 15 34 700 10 60 4.992 9.193 2
TOTALI
15.058
-
-
15.058
Applicazione del metodo del patrimonio netto TOTALI COLLEGATE
76 15.134
-
1.044 1.044
(956) 14.090
SOCIETÀ COLLEGATE Cardetole Scrl Consorzio Inerti I Renai Due Srl T.B. S.p.a. Tuscany Company Store Pescara Outlet soc. cons. p.a. Città S.Angelo Outlet Vill. spa Uch Holding srl Città S.Angelo Service srl
BilancioConsolidato2010
103
Commenti alle voci di bilancio
Stato Patrimoniale • Attivo 2) CREDITI - Il saldo dei crediti dell'attivo immobilizzato è il seguente: a) imprese collegate non consolidate La Castelnuovese Hungaria Kft TOTALI
SALDO AL 31.12.09
INCREM.
DECREM.
SALDO AL 31.12.10
389 389
-
-
389 389
2.470 1.932 990 5.392
995 550 210 1.755
---990 990
3.465 2.482 210 6.157
29
-
1
28
b) imprese collegate non consolidate Roda Gradnja D.o.o. Uch Holding Cardetole scrl Arezzo city srl TOTALI c) verso altri Altri
I valori indicati sono relativi all’anticipazione T.F.R. L.662/96 ed alla sua rivalutazione.
3) ALTRI TITOLI - Il saldo della voce altri titoli è il seguente: SALDO AL 31.12.09
SALDO AL 31.12.10
1.500
1.200
VARIAZIONE -300
I valori indicati sono relativi alla sottoscrizione di un prestito obbligazionario nei confronti della collegata Sta s.p.a. D)
RIMANENZE - Il dettaglio e le variazioni delle rimanenze è il seguente:
PRODOTTI IN CORSO DI LAVORAZIONE Terreno Arezzo+ oouu Pantano Terreno Fornaci 20 all.Pianella L.D 1.2.3.4.5 Terreno Cavriglia ex sportiva Int. Immob. Porcellino S.Giov.V. Terr. Montevarchi.Zona Nord 2 Fornaci ZUT.8-5 Lago terr.+prog. Fornaci ZUT.8-3 SGV Porcellino OOUU SGV Parco delle Miniere Terr. S.Cipriano ex circolo Fornaci ZUT.8-5 Lago OOUU Fornaci ZUT.8-5 Edifici Cavriglia–edificio ex. Ceraminter Capogruppo Altre società TOTALI
104
SALDO AL 31.12.09
SALDO AL 31.12.10
VARIAZIONE
46 252 2.632 1.481 2.884 355 1.003 3.565 71 18 212 335 133
46 252 3.756 1.622 2.935 355 1.479 3.565 71 38 212 378 2.192 145
--1.124 141 51 -458 --20 -43 2.060 145
12.988 4.429 17.417
17.047 4.271 21.318
4.059 (158) 3.901
BilancioConsolidato2010
Commenti alle voci di bilancio
Stato Patrimoniale • Attivo LAVORI IN CORSO SU ORDINAZIONE: Linea Ferr. Alta vel. C/Cardatole Ritombamento Cardet. S.Piero a S. Costr. Outlet. c/Outlet srl Imp.compostaggio Podere Rota Opere finitura centro sp. Cavriglia 8 all.+ comm.le Cavriglia L.E Le Fornaci Z.5 D2 UN.E Centro Ricerche Sansedoni Cavriglia L.3/4 comp.H Ampliam. Ipercoop Montevarchi Laterina prog. Cave estrattive Figline peep Matassino Terran.B.ni Prada polo logist. Casteln.B.ga centro benessere Pescara consortile Outlet Center Pescara 1 F murature A B C D Terran.B.ni variante SP 7 Terran.B.ni Coop edif. Comm.le Montevarchi Centro Commerciale Montevarchi ex CAV Foiano Retail Park Reggello Mandò Village Pescara 1°F park verde Terre a. Pescara 2°F fond. in c.a. Pescara 3°F murature E-F-G-H Arezzo – realizz. clinica Terranuova B. centro racc. rifiuti Terranuova B. immobile ex. Coop. Foiano – Retail Park L.4x-5 Capogruppo Altre società TOTALI
SALDO AL 31.12.09
SALDO AL 31.12.10
VARIAZIONE
1.686 1.998 32.414 7.119 280 1.357 10.100 6.360 1.167 81 353 1.304 3.532 1.523 20.459 7.481 1.737 3.250 8.168 97 2.014 463 5.501 -------
1.686 1.998 --280 1.357 10.109 -1.167 87 468 1.306 3.763 -24.914 7.972 --9.300 2.743 2.198 8.762 5.700 582 1.008 3.389 18 1.173 3
--(32.414) (7.119) --9 (6.360) -6 115 2 231 (1.523) 4.455 491 (1.737) (3.250) 1.132 2.646 184 8.299 199 582 1.008 3.389 18 1.173 3
118.444 47 118.491
81.224 47 81.271
(37.220) (37.220)
SALDO AL 31.12.09
SALDO AL 31.12.10
VARIAZIONE
1.788 174 1.613 79 10.773 21 1.859 14.345
1.143 196 947 115 10.269 2.407 792 14.530
(645) 22 (666) 36 (504) 2.386 (1.067) 185
29
29
--
Il dettaglio e le variazioni dei crediti è il seguente:
CREDITI
che costituiscono immobilizzazione
CREDITI A BREVE TERMINE CREDITI VERSO CLIENTI - Fondo svalutazione crediti TOTALI CREDITI V/CONTROLL. CREDITI V/COLLEGATE CREDITI V/ALTRI CREDITI V/ALTRI TOTALI CREDITI A M/L TERMINE CREDITI V/ALTRI
BilancioConsolidato2010
105
Commenti alle voci di bilancio
Stato Patrimoniale • Attivo F) DISPONIBILITÀ LIQUIDE:
Il dettaglio e le variazioni delle partite che costituiscono le disponibilità liquide sono i seguenti:
DESCRIZIONE
Depositi bancari Denaro e valori in cassa
SALDO AL 31.12.09
SALDO AL 31.12.10
VARIAZIONE
13.026 8
10.803 9
(3.076) --
I volumi dei flussi di liquidità si decrementano a seguito della diminuzione del volume dei lavori. G) RATEI E RISCONTI ATTIVI:
I dettagli e le variazioni di tali poste sono i seguenti:
RATEI ATTIVI
Canone affitto Caserma Campi TOTALI
RISCONTI ATTIVI
Premi assicurativi prepagati Altre poste con natura risconto TOTALI
SALDO AL 31.12.09
SALDO AL 31.12.10
VARIAZIONE
40 40
40 40
-
SALDO AL 31.12.09
SALDO AL 31.12.10
VARIAZIONE
9 6 15
10 4 14
1 (2) (1)
Stato Patrimoniale • Attivo CONTI DI PATRIMONIO NETTO - Il dettaglio dei conti di patrimonio netto è il seguente: DESCRIZIONE
Capitale Riserve di rivalutazione Riserva legale Riserva statutaria TOTALI
106
SALDO AL 31.12.09
SALDO AL 31.12.10
VARIAZIONE
547 78 40.373 73 41.070
660 78 44.819 73 45.630
114 -4.446 -4.560
BilancioConsolidato2010
Commenti alle voci di bilancio
Stato Patrimoniale • Passivo DESCRIZIONE
SALDO AL 31.12.09
VARIAZ. CAPITALE SOCIALE
UTILE (PERDITA)
ALTRE VARIAZ.
SALDO AL 31.12.10
546 78 40.374 79 (32) 4.628 45.673
114 -----114
-----756 756
--4.446 -111 (4.628) *(71)
660 78 44.820 79 79 756 46.472
Capitale sociale Riserve di rivalutazione Riserva legale Riserve statutarie e altre Utile (perdite) a nuovo Utile (perdita) d’esercizio TOTALI
(*)La quota versata al Fondo mutualistico per la promozione e lo sviluppo della cooperazione è di 138. Ai sensi dell’art.2427 n.7 bis del codice civile nella seguente tabella vengono esaminate le voci di Patrimonio Netto:
POSSIBILITÀ DI UTILIZZAZIONE
DESCRIZIONE
Capitale Riserve di valutazione Riserva legale Riserva statutaria
IMPORTO
COPERTURA
AUMENTO
PERDITE
CAPITALE
SOCI
si si si si
/ no no no
(*)660 no no no
660 78 44.819 73
DISTRIBUZ. DISPONIBILE DISTRIBUIBILE
660 78 44.819 73
(*)660 / / /
(*) per restituzione della quota in caso di recesso del socio
Il movimento del corpo sociale e delle relative quote di capitale è stato il seguente:
NUMERO SOCI Soci al 31.12.09 Uscite Rivalutazioni Increm.per ristorni SOCI AL 31.12.10
IMPORTO QUOTE
45 ---45
547 -4 110 660
A) FONDI PER RISCHI ED ONERI: Il dettaglio del fondo rischi ed oneri è il seguente:
DESCRIZIONE
Fondo rischi contratt. TOTALI
BilancioConsolidato2010
SALDO AL 31.12.09
INCREMENTI
UTILIZZI
SALDO AL 31.12.10
4.669 4.669
2.279 2.279
1.048 1.048
5.899 5.899
107
Commenti alle voci di bilancio
Stato Patrimoniale • Passivo Il fondo rischi contrattuali è stato utilizzato per la parte relativa ai lavori che si sono conclusi e portati a ricavi del conto economico, mentre si è incrementato per effetto dell’accantonamento del 4% sui lavori in corso di esecuzione B) DEBITO PER TRATTAMENTO DI FINE RAPPORTO DI LAVORO SUBORDINATO: Il T.F.R. è determinato sulla base delle competenze maturate da tutti i dipendenti in base alla legge ed ai contratti collettivi di lavoro. Esso si è movimentato ed è variato nell'esercizio come segue:
SALDO AL ACCANTONAM. 31.12.09 869
202
UTILIZZI
SMOB.PREV COMPLEM.
47
124
SALDO AL 31.12.10 901
VARIAZ. NETTE
32
Gli utilizzi si riferiscono alla liquidazione per dimissioni di un dipendente e ad anticipazioni per acquisto prima casa, lo smobilizzo è relativo ai versamenti alle casse Dircoop e Cooperlavoro per previdenza complementare.
C) DEBITI:
Il dettaglio e le variazioni delle partite di debito sono i seguenti:
DEBITI VERSO BANCHE A BREVE TERMINE
SALDO AL 31.12.09
SALDO AL 31.12.10
VARIAZIONE
Finanziamento Coopercredito
51
-
-51
51
-
-51
SALDO AL 31.12.09
SALDO AL 31.12.10
VARIAZIONE
2.239 1.595 32.914
2.239 1.595 -310 --9.300 1.080 780 -4.394
--(32.914) 310 (5.419) (7.719) ---(1.426) --
TOTALI
3) DEBITI PER ACCONTI DESCRIZIONE
Ritomb.cava Cardetole e S.Piero Lavori Linea Alta Vel. Bo-Fi Factory Center c/Foiano Outlet Cavriglia centro ricreativo Siena Centro Ricerche Biotech Terranova B. impianto compostaggio SGV Fornaci Umi E c/Sanciprianese Cavriglia 8+1 all. peep lotto E Sanc. Cavriglia 9 all. peep lotti 3/4 c/Sanc. S.Gusmè Nuovo Centro Benessere Terran. Polo logistico Prada
108
5.419 7.719 9.300 1.080 780 1.426 4.394
BilancioConsolidato2010
Commenti alle voci di bilancio
Stato Patrimoniale • Passivo Pescara fondazioni CA blocco BCD Terran.Bni nuova viabilità S.Maria Montevarchi centro comm. Unicoop Cast.B.ga OOUU Il Romito Città S.Angelo realizz.Outlet Center Città S.Angelo opere muratura ctr 57 Città S.Angelo assistenze edili Terran. B.ni fabbr. Comm.le Coop Montevarchi ristrutt. complesso Ex Cav Foiano della Chiana lotto 2 Pianella L.D 20 alloggi Pescara realizz. Terre rinforzate S.Giovanni V. interv. Fornaci Zut 8-5 Lago Città S.Angelo op.muratura ctr.57 comm.179 Città S.Angelo viab. Parch. Ctr.57 comm.179 Città S.Angelo fondazioni edifici F-G-H-ctr.21 Raggello Factory Store c/Mandò Village Pescara fondazioni in c.a. blocco E Arezzo opere finitura immobile per attr. sanit. Pescara murature blocchi E-F-G-H
2.537 9.000 16.933 7.924 120 3.838 2.000 1.958 310 940 374 4.233 300
TOTALI
117.334
-9.531
(2.537) 531
18.410 7.982 --4.000 2.415 2.655 940 1.097 4.240 300 540 7.765 326 1.256 1.522
1.477 58 (120) (3.838) 2.000 457 2.345 -723 7 -540 7.765 326 1.256 1.522
74.915
(42.419)
SALDO AL 31.12.09
SALDO AL 31.12.10
VARIAZIONE
57 2 59
56 2 58
(1) -(1)
I saldi suddetti sono variati esclusivamente in relazione all'andamento dei lavori. D) RATEI E RISCONTI PASSIVI:
DESCRIZIONE Ratei passivi assicurazioni Risconti passivi locaz.terreni TOTALI
CONTI D'ORDINE E GARANZIA Il dettaglio e le variazioni dei rischi, degli impegni e degli altri conti d'ordine sono i seguenti:
IMPEGNI Fidejussioni favore di altri TOTALI
BilancioConsolidato2010
SALDO AL 31.12.09
SALDO AL 31.12.10
VARIAZIONE
12.292 12.292
31.764 31.764
19.472 19.472
109
Commenti alle voci di bilancio
Conto Economico A) RICAVI DELLE VENDITE ED ALTRI COMPONENTI IL VALORE DELLA PRODUZIONE:
DESCRIZIONE
SALDO AL 31.12.09
SALDO AL 31.12.10
VARIAZIONE
1 5.103
58.125
(1) 53.022
5.104
58.125
53.021
2.741
1.439
(1.302)
Vendite unità in proprio Prestazioni a terzi TOTALI Altri ricavi
Le prestazioni a terzi si riferiscono prevalentemente alla conclusione di contratti di urbanizzazione nei comuni di Castelnuovo Berardenga e Tavarnelle Val di Pesa, alla realizzazione di un immobile commerciale nel comune di Montevarchi, e a contratti accessori alla realizzazione dell’ outlet di Città Sant’Angelo
COSTI DELLA PRODUZIONE - I costi per acquisti comprendono: DESCRIZIONE Materie prime Terreni Oneri di urbanizzazione Altri TOTALI
SALDO AL 31.12.09
SALDO AL 31.12.10
VARIAZIONE
5.063 214 212 5.489
5.116 1.044 424 208 6.792
(3.223) 1.044 210 (4) 1.973
SALDO AL 31.12.09
SALDO AL 31.12.10
VARIAZIONE
15.723 1.032 97 131 13 13 31 55 27 79 187 250 33 12.275 1.040 -30.986
10.295 1.009 88 95 17 25 187 49 30 84 161 165 61 4.254 555 1.040 18.115
(5.428) (23) (9) (36) 4 12 156 (6) 3 5 (26) (85) 28 (8.021) 485 1.040 (12.871)
I Costi per servizi sono così composti:
DESCRIZIONE Lavorazioni esterne Prestazioni professionali Mensa Manutenzioni Energia elettrica uffici Energia elettrica cantieri Spese Tecniche Telefoniche Impianto cantieri Carburanti Costi di natura assicurativa Spese di pubblicità e rappr. Compensi coll. sindacale Costi Consortili Altri costi Smaltimento rifiuti TOTALI
110
BilancioConsolidato2010
Commenti alle voci di bilancio
Conto Economico Il movimento del personale dipendente è esposto nella seguente tabella:
ORGANICO Al 31.12.09 Assunzioni Uscite Al 31.12.10
OPERAI
IMPIEGATI
DIRIGENTI
TOTALE
28 28
25 1 26
1 1
54 1 55
C) PROVENTI E ONERI FINANZIARI - I proventi da partecipazioni iscritti alla voce C15 del conto economico sono così dettagliati:
DESCRIZIONE
SALDO AL 31.12.09
SALDO AL 31.12.10
VARIAZIONE
1 1
1 -
-(1)
2
1
(1)
SALDO AL 31.12.09
SALDO AL 31.12.10
VARIAZIONE
47 153 24 40
45 86 30 35
(2) (67) 6 (5)
264
196
(68)
SALDO AL 31.12.09
SALDO AL 31.12.10
VARIAZIONE
39 124 2 4
42 109 -5
3 (15) (2) --
170
156
(14)
B.c.c. Altri TOTALI La voce altri proventi finanziari è così composta:
DESCRIZIONE Proventi prest.obblig.STA Interessi bancari Interessi commerciali Interessi finanziari TOTALI
Gli oneri finanziari e gli interessi passivi sono così dettagliati:
DESCRIZIONE Int. passivi soci prestatori Int. passivi su finanziamenti Int. passivi commerciali Altri TOTALI
Non sono stati capitalizzati interessi passivi nelle voci dell’attivo di bilancio.
BilancioConsolidato2010
111
Commenti alle voci di bilancio
Conto Economico D) RETTIFICHE DI VALORE DI ATTIVITÀ FINANZIARIE:
Le svalutazioni delle partecipazioni per euro 1.048 migliaia sono relative agli effetti della valutazione a patrimonio netto delle collegate.
PROVENTI STRAORDINARI Non esistono significativi proventi straordinari.
IMPOSTE SUL REDDITO DELL’ESERCIZIO Le imposte indicate nel conto economico corrispondono alle imposte dovute dalle società consolidate.
DESCRIZIONE
SALDO AL 31.12.09
SALDO AL 31.12.10
VARIAZIONE
869 7
1.173 12
304 5
876
1.185
309
Imposte della Cooperativa Capogruppo Imposte delle altre società consolidate TOTALI
PROSPETTI SUPPLEMENTARI Al fine di raggiungere l'obiettivo di una rappresentazione chiara, veritiera e corretta della situazione patrimoniale, della situazione finanziario e del risultato economico, in allegato alla Nota Integrativa, e quale parte integrante della stessa, sono stati predisposti i seguenti prospetti integrativi: a)Rendiconto finanziari; b)Prospetti delle variazioni nei conti di patrimonio netto. Il presente bilancio è conforme alla Legge ed è redatto in Euro.
112
BilancioConsolidato2010
Commenti alle voci di bilancio
Rendiconto Finanziario Consolidato Modello che determina la variazione del capitale circolante netto 2010
2009
748
4.539
Ammortamenti altre immobilizzazioni Variazione del fondo imposte Variazione netta del TFR
398 1.230 31
396 -145 -51
Flusso di cassa dalla gestione corrente
2.407
4.739
33.176
(43.796)
1.134 (139)
539 (744)
Risultato netto del periodo
Variazione delle attività e passività del periodo: Rimanenze Crediti circolante esigibili entro 12 mesi: . crediti commerciali e controllante per cons. fiscale . altri crediti Variazione attività finanziarie che non costituiscono immobilizzazioni Ratei e risconti attivi Debiti scadenti entro 12 mesi: . commerciali e finanziari . altri debiti (previdenza e altri) . tributari Ratei e risconti passivi
(1)
(6)
(38.271) (70) 256 1
44.407 500 (298) 5
Flusso di cassa da attività d'esercizio
(1.507)
5.346
Investimenti netti in immobilizzazioni Investimenti netti in immobilizzazioni finanziarie Variazione dei crediti con esigibilità oltre 12 mesi
(15.693) 1.332 (1.153)
(121) (204) (339)
(15.514)
(664)
34
205
13.874
5.479
13.908
5.684
Flusso di cassa da attività d'investimento Altre variazioni nei conti di patrimonio netto (in particolare distribuzione dividendi) Variazione dei debiti scadenti oltre 12 mesi Flusso di cassa da attività di finanziamento . immobilizzazioni immateriali . partecipazioni . crediti a m/l termine finanziari . rimanenze . crediti correnti circolante . altri crediti correnti . patrimonio netto . debiti a m/l termine . debiti a breve termine Flusso di cassa da netto di periodo Disponibilità liquide di inizio periodo: . cassa e banche . debiti verso banche a breve termine Disponibilità liquide di fine periodo: . cassa e banche . debiti verso banche a breve termine di cui variazioni area di consolidamento . cassa e banche . debiti verso banche a breve termine Flusso di cassa da netto di periodo
BilancioConsolidato2010
(153) (335) (629) (47) (1.727) (1.180) 13 1.358
(315) (1.491) (811)
(3.075)
1.394
(13.888) 1
(7.532) 50
(10.812) -
(8.927) 51
(3.076) (1)
(1.395) (1)
(3.075)
(1.394)
113
Commenti alle voci di bilancio
Prospetto di raccordo TRA IL PATRIMONIO NETTO CIVILISTICO DELLA SOCIETÀ CAPOGRUPPO E IL PATRIMONIO NETTO CONSOLIDATO (Valori espressi in migliaia di Euro)
ESERCIZIO CATEGORIA CESPITE
CORRENTE
ESERCIZIO
PRECEDENTE
Patrimonio netto gruppo
Risultato esercizio gruppo
Patrimonio netto gruppo
Risultato esercizio gruppo
Patrimonio netto da bilancio civilistico
47.457
1.827
45.658
4.588
Inclusione del patrimonio netto e dei risultati delle società consolidate con il metodo integrale
(14)
(23)
(24)
(40)
Eliminazione conti intragruppo
-
-
(37)
-
Dividendi intragruppo
-
-
-
-
Valutazione a patrimonio netto di società partecipate
(969)
(1.048)
76
80
Totale rettifiche di consolidamento
(983)
-
15
-
46.474
756
45.673
4.628
Bilancio consolidato (quota di spettanza del gruppo)
IL PRESIDENTE Lorenzo Rosi
114
BilancioConsolidato2010
RELAZIONE DEL COLLEGIO SINDACALE SUL BILANCIO AL 31/12/2010 AI SENSI DELL’ART. 2429 C.2 C.C.
Signori soci,
in ottemperanza alle previsioni del D. Lgs. 127/91 la Capogruppo LA CASTELNUOVESE ha predisposto il Bilancio Consolidato per l’esercizio chiuso al 31/12/2010. Il Bilancio Consolidato al 31/12/2010, che ci è stato messo a disposizione nei termini di legge, unitamente alla Relazione sulla Gestione, è costituito dallo Stato Patrimoniale, dal Conto Economico e dalla Nota Integrativa e rappresenta la situazione patrimoniale, economica e finanziaria e il risultato economico della Capogruppo e delle società controllate nelle quali essa esercita il controllo diretto. Il controllo contabile, disgiunto dalle funzioni del Collegio Sindacale, è stato conferito alla Società di Revisione RIA & Partners che ha emesso la propria relazione e che nello svolgimento delle sue funzioni non ha fatto pervenire al Collegio Sindacale osservazioni specifiche o rilievi. In particolare si precisa che: • il Bilancio Consolidato ha recepito le informazioni ed i dati dei progetti di Bilancio al 31/12/2010 delle partecipate approvati dai rispettivi Consigli di Amministrazione; • le informazioni ricevute sono state elaborate correttamente dall’impresa consolidante sulla base dei principi, metodi e criteri di consolidamento dichiarati in Nota Integrativa, e conformi al dettato del D.Lgs. 127/91 integrato dai principi contabili nazionali ed internazionali; • l’area di consolidamento è determinata correttamente, le imprese controllate sono state incluse nel consolidamento con il metodo integrale, le imprese collegate sono state incluse con il metodo del patrimonio netto, e le partecipazioni in altre imprese sono state valutate al costo;
BilancioConsolidato2010
• alcune controllate sono state escluse dal consolidamento integrale rispettando comunque le previsioni dell’art. 28 del D.Lgs. 127/91; • i metodi di consolidamento adottati sono specificati nella Nota Integrativa e sono conformi alle disposizioni di legge; • il Bilancio Consolidato corrisponde alle scritture contabili della Capogruppo, nonché alle informazioni trasmesse dalle società partecipate; • i criteri di valutazione delle voci di Bilancio, pure indicati nella Nota Integrativa, sono conformi a quelli utilizzati dalla Capogruppo e sono condivisi dai sottoscritti sindaci; • le quote di patrimonio netto e di utile di esercizio di pertinenza dei terzi azionisti delle società consolidate, sono inclusi in apposite voci, rispettivamente, del passivo di Stato Patrimoniale e del Conto Economico; • nel corso dell’esercizio non si sono verificati casi eccezionali che abbiano reso necessario deroghe alle disposizioni di legge in materia di rappresentazione delle voci di Bilancio. A nostro giudizio esso è stato redatto correttamente e tale da rappresentare la situazione patrimoniale e finanziaria ed il risultato economico del Gruppo.
San Giovanni Valdarno, 14 Giugno 2011 Il Collegio Sindacale Dott. Luciano Nataloni – Presidente Dott. Marco Monicolini – Sindaco Effettivo Dott. Lorenzo Navarrini – Sindaco Effettivo
115
Relazione della Società di Revisione ai sensi dell’art. 2409 - ter del Codice Civile (ora art. 14 del D.Lgs. 27.1.2010, n.39)
All’Assemblea dei Soci della La Castelnuovese Società Cooperativa - San Giovanni Valdarno (Ar) ed alla Lega Nazionale Cooperative e Mutue Ufficio Certificazioni 1.
Abbiamo svolto la revisione contabile del bilancio consolidato della La Castelnuovese Società Cooperativa (Gruppo La Castelnuovese) chiuso al 31 dicembre 2010. La responsabilità della redazione del bilancio in conformità alle norme che ne disciplinano i criteri di redazione compete agli amministratori della La Castelnuovese Società Cooperativa. È nostra la responsabilità del giudizio professionale espresso sul bilancio e basato sulla revisione contabile.
2.
Il nostro esame è stato condotto secondo gli statuiti principi di revisione emanati dal Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili e raccomandati dalla CONSOB. In conformità ai predetti principi, la revisione è stata pianificata e svolta al fine di acquisire ogni elemento necessario per accertare se il bilancio consolidato sia viziato da errori significativi e se risulti, nel suo complesso, attendibile. Il procedimento di revisione comprende l’esame, sulla base di verifiche a campione, degli elementi probativi a supporto dei saldi e delle informazioni contenuti nel bilancio. Inoltre, il procedimento di revisione comprende la valutazione dell’adeguatezza e della correttezza dei criteri contabili utilizzati e della ragionevolezza delle stime effettuate dagli amministratori. Riteniamo che il lavoro svolto fornisca una ragionevole base per l’espressione del nostro giudizio professionale. Per il giudizio relativo al bilancio dell’esercizio precedente, i cui dati sono presentati ai fini comparativi secondo quanto richiesto dalla legge, si fa riferimento alla relazione da noi emessa in data 11 giugno 2010.
3.
A nostro giudizio, il bilancio consolidato della La Castelnuovese Società Cooperativa (Gruppo La Castelnuovese) al 31 dicembre 2010 è conforme alle norme che ne disciplinano i criteri di redazione; esso pertanto è redatto con chiarezza e rappresenta in modo veritiero e corretto la situazione patrimoniale e finanziaria e il risultato economico del Gruppo.
4.
La responsabilità della redazione della relazione sulla gestione in conformità a quanto previsto dalle norme di legge (e dai regolamenti), compete agli amministratori della La Castelnuovese Società Cooperativa. È di nostra competenza l’espressione del giudizio sulla coerenza della relazione sulla gestione con il bilancio, secondo le norme di legge. A tal fine, abbiamo svolto le procedure indicate nel principio di revisione n. 001 emanato dal Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili. A nostro giudizio la relazione sulla gestione è coerente con il bilancio d’esercizio della La Castelnuovese Società Cooperativa al 31 dicembre 2010.
Firenze, 14 giugno 2011
Finito di stampare nel luglio 2010
Studio Mix Corboli - San Giovanni Valdarno