Il sacromonte di laorca

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Cimitero di Laorca Come arrivarci: da Lecco prendere la strada che sale in Valsassina, raggiungendo il rione di Laorca. Al secondo marcato tornante (ampio slargo) svoltare a sinistra e seguire la strada per 200/300 metri, fino ad un parcheggio, via Paolo VI. Dal fondo del parcheggio seguire una stradina (quella di destra) che porta al cimitero

I cimiteri di Lecco Cimitero Monumentale - via Parini 29, viale Turati - tel. 0341 364614 Cimitero di Castello - via Solferino, via Foscolo, via Ponte Alimasco - tel. 0341 360023 Cimitero di Laorca - via alla Grigna Cimitero di Acquate - Via Foscolo Cimitero di Rancio - Via Bonaiti Cimitero di Maggianico - via Laini Cimitero di Chiuso - Corso Bergamo Orario invernale (1 ottobre - 31 marzo) da lunedĂŹ a domenica: dalle 8 alle 17.30 Orario estivo (1 aprile - 30 settembre) da lunedĂŹ a domenica: dalle 8 alle 18

Comune di Lecco www.comune.lecco.it

Servizi cimiteriali del Comune di Lecco Tel. 0341 481291 - 481275 - Fax 0341 481275 E-mail: servizi.cimiteriali@comune.lecco.it

Amici dei Musei del territorio lecchese www.amicideimusei-mikrokosmos.it tel. 0341 682442 - 333 3236926 - E-mail: tiziana.rota@alice.it A cura di: Tiziana Rota e Valeria Campagni (con la collaborazione dei Servizi di comunicazione e partecipazione del Comune di Lecco) Foto di: Mauro Lanfranchi, Angelo Pirovano, Massimo Di Stefano. Impaginazione e stampa: Grafiche Cola, Lecco

Il Sacromonte di Laorca


Il Sacromonte di Laorca Il complesso monumentale che nella parte più alta di Lecco si è sviluppato attorno alle grotte e all’antica chiesa di San Giovanni ai Morti di Laorca, può certamente essere considerato un patrimonio storicoambientale unico nel suo genere nel nostro territorio, vero luogo della memoria del vecchio nucleo ma anche della città. L’ambiente è ancor oggi di forte suggestione: ai piedi della Corna Medale speroni rocciosi in cui si aprono grotte e anfratti, creano una sorta di anfiteatro naturale che ospita il cimitero di Laorca, la chiesa cimiteriale, le cappelle ed è il punto d’arrivo della Via Crucis. La scelta certamente non casuale, di celebrare la memoria in un ambiente naturale così affascinante e suggestivo, ai piedi e dentro la montagna, rende questo luogo unico. Proprio per le caratteristiche ambientali è stato proposto e accolto nella Route Europea dei Cimiteri Significativi. Virginio Brivio, sindaco di Lecco

Le grotte Tutto il versante su cui si trova Laorca è costituito da teneri conglomerati calcarei che rappresentano dei depositi di versanti cementati, traforati da numerose cavità. La più grande e suggestiva grotta tra quelle presenti è la grotta di San Giovanni che si trova in prossimità del cimitero. La grotta si trova oltre la cappella della Madonna di Lourdes da cui si gode uno splendido panorama: a sinistra il complesso cimiteriale, il vecchio nucleo di Laorca e la Valsassina; a destra il corso del Gerenzone, culla dell’industria del ferro, la città di Lecco e il suo lago. La grotta e l’insieme ambientale sono stati oggetto d’interesse da parte dell’abate Antonio Stoppani che qui camminava mosso dal duplice interesse scientifico e alpinistico. La tradizione popolare poi voleva che le acque, prodotte dallo stillicidio, fossero miracolose: l’acqua del beato Giobbe nella grotta di San Giovanni propiziava la coltura del baco da seta, mentre quella gocciolante sul sagrato della chiesa e raccolta in un bacile di pietra si riteneva che guarisse le malattie degli occhi. Probabilmente la storia di devozione che ha dato origine a tutto il complesso nasce da un piccolo vano tra la roccia e la chiesa, lo Scurolo, rifugio del venerato eremita Giovanni, dove ancora oggi sono raccolti innumerevoli ex voto per grazia ricevuta.

La Via Crucis La Via Crucis, sulla salita del cimitero, fu costruita nel 1765. Il pittore Luigi Tagliaferri (1841-1927), figlio di Giovanni Maria Tagliaferri di Pagnona (1809-1879) che aveva eseguito affreschi nella chiesa parrocchiale

dei Santi Pietro e Paolo di Laorca, fu chiamato a rifare gli affreschi delle cappelle che furono restaurate. Nel 1989 tutte le cappelle, così come ora appaiono, furono ricostruite in forme neoromaniche, in mattoni, sulle vecchie fondamenta in pietra. Nel 1985 il pittore lecchese Paolo Gerosa “Paulo” (Lecco 1938), realizza delle nuove immagini con il linguaggio della pittura contemporanea. L’autore, originario di Laorca e discendente della famiglia che nel 1919 aveva commissionato i dipinti al Tagliaferri, dipinge i 15 pannelli, acrilico su fibracemento, per le stazioni della Via Crucis e per la cappella della Resurrezione, che ricoprono i resti degli affreschi precedenti.

Il ricordo dei caduti Nello Scurolo le lapidi in memoria dei Caduti della Montagna. Nel 1922, tra la parete rocciosa e la facciata della chiesa, fu inaugurato il Monumento dei Caduti della guerra ‘15-‘18, di cui rimangono i simboli dell’Alfa e dell’Omega. Nel 1923, sul sagrato della chiesa s’inaugurava il viale delle rimembranze con le targhe su cippi di legno, ora in granito, dedicate a ciascun caduto di Laorca. Nel giardinetto antistante al complesso delle otto cappelle private, il monumento di Antonio Dell’Oro, pilota, medaglia d’oro al valor militare, caduto in Africa nel 1940, opera di Giuseppe Mozzanica (Merate 1892-1983). Nel 1967 fu eretta, all’inizio della scalinata della Via Crucis, una lineare struttura di granito in cui si compongono i volumi progettati dall’architetto Giacomo Cereghini (Lecco1903- 1966) per ricordare tutti i CADUTI PER LA PATRIA.

La chiesa cimiteriale di San Giovanni ai Morti San Giovanni ai morti è una delle chiese più antiche di Lecco citata nel Liber Notitiae Santorum Mediolani del 1289. Stucchi sull’arco trionfale e nell’abside datati 1638; affresco, Nascita di San Giovanni Battista, e nicchie con sculture a tutto tondo. Alla sommità dell’arco trionfale S. Giovanni Battista, sul pilastro destro S. Caterina d’Alessandria e nella nicchia della parete absidale una statua collocata nel 1917 della Madonna del Carmine; lacerti di affreschi datati 1538 sulla parete destra della navata.

Il cimitero Delle tombe più antiche sopravvivono solamente alcune lapidi in lavagna e in marmo sulla parete del muro di recinzione a sinistra degli ingressi ai due livelli e poche altre. Livello superiore: monumento don Valentino Crotta, tuttotondo, marmo, 1892; loculi con lastre a parete; monumento Colombo-Pozzi, Pietà, tuttotondo, bronzo, 1971, Ettore Cedraschi; monumento ad Augusto Gianola, legno, 1990.

Livello inferiore: a destra dell’ingresso una parete integra di loculi a cellette, testimonianza ormai rara nei cimiteri di ossario ottocentesco; monumento Bolis, tuttotondo, marmo, 1897; monumento Falk, marmo, pietra e bronzo, 1922, Aristide Mella (1867-1941), architettura tardo liberty, scultura Crocifisso.

Le edicole private Sul piazzale: edicola Redaelli, 1903, ing Camillo Martelli (Acquate LC 1846-1925); edicola Redaelli, 1908, tra l’VIII e la IX stazione; edicola Bolis, 1914, geom. Arturo Reina; edicole private 1930, ing. Giosuè Todeschini, sul terrazzamento inferiore ricavato dalla demolizione di un banco d’arenaria nel 1922. Da Tiziana Rota, Percorsi di arte, storia e paesaggio nei cimiteri di Lecco, Lecco 2014

Landscaped cemetery of Lecco-Laorca

Landschaftsfriedhof von Lecco-Laorca

The cemetery of Laorca is located in the Laorca district of Lecco, at the foot of Mount S. Martino, along the Gerenzone River, cradle of the Lecchese steel industry and a particular example of a historic, landscaped cemetery. The environment is still highly suggestive: at the foot of the Corno Medale stands a sort of natural amphitheater, created in a rocky spur and fraught with caves and ravines. This site holds the cemetery, several private chapels dating from the late 1800s and early 1900s, the ancient cemetery church of San Giovanni ai Morti and the chapels in Via Crucis. In the early 1900s the industrial families of the zone chose this site to build their private chapels and monumental tombs in an eclectic style that melds classical features with the imposing features of Art Nouveau. As a whole it can be defined as a Sacromonte, a sacred mountain, for centuries a devotional site. The terraces enjoy a splendid view of the city of Lecco and the lake.

Der Friedhof von Laorca liegt im höheren Stadtteil von Lecco an den Hängen des Monte S. Martino entlang des Wildbachs Gerenzone, der die Wiege der Eisenindustrie dieser Gegend ist, und stellt ein sehr interessantes Beispiel für einen historischen Landschaftsfriedhofs dar. Von der Atmosphäre geht noch heute eine starke Suggestion aus: Am Fuß des Corno Medale befinden sich Gebirgsvorsprünge mit Grotten und Höhlen, so dass eine Art natürliches Amphitheater entsteht, in dem der Friedhof, die zahlreichen privaten Grabkapellen vom Ende des 19. und Anfang des 20. Jahrhunderts, die alte Friedhofskirche San Giovanni ai Morti und die Kreuzwegkapellen liegen. In den ersten Jahren des 20. Jahrhunderts haben die Industriellenfamilien des Tals hier ihre privaten Kapellen und Monumentalgräber im eklektischen Stil erbaut. Insgesamt könnte der Friedhof als Sacromonte (heiliger Berg) - über Jahrhunderte ein Ort der Devotion bezeichnet werden. Von den Terrassen hat man einen zauberhaften Blick über die Stadt von Lecco und den See.


Il Sacromonte di Laorca • 1-14. P. Gerosa, Paulo,Via Crucis, 14 stazioni,

acrilico su fibracemento, 1985-1989. 15. P. Gerosa, Resurrezione, acrilico su fibracemento, 1985-1989. 16. Ossario della grande peste, 1630 e Monumento ai Caduti 1915-18, architettura, 1922. • 17. Ricordo dei Caduti in montagna e Scurolo • 18. Chiesa cimiteriale di San Giovanni ai Morti prima ante 1289. • 19. Viale delle rimembranze, 1923. • 20. A. Reina, edicola Bolis, architettura, marmo, 1914. • 21. Edicola Redaelli, architettura e rilievi, marmo, 1908. • 22. C. Martelli, edicola Redaelli, architettura e Angelo tuttotondo, bronzo, 1903. • 23. Edicola Piazza. • 24. G. Todeschini, complesso edicole private, cemento, 1930. • 25. G. Mozzanica, Monumento ad Antonio Dell’Oro, tuttotondo, bronzo 1940. • 26. G. Cereghini, monumento ai Caduti per la patria, architettura, 1967.

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27. Loculi, R. Piter, Pietà, monumento Maddalena Corti, rilievo bronzo, 1938 28. E. Cedraschi, Pietà, monumento Colombo-Pozzi, tuttotondo, bronzo, 1971. • 29. Monumento don Valentino Crotta, tuttotondo, marmo, 1892. • 30. Monumento Augusto Gianola, legno, 1990.

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• 31. A. Mella, monumento Falk, architettura e Crocifisso tuttotondo, marmo, pietra e bronzo, 1922. • 32. Monumento Bolis, tuttotondo, marmo, 1897. • 33. Ossario. • 34. Lastre a parete, marmo e lavagna, fine 1800. • 35. Grotta della Madonna di Lourdes e terrazzo panoramico. • 36. Grotta di San Giovanni

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