LE MEMORIE DEI PESCI ROSSI

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bios


Racconta una forma di vita animale o vegetale, sotto forma di analisi biologica, chimica, organica, formale ed estetica. Confrontala con altre forme di vita simili e su come si rapporta con il proprio ambiente e le forme “sociali� con cui entra in relazione. Racconta come si rapporta con l’essere umano. Studiala e analizzala mentre cresce, documentane gli sviluppi e le azioni. Crea un sistema di comunicazione che contenga almeno quattro di queste tipologie: - Editoria: - Internet e/o interaction e/o video intervista: - Video e/o animazione: - Mappe Infografiche: - Poster e/o cartoline:

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idea


Attraverso l’analisi a stretto contatto con forme di vita animali e vegetali o più generalmente con l’ambiente, l’uomo reimpara a sentire, riscopre l’adattamento, la fiducia, in un certo senso, ritorna a comprendere i meccanismi che regolano la vita.

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definire


Nome Italiano: Carassio dorato Specie: Carassius auratus Lunghezza: 4-45 cm Distribuzione: Tutto il mondo Phylum: Cordati Classe: Pesci Ordine: Cipriniformi Famiglia: Ciprinidi Genere: Carassius Il pesce rosso o carassio rosso o criprino dorato (Carassius Auratus) è un pesce d’acqua dolce, di origine cinese. Il Carassius auratus può raggiungere fino ai 3 kg di peso e 45 cm di lunghezza, presenta una struttura anatomica ben proporzionata con corpo piuttosto affusolato ma robusto. Tutte le pinne sono mediamente proporzionate, con la caudale leggermente bilobata. La bocca, piuttosto piccola, è priva di barbigli, a differenza di quella presente nella carpa, specie a cui assomiglia nella forma generale del corpo. La linea laterale è praticamente diritta e conta mediamente 30 squame. La colorazione degli avanotti, che al momento della schiusa delle uova sono lunghi 4 millimetri, è sempre bruno-olivastra come per il Carassius carassius; salvo nei rari casi di albinismo. La mutazione alla livrea rosso-arancio, che contraddistingue

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il carassio dorato d’allevamento da quello selvatico, avviene dal terzo all’ottavo mese di vita salvo per esemplari albini che rimarranno chiari per sempre. Il principale fattore ambientale che regola la mutazione del colore è la temperatura dell’acqua: esemplari allevati a temperature inferiori ai 18 gradi centigradi, infatti, tenderanno a rimanere per sempre di livrea bruno-olivastra; gli esemplari allevati in vasche la cui temperatura superi i 20 gradi, muteranno in grannumero nel caratteristico colore rosso-arancione.

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Varietà Gli incroci selettivi hanno prodotto esemplari con diverse variazioni di colore, alcuni dei quali si allontanano notevolmente dal colore dorato del pesce originale. Esistono inoltre forme e dimensioni del corpo diverse, così come differenti configurazioni degli occhi e delle pinne. Queste varietà estreme di pesce rosso devono essere tenute in un acquario; sono molto meno resistenti di quelle più simili all’originale selvatico.

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Riproduzione Sono pesci prolifici, che depongono le uova tra i vegetali. La loro riproduzione principalmente ha luogo in primavera-estate, cioè quando la temperatura dell’acqua inizia a superare stabilmente i 16 gradi (condizione indispensabile). Le femmine, generalmente più numerose dei maschi, si radunano in grossi bacini non molto profondi e successivamente sono raggiunte dai maschi. La tecnica di corteggiamento è piuttosto lunga; durante questa fase, il maschio, una volta scelta la partner, comincia a solleticarle l’addome mediante speciali piccole protuberanze che prendono il nome di tubercoli nuziali. La femmina è palesemente più grossa dell’esemplare maschio, infatti contiene le uova; il corteggiamento può durare da poche ore a circa tre giorni, alla fine dei quali la femmina depone le uova: ne può fare trentamila per ogni chilogrammo di peso del suo corpo. Le uova successivamente vengono fecondate dallo sperma maschile che però può vivere solamente trenta secondi nell’acqua, infatti la fecondazione è esterna al corpo materno. Dopo circa cinque giorni/una settimana, nascono le “larve” o “avannotti” che si nutriranno per i successivi nove giorni grazie al nutrimento del loro sacco vitellino. Col passare dei giorni, però, il sacco vitellino si esaurisce e fino a quando gli

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avannotti non impareranno a nutrirsi da soli, vi sarĂ un alto tasso di mortalitĂ . I piccoli superstiti, se non cadranno vittime dei molti predatori acquatici (compresi gli stessi Carassius auratus adulti), raggiungeranno la maturitĂ sessuale che avviene generalmente al secondo anno per i maschi ed terzo-quarto per le femmine.

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allestire


v. tr. – preparare, organizzare, predisporre, fare i preparativi necessari, mettere a punto. “Nessun posto è bello come casa mia”. ~ Dorothy Gale in Il Mago di Oz Non c’è cosa più sbagliata che rinchiudere un pesce rosso in una boccia di vetro, questa è la prima cosa che ho imparato. Gli angoli delineano i “confini”, in qualche modo disegnano i margini perfetti in cui possiamo sentirci al sicuro. Un acquario in fondo, è come una casa, in uno spazio piccolo e senza riferimenti anche un essere umano si sentirebbe smarrito e così ho deciso di allestire per i miei piccoli amici (Junko & Sayuri), una casa rettangolare e abbastanza grande perché potessero muoversi il più possibile, con tanto di sassi e pianta acquatica.

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ricercare


Un sistema di comunicazione che si rispetti ha alla base un attenta ricerca e un gran numero di tentativi non andati a buon fine. La prima giornata con i pesci rossi è dedicata allo studio di un (primo) segno, di una traccia, un simbolo espressivo e tangibile, che esprima contenuti di significato ideale dei quali diventerà significante.

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nutrire


v.tr. - Fornire di cibo un essere vivente, alimentarlo: n. un bambino, gli animali della fattoria; estens. arricchire qlco. di sostanze nutritive: il terreno nutre le piante, Arricchire spiritualmente qlcu. o qlco.: le buone letture nutrono la mente. “Siamo ciò che mangiamo”. ~ Ludwig Feuerbach Partendo dalla splendida citazione di Ludwig Feuerbach, filosofo tedesco del 1800, comprendiamo quanto l’alimentazione sia alla base del vivere sano. Una delle principali cause della morte prematura dei pesci rossi (da acquario) è appunto la cattiva alimentazione. Nel mio percorso di studio e ricerca con questo animale, ho imparato quanto importante sia il ritmo, il tempo, la ripetizione, oltre che la qualità e la quantità. Il paragone uomo > pesce continua a ripresentarsi; è ormai risaputo che nutrirsi alle stesse ore del giorno o della notte semplifica il processo di digestione, gli organi interni si abituano quasi ad essere messi a lavoro nelle stesse ore, si crea così una sorta di routine lavorativa che evita lo stress. La scelta dell’orario è quindi una questione molto importante. Per i pesci come per l’uomo, il pasto notturno è più difficile da digerire, così gli esperti ci suggeriscono di concentrare il pasto giornaliero nell’arco della mattinata. Allo stesso modo la quantità e la

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qualità del cibo sono fattori fondamentali, essi hanno ripercussioni immediate sulla nostra vita. L’eccedere come il limitarsi eccessivamente, può causare problemi e con l’andare avanti del tempo, malattie. Altro suggerimento è far rispettare al pesce un giorno di riposo/digiuno per permettergli di rilassare gli organi interni, che nel pesce rosso sono molto compressi; se l’intestino si gonfia per il troppo cibo o per altri motivi, preme sulla vescica natatoria e perde l’equilibrio, nuotando a pancia in sù sulla superficie dell’acqua. Le linee guida per una sana alimentazione suggeriscono anche di variare spesso la propria dieta, che deve infatti assicurare il giusto apporto di sostanze nutritive all’organismo. In natura il pesce rosso è onnivoro per questo motivo, in acquario bisogna fornirgli una dieta il più completa possibile. Concludendo possiamo dire che: la Natura insegna, l’uomo impara.

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JUNKO memorie

SAYURI SIGNIFICA


VUOL DIRE FIDUCIA, GIGLIO.


È stata dura, in quell’acquario pieno di pesci rossi, scegliere quale portare via con me. La prima decisione presa è stata quella di analizzare due pesci rossi, in verità uno rosso e uno albino. Il motivo? Semplice, prima di tutto perché è risaputo che i pesci rossi essendo animali decisamente sociali soffrono da soli e secondo motivo, perchè sarà più divertente analizzarne le dinamiche e osservarne le interazioni. In un ambiente sterile come può essere un acquario di plastica, un pò di sassolini naturali e una pianta acquatica (anubia) credo siano il minimo per far sentire i piccoli a loro agio. Devo dire che una volta tornati a casa Junko e Sayuri, così li ho chiamati, erano decisamente nervosi, il cambio d’ambiente deve essere stato uno stress per loro. Immediatamente mi sono prodigato all’allestimento dell’acquario: lavato i sassi, riposti nell’acquario, sistemato la pianta, riempito la vasca d’acqua e finalmente abituando lentamente, i pesci alla temperatura dell’acqua, li ho spostati nel loro nuovo ambiente. Poco più tardi è arrivato il momento del primo pasto, un momento importante, che sancisce il primo legame tra uomo e animale. Per la mia ricerca ho deciso di abituare i pesci a mangiare in una particolare zona dell’acquario, sempre. Impauriti si sono avvicinati al cibo e hanno iniziato a mangiare.

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memoria uno


Perché sei un essere speciale, ed io avrò cura di te. ~ Franco Battiato Sono passati tre giorni dalla prima memoria e credo sia il caso di raccontare quello che è successo oggi e nei giorni precedenti. I pesci hanno iniziato ad abituarsi alla mia presenza e a non vederla come una minaccia. Oggi però è il giorno del primo cambio d’acqua. Solitamente per non stressare eccessivamente i pesci l’acqua si sostituisce per un terzo del contenuto dell’acquario una volta al giorno oppure ogni due, ma oggi bisogna sostituire tutto il contenuto. Prima di tutto ho spostato i pesci in un’altro recipiente con una parte dell’acqua, dopodiché ho svuotato la bacinella dall’acqua rimasta e ho risciacquato sassi e pianta. Il tutto non richiede molto tempo ma minuziosa accortezza, soprattutto nel caso della pianta che va sciacquata facendo attenzione che il getto d’acqua non stacchi via le foglie. Le anubie tendono a produrre muffe, che se non rimosse possono infettare l’acqua ed essere pericolose per la salute dei pesci. Una volta finito il lavaggio ho riempito di nuovo l’acquario con acqua a temperatura ambiente, i cambi di temperatura possono essere molto dannosi per i pesci specialemente se si tratta di esemplari giovani. Per fortuna tutto è andato bene e Junko e Sayuri sono finalmente tornati a casa.

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memoria due


Forse solo il silenzio esiste davvero. ~ José Saramago Oggi ho passato ore a osservare i pesci muoversi nell’acquario, non tanto perché lo richiedesse il progetto in sè, quanto perché più passano i giorni più ne rimango affascinato. In questa prima settimana le loro dinamiche, abitudini sono davvero cambiate e allora passo il tempo a studiarle. Mattina, pomeriggio, sera mi accorgo di come i loro ritmi cambino e la cosa più bella è che non si staccano un attimo, sono sempre vicini, quasi come se dipendessero l’uno dall’altro. Anche la pianta cambia col tempo, cresce, e allora Junko e Sayuri strofinano le loro pinne contro i suoi sottili fusti e giocano a nascondersi e a rincorrersi. Il silenzio, tutto avviene in assoluto silenzio, qualche movimento d’acqua di tanto in tanto, ma nient’altro. Il silenzio è la chiave di tutto, teso a nascondere un cambiamento costante ma che paradossalmente ci sfugge.

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memoria due


“L’abitudine è in tutte le cose il miglior maestro”. ~ Plinio il Vecchio Ormai è trascorso un mese da quando Junko e Sayuri sono con me. Adesso il nostro legame è consolidato. Tanto che quando arriva l’ora del pasto, febricitanti e in attesa si avvicinano alla zona dell’acquario dove da sempre gli verso il mangime. La razione di cibo giusta per un pesce rosso è quella che si consuma in due minuti circa, se avanza del cibo sulla vasca significa che si ha esagerato. Oggi ho anche notato una cosa strana, che poi leggendo vari scritti sui pesci molto strana non è. Mi ha fatto visita un'amica nel pomeriggio, i pesci distinguono le persone e così incuriosito dalla presenza dell’acquario, la mia amica Chiara si è avvicinata alla vasca ed ecco che immediatamente i pesci hanno iniziato a muoversi in tutte le direzioni. I pesci non hanno simpatie e antipatie, semplicemente non riconoscendo la figura si sono agitati.

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memoria tre


C’è un legame stretto tra lentezza e memoria, tra velocità e oblio. ~ Milan Kundera È notte fonda e io mi avvicino in maniera silenziosa alla vasca di Junko e Sayuri. Perchè? Voglio vederli dormire. Ebbene si la quinta memoria casca a pennello per dare risposta a uno dei tanti dubbi amletici sui pesci rossi. La risposta è si, i pesci rossi dormono, ma lo fanno in un modo strano, ecco perchè è così difficile capirlo. Dormono ad occhi aperti. L’unico carattere distintivo della fase di sonno è il fatto che i loro movimenti sono davvero minimi. Così stanotte in pieno silenzio e con una luce fioca, passo il tempo a guardarli dormire, sospesi, fluttuanti, quasi immobili a pochi centimetri dal fondo. In momenti come questo si comprende quanto la lentezza sia la chiave di ogni cosa, l’agire nella quiete e nella calma offre all’uomo il tempo giusto per ponderare le scelte, valutarne le variabili conseguenze e prendere decisioni intelligenti.

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memoria quattro


“Alcuni cambiamenti sono così lenti che non te ne accorgi, altri sono così veloci che non si accorgono di te”. ~ Ashleigh Brilliant Un mese e mezzo dall’inizio dell’analisi e credo di non poter più fare a meno dei miei due pesci rossi. È vero con loro è tutto molto lento, ma oggi dopo essere stato lontano per dieci giorni, durante i quali sono tornato a casa, lasciandoli in affidamento ad una cara amica, li ho trovati cresciuti. Non potevo crederci, li avevo osservati così assiduamente per cercare ogni piccolo cambiamento fisico senza mai notare pressochè nulla, e adesso? È stato emozionante e non solo loro sono diventati più grossi, anche la pianta ha avuto un cambiamento radicale. Aveva già iniziato a perdere le prime foglie quando la presi, ma ingenuamente pensai che tutto ciò fosse dovuto al fatto che stesse perdendo le foglie o perchè l’acqua non era abbastanza pulita oppure perchè la temperatura non era adatta. Invece stava soltando sostituendo le foglie più vecchie per lasciare posto a foglie più giovani e verdi. Riportati i pesci a casa e rimessi al loro posto ho avuto come la sensazione di avere un acquario nuovo: gli ordini, le gerarchie, le grandezze tutto era cambiato in maniera del tutto autonoma e diversamente da come siamo abituati a vedere, senza l’intervento dell’uomo.

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memoria cinque


La fase di ricerca e di analisi è conclusa. Le informazioni raccolte in questi due mesi sono davvero tantissime e condensarle in uno spazio temporale così breve risulta davvero complesso. Il desiderio di continuare ad osservare Junko e Sayuri è forte, ed effettivamente non credo che smetterò di farlo. Il progetto però ha una scadenza ed è tempo di cominciare a lavorare al sistema di comunicazione. Così sposto lo sguardo dalla vasca alla carta e traccio segni fruibili di questa esperienza appena conclusa. D’altronde comunicare vuol dire diffondere, trasmettere, ecco, se riuscissi tramite questi scritti e tutto quello che verrà in seguito anche solo a trasmettervi la metà delle emozioni e delle conoscenze, provate e apprese in questi due mesi il mio obbiettivo potrebbe considerarsi raggiunto.

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memoria sei





Bibliografia Dalu Jones, Arte contemporanea cinese, Electa 2006 Shinichiro Osaki, Giappone all’avanguardia, Electa 1990 Ozaki Masaaki, Matsubara Ryuichi. Arte in Giappone 1868-1945, Electa 2013 Francois Cheng, Mille anni di pittura cinese, Rizzoli Editore 1981 Philip Tinari, Artisti in cina, Verbavolant 2007 Yoshin Ryu, Shodo l’arte della calligrafia, 2008 Edoardo Fazzioli, Caratteri cinesi, Mondadori A. 1986 Lao tzu, Tao te Ching, Mondadori 1995 Alan W.Watts, Lo Zen, Bompiani 1958 A.a.v.v Graphic Design: Now in production, Second Printing 2011 Leonhard Emmerling, Pollock, Tashen 2004 Sitografia www.pescirossi.net www.goldfish.altervista.org www.animalidalmondo.it www.goldfishworld.forumcommunity.net www.wikipedia.org www.japancoolture.com www.shodo.it www.theultralinx.com www.projectprojects.com www.manystuff.org www.experimentaljetset.nl www.uniteditions.com www.septemberindustry.co.uk


Accademia di Belle Arti di Urbino Nuove Tecnologie dell'Arte Progettazione Multimediale III a.a 2012/2013 prof. Marcello Signorile Progetto di Andrea Maddaloni




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