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Associazionismo in Venezuela

ASSOCIAZIONISMO IN VENEZUELA

La storia dell’associazionismo italiano in Venezuela risale al XIX secolo, quando centinaia di italiani arrivarono nel Paese per iniziare una nuova vita, iniziando a unirsi con gli altri connazionali, al fine di provvedere e affrontare insieme le esigenze comuni in un luogo nuovo. Sono nate così gran parte delle associazioni italiane, che nel corso dei decenni hanno visto crescere progressivamente il numero dei propri membri, dedicandosi in modo stabile ad attività culturali, di assistenza, ricreative, sportive e di educazione. Tutte le associazioni sono state unite da un ideale comune: unire gli italiani presenti in terra straniera per mantenere viva la memoria della propria cultura e delle tradizioni nazionali e facilitare il processo di integrazione nel nuovo contesto sociale. Nel corso degli anni le associazioni hanno svolto un ruolo fondamentale a tutela della identità nazionale d’origine, dando vita a un modello di relazione interpersonale particolarmente efficace, a tutto vantaggio della costruzione di comunità pluriidentitarie, aperte e democratiche, saldamente inserite all’interno di una società sempre più globalizzata. Nei decenni si sono affermate in Venezuela numerose associazioni, tra cui si ricordano quella degli abruzzesi, degli umbri, dei lombardi, dei siciliani, dei pugliesi, dei toscani etc., solo per citare le principali. L’operato di tali enti è sempre stato improntato ai principi di promozione e valorizzazione della Madre Patria all’estero. Per molti anni, tale Associazionismo, soprattutto quello regionale, ha rappresentato in Venezuela un collante per la nostra collettività, che si riuniva spesso presso la sede della propria Associazione o presso il Centro Italiano Venezuelano per celebrare il Santo patrono, altre festività e per condividere momenti importanti sia dell’Italia sia del Venezuela. Erano ben conosciuti i pranzi domenicali organizzati dal Fogolar Furlan per i propri soci; le cene regionali in cui le Associazioni -dall’Abruzzo alla Sicilia e alla Campania- sorteggiavano un biglietto aereo messo a disposizione dalla compagnia di bandiera

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