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Formule propedeutiche al Training Autogeno (TA

Ringraziamenti

È la gratitudine che accompagna un buon lavoro. Impegno e fiducia, negli anni, mi hanno permesso di pensare a un libro e di realizzarlo. Lo sfondo fertile che inizialmente ha permesso la mia crescita professionale è stato l’Istituto Karis, associazione da me cofondata nel 1994 per diffondere e approfondire la Psicoterapia della Gestalt e Corporea. Sono molto grata al dr. Riccardo Mancusi, al dr. Enrico Viggiano, al dr. Giuseppe Belmonte, al dr. Valter Santilli, al dr. Gianfranco Silvetti e alla dr.ssa Alessandra Crespina per aver creduto nel progetto Karis contribuendo fattivamente ed emotivamente alla sua fondazione. Un particolare riconoscimento va alla dr.ssa Adelaide Gargiuto, che, con la sua competenza e generosità, ha reso possibile la collaborazione con la ASL RMC per il Progetto durato oltre 10 anni di Formazione ECM sull’uso del Video. Senza il suo apporto concreto l’intenzionalità formativa di Karis non si sarebbe potuta evolvere. Anche all’Associazione Istituto Sviluppo Interazione George Downing, da me cofondata nel 2010, va un sincero ringraziamento per il nuovo stimolo apportato alla mia formazione. Grazie ai consulenti Karis che, recentemente, mi hanno affiancato nell’organizzazione e nella didattica del corso di Training Autogeno, la dr.ssa Girolama Curreri e la dr.ssa Eleonora Savino. Ringrazio tutti i miei maestri per gli insegnamenti che hanno saputo infondermi. Cito per primo il prof. Tommaso Traetta che nel 1983 mi insegnò il Training Autogeno, negli anni della mia prima formazione in Medicina Psicosomatica. Devo la mia passione per la Psicoterapia della Gestalt a vari insegnanti con i quali ho appreso che cosa significa “lavorare” in terapia, Giuseppe Donadio, Alessandro Famulari, Isadore From, Erving e Miriam Polster, Sonia Nevis, Ed Lynch, Bertram Muller e Johanna Muller Ebert, Margherita Spagnuolo. In particolare sono grata al prof. Giovanni Salonia per la sua speciale ed appassionata competenza nell’infondere conoscenza. I suoi studi sul contatto e sull’intercorporeità in Gestalt continuano a dare struttura e motore al

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IntercorporeItà - pratIca e teorIa

mio essere psicoterapeuta. Sono grata al prof. George Downing che, con il suo imprinting di chiarezza e di internazionale semplicità, mi ha aiutato a rendere la psicoterapia più “chirurgica”e “nitida”, sia nel lavoro corporeo che nell’uso del Video, allargando il mio orizzonte formativo anche alla Ricerca scientifica. In special modo esprimo gratitudine agli allievi e ai pazienti che nel tempo mi hanno dato fiducia, entusiasmo e motivazione a proseguire nel piacere e nella fatica della formazione. Senza di loro studio e lavoro non avrebbero significato. Un profondo Grazie alla mia psicoterapeuta Margherita Giustiniani che, per più di vent’anni, ha seguito con infinita pazienza e puntuale competenza il percorso nevrotico della mia vita e che mi ha iniziato alla bellezza e all’estetica della psicoterapia di gruppo residenziale. In ultimo, e non per importanza, si dice così, voglio ringraziare mio marito, il dr. Valter Santilli, che con la sua scorpionica individualità mi ha spronato a rinnovarmi come professionista, stimolandomi a scrivere, pur inadempiendo alle pari opportunità nel governo della casa. E Oksana per il suo contributo informatico e per la sua presenza dolce, complessa e ribelle che mi riporta costantemente a non dimenticare di essere e “fare” la madre.

Per la ristampa del libro ed in particolare per l’inedito capitolo “Respiro on line” tengo molto a ringraziare tutti i colleghi che si sono formati e diplomati IsiKaris. In particolare i colleghi del XV gruppo di formazione in TA. Alessandra Bon, Emanuela Cioccarelli, Marica D’Alessandro, Patti Casillo, Marco Volante, Sarah Davoli e i colleghi neo diplomati online nel primo lockdown Mary Arduino, Cristina De Nardo, Aleksandra Krawczky, Salvatore Musella, Daniela Lombardi, Ivana Pizzo. Senza il loro entusiasmo, le loro riflessioni e le loro brillanti tesi, testimoniate da sorridenti foto dell’evento, il tuffo nel web non sarebbe stato possibile. Ringrazio le pregiatissime didatte del corso Eleonora Savino, Ileana Ramasco e Girolama Curreri che con la loro professionalità madrelingua digitale, sono state il mio posto sicuro nell’avventura del Respiro on Line. Ed infine, anche per quest’ultimo lavoro, ancora un grazie a mia figlia Oksana, mia consulente di fiducia che con pazienza, disponibilità e spesso con qualche risatina… è sempre accorsa nei momenti di panico informatico.

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Introduzione

Ho sempre pensato di mettere per iscritto la mia esperienza di terapeuta, per quanto certa di non riuscire a farlo prima della menopausa, primo perché la libera professione e la famiglia richiedono impegno e non lasciano tempo, secondo perché l’ormone giovanile agita facendo orientare il piacere verso altri obiettivi. Il corpo ci regola! Gli studi più recenti danno ragione a questo mio semplice buon senso.

Ma, ora che il corpo è pronto, gli ormoni definitivamente ridimensionati, come organizzare e tradurre in parole trent’anni di attività clinica, di studi e di insegnamento?

L’intenzionalità intercorporea del mio karma natale è stata quella di essere utile, e, possibilmente, generare profitti in chi mi sta accanto. Sarà che erano gli anni cinquanta, sarà che mamma fu risarcita con un po’ di soldi quando rischiò di perdermi durante la gravidanza, cadendo dall’autobus, nascendo, nel 1958, portai con me in casa televisione, lavatrice, frigorifero, un chiaro segno del benessere di allora.

Chissà se a causa di tale imprinting intercorporeo, ho deciso di scrivere un libro che fosse soprattutto pratico e utile, frutto di intensa e ormai lunga carriera, da dedicare ai terapeuti iniziandi alla professione, volenterosi, umili e non arroganti, per i quali l’esperienza sia ancora un valore da tramandare e non da “rottamare”, e con i quali maggiormente mi identifico. Un libro di pratica e di teoria, di sostegno e stimolo per gli iniziandi professionisti della psiche dei più diversi orientamenti, scritto con l’ amore e l’ entusiasmo del dono.

L’espressione più vivace e creativa del mio essere insegnante formatrice è stata l’elaborazione di un corso di Training Autogeno e Tecniche di Rilassamento, continuamente aggiornato negli anni. Il Training Autogeno, tecnica già ampiamente convalidata, viene proposta a psicologi, medici, psicoterapeuti in formazione o psicoterapeuti che si avvicinano al lavoro

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IntercorporeItà - pratIca e teorIa

sul corpo, non solo e non tanto per la conoscenza specifica della tecnica, quanto per approfondire e migliorare la pratica della relazione terapeutica, alla luce di concetti ed esperienze legati all’ Intercorporeità, insiti nella Psicoterapia della Gestalt e nella Psicoterapia Corporea e nella Video Intervention Therapy.

Nella Prima parte del libro viene descritto accuratamente il corso “Training Autogeno: Il Corpo e la Relazione”. Vengono esposte le modalità, le motivazioni e soprattutto gli aspetti teorici ed esperienziali da cui prende spunto, in un continuo dipanarsi di teoria e pratica, per fornire all’allievo e al lettore strumenti per entrare e accomodarsi nella Funzione Personalità “Psicoterapeuta”, partendo dalla respirazione e dalla consapevolezza delle sensazioni e delle emozioni. In sintesi viene proposta una rivisitazione del Training Autogeno, la tecnica di rilassamento e concentrazione più famosa e conosciuta al mondo, quale strumento imprescindibile per la conoscenza ed il miglioramento della consapevolezza del terapeuta, nel suo corpo sentito e nella sua memoria corporea, quali basi del concetto di Intercorporeità. Il Training Autogeno infatti permette,da un lato, la consapevolezza corporea del Terapeuta e, dall’altro, costruisce lo sfondo per la preparazione al lavoro intercorporeo in psicoterapia, una sorta di imprinting dell’Intercorporeità. Imparando a sentire il corpo, il terapeuta facilita il dialogo con se stesso e la propria intercorporeità primaria ed acquisita. Imparando a somministrare il training Autogeno al paziente, si allena ad ascoltare i vissuti e le sensazioni del corpo dell’altro. Impara a registrare dentro di sé l’effetto che ha su di sé il corpo dell’altro. Impara ad ipotizzare l’effetto che il suo corpo potrebbe avere sull’altro.

Nel primo capitolo vengono esposte le formule specifiche del Training Autogeno come parte esperienziale. Nel secondo capitolo vengono elaborate argomentazioni e riflessioni teoriche che riguardano concetti fondamentali quali la Respirazione, la Consapevolezza, la Concentrazione, l’Attenzione Condivisa, lo Schema Corporeo e il concetto di Difesa Corporea, il Transfering e il Controtransfering nel Training Autogeno, sempre alla luce di significati relazionali e intercorporei, che possano illuminare il percorso della competenza terapeutica.

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