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LINEE GUIDA COMPORTAMENTALI PER OPERATORI ATS IN CASO DI INCIDENTE / INCONVENIENTE GRAVE

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a cura di ANACNA

ASS. NAZ. ASSISTENTI E CONTROLLORI DELLA NAVIGAZIONE AEREA

ITALIAN AIR TRAFFIC CONTROLLERS’ ASSOCIATION MEMBER OF IFATCA

INTERNATIONAL FEDERATION OF AIR TRAFFIC CONTROLLERS’ ASSOCIATIONS

Questo documento, redatto con l’aiuto di autorevoli esperti di diritto penale, ha lo scopo di fornire un primo aiuto agli Associati ANACNA nel caso in cui fossero coinvolti, nel corso della propria attività professionale, in un evento ATS di particolare importanza quale un incidente o un inconveniente grave.

Le linee guida non sono da considerarsi esaustive, e non sostituiscono un’assistenza professionale specifica. Rimane essenziale il contatto preliminare con un avvocato (penalista) di fiducia, in grado di garantire la più adeguata assistenza legale. Inoltre, non è possibile escludere – in linea teorica – che situazioni specifiche richiedano di adottare condotte diverse da quelle suggerite in questo

Riteniamo tuttavia che queste linee guida possano costituire un elemento utile a cui far riferimento nelle prime, delicate fasi successive al verificarsi di un incidente, un inconveniente grave, o qualunque evento ATS suscettibile di far emergere responsabilità penali in capo all’Associato.

ANACNA desidera ringraziare il team di ricerca dell’Alta Scuola “Federico Stella” sulla Giustizia Penale dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, l’avvocato Cesare Cicorella dello Studio Cicorella di Busto Arsizio, e l’avvocato Enrico Moscatelli dello Studio Monti & Gandolfo di Chiavari per il prezioso aiuto nella stesura del documento. Nei momenti immediatamente successivi all’evento l’Autorità Giudiziaria, tramite la Polizia Giudiziaria, inizierà a raccogliere elementi utili ai fini dell’indagine penale che inevitabilmente verrà attivata, e procederà a sentire i soggetti coinvolti.

L’Autorità Giudiziaria che procede potrebbe richiedervi “sommarie informazioni”, e il rifiuto o la reticenza potrebbero comportare la commissione di un reato1. Qualora la vostra posizione dovesse aggravarsi, passando da sommari informatori testimoniali a potenziali indagati, l’Autorità Giudiziaria ha l’obbligo di interrompere la vostra audizione ed illustrarvi, quindi garantirvi, tutti i diritti propri del soggetto indagato2.

Qualora assumiate la qualità di imputati, le dichiarazioni rese fino a quel momento non potranno essere utilizzate in un eventuale processo contro di voi, mentre saranno pienamente utilizzabili quanto alla responsabilità penale di terzi.

Infatti, nel caso in cui un soggetto sia formalmente sottoposto alle indagini e solo in quel caso, tra i vari diritti garantiti, vi sono anche il privilegio contro l’autoincriminazione e il diritto al silenzio. Dall’interrogatorio dell’indagato si potranno, cioè, ottenere dichiarazioni solo se questi decida di renderle. L’indagato può rifiutare di rispondere a tutte le domande o soltanto ad alcune di esse3

1 Il mendacio o il rifiuto di deporre in fase di indagini è, tuttavia, dall’art. 371-bis c.p. sanzionato solo per le dichiarazioni da rendersi al rappresentante della Pubblica Accusa (ferma restando la causa di esclusione della punibilità prevista dall’art. 384 c.p.). La falsità o reticenza manifestate agli organi di Polizia Giudiziaria potrebbero, in base alle circostanze del caso e al netto di specifiche valutazioni, integrare, tutt’al più, i reati di calunnia (art. 368 c.p.) o favoreggiamento personale (art. 378 c.p.), non essendo in alcun modo riconducibili all’art. 371bis, neppure quando vi sia la delega del P.M.

2 Art. 63 c.p.p. (con riferimento all’estensione dei diritti e delle garanzie dell’imputato alla persona sottoposta alle indagini, cfr. art. 61 c.p.p.).

3 Cfr. artt. 24 e 111 Cost.; art. 6 CEDU; artt. 63, 64, 197-bis, 350, 351 c.p.p.

4 La conservazione di una copia del TOKAI è da intendersi unicamente per archivio personale e per una più precisa ricostruzione dei fatti. Rimangono valide le normative interne degli ANSP riguardo la riservatezza dei dati e dei documenti aziendali, che non vanno diffusi per nessun motivo.

5 D. Lgs. 25 febbraio 1999, n. 66, art. 9.2 “Le pubbliche amministrazioni, gli enti di diritto pubblico e privato e gli altri soggetti operanti nel settore dell'aviazione civile e dell'industria aeronautica, hanno l'obbligo di fornire all'Agenzia tutte le informazioni e la documentazione di cui dispongono in

1. Tenendo ben presente quanto precede, informate in maniera tracciabile dell’accaduto il soggetto designato dall'ANSP, così come previsto dal Regolamento UE 376/2014 e dal Safety Management System aziendale.

Seguite le procedure previste per la compilazione del TOKAI, riportate solo i fatti essenziali in modo oggettivo e sintetico, evitate di esprimere commenti di qualsiasi tipo e di scrivere cose di cui non siete assolutamente sicuri.

2. Una volta inoltrata la segnalazione tramite il sistema TOKAI, salvatene una copia in formato PDF e conservatela, in modo da potervi accedere anche al di fuori dell'Intranet aziendale4. Nel caso in cui abbiate compilato un modulo di segnalazione cartaceo, pretendete che ve ne sia rilasciata una copia.

3. A meno che non sia diversamente previsto dalle procedure interne del vostro datore di lavoro, non spetta a voi prendere contatti con l’Autorità Giudiziaria e, pertanto, non vi preoccupate di ciò.

4. Non rilasciate mai dichiarazioni spontanee. Fornire informazioni agli Investigatori e alle Autorità è un dovere. Tuttavia, considerato lo stato di agitazione in cui vi potreste trovare, è consigliabile prendere del tempo al fine di recuperare una condizione psico- fisica idonea.

È essenziale che eventuali interviste da parte della Polizia Giudiziaria si svolgano al di fuori dell'orario di lavoro, per ovvi motivi di serenità nello svolgere le proprie mansioni prima e dopo l'intervista:

- pretendete di essere intervistati fuori dal turno

- qualora la Polizia Giudiziaria dovesse comunque presentarsi sul vostro luogo di lavoro durante un turno, una volta conclusa l'intervista raccomandiamo di non riprendere l'attività lavorativa in posizione operativa

5. Contestualmente all’indagine giudiziaria, viene aperta da ANSV l’inchiesta di sicurezza, con fini unicamente di prevenzione, rispetto alla quale il personale coinvolto non ha diritto al silenzio5

Sebbene la normativa preveda il diritto alla riservatezza delle informazioni trasmesse agli investigatori di ANSV, è di fondamentale importanza che l’operatore ATS, nelle fasi iniziali di questa inchiesta parallela, sia sempre assistito dal proprio legale nel caso in cui si ritenga che, in quanto si andrà a dichiarare, possano sussistere elementi potenzialmente auto-incriminanti. È essenziale inoltre che l’operatore si limiti a fornire soltanto dati oggettivi, possibilmente documentabili.

6. Non firmate alcun documento senza un’attenta lettura e senza avere piena coscienza del contenuto.

Nel caso, illustrato all’inizio del documento, in cui la Polizia Giudiziaria vi interroghi come persona informata dei fatti (art. 351 c.p.p.), non vi sarà consegnata copia del verbale. Tuttavia, nel caso in cui le dichiarazioni da voi rilasciate non corrispondano a quanto trascritto nel verbale, non sottoscrivetelo. Chiedete, in ogni caso, che vi sia riletto con la dovuta calma quanto avete dichiarato.

7. Identificatevi quando richiesto, ma non consegnate i vostri documenti. Vi potrebbe essere chiesto di mostrare la vostra licenza: fornitene gli estremi, ma non consentite a nessuno di trattenerla, finché non avrete accertato di averne conservato l'originale in formato digitale. Ricordiamo in ogni caso che è sempre obbligatorio, anche al di fuori dei casi di evento ATS o incidente, avere a disposizione la copia cartacea firmata e digitale della propria licenza CTA/FISO.

8. ANACNA raccomanda fortemente di non rilasciare alcuna dichiarazione, intervista, comunicato o conferenza stampa in merito all'evento che vi ha visti coinvolti, soprattutto se suscettibile di avere un’eco mass-mediatica significativa.

Oltre ad avere effetti potenzialmente negativi sull'esito delle eventuali indagini a vostro carico, rilasciare al pubblico informazioni sull'evento può costituire una violazione degli obblighi di riservatezza del dipendente, con le inevitabili conseguenze sul piano disciplinare.

9. Qualora vi sia chiesto dalla Polizia Giudiziaria di sottoporvi a un test tossicologico, fatelo, consapevoli che da un eventuale rifiuto deriverebbe una presunzione di positività. Per vostra maggior tutela, successivamente e solo se sussiste il dubbio di una possibile positività, recatevi con tempestività in una struttura privata indipendente, per ripetere tutte le analisi ed i test effettuati.

10. A seguito dell'evento, non continuate a lavorare in linea operativa. Lo stress e la preoccupazione legati all'evento non devono essere sottostimati. Normalmente, in questi casi, la sospensione dall’attività operativa è decisa dal datore di lavoro, in attesa di una possibile investigazione. In mancanza di tale azione, pretendete voi stessi la sostituzione

11. Qualora previsto, e se lo ritenete opportuno, potete aderire al programma di peer support del vostro datore di lavoro. Siate consapevoli che il peer non si può avvalere del segreto professionale, qualora venga interpellato come persona informata sui fatti.

12. Fatevi rilasciare copia di tutti i documenti aziendali che si riferiscono all’evento, quali ad esempio i report compilati.

13. In generale mantenete totale riserbo, ma se sentite il desiderio di confidarvi con qualcuno – senza entrare nei dettagli dell’accaduto – fatelo possibilmente con una persona di assoluta fiducia che sia estranea al vostro lavoro. Suggeriamo, in ogni caso, di parlare dell’accaduto solo con il vostro avvocato di fiducia, unico soggetto che si possa avvalere del segreto professionale.

Se vengo sentito...

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