Anastasia Bergamo_Portfolio 2020

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PORTFOLIO

ANASTASIA BERGAMO


Architettura per l’uomo - Arles, Francia Foto: Anastasia Bergamo


Mi piace la libertà , il tramonto, l’ottimismo, il passato e le persone.


Competenze: AutoCAD 2D AutoCAD 3D A. Illustrator A. Indesign A. Photoshop SketchUp ArcGIS RDF Pointools PhotoScan Cinema 4D ArchiCAD

Competenze Linguistiche: Inglese: Scritto B1 | Orale B1 Francese: Scritto B1 | Orale B1


ANASTASIA BERGAMO Architetto.

Ordine degli Architetti di Venezia Matricola 5002 02.03.1993 Mirano, Venezia Via Baseggio, 111 30038 Spinea, Venezia + 39 3474186170 bergamo.anastasia@hotmail.it www.linkedin.com/in/anastasia-bergamo www.issuu.com/anastasiabergamo www.instagram.com/_anastasiabergamo

SOMMARIO 6 Curriculum Vitae 8 Aquileia. la cittadella dell’archeologia 14

Ripafratta. re-use the castel

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Venezia. isole dimenticate

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Firenze. into the void

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Atene. acropolis museum

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Berlino. esposizione temporanea presso il neues museum

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Torino. accessibilità alla sacra di san michele

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Treia. allestimento del museo archeologico della città

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Parigi. social housing nell’area “point du jour”

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Marghera. complesso polifunzionale


ESPERIENZE PROFESSIONALI Architetto presso corde architetti associati

06.2020_oggi

Via della Pila 40, 30174 Venezia

Studi di fattibilità

Architetto presso AI PROGETTI Srl.

11.2018_06.2020

Via Peppino Impastato 14, 30174 Venezia-Mestre

Redazione elaborati grafici, relazioni tecniche, pratiche edilizie, ufficio gare, interior design, progettazione architettonica, grafica, concorsi. 01.2018_oggi

Progetto per il restauro di un’abitazione unifamiliare a Marano di Mira (VE) e presentazione della pratica edilizia di SCIA presso il comune di Mira in collaborazione con il Geom. Carlo Bertoldo

01.2018_12.2018

Collaborazione con l’Arch. F Caprioglio. Via delle Industrie, 23/2, Parco Scientifico e Tecnologico VEGA, 30175 Marghera, Venezia

Progettazione di un complesso residenziale a Zelarino (VE) e redazione permesso di costruire. Tirocinante presso Caprioglio Associati Architects.

10.2017_11.2017

Via delle Industrie, 23/2, Parco Scientifico e Tecnologico VEGA, 30175 Marghera, Venezia

Progettazione di due fattibilità per una casa unifamiliare a Mogliano. Tirocinante presso Aequa engineering srl.

08.2014_12.2014

Via Veneto, 1, 30030 Martellago (VE), Italia

ISTRUZIONE E FORMAZIONE 05.2019

Iscrizione all’Ordine degli Architetti Pianificatori Paesaggisti e Conservatori di Venezia - Sezione A - Matricola 5002

12.2018

Abilitazione all’esercizio della professione di Architetto Università IUAV di Venezia, Venezia

02.2017-09.2018

Master Itinerante in “Museografia, Architettura e Archeologia, Progettazione Strategica e Gestione Innovativa delle Aree Archeologiche” Accademia Adrianea, Via della Gatta, 6 - 00186 Roma Voto: 30/30 WS Atene: progettazione di una struttura museale e di servizio al pubblico da collocarsi sull’Acropoli, in collaborazione con SAIA (Scuola Archeologica Italiana di Atene) WS Roma: progetto su via dei fori imperiali nel rapporto tra città moderna e città archeologica, in collaborazione con l’arch. Luigi Franciosini WS Berlino: allestimento di una mostra temporanea di gioielli egizi presso il Neues Museum, in collaborazione con Alexander Schwarz - David Chipperfield Architects, Berlin WS Torino: progettazione, musealizzazione e accessibilità della Sacra di San Michele WS Treia: seismic emergency workshop, in collaborazione con il Politecnico di Torino.

10.2015_07.2018

Laurea Magistrale in Architettura per il Nuovo e l’Antico Università IUAV di Venezia, Venezia Voto: 110/110 e LODE “La cittadella dell’archeologia. Una nuova metafora urbana per il parco archeologico della città di Aquileia”, relatrice: Serena Maffioletti https://issuu.com/anastasiabergamo/docs/book_progetto_issuu https://issuu.com/anastasiabergamo/docs/book_relazione_storica_issuu

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Curriculum Vitae


08.2016_01.2017

Programma Erasmus Plus ENSAM - École nationale supérieure d’architecture de Marseille, Francia (FR)

10.2012_07.2015

Laurea Triennale in Scienze dell’Architettura Università IUAV di Venezia, Venezia Voto: 107/110

09.2007_06.2012

Diploma di maturità scientifica Liceo Scientifico E. Majorana, Mirano, Venezia Voto: 76/100

WORKSHOP 02.2017

Workshop “Architectural design workshop “klangschatten” Venezia” Carlos Asensio Wandosell

07.2015

W.A.Ve 2015 | “Progetto Fitzcarraldo - Conservazione dell’heritage veneziano” Javier Corvalan

07.2014

W.A.Ve 2014 | “Riprogrammazione nel contesto di Porto Marghera” OfficeUS - Eva Franch i Gilabert

07.2013

W.A.Ve 2013 | “Marghera 4x4 – scenari possibili. Riqualifica dell’area industriale di Porto Marghera” Mathias Klotz

CONCORSI E PUBBLICAZIONI 2019

Concorso di idee | ArchiContest, FlorenceCall “Un museo dell’arte e dei mestieri nel centro storico di Firenze”

2019

Concorso di idee | Re-use the Castle Recupero della Rocca di Ripafratta a San Giuliano Terme (Pisa) Terzo Posto

2018

2015

Concorso di idee | Inspiration Hostel 2018 “Progettazione di un rifugio di introspezione e creatività per gli artisti” Short List Premio Piranesi Prix de Rome | Accademia Adrianea Progettazione di un padiglione termale e di un percorso espositivo all’interno della Villa Adriana di Tivoli (Roma) Primo Posto

2016

“Regeneration of the recent past, international researcing and teaching experience”, a cura di PierAntonio Val, Università IUAV di Venezia, pag. 102 | Building by layers, The comparison with the quality of modern: Fernand Pouillon

2015

CONTAMINATIONS, inserto della rivista “lab2.0 Magazine”, a cura di Francesco Leoni e Luca Bonci , pag. 48-49 | Pubblicazione dei progetti vincitori del Piranesi Prix de Rome.

2015

(IM)MEMORIALE, ex ospedale psichiatrico di Rovigo (vol. III) | Mostra itinerante Iuav/Cotonificio Veneziano, Rovigo/ex OPP/Chiesa, Rovigo/Cittadella Sanitaria a cura di Emanuela Sorbo, Leila Signorelli, Marco Chiuso, Eva Rimondi | Ricerca e didattica del Laboratorio di Restauro del Corso di Laurea in Architettura Costruzione Conservazione del Dipartimento di Architettura Costruzione Conservazione Anastasia Bergamo | Portfolio

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AQUILEIA. LA CITTADELLA DELL’ARCHEOLOGIA 2018 | Tesi di Laurea Magistrale Con: Martina Fent Università IUAV di Venezia Relatrice: Serena Maffioletti

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Aquileia. La cittadella dell’Archeologia

Aquileia, città dell’Impero romano, conserva resti di una città antica ancora in gran parte da scoprire e che affiorano in modo disconnesso in ogni angolo della città. La situazione di “confinamento” delle aree archeologiche riduce il patrimonio culturale a semplici resti privi di vita incapaci di colmare la necessaria tensione verso la costruzione di una qualità diffusa nel territorio. l progetto del parco archeologico urbano propone la riqualificazione

del rapporto tra spazi pubblici e aree archeologiche per poter riscattare queste ultime dalla loro condizione di “isole” irraggiungibili ed intoccabili. Lo spazio interno della grande piastra viene organizzato riproponendo lo schema a scacchiera romano, secondo il quale cardi e decumani incrociandosi perpendicolarmente definivano delle insulae all’interno delle quali i romani edificavano complessi residenziali e pubblici a servizio delle loro città.


Pagina a fronte: planimetria di progetto della città di Aquileia. A fianco, dall’alto: schemi di progetto; esploso assonometrico della cittadella dell’archeologia.

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Aquileia. La cittadella dell’Archeologia


Pagina a fronte: vista dello spazio museale; vista delle gallerie espositive. A fianco, dall’alto: partito architettonico del prospetto; sezione della galleria espositiva; sezione longitudinale dell’intero complesso; sezione trasversale.

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Aquileia. La cittadella dell’Archeologia


Pagina a fronte e a destra: sistemi di illuminazione degli spazi espositivi. Anastasia Bergamo | Portfolio

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RIPAFRATTA. RE-USE THE CASTEL 2019 | Concorso di idee Con: Enrico Berti, Filippo Bison, Martina Fent Terzo classificato Bando: Re-Use Italy

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Ripafratta. Re-use the castel

Attraverso la riorganizzazione dei percorsi, il progetto modifica il sistema collinare di Ripafratta in un parco paesaggistico incentrato sull’importanza del colle Vergario e della Rocca, come simbolo del rapporto tra il nuovo e l’antico. Il progetto si basa sul concetto di

dare al sistema orografico e alle rovine archeologiche un ruolo centrale nella vita del paese, sottolineando la sua funzione e offrendo nuovi spazi pubblici che rappresentano le esigenze della societĂ contemporanea, ristabilendone la relazione.


A fianco: planimetria della zona di Ripafratta, evidenziati i percorsi e collegamenti tra rocca e torri. Pagina a fronte, dall’alto: piante e sezioni delle torri; rapporto territoriale tra rocca e il paese; pianta al livello zero della rocca con la zona museale.

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Ripafratta. Re-use the castel


Pagina a fronte: esploso assonometrico della rocca, del nuovo spazio multifunzionale interno e del collegamento verticale per garantire l’accessibilità del sito. A fianco, dall’alto: vista del circuito pedonale esterno; vista interna alla rocca; vista dello spazio museale; vista della sala polifunzionale. Anastasia Bergamo | Portfolio

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VENEZIA. ISOLE DIMENTICATE 2019 | Concorso di idee Con: Enrico Berti, Filippo Bison, Martina Fent Gruppo finalista Bando: Open Gap

Venezia inserita in un singolare paesaggio lagunare, per secoli è stata fonte d’ispirazione per artisti, poeti e musicisti. Oggi sta attraversando una fase di grande difficoltà. Il turismo di massa che devasta la città provoca cicatrici profonde all’anima di questo spazio magico. Il rumore della vita quotidiana dissolve la sua essenza artistica e gli spazi del silenzio, che tanto attraevano gli artisti un tempo, sono ormai inesistenti. Venezia, sospesa tra il cielo e il mare, da sempre genera emozioni e sensazione irripetibili ma l’artista ha bisogno di un punto di neutralità psicologica che può trovare solo allontanandosi dal caos del centro storico e navigando nella laguna per raggiungere le sue isole. Venezia,

fissa sull’orizzonte, rimane la fonte d’ispirazione per l’artista, e il pellegrinaggio da lui intrapreso infonde in lui quel senso di sacralità che supera l’arte stessa e suscita la partecipazione ad una danza universale. Il viaggio dell’artista non conosce confini, e lo accompagna ai padiglioni artistici, luoghi di incontro, meditazione e saluto, costuiti nelle varie isole abbandonate della laguna. L’apparire di qualcosa di costruito nello smisurato della natura indica la funzione fondamentale dell’architettura: essere luogo di orientamento e di misura, prima di tutto. Qui l’artista finalmente raggiunge l’orizzonte della contemplazione attraverso la fusione armoniosa della sua anima con cielo, mare e Venezia.

A fianco: mappa della laguna veneta con evidenziate le isole dimenticate di progetto. Pagina a fronte, assonometrie delle isole che ospitano i vari ambienti del programma funzionale.

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Venezia. Isole diment cate


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I S L A S R I V A D A S / / Laguna Sur

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Venezia. Isole dimenticate

1. teatro clasico

2. actuaciónes / festival

Un teatro clásico abierto a la laguna, un escenario hecho de agua y cielo.

Una plataforma entre las ruinas genera espacios para espectáculos, performances...

6. SALA DE SILENCIO

7. SALA DE GRUPO A

El silencio de las ruinas y el paisaje ocultado, solo queda el movimiento del agua y su reflejo.

Una cúpula, un espacio circular, una sala donde reunirse, bailar, realizar...


3. galería

4. vestibulo

5. biblioteca

Una galería de exposición, una grande ventana hacia la ciudad de Venezia.

Un mirador, el elemento de acceso al sistema que divide la laguna norte de la laguna sur.

Un puente entre dos salas de lectura, una cubierta que une y se relaciona con las ruinas.

8. LIVING

9. SALA DE GRUPO B

10. ESTUDIOS

Una sala hipóstila abierta al paisaje, un lugar de encuentro, de descanso, de convivencia.

Un anillo entre el agua y la tierra, 4 habitaciones cerradas y 4 terrazas abiertas.

Bajo el área de trabajo con luz cenital, por encima la vivienda y la vista sobre la laguna.

Viste e disegni dei vari ambienti, collocati tra le varie isole della Laguna. Anastasia Bergamo | Portfolio

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FIRENZE. INTO THE VOID 2019 | Concorso di idee Con: Enrico Berti, Filippo Bison, Gabriele Folador Bando: Archi Contest

Alla fine del XIII secolo, la chiesa francescana di Santa Croce fu costruita in una zona popolare densamente abitata da lavoratori dell’industria tessile e metalmeccanica. La nuova chiesa divenne improvvisamente un punto di riferimento utile per coordinare e organizzare la vita del quartiere circostante. Le dimensioni fuori scala della chiesa e l’ampia piazza antistante sono coerenti con l’importanza dell’edificio. In effetti, fin dall’inizio della sua vita, la piazza è stata cornice di incontri politici, commerciali e religiosi ed oggi ospita i principali eventi pubblici della città, come mo-

Piazza della Signoria

A fianco: relazioni urbane tra le piazze e gli edifici fiorentini. Pagina a fronte, dall’alto: sezione prospettica di progetto; schemi delle possibili configurazioni della piazza; rapporto con la chiesa e la piazza in sezione longitudinale.

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Firenze. Into the void

stre, mercati, concerti e, soprattutto, attività tradizionali come quella del famoso calcio storico fiorentino. Lo scopo del progetto è quello di enfatizzare il ruolo svolto dello spazio vuoti di fronte alla chiesa, fulcro della vita cittadina. Il posizionamento sotteraneo del museo consente alla piazza di mantenere le sua caratteristiche di posizione e limiti, migliorando lo spazio vuoto senza occuparlo. Una nuova piazza contemporanea con un progetto essenziale per offrire alla città un palcoscenico aperto e flessibile, in grado di evolversi nel tempo.

Piazza Santa Croce


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Firenze. Into the void


Pagina a fronte: esploso assonometrico. A fianco, dall’alto: vista della piazza; vista del patio d’ingresso; vista degli spazi workshop ed espositivi sotterranei. Anastasia Bergamo | Portfolio

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ATENE. ACROPOLIS MUSEUM 2018 | Workshop Atene Con: Enrico Berti, Gabriele Feliziani, Martina Fent, Simone Florian, Gabriele Folador, Matteo Isacco, Ilaria Scapin Master Itinerante in “Museografia, Architettura e Archeologia, Progettazione Strategica e Gestione Innovativa delle Aree Archeologiche”

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Atene. Acropolis Museum

Elemento progettuale fondante è l’unione, tra l’antico e il nuovo; un’analisi attenta della storia del luogo ha permesso di ritracciare le linee guida per il miglioramento della fruibilità del sito. Grazie ad un percorso espositivo, esterno ed interno, entrando dai Propilei si arriva fino ai nuovi laboratori degli archeologi passando per il Nuovo Museo Archeologico che offre una nuova percezione

del Partenone. L’antico museo dell’Acropoli viene riprogettato, sviluppandosi entro i limiti dell’antico Tempio di Pandione e al suo interno viene allestita una mostra dedicata al lavoro di minuziosità che caratterizza l’arte e l’architettura greca antica: “Gods are in the detail”. Il sacello del tempo conclude la visita, illuminando dall’alto, la Macchina di Anticitera, highlight dell’esposizione.


Pagina a fronte: planimetria dell’Acropoli ed il nuovo Acropolis Museum; sezione longitudinale. A fianco, dall’alto: schemi di progetto che descrivono la stratigrafia del sito; planimetria del museo; vista interna della sala espositiva principale. EPOCA DI PERICLE

EPOCA ARCAICA

EPOCA MICENEA

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BERLINO. ESPOSIZIONE TEMPORANEA PRESSO IL NEUES MUSEUM 2018 | Workshop Berlino Con: Enrico Berti, Elia Bianchini, Chiara Bracchetti, Claudia Ceccarello, Martina Fent, Annalisa Petrilli, Gianpietro Ragona, Riccardo Segradin Master Itinerante in “Museografia, Architettura e Archeologia, Progettazione Strategica e Gestione Innovativa delle Aree Archeologiche”

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Il progetto realizzato in partnership con lo studio David Chipperfield Architects di Berlino, si inserisce all’interno del Neues Museum, precisamente nella Corte Greca, affiancando alla collezione permanente un allestimento temporaneo di gioielli d’oro e papiri egizi: “Das Goldene Haus”. Gli Egizi credevano che la carne dei loro dei e re era fatta d’oro e all’interno delle tombe

Berlino. Esposizione temporanea presso il Neues Museum

reali venivamo riposti doni preziosi per accompagnare il defunto nell’aldilà. Questo concetto è stato fondamentale per coniugare l’antinomia tra ampio spazio abbondantemente illuminato e i piccoli oggetti da esporre che necessitano di oscurità. Attraverso il progetto di una struttura ibrida, generata dall’incrocio di differenti tipologie architettoniche egizie, le due realtà possono coesistere.


Pagina a fronte: vista del nuovo padiglione temporaneo. A fianco, dall’alto: schemi di progetto; planimetria del museo ed inserimento del padiglione espositivo; vista interna.

PYLON

MASTABA

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NAOS

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TORINO. ACCESSIBILITÀ ALLA SACRA DI SAN MICHELE 2018 | Workshop Torino Con: Enrico Berti, Claudia Ceccarello, Martina Fent, Gianpietro Ragona, Master Itinerante in “Museografia, Architettura e Archeologia, Progettazione Strategica e Gestione Innovativa delle Aree Archeologiche”

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Torino. Accessibilità alla Sacra di San Michele

La Sacra, da cui ha tratto ispirazione U. Eco per le pagine de “Il Nome della Rosa”, è un luogo capace di trasmettere le atmosfere medioevali di un mondo perduto e irripetibile sia per la singolarità del paesaggio naturale che la circonda sia per la sua eccezionale architettura. Collocata in un sito strategico, all’imboccatura della Val di Susa, il complesso religioso e le sue aree limitrofe presentano però

numerose questioni ancora irrisolte tra cui il tema dell’accessibilità al monumento. Il progetto parte da tale problematica ripensando il sentiero che accompagna il devoto fino all’interno dell’area sacra attraverso l’utilizzo di una pavimentazione che visivamente sottolinea il progressivo avvicinamento a Dio. All’imboccatura del percorso viene predisposto un nuovo punto di accoglienza con servizi annessi.


Pagina a fronte: vista dal nuovo punto accoglienza; vista esterna. Sotto: pianta e prospetto del punto accoglienza, planimetria dei percorsi per la nuova accessibilitĂ alla Sacra di San Michele.

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TREIA. ALLESTIMENTO DEL MUSEO ARCHEOLOGICO DELLA CITTÀ 2018 | Workshop Treia Con: Elia Bianchini, Claudia Ceccarello, Martina Fent, Vanessa Guizzini, Annalisa Petrilli, Riccardo Segradin Master Itinerante in “Museografia, Architettura e Archeologia, Progettazione Strategica e Gestione Innovativa delle Aree Archeologiche”

La città di Treia è uno dei comuni inseriti nel “cratere sismico” ma, essendo una realtà che ha subito solo danni parziali, è accessibile ed è rimasta abitata. Lo scopo del progetto è il ripensamento e la ricucitura del tessuto urbano ferito che, pur rimanendo abitato, vive le proprie perdite come un’occasione per ripensare la città ed il contesto. E’ stata dunque pensata una

A sinistra: viste dell’allestimento museale. A destra: planimetria del museo con il nuovo allestimento museale; viste interne.

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Treia. Allestimento del Museo Archeologico della città

rete di attività che mirano alla valorizzazione del territorio del Maceratese, duramente colpito dal recente terremoto e che ora necessità di un innovativo programma di potenziamento delle risorse. Il riallestimento del Museo Archeologico della città di Treia offre così un punto di partenza per la realizzazione di questo programma estremamente complesso .


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PARIGI. SOCIAL HOUSING NELL’AREA “POINT DU JOUR” 2016 | Laboratorio di progettazione integrata Con: Martina Fent, Riccardo Tosoni Università IUAV di Venezia Docenti: PierAntonio Val, Lamberto Borsoi, Roberto Di Marco

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Parigi. Social Housing nell’area di “Point du Jour”

L’edificio polifunzionale, collocato nel cuore di Boulogne Billancourt, quartiere a sud-ovest di Parigi, si sviluppa nell’area residenziale “Point du Jour” realizzata dall’architetto francese Fernand Pouillon nel dopoguerra. Il progetto mette in luce due tipologie differenti d’intervento: una costruzione ex novo che si relaziona ai vuoti della preesistenza di Pouillon, con uffici, zona commerciale e

residenze, e un intervento sull’esistente, che migliora sia la distribuzione interna con degli ampliamenti sul fronte sud-ovest, sia l’organizzazione verticale e aggiunge un nuovo piano residenziale in copertura. Il quartiere si riappropria dei suoi valori caratterizzanti e fondanti e torna ad essere “un’isola rivolta verso l’interno, accessibile solo dai pedoni”.


Pagina a fronte: planimetria dell’area “Point du Jour” con inserimento del progetto. Sopra: pianta attacco a terra dell’intervento sull’esistente; foto di Anastasia Bergamo. Anastasia Bergamo | Portfolio

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Pagina a fronte: sezione longitudinale; sezione prospettica; plastico di progetto. Sopra: esploso assonometrico; dettaglio alloggi tipo; plastico di progetto.

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Parigi. Social Housing nell’area di “Point du Jour�


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MARGHERA. COMPLESSO POLIFUNZIONALE 2015 | Laboratorio di progettazione integrata Con: Giada Campigotto, Martina Fent Università IUAV di Venezia Docenti: Martino Doimo, Dario Trabucco, Roberto Di Marco

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Marghera. Complesso Polifunzionale

Progettare a Marghera significa scontrarsi con stratificazioni tettoniche urbane diverse, con luoghi di grande complessità storica e sociale. Le due vie principali che contengono il lotto sono rilevanti nel panorama della città: Via dell’Elettricità, investita di traffico pesante si affaccia sullo skyline di Porto Marghera, e via Fratelli Bandiera, contiene tutti i flussi quotidiani dividendo l’area

residenziale da quella commercio/ industriale. Figure paradigmatiche proprie della città contemporanea si sviluppano a partire dalla progressiva accentuazione dell’autonomia dell’elemento basamentale rispetto all’elevazione, fino a giungere alla distinzione di due differenti strati urbani nel modello di complesso edilizio: la piastra e il grande edificio in elevazione.


Pagina a fronte: planimetria generale e vista a volo d’uccello. A fianco: plastico di progetto. Sotto: foto Anastasia Bergamo; pianta del complesso polifunzionale e sezione longitudinale.

Anastasia Bergamo | Portfolio

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Marghera. Complesso Polifunzionale


A fianco: partito architettonico; esploso tecnologico; plastico di progetto. In alto: esploso assonometrico di una porzione dell’edificio e schema funzionale.

Anastasia Bergamo | Portfolio

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Architettura per l’uomo - Duomo di Arezzo. Foto: Anastasia Bergamo


Grazie per l’attenzione.


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