CUM Consorzio degli Uomini di Massenzatica
Un laboratorio agroambientale per il delta del Po Un altro modo di possedere
Settembre 2021
Il Po di Goro e il Canal Bianco, strada verso l’abitato di Mesola Ph Filippo Pesaresi per il Consorzio degli Uomini di Massenzatica
Committenza:
Progetto a cura di:
CUM: Consorzio Uomini di Massenzatica
LAND Italia Srl
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Team Arch. Andreas Kipar Pian. Matteo Pedaso Pian. Filippo La Fleur Arch. Paes. Beatrice Magagnoli Arch. Paes. Gloria Signorini
Riconoscimenti:
Il CUM nel 2018 è stato riconosciuto vincitore del Premio Nazionale del Paesaggio e ha rappresentato l’Italia alla 6ª Sessione del Premio Europeo del Paesaggio 2018-2019, ottenendo menzione speciale, con egual valore al primo premio del Paesaggio del Consiglio d’Europa. In tal modo il Consorzio è entrato di diritto a far parte dell’Alliance du Prix del Paesaggio del Consiglio d’Europa.
“Il segreto del cambiamento è concentrare tutta la tua energia non nel combattere il vecchio, ma nel costruire il nuovo” Socrate
Un dono per il paesaggio del delta del Po Introduzione
La Convenzione Europea del Paesaggio all’Articolo 1, lettera a) fornisce una definizione ben precisa ed inequivocabile di cosa è il Paesaggio: “Designa una determinata parte di territorio, così come è percepita dalle popolazioni, il cui carattere deriva dall’azione di fattori naturali e/o umani e dalle loro interrelazioni” Questa definizione contiene due componenti ben chiare e distinte: la prima, oggettiva, sta nell’ espressione: “parte di un territorio”; la seconda, quella soggettiva, è compresa dall’espressione: “così come percepita dalle popolazioni”. Il paesaggio è costituito dalla risultante dalle relazioni tra queste due componenti. Questa relazione è resa possibile dalla percezione che le popolazioni hanno del territorio. In questo senso il paesaggio può essere inteso come il frutto di una costruzione mentale e sociale: il prodotto di un processo culturale. La comunità ed il territorio sono “intimamente connessi“ e proprio attraverso intimità e connessione si realizza la tutela ambientale e del paesaggio stesso.
Il CUM - Consorzio degli Uomini di Massenzatica - è una comunità che ha costruito un territorio, lo ha mantenuto per secoli e continua a curarlo in un ambiente ostile, fragile, complesso ed in continuo divenire. Un territorio dal quale la comunità ha sempre ricavato le risorse fondamentali per il proprio sostentamento. Dopo essere stato riconosciuto come realtà virtuosa con la menzione speciale del Premio Europeo del Paesaggio 20182019, oggi questa antica comunità si impegna a presentare e fornire un ulteriore “dono” al paesaggio del delta del Po e, in generale, al Sistema Paese, attraverso lo sviluppo di una visione strategica di valorizzazione del territorio. Il tema del laboratorio agroambientale diventa così una chiave interpretativa ed applicativa per il raggiungimento di questo importante obiettivo: un luogo nuovo dove sperimentare pratiche paesaggistiche e culturali virtuose, che mirano a delineare una possibile terza via dello sviluppo riconciliando ecologia ed economia, necessità dell’uomo e della natura. Un paesaggio innovativo dove è possibile osservare la transizione ecologica.
La valle del Po Un complesso sistema città-natura
Il pezzo più importante d’Europa
La valle del Po
Fonte: The future looks bright: light pollution rises on a global scale, www.reuters.com
L’area più urbanizzata e industrializzata d’Italia
21
milioni di abitanti
Poli Urbani Principali autostrade Urbanizzato
Bresc Milano Torino
50%
produzione PIL italiano
100
distretti industriali del Made in Italy
1°
in Europa per inquinamento atmosferico
Venezia
cia
Trieste
Parma Bologna
Rimini
0
25 km
50 km
“Le Nuove rotte della crescita. Sul territorio LOVER (Lombardia - Veneto - Emilia Romagna) si osservano le fibrillazioni del capitalismo molecolare di imprese diffuse, metamorfosi dell’innovazione tecnologica e sociale.” Aldo Bonomi, 6 Gennaio 2020, Le rotte della Crescita, Il sole 24 ore
Un’area con elevata produttività agricola e di grande importanza ecologica Aree protette MAB Unesco Agricoltura Poli Urbani Principali autostrade Urbanizzato Fiume Po Autorità di bacino distrettuale del fiume Po
Torino
652 km
di percorrenza del fiume Po
35% della produzione agricola italiana
Trieste
Delta del Po
Rimini
0
25 km
50 km
Il sistema naturale dell’asta fluviale del Po Un territorio ad alto valore naturalistico
Parco naturale regionale Valle del Ticino
MAB Monviso
MAB Unesco Rete Natura 2000 ZPS - Zone Protezione speciale ZCS - Zone speciali di conservazione Aree importanti per l’avifauna Aree protette del bacino del Po - AIPO
0
10
20 km
81
Aree protette Rete Natura 2000
MAB Po Grande
46
Parchi fluviali
Valli di Comacchio
7
MAB Unesco
Fonte: il Po fiume d’Europa - Ministero dell’Ambiente, www.va.minambiente.it
Un territorio fragile Soprattutto nel suo delta
Salinità
Fortemente salino Moderatamente salino Debolmente salino Molto debolmente salino
Subsidenza
Bassa (-2,50/0 mm/a) Alta (-27,5/25 mm/a)
Delta del Po
Rischio alluvioni
Fascia A Fascia B Fascia C
Innalzamento del livello del mare (2100 NOAA)
+1 metro +2 metri +3 metri
Fonte: Stime innalzamento da NOAA (National Oceanic Administration Agency, USA), www.noaa.gov
Desertificazione
UN TERRITORIO A
Subsidenza
Alluvioni
RISCHIO CLIMATICO
Innalzamento livello dei mari
“Non puoi tornare indietro e cambiare l’inizio, ma puoi iniziare dove sei e cambiare il finale“ Clive Staples Lewis
Il delta del Po Verso un’infrastruttura verde
Vista dalla Valle Bertuzzi verso il mare Adriatico Ph Filippo Pesaresi per il Consorzio degli Uomini di Massenzatica
Un paesaggio dinamico e in cambiamento Evoluzione della fascia costiera 1500-950 aC
950-265 aC
265 aC-276
476-1000
1000
CUM
Il clima più piovoso provoca mutamenti idrografici
Sviluppo dell’agricoltura e attuazione di disboscamenti sotto l’Impero Romano
Bonifiche attuate dai Monaci di Pomposa
-1492
1492-1599
1600 - 1700
1700 - oggi
? Grande Bonificazione Estense
Inizio della costruzione del delta del Po Moderno (gestione dei grandi depositi e bonifiche)
Attuazione dell’Ultima Grande Bonifica Meccanica durata circa 200 anni
Bonifica delle terre salmastre a partire dal Primo Dopoguerra
Fonte: bonificaferrara.it
Carta Napoleonica 1814, fonte: Consorzio degli Uomini di Massenzatica
CUM
1814
Acqua Bosco umido Dossi e dune Agricoltura
0
2,5 5 km
Rischio idraulico
Subsidenza
Salinità
CUM
2021
Criticità ambientali Acqua Dossi e dune Agricoltura
0
2,5 5 km
Un territorio modellato e mantenuto dall’uomo No people, no landscape
XIX secolo
Iniziano le Bonifiche
nei territori Ferraresi
1872-1876
L’impianto idrovoro di QCodigoro drena 51.000 ettari
Operai al lavoro, fonte: bonificaferrara.it
1888-1891
Bonifica dei territori tra Argenta, Portomaggiore e Mesola
1951
Fondazione Ente Delta Padano
1923
Bonifica del territorio di Comacchio
1976
Sopressione Ente Delta Padano e nascita ERSA Emilia Romagna
1975
Costante manutenzione del territorio
1990
Ultime bonifiche Valle del Mezzano
Manutenzione canali di scolo, fonte: CUM
Un territorio d’acqua
Ferrara
CUM
0
2,5
5 km
Fiumi, canali e aree umide
Vista dal Po di Volano © LAND
Un territorio a vocazione agricola
Ferrara
CUM
0
2,5
5 km
Seminativi Prati stabili Vigneti, frutteti e oliveti Risaie Zone agricole eterogenee
Raccolta di prodotti agricoli presso il CUM Ph Filippo Pesaresi per il Consorzio degli Uomini di Massenzatica
Un territorio a bassa densità insediativa
Ferrara
CUM
0
2,5
5 km
Insediamenti e infrastrutture
Insediamenti abitativi a Massenzatica Ph Filippo Pesaresi per il Consorzio degli Uomini di Massenzatica
Un territorio di natura residuale
Ferrara
CUM
0
2,5
5 km
Aree naturali e boschi
Bosco della Mesola Fonte: www.ferraraterraeacqua.it
Un territorio definito dai segni del passato
Ferrara
CUM
0
2,5
5 km
Dossi e dune fossili Fiumi, canali e aree umide
Dune fossili di Massenzatica, Area protetta Rete Natura 2000 Fonte: www.biosferadeltapo.it
Le antiche linee costiere determinato una soglia
Ferrara
CUM
0
2,5
5 km
Dossi e dune fossili Fiumi, canali e aree umide
Una soglia tra agricoltura, uomo e natura
Ferrara
Agricoltura
CUM
Natura
Individuazione dell’ambito strategico
Ferrara
63 km
1,5 km
15,5 km
CUM
2 km
Un’infrastruttura verde di 60 km “Green infrastructures planning is a successfully tested tool to provide environmental, economic and social benefits through natural solutions” European Commission, 2013
L’approccio strategico alla valorizzazione del territorio propone il progetto di una grande infrastruttura verde, un processo ambizioso che candida il delta del Po a diventare un esempio virtuoso nella decade del ripristino degli ecosistemi. Questa nuova soglia, tra agricoltura e natura, tra acqua e terra, risulta chiave per l’adattamento e la mitigazione ai cambiamenti climatici e alle fragilità ambientali; in specifico per quanto riguardo la salinizzazione, la subsidenza ed il rischio idraulico.
Schizzo Arch. Andreas Kipar
L’infrastruttura verde per il delta del Po Per la mitigazione della: • salinizzazione • subsidenza • desertificazione Per la generazione di: • comunità, lavoro e economia • agricoltura e biodiversità
Po di Levante
Po di Primaro
Po di Volano
Centri urbani principali Emergenze culturali Fiumi, canali Boschi Aree umide Aree Natura 2000 Dossi e dune fossili
Chioggia
Adige
Po di Goro
Mesola CUM
Comacchio
Un laboratorio agroambientale Definizione delle azioni progettuali a partire dall’infrastruttura verde
L’ambito di approfondimento Un tassello al cui centro si colloca il Consorzio degli Uomini di Massenzatica
CUM
“L’uomo libero è un uomo che il mondo interroga e che al mondo risponde. È l’uomo responsabile” Emmanuel Mounier
Il Consorzio degli Uomini di Massenzatica Un altro modo di possedere
Il Consorzio degli Uomini di Massenzatica (CUM) è una proprietà collettiva di 353 ettari sita nel Comune di Mesola, le cui origini risalgono al Medioevo e, come riportato nei documenti monastici, intorno all’anno Mille, quando l’Abate di Pomposa concesse alla popolazione locale il diritto di pascolo sulle terre e nei boschi della Prepositura Pomposiana. Il CUM costituisce un assetto fondiario collettivo basato su una concezione olistica della comunità e delle responsabilità intergenerazionale nel condurre e gestire la terra comune. L’interesse delle comunità consortile è stato quello di ottenere un miglioramento complessivo e organico delle condizioni degli abitanti attraverso il lavoro come valore di riferimento per la redistribuzione delle terre. Al centro degli obiettivi del CUM vi sono il lavoro per i giovani e l’occupazione delle donne. Il CUM si impegna in opere a carattere sociale e ambientale, ponendo attenzione non solo alla comunità ma anche al territorio in cui si coltivano le terre.
353 ettari
15 km
30 km
CUM
Il Consorzio Uomini di Massenzatica Una storia millenaria
1100
I monaci Benedettini dell’Abbazia di Pomposa concedono le terre alle famiglie di Massenzatica
1700
Stato di fatto dei terreni tra Massenzatica e Pomposa
1894
1814
Dalla Carta Napoleonica il territorio appare caratterizzato da boschi umidi e dune sabbiose
1893
Istituzione legge n.397: scioglimento promiscuità tra “Diritto e Proprietà”
Terreni sui quali veniva esercitato il diritto di pascolo e legnatico
1896
Costituzione del
Consorzio degli Uomini di Massenzatica
Fonte: Consorzio Uomini di Massenzatica
Il Consorzio Uomini di Massenzatica Una storia millenaria
2018
Il CUM viene riconosciuto come
1930
Bonifica dei terreni nell’area di Massenzatica e Monticelli
1927
Istituzione legge n.1766: distinzione usi civici in senso stretto e proprietà collettiva
1943
I terreni del CUM vengono bonificati
Eccellenza nazionale con il Premio del Paesaggio
2021
Il CUM si impegna a offrire un nuovo dono al paesaggio del delta del Po con lo sviluppo di una visione strategica per il ripristino degli ecosistemi
2019
Il CUM riceve la
Menzione speciale al premio della Convenzione del Paesaggio Europea
Fonte: Consorzio degli Uomini di Massenzatica
No people, no landscape La comunità, non il profitto, per la cura della terra
“L’interesse della collettività consorziale impone una graduale, coordinata ed imparziale opera di assistenza materiale e morale da parte degli amministratori e la loro attività deve avere un carattere generale ed obiettivo, poiché eventuali arbitrii o discriminazioni provocherebbero perturbazioni d’ordine economico e sociale nella collettività consorziale” Consorzio degli Uomini di Massenzatica
Statuto e Regolamento Art. 17
Fonte: Consorzio degli Uomini di Massenzatica
Passato
Alluvione di Mesola, novembre-dicembre 1966 Fonte: Immagini dell’archivio fotografico dell’Ente Delta Padano, https://movio.beniculturali.it/
Uomini del Delta impegnati nel lavoro di arginatura dopo l’alluvione dell’isola della Donzella, 1966 Fonte: Immagini dell’archivio fotografico dell’Ente Delta Padano, https://movio.beniculturali.it/
Presente
Integrazione
Educazione
Lavoro
Opere di rinaturalizzazione
Filari polispecifici
Strisce impollinatrici Fonte: Consorzio Uomini di Massenzatica
Futuro?
“Non conta da dove vieni, ma dove stai andando” Ella Fitzgerald
Il CUM al centro dell’infrastruttura verde Lettura dello “spartito del paesaggio” a partire da una tassello pilota
L’articolazione della strategia verso un progetto di territorio passa attraverso la lettura morfologica dello ‘spartito’ del paesaggio, oggi definito da un ritmo monotono, un paesaggio omogeneo ed impoverito, risultante di una cultura che per anni ha eliminato la complessità del paesaggio ed il proprio capitale naturale. Con l’obiettivo di riconciliare natura e agricoltura, le azioni progettuali si sviluppano attraverso un lavoro sui corridoi della natura e sulle superfici per la “produzione agroambientale”. Il processo di trasformazione si basa sulla ricostruzione della complessità e della molteplicità che caratterizza i sistemi naturali, attraverso la reintroduzione delle fasce ecotonali e più in generale seguendo le linee guida dell’Ecologia del Paesaggio. Ne deriva un nuovo paesaggio di natura produttiva dove sperimentare pratiche legate all’agroecologia, all’agroforestazione e all’agricoltura ad “alto valore naturale aggiunto”. Queste infatti sono le pratiche che la Politica Agricola Comunitaria dell’Unione Europea finanzierà attraverso i suoi programmi nei prossimi anni.
CUM
Stato di fatto
Po di Volano
Individuazione degli elementi lineari che determinano la trama del paesaggio: fiumi, canali, dossi e dune, campi e opere di bonifica
Antiche linee di costa Dossi e Dune
CUM
0
1
2 km
Po di Primaro
Po di Goro
Interpretazione dello “spartito”
Po di Volano
Definizione di una trama e astrazione
Antiche linee di costa Dossi e Dune
CUM
Trama agricola
250 m
Po di Primaro
Po di Goro
Individuazione dei cluster tipologici
Applicazione della trama astratta per determinare la diversità di paesaggio
Urbanizzato Agricoltura Boschi e zone seminaturali Corpi idrici Aree umide
74%
11%
9%
5%
6%
0
1
2 km
Semina dei campi; il paesaggio omogeneo che caratterizza il delta del Po Ph Filippo Pesaresi per il Consorzio degli Uomini di Massenzatica
Come creare un nuovo paesaggio riconciliando agricoltura e natura? Le azioni progettuali La trasformazione del territorio di riferimento si sviluppa attraverso l’articolazione delle seguenti azioni progettuali volte alla conservazione e valorizzazione degli aspetti storico-cuturali che caratterizzano le comunità locali:
+ I corridoi della natura
La produzione agroambientale
Un nuovo paradigma di sviluppo attraverso la Landscape Ecology: 1950-2020 Impoverimento del paesaggio
2020-2050 Ripristino agroambientale
Fonte: Tschnarkte, 1992. Relazione tra struttura paesaggio e biodiversità
I corridoi della natura
Po di Volano
Antiche linee di costa Dossi e Dune
Corridoi ecologici dunali Aree a rinaturalizzazione Corpi idrici Aree umide
Area CUM
0
1
2 km
Po di Goro
Po di Primaro
Le aree a produzione agroambientale
Agro-forestazione Carbon farming Agroecologia Agricoltura ad alto valore aggiunto Rinaturalizzazione
Area CUM
0
1
2 km
Verso un nuovo paesaggio naturale e culturale produttivo
20%
22%
12%
12%
11%
9%
8%
3%
6% 1%
Area CUM Rinaturalizzazione Corridoi ecologici dunali Rinaturalizzazione (verde) Agro-forestazione Carbon farming Agroecologia
Zone umide Acqua Urbanizzato Agricoltura ad alto valore aggiunto
Potenziale teorico di trasformabilità agroambientale-paesaggistica: 20.000 ha di sistemi integrati tra agricoltura e natura
+ 2 milioni di potenziali nuovi alberi
Sequestrando potenzialmente 0,14 Megaton Co2 in 1 anno
Il Potenziale ecosistemico è calcolato seguendo le metriche del progetto Project drawdown. Ogni ettaro di agroforestazione sequestra potenzialmente 7.2 ton CO2 all’anno, moltiplicato per 20.000 Ettari del territorio di riferimento si arriva ad un potenziale di sequestro del carbonio di circa 0,14 Megatons in un anno.
Fonte: Project Drawdown, https://drawdown.org/solutions/tree-intercropping
Un laboratorio di trasformazione del paesaggio di valenza europea
Con l’applicazione delle azioni progettuali all’Infrastruttura verde emerge un progetto chiave per l’adattamento e la mitigazione dei cambiamenti climatici per la valle e il delta del Po. Una grande infrastruttura verde, ecologica e produttiva, di 60 km: Il primo “laboratorio” di produzione agroambientale. 20.000 ettari di superficie in transizione verso un nuovo paesaggio agricolo naturalistico con un potenziale di 2 milioni di nuovi alberi.
Il territorio del CUM come laboratorio pilota Dalla strategia all’azione per il presidio del territorio
Il territorio del laboratorio pilota
Mesola
Monticelli
Consorzio degli Uomini di Massenzatica
15 k
m
353 ha
Bosco della Mesola
Abbazia di Pomposa
10
km
Stato di fatto
Mesola
Pineta Motte del Fondo
Gelso Monumentale Dune di Massenzatica
Filare plurispecifico Pioppi
Bosco permanente e gorghi Striscia impollinatrice
Bosco della Mesola
Cave di sabbia
Abbazia di Pomposa
Valle Bertuzzi
Rinaturalizzazione dei corridoi fluviali e dunali Asse 1 - Natura
1.b Boschi ripariali
1.c Aree filtro città campagna
1.e Filari alberati
1.f Rinaturalizzazione delle cave
1. Rinaturalizzazione 1.a Introduzione di fasce tampone 1.b Creazione di boschi ripariali 1.c Aree filtro città - campagna 1.d Rinaturalizzazione dei canali principali 1.e Alberatura delle vie di connessione principali 1.f Rinaturalizzazione delle cave di sabbia
1.d Rinaturalizzazione dei canali
1.a Fasce tampone
Diversificazione agroambientale del Giardino Asse 2 - Agricoltura
2.a Superfici agro-ambientali
2.b Filari plurispecifici
2. Diversificazione agro-ambientale 2.a Conversione delle superfici a monocultura in pratiche agroecologiche (policolture - agroforestazione ecc.) 2.b Introduzione di filari alberati plurispecifici 2.c Inserimento di strisce impollinatrici 2.d Creazione di bacini d’acqua e aree umide
2.c Strisce impollinatrici 2.d Aree umide
Attivazione dei servizi verdi Asse 3 - Cultura
3.d Castello di Mesola
3.d Postazioni pesca sportiva 3.a Centro educazione 3.c Ponte sul Po 3.a Centro vendita
3.a Centro servizi
3.b Vigneti e gorghi
Verso VenTo
3.d Dune di Massenzatica
3. Attivazione dei servizi verdi 3.a Conversione di edifici in centri multifunzionali legati a turismo e innovazione 3.b Attivazione progettualità agroambientali CUM 3.c Creazione di percorsi ciclopedonali in collegamento con le progettualità esistenti (VenTo e Ciclovia Adriatica) 3.d Messa a sistema delle emergenze culturali e naturali
3.d C
3.d Bosco della Mesola
Cave rinaturalizzate 3.c Percorsi ciclopedonali 3.d Abbazia di Pomposa
Da un paesaggio omogeneo...
Le dune di Massenzatica viste dalle terre del CUM Ph Filippo Pesaresi per il Consorzio degli Uomini di Massenzatica
...a un Giardino - Laboratorio per l’Europa
© LAND
I servizi ecosistemici del Laboratorio Il laboratorio agroambientale contribuirà a implementare:
L’equilibrio degli habitat e degli ecosistemi attraverso la rinaturazione e l’aumento della biodiversità
per un valore di
9 milioni di Euro ogni anno
La regolazione della qualità dell’aria attraverso l’assorbimento di CO2 e lo stoccaggio nel suolo
per un valore di
3 milioni di Euro ogni anno
La regolazione del clima contrastando l’aumento della temperatura e prevenendo eventi climatici estremi
per un valore di
5 milioni di Euro ogni anno Il benessere psicologico e le attività ricreative
grazie all’inserimento di nuovi spazi per la ricerca/svago, compresi la fruizione culturale e paesaggistica del territorio
per un valore di
10 milioni di Euro ogni anno
Il monitoraggio dei servizi ecosistemici sarà lo strumento chiave per la rigenerazione e la conservazione del capitale rurale
Le analisi condotte dall’ IPBES (The Intergovernmental Science-Policy Platform on Biodiversity and Ecosystem Services) stimano che i servizi ecosistemi materiali e non materiali più rilevanti in Europa contribuiscano approssimatamente a migliorare l’equilibrio degli habitat e ecosistemi per un valore di 730 euro/ha/anno, la regolazione del clima per 390 euro/ha/anno, la regolazione dell’aria per 240 euro/ha/anno, il benessere psicologico, le attività ricreative o legate al turismo per 750 euro/ha/anno.I valori potenziali sopracitati sono stati ricavati dalla moltiplicazione di queste stime per l’estensione del sistema naturale dell’area del tassello pilota (13.000 Ha). Fonte: Valore Natura - Rigenerare il capitale naturale per il futuro delle persone e del Pianeta (WWF) Fonte immagine: Regen Network, https://medium.com/regen-network/welcome-to-regen-network3ad7ce9ba1e4
“Non possiamo dirigere il vento, ma possiamo orientare le vele” Lucio Anneo Seneca
LANDscape is more than landscape
ITALIA
SUISSE
GERMANY
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