LA FIAMMATA
2 0 Ap r i l e 2 0 1 3 Numero 5
A.G.E.S.C.I. Associazione Guide e Scout Cattolici Italiani
Gruppo Scout Livorno 10 – Piazza Due Giugno, 17 e Largo Don Nesi, 3 57100 Livorno indirizzo del sito Web http://www.zonalivorno.it/livorno10/
LUCE DELLA PACE DI BETLEMME 2012
LETTERA AI GENITORI Carissime Famiglie dei nostri lupetti, esploratori, guide
A Livorno
dal 1998
il nostro gruppo scout
accoglie la luce della Pace
10 e del MASCI di Livorno hanno accolto presso la stazione di Livorno portata in treno la Luce della Pace di accesa
nella
“ABBIAMO BISOGNO DEL VOSTRO AIUTO” La comunità dei capi del Gruppo Scout Livorno 10°
Anche quest’anno gli scout dei Gruppi Agesci Livorno
Betlemme
e rover
Chiesa
di
Betlemme
nella
Cappella della Natività dove c’è una lampada ad olio che arde perennemente da moltissimi secoli alimentata dall’olio donato da tutte le nazioni cristiane della terra. L’iniziativa nasce dagli scout Austriaci
che ogni anno
prima di Natale si recano a Betlemme nella grotta della natività e accendono dalla luce una lampada ad olio che portano in aereo in Austria. Da qui la luce viene distribuita attraverso i gruppi Scout in tutta Europa. La distribuzione in Italia è curata dagli scout di Trieste con la collaborazione delle Ferrovie dello Stato e raggiunge tutte le regioni italiane. A Livorno la luce giunge dal 1998 e da allora gli scout partecipano attivamente ogni
di creare all’interno del gruppo un nucleo di genitori, sia mamme che papà e nonni e nonne sempre in gamba, attento alle necessità di supporto alla vita del gruppo; necessità che si presentano riguardano educativa
universalmente.
Questa
iniziativa è
stata
preceduta nel nostro Gruppo da una preparazione con attività sulla Pace e sulla Legalità. Come Cristiani ci sentiamo operatori di Pace e la lampada in questo terzo millennio ci ricorda come la luce di Dio deve rimanere sempre accesa nei nostri cuori e guidare le nostre azioni e le nostre scelte. GIOVANNI 1:4-5 La LUCE splende nelle tenebre e le tenebre non l’hanno sopraffatta. In Lui era la vita e la vita era LUCE degli uomini. Veniva nel Mondo la LUCE vera, quella che illumina ogni uomo
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LA PROMESSA
che necessitano
della
che
nostra proposta
di molte
energie
che
attività con i ragazzi; Gli ambiti di un impegno
per questo costituendo
gruppo riguardano: -la manutenzione (piccoli lavoretti) delle nostre 3 sedi -la pulizia (QUELLA GROSSA) periodica delle sedi e dei bagni. -la cura delle aree verdi intorno alle sedi; -la manutenzione delle attrezzature scout
(tende,
idraulica, servizi, legname per costruzioni, attrezzi , pentolame, cucine , cordame, idraulica, materiale
Pace e Fraternità per chi la riceve. La Luce, come condivisi
tutti gli aspetti e
durante l’anno,
spesso dobbiamo sottrarre alla organizzazione delle
anno a questa iniziativa. La luce della Pace è simbolo di simbolo di Pace racchiude in se valori etici morali e civili,
è
lieta di porre alla vostra attenzione la reale necessità
elettrico, ecc.ecc.) -supporto logistico, se necessario e richiesto , alle attività invernali ed estive ; - aiuto nelle pubbliche relazioni e manifestazioni (Fiera di Santantonino…..); Sappiamo benissimo che la vita familiare e lavorativa nostra e di ognuno di voi è
regolata da ritmi che
solitamente lasciano poco tempo libero, ma siamo anche convinti che in molti di voi alberga la voglia di fare e di rendersi utili; Vi chiederemo un impegno che non sarà assillante, ma leggero , dinamico, fluido, legato anche al numero delle disponibilità che riscontreremo; in linea di massima 45
ore il mese ;
interessare
e
Pertanto
farvi
se
la cosa
dovesse
piacere aspettiamo una vostro
segnale da dare ai capi unità dei vostri figli;
La "Promessa Scout" entra dai piedi e passa dalle mani;
A coordinare questo nucleo di genitori , ci saranno due
una nuova vita fatta di duro lavoro, di impegni seri e
Capi di riferimento che sono
carichi di responsabilità, di alte mete da raggiungere; è
Sandro Marchiori : tel. 0586886443, cell. 3484968330;
come acqua pura che alimenta e tiene in vita una pianta;
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Franco Norfini : tel. 0586424779, La Comunità Capi del Livorno 10°
cell.3293280108;
PAGINA 2 LA LUNGA STRADA PER DIVENTARE CAPO DELL’AGESCI In questi mesi tre nostri capi hanno frequentato i campi di formazione per diventare capi. Siamo contenti anche perché nel nostro gruppo abbiamo una tradizione di serietà riguardo alla formazione. Attualmente ci sono
11 capi con “Nomina a capo” , 3 capi con CFA, 2 con CFM e 3 Tirocinanti E’ una lunga strada per prepararsi a diventare capi educatori dell’Agesci. Chiede di entrare nella Comunità Capi in generale
un
ragazzo che conosciamo da anni, che è stato con noi e ha
preso
la
Partenza,
quindi
ha
fatto
le
scelte
fondamentali della proposta scout e le vive con serietà. Qualche
adulto
dell’associazione.
può
venire
anche
da
fuori
Di tutti la comunità capi si fa
garante. Questo giovane adulto si impegna a iniziare la strada per diventare educatore scout, ha fatto le tre scelte del Patto Associativo, il documento fondamentale a cui si riferiscono tutti i Capi educatori dell’Associazione: il Patto Associativo comprende:
la scelta cristiana, in cui si chiede ad ogni capo educatore di vivere con coerenza la scelta cattolica;
la scelta scout in cui si chiede che ogni capo accetti il metodo educativo scout;
la scelta politica in cui si chiede che ogni capo si impegni a evitare qualsiasi ideologia che preveda la violenza e scelga l’impegno di aiutare a migliorare la società.
formazione si vivono concretamente le esperienze che i capi vivono quando sono con si ragazzi, si discutono anche le problematiche psicologiche e gli scopi educativi di ogni gesto e di ogni gioco o momento educativo, le problematiche riguardo alla responsabilità educativa e giuridica. Alla fine del campo viene redatto dai capi formatori
un
attestato
di
partecipazione
e
una
valutazione che viene inviata alla Comunità capi, che contiene un giudizio sull’andamento e il comportamento del capo e dei consigli alla Comunità Capi per la prosecuzione della sua formazione educativa.
Il campo di formazione associativa (CFA) Lo scopo del campo, che dura una settimana,
è di
verificare la propria vocazione a diventare educatori scout. Si verificano di nuovo le scelte del Patto una valutazione critica della
sua esperienza educativa e del rapporto educativo tra adulto
e
ragazzo
nel
metodo
scout,
visto
nella
continuità educativa delle branche, quindi delle varie età dei ragazzi. All’allievo si propone un ripensamento sul suo essere capo educatore e capo catechista. Alla fine del campo viene redatta una relazione finale sull’allievo che viene inviata alla Comunità capi.
La nomina a capo Se il capo ha almeno ventuno anni, se ha passato tutte le fasi dell’iter di formazione, se ha svolto bene almeno due anni di servizio in una branca, se c’è l’approvazione della comunità capi, della zona scout, se i giudizi dei campi sono stati positivi, allora i capi scout nazionali dell’Agesci fanno la nomina a capo, che è riconosciuta a
Il tirocinio A questo punto parte il tirocinio: per un anno il nuovo capo fa esperienza con i ragazzi come aiuto a capi esperto, gli si affidano gradualmente degli incarichi e partecipa attivamente alle attività dei ragazzi, alle uscite e ai campi estivi e invernali. Contemporaneamente partecipa agli incontri di formazione teorica e pratica che vengono proposti dalla Zona e dalla Regione scout che hanno funzioni
di formazione e coordinamento.
Verifica insieme con i capi dei ragazzi del branco o del reparto la sua formazione al metodo e
sviluppa le
capacità tecniche, di animazione e di organizzazione. Partecipa al campo di formazione dei tirocinanti che è propedeutico per la sua scelta di servizio. Dopo un certo periodo di esperienza il nuovo capo partecipa al campo scuola di formazione metodologica, che dura una settimana, in cui gli vengono insegnati e fatti vivere gli strumenti educativi del metodo scout nella branca prescelta, quindi l’allievo impara il metodo dei lupetti oppure il metodo del reparto oppure il branca
rover.
Per
la
branca
livello internazionale.
La formazione permanente Ma i capi continuano ogni momento la loro formazione. Ogni settimana è occasione di confronto e formazione nelle riunioni di comunità capi e della branca. Inoltre la zona Agesci e la regione Agesci propongono momenti di formazione permanente per la branca, su argomenti pratici e teorici e continuano e approfondiscono temi educativi riguardo al metodo ad esempio come si gestisce una riunione, un gioco, un momento di progressione personale ecc. Le occasioni di formazione permanente sono continue e di alto livello durante tutto l’anno. Spesso il capo si confronta con altri modi e con altre esperienze educative di altri capi che diventano
Il campo di formazione metodologica (CFM)
della
lunga esperienza di servizio. In questo campo di
Associativo. L’allievo fa
Il patto associativo
metodo
l’esperienza ci dice che è bene che lo facciano capi con
rover
uno
stimolo a migliorare la qualità educativa dello
scautismo che sta proponendo.
Il progetto del Capo E’ momento di confronto personale con la Comunità capi di verifica delle proprie scelte che viene fato ogni anno. Aiuta il Capo a organizzare e verificare il suo progetto di crescita personale. Si articola in un
PAGINA 3 ripensamento e nella proposta di azioni in vari ambiti:
“Questo pane è il nutrimento del mondo – disse fra sé e sé
io e la realtà
il Vecchio Mulino – non voglio, non posso tenermelo tutto
io e il servizio educativo
per me!”
io e la Comunità Capi e l’Associazione
Chiamò allora a raccolta i bimbi di tutta la terra (dei piccoli
io e la fede.
ci si può sempre fidare) e quando li ebbe tutti intorno a sé, attenti, sospesi, ammutoliti, così parlò con la sua voce
Non manca più nulla: quindi, come si vede, la formazione
antica: “Ragazzi miei, ho qui una montagna di pane dorato,
dei capi è una strada lunga e continua, in cui ogni capo ha
eppure laggiù nel mondo, molti molti uomini hanno
continui momenti di confronto con gli altri capi. La
fame… Alcuni tendono la mano e trovano l’aiuto che
preparazione alla fine serve perché ogni ragazzo venga
cercano: è facile dare a chi chiede.
educato personalmente, e venga ricercata per ciascun
Altri invece non parlano, non si lamentano. Nessuno si
ragazzo la strada migliore e più adatta per lui.
accorge di loro!”.
LA FIABA DEL VECCHIO MULINO
d’argento: “Noi, noi li sapremo trovare!” Era il più piccino
“Ma questa è una fiaba – dirà qualcuno – e noi siamo
“E’ proprio questo che aspettavo da voi!” – riprese allora il
Una vocina si levò dritta e sicura come una piccola freccia
In fondo a una valletta verde, nel folto di un bosco di abeti, che per farsi sentire si era arrampicato in cima alla madia. “Noi, noi, noi ” ripeterono tutti in una voce sola. c’era una volta un vecchio mulino. grandi”. “E’ vero, questa è una fiaba e voi siete grandi”. Ma è anche vero che vi sono fiabe più vere delle storie vere, più profonde della sapienza dei saggi, più trasparenti di uno specchio di acqua limpida e quieta. Ascoltate dunque la fiaba del Vecchio Mulino e vedrete…
Vecchio Mulino con la voce un po’ rauca per la commozione – “A voi non sfugge la traccia della lepre nel bosco, la scia della lucertola sul prato. Voi siete abituati ai pazienti agguati fra le alte erbe nel folto della macchia. Siete capaci di sorprendere il segreto del fiore che sboccia, dell’uccellino che prepara il suo nido, dell’insetto che
l’amore in agguato.
scompare tra la sabbia.
abeti, tutt’intorno, vegliavano, dondolando tristi e
dietro all’imposta socchiusa di una povera casa, nel sorriso
Il Vecchio Mulino era stanco, era solo. La fonte che gli dava E così sono certo che vi sarà facile scoprire, snidare, la la vita si era disseccata. Da lunghi anni dormiva mentre gli stanchezza, la fame, le speranze che si nascondono a volte silenziosi le loro cime verso il cielo. Ma ecco che un bel giorno il richiamo scrosciante e allegro dell’acqua di un rivo lo scosse dal suo torpore. “Mulino, Mulino, su sveglia! Il grande fiume che scorre laggiù ci manda da te per metterti in moto, ci manda da te
triste della vecchietta seduta sull’uscio, nel passo stanco dell’uomo che cerca lavoro, negli occhi sgranati del bimbo che tace… Andate dunque, con un bel pane stretto sul cuore e sulle labbra una sola, silenziosa, domanda: ‘E oggi, fratello, che cosa ti posso dare?’ E sia il vostro dono una
per darti la vita. Sveglia Mulino…!” E subito le acque
meravigliosa sorpresa, il più bel segreto dell’Amore!”
fatica – finalmente si misero a girare. Gira, gira sempre più
dorate sparse sul terreno. E il Vecchio Mulino, contento, si
presero a lambire le vecchie mura, a scorrere forte, sempre I piccoli non se lo fecero ripetere due volte. In un baleno della montagna di pane non rimasero che poche briciole più forte, finché le ruote scricchiolando – e con quanta forte, più sciolte, più svelte, le ruote destarono le mole dal loro pesante sonno di pietra. Gira, gira le mole macinarono il buon grano generoso e ben presto dalle madie ricolme
rimise al lavoro.
NOTIZIE DAL REPARTO:
sgorgò un candido fiume di soffice farina. Attenti, pronti dalla loro vedetta, se ne accorsero gli Angioletti e capirono
Il giorno 19 gennaio nella parrocchia della Rosa, si è svolto
subito che laggiù, in quella valletta verde, c’era un bel
l’incontro di tutte le CONCA dei Gruppi Scout di Livorno
daffare per loro.
cioè di tutti i capisquadriglia e vice capisquadriglia dei
Scesero svelti nel cuore della notte, frusciando luminosi tra Vari reparti della città. gli alberi come tante lucciole in festa; entrarono nel
Noi abbiamo partecipato in 7 a questo evento e la maggior
Vecchio Mulino e lavora, lavora, trasformarono ben presto
parte di noi erano i più piccoli di tutti poiché siamo un
la bianca farina in una montagna di pane dorato.
reparto molto “giovane” ma non per questo meno carico di
Alle prime luci del mattino, infarinati come tanti piccoli
energia.
mugnai, se ne volarono alla loro dimora, lasciando nel
Tutte le riflessioni della giornata erano incentrate su come
bosco tante candide scie, mentre uno squisito profumo si
possiamo essere buoni ma soprattutto responsabili capi e
spandeva per la valle e saliva su su, verso il cielo.
vice capisquadriglia. Abbiamo fatto vari giochi: uno era Tabù dove dovevamo
PAGINA 4 mostrare tutte le caratteristiche e gli atteggiamenti che un buon capo e vice deve possedere. In un altro gioco dovevamo scegliere dei pregi e alcune virtù ,simboleggiati da alcuni organi, come cervello per pensare orecchie per ascoltare e cuore per saper amare, e comporre il nostro “capo o vice ideale”. Al termine dei giochi siamo andati alla messa celebrata da padre Nike. Abbiamo cenato insieme e al termine della serata c’è stato il bivacco durante il quale ci siamo scambiati e abbiamo imparato nuovi canti e giochi. Per ricordarci di quest’incontro molto importante i capi reparto che lo organizzavano ci hanno regalato una spilla )da attaccare al fazzolettone, così da non scordarci mai cosa abbiamo imparato oggi. Questa esperienza è stata molto significativa e ci ha permesso di confrontarci con esploratori e guide di altri reparti e riflettere su noi stessi e sul ruolo che dobbiamo portare a termine per essere sempre pronti in tutte le difficoltà che si possono presentare durante il nostro cammino proprio come dice il motto di reparto: ESTOTE PARATI. Irene
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IL NOSTRO FAZZOLETTONE Il fazzolettone rosso con striscia gialla è quello del Gruppo Livorno 1° di San Giuseppe; i colori sono quelli del quartiere San Marco Pontino; questo gruppo nato nel 1975 chiuse nel 2000; da questo gruppo nacque nel 1986 per gemmazione il Gruppo Livorno 10°; fu aggiunta al fazzolettone base una striscia celeste che ricorda i colori del quartiere Corea;
QUIZ NODI SCOUT Proponiamo a tutti i Genitori degli scout del Gruppo un gioco : Tra tutti coloro che indovineranno il nome dei nodi sotto riportati inviando una Email al seguente indirizzo ; danycelo@gmail.com o consegnando la risposta ai capi unità verrà estratta una bottiglia di Vino (Buono)
CAMPEGGI ESTIVI DEL GRUPPO Branco Dhak : Pracchia (PT) 20-27 luglio 2013 Branco Waingunga : Poggio di Loro (AR) 28 luglio –04 agosto 2013 Reparto Meloria Rosa dei venti: Sereto (Ar) 6-14 luglio 2013 Noviziato Clan Scirocco: Via Francigena ultima settimana Agosto
INIZIATIVE DI GRUPPO 02 Giugno Cresime a Valle Benedetta 09 Giugno Giornata con i genitori a San Rossore 12-13 Giugno Fiera di Sant’Antonino Via Provinciale Pisana