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1. Caratteristiche fisiche

1. Caratteristiche fisiche

Morfologia

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l Venezuela è interessato da almeno tre delle grandi unità morfologiche del continente sudamericano: la Cordigliera delle Ande, di cui comprende l’estrema sezione nord-orientale; il bassopiano alluvionale dell’Orinoco; una vastissima porzione dell’Altopiano della Guyana. Le Ande venezuelane (Cordigliera di Mérida) si sviluppano per circa 400 km, sono formate da diversi allineamenti montuosi paralleli tra loro, separati da valli e conche alluvionali, e quasi dappertutto si mantengono al di sopra dei 4.000 metri (La Columna, 5.070 metri). Sono una loro prosecuzione i rilievi che si estendono lungo la costa, fino ai Monti Caraibici che s’innalzano fin quasi a 2.000 metri, e che a loro volta proseguono nelle isole caraibiche. Il bassopiano percorso dall’Orinoco e dai suoi tributari, comunemente noto con il nome Los Llanos (le pianure), occupa la sezione mediana del Paese per ben 300.000 kmq. Nel Sud si innalza l’Altopiano della Guyana, inciso dall’alto corso dell’Orinoco e dai suoi affluenti, alto per lo più tra i 1.000 e i 2.000 metri, ma culminante a quasi 2.800 metri nel Cerro Roraima, all’estremità sud-orientale del Paese.

Idrografia

Nel bacino dell’Orinoco è compreso l’80% del territorio del Paese. L’alto corso del fiume e dei suoi affluenti (principale è il Caroní) si sviluppa sull’Altopiano della Guyana, dove i corsi d’acqua formano numerose rapide e cascate, tra cui il Salto Ángel (dichiarato Patrimonio dell’umanità dall’UNESCO), la più alta cascata del mondo (978 metri), su un affluente del Caroní. L’Orinoco sbocca nell’Atlantico con uno dei più vasti delta della Terra; ricchissimo di acqua, nel suo basso corso è navigabile anche da navi di grande tonnellaggio. Altro elemento idrografico notevole è il Lago di Mara-

caibo – in realtà una laguna, perché in comunicazione con il Golfo di Maracaibo (Mar Caraibico) – ampio 13.600 kmq.

Popolazione

Benché la costa del Venezuela fosse stata avvistata e toccata da Cristoforo Colombo nel corso del suo terzo viaggio (1498) e malgrado alcuni tentativi di insediamento europeo già verso la metà del XIV sec., la popolazione aumentò lentamente fino a tutto il XIX sec., anche per via del clima insalubre, della malaria e di altre malattie endemiche. Nel 1873, gli abitanti erano ancora meno di 1.800.000 e la densità media raggiungeva appena i 2 ab./kmq. Nel XX sec. l’incremento ha assunto ritmi molto più rapidi: la popolazione si avvicinava ai 4 milioni nel 1950 e ai 10,7 milioni nel 1971, per arrivare ai quasi 27 milioni del 2009. La popolazione è quindi aumentata di 7 volte in 60 anni: dapprima per effetto di un robusto flusso immigratorio favorito dal crescente sfruttamento petrolifero (con un notevole apporto di Italiani); in seguito, soprattutto per il saldo naturale fortemente positivo, prodotto da un drastico calo del tasso di mortalità (appena il 5,1% nel 2009), mentre quello di natalità è ancora forte (20,6%). La speranza di vita è discretamente alta (75 anni circa e oggi si stima che circa il 60% della popolazione abbia un’età inferiore ai 25 anni), ma elevata è la disoccupazione, la popolazione in condizioni di povertà sfiora il 38% secondo dati ufficiali, la sperequazione reddituale è fortissima, a fronte di un reddito medio annuo per abitante (12.875 dollari nel 2007) che colloca il Paese fra quelli a medio reddito. Il 93% della popolazione (2008) risiede in aree urbane: la capitale Caracas, con 2 milioni di abitanti (2009), Maracaibo (1,8 milioni, il principale centro dell’industria petrolifera), Valencia (1,4 milioni), Maracay (443.000) e poi ancora Barquisimeto e Ciudad Guayana (fondata come città industriale nel 1961 attorno a un centro siderurgico) costituiscono i poli di una rete urbana

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