La rivista del
Bere Bene di
Bimestrale di informazione sul mondo del beverage
In caso di mancato recapito inviare al CPO di Brindisi per la restituzione al mittente previo pagamento Resi
Anno 7 - n째42 - Nov/Dic 2013
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Un altro anno di vacche magre volge mestamente al termine. La crisi perdura, i consumi languono e tutto appare senza una prospettiva precisa. Anche la politica si arrabatta fra vecchie e nuove questioni e non riesce ad offrire una benché minima idea, una benché minima politica di rilancio dell’economia del Paese. Però qualche piccola luce potrà accendersi specie se, nel mercato Horeca, le esperienze sin qui maturare saranno messe giudiziosamente a frutto. Anzitutto mettendo in atto politiche che salvaguardino al meglio il rapporto qualità-prezzo. È un dato di fatto che il consumatore, spremuto dalla crisi, si è trasformato in un implacabile e attento esaminatore dell’offerta. Dalla sua lente di ingrandimento si potrà vedere quello che sarà, nonostante le congiuntura, il mercato dei prossimi anni nel quale dovrà prevalere una sempre più chiara e lineare onesta e plausibile politica commerciale, dove la stella polare sarà rappresentata appunto dal rapporto qualità-prezzo.
Una regola alla quale i distributori si sono già adeguati e non potevano non farlo, data la strenua concorrenza che devono fronteggiare. Si attende ora che anche i gestori dei punti vendita si normalizzino, considerando che restano ancora spropositati, specialmente in alcuni locali, i prezzi proposti al pubblico. Non tutti i mali vengono per nuocere, però: altro fattore positivo è che gli anni di vacche magre hanno costretto gli operatori a rivedere e ottimizzare i propri costi; flessibilità, grande attenzione alla gestione finanziaria, estrema razionalizzazione degli investimenti. Sono queste, ad esempio, le regole con le quali il consorzio U.DI.AL. ha progettato il suo futuro prossimo venturo. Investire su progetti finalizzati a sostenere le vendite aiutando, in questo modo, i propri soci. A ben vedere, per certi versi, le difficoltà stando rendendo migliori le aziende, circostanza questa che, nonostante i particolari sacrifici che il periodo impone, può essere considerata in fin dei conti un’opportunità. Auspichiamo, pertanto, di coglierla, perché no, già nel 2014; sarebbe un piccolo, ma fondamentale, passo avanti. Auguri.
Anno 7 - Numero 42 Novembre/Dicembre 2013
Rivista specializzata di: 72021 Francavilla Fontana (Br) C.da Carlo Di Noi Inferiore Via per Ceglie Km 1 Tel. 0831.815906 - Fax 0831.811050 www.udial.it - info@udial.it Direttore Responsabile: Giuseppe Rotolo Editore: edizioni
Iscrizione al R.O.C. n°6648 V.le Aldo Moro, 44 - 70043 Monopoli (BA) Tel. 080.9306460 - Fax 080.9373100 input@inputedizioni.it - www.inputsrl.it Testi e collaborazioni: Marianna Iodice, Angela Svezia, Maria Vittoria Petrosillo, Valeria Todisco.
Tutti i diritti di riproduzione di testi e foto, in qualsiasi forma, compresa la messa in rete, sono riservati. Per qualsiasi utilizzo è necessaria un’autorizzazione scritta dell’editore. Ai sensi dell’Art. 10 della L. 675/1996, le finalità del trattamento dei dati relativi ai destinatari del presente periodico consistono nell’assicurare un’informazione tecnica, professionale e specializzata a soggetti identificati per la loro attività professionale. L’Editore, titolare del trattamento, garantisce ai soggetti interessati i diritti di cui all’Art. 13 della suddetta legge. Reg. Trib. Bari n°49 del 10/12/2007 La rivista Drink Style è di proprietà del consorzio U.DI.AL. - Consorzio fra distributori indipendenti di bevande. La pubblicazione ha il compito di trasferire e implementare, attraverso l’informazione puntale, credibile e professionale, il sapere e la cultura del fuoricasa italiano. La rivista è edita bimestralmente e postalizzata in modo mirato verso i locali altovendenti ho.re.ca. e superhoreca, clienti dei soci del consorzio.
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A piccoli passi
A piccoli passi
EditorialE
a cura di Giuseppe Rotolo
sommario
Anno 7 - Numero 42 - Novembre/Dicembre 2013
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Editoriale A piccoli passi
Udialito U.DI.AL., un 2014 a tutto campo
Udialito U.DI.AL. a Phuket 6-15 novembre 2013
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Attualità Ho.Re.Ca.
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La tecnologia entra nei locali
Il Mercato del Beverage Babbo Natale brinda con la birra
Pubbliredazionale Caviro. Un marchio di qualità TANTI vitigni da proporre
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Pubbliredazionale Grandi novità da “Conserve Italia” per il 2014
Per Saperne di Più Pacchetto igiene: parte prima
Mode&Tendenze Feste: si stapperanno 40 milioni di tappi - Spumante al ristorante - Premio Birra Moretti Grand Cru 2013
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VIAGGIO U.DI.AL. EvEnti
Ecco in anteprima la nuova immagine istituzionale U.DI.AL.: quattro frecce che nel loro percorso dinamico formano una sfera indicando i quattro campi nei quali il consorzio, con i suoi soci, intende operare. Sintomatico a tale proposito lo slogan individuato: La distribuzione qualificata a 360°. L’immagine in anteprima è stata presentata e commentata da Luigi Cetrangolo in occasione della recente convention a Phuket. «Sono ben 4 le valenze distributive nelle quali il consorzio sarà impegnato nel 2014 - ha spiegato Cetrangolo - lo storico mercato dell’Ho. re.ca. che ci vede ormai consolidati protagonisti, il settore del retail nel quale saremo più presenti grazie all’ingresso di U.DI.AL. nella super centrale di acquisto GR.I.D.O. (Gruppo Italiani Distribuzione Organizzata) nella quale potremmo attingere ad altri 300 accordi con industria di marca. In questo modo focalizzeremo meglio il business anche nel full service garantendo ai 50.000 punti di vendita che i distributori U.DI.AL. servono, una gamma completa e idonea ad ogni particolare tipologia di locale ed esercizio. Il
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quarto canale che “aggrediremo” sarà quello del Sell Home, un canale chiuso, privilegiato, il cui target sarà quello delle famiglie con il classico servizio a domicilio. L’iniziativa, supportata da una specifica organizzazione e attività di marketing mirate, sarà promossa con il logoinsegna ProntoBevi».
News dal mondo U.DI.AL.
U.DI.AL., un 2014 a tutto campo
Il retail La novità sostanziale, per certi versi rivoluzionaria nel contesto delle organizzazioni consortile di distributori di bevande è rappresentata dalla possibilità per U.DI.AL. di guidare un processo di trasformazione e di arricchimento di competenze specifiche a favore dei propri Soci, offrendo loro l’opportunità di ottenere migliori condizioni contrattuali, insieme a una gestione di piani promozionali Nazionali. In virtù di questi obiettivi U.DI.AL., dal 2014, farà parte della piattaforma contrattuale GR.I.D.O. (Gruppo Italiano Distribuzione Organizzata). In funzione di questo accordo strategico, i soci U.DI.AL. potranno ampliare i propri assortimenti a 360° con l’industria I.D.M. e in questo modo ampliare e sviluppare strutture moderne di CE.DI. e Cash & Carry, con proposte mirate al mondo del Full-Service e del Retail.
Il mercato del porta a porta arricchisce il proprio assortimento con prodotti beverage e food. Un business che promette ottime performance e che conta oltre 5 milioni di potenziali consumatori.
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News dal mondo U.DI.AL. Una grande opportunità per i soci U.DI.AL.: servizi di consulenza e di assistenza; i soci potranno affermarsi strategicamente anche zzzzzzzzzz nella distribuzione zzzzzzzz a libero zzzzzzzzzz servizio.
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I distributori che punteranno ad ampliare i loro assortimenti con prodotti e categorie merceologiche ad alto valore aggiunto, potranno in questo modo approcciare un nuovo tipo di clientela oltre che valorizzare al meglio i rapporti con i clienti esistenti e allo stesso tempo ottenere notevoli vantaggi relativamente ai costi della logistica. Distribuire, contestualmente alle bevande, prodotti dagli ingombri minori e con maggiore valore non può che apportare significative economie di scala sui costi delle consegne. Costi che incidono in maniera preponderante che chi si occupa di distribuzione. Inoltre, U.DI.AL. fornirà ai propri Soci, servizi di consulenza e di assistenza per la realizzazioni di ampliamenti strutturali e commerciali, per consigliare l’assortimento giusto specifico per il canale di vendita, con attenzione a qui settori di maggior tasso di crescita e di servizio del Fresco e Surgelati e alla pianificazione di piani promozionali dinamici da integrare a quelli Nazionali. Rappresenta, quindi, una notevole opportunità per i soci U.DI.AL. di affermarsi strategicamente anche nella distribuzione a libero servizio che consentirà di fronteggiare il cambiamento, dovuto alla crisi, in atto nel contesto distributivo italiano.
Contesto nel quale il tradizionale grossista deve necessariamente acquisire nuove competenze e garantire un offerta più completa, specializzandosi sempre di più; in questo caso, potremmo dire, multispecializzandosi.
Il canale Sell Home Lo slogan “La distribuzione qualificata
a 360°” trova la sua completa giustificazione attraverso l’innovativo progetto Sell Home con il logo ProntoBevi. Il business rivolto al target famiglia per i consumi domestici, punta a consolidare ed ampliare un mercato e un servizio già storicamente fornito dai soci U.DI.AL.. Il mercato, relativamente il porta a porta, ha ancora ottime performance di crescita considerando che, oltre alle bevande, verranno proposte nell’assortimento a domicilio anche un idoneo assortimento Food e altri prodotti di servizio di uso domestico di maggiore presenza nel paniere di spesa delle famiglie. Un business che promette ottime performance, considerando anche che, il bacino di utenza nel quale si misureranno i soci U.DI.AL., che hanno già manifestato il diretto interesse a ProntoBevi, conta oltre 5 milioni di potenziali consumatori.
Riunione a Nola per il lancio di ProntoBevi in Campania Dopo la messa a punto del gruppo di soci U.DI.AL. che opereranno sul mercato di Bari con il logo ProntoBevi, è stata organizzata a Nola, in data 17 Ottobre presso l’Hotel Ferrari, la riunione preparatoria per i soci della Campania.
Presenti all’incontro una ventina di grossisti che si sono confrontati sull’assortimento e le politiche commerciali. La start up vera e propria dell’iniziativa, con il lancio del primo volantino, avrà luogo subito dopo il lancio nell’area di Bari. Presumibilmente intorno a marzo 2014.
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News dal mondo U.DI.AL. Udialito
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U.DI.AL. a Phuket 6-15 novembre 2013
L’allegra e numerosa comitiva (295 partecipanti) ha piacevolmente invaso lo splendido Club Med di Phuket, un’ameno e accogliente villaggio in perfetto stile Thai le cui architetture, nell’affascinante contrasto di luci ed ombre, conferivano alla struttura eleganza e raffinatezza. Bellissima la spiaggia attigua, la famosa Kata Beach, fatta di chilometri di finissima sabbia bagnati da un’acqua il cui tepore invitava a lunghi e rilassanti bagni. Bellissima anche la cartolina del sole al tramonto, i cui colori esplodevano all’orizzonte e riempivano gli occhi di colori meravigliosi. Ma non è stata solo la location a rendere bella la vacanza; la cornice, ovvero la Thailandia, con il suo paesaggio, il verde Foto: Stefano Sica
lussureggiante, la sua gente e la sua cultura, ha offerto un corollario di emozioni altrettanto suggestivo e indimenticabile. Una terra fatta di contrasti, dove povertà e ricchezza si fondono e confondono in un fascino speciale, dove la gente vive la povertà con decoro e ha sempre un sorriso da offrire e dove l’ospite merita sempre un inchino e un riverito saluto a mani giunte.
U.DI.AL. a Phuket, 6-15 novembre 2013
Ecco il report di un altro indimenticabile viaggio. Ancora una volta una vacanza speciale e, ancora una volta, la grande famiglia U.DI.AL. che si ritrova in un luogo bellissimo e lontanissimo a respirare la stessa aria, a divertirsi insieme, a condividere gli stessi giorni e vivere in piena amicizia.
Ancora una volta, una vacanza speciale per la grande famiglia U.DI.AL.: coesione, condivisione, ma anche amicizia.
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U.DI.AL. a Phuket, 6-15 novembre 2013
Le escursioni
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Phuket, oltre al mare, ha tanto da offrire e le escursione in programma non hanno deluso le attese. Straordinario e spettacolare l’evento vissuto a Fantasea, in un teatro immenso con 5000 posti a sedere, dove su un palcoscenico enorme è stata messa in scena la storia della Thailandia. Una rappresentazione sorprendente
con centinaia di attori e ballerini, incredibili scenografie e fuochi d’artificio, giochi illusionistici e acrobati che si calavano come per magia dall’altissimo soffitto del teatro. E poi in scena anche gli animali, su tutti gli elefanti, simbolo di questa terra, che si sono esibiti in uno psettacolare carosello. Una serata bellissima, uno show stupefacente che rimane negli occhi. E non solo. Non meno belle le altre escursioni, a cominciare da quella
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Il valore dell’amicizia L’organizzazione dell’incentive, affidata al Tour Operator Mr. Volare, in-
sieme al Club Med, hanno messo a disposizione del gruppo il duo Pacho e Carletto autori, fra gli altri, di un coinvolgente evento musicale. Non è mancata, come di consueto, la serata finale per il brindisi di arrivederci ed il taglio della torta. Con le note della canzone Amico è si è brindato alle migliori fortune del consorzio U.DI. AL. e delle fantastiche persone che ne fanno parte. Il tema centrale della serata è stato il sentimento dell’amicizia per sug-
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fatta all’isole di Phang Nga, la location famosa per aver ambientato, fra i suoi incredibili faraglioni naturali, alcune scene del film di 007, “L’uomo con la pistola doro”. Di grande fascino anche la gita a Phi Phi Island, con le sue baie di acqua cristallina e la famosa isola delle scimmie. Molto apprezzata anche la visita al complesso religioso Wat Chalong, a Phuket, coi i suoi templi dorati. Divertentissimo, poi, il tour in groppa agli elefanti con la pioggia che rendeva il tutto ancora più naturale e coinvolgente.
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udialito delle imprese che non esistono. Ma queste problematiche non devono far paura. Immaginate, invece, nel fronteggiare tali problemi, cosa succederebbe se la barca su cui siete, non fosse carenata con i valori dell’amicizia e dell’onestà. Non si andrebbe lontano, anzi, posso assicuravi, non si andrebbe da nessuna parte. Invece U.DI.AL. va, e va benissimo. La sua base sociale cre-
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gellare una vacanza fatta da “AMICI” che fanno lo stesso lavoro, che affrontano le stesse problematiche, che parlano la stessa lingua. Amici che si arrovellano sulle stesse difficoltà, ma che godono, quando possono, delle stesse gioie. Molto toccanti per l’occasione le parole del presidente Argentieri: «Cari amici, perché ho aperto questo momento parlandovi del sentimento dell’amicizia? Perché questo sentimento vi appartiene. Certo, le difficoltà non mancano. Il mondo è cambiato, la crisi è sopraggiunta ed è sempre più dura, i consumi calano, i conti non tornano, i clienti non pagano, i soldi non bastano, la concorrenza è sempre più invasiva, il mercato è sempre più complicato, non parliamo poi del fisco e delle politiche a favore
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Ringrazia
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sce, la famiglia si allarga e di ciò, tutti dovreste esserne orgogliosi. Alcuni scettici, un po’ per invidia, un po’ per pregiudizio, si chiedono: “Ma come fa il consorzio U.DI.AL. a crescere in modo così significativo in un periodo che, si sa, non è positivo?”. Non ci sono segreti, ma solo una gestione onesta e irreprensibile, una grande coesione e poi tanto, tanto, tanto lavoro. Non ci sono chiacchiere, né programmi campati in aria, ma solo valori veri. Come i valori veri di U.DI.AL. che ancora una volta sono emersi in questo viaggio indimenticabile nella lontana e bellissima Thailandia».
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News dal mondo U.DI.AL.
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Per la serata a Fantasea si ringrazia per la collaborazione
Photo: Liguori Fotografi, Troia (Fg)
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Straordinaria e spettacolare Fantasea: un immenso teatro con 5000 posti a sedere, dove va in scena la storia della Thailandia. Centinaia di attori, ballerini e acrobati danno vita a un’incredibile rappresentazione, ricca di scenografie, luci, fuochi d’artificio e giochi illusionistici. E poi in scena gli elefanti, possenti simboli di questa terra, che si sono esibiti in uno spettacolare carosello, uno show stupefacente che rimane negli occhi.
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U.DI.AL. a Phuket, 6-15 novembre 2013
www.mrvolare.it
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Organizzazione a cura di:
attualità Ho.rE.Ca.
La tecnologia entra nei locali
La tecnologia entra nei locali Come sta entrando la tecnologia e il web nel mondo del fuori casa? Sono molti gli aspetti in cui possono intervenire i nuovi strumenti: il servizio prima di tutto, ma anche l’immagine e il marketing di un locale. Guardiamo più da vicino come è possibile innovare un locale ed essere performante.
di errori; c’è da aggiungere, inoltre, che questi software permettono di creare degli storici e delle statistiche sui piatti più scelti, sulla media degli scontrini, aspetti utili per avere dei feedback da analizzare. Queste tecnologie sono anche molto flessibili: anche se si vogliono modificare o eliminare ingredienti, per esempio da un’insalata, il software permette di registrare le modifiche in menù con facilità. È una soluzione pensata per i locali che hanno molti coperti, ma che rende facile la gestione di ogni tipo di locale e permette anche di mettere subito all’opera un cameriere nuovo, appena arrivato e non formato.
I pacchetti sconto Tramite web, da siti o app per smartphone, oggi è possibile acquistare di tutto, quindi anche una cena. L’offerta lanciata (prenotata o acquista-
Le comande Tecnologia e web entrano nel mondo del fuori casa e diventano strumenti indispensabili zzzzzzzzzz per la gestione zzzzzzzzdelle comande. zzzzzzzzzz
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La gestione delle comande, attraverso software che girano su palmari o tablet, oggi è una scelta molto diffusa in tantissimi locali, dal bar alla pizzeria, passando per il ristorante. Le comodità sono molteplici: nessun foglietto volante in triplice copia a cassa/cucina/banco pizza, ma una ricezione in tempo reale della comanda alla cassa e alle stampanti di cuochi e pizzaioli (via wi-fi). Questa tecnologia rende la presa della comanda rapida e veloce, senza rischio
ta) online è riservata, solitamente, a un numero determinato di prenotazioni in giorni stabiliti (o fasce orarie stabilite): in questo modo si può tentare, con successo il più delle volte, di vendere a prezzo scontato cene o pranzi coprendo un numero di coperti che solitamente rimarrebbero vuoti.
Cos’è la geolocalizzazione? Questa parola indica l’identificazione della posizione geografica di un dato oggetto, e può avvenire tramite cellulare o un computer connesso. La geolocalizzazione è stata utilizzata per creare app che identificano la posizione del consumatore e gli indicano i locali in zona (almeno quelli registrati al servizio). Il cliente che usa l’app può scorrere l’elenco dei locali vicini e può conoscere numero di telefono, email, indirizzo, ma anche menu, foto, descrizione; in alcuni casi è possibile scaricare dalla rete video su ricette o sul locale o visua-
lizzare delle offerte. Il vantaggio è grande soprattutto per essere scelti dai clienti non residenti in città come i turisti.
Asporto C’è poi la prenotazione di piatti d’asporto online. Il numero di siti e app che offrono questo nuovo servizio è in crescita, i sistemi informatici usati diversi fra loro (non entriamo qui nel dettaglio). Pizzanet Italia, per esempio,
attualità Ho.rE.Ca. offre un app che permette ai clienti di una pizzeria di ordinare on line la propria pizza da asporto e farsela portare a domicilio; gli ordini online sono inseriti automaticamente nel database del gestionale, cosa che permette di ricevere in tempo reale l’ordine sul terminale e di gestirlo nei tempi corretti, in perfetta sincronia con gli altri ordini e con il lavoro dei forni, in maniera tale da non avere problemi nella gestione dei tempi di consegna. Domostyle, usato dal noto Lattughino di Milano, è un altro esempio di software di organizzazione delle consegne che regola e coordina prenotazione, comanda, mezzi di trasporto per la consegna. In più, via e mail il cliente può conoscere l’orario preciso di arrivo del piatto ordinato. Questi, chiamiamoli “dettagli” che le tecnologie offrono fanno la differenza per un cliente sempre più esigente, in movimento, da raggiungere non più solo con il passaparola, ma con nuovi sistemi.
La tecnologia entra nei locali
App e geolocalizzazione
Tramite web, da siti e app per smartphone, oggi è possibile acquistare di tutto online, anche una serata al ristorante.
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Il Mercato del Beverage
Babbo Natale brinda con la birra
Babbo Natale brinda con la birra La birra non solo in estate, ma come bevanda che soddisfa il palato anche con i climi più freddi, dazzzzzzzzzz abbinare a formaggi zzzzzzzz o carni ricche zzzzzzzzzz di sapore.
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Quando il clima si fa più rigido e la bella stagione è soltanto un ricordo è tempo d’inverno e del Natale, la festività che più lo rappresenta nell’iconografia e nel vissuto cristiano. La birra, che ancora troppi italiani considerano una bevanda prettamente estiva, ha una tradizione anche per Natale, o comunque per il periodo invernale. I Paesi dove la birra trova cittadinanza anche a Natale sono, ovviamente, settentrionali e proprio il simbolo di Babbo Natale nel Nord europeo e americano è Santa Claus, deformazio-
ne di San Nicola, che viene festeggiato il 6 dicembre e, in taluni Paesi, porta i doni ai bimbi proprio in quel giorno, esattamente come accade da noi il 13 dicembre, giorno di Santa Lucia. Ebbene, un’ulteriore deformazione della pronuncia di Santa Claus ha portato alla nascita della Samichlaus, una birra fortissima (14 gradi alcolici in volume!) prodotta da Hürlimann, birreria svizzera del gruppo Feldschlösschen. Di colore ambrato, è assai particolare nel gusto. Presenta un corpo decisamente strutturato, quasi oleoso e va bevuta a piccoli sorsi, come se si trattasse di un Marsala o di un Porto. Per Natale in Belgio vengono ideate birre apposite, chiamate Bière de Noël o Kerstmis Bier, a seconda che siano prodotte in Vallonia o nelle Fiandre. In genere sono birre ambrate o scure e tutte evidenziano una gradazione piuttosto sostenuta. Spesso si tratta di birre d’abbazia, come la Postel ad esempio, ma non necessariamente, infatti, esiste anche la Blanche de Noël, versione natalizia della estiva Blanche de Namur, che palesa un bellissimo color ambrato, la N’Ice Chouffe è invece una birra molto forte, sui 12 gradi, scurissima, che ogni anno è una sorpresa, poiché a parte queste caratteristiche non è mai uguale all’anno prima. Ciononostante è un’esperienza da provare, ma soprattutto da bere. La brasserie Binchoise produce una splendida Spéciale de Noël, sia a livello di gusto sia a livello di etichetta e marketing. L’abbinamento che consigliamo con le birre di Natale belghe, sono in genere pizze dalle farciture con formag-
il MErCato dEl BEVEraGE
Babbo Natale brinda con la birra
gi erborinati sia nazionale che esteri quali, ad esempio, Gorgonzola, Stilton e Roquefort. Essendo birre di alta gradazione e di buon corpo e di elevati sentori olfattivi si sposano molto bene ad accompagnare i gusti decisi e profumati di questi formaggi. In Gran Bretagna vi sono, soprattutto in Scozia, le Christmas Ale, molto simili alle Scotch Ale, scure, corpose, di alta gradazione alcolica e con forti sentori di speziato, la liquirizia su tutti. Gordon ne è un ottimo esempio. In genere, però, con il pudding di Natale gli inglesi abbinano una corposissima Imperial Stout, come la versione della Samuel Smith’s e quella, quasi mitica, della Russian Imperial Stout, con il tipico sentore della marmellata di ribes calda. Ottimali con le pizze dolci da dessert, tipo l’arrotolata con mela ed uvetta, piuttosto che le pizze con i fichi e frutta secca in generale e con le
marmellate con i frutti di bosco meno zuccherini e più aspri, come ribes e more. Le Weihnachtsbier tedesche sono doppelbock piuttosto scure e con 18 gradi saccarometrici come minimo. Si tratta delle birre che terminano in -ator, come Salvator, Triumphator, Optimator, Maximator, Celebrator e via elencando. Di regola sono a bassa fermentazione, ma di recente sono state reintrodotte le tradizionale Weizenbock, ossia le Weissbier di frumento in versione scura e doppio malto. Aventinus e Pikantus su tutte. L’abbinamento più consono è con pizze farcite con funghi porcini, prosciutto di cinghiale o cacciagione in generale. Oppure con le pizze con la salsiccia di cinghiale fresca, poiché il tono affumicato di tali birre e la loro speziatura ben si associano ai questi prodotti. Merry Christmas!
Uniti per la birra
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Unibirra raccoglie l’eredità dell’Università della Birra fondata da Franco Re, attraverso i suoi più stretti collaboratori, i quali vogliono continuare nel futuro a mantenere vivo ciò che è stato creato dal Dottor Re. I collaboratori di Unibirra, in possesso dell’attestato di Competenza di formatori dato dalla Regione Lombardia ai sensi della legge Regionale n. 19/7 forniscono consulenza per giornate formative, corsi, degustazioni agli operatori del settore presso i loro locali. Presto Unibirra aprirà una nuova sede a Varese. Per contattare Unibirra: silvana.giordano@me.com
27 Dilazione delle somme iscritte a ruolo
RubRica
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Imposta di bollo per ricevute... - Srl semplificate: nuove regole RubRica
Romio: un nome unico che esalta i territori. È la risposta dell’azienda Caviro all’esigenza, nel mercato delle etichette italiane, di un prodotto di fascia medio alta dedicato al segmento Ho.re.ca. Concepito nel 2002, Romio offre un’esclusiva selezione dei migliori vini italiani; è un marchio unico che raccoglie sotto un unico nome i migliori vitigni delle regioni italiane, curati da una squadra di enologi tra i più affermati. Romio nasce da un’attenta analisi del mercato, dopo aver ascoltato le esigenze dei ristoratori e valutato le tendenze di consumo locali e nazionali. La marca è sinonimo di garanzia di qualità elevata del vino, mentre la gamma soddisfa la ricerca di vini regionali: in questo modo il ristoratore può avere in cantina una referenza capace di soddisfare in tavola le richieste del cliente finale, puntando sulla qualità della marca e sulla territorialità.
Forte di 34 cantine associate e più di 13.000 viticoltori su tutto il territorio italiano, Caviro è oggi un’azienda leader del settore vitivinicolo nazionale. Con alle spalle una storia quarantennale cominciata grazie a 9 cooperative entusiaste e pronte alla sfida, Caviro è da sempre sinonimo di qualità, valore sul
quale la stessa azienda fonda i propri principi. Le prime cantine sociali della Romagna si associarono nel 1966 nel
www.caviro.it
Consorzio Caviro, simbolo dello spirito degli autentici viticoltori romagnoli. Dal 1966 inizia per l’azienda un periodo di transizione che si conclude con il perfezionamento nella lavorazione dei prodotti vitivinicoli e con il lan-
cio di un prodotto che avrà un enorme successo di vendita, Tavernello. Nel 1985 incorpora il Consorzio cooperativo forlivese Corovin a cui seguirà nel 1992 l’acquisto del marchio Poggese e, quattro anni più tardi, nel 1996, di un altro marchio storico, Castellino, segnando una vera e propria consacrazione in qualità di leader nel settore del vino di consumo quotidiano. Grazie all’esperienza dei soci e alla loro profonda conoscenza del prodotto “Vino”, Caviro può vantare un’efficace “rete di qualità” tessuta attraverso un minuzioso impegno nella selezione delle zone di provenienza del vino e che consente all’azienda di sovrintendere alle tecniche di vinificazione e garantire la piena tracciabilità della materia prima. È così possibile assicurare il controllo sull’intera filiera produttiva.
Caviro, simbolo dello spirito degli autentici viticoltori romagnoli, con Romio riunisce, sotto un unico nome, i migliori vitigni delle regioni italiane, garantiti e certificati da enologi fra i più affermati.
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UN marchio di qualità, TANTI vitigni da proporre
Pubbliredazionale
Un marchio di qualità, TANTI vitigni da proporre
PuBBlirEdaZioNalE
Grandi novità da “Conserve Italia” per il 2014
Grandi novità da “Conserve Italia” per il 2014
La nuova gamma gusti “Frutti Rossi” si avvarrà per il suo lancio del supporto di un originalissimo dispenser da banco che offrirà ai consumatori caramelle con il medesimo gusto del succo.
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Cominciamo da Yoga, il top brand per antonomasia sinonimo di succo di frutta, che si presenta con un riuscitissimo restyling per la nuova gamma “Frutti Rossi”. Il lancio di questi gusti si avvarrà del supporto di un originalissimo dispenser da banco il quale, oltre che a mettere in bella vista la bottiglietta da 200 ml, offrirà ai consumatori caramelle con il medesimo gusto del succo. La novità suscita già l’interesse dei ge-
stori dei locali e darà sicuramente un più che valido contributo alla vendita del prodotto. Altra novità riguarda il gusto arancia (tra i gusti più consumati) che si modifica e migliora con succo da spremuta 100% sia per la linea “Optimum” con la quale Yoga rilancia e rafforza la sua immagine di qualità, allo stesso tempo anche Derby Blue, con la linea “Puro succo” dà valore aggiunto alla ricetta, anch’essa realizzata e prodotta con succo da spremuta 100%. Anche in questo non mancheranno attività a supporto: campioni in assaggio, espositori, campagne trade e attività legate alla
far fronte alla contrazione dei consumi e in linea con le nuove tendenze di mercato, la nuova bottiglietta da 160 ml, che si affianca al classico 200 ml. Una bevuta più economica, quindi, ma con la qualità e i gusti di sempre. Il tutto nell’elegante e riconoscibile livrea blu.
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Ma la novità delle novità è rappresentata dall’ingresso nel canale Horeca del marchio “Valfrutta”, storico e conosciutissimo brand, sino ad oggi posizionato soltanto nel canale moderno. I valori che racchiude e comunica Valfrutta sono fortissimi, una cooperativa di agricoltori tutta italiana, natura e qualità, agricoltura ecosostenibile, il tutto sintetizzato perfettamente nel famoso pay-off “Valfrutta, la natura di prima mano”. A dar man forte ai valori del marchio e alla qualità dei prodotti, una nuova bottiglia moderna e slanciata, da 200 ml che propone la gamma base a un rapporto qualità prezzo eccezionale. L’obiettivo di Conserve Italia, con il lancio di Valfrutta nel canale dei consumi extradomestici, è quello di migliorare competitività e redditività, mantenendo i volumi complessivi del canale con una strategia di riduzione del costo al pubblico che ha scopo di far cresce i consumi.
Grandi novità da “Conserve Italia” per il 2014
prima colazione per esaltare il forte contenuto di qualità dei nuovi e migliorati prodotti. Ancora per Derby Blue la nuova linea “Frutti Esotici” con i gusti Banana, Guava, Passion Fruit e Mango, per un “piacere che arriva da lontano”. Sempre per Derby, novità assoluta per
Conserve Italia Soc. Coop. Agricola Via Paolo Poggi, 11 San Lazzaro di Savena (Bo)
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Nerea - Un’acqua di qualità per il benessere e la salute dei consumatori
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Pubbliredazionale
Introduciamo una nuova rubrica che parla di “igiene” e “alimenti”. A causa delle continue e innumerevoli vicissitudini avvenute in campo alimentare in questi ultimi decenni, è stato necessario mettere in atto disposizioni legislative specifiche concernenti l’igiene dei prodotti alimentari destinati al consumo umano. Queste hanno introdotto l’obbligo per le imprese del settore alimentare, di predisporre ed attuare misure di gestione dei pericoli di natura igienico e sanitario (autocontrollo) in ogni fase del loro ciclo in essere, dalla produzione primaria fino alla commercializzazione (art. 4 e 5 del Reg. CE 852/2004), compreso dunque il trasporto. In particolare in Italia, nel Gennaio del 2006 è entrato in vigore il “Pacchetto Igiene del 2004” costituito da un insieme di regolamenti comunitari cui fa capo il Reg. CE 852/04. In detto
Per sa Perne di Più
Ai fini di regolamentare l’igiene dei prodotti alimentari destinati al consumo umano, dal 2006 è entrato in vigore in Italia il “Pacchetto Igiene” basato zzzzzzzz suizzzzzzz principi HACCP. zzz
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RubRica
Regolamento sono stabiliti i requisiti d’igiene minimi a cui ogni impresa alimentare è soggetta, i quali non possono esulare dal controllo dalle Autorità Competenti (AC). Il rispetto dei requisiti minimi d’igiene è agevolato mediante procedure basate sui principi HACCP, nel pieno rispetto del Codex Alimetarius, implicando un pieno impegno di tutti i componenti di ogni azienda alimentare. Su di loro, in base al Reg. CE 852/04, la “ricade” la responsabilità della sicurezza del ciclo produttivo in cui sono coinvolti. Per garantire la sicurezza degli alimenti lungo tutta la catena alimentare (dalla produzione primaria alla commercializzazione), diventa indispensabile affiancare a un sistema di autocontrollo siffatto, un sistema di tracciabilità e rintracciabilità degli alimenti e dei relativi ingredienti lungo la catena alimentare. Il regolamento (CE) n. 178/2002 contiene norme per garantire la rintracciabilità degli alimenti e dei relativi ingredienti e stabilisce la procedura per l’adozione delle norme di applica-
Pacchetto igiene: parte prima
Pacchetto Igiene: parte prima
a cura del dott. Vito Provenzano vitoprovenzanohaccp@libero.it csaprovenzano@libero.it
RubRica
Pacchetto igiene: parte prima
Per sa Perne di Più
Il sistema HACCP si applica a tutte le attività di produzione, trasformazione, confezionamento sino al trasporto, distribuzione zzzzzzzzzz e somminiztrazione zzzzzzzz degli alimenti. zzzzzzzzzz
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zione di tali principi in relazione a settori specifici. Per essere operativa nel settore alimentare, un’azienda quindi è tenuta: 1) ad effettuare una procedura di registrazione volta a fornire indicazioni sulle modalità di notifica all’autorità competente da parte delle imprese alimentari, ai sensi dell’art. 6 del regolamento CE n. 852/2004 e dell’Accordo Ministero della salute, Regioni e Province autonome del 9 febbraio 2006. Tale procedura si applica a tutte le attività di produzione, trasformazione, confezionamento, deposito, trasporto, somministrazione, distribuzione o vendita di prodotti alimentari, a partire dalle produzioni primarie. La procedura è destinata per la parte di rispettiva competenza: - ai titolari delle imprese alimentari; - ai dipartimenti di prevenzione medico e veterinario, ove attivati, o relative articolazioni (servizi igiene alimenti e nutrizione - SIAN e servizi
veterinari); - ai comuni, nell’ambito dell’autonomia organizzativa ad essi riconosciuta dalla vigente normativa. (rif. GURS n.13 del 21/3/2008 e ss.mm.ii) 2) definire un piano di autocontrollo aziendale, in base a di manuali di corretta prassi igienica in materia di igiene e di applicazione dei principi del sistema HACCP che possano essere utilizzati come linee guida dagli OSA, la cui elaborazione è promossa dagli Stati membri. L’OSA deve garantire la predisposizione e l’attuazione del proprio Piano di Autocontrollo con l’attiva partecipazione del personale dell’azienda e, se mancanti all’interno dell’azienda, avvalersi di un supporto esterno per gli strumenti tecnico-scientifici ed informativi necessari a redigere il Piano. Non è quindi assolutamente diversa la prassi riservata al “trasporto” degli alimenti che riprenderemo nel prossimo numero.
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RepoRtage
Feste: si stapperanno 40 milioni di tappi - Spumante al ristorante
Mode e Tendenze
Feste: si stapperanno 40 milioni di tappi
Secondo i sondaggi saranno 40 milioni le bottiglie stappate per festeggiare i prossimi Natale e Capodanno 2013. Inoltre, per quanto riguarda la scelta dello spumante, nell’80% dei casi è l’uomo che sceglie al ristorante; mentre, per i consumi domestici, nel 75% dei casi a scegliere è la donna.
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Calendario alla mano, manca poco alle festività più sentite e festeggiate, Natale e Capodanno. Crisi permettendo, gli italiani festeggeranno e non rinunceranno allo spumante, il cui lancio del tappo è sempre simbolo di gioia e prosperità. Quanti italiani quest’anno, per le feste dicembrine, si faranno solleticare il palato dalle bollicine italiane? Secondo alcuni sondaggi salteranno i tappi di 40 milioni di bottiglie di Spumante, saranno spesi circa un miliardo di euro. Ma lo Spumante sarà anche il vino spumeggiante scelto per moltissime tavole estere: si prevede che saranno 150 milioni le bottiglie bevute a Natale e Capodanno nel mondo. In Italia si producono 380 milioni di
bottiglie di Spumante all’anno, contro i 370 milioni di bottiglie di Champagne francese; seguono, produttivamente, Spagna con 320 milioni di bottiglie, Germania con 310 milioni, Russia con 300 milioni, Usa e Ungheria con 70 milioni, Australia con 25 milioni e, infine, Canada con 15 milioni di bottiglie.
Spumante al ristorante Carta dei vini alla mano, un cliente al ristorante impiega dai 2 ai 6 minuti per valutare la scelta di uno Spumante: lo spiega una ricerca condotta dall’Associazione degli Enologi ed Enotecnici Italiani, che raffronta que-
sto dato al comportamento del consumatore nel canale GDO. Se il consumatore, al ristorante, si concede sino a 6 minuti, al supermercato il tempo si
iShot e Outox, le novità beverage - L’acquavite, trend per i cocktail
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Mode e Tendenze
Premio Birra Moretti Grand Cru 2013 È Luigi Salomone, sous-chef del ristorante Marennà di Cerza Grossa Sorbo Serpico (AV), il vincitore della terza edizione del Premio Birra Moretti Grand Cru, concorso nazionale rivolto agli Chef e Sous Chef italiani under 35 “con la passione della birra in cucina”, promosso da Birra Moretti in collaborazione con Identità Golose. Le due ricette che hanno permesso al sous-chef di salire sul gradino più alto del podio sono state “Oro, incenso e... birra” e “Albicocche al macis, cioccolato al latte, biscotto al caramello, meringa alla birra, polvere d’orzo, gelato alla lavanda”. Il vincitore del Premio Birra Moretti Grand Cru si è distinto fra tutti gli altri concorrenti per aver osato un piatto
esaltazione non esagerata della birra. Il successo dell’edizione 2013 è conferma del fatto che il Premio sia una delle più importanti piattaforme di talent scouting rivolta alle giovani promesse della ristorazione italiana. Infatti, sono oltre 440 gli under 35 che hanno preso parte alle prime 3 edizioni del concorso.
Mode e Tendenze
che in realtà nasce dalla tradizione e nella sua elaborazione si denota una acuta ironia. Gli ingredienti di entrambe le ricette sono stati rispettati al massimo delle loro peculiarità, con giusta armonia di sapori, giusta consistenza e belle cromaticità oltre alla
Il Premio Birra Moretti Grand Cru si conferma uno dei concorsi nazionali più prestigiosi, una delle più importanti piattaforme di talent scouting rivolta alle giovani promesse della ristoranzione italiana.
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Premio Birra Moretti Grand Cru 2013
accorcia; il range diventa tra i 2 ed i 4 minuti. Dato interessante sulle abitudini dei consumatori riguarda “chi” sceglie in ristorante: nell’80% dei casi a ordinare è l’uomo, mentre per i consumi domestici nel 75% dei casi, a scegliere è la donna.