Archivio di MIC a.s. 2010_11

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Istituto Comprensivo Morosini: School Presentation •

Noi e l'Europa di MattiaBorgo

Hello! We’re the Morosini Institute. We’re in Venice. We include four schools: B.Canal, A.Manzoni, Zambelli and Priuli. We are in Priuli, next to C.po S. Giacomo. In our palace there are nine classes (170 students!). In the school there is a “Policampo” where we can do PE, except when it rains. Every day we start school at 8 am (not on Sundays, of course). On Monday, Wednesday, Friday and Saturday we finish school at 1 pm and we have lunch at home. On Tuesday and Thursday we eat at the refectory, that’s in another palace and we finish at 4 pm. Every day we go to school on foot, because in our town there are no roads for cars or buses, there are only canals for boats. For this reason, students meet together and go to school with their parents.


“Oslo? Dov’è Oslo mamma?” Pensieri e parole

di MariannaCrociani

18 Agosto 2011 E’ già passato molto tempo dall’ultima volta che ho scritto su questo blog, quindi vorrei recuperare. Purtroppo nel mondo non succedono solo cose felici, e mi dispiace scrivere di Oslo e di Utoya, ma penso che sia veramente necessario. Forse non tutti sanno quanto è grave quello che è successo. Mi correggo, forse non tutti se ne rendono conto. O meglio, sì avete letto i giornali, sentito la televisione, magari qualcuno anche la radio; siete rimasti un po’ scossi magari. “Oslo? Una città così tranquilla?” avrete pensato. O “Oslo? Dov’è Oslo mamma?”. Poi alcuni giorni dopo avete dimenticato tutto. O almeno, non vi prendete la briga di leggere al riguardo. Quasi due settimane dopo l’accaduto ormai tutti di Oslo non ne vogliono più sapere, ormai è “roba vecchia!”; concentrati tutti sulla nuova storia di Londra e della rivolta. Forse, ribadisco, non tutti si rendono conto dell’accaduto. Voglio ricordare che sono stati uccisi ragazzi anche poco più grandi di noi. Ora voglio chiedervi, cosa avreste fatto voi? Sareste scappati? Si molto probabile, ma, c’è solo il piccolo problema che Andres Bhering Breivik era travestito da poliziotto. E allora? Penso che molti sarebbero morti, come è successo. Mettete un isoletta, un centinaio di ragazzi, tende e tovaglie da picnic un po’ ovunque. Bene, vi siete immaginati il tutto? Ora cosa potrebbe succedere? Il massimo che potrebbe succedere, per me, è che forse qualche incosciente avrebbe potuto fare il bagno subito dopo mangiato. Si sa come siamo noi ragazzi. Impulsivi. Già. Ma no, è andata molto, ma molto peggio. Perché? Perché c’era un uomo. Armato. Pazzo? Si, ma direi più.. Fanatico. Già, un uomo pazzo e fanatico con dietro un piano progettato da due anni. Et voilà, una strage. Ora ci sono tante discussioni che si potrebbero approfondire, le armi, la politica, il fanatico e la stessa impulsività che ha portato (ovviamente) i ragazzi a fare un passo avanti verso il “poliziotto” che li chiamava. Ma l’interrogativo che mi pongo non è questo. Voglio sapere come. Come? Sì. Come ha potuto guardare i ragazzi che morivano, tutte quelle paia di occhi che si spegnevano. Puf, come lucciole in un barattolo. Come? Non chiedetelo a me, che non riesco nemmeno a uccidere una formica senza avere sensi di colpa! Oh no povera formica! Chissà come sarebbe andata la sua vita se la mia suola non si fosse imbattuta su di lei. E’ esagerato? Si, se non l’ ho fatto apposta. Sono cose che succedono. Ma quelle non erano formiche, non erano state uccise per sbaglio e queste sono cose che NON possono succedere. No. Sapete una cosa? Mi auguro solo che possa ricordarsi in eterno tutti quegli sguardi senza vita, che un attimo prima splendevano di sogni che non si avvereranno mai. Ma la cosa più paradossale ancora, è che mi dispiace per lui.

Caro Andres, mi fai pena. Una pena infinita, e sai perché? Perché non sopporto vedere soffrire nemmeno una persona orribile e schifosa come te. Perché io non sono e non sarò mai come te. E spero che nessuno avrà mai il tuo “coraggio”. “coraggio”? Scusate, ma per me è follia.


A: come Alice e come Adolescenza Pensieri e parole

di MariannaCrociani (Modifica)

Oggi vorrei parlarvi dell’adolescenza. Cos’è? Quando avviene? Che “sintomi” provoca? Avete mai letto Alice nel paese delle Meraviglie? Voi direte: Cosa c’ entra? C’ entra, c’ entra eccome, perché se vi ricordate quando Alice parla con il Brucaliffo dice delle cose che hanno un significato molto preciso…..

Il Bruco e Alice si guardarono in silenzio per un bel po’, poi la bestiola si tolse la pipa di bocca e la interrogò con voce languida e assonnata: Bruco: chi sei? Alice: Io… io non sono sicura di saperlo, in questo momento, signore; cioè… stamattina sapevo chi ero, ma da allora sono cambiata parecchie volte B: Che cosa intendi dire? Spiegati! A: Non so come spiegarmi, signore, e me ne dispiace. Il fatto è che non sono più io: capite? B: No, non capisco A: Mi dispiace di non riuscire a spiegarmi meglio, ma io per prima non capisco niente! Cambiare in continuazione statura confonde moltissimo le idee. B: Non ci credo! A: Forse perché a voi non è mai capitato: ma quando diventerete una crisalide… vi succederà un giorno, lo sapete… e poi vi trasformerete in farfalla, allora credo che tutto vi sembrerà un po’ strano. Non vi pare? B: Per niente A: E va bene! Vuol dire che le vostre sensazioni saranno diverse dalle mie. Io però mi sento stranissima. B: Tu? E chi sei tu? e con questa domandasi ritrovarono da capo.

Noi in questo periodo della nostra vita (pubertà) siamo un po’ come Alice. Ci sentiamo diversi, allungati, tirati, cambiati. Quando avviene questo mutamento? Non c’è una data precisa in cui il nostro corpo diventa adulto; questo lo dice anche Lewis Carrol ( lo scrittore di Alice nel paese delle meraviglie). Lui usa la figura di Alice per dire che avviene tutto di colpo in un certo momento (non da un giorno all’altro, ma da un anno e a volte anche da un mese all’altro la differenza si nota). Non è solo un mutamento corporeo, per così dire, ma anche psicologico. Siamo molto vulnerabili; a volte si puo’ perfino dipendere da un amico e ci facciamo influenzare dalle mode per non sentirci esclusi (Come sottolineava Agnese nel suo articolo “la società immagine”). Maturiamo e impariamo a prenderci le nostre responsabilità; iniziamo a staccarci da mamma e papà e vorremmo essere più indipendenti (attenzione a non eccedere con l’indipendenza però!). I “sintomi” sono diversi per ognuno di noi. Di solito tendiamo a essere un po’ più nervosi e mandiamo i genitori in tilt, sentendoci dire: ” che caratteraccio!!” oppure ” è l’adolescenza” o ancora ” cambia registro se no ti metto in punizione! “. Insomma, tutti abbiamo avuto questo genere di risposte, no? Ma il nervosismo a cosa è dovuto?

1. all’esaurimento per studio e scuola 2. alle emozioni e ai sentimenti che ci mandano in confusione soprattutto in quest’età (♥) 3. ai genitori che ci assillano e non ci comprendono 4. ai cambiamenti del corpo che ci troviamo a dover affrontare tutti in un colpo 5. non ci piacciamo fisicamente (brufoli, apparecchio, occhiali e altre delizie dell’adolescenza)

Insomma è un passo importante e difficile che dovremo affrontare genitori e figli insieme, per aiutarci a vicenda. Spero di aver reso l’idea esatta. Buona fortuna a tutti gli adolescenti e ai poveri genitori che ci devono sopportare.


Il bullismo: un grave problema dei giovani d’oggi •

Pensieri e parole di Agnese Berton

Ormai da molti anni a questa parte, si verificano, soprattutto in ambito scolastico, numerosi atti di bullismo, che contribuiscono al degrado della scuola e di chi la frequenta. Ma che cos’è questo grave problema della società di oggi? Gli atti di bullismo non sono, come qualcuno potrebbe pensare, scherzi innocui tra amici o compagni di classe: sono vere e proprie violenze!Il bullismo è una forma di sopraffazione fisica e psicologica, attuata da una persona o da un gruppo di persone, nei confronti di un ragazzo percepito più debole. Certe volte, nei casi più estremi, le violenze subite dalla vittima possono essere talmente gravi, da annientare completamente l’interiorità di quest’ultima e di portarla persino alla drastica “soluzione” del suicidio. Si è iniziato a identificare questo fenomeno verso la fine degli anni ’70, quando si verificarono una serie di suicidi da parte di bambini e ragazzi di età diverse. Quindi, per giustificare la loro decisione, lasciarono dei biglietti nei quali spiegavano di essere arrivati ad un gesto così estremo, per colpa dei continui abusi subiti da parte dei compagni di classe. Per questo motivo fu effettuata una ricerca nelle scuole attraverso dei questionari, dati da svolgere ad un campione di alunni. Ciò portò alla scoperta di un nuovo tipo di maltrattamento: il bullismo, che coinvolgeva il 16% degli studenti delle scuole primarie e secondarie. Gli atti di questa oppressione sono volontari: il bullo vuole prevaricare su un’altra persona offendendola, stuzzicandola, causandole danni o disagi. La maggior parte delle volte il giovane spavaldo e prepotente non è solo, ma agisce in gruppo. Il gruppo conta sulla propria superiorità numerica, per sembrare più forte; presi uno alla volta, il loro potere svanisce. Esistono vari tipi di bullismo: il bullismo diretto fisico, che, per l’appunto, consiste nel causare alle vittime danni fisici, come pestaggi o percosse; il bullismo diretto verbale, per il quale si subiscono insulti, minacce ed espressioni razziste; ed, infine, il bullismo indiretto psicologico, che consiste nel far allontanare dal gruppo la vittima, rovinargli le amicizie e mettere in giro fasiltà sul suo conto. I motivi per i quali i bulli prendono di mira ragazzi e ragazze sono molti e tutti superficiali: il peso corporeo, troppo grasso o troppo magro, il modo di vestire, una particolarità o un “ difetto” del viso, la cultura, l’ etnia, il colore della pelle e molti altri.Tutte le motivazioni sono buone, per prendere di mira qualcuno. La maggior parte delle volte il bullo ha avuto dei percorsi personali difficili o situazioni familiari instabili e poco serene. Probabilmente per questi motivi, egli si accanisce su ragazzi più deboli, proprio per il bisogno di scaricare la propria infelicità e la propria rabbia. Spesso il bullo non si accorge della gravità dei gesti compiuti e li considera, lui stesso, delle ragazzate o degli scherzi innocui. In certi casi arriva perfino a filmare i suoi atti di vandalismo e metterli su internet, per vantarsene. Come ho già scritto in precedenza, la vittima viene percepita come una persona debole, incapace di difendersi o troppo buona, per provocare alcun danno a nessuno. In molti casi, la prima persona che protegge dalle sue colpe il bullo, è proprio la vittima, perché piena di paura nei confronti del suo aggressore. Un ruolo fondamentale è svolto dalla maggioranza omertosa; è l’ arena di ragazzi e ragazze, che assiste agli atti di bullismo, ma non li denuncia, per paura di essere a sua volta preso di mira dai bulli. Per riuscire a sconfiggere questo fenomeno, c’è bisogno di avere il coraggio di denunciare. Bisogna segnalare anche gli scherzi che ci possono risultare di cattivo gusto, perché proprio da questi gesti, non considerati gravi, possono nascere azioni più violente. Trattare l’ argomento in classe con gli insegnanti potrebbe essere un altro modo utile per prevenire episodi di questo genere e per sensibilizzare gli alunni al rispetto reciproco, fondamentale nella nostra società, dove il senso di questa parola a volte sembra essere stato dimenticato.


La società immagine •

Pensieri e parole di Agnese Berton

PARLIAMO DI…… La nostra è la società dell’immagine. Essere “belli, eleganti, raffinati, alla moda” diventa oggi sempre più importante. Quali rischi corre, secondo te, una società che si basa quasi esclusivamente sull’apparenza?

Uno dei finti valori che attanagliano questa nostra società è l’immagine. Ormai uno dei canoni con la quale si scelgono gli amici e anche i propri dipendenti lavorativi è spesso l’aspetto fisico. Questo “fenomeno” inizia già dall’infanzia, quando le madri, ultraprotettive e snob, vestono i loro pargoletti con capi firmati e costosi. IL culto dell’immagine si sviluppa soprattutto tra adolescenti, tra cui spopolano le grandi marche del momento. La foga adolescenziale avrà conseguenze, anche sul futuro, dove adulti, anche sul lastrico per le spese familiari o per pagare l’affitto, si “concederanno” il lusso di un abito firmato o di un trattamento estetico, per fare un figurone con colleghi ed amici. Ma che cos’è, in sintesi, questa società dell’immagine, che è difficilmente distinguibile dalla società di massa? Semplice! Non è altro che un sistema commerciale, fatto esclusivamente per incrementare le vendite di questi prodotti ed arricchire le tasche di furbi industriali. C’è, però, da fare una precisazione: va bene curare il proprio aspetto, ma non bisogna sottostare a questa società, che ci fa sembrare tutti uguali! Scontato dire che la principale “causa” (la vera causa siamo noi, che permettiamo di farci abbindolare in questo modo) è la televisione, attraverso programmi e pubblicità. La televisione ci ha condizionati enormemente, sponsorizzando un’immagine, soprattutto femminile, sbagliata e basata sull’aspetto, invece che sulle capacità. Certo, forse, come spesso accade in temi di questo genere, sto facendo troppo la tragica perché, osservando anche i miei coetanei ed in particolare la mia classe, vedo che non siamo ancora tutti irrimediabilmente condizionati. Io sono fiera di dire che cerco di distinguermi dalla massa, ma mi rendo conto che, anche osservando il mio abbigliamento di oggi, ne sono involontariamente condizionata. Per esempio, le scarpe che indosso sono della “Adidas” e in questo periodo spopolano tra le ragazzine della mia età. Quando le ho comprate, mi sono detta che le acquistavo per la mia scelta, perché mi piacevano, ma serviva davvero spendere ottanta euro per un paio di scarpe? Vedendo la situazione da questo punto di vista, mi sorgono dei sensi di colpa. Ho davvero fatto bene? Rispecchiano veramente il mio gusto e la mia personalità? Non sono così convinta della mia posizione da poter rispondere. Facendomi quest’analisi di coscienza, mi rendo conto che la società, cioè NOI, in cui viviamo, sta rischiando grosso. Rischia di non considerare più l’intelligenza delle persone, rischia di diventare troppo superficiale, mette a repentaglio la nostra diversità, in modo che, chi cerca di rimanere coerente a se stesso, viene allontanato dalla massa e ribattezzato come “pecora nera”. Per esempio ieri, camminando per le vie di Mestre, mentre osservavo i passanti, vedo un’orda di ragazzine, della mia età circa, tutte identiche, tutte con lo stesso taglio di capelli, stesso tipo di vestiti, truccate in modo uguale! Di fronte a quelle mie coetanee, mi sono sentita un po’ a disagio e fuori posto. Ma è possibile!! IO non sono sicura di voler vivere così, quindi devo impegnarmi per cambiarlo, cominciando da me.


Poesie III^C •

Pensieri e parole di Odher Nader

Promemoria (autore sconosciuto)

Ci sono cose da fare ogni giorno lavarsi, studiare, giocare, preparare la tavola a mezzogiorno. ci sono cose da fare di notte chiudere gli occhi e dormire, orecchie da sentire. Ci sono cose da non fare mai, nè di giorno nè di notte nè per mare nè per terra: per esempio la guerra. Questa poesia sottolinea le cose da fare quotidianamente, sia di giorno che di notte come: lavarsi, studiare, giocare, dormire e sognare. C’è poi una cosa da non fare mai, nè di giorno nè di notte: è la guerra. La poesia è formata da tre strofe di 4 versi di differente lunghezza che presentano alcune rime, è presente la figura retorica dell’anafora ovvero ripetizioni di parti di versi. La strofa che preferisco e che più condivido è l’ultima perchè esprime un pensiero giusto:la guerra è una cosa da non fare mai, nè in cielo nè in terra, nè in terra, nè di notte. Commento di: Elena Dall’Olivo


ALLARME SCIOGLIMENTO GHIACCI: URGENTE

Pensieri e parole di Marianna Crociani

Questo appello è dedicato a tutti i ragazzi e a tutti i professori.

Proprio ieri mi è arrivata una lettera del WWF che riportava fatti molto tristi. Sarete venuti tutti a conoscenza del surriscaldamento globale giusto? Bene, bisogna sapere che su quei ghiacci vivono (o dovrei dire vivevano?) specie uniche che noi ogni giorno uccidiamo. Ma come? Direte voi. Vi faccio dei semplici esempi:

1. Ogni volta che si va in macchina e si lascia il motore acceso, quando si fanno delle soste o anche quandosi deve scendere, (anche se poi si risale quasi subito, bisogna spegnerlo intanto che vi fate la passeggiatina!) si uccide magari un orso polare perché gli si è sciolto un pezzo casa in più; 2. Oppure quando non si fa la raccolta differenziata tutti quei bei rifiuti che si buttano nell’umido, anche se sono carta o vetro o plastica, vanno nelle ciminiere tutti quanti e quel fumo della nostra spazzatura non riciclata va a uccidere qualche pinguino o qualche foca (solamente perché si è stati troppo pigri e non si è voluto separare la spazzatura, magari perché si stava guardando un episodio alla tv che non si voleva assolutamente perdere) 3. Ogni volta che siete in montagna quando si fa la gara per prendere i funghi e per arrivare primi si usa la jeep anche su per i sentieri, al posto di andare a piedi (stavolta uccidiamo una bella famigliola di foche) 4. Ogni volta che lasciamo inutilmente il computer o la tv accesa 5. Quando lasciamo le luci accese anche se non servono Insomma ce n’è per tutti i gusti. Ognuno di noi fa una di queste cose quasi quotidianamente anche senza rendersene conto. Ma quale sarà il risultato di tutte queste azioni messe insieme?

Estinzione degli orsi polari prima della metà di questo scolo (e di tutte le altre specie artiche e antartiche).

Se il ghiaccio si scioglie del tutto, il livello dei mari s’innalzerebbe fino a 70 metri (e ricordo che Venezia sarebbe sommersa).

Allora visto le drammatiche previsioni, voglio fare un appello: il nostro comportamento può fare la differenza, basta sprechi, non è impossibile fermare tutto questo basta solo volerlo, se si è già fatto tutto il possibile, allora, si può migliorare il comportamento degli altri invitandoli riflettere sulle loro azioni, perché la collaborazione di tutti è fondamentale.


150 anni di unità d’Italia •

storia di Leonardo Menini

NOI GIOVANI E I 150 ANNI DELL’ UNITA’ D’ ITALIA (Con Risorgimento la storiografia si riferisce al periodo della storia d’Italia durante il quale lanazione italiana conseguì la propria unità nazionale, riunendo in un solo nuovo Stato – ilRegno d’Italia – i precedenti Stati preunitari. Il termine, che designa anche il movimento culturale, politico e sociale che promosse l’unificazione, richiama l’ideale romantico enazionalista di una resurrezione dell’Italia attraverso il raggiungimento di un’identità unitaria che si era iniziata a delineare durante la dominazione romana, la cui specificità «…valse a imprimere sull’Italia un tratto oggettivo di esperienza unitaria… Tale processo si arrestò definitivamente nella seconda metà del VI secolo. Sebbene non vi sia consenso unanime tra gli storici, la maggior parte di essi tende a stabilire l’inizio del Risorgimento, come movimento, subito dopo la fine del dominio Napoleonico e il Congresso di Viennanel 1815, e il suo compimento fondamentale con l’annessione dello Stato Pontificio e lo spostamento della capitale a Roma nel febbraio 1871.Tuttavia, gran parte della storiografia italiana ha esteso il compimento del processo di unità nazionale sino agli inizi del XX secolo, con l’annessione delle terre irredente, a seguito della prima guerra mondiale. Anche la Resistenza italiana (1943-1945) è stata talvolta ricollegata idealmente al Risorgimento.Sin dalla nascita del Regno d’Italia, sono state mosse critiche al processo di unificazione, le quali hanno dato origine ad una storiografia revisionista, di varia ispirazione culturale ed ideale, che contesta in diverso modo la rappresentazione offerta dalla storiografia più diffusa circa i processi politici e militari che condussero all’unità d’Italia, tanto da influenzare, in taluni casi, l’origine di movimenti autonomisti e separatisti, meridionali e settentrionali). Quest’ anno si celebreranno i 150 anni dell’Italia unità e, tra l’altro, questa può essere un’ occasione importante per approfondire alcuni temi e argomenti legati al futuro di questo paese. Alcune problematiche sono sicuramente vicine alla gioventù e ai problemi politici ed economici che stiamo attraversando. Il Risorgimento è stato un periodo storico caratterizzato da una gioventù intrepida e coraggiosa, ingenua, ma animata da una fede incrollabile nella causa nazionale. E’ grazie a questi giovani:informali barbuti garibaldini, impeccabili guardie piemontesi, autorevoli intellettuali, che noi siamo quelli di adesso; siamo il frutto del loro sogno. Inoltre possiamo aggiungere che l’Italia non nacque solo dalle armi, ma dalle idee che si erano formate nell’anima della gente molto prima che l’Italia fosse unita; infatti c’era già l’idea di unità nei testi di Dante, Petrarca e Macchiavelli, che diedero ispirazione agli autori dell’Ottocento e alla partecipazione popolare alle insurrezioni del 1848. Purtroppo non bastarono le idee a sfondare l’esercito austriaco e a unire l’Italia, ma ci vollero uomini,eroi,gente straordinaria, pronta a sacrificarsi per l’unificazione del loro paese,che oggi è diventato il nostro! Pensando a noi, giovani d’oggi, è davvero triste pensare che a volte non sappiamo che idee abbracciare, per chi un giorno votare,senza sprecare questo diritto,conquistato con anni di lotta.Diritto che questa lotta ha trasformato in un preciso dovere. D’altronde è risaputo che l’idea di Italia,ai giorni nostri, è molto indefinita e diversa da quella che i nostri padri sognarono nel 1861. La Storia ci deve servire a non dimenticare la nostra identità, costituita dal Risorgimento e dalla nascita della nostra patria e a recuperare parte di quei valori e quegli ideali che permisero ai nostri avi di unirsi come espressione di un popolo. L’Italia, però, non deve essere considerata, come la definì Napoleone, un semplice territorio, né tantomeno un mercato globale, perché ha radici culturali profonde di arte e di gloria. Con un po’ di intraprendenza in più, la sua immagine si potrebbe migliorare, riferendoci a quegli ideali che erano nella mente degli uomini del Risorgimento, i quali fecero di tutto per salvaguardare questa identità culturale. Concludiamo con un auspicio per questo 150° anniver sario: gli italiani e i giovani soprattutto devono ritrovare il valore ed il significato della parola “patria” e quindi sostenere il carico di responsabilità lasciato dai nostri avi, lottando come loro, per ottenere un Italia migliore. Un’ Italia che pensa al futuro dei suoi giovani, agli anziani, a chi è meno fortunato,agli ammalati,a chi lavora, a chi studia, a chi ricerca, a chi intraprende. La strada che ci è stata aperta, … non abbandoniamola! Leonardo Menini (terza A)


Sorelle d’Italia, l’Italia s’è desta! •

storia di Agnese Berton (Il 16 maggio 1797 le truppe francesi invasero Venezia. Con la restaurazione ed il Trattato di Campoformio tra francesi ed austriaci, il 17 ottobre 1797 termina la Municipalità provvisoria di Venezia e vengono ceduti all’Austria Veneto, Friuli, Istria, Dalmazia, Cattaro e le isole Ionie. Nasce la Provincia Veneta dell’Austria, comprendente all’incirca gli attuali Veneto e Friuli: una comune provincia, non uno stato Veneto, sotto Francesco II d’Asburgo Lorena, con l’ingresso degli austriaci in città il 18 gennaio 1798. La ricaduta in termini di peso economico e politico della città fu ragguardevole. A seguito della restaurazione dopo il periodo napoleonico, il 9 giugno 1815, con ilcongresso di Vienna, Venezia passò al Regno Lombardo-Veneto, di cui divenne una delle due capitali, e capoluogo della provincia omonima. La città partecipò alle lotte risorgimentali. Il 17 marzo 1848, i patrioti veneziani insorsero e liberarono Daniele Manin eNiccolò Tommaseo. Dopo il ritiro degli austriaci, venne nuovamente proclamata laRepubblica, cui aderirono gran parte delle città della Terraferma, affidata ad un triumvirato. Nel 1849, Venezia resistette per quattro mesi ad un lungo assedio austriaco, arrendendosi solo il 18 agosto, a causa della fame e di una grave epidemia di colera. Dopo la Terza Guerra d’Indipendenza, il plebiscito del 21 e 22 ottobre 1866 sancì l’annessione al Regno d’Italia).

(donne senza onori e cittadinanza) Il 21 ottobre 1866 a Venezia, appena annessa all’ Italia, una folla di donne invase la piazza San Marco, sventolando fazzoletti bianchi, inscenando una manifestazione di festa, ma anche di protesta. Quest’orda di donne manifestanti volle esprimere rancore per la loro esclusione dall’avere un ruolo od un’opinione sul nuovo governo della città.Si tratta della prima manifestazione “suffragista” della Storia d’Italia. Questo episodio fu il primo di tanti altri, dove donne di tutt’ Italia si unirono per rivendicare i propri diritti, tra i quali anche quello di poter partecipare attivamente alla vita politica del paese. Sebbene le forti proteste, il desiderio di queste impavide Italiane non fu ascoltato. Eppure non si deve anche a loro l’unificazione dell’Italia? Malgrado l’impossibilità di partecipare attivamente alla vita politica del paese, le italiane non si scoraggiarono e continuarono a espandere il patriottismo con l’azione sotterranea e impalpabile fatta di mobilitazione, di educazione, di trasformazione dei comportamenti, dei sentimenti, dei culti. Così erano andate a costruire l’identità nazionale nella quotidianità, a tessere l’ unità a partire dalle relazioni. Molte donne, soprattutto borghesi, si impegnarono nell’attività cospirativa. Una donna molto famosa in questo ambito fu Clara Maffei, amica di Manzoni e di Verdi. Non sempre era andata così liscia: molte erano state costrette all’esilio; altre erano finite nelle maglie della polizia, denunciate e processate a migliaia. Ma, soprattutto, le donne avevano partecipato in primo piano nell’estate del ’48. Da Palermo a Venezia, da Milano a Brescia, l’insurrezione le aveva viste mobilitate in prima linea con gli uomini, a costruire barricate, a confezionare cartucce, a fare da vivandiere, a organizzare infermerie e ospedali. Per esempio a Venezia, … dove le donne avevano fondato la Pia associazione per supporto ai militari, coordinata, tra le altre, da Elisabetta Michiel Giustinian e Teresa Perissinotti Manin, con il compito di occuparsi dell’ equipaggiamento delle truppe e dell’ assistenza ai feriti. Così a Roma, nel ‘ 49, Mazzini aveva affidato a una specie di «triumvirato femminile», la direzione del Comitato di soccorso ai feriti, che arruolerà centinaia di infermiere. Alcune avevano anche imbracciato le armi e combattuto sulle barricate. Travestite da uomini, erano andate a combattere nelle guerre dette “mazziniane”, assumendo come modello Anita Ribeiro da Silva, moglie di Garibaldi, che a fianco dell’ eroe si batterà fino alla morte, anche se incinta. Ma a molte di loro non fu concesso di combattere per l’unità: la richiesta formale avanzata da alcune veneziane di costituire un battaglione femminile della Guardia civica, era stata respinta dal comandante. La donna in armi, rappresentava una categoria troppo rivoluzionaria rispetto all’ordine sociale . E nel ‘ 48 erano fioriti anche i primi giornali di donne, prova di come la partecipazione potesse innescare processi di consapevolezza di diritti sessuati, aspirazioni di «risorgimento delle donne e della nazione». Molte avevano pagato questo impegno con il carcere e con la vita stessa. Anche se influenzarono enormemente il corso della storia, alle donne fu attribuito un ruolo gregario di «ispiratrici» e «ancelle» dei «fratelli d’ Italia», veri fondatori dello Stato nazionale. Tutti i loro sforzi furono apparentemente cancellati dalla storia e ridimensionate alla visione di una madre che offre in sacrificio i figli. Sarà proprio a partire da questa esperienza di diritti negati che prenderà vita, nel secondo Ottocento, il movimento di emancipazione delle donne, per rivendicare una piena inclusione nella sfera della cittadinanza, a partire dall’ esser madri sì, ma cittadine, come specificheranno Anna Maria Mozzoni e Gualberta Beccari. Iniziava così un percorso lungo e tortuoso, non ancora pienamente concluso.


Our Class: 2ªB – Part 1 – Boys •

Noi e l'Europa di MattiaBorgo

a

We are the class 2 B. Here are our presentations. Mattia Borgo: a

Hello. My name is Mattia, I live in Venice, in Italy. I’m 12, I’m a student in the class 2 B of the class F.Morosini. In my class we’re 22. My favourite subject is English. I hate Italian. I haven’t got any pets. My favourite colour is green. I like playing with my computer and climbing. I hate football and cheese. I wake up at 7 am every morning. I have breakfast, then I brush my teeth and I go to school at 7:50 am. At 1 pm I go home and I have lunch. I do my homework from 3 pm to about 6 pm, then I have dinner at 8:30 pm and I go to bed at 10 pm. I usually wear black and white trainers, jeans, a shirt, a black jacket, orange glasses and white socks. Giovanni De Poli: I wake up every morning at 7 am, I have breakfast and I go to school. Then I go home at 1 pm, I have lunch, I do my homework and then I go out to play with my friends. Sometimes I wear blue jeans and trainers. My favourite sweater is beige. I like t-shirts and I don’t like socks. Elia Quaglio: Hi, I’m Elia. I’m 12 years old and my favourite color is black. I’ve got four brothers and one little sister: I’ve got a very big family!! My favourite food is hamburger with chips. GNAMM!!! I like black metal and disco music, my favourite band is Metallica and my favourite singers are David Guetta and Flo Rida. Every day (except on Sundays) I wake up at 7:30 am, I have breakfast and I get dressed. At 7:45 I go to school. After five hours of work (sometimes seven) I go home from school and I have lunch. At 2:30 pm I do my homework and I go out with my friends at about 4 pm. At 7 pm I go home and then I go on Facebook. I have dinner at 8 pm and until 10:30 pm I watch TV. I go to bed at 10:45 pm. I often wear a black t-shirt and I always wear black trousers. I don’t wear pink clothes. I hate pink!! I don’t like yellow sweatshirts and I like t-shirts. I always wear black and white shoes. Giacomo Fantini: Hello, my name is Giacomo Fantini. I’m 12 years old. I live in Venice. I love football. My favourite food is pizza and chips. My favourite colour is blue and my favourite animal is koala. I get up at 7 am. I go to school every day at 7:45 am. I have lunch at 1:15 pm. The school usually ends at 1 pm, but sometimes it ends at 4 pm. In the afternoon I do my homework then I go out with my friends. I go home at 6:30 pm. I have dinner at 8:30 pm, then I watch tv and I go to bed at 10:00 pm. I often wear grey or blue jeans, black trainers, a blue, grey or white t-shirt and a blue sweatshirt. I never wear brown shoes or yellow sweatshirts. My favourite pair of shoes is black. I like jeans, but I don’t like caps. Tommaso Latella: Hi, my name is Tommaso. I am 12 years old and I am in class 2B. I have a brother, his name is Giuliano; my mother’s name is Marina, my father’s name is Aurelio. My favourite food is pizza and my favourite subject is Maths. My favourite animal is crocodile. I like animals but I haven’t got any pets. I get up at 6:45 am. I wash my face and I have breakfast with milk, corn flakes and chocolate. I finish breakfast at 7:10 am, I brush my teeth and sometimes at 7:30 am I have a shower. At 7:45 am I take my schoolbag and I go to school. The school starts at 8 am and five hours later it finishes. I go home, and at 1:30 pm I have lunch. In the afternoon I play computer games and I do my homework. In


the evening I read a book and I have dinner at 7:30 pm. After dinner I watch a film and I go to bed at 9:30 pm. I wear a black t-shirt, a yellow sweatshirt, a pair of light brown shoes, a pair of jeans and a pair of green socks. My favourite clothes are a red T-shirt, a pair of blue jeans, a cap and a pair of white trousers. Erasmo Nicoletto: Hi my name is Erasmo. I’m 12 years old. My favourite food is pizza. I usually wear blue jeans, black socks and trainers. I like white t-shirts. I like wearing grey sweatshirts. Giovanni Pitacco: Hello, my name is Giovanni. I’m twelve years old. My favourite colour is red. I’ve got a cat, her name is Tigre. My favourite food is pizza. My favourite sports are snowboarding and fishing. I get up at 7 am every morning. I don’t have breakfast, I brush my teeth and I go to school at 7:40 am. In the afternoon at 4 I finish school and I go home. I do my homework and I play clarinet. I always wear a pair of black trousers and a pair of skateboard shoes. I like wearing t-shirts. In winter I wear green or blue sweartshirts because I like them. Francesco Ruscitti: Hi, my name is Francesco. I’m 12. I was born in Rome but now I live in Venice because of my parents’ job. My favourite sport is skiing. th

I have a sister, her name is Livia. She is 18. My birthday is on January the 26 . My favourite food is pizza. I like football and I support Roma. I get up at 6:45 am. I have breakfast at 7:15 am. The school starts at 8 am and finishes at 1 pm. In the afternoon I do my homework and after that I play Wii™ and computer games. I go to bed at 10:30 pm. Sometimes I wear brown trousers, black socks, and blue and grey trainers. I never wear pink or purple clothes. My favourite sweatshirt is green. I like wearing t-shirts, but I don’t like sweaters. Marcello Zanotto: I am Marcello. I am 13. I like metal and punk music. My favourite groups are Metallica, Sex Pistols and Smashing Pumpkins. I like snowboarding and climbing. I don’t like football. I live in Venice. I like biology. I get up at 7 am, I get washed, dressed and I go to school. The school finishes at 1 pm, then I go home, I eat and I go out with my friends. After dinner at about 8 pm I watch a movie and then I go to bed at 10:30 pm. I often wear green jeans, black and purple trainers, red socks and a purple belt. My favourite sweatshirt is black. There is a picture of a lobster with blood on it. I like jeans, but I don’t like

2B part 2-girls •

Noi e l'Europa di MariannaCrociani We are the girls of class 2B, here there are all our presentations. Bevziuc Mariana Hello, my name is Mariana, I’m 14 years old. I live in Venice. My favourite colour is sky blue and my favourite animal is cat. I get up at seven o’clock every morning. I have breakfast at a quarter past seven. I go to school at ten to eight. Our school starts at 8 o’clock and it ends at 13. In the afternoon I listen to music, I do my homework and I often watch TV. At ten to eleven I go to bed I often wear blue jeans, violet sweatshirt and violet trainers. My favourite T-shirt is black. I like jeans but I don’t like brown shirts. Borile Giulia Hi! I am Giulia, I’m 12 years old, and I live in Venice. I attend the Morosini Institute in Venice. I’ve got brown eyes and long brown hair. My favorite food is pizza. My dream is to work in fashion. In the morning I get up at seven o’clock, I have breakfast quickly I wash and get dressed. I take the vaporetto and I start school at 8 o’clock. In the afternoon I study and I go swimming twice a week. I have dinner at 8. At 10 o’clock I go to bed. I usually wear jeans or pants and colorful socks. My favorite dress is red and it’s got flowers on it.


Crociani Marianna Hi, my name is Marianna. I’m 12 years old. I live in Venice. I have one sister: her name is Costanza and she is 15 years old. My favourite animal is horse. I have a cat, her name is Felix and she is very sweet. My best friends are Silvia, Carlotta and Mariana. I have brown eyes and long brown hair. My favourite color is sky blue. I get up at 7 o’clock. I have breakfast at ten past seven. At a quarter to eight I go to school with Anna. The school starts at eight o’clock and ends at 13 o’clock on Monday, Wednesday, Friday and Saturday and it ends at 16 o’clock on Tuesday and Thursday. In the afternoon I do my homework, I listen to music, I read and I work with my computer. I have dinner at eight o’clock and I go to bed at ten o’clock. I often wear blue and black jeans, black and white or violet and white shoes and white socks. My favourite T-shirt is sky blue with blue and black flowers. In summer I wear very short jeans and long white T-shirt. Only for very important events I wear very long dresses (usually black, white or blue) with elegant shoes. Garbuggio Anna Hi, my name is Anna. I’m 12 years old and I live in Venice. My favourite color is purple and my favourite food is pizza: I like it very much. My hobby is playing volleyball and I do it very well. I can swim and sing. My best friend is Erika: she is fantastic because she is very clever, but she is also a modest girl. I often wear blue jeans and grey T-shirts. I sometimes wear black trousers and purple T-shirts. I never wear dresses. My favourite sweater is purple. I like jeans, but I don’t like skirts and blouses. I get up at seven o’clock, I have breakfast and I go to school at a quarter to eight. I have lunch at a quarter past one. In the afternoon I do my homework and I have dinner at eight o’clock. I watch TV at nine o’clock and I go to bed at ten o’clock. Korb Erika Hello, my name is Erika and I am twelve years old. I live in Venice. My favourite color is pink and my favourite food is pizza with chips. I like tennis, too. My best friends are Anna and Silvia. They are the best!! I like wearing pink clothes. I love pink. I usually wear pink sweaters, pink T-shirts and a pair of pink trousers. But I sometimes wear blue, yellow, white or purple T-shirts, a pair of blue jeans and a purple or white sweaters. I don’t like T-shirts with words or pictures. I don’t follow fashion. I get up at half past six and I have breakfast at seven o’clock. I go to school at half past seven and I arrive at school at ten to eight. I go home at one o’clock or at four o’ clock and I watch TV or I play. At half past eight I have dinner and then I watch TV. I go to bed at half past ten. Masin Carlotta Hi, my name is Carlotta and I am 12 years old. I live in Venice. I have blond-brown hair, blue eyes and I wear glasses. I have a dog, his name is Jeffry and a sister, Camilla, she has 8 years old. My favourite color is dark purple, my favourite animals are wolves, dogs and white tigers. I play volleyball twice a week with Silvia. I usually wear blue or black jeans; a white or violet t-shirt, a black sweater and a pair of blue All stars (my favourite shoes). In summer I wear a pair of short jeans and a long colorful T-shirt. I get up at 7:00 AM, I’ve breakfast and from 8:00 AM to 4:00 PM I’m at school. From 4.00 to 6:00 PM I do my homework and then I go to play volleyball for 2 hours. At 8:30 PM I return at my house and I have dinner. I go to bed and I read. At 11:00 I switch off the light and I fall asleep. Prata Silvia Hi, I am Silvia I live in Venice. I am 12 years old and I am in the class II B. My favourite food is pizza. My favorite color is violet and my favourite animals are dogs. I play volleyball twice a week. My best friends are Marianna and Carlotta. They are fantastic! I have one sister, her name is Sara. I often wear grey jeans, a blue t-shirt and black trainers. Sometimes I wear a red sweater. I never wear skirts. My favourite sweater is green. I like jeans but I don’t like skirts.

I get up at 7 o’clock. I have breakfast: I eat

biscuits and I drink milk. I go to school at 7.45AM. I have lunch at 1 P.M. I do my homework, I play with computer and I watch TV. I have dinner at 7.30 PM and I go to bed at 10.30PM.


Todeschini Maria Hello, my name is Maria, I am 12 years old. I live in Venice, the magic city above the water! I have long blond hair and brown eyes .In my family, there are my mother, my father, my grandparents and my cousin. I have the beautiful cat, his name is Oliver. And in the countryside I have a horse, her name is Zagabria. I often wear blue jeans, colorflu sweatshirts and black socks. My favourite t-shirt is blue. There is the picture of a fox on it. I like sweaters, t-shirts and jeans, but I don’t like pink clothes, big jackets or skirts. In the morning, I get up at 6:30 and take a shower. At 7:15 I have breakfast, I drink milk and I watch TV in the living room. At 7:30 I go to the bathroom, wash my hands, my face and my teeth. At 7:50 I go to school and at 8:00 I am in the classroom. The school lasts five hours or sometimes eight hours. After school, I go home and I have lunch. Then, I do my homework at 14:00. In the afternoon I go to judo, or English course, or catechism. Sometimes I return home at 20.00. I have dinner. At 9:30 I go to bed and I read my book. Tonut Lucia Hi, my name is Lucia. I’m 12. I am tall, I have got brown eyes and brown short hair . I have one brother, his name is Alessandro. I live in Venice, near campo Santa Margherita. I’m the second class, with other twenty-one pupils ( we’re ten girls and 12 boys). I have many friends in the school, they’re for me all the same.My favourite subject is PE. My favourite food is pizza and my favourite cake is tiramisu’. when I’m not studying, I enjoy myself listening to music: Metallica , Bruce Spreansting, Lucio Battisti. My favourite color is blue. I usuallywake up at 7 o’clock in the morning. After breakfast I wash myself, I get dressed and I walk to school. It starts at 8 o’clock. I often get out to the school at 1 o’clock pm; on Tuesday and on Thursday I stay at school until 4 o’clock pm. Today it is warm, Iwear blue jeans, a green and grey cotton t-shirt on my head I have a blue cap. Today is Monday and I have more time to play with my friends and with my brother. th

At 16.30 pm I go to sing, with many other boys, to Renier Michiel; we’re studying for a concert ( it will be in Venice the next 12 June). Before dinner I have two hours time to study. When my father and my brother arrive, at about 9 pm, I go to sleep. Ursache Iulia Hi, my name is Iulia. I’m 12 years old. I live in Venice. In my family there are three people: I, my mum and my dad. My favourite hobbies are: listening to music, riding, playing tennis and football, and snowboarding. My favourite animal is horse, I have one horse, her name is Flicka, she is 7 years old. My favourite flower is daffodil. My favourite singers are : Rihanna, Miley Cyrus ,Reamonn and Inopia .This is me. Usually I wake up at the 07:10, I go to the kitchen , and I have a cup of tea. Then I go to the bathroom, and I brush my teeth. After that, I go back to the kitchen and I have breakfast. After I get dressed, I brush my hair, then I go to school.


How can you study English very well? •

Noi e l'Europa di MarcelloZanotto

1. spend a lot of time for it; 2. concentrate on what you do; 3. read the notes you have in your copybook; 4. do and repeat the exercises; 5. pay attention to the lessons; 6. listen to the cd; 7. read the lessons on the book; 8. learn the grammar rules and the vocabulary; 9. repeat the lesson with the book closed; 10. write in the copybook the words you don’t know; 11)read in a loud voice; 12)study for two hours every day; 14)don’t watch TV while you study; 15)remember the lesson when you study; 16)study in a quiet room; 17)meet your friends and try to make dialogues in English; 18)listen to English songs to get used to English pronunciation; 19)learn the lesson by heart; 20)study the notes in your copybook; 21)read the title of the exercise; 22)look up the words your don’t know in a dictionary.

Concert: as told by 2ªB •

Noi e l'Europa di MattiaBorgo th

On April the 15 we went to a concert in our “Policampo”, the field where we normally do PE. There were musicians from a college in London. They played violins, violas, cellos, guitars, a contrabass and a Casio electric piano and harpsichord. They are doing a tour all over Italy, because the music that they play was composed here. Of couse, they played Vivaldi, because he was born here, in Venice. Precisely, they played “Le Quattro Stagioni”, in that order: Primavera, Estate, Autunno, Inverno.


Presentation, Christmas diary and Easter diary of 3B •

Noi e l'Europa di

Berton Agnese

We are the 3B and we are 17 , 4 girls and 13 boys. These are our presentations, Christmas diary and Easter diary: Abdullah Farhan Presentation My name is Abdullah Farhan. I am 15 years old. I come from Bangladesh, now I live in Venice. I stay here with my family. We are Muslims. I am attending the middle school. My favourites subjects are math, geography, science and technology. I also like learning languages. My hobbies are playing football, cricket, badminton, dancing , listening to Michael Jackson’s pop songs, reading novels and doing karate. Christmas This year I saw my first Christmas in Italy. I saw how to prepare Christmas and I saw for the first time the snow. It’s very beautiful. Easter My Easter holidays weren’t good, because I was ill, so I stayed at home, but I had a lot of gifts. Bernardi Francesco Presentation Hello, my name is Francesco, I’m 13 years old. I live in Venice. My hobbies are playing football, playing play station, watching TV and listening to music. My favourite jacket is blue, green and white. I am attending the third class of the middle school. I practice basketball, it’s my favourite sport. In my family there are five people and a dog. I have two brothers, their names are Alessandro and Riccardo. My mum has a mask shop, my father owns a pizzeria and my dog is a beautiful dog. Berton Agnese Presentation Hi, my name is Agnese Berton. I’m 13 years old and I am attending the third class of the middle school. I live in Venice, in Italy. Venice is the most beautiful city in the world . In my family we are four: my father Claudio, my mother Giuliana, my brother Giacomo and I. Giacomo is 18 years old and he plays drums. When we are children, we hated each other, but now we get on very well. I also play an instrument, I play the arp. My hobbies are: playing the arp, going shopping, reading books, listening to music and meeting my friends. My best friends are Gaia, Anna and Sofia. I go to school with them, except from Gaia who is doing the first class of high school. I met her at the karate training. I met her for the first time when I was 6 year old. My favourite music is Metal, but also like folk, rock and Celtic music. I usually wear black clothes: lack sweatshirt, black t-shirt, jeans and black trainers, but sometimes I wear other colours. I have brown long straight hair and brown eyes. I’m 1.70 m tall, but my friend Anna is taller than me! My favourite food is pizza, pasta, cheese and chocolate. I love cooking! This year I go swimming, but the last years I have done karate. Next year I’m going to play rugby. My favourite subject is science and for this reason, next year I’m going to attend at scientific high school. Sofia is also coming to the same school. When I was younger my dream was to became a chef, but today I want to be a scientist.


And you? How old are you? Where are you live? What are your hobbies? Tell me about you. I’m waiting for your answer, Agnese Christmas On Christmas day, I woke up at 10 o’clock a.m. For breakfast I ate many ginger cookies and I drank a cup of very hot milk. After breakfast, with my family we opened the presents. I received a book, clothes, make up and so on. At half eleven I went to my grandmother’s house. I cooked the appetizers. At 1 o’clock p.m. the whole family was there: my cousin Mattia, my cousin Milo, my aunt Nicoletta, my uncle Walter, my mother Giuliana, my father Claudio, my brother Giacomo , my grandmother Ada (her real name is Lucia), my great-aunt Bianca and I. The whole family!! The lunch lasted until 3 p.m.!! At 4 p.m. we opened other presents. We talked all afternoon, but at 6 p.m. we had to go home. In the evening we watched one of Giacomo’s films. The film was a grandmother’s present for him. I went to slept at midnight. It was a very happy day! Easter During the Easter holiday I stayed at home doing my homework, but on Saturday and Sunday I was free. On Saturday I went to Trieste, in Friuli-Venezia-Giulia. Trieste is a very beautiful city. I visited a lot of museums, monuments and parks. I went for a walk with my parents in Trieste. We ate very well in a fantastic restaurant. Sunday was Easter day. I went to my grandmother’s with my brother, my mother, my father and my cousin. As on Christmas day, we ate very well. This year there weren’t my aunt and my uncle because they were working, so it wasn’t very funny. My grandmother’s gave me a chocolate egg. At 4 p.m. we had to go home and in the evening we watched a great film on TV. Bonaldo Gregorio Presentation My name is Gregorio Bonaldo. I’ m 13 years old. My favourite sports are Football and Basketball. My hobby is playing Football with my friends. I have one sister, her name is Ludovica. My father’s name is Michele. My mum’s name is Paola. My favourite music is Metal. I like playing play -station 2; nintendo WII and PSP. Easter Dear Beppi, During Easter holiday I did many things. On Thursday and Wednesday I was ill so I stayed at home. On Saturday morning I played whit my PSP then at 10:00 AM I started my homework. Later in the afternoon I went to my grandmother’ s to eat then I watched the tv report of the soccer match: Brescia vs Milan. At 10:00 PM I went to bed. On Sunday, early in the morning, woke up then I had a breakfast with my family and we ate same typical Easter cakes then we open our Easter eggs. I found the little lamp to lite the PC keyboard. Later I returned home with my parents. In the afternoon I did my homework. On Monday I woke up at 8:00 AMand my father gave my mother a rose as a present. In the afternoon I went to Giacomo’ s (home) to finish my homework. I returned home at 5:00 PM. At 9:00 PM I ate the scrambled eggs then I went to bed. On Tuesday I woke up at 7:00 AM and I played with my PSP. Cammozzo Anna Presentation Hallo! My name is Anna and I live in Venice. I’m 14 years old, my favourite sports are volleyball and tennis, my favourite food is pizza. My hobbies are drawing and playing guitar. I have a brother, his name is Marco, mum’s name is Francesca, dad’s name is Paolo and cat’s name is “Bianco”.


My mum works in a hospital and my dad is a teacher in a school in Mestre. My favourite animal is cat and my favourites colours are purple and blue. Easter Dear diary, today I was leaving for San Gimignano in Toscana, with my family and my friends: Enrica and Marco (her brother). We arrived five hours later…. it was very beautiful !!! It was sunny and the house was very big. There were: a ground for tennis, a swimming pool,(but it was closed), a big meadow ….I went to the countryside with my family and my friends. It was very small but it was beautiful. We went to a restaurant for dinner, then we went to sleep. Centurioni Lodovico Presentation Hi, my name’s Lodovico Centurioni. I’m 13 years old, and I’m in the 8th class. My hobbies are painting miniatures and playing videogames. I don’t watch TV because I hate it. My favourites subjects are Math and History. In my future, I will be an engineer. I really like jeans, T-shirts and shorts, but my favourites are sweatshirts. I listen to Heavy Metal music because I really like it. My favourites groups are Rhapsody, Blind Guardian and a little of Iron Maiden. I like “The Lord of the Rings”, because I like middle ages and fantasy stories. I have two sisters, and their name are Bianca and Cosima. Next year I will go to Classical High school, because I like Italian Literature. Chiomento David Presentation Hi my name is David, I ‘m 14 years old and I’m born in Mirano but I live in Venice, Italy. My nicknames are lots:”Pazzo”, “Abdulu”, “Dado” or “GGB-Great gentle giant. My eyes are green-blue and my hair are blond-brown, I am 1.85 tall. My hobbies are:playing football or rugby, reading fantasy books, playing whit computer games and videogames. Christmas Good morning, today is the Christmas day and we mustn’t be angry or nervous. For the Christmas holidays I think I’ll spend my time with my parents, cousins, grandparents, uncles, aunts etc, and play with all my friends. But I can’t because my father is in another city, Bassano del Grappa, so I must stay with my father far of my friends and my family. But the holiday wasn’t boring because I play alls days with the snow and the videogames, and in the evening I read my favourites fantasy books. David Andrea Presentation Dear Tom, Hi, i’m Andrea, I live in Venice and I’m 14 years old. My favourite sport is football. My hobbies are: music, football and my favourite animals are horses. My favourite food is pasticcio and my favourite drink is tea, but my favourite dessert is tiramisù. I like driving, so I decided that I will be a driver. In my family there are: my dad, my mom, my uncle, my sister and my brother. I don’t like to stay with my sister, but I like to stay with my brother. See you soon. Gatti Mattia Presentation


Hi! My name is Mattia Gatti and I’m 13 years old. I live in Venice but my mum is Chinese and my dad comes from Mantova. I’m attending the third class of middle school F. Morosini. It’snear my house. In my free time I go out with my friends, they are very nice. When I am at home I play with the play station 3, I watch TV and I surf in the net. I play rugby and I like swimming. I like sport clothes, but I like shirts too. I like pizza, Chinese food and Mc Donald’s food. Mainenti Dario Presentation Dear George, th

My name is Dario Mainenti, I am thirteen years old and my bith day is on August 8 . My favourite sport is water-ball. My favourite music is Metal. My hobbies are playing football, watching TV and doing my homework. In my family there are my sister, my mother, my father, my two cats and me. Christmas Dear George, This Christmas I stood at home in Venice. My sister was ill and we went to Austria after the holidays. After New Year’s Eve we went skiing, skating and swimming. We had to do a lot of homework as well. Easter This Easter, I went to Austria with my family. I went to the swimming-bath, I went by bicycle to the shopping centre and I helped my grandmother with her garden. Raccanello Sofia Presentation th

Hi, my name is Sofia, I am 13 years old. My birthday is on November 19 . I am tall and slim, I’ve got light brown hair and green eyes. I’ve got one sister. Her name is Federica. She is tall and she’s got blond hair and blue eyes. Have you got any sister or brothers? My mum is tall too, she’s got red hair and brown eyes. Her name is Elisabetta, but everybody calls her Betta. My dad is tall and plump. He’s got brown hair and green eyes. His name is Roberto. I always wear jeans, t-shirts and trainers. I also wear glasses. My favourite colour is light blue and my favourite animal is cat. What’s your favourite colour? I’ve got a cat, her name is Lilla. Have you got any pets? My favourite food is chocolate. I love it. What’s your favourite food? My favourite singer is Elisa. I live in Venice. It’s a beautiful city and in November when there is “acqua alta”, there are between 15 and 30cm of water for one hour or two. Write me soon Christmas During Christmas holidays I went skiing with my father, my sister and my grandparents in San Martino. I used to go skiing all the morning long during four days. In the afternoon I did my homeworks at home. Easter During my Easter holiday I went to the mountain with my family. There weren’t any computers, so I couldn’t write to my friends and I was a bit bored. I just had my mobile phone to communicate with them and the rest of the world. I was there with my sister and my three cousins. They are all younger than me so I wanted to escape. I stayed in the garden all the time doing my homeworks. I played badminton and “bocce”. Rossello Beatrice Presentation Dear Sophie, Hello my name is Beatrice, I am thirteen Years old. I’ve got brown hair and brown eyes. In my family there are my sister, my mother and my father, my grandma and me. I’ ve got a dog his name is Dolce. My favourite food is pizza.


Fratelli d’Italia-progetto FAI •

FAI di Odher

Nader

Gennaio 2011 Quest’anno scolastico le classi terze del nostro Istituto hanno aderito al concorso indetto dal FAI che consiste nel gemellaggio con una scuola di un’altra regione italiana.Il nostro compito sarà presentare la nostra città con una nota di umorismo: dietro suggerimento della nostra professoressa infatti non presenteremo soltanto i lati positivi e turistici, ma anche la città che vediamo ogni giorno, il suo volto nascosto insomma. Faremo tutto questo attraverso un poster pop up con delle apposite “linguette” che serviranno a far muovere i disegni. Dopo che un gruppo della classe presenterà il progetto alla prof. e dopo la discussione delle eventuali modifiche, la classe realizzerà 2 poster, uno destinato al FAI e uno destinato alla classe a cui verremo gemellati e che verranno spediti attraverso posta. Febbraio-Marzo 2011 La nostra relazione. Parlando di Venezia è facile pensare alla romantica versione della città che hanno i turisti, così pura, quasi soprannaturale e fuori dal tempo. Ma questa non è la nostra città! Per questo abbiamo unito le teste decidendo di rappresentare anche la Venezia di tutti i giorni, agli occhi di noi veneziani. Abbiamo quindi lavorato su due argomenti precisi: la Venezia vista dai turisti e la Venezia vista con gli occhi degli abitanti. Dunque il nostro lavoro comprende: 1 La noncuranza nostra nei confronti della città:la sporcizia che la investe, sacchetti abbandonati per le calli, plastica vagante per i canali, muri scrostati e scuri decadenti.2 I turisti: fonte di guadagno, ma anche di problemi. Noi riconosciamo di imbrattare la città,pensando i suoi monumenti come eterni, ma anche loro non scherzano.Con i loro immensi valigioni si fermano a ragionare sulla cartina in mezzo a strette calli, ostruendo il passaggio. A Venezia ci sono delle macchine: noi! La “segnaletica” va rispettata e nelle strade tenuta la destra. Fermi sui ponti e sulle piazze ci chiedono dove sono determinati luoghi, che (come sempre) sono a due passi da lì.3 Dopotutto Venezia è una città bellissima, abbiamo quindi rappresentato anche i suoi pregi e i luoghi caratteristici. I fuochi del Redentore spiccano sullo sfondo, creando un’atmosfera magica sopra il ponte di Rialto.

Nella nostra classe non tutti per dir la verità si sono impegnati con costanza in questo progetto, ma chi l’ha fatto vi assicuriamo, l’ha fatto con il cuore e con tanto amore per la nostra città. La classe III C


Lettera agli amici di Monforte •

FAI di Federica

Cordella

Venezia,29/03/2011 Cari amici abbiamo ricevuto la vostra lettera che ci ha fatto molto piacere, noi siamo i ragazzi della 3C della scuola “F.Morosini” di Venezia. Siamo una classe di venticinque ragazzi e al contrario di voi i professori dicono che siamo vivaci ma tutt’altro che educati. Ci piace molto scherzare e adoriamo il 1 aprile… siamo una classe molto unita anche se non mancano le liti interne . Facciamo scommesse sull’orario d’arrivo degli immancabili ritardatari, siamo una classe molto rumorosa ma, quando la prof. domanda se ci sono volontari per l’interrogazione, scende il silenzio e noi caliamo il sipario dietro le nostre cartelle EASTPACK (perennemente sui banchi). Quando andiamo in aula informatica con la prof. di matematica usiamo sempre Microsoft Excell, risultato? Ora siamo i geni indiscussi del programma. Nei disegni che vi invieremo abbiamo rappresentato la Venezia di tutti i giorni, quella che, oltre alle meraviglie romantiche notate dai turisti e che sono la nostra economia ci sono anche dei particolari che noi veneziani notiamo molto ma molto di più:spazzature, pantegane (topi), vecchi brontoloni e vaporetti sovraffollati. La nostra scuola si trova vicino a campo S.Giacomo dall’Orio. Ora signori e signore, la top 10 delle domande più frequenti che potreste sentire in classe : 10. Cosa vuol dire? 9. Cosa facciamo? 8.Chiudiamo la finestra? 7. Apriamo la finestra? 6. Che compiti c’erano per oggi? 5. Mi può non interrogare? 4.Andiamo ad informatica? Ai primi tre posti si classificano le seguenti frasi: 3.Può spostare la verifica? 2.Mi puoi passare l’esercizio? E al primo posto…….POSSO ANDARE IN BAGNO? Il nostro periodo preferito ovviamente è l’estate, ci rilassiamo tutto il tempo…e la settimana prima della scuola ci ritroviamo con una valanga di compiti da fare stando in casa chiusi tutto il tempo, quindi avrete capito che non siamo molto diligenti. Siccome non tutti hanno Facebook per poterci scrivere e sentirci più spesso potremmo comunicare attraverso il blog della scuola, dove potrete commentare anche i testi che inseriamo all’interno. correttamente. Ciao a presto! I vostri amici della III C.

Come voi, speriamo di non essere stati noiosi e di esserci descritti


16 motivi per amare Venezia •

FAI di Leonardo

Menini 16 motivi per amare Venezia

i perchè di Venezia

1. Perchè è una bellissima città e unica al mondo 2. perchè ad ogni angolo c’è qualcosa da scoprire. E’ magica 3. perchè quando la si “respira” si vive in un mondo di storia 4. perchè pulsa attraverso i suoi canali 5. perchè ci si può spostare in barca 6. perchè emerge dall’acqua 7. perchè è la città delle gondole 8. perchè è la città delle maschere

9. perchè dà ispirazione a molti artisti 10. perchè è immutabile 11. perchè non è inquinata 12. perchè malgrado i suoi problemi è conosciuta ovunque per la sua originalità 13. perchè vive di turismo e della mescolanza tra culture diverse 14. perchè è la città a misura d’uomo 15. perchè si prova un’emozione unica visitandola 16. perchè è casa nostra Gli alunni della 3A


I PAVIMENTI DEI COSMATI • •

Arte, Arte scuola secondaria di MariannaCrociani

I pavimenti cosmateschi sono coloratissimi tappeti marmorei la cui ricchezza e varietà contrasta con l’austera semplicità delle architetture romaniche nelle quali sono inseriti. SIGNIFICATO: Prende il suo nome dai membri di alcune famiglie di artigiani che operano nel corso dei secoli XII e XIII in Italia. si riferisce ad un particolare stile di decorazione policroma caratterizzato dall’impiego di tessere o piccoli tasselli di marmo, granito, ceramica per creare motivi geometrici. FUNZIONE: Il pavimento svolge la funzione di elemento organizzatore dello spazio e indicatore di direzioni. Il motivo lineare definisce lo spazio della navata sia come elemento architettonico sia come simbolo del pellegrinaggio terrestre del cristiano prima della sua ascensione nel regno dei cieli. COMPOSIZIONE: Lo spazio del pavimento è suddiviso in una griglia di rettangoli, ognuno dei quali è riempito da un motivo geometrico sovrapponibile secondo due direzioni come una carta parati. L’elemento dominante è lineare e corre lungo la navata attraversa il coro per giungere all’altare. Può essere composto da una o due combinazioni: 1-GUILLONCHE serie di rondelle collegate da fasce di marmo bianche e motivi geometrici intrecciati

2-QUINCONCE Quattro rondelle disposte intorno a una quinta rondella centrale.

I motivi geometrici delle navate laterali sono costituiti in simmetria speculare e sono a carattere adirezionale-statico. COLORI E MATERIALI: I cosmati ricavavano il marmo per i loro pavimenti dagli edifici romani. I tondi utilizzati nei GUILLONCHE e QUINCONCE ad esempio fette di antiche colonne. Le forme sono: cerchi, triangoli, quadrati, rettangoli, rombi, esagoni, ottagoni e vesica piscis. Il colore sembra applicato casualmente senza simmetria. Al colore è assegnata la funzione di sedurre lo sguardo senza rafforzare la simmetria, ma percependola essenzialmente grazie ai contrasti di chiarezza.


realizzazione pannelli •

Arte scuola secondaria

di MariannaCrociani

REALIZZAZIONE DI PANNELLI ISPIRATI AI PAVIMENTI COSMATESCHI. Perché: Il muro del pianerottolo della prima rampa di scale, proprio quello vicino alla sala insegnanti e colloquio genitori, era in pessime condizioni, così abbiamo deciso di coprirlo con accurate riproduzioni ispirate ai pavimenti cosmateschi (recente argomento di studio delle lezioni di arte e geometria).

La parete come si presentava prima dell’intervento Materiali utilizzati:fogli rettangolari di cartone,fogli rettangolari di polistirolo espanso,tempere pennelli, taglierina, colla vinilica, lacca, carta da lucido, scotch. Procedimento: ci siamo divisi in gruppi, ognuno con un compito diverso. Abbiamo cominciato a riprodurre i disegni dei pavimenti sui rettangoli di cartone; dove prima avevamo preso le misurazioni per riprodurre correttamente il disegno aiutandoci con delle fotografie dei vari pavimenti. Terminato questo lavoro abbiamo riportato i disegni sulla carta da lucido. Dalla carta da lucido, appoggiandola sopra e fissandola ai lati con dello scotch, abbiamo ricalcato i disegni sui pannelli di polistirolo ripassando la matita sopra i segni della carta da lucido in modo da lasciare l’incisione sul polistirolo. Tolta la carta da lucido abbiamoricalcato le incisioni con la matita in modo da lasciare il segno della grafite. Abbiamo tagliato con la taglierina il tutto in vari pezzettini che abbiamo colorato e incollato sui pannelli di cartone. Alla fine del lavoro abbiamo spruzzato la lacca su tutte le composizioni in modo da fissare il colore e impedire che si scrostasse.

fase 1 riporto delle sagome e colorazione dei tasselli geometrici Finitura: con l’aiuto dei compagni di terza, abbiamo fissato con chiodi e martello i pannelli al loro posto combinando il disegno…ma visto che pure il muro che precedeva i pannelli era bruttino armati di spugne, pennelli i compagni hanno ridato colore e pulizia a tutto.

posa in opera dei pannelli e dipintura della scala


Le storie di Teodora..e‌ •

Arte,Arte s cuola primaria

di admin

I bambini e le bambine della classe prima del plesso Zambelli iniziano a settembre 2010 la loro avventura a scuola disegnando e scrivendo un libro a piĂš mani dal titolo

ecco Teodora

e Teodora con i suoi gatti non vi viene voglia di accarezzare questo tenero gattino?


Tra…verduriamoci! •

Arte scuola primaria di admin

1 marzo 2011 tra…..verduriamoci ovvero tra….vestiamoci, sfilata di carnevale tra pesce (classe prima), pasta (seconde), verdura (terze), frutta (quarte) e dolci(quinte).

I bambini hanno realizzato i loro travestimenti con carta, stoffa, gomma piuma, carta pesta, cotone, scatole….


•

Riconoscimenti pubblici di admin

Ecco il manifesto della mostra delle opere realizzate dagli alunni della scuola primaria Canal e dagli alunni della scuola secondaria Morosini , mostra curata da “DINGO Associazione per la protezione degli animali randagi Onlus�


Fratelli d’Italia •

FAI,Riconoscimenti pubblici di admin

La classe 3C della sede Priuli si è classificata al terzo posto nazionale del concorso FRATELLI d’ ITALIA organizzato dal FAI in occasione del 150° anniversario dell’ UNITA’ ITALIANA. Questa la motivazione: “Il vostro elaborato e quello della vostra classe “gemella” sono stati giudicati dalla giuria interessanti e vivaci contributi alla conoscenza e valorizzazione del grande patrimonio d’arte e natura che fa parte della nostra identità e della nostra storia, che quest’anno arriva a un importante traguardo: 150 anni!“ Un grazie da parte di tutti noi.


Concorso Giornata della Dante 2011 •

Riconoscimenti pubblici di ZhengChengCheng

Quello che pubblichiamo è il tema dell’alunnaCHENGCHENG ZHENG della classe 2 A , insegnante prof.ssa Nadia Filippini, che è stato premiato dal Comitato di Venezia della Società DANTE ALIGHIERI nell’ambito del concorso Giornata della Dante. Descrivi la tua scuola, i tuoi compagni, i tuoi insegnanti, le materiale preferite, quelle che affronti con maggiori difficoltà e perchè.(in forma di intervista) D: Posso intervistarti? R: Certo che sì. D: Che cos’è la scuola? R: La nostra seconda casa. D: Ok. E a che cosa serve ? R: Per educarci e anche per migliorare il rapporto tra le persone. D: Com’è la tua scuola? R: La mia scuola si chiama “Francesco Morosini”, un nome piuttosto strano. E’ divisa in 4 piani , e c’è un campo sportivo. Ha una sede in un palazzo antico di Venezia, che risale al diciassettesimo secolo. D: Come ti trovi? Ti sei abituata a frequentare la scuola italiana? R: Insomma, ci sono molte differenze tra la scuola italiana e quella cinese. Ad esempio nella scuola cinese non c’è l’intervallo per la merenda, ci sono 2 lezioni facoltative: disegno, fotografia, inglese, calcio, ecc. Le lezioni durano solo 45 minuti e poi c’è un’ intervallo di 15 minuti; terminano alle ore 16 e gli studenti devono pulire l’aula, scopando e raccogliendo le carte. D: Com’è l’impressione della tua nuova scuola? R: Bene.Va a meraviglia! D: Ti sei trovata delle amiche? R: Certo. Non molte, però sono simpatiche e carine. D: Come sono i tuoi compagni ? R: Sono fastidiosi…… scherzavo! Sono spiritosi. Alcuni però sono noiosi perchè fanno troppi scherzi . La nostra classe è complessivamente allegra, a parte qualcuno. D: Anche tu sei spiritosa. Ti stanno simpatici i professori? R: Sono simpatici al 100%. D: Quali sono le materie che ti piacciono di più? R: L’arte: può elevare l’immaginazione. La musica: può sentire i sentimenti della musica. D: E quali sono le materie che affronti con maggiora difficoltà? R: La ginnastica, la scienze, la geografia. D: Perché? R: E’ ovvio, la ginnastica non è adatta a me, non so perchè, però non mi piace. Le scienze e la geografia sono molto difficili per il lessico, siccome sono una straniera, ricordare certe parole italiane, è per me difficile. Ogni persona ha come un computer nella testa: il computer che ho nella mia è un po’ confuso e un po’ rotto. R: OK , buona fortuna ragazza mia! Sono sicura che il tuo computer non è affatto rotto. Vedrai che tra un anno tutto funzionerà a meraviglia, anche le scienze e la geografia! R: Grazie, speriamo! Chengcheng Zheng


Sintetizzatori? Non più strumenti professionali. •

Musica di MattiaBorgo

Abbiamo sempre pensato ai sintetizzatori a tastiera come a degli strumenti impossibili, con centinaia di tasti, che se non si studiano per anni non si sa neanche da dove cominciare a suonare. Infatti, buona parte di questi sono entrati nei luoghi comuni decine di anni fa, negli anni ’70 e ’80. Ma non è detto che tutti siano così. La casa giapponese Korg, molto famosa in questo campo, ha, già da qualche anno, introdotto nel mercato Monotron, un piccolo sintetizzatore, grande circa come un cellulare. Le sue funzioni, ridotte al minimo, possono però produrre anche suoni piuttosto belli (almeno secondo il mio parere), come si possono vedere qui.


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