Ciò che alla fine deve contrarsi, all’inizio deve espandersi. Ciò che alla fine deve indebolirsi, all’inizio deve essere forte. Ciò che alla fine deve essere scartato, all’inizio deve essere abbracciato. Ciò che alla fine deve essere ottenuto, all’inizio deve essere dato. Ecco ciò che si chiama intuizione sottile. Il morbido vince il duro. Il debole vince il forte. – Lao Tzu
Esercizio 1 Il mio albero
Esercizio 1 Il mio albero
Primo giorno di lezione, primo compito. Il brief richiede di rappresentare su un foglio l’albero che più ci rappresenta. La seconda parte del brief richiede invece di chiudere gli occhi e di rappresentare il nostro albero ideale o meglio il nostro “io” ideale, i mezzi per farlo ovviamente, li decidiamo noi.
L’albero che mai dovette combattere per avere sole, aria e luce, ma che solo nella grande pianura ebbe sempre acqua a sufficienza, non diventò mai un re della foresta, ma visse e morÏ piccola cosa. - Douglas Malloch --------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------CITAZIONE
Esercizio 2 Viaggio nel futuro.
Esercizio 2 Viaggio nel futuro.
Oggi, al secondo appuntamento dell’anno, ci viene chiesto di rispondere a tre domande: - Cosa ho fatto per ottenere questo? - Quali scelte ho attuato? - Che tipo di Sacrifici ho dovuto fare? Ovviamente c’è qualcosa di strano. Le domande infatti, sono fatte come se ci trovassimo ad un ipotetica intervista (tra dieci o quindici anni) fattaci da qualcuno a fronte della nostra realizzazzione lavorativa e personale.
1. Ho continuato la mia ricerca anche fuori dall’Accademia di Belle Arti di Urbino, partecipando a conferenze, workshop, leggengo, viaggiando e osservando ogni cosa e scegliendo successivamente di tenere ciò che ritenevo utile e fondamentale al mio scopo. La continua ricerca, l’inarrestabile curiosità e voglia di conoscenza, associata ad un percorso conoscitivo anche di se stessi, ecco, forse sono questi i fattori che hanno fatto si che diventassi oggi la persona che sono, sia professionalmente che umanamente parlando. 2. Ho scelto di ascoltare, ho scelto di essere una persona consapevole e motivata, restando sempre umile, ho scelto di fare ciò che più mi piace fare nella vita, perché spinto da una forte passione, ho preferito lo studio, la condivisione, l’onestà e la semplicità alla fretta, alla superficialità e alla complessità. 3. Probabilmente nessuno, dipende che cosa si intende per sacrificio, uno sforzo o una cosa non fatta, per un fine importante come può essere il proprio futuro, forse non può nemmeno essere considerato tale. Sicuramente ho investito il mio tempo e speso forze ed energie, ci ho provato e riprovato e pur essendo una persona molto vulnerabile alle critiche, oggi sono più forte. --------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------RISPOSTE
Esercizio 2 Viaggio nel futuro.
Conosci te stesso. L’autocoscienza è definibile come l’attività riflessiva del pensiero con cui l’io diventa cosciente di sé, e a partire dalla quale poter avviare un processo di introspezione rivolto alla conoscenza degli aspetti più profondi dell’essere. Il poster qui accanto ne è la rappresentazione. Le motivazioni della scelta stilisca sono da ricercare nel pensiero filosofico secondo il quale non è possibile raggiungere la piena consapevolezza di sè senza l’abolizione di schemi e sovrastrutture che la società stessa ci impone. Un uomo senza volto, un uomo in luce, un uomo che non ha bisogno di guardarsi nè tanto meno di guardarsi negli altri per comprendere ciò che è veramente, è un uomo autocosciente.
Selfconscious ness Andrea Maddaloni Progettazione Multimediale III Nuove Tecnologie dell’Arte Accademia di Belle Arti di Urbino
Esercizio 3 Forze motrici.
Esercizio 3 Forze motrici.
Il terzo esercio è un gioco. Un gioco di gruppo, un gioco che consiste nel costruire uno di quegli strani meccanismi che una volta attivati danno vita in maniera autonoma ad una serie di azioni imprevedibili e meravigliose. Utilizzando oggetti trovati in giro abbiamo costruito la nostra “macchinaâ€? fatta di pietre, fili, bastoni di ferro, acqua, fiori. Insieme a Chiara, Luca e Pamela abbiamo dato vita al nostro effetto a catena. La forza motrice di questo esperimento? La voglia di divertirsi insieme.
Armonia e bellezza.
io Esercizio 4 La lettera
io Esercizio 4 La lettera
L’esercizio è ormai una consuetudine, il brief ci chiede di scrivere una lettera a noi stessi, una lettera in cui stendiamo un elenco di buoni propositi per il nuovo anno, con la promessa di rispettarci e quindi di mantenerli.
Urbino 8 Novembre 2012
Tu già lo sai cosa ho da chiederti per quest’anno, ma forse con la scusa della lettera potrei io, essere più esplicito, e sempre io dare più valore alla “mia” richiesta e alla mia speranza. Urbino è stata capace di darmi tanto, sono cresciuto, ho imparato, ho migliorato alcune competenze già acquisite precedentemente, ma mi ha anche messo di fronte ai miei lati più bui. L’ipocondria, l’ansia, il non riuscire a parlare di fronte ad un “pubblico” di più di tre persone, il relazionarmi col sorriso di fronte ai miei problemi e a quelli degli altri, senza far si che questi mi ricadano addosso. Questi oggi sono i miei limiti più grandi. Ho sempre avuto un sogno, sin da piccolo, volevo essere un uomo giusto, onesto e consapevole, prima ancora di essere un creativo, un designer, una persona con delle idee e con la capacità di realizzarle e condividerle. Se non supero questa difficoltà temo di non poterlo mai diventare, voglio farlo con tutto me stesso, voglio fare mio il motto: “La calma è la virtù dei forti”. Per sempre tuo, Andrea --------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------LETTERA
Esercizio 5 Libro illustrato
Esercizio 5 Libro illustrato.
Dalla lettera a noi stessi ci viene chiesto di scegliere tre azioni precise. Queste devono essere sintetizzate in tre frasi brevi come una sorta di elenco di cose da fare in un tempo relativamente breve. Fatto questo i tre comandi devono essere raccontati tramite tre illustrazioni, ma con un ordine preciso: è possibile utilizzare esclusivamente due colori. Le tre frasi insieme alle rispettive illustrazioni devono essere impaginate in un libretto. I colori che ho scelto sono il giallo e il nero, ed il libretto è realizzato a mano.
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--------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------IL LIBRETTO
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La preoccupazione è essenzialmente un uso improprio dell’immaginazione. – Alex Osborn
D/A Esercizio 6 Designer & Artista
D/A Esercizio 6 Designer & Artista
Il sesto lavoro dell’anno ci chiede di dividerci in gruppi e di iniziare a ragionare sulla figura dell’artista e del designer, di individuarne le affinità e le diversità e di ragionare su possibili parole chiave per raccontare le due figure professionali. Finita la prima fase di ragionamento e riflessione ci viene chiesto di trovare un payoff che rappresenti l’artista e uno che rappresenti il designer, di dargli una definizione, di elencarne le caratteristiche e di definirne degli ipotetici strumenti: libri, musica, film. L’ultima parte del lavoro è singola e personale, facendo capo alle informazioni raccolte e scritte precedentemente la richiesta che ci viene fatta è di realizzare un poster che rappresenti l’artista e uno che rappresenti il designer e di inserire tutto in un pdf di presentazione.
Esercizio 7 Doppiozero
Esercizio 7 Doppiozero
Analizzare nei minimi dettagli un progetto editoriale o un sito internet. Ăˆ questo il compito che ci viene assegnato. Il carico di lavoro è importante per questo il tutto si svolge in gruppo. Una volta terminata questa fase di ricostruzione tramite codici html, palette colori, font tipografiche e griglie, si procede alla stesura di un piccolo manuale in cui inserire i dati raccolti, che dovrĂ servire a chi lo leggerĂ per ricostruirsi il suo piccolo sito a immagine e somiglianza del blog analizzado: Doppiozero.
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Esercizio 8 Le memorie dei pesci rossi
Esercizio 8 Le memorie dei pesci rossi
BIOS L’ultimo progetto dell’anno è dedicato alla vita. La richiesta è di raccontare una forma di vita animale o vegetale, sotto forma di analisi biologica, chimica, organica, formale ed estetica. Confrontarla con altre forme di vita simili, su come si rapporta con il proprio ambiente e le forme “sociali” con cui entra in relazione. Raccontare come si rapporta con l’essere umano. Studiarla e analizzarla mentre cresce, documentarne gli sviluppi e le azioni. E di creare un sistema di comunicazione che contenga almeno quattro di queste tipologie: - Editoria: (Spiegare) - Internet e/o interaction e/o video intervista: (Interagire) - Video e/o animazione: (Emozionare) - Mappe Infografiche: (Elencare) - Poster e/o cartoline: (Sensibilizzare)
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MUTO --------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------PAYOFF
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--------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------PAGINA FACEBOOK
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--------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------CARTOLINE
--------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------PERFORMANCE
--------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------PERFORMANCE
BIOS LA MEMORIA DEI PESCI ROSSI #1 mattina
Progettazione Multimediale III Nuove Tecnologie dell’Arte Accademia di Belle Arti di Urbino a.a 2012-2013 Andrea Maddaloni
L’idea principale che sta dietro la realizzazione dei poster è quella di trasporre la dimensione dell’acquario (visto dall’alto) sul foglio di carta, immaginando per l’appunto i margini del foglio come bordi dell’acquario. Ho scelto di rappresentare tramite segni d’inchiostro le dinamiche dei pesci rossi nelle tre fasi principali della loro giornata. Nell’immagine accanto il primo poster raffigurante il mattino, momento della giornata in cui i pesci sono più attivi.
BIOS LA MEMORIA DEI PESCI ROSSI #1 mattina
Progettazione Multimediale III Nuove Tecnologie dell’Arte Accademia di Belle Arti di Urbino a.a 2012-2013 Andrea Maddaloni
Il poster numero due rappresenta invece l’orario del pasto, momento fondamentale della giornata, in cui i pesci si spostano dal fondo alla superficie per nutrirsi. Dal momento che Junko e Sayuri sono stati abituati a mangiare sempre nello stesso angolo della vasca, i segni si concentrano nella zona corrispondente del foglio.
BIOS LA MEMORIA DEI PESCI ROSSI #1 mattina
Progettazione Multimediale III Nuove Tecnologie dell’Arte Accademia di Belle Arti di Urbino a.a 2012-2013 Andrea Maddaloni
L’ultimo poster raffigura la notte, durante la quale i pesci dormono sospesi nell’acqua. Come si vede dai segni sul foglio in questa fase i pesci restano semi-immobili.
Accademia di Belle Arti di Urbino Nuove Tecnologie dell'Arte Progettazione Multimediale III a.a 2012/2013 prof. Marcello Signorile Progetto di Andrea Maddaloni