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I punti cardine del progetto
INNOVAZIONI Presentato in Eseb il robot mobile che rivoluziona il lavoro in cantiere
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L’Ente sistema edilizia Brescia è in prima linea nel proporre a imprese e professionisti del comparto innovazioni utili a ottimizzare il lavoro in cantiere e a garantire elevate performance costruttive. Per questo motivo ha ospitato nei propri spazi la presentazione di Spot, cane robot della Boston Dynamics che consente di automatizzare le attività di ispezione e l'acquisizione dei dati in modo sicuro, accurato e frequente. Cattura infatti immagini e video a 360° in interni o su siti esterni impegnativi. Le istantanee sullo stato di avanzamento del cantiere, acquisite di frequente, possono essere contestualizzate nei documenti di costruzione e utilizzate per automatizzare approfondimenti e rapporti sul lavoro attraverso le tecnologie di intelligenza artificiale emergenti. Camminando senza difficoltà nel cortile dell’ente ha trasportato, muovendosi sia in piano sia salendo gradini e scale, un laser scanner sul dorso, grazie al quale ha prodotto una nuvola di punti su cui i partecipanti alla presentazione hanno lavorato e discusso nell’auditorium di Eseb, Lab dell'edilizia. Equipaggiato con tecnologie di scansione laser tridimensionale, Spot raccoglie dati 3D estremamente precisi sull'avanzamento della costruzione. Misura in remoto le aree critiche del sito e confronta le condizioni as-built con l'intento progettuale, all'interno del Bim, di rilevare tempestivamente le interferenze e di ridurre al minimo le rielaborazioni.
Lo stupore dei presenti si è mescolato alla consapevolezza che il futuro del mondo delle costruzioni, fatto di nuovi straordinari strumenti, è già qui. Spot è inoltre un alleato per migliorare le condizioni di sicurezza nei cantieri: ispeziona infatti gli spazi ristretti e tiene i lavoratori fuori da ambienti pericolosi.
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La tutela ambientale: si riduce la necessità di sfruttare e consumare risorse naturali, le quali vengono preservate. Inoltre, si evita che i rifiuti da demolizione e scavo vadano a incrementare il materiale presente nelle discariche. Al contrario, questi rifiuti diventano il punto di partenza per creare nuovi materiali riciclati da utilizzare nel settore delle costruzioni.
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Il riutilizzo delle materie prime: attraverso un processo di separazione selettiva, i diversi rifiuti da demolizione vengono suddivisi fra loro, in modo da facilitare il loro trattamento e riutilizzo all’interno di nuovi materiali da costruzione.
I punti di forza di Spot
Trasporta e alimenta fino a 14 kg di apparecchiature di ispezione
Usa la percezione a 360° per mappare il terreno ed evitare gli ostacoli quando appaiono
Garantisce equilibrio dinamico in ambienti incerti con carichi utili fino a 14 kg
Utilizza soluzioni predefinite da una rete esistente di fornitori di software e hardware di terze parti
Il nuovo “piano cave”: in futuro, il materiale che sarà possibile estrarre dalle cave sarà sempre più limitato, proprio per preservare le risorse naturali. Questo progetto mira, quindi, a trovare una soluzione sostenibile e vantaggiosa per le aziende, in quanto ai materiali che prima erano estratti dalle cave vengono sostituiti quelli derivanti dai rifiuti da demolizione.
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È controllabile da lontano utilizzando un'applicazione tablet intuitiva e telecamere stereo integrate
Programma missioni autonome ripetibili per raccogliere dati coerenti
Naviga su ghiaia sciolta, erba, cordoli e scale
Collega e integra hardware esterno unico utilizzando guide di montaggio e porte di carico utile
Utilizza il Software Development Kit (SDK) per creare controlli personalizzati, programmare missioni autonome e integrare gli input dei sensori negli strumenti di analisi dei dati
La disciplina dell’End of waste, introdotta nel 2008 con la ricezione delle direttive europee in materia di rifiuti, ha lo scopo di definire quando avviene la cessazione della qualifica di rifiuto al termine di un processo di recupero. Il regolamento ha lo scopo di uniformarne l’applicazione della normativa nel territorio dell’Ue, senza creare disparità tra gli operatori economici dei diversi stati membri. La sua introduzione punta a facilitare e promuovere il riciclaggio, garantendo allo stesso tempo un elevato livello di tutela ambientale, riduzione del consumo di risorse naturali e della quantità di rifiuti avviati allo smaltimento. Eppure, in Italia la gestione dei rifiuti risulta ad oggi ancora complessa ed articolata dovuta proprio dalle ambiguità interpretative della normativa dell’End of waste e dalla mancanza di criteri nazionali specifici per determinati rifiuti.
Le differenze in Europa
Paragonando i regolamenti in vigore si riscontra che i rifiuti da demolizione e costruzione composti da cemento, calcestruzzo, mattoni, piastrelle e ceramica, sono accettati e generalmente considerati come materiali base per il recupero da quasi tutti i paesi europei. La difficoltà maggiore riguarda l’elenco dei parametri da verificare in termini di composizione chimica e lisciviazione, che risulta abbastanza diversa tra i paesi e ciò implica che sia l'importazione che l’esportazione di questi materiali non può, a priori, essere effettuata senza requisiti aggiuntivi da parte degli Stati membri. In particolare, si specifica che il Regno Unito non prevede alcun limite normativo per entrambe le verifiche di conformità ambientale, mentre il Belgio (Vallonia) prevede solo il rispetto dei limiti per il test di lisciviazione. In Francia e in