con il patrocinio
con la collaborazione
Luoghi • Foyer Rossini del Teatro Comunale di Bologna largo Respighi, 1 - Bologna • Cinema Lumière via Azzo Gardino, 65 - Bologna • Teatro Manzoni via de’ Monari, 1/2 - Bologna • Teatro Comunale di Modena corso Canalgrande, 85 - Modena • Teatro Cavallerizza viale Allegri, 8 - Reggio Emilia
Informazioni • Angelica t: 051/240310 info@aaa-angelica.com www.aaa-angelica.com • Teatro Comunale di Bologna call center 199.107070 boxoffice@comunalebologna.it www.comunalebologna.it • Teatro Comunale di Modena t: 059/2033010 - 2032993 biglietteria@teatrocomunalemodena.it www.teatrocomunalemodena.it • REC Festival d’Autunno Reggio Emilia t: 0522/458811 - 458854 info@recfestival.it www.recfestival.it
PROGRAMMA+ INDICE
INTRO
Massimo Simonini pag
6
Helmut Failoni
CONCERTI CONTEMPORANEI
pag
6 UNA NOTA su HEINER GOEBBELS
BOLOGNA VENERDI ORE
7 17,00 pag 12
ORE
22,30
APPUNTAMENTI FOYER ROSSINI DEL TEATRO
DOMENICA ORE
9
20,30
CONCERTI TEATRO MANZONI
HEINER GOEBBELS - incontro e visioni TESTO - SPAZIO - MUSICA - TEATRO
pag 16
BALLATA PER VIOLONCELLO E ORCHESTRA - Saluto a Scelsi
CINEMA LUMIÈRE
pag 16
OU BIEN SUNYATTA
pag 16
AUS EINEM TAGEBUCH (DA UN DIARIO)
pag 16
THE HORATIAN - THREE SONGS
pag 14
HEINER GOEBBELS - film documentario
pag 16
SCHWARZ AUF WEIß (NERO SU BIANCO) - film
MODENA SABATO ORE
8
21,00
CONCERTI TEATRO COMUNALE
REGGIO EMILIA LUNEDI ORE
CONCERTI 21,00
TEATRO CAVALLERIZZA
DIE FAUST IM WAPPEN
pag 16
ERACLE 2 O L'IDRA
pag 16
OU BIEN SUNYATTA
pag 16
HERAKLES 2
pag 16
THE HORATIAN - THREE SONGS
pag 16
COLLECTIVE WRITINGS
pag 16
WRITINGS II pag 16
LA JALOUSIE
Heiner Goebbels, Angelica 1995. Foto di Massimo
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CONCERTI CONTEMPORANEI - secondo anno: HEINER HOUSE Si presenta come un autunno italiano dedicato all'opera di Heiner Goebbels quello che si sta profilando: Roma con Eraritjaritjaka, la Biennale di Venezia con Surrogate Cities, Parma con Max Black. Bologna, Modena e Reggio Emilia e le rispettive istituzioni musicali con il coordinamento di Angelica, presentano un programma particolareggiato che privilegia l'opera musicale di Heiner Goebbels, con uno sguardo anche sulle opere di teatro-musica realizzate recentemente dall'autore. 'Concerti Contemporanei - secondo anno' continua il percorso iniziato nel 2004 con "Settimana Stockhausen - giorni di ascolto e concerti con Karlheinz Stockhausen"; un percorso - processo di apertura verso la musica di oggi, verso autori di rilievo, scelti per portare all'attenzione del pubblico la contemporaneità ancora poco vissuta nel panorama italiano.
8
Teatro Comunale di Bologna, Teatro Comunale di Modena, Rec Festival d'Autunno di Reggio Emilia e Angelica, con il patrocinio di Regione Emilia Romagna e Comune di Bologna e la collaborazione del Goethe-Institut Mailand e Cineteca di Bologna, si sono quindi ritrovati per un programma centrato sul lavoro di Heiner Goebbels, con un "Saluto a Scelsi": nel centenario della nascita di Giacinto Scelsi verrà presentata in prima assoluta una composizione (Ballata per violoncello e orchestra) ritrovata da Frances-Marie Uitti (violoncellista che ha lavorato a lungo e in stretto contatto con Scelsi) e che rende questo appuntamento ulteriormente interessante. 'Concerti e visioni' è una chiave di lettura che si può avere osservando l'opera di Heiner Goebbels. Il programma progettato, anche insieme all'autore, prevede un incontro pubblico con il compositore dal titolo Testo - Spazio - Musica - Teatro sull'equilibrio fra i media espressivi; segue
un panorama di quello che è il suo repertorio musicale puro, dove comunque l'elemento teatrale, la drammaturgia, è presente. Spaziando tra brani orchestrali dal diverso carattere, con solisti che da tempo lo accompagnano e colorano la sua musica ragalandogli ulteriore personalità: kora e voci griot dal Senegal che diventano solisti con l'orchestra; songs per ‘mezzo soprano soul’ e orchestra; una versione per trombone (una prima assoluta) e orchestra con Johannes Bauer interprete d'eccezione e grande improvvisatore, qui fuori dal suo contesto abituale - già compagno d'avventura di Heiner Goebbels in The Man in the Elevator l'opera realizzata insieme ad Heiner Müller. Seguono pagine più sperimentali come quella scritta per Simon Rattle: Da un diario di cui 'brevi note per orchestra' è il sottotitolo che racconta di suoni campionati che si 'nascondono' nel
suono dell'orchestra per orientare e distrarre l’ascoltatore e gli orchestrali alla ricerca di ostinati lirici, nuovo rumore, e paesi esotici; poi una serata da camera, un ensemble italiano prova con Heiner Goebbels ed esegue due composizioni ormai note (nell’esecuzione dell'Ensemble Modern) che il compositore presenta e commenta: quasi una lezione, un entrare nella musica penetrando qualche segreto. Infine, forse una sorpresa, l'autore in veste di esecutore musicista improvvisatore che incontra, un vecchio amico, Chris Cutler, e insieme diventato solisti di Icarus: come presentare le proprie passioni e spogliarsi un pò. Un programma 'classico', e visionario, per le tante riflessioni sulle ormai consumate musiche del passato che Heiner Goebbels tocca, fa sue, ci gioca e poi si allontana verso quell'ibrido tanto ricercato che non è facile trovare: la nostra Massimo Simonini forma.
9
UNA NOTA su HEINER GOEBBELS
Heiner Goebbels è forse uno dei casi più eclatanti, almeno per noi, di un compositore che non assomiglia affatto alla propria musica. Sciocchezze direte voi. Probabilmente sì, ma venire a contatto prima con i suoni e, in un secondo momento, con colui che li ha pensati e, in alcuni casi, anche eseguiti, ci ha fatto un certo effetto. Il tono della voce è pacato, l’eloquio calmo, i modi da vero gentleman. Insomma, per farla breve, non verrebbe mai di associare “quella” musica a “quella” persona. Perché? E’ presto detto: la musica di Heiner Goebbels è profondamente e, soprattutto, magnificamente inquieta. Anche laddove appare larga e cullante, è sempre pronta ad incresparsi, a frizzare, a esplodere, a trasformarsi nell’ultima delle cose che vi passa per la mente. Se pensate a una musica rassicurante, sappiate che quella di questo signore tedesco, poco più che cinquantenne e con un’aria da scrittore intellettuale e impegnato, è l’esatto 10
contrario. Con Heiner Goebbels (piccola parentesi: anche uno con lo sguardo lungo e severo come Luciano Berio ci confessò di aver trovato interessanti e stimolanti i suoi lavori) crollano le certezze e il discorso sonoro si fa tutt’altro che rassicurante. L’ascoltatore viene portato in un mondo obliquo e, perché no, anche un po’ sinistro, dove trovano posto le une accanto alle altre, senza peraltro distinzione gerarchica alcuna (precisazione, questa delle gerarchie, a nostro avviso assai importante), le sonorità aspre e rugginose del rock, che a volte ‘regrediscono’ verso il punk, quelle morbide ed esotiche della kora di un griot africano, le strutture rigorose della musica barocca, le scorribande impertinenti del jazz, i testi mitologici di Heiner Müller o quelli perturbanti di Edgar Allan Poe che si accavallano a quelli esotici di Joseph Conrad, i ritmi metropolitani ed ossessivi del drum’n’bass, la recitazione onirica di Ernst Stoezner e di André Willms, una tecnologia all’ennesima potenza,
campionamenti di Prince su testi di Sören Kierkegaard, la violenza vocale di un David Moss, sequenze di musica contemporanea accademica, improvvise e fulminee citazioni di pagine del passato, alla Alfred Schnittke, voci di cantori ebraici degli anni Trenta smontate e rimontate all’interno di una nuova partitura. Per Heiner Goebbels, come tanti anni fa per Hanns Eisler (e per molti altri ovviamente), la musica si divide soltanto in due grandi generi: la musica bella e la musica brutta. Con il suo approccio, lontano ovviamente da un eclettismo fine a se stesso, Goebbels cerca insomma di espandere al massimo lo spettro delle associazioni. Nelle sue opere, in cui nessuna forma di comunicazione sonora assume un carattere privilegiato, c’è un continuo rimando ad un qualcosa che dalla musica porta altrove. Decontestualizzare è il verbo, il diktat, al quale viene da pensare ascoltando tanta sua musica. Decontestualizzare, ma non sovrapporre i generi.
uno accanto all’altro in una forma di rispetto totale per l a m u s i c a . L’apprendistato musicale di Heiner Goebbels affonda le radici in innumerevoli collaborazioni fra le quali vorremmo citare il duo di musica improvvisata Goebbels/Alfred Harth (1976-88), il Sogennantes Linksradikales Blasorchester, (che alla lettera si può tradurre con "La cosìddetta orchestra di fiati di sinistra radicale") (1976-81), il gruppo di rock sperimentale Cassiber (1982-92) assieme a Chris Cutler e Cristoph Anders, ai quali in passato si è aggiunto il sassofono di Alfred Harth (giusto per sottolineare l’importanza che ha avuto anche in passato la letteratura nel lavoro di Goebbels ricordiamo ad esempio che la seconda parte del disco “A Face we all know” è basata su Gravity's Rainbow, un romanzo del 1973 dell'americano Thomas Pynchon.). In quelli stessi anni Goebbels ha composto colonne sonore per il cinema (fra le quali una per Helke 11
UNA NOTA su HEINER GOEBBELS
Sander) e soprattutto per il teatro: Iphigenie, Penthesilea, per Hans Neufels, Marie per Matthias Langhoff, Richard III e Hermannsschlacht per Claus Peymann. E poi ancora Newton's Casino (1990) e Römische Hunde (1991), realizzate assieme a Michael Simon per Tat di Francoforte e musica per il balletto di Francoforte (Tränen des Vaterlands -Le lacrime della patria- dell'86 creata assieme a Cristoph Nel), città dove vive dal 1972 e dove ha compiuto i suoi studi musicali e di sociologia. La collaborazione storica di Heiner Goebbels – ci piace ricordarlo – è stata però quella con il grande drammaturgo tedesco Heiner Müller. “La musica di Heiner Goebbels – dichiarò in un’intervista il drammaturgo scomparso nel dicembre del ’95 - offre un approccio diverso, non-turistico, al paesaggio del testo. Egli è interessato nell'effetto teatrale della musica, nella mediazione fra palcoscenico e musica e nella reazione indotta da entrambi. Il suo lavoro agisce contro la 12
semplificazione della normalità”. I testi di Müller compaiono in molti lavori di Heiner Goebbels, in “Schwarz auf Weiss” (l’edizione discografica è della Bmg) e anche nel suo splendido “Surrogate Cities”, che nel 2000 è stato invece inciso per l’etichetta Ecm, che in passato ha pubblicato altri cinque dischi (di cui uno triplo), che documentano questa collaborazione, che ha avuto inizio nel ’79 e che qualcuno è arrivato a paragonare a quella fra Hanns Eisler e Bertold Brecht. I dischi sono “Der Mann im Fahrstuhl” (1988); il triplo “Hörstücke” (1994), che contiene “Die Befreiung von Prometheus”, “Verkommenes Ufer”, “Maelstromsüdpol”, “Wolokolamsker Chausse I- V”; “Ensemble Modern” (1993) -con testi anche di Alain Robbe-Grillet e Rainald Goetz per lavori storici di Goebbels quali “La Jalouisie”, “Red Run”, “Herakles 2” e “Befreiung”; “Shadow/Landscape with Argonauts” (1993) -con testi anche di Edgar Allan Poe- e “Ou Bien Le Debarquement Desastreux” (1995) -con testi
anche di Joseph Conrad e Francis Ponge- un'opera teatrale che nel 1993 è stata eseguita a Parigi, Francoforte, Berlino, Monaco e Bruxelles. Un'opera servita da tre testi diversi tra di loro, ma con temi comuni: il rapporto fra civiltà, cultura, natura e la violenza. Si tratta del “Diario del Congo” del 1890, “Le Carnet du bois de Pins” (tradotto in tedesco da Peter Handke) di Francis Ponge e “Herakles 2 oder die Hydra” di Heiner Müller (tratto dal suo “Zement”), che viene introdotto dal suono della kora di Boubakar Djebate, un griot senegalese che ora vive a Parigi. Sebbene vengano utilizzati suoni elettronici ed industriali e ritmi rock, questi non violano mai la purezza del canto griot e del suono della kora. Si riconferma così ancora una volta quel rispetto totale per la musica di cui si parlava prima. Helmut
Fa i l o n i
A LC U N I
DISCHI
DA
A S CO LTA R E
• “Der Mann im Fahrstuhl” (Ecm) • “Hörstücke” (Ecm) • “Ensemble Modern” (Ecm) • “Shadow/Landscape with Argonauts” (Ecm) • “Ou Bien Le Debarquement Desastreux” (Ecm) • “Surrogate Cities” (Ecm) • “Schwarz auf Weiss” (Bmg) • “Eislermaterial” (Ecm) • “Schliemann's Radio” (Derhör Verlag) • “Sogennantes Linksradikales Blasorchester” (Trikont Verlag) 13
Heiner Goebbels. Foto di Ute Schendel
VENERDI
BOLOGNA
APPUNTAMENTI
&
7
VENERDI
9
DOMENICA
+
CONCERTI DOMENICA
La Fondazione del Teatro Comunale di Bologna Presidente Sergio Cofferati Sindaco di Bologna Vice Presidente Rino Maenza Consiglieri Giancarlo Giusti Gaetano Maccaferri Elio Massimo Palmizio Giovanni Roversi Federico Stame Revisori dei conti Luca Mazzanti Massimo Moscatelli Leonello Venceslai
Sovrintendente Stefano Mazzonis di Pralafera Direttore Artistico Vincenzo De Vivo Direttore Musicale Daniele Gatti Direttore Ospite Principale Carlo Rizzi Maestro del Coro Marcel Seminara
Fondatori di diritto
Fondatori che partecipano alla gestione
REPUBBLICA ITALIANA
GABRIELLA BERARDI STEFANO BORGHI FLAVIO CHIUSSI VALERIA CORAZZA DOMENICO DE LEO BRUNO FILETTI FRANCESCA MENARINI FEDERICO ROSSI MARIA LUISA VACCARI LEONELLO VENCESLAI
Sono Sostenitori della Fondazione Teatro Comunale
Sono Sostenitori della Fondazione Teatro Comunale
Le seguenti Associazioni:
Le seguenti Aziende:
A.P.I. Associazione Piccole e Medie Industrie della Provincia di Bologna
ATC – TRASPORTI PUBBLICI BOLOGNA
ASCOM Associazione dei Commercianti degli Operatori Turistici e dei Servizi della Provincia di Bologna ASSINDUSTRIA Associazione Industriali della Provincia di Bologna
ALFA WASSERMANN SpA
BANCA ESPERIA CEM – EMINFLEX SpA AEMILBANCA ENI GAMBA SERVICE SpA G.D SpA INFORTUNISTICA TOSSANI
COLDIRETTI Federazione Provinciale Coltivatori Diretti
JULIPET - GRUPPO ARCTE SpA
CONFCOOPERATIVE Unione Provinciale di Bologna
STEFAUTO SpA
P&P GROUP
UNIPOL ASSICURAZIONI
Lo Staff Sovrintendente Stefano Mazzonis di Pralafera
Direzione di Scena Gianni Marras
Direttore Artistico Vincenzo De Vivo
Archivio musicale Euro Lazzari
Direttore del Personale Pier Giorgio Righi
Centro Elaborazione Dati Bruno Benzi
Direttore Amministrativo Loris Golfieri
Ufficio Stampa Simona Barabesi, Capo Ufficio Stampa Maria Rosaria Boccuni, Addetto stampa e Archivio Storico
Direttore Marketing e Immagine Giacomo Varone Direzione Sicurezza e Manutenzione Marco Stanghellini Assistente del Sovrintendente Giovanni Gavazzeni Segretario Artistico Giovanni Mazzara Segretario Tecnico
Direttore musicale di palcoscenico: Roberto Polastri Maestri collaboratori: Mario Benotto (altro maestro del coro), Andrea Bonato, Stefano Conticello, Cristina Giardini, Nicoletta Mezzini, Pietro Veneri (maestro suggeritore) Responsabile servizio elettricisti: Daniele Naldi Scenografo realizzatore: Stefano Iannetta Responsabile servizio attrezzisti: Giordano Mazzocchi Responsabile servizio costumi: Claudia Pernigotti Responsabile servizio audio/video: Claudio Pitzalis Capo macchinisti: Andrea Alessandrini, Cleto Tani
BOLOGNA
FOYER ROSSINI DEL TEATRO COMUNALE DI
VENERDI ORE
20
7
17,00
VENERDI
HEINER GOEBBELS: TESTO - SPAZIO - MUSICA - TEATRO incontro con Heiner Goebbels sull'equilibrio fra i media espressivi, con estratti video da alcuni dei suoi lavori di teatro musicale: Black on White, Eislermaterial, Landscape with distant relativs, Eraritjaritjaka
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Heiner Goebbels. Foto di Wonge
BOLOGNA
CINEMA LUMIÈRE
VENERDI ORE
22
7
22,30
VENERDI
HEINER GOEBBELS film documentario di Dagmar Birke e Thomas Kubiak
„Un’opera d’arte non deve essere finita…” – questo potrebbe essere un motto della vita artistica di Heiner Goebbels, compositore di Francoforte. Le sue opere si sottraggono alla categorizzazione. Con la sua documentazione, Dagmar Birke riesce a darci un ritratto del musicista e della sua musica. Heiner Goebbels, ex sassofonista e tastierista di gruppi jazz e rock sperimentali, è oggi il compositore tedesco di musica nuova di maggiore successo. Nei suoi lavori confluiscono esperienze come musicista, autore radiofonico e teatrale, regista di propri brani di teatro musicale. La sua carriera comprende la fondazione a Francoforte del ‘Sogennantes Linksradikales Blasorchester’ (traduzione letterale: la cosìdetta orchestra di fiati di sinistra radicale) fino a composizioni per teatro musicale, fino ad una musica che inventa e allestisce allo stesso tempo linguaggio e scena. Il film accompagna l’ar tista nell’anno del suo 50 compleanno, il 2002. Vengono mostrate le tappe artistiche più importanti dell’opera di Heiner Goebbels degli ultimi dieci anni: "Der Mann im Fahrstuhl" (1987), "La Jalousie" (1991, insieme ad André Wilms), "Die Befreiung des Prometheus" (1993, in collaborazione con Heiner Müller), "Surrogate Cities" (1994), "Schwarz auf Weiß" (1996), "Eislermaterial" (1998), "Landschaft mit entfernten Verwandten" (2002) e la composizione su commissione dei Berliner Philharmoniker "Aus einem Tagebuch", che è stata rappresentata per la prima volta il 6 marzo 2003. Nelle sue composizioni, Heiner Goebbels riunisce insieme elementi che, a prima vista, possono sembrare i più diversi e contraddittori. In "Eislermaterial", per esempio, l’improvvisazione dell’ensemble è un elemento intrinseco della composizione. In "Schwarz auf Weiß" i materiali estranei, come alcune registrazioni, assumono una funzione drammaturgica e si collegano ad associazioni letterarie, ricordi e fantasie personali. Il compositore cerca sempre di coinvolgere l’ascoltatore e di offrirgli spazi oggettivi per i suoi pensieri. 23
BOLOGNA
CINEMA LUMIÈRE
VENERDI ORE
24
7
22,30
VENERDI
SCHWARZ AUF WEIß (NERO SU BIANCO) film di Heiner Goebbels e Manfred Waffender film tratto dallo spettacolo musicale-teatrale con l'Ensemble Modern di Heiner Goebbels produzione: ZDF/arte (1996)
Nero su Bianco - il grattare della matita sulla carta - ombre nere gettate su fogli bianchi: Ombre - Scrittura - Memoria, costituiscono lo sfondo metaforico del lavoro teatrale di Heiner Goebbels, presentato per la prima volta nel marzo 1996 al Theater am Turm di Francoforte. 18 componenti dell’Ensemble Modern, disseminati per uno spazio quasi completamente spoglio, sono gli unici protagonisti: musicisti, attori, cantanti, narratori, persino tecnici di scena. Andante, essi montano situazioni musicali, che si schiudono lentamente, fissandosi per poi sparire quasi subito, cedendo il posto alla successiva situazione. Costruiscono una sequenza associativa innescata da riferimenti. Frammenti di memoria musicale, testuale, persino scenica sembrano emergere dalla mente del compositore: una visione della So-called Left Radical Brass Orchestra che marcia sopra le panchine, riff e declamazioni ricordano l'estetica di Cassiber, registrazioni di Heiner Müller che legge Shadows di Poe (tratte dal dramma radiofonico Shadows/Landscape With Argonauts) evocano lo spirito del defunto amico e collaboratore - e ci sono certamente altri richiami ancora più personali. I pochi testi vengono declamati in varie lingue e la strumentazione spazia dalla musica classica da camera fino al Koto e al Cembalom per arrivare a Tea Kettle e Badminton Rackets. Heiner Goebbels colloca tutto in scena con naturalezza e piacere ignorando le convenzioni. La giocosità di questo lavoro ci offre la misura della collaborazione, ormai storica, con l'Ensemble Modern.
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BOLOGNA
TEATRO MANZONI
Prima assoluta N UN SALUT CO
CELSI NEL AS
ORE
9
20,30
DOMENICA
BALLATA PER VIOLONCELLO E ORCHESTRA (1946) per violoncello e orchestra musica di Giacinto Scelsi (1905-1988)
Orchestra del Teatro Comunale di Bologna Franck Ollu direttore (Francia) Bruce Nockles assistente (Inghilterra) 26
O
DOMENICA
Frances-Marie Uitti violoncello (Stati Uniti)
Frances-Marie Uitti.
La ballata per violoncello e orchestra di Giacinto Scelsi è una delle sue ultime partiture completamente ‘scritte’, prima di adottare in modo radicale i nuovi metodi di improvvisazione registrata. In questa forma classica di concerto in tre movimenti, in cui è compresa una cadenza pirotecnica, si riesce a cogliere molto chiaramente la sua grande conoscenza ed esperienza in questo particolare genere. La scrittura per il violoncello è notevolmente virtuosistica: egli usa l’intera estensione su cinque ottave, accordi doppi, tripli e quadrupli e linee sfreccianti di natura rapsodica. L’utilizzo che fa Scelsi del cromatismo libero è ben messo in evidenza dall’uso esteso e legato ai motivi degli arpeggi aumentati e diminuiti così come degli intervalli di seconda che fanno stridere la musica. Il pezzo centrale con l’adagio sovrastante fa presagire alcune delle sue partiture successive, con quella sua tipica intensità persistente: una scalata implacabile verso l’estremo della tastiera, che lentamente esplode in un climax di seconde discendenti, mordace e nobile al contempo. L’ultimo movimento riflette il dramma del primo, con una coda delirante che ruggisce fino ai registri più bassi. Frances-Marie Uitti, agosto 2005 27
BOLOGNA
TEATRO MANZONI
DOMENICA ORE
9
20,30
Prima italiana
DOMENICA
OU BIEN SUNYATTA (2004) per kora, voce, orchestra musica di Heiner Goebbels (1952)
Orchestra del Teatro Comunale di Bologna Franck Ollu direttore (Francia) Bruce Nockles assistente (Inghilterra)
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Sira Djebate voce (Senegal) Boubacar Djebate kora, voce (Senegal)
Franck Ollu. Foto di Gil Meydan
Ou Bien Sunyatta è un brano orchestrale per / e con i due musicisti senegalesi Sira e Boubacar Djebaté, che ho conosciuto a Parigi nel 1992, mentre stavo lavorando al brano di teatro musicale "Ou bien le débarquement désastreux" (o lo sbarco sfortunato). Sono Griots, musicisti e cantastorie africani; Sira canta e suo marito Boubacar è un virtuoso di Kora, l’arpa africana a 21 corde. Sunyatta è un canto del loro repertorio che racconta la storia del popolo Mandingo, al quale appartengono anche Sira e Boubacar Djebaté. Ou Bien Sunyatta non intende immergere un’orchestra mitteleuropea nei riti e nei ritmi musicali africani. L’intenzione è piuttosto invece quella di rimarcare le differenze culturali delle due culture musicali, che in questo brano si incontrano. In "Ou bien le débarquement désastreux" i testi sono di Joseph Conrad, Heiner Müller e Francis Ponge, i quali hanno espresso questo contrasto e hanno esaminato attentamente i motivi coloniali. In Ou Bien Sunyatta questa tensione viene elaborata musicalmente. Heiner Goebbels, giugno 2004
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BOLOGNA
TEATRO MANZONI
DOMENICA ORE
9
20,30
DOMENICA
AUS EINEM TAGEBUCH - FROM A DIARY (2002) BREVI NOTE PER ORCHESTRA per orchestra con campionatore musica di Heiner Goebbels (1952)
Orchestra del Teatro Comunale di Bologna Franck Ollu direttore (Francia) Bruce Nockles assistente (Inghilterra) 30
Tiziano Popoli campionatore (Italia)
Non sopporta più la musica, è così pieno di rumori inutilizzati Elias Canetti (Die Provinz des Menschen) Musica e poesia mi annoiano subito, perché mi è insopportabile prevedere di sopportarli senza rispondere, senza nemmeno prendere l’iniziativa. Le amo solo in frammenti-modelli che si possano gustare“ Paul Valery (Cahiers) Naturalmente non scrivo un diario, non ne ho la pazienza. Ma sono sempre stati testi non drammatici e in particolare pezzi i n f o r m a d i diario che mi hanno ispirato i lavori musicali teatrali. Forse è così per via di ciò che lo scrittore francese Maurice Blanchot d i c e v a d e i d i a r i :
Tiziano Popoli.
Lo stimolo a scrivere che ti dà il diario è dovuto al tempo, all’umiliazione della quotidianità datata e quindi conservata ... viene detto sotto la protezione dell’evento, deve stare alle circostanze, agli interstizi, al traffico del mondo, di un presente attivo Maurice Blanchot (Die wesentliche Einsamkeit) In questa forma di annotazione mi intrigano due aspetti, che sembrano contraddire la forma sinfonica o il brano per grande orchestra: la brevità e l’immediatezza dell’appunto personale e la prospettiva su ciò che Blanchot chiama un “presente attivo”. I documenti sonori registrati (campionamenti) sono annotazioni degli anni passati (1992-2002), alcuni dei quali sono nati insieme alle mie composizioni e lavori musico-teatrali. “Da un diario”, però, non deve essere inteso come materiale direttamente leggibile o come appunto spettacolare, ma come l’occuparsi di rumori spesso marginali “in nome delle cose” (Francis Ponge): il suono della ruota di una vecchia bicicletta o della molla di un ammortizzatore, una biglia in una scatola, il resto irripetibile di un suono orchestrale, ecc. Allora macchine e organi sono il punto di partenza di queste annotazioni.
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BOLOGNA
TEATRO MANZONI
DOMENICA ORE
9
20,30
DOMENICA
THE HORATIAN - THREE SONGS (1993/1994) 1. Rome and Alba 2. So That Blood Dropped to the Earth 3. Dwell Where the Dogs Dwell da Surrogate Cities
per mezzosoprano e orchestra Orchestra del Teatro Comunale di Bologna Franck Ollu direttore testo(Francia) di Heiner M端ller, musica di Heiner Goebbels (1952) Bruce Nockles assistente (Inghilterra) 32
Jocelyn B. Smith mezzo soprano (Stati Uniti)
Orchestra Teatro Comunale di Bologna. Foto di Massimo Golfieri
Il materiale è antichissimo, tramandato da Livio e rielaborato in numerosi pezzi teatrali (da Corneille sino a Brecht) e opere (da Cimarosa a Mercadante): una querelle, molto simile a una guerra civile, tra due città vicine, che dovrebbe essere condotta soltanto da due uomini, ognuno in rappresentanza della propria città, al fine di risparmiare le forze. Nonostante la loro parentela (uno è innamorato della sorella dell’altro), l’Orazio che combatte per Roma sconfigge il Curiazio, che combatte invece per Alba. Non lo risparmia e spera di essere festeggiato adeguatamente al suo ritorno. Quando però sua sorella scoppia in lacrime, lui la uccide. Ora Roma ha due uomini in uno: un vincitore e un assassino. Cosa fare? E’ la domanda principale posta nell’adattamento di Heiner Müeller. Heiner
Goebbels,
1993
33
Heiner Goebbels. Foto di Ute Schendel
MODENA
CONCERTI
SABATO
8
SABATO
La Fondazione del Teatro Comunale di Modena Presidente Giorgio Pighi Sindaco di Modena Consiglio Direttivo Elisa Abati Sante Bordone Eugenio Candi Mauro Galavotti Manlio Pedrazzoli Maria Grazia Scacchetti
Fondatori di diritto
Principali Sostenitori aderenti
Comune di Modena
Banca Popolare dell’Emilia Romagna
Fondazione Cassa di Risparmio di Modena
Banco S. Geminiano e S. Prospero Gruppo Banco Popolare di Verona e Novara UniCredit Banca
Fondatori che partecipano alla gestione Gruppo Barbieri & Tarozzi Caprari s.p.a.
Direttore M° Aldo Sisillo
CME Consorzio Imprenditori Edili Soc. Coop. a.r.l.
Collegio dei Revisori Presidente Domenico Livio Trombone
Gruppo Cremonini
Sindaci effettivi Vanni Carretti Arcadio Poletti
La Dispensa di Giuditta s.r.l. Elettromeccanica Tironi s.r.l.
Sostenitori aderenti AutoClub s.p.a. Auxilia Avenida s.r.l. Società Cooperativa Bilanciai Blondi Gioielli s.p.a. CNH Italia s.p.a. Commerciale Fond s.p.a. Confindustria Modena EvoBus Italia s.p.a. International Music s.r.l. Marilla Simonini s.r.l. Mollificio Modenese s.r.l. Tetra Pak Carton Ambient Tetra Pak Italiana Verde Veronica Store Avv. Giorgio Fregni, Prof. Avv. Giovanna Marchianò Dr. Maurizio Messori, Avv. Enzo Santovito, Sig.ra Rosanna Zini
Lo Staff
Ufficio Stampa
Direzione e Direttore Artistico M°Aldo Sisillo
Comunicazione e Stampa Lorena Loschi Alessandro Roveri Paola Soffià
Tecnici macchinisti William Grani (coordinatore) Catia Barbaresi Jacopo Bassoli Antonio Maculan Sergio Puzzo
Promozione e marketing Promozione e attività per le scuole Fabio Ceppelli
Attrezzeria Madrilena Azzurra Gallo Lucia Vella
Relazioni esterne Giovanni Garbo
Responsabile servizi area tecnico-impiantistica e informatica Gianfranco Giuliani
Gestione appalti servizi di biglietteria e di sala Simone Spallanzani
Tecnico video-fonico Pierluigi Ugolotti
Direttore Amministrativo Nadia Bortolani Organizzazione e produzione artistica Assistente alla direzione artistica Davide Gilioli Segreteria artistica e organizzativa Maria Virginia Ferrari Ufficio Produzione Marcella Niccolini Segreteria Festival Internazionale delle Bande Militari Enrica Apparuti Amministrazione Contabilità e bilancio Stefania Natalia
Servizi tecnici Responsabile della sicurezza Carlo Armani Responsabile servizi degli allestimenti e di palcoscenico Carlo Guidetti Tecnici elettricisti Andrea Ricci (coordinatore) Fabrizio Gargani Anna Guidi
Sartoria Alessandro Menichetti Servizi di biglietteria, di sala, portineria e custodia Cooperativa Mediagroup Servizi di pulizia
MODENA
TEATRO COMUNALE
SABATO ORE
8
21,00
SABATO
Prima assoluta
DIE FAUST IM WAPPEN (1993/1994) versione per trombone e orchestra musica di Heiner Goebbels (1952)
Orchestra del Teatro Comunale di Bologna Franck Ollu direttore (Francia) Bruce Nockles assistente (Inghilterra) 38
Johannes Bauer trombone (Germania)
Johannes Bauer.
Die Faust Im Wappen è stato composto come parte di ‘Surrogate Cities’ (1994) ed è ispirato dal testo di Kafka ‘codice cittadino delle armi’, che si conclude con le seguenti frasi: ‘tutte le leggende e le canzoni che sono nate in quella città anelano ardentemente un giorno profetizzato in cui la città verrà distrutta da cinque successive disgrazie che arriveranno da un pugno gigantesco. E’ anche per questa ragione che questa città ha un pugno chiuso nell’emblema delle sue armi’. Il testo in sè non si ascolta nella composizione, ma serve come struttura architettonica per l’orchestra e come fonte di ispirazione per i musicisti che improvvisano. La parte improvvisata nel Faust Im Wappen è stata interpretata per lo più dal performer vocale americano David Moss. Per il concerto a Modena invece questa parte verrà realizzata per la prima volta da uno strumentista, il trombonista tedesco Johannes Bauer. Con il supporto creativo e potente di Johannes Bauer, ho già avuto occasione di misurarmi nei concerti scenici di The Man in The Elevator, nel corso della tournèe europea (e anche a New York) alla fine degli anni Ottanta. Heiner Goebbels, agosto 2005 39
MODENA
TEATRO COMUNALE
SABATO ORE
8
21,00
SABATO
Prima italiana
OU BIEN SUNYATTA (2004) per kora, voce, orchestra musica di Heiner Goebbels (1952)
Orchestra del Teatro Comunale di Bologna Franck Ollu direttore (Francia) Bruce Nockles assistente (Inghilterra)
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Sira Djebate
Boubacar Djebate
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MODENA
TEATRO COMUNALE
SABATO ORE
8
21,00
SABATO
THE HORATIAN - THREE SONGS (1993/1994) 1. Rome and Alba 2. So That Blood Dropped to the Earth 3. Dwell Where the Dogs Dwell da Surrogate Cities
per mezzosoprano e orchestra Orchestra del Teatro Comunale di Bologna testo di Heiner M端ller, musica di Heiner Goebbels (1952) Franck Ollu direttore (Francia) 42
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Jocelyn B. Smith.
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Heiner Goebbels. Foto di Ute Schendel
REGGIO EMILIA
CONCERTI
LUNEDI
10
LUNEDI
Soci fondatori
Soci fondatori - Sostenitori
Amici del Teatro
Grande Ufficiale Comm. Ilario Amhos Pagani Comm. Donatella Tringale Moscato, Grazia Maria di Mascalucia Pagani
Fondazione I Teatri
REC - Festival d'Autunno
Presidente Elio Canova
Direzione artistica Daniele Abbado Roberto Fabbi Giovanni Ottolini
Direttore artistico Daniele Abbado Consiglio di Amministrazione Paride Bonetta (vice presidente), Emerenzio Barbieri Alberto Bigi Umberto Bonafini Bruno Franchi Paola Silvi
Ufficio Stampa e Promozione Paola Bagni Veronica Carobbi Roberto Fabbi Angelo Martini Francesca Severini Giampiero Stramaccia Mario Vighi (responsabile)
Revisori dei conti Carlo Reverberi (presidente) Gianni Boni Fabio Mazzali
Archivio e AttivitĂ collaterali Marina Basso Susi Davoli (responsabile) Lorenzo Parmiggiani Dirigente amministrativo Daniela Spallanzani
Amministrazione Paola Azzimondi Sandra Ferrarini Maurizio Ghirri Wilma Meglioli Elisabetta Miselli Biglietteria Nadia Gualerzi Cinzia Trombini Patrizia Zanon Accoglienza Luisa Simonazzi Copia e protocollo Maria Carla Sassi Sabrina Burlamacchi Federica Mantovani Direttore tecnico Andrea Gabbi
Elettricisti Gianluca Antolini Marino Borghi Luca Cattini (fonico) Ousmane Diawara Guido Prampolini Roberto Predieri Luciano Togninelli (elettricista capo) Macchinisti Gianluca Baroni Giuseppe Botosso (macchinista capo) Carmine Festa Massimo Foroni Gianluca Foscato Renzo Grasselli
REGGIO EMILIA
LUNEDI ORE
TEATRO CAVALLERIZZA
10
21,00
LUNEDI
ERACLE 2 O L'IDRA testo di Heiner Müller, letto da Michele de’Marchi Heiner Goebbels introduce e commenta
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Michele de’Marchi.
REGGIO EMILIA
LUNEDI ORE
TEATRO CAVALLERIZZA
10
21,00
LUNEDI
HERAKLES 2 (1992) per cinque fiati, batteria e campionatore musica di Heiner Goebbels (1952) Heiner Goebbels introduce e commenta
Ensemble Icarus (Italia)
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Fabio Caggiula tromba; Marco Catelli tromba; Dimer Maccaferri corno; Cristiano Boschesi trombone; Davide Borgonova tuba;
Ensemble Icarus
Ercole 2. Si tratta di una partitura commissionata dall’Ensemble Intercontemporain di Parigi, il quale l’ha eseguita in prima mondiale nel gennaio del ’92 nel Museo d’Arte Moderna. Herakles 2 deve il suo titolo all’omonimo testo di prosa, tratto dalla piece teatrale di Heiner Müller “Zement”, all’interno della quale l’autore racconta la seconda fatica di Ercole, e cioè il combattimento contro Idra, che viene narrato come una trasmutazione del combattente nel proprio avversario, e cioè in una macchina da guerra. “Credette a lungo di poter attraversare il bosco nel caldo e inebriante vento, che sembrava soffiare da ogni parte, e muoveva gli alberi come fossero serpenti, nel crepuscolo sempre uguale a se stesso seguendo la traccia di sangue che a stento si poteva intravedere, sul terreno che continuava incessantemente a ondeggiare, solo nella lotta contro l’animale…” Soprattutto nei miei “Hörstücke” (traduzione letterale: brano pensato per l’ascolto, ndr) negli ultimi anni ho continuato ad elaborare quasi esclusivamente testi di Heiner Müller. Naturalmente questo presuppone il mio interesse nei confronti del contenuto dei suoi testi. Decisivo per il mio lavoro musicale è stato però il fatto che la forza nella costruzione, nella sintassi, nei colori sonori, nella struttura dei suoi testi possa essere interpretata e consenta di costruire forme specifiche. In Herakles 2, all’interno del quale non si ascolta nemmeno una di queste frasi, ciò che mi ha stimolato per dare struttura alla musica è stata esclusivamente l’architettura del testo. Heiner Goebbels, 1992 51
REGGIO EMILIA
LUNEDI ORE
TEATRO CAVALLERIZZA
10
21,00
LUNEDI
Prima assoluta
COLLECTIVE WRITINGS per pianoforte, batteria con elettronica improvvisazione di Heiner Goebbels e Chris Cutler
WRITINGS II (1996) da Black on White Ensemble Icarus (Italia) versione per pianoforte, batteria con elettronica e ensemble Yoichi Sugiyama direttore (Giappone) musica di Heiner Goebbels (1952) 52
Heiner Goebbels pianoforte Chris Cutler batteria, elettronica (Inghilterra)
Chris Cutler. Foto di Massimo Golfieri
Chris Cutler e Heiner Goebbels sono amici di vecchia data ( Cassiber era il trio storico che li ha accompagnati per anni lungo percorsi inespolarati), qui, dopo piĂš di 12 anni, di nuovo insieme, in duo, per una improvvisazione (Collective Writings) che confluirĂ in una composizione (Writings II), originariamente composta per l'Ensemble Modern come parte di una piece di teatro musicale (Schwarz auf WeiĂ&#x; - Nero su Bianco), composizione che qui ospita due solisti inaspettati.
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REGGIO EMILIA
LUNEDI ORE
TEATRO CAVALLERIZZA
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21,00
LUNEDI
LA JALOUSIE (1991) RUMORI DA UN ROMANZO testo di Alain Robbe-Grillet, musica di Heiner Goebbels (1952)
Ensemble Icarus (Italia) Yoichi Sugiyama direttore (Giappone) Michele de'Marchi voce recitante (Italia) Giovanni Mareggini flauto; Nicola ZuccalĂ clarinetto basso; Elena Raimondi oboe; Franco Fusi fagotto; Fabio Caggiula tromba; Dimer Maccaferri corno; Cristiano Boschesi trombone; Valentino Spagiari trombone basso; Paolo Gaidoni violino; Paolo Fumagalli viola; Giorgio Casati violoncello; Andrea Sala contrabbasso; Andrea Rebaudengo pianoforte; Anna Bigliardi pianoforte; Marco Pedrazzini campionatore; Giacomo Cristini chitarra elettrica; Simone Beneventi percussioni 54
Yoichi Sugiyama.
La Gelosia. E’ un brano piuttosto sommesso, filmico, ma diciamo anche imponente, visto che coinvolge sedici musicisti. “Jalouise” in francese ha un significato ambiguo. Significa infatti sia ‘persiane’, quelle che consentono di vedere soltanto in una direzione, sia ‘gelosia’ naturalmente. Su questa ambiguità gioca l’omonimo “Nouveau Roman” dell’autore francese Alain Robbe-Grillet, che forse è noto ai più in veste di sceneggiatore del film di culto “L’anno scorso a Marienbad”. Il fulcro narrativo ne “La Jalousie” è la gelosia del marito, voce narrante, che non compare mai in scena. Della gelosia non si parla mai esplicitamente, mentre invece vengono descritte minuziosamente le condizioni e le costellazioni, le osservazioni maniacali e le rimozioni di questo sentimento, che nella lettura hanno un effetto traumatico. “…E’ andata con Franck in città a fare alcune spese urgenti. Non ha detto quali. Se la camera da letto è vuota non c’è assolutamente alcun motivo per non aprire le veneziane, che sono state messe al posto dei vetri in tutte e tre le finestre. Le tre finestre sono grandi uguali. Ciascuna è divisa in quattro angoli retti uguali, cosicchè presentano quattro serie di assicelle. Di conseguenza ogni battente della finestra ne racchiude due serie, una sopra l’altra. Le dodici serie….”. Nell’autobiografia di Robbe-Grillet ho trovato la seguente annotazione riferita al frammento di testo che ho appena citato: “….un mondo del tutto indescrivibile, formato dai rumori intorno alla casa. Come è possibile che in questo romanzo si sia parlato così poco del ruolo dell’ascoltare….?”. Questo è ciò che ho cercato di fare in questa composizione, che mi è stata commissionata nel 1991 dal Festival di Jazz di Francoforte per l’Ensemble Modern. 55
AngelicA Direzione Direzione artistica (cordinamento artistico e progettazione ‘Concerti Contemporanei’) Organizzazione Ufficio stampa Immagine e progettazione grafica
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Sandra Murer Daniela Tripputi Massimo Golfieri
Traduzioni dal tedesco e dall’inglese Progetto grafico e impaginazione catalogo Stampa
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