Una storia tra l’ esoterico e l’”horror” .
Ho ritrovato la storia “Pietà per un fantasma” tra le mie scartoffie oltre trent’anni dopo averla illustrata, e, d’impulso , ho deciso di correggerne gli errori e le incongruenze con il computer, ma cercando di lasciare molte ingenuità nel disegno , nell’inchiostrazione e, soprattutto nel” lettering”, scritto a mano. Perché? forse per ricordarmi di un tempo in cui, per disegnare fumetti, non esistevano che matite, pennelli e inchiostro di china.