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XXII Convegno nazionale di Ance Giovani
A Positano per parlare delle sfide che affronterà il settore dopo il Pnrr
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Igiovani costruttori di tutta Italia hanno fatto tappa a Positano per partecipare al XXII Convegno nazionale di Ance Giovani, che ha messo in luce quali sfide attendono il settore delle costruzioni dopo il Pnrr. Una riflessione da porsi su un tema centrale per tutta la filiera edile, data l’occasione di crescita e sviluppo per l’intero Paese che il Piano nazionale di ripresa e resilienza pone sul tavolo. A parlarne nello specifico Flavio Monosilio, direttore del Centro studi Ance. Presenti alle due giornate di lavori anche alcuni importanti protagonisti del mondo economico e istituzionale. Immancabile la partecipazione del Gruppo Giovani di Ance Brescia con una delegazione composta da: Santo Prandelli, presidente, Davide Castelli e Severino Arici, vicepresidenti, Federico Tonelli, Giovanni Vezzola, Laura Parietti, Marcello Vezzola, Marco Zanini, Luca Pavoni, Francesca Scolari, Valentina Tonelli e Andrea Trentini. Oggi l’Italia si trova in un momento cruciale e le sfide che il settore ha davanti richiedono il massimo impegno per garantire un futuro di crescita economica e pace sociale. Obiettivi come la transizione ecologica e digitale non sono più rimandabili. Come ben evidenziato durante la due giorni di convegno: “l’Italia ha un cronico problema di crescita rispetto agli altri Paesi sviluppati e ha, al suo interno, forti squilibri a livello territoriale, sociale, generazionale e di genere. Il Pnrr offre al Paese l’opportunità di intervenire su questi problemi e di aumentare il potenziale di sviluppo facendo leva sui tre assi strategici indicati dalla Commissione Europea: digitalizzazione e innovazione, transizione ecologica e inclusione sociale”. Chiedersi dove il Pnrr condurrà il Paese dopo il 2026 e provare a immaginare quali potranno essere gli elementi che maggiormente incideranno sul mercato delle costruzioni, su imprese e pubblica amministrazione, è prioritario per delineare le strategie di domani. Ance Giovani lo sa bene.
Angela Donati presidente dei giovani costruttori
“Noi siamo Ance Giovani. E siamo qui oggi a Positano, sede storica dei nostri convegni, per il nostro XXII Convegno nazionale e i trent’anni del gruppo, perché, in questa parola, “giovani”, risiede il valore che vogliamo conferire alle nostre azioni” ha dichiarato Angela Donati presidente dei giovani costruttori in apertura al suo intervento. “Perché per noi “giovani” significa proiettarsi al futuro con lo sguardo al 2050, nella consapevolezza che solamente grazie a una visione più ampia, a lungo termine, si possano affrontare le sfide di oggi, immaginando e ridisegnando il mondo di dopodomani. Siamo chiamati ad essere i protagonisti indiscussi del rilancio del Paese, ma per esserlo fino in fondo è necessario rivedere le regole del gioco, e far sì che tutti quanti facciano fronte comune per riuscire a far ripartire un comparto strategico che oggi sembra diventato una macchina dagli ingranaggi bloccati”. Nel 2026 l’Italia risulterà sicuramente un Paese rinnovato, ma non avrà certamente esaurito tutti i suoi fabbisogni. Spostando l’orizzonte oltre il 2026 è evidente che il lavoro avviato con il Pnrr dovrà proseguire per consentire all’Italia di rimanere su un sentiero di crescita sostenibile. Gli anni del Pnrr non completano, infatti, la trasformazione del Paese, ma si spera che possano imprimere la spinta necessaria per continuare il processo di innovazione.