10° Pellegrinaggio “Camminando con Sant’ANGELA” da Brescia a Desenzano d/G - 19 e 20 Marzo 2011
Influssi francescani nella spiritualità di sant’Angela Merici
Parrocchia di S. Angela Merici- Compagnia di S.Orsola Amici di S.Angela
Programma Primo giorno : Sabato 19 Marzo 2011- Da Brescia a Desenzano d/G tappe
orario partenza
-
5,45
1
5,55
2
7,05
3
7,35
4
8,10
5
9,15
6
Descrizione
Ritrovo in via Crispi a Brescia, presso Santuario di S. Angela Merici e momento di preghiera nella cripta. Partenza per la parrocchiale di S.Angela a S.Polo in via Cimabue. Partenza per la parrocchiale di S. Eufemia – passando per Sanpolino. Partenza per la parrocchiale di Caionvico.
orario arrivo
Km.
-
-
6,55
4,4
7,30
6,9
8,05
8,3
9,05
11,1
9,40
12,4
9,50
Partenza per il Santuario di Valverde a Rezzato. Partenza per il convento francescano di Rezzato. Partenza per la parrocchiale di Virle.
10,25
14,7
7
10,35
Partenza per la parrocchiale di Molinetto.
11,30
18,1
8
11,40
Partenza per la Pieve di Pontenove a Bedizzole.
12,30
21,2
Visita all’antica Pieve e pranzo al sacco nei pressi. 9
14,00
10
16,15
11
17,30
Partenza per Sedena. A Salago di Bedizzole, incontro con altri pellegrini partiti da Calcinato e Ponte S. Marco. Partenza per l’Abbazia di Maguzzano Partenza per il Centro di Spiritualità Mericianum in località Brodazzo di Desenzano, dove secondo la tradizione, S. Angela ebbe la visione della scala. 2
16,00
27,8
17,10
31,5
18,15
33,5
Secondo giorno : Domenica 20 Marzo 2011 Si svolge interamente nel territorio di Desenzano del Garda tappe
orario partenza
0
6,30
1
8,00
2
8,55
3
9,10
4
9,30
5
10,00
11,15
descrizione
orario arrivo
Km.
-
-
8,45
2,6
Partenza per piazza Malvezzi, luogo del monumento a S.Angela, patrona della città di Desenzano. Trasferimento al vicinissimo Duomo di Desenzano.
9,00
2,8
9,15
2,9
Partenza per via Roma, piazza Feltrinelli, lungolago, via S.Maria, Istituto S.Angela. Partenza per via Pasubio, via Bonvicino, via Dante Alighieri, stazione FFSS, via Adamello, località Grezze, casa di S.Angela. Visita e meditazione nella CASA di S. ANGELA.
9,40
3,6
10,30
5,6
Al Centro di Spiritualità Mericianum in località Brodazzo: sveglia, recita delle lodi con le suore, colazione. Partenza a piedi per la casa natale di S.Angela Merici a Desenzano.
11,15
Celebrazione eucaristica nella CASA di S. ANGELA
12,00
Fine pellegrinaggio. Saluti e rientro alle rispettive abitazioni in auto o in treno.
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Prima tappa: Santuario di S. Angela Introduzione V. O Dio, vieni a salvarmi. R. Signore, vieni presto in mio aiuto. Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo. Come era nel principio, e ora e sempre nei secoli dei secoli. Amen Preghiera e benedizione all’inizio del pellegrinaggio Dio onnipotente e misericordioso, tu provvedi a chi ti ama e sempre e dovunque sei vicino a chi ti cerca con cuore sincero; assisti i tuoi figli nel pellegrinaggio e guida i loro passi nella tua volontà, perché, protetti dalla tua ombra nel giorno e illuminati dalla tua luce nella notte possano giungere alla mèta desiderata. Per Cristo nostro Signore. R. Amen. Spiritualità di S.Angela Angela, terziaria francescana, negli ultimi anni della sua vita si trasferì in alcune stanze che i Canonici le avevano messo a disposizione nel chiostro meridionale della chiesa di S. Afra. È l’inizio di un cammino d’interazione spirituale, forse iniziato con quel Serafino da Bologna che la tradizione vuole confessore di S. Angela. Nel trasferirsi di Angela a S. Afra si può “leggere” un distacco dalla spiritualità francescana e un accostarsi alla spiritualità dei Canonici Lateranensi, promotori di una vita contemplativa ispirata ai principi 4
della “devotio moderna” e fautori di un nuovo modello di spiritualità femminile, imperniato sull’orazione mentale e alieno da manifestazioni mistiche straordinarie, come la profezia e la stigmatizzazione. In questi luoghi prenderà forma il suo evangelismo e questo luogo diverrà il cenacolo della Compagnia di sant’Orsola, tanto che lei chiederà di essere sepolta nella chiesa di S. Afra anziché in una chiesa francescana. Quando la sera del 27 gennaio 1540 in città si sparse la voce del suo “transito”, gran folla si riversò nella chiesa inferiore di S. Afra, ove il suo corpo era stato composto in una bara aperta. Per trenta giorni restò esposto all’incessante pellegrinaggio di fedeli senza che il suo corpo mostrasse segni di decomposizione. Ecco come un biografo dell’epoca, Pandolfo Nassino, registra nel suo diario l’avvenimento: De Sur Anzola di Merichi Adì 27 Zenaro 1540 morse la filiola del q. Thomaso di Merichi de Desenzano terra Bressana, de età. de anni circa 65 in 70, donna magra de corpo et de comune statura, vestita de beritino; fo adì 28 soprascritto portata in S.ta Afra, seu in S.to Faustino et S.to Jovita ad sanguínem, a hori 16 del di 28 soprascritto cum tanta solemnità et giente come se fosse sta uno signore. La causa, questa Madre Sur Anzola a tutti predicava la fede del sumo Dio che tutti se inamorava de lei. Et fo lassata così in ditta giesia de S.ta Afra per alquanti dì che mai non se putrefece cosa alcuna de sua persona, et fo poi messa in ditta giesia in uno sepulcro over deposito cum grandissimo honore.
Raccontano i suoi primi biografi che dopo la sua morte accaddero eventi straordinari e che nelle prime sere sopra la chiesa di S. Afra apparve un grandissimo splendore o sia una lucidissima stella corrispondente perpendicolarmente al sito dove giaceva il Corpo Beato. Canto: Tenete l’antica strada (pag. 30) 5
Seconda tappa: Parrocchia di S. Angela Preghiera Preghiera a S. Angela Merici Patrona di Brescia O Angela Santa, la Comunità bresciana con dovuto affetto ti riconosce e venera sua Patrona insieme ai Santi Martiri Faustino e Giovita. Per questo con fiducia a te ricorriamo. Innanzitutto con te rendiamo lode al Padre che ti ha separata dalle tenebre di questo misero mondo e ti ha resa luce per indicare la via della fede, della santità e della vita eterna. Con te rendiamo lode al Figlio, Gesù Cristo, che ti ha eletta per essere vera e intatta sua sposa, ornandoti del singolare dono della verginità per il Regno. Con te rendiamo lode allo Spirito santo che ha plasmato il tuo cuore secondo i sentimenti di Cristo, ti ha ispirato a suscitare nella Chiesa la novità della consacrazione verginale nel mondo e a promuovere nella società progetti e propositi di concordia e di pace. Ed ora affidiamo a te la nostra Chiesa: pastori, consacrati e laici, uniti nella fede e nell’amore siano sacramento di Cristo per quanti qui vivono ed operano, soffrono e sperano. Con te trepidiamo per i fratelli, che come ciechi non conoscono o non si curano di conoscere l’amore di Cristo Crocifisso e per i quali eri disposta a versare il tuo sangue. A te che in famiglia sei stata iniziata alla vita cristiana, affidiamo le nostre famiglie, spesso provate da incertezze, insufficienze e sofferenze. Nella comunione d’amore i genitori accolgano i figli come dono di Dio, li educhino alla scuola del Vangelo, affinché, riconoscendo la voce dello Spirito secondo la propria vocazione, collaborino efficacemente alla edificazione del Regno. A Te, che con amore verginale hai testimoniato la forza rinnovatrice del Vangelo a uomini e donne di ogni condizione, affidiamo le nostre aspirazioni di giustizia e di pace unitamente al nostro impegno di condivisione per tutte le iniziative promosse nelle nostre comunità a favore dell’educazione della gioventù e della solidarietà verso i più deboli, soli ed emarginati. 6
Proteggi con cuore materno le giovani perché, educate all’amore sereno e casto, sul tuo esempio promuovano con amore generoso e premuroso la dignità della donna sia nel matrimonio che nella vita consacrata, e con la luce della fede e la forza della speranza favoriscano una convivenza rispettosa e solidale. S. Angela prega per noi e proteggici! Amen. Spiritualità di S. Angela Fu a Salò che Angela vestì l’habito bigio et berettino entrando nel Terz’Ordine di San Francesco. A quest’abito, che la accompagnerà per tutta la vita diventando uno degli elementi essenziali dell’iconografia mericiana, ella sarà particolarmente legata al punto da voler essere sepolta con esso. Nei lunghi anni passati nella riviera benacense la sua direzione spirituale fu esercitata dai frati cappuccini, fonti delle notizie agiografiche sulla sua adolescenza nella Riviera salodiana. I suoi primi biografi tendono, però, a ricondurre tale scelta al desiderio di maggiore frequenza alla Mensa Eucaristica, più che a un’adesione sostanziale alla spiritualità francescana. “Giunta all’età di potersi comunicare, non contenta dell’ordinario di quei tempi ne’ quali era in tutto quasi estinta la frequentia di SS.mi Sacramenti, et molto bramosa di quella, spinsela lo spirito, per aver occasione et santo pretesto di frequentarli, a farsi del Terzo Ordine di S. Francesco, pigliando di fuori l’habito bigio et berettino, dentro vestita dello spirito di questo gran patriarcha, humile, povero, divoto, ardente et crocifisso.” In realtà la sua adesione alla spiritualità francescana fu assai più profonda e si mantiene vitale e profonda per tutta la prima parte della sua esistenza. Canto: Canzone di San Damiano (pag. 31)
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Terza tappa: Parrocchia di S. Eufemia Preghiera Oh, Signore, fa' di me lo strumento della Tua Pace; Là, dove è l'odio che io porti l'Amore. Là, dove è l'offesa che io porti il Perdono. Là, dove è la discordia che io porti l'Unione. Là, dove è il dubbio che io porti la Fede. Là, dove è l'errore che io porti la Verità. Là, dove è la disperazione che io porti la Speranza. Là, dove è la tristezza, che io porti la Gioia. Là, dove sono le tenebre che io porti la Luce. Oh Maestro, fa' ch'io non cerchi tanto d'essere consolato, ma di consolare. Di essere compreso, ma di comprendere. Di essere amato, ma di amare. Poiché: è donando che si riceve, è perdonando che si ottiene il Perdono, ed è morendo, che si risuscita alla Vita eterna. Spiritualità di S.Angela A quasi quarant’anni accetta di trasferirsi a Brescia, in casa Patengola, per consolare Caterina per la morte dei suoi due figli per ubbidire al comando de’ Superiori Francescani, al Terz’Ordine de’ quali erasi consacrata. In città modellò la sua esistenza su quella del Poverello d’Assisi, non solo per i digiuni, le estenuanti preghiere, l’umiltà di vita e la diffusione della Parola, ma soprattutto nell’affidare l’intera sua esistenza interamente alla Provvidenza. Essa, infatti, visse di carità per più di vent’anni ospite in casa d’altri praticamente senza alcun reddito, ma sempre in “perfetta letizia”. 8
Quarta tappa: Chiesa di Caionvico Preghiera O Dio, Padre misericordioso, che in Sant’Angela Merici hai dato alla tua Chiesa un modello di carità sapiente e coraggiosa, fa che per il suo esempio e la sua intercessione possiamo comprendere e testimoniare la forza rinnovatrice del Vangelo per Cristo Nostro Signore. Amen. Spiritualità di S. Angela Ma quale S. Francesco, Angela ha conosciuto: quello trinitario degli scritti o quello cristocentrico di san Buonaventura. Dal confronto degli scritti emerge come il francescanesimo di Angela sia in grado di fondere i due aspetti. Entrambe le Regole sono composte da dodici capitoli che, con gli scritti annessi, costituiscono l’elemento pedagogico caratterizzante la via di perfezione, con l’indicazione dei mezzi necessari dettati da chi già intravede il glorioso finale. Da questo punto di vista il Prologo della Regola mericiana è un capolavoro di entusiasmo e di eloquenza; si apre con la descrizione della grandezza del dono ricevuto: Con la nova Compagnia, venuta dal Cielo in forza et possanza dello Spirito Santo, ogni donna consacrata può santificare la propria esistenza vivendo e operando nel mondo sul modello della chiesa primitiva. Questa nuova condizione consacrata ribalta nei cieli le gerarchie sociali dei destini femminili, per cui come le Imperatrici, Regine, Duchesse desidereranno esser state almeno ancelle delle nuove spose di Cristo. 9
Quinta tappa: Santuario Beata Vergine di Valverde di Rezzato
Preghiera Salve, o Regina, madre di misericórdia, vita, dolcezza e speranza nostra, salve. A te ricorriamo noi esuli figli di Eva, a te sospiriamo, gementi e piangenti in questa valle di lacrime. Orsù dunque, avvocata nostra, rivolgi a noi quegli occhi tuoi misericordiosi. E mostraci dopo questo esilio Gesù, il frutto benedetto del tuo seno. O clemente, o pia, o dolce Vergine Maria
Spiritualità di S.Angela Sia per Francesco che per Angela la rivelazione della Regola è opera diretta di Dio: ...questa santa Regola viene da Dio (Angela); E dopo che il Signore mi donò dei frati, nessuno mi mostrava che cosa dovessi fare; ma lo stesso Altissimo mi rivelò che dovevo vivere secondo la forma del santo Vangelo. Ed io con poche parole e semplicemente lo feci scrivere, e il signor Papa me lo confermò (Francesco). In tutta la Regola mericiana si respira un’aria di gioiosità francescana: l’ingresso nella Compagnia avverrà infatti allegramente e di propria volontà, dopo che l’Orsolina avrà manifestato la ferma intenzione di servir a Dio in tal sorte di vita e di vivere la verginità lietamente e in carità.
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Nel Proemio e nei Ricordi si assiste, inoltre, al tipico capovolgimento dei binomi dolore et tristezza, tribulazione e affanno in gaudio et allegrezza che richiama quello che Francesco pone all’inizio della sua conversione legato all’incontro con il lebbroso: ...poiché, essendo io nei peccati, mi sembrava cosa troppo amara vedere i lebbrosi; e il Signore stesso mi condusse tra loro e usai con essi misericordia. E allontanandomi da essi, ciò che mi sembrava amaro mi fu cambiato in dolcezza d’anima e di corpo. Canto: Salve Regina (pag. 30)
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Sesta tappa: Convento francescano di Rezzato Preghiera a San Francesco Attiraci a te, o padre santo, perché corriamo nella fragranza dei tuoi profumi: tu vedi quanto siamo tiepidi e accidiosi, languidi e pigri, quasi morti per la nostra negligenza. Il piccolo gregge già ti segue con passo incerto, e gli occhi deboli, abbagliati non sopportano i raggi della tua perfezione. Rinnova i nostri giorni, come all'inizio, specchio e modello dei perfetti, e non permettere che siano dissimili nella vita quelli che ti sono conformi nella professione. Ricordati, o padre, di tutti i tuoi figli. Tu, o Santissimo, conosci perfettamente come, angustiati da gravi pericoli, solo da lontano seguono le tue orme. Da' forza per resistere, purificali perché risplendano, rendili fecondi perché portino frutto. Ottieni che sia effuso su di loro lo spirito di grazia e di preghiera, perché abbiano la vera umiltà che tu hai avuto, osservino la povertà che tu hai seguito, meritino quella carità con cui tu hai amato sempre Cristo crocifisso. Spiritualità di S. Angela Madonna povertà. Nel primo capitolo della Regole Francesco condensa in poche parole l’essenza della vita dei frati minori: seguire il Vangelo vivendo in obbedienza, in castità e senza nulla di proprio. Il tema del sine proprio (nulla possedere) è ulteriormente precisato nei capitoli successivi in cui Francesco tesse l’elogio della più radicale spoliazione, affidando integralmente la propria esistenza alla Provvidenza:
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I frati non si approprino di nulla, né casa, né luogo, né alcuna altra cosa. E come pellegrini e forestieri in questo mondo, servendo al Signore in povertà ed umiltà, vadano per l’elemosina con fiducia. Il concetto del “nulla possedere” è dunque assai più radicale della comune accezione di povertà materiale, solo chi non trattiene nulla per sé, solo chi è pellegrino, può aprirsi alla dimensione cosmica dell’amore. Angela praticò una povertà di vita simile a quella di Francesco (dormiva su di una stuoia con una pietra come cuscino, praticava digiuni estenuanti e viveva dell’altrui ospitalità e di carità) tuttavia non la impose allo stesso modo alla Compagnia di sant’Orsola. Essa accoglie la radicalità del concetto del non lasciarsi possedere da nulla, ma distingue fra povertà temporale e povertà di spirito: Esortemo finalmente ciascuna ad abbrazzare la povertà, non solamente quella dell’effetto di cose temporali, ma sopra tutto la vera povertà di spirito, per la quale lo homo si spoglia il cuore da ogni affetto, et speranza di cose create, et transitorie, et di se stesso. Infatti la sua Compagnia e le sue vergini vivono ed operano nel mondo e non possono sottrarsi alle sue leggi, ecco perché non è proibito loro il detenere denaro e beni. Quello che conta è il non farsi possedere, assorbire da essi, pertanto: ...ognuna si sforzi spoliarsi del tutto, et metter ogni suo bene, amore, et delettatione, non in robba, non in cibi, non in parenti, non in se stessa et alcuna sua propria provisione (decisione) et sapere, ma solo in Dio, et in la sua sola benigna et ineffabile providentia. Canto: Cantico delle creature (pag. 31)
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Settima tappa: Chiesa di Virle Treponti Preghiera Padre, mi abbandono a Te, fa' di me ciò che ti piace. Qualsiasi cosa tu faccia di me, ti ringrazio. Sono pronto a tutto, accetto tutto, purché la tua volontà si compia in me, e in tutte le tue creature: non desidero nient'altro, mio Dio. Rimetto l'anima mia nelle tue mani, te la dono, mio Dio, con tutto l'amore del mio cuore, perché ti amo. E’ per me un'esigenza di amore, il donarmi a Te, l'affidarmi alle tue mani, senza misura, con infinita fiducia: perché Tu sei mio Padre.
Spiritualità di S.Angela La proposta di Angela è così “inattuale”, fuori dal tempo storico che si stava preparando, da essere già avversata poco dopo la sua morte e il biasimo non risparmiò neppure la figura della fondatrice, quella sor Angela che aveva sollecitato tante vergini a promettere virginitade, senza un risguardar dove le lassava nelli perigoli del mondo, paragonandosi ad un santo Benedetto, una santa Chiara, un santo Francesco. Anzi ancor ella ha voluto esser da più, et pensava, assegurandose, a poner vergini in mezzo del mondo, cosa che mai ardite alcun de patriarchi.
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Ottava tappa: Chiesa di Molinetto Preghiera O Dio, nostro Padre, tu hai voluto che la Chiesa continuasse nel mondo l'opera di Cristo e fosse il segno vivente di lui. Ti preghiamo che la Chiesa, che siamo noi, imiti il suo Capo. Come Cristo ha compiuto la redenzione attraverso la povertà e le persecuzioni, così anche la Chiesa prenda la stessa via per comunicare agli uomini i frutti della salvezza. Come Cristo è stato inviato da te, padre, a dare la buona notizia ai poveri, a cercare e salvare ciò che era perduto, così anche la Chiesa circondi di affettuosa cura quanti sono afflitti da umana debolezza e riconosca nei poveri l'immagine del suo Fondatore, povero e sofferente, e si metta il loro servizio con amore. Gesù Cristo, pur essendo Dio, spogliò se stesso prendendo la natura di servo, e per noi da ricco che era si fece povero. Così la Chiesa non cerchi la gloria della terra, ma diffonda l'umiltà e l'abnegazione. ti preghiamo per la Chiesa: trovi sempre in Cristo risorto, vincitore della morte e del peccato, la forza per vincere con pazienza e amore le sue interne ed esterne difficoltà.
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Spiritualità di S.Angela Molti sono dunque i punti di contatto fra S. Francesco e S. Angela che emergono dal raffronto tra la loro spiritualità e la loro opera. Entrambe queste due figure di grandi riformatori hanno aperto nuove vie di santità in periodi di crisi della Chiesa, bisognosa di riforma dall’interno, rispondendo sino in fondo alla Chiamata: S. Damiano (“Riparare la Chiesa che va in rovina”) e il Brudazzo (dare una nuova dignità “apostolica” alla Consacrazione femminile nel mondo con la Compagnia di sant’Orsola). In sant’Angela risalta, inoltre, un carisma tutto particolare definibile come senso e consapevolezza di una reale maternità spirituale. In Francesco la povertà è espressione di amore e di scelta da cui promana la fecondità apostolica. In Angela l’accento è posto sulla verginità che la fa sposa di Cristo e madre degli spiriti.
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Nona tappa: Antica Pieve di Pontenove Preghiera Alzo gli occhi verso i monti: da dove mi verrà l'aiuto? Il mio aiuto viene dal Signore: egli ha fatto cielo e terra. Non lascerà vacillare il tuo piede, non si addormenterà il tuo custode. Non si addormenterà, non prenderà sonno il custode d'Israele. Il Signore è il tuo custode, il Signore è la tua ombra e sta alla tua destra. Di giorno non ti colpirà il sole, né la luna di notte. Il Signore ti custodirà da ogni male: egli custodirà la tua vita. Il Signore ti custodirà quando esci e quando entri, da ora e per sempre. Canto: Camminerò (pag. 32)
Sala go : i ncontr o c on g li a mi ci di Ca lci nato e P onte S. Marco
Preghiera S. Angela: In questo tempo e in questa storia desidero rifugiarmi ai piedi di Gesù Cristo per essere da Lui guidata, istruita e illuminata
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Desidero tenere l'antica strada,ordinata e confermata da tanti santi,per ispirazione dello Spirito Santo e voglio fare vita nuova. Amen! Spiritualità di S. Angela Per la Merici la nuova vita evangelica implicava una trasformazione individuale così profonda da costituire già un’anticipazione della vita celeste. Pur nella sua libertà interiore ella era convinta che la via di perfezione proposta fosse troppo ardua se non si fosse strutturata in un’organizzazione, la Compagnia di Sant’Orsola, che a sua volta si integrasse nelle strutture ecclesiastiche diocesane. Per questo ella articola l’obbedienza nei notissimi sette punti: primo ai comandamenti divini, poi alla Chiesa, poi alle autorità spirituali (Vescovo, Padre spirituale, Governatori e Governatrici della Compagnia), poi alle autorità naturali ( padre e madre et altri superiori di casa), poi a quelle civili. Infine con grande modernità ella poneva sopra a tutto l’ascolto diretto della Parola di Dio e raccomandava alle sue figlie di ubbidire: alli consigli et inspiratione che di continuo ne manda il Spirito Santo nel cuore, la cui voce sarà sempre più chiara nella misura in cui ci sarà una purificazione interiore. Hor, in conclusione: obedire a Dio, et a ogni creatura per amor de Dio, come dice l’Apostolo, pur che non ce sia comandata cosa alcuna contra l’honor di Dio et della propria honestate. È interessante osservare come san Francesco ponesse la questione dell’obbedienza in termini analoghi: ... se un ministro avrà comandato ad un frate qualcosa contro la nostra vita o contro la sua anima, il frate non sia tenuto ad obbedirgli; poiché non è obbedienza quella in cui si commette delitto o peccato.
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In ricordo dei nostri defunti
Canto: Quando busserò (pag. 33)
Decima tappa: Chiesa di Se dena Preghiera Alto e glorioso Dio, illumina il core mio. Dammi fede retta, speranza certa, carità perfetta. Dammi umiltà profonda, dammi senno e cognoscimento che io possa sempre servire con gioia i tuoi comandamenti. Rapisca, ti prego, Signore, l'ardente e dolce forza del tuo amore la mente mia da tutte le cose perchè io muoia per amor tuo, come tu moristi per amor dell'amor mio.
Spiritualità di S. Angela Particolare è anche l’applicazione del concetto di “minorità”, di palese derivazione francescana, che Angela utilizza per qualificare il concetto di autorità. Nel segno dell’amore si modellano anche i rapporti fra le consorelle e si struttura gerarchicamente l’intera Compagnia secondo il criterio 19
francescano della “minorità”, che però la Merici applica in particolare ai vertici, dall’alto verso il basso: ecco perché raccomanda alle colonnelle, dirette superiore: di piantar in voi questo bon concetto et humil sentimento: che non vi reputate degne di essere superiore et colonelli. Anzi tegniteve come ministre et serve, considerando che voi più haveti de bisogno de servirle, che lor non hanno di esser servite da voi o governate, et che Dio ben gli potrebbe provedergli per altri mezzi megliori ancor che non seti voi. Canto: E’ bello andar (pag. 32)
In Quaresima partecipa agli incontri del Vangelo in famiglia
Maddalena e Elisabetta Girell
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Undicesima tappa: Abbazia di Maguzzano Preghiera Signor mio,illumina le tenebre del mio cuore, dammi la grazia di morire piuttosto che offendere oggi stesso la tua divina Maestà. E rendi sicuri i miei affetti e i miei sensi, così che non deviino né a destra né a sinistra, nè mi distolgano dal luminosissimo tuo volto, che fa contento ogni cuore afflitto. Degnati, o benignissimo Signore, di perdonarmi tante offese, e ogni mio fallo che mai abbia commesso fino ad ora dal giorno del santo battesimo. Degnati di perdonare i peccati, ahimè, anche di mio padre e di mia madre, e dei miei parenti ed amici, e del mondo intero. Te ne prego per la tua sacratissima passione e per il tuo sangue prezioso sparso per amor nostro; per il tuo santo nome: sia esso benedetto sopra la rena del mare, sopra le gocce delle acque, sopra la moltitudine delle stelle. Mi dolgo d'essere stata tanto lenta a incominciare a servire la tua divina Maestà. Ahimè! Finora non ho mai sparso neppure una piccola goccia di sangue per amor tuo, e nemmeno sono stata obbediente ai tuoi divini precetti, e ogni avversità mi è stata aspra per il mio poco amore per te. Signore, in luogo di quelle misere creature che non ti conoscono, né si curano di partecipare ai meriti della tua sacratissima passione, mi si spezza il cuore, e volentieri (se lo potessi) darei io stessa il mio sangue per aprire la cecità delle loro menti. 21
Perciò, Signore mio, unica vita e speranza mia, ti prego: degnati di ricevere questo mio cuore vilissimo ed impuro, e di bruciare ogni suo affetto e ogni sua passione nell'ardente fornace del tuo divino amore. Ti prego: ricevi il mio libero arbitrio, ogni atto della mia volontà, la quale da sé, infetta com'é dal peccato, non sa discernere il bene dal male. Ricevi ogni mio pensare, parlare ed operare; insomma: ogni cosa mia, tanto interiore quanto esteriore. Tutto questo io offro ai piedi della tua divina Maestà. E ti prego, degnati di riceverlo, benché io ne sia indegna. Amen". Spiritualità di S. Angela Nei suoi scritti Angela ha bisogno di comunicare alle sue figlie il suo spirito, di legarle a sé in forza di una missione che essa ha ricevuta da Dio. «Direte a loro, ancora, che ora [che sono morta] son più viva di quando mi vedevano corporalmente, e che ora le vedo e le conosco di più...». Il Legato primo di sant'Angela è che le sue figlie debbano sentire la sua presenza di amore, debbano riconoscere questa sua presenza efficace, vivere, come essa lo vive, un rapporto con lei. L'insegnamento più importante degli scritti di sant'Angela non è dunque di una morale, di un'ascetica, di una mistica bensì il primato di un amore vivo, eterno che supera la barriera della morte . Canto: Amici miei (pag. 34)
In Quaresima partecipa agli incontri del Vangelo in famiglia 22
Arrivo al Mericianum di De senzano Preghiera Lodate Dio nel suo santuario, lodatelo nel suo maestoso firmamento. Lodatelo per le sue imprese, lodatelo per la sua immensa grandezza. Lodatelo con il suono del corno, lodatelo con l'arpa e la cetra. Lodatelo con tamburelli e danze, lodatelo sulle corde e con i flauti. Lodatelo con cimbali sonori, lodatelo con cimbali squillanti. Ogni vivente dia lode al Signore.
Spiritualità di S.Angela La prima testimonianza scritta della “Scala mistica” è del 1566 ed è contenuta in una lettera di Padre Landini, all’osservante Francesco Visdomini. Questa lettera può essere considerata nella struttura e nei contenuti un vero e proprio pamphlet della via mericiana ed è qui che per la prima volta in quell’ininterrotto snodarsi della processione di angeli e vergini che unisce la terra al cielo, la si accosta implicitamente alla scala di Giacobbe, questa volta però al femminile, nuovo patto al femminile fra Cielo e terra.
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La fondatrice della Compagnia di S. Orsola fu una certa Angela, et di nome et di vita, contadinella di sangue, ma di santità nobile et famosa. Nacque nel contado di Brescia sopra Salò, et mentre che nel campo l'altre sue compagne mietitore andavano a merenda, lei si slontanava all'oratione; et una volta, elevata in spirito, parvegli aprirsi il cielo et uscir una processione maravigliosa d'angeli et di verginelle, scambievolmente a doi a doi, gli angeli in varie sorte di stromenti sonavano, et le verginelle cantavano; et essa il suono udì talmente, che lo sapeva cantare. Et passando oltre la processione, arrivò una vergine sua sorella, già di buona vita, la qual poco avanti era andata al paradiso; la qual, fermatasi con tutta la processione, le predisse che Dio si voleva servir di lei, et che essa haverebbe fatta una Compagnia dì vergini, la qual si doveva dilatar grandemente. Parlo per udita dà parecchie persone serve di Dio, che quasi tutte fumo al suo tempo. Doppo questa visione se n'andò in Gierusalemme; et, divenuta cieca, fu nel ritorno miracolosamente illuminata. Et seguì anco questa maraviglia: che, non sapendo lettere, acquistò tanta intelligenza, ch'ella intendeva li nostri Dottori latini; et, entrata nella città di Brescia, fu di tanto credito appresso de Bresciani, che li gran dottori et predicatori andavano a consegliarsi seco. Fu dotata dí tanta fede che, se fosse stata persa, si sarebbe ritrovata in lei. Era di vita poverissima et austerissima, et fu veduta nel tempo dell'oratione col corpo levata ín aere.
Canto: Resta qui con noi (pag. 34)
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Secondo Giorno di cammino: Comunità del Mericianum di Desenzano
LODI
Prima tappa: Casa natale di s. Angela Spiritualità di S.Angela
La Madre Angela era di tanta gratitudine e gentilezza, che le sembrava di non poter mai remunerare con un atto cortese chi le faceva cordialmente sia pure un piccolo servizio. Con amore materno abbracciava ogni creatura. E chi era il più peccatore, quello era il più accarezzato da lei, perché, se non poteva convertirlo, almeno con dolcezza d’amore lo induceva a far qualcosa di bene o a far meno male. Dagli scritti del Segretario di Angela, Gabriele Cozzano
Preghiera Sant’Angela, intercedi per tutti noi e per le nostre famiglie una viva carità, insegnaci a lasciarci riempire dell’amore di Dio e a donarlo a tutti i fratelli. Amen 25
Seconda tappa: Piazza Malvezzi
Spiritualità di S.Angela Erano quelle sue parole infuocate, potenti e docili, e dette con tal nuovo vigore di grazia che ognuno poteva ben essere costretto a dire: Quivi è Dio. Dagli scritti del Segretario di Angela, Gabriele Cozzano
Preghiera Sant’Angela,nella tua debolezza si è manifestata la potenza di Dio; ottieni a noi la certezza che potremo compiere bene le opere incominciate se non perdermo mai la fede e la speranza. Amen
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Terza tappa: il Duomo Spiritualità di S.Angela …Fate, muovetevi, credete, sforzatevi, sperate, gridate a Lui col cuor vostro: e senza dubbio vedrete cose mirabili indirizzando tutto a lode e gloria della Sua Maestà e a vantaggio delle anime.. Ricordi, premessa
Preghiera Sant’Angela, per la tua disponibilità all’azione dello Spirito Santo, hai contribuito all’avvento del Regno di Dio nel mondo e alla riforma della Chiesa. Che il Santo Spirito trovi in ciascuno di noi questa stessa disponibilità a lavorare con generosità ove il Signore vorrà inviarlo a cantare la sua gloria e ad aiutare i fratelli. Amen
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Quarta tappa: istituto Santa Maria Spiritualità di S.Angela Erano molte le vergini che furono le primizie dello Spirito Santo in questa fraternità… La reverenda Madre Angela fra tutte loro Era come un sole che tutte le altre illuminava. Era come un fuoco e un incendio d’amore che le infiammava. Era come un trono di Dio che le ammaestrava; anzi, il Figlio di Dio sedendo in lei, tutto con lei faceva. Dagli scritti del Segretario di Angela, Gabriele Cozzano
Preghiera Sant’Angela, ci hai insegnato che ogni grazia che domanderemo a Dio ci sarà accordata se saremo uniti di cuore. Insieme con te gli chiediamo di accrescere l’unione tra di noi e lo ringraziamo perché, per tua intercessione, Egli ci esaudirà. Amen
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Quinta tappa: le Grezze Spiritualità di S.Angela Sappiate che ora [che sono morta], son più viva che non fossi quando ero in questa vita, e più vedo e più mi sono care e gradite le opere buone che di continuo vi vedo fare, e ora più voglio e più posso aiutarvi e farvi del bene in ogni senso.. Ricordi, premessa
Preghiera Gloriosa S.Ant’Angela Merici, nome benedetto che risuona in ogni parte del mondo, lodiamo il Padre e lo Spirito per la tua santità che in Cristo illumina la nostra vita ed è gioia per tutta la Chiesa. Amen.
Canto: Tenete l’antica strada (pag. 35)
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CANTI
Tenete l’antica strada e fate vita nuova Ritornello: Tenete l’antica strada e fate vita nuova! Sempre la principal risorsa vostra sia ricorrere ai piedi di Gesù e sempre obbedite ai consigli e alle ispirazioni dello Spirito (Rit.) Desiderate sempre la concordia, custoditela con tutte le vostre forze. Vivete in modo che i vostri figli si comportino specchiandosi in voi (Rit.) Fedelmente e con allegrezza grande perseverate in quanto iniziato. Dio desidera solo il vostro bene, state consolate e beneditelo. (Rit.)
Salve Regina Salve Regina, Madre di misericordia, vita, dolcezza, speranza nostra, salve! Salve Regina. A te ricorriamo, esuli figli di Eva. A te sospiriamo, piangenti, in questa valle di lacrime. Avvocata nostra, volgi a noi gli occhi tuoi, mostraci dopo questo esilio il frutto del tuo seno, Gesù. Salve Regina, Madre di misericordia, o clemente, o pia, o dolce Vergine Maria. Salve, Regina! Salve! Salve!
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Canzone di San Damiano Ogni uomo semplice porta in cuore un sogno con amore ed umiltà potrà costruirlo. Se con fede tu saprai vivere umilmente più felice tu sarai anche senza niente. Rit.: Se vorrai ogni giorno con il tuo sudore una pietra dopo l'altra alto arriverai. Nella vita semplice troverai la strada che la pace donerà al tuo cuore puro. E le gioie semplici sono le più belle sono quelle che alla fine sono le più grandi. Rit. : Dai e dai ogni giorno con il tuo sudore una pietra dopo l'altra alto arriverai.
Cantico delle creature Dolce sentire, come nel mio cuore, ora umilmente sta nascendo amore... dolce capire che non son più solo, ma che son parte di una immensa vita che generosa risplende intorno a me... dono di Lui, del suo immenso amore. Ci hai dato il cielo e le chiare stelle fratello sole e sorella luna, la madre terra con frutti, prati e fiori, il fuoco, il vento, l’aria e l’acqua pura, fonte di vita per le Sue creature. Dono di Lui, del Suo immenso amore, Dono di Lui, del Suo immenso amore. 31
E’ bello andar E’ bello andar coi miei fratelli per le vie del mondo e poi scoprire Te nascosto in ogni cuor. E veder che ogni mattino Tu ci fai rinascere e fino a sera Sei vicino nella gioia e nel dolor. Rit.: Grazie perché sei con me, grazie perché se ci amiamo rimani con noi. E’ bello udire la tua voce Che ci parla delle grandi cose fatte dalla Tua bontà. Vedere l’uomo fatto a immagine della tua vita fatto per conoscere in Te il mistero della Trinità. E’ bello dare questa lode a Te portando a tutto il mondo il nome Tuo Signor che sei l’amor. Uscire e per le vie cantare che abbiamo un Padre solo e tutti quanti siamo figli veri nati dal Signor.
Camminerò Rit.: Camminerò, camminerò, sulla tua strada, Signor, Signore... Dammi la mano, voglio restar per sempre insieme a te. Quando ero solo, solo e stanco del mondo, quando non c'era l'amor, l’amore tante persone vidi intorno a me; 32
sentivo cantare così:...Rit. lo non capivo, ma rimasi a sentire quando il Signor mi parlò, parlò: Lui mi chiamava, chiamava anche me, e la mia risposta si alzò:...Rit. A volte son triste, ma mi guardo intorno, scopro il mondo e l'amor, l’amore; son questi i doni che lui fa a me, felice ritorno a cantar:...Rit.
Quando busserò Quando busserò alla tua porta avrò fatto tanta strada avrò piedi stanchi e nudi avrò mani bianche e pure. (2 volte) O mio Signore. Quando busserò alla tua porta avrò frutti da portare avrò ceste di dolore avrò grappoli d'amore.(2 volte) O mio Signore. Quando busserò alla tua porta avrò amato tanta gente avrò amici da ritrovare e nemici per cui pregare.(2 volte) O mio Signore.
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Amici miei Amici miei, venite qui, cantate insieme a me: qualcuno c'è che da lassù, dal cielo sentirà. Le stelle sopra le città le accende tutte Lui ed il sole che ci riscalderà ce l'ha donato Lui. E prati verdi e cieli blu, montagne, mari e poi le foreste, i fiumi e tutto ciò che vive intorno a noi. Per ogni notte buia che il cuore oscurerà, amici miei, poi ci sarà un'alba chiara in Lui. Amici miei, venite qui, cantate insieme a me: qualcuno c'è che da lassù non ci lascerà mai soli.
Resta qui con noi Le ombre si distendono, scende ormai la sera e s’allontanano dietro i monti i riflessi di un giorno che non finirà,di un giorno che ora correrà sempre, perché sappiamo che una nuova vita da qui è partita e mai più si fermerà. Rit.: Resta qui con noi, il sole scende già. Resta qui con noi, Signore è sera ormai; resta qui con noi, Il sole scende già, se Tu sei fra noi la notte non verrà. S’allarga verso il mare il tuo cerchio d’onda che il vento spingerà fino a quando giungerà ai confini di ogni cuore, alle porte dell’amore vero, come fiamma che dove passa brucia, così il Tuo amore tutto il mondo invaderà. Resta qui con noi................. 34
Davanti a noi l’umanità lotta, soffre e spera come una terra che nell'arsura chiede acqua da un cielo senza nuvole, ma che sempre le può dare vita. Con te saremo sorgente d’acqua pura, con te fra noi il deserto fiorirà. Resta qui con noi.................
Tenete l’antica strada e fate vita nuova Ritornello: Tenete l’antica strada e fate vita nuova! Mettete sempre la vostra speranza e la vostra fiducia nel solo Dio. Gesù sarà sempre in mezzo a voi e vi guiderà come un buon pastore.
(Rit.)
Desiderate l’unione e concordia e conservatela con tutte le vostre forze. Siate legate l’una all’altra col legame della carità, apprezzandovi e sopportandovi in Gesù Cristo. (Rit.) Fate, muovetevi, credete, sforzatevi, sperate, gridate a lui col vostro cuore. Perché se Dio ha piantato questa Compagnia, mai non l’abbandonerà. (Rit.)
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Il senso di questo pellegrinaggio Brescia – Desenzano, trenta chilometri, mezz’ora di auto, perché volerli fare a piedi? Desenzano non è Lourdes o Santiago di Compostela dove migliaia di pellegrini si ritrovano per rinnovare la propria fede; perché noi, piccolo gruppo che si va ingrossando ogni anno, ci siamo legati a questi luoghi mericiani. Perché lo facciamo? Probabilmente alcuni di noi non avevano ben chiara la ragione: abbiamo accettato la proposta di un amico forse perché ci affascinava la sua convinzione, segno di qualcosa che al momento non coglievamo, ma che si sarebbe svelata proprio lungo il cammino. E la promessa è stata mantenuta, il cammino è divenuto metafora della vita e noi, compagni di viaggio, ne abbiamo assaporato la scoperta e la bellezza. Così ogni tappa ci ha riservato un dono e la strada ci ha svelato il senso e il significato del pellegrinaggio un poco per volta, come qualcosa di molto prezioso e delicato che non può prendere luce tutta di un colpo. Abbiamo sperimentato la bellezza di sentirci attesi da chi tendeva lo sguardo oltre le nuvole e la pioggia per avere un segno del nostro arrivo. Abbiamo sperimentato l’accoglienza a braccia aperte, il ristoro di un tè caldo, l’”arrivederci” accompagnato da una preghiera di benedizione. Abbiamo condiviso il cibo, ci siamo conosciuti, confidati, confortati: ognuno è diventato prezioso agli occhi dell’altro perché, camminando insieme, ci ha svelato il volto di Dio. Abbiamo suscitato curiosità, generato domande, conosciuto persone che si sono affiancate al nostro cammino diventando nuovi compagni di viaggio. Abbiamo goduto della bellezza dei luoghi, delle chiese, dei chiostri e abbiamo lodato Dio per averci donato il bello. Abbiamo pregato, insieme e in solitudine, in profondo dialogo con Dio, e ognuno di noi, lungo la strada, si è portato in cuore le persone che aveva lasciato a casa, persone che la strada l’hanno davvero fatta perché unite spiritualmente a noi da vincoli indissolubili. Abbiamo incontrato Sant’Angela attraverso la testimonianza da chi le ha consacrato la vita, attraverso i luoghi che parlano di Lei e che ci parlano di fede, di coraggio, di passione per il Cristo. Abbiamo, nella preghiera, gustato il profumo di oli preziosi e ci siamo unti reciprocamente in segno di profonda unione in Dio. Così il pellegrinaggio ha preso forma e ha riempito il nostro cammino di un senso che va oltre il “visibile” diventando esperienza di presenza e di condivisione di un Dio che ha camminato con noi. Resta con noi, Signore! Mariella 36