La rivista del
Bere Bene di
Bimestrale di informazione sul mondo del beverage
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Anno 6 - n°34 - Lug/Ago 2012
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editoriale Beverage: il sole non basta novitĂ U.DI.AL. progetto food
Parlando di bevande e di Horeca i primi sei mesi dell’anno sono stati molto, molto difficili. Se non crollano alcune tipologie merceologiche, (vedi birra che registra cali più contenuti) crollano invece altre categorie merceologiche, vedi succhi e bibite. Anche i dati complessivi dei pubblici esercizi, a livello Italia, sono (quasi) un disastro: perdono bar tradizionali, ristoranti e i locali dedicati al tempo libero. Dati negativi che grossomodo riguardano tutte le aree di mercato italiane e quindi di riflesso colpiscono pesantemente i grossisti di bevande dell’intera penisola. Vi è da dire però, che i numeri del consorzio U.DI.AL., anche grazie alle molteplici attività promo e incentive messe in campo (ben 30 nel solo mese di giugno 2012) in questa prima parte dell’anno, sono buoni: la birra per esempio registra un segno positivo seppur di qualche punto. Ma la situazione, come dicevamo, è molto complessa. Insomma la crisi continua a mordere e non s’intravede alcun barlume di ripresa. E quindi
anche quest’anno tocca ancora sperare nella bella stagione, nel solleone e nell’afa per far lievitare le vendite delle bevande. Tocca, insomma, ancora incrociare le dita e augurarsi che il meteo non faccia le bizze. Ma basterà un’estate super tropicale? Se così non fosse dati e numeri andrebbero a farsi benedire e con loro, tutto il 2012 diventerebbe un anno da dimenticare. Che fare in tale situazione? È chiaro non è certo il momento di nascondere la testa sotto la sabbia, anzi è il momento di correre quanto più possibile per recuperare, chi più, chi meno, i punti prefissati. Soprattutto è anche il momento di attivare ogni possibile leva commerciale e strategica per mantenere la barra sugli obiettivi fissati. Da questo punto di vista in consorzio U.DI.AL. offre ai suoi soci i mezzi del caso: da un lato stimolando il mercato con continue ed incisive attività promozionali, dall’altro facendo progetti di medio periodo, come per esempio il Progetto Food che anticipiamo in questo numero di Drink Style. Insomma darsi da fare, come sempre, anche se l’augurio che l’estate ormai alle porte sia caldissima, va comunque fatto.
Anno 6 - Numero 34 Luglio/Agosto 2012
Rivista specializzata di: 72021 Francavilla Fontana (Br) C.da Carlo Di Noi Inferiore Via per Ceglie Km 1 Tel. 0831.815906 - Fax 0831.811050 www.udial.it - udial@libero.it Direttore Responsabile: Giuseppe Rotolo Editore: edizioni
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Beverage: il sole non basta
Beverage: il sole non basta
Editoriale
a cura di Giuseppe Rotolo
Il Mercato del Beverage
Come riportato nell’editoriale i consumi fuori casa purtroppo calano. Tra molti picchi negativi due formule vanno in controtendenza: l’aperitivo e il take away. Calda, caldissima quest’estate, e solitamente al crescere della colonnina di mercurio cresce anche il consumo di bevande e la voglia di vacanza e in generale di uscire da casa. Il clima sta dando una mano ai professionisti del fuori casa, tuttavia molte fonti autorevoli pubblicano dati e commenti che sembrano dire ai gestori: “quest’estate non lasciatevi andare a facili entusiasmi”. Partiamo da un’indagine Swg per Coldiretti sui consumi dell’italiano in vacanza. L’italiano medio è, come sappiamo, alle prese con la crisi, apre meno il
portafogli e piuttosto che portare la famiglia al ristorante, in trattoria, in pizzeria o al bar, opta per soluzioni alternative, come ad esempio pic-nic con il cibo preparato a casa. Stando all’indagine, un italiano su tre (ovverosia il 32%, quasi il doppio rispetto allo scorso anno) pur in vacanza preferisce cucinare da solo. Anche il numero di coloro che si recano nel ristorante dell’albergo o della pensione in cui pernottano è sceso quest’anno al 28%. Ribasso anche per il numero di coloro che si recano in trattoria o pizzeria (19%), nei bar e nei fast food (8%). Viceversa aumentano, rispetto allo scorso anno, coloro che approfittano di parenti e amici (5%). Eccezione farebbero, secondo Coldiretti, le paninoteche ed i take away i quali sono preferiti dal 30% degli italiani più del ristorante. Si lamentano della scarsità di presenze un po’ tutti, da Nord a Sud, dal mare alla montagna. Basta percorrere le strade delle cam-
I consumi calano anche nel fuori casa. Tra molti picchi due formule vanno bene: l’aperitivo e il take away.
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Estate 2012: + pic-nic, - consumi fuori casa
Estate 2012: + pic-nic - consumi fuori casa
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Succhi, birra & co in discesa Bar, ristoranti e pizzerie sono arrivate a questa magra estate superando un primo semestre dell’anno altrettanto poco redditizio. In generale quello a cui si sta assistendo è un picco di consumi, come detto in precedenza, trasversale, che si riscontra in tutta la penisola, in tutti i canali e in tutte (o quasi) le occasioni di consumo.
Le eccezioni: aperitivo e take away
Fra i picchi di consumo si salva solo la categoria degli aperitivi alcolici che, si prevede, crescerà in questi mesi estivi insieme agli aperitivi analcolici. Insieme all’aperitivo come prodotto si salva anche l’aperitivo come momento di consumo, il quale raffigura una perfetta soluzione anti crisi: unisce bevanda e food, in dosi e costi limitati, è alla portata di tutti quelli che vogliono ancora sedersi al tavolo di un bar o di un locale serale. È un momento di socializzante, è versatile, è low cost. Sinora abbiamo parlato di crisi nella ristorazione in generale, nel beverage e le sue categorie merceologiche. A dare il polso della situazione (un polso debole, dal battito lento) è la situazione di un tipo di ristorazione che, solitamente, gode di una vivace
Il Mercato del Beverage
In particolare, più nel dettaglio, i prodotti che nel panorama delle bevande hanno subito delle particolari flessioni, sono stati i succhi di frutta, che registrano un -12%, le bibite gassate -5%, la birra in fusti -4% circa, la birra in bottiglia -3%.
na salute: è il take away, format in forte crescita. Secondo Il sole24Ore lo sviluppo è del 22%. L’asporto appare una risposta alla crisi, sia per il consumatore che per l’imprenditore. Secondo Bar Giornale in città grandi, come ad esempio Roma, fino al 60% dei ristoranti ha inserito il take away come formula per raggiungere i clienti e fare, finalmente, cassa.
La crisi economica ha aumentato da un lato disoccupazione e pressione fiscale, dall’altro lato ha diminuito la capacità di spesa dei consumatori.
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Estate 2012: + pic-nic, - consumi fuori casa
Il Mercato del Beverage
Estate 2012: + pic-nic, - consumi fuori casa
Fra i picchi di consumo si salva solo la categoria degli aperitivi alcolici che, si prevede, crescerà in questi mesi estivi insieme agli aperitivi analcolici.
pagne o le vie che portano verso i valichi di montagna per rendersi conto che bar e ristoranti sono vuoti. Mentre i gestori di tutto lo stivale, isole comprese, aspettano che qualcuno si affacci nel loro locale per una bibita o un primo piatto, trionfa la scampagnata e il pic-nic su prati, terre campestri, rive lacustri, o spiagge. I cibi del pranzo a sacco più gettonati sono la frutta (74%), i salumi (67%) e i formaggi (57%) con il pane (70%), ma non manca chi sceglie le verdure (33%) o primi (22%) come la pasta e il riso freddo, il pasticcio e le lasagne. Tra le bevande (magari acquistate al market) oltre all’acqua (77%) spiccano i succhi di frutta (29%), la birra (28%) e il vino (15%).
salute, cioè la ristorazione fatta dalle catene franchising. Il franchising è solitamente una formula votata al successo e non alla chiusura dei locali, tuttavia anche nelle catene si registrano chiusure. Come ampiamente descritto dal Rapporto GDA 2012 di Markup e Il Sole 24 Ore la crisi economica ha aumentato da un lato disoccupazione e pressione fiscale e ha diminuito dall’altro lato la capacità di spesa dei consumatori. Ma come già detto in precedenza (citando Coldiretti), c’è almeno un concept che sembra adattarsi bene ai tempi della crisi ed insieme all’aperitivo rappresenta un’eccezione in buo-
News dal mondo U.DI.AL.
Il 21 giugno, presso l’Hotel Santa Lucia di Ostuni si è tenuta l’annuale assemblea U.DI.AL., occasione nella quale, oltre alla presentazione del bilancio ufficiale relativo all’anno 2011, sono state le presentate ai varie iniziative che U.DI.AL. ha approntato e sta pianificando. L’assemblea si è aperta, come consuetudine, con i saluti e i ringraziamenti ai presenti da parte del presidente Antonio Argentieri per poi passare alla presentazione del bilancio. Il documento è stato argomentato attraverso le varie relazioni allegate: quella del revisore contabile, del consiglio direttivo e del generale manager. Il bilancio ha posto in evidenza attraver-
Udialito
U.DI.AL. Assemblea SOCI 2012
so i “numeri” la bontà della gestione del consorzio. Una gestione ineccepibile che ha trovato il consenso e l’applauso dei soci che la giornata assem-
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Udialito
News dal mondo U.DI.AL.
bleare ha richiamato. Ratificato il bilancio si è poi passati a una parte più tecnico/strategica della riunione. Il General Manager Luigi Cetrangolo ha presentato tutta una serie di slide analitiche del fatturato del gruppo, suddiviso per singola categoria merceologica. Dati e valori sintomatici della straordinaria crescita che il consorzio ha avuto negli ultimi anni. Un’analisi approfondita del mercato U.DI. AL. che ha posto in luce le caratteristiche salienti del gruppo, in cui sono stati sottolineati gli apprezzabili risultati conseguiti i quali, nonostante la grave crisi sono più che lusinghieri. Un altro dato che ha orgogliosamente sottolineato Cetrangolo, e per il quale ha dato atto del lavoro svolto da tutto il gruppo, è relativo al fatto che il conLa Terrazza sul mare dell’Hotel Masseria sorzio U.DI. Santa Lucia sede dell’Assemblea U.DI.AL. AL. continua a
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crescere in termini di adesioni: a giugno 2012, ha raggiunto quota 200 iscritti, 202 per la precisione. Relativamente ai contenuti strategici Cetrangolo ha ribadito i punti essenziali che sono alla base della mission U.DI.AL.: Continuare ad offrire un alto ed esclusivo contenuto di servizio e consulenza ai soci; collaborare con l’industria in maniera esclusiva e nel reciproco interesse; formalizzare contratti di servizio utili per sostenere la competizione sul mercato; mettere a punto operazioni di vantaggio per i soci; continuare ad investire in attività di supporto alla vendita con promozioni, tagli prezzo, ecc; persistere sulla crescita professionale culturale del consorzio, potenziando gli strumenti di comunicazione e i momenti di socializzazione. In conclusione, Cetrangolo ha ribadito come le strategie poste in essere nel corso del 2011 da parte del consorzio, hanno dato esiti positivi, manifestando la volontà di proseguire sullo stesso solco per far diventare U.DI.AL. un vero e proprio centro di servizi, organo propositivo a disposizione dei soci. Un ruolo ambizioso, ma possibile, che richiede però l’impegno di soci tutti i soci che dovranno compiere gli sforzi necessari per essere ancor più all’altezza del compito e delle aspettative del mercato. In altri termini fare ancor più gruppo e lavoro di squadra nel rispetto dei ruoli e delle competenze, con la volontà e la consapevolezza che il bene della U.DI.AL. è di conseguenza il bene di ogni socio, piccolo o grande, che ne fa parte. Nella parte conclusiva delle riunione
News dal mondo U.DI.AL.
Udialito
è stato presentato in anteprima il nuovissimo Progetto Food, un’iniziativa commerciale e di marketing che è stata molto apprezzata dai presenti. La seduta è stata sciolta dal presidente Argentieri, ringraziando nuovamente i soci presenti e non per la fedeltà al consorzio, ma soprattutto per il lavoro che compiono, specie in un momento difficile come quello che attraversa tutta l’economia italiana. La giornata si è conclusa con il classico pranzo sociale, non prima di aver degustato degli aperitivi cortesemente offerti da Campari. A tavola, con le ottime pietanze preparate dallo chef della Masseria Santa Lucia i vini offerti per l’occasione da cantine Zanasi.
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2012: ecco un anno indimenticabile per Luciano Milani e Anna Gentili. Soci di U.DI.AL. che operano a Gallicano nel Lazio. A loro, per la speciale ricorrenza del 25° anniversario di vita matrimoniale, gli auguri di tutto il consorzio.
U.DI.AL. a Santo Domingo È stata definita la destinazione del viaggio-convention. Ad accogliere il gruppo, il prossimo novembre, dal 9 al 17, sarà la splendida isola caraibica di Santo Domingo.
Nel corso dell’assemblea soci 2012, U.DI.AL. ha presentato in anteprima un progetto finalizzato ad implementare l’assortimento food dei propri associati. «È un’iniziativa alla quale stiamo lavorando da tempo - ha dichiarato il General Ma-
U.DI.AL. Progetto Food
U.DI.AL. PROGETTO FOOD
Novità
à t i v o n
nager Luigi Cetrangolo - che era già stata anticipata nelle linee guida strategiche tracciate in occasione del nostro convegno. Siamo infatti convinti che il distributore di bevande deve evolvere i suoi assortimenti anche verso un più cospicuo pacchetto di prodotti food service. Un passaggio essenziale per ottenere una serie di benefici in termini di marginalità e logistica. Il nostro progetto food nasce proprio in funzione di queste fondamentali esigenze: ottimizzare marginalità e logistica, offrire più servizio ai propri clienti». Il progetto prevede come primo step l’individuazione di un assortimento base da proporre alla ristorazione di fascia medio-bassa. Nella fattispecie, parlando di pizzerie, dall’ultima mappatura dei clienti dei soci U.DI.AL. risultano serviti quasi 4000 esercizi. Una numerica di tutto rispetto che potrà consentire un più rapido start up del progetto e inserimento delle referenze.
Il progetto food nasce in funzione di queste fondamentali esigenze: ottimizzare marginalità e logistica e offrire più servizio ai propri clienti.
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I servizi di formazione
Ma la novità più sostanziale di questo tipo di progetto riguarda il contenuto di servizio e di formazione che lo stesso potrà offrire ai soci U.DI.AL. e di riflesso ai loro clienti. Infatti, il Progetto Food offrirà e la possibilità, ai soci che ne faranno richiesta e che intendono commercializzare i prodotti contrattizzati, di usufruire di uno speciale evento da organizzare all’interno del proprio magazzino.
Novità
I prodotti food che compongono l’assortimento per i quali U.DI.AL. sta definendo gli accordi, riguardano tipologie come: farine speciali per pizza; conserve di pomodoro; conserve per farcitura di pizza; olio; scatole per pizza da asporto. A tale proposito alcuni interessanti accordi sono già stati definiti.
L’evento darà l’opportunità di far vivere ai clienti dei grossisti soci (in questo caso pizzaioli e ristoratori, allertati per tempo con un invito ad hoc spedito dalla stessa organizzazione) un “pomeriggio” di stage formativo nel quale potranno apprendere una serie di informazioni utili alla propria attività. In questo modo il grossista offrirà ai propri clienti un contenuto di servizio esclusivo garantendosi le successive forniture. Come avviene l’operazione? Nel magazzino del grossista vengono individuati spazi sufficienti per posizionare un forno pizza, un banco lavoro e una platea per posti a sedere. Allo stage daranno il loro contributo un tecnico delle farine, un tecnico delle farciture, un esperto di marketing e un esperto di birra, i quali tutt’insieme potranno offrire agli esercenti presenti una serie di informazioni basilari per meglio operare nella loro attività. Un progetto quindi, quello del food U.DI.AL., che non si basa solo sui prodotti ma anche sul forte contenuto di servizio, al fine di offrire ai propri soci sempre una chance in più per competere nel sempre più complesso mercato horeca.
U.DI.AL. Progetto Food
L’assortimento
Il Progetto Food offrirà la possibilità, ai soci che ne faranno richiesta e che intendono commercializzare i prodotti contrattizzati, di usufruire di uno speciale evento da organizzare all’interno del proprio magazzino.
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Con la pubblicazione nella Gazzetta ufficiale del 26 giugno è entrata ufficialmente in vigore la nuova detrazione al 50% (ex 36%) per le ristrutturazioni edilizie prevista dal decreto sviluppo 2012, ufficialmente decreto legge n. 83/2012 dal titolo “Misure urgenti per la crescita del Paese”. Al fine di favorire la realizzazione di interventi di ristrutturazione edilizia nell’ambito della riqualificazione energetica degli edifici e quindi anche allo scopo di incentivare la ripresa del mercato delle costruzioni puntando sul privato, l’art. 11 comma 1 del DL Sviluppo prevede l’innalzamento delle soglie di detrazione IRPEF per le ristrutturazioni, in un tempo limitato fino al 30 giugno 2013, e, al comma 2, la proroga fino al 30 giugno 2013 (attualmente prevista fino al 31 di-
cembre 2012) della detrazione per le spese per interventi di riqualificazione energetica, per una percentuale di detrazione pari al 50%. Novità anche per la detrazione per il risparmio energetico: doveva decadere a fine 2012 ma il decreto sviluppo le ha prolungato la vita di sei mesi, con una minima riduzione: dal 55 al 50%. Con le nuove norme inserite nell’articolo 11 del decreto-legge 22 giugno 2012, n. 83 vengono unificate le detrazioni per gli interventi di ristrutturazione e di efficientamento energetico aumentando sia la percentuale che il tetto massimo. In pratica la detrazione massima consentita triplica: • fino a ieri era il 36% di 48.000, cioè 17.280 euro;
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Rubrica
Ristrutturazioni, Le Regole Delle Detrazioni 50%
Per sa perne di più
Ristrutturazioni, Le Regole Delle Detrazioni 50%
Rubrica di informazione giuridico finanziaria a cura dello STUDIO GIORDANO
Rubrica
Ristrutturazioni, Le Regole Delle Detrazioni 50%
Per sa perne di più
• da oggi sarà il 50% di 96.000, cioè 48.000 euro. Attraverso il comma 2 del DL n. 83/2045, la detrazione IRPEF del 55% per le spese per gli interventi di riqualificazione energetica (attualmente in scadenza il 31 dicembre 2012) viene ridotta al 50% per gli interventi effettuati dall’1 gennaio 2013 al 30 giugno 2013. L’importo della spesa sostenuta deve essere indicato nella dichiarazione dei redditi a partire dall’anno successivo alla ristrutturazione ed è detraibile in: • 10 anni per tutti i contribuenti con meno di 75 anni di età; • 5 anni per i contribuenti con meno di 80 anni;
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• 3 anni per i contribuenti con più di 80 anni. Il comma 3 del decreto Sviluppo sopprime l’ultimo periodo dell’art. 4, comma 4 del DL n. 201/2011 (convertito con modificazioni dalla Legge n. 214/2011), in modo da eliminare il mancato coordinamento normativo tra le disposizioni che hanno reso permanente la detrazione spettante per gli interventi di recupero del patrimonio edilizio e la disposizione di cui all’articolo 4, comma 4, del decreto legge 6 dicembre 2011, n. 201. Risulta importate precisare che non essendo modificati i contenuti dell’articolo 16-bis del DPR n. 917/1986 (TUIR) che ha messo a regime il bonus del 36%, fatti salvi altri interventi normativi, dall’1 luglio 2013 la percen-
tuale ritornerà come prima dell’entrata in vigore del decreto sviluppo con la soglia delle spese fissata a 48 mila euro e con la percentuale di detrazione al 36%, mentre dalla data di entrata in vigore del decreto legge e fino alla data del 30 giugno 2013, il bonus sarà determinato applicando la percentuale del 50% con il nuovo tetto a 96 mila delle spese sostenute per ogni unità immobiliare Il balletto di aliquote ha dunque il seguente calendario: • ristrutturazioni: 50% fino al 30 giugno 2013, dopo si torna al 36%. La nuova aliquota parte del giorno di entrata in vigore del decreto, quindi a chi ha dei lavori in corso conviene aspettare a pagare (per gli acconti già pagati si applica l’aliquota del 36%); • risparmio energetico: resta la detrazione attuale del 55% fino al 31 dicembre 2012, poi scende al 50% fino al 30 giugno 2013, e si riduce al 36% (come per le ristrutturazioni) dopo quella data. Dal 1° luglio del prossimo anno sparirà la detrazione del 50% per le ristrutturazioni e rimarrà in vigore solamente il bonus 36% con il tetto massimo di spesa detraibile di 48.000 euro (quindi una sorta di ritorno al passato). Le regole da seguire saranno sempre quelle contenute nel già citato art. 16 bis del T.U.I.R. (d.P.R. 917/1986), che varranno sia per lavori di ristrutturazione, sia per interventi di risparmio energetico.
Pubbliredazionale
Carlsberg Italia vince l’innovation@retail Award
Carlsberg Italia vince l’Innovation@ retail Award La “Carlsberg Drink Different Area” premiata come “Best Customer Experience” nella categoria “Best Store”
Carlsberg Italia vince nella sezione “Best Store” per la “Best Customer Experience”, grazie all’esperienza “Different” realizzata con la “Carlsberg Drink Different Area”
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Carlsberg Italia ottiene un nuovo riconoscimento per il suo contributo in termini di innovazione anche in un settore per lei un po’ “anomalo” ovvero nel Retail e vince l’Innovation@retail Award, premio promosso da Accenture e Gruppo 24ORE, quest’anno alla sua prima edizione. Il premio, dedicato alle aziende operanti nei settori retail, banche, fashion e telecomunicazione che si sono distinte per progetti innovativi in ottica di qualità del servizio, fidelizzazione del cliente e brand awareness, è stato consegnato all’amministratore delegato di Carlsberg Italia Alberto Frausin giovedì sera, durante la cerimonia di premiazione che si è tenuta presso la sede del Gruppo 24 ORE di Milano. Carlsberg Italia vince nella sezione “Best Store” per la “Best Customer Experience”, grazie all’esperienza “Different” realizzata con la “Carlsberg Drink Different Area”, il
primo temporary bar della birra in Italia, aperto a Milano da giugno a settembre 2011 ed evolutosi nel corso del 2012 con la nascita di due “Drink Different Area” permanenti, il Teatro Centrale Carlsberg di Roma e l’Item Gastronomic Pub di Milano. La Carlsberg Drink Different Area è stata una location inedita e innovativa pensata per il lancio della nuova tecnologia DraughtMasterTM Modular20, sviluppata da Carlsberg Italia in anteprima mondiale: una rivoluzione che permette di spillare la birra senza utilizzo di CO2, grazie ai fusti in PET anzichè nel tradizionale acciaio, e che garantisce una qualità superiore e una freschezza unica. “Different” è stato il nuovo modo di vivere l’esperienza della degustazione, grazie alle 12 birre alla spina del portafoglio di Carlsberg Italia proposte in abbinamento alle specialità gastronomiche regionali in grado di esaltarne le qualità organolettiche e la freschezza impareggiabile. Ma “different” è stata anche la comunicazione della visione di sostenibilità che è propria di Carlsberg, veicolata attraverso allestimenti e materiali informativi a ridotto impatto ambientale, attraverso la creazione dell’angolo readcycle e la promozione della mobilità con mezzi pubblici e bike sharing. L’Innovation@retail Award si aggiunge al prestigioso “Premio dei Premi”, ricevuto 20 giorni fa da Carlsberg Italia: istituito dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri per le migliori capacità innovative imprenditoriali nel 2011. www.drinkdifferent.net www.carlsbergitalia.it
Con l’ingresso nel gruppo Norda le acque Gaudianello e Leggera hanno intrapreso con decisione nuove e più moderne strategie di marketing: elemento significativo e più evidente di questa evoluzione è il restyling grafico delle etichette sull’intera gamma prodotti. Su entrambe le linee in vetro e in PET, tanto per l’effervescente naturale Gaudianello che per l’oligominerale naturale Leggera, si è intervenuti per evidenziare maggiormente la riconoscibilità delle singole referenze con una cromia più marcata e quindi di più immediata riconoscibilità. Una bandiera tricolore compare ora su tutta la linea a testimonianza del carattere nazionale del Gruppo
di appartenenza (Norda), della sua italianità fin dalle origini ed ancora oggi orgogliosamente difesa. Un riscontro particolare è stato dato alla provenienza delle due sorgenti e allo stesso tempo si è posto in forte evidenza la figura del San Michele, Santo patrono locale e garante della qualità delle fonti di Monticchio fin dal 1980. In particolare sulle etichette della linea vetro (1lt tappo a corona e 75 Prestige) compare ora un dettaglio ingrandito del San Michele che impreziosisce tutta la linea. Il formato da ristorazione con etichetta metallizzata, si presenta ora nella versione effervescente naturale con tutti i dettagli in oro, che rendono questa referenza particolarmente elegante e ricercata.
Da Nestlé il rivoluzionario sistema multi-bevande Dopo il successo riscontrato sul territorio francese, Nestlè porta nel canale del “fuori casa” italiano il rivoluzionario sistema multi-bevande: Nestlé Professional Super Premium Beverages. La Cimbali, azienda di fama mondiale costruttrice di macchine da caffè, ha creato in esclusiva per Viaggi® una nuova macchina rivoluzionaria e automatica: Nestlè Professional Super Premium Beverages, dotata di una tecnologia rivoluzionaria che offre alla clientela un’ampia gamma di bevande dal ristretto all’espresso, dall’espresso francese all’americano, dal cappuccino al latte macchiato, dalla cioccolata al mokaccino e tante altre specialità, al semplice tocco di un pulsante, tutte di eccellente qualità per deliziare anche i palati più esigenti. Sempre con la garanzia di qualità, igiene e competenza. Il sistema Viaggi® è il frutto della miglio-
re esperienza di NESTLÉ PROFESSIONAL che ha selezionato la migliore qualità di Grand Cru, caffè creato da Nescafé, latte liquido concentrato (sempre Nestlé) e cioccolata liquida concentrata della prestigiosa casa svizzera Cailler. Presentato in anteprima, come progetto innovativo all’Host di Milano nell’ottobre 2011, Nestlè Professional Super Premium Beverages ha vinto il premio Grand Prix de l’Innovation per la categoria Attrezzature e Servizi durante la manifestazione internazionale SIRHA, che si è svolta in Francia, a Lione lo scorso gennaio 2012. Dal momento del suo lancio, Viaggi® è stato introdotto in molti hotel e location prestigiose.
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Novità dalle Aziende
Gaudianello e Leggera si rifanno il look
Lorenzo Libè Direttore Generale Sibat Tomarchio
Tomarchio: innovazione nel rispetto della tradizione Tomarchio, rinnova l’immagine dei suoi prodotti e lancia nuovi formati dedicati all’Horeca, ne parliamo con Lorenzo Libè, direttore generale della storica azienda siciliana. La prima domanda è sulla tanto vituperata crisi: come viene affrontata da un’azienda come Tomarchio? Anzitutto mettendo in campo i nostri valori più autentici che sono: qualità, regionalità e competitività. Qualità intesa anche come promessa, un do-
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Cosa intende per competitività? Operare in modo commercialmente sano, ovvero senza svilire le marginalità per rincorrere i volumi a tutti i costi. Assumere un atteggiamento eticamente corretto verso tutti gli attori del mercato, senza fomentare inutili concorrenze che distruggono valore. Tomarchio è un’azienda che fa della tradizione uno dei suoi punti di forza, eppure è anche un’azienda capace di innovare fortemente: come si conciliano questi due fattori apparentemente in antitesi fra di loro? Ci sforziamo di fare innovazione nel rispetto della continuità, un’innovazione sempre finalizzata al miglioramento di quanto abbiamo. La nostra è un’innovazione sia di package, mi riferisco ai nuovi formati litro e alle nuovissime lattine sleek, che di prodotto come quella che ci porta continuamente a migliorare il gusto delle nostre ricette, sempre nel pieno rispetto delle formule originarie. Quali sono i rapporti della Tomarchio nei confronti della distribuzione tradizionale e i grossisti? La Tomarchio collabora con circa 120 distributori per il canale ingrosso in
Ultimamente è corsa voce che il governo centrale volesse tassare le bibite gassate e zuccherate (perché rite-
L’Intervista
Sicilia. Il canale tradizionale rappresenta più del 50% del nostro fatturato. Con i grossisti vogliamo conservare una politica distributiva quanto più equilibrata e corretta. Del resto, a loro sono dedicati principalmente i nuovi formati e le nuove lattine. Per il 2012 il piano d’investimenti prevede un focus forte in special modo per il canale tradizionale, la Sibat Tomarchio continuerà a stringere rapporti di collaborazione con i grossisti coinvolgendoli con attività di incentivazione, al fine di migliorare la distribuzione del prodotto. L’attività di visibilità sui Punti vendita tradizionali poi, già avviata nel 2011, proseguirà con investimenti in materiali e gadget.
nute Junk food - cibo spazzatura) con 3 centesimi per bottiglietta o lattina da 33cl. Qual è la vostra posizione? Assolutamente contraria! Riteniamo questa tassa un inutile aggravio, perché non porterebbe a nessun gettito certo ma rappresenterebbe un vero e proprio costo, iniquo e discriminatorio. Associare il junk food alle bevande gassate, specie quelle prodotte con alta qualità e con materie prime a Km 0, come nel nostro caso, è qualcosa di paradossale. Contro questo paradosso, Tomarchio sarà in prima linea, per difendere i propri clienti e tutto l’indotto dei fornitori che operano nell’isola. Centinaia di famiglie per le quali Tomarchio e i suoi prodotti, da 90 anni sono motivo di orgoglio. Un sano orgoglio siciliano.
Sibat Tomarchio ha la propria sede in Sicilia dal 1920 ad Acireale, vicino a Catania. L’Azienda, leader di mercato di Aranciata e Chinotto in Sicilia, produce una gamma completa di bevande gassate, utilizzando ancora oggi le ricette, gli aromi e i processi originali. La filosofia aziendale è focalizzata, da sempre, a garantire un prodotto di alta qualità ad un prezzo ragionevole. Il portafoglio prodotti comprende una gamma agrumi (aranciata, chinotto, limonata, verdello, aranciata rossa) e una gamma di gusti della tradizione (agrodolce, cola, ginger, spuma, tonica), declinati attraverso i formati pet 1,5, pet 05, lattina 33 e il tradizionale formato vetro a perdere 18 cl. L’azienda attualmente distribuisce i propri prodotti in Sicilia e in alcuni pdv selezionati nel centro e nord Italia. Il gusto ricco delle bibite Tomarchio deriva dalla combinazione tra l’ottima qualità dell’acqua, proveniente dalle pendici dell’Etna, e gli aromi ricchi e intensi dei frutti tipici di questa terra meravigliosa.
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Tomarchio: innovazione nel rispetto della tradizione
L’Intervista
Tomarchio: innovazione nel rispetto della tradizione
vere che sentiamo di avere verso i milioni di consumatori che ci scelgono, ai quali dobbiamo sempre garantire il miglior rapporto qualità/prezzo. Poi preservando, anzi esaltando la nostra identità regionale, la Sicilia è il nostro segno distintivo, direi il nostro valore aggiunto. E infine competitività.
Novità dalle Aziende
Villa Massa entra nel portafoglio di Campari Wines Il limoncello sorrentino di alta qualità verrà distribuito in eslcusiva per l’Italia dal polo vini del Gruppo Campari. Continua la crescita di Campari Wines, il Polo Vini del Gruppo Campari www.camparigroup. com, leader nell’industria globale del beverage di marca, che rafforza la propria presenza distributiva in Italia. È stato infatti acquisito il diritto di commercializzazione in esclusiva per il mercato italiano del marchio Villa Massa www.villamassa. com, azienda produttrice dell’omonimo “Liquore di limone di Sorrento”. Campari Wines pertanto distribuirà, a partire dal 1 luglio, i seguenti
prodotti a marchio Villa Massa: Limoncello, Crema di Limoncello, Liquore di Noci, Liquore di Mandarini, Liquore di Arance e Distillato di Limoni. «Il marchio Villa Massa ben si inserisce nel portafoglio di Campari Wines andando ad affiancarsi al mirto di Sardegna Zedda Piras nell’offerta di prodotti di qualità per il dopo pasto: eccellenze regionali, ma con distribuzione e leadership nazionali - commenta Andrea Montorfano, Managing Director Campari Wines -. Confermiamo dunque ancora una volta la nostra strategia di crescita non solo a livello organico, ma anche attraverso nuovi accordi di distribuzione».
Nuova linea Pago BIO: 100% succo di frutta Pago debutta con la sua nuova linea BIO di succhi ottenuti esclusivamente da frutta proveniente da coltivazioni biologiche. Con il lancio dei nuovi succhi “Bio”, Pago offre ai consumatori più attenti al naturale e sensibili alla provenienza del prodotto, una perfetta combinazione di massima qualità e di gusto pieno, a conferma che l’azienda è punto di riferimento qualitativo del mercato dei succhi di frutta. La nuova linea è in vendita nei negozi specializzati Bio e nei reparti food delle erboristerie con due succhi “classici” Pago Bio Mela Pressata 100% e Pago Bio Arancia 100%. La nuova linea, inoltre, è innovativa anche nel formato: il PET da 330 cl, una novità assoluta all’insegna della comodità, della
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praticità e della leggerezza. Pago Bio Mela Pressata 100% Da un’accurata selezione di 10 diverse varietà di mela, coltivate con metodo biologico, esprime tutto il gusto genuino, intenso e fruttato che solo Pago sà dare al consumatore. I frutti vengono pressati freschissimi, a garanzia che la bontà naturale del frutto finisca integralmente nell’inconfondibile bottiglietta verde all’atto dell’imbottigliamento. Pago Bio Arancia 100% È un succo di frutta fresco e brioso, ottenuto da arance della varietà Valencia da coltivazione biologica, che esprime ad ogni sorso la perfetta combinazione tra dolcezza e stuzzicante nota di agro delle arance.
Novità dalle Aziende
Il vino incontra la birra: L’AIS Puglia visita lo stabilimento Birra Peroni di Bari Giovedì, 12 luglio 2012, una delegazione dell’Associazione Italiana Sommelier di Bari ha visitato lo stabilimento Birra Peroni. Un’esperienza unica nella quale i cultori del vino hanno avuto modo di constatare che in fatto di specialità, gusto e storia la birra non è da meno. L’incontro rientra tra le iniziative promosse da Birra Peroni e finalizzate all’integrazione con il territorio e alla diffusione della cultura birraria. A fare gli onori di casa Michele Tatone, direttore vendite Sud Italia per il canale HoReCa (ossia la distribuzione nei bar, ristoranti e locali) e Sabino De Francesco, brewing manager di fabbrica, il cosiddetto “Mastrobirraio”. Ad accomunare la produzione enologica e birraria è l’attenzione alla genuinità delle materie prime, su cui si concentra il massimo impegno di entrambe le realtà: «Quella di oggi - afferma Michele Tatone - è un’importante occasione di dialogo e confronto tra Vino e Birra, che fanno della qualità l’elemento principale della loro attività». Il rapporto tra birra e cucina si è andato sempre più consolidando negli ultimi anni. Una sinergia che vede proprio nella figura del sommelier il tramite migliore per promuovere un consumo di birra moderato, responsabile e di qualità. «È una grande opportunità quella che ci offre lo stabilimento pugliese dello storico Birrificio Peroni - spiega Raffaele Massa, a capo della delegazione Ais Bari -. Un intero pomeriggio dedicato all’approfondimento dei processi di produzione della birra, e non solo, rappresenta un’occasione formativa preziosa per i Sommelier che oggi vengono chiamati sempre più spesso ad esprimere le loro competenze non solo sul vino ma anche sulla birra, le cui modalità di consumo con giusti abbinamenti gastronomici trovano ampi e crescenti apprezzamenti».
Da sx: Sabino Di Francesco, Michele Tatone, Raffaele Massa, Emilio Anglani
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Il rosato, fenomeno dei consumi
Mode e Tendenze
Premio Douja d’or: il Piemonte in testa
Al concorso nazionale “Premio Douja d’or”, sono stati premiati quest’anno ben 450 vini Doc e Docg di tutta Italia e assegnati 38 Oscar ai prodotti d’eccellenza.
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Il concorso nazionale “Premio Douja d’or”, riconosciuto dal Ministero delle Politiche Agricole e Forestali, alla sua quarantesima edizione, ha premiato quest’anno ben 450 vini Doc e Docg di tutta Italia e ha assegnato 38 Oscar ai prodotti d’eccellenza. Le commissioni formate da 250 assaggiatori esperti dell’Onav (Organizzazione nazionale assaggiatori di vino) hanno esaminato ben 972 campioni di vini Doc e Docg proposti da 373 cantine di tutta Italia. Tra le regioni che hanno fatto “incetta”di premi spicca il Piemonte con 110 aziende premiate per un totale di 211 vini, tra i quali 20 Oscar. La seconda regione, per numero di riconoscimenti, è il Veneto con 44 premi tra cui 3 Oscar. Al terzo posto, la Lombardia con 39 premi (3 Oscar). Tutti i vini premiati saranno in degustazione e in vendita dal 7 al 16 settembre a Palazzo dell’Enofila, quartier generale del 46ª Salone nazionale Douja d’Or.
Spillare birra: la soluzione sostenibile KeyKeg è il rivoluzionario barile usa e getta di tipo “bag-in-ball”, una valida alternativa al barile tradizionale. Ideato dalla Schoeller Arca Systems, è leggero e perfetto per la logistica, adatto per le esportazioni perchè può essere riciclato, mantiene inalterata la qualità del prodotto e non necessità di lavaggio e di essere reso. Il sistema si basa su una sfera rigida in PET con all’interno una sacca interna flessibile, contenente la birra o qualsiasi altra bevanda che viene erogata pressurizzando lo spazio tra la sacca e la sfera. La tecnologia KeyKeg riduce anche gli sprechi, infatti, proprio grazie alla sacca contenuta nella sfera in PET, si riesce a spillare fino all’ultima goccia di birra. Il peso complessivo è inferiore a 1 Kg: un decimo del peso dei barili tradizionali. Grazie alla sua leggerezza non si devono impiegare molte materie prime e ciò si traduce in una riduzione delle emissioni di CO2. Il fusto, disponibile da 20 e 30 litri, usa e getta è completamente riciclabile in ogni sua componente.
Be-Re: la bottigliabicchiere L’invenzione di Fabio Benetti ha vinto, nel 2010, il premio “Miglior creatività italiana nel mondo” alla fiera Genève Inventions e la medaglia d’oro assegnata dalla giuria internazionale. La sua invenzione, la bottiglia-bicchiere, nasce da un’idea avuto nel 2003, durante la siccità che ha colpito la sua campagna. «Mi è venuto in mente di prendere una bottiglia monodose, molte hanno forme bellissime e se vengono capovolte sembrano dei bicchieri – spiega - Si è accesa la lampa-
Mode e Tendenze
di Opinionated About Dining (OAD). OAD si basa sulle opinioni di appassionati che descrivono perché raccomanderebbero un ristorante e perché no. «Opinionated About Dining è un sondaggio basato sulle opinioni degli utenti - commenta Plotnicki, il fondatore. - La classifica contiene alcuni dati interessanti: quasi il 50% dei ristoranti serve cucina moderna e d’avanguardia, il che mostra un cambiamento nelle preferenze e nella composizione demografica dei recensori». Riguardo alla lista dei 100 migliori ristoranti, la Francia è in testa con 37 locali; seguono Italia e Spagna, entrambe con 15; Germania e Regno Unito con 9 ciascuno; Benelux con 8; Danimarca con 3; e Svizzera, Austria, Grecia e Svezia ciascuna con un solo nome nella lista dei primi 100.
dina. Ho cominciato a fare prove per capire come posizionare il tappo sul collo della bottiglia rovesciata, scegliendo bottiglie con tappo a vite, per consentirne l’avvitamento e il serraggio. Ho girato per supermercati armato di calibro per misurare i diametri di colli e fondi e trovare barattoli con tappi a vite che potessero adattarsi al fondo della bottiglia di vetro. Ho fatto tagliare la bottiglia da un amico artigiano e il primo risultato era soddisfacente».
ARwine, il primo Sommelier in 3D
Arriva una nuovissima applicazione per smartphone, tutta italiana, pensata per i wine lovers: è ARwine, il primo Sommelier in Realtà Aumentata, sviluppata con la partecipazione del sommelier Andrea Gori. Ad applicazione avviata occorre puntare l’obiettivo dello smartphone sull’etichetta del vino e, quasi come una magia, compare l’animazione in 3d dell’avatar di Andrea Gori, il quale degusterà e spiegherà le caratteristiche del vino in contemporanea a immagini ed eventuali video che risulteranno proiettati sull’etichetta stessa.
Arriva una nuovissima applicazione per smartphone, tutta italiana, pensata per i wine lovers: è ARwine, il primo Sommelier in Realtà Aumentata.
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Ogni Paese ha il suo rituale di consumo
Arriva la Top 100 dei Ristoranti europei