maggio 2009
schwerin piber beram inghilterra coast to coast slot zeist pillerseetal lisbona turchia
poste italiane spa - sped. in a.p. - D.l. 353/2003 art. 1, comma 1, Dcb milano eur 8,00 in belgio, eur 10,70 in Francia, eur 8,80 in germania, eur 7,30 in grecia, igs 6,00 in gran bretagna, eur 8,00 in lussemburgo, eur 5,87 in malta, eur 6,50 in portogallo (cont.), chf 14,00 in svizzera, chf 12,50 in svizzera canton ticino, eur 10,70 in principato di monaco, eur 7,80 in spagna
mensile
193
alla scoperta Del continente piĂ™ bello Del monDo numero 193 maggio 2009 - euro 3,90 (in italia)
L isbona
L’elegante senhora del Tejo
turchia
inghilterra
Coast to coast
tirolo
La quieta bellezza della Pillerseetal
eDitoriale giorgio monDaDori
Sette giorni in caicco sulla Costa Turchese
lisbona Portogallo
Nella foto: crepuscolo romantico alla foce del Tejo. Sulla destra spicca la Torre de Belém, monumento simbolo di Lisbona; dalla parte opposta del fiume si vedono le luci e le gru di Trafaria, col suo terminal cerealicolo.
a filo d’acqua
Dalla Torre de Belém al quartiere dell’Expo, attraverso i vecchi dock portuali rinati come mete di tendenza: risalire in battello il nastro liquido del Tejo equivale a fare un viaggio nella storia della capitale. Che da tremila anni è tutt’uno col suo fiume testo di cristina gambaro - fotografie di andrea pistolesi
I
lis Ubbo (“porto incantatore”) dei Fenici che per primi, nel 1200 a.C., arrivarono qui via mare costruendo, come loro tradizione, una base per le loro navi. Nella capitale il porto è il fiume Tejo, o meglio il suo estuario, che s’incurva davanti ai docas, i dock, coi grandi moli, le gru da carico, le stazioni marittime, formando un largo bacino chiamato
cacilheros fanno la spola tra le due rive del Tejo e sfornano pendolari a centinaia. Le barche a vela giocano col vento sotto il Ponte 25 de Abril mentre una portacontainer risale la corrente guidata da un piloto do rio, uno dei piloti che aiutano le grandi navi a evitare le insidie delle maree. Lisbona è nata e cresciuta in simbiosi con il suo porto, l’Al-
Mar da Palha (“mare di paglia”: perché nella sua ansa le correnti accumulano i detriti vegetali portati dal fiume nella sua discesa dai monti dell’Aragona spagnola, dove nasce). E il Tejo è una presenza costante in città, una quinta che non cambia mai, e che l’occhio puntualmente incontra alla fine di una strada, o guardando il panorama dall’alto dei miradouros,
ponti e docas sulla riva del fiume più lungo d’iberia Il Tejo (in portoghese, Tajo in spagnolo) è il fiume più lungo della Penisola iberica: 1.007 km dalla sorgente sui Monti Universales, in Spagna, alla foce sull’Atlantico. Lisbona si allunga sulla sponda settentrionale del fiume, da Belém al Parque das Nações. I docas di Santo Amaro, di Alcântara e di Santa Apolónia sono le zone dei nuovi locali, mentre la parte monumentale si concentra a Belém, intorno alla Baixa e a praça do Comércio. Spettacolari i ponti che attraversano il fiume. A ovest, il Ponte 25 de Abril sovrasta il quartiere di Alcântara con una campata lunga oltre 2 km. A est, il Ponte Vasco da Gama, progettato da Santiago Calatrava per l’Expo ʼ98, è lungo ben 17 km. Tra i due, è in progetto un nuovo ponte a campata unica che dovrebbe essere realizzato entro il 2013. (C.G.) 114 Portogallo
che facevano scalo qui nella rotta tra il Mediterraneo, le Fiandre e l’Inghilterra portavano nel piccolo regno portoghese ricchezza, cultura, uno spirito cosmopolita, la bussola, i portolani e le conoscenze tecniche che sarebbero state messe a frutto nel XV secolo alla scuola di marineria di Enrico il Navigatore. Dalla fine del secolo scorso, però, con la chiusura di molti cantieri e
il rallentamento dei commerci, la città si è riappropriata del suo fiume. Come nel Parque das Nações (www.portaldasnacoes.pt), il quartiere realizzato per l’Expo del 1998, con architetture contemporanee in acciaio e cristallo che hanno preso il posto delle raffinerie petrolifere e dei magazzini del Doca dos Olivais. Adesso sulla riva del Tejo si viene a correre, a passeggiare con l’inna-
Dal Miradouro de Santa Luzia si vede il Tejo allargarsi nel Mar da Palha, spicchio di natura intatta in città
Amalia Arosio
Qui sotto: il Tejo visto dal Miradouro de Santa Luzia, ricavato sui bastioni della città medievale. Nel denso tessuto urbano del quartiere dell’Alfama spicca la bianca facciata della chiesa di Santo Estevão. In questo punto l’estuario del fiume si allarga a formare un vasto bacino, il Mar da Palha, che continua verso nordest oltre il Ponte Vasco da Gama. Sulle sue rive fitte di canneti nidifica una ricca avifauna: e buona parte dell’area è tutelata come riserva naturale.
dal sagrato delle chiese, dalle camere degli alberghi. Anche i nomi sugli azulejos agli angoli delle vie ricordano questo rapporto simbiotico: Cais de Areia (molo della sabbia); Rua dos Mastros (strada delle alberature); Ribeira das Naus (riviera delle navi). Per secoli il fiume è rimasto lontano, staccato dalla vita quotidiana, riservato al commercio. Le navi
Portogallo 115
Su una prua di pietra, i navigatori sfidano le onde
Sopra: fondato nel 1502 e terminato 70 anni più tardi, il Mosteiro dos Jerónimos è il gioiello assoluto di Belém. In alto: a pochi passi dal Mosteiro, il Padrão dos Descobrimentos, Monumento alle scoperte, eretto nel 1960 nel 500° della morte di Enrico il Navigatore. Si può visitare (www.padraodescobrimentos.egeac.pt; orari: 10-19, ingresso 2,50 euro): ospita il Centro Cultural das Descobertas. Pagina accanto: il Ponte 25 de Abril è il principale collegamento tra le due rive del Tejo. Aperto nel 1966, lungo 2,2 km, s’ispira al Golden Gate Bridge di San Francisco.
morata, a passare la domenica con i bambini. Salendo sul Teleférico o fermandosi per ore, incantati, ad ammirare i pesci dell’Oceanário, uno dei più grandi acquari del mondo con 30 vasche (la centrale da sola contiene 5 milioni di litri d’acqua) e 8mila esemplari di oltre 500 specie marine. Nel quartiere dell’Expo hanno lasciato la loro firma grandi architetti contempo ranei, da Santiago Calatrava, con la slanciata geometria a volte del la Estação do Oriente, ad Álvaro Siza Vieira, con l’enorme soffitto di cemento armato sospeso come per miracolo sul Pavilhão de Portugal. All’estremo polo occidentale di questa Lisbona aperta al fiume, i quartieri di Restelo e di Belém. Quando salpavano per la Carreira, la rotta per le Indie, i marinai rivol gevano un saluto a Nossa Senhora do Bom Sucesso, protettrice dei naviganti, ancora al suo posto tra le decorazioni della Torre de Be lém. L’epopea delle esplorazioni Portogallo 117
Da praça do Comércio Dom José veglia il “suo” fiume
del XV secolo è raccontata al Mu seu de Marinha allestito sotto le volte del Mosteiro dos Jerónimos: si possono vedere le mappe e gli strumenti usati dai navigatori, i mappamondi, gli astrolabi e i mo dellini delle navi che forgiarono il dominio portoghese sugli oceani. Mentre sul Padrão dos Descobri mentos, il Monumento alle sco perte – una caravella stilizzata protesa verso l’ignoto –, dietro En
rico il Navigatore si affollano ma rinai, mercanti, esploratori, artisti e poeti che hanno fatto la storia del Portogallo. Alle loro spalle, il trionfo ornamentale del Mosteiro dos Jerónimos, voluto nel 1502 da Manuel I e finanziato coi de nari ricavati dall’oro e dalle spezie, si sposa con le linee geometriche del Centro Cultural de Belém, lo spazio polifunzionale per mostre e concerti firmato dagli architetti
Vittorio Gregotti e Manuel Salga do che ospita il Museu Colecção Berardo, oltre 860 capolavori d’ar te moderna e contemporanea da Picasso ad Andy Warhol. È stata trasformata in museo – il Museu da Electricidade – anche la vecchia Central Tejo, la prima di Lisbona a fornire illuminazione alle strade: i lampioni si accesero nel 1909, esattamente cent’anni fa. Mentre lo scorso anno una palazzi
A lato: barche da diporto ai moli del Doca do Bom Sucesso, a Belém. In alto: la statua equestre (1775) di Dom José domina praça do Comércio, monumentale spianata sulla riva del Tejo, simbolo della ricostruzione di Lisbona dopo il terremoto del 1755. Pagina accanto: nella Baixa un tram risale la rua da Prata. In fondo occhieggia il fiume.
Portogallo 119
Ipnotizzati dagli abissi, negli acquari dell’Oceanário
Sopra: la silhouette del Ponte 25 de Abril si riflette sulle vetrate di uno dei ristoranti di tendenza nati nella zona portuale dei docas. In alto: passeggio domenicale nel quartiere dell’Expo. Nella pagina accanto: è facile lasciarsi affascinare dalla vita marina che si dispiega nell’immenso acquario centrale dell’Océanario de Lisboa.
na portuale sul Doca de Alcântara è diventata il Museu do Oriente, 6 piani per raccontare i rapporti tra Portogallo ed Estremo Oriente attraverso oggetti e opere d’arte. L’area dei docas è l’esempio più riuscito di riuso delle strutture portuali. Nuovi locali aprono negli spazi fino a qualche anno fa occupati dal sale o dal legname. La zona più di tendenza è quella intorno alla Estação e al Doca de Santa Apolónia, dove i ristoranti glamour si alternano ai negozi e alle discoteche. Ma anche in avenida 24 de Julho la città è tornata a vivere sul fiume, nei locali che restano aperti tutta la notte. Così, si arriva al Doca de Santo Amaro al tramonto e si ordina un aperitivo guardando l’outra banda, la riva meridionale del Tejo. La colonna sonora è quella del vento e delle auto che sfrecciano sulla grandiosa campata del Ponte 25 de Abril. ▫ Cristina Gambaro Portogallo 121
Dove Come Quando Lisbona
Dove Come Quando Lisbona
Indirizzi di design e un caffè al tavolo di Pessoa 1, 2- La lobby del Jerónimos 8 e una delle sculture che decorano l’hotel. 3- Il wine bar DeliDelux, con vista sul Tejo.
Fotografie di Andrea Pistolesi
2
1
Giro turistico dei belvedere lisboeti
Miradouros, i balconi sulla città Il più famoso è il Miradouro de Santa Luzia, nell’Alfama, da cui i turisti ammirano il traffico di navi e traghetti che incrociano sul Tejo mentre i pensionati giocano a carte sotto il pergolato. In pieno centro, l’Elevador de Santa Justa, bizzarro traliccio di ferro costruito nel 1902 da un discepolo di Gustave Eiffel, sale al Chiado e regala una bella vista sul fiume e i tetti della Baixa, mentre il Miradouro de Santa Catarina, che si raggiunge con l’Elevador da Bica, funicolare del 1892, una delle più suggestive della città, è una terrazza affollata anche di sera, con vista sull’Alcântara e il Ponte 25 de Abril. Nel Parque das Nações vale invece la pena di salire sulla Torre Vasco da Gama (140 m) o di prendere il Teleférico per un panorama a 360° sulle architetture della nuova Lisbona. Però non si può dire di conoscere Lisbona se non la si è vista almeno una volta dal Tejo. Dai moli di Cais do Sodré e del Terreiro do Paço partono di continuo i traghetti che portano a Cacilhas, sull’altra riva del fiume. Da qui un bus sale ai piedi della statua di Cristo Rei che s’innalza, con le braccia aperte, per 28 metri su una base di 82: la vista sulla città e sul Ponte 25 de Abril è spettacolare.
4
4- Il Terreiro do Paço nei celebri azulejos del ’700 che ornano l’esterno del Miradouro de Santa Luzia.
5- La lobby dell’hotel Solar do Castelo, ricavato nelle antiche cucine del Castelo de São Jorge. 6- Il ristorante Martinho da Arcada, uno dei locali storici della capitale.
6
Fotografie di Andrea Pistolesi
5
3
i arriva a Lisbona con easyJet (tel. 899-678990; www.easy S jet.com), che opera un volo diretto giornaliero pomeridiano da Milano Malpensa: la tariffa parte da 28,99 euro a tratta, inclusi tutte le tasse e i supplementi.
La città vista dal fiume
La compagnia di battelli Transtejo (Estação Fluvial Terreiro do Paço, tel. 00351-21-8824671; www. transtejo.pt) organizza crociere turistiche che scendono il fiume dal Parque das Nações fino a Belém: sono attive dall’1/4 al 31/10, partono ogni giorno alle 15 dal Terreiro do Paço e durano circa 2 ore e mezza. Biglietto: 20 euro. 122 Portogallo
Dove dormire
Solar do Castelo (rua das Cozinhas 2, tel. 00351-21-8806050; www.solardocastelo.com). Bouti que hotel ricavato nel Palacete das Cozinhas, costruito nella seconda metà del XVIII secolo dentro le mura del Castelo de São Jorge per ospitare le cucine del palazzo di Alcáçova. Su due piani, 14 camere con mobili d’epoca, azu lejos e giochi d’acqua nel giardino. Prenotando on line doppia da 270 euro, colazione 14 euro. Jerónimos 8 (rua dos Jerónimos 8, tel. 00351-21-3600900; www. jeronimos8.com). Nuovo design hotel in una casa in pietra degli anni ’40: grandi finestre, terrazza zen
per rilassarsi al sole e 65 camere con vista sul Mosteiro dos Jerónimos e la Torre de Belém. Doppia con colazione da 162 euro.
Infante D. Henrique, Armazém B, Loja 8, tel. 21-8862070; www.deli delux.pt). L’indirizzo di tendenza per il brunch, da gustare guardando al di là dei vetri le navi da carico attraccate al Doca de Santa Apolónia. Conto da 15 euro.
Dove mangiare
Oceanário de Lisboa (esplanada D. Carlos I, Parque das Nações, tel. 21-8917002; www.oceana rio.pt Orari: 10-19, estate 10-20. Ingresso: 11 euro). Uno dei più grandi acquari del mondo: l’immensa vasca centrale, in parte subacquea, contiene 5 milioni di litri d’acqua di mare. Museu de Marinha (praça do
Martinho da Arcada (praça do Comércio 3, tel. 21-8879259). Ristorante storico della città, aperto dal 1782 e amato da Fernando Pessoa. Ci si può sedere all’aperto, sotto i portici, o nella sala dalle boiseries d’epoca. Cucina tradizionale. Conto medio: 25 euro. DeliDelux Wine Bar (avenida
Cosa vedere
Império, tel. 21-3620019; http:// museu.marinha.pt Orari: 10-17 dall’1/10 al 30/4, 10-18 dall’1/5 al 30/9, chiuso lun. Ingresso: 3 euro). Nel Mosteiro dos Jerónimos, antichi strumenti nautici e modellini per raccontare la storia delle esplorazioni portoghesi. Museu Colecção Berardo (praça do Império, tel. 21-3612878; www.museuberardo.com Orari: 10-19, ven. 10-22. Ingresso gratuito). L’arte del XX secolo in circa 900 opere della collezione permanente, e in mostre temporanee. Museu da Electricidade (av. de Brasília, tel. 21-0028190; www. fundacao.edp.pt Orari: 10-18, chiuso lun. Ingresso gratuito).
Aperto nel 2006 nella mole in mattoni della Central Tejo, è oggi uno dei musei più visitati del Paese. Museu do Oriente (av. de Brasília, tel. 21-3585200; www.foriente.pt Orari: 10-18, ven. 10-22, chiuso mar. Ingresso: 4 euro). Quattro secoli di presenza portoghese nell’Estremo Oriente attraverso oggetti e opere d’arte.
Informazioni
In Italia: Turismo de Portugal, tel. 848-391818; www.visitportugal. com A Lisbona: Lisboa Welcome Center, rua do Arsenal 15 (praça do Comércio), tel. 00351-210312810; www.visitlisboa.com ▫ Cristina Gambaro Portogallo 123