ATLANTE dei COMUNI TOSCANI. 2014 Prima edizione
Il rapporto è stato realizzato da IFEL ed Anci Toscana Cura e coordinamento: Walter Tortorella - responsabile Dipartimento Economia Locale IFEL I dati relativi agli Indicatori finanziari sono stati curati da Andrea Ferri - responsabile Dipartimento Finanza Locale IFEL Gli apparati statistici e cartografici sono stati elaborati da Giorgia Marinuzzi (IFEL); gli apparati statistici relativi agli Indicatori finanziari da Massimiliano Sabaini (IFEL) Gli apparati descrittivi sono stati redatti da Giulia Falcone (Anci Toscana) e Filippo Frangioni (Anci Toscana) La grafica e l’impaginazione sono state curate da Osman Bucci (Anci Toscana) Le illustrazioni sono di Roberto Innocenti Si ringraziano Carla Giorgio (IFEL), Giuseppe Ferraina (IFEL), Tommaso Ulivieri (IFEL), Valeria Andreani (IFEL) e Marcella Tatavitto (Anci Toscana) per le preziose indicazioni suggerite Si ringraziano inoltre per aver messo a disposizione i propri dati: Ancitel, Ancitel Energia e Ambiente, DPS-OpenCoesione, GSE, Infocamere - Direzione Registro delle Imprese, ISPRA, Ministero dell’Economia e delle Finanze - Ispettorato generale per gli ordinamenti del personale e l’analisi dei costi del lavoro pubblico (IGOP), Ministero dello Sviluppo Economico, SIN s.p.a. Codice ISBN 978-88-6650-104-6 Il presente rapporto è stato chiuso con le informazioni disponibili al 1° agosto 2014
Indice Introduzione di Alessandro Pesci, Segretario Generale Anci Toscana
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CAPITOLO PRIMO
La popolazione residente e straniera Caratteri generali Trend della popolazione residente Densità abitativa Famiglie Natalità Mortalità Incremento naturale Struttura per età della popolazione Dipendenza demografica Stato civile Trend della popolazione straniera residente Incidenza della popolazione straniera Natalità degli stranieri Minori stranieri
8 10 12 14 15 16 18 20 24 27 28 30 32 33
CAPITOLO SECONDO
L’economia e la finanza
Tasso di nati-mortalità delle imprese Trend del tasso di incremento delle imprese Tasso di natalità delle imprese per settore economico Tasso di mortalità delle imprese per settore economico Tasso di incremento delle imprese per settore economico Indice di imprenditorialità Specializzazione economica Sportelli bancari Reddito imponibile Programmazione comunitaria Gettito IMU Indicatori finanziari
36 38 39 40 41 42 44 48 50 53 56 58
CAPITOLO TERZO
Il territorio, l’ambiente e i servizi
Zone altimetriche Livello di attenzione per rischio frane Rischio sismico Siti d’Importanza Comunitaria e Zone di Protezione Speciale Impianti alimentati a fonti rinnovabili Raccolta differenziata Parco veicolare e tasso di motorizzazione Strutture alberghiere Agriturismi Comuni del tipico Offerta museale Stazioni ferroviarie Dipartimenti di Emergenza e Accettazione e posti letto ospedalieri Strutture scolastiche Diffusione della banda larga
64 66 70 72 74 75 76 78 82 84 86 88 91 94 96
CAPITOLO QUARTO
Le istituzioni
Città metropolitane Unioni di comuni Fusioni intercomunali Partecipazione femminile alla carica di sindaco Giovani sindaci Personale delle amministrazioni comunali
100 101 104 106 108 110
APPENDICE
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Introduzione di Alessandro Pesci, Segretario Generale Anci Toscana La realizzazione della prima edizione dell’Atlante dei comuni toscani 2014 è stata fortemente voluta da Anci Toscana e si è resa possibile grazie al prezioso contributo di IFEL. Questa pubblicazione, infatti, nasce da una proficua sintonia di vedute e collaborazione lavorativa con IFEL ed inaugura una traccia di attività che l’Associazione intende sviluppare, attraverso la costituzione di un Centro Studi e Ricerche di Anci Toscana. Riteniamo, infatti, che tale attività sia strategica per consentire all’Associazione di svolgere il proprio ruolo politico istituzionale, nonché per supportare i comuni attraverso la predisposizione di elementi conoscitivi indispensabili per l’elaborazione politica, programmatica e progettuale. In questa delicata fase di innovazione istituzionale, di cui i comuni sono principali protagonisti, riteniamo sia imprescindibile disporre di dati puntuali -aggiornati e georeferenziatiper governare il cambiamento e far fronte ai complessi scenari sociali ed economici che viviamo. L’Atlante dei comuni toscani, in linea con quanto realizzato da IFEL sul piano nazionale attraverso le pubblicazioni annuali dell’Atlante dei Piccoli Comuni e del volume I Comuni italiani, si propone di presentare, per la prima volta, le principali variabili demografiche, sociali, economiche, territoriali ed istituzionali dei comuni toscani, anche attraverso una descrizione cartografica dei fenomeni maggiormente rappresentabili in termini di georeferenziazione. Vale la pena sottolineare che, facendo riferimento ad un’ampia base informativa di fonti statistiche ufficiali (Istat, Banca d’Italia, Ministero dell’Interno, ecc.), l’unità di rilevazione per ciascun indicatore presentato è il singolo comune. Abbiamo ritenuto opportuno riportare per ciascuna variabile, in chiave comparativa, altresì il dato nazionale corrispettivo relativo ai comuni italiani, e in aggregato il dato regionale, provinciale e per classe d’ampiezza demografica dei comuni della Toscana. Tuttavia, ben consapevoli che le aggregazioni provinciali (o per fasce demografiche) non sempre sono in grado di cogliere le specificità locali, abbiamo deciso di presentare, in alcuni casi, anche il dato aggregato per ambiti sovracomunali, facendo riferimento alle perimetrazioni
delle Zone distretto socio-sanitarie (di cui all’allegato A della L.r. 40/2005). L’analisi e l’elaborazione degli indicatori proposti sono suddivise in quattro macroambiti tematici: popolazione, economia e finanza, territorio e ambiente ed istituzioni. Nel Primo Capitolo, abbiamo elaborato e commentato le variabili relative ai caratteri strutturali della popolazione, analizzandone, oltre alla distribuzione territoriale (densità abitativa), le principali dinamiche in atto (immigrazione, invecchiamento, famiglie, ecc.). Nel Secondo Capitolo, abbiamo presentato le caratteristiche economico-produttive dei comuni toscani (tasso di incremento delle imprese, specializzazione economica, reddito imponibile, sportelli bancari), facendo emergere gli “effetti” della crisi attraverso delle rappresentazioni storiche di alcuni dati (2006-2012). Inoltre, abbiamo ritenuto opportuno, data la rilevanza della materia per i comuni, fornire dati ed indicatori relativi alla finanza e contabilità comunale (gettito IMU, programmazione comunitaria, autonomia finanziaria e tributaria, pressione fiscale, ecc.). Nel Terzo Capitolo, abbiamo presentato le principali caratteristiche fisiche ed ambientali dei comuni toscani (zone altimetriche, rischio frane, grado di sismicità, ecc.), nonché la distribuzione dei servizi offerti sul territorio (strutture turistiche, scolastiche ed ospedaliere, nonché diffusione di stazioni ferroviarie e della banda larga). Infine, nel Quarto Capitolo, dedicato alle istituzioni, abbiamo trattato il tema della Città Metropolitana di Firenze, in chiave comparativa, nonché il tema delle Unioni di comuni e fusioni intercomunali. La prima edizione dell’Atlante dei comuni toscani evidentemente non esaurisce le tematiche di interesse dei comuni, né può proporre avanzati livelli di approfondimento. Anci Toscana e IFEL, per ciascun argomento trattato, infatti, oltre al progressivo aggiornamento dei dati, intendono sviluppare ulteriormente l’analisi, sia arricchendo le variabili in esame, sia circostanziando il perimetro di riferimento, se necessario, fino al singolo comune. Ringraziamo i collaboratori di Anci Toscana e IFEL che hanno reso possibile la realizzazione di questo Atlante.
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CAPITOLO PRIMO
La popolazione residente e straniera
Caratteri generali I cittadini residenti nei 280 comuni toscani sono 3.750.511, secondo i dati Istat aggiornati al 1° gennaio 2014. La maggior parte della popolazione si concentra nella zona settentrionale della regione, in una fascia che dalla cintura fiorentina si estende verso la costa tirrenica (Fig. 1). La popolazione toscana è il 6,2% del totale della popolazione italiana. Il numero dei comuni toscani rappresenta, invece, il 3,5% del totale dei comuni italiani. Oltre un quarto della popolazione toscana vive nel territorio della costituenda città metropolitana fiorentina, laddove riscontriamo anche il maggior numero di amministrazioni comunali, pari al 15% del totale regionale. Tuttavia la differenza con gli altri territori provinciali è abbastanza esigua: il 13,2% dei comuni toscani è situato nel territorio provinciale di Arezzo; la stessa percentuale (13,2%) in quello di Pisa; 12,9% in quello di Siena; 12,1% in quello di Lucca. Minore è la percentuale di amministrazioni comunali situate nei territori provinciali di Grosseto (10,0%), Livorno (7,1%), Pistoia (7,9%), Massa Carrara (6,1%) e Prato (2,5%). Un caso particolare è costituito dal territorio provinciale pratese, data la sua ridotta estensione, pari ad una superficie di
366 kmq. In 6 contesti su 10, il rapporto fra il numero dei comuni presenti sul territorio provinciale, in percentuale sul totale regionale delle amministrazioni comunali, e il numero dei residenti, in percentuale sul totale della popolazione toscana, favorisce il primo elemento rispetto al secondo. I territori provinciali di Firenze e Prato presentano differenze significative fra la percentuale di popolazione residente e quella del numero di comuni. Meno significativa è la differenza per il territorio provinciale di Livorno, mentre in quello pistoiese i due dati sono praticamente coincidenti. Quasi la metà dei comuni toscani (45,3%) ha una popolazione inferiore a 5.000 abitanti. In tali comuni vive, complessivamente, circa l’8% della popolazione toscana. Nei comuni con una popolazione superiore a 20.000 abitanti, invece, la percentuale raggiunge il 60% del totale. Possiamo notare, inoltre, che la percentuale di comuni toscani sotto i 2.000 abitanti, pari al 20,7% del totale delle amministrazioni comunali della regione, è decisamente inferiore al dato corrispondente a livello nazionale: infatti, il 43,8% dei comuni italiani ha una popolazione inferiore a 2.000 abitanti.
Tabella 1 Il numero dei comuni toscani e la popolazione in essi residente, per provincia, 2014 Provincia Arezzo Firenze (Città metropolitana) Grosseto Livorno Lucca Massa Carrara Pisa Pistoia Prato
N. comuni
v.a.
37
Siena Toscana Italia Fonte: elaborazione IFEL su dati Istat, 2014
%
13,2%
Popolazione residente v.a. % 346.661
9,2%
42
15,0%
1.007.252
26,9%
28 20 34 17 37 22 7
10,0% 7,1% 12,1% 6,1% 13,2% 7,9% 2,5%
225.098 340.471 394.600 200.325 420.254 291.788 253.245
6,9% 9,1% 10,5% 5,3% 11,2% 7,8% 6,8%
36
12,9%
270.817
7,2%
280 8.057
100,0%
3.750.511 60.782.668
100,0%
Tabella 2 Il numero dei comuni toscani e la popolazione in essi residente, per classe demografica, 2014 Classe di ampiezza demografica
N. comuni
v.a.
0 - 1.999 2.000 - 4.999 5.000 - 9.999 10.000 - 19.999 20.000 - 59.999 >=60.000 Toscana
58 69 62 52 28 11 280
Italia
% 20,7% 24,6% 22,1% 18,6% 10,0% 3,9% 100,0%
8.057
Fonte: elaborazione IFEL su dati Istat, 2014
8
atlante dei comuni TOSCANI 2014
Popolazione residente v.a. % 71.081 233.014 461.845 727.830 881.080 1.375.661 3.750.511 60.782.668
1,9% 6,2% 12,3% 19,4% 23,5% 36,7% 100,0%
Fig. 1 - I comuni toscani per classe demografica, 2014
Fonte: elaborazione IFEL su dati Istat, 2014
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Trend della popolazione residente La popolazione dei comuni toscani è cresciuta negli ultimi 10 anni del 5,2%: un dato in linea con quanto avvenuto in questo stesso periodo a livello nazionale (+5,0%). Raggruppando il dato comunale per provincia, emerge che nelle 10 aree il trend di crescita della popolazione è stato in percentuale abbastanza uniforme e molto simile al dato regionale, attorno al 5%. Ci sono alcune significative eccezioni: da un lato i comuni della provincia di Prato, dove la popolazione è aumentata dell’8,5%, e i comuni della provincia di Pisa, la cui crescita a livello provinciale è stata di poco inferiore a quella pratese (7,4%); dall’altro lato, i comuni della provincia di Massa Carrara, laddove la popolazione è cresciuta appena dello 0,8%. Riscontriamo differenze più sensibili se passiamo ad osservare i dati
relativi alle amministrazioni comunali toscane suddivise per classe demografica. Nei comuni sotto i 2.000 abitanti la popolazione è diminuita del 2,5%. È aumentata soltanto del 3,5% in quelli compresi fra 2.000 e 5.000 abitanti. I dati per le altre fasce di popolazione sono abbastanza in linea con quello regionale. E tuttavia, dobbiamo rilevare che nei comuni con più di 60.000 abitanti la popolazione è cresciuta meno rispetto al dato regionale (4,4% a differenza del 5,2% del dato complessivo della Toscana); mentre la crescita percentuale più significativa si è verificata nei comuni di media grandezza: la popolazione residente in amministrazioni comunali comprese fra 10.000 e 20.000 abitanti è cresciuta, infatti, del 7,9%.
Tabella 3 Il trend della popolazione residente nei comuni toscani, per provincia, 2004/2014 Provincia Arezzo Firenze (Città metropolitana) Grosseto Livorno Lucca Massa Carrara Pisa Pistoia Prato
2004
Siena
Var. % 2004/2014
5,0% 5,1% 4,3% 3,5% 4,7% 0,8% 7,4% 6,4% 8,5%
258.821
270.817
4,6%
3.566.071
3.750.511
5,2%
57.888.245
60.782.668
5,0%
Toscana Italia Fonte: elaborazione IFEL su dati Istat, anni vari
330.123 957.949 215.834 328.957 377.036 198.647 391.145 274.167 233.392
Popolazione residente 2014 346.661 1.007.252 225.098 340.471 394.600 200.325 420.254 291.788 253.245
Tabella 4 Il trend della popolazione residente nei comuni toscani, per classe demografica, 2004/2014 Classe di ampiezza demografica
Popolazione residente 2004
0 - 1.999 2.000 - 4.999 5.000 - 9.999 10.000 - 19.999 20.000 - 59.999 >=60.000 Toscana Italia
2014
Var. % 2004/2014
72.896 225.183 436.461 674.388 839.035 1.318.108 3.566.071
71.081 233.014 461.845 727.830 881.080 1.375.661 3.750.511
-2,5% 3,5% 5,8% 7,9% 5,0% 4,4% 5,2%
57.888.245
60.782.668
5,0%
Fonte: elaborazione IFEL su dati Istat, anni vari
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atlante dei comuni TOSCANI 2014
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Densità abitativa I comuni toscani si estendono su una superficie di 22.987 kmq. Secondo i dati Istat, aggiornati al 1° gennaio 2014, la densità abitativa media è pari a 163 abitanti per kmq, inferiore al dato medio nazionale, che si attesta a 201 abitanti per kmq. I comuni ascrivibili al territorio provinciale pratese presentano la maggiore densità abitativa (692 abitanti per kmq): più di quattro volte superiore alla media regionale. I comuni con la minore densità abitativa sono, invece, quelli in provincia di Grosseto (50 abitanti per kmq). A parte i comuni della provincia di Siena (71 cittadini per kmq) e di Arezzo (107 residenti per kmq), tutti gli altri contesti presentano un valore medio di densità abitativa superiore al dato regionale. Osservando la mappa (Fig. 2) possiamo notare che i valori più elevati di densità abitativa (superiore a 1.000 abitanti per kmq) riguardano i comuni della cintura fiorentina e dell’area pratese, il territorio del comune di Livorno e quello del
comune di Montecatini, la zona della Versilia meridionale. La fascia di territorio che dalla città di Firenze si estende verso la costa, in corrispondenza con il corso del fiume Arno e di alcuni dei suoi principali affluenti, presenta complessivamente valori di densità abitativa superiori alla media regionale. Si segnalano, inoltre, per una densità elevata (fra 501 e 1.000 abitanti per kmq) alcuni territori: i comuni di Massa, di Carrara e la zona della Versilia settentrionale. Se analiziamo come varia la densità abitativa in base alla taglia demografica comunale, possiamo osservare che i comuni con più di 60.000 abitanti hanno un valore molto superiore (699 ab. per kmq), sia rispetto alla media regionale, sia in relazione a quella nazionale. Il dato si contrae notevolmente nei comuni con una minore popolazione, fino a raggiungere i 20 abitanti per kmq nella fascia che comprende i comuni con meno di 2.000 cittadini.
Tabella 5 La densità abitativa dei comuni toscani, per provincia, 2014 Provincia
Popolazione residente
Arezzo Firenze (Città metropolitana) Grosseto Livorno Lucca Massa Carrara Pisa Pistoia Prato Siena Toscana Italia Fonte: elaborazione IFEL su dati Istat, 2014
346.661 1.007.252 225.098 340.471 394.600 200.325 420.254 291.788 253.245 270.817 3.750.511 60.782.668
Superficie territoriale (kmq) 3.233 3.514 4.503 1.214 1.773 1.155 2.445 964 366 3.821 22.987 302.073
Tabella 6 La densità abitativa dei comuni toscani, per classe demografica, 2014
Classe di ampiezza Popolazione residente demografica 0 - 1.999 71.081 2.000 - 4.999 233.014 5.000 - 9.999 461.845 10.000 - 19.999 727.830 20.000 - 59.999 881.080 >=60.000 1.375.661 Toscana 3.750.511 Italia 60.782.668 Fonte: elaborazione IFEL su dati Istat, 2014
12
Superficie territoriale (kmq) 3.521 5.661 5.608 3.883 2.347 1.967 22.987 302.073
atlante dei comuni TOSCANI 2014
Densità abitativa (ab./kmq)
Densità abitativa (ab./kmq)
107 287 50 281 223 173 172 303 692 71 163 201
20 41 82 187 375 699 163 201
Fig. 2 - La densitĂ abitativa dei comuni toscani, 2014
Fonte: elaborazione IFEL su dati Istat, 2014
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Famiglie Le famiglie che risiedono nei territori dei comuni toscani sono 1.638.328. Il numero medio di componenti per famiglia non si caratterizza per significative variazioni nei diversi territori provinciali, tranne un picco segnalato per i comuni della provincia di Prato (2,50) e un valore abbastanza più basso per quelli della provincia di Grosseto (2,15) e di Livorno (2,17). La media regionale (2,28 componenti per famiglia) non si discosta molto da quella
nazionale (2,34). Se si osservano le diverse classi di ampiezza demografica possiamo notare che il numero dei componenti delle famiglie è più elevato nelle fasce intermedie, e cioè in quei comuni che hanno una popolazione superiore a 5.000 abitanti, ma inferiore a 60.000. Al contrario riportano dati più bassi, tanto i comuni della fascia con popolazione al di sotto di 2.000 abitanti, quanto i comuni della fascia più grande, al di sopra di 60.000 abitanti.
Tabella 7 Le famiglie residenti nei comuni toscani, per provincia, 2014 Provincia
Numero famiglie
Arezzo Firenze (Città metropolitana) Grosseto Livorno Lucca Massa Carrara Pisa Pistoia Prato
Popolazione residente in famiglia
145.566 447.489 104.163 155.908 169.405 90.672 180.915 124.033 101.080
Siena Toscana Italia Fonte: elaborazione IFEL su dati Istat, 2014
345.467 1.001.198 224.173 338.691 393.371 199.647 418.316 290.987 252.267
119.097
268.885
2,26
3.733.002
2,28
25.791.690
60.472.861
2,34
Numero famiglie
0 - 1.999 2.000 - 4.999 5.000 - 9.999 10.000 - 19.999 20.000 - 59.999 >=60.000 Toscana Italia Fonte: elaborazione IFEL su dati Istat, 2014
14
2,37 2,24 2,15 2,17 2,32 2,20 2,31 2,35 2,50
1.638.328
Tabella 8 Le famiglie residenti nei comuni toscani, per classe demografica, 2014 Classe di ampiezza demografica
Numero medio di componenti per famiglia
33.934 102.265 197.576 299.889 374.179 630.485 1.638.328 25.791.690
Popolazione residente in famiglia 70.796 231.768 460.200 725.541 877.811 1.366.886 3.733.002 60.472.861
atlante dei comuni TOSCANI 2014
Numero medio di componenti per famiglia
2,09 2,27 2,33 2,42 2,35 2,17 2,28 2,34
Natalità Il tasso di natalità in Italia è fra i più bassi d’Europa: supera di non molto il valore di 8 nati ogni 1.000 abitanti. Nel totale dei comuni toscani tale dato è ancora più basso: non arriva nemmeno a 8 nati e si ferma a 7,86. È inferiore alla media regionale il dato medio di alcuni comuni raggruppati per provincia: al di sotto dei 7 nati ogni 1.000 abitanti nei comuni della provincia di Grosseto (6,59) e di Massa Carrara (6,72), di poco al di sopra di tale soglia quello delle amministrazioni livornesi (7,14). Si attesta al di sotto della media regionale, sebbene non di molto, anche il tasso di natalità nei comuni facenti parte delle province di Arezzo (7,65), Lucca (7,47) e Pistoia (7,64). Soltanto i comuni del territorio provinciale pratese (9,24 nati ogni 1.000 abitanti) presentano un dato superiore,
anche in modo significativo, rispetto alla media nazionale. Se passiamo a considerare i dati dei comuni suddivisi per classe demografica, possiamo verificare come, in linea con le tendenze nazionali, il tasso di natalità si riduca ulteriormente per quanto riguarda i comuni più piccoli: è pari a 6,30 nati ogni 1.000 abitanti nei comuni con una popolazione inferiore a 2.000 cittadini. La natalità cresce progressivamente nelle fasce demografiche più grandi, ma raggiunge il suo picco nei comuni con una popolazione compresa fra 10.000 e 20.000 residenti (8,24). Anche in questo caso, tuttavia, non raggiunge i livelli della natalità media nazionale. Nei comuni toscani sopra 20.000 abitanti il tasso di natalità torna al di sotto della soglia degli 8 nati ogni 1.000 abitanti.
Tabella 9 La natalità nei comuni toscani, per provincia, 2014 Provincia
Nati
Arezzo Firenze (Città metropolitana) Grosseto Livorno Lucca Massa Carrara Pisa Pistoia Prato Siena Toscana Italia *Valori ogni 1.000 abitanti
Tasso di natalità* 2.652 8.235 1.483 2.432 2.946 1.347 3.623 2.229 2.339 2.193 29.479 514.308
7,65 8,18 6,59 7,14 7,47 6,72 8,62 7,64 9,24 8,10 7,86 8,46
Fonte: elaborazione IFEL su dati Istat, 2014
Tabella 10 La natalità nei comuni toscani, per classe demografica, 2014 Classe di ampiezza demografica 0 - 1.999 2.000 - 4.999 5.000 - 9.999 10.000 - 19.999 20.000 - 59.999 >=60.000 Toscana Italia *Valori ogni 1.000 abitanti
Nati
Tasso di natalità* 448 1.698 3.663 5.999 6.853 10.818 29.479 514.308
6,30 7,29 7,93 8,24 7,78 7,86 7,86 8,46
Fonte: elaborazione IFEL su dati Istat, 2014
15
Mortalità Il tasso di mortalità nel totale dei comuni toscani è sensibilmente superiore alla media nazionale: 11,25 decessi ogni 1.000 abitanti in Toscana, rispetto a 9,88. Senza dubbio questo dato deve essere valutato osservando alcuni elementi di originalità della struttura per età della popolazione toscana, in particolare l’elevato indice di invecchiamento, maggiore delle percentuali nazionali (Tabella 15). Tuttavia, se approfondiamo il confronto fra il tasso di mortalità e l’indice di invecchiamento, in una dimensione comunale legata ai territori provinciali, possiamo notare alcune differenze non secondarie. Sebbene l’indice di invecchiamento nei comuni delle province di Livor-
no, Grosseto e Siena non sia molto diverso da quello riscontrato nei comuni della provincia di Massa Carrara, in quest’ultimo il tasso di mortalità è significativamente più elevato. Per quanto riguarda la divisione dei comuni toscani per classi demografiche, invece, esiste una correlazione fra il tasso di mortalità e l’indice di invecchiamento. Si segnalano i livelli più bassi nella fascia intermedia, occupata dai comuni con una popolazione compresa fra 10.000 e 20.000 abitanti, così come i valori più elevati di entrambi gli indicatori si registrano nella classe che raggruppa al proprio interno i comuni con meno di 2.000 residenti.
Tabella 11 La mortalità nei comuni toscani, per provincia, 2014 Provincia Arezzo Firenze (Città metropolitana) Grosseto Livorno Lucca Massa Carrara Pisa Pistoia Prato Siena Toscana Italia
Morti
Tasso di mortalità* 3.913 10.782 2.746 4.075 4.674 2.681 4.589 3.129 2.377 3.219 42.185 600.744
11,29 10,70 12,20 11,97 11,84 13,38 10,92 10,72 9,39 11,89 11,25 9,88
*Valori ogni 1.000 abitanti Fonte: elaborazione IFEL su dati Istat, 2014
Tabella 12 La mortalità nei comuni toscani, per classe demografica, 2014 Classe di ampiezza demografica 0 - 1.999 2.000 - 4.999 5.000 - 9.999 10.000 - 19.999 20.000 - 59.999 >=60.000 Toscana Italia
Morti
Tasso di mortalità* 1.084 2.914 5.320 7.532 9.690 15.645 42.185 600.744
*Valori ogni 1.000 abitanti Fonte: elaborazione IFEL su dati Istat, 2014
16
atlante dei comuni TOSCANI 2014
15,25 12,51 11,52 10,35 11,00 11,37 11,25 9,88
17
Incremento naturale Il tasso di incremento naturale è la differenza tra il tasso di natalità ed il tasso di mortalità. Si chiama così perché rappresenta la crescita o la decrescita di una popolazione in un anno, tenendo conto di dinamiche cosiddette naturali. Secondo i dati Istat aggiornati al 1° gennaio 2014, nel totale dei comuni del territorio toscano è stato registrato un tasso d’incremento naturale negativo (-3,39 per 1.000 abitanti). È questo un dato rilevante, anche rispetto al tasso nazionale, pari a -1,42. I comuni dei territori provinciali di Grosseto e Massa Carrara presentano tassi d’incremento naturale particolarmente negativi (-5,61 i primi; -6,66 i secondi). Soltanto i comuni pratesi registra-
no un valore superiore al dato nazionale e vicino allo zero (-0,15). L’incremento naturale è significativamente negativo nei comuni delle due fasce demografiche più piccole: -8,95 nei territori con meno di 2.000 cittadini e -5,22 nella fascia 2.000-4.999 abitanti; ma anche i comuni al di sopra di 60.000 abitanti presentano un dato perfino inferiore alla media regionale (-3,51 vs -3,39). Osservando la rappresentazione cartografica presentata alla Figura 3, possiamo notare alcune isolate eccezioni, quasi tutte relative a comuni di piccole dimensioni, tranne il caso significativo del comune di Prato.
Tabella 13 L’incremento naturale nei comuni toscani, per provincia, 2014 Provincia Arezzo Firenze (Città metropolitana) Grosseto Livorno Lucca Massa Carrara Pisa Pistoia Prato Siena Toscana Italia
Saldo naturale (nati-morti)
Tasso di incremento naturale*
-1.261 -2.547 -1.263 -1.643 -1.728 -1.334 -966 -900 -38 -1.026 -12.706 -86.436
-3,64 -2,53 -5,61 -4,83 -4,38 -6,66 -2,30 -3,08 -0,15 -3,79 -3,39 -1,42
*Valori ogni 1.000 abitanti Fonte: elaborazione IFEL su dati Istat, 2014
Tabella 14 L’incremento naturale nei comuni toscani, per classe demografica, 2014 Classe di ampiezza demografica 0 - 1.999 2.000 - 4.999 5.000 - 9.999 10.000 - 19.999 20.000 - 59.999 >=60.000 Toscana Italia
Saldo naturale (nati-morti) -636 -1.216 -1.657 -1.533 -2.837 -4.827 -12.706 -86.436
*Valori ogni 1.000 abitanti Fonte: elaborazione IFEL su dati Istat, 2014
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atlante dei comuni TOSCANI 2014
Tasso di incremento naturale* -8,95 -5,22 -3,59 -2,11 -3,22 -3,51 -3,39 -1,42
Fig. 3 - Il tasso di incremento naturale nei comuni toscani, 2014
Fonte: elaborazione IFEL su dati Istat, 2014
19
Struttura per età della popolazione Secondo i più recenti dati Istat sull’età dei residenti, aggiornati al 1° gennaio 2013, più di un quinto della popolazione italiana ha almeno 65 anni. Nei comuni toscani tale dato è ancora più elevato: quasi un quarto della popolazione, il 24,2%, raggiunge o supera tale soglia. La percentuale di 0-14enni è nei comuni della Toscana ancora più bassa rispetto alla media nazionale (12,9% vs 14,0% rispettivamente). Una tendenza simile, sebbene meno rilevante, può essere verificata confrontando il dato nazionale e quello dei comuni toscani rispetto alla presenza percentuale di bambini fino a 5 anni di età (5,5% vs 5,2% rispettivamente). La struttura per età della popolazione dei comuni toscani ha, quindi, caratteristiche sostanzialmente simili a quelle registrate a livello nazionale; presenta, tuttavia, un indice di invecchiamento ancor più accentuato. Non sono particolarmente rilevanti i mutamenti di tale indice nei comuni che compongono i diversi territori provinciali della Toscana, ad eccezione dei dati relativi ai
territori comunali della zona del pratese (21,0%) più vicini alle percentuali nazionali. Per quanto riguarda i comuni suddivisi per classe di ampiezza demografica, possiamo notare che l’indice di invecchiamento presenta valori più alti nei comuni più piccoli. Nei territori comunali con meno di 2.000 abitanti quasi un terzo della popolazione (il 29,2%) ha almeno 65 anni. La fascia di comuni con popolazione compresa fra 10.000 e 20.000 abitanti ha, invece, i più bassi valori di indice di invecchiamento a livello regionale (22,7%). E tuttavia, anche in questo caso la percentuale di abitanti con almeno 65 anni è superiore al dato nazionale. Abbiamo riportato, inoltre, una tabella sulle diverse zone socio-sanitarie, nelle quali è stato suddiviso il territorio regionale della Toscana.Tale analisi permette di evidenziare le caratteristiche tendenzialmente strutturali di questi dati, che variano di non molto nei diversi territori.
Tabella 15 La struttura per età della popolazione residente nei comuni toscani, per provincia, 2013 Provincia Arezzo Firenze (Città metropolitana) Grosseto Livorno Lucca Massa Carrara Pisa Pistoia Prato
% 0-5 anni % 0-14 anni % minorenni 5,2% 12,9% 15,4% 5,3% 13,3% 15,7% 4,7% 11,8% 14,1% 4,9% 12,1% 14,5% 5,0% 12,6% 15,0% 4,7% 11,7% 14,1% 5,5% 13,2% 15,6% 5,3% 13,0% 15,4% 6,0% 14,4% 16,9%
Siena
% 15-64 anni 63,7% 62,1% 62,5% 62,4% 63,3% 63,2% 63,6% 63,2% 64,6%
% 65 anni e più 23,4% 24,6% 25,7% 25,5% 24,1% 25,1% 23,2% 23,8% 21,0%
5,3%
12,7%
15,2%
62,3%
25,0%
Toscana
5,2%
12,9%
15,3%
62,9%
24,2%
Italia
5,5%
14,0%
16,8%
64,8%
21,2%
Fonte: elaborazione IFEL su dati Istat, 2013
Tabella 16 La struttura per età della popolazione residente nei comuni toscani, per classe demografica, 2013 Classe di ampiezza demografica 0 - 1.999 2.000 - 4.999 5.000 - 9.999 10.000 - 19.999 20.000 - 59.999 >=60.000 Toscana Italia
% 0-5 anni 4,2% 4,9% 5,3% 5,5% 5,3% 5,1% 5,2% 5,5%
% 0-14 anni % minorenni 10,7% 12,2% 12,9% 13,7% 13,1% 12,6% 12,9% 14,0%
12,8% 14,6% 15,3% 16,2% 15,5% 15,0% 15,3% 16,8%
Fonte: elaborazione IFEL su dati Istat, 2013
20
atlante dei comuni TOSCANI 2014
% 15-64 anni 60,1% 62,5% 63,1% 63,6% 62,7% 62,9% 62,9% 64,8%
% 65 anni e più 29,2% 25,3% 24,0% 22,7% 24,3% 24,5% 24,2% 21,2%
21
Tabella 17 La struttura per etĂ della popolazione residente nei comuni toscani, per zone socio-sanitarie, 2013 Zone socio-sanitarie
% 0-5 anni
Arezzo - Aretina Arezzo - Casentino Arezzo - Val di Chiana Aretina Arezzo - Val Tiberina Arezzo - Valdarno Firenze - Fiorentina Nord-Ovest Firenze - Fiorentina Sud-Est Firenze - Firenze Firenze - Mugello Empoli - Empolese Grosseto - Amiata Grossetana Grosseto - Colline dell'Albegna Grosseto - Colline Metalifere Grosseto - Grossetana Livorno - Bassa Val di Cecina Livorno - Elba Livorno - Livornese Livorno - Val di Cornia Versilia Lucca - Piana di Lucca Lucca - Valle del Serchio Massa e Carrara - Apuane Massa e Carrara - Lunigiana Empoli - Valdarno Inferiore Pisa - Alta Val di Cecina Pisa - Pisana Pisa - Vald'Era Pistoia - Pistoiese Pistoia - Val di Nievole Prato - Pratese Siena - Alta Val d'Elsa Siena - Amiata Senese Siena - Senese Siena - Val di Chiana Senese Toscana Italia Fonte: elaborazione IFEL su dati Istat, 2013
22
5,2% 4,9% 5,2% 4,5% 5,6% 5,7% 5,1% 4,9% 5,5% 5,6% 4,3% 4,3% 4,7% 4,9% 5,0% 4,6% 5,1% 4,6% 4,7% 5,4% 4,6% 4,8% 4,4% 5,8% 4,3% 5,2% 6,1% 5,3% 5,3% 6,0% 5,5% 4,7% 5,4% 4,9% 5,2% 5,5%
% 0-14 anni 12,9% 12,2% 12,8% 11,5% 13,7% 14,1% 13,4% 12,3% 13,6% 14,0% 10,7% 11,2% 11,7% 12,4% 11,9% 11,9% 12,4% 11,8% 12,1% 13,3% 11,8% 12,0% 10,8% 14,0% 10,6% 12,7% 14,1% 13,0% 13,0% 14,4% 13,7% 11,3% 12,9% 12,0% 12,9% 14,0%
% minorenni % 15-64 anni 15,4% 14,7% 15,3% 13,8% 16,3% 16,7% 16,0% 14,5% 16,3% 16,6% 12,6% 13,4% 13,7% 14,8% 14,2% 14,4% 14,8% 14,0% 14,5% 15,8% 14,2% 14,5% 12,9% 16,6% 12,9% 15,0% 16,6% 15,4% 15,5% 16,9% 16,5% 13,5% 15,2% 14,4% 15,3% 16,8%
atlante dei comuni TOSCANI 2014
64,2% 63,2% 64,4% 62,0% 63,4% 62,1% 62,2% 61,3% 63,7% 63,3% 59,3% 62,4% 61,6% 63,4% 62,6% 64,1% 62,8% 60,2% 63,7% 63,6% 61,5% 64,4% 59,9% 64,7% 60,1% 63,1% 64,3% 62,6% 64,0% 64,6% 63,5% 60,9% 62,2% 61,5% 62,9% 64,8%
% 65 anni e piĂš 22,9% 24,6% 22,8% 26,4% 22,9% 23,8% 24,4% 26,4% 22,7% 22,8% 30,1% 26,5% 26,7% 24,2% 25,5% 24,1% 24,8% 28,0% 24,2% 23,1% 26,8% 23,6% 29,4% 21,3% 29,4% 24,1% 21,5% 24,3% 23,0% 21,0% 22,7% 27,8% 24,9% 26,5% 24,2% 21,2%
Fig. 4 - L’indice di invecchiamento nei comuni toscani, 2013
Fonte: elaborazione IFEL su dati Istat, 2013
23
Dipendenza demografica L’indice di dipendenza demografica è stabilito dal rapporto fra la popolazione in età non attiva e quella attiva. Sono considerati componenti della popolazione in età non attiva gli abitanti residenti compresi in una fascia di età inferiore a 15 anni e superiore a 64. La fascia fra 15 anni e 64 rappresenta, invece, la parte di popolazione in età lavorativa. L’indice di dipendenza demografica tende a stabilire, in termini teorici, il carico economico e sociale della popolazione più anziana o più giovane rispetto alla popolazione in età lavorativa. Generalmente valori superiori a 50% sono considerati indicatori di squilibrio generazionale. Se a livello nazionale l’indice supera il 50% (si attesta al 54,2%), tale fenomeno presenta caratteristiche ancor più accentuate per i comuni toscani, avvicinandosi in totale quasi al 60%. Tale soglia è superata nei comuni di alcuni territori provinciali: Grosseto, Siena, Livorno. Tuttavia la zona con il più elevato indice di dipendenza demografica è rappresentata dai comuni della costituenda città metropolitana fiorentina, laddove arriva a 61,0%. L’analisi dei comuni toscani per classe demografica indica una specifica continuità fra i dati to-
scani e le tendenze nazionali: l’indice di dipendenza demografica aumenta in modo sensibile nei comuni più piccoli, raggiungendo perfino il 66,4% nei territori comunali con una popolazione inferiore a 2.000 abitanti. Considerando invece i dati relativi alle diverse zone socio-sanitarie, possiamo notare che i valori più alti dell’indice di dipendenza sono legati ad alcune zone montane (Amiata Grossetana, Lunigiana) oppure scarsamente popolate (Alta Val di Cecina). Dobbiamo segnalare, però, l’indice di dipendenza molto elevato che caratterizza la Val di Cornia, laddove sono presenti anche alcuni territori comunali con una densità abitativa superiore alla media regionale, come Piombino. Tuttavia, osservando la riproduzione cartografica (Fig. 5) possiamo notare che i principali picchi dell’indice di dipendenza demografica, con valori superiori al 70%, sono raggiunti in alcuni territori comunali scarsamente popolati. I dati più significativi riguardano, però, la principale area urbana della Toscana: la città di Firenze ha, infatti, un indice di dipendenza demografica estremamente elevato (63,1%), uno dei più alti dell’intero territorio regionale.
Tabella 18 L’indice di dipendenza demografica nei comuni toscani, per provincia, 2013 Popolazione residente
Provincia
In età attiva (a) Arezzo 219.453 Firenze (Città metropolitana) 613.428 Grosseto 138.016 Livorno 209.310 Lucca 246.038 Massa Carrara 126.064 Pisa 263.121 Pistoia 181.707 Prato 160.413 Siena 166.340 Toscana 2.323.890 Italia 38.697.060 Fonte: elaborazione IFEL su dati Istat, 2013
In età non attiva (b) 124.984 373.926 82.966 126.321 142.517 73.266 150.481 105.738 87.879 100.860 1.368.938 20.988.167
Indice di dipendenza (b/a) 57,0% 61,0% 60,1% 60,4% 57,9% 58,1% 57,2% 58,2% 54,8% 60,6% 58,9% 54,2%
Tabella 19 L’indice di dipendenza demografica nei comuni toscani, per classe demografica, 2013 Classe di ampiezza demografica
Popolazione residente In età attiva (a)
0 - 1.999 2.000 - 4.999 5.000 - 9.999 10.000 - 19.999 20.000 - 59.999 >=60.000 Toscana Italia Fonte: elaborazione IFEL su dati Istat, 2013
24
42.804 145.168 288.759 456.982 544.016 846.161 2.323.890 38.697.060
In età non attiva (b) 28.408 87.182 168.942 261.357 324.017 499.032 1.368.938 20.988.167
atlante dei comuni TOSCANI 2014
Indice di dipendenza (b/a) 66,4% 60,1% 58,5% 57,2% 59,6% 59,0% 58,9% 54,2%
Fig. 5 - L’indice di dipendenza demografica nei comuni toscani, 2013
Fonte: elaborazione IFEL su dati Istat, 2013
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Tabella 20 L’indice di dipendenza demografica nei comuni toscani, per zone socio-sanitarie, 2013 Zone socio-sanitarie Arezzo - Aretina Arezzo - Casentino Arezzo - Val di Chiana Aretina Arezzo - Val Tiberina Arezzo - Valdarno Firenze - Fiorentina Nord-Ovest Firenze - Fiorentina Sud-Est Firenze - Firenze Firenze - Mugello Empoli - Empolese Grosseto - Amiata Grossetana Grosseto - Colline dell'Albegna Grosseto - Colline Metalifere Grosseto - Grossetana Livorno - Bassa Val di Cecina Livorno - Elba Livorno - Livornese Livorno - Val di Cornia Versilia Lucca - Piana di Lucca Lucca - Valle del Serchio Massa e Carrara - Apuane Massa e Carrara - Lunigiana Empoli - Valdarno Inferiore Pisa - Alta Val di Cecina Pisa - Pisana Pisa - Vald'Era Pistoia - Pistoiese Pistoia - Val di Nievole Prato - Pratese Siena - Alta Val d'Elsa Siena - Amiata Senese Siena - Senese Siena - Val di Chiana Senese Toscana Italia
Popolazione residente In età attiva (a) 83.631 22.703 33.653 19.016 60.450 133.100 105.145 224.480 41.491 109.212 11.286 31.799 27.734 67.197 50.728 20.518 109.371 35.516 104.504 106.032 35.502 95.705 30.359 42.863 12.422 125.233 75.780 105.826 75.881 160.413 40.071 13.484 74.526 38.259 2.323.890 38.697.060
In età non attiva (b) 46.599 13.244 18.568 11.638 34.935 81.308 63.971 141.559 23.636 63.452 7.756 19.194 17.266 38.750 30.363 11.502 64.766 23.471 59.550 60.717 22.250 52.911 20.355 23.346 8.256 73.085 42.013 63.116 42.622 87.879 23.002 8.655 45.222 23.981 1.368.938 20.988.167
Fonte: elaborazione IFEL su dati Istat, 2013
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atlante dei comuni TOSCANI 2014
Indice di dipendenza (b/a) 55,7% 58,3% 55,2% 61,2% 57,8% 61,1% 60,8% 63,1% 57,0% 58,1% 68,7% 60,4% 62,3% 57,7% 59,9% 56,1% 59,2% 66,1% 57,0% 57,3% 62,7% 55,3% 67,0% 54,5% 66,5% 58,4% 55,4% 59,6% 56,2% 54,8% 57,4% 64,2% 60,7% 62,7% 58,9% 54,2%
Stato civile Nei comuni toscani le percentuali di celibi o nubili, di coniugati, di divorziati e di vedovi, sono non molto differenti dai dati medi riportati sul territorio nazionale. Il 39,9% della popolazione residente nei territori comunali toscani è celibe o nubile, a fronte di un valore nazionale pari a 41,6%. Una maggiore percentuale di celibi e nubili, per quanto non particolarmente rilevante, caratterizza i comuni delle principali aree urbane: Firenze e Prato. Per
quanto riguarda i coniugati: nei comuni toscani sono il 49,3% rispetto al dato nazionale del 48,8%. Alcune differenze si possono notare nei comuni dei diversi territori provinciali. In linea con le tendenze nazionali, possiamo notare un aumento dell’indice di vedovanza (10,4%) nei comuni che hanno una popolazione inferiore a 2.000 residenti, dato che ovviamente dipende dall’alto indice di invecchiamento che caratterizza tale fascia di comuni.
Tabella 21 La struttura per stato civile della popolazione residente nei comuni toscani, valori percentuali, per provincia, 2013 Provincia
Celibi/nubili
Arezzo 38,6% Firenze (Città 42,3% metropolitana) Grosseto 38,6% Livorno 37,4% Lucca 39,0% Massa Carrara 37,9% Pisa 39,5% Pistoia 38,7% Prato 42,7% Siena 39,0% Toscana 39,9% Italia 41,6% Fonte: elaborazione IFEL su dati Istat, 2013
Coniugati/e
Divorziati/e
Vedovi/e
50,5%
2,6%
8,3%
48,1%
1,4%
8,2%
49,0% 50,3% 49,3% 49,6% 50,1% 50,4% 48,1% 49,8% 49,3% 48,8%
3,0% 3,5% 3,1% 2,8% 2,3% 2,6% 2,1% 2,2% 2,4% 2,1%
9,3% 8,8% 8,6% 9,7% 8,0% 8,3% 7,1% 9,0% 8,4% 7,6%
Tabella 22 La struttura per stato civile della popolazione residente nei comuni toscani, valori percentuali, per classe demografica, 2013 Classe di ampiezza demografica 0 - 1.999 2.000 - 4.999 5.000 - 9.999 10.000 - 19.999 20.000 - 59.999 >=60.000 Toscana
Celibi/nubili
Coniugati/e
Divorziati/e
Vedovi/e
37,4% 38,4% 38,6% 39,5% 38,6% 41,7% 39,9%
50,0% 50,1% 50,5% 50,4% 50,4% 47,5% 49,3%
2,2% 2,4% 2,4% 2,2% 2,6% 2,3% 2,4%
10,4% 9,1% 8,5% 7,8% 8,3% 8,5% 8,4%
Italia 41,6% Fonte: elaborazione IFEL su dati Istat, 2013
48,8%
2,1%
7,6%
27
Trend della popolazione straniera residente I dati sull’andamento della popolazione straniera residente nei comuni della regione Toscana indicano un incremento fra il 2004 e il 2014 del 135,0%. Tale crescita ha riguardato i comuni di tutti i territori provinciali e tutte le classi di ampiezza demografica comunale. Possiamo notare valori particolarmente significativi per quanto riguarda i comuni del territorio provinciale di Grosseto (184,1%) e di Livorno (184,0%).Valori inferiori alla media regionale si possono riscontrare, invece, nei comuni della provincia di Massa Carrara (130,7%), di Arezzo (117,1%) e di Pistoia (116,9%). Ma anche i comuni che comporranno la città metropolitana di Firenze presentano in media un aumento della popolazione straniera residente inferiore al
dato medio regionale (116,6% vs 135,0%). Negli ultimi 10 anni, i piccoli comuni hanno conosciuto un aumento della popolazione straniera residente in termini più contenuti rispetto ai comuni delle altre classi demografiche: ad esempio quelli fino a 2.000 abitanti hanno sperimentato un incremento della componente straniera pari all’87,0%. I territori comunali che si caratterizzano per una maggiore percentuale di crescita del trend della popolazione straniera residente fanno parte delle classi demografiche fra i 10.000 e i 60.000 abitanti. Più ridotta è, invece, la crescita degli stranieri residenti registrata nei comuni toscani che hanno una maggiore ampiezza demografica (130,7% nei comuni con oltre 60.000 cittadini).
Tabella 23 Il trend della popolazione straniera residente nei comuni toscani, per provincia, 2004/2014 Provincia
2004
Arezzo Firenze (Città metropolitana) Grosseto Livorno Lucca Massa Carrara Pisa Pistoia Prato Siena Toscana Italia Fonte: elaborazione IFEL su dati Istat, anni vari
Popolazione straniera residente 2014 Var. % 2004/2014 17.322 37.598 117,1% 56.446 122.272 116,6% 7.467 21.215 184,1% 9.212 26.162 184,0% 11.920 29.929 151,1% 5.917 13.652 130,7% 15.681 39.239 150,2% 12.473 27.059 116,9% 15.585 39.949 156,3% 12.777 30.275 136,9% 164.800 387.350 135,0% 1.990.159 4.922.085 147,3%
Tabella 24 Il trend della popolazione straniera residente nei comuni toscani, per classe demografica, 2004/2014 Classe di ampiezza demografica
Popolazione straniera residente 2004
0 - 1.999 2.000 - 4.999 5.000 - 9.999 10.000 - 19.999 20.000 - 59.999 >=60.000 Toscana Italia
3.537 10.023 18.300 28.534 35.337 69.069 164.800
2014 6.615 22.073 40.750 70.898 87.654 159.360 387.350
Var. % 2004/2014 87,0% 120,2% 122,7% 148,5% 148,1% 130,7% 135,0%
1.990.159
4.922.085
147,3%
Fonte: elaborazione IFEL su dati Istat, anni vari
28
atlante dei comuni TOSCANI 2014
Incidenza della popolazione straniera Al 1° gennaio 2014 gli stranieri residenti nei comuni toscani sono 387.350 e rappresentano il 10,3% del totale della popolazione del territorio regionale. Il dato dell’incidenza della popolazione straniera nei comuni della Toscana è, quindi, superiore al valore nazionale, pari all’8,1%. I comuni del territorio provinciale di Prato presentano un’incidenza maggiore rispetto al dato medio regionale, pari al 15,8%. Anche nei territori comunali della città metropolitana fiorentina i residenti stranieri rappresentano una percentuale della popolazione (12,1%) superiore al valore dell’incidenza registrato a livello regionale.Tuttavia, tranne i comuni della provincia di Siena (11,2%) e di Arezzo (10,8%), tutti gli altri contesti presentano valori inferiori alla media regionale. L’incidenza della popolazione straniera è più bassa nei comuni toscani meno popolosi rispetto a quelli di taglia demografica maggiore: è il 9,3%
per i territori comunali con una popolazione inferiore a 2.000 residenti, a differenza del dato dell’11,6% relativo ai comuni al di sopra di 60.000 abitanti. E tuttavia, la classe demografica nella quale possiamo registrare la minore incidenza di popolazione straniera è quella dei comuni con una popolazione maggiore di 5.000 residenti ma inferiore a 10.000. In questo caso la percentuale di residenti stranieri si attesta all’8,8%. Osservando la rappresentazione cartografica dell’incidenza della popolazione straniera (Fig. 6) possiamo notare che i valori più elevati sono concentrati in pochi territori comunali scarsamente popolati. Fanno parte della classe di ampiezza demografica inferiore a 2.000 residenti anche quei singoli comuni che presentano percentuali d’incidenza alquanto rilevanti, e cioè superiori al 20%.
Tabella 25 L'incidenza della popolazione straniera residente nei comuni toscani, per provincia, 2014 Popolazione residente
Provincia
Totale (a)
Arezzo Firenze (Città metropolitana) Grosseto Livorno Lucca Massa Carrara Pisa Pistoia Prato Siena Toscana Italia
Straniera (b)
346.661 1.007.252 225.098 340.471 394.600 200.325 420.254 291.788 253.245 270.817 3.750.511 60.782.668
37.598 122.272 21.215 26.162 29.929 13.652 39.239 27.059 39.949 30.275 387.350 4.922.085
Incidenza della popolazione straniera (b/a) 10,8% 12,1% 9,4% 7,7% 7,6% 6,8% 9,3% 9,3% 15,8% 11,2% 10,3% 8,1%
Fonte: elaborazione IFEL su dati Istat, 2014
Tabella 26 L’incidenza della popolazione straniera residente nei comuni toscani, per classe demografica, 2014 Classe di ampiezza demografica
Popolazione residente Totale (a)
0 - 1.999 2.000 - 4.999 5.000 - 9.999 10.000 - 19.999 20.000 - 59.999 >=60.000 Toscana Italia Fonte: elaborazione IFEL su dati Istat, 2014
30
71.081 233.014 461.845 727.830 881.080 1.375.661 3.750.511 60.782.668
Straniera (b) 6.615 22.073 40.750 70.898 87.654 159.360 387.350 4.922.085
atlante dei comuni TOSCANI 2014
Incidenza della popolazione straniera (b/a) 9,3% 9,5% 8,8% 9,7% 9,9% 11,6% 10,3% 8,1%
Fig. 6 - L’incidenza della popolazione straniera residente nei comuni toscani, 2014
Fonte: elaborazione IFEL su dati Istat, 2014
31
Natalità degli stranieri Il tasso di natalità straniera dei comuni toscani è tendenzialmente simile a quello registrato a livello nazionale (15,12 nati da stranieri per 1.000 stranieri vs 15,79); tuttavia, la percentuale di nati da stranieri rispetto al totale delle nascite è maggiore nei territori comunali toscani (19,9%) rispetto al dato nazionale (15,1%). I comuni della provincia di Prato si segnalano per un tasso di natalità straniera elevato e per una percentuale più che significativa (35,1%) di stranieri rispetto al totale dei nati. Abbastanza rilevante è anche la percentuale nei comuni della città metropolitana fiorentina (22,4%). È questo un dato sensibilmente superiore alla percentuale nazionale, anche se il tasso di natalità straniera nei comuni del territorio fiorentino è molto simile a quello registrato a livello nazionale (15,06 vs 15,79). Soltanto i comuni delle province di Livorno, Lucca e Massa Carrara presentano una per-
centuale di nati stranieri inferiore alla media nazionale. Il tasso di natalità straniera nei comuni toscani tende a crescere all’aumentare della classe di ampiezza demografica: nei comuni con una popolazione inferiore a 2.000 residenti il tasso è pari a 12,40 nati stranieri ogni 1.000 abitanti di origine straniera; raggiunge il valore di 15,12 nella fascia che comprende i comuni con oltre 60.000 abitanti. La percentuale di nati stranieri sul totale dei nati, invece, presenta caratteristiche alquanto diverse: nei comuni al di sotto dei 2.000 abitanti è del 18,3%, in quelli fra 2.000 e 5.000 è del 19,2%. Considerando tale dato in relazione all’elevato indice di invecchiamento, presente nei comuni appartenenti a tali classi demografiche, possiamo ritenere che in questi territori comunali l’incidenza degli stranieri rispetto alla popolazione in età fertile sia abbastanza rilevante.
Tabella 27 La natalità degli stranieri residenti nei comuni toscani, per provincia, 2014 Provincia
Nati da stranieri
Arezzo Firenze (Città metropolitana) Grosseto Livorno Lucca Massa Carrara Pisa Pistoia Prato Siena Toscana Italia
Tasso di natalità straniera*
515 1.842 276 337 416 200 662 397 822 390 5.857 77.705
13,70 15,06 13,01 12,88 13,90 14,65 16,87 14,67 20,58 12,88 15,12 15,79
% di nati da stranieri sul totale dei nati 19,4% 22,4% 18,6% 13,9% 14,1% 14,8% 18,3% 17,8% 35,1% 17,8% 19,9% 15,1%
*Valori ogni 1.000 abitanti stranieri Fonte: elaborazione IFEL su dati Istat, 2014
Tabella 28 La natalità degli stranieri residenti nei comuni toscani, per classe demografica, 2014 Classe di ampiezza Nati da stranieri demografica 0 - 1.999 82 2.000 - 4.999 326 5.000 - 9.999 538 10.000 - 19.999 1.192 20.000 - 59.999 1.309 >=60.000 2.410 Toscana 5.857 Italia 77.705 *Valori ogni 1.000 abitanti stranieri Fonte: elaborazione IFEL su dati Istat, 2014
32
Tasso di natalità % di nati da stranieri sul straniera* totale dei nati 12,40 18,3% 14,77 19,2% 13,20 14,7% 16,81 19,9% 14,93 19,1% 15,12 22,3% 15,12 19,9% 15,79 15,1%
atlante dei comuni TOSCANI 2014
Minori stranieri Anche per i comuni toscani è possibile evidenziare un processo già da tempo noto a livello nazionale: il fenomeno di invecchiamento della popolazione è attenuato dalla giovane età della popolazione straniera residente sul territorio. La percentuale di minorenni sul totale degli stranieri è nei comuni toscani molto simile a quella nazionale. In entrambi i casi più di un quinto degli stranieri residenti ha meno di 18 anni. Considerando tale percentuale rispetto ai comuni dei diversi territori provinciali, possiamo notare una tendenziale omogeneità dei dati, con alcune eccezioni: i comuni della provincia di Prato si segnalano per una percentuale al di sopra della media regionale (26,5% vs 21,4%). Tale elemento è ancor più rilevante valutando che tale territorio, com’è noto, presenta una significativa incidenza della popolazione straniera residente. È rilevante considerare che la percentuale di minorenni sul totale della popolazione straniera non presenta sensibili mutamenti per i territori comunali
suddivisi in classi di ampiezza demografica. Se il 18,5% degli stranieri dei comuni sotto i 2.000 abitanti ha meno di 18 anni, tale dato è pari al 20,4% per i territori comunali con una popolazione residente superiore a 60.000. Il valore massimo di tale indicatore (23,6%) si registra in corrispondenza dei comuni toscani di taglia demografica compresa tra i 10.000 e 19.999 cittadini. Maggiori differenze possiamo evidenziare rispetto alle percentuali di stranieri con un’età inferiore a 18 anni rispetto al totale dei minorenni residenti. Tale dato è più ridotto, e cioè non supera il 10%, nei comuni dei territori provinciali di Livorno, Lucca e Massa Carrara, anche se è molto simile al dato nazionale, pari al 9,8%; poco superiore al 10% il dato relativo ai comuni dei territori provinciali di Grosseto, Pisa e Pistoia; attorno al 15% per quanto riguarda i territori comunali della città metropolitana fiorentina, della provincia di Arezzo e di quella di Siena; superiore al 20% per i comuni del pratese.
Tabella 29 I minori stranieri residenti nei comuni toscani, per provincia, 2013 Provincia
Minori stranieri
Arezzo Firenze (Città metropolitana) Grosseto Livorno Lucca Massa Carrara Pisa Pistoia Prato Siena Toscana Italia
7.749 23.355 3.605 4.091 5.436 2.434 7.521 5.305 9.705 5.901 75.102 982.651
% di minorenni stranieri % di minorenni stranieri sul totale degli stranieri sul totale dei minorenni 21,7% 14,6% 21,3% 15,0% 19,2% 11,6% 17,6% 8,4% 20,2% 9,3% 19,6% 8,7% 21,5% 11,7% 21,6% 12,0% 26,5% 23,1% 21,3% 14,6% 21,4% 13,3% 22,4% 9,8%
Fonte: elaborazione IFEL su dati Istat, 2013
Tabella 30 I minori stranieri residenti nei comuni toscani, per classe demografica, 2013 Classe di ampiezza demografica 0 - 1.999 2.000 - 4.999 5.000 - 9.999 10.000 - 19.999 20.000 - 59.999 >=60.000 Toscana Italia
Minori stranieri 1.195 4.388 8.198 15.305 17.097 28.919 75.102 982.651
% di minorenni stranieri % di minorenni stranieri sul totale degli stranieri sul totale dei minorenni 18,5% 13,1% 20,8% 13,0% 21,7% 11,7% 23,6% 13,2% 21,6% 12,7% 20,4% 14,3% 21,4% 13,3% 22,4% 9,8%
Fonte: elaborazione IFEL su dati Istat, 2013
33
Tabella 31 I minori stranieri residenti nei comuni toscani, per zone socio-sanitarie, 2013 Zone socio-sanitarie
Minori stranieri
Arezzo - Aretina Arezzo - Casentino Arezzo - Val di Chiana Aretina Arezzo - Val Tiberina Arezzo - Valdarno Firenze - Fiorentina Nord-Ovest Firenze - Fiorentina Sud-Est Firenze - Firenze Firenze - Mugello Empoli - Empolese Grosseto - Amiata Grossetana Grosseto - Colline dell'Albegna Grosseto - Colline Metalifere Grosseto - Grossetana Livorno - Bassa Val di Cecina Livorno - Elba Livorno - Livornese Livorno - Val di Cornia Versilia Lucca - Piana di Lucca Lucca - Valle del Serchio Massa e Carrara - Apuane Massa e Carrara - Lunigiana Empoli - Valdarno Inferiore Pisa - Alta Val di Cecina Pisa - Pisana Pisa - Vald'Era Pistoia - Pistoiese Pistoia - Val di Nievole Prato - Pratese Siena - Alta Val d'Elsa Siena - Amiata Senese Siena - Senese Siena - Val di Chiana Senese Toscana Italia
% di minorenni stranieri % di minorenni stranieri sul totale degli stranieri sul totale dei minorenni
2.838 982 1.187 643 2.099 5.288 2.902 8.978 1.319 4.868 533 664 806 1.602 1.211 395 1.791 854 1.426 3.276 734 1.612 822 1.856 326 2.986 2.193 2.941 2.364 9.705 1.432 456 2.556 1.457 75.102 982.651
Fonte: elaborazione IFEL su dati Istat, 2013
34
atlante dei comuni TOSCANI 2014
20,6% 23,3% 20,9% 21,5% 22,9% 24,4% 21,1% 18,4% 22,9% 24,7% 21,0% 18,4% 19,4% 18,9% 19,3% 13,4% 17,4% 18,3% 16,6% 22,4% 20,1% 18,4% 22,3% 24,8% 19,1% 19,9% 22,2% 22,0% 21,0% 26,5% 21,6% 20,9% 20,4% 22,8% 21,4% 22,4%
14,1% 18,5% 14,9% 15,1% 13,5% 14,8% 10,7% 16,9% 12,4% 17,0% 22,2% 9,7% 13,0% 10,2% 10,5% 8,6% 6,9% 10,4% 6,0% 12,4% 8,9% 7,5% 12,6% 16,9% 12,3% 10,0% 11,2% 11,3% 12,9% 23,1% 13,8% 15,2% 14,1% 16,3% 13,3% 9,8%
CAPITOLO SECONDO
L’economia e la finanza
35
Tasso di nati-mortalità delle imprese Al 1° gennaio 2013 le imprese attive nei comuni toscani sono 363.410, vale a dire il 6,9% delle imprese attive nell’intero territorio nazionale. Per misurare lo stato di salute dell’economica locale riportiamo qui di seguito gli indicatori sulla natalità, mortalità e incremento delle imprese. In primo luogo, osservando il tasso di natalità delle imprese toscane, emerge che il dato rilevato, pari al 7,8%, risulta leggermente superiore rispetto al valore medio nazionale (7,3%).Tuttavia, se analizziamo i dati ad un livello provinciale, si nota che i comuni della provincia di Pistoia (7,5%), Arezzo (7,0%), Siena (6,2%) e Grosseto (6,1%) presentano un tasso inferiore alle media regionale (7,8%). Mentre si posizionano significativamente al di sopra di tale media i comuni del territorio provinciale di Prato (10,9%).Vale la pena soffermarsi altresì sulla differenziazione di tale indicatore in base all’ampiezza demografica comunale poiché emerge nitidamente la maggiore difficoltà dell’imprenditorialità nei piccoli comuni. Il tasso di natalità, infatti, tende a decrescere al diminuire della popolosità, passando dall’8,6% (per i comuni oltre i 60.000 abitanti) al 6,3% (per i comuni fino a 1.999 abitanti). Nei valori del tasso di mortalità e di incremento delle im-
prese è possibile leggere gli effetti della crisi. Nel 2012, infatti, il tasso di mortalità delle imprese presenta valori superiori a quello di natalità sia per i comuni italiani (7,7% rispetto a 7,3%) che per i comuni toscani (8,1% rispetto a 7,8%). Il sopravanzo delle imprese toscane cessate su quelle iscritte determina un saldo negativo, le cancellazioni (29.593), infatti, superano le nuove iscrizioni (28.276) di oltre 1.000 unità. Di conseguenza, il tasso di incremento delle imprese segna un valore negativo, pari a -0,36%. Anche in questo caso, se osserviamo tali indicatori su base provinciale emergono delle differenze sull’incidenza della crisi sul territorio toscano. L’imprenditoria dei comuni della provincia di Lucca (-1,61%) e di Grosseto (-1,42%) registra le maggiori difficoltà, mentre i comuni dell’area metropolitana di Firenze (+0,49%) e delle province di Massa Carrara (+0,38%) e di Prato (+0,11%) registrano valori positivi, con un sopravanzo delle imprese iscritte rispetto a quelle cessate. Allo stesso tempo, se analizziamo i dati in base alla dimensione demografica, emerge che il mondo delle imprese ha maggiori difficoltà nei comuni di piccole dimensioni.
Tabella 1 Imprese iscritte, cessate ed attive nei comuni toscani, per provincia, 2012 Provincia Arezzo Firenze (Città metropolitana) Grosseto Livorno Lucca Massa Carrara Pisa Pistoia Prato Siena Toscana Italia
Imprese iscritte nel 2012 (a) 2.397
Imprese Imprese Tasso di cessate nel attive al natalità (a/c) 2012 (b) 31.12.2012 (c) 2.686 34.171 7,0%
Tasso di Tasso di mortalità incremento (b/c) (a-b)/(c) 7,9% -0,85%
7.372
6.910
93.973
7,8%
7,4%
0,49%
1.627 2.290 3.057 1.495 3.058 2.165 3.171 1.644 28.276 383.883
2.005 2.455 3.677 1.423 3.238 2.346 3.139 1.714 29.593 403.923
26.612 28.461 38.584 19.177 37.944 29.041 29.068 26.379 363.410 5.239.908
6,1% 8,0% 7,9% 7,8% 8,1% 7,5% 10,9% 6,2% 7,8% 7,3%
7,5% 8,6% 9,5% 7,4% 8,5% 8,1% 10,8% 6,5% 8,1% 7,7%
-1,42% -0,58% -1,61% 0,38% -0,47% -0,62% 0,11% -0,27% -0,36% -0,38%
Fonte: elaborazione IFEL su dati Infocamere, 2013
Tabella 2 Imprese iscritte, cessate ed attive nei comuni toscani, per classe demografica, 2012 Classe di Imprese Imprese Imprese Tasso di ampiezza iscritte nel cessate nel attive al natalità (a/c) demografica 2012 (a) 2012 (b) 31.12.2012 (c) 0 - 1.999 486 561 7.762 6,3% 2.000 - 4.999 1.570 1.784 25.420 6,2% 5.000 - 9.999 2.872 3.298 44.227 6,5% 10.000 - 19.999 5.226 5.433 69.295 7,5% 20.000 - 59.999 6.434 6.788 80.804 8,0% >=60.000 11.688 11.729 135.902 8,6% Toscana 28.276 29.593 363.410 7,8% Italia 383.883 403.923 5.239.908 7,3% Fonte: elaborazione IFEL su dati Infocamere, 2013
36
atlante dei comuni TOSCANI 2014
Tasso di Tasso di mortalità incremento (b/c) (a-b)/(c) 7,2% -0,97% 7,0% -0,84% 7,5% -0,96% 7,8% -0,30% 8,4% -0,44% 8,6% -0,03% 8,1% -0,36% 7,7% -0,38%
Fig. 1 - Il tasso di incremento delle imprese nei comuni toscani, 2012
Fonte: elaborazione IFEL su dati Infocamere, 2013
37
Trend del tasso di incremento delle imprese Per approfondire gli effetti della crisi, abbiamo ritenuto opportuno proporre una serie storica del tasso di incremento delle imprese dal 2006 al 2012. Ebbene visualizzando tali valori per le imprese dei comuni toscani, si registra una flessione del tasso di incremento a partire dal 2007 (-0,14%), con una leggera ripresa seppur circoscritta al
2010 (+0,66%), con dati nuovamente negativi per il successivo biennio. In chiave comparativa, emerge che i valori del tasso di incremento delle imprese toscane rispetto al dato nazionale risultano leggermente migliori soprattutto in fase di ripresa (2010), sebbene il trend per il periodo osservato segua la stessa dinamica negativa.
Tabella 3 Il tasso di incremento delle imprese nei comuni toscani, per provincia, 2006-2012 Provincia Arezzo Firenze (CittĂ metropolitana) Grosseto Livorno Lucca Massa Carrara Pisa Pistoia Prato Siena Toscana Italia
2006 -0,09%
2007 0,76%
2008 -0,80%
Anno 2009 -0,52%
2010 1,11%
2011 0,52%
2012 -0,85%
1,36%
-1,47%
0,46%
-0,72%
0,49%
-0,47%
0,49%
0,68% -2,42% 0,45% 1,53% 1,92% 1,39% 1,71% -0,39% 0,74% 0,98%
0,46% -0,48% 0,04% -1,35% 0,79% 0,76% 0,64% 0,49% -0,14% -0,08%
-3,84% -0,27% -0,79% 0,81% -0,28% -1,57% 1,72% -1,01% -0,40% -0,40%
-0,32% -0,28% -0,13% 1,27% 0,29% -1,05% 1,23% -1,29% -0,28% -0,40%
-0,06% 1,08% 0,74% 1,03% 1,54% -0,62% 1,23% 0,16% 0,66% 0,41%
0,13% 0,29% -0,91% 1,54% 1,26% -0,83% -0,10% -0,21% -0,02% -0,04%
-1,42% -0,58% -1,61% 0,38% -0,47% -0,62% 0,11% -0,27% -0,36% -0,38%
Fonte: elaborazione IFEL su dati Infocamere, anni vari
Tabella 4 Il tasso di incremento delle imprese nei comuni toscani, per classe demografica, 2006-2012 Classe di ampiezza 2006 2007 2008 demografica 0 - 1.999 -0,39% -0,75% -1,46% 2.000 - 4.999 -0,07% -0,45% -1,74% 5.000 - 9.999 0,07% 0,08% -1,32% 10.000 - 19.999 0,97% 0,23% -0,08% 20.000 - 59.999 0,89% 0,05% -0,54% >=60.000 0,98% -0,41% 0,15% Toscana 0,74% -0,14% -0,40% Italia 0,98% -0,08% -0,40% Fonte: elaborazione IFEL su dati Infocamere, anni vari
Anno 2009
2010
-1,29% -0,68% -0,88% -0,41% -0,64% 0,34% -0,28% -0,40%
-0,18% 0,00% 0,08% 0,56% 0,56% 1,15% 0,66% 0,41%
2011 -1,12% -0,31% -0,42% 0,08% 0,19% 0,07% -0,02% -0,04%
2012 -0,97% -0,84% -0,96% -0,30% -0,44% -0,03% -0,36% -0,38%
Fig. 2 - Il tasso di incremento delle imprese nei comuni toscani ed italiani, 2006-2012
Fonte: elaborazione IFEL su dati Infocamere, anni vari
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atlante dei comuni TOSCANI 2014
Tasso di natalità delle imprese per settore economico L’analisi è stata condotta osservando i tre settori economici di riferimento: il primario (o agricolo), il secondario (o industriale) e il terziario (i servizi). Dall’esame dei dati relativi al tasso di natalità delle imprese differenziato per settore economico, è possibile notare come nei comuni toscani, così come nel territorio nazionale, l’avvio di nuove imprese nel 2012 sia sbilanciato a favore del settore terziario con un indice pari al 9,6%. Il settore terziario è seguito dal settore industriale, in cui si registra un dato medio regionale pari al 5,9%, mentre il valore medio nazionale è pari al 4,7%. Infine, il settore agricolo è quello in cui si registra il dato più contenuto, pari al 4,0%, mentre il valore nazionale è pari al 3,2%. Osservando i dati per territorio provinciale, in particolare evidenziando le zone in cui il tasso di natalità è significativamente maggiore rispetto alla media regionale, emerge una notevole dinamicità del settore agricolo nei comuni delle province di Massa Carrara (6,9%) e Pra-
to (6,2%), del settore industriale per le amministrazioni delle province di Prato (9,8%) e della città metropolitana di Firenze (6,3%) ed infine del settore terziario per i comuni delle province di Prato (12,0%) e Pisa (10,3%). Per settore economico il tasso di natalità non sembra presentare variazioni significative se si considera la taglia dimensionale dei comuni. Infatti, indipendentemente dalla fascia demografica di riferimento, il tasso di natalità presenta valori simili in ogni settore economico con scarti di circa un punto percentuale tra i valori minimi e massimi. L’unica eccezione è rappresentata dal tasso di natalità delle imprese del settore industriale che nei comuni di grandi dimensioni (con una popolazione superiore a 60.000 abitanti) presenta un valore pari a 6,8%, maggiore rispetto alla media regionale (5,9%) ed al minimo registrato in corrispondenza dei comuni di popolazione compresa tra i 2.000 e 4.999 abitanti (4,4%).
Tabella 5 Il tasso di natalità delle imprese nei comuni toscani, per settore economico e per provincia, 2012 Provincia
Primario
Arezzo Firenze (Città metropolitana) Grosseto Livorno Lucca Massa Carrara Pisa Pistoia Prato Siena Toscana Italia
3,7%
Settore economico Secondario Terziario 4,8% 9,6%
Totale 7,0%
4,2%
6,3%
9,1%
7,8%
3,1% 3,7% 5,0% 6,9% 4,5% 4,6% 6,2% 3,7% 4,0% 3,2%
4,2% 5,5% 5,6% 5,7% 4,6% 5,2% 9,8% 3,5% 5,9% 4,7%
9,2% 9,5% 9,5% 9,0% 10,3% 9,4% 12,0% 8,6% 9,6% 9,6%
6,1% 8,0% 7,9% 7,8% 8,1% 7,5% 10,9% 6,2% 7,8% 7,3%
Fonte: elaborazione IFEL su dati Infocamere, 2013
Tabella 6 Il tasso di natalità delle imprese nei comuni toscani, per settore economico e per classe demografica, 2012 Classe di ampiezza demografica 0 - 1.999 2.000 - 4.999 5.000 - 9.999 10.000 - 19.999 20.000 - 59.999 >=60.000 Toscana Italia
Settore economico
Primario
Secondario 4,3% 3,8% 3,9% 4,4% 4,0% 3,6% 4,0% 3,2%
4,6% 4,4% 4,6% 5,5% 6,0% 6,8% 5,9% 4,7%
Terziario
Totale 9,2% 9,1% 8,8% 9,8% 9,6% 9,7% 9,6% 9,6%
6,3% 6,2% 6,5% 7,5% 8,0% 8,6% 7,8% 7,3%
Fonte: elaborazione IFEL su dati Infocamere, 2013
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Tasso di mortalità delle imprese per settore economico Per quanto riguarda il tasso di mortalità delle imprese, a differenza del dato medio nazionale, si registra nei comuni toscani una maggiore incidenza delle cessazioni di impresa nel settore industriale (9,4% rispetto a 7,7%) ed una minore incidenza delle cessazioni di impresa nel settore agricolo (5,1% rispetto a 6,0%), mentre il tasso di mortalità nel settore terziario toscano è sostanzialmente conforme al dato nazionale (8,1% rispetto a 8,2%). Se si considera il tasso di mortalità in relazione al territorio provinciale, emerge che esso è significativamente superiore alla media regionale nel
settore industriale nei comuni delle province di Prato (13,0%) e di Lucca (11,7%) e nel settore dei servizi nelle amministrazioni delle province di Prato (9,2%) e di Livorno (9,1%). Analogamente a quanto riscontrato nell’analisi del tasso di natalità per settore economico, le variazioni dei valori del tasso di mortalità non sembrano essere correlate all’ampiezza demografica dei comuni. L’unica eccezione riguarda i comuni con oltre 60.000 abitanti: in tali aree si registra un tasso di mortalità delle imprese del secondario pari al 10,0%.
Tabella 7 Il tasso di mortalità delle imprese nei comuni toscani, per settore economico e per provincia, 2012 Provincia
Primario
Arezzo Firenze (Città metropolitana) Grosseto Livorno Lucca Massa Carrara Pisa Pistoia Prato Siena Toscana Italia
5,4%
Settore economico Secondario Terziario 9,8% 7,6%
Totale 7,9%
4,8%
7,9%
7,4%
7,4%
5,0% 4,5% 6,3% 4,8% 6,0% 5,7% 4,9% 4,0% 5,1% 6,0%
9,0% 9,1% 11,7% 8,0% 8,8% 9,3% 13,0% 7,6% 9,4% 7,7%
8,9% 9,1% 8,7% 7,4% 8,8% 7,9% 9,2% 7,0% 8,1% 8,2%
7,5% 8,6% 9,5% 7,4% 8,5% 8,1% 10,8% 6,5% 8,1% 7,7%
Fonte: elaborazione IFEL su dati Infocamere, 2013
Tabella 8 Il tasso di mortalità delle imprese nei comuni toscani, per settore economico e per classe demografica, 2012 Classe di ampiezza demografica
Settore economico Primario
0 - 1.999 5,0% 2.000 - 4.999 4,6% 5.000 - 9.999 5,0% 10.000 - 19.999 5,1% 20.000 - 59.999 5,5% >=60.000 5,5% Toscana 5,1% Italia 6,0% Fonte: elaborazione IFEL su dati Infocamere, 2013
40
Secondario
Terziario
9,3% 8,5% 8,6% 8,8% 9,5% 10,0% 9,4% 7,7%
atlante dei comuni TOSCANI 2014
Totale 8,3% 8,1% 7,8% 7,8% 8,2% 8,2% 8,1% 8,2%
7,2% 7,0% 7,5% 7,8% 8,4% 8,6% 8,1% 7,7%
Tasso di incremento delle imprese per settore economico L’analisi del tasso d’incremento delle imprese mostra, in primo luogo, come solo nel settore terziario si registri un valore positivo, sia a livello nazionale +1,41% che a livello regionale +1,47%. Nei restanti due settori il tasso assume valori negativi e, in particolare nel settore industriale, il dato dei comuni toscani raggiunge livelli inferiori alla media nazionale (-2,99%), attestandosi sul -3,51%. Mentre per quanto riguarda il settore agricolo, il dato regionale, pari a -1,10%, risulta negativo, seppur superiore alla media nazionale, pari a -2,81%. Dal confronto interprovinciale di tali valori, emerge che per quanto concerne il settore agricolo, si discostano significativamente dalla media regionale (-1,10%), presentando un tasso di incremento positivo, i comuni delle province di Massa Carrara (+2,07%) e di Prato (+1,23%). Nel settore industriale, rispetto al valore me-
dio regionale pari a -3,51%, si evidenziano maggiori difficoltà per l’imprenditoria locale nei comuni delle province di Lucca (-6,07%) e di Arezzo (-4,95%). Infine, per ciò che concerne il settore terziario, rispetto al dato medio regionale (+1,47%), vale la pena far emergere il dato positivo delle imprese situate nelle amministrazioni del territorio provinciale di Prato (+2,83%) e di Arezzo (+1,97). Se si osserva il tasso d’incremento delle imprese a seconda della taglia demografica, si nota come nel settore industriale e terziario i valori più bassi rispetto alla media regionale si registrino nei comuni di piccola dimensione. Mentre nel settore agricolo, in cui il tasso di incremento regionale è pari a -1,10%, i comuni con una popolazione fino a 1.999 abitanti presentano il valore più elevato, pari a -0,69%.
Tabella 9 Il tasso di incremento delle imprese nei comuni toscani, per settore economico e per provincia, 2012 Provincia Arezzo Firenze (Città metropolitana) Grosseto Livorno Lucca Massa Carrara Pisa Pistoia Prato Siena Toscana Italia
Primario -1,71% -0,56% -1,90% -0,76% -1,33% 2,07% -1,51% -1,06% 1,23% -0,30% -1,10% -2,81%
Settore economico Secondario Terziario -4,95% 1,97% -1,55% 1,71% -4,80% 0,29% -3,56% 0,46% -6,07% 0,81% -2,33% 1,58% -4,18% 1,51% -4,06% 1,53% -3,28% 2,83% -4,09% 1,59% -3,51% 1,47% -2,99% 1,41%
Totale -0,85% 0,49% -1,42% -0,58% -1,61% 0,38% -0,47% -0,62% 0,11% -0,27% -0,36% -0,38%
Fonte: elaborazione IFEL su dati Infocamere, 2013
Tabella 10 Il tasso di incremento delle imprese nei comuni toscani, per settore economico e per classe demografica, 2012 Classe di ampiezza demografica 0 - 1.999 2.000 - 4.999 5.000 - 9.999 10.000 - 19.999 20.000 - 59.999 >=60.000 Toscana Italia Fonte: elaborazione IFEL su dati Infocamere, 2013
Primario -0,69% -0,73% -1,18% -0,70% -1,48% -1,86% -1,10% -2,81%
Settore economico Secondario Terziario -4,67% 0,87% -4,08% 1,01% -3,97% 0,96% -3,34% 1,96% -3,56% 1,47% -3,29% 1,47% -3,51% 1,47% -2,99% 1,41%
Totale -0,97% -0,84% -0,96% -0,30% -0,44% -0,03% -0,36% -0,38%
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Indice di imprenditorialità Per misurare la propensione all’imprenditorialità del territorio si fa riferimento all’indice di imprenditorialità extra agricola, calcolato sul numero di imprese attive - in tutti i settori economici eccetto che nel settore agricolo - ogni 100 residenti. In particolare, nei comuni toscani le imprese attive nei settori secondario e terziario sono 321.338, ossia il 7,3% delle imprese nazionali extra agricole, ed il tasso di imprenditorialità registrato è pari all’8,7 per 100 abitanti, valore maggiore di quello medio nazionale (7,4). L’indice di imprenditorialità è significativamente superiore alla media regionale nei comuni del territorio provinciale di
Prato (11,5) e di Lucca (9,3). Nelle amministrazioni comunali toscane, il numero di imprese attive nei settori extra agricoli e il tasso di imprenditorialità crescono all’aumentare della classe demografica. Di conseguenza i comuni con una popolazione superiore a 60.000 abitanti registrano l’indice di imprenditorialità più elevato (9,7), seguiti da quelli di taglia compresa tra i 20.000 e 59.999 abitanti, dove si osserva un tasso pari all’8,6. Mentre, le realtà amministrative più piccole (fino a 1.999 abitanti), registrano l’indice più contenuto, pari al 6,6.
Tabella 11 L’indice di imprenditorialità extra agricola nei comuni toscani, per provincia, 2012 Provincia
Imprese attive nel settore secondario e terziario
Arezzo Firenze (Città metropolitana) Grosseto Livorno Lucca Massa Carrara Pisa Pistoia Prato Siena Toscana Italia Fonte: elaborazione IFEL su dati Infocamere ed Istat, 2013
Indice di imprenditorialità extra agricola
27.610 87.724 17.236 25.703 35.950 18.068 34.224 25.546 28.499 20.778 321.338 4.430.164
8,0 8,9 7,8 7,7 9,3 9,1 8,3 8,9 11,5 7,8 8,7 7,4
Tabella 12 L’indice di imprenditorialità extra agricola nei comuni toscani, per classe demografica, 2012 Imprese attive nel settore Indice di imprenditorialità extra secondario e terziario agricola 0 - 1.999 4.705 6,6 2.000 - 4.999 16.899 7,3 5.000 - 9.999 34.853 7,6 10.000 - 19.999 60.587 8,4 20.000 - 59.999 74.304 8,6 >=60.000 129.990 9,7 Toscana 321.338 8,7 Italia 4.430.164 7,4 Fonte: elaborazione IFEL su dati Infocamere ed Istat, 2013 Classe di ampiezza demografica
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atlante dei comuni TOSCANI 2014
Fig. 3 - L’indice di imprenditorialità extra agricola nei comuni toscani, 2012
Fonte: elaborazione IFEL su dati Infocamere ed Istat, 2013
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Specializzazione economica L’incidenza delle imprese attive in un determinato settore economico rapportata al totale delle imprese attive nella realtà territoriale di riferimento, misura l’indice di specializzazione economica di un comune. Se tale rapporto risulta maggiore dello stesso rapporto calcolato a livello nazionale1 un comune può essere definito “specializzato”. Anche in questo caso, l’analisi è stata svolta relativamente ai tre settori economici: primario (agricolo), secondario (industriale) e terziario (servizi). Nei comuni toscani prevale, seppur di pochi punti percentuali e in misura inferiore rispetto al dato nazionale, la specializzazione nel settore agricolo. Il 48,8% dei comuni toscani è specializzato, infatti, nel settore primario, il 41,5% nel settore secondario e il restante 9,8% nel settore terziario. Osservando l’incidenza di comuni specializzati per settore economico in base al territorio provinciale, è possibile evidenziare le vocazioni territoriali. La maggiore incidenza di comuni specializzati nel settore agricolo si manifesta in particolar modo nel grossetano, in cui l’89,3% dei comuni è specializzato in tale settore, e nel senese (72,2%). Mentre per quanto riguarda il settore secondario, emerge una specializzazione industriale della totalità dei comuni pratesi (100%) e del 70,5% dei comuni dell’area metropolitana fiorentina. Le amministrazioni comunali con una maggiore incidenza del settore terziario, invece, appartengono al territorio provinciale livornese (55,0%). Abbiamo ritenuto opportuno sviluppare per quest’in1. Da un punto di vista analitico si è proceduto al calcolo, per ciascun comune, dei quozienti di localizzazione (QL) dei tre settori (primario, secondario e terziario). A ciascun comune è stata poi attribuita la specializzazione economica corrispondente al massimo valore di QL osservato.
dicatore un livello di approfondimento territoriale maggiore rispetto al livello di aggregazione intercomunale su base provinciale, poiché osservando i valori della specializzazione economica in base alle zone distretto socio-sanitarie è possibile visualizzare nel dettaglio le specificità locali, riportate nella Tabella 14. Come emerge altresì dall’analisi cartografica (Fig. 4), i comuni delle zone distretto di Prato, Grosseto e Pistoia presentano sostanzialmente un’omogeneità nella vocazione economica. Nell’aretino i comuni della zona distretto del Casentino, Val di Chiana e Val Tiberina risultano specializzati nel settore primario, mentre i comuni della zona distretto del Valdarno mostrano una vocazione prevalentemente secondaria. Nel livornese, invece, i comuni della zona distretto dell’Elba e del capoluogo di provincia presentano una vocazione al terziario, mentre i comuni della zona distretto della Bassa Val di Cecina e della Val di Cornia sono specializzati nel settore agricolo. Vale la pena sottolineare che al crescere della taglia demografica la percentuale di comuni specializzati nel settore agricolo diminuisce, fatta eccezione per i comuni con una popolazione superiore ai 60.000 abitanti, dove si registra un valore pari al 9,1%, più elevato di quello registrato nella classe demografica precedente (3,4%). Si osserva un andamento contrario per il settore terziario dove, all’aumentare della classe di ampiezza demografica dei comuni corrisponde una più elevata specializzazione economica in tale settore, con l’indice massimo (45,5%) registrato nei comuni toscani di maggiori dimensioni (oltre i 60.000 abitanti).
Tabella 13 La specializzazione economica dei comuni toscani, per provincia, 2012 Provincia
Primario
% di comuni specializzati per settore economico Secondario Terziario 64,1% 33,3% 2,6%
Arezzo Firenze (Città 27,3% metropolitana) Grosseto 89,3% Livorno 30,0% Lucca 37,1% Massa Carrara 41,2% Pisa 51,3% Pistoia 27,3% Prato 0,0% Siena 72,2% Toscana 48,8% Italia 58,9% Fonte: elaborazione IFEL su dati Infocamere, 2013
44
Totale 100,0%
70,5%
2,3%
100,0%
3,6% 15,0% 48,6% 58,8% 43,6% 63,6% 100,0% 16,7% 41,5% 31,4%
7,1% 55,0% 14,3% 0,0% 5,1% 9,1% 0,0% 11,1% 9,8% 9,7%
100,0% 100,0% 100,0% 100,0% 100,0% 100,0% 100,0% 100,0% 100,0% 100,0%
atlante dei comuni TOSCANI 2014
Tabella 14 La specializzazione economica dei comuni toscani, per zone socio-sanitarie, 2012 Zone socio-sanitarie
Primario Arezzo - Aretina 50,0% Arezzo - Casentino 72,7% Arezzo - Val di Chiana Aretina 100,0% Arezzo - Val Tiberina 85,7% Arezzo - Valdarno 30,0% Firenze - Fiorentina Nord-Ovest 0,0% Firenze - Fiorentina Sud-Est 28,6% Firenze - Firenze 0,0% Firenze - Mugello 50,0% Empoli - Empolese 27,3% Grosseto - Amiata Grossetana 100,0% Grosseto - Colline dell'Albegna 75,0% Grosseto - Colline Metalifere 83,3% Grosseto - Grossetana 100,0% Livorno - Bassa Val di Cecina 80,0% Livorno - Elba 0,0% Livorno - Livornese 33,3% Livorno - Val di Cornia 66,7% Versilia 0,0% Lucca - Piana di Lucca 14,3% Lucca - Valle del Serchio 57,1% Massa e Carrara - Apuane 25,0% Massa e Carrara - Lunigiana 46,2% Empoli - Valdarno Inferiore 0,0% Pisa - Alta Val di Cecina 100,0% Pisa - Pisana 30,0% Pisa - Vald'Era 42,9% Pistoia - Pistoiese 27,3% Pistoia - Val di Nievole 27,3% Prato - Pratese 0,0% Siena - Alta Val d'Elsa 60,0% Siena - Amiata Senese 66,7% Siena - Senese 80,0% Siena - Val di Chiana Senese 70,0% Toscana 48,8% Italia 58,9% Fonte: elaborazione IFEL su dati Infocamere, 2013
% di comuni specializzati per settore economico Secondario Terziario Totale 50,0% 0,0% 100,0% 27,3% 0,0% 100,0% 0,0% 0,0% 100,0% 0,0% 14,3% 100,0% 70,0% 0,0% 100,0% 100,0% 0,0% 100,0% 71,4% 0,0% 100,0% 0,0% 100,0% 100,0% 50,0% 0,0% 100,0% 72,7% 0,0% 100,0% 0,0% 0,0% 100,0% 12,5% 12,5% 100,0% 0,0% 16,7% 100,0% 0,0% 0,0% 100,0% 10,0% 10,0% 100,0% 25,0% 75,0% 100,0% 0,0% 66,7% 100,0% 0,0% 33,3% 100,0% 71,4% 28,6% 100,0% 71,4% 14,3% 100,0% 33,3% 9,5% 100,0% 75,0% 0,0% 100,0% 53,8% 0,0% 100,0% 100,0% 0,0% 100,0% 0,0% 0,0% 100,0% 60,0% 10,0% 100,0% 50,0% 7,1% 100,0% 63,6% 9,1% 100,0% 63,6% 9,1% 100,0% 100,0% 0,0% 100,0% 40,0% 0,0% 100,0% 16,7% 16,7% 100,0% 13,3% 6,7% 100,0% 10,0% 20,0% 100,0% 41,5% 9,8% 100,0% 31,4% 9,7% 100,0%
Tabella 15 La specializzazione economica dei comuni toscani, per classe demografica, 2012 Classe di ampiezza demografica 0 - 1.999 2.000 - 4.999 5.000 - 9.999 10.000 - 19.999 20.000 - 59.999 >=60.000 Toscana Italia
% di comuni specializzati per settore economico Primario Secondario Terziario Totale 84,7% 10,2% 5,1% 100,0% 75,4% 18,8% 5,8% 100,0% 38,5% 52,3% 9,2% 100,0% 20,4% 72,2% 7,4% 100,0% 3,4% 75,9% 20,7% 100,0% 9,1% 45,5% 45,5% 100,0% 48,8% 41,5% 9,8% 100,0% 58,9% 31,4% 9,7% 100,0%
Fonte: elaborazione IFEL su dati Infocamere, 2013
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atlante dei comuni TOSCANI 2014
Fig. 4 - La specializzazione economica nei comuni toscani, 2012
Fonte: elaborazione IFEL su dati Infocamere, 2013
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Sportelli bancari Un ulteriore indicatore dello stato di salute dell’economia locale riguarda la diffusione degli sportelli bancari sul territorio, dato che il sistema bancario e creditizio svolge un ruolo determinante nelle dinamiche dell’attuale economia di mercato. Gli sportelli bancari nei comuni toscani sono complessivamente 2.374, il 7,5% del totale degli sportelli dislocati su tutto il territorio nazionale. Osservando la densità degli sportelli bancari, calcolata come numero di abitanti per sportello, emerge che rispetto al valore medio nazionale i comuni toscani presentano un numero minore di abitanti per sportello (1.580 residenti rispetto a 1.914). Nei comuni della provincia di Prato si registra
un dato significativamente superiore a quello regionale (2.026 rispetto a 1.580), all’opposto nei comuni senesi si registra un dato inferiore (1.296 rispetto a 1.580). Se osserviamo tale indicatore, in base alle soglie demografiche, come prevedibile, emerge che le amministrazioni comunali di piccole dimensioni presentano una densità di sportelli bancari superiore alla media regionale (nei comuni con meno di 2.000 abitanti si conta in media uno sportello per 987 cittadini). Al contrario, i comuni appartenenti a soglie demografiche medio grandi presentano una minore densità di sportelli (nei comuni compresi tra 20.000 e 59.999 abitanti in media uno sportello serve 1.748 residenti).
Tabella 16 Gli sportelli bancari nei comuni toscani, per provincia, 2014 Provincia
Densità di sportelli bancari (n. abitanti per sportello)
N. sportelli bancari
Arezzo Firenze (Città metropolitana) Grosseto Livorno Lucca Massa Carrara Pisa Pistoia Prato Siena Toscana Italia Fonte: elaborazione IFEL su dati Banca d’Italia ed Istat, 2014
222 643 148 201 258 107 281 180 125 209 2.374 31.760
1.562 1.566 1.521 1.694 1.529 1.872 1.496 1.621 2.026 1.296 1.580 1.914
Tabella 17 Gli sportelli bancari nei comuni toscani, per classe demografica, 2014 Classe di ampiezza demografica
N. sportelli bancari
0 - 1.999 2.000 - 4.999 5.000 - 9.999 10.000 - 19.999 20.000 - 59.999 >=60.000 Toscana Italia Fonte: elaborazione IFEL su dati Banca d’Italia ed Istat, 2014
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Densità di sportelli bancari (n. abitanti per sportello)
72 176 287 429 504 906 2.374 31.760
atlante dei comuni TOSCANI 2014
987 1.324 1.609 1.697 1.748 1.518 1.580 1.914
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Reddito imponibile Il reddito imponibile ai fini dell’addizionale comunale IRPEF nei comuni italiani, all’anno d’imposta 2012, è di 23,80 mila euro per dichiarante, mentre quello rilevato nei comuni toscani si attesta sulla cifra di 23,29 mila euro per contribuente. Dall’osservazione dei dati medi su base provinciale, emerge che presentano redditi imponibili superiori al valore regionale soltanto i comuni dell’area metropolitana di Firenze (25,02 mila euro) e della provincia di Pisa (23,58 mila euro).
Nell’analisi per classe di ampiezza demografica, si nota che il reddito imponibile per contribuente cresce all’aumentare della taglia demografica di riferimento. Nei comuni toscani fino a 1.999 abitanti si registra in media un reddito imponibile per dichiarante pari a 20,13 mila euro. Questo valore aumenta nelle classi successive e tocca il suo apice attestandosi sui 25,34 mila euro per contribuente nella fascia di comuni con popolazione superiore a 60.000 abitanti.
Tabella 18 Il reddito imponibile ai fini dell’addizionale comunale IRPEF (migliaia di euro per dichiarante) nei comuni toscani, per provincia, anni d’imposta 2008-2012 Provincia
2008
Anno 2010
2009
2011
Arezzo 20,72 20,92 21,27 Firenze (Città 24,09 24,20 24,52 metropolitana) Grosseto 20,53 20,76 21,06 Livorno 22,12 22,37 22,61 Lucca 22,04 22,20 22,60 Massa Carrara 21,37 21,65 21,94 Pisa 22,53 22,77 23,08 Pistoia 20,71 20,93 21,20 Prato 22,06 21,92 22,14 Siena 22,45 22,74 23,12 Toscana 22,35 22,52 22,83 Italia 22,79 22,89 23,24 Fonte: elaborazione IFEL su dati Ministero dell’Economia e delle Finanze, anni vari
2012 21,57
21,79
24,89
25,02
21,28 22,85 22,76 22,08 23,23 21,44 22,31 23,11 23,07 23,48
21,55 23,24 23,08 22,42 23,58 21,57 22,42 23,25 23,29 23,80
Tabella 19 Il reddito imponibile ai fini dell’addizionale comunale IRPEF (migliaia di euro per dichiarante) nei comuni toscani, per classe demografica, anni d’imposta 2008-2012 Classe di ampiezza demografica 0 - 1.999 2.000 - 4.999 5.000 - 9.999 10.000 - 19.999 20.000 - 59.999 >=60.000 Toscana
50
Anno 2008
2009 18,69 19,22 20,57 21,16 22,16 24,38 22,35
2010 19,05 19,43 20,74 21,22 22,33 24,61 22,52
2011
2012
19,26 19,69 21,07 21,52 22,64 24,96 22,83
19,67 19,92 21,30 21,87 22,89 25,13 23,07
20,13 20,24 21,57 22,06 23,09 25,34 23,29
Italia 22,79 22,89 23,24 Fonte: elaborazione IFEL su dati Ministero dell’Economia e delle Finanze, anni vari
23,48
23,80
atlante dei comuni TOSCANI 2014
Fig. 5 - Il reddito imponibile ai fini dell'addizionale comunale IRPEF nei comuni toscani, 2012
Fonte: elaborazione IFEL su dati Ministero dell’Economia e delle Finanze, 2014
51
Come riportato nel successivo grafico (Fig. 6) il reddito imponibile ai fini dell’addizionale comunale IRPEF nei comuni toscani è aumentato passando da 22,35 mila
euro del 2008 a 23,29 euro del 2012. Evidentemente da questi dati non emerge l’effetto della crisi, poiché i redditi sono espressi complessivamente in valori nominali.
Fig. 6 - Il reddito imponibile ai fini dell’addizionale comunale IRPEF (migliaia di euro per dichiarante) nei comuni toscani ed italiani, anni d’imposta 2008-2012
Fonte: elaborazione IFEL su dati Ministero dell’Economia e delle Finanze, anni vari
52
atlante dei comuni TOSCANI 2014
Programmazione comunitaria Considerando lo stato di attuazione al 28 febbraio 2014 dei Programmi Operativi Regionali relativi al Fondo Europeo di Sviluppo Regionale 2007-2013 si rileva che sono 121 i comuni toscani attuatori di 346 progetti a cui corrisponde un costo rendicontabile di oltre 528 milioni di euro, pari all’8,0% del costo complessivo rendicontabile dei progetti POR FESR attuati dai comuni italiani. A livello nazionale la percentuale di comuni attuatori sul totale dei comuni italiani è pari a 41,4%, mentre la percentuale di comuni toscani beneficiari è pari a 43,2%. Le amministrazioni comunali toscane presentano un dato positivo rispetto al valore nazionale non solo per ciò che concerne la capacità di progettazione, ma anche per l’attività di rendicontazione poiché si registra un avanzamento rendicontabile (pagamenti su costi ammessi) pari a 46,7% (rispetto a 41,8%). Da un’analisi su base provinciale emerge che i comuni delle province di Massa Carrara, Lucca, Prato, Livorno e Arezzo presentano una percentuale di comuni attuatori
di progetti più elevata rispetto al dato regionale, mentre i comuni delle province di Siena e Pisa presentano i valori più bassi, pari al 22,2% e al 18,9% rispettivamente. Lo stato di avanzamento rendicontabile maggiore si rileva in corrispondenza dei progetti attuati dai comuni della città metropolitana di Firenze (71,4%). Se si osserva la programmazione comunitaria in base all’ampiezza demografica si registra una maggiore difficoltà di coinvolgimento dei comuni di fascia media, poiché risulta attuatore di progetti solo il 32,7% dei comuni toscani con popolazione compresa tra 10.000 e 19.999 (rispetto alla media regionale di 43,2%), mentre tale valore aumenta nelle successive soglie di dimensione demografica. In particolare si segnala che tutte le amministrazioni toscane che oltrepassano la soglia dei 60.000 abitanti risultano beneficiarie di almeno un progetto POR FESR 2007-2013. Lo stato di avanzamento rendicontabile maggiore si rileva in corrispondenza dei progetti attuati dai comuni con una popolazione compresa tra i 2.000 e 4.999 cittadini (70,1%).
Tabella 20 I comuni toscani soggetti attuatori di progetti POR FESR 2007-2013, per provincia Provincia
N. comuni N. progetti % di comuni Costo Pagamento attuatori di con comuni attuatori di rendicontabile rendicontabile progetti attuatori progetti UE (euro) (a) UE (euro) (b)
Arezzo 20 54 54,1% 48.238.849 Firenze 16 60 38,1% 199.848.111 (Città metropolitana) Grosseto 12 23 42,9% 24.580.374 Livorno 9 21 45,0% 26.066.887 Lucca 21 68 61,8% 47.799.978 Massa Carrara 15 39 88,2% 22.716.461 Pisa 7 28 18,9% 99.467.579 Pistoia 9 18 40,9% 11.763.483 Prato 4 12 57,1% 9.710.685 Siena 8 23 22,2% 37.923.398 Toscana 121 346 43,2% 528.115.804 Italia 3.336 8.835 41,4% 6.565.092.509 Fonte: elaborazione IFEL su dati OpenCoesione aggiornati al 28.02.2014
Avanzamento rendicontabile (b/a)
20.714.085
42,9%
142.646.173
71,4%
7.890.168 16.400.527 12.548.010 7.486.193 16.174.332 7.015.613 3.864.679 12.004.139 246.743.917 2.741.450.347
32,1% 62,9% 26,3% 33,0% 16,3% 59,6% 39,8% 31,7% 46,7% 41,8%
Tabella 21 I comuni toscani soggetti attuatori di progetti POR FESR 2007-2013, per classe demografica Classe di ampiezza demografica
N. comuni N. progetti % di comuni Costo Pagamento Avanzamento attuatori di con comuni attuatori di rendicontabile rendicontabile rendicontabile progetti attuatori progetti UE (euro) (a) UE (euro) (b) (b/a)
0 - 1.999 27 41 46,6% 23.885.051 2.000 - 4.999 24 41 34,8% 16.759.269 5.000 - 9.999 24 43 38,7% 24.268.778 10.000 - 19.999 17 37 32,7% 25.262.236 20.000 - 59.999 18 54 64,3% 65.300.229 >=60.000 11 130 100,0% 372.640.241 Toscana 121 346 43,2% 528.115.804 Italia 3.336 8.835 41,4% 6.565.092.509 Fonte: elaborazione IFEL su dati OpenCoesione aggiornati al 28.02.2014
8.725.478 11.743.669 9.092.368 15.302.198 24.188.754 177.691.450 246.743.917 2.741.450.347
36,5% 70,1% 37,5% 60,6% 37,0% 47,7% 46,7% 41,8%
53
La maggior parte dei progetti POR FESR 2007-2013 attuati da comuni toscani riguarda la tutela ambientale (42,5%) ed il rinnovamento urbano e rurale (23,1%). Tuttavia il tema d’intervento sul quale si contano le risorse maggiori è quello inerente la mobilità (42,7% dei
costi ammessi). In termini di avanzamento rendicontabile spicca il dato dei progetti mirati al rafforzamento della capacità della PA (74,0%) che però corrispondono appena all’1,4% della totalità delle operazioni in capo alle amministrazioni comunali della Toscana.
Tabella 22 I progetti POR FESR 2007-2013 attuati dai comuni toscani, per tema d’intervento Temi d'intervento Agenda digitale Ambiente e prevenzione dei rischi Attrazione culturale, naturale e turistica Energia e efficienza energetica Inclusione sociale Rafforzamento capacità della PA Ricerca e innovazione Rinnovamento urbano e rurale Servizi di cura infanzia e anziani Trasporti e infrastrutture a rete Toscana
% di progetti
% di costo rendicontabile UE
5,5% 42,5% 15,0% 3,2% 2,0% 1,4% 4,6% 23,1% 2,0% 0,6% 100,0%
% di pagamento Avanzamento rendicontabile UE rendicontabile
1,5% 16,9% 15,1% 1,2% 1,2% 0,02% 5,5% 14,6% 1,2% 42,7% 100,0%
1,3% 17,4% 13,1% 0,9% 1,3% 0,02% 5,5% 10,8% 1,1% 48,6% 100,0%
40,4% 47,9% 40,4% 36,9% 50,2% 74,0% 46,9% 34,4% 42,0% 53,2% 46,7%
Fonte: elaborazione IFEL su dati OpenCoesione aggiornati al 28.02.2014
Emerge inoltre una tendenza alla micro-progettualità: il 22,3% dei 346 interventi ha un costo rendicontabile inferiore a 150.000 euro, ed il 35,5% delle operazioni è di taglia finanziaria compresa tra i 150.000 e 500.000 euro. Di contro i progetti che oltrepassano il costo ammesso di 10 milioni di euro ciascuno sono l’1,2% del totale. Si evidenzia infine che al crescere delle fasce di costo degli
interventi diminuisce lo stato di avanzamento rendicontabile: tale indicatore infatti si attesta a quota 65,5% per i progetti fino a 150.000 euro, si riduce fino al 31,2% per le operazioni tra i 5 e 10 milioni di euro, si azzera in corrispondenza degli interventi di taglia compresa tra i 10 e 50 milioni di euro, fino a risalire a quota 53,2% per i progetti che oltrepassano i 50 milioni di euro di costi ammessi.
Tabella 23 I progetti POR FESR 2007-2013 attuati dai comuni toscani, per classe di costo rendicontabile UE del progetto Classe di costo rendicontabile Fino a 150.000 euro Da 150.000 a 500.000 euro Da 500.000 a 1.500.000 euro Da 1.500.000 a 5.000.000 euro Da 5.000.000 a 10.000.000 euro Da 10.000.000 a 50.000.000 euro Oltre 50.000.000 euro Toscana
% di progetti
% di costo rendicontabile UE
22,3% 35,5% 25,4% 13,6% 2,0% 0,6% 0,6% 100,0%
% di pagamento Avanzamento rendicontabile UE rendicontabile
1,0% 7,0% 14,7% 22,1% 8,3% 4,1% 42,7% 100,0%
Fonte: elaborazione IFEL su dati OpenCoesione aggiornati al 28.02.2014
54
atlante dei comuni TOSCANI 2014
1,4% 8,8% 15,4% 20,2% 5,6% 0,0% 48,6% 100,0%
65,5% 59,2% 48,7% 42,7% 31,2% 0,0% 53,2% 46,7%
Gettito IMU Il gettito IMU dei comuni toscani nel 2012 è stato, in termini assoluti, di oltre 1,7 miliardi di euro, pari al 7,3% del gettito complessivo dei comuni italiani. In termini relativi, i comuni toscani presentano un importo medio dei versamenti IMU superiore all’importo dei comuni italiani (392 euro rispetto a 344 euro). Mentre, se osserviamo l’importo medio dei versamenti IMU su base provinciale, emerge che i comuni dell’area metropolitana di Firenze (482 euro), della provincia di Siena (447 euro), di Prato (411 euro), di Livorno (435 euro), presentano valori superiori alla media regionale; al contrario i comuni della provincia di Massa Carrara (296 euro) e Pistoia (298 euro) presentano valori inferiori. Dall’analisi dei dati su base demografica, si può notare come al crescere della taglia demografica aumenta altresì l’importo medio dei versamenti IMU che passa da 198 euro
(nei comuni toscani con popolazione fino a 1.999 abitanti) a 495 euro (nei comuni toscani con popolazione superiore a 60.000 abitanti). Come riportato nell’immagine cartografica (Fig. 7) i comuni toscani con importo medio dei versamenti IMU superiore al valore medio regionale (392 euro) corrispondono sostanzialmente a quelli con un’elevata vocazione turistica. Per cui, sulla costa si posizionano al di sopra della media regionale i comuni della Versilia, dell’Elba e dell’Argentario; mentre nell’entroterra tutta l’area che va da Firenze a Siena, compreso il Chianti (fiorentino e senese) e parte della Valdichiana senese. Mentre si posizionano al di sotto della media regionale, con valori inferiori a 200 euro, alcuni comuni montani della Lunigiana, Garfagnana, Appennino Pistoiese, Casentino e Amiata.
Tabella 24 I versamenti IMU 2012 totali (prime abitazioni ed altri immobili) nei comuni toscani, per provincia Provincia Arezzo Firenze (Città metropolitana) Grosseto Livorno Lucca Massa Carrara Pisa Pistoia Prato Siena Toscana Italia
N. Ammontare in versamenti euro
Importo medio dei versamenti (euro) Prime abitazioni
388.955 123.305.520 992.862 478.257.503 385.777 120.209.203 442.879 192.581.117 566.854 212.267.358 274.765 81.283.038 492.396 191.914.266 353.278 105.388.848 221.415 91.035.380 318.134 142.311.122 4.437.315 1.738.553.355 69.000.807 23.727.261.259
162 249 202 329 272 218 248 197 237 305 247 225
Altri immobili
Totale
382 620 339 481 402 318 454 332 536 514 453 386
317 482 312 435 374 296 390 298 411 447 392 344
Fonte: elaborazione IFEL su dati Ministero dell’Economia e delle Finanze, dati aggiornati alle deleghe del 5 febbraio 2013
Tabella 25 I versamenti IMU 2012 totali (prime abitazioni ed altri immobili) nei comuni toscani, per classe demografica Classe di ampiezza demografica 0 - 1.999 2.000 - 4.999 5.000 - 9.999 10.000 - 19.999 20.000 - 59.999 >=60.000 Toscana Italia
N. Ammontare in versamenti euro
Importo medio dei versamenti (euro) Prime abitazioni
181.481 35.973.141 406.505 110.933.995 637.280 213.208.023 811.328 301.231.549 1.040.381 404.418.432 1.360.340 672.788.216 4.437.315 1.738.553.355 69.000.807 23.727.261.259
158 195 206 227 252 280 247 225
Altri immobili
Totale
203 290 378 438 448 614 453 386
Fonte: elaborazione IFEL su dati Ministero dell’Economia e delle Finanze, dati aggiornati alle deleghe del 5 febbraio 2013
56
atlante dei comuni TOSCANI 2014
198 273 335 371 389 495 392 344
Fig. 7 - I versamenti IMU 2012 nei comuni toscani, 2012
Fonte: elaborazione IFEL su dati Ministero dell’Economia e delle Finanze, dati aggiornati alle deleghe del 5 febbraio 2013
57
Indicatori finanziari L’autonomia finanziaria1 è il rapporto tra le entrate tributarie ed extratributarie e le entrate correnti complessive e misura la capacità dell’ente di finanziare autonomamente le proprie attività. Nel quadriennio 2009-2012 l’indicatore di autonomia finanziaria registrato per i comuni toscani presenta valori sempre maggiori rispetto alla media nazionale e raggiunge il suo apice, pari al 79,5%, nel 2012. Il trend, nel periodo analizzato, mostra una progressiva crescita dell’autonomia finanziaria delle amministrazioni toscane, assumendo valori particolarmente significativi nel corso dell’ultimo biennio, passando dal 65,7% registrato nel 2011 al 79,5% del 2012. Tale variazione è dovuta in larga parte alla modifica strutturale nei rapporti finanziari intercorrenti tra Stato e amministrazioni comunali: si registra infatti una maggiore pressione fiscale in ambito locale a fronte di una riduzione contestuale e di pari importo dei trasferimenti erariali. È il caso dell’IMU ad aliquote base, ovvero senza considerare lo sforzo fiscale, che di per sé già 1. Autonomia finanziaria = (Entrate tributarie* + Entrate extratributarie**)/Entrate correnti*** [accertamenti] *Per gli anni 2009-2010 al netto di Compartecipazione IRPEF, TARSU e TIA; per l'anno 2011 al netto di Compartecipazione IRPEF, TARSU, Comp. IVA e F.S.R.; per l'anno 2012 al netto di TARSU e F.S.R. **Al netto di TIA ***Al netto di TARSU e TIA
comporta un significativo aumento rispetto all’ICI vigente fino al 2011 compensato da tagli nelle assegnazioni statali. Al mutamento contribuiscono inoltre l’applicazione dell’imposta di soggiorno e lo sblocco delle aliquote relative all’addizionale IRPEF, nonché i tagli di carattere strutturale operanti sui trasferimenti erariali che riducono ulteriormente il grado di dipendenza erariale delle risorse disponibili in bilancio. Analizzando per l’ultimo anno disponibile, ossia il 2012, l’indicatore di autonomia finanziaria per classe di ampiezza demografica dei comuni, si nota che questo cresce all’aumentare della dimensione delle amministrazioni, raggiungendo i valori più elevati (superiori all’83%) in corrispondenza dei comuni con una popolazione compresa tra 10.000 e 19.999 abitanti (83,1%) e tra 20.000 e 59.999 residenti (83,7%). Tale dato subisce un’evidente flessione nelle amministrazioni che oltrepassano la soglia dei 60.000 cittadini (76,9%). Si ricorda che il complemento a 100 dell’indice di autonomia finanziaria è l’indice di dipendenza, pari al rapporto tra le entrate da trasferimenti correnti ed il totale delle entrate correnti, che nel 2012 si attesta al 20,5% nei comuni toscani ed al 30,6% nel complesso dei comuni italiani.
Tabella 26 L'autonomia finanziaria dei comuni toscani, per classe demografica, 2009-2012 Classe di ampiezza demografica
2009
0 - 1.999 59,4% 2.000 - 4.999 66,4% 5.000 - 9.999 66,2% 10.000 - 19.999 66,1% 20.000 - 59.999 67,6% >=60.000 57,6% Toscana 62,6% Italia 52,2% Fonte: elaborazione IFEL su dati Ministero dell'Interno e Istat, anni vari
58
2010
Anno
58,5% 65,4% 65,8% 66,0% 67,0% 58,8% 62,8% 52,5%
atlante dei comuni TOSCANI 2014
2011 58,7% 65,9% 68,8% 66,8% 69,2% 63,4% 65,7% 55,3%
2012 68,9% 76,7% 81,8% 83,1% 83,7% 76,9% 79,5% 69,4%
L’autonomia tributaria2 rappresenta la porzione di entrate correnti derivante dal gettito dei tributi comunali e misura il grado di autonomia impositiva di un comune. Analogamente a quanto osservato per l’autonomia finanziaria, anche gli indici di autonomia tributaria mostrano variazioni significative nel biennio 2011-2012 sia tra i comuni toscani, dove l’indicatore passa dal 34,1% del 2011 al 50,5% del 2012, sia nel complesso dei comuni italiani
(dal 30,8% del 2011 al 44,8% del 2012). Dall’analisi per fasce demografiche si osserva che il livello maggiore di autonomia tributaria, pari al 56,2%, è rilevabile nei comuni toscani con una popolazione compresa tra i 10.000 e i 19.999 abitanti. Al contrario, le amministrazioni di dimensioni demografiche più contenute, con una popolazione inferiore ai 2.000 abitanti, presentano il dato più basso, pari al 36,7%.
2. Autonomia tributaria = Entrate Tributarie*/Entrate correnti** [accertamenti] *Per gli anni 2009-2010 al netto di Compartecipazione IRPEF, TARSU e TIA; per l’anno 2011 al netto di Comp. IRPEF, TARSU, Comp. IVA e F.S.R.; per l’anno 2012 al netto di TARSU e F.S.R. **Al netto di TARSU e TIA
Tabella 27 L'autonomia tributaria dei comuni toscani, per classe demografica, 2009-2012 Classe di ampiezza demografica
2009 0 - 1.999 27,1% 2.000 - 4.999 30,6% 5.000 - 9.999 37,1% 10.000 - 19.999 38,5% 20.000 - 59.999 35,3% >=60.000 26,5% Toscana 31,6% Italia 28,9% Fonte: elaborazione IFEL su dati Ministero dell'Interno e Istat, anni vari
L’indicatore di pressione fiscale3 esprime il carico fiscale, in termini di entrate tributarie ed extratributarie, rapportato alla popolazione residente e, di conseguenza, approssima il peso dell’amministrazione comunale all’interno dei sistemi economici locali. Sia per l’universo dei comuni toscani che per quello dei comuni italiani l’indicatore subisce un costante incremento nell’intervallo temporale esaminato: la media Toscana passa da 556,5 euro pro capite del 2009 ai 754,8 euro pro capite del 2012, mentre la media nazionale passa dai 446,5 ai 619,5
2010
Anno 26,0% 29,9% 37,5% 38,2% 36,1% 25,8% 31,4% 29,2%
2011 27,0% 31,0% 38,9% 38,5% 37,4% 30,7% 34,1% 30,8%
2012 36,7% 43,8% 53,9% 56,2% 54,8% 47,6% 50,5% 44,8%
euro pro capite. Inoltre si osserva che per ogni anno, dal 2009 al 2012, l’indicatore di pressione fiscale registrato nei comuni toscani supera il relativo dato nazionale. Concentrando l’analisi sull’ultimo anno disponibile e per fasce di popolazione, emerge come il livello di pressione fiscale raggiunga i valori più elevati in corrispondenza dei comuni toscani appartenenti alle due classi demografiche estreme: 854,4 euro pro capite nei comuni con meno di 2.000 abitanti e 898,2 euro pro capite nei comuni che oltrepassano la soglia dei 60.000 residenti.
3. Pressione fiscale = (Entrate tributarie* + Entrate extratributarie** [accertamenti])/Popolazione *Per gli anni 2009-2010 al netto di Compartecipazione IRPEF, TARSU e TIA; per l’anno 2011 al netto di Comp. IRPEF, TARSU, Comp. IVA e F.S.R.; per l’anno 2012 al netto di TARSU e F.S.R. **Al netto di TIA
Tabella 28 La pressione fiscale (euro pro capite) dei comuni toscani, per classe demografica, 2009-2012 Classe di ampiezza demografica
2009 0 - 1.999 679,2 2.000 - 4.999 617,0 5.000 - 9.999 505,7 10.000 - 19.999 453,1 20.000 - 59.999 558,3 >=60.000 609,4 Toscana 556,5 Italia 446,5 Fonte: elaborazione IFEL su dati Ministero dell'Interno e Istat, anni vari
Anno
2010 702,1 606,1 510,0 463,3 553,8 643,1 569,0 453,9
2011 708,0 621,5 530,6 462,4 545,6 684,6 586,3 472,7
2012 854,4 731,1 680,4 604,0 689,7 898,2 754,8 619,5
59
La capacità di riscossione delle entrate proprie4 è un indicatore di gestione dei tributi che misura l’efficienza dell’amministrazione nel trasformare in cassa le entrate di natura tributaria ed extratributaria rilevate nella fase di accertamento. Dall’analisi dei dati emerge nell’intervallo 2009-2012 una crescente capacità di riscossione dei comuni toscani ed italiani: i primi passano dal 69,3% del 2009 al 74,4% del 2012, mentre l’universo delle amministrazioni comunali italiane
passa dal 68,2% al 73,9%. L’analisi per fasce demografiche concentrata all’ultima annualità disponibile (2012) evidenzia una maggiore capacità di riscossione per i comuni toscani con meno di 2.000 abitanti (77,1%) e con una popolazione compresa tra i 5.000 ed i 9.999 abitanti (77,2%). Al contrario il dato medio più contenuto si rileva in corrispondenza dei comuni ascrivibili alla classe di ampiezza demografica che va dai 20.000 ai 59.999 residenti (72,7%).
4. Capacità di riscossione entrate proprie = (Entrate tributarie* + Entrate extratributarie** [riscossioni in c/competenza]) /(Entrate tributarie* + Entrate extratributarie** [accertamenti]) *Per gli anni 2009-2010 al netto di Compartecipazione IRPEF, TARSU e TIA; per l’anno 2011 al netto di Comp. IRPEF, TARSU, Comp. IVA e F.S.R.; per l’anno 2012 al netto di TARSU e F.S.R. **Al netto di TIA
Tabella 29 La capacità di riscossione (entrate proprie) dei comuni toscani, per classe demografica, 2009-2012 (Riscossioni in conto competenza/Accertamenti) Classe di ampiezza demografica
2009 0 - 1.999 71,0% 2.000 - 4.999 64,7% 5.000 - 9.999 72,8% 10.000 - 19.999 71,3% 20.000 - 59.999 65,0% >=60.000 70,7% Toscana 69,3% Italia 68,2% Fonte: elaborazione IFEL su dati Ministero dell'Interno e Istat, anni vari
La rigidità di bilancio5 misura l’incidenza delle spese obbligatorie, sulle quali il comune non ha discrezionalità di scelta rispetto al totale delle entrate correnti. L’indicatore rileva, quindi, la reale capacità di manovrare il bilancio da parte del comune; il complemento a 100 di tale rapporto rappresenta la disponibilità di risorse per finanziare attività di bilancio non vincolate. Nel periodo 2009-2012 si assiste ad un lieve decremento di tale indicatore per i comuni toscani: si passa dal 48,3% del 2009 al 42,7% del 2012. Tuttavia nei 4 anni analizzati
Anno
2010 72,4% 66,4% 72,4% 71,0% 65,3% 70,8% 69,5% 69,3%
2011 83,2% 74,3% 78,1% 78,8% 70,2% 67,1% 71,6% 73,1%
2012 77,1% 74,7% 77,2% 74,7% 72,7% 74,3% 74,4% 73,9%
il dato medio della Toscana è sempre superiore al corrispettivo nazionale. Dall’analisi per classe demografica si rileva come l’indicatore al 2012 sia distribuito con una sostanziale omogeneità tra i comuni toscani con meno di 20.000 abitanti (tra il 43,5% ed il 43,9%). Il dato cresce fino al 46,1% in corrispondenza delle amministrazioni comunali di dimensione compresa tra i 20.000 e 59.999 residenti, per poi attestarsi a quota 40,5% nei comuni toscani con almeno 60.000 cittadini.
5. Rigidità di bilancio = Spese (Personale + Interessi passivi + Rimborso prestiti*) [impegni]/Entrate correnti** [accertamenti] *Al netto delle anticipazioni di cassa **Al netto di TARSU e TIA
Tabella 30 La rigidità di bilancio dei comuni toscani, per classe demografica, 2009-2012 Classe di ampiezza demografica 0 - 1.999 2.000 - 4.999 5.000 - 9.999 10.000 - 19.999 20.000 - 59.999 >=60.000 Toscana Italia
2009 49,1% 47,4% 48,1% 48,3% 49,4% 48,0% 48,3% 44,7%
2010 45,9% 47,2% 47,4% 47,6% 48,0% 45,8% 46,8% 42,6%
Fonte: elaborazione IFEL su dati Ministero dell'Interno e Istat, anni vari
60
Anno
atlante dei comuni TOSCANI 2014
2011 45,8% 45,5% 47,6% 46,7% 50,0% 45,1% 46,7% 43,1%
2012 43,5% 43,8% 43,6% 43,9% 46,1% 40,5% 42,7% 40,4%
L’analisi delle spese correnti delle amministrazioni comunali comprende la totalità degli interventi del conto consuntivo dei comuni. Nel periodo considerato, la capacità di spesa corrente6 dei comuni toscani presenta valori in linea con la media nazionale, fatta eccezione per il 2009 dove, rispetto alla media Italia, pari al 72,1%, le amministrazioni toscane fanno registrare
una capacità di spesa corrente pari al 75,0%. Nel quadriennio 2009-2012, i dati relativi ai comuni toscani mostrano una progressiva diminuzione della capacità di spesa corrente, che nel 2012 si attesta su un valore pari al 71,4%. Tale andamento non sembra essere correlato alla dimensione demografica dei comuni.
6. Capacità di spesa corrente = Spese correnti [pagamenti in c/competenza]/Spese correnti [impegni]
Tabella 31 La capacità di spesa corrente dei comuni toscani, per classe demografica, 2009-2012 Classe di ampiezza demografica 0 - 1.999 2.000 - 4.999 5.000 - 9.999 10.000 - 19.999 20.000 - 59.999 >=60.000 Toscana Italia
2009 76,6% 75,3% 75,5% 76,6% 74,2% 74,4% 75,0% 72,1%
Anno
2010 73,8% 74,6% 73,3% 75,4% 73,9% 71,0% 72,8% 72,1%
2011 72,8% 73,6% 73,4% 74,8% 74,1% 70,6% 72,6% 72,2%
2012 71,7% 70,7% 72,6% 72,1% 71,7% 70,8% 71,4% 71,3%
Fonte: elaborazione IFEL su dati Ministero dell'Interno e Istat, anni vari
Esaminando i dati relativi alla spesa corrente pro capite7, nel quadriennio 2009-2012 si registra in Toscana un lieve aumento complessivo delle uscite, che passano dai 912,2 euro pro capite del 2009 ai 924,3 euro pro capite del 2012 (+1,3%). Dall’analisi per fasce demografiche dei comuni si osserva che i valori più elevati, per l’intero quadriennio considerato, si registrano nelle amministrazioni di dimensioni più contenute (meno di 2.000 abitanti), dove nel 2012 la spesa
corrente raggiunge i 1.306,5 euro per cittadino. Il dato tende a diminuire all’aumentare della dimensione demografica, raggiungendo i valori più contenuti in corrispondenza dei comuni con una popolazione compresa tra 10.000 e 19.999 abitanti (716,6 euro per residente). Superata tale classe di ampiezza i livelli di spesa corrente pro capite aumentano di nuovo fino al dato dei comuni con oltre 60.000 abitanti, che nel 2012 fanno registrare una spesa corrente pari a 1.111,8 euro per abitante.
7. Spesa corrente pro capite = Spese correnti [impegni] / Popolazione
Tabella 32 La spesa corrente pro capite (euro) dei comuni toscani, per classe demografica, 2009-2012 Classe di ampiezza demografica 0 - 1.999 2.000 - 4.999 5.000 - 9.999 10.000 - 19.999 20.000 - 59.999 >=60.000 Toscana Italia
2009 1.227,6 1.023,6 819,3 717,0 832,6 1.058,0 912,2 893,9
Anno 2010 1.276,2 1.045,2 830,1 731,3 826,1 1.102,8 930,9 908,2
2011 1.306,2 1.041,6 824,0 722,8 792,3 1.069,4 909,4 915,2
2012 1.306,5 1.056,7 831,3 716,6 780,2 1.111,8 924,3 917,0
Fonte: elaborazione IFEL su dati Ministero dell'Interno e Istat, anni vari
61
Per quanto concerne la spesa in conto capitale pro capite8 si ricorda che tali uscite sono riportate al netto delle concessioni di crediti e anticipazioni. Nel periodo 2009-2012 si osserva un progressivo calo dei livelli di spesa in conto capitale, sia a livello nazionale (dai 294 euro pro capite del 2009 ai 232,6 euro pro capite del 2012) sia nei comuni toscani, dove le uscite in conto capitale passano dai 279 euro pro capite del 2009 ai 164,8 euro pro capite del 2012. Prendendo in esame l’ultimo anno considerato, analoga-
mente a quanto osservato per la spesa corrente, i comuni toscani con una popolazione inferiore ai 2.000 abitanti presentano i livelli di spesa pro capite maggiore, pari a 559,4 euro per abitante. Tale dato diminuisce sensibilmente all’aumentare della classe di ampiezza demografica e, dopo una lieve ripresa in corrispondenza delle amministrazioni con una popolazione compresa tra 20.000 e 59.999 abitanti (152,1 euro pro capite), fa segnare il valore più basso nei comuni con oltre 60.000 residenti (130,3 euro per abitante).
8. Spesa in C/CAP pro capite = Spese in conto capitale* [cassa]/Popolazione *Al netto delle concessioni di crediti e anticipazioni
Tabella 33 La spesa in C/CAP pro capite (euro) dei comuni toscani, per classe demografica, 2009-2012 Classe di ampiezza demografica 0 - 1.999 2.000 - 4.999 5.000 - 9.999 10.000 - 19.999 20.000 - 59.999 >=60.000 Toscana Italia
2009
2010 697,5 470,7 249,2 215,8 274,1 269,7 279,0 294,0
Anno
584,9 363,1 212,4 177,6 222,9 245,2 236,5 242,4
2011
2012 597,6 361,3 211,8 153,2 175,7 154,1 187,6 232,7
559,4 349,5 179,5 137,6 152,1 130,3 164,8 232,6
Fonte: elaborazione IFEL su dati Ministero dell'Interno e Istat, anni vari
La spesa totale dei comuni toscani9, sempre in termini pro capite, mostra un lieve calo nel periodo considerato, osservabile anche su scala nazionale. L’analisi per classe demografica mostra che nel 2012 il valore più elevato delle uscite totali pro capite si rileva nei comuni toscani con meno di 2.000 abitanti (1.866 euro), e il livello più basso, pari a 854,3 euro pro capite,
in corrispondenza delle amministrazioni con una popolazione compresa tra 10.000 e 19.999 abitanti. Il dato riprende a salire nella classe che raggruppa al proprio interno i comuni toscani tra 20.000 e 59.999 residenti, per poi tornare a superare la soglia dei 1.000 euro pro capite nelle amministrazioni con più di 60.000 cittadini (1.242,2 euro).
9. Spesa totale pro capite = (Spese correnti [impegni] + Spese in conto capitale* [cassa])/Popolazione *Al netto delle concessioni di crediti e anticipazioni. L’indicatore riprende la nozione di “competenza mista” o “ibrida” (impegni per le spese correnti, pagamenti per le spese in conto capitale) utilizzata per la verifica del rispetto degli obiettivi del Patto di stabilità interno dei comuni.
Tabella 34 La spesa totale pro capite (euro) dei comuni toscani, per classe demografica, 2009-2012 Classe di ampiezza demografica 0 - 1.999 2.000 - 4.999 5.000 - 9.999 10.000 - 19.999 20.000 - 59.999 >=60.000 Toscana Italia
2009 1.925,1 1.494,3 1.068,5 932,8 1.106,7 1.327,7 1.191,2 1.187,9
Anno
2010 1.861,1 1.408,3 1.042,5 909,0 1.049,0 1.348,0 1.167,4 1.150,7
Fonte: elaborazione IFEL su dati Ministero dell'Interno e Istat, anni vari
62
atlante dei comuni TOSCANI 2014
2011 1.903,9 1.402,9 1.035,8 876,0 968,0 1.223,5 1.097,0 1.147,9
2012 1.866,0 1.406,2 1.010,8 854,3 932,3 1.242,2 1.089,1 1.149,6
CAPITOLO TERZO
Il territorio, l’ambiente e i servizi
63
Zone altimetriche La maggior parte dei comuni toscani è localizzata in territori collinari. Si tratta del 62,9% del totale delle amministrazioni comunali della regione: una percentuale decisamente più elevata rispetto al corrispondente dato nazionale, pari al 41,6%. La prevalenza di territori situati a quote collinari riguarda il totale dei comuni della provincia di Livorno e il 91,7% delle amministrazioni della provincia di Siena. Il valore più basso è riscontrabile, invece, per i comuni della provincia di Lucca, laddove il 70,6% dei comuni si trova in zone montane, il 29,4% in pianura e nessuna amministrazione presenta una prevalenza di territori collinari. Il 28,2% dei comuni toscani è parte di una zona montana: un dato abbastanza simile a quello nazionale, pari al 32,1%. Fra le amministrazioni comunali toscane, soltanto l’8,9% ha un territorio che si sviluppa
prevalentemente in pianura, a fronte di una percentuale nazionale che raggiunge, invece, il 26,3%. Considerando la ripartizione per zone altimetriche nei comuni toscani classificati per ampiezza demografica, possiamo notare che le amministrazioni comunali più piccole, al di sotto di 2.000 abitanti, sono localizzate in prevalenza in territori montani (55,2%). Al contrario, nei comuni con una popolazione compresa fra 10.000 e 60.000 residenti, è molto bassa la percentuale di territori con una prevalenza di zone montane: si attesta al 9,6% nella classe “10.000 - 19.999 ab.” e si azzera nella classe “20.000 - 59.999 ab.”. Fra i comuni al di sopra di 60.000 abitanti, 3 amministrazioni comunali su 11, presentano, invece, un territorio prevalentemente montano. Si tratta dei comuni di Pistoia, di Massa e di Carrara.
Tabella 1 La ripartizione dei comuni toscani per zona altimetrica e provincia, 2014 Provincia Arezzo Firenze (Città metropolitana) Grosseto Livorno Lucca Massa Carrara Pisa Pistoia Prato Siena Toscana Italia Fonte: elaborazione IFEL su dati Istat, 2014
Montagna 43,2% 16,7% 21,4% 0,0% 70,6% 76,5% 0,0% 31,8% 42,9% 8,3% 28,2% 32,1%
% di comuni per zona altimetrica Collina Pianura 56,8% 0,0% 76,2% 7,1% 75,0% 3,6% 100,0% 0,0% 0,0% 29,4% 23,5% 0,0% 70,3% 29,7% 68,2% 0,0% 57,1% 0,0% 91,7% 0,0% 62,9% 8,9% 41,6% 26,3%
Totale 100,0% 100,0% 100,0% 100,0% 100,0% 100,0% 100,0% 100,0% 100,0% 100,0% 100,0% 100,0%
Tabella 2 La ripartizione dei comuni toscani per zona altimetrica e classe demografica, 2014 Classe di ampiezza demografica 0 - 1.999 2.000 - 4.999 5.000 - 9.999 10.000 - 19.999 20.000 - 59.999 >=60.000
Montagna 55,2% 34,8% 24,2% 9,6% 0,0% 27,3%
% di comuni per zona altimetrica Collina Pianura 44,8% 0,0% 63,8% 1,4% 71,0% 4,8% 75,0% 15,4% 67,9% 32,1% 36,4% 36,4%
100,0% 100,0% 100,0% 100,0% 100,0% 100,0%
Toscana
28,2%
62,9%
8,9%
100,0%
Italia
32,1%
41,6%
26,3%
100,0%
Fonte: elaborazione IFEL su dati Istat, 2014
64
Totale
atlante dei comuni TOSCANI 2014
Fig. 1 - I comuni toscani, per zona altimetrica, 2014
Fonte: elaborazione IFEL su dati Istat, 2014
65
Livello di attenzione per rischio frane Il territorio toscano, costituto per il 91,1% da comuni con una prevalenza di zone montane o collinari, presenta un livello di attenzione per rischio frane particolarmente elevato. I territori comunali italiani sono stati suddivisi dall’ISPRA in 4 categorie, corrispondenti a diversi livelli di attenzione: livello molto basso, medio, elevato, molto elevato. Oltre il 60% dei comuni toscani fa parte dell’ultima categoria, presentando un livello di attenzione per rischio frane molto elevato. È un dato senza dubbio considerevole, decisamente più alto della media nazionale, che raggiunge comunque il 36,3% dei territori comunali. Possiamo osservare nella riproduzione cartografica (Fig. 2) la diffusione di tale fenomeno. Sommando le percentuali relative alle due catego-
rie con maggiori livelli di attenzione, raggiungiamo l’89,9% del totale dei comuni toscani. È significativo notare che la percentuale di comuni con un livello di attenzione molto elevato è particolarmente considerevole nei territori della costituenda città metropolitana fiorentina (81,8%) e della provincia di Prato (85,7%), sebbene esistano sostanziali differenze nella conformazione geografica delle due zone: la prima, caratterizzata da una netta prevalenza di comuni collinari; la seconda, contraddistinta da una percentuale di territori montani più consistente. Solamente nei territori provinciali di Livorno e Pisa, il numero di comuni con un livello di attenzione per rischio frane molto elevato è inferiore alla metà delle amministrazioni comunali.
Tabella 3 La ripartizione dei comuni toscani per livello di attenzione per rischio frane e provincia, 2007 Provincia Arezzo Firenze (Città metropolitana) Grosseto Livorno Lucca Massa Carrara Pisa Pistoia Prato Siena
% di comuni per livello di attenzione per rischio frane
Molto basso 0,0% 2,3% 0,0% 20,0% 11,4% 0,0% 7,7% 9,1% 0,0% 0,0%
Toscana Italia
Medio
5,1% 2,3% 7,1% 15,0% 0,0% 0,0% 12,8% 4,5% 14,3% 0,0%
Elevato Molto elevato 30,8% 64,1% 13,6% 81,8% 39,3% 53,6% 30,0% 35,0% 22,9% 65,7% 29,4% 70,6% 38,5% 41,0% 27,3% 59,1% 0,0% 85,7% 33,3% 66,7%
Totale 100,0% 100,0% 100,0% 100,0% 100,0% 100,0% 100,0% 100,0% 100,0% 100,0%
4,9%
5,2%
28,2%
61,7%
100,0%
29,6%
12,8%
21,4%
36,3%
100,0%
Fonte: elaborazione IFEL su dati ISPRA, 2013
Tabella 4 La ripartizione dei comuni toscani per livello di attenzione per rischio frane e classe demografica, 2007 % di comuni per livello di attenzione per rischio frane Molto basso Medio Elevato Molto elevato 0 - 1.999 3,4% 3,4% 54,2% 39,0% 2.000 - 4.999 4,3% 5,8% 31,9% 58,0% 5.000 - 9.999 4,6% 4,6% 23,1% 67,7% 10.000 - 19.999 3,7% 7,4% 9,3% 79,6% 20.000 - 59.999 6,9% 6,9% 20,7% 65,5% >=60.000 18,2% 0,0% 9,1% 72,7% Toscana 4,9% 5,2% 28,2% 61,7% Italia 29,6% 12,8% 21,4% 36,3% Fonte: elaborazione IFEL su dati ISPRA, 2013 Classe di ampiezza demografica
66
atlante dei comuni TOSCANI 2014
Totale 100,0% 100,0% 100,0% 100,0% 100,0% 100,0% 100,0% 100,0%
Fig. 2 - Il livello di attenzione per rischio frane nei comuni toscani, 2007
Fonte: elaborazione IFEL su dati ISPRA, 2013
67
Tabella 5 La ripartizione dei comuni toscani per livello di attenzione per rischio frane e per zone socio-sanitarie, 2007 Zone socio-sanitarie Arezzo - Aretina Arezzo - Casentino Arezzo - Val di Chiana Aretina Arezzo - Val Tiberina Arezzo - Valdarno Firenze - Fiorentina Nord-Ovest Firenze - Fiorentina Sud-Est Firenze - Firenze Firenze - Mugello Empoli - Empolese Grosseto - Amiata Grossetana Grosseto - Colline dell'Albegna Grosseto - Colline Metalifere Grosseto - Grossetana Livorno - Bassa Val di Cecina Livorno - Elba Livorno - Livornese Livorno - Val di Cornia Versilia Lucca - Piana di Lucca Lucca - Valle del Serchio Massa e Carrara - Apuane Massa e Carrara - Lunigiana Empoli - Valdarno Inferiore Pisa - Alta Val di Cecina Pisa - Pisana Pisa - Vald'Era Pistoia - Pistoiese Pistoia - Val di Nievole Prato - Pratese Siena - Alta Val d'Elsa Siena - Amiata Senese Siena - Senese Siena - Val di Chiana Senese Toscana
% di comuni per livello di attenzione per rischio frane Molto Molto basso Medio Elevato Totale elevato 0,0% 0,0% 50,0% 50,0% 100,0% 0,0% 0,0% 27,3% 72,7% 100,0% 0,0% 0,0% 20,0% 80,0% 100,0% 0,0% 14,3% 42,9% 42,9% 100,0% 0,0% 10,0% 20,0% 70,0% 100,0% 12,5% 0,0% 12,5% 75,0% 100,0% 0,0% 0,0% 7,1% 92,9% 100,0% 0,0% 0,0% 0,0% 100,0% 100,0% 0,0% 10,0% 20,0% 70,0% 100,0% 0,0% 0,0% 18,2% 81,8% 100,0% 0,0% 0,0% 37,5% 62,5% 100,0% 0,0% 12,5% 25,0% 62,5% 100,0% 0,0% 16,7% 66,7% 16,7% 100,0% 0,0% 0,0% 33,3% 66,7% 100,0% 0,0% 20,0% 60,0% 20,0% 100,0% 50,0% 12,5% 25,0% 12,5% 100,0% 0,0% 33,3% 0,0% 66,7% 100,0% 0,0% 0,0% 50,0% 50,0% 100,0% 28,6% 0,0% 14,3% 57,1% 100,0% 28,6% 0,0% 0,0% 71,4% 100,0% 0,0% 0,0% 33,3% 66,7% 100,0% 0,0% 0,0% 0,0% 100,0% 100,0% 0,0% 0,0% 38,5% 61,5% 100,0% 0,0% 0,0% 50,0% 50,0% 100,0% 0,0% 0,0% 50,0% 50,0% 100,0% 30,0% 20,0% 10,0% 40,0% 100,0% 0,0% 14,3% 35,7% 50,0% 100,0% 9,1% 0,0% 9,1% 81,8% 100,0% 9,1% 9,1% 45,5% 36,4% 100,0% 0,0% 14,3% 0,0% 85,7% 100,0% 0,0% 0,0% 20,0% 80,0% 100,0% 0,0% 0,0% 16,7% 83,3% 100,0% 0,0% 0,0% 53,3% 46,7% 100,0% 0,0% 0,0% 20,0% 80,0% 100,0% 4,9% 5,2% 28,2% 61,7% 100,0%
Italia
29,6%
12,8%
Fonte: elaborazione IFEL su dati ISPRA, 2013
68
atlante dei comuni TOSCANI 2014
21,4%
36,3%
100,0%
Rischio sismico I comuni sono stati divisi in quattro diverse classi, in relazione al rischio sismico: alto, medio, basso, molto basso. Le percentuali di comuni toscani che presentano un elevato grado di sismicità sono tendenzialmente inferiori rispetto ai dati nazionali. In particolare, nessun territorio comunale della Toscana è inserito nella classe di comuni con un alto rischio sismico. Il 33,1% dei comuni toscani presenta, invece, un grado medio di sismicità: un dato superiore alla percentuale nazionale, pari al 27,2% del totale dei comuni italiani. La maggior parte dei territori comunali toscani (58,5%) è caratterizzata da un livello basso di rischio sismico. I territori comunali delle province di Massa Carrara, Lucca e
Arezzo presentano i dati più significativi per grado di sismicità. La distribuzione dei comuni toscani per classe di ampiezza demografia evidenzia una tendenziale relazione con il grado di sismicità: più elevato nei comuni con una popolazione inferiore a 2.000 abitanti, diminuisce con il progredire della fascia demografica e cresce nuovamente nei territori comunali al di sopra di 60.000 abitanti, sebbene in modo non certo significativo. Osservando la riproduzione cartografica del grado di sismicità dei comuni toscani (Fig.3) è possibile notare come i territori interessati da livelli più elevati di rischio sismico siano concentrati lungo l’arco appenninico.
Tabella 6 La ripartizione dei comuni toscani per grado di sismicità e provincia, 2014 Provincia
Alto
Arezzo Firenze (Città metropolitana) Grosseto Livorno Lucca Massa Carrara Pisa Pistoia Prato Siena Toscana Italia
0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 8,7%
% di comuni per grado di sismicità Medio Basso Molto basso 64,1% 35,9% 0,0% 31,8% 68,2% 0,0% 7,1% 57,1% 35,7% 0,0% 30,0% 70,0% 68,6% 31,4% 0,0% 82,4% 17,6% 0,0% 0,0% 100,0% 0,0% 36,4% 63,6% 0,0% 57,1% 42,9% 0,0% 11,1% 88,9% 0,0% 33,1% 58,5% 8,4% 27,2% 25,1% 39,0%
Totale 100,0% 100,0% 100,0% 100,0% 100,0% 100,0% 100,0% 100,0% 100,0% 100,0% 100,0% 100,0%
Fonte: elaborazione IFEL su dati Protezione Civile, 2014
Tabella 7 La ripartizione dei comuni toscani per grado di sismicità e classe demografica, 2014 Classe di ampiezza demografica
Alto
0 - 1.999 2.000 - 4.999 5.000 - 9.999 10.000 - 19.999 20.000 - 59.999 >=60.000 Toscana Italia Fonte: elaborazione IFEL su dati Protezione Civile, 2014
70
0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 8,7%
% di comuni per grado di sismicità Medio Basso Molto basso 57,6% 33,9% 8,5% 36,2% 50,7% 13,0% 33,8% 61,5% 4,6% 20,4% 72,2% 7,4% 3,4% 89,7% 6,9% 18,2% 72,7% 9,1% 33,1% 58,5% 8,4% 27,2% 25,1% 39,0%
atlante dei comuni TOSCANI 2014
Totale 100,0% 100,0% 100,0% 100,0% 100,0% 100,0% 100,0% 100,0%
Fig. 3 - Il grado di sismicitĂ dei comuni toscani, 2014
Fonte: elaborazione IFEL su dati Protezione Civile, 2014
71
Siti d’Importanza Comunitaria e Zone di Protezione Speciale I “Siti d’Importanza Comunitaria (SIC)” e le “Zone di Protezione Speciale (ZPS)” sono state istituite dall’Unione europea, come applicazione di politiche di tutela della biodiversità: i primi nascono dalla direttiva comunitaria 92/43, rivolta a ripristinare un tipo di habitat naturale; le seconde sono state formate grazie alla direttiva 79/409, dedicata alla conservazione di tutte le specie di volatili viventi allo stato selvatico. Nella maggior parte dei territori comunali della Toscana sono presenti dei SIC: una percentuale pari al 71,8% del totale dei comuni della regione, ben al di sopra del dato nazionale (51,2%). È inferiore, invece, la percentuale di comuni toscani che presentano all’interno dei loro territori delle ZPS o parti di esse (44,9%). Le amministrazioni comunali appartenenti alle province di Prato, Grosseto e Massa Carrara sono caratterizzate da una elevata presenza di Siti d’Importanza Comunitaria. Più della metà dei territori comunali delle province di Arez-
zo, Grosseto, Livorno, Lucca e Massa Carrara comprendono, invece, delle Zone di Protezione Speciale. Tutti gli 11 comuni toscani con una popolazione superiore a 60.000 abitanti presentano all’interno dei loro territori dei SIC. La percentuale non varia in modo significativo nelle altre classi di comuni, secondo la divisione per ampiezza demografica, sebbene raggiunga quasi l’80% dei territori comunali al di sotto di 2.000 abitanti. Osservando la riproduzione cartografica (Fig. 4) possiamo notare che i comuni che comprendono un territorio classificato come ZPS, senza includere anche un SIC, sono un numero molto limitato. La maggior parte dei comuni toscani ospitanti una ZPS, infatti, presenta, al tempo stesso, anche territori classificati come Siti d’Importanza Comunitaria. Le due aree per la salvaguardia della biodiversità sono presenti contemporaneamente in quasi la metà dei territori comunali della Toscana (42,9%).
Tabella 8 I comuni toscani nei quali sono presenti Siti d’Importanza Comunitaria (SIC) e Zone di Protezione Speciale (ZPS), per provincia, 2013 Provincia
% comuni con SIC % comuni con ZPS % comuni con SIC e ZPS Arezzo 74,4% 53,8% 53,8% Firenze (Città metropolitana) 54,5% 27,3% 27,3% Grosseto 96,4% 64,3% 60,7% Livorno 75,0% 65,0% 50,0% Lucca 77,1% 60,0% 54,3% Massa Carrara 82,4% 52,9% 52,9% Pisa 51,3% 23,1% 23,1% Pistoia 68,2% 40,9% 40,9% Prato 100,0% 42,9% 42,9% Siena 77,8% 38,9% 38,9% Toscana 71,8% 44,9% 42,9% Italia 51,2% 32,3% 28,4% Fonte: elaborazione IFEL su dati Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare e SIN s.p.a., 2013
Tabella 9 I comuni toscani nei quali sono presenti Siti d’Importanza Comunitaria (SIC) e Zone di Protezione Speciale (ZPS), per classe demografica, 2013 Classe di ampiezza demografica
% comuni con SIC
% comuni con ZPS % comuni con SIC e ZPS
0 - 1.999 79,7% 50,8% 2.000 - 4.999 71,0% 43,5% 5.000 - 9.999 66,2% 36,9% 10.000 - 19.999 68,5% 40,7% 20.000 - 59.999 65,5% 48,3% >=60.000 100,0% 81,8% Toscana 71,8% 44,9% Italia 51,2% 32,3% Fonte: elaborazione IFEL su dati Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare e SIN s.p.a., 2013
72
atlante dei comuni TOSCANI 2014
49,2% 39,1% 35,4% 40,7% 44,8% 81,8% 42,9% 28,4%
Fig. 4 - I comuni toscani nei quali sono presenti Siti d’Importanza Comunitaria (SIC) e Zone di Protezione Speciale (ZPS), 2013
Fonte: elaborazione IFEL su dati Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare e SIN s.p.a., 2013
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Impianti alimentati a fonti rinnovabili La possibilità di utilizzare fonti di energia rinnovabile rappresenta, com’è noto, un elemento determinante delle moderne politiche energetiche. La percentuale di comuni toscani ospitanti impianti alimentati da fonti rinnovabili è superiore al corrispondente dato nazionale: il 36,6% dei territori comunali toscani rispetto al 28,0% del totale dei comuni italiani. La percentuale è significativamente elevata per quanto riguarda i comuni appartenenti al territorio provinciale di Prato, laddove supera il 70%. Abbastanza omogenea è, invece, la quota di comuni delle altre province toscane con impianti, con cifre che oscillano fra il 30% e il 40% circa. Particolarmente importante il contributo energetico degli impianti situati nei comuni della provincia di Pisa: si tratta del 44,4% del totale regionale. Com’è noto, tale dato è dovuto in modo specifico alla presenza nel comune di Pomarance della centrale geotermica di
Larderello: uno dei più importanti complessi geotermici del mondo con 34 impianti attivi. Per quanto riguarda l’analisi dei comuni suddivisi per classe di ampiezza demografica possiamo verificare alcune significative differenze: il 72,7% dei comuni con una popolazione superiore a 60.000 abitanti presenta impianti alimentati a fonti rinnovabili; tale dato è, invece, nettamente inferiore nella fascia di comuni con un numero di residenti compreso fra 2.000 e 4.999, arrivando soltanto al 24,6%; diviene, però, particolarmente rilevante sia per le amministrazioni comunali con meno di 2.000 abitanti (44,1%) che per i comuni con una popolazione superiore a 20.000 abitanti ma inferiore a 60.000 (44,8%). Per quanto riguarda i comuni con una popolazione compresa fra 5.000 e 9.999 e fra 10.000 e 19.999, le percentuali sono rispettivamente del 33,8% e del 35,2%.
Tabella 10 Gli impianti alimentati a fonti rinnovabili in esercizio nei comuni toscani, per provincia, 2012 % comuni con impianti N. impianti alimentati a fonti rinnovabili Provincia alimentati a fonti rinnovabili v.a. % Arezzo 38,5% 38 17,3% Firenze (Città metropolitana) 31,8% 22 10,0% Grosseto 39,3% 23 10,5% Livorno 30,0% 16 7,3% Lucca 37,1% 26 11,8% Massa Carrara 29,4% 11 5,0% Pisa 38,5% 35 15,9% Pistoia 31,8% 17 7,7% Prato 71,4% 9 4,1% Siena 38,9% 23 10,5% Toscana 36,6% 220 100,0% Italia 28,0% 4.587 Fonte: elaborazione IFEL su dati GSE - Bollettino aggiornato al 31.12.2012
Potenza (kW) impianti alimentati a fonti rinnovabili v.a. % 34.787 3,5% 26.671 2,7% 152.511 15,2% 35.205 3,5% 80.208 8,0% 5.308 0,5% 445.250 44,4% 19.681 2,0% 1.645 0,2% 202.654 20,2% 1.003.920 100,0% 21.647.116
Tabella 11 Gli impianti alimentati a fonti rinnovabili in esercizio nei comuni toscani, per classe demografica, 2012 % comuni con impianti N. impianti alimentati a fonti rinnovabili Classe di ampiezza demografica alimentati a fonti rinnovabili v.a. % 0 - 1.999 44,1% 51 23,2% 2.000 - 4.999 24,6% 30 13,6% 5.000 - 9.999 33,8% 48 21,8% 10.000 - 19.999 35,2% 32 14,5% 20.000 - 59.999 44,8% 28 12,7% >=60.000 72,7% 31 14,1% Toscana
36,6%
220
Italia
28,0%
4.587
Fonte: elaborazione IFEL su dati GSE - Bollettino aggiornato al 31.12.2012
74
atlante dei comuni TOSCANI 2014
100,0%
Potenza (kW) impianti alimentati a fonti rinnovabili v.a. % 403.540 40,2% 111.905 11,1% 359.625 35,8% 42.644 4,2% 62.085 6,2% 24.121 2,4% 1.003.920
100,0%
21.647.116
Raccolta differenziata Le percentuali di raccolta differenziata dei comuni toscani sono di poco superiori al corrispondente dato nazionale (43,2% vs 41,5% rispettivamente). Si evidenziano, però, alcune sensibili differenze nella distribuzione territoriale del dato regionale: la raccolta differenziata supera il 50% nei comuni della lucchesia; si avvicina a tale cifra nei comuni della città metropolitana fiorentina e in quelli del pratese; al contrario, le amministrazioni comunali della provincia di Grosseto superano di poco il 20%. Sono simili alla media regionale i dati relativi ai comuni delle province di Pisa e Siena. Al di sotto di tale media, con percentuali pari o di poco superiori al 30%, si attestano le amministrazioni comunali delle province di Arezzo, Livorno e Massa Carrara. Più significativo il dato dei comuni del pistoiese, laddove la percentuale di raccolta differenziata è il 37,3% del totale dei rifiuti. Le percentuali di raccolta differenziata sono in media inferiori al 40,0% nei comuni con una popolazione fino a 5.000 abitanti; simili alla media regionale
nei comuni con più di 60.000 abitanti e in quelli appartenenti alla classe “5.000-9.999 ab.”. Raggiungono percentuali maggiori alla media regionale i comuni compresi in una fascia di popolazione fra 10.000 e 59.999 abitanti. Per quanto riguarda la zonizzazione relativa alle autorità per la gestione associata dei rifiuti, le diverse percentuali di raccolta differenziata sono relativamente significative: 44,0% nei comuni delle province di Firenze, Prato e Pistoia, riunito nell’ATO Toscana Centro; 46,9% nei comuni dell’Ambito Territoriale Ottimale Toscana Costa, formato dalle amministrazioni comunali delle province di Livorno (esclusi Campiglia Marittima, Castagneto Carducci, Piombino, San Vincenzo, Sassetta, Suvereto), Lucca, Massa Carrara e Pisa; 35,9% per i comuni compresi nelle province di Siena, Grosseto e Arezzo, riuniti nell’ATO Toscana Sud.Tre comuni dell’Alto Mugello (Marradi, Firenzuola e Pallazzuolo sul Senio) aderiscono, invece, all’Agenzia territoriale dell’Emilia-Romagna per i servizi idrici e rifiuti.
Tabella 12 Percentuale di raccolta differenziata e raccolta differenziata pro capite nei comuni toscani, per provincia, 2013 Provincia Arezzo Firenze (Città metropolitana) Grosseto Livorno Lucca Massa Carrara Pisa Pistoia Prato Siena Toscana Italia Fonte: elaborazione Ancitel-Energia e Ambiente, 2014
Percentuale di raccolta differenziata
30,6% 48,9% 22,5% 33,5% 53,4% 34,4% 43,9% 37,3% 47,7% 42,2% 43,2% 41,5%
Raccolta differenziata pro capite (kg) 165,4 257,4 119,4 222,9 329,9 218,3 188,8 184,4 325,2 235,4 250,9 206,3
Tabella 13 Percentuale di raccolta differenziata e raccolta differenziata pro capite nei comuni toscani, per classe demografica, 2013 Classe di ampiezza demografica 0 - 1.999 2.000 - 4.999 5.000 - 9.999 10.000 - 19.999 20.000 - 59.999 >=60.000 Toscana Italia Fonte: elaborazione Ancitel-Energia e Ambiente, 2014
Percentuale di raccolta differenziata
32,4% 35,7% 42,7% 46,9% 44,1% 42,4% 43,2% 41,5%
Raccolta differenziata pro capite (kg) 166,3 188,5 225,0 237,4 264,0 266,9 250,9 206,3
Tabella 14 Percentuale di raccolta differenziata e raccolta differenziata pro capite nei comuni toscani, per ATO, 2013 ATO ATO Toscana Centro ATO Toscana Costa ATO Toscana Sud Agenzia territoriale Emilia-Romagna per i servizi idrici e rifiuti Toscana Italia Fonte: elaborazione Ancitel-Energia e Ambiente, 2014
Percentuale di raccolta differenziata
44,0% 46,9% 35,9%
Raccolta differenziata pro capite (kg) 255,1 281,6 198,9
33,7%
214,8
43,2% 41,5%
250,9 206,3
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Parco veicolare e tasso di motorizzazione La diffusione di mezzi di trasporto di proprietà di privati cittadini rappresenta uno degli elementi più contradditori del sistema economico contemporaneo: da un lato, indica palesi benefici in termini di sviluppo; da un altro lato, comporta altrettanto evidenti effetti negativi, per quanto riguarda in particolare i costi ambientali. Le norme comunitarie, che impongono limiti rigorosi per le emissioni di gas, testimoniano la crescente attenzione delle politiche pubbliche rispetto a quest’ultimo elemento. Nei comuni toscani, i dati sul tasso di motorizzazione ogni 100 abitanti, sia per quanto riguarda i motocicli che per quanto concerne le autovetture, sono tendenzialmente in linea con i corrispondenti riferimenti a livello nazionale. I territori comunali della Toscana riportano cifre di poco superiori a quelle nazionali: 14,2 motocicli ogni 100 abitanti, rispetto a 10,7 del dato nazionale; 63,1 autovetture ogni 100 abitanti, rispetto alle 60,8.
Le differenze fra i comuni suddivisi per appartenenza provinciale non sono particolarmente rilevanti per quanto concerne le autovetture: quasi tutti i territori provinciali presentano valori in linea con la media regionale, tranne due picchi in corrispondenza dei comuni dell’aretino (66,7 autovetture ogni 100 abitanti) e del senese (67,5 autovetture per 100 residenti). Più rilevanti le differenze per quanto riguarda i motocicli: nei comuni della provincia di Livorno sono registrati ben 21,8 motocicli ogni 100 abitanti; soltanto 9,0 nei territori comunali del pistoiese e 9,4 in quelli appartenenti alla provincia di Prato. Sono tendenzialmente omogenei, invece, i dati relativi ai comuni suddivisi per classe di ampiezza demografica, tranne il dato alquanto rilevante dei comuni con una popolazione compresa fra 20.000 e 59.999 residenti, laddove registriamo il dato di 70,8 autovetture ogni 100 abitanti: una cifra decisamente superiore alla media nazionale.
Tabella 15 Il parco veicolare nei comuni toscani, per provincia, 2013 Provincia
Motocicli v.a.
Autovetture
Per 100 ab.
v.a.
Per 100 ab.
Arezzo 41.499 12,0 231.365 Firenze (Città 150.620 15,0 649.112 metropolitana) Grosseto 33.558 14,9 143.090 Livorno 74.290 21,8 196.461 Lucca 57.246 14,5 249.013 Massa Carrara 29.837 14,9 119.218 Pisa 57.993 13,8 262.901 Pistoia 26.237 9,0 181.782 Prato 23.911 9,4 152.141 Siena 37.214 13,7 182.918 Toscana 532.405 14,2 2.368.001 Italia 6.478.217 10,7 36.942.833 Fonte: elaborazione IFEL su dati ACI-Autoritratto 2013 e Istat, 2014
66,7 64,4
523.755
80,7%
63,6 57,7 63,1 59,5 62,6 62,3 60,1 67,5 63,1 60,8
101.534 152.568 190.775 90.921 204.809 139.967 120.455 132.877 1.819.275 25.312.693
71,0% 77,7% 76,6% 76,3% 77,9% 77,0% 79,2% 72,6% 76,8% 68,5%
Tabella 16 Il parco veicolare nei comuni toscani, per classe demografica, 2013 Classe di ampiezza demografica
Motocicli v.a.
Autovetture
Per 100 ab.
v.a.
Per 100 ab.
0 - 1.999 7.737 10,9 45.839 2.000 - 4.999 27.477 11,8 152.015 5.000 - 9.999 53.413 11,6 298.141 10.000 - 19.999 88.567 12,2 457.352 20.000 - 59.999 125.519 14,2 623.493 >=60.000 229.692 16,7 791.161 Toscana 532.405 14,2 2.368.001 Italia 6.478.217 10,7 36.942.833 Fonte: elaborazione IFEL su dati ACI-Autoritratto 2013 e Istat, 2014
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atlante dei comuni TOSCANI 2014
Autovetture Euro 3 o categoria superiore % su totale v.a. autovetture 161.614 69,9%
64,5 65,2 64,6 62,8 70,8 57,5 63,1 60,8
Autovetture Euro 3 o categoria superiore % su totale v.a. autovetture 30.938 67,5% 105.953 69,7% 219.225 73,5% 348.985 76,3% 499.919 80,2% 614.255 77,6% 1.819.275 76,8% 25.312.693 68,5%
Fig. 5 - Il tasso di motorizzazione (autovetture per 100 abitanti) nei comuni toscani, 2013
Fonte: elaborazione IFEL su dati ACI-Autoritratto 2013 e Istat, 2014
77
Strutture alberghiere L’analisi della diffusione delle strutture alberghiere e del numero di posti letto disponibili ogni 1.000 abitanti testimonia l’importanza del turismo per il sistema economico dei comuni toscani. Possiamo notare che la distribuzione territoriale degli esercizi alberghieri privilegia, com’è ovvio, i territori comunali delle province a maggiore vocazione turistica: Firenze, Siena e Lucca, laddove sono concentrate la metà delle strutture alberghiere della Toscana. Tuttavia, considerando il numero dei posti letto in esercizi alberghieri, in rapporto alla popolazione residente, è possibile evidenziare alcuni elementi di originalità: i territori comunali del senese presentano una cifra doppia rispetto alla media regionale (109,60 vs. 52,78); il dato relativo ai comuni della città metropolitana fiorentina (45,46) è di poco inferiore a tale media, ma i territori comunali di altre quattro province (Grosseto, Livorno, Lucca e Pistoia) superano questo dato anche in modo significativo.
Considerando i comuni suddivisi per classe di ampiezza demografica possiamo notare, inoltre, che il dato relativo ai posti letto in alberghi ogni 1.000 abitanti diminuisce all’aumentare della popolazione residente, passando da 116,97 nei comuni con meno di 2.000 cittadini fino a 33,97 nei territori comunali con una popolazione compresa tra i 10.00 e 19.999 residenti. Tale dato sulla ricettività alberghiera si attesta poco al di sotto della media regionale nelle due successive classi di ampiezza demografica. Si tratta senza dubbio di un elemento che presenta una certa ovvietà, ma, d’altro canto, testimonia anche la rilevanza del settore turistico per i piccoli comuni toscani. Possiamo comprendere in modo più preciso tale aspetto, osservando i dati relativi ai comuni suddivisi per zone socio-sanitarie: molte zone, composte da territori comunali scarsamente popolati, sono caratterizzate per un numero alquanto elevato di posti letto ogni 1.000 abitanti.
Tabella 17 Le strutture alberghiere nei comuni toscani, per provincia, 2012 Provincia
v.a.
Arezzo Firenze (Città metropolitana) Grosseto Livorno Lucca Massa Carrara Pisa Pistoia Prato Siena Toscana Italia Fonte: elaborazione IFEL su dati Istat, 2013
N. alberghi
Posti letto in esercizi alberghieri per 1.000 ab.
%
166 567 290 373 438 143 172 269 23 423 2.864 33.728
5,8% 19,8% 10,1% 13,0% 15,3% 5,0% 6,0% 9,4% 0,8% 14,8% 100,0%
23,07 45,46 89,92 91,22 61,11 33,84 28,79 62,52 7,82 109,60 52,78 37,71
Tabella 18 Le strutture alberghiere nei comuni toscani, per classe demografica, 2012 Classe di ampiezza demografica 0 - 1.999 2.000 - 4.999 5.000 - 9.999 10.000 - 19.999 20.000 - 59.999 >=60.000 Toscana Italia Fonte: elaborazione IFEL su dati Istat, 2013
78
v.a.
N. alberghi
Posti letto in esercizi alberghieri per 1.000 ab.
%
175 363 554 363 613 796 2.864 33.728
atlante dei comuni TOSCANI 2014
6,1% 12,7% 19,3% 12,7% 21,4% 27,8% 100,0%
116,97 98,35 81,74 33,97 50,45 43,21 52,78 37,71
79
Tabella 19 Le strutture alberghiere nei comuni toscani, per zone socio-sanitarie, 2012 Zone socio-sanitarie Arezzo - Aretina Arezzo - Casentino Arezzo - Val di Chiana Aretina Arezzo - Val Tiberina Arezzo - Valdarno Firenze - Fiorentina Nord-Ovest Firenze - Fiorentina Sud-Est Firenze - Firenze Firenze - Mugello Empoli - Empolese Grosseto - Amiata Grossetana Grosseto - Colline dell'Albegna Grosseto - Colline Metalifere Grosseto - Grossetana Livorno - Bassa Val di Cecina Livorno - Elba Livorno - Livornese Livorno - Val di Cornia Versilia Lucca - Piana di Lucca Lucca - Valle del Serchio Massa e Carrara - Apuane Massa e Carrara - Lunigiana Empoli - Valdarno Inferiore Pisa - Alta Val di Cecina Pisa - Pisana Pisa - Vald'Era Pistoia - Pistoiese Pistoia - Val di Nievole Prato - Pratese Siena - Alta Val d'Elsa Siena - Amiata Senese Siena - Senese Siena - Val di Chiana Senese Toscana Italia
N. alberghi
v.a.
%
Posti letto in esercizi alberghieri per 1.000 ab.
40 1,4% 35 1,2% 34 1,2% 29 1,0% 28 1,0% 52 1,8% 62 2,2% 377 13,2% 39 1,4% 37 1,3% 29 1,0% 114 4,0% 45 1,6% 102 3,6% 95 3,3% 195 6,8% 44 1,5% 58 2,0% 332 11,6% 49 1,7% 57 2,0% 110 3,8% 33 1,2% 14 0,5% 25 0,9% 81 2,8% 33 1,2% 73 2,5% 196 6,8% 23 0,8% 43 1,5% 48 1,7% 128 4,5% 204 7,1% 2.864 100,0% 33.728
Fonte: elaborazione IFEL su dati Istat, 2013
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atlante dei comuni TOSCANI 2014
21,99 36,33 29,11 33,89 12,77 25,80 24,02 86,81 30,52 8,84 81,08 127,39 82,91 76,45 91,74 477,17 13,81 110,97 113,92 16,37 40,24 38,62 19,82 6,28 57,69 36,98 16,24 20,62 122,27 7,82 47,50 113,60 70,17 246,95 52,78 37,71
Fig. 6 - I posti letto negli esercizi alberghieri dei comuni toscani, 2012
Al 31.12.2012 erano 31 i comuni toscani senza esercizi alberghieri nel proprio territorio. Fonte: elaborazione IFEL su dati Istat, 2013
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Agriturismi Il comparto agriturismi, cresciuto notevolmente nell’ultimo decennio, rappresenta ormai una voce importante del settore turistico italiano. Ciò è vero soprattutto per i comuni della Toscana, laddove sono concentrati oltre un quarto del numero totale nazionale di esercizi agrituristici (4.539 su 17.228). Spiccano, inoltre, i comuni del senese e del grossetano, che comprendono quasi la metà degli agriturismi della Toscana. Anche l’analisi dei posti letto ogni 1.000 abitanti evidenzia la particolarità dei territori comunali in relazione alla diffusione di esercizi agrituristici: soltanto i comuni appartenenti alla provincia di Prato presentano un dato inferiore alla media nazionale (1,61 vs 3,80);
in tutti gli altri casi tale dato è superiore, in alcune realtà talmente superiore da rendere improprio il confronto con la media nazionale (62,54 nei comuni del senese rispetto a 3,80 a livello nazionale). L’analisi dei territori comunali per classe di ampiezza demografica testimonia la spiccata vocazione agrituristica dei comuni meno popolati. Oltre il 60% del totale degli esercizi agrituristici è concentrata in comuni con una popolazione inferiore a 10.000 abitanti. Molto rilevante è anche il dato relativo al numero di posti letto disponibili ogni 1.000 abitanti che raggiunge in media la cifra di 88,34 nei territori comunali al di sotto di 2.000 abitanti.
Tabella 20 Gli agriturismi nei comuni toscani, per provincia, 2012 N. agriturismi Provincia v.a. % Arezzo 519 Firenze (Città metropolitana) 636 Grosseto 1.015 Livorno 259 Lucca 208 Massa Carrara 87 Pisa 426 Pistoia 174 Prato 31 Siena 1.184 Toscana 4.539 Italia 17.228 Fonte: elaborazione IFEL su dati Istat, 2013 Tabella 21 Gli agriturismi nei comuni toscani, per classe demografica, 2012 N. agriturismi Classe di ampiezza demografica v.a. % 0 - 1.999 480 2.000 - 4.999 1.164 5.000 - 9.999 1.254 10.000 - 19.999 863 20.000 - 59.999 458 >=60.000 320 Toscana 4.539 Italia 17.228 Fonte: elaborazione IFEL su dati Istat, 2013
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Posti letto in esercizi agrituristici per 1.000 ab. 11,4% 14,0% 22,4% 5,7% 4,6% 1,9% 9,4% 3,8% 0,7% 26,1% 100,0%
21,87 9,87 53,85 13,78 5,63 4,42 14,55 6,08 1,61 62,54 16,72 3,80
Posti letto in esercizi agrituristici per 1.000 ab. 10,6% 25,6% 27,6% 19,0% 10,1% 7,1% 100,0%
atlante dei comuni TOSCANI 2014
88,34 68,41 37,57 17,42 7,41 2,54 16,72 3,80
Fig. 7 - I posti letto negli esercizi agrituristici dei comuni toscani, 2012
Al 31.12.2012 erano 15 i comuni toscani senza esercizi agrituristici nel proprio territorio. Fonte: elaborazione IFEL su dati Istat, 2013
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Comuni del tipico Res Tipica è l’Associazione costituita da ANCI e dalle Associazioni Nazionali delle Città di Identità per la promozione e la valorizzazione del patrimonio enogastronomico, ambientale, culturale e turistico. I comuni italiani che aderiscono a Res Tipica sono 1.903, fra questi 168 sono le amministrazioni comunali toscane, pari al 60,0% del totale dei comuni della regione. Un numero rilevante di comuni toscani è iscritto alle due principali Associazioni di Città di Identità: 46 alla Città dell’olio e 55 alla Città del vino. Ben 65 comuni toscani sono iscritti, inoltre, alla Città del castagno, un dato pari a quasi la metà del totale nazionale delle amministra-
zioni aderenti a tale Associazione, nata da un’intesa fra due comunità montane della Toscana (Mugello e Garfagnana) e due dell’Emilia-Romagna (Valle del Santerno e Modena Est). Particolarmente importante è, inoltre, l’Associazione Nazionale Città della chianina, nata nel 2005, per promuovere l’Indicazione Geografica Protetta Vitellone Bianco dell’Appennino Centrale. Sono toscani il 64,5% dei comuni aderenti a tale Associazione. La rappresentazione cartografica (Fig. 8) evidenzia come il territorio della Toscana sia quasi interamente composto da comuni aderenti a Res Tipica.
Tabella 22 I comuni toscani membri di associazioni partecipanti a Res Tipica, 2014 Associazione
N. comuni partecipanti
Toscana (a) Italia (b) (a/b) Città della chianina 20 31 64,5% Città del castagno 65 133 48,9% Città del miele 16 53 30,2% Città del tartufo 14 53 26,4% Città slow 15 74 20,3% Coord. Città dello zafferano (Città del bio) 1 6 16,7% Paesi Bandiera Arancione 22 134 16,4% Città dell'olio 46 322 14,3% Città del vino 55 505 10,9% Città delle grotte 2 19 10,5% Città del bio 17 170 10,0% Città del pane 4 42 9,5% Città della ceramica 3 34 8,8% I borghi più belli d'Italia 17 227 7,5% Città del pesce di mare 1 16 6,3% Città dell'infiorata 1 21 4,8% Città dei sapori 4 111 3,6% Città delle ciliegie 1 62 1,6% Borghi autentici d'Italia 0 168 0,0% Città del riso 0 23 0,0% Città del tabacco 0 6 0,0% Città della bufala 0 15 0,0% Città della nocciola 0 220 0,0% Città della terra cruda 0 35 0,0% Città delle ciliegie (Chiaiano) 0 1 0,0% Licor 0 10 0,0% Paesi dipinti 0 25 0,0% Un comune è conteggiato in tale tabella tante volte quante sono le Associazioni alle quali partecipa. Le amministrazioni comunali italiane che aderiscono a Res Tipica a giugno 2014 sono 1.903, tra queste 168 sono toscane. Fonte: elaborazione IFEL su dati Res Tipica, 2014
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atlante dei comuni TOSCANI 2014
Fig. 8 - I comuni toscani partecipanti a Res Tipica, 2014
Fonte: elaborazione IFEL su dati Res Tipica, 2014
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Offerta museale I territori comunali della Toscana comprendono una parte importante del patrimonio culturale e artistico italiano. Il 13,7% di musei, monumenti e aree archeologiche statali è situato in un comune toscano, ma i visitatori di tali aree sono il 16,1% della cifra assoluta a livello nazionale. È inoltre maggiore il rapporto percentuale fra gli introiti lordi dei musei statali compresi nei comuni toscani e il totale delle entrate lorde nazionali:
pari al 19,1%. Ha un ruolo assolutamente preponderante l’offerta museale statale dei comuni appartenenti alla città metropolitana fiorentina: se in tale territorio sono concentrati il 50% dei musei statali della regione, quest’ultimi raccolgono ben il 91,8% dei visitatori, sul totale del dato a livello regionale, e circa il 97,0% degli introiti lordi dei musei statali della Toscana.
Tabella 23 Musei, monumenti ed aree archeologiche statali, nei comuni toscani, per provincia, 2013 Provincia
N. musei, monumenti ed aree archeologiche statali
Gratuiti
A pagamento
Totale
N. visitatori
Arezzo 3 6 9 157.037 Firenze (Città metropolitana) 15 19 34 5.630.613 Grosseto 1 2 3 32.726 Livorno 0 3 3 105.091 Lucca 0 3 3 20.223 Massa Carrara 0 0 0 0 Pisa 0 4 4 37.079 Pistoia 4 0 4 18.995 Prato 2 0 2 45.205 Siena 3 3 6 88.826 Toscana 28 40 68 6.135.795 Italia 226 272 498 38.181.449 Fonte: elaborazione IFEL su dati Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo, 2014
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atlante dei comuni TOSCANI 2014
Introiti lordi (euro) 324.053 23.216.833 42.410 198.985 33.531 0 60.037 0 0 95.547 23.971.396 125.826.333
Stazioni ferroviarie Per poter comprendere meglio le caratteristiche del servizio ferroviario RFI ha adottato quattro parametri, sia di tipo quantitativo che di origine qualitativa. Tali parametri riguardano: numero dei viaggiatori e dei semplici frequentatori; livello dei servizi offerti dalle imprese ferroviarie; potenzialità commerciale; dimensione delle aree aperte al pubblico. In tal modo RFI ha individuato quattro tipologie di stazioni ferroviarie: Bronze, Silver, Gold e Platinum. Soltanto 2 stazioni toscane, una nella città metropolitana fiorentina e l’altra a Pisa, raggiungono il livello Platinum. Tale livello tra l’altro caratterizza soltanto 15 stazioni in tutta Italia, su un totale di 2.264. Nella fascia Gold sono comprese 11 stazioni toscane, distribuite in modo piuttosto omogeneo: 3 nei comuni della città metropolitana di Firenze, 2 in quelli appartenenti alla provincia di Lucca, una per i comuni di tutti gli altri territori provinciali, tranne Massa Carrara e Pisa. Se passiamo ad osservare le percentuali di comu-
ni che sono serviti almeno da una stazione ferroviaria, notiamo, però, delle differenze considerevoli. Sebbene i dati dei comuni toscani, suddivisi per province, siano in generale superiori alla percentuale nazionale (21,1%), tranne l’eccezione dei territori comunali dell’aretino, soltanto in due casi tale percentuale supera il 50%: per Firenze città metropolitana e per Lucca. Si avvicina a tale soglia la percentuale relativa ai comuni appartenenti alla provincia di Massa Carrara (47,1%). Sono significativamente differenti, come d’altronde è ovvio, i dati relativi ai comuni suddivisi per classe di ampiezza demografica. In particolare, le percentuali dei territori comunali con almeno una stazione ferroviaria sono direttamente proporzionali al numero di abitanti: si passa dall’11,9% dei comuni con meno di 2.000 abitanti, al 100% delle amministrazioni comunali con una popolazione superiore a 60.000 residenti.
Tabella 24 Le stazioni ferroviarie nei comuni toscani, per provincia, 2012 Provincia
N. stazioni ferroviarie
Bronze
Arezzo 3 Firenze (Città metropolitana) 16 Grosseto 7 Livorno 4 Lucca 20 Massa Carrara 6 Pisa 9 Pistoia 10 Prato 0 Siena 12 Toscana 87 Italia 1.286 Fonte: elaborazione IFEL su dati RFI, 2012
Silver 5 28 5 10 7 5 7 4 4 6 81 862
Gold
Platinum
1 3 1 1 2 0 0 1 1 1 11 101
Totale
0 1 0 0 0 0 1 0 0 0 2 15
9 48 13 15 29 11 17 15 5 19 181 2.264
Tabella 25 Le stazioni ferroviarie nei comuni toscani, per classe demografica, 2012 Classe di ampiezza demografica
N. stazioni ferroviarie Bronze
0 - 1.999 10 2.000 - 4.999 18 5.000 - 9.999 22 10.000 - 19.999 14 20.000 - 59.999 12 >=60.000 11 Toscana 87 Italia 1.286 Fonte: elaborazione IFEL su dati RFI, 2012
88
Silver 0 5 15 22 25 14 81 862
Gold 0 0 0 0 2 9 11 101
Platinum 0 0 0 0 0 2 2 15
atlante dei comuni TOSCANI 2014
Totale 10 23 37 36 39 36 181 2.264
% di comuni con stazioni ferroviarie sul proprio territorio 17,9% 54,5% 28,6% 40,0% 57,1% 47,1% 25,6% 31,8% 42,9% 38,9% 38,0% 21,1%
% di comuni con stazioni ferroviarie sul proprio territorio 11,9% 23,2% 43,1% 44,4% 79,3% 100,0% 38,0% 21,1%
Fig. 9 - I comuni toscani con almeno una stazione ferroviaria, 2012
Fonte: elaborazione IFEL su dati RFI, 2012
89
Tabella 26 Le stazioni ferroviarie nei comuni toscani, per zone socio-sanitarie, 2012 Zone socio-sanitarie Arezzo - Aretina Arezzo - Casentino Arezzo - Val di Chiana Aretina Arezzo - Val Tiberina Arezzo - Valdarno Firenze - Fiorentina Nord-Ovest Firenze - Fiorentina Sud-Est Firenze - Firenze Firenze - Mugello Empoli - Empolese Grosseto - Amiata Grossetana Grosseto - Colline dell'Albegna Grosseto - Colline Metalifere Grosseto - Grossetana Livorno - Bassa Val di Cecina Livorno - Elba Livorno - Livornese Livorno - Val di Cornia Versilia Lucca - Piana di Lucca Lucca - Valle del Serchio Massa e Carrara - Apuane Massa e Carrara - Lunigiana Empoli - Valdarno Inferiore Pisa - Alta Val di Cecina Pisa - Pisana Pisa - Vald'Era Pistoia - Pistoiese Pistoia - Val di Nievole Prato - Pratese Siena - Alta Val d'Elsa Siena - Amiata Senese Siena - Senese Siena - Val di Chiana Senese Toscana Italia
N. stazioni ferroviarie % di comuni con stazioni Bronze Silver Gold Platinum Totale ferroviarie sul proprio territorio 0 0 1 0 1 16,7% 0 0 0 0 0 0,0% 0 3 0 0 3 40,0% 0 0 0 0 0 0,0% 3 2 0 0 5 40,0% 6 6 0 0 12 87,5% 2 7 0 0 9 50,0% 1 6 2 1 10 100,0% 6 6 0 0 12 50,0% 1 3 1 0 5 36,4% 0 0 0 0 0 0,0% 0 4 0 0 4 25,0% 2 1 0 0 3 50,0% 5 0 1 0 6 50,0% 3 5 0 0 8 60,0% 0 0 0 0 0 0,0% 1 1 1 0 3 33,3% 2 4 0 0 6 50,0% 2 3 1 0 6 71,4% 6 1 1 0 8 71,4% 12 3 0 0 15 47,6% 0 2 0 0 2 50,0% 6 3 0 0 9 46,2% 1 2 0 0 3 50,0% 2 0 0 0 2 50,0% 4 4 0 1 9 30,0% 0 1 0 0 1 7,1% 9 1 1 0 11 36,4% 1 3 0 0 4 27,3% 0 4 1 0 5 42,9% 0 1 0 0 1 20,0% 0 0 0 0 0 0,0% 10 2 1 0 13 60,0% 2 3 0 0 5 40,0% 87 81 11 2 181 38,0% 1.286
862
101
15 2.264
Fonte: elaborazione IFEL su dati RFI, 2012
90
atlante dei comuni TOSCANI 2014
21,1%
Dipartimenti di Emergenza e Accettazione e posti letto ospedalieri La percentuale di comuni toscani che hanno un Dipartimento di Emergenza e Accettazione nel proprio territorio è nettamente superiore al dato nazionale: il 12,5% contro il 4,3%. Nei territori comunali suddivisi per province le cifre sono tendenzialmente in linea con la media regionale, sebbene siano presenti alcuni picchi nei comuni delle province di Livorno (20,0%) e di Massa Carrara (23,5%). I dati sulla diffusione di DEA evidenziano, però, la presenza di un sistema basato prevalentemente su strutture localizzate nei centri urbani più grandi. Tale elemento è percepibile osservando in particolare le cifre sui comuni divisi per classe demografica: con la crescita della popolazione aumenta in modo costante nei
territori comunali la presenza di DEA. Considerando, invece, il numero di posti letto ospedalieri a carico del Servizio Sanitario Nazionale ogni 1.000 abitanti, possiamo notare alcune significative differenze. Innanzitutto, dobbiamo considerare che la media regionale è inferiore, seppur di poco, al corrispondente dato nazionale: 3,70 rispetto a 3,96. Tuttavia i comuni di alcuni territori provinciali presentano dati sensibilmente più elevati rispetto alla media nazionale: 5,12 per i comuni della provincia di Pisa; 4,43 per le amministrazioni comunali della città metropolitana fiorentina. Le differenze appaiono ancor più evidenti analizzando i comuni suddivisi per zone socio-sanitarie.
Tabella 27 La diffusione dei Dipartimenti di Emergenza e Accettazione (DEA) e la dotazione di posti letto ospedalieri accreditati e a carico del Servizio Sanitario Nazionale nei comuni toscani, per provincia, 2011 Provincia
N. sedi ospedaliere* con DEA v.a.
%
N. posti letto ospedalieri** per 1.000 ab. 12,8% 2,92 11,4% 4,43 17,9% 2,65 20,0% 2,72 8,6% 3,54 23,5% 2,98 7,7% 5,12 9,1% 2,48 14,3% 3,32 11,1% 4,34 12,5% 3,70 4,3% 3,96 delle case di cura private accreditate in cui è % comuni con DEA
Arezzo 5 12,2% Firenze (Città metropolitana) 8 19,5% Grosseto 5 12,2% Livorno 4 9,8% Lucca 3 7,3% Massa Carrara 4 9,8% Pisa 5 12,2% Pistoia 2 4,9% Prato 1 2,4% Siena 4 9,8% Toscana 41 100,0% Italia 429 *Numero di sedi ospedaliere delle strutture di ricovero pubbliche ed equiparate e presente il Dipartimento di Emergenza e Accettazione (DEA). **Il dato si riferisce al numero dei posti letto accreditati e a carico del Servizio Sanitario Nazionale, presenti al 1° gennaio del 2011 in ciascuna struttura ospedaliera pubblica, equiparata o casa di cura privata accreditata. Fonte: elaborazione IFEL su dati Ministero della Salute ed Istat, 2013
Tabella 28 La diffusione dei Dipartimenti di Emergenza e Accettazione (DEA) e la dotazione di posti letto ospedalieri accreditati e a carico del Servizio Sanitario Nazionale nei comuni toscani, per classe demografica, 2011 Classe di ampiezza demografica
N. sedi ospedaliere* con DEA v.a.
%
N. posti letto ospedalieri** per 1.000 ab. 0,0% 0,00 2,9% 0,21 7,7% 1,57 14,8% 1,76 37,9% 3,90 90,9% 6,12 12,5% 3,70 4,3% 3,96 delle case di cura private accreditate in cui è % comuni con DEA
0 - 1.999 0 0,0% 2.000 - 4.999 2 4,9% 5.000 - 9.999 5 12,2% 10.000 - 19.999 8 19,5% 20.000 - 59.999 11 26,8% >=60.000 15 36,6% Toscana 41 100,0% Italia 429 *Numero di sedi ospedaliere delle strutture di ricovero pubbliche ed equiparate e presente il Dipartimento di Emergenza e Accettazione (DEA). **Il dato si riferisce al numero dei posti letto accreditati e a carico del Servizio Sanitario Nazionale, presenti al 1° gennaio del 2011 in ciascuna struttura ospedaliera pubblica, equiparata o casa di cura privata accreditata. Fonte: elaborazione IFEL su dati Ministero della Salute ed Istat, 2013
91
Tabella 29 La diffusione dei Dipartimenti di Emergenza e Accettazione (DEA) e la dotazione di posti letto ospedalieri accreditati e a carico del Servizio Sanitario Nazionale nei comuni toscani, per zone socio-sanitarie, 2011 Zone socio-sanitarie
N. sedi ospedaliere* con DEA
% comuni con DEA
N. posti letto ospedalieri** per 1.000 ab.
Arezzo - Aretina 1 16,7% 4,19 Arezzo - Casentino 1 9,1% 1,81 Arezzo - Val di Chiana Aretina 1 20,0% 1,71 Arezzo - Val Tiberina 1 14,3% 2,45 Arezzo - Valdarno 1 10,0% 2,42 Firenze - Fiorentina Nord-Ovest 0 0,0% 1,06 Firenze - Fiorentina Sud-Est 2 14,3% 3,37 Firenze - Firenze 4 100,0% 7,94 Firenze - Mugello 1 10,0% 1,88 Empoli - Empolese 1 9,1% 3,12 Grosseto - Amiata Grossetana 1 12,5% 2,50 Grosseto - Colline dell'Albegna 2 25,0% 2,28 Grosseto - Colline Metalifere 1 16,7% 1,80 Grosseto - Grossetana 1 16,7% 3,22 Livorno - Bassa Val di Cecina 1 10,0% 2,22 Livorno - Elba 1 12,5% 2,24 Livorno - Livornese 1 33,3% 2,93 Livorno - Val di Cornia 1 16,7% 2,59 Versilia 1 14,3% 3,76 Lucca - Piana di Lucca 1 14,3% 3,46 Lucca - Valle del Serchio 1 4,8% 3,15 Massa e Carrara - Apuane 2 50,0% 3,16 Massa e Carrara - Lunigiana 2 15,4% 2,43 Empoli - Valdarno Inferiore 0 0,0% 0,00 Pisa - Alta Val di Cecina 1 25,0% 7,96 Pisa - Pisana 3 10,0% 8,31 Pisa - Vald'Era 1 7,1% 2,51 Pistoia - Pistoiese 1 9,1% 2,48 Pistoia - Val di Nievole 1 9,1% 2,48 Prato - Pratese 1 14,3% 3,32 Siena - Alta Val d'Elsa 1 20,0% 2,66 Siena - Amiata Senese 1 16,7% 1,42 Siena - Senese 1 6,7% 6,87 Siena - Val di Chiana Senese 1 10,0% 2,24 Toscana 41 12,5% 3,70 Italia 429 4,3% 3,96 *Numero di sedi ospedaliere delle strutture di ricovero pubbliche ed equiparate e delle case di cura private accreditate in cui è presente il Dipartimento di Emergenza e Accettazione (DEA). **Il dato si riferisce al numero dei posti letto accreditati e a carico del Servizio Sanitario Nazionale, presenti al 1° gennaio del 2011 in ciascuna struttura ospedaliera pubblica, equiparata o casa di cura privata accreditata. Fonte: elaborazione IFEL su dati Ministero della Salute ed Istat, 2013
92
atlante dei comuni TOSCANI 2014
Fig. 10 - I comuni toscani con Dipartimenti di Emergenza e Accettazione (DEA) sul proprio territorio, 2011
Fonte: elaborazione IFEL su dati Ministero della Salute, 2013
93
Strutture scolastiche Sono 4.090 le scuole statali e paritarie dislocate sui territori dei comuni toscani. La percentuale di amministrazioni comunali con almeno una scuola è decisamente superiore in Toscana rispetto al dato nazionale: 99,7% contro l’89,5%. Possiamo notare che praticamente tutti i territori comunali toscani hanno una scuola statale o paritaria, tranne alcune isolate eccezioni relative a pic-
coli comuni, con una popolazione inferiore a 2.000 abitanti, nella Valle del Serchio, in provincia di Lucca. Com’è evidente, i dati non mutano se passiamo a considerare le amministrazioni comunali secondo le diverse classi di ampiezza demografica, oppure secondo una classificazione relativa alle zone socio-sanitarie.
Tabella 30 Le strutture scolastiche, statali e paritarie, nei comuni toscani, per provincia, 2012 Provincia
% comuni con scuole statali e paritarie 100,0%
Infanzia
N. scuole statali e paritarie Secondarie di Secondarie di Primarie I grado II grado 117 55 106
Arezzo 176 Firenze (Città 100,0% 398 244 metropolitana) Grosseto 100,0% 120 81 Livorno 100,0% 129 86 Lucca 97,1% 200 147 Massa Carrara 100,0% 98 85 Pisa 100,0% 203 128 Pistoia 100,0% 133 90 Prato 100,0% 95 59 Siena 100,0% 127 77 Toscana 99,7% 1.679 1.114 Italia 89,5% 29.252 20.122 Il totale Italia è al netto del dato sulla Valle d'Aosta in quanto non disponibile.
Totale 454
91
211
944
37 29 44 26 53 27 21 42 425 8.071
77 62 108 75 77 57 44 55 872 14.889
315 306 499 284 461 307 219 301 4.090 72.334
Fonte: elaborazione IFEL su dati MIUR, 2013
Tabella 31 Le strutture scolastiche, statali e paritarie, nei comuni toscani, per classe demografica, 2012 Classe di % comuni con ampiezza scuole statali demografica e paritarie
N. scuole statali e paritarie
Infanzia
Primarie
Secondarie di Secondarie di I grado II grado
0 - 1.999 98,3% 64 61 2.000 - 4.999 100,0% 151 96 5.000 - 9.999 100,0% 226 136 10.000 - 19.999 100,0% 343 194 20.000 - 59.999 100,0% 366 256 >=60.000 100,0% 529 371 Toscana 99,7% 1.679 1.114 Italia 89,5% 29.252 20.122 Il totale Italia è al netto del dato sulla Valle d'Aosta in quanto non disponibile. Fonte: elaborazione IFEL su dati MIUR, 2013
94
36 65 74 68 68 114 425 8.071
atlante dei comuni TOSCANI 2014
7 54 112 142 190 367 872 14.889
Totale 168 366 548 747 880 1.381 4.090 72.334
Tabella 32 Le strutture scolastiche, statali e paritarie, nei comuni toscani, per zone socio-sanitarie, 2012 Zone socio-sanitarie Arezzo - Aretina Arezzo - Casentino Arezzo - Val di Chiana Aretina Arezzo - Val Tiberina Arezzo - Valdarno Firenze - Fiorentina Nord-Ovest Firenze - Fiorentina Sud-Est Firenze - Firenze Firenze - Mugello Empoli - Empolese Grosseto - Amiata Grossetana Grosseto - Colline dell'Albegna Grosseto - Colline Metalifere Grosseto - Grossetana Livorno - Bassa Val di Cecina Livorno - Elba Livorno - Livornese Livorno - Val di Cornia Versilia Lucca - Piana di Lucca Lucca - Valle del Serchio Massa e Carrara - Apuane Massa e Carrara - Lunigiana Empoli - Valdarno Inferiore Pisa - Alta Val di Cecina Pisa - Pisana Pisa - Vald'Era Pistoia - Pistoiese Pistoia - Val di Nievole Prato - Pratese Siena - Alta Val d'Elsa Siena - Amiata Senese Siena - Senese Siena - Val di Chiana Senese Toscana Italia
% comuni con N. scuole statali e paritarie scuole statali e Secondarie Secondarie Infanzia Primarie Totale paritarie di I grado di II grado 100,0% 55 40 12 30 137 100,0% 27 17 8 16 68 100,0% 28 22 9 20 79 100,0% 19 12 8 19 58 100,0% 47 26 18 21 112 100,0% 85 49 15 24 173 100,0% 78 47 15 25 165 100,0% 128 78 38 107 351 100,0% 36 17 9 16 78 100,0% 71 53 14 39 177 100,0% 15 10 7 12 44 100,0% 35 19 13 21 88 100,0% 19 18 6 11 54 100,0% 51 34 11 33 129 100,0% 34 22 9 15 80 100,0% 20 9 7 11 47 100,0% 63 45 12 25 145 100,0% 19 15 6 12 52 100,0% 78 54 17 38 187 100,0% 76 57 16 46 195 95,2% 46 36 11 24 117 100,0% 66 61 13 51 191 100,0% 32 24 13 24 93 100,0% 29 19 7 10 65 100,0% 13 10 5 9 37 100,0% 94 59 19 37 209 100,0% 60 35 17 20 132 100,0% 81 58 14 32 185 100,0% 52 32 13 25 122 100,0% 95 59 21 44 219 100,0% 26 20 6 11 63 100,0% 12 7 6 6 31 100,0% 55 33 18 21 127 100,0% 34 17 12 17 80 99,7% 1.679 1.114 425 872 4.090 89,5% 29.252 20.122 8.071 14.889 72.334
Il totale Italia è al netto del dato sulla Valle d'Aosta in quanto non disponibile. Fonte: elaborazione IFEL su dati MIUR, 2013
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Diffusione della banda larga La diffusione della banda larga nei comuni toscani presenta una distribuzione territoriale sensibilmente diversa rispetto ai dati nazionali: da un lato, la percentuale di comuni toscani non raggiunti da banda larga a rete fissa è decisamente inferiore a quella nazionale (9,8% rispetto al 18,4%), da un altro lato, i territori comunali della Toscana, nei quali la banda larga è diffusa, fra il 90,1% e il 100% della popolazione, sono soltanto il 38,3% del totale dei comuni della regione, rispetto al corrispondente dato nazionale pari al 54,4%. Emerge, quindi, il dato relativo ai comuni toscani, la cui popolazione è servita da banda
larga in percentuali che oscillano fra il 50,1% e il 90,0%. Molto rilevanti sono, come d’altronde è prevedibile, le differenze fra i territori classificati per ampiezza demografica: il 39,0% dei comuni con meno di 2.000 abitanti non è servito dalla banda larga a rete fissa, mentre l’81,8% delle amministrazioni comunali con più 60.000 abitanti è raggiunta da tale servizio per percentuali comprese fra il 90,1% e il 100% del totale della popolazione comunale. La rappresentazione cartografica (Fig. 11) evidenzia in modo chiaro come il servizio di banda larga a rete fissa sia diffuso soprattutto nei territori comunali più popolati.
Tabella 33 Il numero di comuni toscani per percentuale di popolazione servita da banda larga a rete fissa, per provincia, 2013 % di comuni per quota di popolazione residente raggiunta da banda larga a rete fissa Comuni non Comuni con Comuni con Comuni con Provincia raggiunti da 0,1%-50,0% 50,1%-90,0% 90,1%-100,0% Totale comuni banda larga a della pop. della pop. della pop. rete fissa servita servita servita Arezzo 12,8% 15,4% 43,6% 28,2% 100,0% Firenze (Città metropolitana) 2,3% 4,5% 54,5% 38,6% 100,0% Grosseto 0,0% 28,6% 53,6% 17,9% 100,0% Livorno 10,0% 10,0% 30,0% 50,0% 100,0% Lucca 25,7% 17,1% 37,1% 20,0% 100,0% Massa Carrara 17,6% 17,6% 41,2% 23,5% 100,0% Pisa 12,8% 5,1% 23,1% 59,0% 100,0% Pistoia 9,1% 4,5% 31,8% 54,5% 100,0% Prato 0,0% 0,0% 28,6% 71,4% 100,0% Siena 2,8% 11,1% 41,7% 44,4% 100,0% Toscana 9,8% 11,8% 40,1% 38,3% 100,0% Italia 18,4% 9,9% 17,3% 54,4% 100,0% Per banda larga a rete fissa si intende la velocità di accesso uguale o superiore a 2Mbps, non tenendo conto del wireless. Fonte: elaborazione IFEL su dati Ministero dello Sviluppo Economico, 2013
Tabella 34 Il numero di comuni toscani per percentuale di popolazione servita da banda larga a rete fissa, per classe demografica, 2013
% di comuni per quota di popolazione residente raggiunta da banda larga a rete fissa Classe di ampiezza Comuni non Comuni con Comuni con Comuni con raggiunti da 0,1%-50,0% 50,1%-90,0% 90,1%-100,0% demografica Totale comuni banda larga a della pop. della pop. della pop. rete fissa servita servita servita 0 - 1.999 39,0% 23,7% 28,8% 8,5% 100,0% 2.000 - 4.999 5,8% 24,6% 42,0% 27,5% 100,0% 5.000 - 9.999 1,5% 4,6% 53,8% 40,0% 100,0% 10.000 - 19.999 0,0% 0,0% 38,9% 61,1% 100,0% 20.000 - 59.999 0,0% 0,0% 37,9% 62,1% 100,0% >=60.000 0,0% 0,0% 18,2% 81,8% 100,0% Toscana 9,8% 11,8% 40,1% 38,3% 100,0% Italia 18,4% 9,9% 17,3% 54,4% 100,0% Per banda larga a rete fissa si intende la velocità di accesso uguale o superiore a 2Mbps, non tenendo conto del wireless. Fonte: elaborazione IFEL su dati Ministero dello Sviluppo Economico, 2013
96
atlante dei comuni TOSCANI 2014
Fig. 11 - I comuni toscani per percentuale di popolazione servita da banda larga a rete fissa, 2013
Fonte: elaborazione IFEL su dati Ministero dello Sviluppo Economico, 2013
97
CAPITOLO QUARTO
Le istituzioni
99
Città metropolitane Le città metropolitane italiane, istituite con la legge n. 56 del 7 aprile 2014, interessano il 16,6% delle amministrazioni comunali e coinvolgono il 36,7% della popolazione residente nel Paese. L’area della città metropolitana di Firenze, riferita all’attuale area provinciale, è composta da 42 comuni, in cui riTabella 1 Le città metropolitane in Italia, 2014 Città metropolitana
siede oltre 1 milione di cittadini (dati relativi al 1° gennaio 2014), e si estende su un territorio di oltre 3.500 kmq. Rispetto alle altre città metropolitane, come riportato nella Tabella 1, Firenze è tra le più piccole sia in termini di densità abitativa, che in termini di numero di comuni appartenenti al territorio provinciale.
Popolazione residente
N. comuni
Superficie territoriale (kmq)
Bari
41
1.261.964
3.863
327
Bologna
56
1.001.170
3.702
270
Cagliari
71
560.827
4.570
123
Catania
58
1.115.704
3.574
312
Firenze
42
1.007.252
3.514
287
Genova
67
868.046
1.834
473
Messina
108
648.371
3.266
199
Milano
134
3.176.180
1.576
2.016
Napoli
92
3.127.390
1.179
2.653
Palermo
82
1.275.598
5.009
255
Reggio Calabria
97
559.759
3.210
174
Roma
121
4.321.244
5.363
806
Torino
315
2.297.917
6.827
337
Trieste
6
235.700
213
1.109
Venezia
44
857.841
2.473
347
1.334
22.314.963
50.173
445
Italia (b)
8.057
60.782.668
302.073
201
% su Italia (a)/(b)
16,6%
36,7%
16,6%
Città metropolitane (a)
Fonte: elaborazione IFEL su dati Istat, 2014
100
Densità abitativa (ab./kmq)
atlante dei comuni TOSCANI 2014
Unioni di comuni Le Unioni di comuni costituite in Toscana sono 26 e coinvolgono 154 comuni, ossia oltre la metà delle amministrazioni comunali toscane (154 su 280, pari al 55,0%). In termini di popolazione residente, nelle Unioni di comuni toscane abita il 27,4% della popolazione regionale complessiva (dati al 1° gennaio 2014). La maggior parte delle Unioni di comuni toscane (18 su 26) deriva da trasformazione delle ex Comunità montane, secondo quanto disciplinato dalla L.r. 68/11, mentre le restanti 8 sono state costituite ex novo. In Toscana l’associazionismo intercomunale ha conosciuto un suo sviluppo già negli anni 2002-2010, in un contesto nazionale in cui le forme associative erano costituite su base volontaria. Evidentemente, il passaggio dalla volontarietà all’obbligatorietà per i comuni con popolazione inferiore a 5.000 (o 3.000
se appartenenti a territori montani) ha rappresentato la chiave di volta in materia di associazionismo. Infatti, il 46,8% dei comuni appartenenti ad Unioni è soggetto all’obbligo dell’esercizio associato delle funzioni fondamentali, come riportato nella Tabella 2. Analizzando le caratteristiche delle Unioni di comuni costituite, in riferimento alla dimensione demografica e strutturale, occorre tenere presente l’eterogeneità di tali esperienze associative. La dimensione delle Unioni di comuni in Toscana, infatti, varia da Unioni di comuni di circa 8.000 abitanti fino ad Unioni con oltre 150.000 abitanti; da aggregazioni composte unicamente da due comuni ad aggregazioni composte da più di dieci comuni. Tuttavia, la maggior parte delle Unioni di comuni costituite rientrano in una classe dimensionale che va da 10.001 a 20.000 abitanti.
Tabella 2 Le Unioni di comuni in Toscana, giugno 2014
N. comuni in Unioni % comuni in Di cui obbligati UC obbligati Popolazione Unioni di comuni toscane Provincia Totale all'esercizio associato all'esercizio associato residente (a) delle funzioni delle funzioni fondamentali (b) fondamentali (b/a) Cavriglia e San Giovanni Arezzo 2 0 0,0% 26.792 Pratomagno Arezzo 3 1 33,3% 17.701 Casentino Arezzo 8 6 75,0% 17.759 Tre Colli Arezzo 3 2 66,7% 16.819 Valtiberina toscana Arezzo 6 4 66,7% 27.492 Chianti fiorentino Firenze 3 1 33,3% 29.388 Circondario empolese Firenze 11 2 18,2% 174.487 Fiesole Vaglia Firenze 2 0 0,0% 19.165 Valdarno Valdisieve Firenze 7 2 28,6% 63.855 Mugello Firenze 8 1 12,5% 64.178 Amiata grossetana Grosseto 8 6 75,0% 19.060 Colline del Fiora Grosseto 3 0 0,0% 14.771 Colline Metallifere Grosseto 3 2 66,7% 11.266 Garfagnana Lucca 14 12 85,7% 22.010 Versilia Lucca 6 0 0,0% 103.567 Media Valle del Serchio Lucca 3 0 0,0% 22.547 Massa Lunigiana 13 8 61,5% 48.196 Carrara Colli Marittimi Pisani Pisa 5 5 100,0% 8.212 Valdarno Inferiore Pisa 4 0 0,0% 67.217 Alta Val di Cecina Pisa 3 2 66,7% 8.545 Valdera Pisa 13 5 38,5% 119.501 Val di Bisenzio Prato 3 0 0,0% 19.187 Appennino Pistoiese Pistoia 5 4 80,0% 12.220 Amiata Val d'Orcia Siena 5 3 60,0% 17.078 Val di Merse Siena 4 3 75,0% 16.058 Valdichiana Senese Siena 9 3 33,3% 61.018 Totale 154 72 46,8% 1.028.089 Fonte: elaborazione IFEL su dati ANCI Toscana ed Istat, 2014
101
Sebbene la Toscana si “colori” di Unioni di comuni, dall’analisi cartografica (Figura 1) emerge che ci sono aree della regione in cui non sono state costituite Unioni di comuni. In particolare, nel territorio corrispondente all’intera provincia di Livorno, nonostante le esperienze associative pregresse (Circondario della Val di Cornia e Unione di comuni dell’Arcipelago toscano) nessun comune ha aderito, al giugno 2014, ad un’Unione. Al contrario, ci sono territori provinciali in cui la maggior parte dei comuni appartiene ad un’Unione di comuni, come nell’area
metropolitana fiorentina (73,8%) e nel territorio provinciale di Massa Carrara (76,5%). Se è vero che le Unioni di comuni siano costituite anche su base volontaria da comuni non obbligati all’esercizio associato delle funzioni fondamentali, osservando le classi demografiche emerge che la maggior parte di comuni di piccole dimensioni ha aderito ad Unioni di comuni, privilegiando tale scelta associativa rispetto a quella della Convenzione.
Tabella 3 Le Unioni di comuni in Toscana, per provincia, giugno 2014 Provincia Arezzo Firenze (Città metropolitana) Grosseto Livorno Lucca Massa Carrara Pisa Pistoia Prato Siena Toscana
5
22
59,5%
% popolazione residente in Unioni 106.563 30,7%
5
31
73,8%
351.073
34,9%
3 0 3 1 4 1 1 3 26
14 0 23 13 25 5 3 18 154
50,0% 0,0% 67,6% 76,5% 67,6% 22,7% 42,9% 50,0% 55,0%
45.097 0 148.124 48.196 203.475 12.220 19.187 94.154 1.028.089
20,0% 0,0% 37,5% 24,1% 48,4% 4,2% 7,6% 34,8% 27,4%
N. comuni in Unioni
N. Unioni
% di comuni in Unioni
Popolazione residente
Fonte: elaborazione IFEL su dati ANCI Toscana ed Istat, 2014
Tabella 4 I comuni toscani in Unioni, per classe demografica, giugno 2014 Classe di ampiezza N. comuni in Unioni demografica 0 - 1.999 2.000 - 4.999 5.000 - 9.999 10.000 - 19.999 20.000 - 59.999
% di comuni in Unioni
Popolazione residente
46 42 30 28 8
79,3% 60,9% 48,4% 53,8% 28,6%
57.002 140.850 218.277 383.539 228.421
80,2% 60,4% 47,3% 52,7% 25,9%
>=60.000
0
0,0%
0
0,0%
Toscana
154
55,0%
1.028.089
27,4%
Fonte: elaborazione IFEL su dati ANCI Toscana ed Istat, 2014
102
% popolazione residente in Unioni
atlante dei comuni TOSCANI 2014
Fig. 1 - Le Unioni di comuni in Toscana, giugno 2014
1. Unione di comuni montana Lunigiana 2. Unione comuni Garfagnana 3. Unione dei comuni della Versilia 4. Unioni dei comuni Media Valle del Serchio 5. Unione di comuni montani Appennino Pistoiese 6. Unione dei comuni della Val di Bisenzio 7. Unione montana dei comuni del Mugello 8. Unione di comuni Fiesole Vaglia 9. Unione di comuni Valdarno Valdisieve 10. Unione dei comuni montani del Casentino 11. Unione dei comuni del Pratomagno 12. Unione montana dei comuni della Valtiberina toscana 13. Unione di comuni dei Tre Colli
14. Unione dei comuni di Cavriglia e San Giovanni 15. Unione comunale del Chianti fiorentino 16. Unione di comuni Circondario Empolese Valdelsa 17. Unione di comuni Valdarno Inferiore 18. Unione Valdera 19. Unione Colli Marittimi Pisani 20. Unione Montana Alta Val di Cecina 21. Unione di comuni montana Colline Metallifere 22. Unione dei comuni della Val di Merse 23. Unione dei comuni Valdichiana Senese 24. Unione dei comuni Amiata Val d'Orcia 25. Unione dei comuni montani Amiata grossetana 26. Unione dei comuni montani Colline del Fiora
Fonte: elaborazione e dati Anci Toscana, 2014
103
Fusioni intercomunali I processi di fusione in Toscana coinvolgono un significativo numero di comuni; ad oggi, sono 15 i casi in cui le ipotesi di fusione sono già state sottoposte a referendum consultivo: Casentino (maggio 2012); Isola d’Elba, Figline-Incisa, Castelfranco Piandiscò, Fabbriche di Vergemoli (aprile 2013); San Niccolò Montemignaio (giugno 2013); Borgo a Mozzano - Pescaglia, Pratovecchio - Stia, Capannoli - Palaia - Peccioli, Aulla - Podenzana,
Crespina - Lorenzana, Villafranca in Lunigiana - Bagnone, Casciana Terme - Lari, Campiglia Marittima - Suvereto, San Piero a Sieve - Scarperia (ottobre 2013). Tuttavia rispetto ai 15 processi di fusione sopracitati, sono 7 i casi in cui la popolazione consultata ha espresso in maggioranza un voto favorevole dando il via libera all’approvazione della leggi regionali di istituzione dei nuovi comuni unici, così come riportato nella Tabella 5.
Tabella 5 Elenco delle fusioni avvenute tra comuni toscani valide a decorrere dal 1° gennaio 2014 Comune fuso e soppresso Nuovo comune Popolazione Popolazione Denominazione Denominazione residente residente Figline Valdarno 17.136 L. R. n. 31/2013 Figline e Incisa Valdarno 23.666 Incisa in Val d'Arno 6.530 Castelfranco di Sopra 3.098 L. R. n. 32/2013 Castelfranco Piandiscò 9.624 Pian di Sco 6.526 Fabbriche di Vallico 501 L. R. n. 43/2013 Fabbriche di Vergemoli 818 Vergemoli 317 San Piero a Sieve 4.302 L. R. n. 67/2013 Scarperia e San Piero 12.137 Scarperia 7.835 Casciana Terme 3.593 L. R. n. 68/2013 Casciana Terme Lari 12.536 Lari 8.943 Crespina 4.254 L. R. n. 69/2013 Crespina Lorenzana 5.448 Lorenzana 1.194 Pratovecchio 3.092 L. R. n. 70/2013 Pratovecchio Stia 5.948 Stia 2.856 Fonte: elaborazione IFEL su dati Istat, 2014 Legge Regionale
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atlante dei comuni TOSCANI 2014
Partecipazione femminile alla carica di sindaco Analizzando la distribuzione per genere della carica di sindaco, emerge la bassa incidenza della presenza femminile nel mondo delle istituzioni. L’immagine cartografica dei comuni toscani, riportata nella Figura 2, evidenzia, infatti, la netta prevalenza di sindaci di genere maschile. Tuttavia, i comuni toscani presentano un’incidenza più elevata del genere femminile rispetto al dato nazionale (16,8% rispetto a 13,4%). Se osserviamo i dati su base provinciale, emerge che l’incidenza femminile supera il 20,0% nei comuni della
provincia di Grosseto (25,0%), di Arezzo (24,3%), di Massa Carrara (23,5%) e di Pisa (21,6%). Mentre, in alcuni territori provinciali, si registra una totale assenza di donne alla guida delle amministrazioni comunali, come nei 34 comuni della provincia di Lucca e nei 7 comuni della provincia di Prato. Sembra non esserci una correlazione tra l’ampiezza demografica e la distribuzione per genere dei sindaci, tuttavia emerge che tutti i grandi comuni toscani (con oltre 60.000 abitanti) non presentano sindaci donna in carica.
Tabella 6 I sindaci in carica nei comuni toscani, per genere e provincia, giugno 2014 Provincia
Donne
v.a.
Arezzo Firenze (Città metropolitana) Grosseto Livorno Lucca Massa Carrara Pisa Pistoia Prato Siena Toscana Italia
N. sindaci
%
v.a.
Uomini
%
9
24,3%
28
75,7%
7
16,7%
35
83,3%
7 3 0 4 8 3 0 6 47 1.077
25,0% 15,0% 0,0% 23,5% 21,6% 13,6% 0,0% 16,7% 16,8% 13,4%
21 17 34 13 29 19 7 30 233 6.940
75,0% 85,0% 100,0% 76,5% 78,4% 86,4% 100,0% 83,3% 83,2% 86,6%
Sono 40 i comuni italiani commissariati a giugno 2014 Fonte: elaborazione IFEL su dati Ancitel, 2014
Tabella 7 I sindaci in carica nei comuni toscani, per genere e classe demografica, giugno 2014 Classe di ampiezza demografica
v.a.
Donne
0 - 1.999 6 2.000 - 4.999 15 5.000 - 9.999 10 10.000 - 19.999 11 20.000 - 59.999 5 >=60.000 0 Toscana 47 Italia 1.077 Sono 40 i comuni italiani commissariati a giugno 2014 Fonte: elaborazione IFEL su dati Ancitel, 2014
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N. sindaci
%
v.a. 10,3% 21,7% 16,1% 21,2% 17,9% 0,0% 16,8% 13,4%
atlante dei comuni TOSCANI 2014
Uomini 52 54 52 41 23 11 233 6.940
% 89,7% 78,3% 83,9% 78,8% 82,1% 100,0% 83,2% 86,6%
Fig. 2 - I sindaci in carica nei comuni toscani, per genere, giugno 2014
Fonte: elaborazione IFEL su dati Ancitel, 2014
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Giovani sindaci A livello nazionale il 4,6% dei 5.599 sindaci in carica a giugno 2014, per i quali è resa nota la data di nascita, ha un’età inferiore ai 36 anni. I comuni toscani presentano un’incidenza più elevata di sindaci giovani rispetto al dato nazionale, poiché i sindaci under 36 costituiscono il 9,3% del totale (rispetto al 4,6% nazionale). Da un’analisi su base provinciale si nota che i comuni della provincia di Pisa presentano un’incidenza di sindaci giovani maggiore (16,7% rispetto a 9,3%), mentre in
alcuni territori provinciali si registra la totale assenza di sindaci con età inferiore a 36 anni, come nei comuni della provincia di Prato e Pistoia. Anche in questo caso sembra non esserci una correlazione tra l’ampiezza demografica e l’incidenza di sindaci giovani, tuttavia emerge che in tutti i grandi comuni toscani (con oltre 60.000 abitanti) nessun sindaco in carica ha un’età inferiore a 36 anni.
Tabella 8 I sindaci in carica nei comuni toscani fino a 35 anni di età, per provincia, giugno 2014
N. sindaci per i quali è resa nota la data di nascita Totale Di cui fino a 35 anni Arezzo 27 1 Firenze (Città metropolitana) 42 4 Grosseto 27 4 Livorno 18 2 Lucca 34 3 Massa Carrara 17 1 Pisa 36 6 Pistoia 16 0 Prato 7 0 Siena 34 3 Toscana 258 24 Italia 5.599 257 Sono 40 i comuni italiani commissariati a giugno 2014 Fonte: elaborazione IFEL su dati Ancitel, 2014 Provincia
Incidenza di giovani sindaci 3,7% 9,5% 14,8% 11,1% 8,8% 5,9% 16,7% 0,0% 0,0% 8,8% 9,3% 4,6%
Tabella 9 I sindaci in carica nei comuni toscani fino a 35 anni di età, per classe demografica, giugno 2014
N. sindaci per i quali è resa nota la data di nascita Totale Di cui fino a 35 anni 0 - 1.999 51 5 2.000 - 4.999 65 8 5.000 - 9.999 56 2 10.000 - 19.999 49 5 20.000 - 59.999 27 4 >=60.000 10 0 Toscana 258 24 Italia 5.599 257 Sono 40 i comuni italiani commissariati a giugno 2014 Fonte: elaborazione IFEL su dati Ancitel, 2014 Classe di ampiezza demografica
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atlante dei comuni TOSCANI 2014
Incidenza di giovani sindaci 9,8% 12,3% 3,6% 10,2% 14,8% 0,0% 9,3% 4,6%
Fig. 3 - I sindaci in carica nei comuni toscani fino a 35 anni di etĂ , giugno 2014
Fonte: elaborazione IFEL su dati Ancitel, 2014
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Personale delle amministrazioni comunali Nel 2012 il personale dipendente delle amministrazioni comunali italiane ammonta a 424.214 unità, di cui il 6,5% (ossia 27.556 unità) è occupato in comuni toscani. Se osserviamo il numero di dipendenti per 1.000 abitanti, emerge che i comuni toscani presentano un dato leggermente più elevato di quello nazionale (7,46 rispetto a 7,12).Tuttavia, presentano valori inferiori alla media regionale (pari a 7,46) i comuni della provincia di Prato (5,51), di Arezzo (6,25), di Massa Carrara (6,53), di Lucca (6,71), di Pistoia (6,93) e di Pisa (6,96), mentre registrano valori più elevati i comuni senesi (8,64), i comuni della città metropolitana di Firenze (8,60), i comuni livornesi (8,29) e grossetani (7,56).
Osservando, invece, l’incidenza del lavoro flessibile, si nota che i comuni toscani presentano una percentuale di personale inquadrato con contratti di tipo flessibile inferiore al dato nazionale (4,0% rispetto a 9,6%). Anche in questo caso si possono visualizzare le differenze territoriali, attraverso un’analisi su base provinciale. Si registrano, infatti, i valori più elevati nei comuni della provincia di Pistoia (7,9%) e di Prato (7,6%), mentre si rilevano i valori più contenuti nei comuni della provincia di Massa Carrara (1,3%), di Lucca (2,3%) e nelle amministrazioni comunali della città metropolitana di Firenze (2,5%).
Tabella 10 Il personale delle amministrazioni comunali toscane, per provincia, 2012 Provincia Arezzo Firenze (Città metropolitana) Grosseto Livorno Lucca Massa Carrara Pisa Pistoia Prato Siena Toscana Italia
Dipendenti comunali v.a.
Per 1.000 ab.
Personale comunale con rapporto di lavoro flessibile v.a. in % dei dipendenti 69 3,2%
2.151
6,25
8.495
8,60
208
2,5%
1.670 2.784 2.605 1.301 2.880 1.993 1.368 2.309 27.556 424.214
7,56 8,29 6,71 6,53 6,96 6,93 5,51 8,64 7,46 7,12
74 176 60 17 227 62 104 97 1.094 40.519
4,4% 6,3% 2,3% 1,3% 7,9% 3,1% 7,6% 4,2% 4,0% 9,6%
Fonte: elaborazione IFEL su dati Ministero dell'Economia e delle Finanze ed Istat, 2013
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atlante dei comuni TOSCANI 2014
Fig. 4 - Il personale dipendente delle amministrazioni comunali toscane, 2012
Fonte: elaborazione IFEL su dati Ministero dell’Economia e delle Finanze ed Istat, 2013
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Appendice Tabella 1 Le zone socio-sanitarie previste dalla L.r. 40/2005 - Allegato A ASL - Zone socio-sanitarie Comuni L.R. 40/2005 8 Arezzo - Aretina Arezzo, Capolona, Castiglion Fibocchi, Civitella in Val di Chiana, Monte San Savino, Subbiano Bibbiena, Castel Focognano, Castel San Niccolò, Chitignano, Chiusi della Verna, Montemignaio, 8 Arezzo - Casentino Ortignano Raggiolo, Poppi, Pratovecchio Stia,Talla 8 Arezzo - Val di Chiana Aretina Castiglion Fiorentino, Cortona, Foiano della Chiana, Lucignano, Marciano della Chiana 8 Arezzo - Val Tiberina 8 Arezzo - Valdarno
Anghiari, Badia Tedalda, Caprese Michelangelo, Monterchi, Pieve Santo Stefano, Sansepolcro, Sestino Bucine, Castelfranco di Sopra Pian di Sco, Cavriglia, Laterina, Loro Ciuffenna, Montevarchi, Pergine Valdarno, San Giovanni Valdarno,Terranuova Bracciolini
10 Firenze - Fiorentina Nord-Ovest Calenzano, Campi Bisenzio, Fiesole, Lastra a Signa, Scandicci, Sesto Fiorentino, Signa,Vaglia
11 Empoli - Valdarno Inferiore
Bagno a Ripoli, Barberino Val d'Elsa, Figline Incisa, Greve in Chianti, Impruneta, Londa, Pelago, Pontassieve, Reggello, Rignano sull'Arno, Rufina, San Casciano in Val di Pesa,Tavarnelle Val di Pesa Firenze Barberino di Mugello, Borgo San Lorenzo, Dicomano, Firenzuola, Marradi, Palazzuolo sul Senio, San Godenzo, Scarperia, San Piero a Sieve,Vicchio Capraia e Limite, Castelfiorentino, Cerreto Guidi, Certaldo, Empoli, Fucecchio, Gambassi Terme, Montaione, Montelupo Fiorentino, Montespertoli,Vinci Castelfranco di Sotto, Montopoli in Val d'Arno, San Miniato, Santa Croce sull'Arno
9 Grosseto - Amiata Grossetana
Arcidosso, Castel del Piano, Castell'Azzara, Cinigiano, Roccalbegna, Santa Fiora, Seggiano, Semproniano
10 Firenze - Fiorentina Sud-Est 10 Firenze - Firenze 10 Firenze - Mugello 11 Empoli - Empolese
9 Grosseto - Colline dell'Albegna 9 Grosseto - Colline Metalifere 9 Grosseto - Grossetana 6 Livorno - Bassa Val di Cecina 6 Livorno - Elba
Capalbio, Isola del Giglio, Magliano in Toscana, Manciano, Monte Argentario, Orbetello, Pitigliano, Sorano Follonica, Gavorrano, Massa Marittima, Monterotondo Marittimo, Montieri, Scarlino Campagnatico, Castiglione della Pescaia, Civitella Paganico, Grosseto, Roccastrada, Scansano Bibbona, Casale Marittimo, Castagneto Carducci, Castellina Marittima, Cecina, Guardistallo, Montescudaio, Riparbella, Rosignano Marittimo, Santa Luce Campo nell'Elba, Capoliveri, Marciana, Marciana Marina, Porto Azzurro, Portoferraio, Rio Marina, Rio nell'Elba
6 Livorno - Livornese
Capraia Isola, Collesalvetti, Livorno
6 Livorno - Val di Cornia
Campiglia Marittima, Monteverdi Marittimo, Piombino, San Vincenzo, Sassetta, Suvereto
12 Versilia 2 Lucca - Piana di Lucca
Camaiore, Forte dei Marmi, Massarosa, Pietrasanta, Seravezza, Stazzema,Viareggio Altopascio, Capannori, Lucca, Montecarlo, Pescaglia, Porcari,Villa Basilica Bagni di Lucca, Barga, Borgo a Mozzano, Camporgiano, Careggine, Castelnuovo di Garfagnana, Castiglione di Garfagnana, Coreglia Antelminelli, Fabbriche di Vergemoli, Fosciandora, Gallicano, Giuncugnano, Minucciano, Molazzana, Piazza al Serchio, Pieve Fosciana, San Romano in Garfagnana, Sillano,Vagli Sotto,Villa Collemandina
2 Lucca - Valle del Serchio 1 Massa e Carrara - Apuane 1 Massa e Carrara - Lunigiana
Carrara, Fosdinovo, Massa, Montignoso Aulla, Bagnone, Casola in Lunigiana, Comano, Filattiera, Fivizzano, Licciana Nardi, Mulazzo, Podenzana, Pontremoli,Tresana,Villafranca in Lunigiana Zeri
5 Pisa - Alta Val di Cecina
Castelnuovo di Val di Cecina, Montecatini Val di Cecina, Pomarance,Volterra
5 Pisa - Pisana
4 Prato - Pratese
Calci, Cascina, Fauglia, Orciano Pisano, Pisa, San Giuliano Terme,Vecchiano,Vicopisano Bientina, Buti, Calcinaia, Capannoli, Casciana Terme, Lari, Chianni, Crespina Lorenzana, Lajatico, Palaia, Peccioli, Ponsacco, Pontedera, Santa Maria a Monte,Terricciola Abetone,Agliana, Cutigliano, Marliana, Montale, Pistoia, Piteglio, Quarrata, Sambuca Pistoiese, San Marcello Pistoiese,Serravalle Pistoiese Buggiano, Chiesina Uzzanese, Lamporecchio, Larciano, Massa e Cozzile, Monsummano Terme, Montecatini-Terme, Pescia, Pieve a Nievole, Ponte Buggianese, Uzzano Cantagallo, Carmignano, Montemurlo, Poggio a Caiano, Prato,Vaiano,Vernio
7 Siena - Alta Val d'Elsa
Casole d'Elsa, Colle di Val d'Elsa, Poggibonsi, Radicondoli, San Gimignano
7 Siena - Amiata Senese
Abbadia San Salvatore, Castiglione d'Orcia, Montalcino, Piancastagnaio, Radicofani, San Quirico d'Orcia Asciano, Buonconvento, Castellina in Chianti, Castelnuovo Berardenga, Chiusdino, Gaiole in Chianti, Monteriggioni, Monteroni d'Arbia, Monticiano, Murlo, Radda in Chianti, Rapolano Terme, San Giovanni d'Asso, Siena, Sovicille Cetona, Chianciano Terme, Chiusi, Montepulciano, Pienza, San Casciano dei Bagni, Sarteano, Sinalunga, Torrita di Siena,Trequanda
5 Pisa - Vald'Era 3 Pistoia - Pistoiese 3 Pistoia - Val di Nievole
7 Siena - Senese 7 Siena - Val di Chiana Senese Fonte: Regione Toscana
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atlante dei comuni TOSCANI 2014
Anci Toscana Associazione regionale dei Comuni della Toscana viale Giovine Italia, 17 - 50122 Firenze T. 055 2477490 F. 055 2260538