Tavolo 4 integrazione sociosanitaria

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In collaborazione con

VENERDì 18 settembre 2015

Comune di Arezzo

AREZZO Fiere e congressi - VIA SPALLANZANI, 23

L’integrazione sociosanitaria • Lo stato di adeguamento delle Società della Salute • Lo sviluppo delle Convenzioni Sociosanitarie Le leggi regionali 44 e 45 del 2014 hanno introdotto alcune modifiche negli assetti territoriali riferiti al Servizio Sanitario Regionale e al Sistema integrato di interventi per i diritti di cittadinanza sociale. I cambiamenti riguardano: • Le forme e gli strumenti per l’integrazione sociosanitaria. • Le forme e gli strumenti per l’esercizio associato della funzione fondamentale di assistenza sociale. • Gli strumenti e i processi di programmazione integrata. • Gli assetti e le funzioni degli istituti di governance istituzionale. Per quanto riguarda gli strumenti generali che regolano gli assetti territoriali integrati, le normative regionali del 2014 individuano due possibilità da articolare secondo i singoli ambiti territoriali: il proseguimento delle Società della Salute o la stipula della Convenzione sociosanitaria. Complessivamente 21 ambiti zonali hanno scelto di proseguire l’esperienza della Società della salute, mentre 13 ambiti zonali sono impegnati nella stipula della Convenzione sociosanitaria (di questi, 4 ambiti sono passati dalla SdS alla Convenzione). Gli elementi di maggiore criticità riguardano due aspetti differenti ma complementari: lo sviluppo delle singole Società della salute o Convenzioni; il loro rapporto con il più complessivo assetto delle reti territoriali integrate. Lo sviluppo delle singole Società della Salute o Convenzioni riguarda fondamentalmente il rapporto tra il loro assetto gestionale, le modalità organizzative, i rapporti finanziari e il sistema integrato dei servizi offerti. La relazione tra le singole Società della Salute o Convenzioni e l’assetto complessivo delle reti territoriali riguarda da un lato il rapporto con le nuove Asl, con la programmazione di Area Vasta, con la sanità territoriale; dall’altro lato il rapporto con i percorsi di riordino degli assetti istituzionali locali e con i processi associativi. Quello che risulta chiaramente dalle esperienze di questi anni, tuttavia, è che forme strutturate di integrazione come quelle presenti in Toscana o costituiscono una parte integrante del sistema sanitario e sociale complessivo, oppure diventano degli strumenti dimezzati e parziali. • Quale sviluppo per le Società della Salute e le Convenzioni sociosanitarie? • Quali scelte generali sono necessarie per sostenerle? • Quali sono gli errori da evitare? • A quali condizioni forme tanto strutturate di integrazione sono effettivamente utili per le comunità locali e per i sistemi regionali in generale? • Quali forme di supporto e di accompagnamento sono necessarie?

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